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1 di 43 Domande

Una soluzione 0,1 molare si prepara sciogliendo 0,1 moli di soluto in:














La risposta corretta è la C
La risposta corretta è C) Un litro di soluzione. Per preparare una soluzione 0,1 molare, si scioglie 0,1 moli di soluto in un litro di soluzione. La concentrazione molare di una soluzione viene espressa come il rapporto tra le moli di soluto e il volume di soluzione utilizzato. In questo caso, la concentrazione è 0,1 moli/L, cioè 0,1 molare. Le risposte errate non sono corrette perché non prendono in considerazione il corretto rapporto tra il soluto e il solvente nello scioglimento per ottenere una soluzione a concentrazione molare.

2 di 43 Domande

Quando si riscalda un gas si verifica sempre:














La risposta corretta è la A
La risposta corretta alla domanda è che quando si riscalda un gas si verifica sempre un aumento dell'energia cinetica media delle molecole. Quando un gas viene riscaldato, l'energia termica viene trasferita alle sue molecole. Aumentando l'energia cinetica media delle molecole, esse si muovono con maggiore velocità e si scontrano più frequentemente. Ciò comporta un aumento della pressione del gas. Inoltre, l'aumento dell'energia cinetica media delle molecole provoca anche un aumento della temperatura del gas. Secondo la legge dei gas ideali, la temperatura di un gas è direttamente proporzionale all'energia cinetica media delle sue molecole. Pertanto, se l'energia cinetica media aumenta, anche la temperatura del gas aumenta. Dunque, l'affermazione che l'energia cinetica media delle molecole di un gas aumenta quando viene riscaldato è corretta perché è supportata sia dallo studio del comportamento delle molecole di un gas sia dalla legge dei gas ideali.

3 di 43 Domande

Il glucosio è solubile in acqua e non si scioglie in benzene. In relazione a questa caratteristica il glucosio è:














La risposta corretta è la C
Il glucosio è polare. La solubilità del glucosio in acqua e la sua insolubilità nel benzene indicano una caratteristica polare della molecola. Le molecole polari sono composte da atomi che hanno una diversa elettronegatività, che determina la creazione di un legame covalente polare, in cui gli elettroni sono più attratti da uno degli atomi. Nel caso del glucosio, il carbonio e l'ossigeno hanno differenze di elettronegatività, creando legami covalenti polarizzati. La presenza di gruppi idrossile (-OH) lungo la catena del glucosio contribuisce all'aumento della polarità. Questa caratteristica polare è ciò che conferisce al glucosio la sua solubilità in acqua, poiché le molecole d'acqua, anch'esse polari, sono in grado di formare legami di idrogeno con gli atomi ossigeno del glucosio. D'altra parte, il benzene è una molecola non polare. Le molecole di benzene sono formate solo da atomi di carbonio e idrogeno, che hanno una uguale elettronegatività. L'assenza di elettronegatività nella molecola di benzene crea un legame covalente non polare, che rende il composto insolubile nel glucosio polare. Pertanto, la caratteristica polare del glucosio è enfatizzata dalla sua solubilità in acqua e insolubilità nel benzene, e la risposta corretta alla domanda è C) Polare.

4 di 43 Domande

Il numero massimo di elettroni che può essere contenuto in totale nei primi 3 livelli elettronici è:














La risposta corretta è la B
La domanda chiede quale sia il numero massimo di elettroni che possono essere contenuti nei primi 3 livelli elettronici. La risposta corretta è B) 28. Nei livelli elettronici, il primo livello può contenere un massimo di 2 elettroni, il secondo livello può contenere un massimo di 8 elettroni e il terzo livello può contenere un massimo di 18 elettroni. Sommando questi numeri insieme ottieniamo 2 + 8 + 18 = 28, che rappresenta il numero massimo di elettroni che possono essere contenuti nei primi 3 livelli elettronici. Le risposte errate sono 18, 10, 30 e 26. Queste risposte sono sbagliate perché non tengono conto del numero massimo di elettroni che possono essere contenuti nei livelli elettronici.

5 di 43 Domande

L'idrolisi dell' amido conduce a:














La risposta corretta è la A
La domanda chiede cosa si ottiene dall'idrolisi dell'amido. La risposta corretta è che l'idrolisi dell'amido conduce al glucosio. L'idrolisi è una reazione chimica che rompe i legami tra le molecole di amido, liberando le unità di glucosio. L'amido è una molecola di carboidrato composta da catene di glucosio più lunghe. Pertanto, quando viene idrolizzato, l'amido si decompone in glucosio. Il glucosio è un monosaccaride fondamentale per il metabolismo energetico delle cellule viventi e viene utilizzato come fonte di energia nelle vie metaboliche. Quindi, la risposta corretta a questa domanda è il glucosio, poiché è il prodotto principale dell'idrolisi dell'amido.

6 di 43 Domande

L'unità di misura della costante di equilibrio della reazione: N2 + O2 = 2NO














La risposta corretta è la A
La risposta corretta alla domanda è che l'unità di misura della costante di equilibrio della reazione N2 + O2 = 2NO è un numero puro, cioè adimensionale. La costante di equilibrio, rappresentata con il simbolo K, è una grandezza che rappresenta il rapporto delle concentrazioni degli reagenti e dei prodotti al raggiungimento dell'equilibrio nella reazione. Essa non ha unità di misura specifica perché è un rapporto tra quantità omogenee, ovvero le concentrazioni. Nella reazione specificata, la costante di equilibrio K rappresenterebbe il rapporto tra la concentrazione del monossido di azoto (NO) al quadrato e il prodotto delle concentrazioni di azoto (N2) e ossigeno (O2). Questo valore è quindi adimensionale, cioè non ha unità di misura, poiché rappresenta semplicemente un rapporto tra le concentrazioni dei diversi componenti della reazione. Le risposte errate fornite indicano diverse unità di misura possibili per la costante di equilibrio, ma queste sono tutte errate. La costante di equilibrio non può essere espressa in litri al quadrato diviso per moli al quadrato, né in moli diviso per litri, né in litri diviso per moli. Inoltre, la costante di equilibrio non dipende dalla temperatura, come suggerisce un'ulteriore risposta errata. La temperatura influisce sulla costante di equilibrio, ma non determina le sue unità di misura.

