Definizione


L’espressione “sindrome di WPW” indica una storia clinica (almeno 1 episodio) di tachiaritmia associata ad un quadro ECG da pre-eccitazione.

Nella pratica clinica, si parla si sindrome di WPW in riferimento al tipico tracciato elettrocardiografico, anche in assenza di tachiaritmie.

Epidemiologia


La prevalenza della sindrome di WPW è < 1% della popolazione generale. Il solo pattern elettrocardiografico di WPW è molto più frequente della sindrome vera e propria (cioè con tachiaritmia associata).

Eziologia e fisiopatologia


Normalmente gli atri e i ventricoli sono elettricamente isolati, nel senso che l’impulso elettrico segue un percorso ben preciso dal quale non può deviare (perché mancano le strutture per farlo): nodo SA -> nodo AV -> sistema His-Purkinje. Nella sindrome di WPW invece è presente una via accessoria che determina una pre-eccitazione, ovvero una eccitazione ventricolare precedente rispetto a quella prodotta dal nodo AV.

L’origine della via accessoria è congenita: durante l’organogenesi le camere cardiache non sono separate dal punto di vista elettrico, sono connesse senza soluzione di continuo da una serie di fasci muscolari; essi poi scompaiono gradualmente lasciando il posto al solo sistema di conduzione specializzato della giunzione AV. Talvolta alcuni di questi fasci rimangono, costituendo una via accessoria di conduzione (fasci di Kent).

La conduzione può avvenire sia dall’atrio al ventricolo sia viceversa:

I fasci anomali di conduzione sono localizzati per lo più a livello sub endocardico e si trovano nel 50% dei casi in posizione laterale sinistra, nel 30% postero settale, nel 10% anterosettale destra e in un altro 10% laterale destra.

Di solito in un soggetto è presente una sola via accessoria, ma esistono anche casi di vie accessorie multiple.

Classificazione e clinica


Prima di tutto bisogna distinguere la sindrome WPW (= ECG da pre eccitazione + aritmia sintomatica) dal solo modello o pattern WPW (= quadro ECG grafico senza aritmie).

I soggetti con pattern WPW sono asintomatici, mentre quelli con aritmie possono manifestare:

Quali aritmie?

1. Tachicardie che richiedono un percorso accessorio (PA) per l’attivazione e il mantenimento:

2. Tachicardie che non richiedono un PA:

Diagnostica


Il quadro ECG grafico tipico della pre eccitazione WPW prevede:

WPW può essere distinto in tipo A e tipo B:

Nel caso di un PA nascosto (conduzione retrograda), il tracciato ECG è in genere normale e la presenza del pattern WPW può manifestarsi in corso di aritmia.

Tachicardia ortodromica (AVRT): la più frequente in soggetti con pattern WPW

Per quanto riguarda la FA in WPW, il quadro ECG grafico generalmente comprende:

Caso clinico ECG 001


Esempio di WPW tipo A in tracciato con ritmo sinusale

Caso clinico ECG 002


Esempio di WPW tipo A con onda R dominante in V1 ed inversione onda T nelle precordiali destre, che simulano ipertrofia ventricolare (RVH)

Caso clinico ECG 003


WPW tipo B in ritmo sinusale:

Caso clinico ECG 004


WPW tipo B con pattern “pseudo infartuale”: onde delta negative in III e aVF, che mimano onda Q di IMA inferiore.

Caso clinico ECG 005


WPW in soggetto di 5 anni

Le alterazioni all’ECG sono più sfumate rispetto all’adulto:

Caso clinico ECG 006


WPW soggetto di 7 anni

Caso clinico ECG 007


Esempio di AVRT (tachicardia rientrante atrioventricolare ortodromica)

Caso clinico ECG 008


Un altro esempio di AVRT

Caso clinico ECG 009


AVRT antidromica in soggetto 5 anni

Caso clinico ECG 010


Caso clinico ECG 011


FA in WPW

Caso clinico ECG 012


Un altro esempio di FA in WPW

Caso clinico ECG 013


FA con WPW intermittente

Caso clinico ECG 014


Un altro esempio di FA con WPW intermittente: le onde delta si vedono meglio in V2.

Trattamento


I pazienti con pattern WPW non richiedono abitualmente alcun trattamento.

In caso invece di sindrome di WPW, distinguiamo:

A. Paziente con aritmia ed emodinamicamente instabile à cardioversione elettrica sincronizzata;

B. Paziente con aritmia emodinamicamente stabile à lo scopo principale è rallentare il ritmo (per evitare TV ed FV) ed eventualmente procedere in un secondo momento con cardioversione elettrica o farmacologica. La scelta dei farmaci dipende dall’aritmia in atto:

Il trattamento definitivo è l’ablazione con catetere del PA, che ha una percentuale di successo del 90%. È indicato in pazienti con: