La risposta corretta è la B.
In base ai reperti clinico-anamnestici e al test di colorazione con fluoresceina, la diagnosi piĂš probabile è rappresentata dallâulcera corneale, un difetto dell’epitelio corneale con infiammazione sottostante dovuta all’invasione di batteri, funghi, virus o acanthamoeba. Può essere indotta da un trauma meccanico o da carenza nutrizionale, ma non si manifesta clinicamente con diplopia. Invece, i sintomi consistono nel progressivo arrossamento, sensazione di corpo estraneo, dolore, fotofobia ed iper-lacrimazione (risposte A, C, D ed E errate). Sulla base della gravitĂ , estensione e profonditĂ dellâulcera si possono verificare diverse complicanze:
- una cicatrizzazione con apposizione di tessuto fibroso come esito del processo di riparazione, con conseguente opacizzazione corneale e deficit visivo (se il processo coinvolge la regione centro-pupillare);
- neo-angiogenesi a livello corneale con conseguente riduzione della fisiologica trasparenza corneale e deficit visivo;
- irite, iridociclite e prolasso dellâiride;
- ipopion;
- panoftalmite
La diagnosi viene eseguita mediante lâutilizzo della lampada a fessura, che si basa sulla colorazione alla fluoresceina con utilizzo di una lampada a luce blu-cobalto. Qualora si ritenga opportuno, per la diagnosi si possono utilizzare esami microbiologici.
Fonte Immagine: Kotomin I, Valtink M, Hofmann K, et al. Sutureless fixation of amniotic membrane for therapy of ocular surface disorders. PLoS One. 2015;10(5): e0125035. Published 2015 May 8. doi: 10.1371/journal.pone.0125035