7 di 43 Domande

Quale delle seguenti è la formula bruta di un idrocarburo lineare monoinsaturo?














La risposta corretta è la E
La risposta corretta alla domanda "Quale delle seguenti è la formula bruta di un idrocarburo lineare monoinsaturo?" è E) CnH2n. La formula bruta di un idrocarburo lineare monoinsaturo indica il numero di atomi di carbonio (C) e di idrogeno (H) presenti nella molecola. Per idrocarburi lineari, la formula bruta è data da CnH2n, dove "n" rappresenta il numero di atomi di carbonio. Questa formula tiene conto del fatto che ogni atomo di carbonio in una catena idrocarburica lineare ha bisogno di legarsi a due atomi di idrogeno, e che in un idrocarburo monoinsaturo vi è una doppia legatura tra due atomi di carbonio, quindi è presente un atomo di idrogeno in meno rispetto all'idrocarburo lineare normale. Quindi, la formula bruta CnH2n è corretta per un idrocarburo lineare monoinsaturo.

8 di 43 Domande

A quante moli corrispondono 9,0 ml di un composto avente P.M. 153, e densità 1,7 g/ml?














La risposta corretta è la C
La domanda chiede a quante moli corrispondano 9,0 ml di un composto con una densità di 1,7 g/ml e un peso molecolare di 153. La risposta corretta è C) 0.10. Per calcolare il numero di moli, dobbiamo prima calcolare la massa del composto usando la formula: massa = densità x volume. Per cui, massa = 1.7 g/ml x 9.0 ml = 15.3 g. Successivamente, possiamo calcolare il numero di moli usando la formula: moli = massa / peso molecolare. Quindi, moli = 15.3 g / 153 g/mol = 0.10 mol. Quindi, 9,0 ml di questo composto corrispondono a 0.10 moli.

9 di 43 Domande

Indicare cosa hanno in comune l'isotopo 58Fe e l'isotopo 59Co.














La risposta corretta è la A
La domanda chiede di indicare cosa hanno in comune l'isotopo 58Fe e l'isotopo 59Co. La risposta corretta è che entrambi gli isotopi hanno lo stesso numero di neutroni. La ragione per cui la risposta è corretta è perché il numero di neutroni in un isotopo determina direttamente le sue proprietà atomiche. Gli isotopi sono diversi tra loro perché hanno un diverso numero di neutroni. Il numero di protoni e di elettroni può variare, ma gli isotopi devono avere lo stesso numero di protoni, altrimenti sarebbero atomi di elementi diversi. Il numero di massa (che è la somma dei protoni e dei neutroni) può variare tra gli isotopi, ma la risposta corretta richiede di indicare cosa hanno in comune gli isotopi 58Fe e 59Co e quindi è il numero di neutroni. Il peso atomico è una grandezza che tiene conto delle masse degli isotopi di un elemento e del loro abbondanza relativa. Anche se il peso atomico di questi isotopi potrebbe essere simile, non è pertinente alla domanda perché non descrive in modo specifico cosa hanno in comune gli isotopi. Allo stesso modo, il numero di elettroni e di protoni potrebbe variare tra gli isotopi, quindi non è una caratteristica comune specifica per questi due isotopi. Quindi, l'unica risposta corretta è il numero di neutroni.

10 di 43 Domande

Individua la successione numerica che indica correttamente i coefficienti della seguente reazione chimica: C6H6 + O2 ? CO2 + H2O














La risposta corretta è la A
La successione numerica che indica correttamente i coefficienti della reazione chimica C6H6 + O2 ? CO2 + H2O è A) 2, 15 = 12, 6. La risposta corretta è basata sulla corretta bilanciamento della reazione chimica. Nella reazione chimica data, è necessario bilanciare gli atomi di carbonio (C), idrogeno (H) e ossigeno (O) su entrambi i lati dell'equazione. Partendo dal lato sinistro, abbiamo 6 atomi di carbonio e 6 atomi di idrogeno sulla molecola di benzene (C6H6). Dall'altra parte dell'equazione, abbiamo una molecola di CO2, che contiene solo un atomo di carbonio e due atomi di ossigeno, e una molecola di H2O, che contiene due atomi di idrogeno e un atomo di ossigeno. Quindi, abbiamo bisogno di un coefficiente di bilanciamento per la molecola di benzene. Inoltre, dobbiamo bilanciare gli atomi di ossigeno. Sulla sinistra dell'equazione, abbiamo solo un atomo di ossigeno nella molecola di O2. Dall'altra parte abbiamo due atomi di ossigeno nella molecola di CO2 e un atomo di ossigeno nella molecola di H2O. Quindi, abbiamo bisogno di un coefficiente di bilanciamento per la molecola di ossigeno. Applicando questi bilanciamenti, otteniamo la reazione bilanciata: 2C6H6 + 15O2 → 12CO2 + 6H2O Quindi, la risposta corretta A) 2, 15 = 12, 6 indica correttamente i coefficienti della reazione chimica, bilanciando gli atomi di carbonio, idrogeno e ossigeno su entrambi i lati dell'equazione.

11 di 43 Domande

La seguente equazione mostra la reazione tra un composto organico e l'ossigeno.

a C2h5SH +bO2  --> cCO2 +2SO2 +dH2O. Per quale valore di b l'equazione è bilanciata?














