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1 di 5 Domande

Scenario OO5F: A una paziente di 22 anni viene posta diagnosi di Sindrome di Von Hippel-Lindau. Per quale ragione questa paziente deve essere sottoposta regolarmente a visite oculistiche?














La risposta corretta è la C.
Una paziente con diagnosi di sindrome di Von Hippel-Lindau deve essere sottoposta regolarmente a visite oculistiche per il rischio di sviluppare emangioblastomi della retina. Tale sindrome è una malattia autosomica dominante con mutazione del gene onco-soppressore VHL sul cromosoma 3p25, lo stesso gene che è mutato nel carcinoma sporadico a cellule renali. Nasce da un deficit di produzione della proteina VHL e comprende una serie di neoplasie, fra cui la neoplasia renale: infatti, il 40-70% dei pazienti sviluppano un carcinoma renale. Dal punto di vista clinico è caratterizzata da emangioblastomi della retina e del sistema nervoso centrale e sono comuni le cisti renali bilaterali (risposte A, B, D ed E errate).  

2 di 5 Domande

Un soggetto presenta un deficit del campo visivo tipo emianopsia eteronima bitemporale. Quale può essere la localizzazione anatomica della lesione, che verra' studiata con RM con e senza mezzo di contrasto?














La risposta corretta è la C.
In presenza di deficit del campo visivo tipo emianopsia eteronima bi-temporale, la localizzazione anatomica della lesione è verosimilmente localizzata a livello del chiasma ottico. In particolare, processi patologici a carico dell'ipofisi possono dare dei disturbi di tipo endocrinologico, oppure di tipo espansivo. Le sindromi da compressione possono interessare tutte le strutture collocate in prossimità della sella turcica (il chiasma ottico, il II paio di nervi cranici e i tratti ottici; i nervi cranici VI, III, IV e V1; l’ipotalamo; i lobi frontali dell’encefalo). I disturbi visivi sono generalmente i primi sintomi compressivi a comparire. Il rischio di compressione non riguarda solamente il chiasma ottico, ma talvolta interessa anche i nervi ottici (che possono essere schiacciati nel punto in cui fuoriescono dal rispettivo canale ottico), oppure i tratti ottici (data la loro posizione ai lati al peduncolo ipofisario). In caso di compressione del chiasma ottico, si avrà una emianopsia bitemporale poiché nel chiasma ottico decussano le fibre nervose provenienti dalle emi-retine nasali: così, i pazienti presenteranno emianopsia bitemporale con visione degli emi-campi nasali preservata (risposte A, B, D ed E errate).

3 di 5 Domande

Nel caso di un intervento chirurgico per cataratta con tecnica femto-laser, è corretto affermare che:














La risposta corretta è la D.
Nel caso di un intervento chirurgico per cataratta con tecnica femto-laser, è corretto affermare che tale tecnica è eseguita per effettuare le incisioni corneali, la capsulotomia e la frammentazione del cristallino.    

4 di 5 Domande

Una ragazza di 25 anni affetta da miopia bilaterale (-4,00sf OO) si presenta dall'oculista chiedendo di essere sottoposta a intervento corneale per eliminare la correzione ottica con occhiali. Quale trattamento è opportuno proporre alla paziente?














La risposta corretta è la A.
In una paziente affetta da miopia bilaterale, che vuole essere sottoposta ad un intervento corneale per correzione, è opportuno proporre un trattamento PRK (cheratotomia fotorefrattiva), che prevede la rimozione dell’epitelio di superficie e la modifica della curvatura della cornea. Il trattamento chirurgico dei difetti visivi come la miopia prevede l’impiego di laser ad eccimeri che vanno ad agire sulla cornea, rimuovendone porzioni microscopiche e rimodellandone la curvatura al fine di correggere il difetto (risposte B, C, D ed E errate).

5 di 5 Domande

Un uomo di 40 anni si rivolge al proprio oculista di fiducia perché ha notato negli ultimi mesi una riduzione del campo visivo sia dal lato destro sia sinistro, pur vedendo nel dettaglio ciò che sta guardando. L'esame della refrazione conferma un visus bilaterale di 10/10 e l'esame del campo visivo evidenzia un iniziale scotoma bitemporale. Quale delle seguenti patologie NON può essere causa dei disturbi riscontrati nel paziente?














La risposta corretta è la C.
La cataratta non può essere causa dei disturbi riscontrati dal paziente del caso clinico, poiché non si associa a perdita del campo visivo, ma piuttosto a calo del visus. Il sintomo più comune della cataratta è l’annebbiamento visivo progressivo; l’entità del calo della vista è proporzionale al tipo e alla sede dell’opacizzazione. Sono comuni la fotofobia, la diplopia e la necessità di cambi frequenti nella prescrizione degli occhiali. Al contrario, il glaucoma ad angolo acuto è una condizione dovuta ad un accumulo dell’umor acqueo all’interno del bulbo oculare, con il raggiungimento di una pressione intraoculare estremamente elevata e danno del nervo ottico. Tale condizione, ad insorgenza rapida, può condurre alla perdita della vista in poche ore, se non viene opportunamente diagnosticata e trattata ed è caratterizzata dalla comparsa di un importante sintomatologia dolorosa oculare e perioculare, offuscamento della vista e visione di aloni colorati attorno alle sorgenti luminose, accompagnati anche da nausea e vomito (risposta A errata).
All’opposto, i processi patologici a carico dell'ipofisi come l’adenoma ipofisario ma anche i meningiomi della sella turcica possono dare dei disturbi di tipo espansivo ed i disturbi visivi sono generalmente i primi sintomi compressivi a comparire. Il rischio di compressione non riguarda solamente il chiasma ottico, ma talvolta interessa anche i nervi ottici (che possono essere schiacciati nel punto in cui fuoriescono dal rispettivo canale ottico) oppure i tratti ottici (data la loro posizione ai lati al peduncolo ipofisario). Nel caso di compressione del chiasma ottico, si avrà una emianopsia bitemporale, mentre la visione degli emi-campi nasali è preservata (risposta B errata). Infine, la retinopatia pigmentosa è una patologia oculare di tipo ereditario caratterizzata da una progressiva degenerazione bilaterale della retina e dell’epitelio pigmentato retinico (risposta D errata).

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