La risposta corretta è la B
La risposta corretta è B) 9. Per bilanciare un'equazione chimica, dobbiamo avere lo stesso numero di atomi di ogni elemento sia nella parte sinistra che nella parte destra dell'equazione. Nell'equazione data, abbiamo 2 atomi di carbonio (C) sulla sinistra e 1 atomo di carbonio sulla destra. Per bilanciare i carboni, dobbiamo inserire un coefficiente davanti al CO2. Quindi abbiamo ora 1C2H5SH + bO2 -> cCO2 + 2SO2 + dH2O. Successivamente, dobbiamo bilanciare gli atomi di idrogeno (H). Sulla sinistra abbiamo 6 atomi di idrogeno, mentre sulla destra abbiamo 2 atomi di idrogeno. Quindi inseriamo un coefficiente davanti all'H2O per bilanciare gli elementi di idrogeno. L'equazione diventa quindi 1C2H5SH + bO2 -> cCO2 + 2SO2 + 2H2O. Bisogna ora bilanciare gli atomi di ossigeno (O). Sulla sinistra abbiamo 2 atomi di ossigeno, mentre sulla destra abbiamo 4 atomi di ossigeno provenienti dal CO2. Quindi dovremo aggiungere ossigeno dalla parte dell'ossigeno reattante (O2). L'equazione diventa quindi 1C2H5SH + bO2 -> cCO2 + 2SO2 + 2H2O. Ora dobbiamo bilanciare gli atomi di zolfo (S). Sulla sinistra abbiamo 1 atomo di zolfo, mentre sulla destra abbiamo 2 atomi di zolfo provenienti dai due SO2. Quindi dovremo inserire un coefficiente davanti al SO2. L'equazione diventa quindi 1C2H5SH + bO2 -> cCO2 + 2SO2 + 2H2O. Infine, dobbiamo bilanciare gli atomi di azoto (N). Nell'equazione data non sono presenti atomi di azoto, quindi non dobbiamo preoccuparci di bilanciarli in questo caso. Dall'equazione bilanciata sopra, vediamo che abbiamo bilanciato tutti gli atomi. Il coefficiente 'b' davanti all'O2, che rappresenta

12 di 43 Domande

Due elementi hanno le seguenti configurazioni elettroniche: 

[Ar]3d104s2  e [Ar]3d104s24p4

Quale delle seguenti affermazioni è corretta?














La risposta corretta è la D.
E' corretto affermare che i due elementi appartengono entrambi al quarto periodo (la risposta D è corretta). La configurazione elettronica del Calcio (Ca) è rappresentata da [Ar]3d10 4s2, mentre quella del Selenio (Se) è espressa da [Ar]3d10 4s2 4p4. Dall'analisi della configurazione elettronica, si può dedurre che gli elementi appartengono allo stesso periodo, in quanto il loro livello energetico di valenza corrisponde a n=4. Tuttavia, non si tratta di elementi di transizione, poiché i loro orbitali d sono saturi con 10 elettroni. Gli elementi appartenenti allo stesso gruppo presentano una configurazione identica del livello di valenza; il selenio non rientra nel gruppo degli elementi s, in quanto contribuisce a riempire gli orbitali p. Pertanto, si può constatare che il numero di elettroni di valenza è diverso tra il calcio (2 elettroni) e il selenio (4 elettroni).

13 di 43 Domande

Quale delle seguenti combinazioni di coefficienti stechiometrici - a, b, c, d, e - deve essere utilizzata per bilanciare la reazione :

aCu + bHNO3 → cCu(NO3)2 + dNO + eH2O ?














La risposta corretta è la D.
Per bilanciare la reazione aCu + bHNO3 → cCu(NO3)2 + dNO + eH2O deve essere utilizzata la combinazione a = 3; b = 8; c = 3; d = 2; e = 4. Il processo chimico in questione può essere inizialmente bilanciato attraverso l'impiego del metodo delle semireazioni: Cu0 → Cu2+ + 2 e- (ossidazione) e N+5 + 3 e- → N+2 (riduzione). Il minimo comune multiplo dei coefficienti degli elettroni coinvolti nelle semireazioni è pari a 6. Di conseguenza, dividiamo questo numero per 2 e moltiplichiamo il quoziente per i coefficienti della semireazione di ossidazione. Allo stesso modo, moltiplichiamo i coefficienti della semireazione di riduzione per 3. In seguito a queste operazioni, giungiamo al risultato: 3Cu0 →3 Cu2+ + 6 e- (ossidazione) e 2N+5 + 6 e- → 2N+2 (riduzione). A seguito delle operazioni descritte, la reazione chimica si presenta come segue: 3Cu + 2HNO3 → 3Cu(NO3)2 + 2NO.  Si osserva la presenza di 2 atomi di azoto tra i reagenti e 8 atomi di azoto tra i prodotti; pertanto, si moltiplica per 4 il coefficiente dell'acido nitrico: 3Cu + 8HNO3 → 3Cu(NO3)2 + 2NO. Procediamo ora al bilanciamento degli atomi di ossigeno mediante l'aggiunta di molecole d'acqua. Nei reagenti si contano 24 atomi di ossigeno, mentre nei prodotti se ne trovano 20; di conseguenza, è necessario aggiungere 4 molecole d'acqua: 3Cu + 8HNO3 → 3Cu(NO3)2 + 2NO + 4H2O. Si verifica che il numero di atomi di idrogeno è lo stesso sia tra i reagenti che tra i prodotti, confermando quindi che la reazione è effettivamente bilanciata (la risposta D è corretta).

 

 

 


14 di 43 Domande

In 2000 mL di una soluzione acquosa sono presenti 3.65 g di HCl (p.m.=36.5 u.m.a.); la concentrazione della soluzione è:














La risposta corretta è la C
La concentrazione della soluzione è 0.05 M. Questo perché la concentrazione molare (M) si calcola come il rapporto tra il numero di moli di soluto (in questo caso HCl) e il volume della soluzione espressa in litri. Per calcolare il numero di moli di HCl, possiamo utilizzare la formula: moli = massa / massa molare In questo caso, la massa di HCl è di 3.65 g e la massa molare di HCl è di 36.5 u.m.a. Poiché la massa è espressa in grammi e la massa molare in u.m.a., non è necessaria una conversione di unità. Quindi, il numero di moli di HCl sarà: moli = 3.65 g / 36.5 g/mol = 0.1 mol Ora, dobbiamo convertire il volume della soluzione da millilitri a litri. Avendo 2000 mL di soluzione, otteniamo: volume (L) = 2000 mL / 1000 mL/L = 2 L Infine, possiamo calcolare la concentrazione molare: concentrazione (M) = moli / volume (L) = 0.1 mol / 2 L = 0.05 M Quindi, la concentrazione della soluzione è 0.05 M.

15 di 43 Domande

Due elementi si dicono isotopi se hanno:














La risposta corretta è la C
La risposta corretta è C) Lo stesso numero atomico e un diverso numero di massa. Ciò significa che gli isotopi sono atomi dello stesso elemento chimico, quindi con lo stesso numero atomico (che corrisponde al numero di protoni nel nucleo), ma con un diverso numero di massa, determinato dalla somma del numero di protoni e di neutroni nel nucleo. Questa definizione è fondata sulla conoscenza degli isotopi, che sono varianti dello stesso elemento con un diverso numero di neutroni. Essi condividono la stessa configurazione elettronica, e quindi il medesimo numero di elettroni e un numero di protoni identico, ma si differenziano per il numero di neutroni, che influenza il loro peso atomico. Le risposte errate fornite non rispettano questa definizione. Ad esempio, la risposta "Lo stesso numero di elettroni e un diverso numero di protoni nel nucleo" non è corretta perché gli elementi isotopici hanno lo stesso numero di elettroni, ma anche il numero di protoni deve essere lo stesso.

16 di 43 Domande

Il 34Li è un isotopo instabile del litio che decade emettendo un protone. Quale sarà il suo prodotto di decadimento?

 














La risposta corretta è la C.
In termini scientifici, un isotopo è un atomo che presenta lo stesso numero di protoni del suo elemento ma un diverso numero di neutroni. Gli isotopi instabili, noti come isotopi radioattivi, possono subire un decadimento nucleare emettendo particelle subatomiche. Nel caso specifico dell'isotopo del litio menzionato nel testo (il cui numero atomico è 3), esso può subire una trasformazione mediante l'emissione di un protone e diventare un isotopo dell'elemento con numero atomico inferiore di una unità (la risposta C è corretta).

17 di 43 Domande

Quale affermazione riferita alla seguente equazione chimica, che deve essere bilanciata, è corretta?
 MnO2 + HCl → MnCl2 + Cl2 + H2O














La risposta corretta è la D
La risposta corretta alla domanda è: D) Sono necessarie 4 moli di HCl per ogni mole di MnO2. Questa affermazione è corretta perché l'equazione chimica fornita indica che una molecola di MnO2 reagisce con 4 molecole di HCl per produrre una molecola di MnCl2, 1 molecola di Cl2 e 1 molecola di H2O. Il bilanciamento dell'equazione richiede che ci sia un rapporto di 1:4 tra MnO2 e HCl. Le risposte errate non sono spiegate nel commento, come indicato nelle istruzioni, quindi non verranno discusate qui.

18 di 43 Domande

Gli isotopi 235 e 239 dell’uranio sono diversi perché: 














La risposta corretta è la D
La risposta corretta è D) Il primo possiede quattro neutroni in meno. Questa risposta è corretta perché gli isotopi di un elemento chimico differiscono tra loro per il numero di neutroni presenti nel nucleo. Gli isotopi 235 e 239 dell'uranio hanno lo stesso numero di protoni, che determina l'identità chimica dell'elemento, ma hanno un diverso numero di neutroni. L'isotopo 235 dell'uranio ha quattro neutroni in meno rispetto all'isotopo 239 dell'uranio. Questa differenza nel numero di neutroni influenza le proprietà nucleari degli isotopi e può comportare variazioni nella stabilità e nella reattività dell'elemento. Pertanto, la risposta corretta a questa domanda è che il primo isotopo ha quattro neutroni in meno.

19 di 43 Domande

La formula generale R–O–R' è caratteristica: 














La risposta corretta è la B
La risposta corretta alla domanda è B) Degli eteri. La formula generale R-O-R' rappresenta gli eteri, che sono composti chimici costituiti da due gruppi organici legati ad un atomo di ossigeno. Gli eteri sono caratterizzati dal legame tra gli atomi di carbonio degli gruppi organici e l'atomo di ossigeno centrale. Questo legame è di tipo covalente, in cui gli atomi di carbonio condividono gli elettroni con l'ossigeno. Gli eteri sono spesso utilizzati come solventi o come intermedi nella sintesi di altri composti organici. Hanno un leggero odore gradevole e possono essere sia liquidi che solidi a temperatura ambiente, a seconda della lunghezza delle catene carboniose presenti. Le risposte errate alla domanda, come "Delle aldeidi", "Dei chetoni", "Degli esteri" e "Degli alcoli", non sono corrette perché non rappresentano la formula generale R-O-R'. Ognuna di queste sostanze ha una formula generale diversa e caratteristiche chimiche e fisiche differenti dagli eteri.

20 di 43 Domande

Data l’equazione:
a NH3 + b O2 → 4 NO + c H2O
 Quale valore deve avere il coefficiente b affinché l’equazione sia bilanciata? 














La risposta corretta è la B
La risposta corretta è B) 5. Perché la risposta è corretta: Per bilanciare questa equazione chimica, dobbiamo assicurarci che sia presente lo stesso numero di atomi di ogni elemento sia dal lato dei reagenti che dal lato dei prodotti. Nell'equazione fornita, abbiamo 1 azoto (N) sul lato dei reagenti e 4 azoti (N) sul lato dei prodotti. Pertanto, affinché l'equazione sia bilanciata, dobbiamo avere un coefficiente b di 5 per l'Ossigeno (O2). In questo modo, avremo 5 ossigeni (O) dal lato dei reagenti (b O2) e 20 ossigeni (O) dal lato dei prodotti (4 NO + c H2O). Ciò assicura che il numero di atomi di ossigeno sia lo stesso da entrambi i lati dell'equazione e l'equazione risulti bilanciata.

21 di 43 Domande

Il sodio ha numero atomico 11 e il magnesio 12. Lo ione Na+ è più grande dello ione Mg2+. Quale delle seguenti affermazioni spiega la differenza di grandezza tra gli ioni? 














La risposta corretta è la B
per diventare ione positivo mentre l’atomo di magnesio per diventare ione positivo deve perdere due elettroni. Il commento della risposta corretta è: La risposta corretta B) afferma che l’atomo di magnesio ha una carica nucleare maggiore dell’atomo di sodio. Questo significa che l’atomo di magnesio ha un nucleo più carico positivamente rispetto all’atomo di sodio. Poiché gli ioni positivi sono formati dalla perdita di uno o più elettroni, un nucleo più carico positivamente esercita una maggiore attrazione sugli elettroni, rendendo l’ione più piccolo. Quindi, l’atomo di magnesio, con una carica nucleare maggiore, forma uno ione più piccolo rispetto all’atomo di sodio.

22 di 43 Domande

Qual è il volume in litri occupato da 22 g di CO2 (44 u.m.a.) alla pressione di 1 atm e alla temperatura di 273 K? 














La risposta corretta è la A
La domanda chiede il volume in litri occupato da 22 g di CO2 (44 u.m.a.) alla pressione di 1 atm e alla temperatura di 273 K. La risposta corretta è A) 11,21. La risposta corretta è ottenuta applicando la legge dei gas ideali, che afferma che il rapporto tra il numero di moli di un gas (n), il volume occupato (V), la pressione (P) e la temperatura assoluta (T) è costante. La formula matematica che rappresenta questa legge è PV = nRT, dove R è la costante dei gas ideali. Per risolvere il problema, dobbiamo utilizzare la definizione della costante dei gas ideali (R = 0,0821 L * atm / (mol * K)) e convertire la massa in moli utilizzando la massa molare della CO2 (44 u.m.a.). Prima di tutto, calcoliamo il numero di moli di CO2 presente utilizzando la formula n = m / M, dove n è il numero di moli, m è la massa e M è la massa molare. Pertanto, n = 22 g / 44 u.m.a. = 0,5 mol. Successivamente, possiamo utilizzare la formula PV = nRT per trovare il volume. Sostituendo i valori noti nella formula, otteniamo V = (0,5 mol * 0,0821 L * atm / (mol * K) * 273 K) / 1 atm = 11,21 L. Quindi, la risposta corretta è A) 11,21.

23 di 43 Domande

L’acqua può bollire a 70 °C?














La risposta corretta è la A
La risposta corretta è "Sì, diminuendo la pressione del sistema". La bollitura dell'acqua avviene normalmente a una temperatura di 100 °C, a pressione atmosferica standard. Tuttavia, è possibile far bollire l'acqua a temperature inferiori se si diminuisce la pressione del sistema. Questo avviene perché il punto di ebollizione di un liquido dipende sia dalla temperatura che dalla pressione. A pressioni più basse, il punto di ebollizione dell'acqua si abbassa. Quindi, se si riduce la pressione intorno all'acqua, ad esempio utilizzando una camera a vuoto, è possibile far bollire l'acqua a temperature inferiori a 100 °C, come ad esempio 70 °C. In conclusione, l'acqua può bollire a 70 °C se si diminuisce la pressione del sistema.

24 di 43 Domande

Quanti grammi di NaOH (PM = 40) si devono sciogliere in 500 ml di acqua per ottenere una
soluzione acquosa 1 M di NaOH? 














La risposta corretta è la E
La risposta corretta è E) 20. La domanda ci chiede quanti grammi di NaOH (PM = 40) dobbiamo sciogliere in 500 ml di acqua per ottenere una soluzione acquosa 1 M di NaOH. Per calcolare la quantità di NaOH che dobbiamo sciogliere, dobbiamo prima convertire i millilitri di acqua in litri. Poiché 1 litro è uguale a 1000 millilitri, otteniamo 500 ml = 0,5 litri. La concentrazione di una soluzione M (molare) è il rapporto tra il numero di moli del soluto (in questo caso NaOH) e il volume della soluzione in litri. Quindi, per ottenere una soluzione acquosa 1 M di NaOH, dobbiamo avere 1 mole di NaOH in 1 litro di soluzione. La formula per calcolare il numero di moli è: Moli = Massa / Massa Molare. Dal momento che la concentrazione è 1 M e il volume è 0,5 litri, possiamo scrivere l'equazione come: 1 = Massa / 0,5. Per risolvere per la massa, moltiplichiamo entrambi i lati dell'equazione per 0,5: 0,5 = Massa. Quindi, la massa di NaOH che dobbiamo sciogliere è di 0,5 grammi.

25 di 43 Domande

Cosa sono le anidridi?














La risposta corretta è la A
Le anidridi sono composti binari formati da un non metallo con ossigeno. La risposta corretta è A) Composti binari formati da un non metallo con ossigeno. Le anidridi sono composti che si formano dalla combinazione di un elemento non metallico con l'ossigeno. Sono caratterizzate dalla presenza di un legame tra l'elemento non metallico e l'ossigeno, che può essere semplice o multiplo. Le anidridi sono solitamente gassose o liquide a temperatura ambiente e possono essere considerate come l'ossido acido dell'elemento non metallico corrispondente. Le risposte errate invece si riferiscono ad altri tipi di composti che non sono anidridi. Ad esempio, le composti binari formati da uno ione metallico e dall'anione OH sono idrossidi; i composti binari formati da metallo e ossigeno sono ossidi metallici; i composti ternari formati da idrogeno, non metallo e ossigeno sono acidi ternari. Pertanto, sono tutte risposte errate.

26 di 43 Domande

Gli eteri si ottengono dalla reazione tra:














La risposta corretta è la A
La risposta corretta è A) Due alcoli, uguali o differenti, con eliminazione di acqua. La reazione di formazione degli eteri avviene mediante una condensazione tra due molecole di alcol, che possono essere uguali o differenti. Durante questa reazione, avviene un processo di eliminazione di una molecola di acqua, permettendo così la formazione del legame ossigeno-carbonio tra i due alcoli. Le risposte errate non corrispondono alla definizione corretta degli eteri. Ad esempio, la reazione tra un'aldeide e un alcol senza eliminazione di acqua non porta alla formazione di eteri, ma ad una reazione di formazione di un'acetale. Inoltre, la reazione tra un acido ossigenato organico o inorganico e un alcol può portare alla formazione di esteri, ma non di eteri.

27 di 43 Domande

Quanti elettroni, protoni e neutroni ha, nell’ordine, lo ione O2-? Tener presente che la massa atomica è 16 uma, e il numero atomico è 8.














La risposta corretta è la D
La domanda chiede quanti elettroni, protoni e neutroni ha l'ione O2-. La risposta corretta è D) 17, 8, 8. La risposta corretta indica che l'ione O2- ha 17 elettroni. Per determinare il numero di elettroni, dobbiamo guardare il numero atomico dell'elemento, che in questo caso è 8. Poiché l'ione ha una carica negativa di 2-, significa che ha guadagnato 2 elettroni rispetto all'atomo neutro. Quindi, il numero totale di elettroni diventa 8 + 2 = 10. La risposta corretta indica anche che l'ione O2- ha 8 protoni e 8 neutroni. Poiché il numero atomico dell'elemento è 8, sappiamo che l'atomo neutro ha 8 protoni. Poiché l'ione non ha una carica positiva o negativa, il numero di protoni rimane lo stesso. Inoltre, dal momento che l'atomo neutro ha una massa atomica di 16 uma, che è la somma dei protoni e dei neutroni, significa che il numero di neutroni è anche 8. Le risposte errate non sono spiegate nella domanda, quindi non è necessario discuterle.

28 di 43 Domande

In quale delle seguenti risposte gli elementi sono disposti nel corretto ordine crescente del potenziale di ionizzazione? 














La risposta corretta è la B
La risposta corretta alla domanda è la B) C,N,O,F. La risposta corretta è B) C,N,O,F perché gli elementi sono elencati nell'ordine crescente del potenziale di ionizzazione. Il potenziale di ionizzazione è l'energia necessaria per rimuovere un elettrone da un atomo neutro. Più l'energia richiesta è alta, maggiore sarà il potenziale di ionizzazione. Nella risposta corretta, gli elementi sono disposti in ordine crescente delle loro energie di ionizzazione. In particolare, il carbonio (C) ha il potenziale di ionizzazione più basso tra gli elementi elencati, seguito dallo zolfo (N), l'ossigeno (O) e il fluoro (F), che ha il potenziale di ionizzazione più alto. Quindi, la risposta B è corretta perché rappresenta l'ordine crescente corretto dei potenziali di ionizzazione dei quattro elementi dati.

29 di 43 Domande

Il peso molecolare dell'acido fosforico è 98 u.m.a. Quanti g pesano 0,05 moli del composto ?














La risposta corretta è la D
La risposta corretta alla domanda è 4,9 g. Per calcolare il peso di 0,05 moli di acido fosforico, possiamo utilizzare la formula: Peso = numero di moli x peso molecolare. Quindi, nel nostro caso, dobbiamo moltiplicare 0,05 moli per il peso molecolare dell'acido fosforico, che è 98 u.m.a. 0,05 x 98 = 4,9 g. Quindi, 0,05 moli di acido fosforico pesano 4,9 grammi.

30 di 43 Domande

Quale delle seguenti sostanze si scioglie meglio in solventi apolari?














La risposta corretta è la C
La risposta corretta è C) Un grasso neutro. La domanda chiede quale sostanza si scioglie meglio in solventi apolari, ovvero solventi che non hanno cariche elettrostatiche. I grassi neutri sono sostanze organiche che hanno una struttura chimica costituita da una catena di carbonio idrofobica, cioè non polare. Questa caratteristica permette ai grassi neutri di sciogliersi efficacemente in solventi apolari come acetone, etere di petrolio o benzina, poiché le forze intermolecolari tra i grassi e i solventi apolari sono simili. In altre parole, l'assenza di cariche nel solvente apolare permette alle forze di Van der Waals tra i grassi e il solvente di predominare, consentendo lo scioglimento del grasso neutro. Le risposte errate come l'acido solforico, l'acetato di potassio, l'idrossido di sodio e il solfato di potassio non sono in grado di sciogliersi efficacemente in solventi apolari perché contengono gruppi funzionali polari o ioni. Questi composti interagiscono meglio con solventi polari come l'acqua, in cui le cariche elettrostatiche possono formare legami ionici o interazioni polari.

31 di 43 Domande

Quale è il numero di ossidazione dell'idrogeno in KH (idruro di potassio) ?














La risposta corretta è la A
La domanda chiede quale sia il numero di ossidazione dell'idrogeno nel composto KH (idruro di potassio). La risposta corretta è -1. La ragione per cui il numero di ossidazione dell'idrogeno in KH è -1 è perché l'idruro di potassio è un composto ionico in cui il potassio (K) ha un numero di ossidazione di +1 (dato che si trova nel gruppo 1) e quindi l'idrogeno (H) deve avere un numero di ossidazione tale da bilanciare la carica globale del composto. Poiché l'idruro di potassio ha una carica complessivamente neutra, l'idrogeno deve avere un numero di ossidazione di -1 per compensare la carica positiva del potassio. Le risposte errate +1, 0, -2, -1/2 non sono corrette perché non corrispondono al numero di ossidazione dell'idrogeno nel composto KH. Il numero di ossidazione dell'idrogeno può variare, ma nel caso specifico del KH, è -1.

32 di 43 Domande

Un grammo equivalente di Al (OH)3 e' uguale a:














La risposta corretta è la B
La risposta corretta è B) Un terzo di mole. La quantità di sostanza viene espressa in termini di mole. Un grammo equivalente di una sostanza corrisponde alla sua massa molare espressa in grammi. Nel caso dell'idrossido di alluminio (Al(OH)3), la sua massa molare è di circa 78 g/mol. Quindi, un grammo equivalente di Al(OH)3 corrisponde a 1/78 di mole. La risposta A) Una mole è errata perché un grammo equivalente di Al(OH)3 non corrisponde a tutta la sua massa molare, ma solo a una frazione di essa. Le risposte C) Tre moli e D) Sei moli sono errate perché sono quantità maggiori della massa molare di Al(OH)3. La risposta E) Un sesto di mole è errata perché non corrisponde alla giusta frazione di mole. La quantità corretta è un terzo di mole.

33 di 43 Domande

L'elemento che in una reazione aumenta il proprio numero di ossidazione è detto:














La risposta corretta è la A
La risposta corretta alla domanda è "A) Riducente". Un riducente è un elemento che aumenta il proprio numero di ossidazione durante una reazione. Gli atomi di un elemento riducente perdono elettroni durante una reazione e vengono ossidati. L'errore comune potrebbe essere confondere il concetto di riducente con quello di ossidante. Un ossidante, al contrario, è un elemento che riduce il proprio numero di ossidazione e guadagna elettroni durante una reazione. Gli atomi di un elemento ossidante sottraggono elettroni ad altri atomi, causando la loro ossidazione. Le risposte errate "Controcatione", "Ossidante", "Catodo" e "Anodo" non sono corrette perché non descrivono l'elemento che aumenta il proprio numero di ossidazione durante una reazione.

34 di 43 Domande

Quale dei seguenti composti possiede nella molecola più atomi di ossigeno?














La risposta corretta è la E
La risposta corretta è E) Diidrossiacetone. La molecola di diidrossiacetone è composta da due gruppi ossidrile (-OH) e un gruppo chetonico (=O). Quindi, nella molecola di diidrossiacetone ci sono due atomi di ossigeno.

35 di 43 Domande

Quale delle seguenti sostanze NON è un aminoacido?














La risposta corretta è la A
La sostanza che non è un aminoacido è l'Anilina. Gli aminoacidi sono le unità fondamentali delle proteine e sono composti da un gruppo amminico, un gruppo carbossilico e una catena laterale. Leucina, Alanina, Glicina e Triptofano sono tutti aminoacidi perché contengono tutte le componenti necessarie per essere classificati come tali. L'Anilina, invece, non contiene un gruppo carbossilico e quindi non può essere considerata un aminoacido.

36 di 43 Domande

L'energia necessaria per strappare una mole di elettroni ad una mole di atomi per formare una mole di ioni monovalenti positivi viene definita:














La risposta corretta è la A
Il termine corretto per definire l'energia necessaria per strappare una mole di elettroni ad una mole di atomi per formare una mole di ioni monovalenti positivi è il "potenziale di ionizzazione molare". Questa risposta è corretta perché il potenziale di ionizzazione è una grandezza che misura l'energia richiesta per rimuovere un elettrone da un atomo neutro. Nella domanda si fa riferimento alla rimozione di una mole di elettroni e ad una mole di atomi, quindi si tratta di una quantità molare. Le risposte errate presentate nella domanda non sono corrette perché non si riferiscono specificamente all'energia necessaria per la rimozione degli elettroni da una mole di atomi per formare una mole di ioni monovalenti positivi.

37 di 43 Domande

Il numero massimo di elettroni contenuto in un orbitale 5f è :














La risposta corretta è la D
La domanda chiede il numero massimo di elettroni contenuto in un orbitale 5f. La risposta corretta è D) 2. L'orbitale 5f appartiene al livello di energia f, il quale ha una forma d'onda più complessa. Secondo il principio di esclusione di Pauli, ogni elettrone in un atomo deve avere un set unico di quattro numeri quantici, e quindi ogni orbitale è in grado di contenere al massimo due elettroni con spin opposto. Pertanto, l'orbitale 5f può contenere al massimo due elettroni. Le risposte errate (14, 10, 6, 1) non tengono conto delle regole dei numeri quantici e del limite massimo di elettroni che possono occupare un orbitale.

38 di 43 Domande

Indicare quale delle seguenti sostanze si scioglie meglio in un solvente apolare:














La risposta corretta è la B
La sostanza che si scioglie meglio in un solvente apolare è il zolfo. Lo zolfo è una sostanza non polare, quindi è in grado di sciogliersi bene in un solvente apolare come per esempio il benzene o l'etere. Questo perché le molecole di zolfo sono composte da atomi di zolfo legati tra di loro da legami covalenti non polari. Inoltre, lo zolfo è una sostanza poco reattiva, quindi non interagisce facilmente con le molecole del solvente. Al contrario, gli acidi solforico, l'acetato di potassio, l'idrossido di sodio e l'idrossido di potassio sono tutte sostanze polari o ioniche, quindi si dissolvono meglio in solventi polari come per esempio l'acqua. Questo perché queste sostanze sono composte da atomi che hanno elettronegatività diverse e formano legami covalenti polari o ionici. In conclusione, lo zolfo è la sostanza che si scioglie meglio in un solvente apolare perché è una sostanza non polare e poco reattiva.

39 di 43 Domande

Aprendo una lattina di bibita gassata si forma, nelle immediate vicinanze dell'apertura, una "nebbiolina". Ciò è dovuto:














La risposta corretta è la B
Risposta Corretta B) all'espansione della CO2, che produce un abbassamento della temperatura con condensazione del vapore d'acqua. Nella domanda si chiede il motivo per cui si forma una "nebbiolina" quando si apre una lattina di bibita gassata. La risposta corretta è che ciò è dovuto all'espansione della CO2, che produce un abbassamento della temperatura con conseguente condensazione del vapore d'acqua presente nell'aria circostante. Quando una lattina di bibita gassata viene aperta, la CO2 contenuta nel liquido viene rilasciata in forma di gas. Questo gas si espande rapidamente proprio a causa della differenza di pressione tra l'interno della lattina e l'ambiente esterno. Durante questo processo di espansione, l'energia termica del gas diminuisce, portando ad un abbassamento della temperatura. Il vapore d'acqua presente nell'aria circostante si condensa a causa di questa diminuzione di temperatura, formando così una "nebbiolina" visibile nelle immediate vicinanze dell'apertura della lattina. Quindi, la corretta risposta è l'espansione della CO2, che causa un abbassamento della temperatura e la conseguente condensazione del vapore d'acqua.

40 di 43 Domande

Dall’ossidazione totale di una molecola di etanolo si ottengono:














La risposta corretta è la B
La risposta corretta è la B) Due molecole di CO2 e tre di acqua. L'ossidazione totale dell'etanolo, che ha la formula C2H5OH, produce CO2 (anidride carbonica) e H2O (acqua). Durante il processo di ossidazione, il gruppo etile (-CH2CH3) presente nell'etanolo viene convertito in CO2, mentre l'atomo di idrogeno (H) si converte in H2O. L'etanolo contiene due gruppi etile, quindi ci saranno due molecole di CO2 generate. Inoltre, per ogni gruppo etile, ci sono tre atomi di idrogeno, quindi si avranno tre molecole di acqua formate. Risposte errate: - Solo due molecole di CO2: Questa risposta è incompleta perché non tiene conto della formazione dell'acqua durante il processo di ossidazione. - Due molecole di CO ed una di CO2: Questa risposta è errata perché l'ossidazione dell'etanolo non produce monossido di carbonio (CO). È vero che in alcune reazioni di ossidazione parziale dell'etanolo può essere formato anche monossido di carbonio, ma nell'ossidazione totale si forma solo CO2. - Solo due molecole di CO: Questa risposta è errata perché non tiene conto della formazione dell'acqua durante il processo di ossidazione. - Due molecole di CO2 ed una di acqua: Questa risposta è errata perché ci sono tre atomi di idrogeno nell'etanolo che vengono convertiti in tre molecole di acqua durante l'ossidazione.

41 di 43 Domande

Una reazione di ossidazione consiste nella:














La risposta corretta è la C
La risposta corretta alla domanda "Una reazione di ossidazione consiste nella: Perdita di elettroni" è corretta perché durante una reazione di ossidazione un'entità chimica perde elettroni. L'ossidazione può essere definita come una reazione chimica in cui un atomo, ione o composto chimico perde uno o più elettroni. Questo comportamento di perdita di elettroni è un indicatore caratteristico di una reazione di ossidazione. Quando un'entità chimica perde elettroni, assume una carica positiva e viene chiamata specie ossidata o agente riducente. Pertanto, la perdita di elettroni è l'aspetto essenziale di una reazione di ossidazione.

42 di 43 Domande

In una molecola di ATP sono presenti:














La risposta corretta è la D
La molecola di ATP contiene due legami ad alta energia. La risposta è corretta perché l'ATP (adenosina trifosfato) è composta da tre gruppi fosfato, di cui uno è legato all'adenosina mediante un legame ad alta energia, detto legame pirofosforico. Gli altri due gruppi fosfato sono legati tra loro mediante legami fosfomonoestere e sono anch'essi ad alta energia. Questi legami ad alta energia rappresentano una fonte di energia immediatamente utilizzabile per diverse reazioni cellulari, che richiedono l'attivazione di diverse proteine e enzimi. Quindi, in una molecola di ATP sono presenti due, e non tre, legami ad alta energia.

43 di 43 Domande

Un composto ionico si dissocia se sciolto in un solvente: 














La risposta corretta è la D
Il composto ionico si dissocia se è solubile nel solvente in cui viene sciolto. La solubilità di un composto ionico dipende principalmente dall'interazione tra i suoi ioni e le molecole del solvente. L'alta costante dielettrica del solvente favorisce la dissociazione del composto ionico perché permette di stabilizzare gli ioni separati. La costante dielettrica di un solvente misura la sua capacità di ridistribuire le cariche elettriche, permettendo agli ioni di essere solvati e quindi separati. Solventi con alta costante dielettrica, come l'acqua, tendono a dissociare facilmente i composti ionici. Al contrario, solventi con bassa costante dielettrica o che sono apolari, come i solventi organici, non sono in grado di solvare gli ioni in modo efficiente e quindi non favoriscono la dissociazione dei composti ionici. Per questo motivo le risposte errate relative alla volatilità del composto o alla sua polarità non sono corrette e vanno scartate. La risposta corretta è quindi la D) Con alta costante dielettrica.

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