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1 di 42 Domande

La normalità di una soluzione di Ca(OH)2 0,5 M è:














La risposta corretta è la B
La normalità di una soluzione di Ca(OH)2 0,5 M è 1 N. La normalità di una soluzione si calcola moltiplicando la concentrazione molare per il numero di equivalenti della specie chimica di interesse. Nel caso del Ca(OH)2, ogni molecola di Ca(OH)2 libera due ioni OH-, quindi il numero di equivalenti è doppio rispetto alla concentrazione molare. Quindi, moltiplicando la concentrazione molare di 0,5 M per il fattore 2, otteniamo una normalità di 1 N. Le risposte errate, come 5 N, 0,5 N, 30,0 N e 0,25 N, non sono corrette perché non rispettano il calcolo corretto della normalità basato sul numero di equivalenti.

2 di 42 Domande

Su basi cinetiche la pressione di un gas è determinata da uno dei seguenti elementi; scegli L'UNICO ASSOLUTAMENTE CORRETTO:














La risposta corretta è la D
Il numero di urti delle particelle del gas sulle pareti del recipiente è l'unico elemento che determina la pressione del gas su basi cinetiche. Questa risposta è corretta perché la pressione di un gas è il risultato delle collisioni delle particelle del gas con le pareti del recipiente. Ogni volta che una particella colpisce una parete del recipiente, esercita una forza che contribuisce alla pressione totale del gas. Quindi, il numero di urti delle particelle sulle pareti del recipiente è direttamente correlato alla pressione del gas. Le risposte errate non tengono conto dell'elemento fondamentale del numero di urti delle particelle sulle pareti del recipiente. La risposta A considera solo le collisioni con un'energia superiore alla media, mentre la risposta B considera la somma di tutte le collisioni, comprese quelle tra le particelle del gas. La risposta C riguarda solo le collisioni tra le particelle del gas, ignorando l'importanza delle collisioni con le pareti del recipiente. Infine, la risposta D riguarda la massa delle particelle, che non ha un impatto diretto sulla pressione del gas.

3 di 42 Domande

La differenza tra gli isotopi 18 e 16 dell'ossigeno consiste nel fatto che:














La risposta corretta è la A
La differenza tra gli isotopi 18 e 16 dell'ossigeno consiste nel fatto che il primo possiede due neutroni in più. Questa risposta è corretta perché gli isotopi di un elemento differiscono tra loro per il numero di neutroni presenti nel nucleo atomico. Gli isotopi di un elemento hanno tutti lo stesso numero di protoni, che determina l'identità chimica dell'elemento stesso, ma possono avere un diverso numero di neutroni. Nel caso dell'ossigeno, che ha numero atomico 8, gli isotopi più comuni sono l'ossigeno-16 e l'ossigeno-18. Mentre l'ossigeno-16 ha 8 neutroni nel nucleo, l'ossigeno-18 ha 10 neutroni, quindi due neutroni in più rispetto all'isotopo 16. Questa differenza nel numero di neutroni influenza le proprietà atomiche dell'isotopo, come la massa atomica e la stabilità.

4 di 42 Domande

Sono stati ottenuti, con quattro differenti metodi, quattro campioni di un ossido di azoto; la percentuale in peso di azoto risulta essere la stessa in ognuno dei quattro campioni. Ciò costituisce una prova della legge:














La risposta corretta è la B
La risposta corretta è B) delle proporzioni definite. La domanda riguarda quattro campioni di un ossido di azoto ottenuti con quattro differenti metodi. Si afferma che la percentuale in peso di azoto è la stessa in ognuno dei quattro campioni. Questo indica che la proporzione tra azoto e ossigeno nell'ossido di azoto è costante, indipendentemente dal metodo di produzione. La legge delle proporzioni definite afferma che una data sostanza composta è sempre formata dagli stessi elementi chimici, combinati in proporzioni fisse e definite. In questo caso, la consistenza della percentuale di azoto nei quattro campioni di ossido di azoto conferma proprio questa legge. Le altre risposte errate non sono rilevanti per la domanda e non spiegano la coerenza tra la percentuale di azoto nei campioni. Non è richiesta spiegazione per le risposte errate nella risposta al commento.

5 di 42 Domande

Se si scioglie un po' di zucchero in acqua distillata, si ottiene una soluzione che:














La risposta corretta è la A
La risposta corretta è A) solidifica ad una temperatura più bassa della temperatura di solidificazione dell'acqua distillata perché quando si scioglie lo zucchero in acqua distillata, si crea una soluzione che ha una temperatura di solidificazione più bassa rispetto all'acqua distillata pura. Lo zucchero, infatti, è un soluto che diminuisce il punto di solidificazione dell'acqua. Quando lo zucchero si scioglie in acqua distillata, le molecole di zucchero si separano e si mescolano con le molecole di acqua. Questo provoca un effetto chiamato abbassamento crioscopico, che fa sì che la temperatura di solidificazione della soluzione sia più bassa rispetto all'acqua pura. In altre parole, l'aggiunta di zucchero alla soluzione di acqua distillata crea delle interazioni tra le molecole di zucchero e le molecole d'acqua, modificando le forze tra le molecole. Questo provoca una diminuzione dell'energia cinetica delle molecole d'acqua, rallentando il processo di solidificazione e facendo sì che si solidifichi ad una temperatura più bassa rispetto all'acqua distillata pura. Quindi, quando si scioglie un po' di zucchero in acqua distillata, si otterrà una soluzione che solidifica ad una temperatura più bassa rispetto all'acqua distillata pura.

6 di 42 Domande

Il pH di una soluzione tampone di un acido debole corrisponde al pK dell'acido quando:














La risposta corretta è la B
Il pH di una soluzione tampone di un acido debole corrisponde al pK dell'acido quando la concentrazione dell'acido debole è uguale alla concentrazione del suo sale. Questo avviene perché una soluzione tampone è costituita da un acido debole e dal suo sale, che è il prodotto della completa ionizzazione dell'acido debole. Quando la concentrazione di entrambi è uguale, significa che la soluzione è bilanciata e che l'acido debole e il suo sale sono presenti in quantità uguali. In questa condizione, l'acido debole e il suo sale si dissociano in quantità uguali di ioni H+ e ioni A-, dove A- rappresenta l'anione del sale. Essendo la concentrazione dell'acido debole uguale alla concentrazione del suo sale, il rapporto tra i ioni H+ e A- sarà 1:1. Il pK dell'acido debole corrisponde al pH in cui il rapporto tra ioni H+ e A- è uguale a 1:1, quindi corrisponde al pH della soluzione tampone. In conclusione, il pH di una soluzione tampone di un acido debole corrisponde al pK dell'acido quando la concentrazione dell'acido debole è uguale alla concentrazione del suo sale perché ciò garantisce un bilanciamento delle specie presenti e un rapporto ioni H+/A- di 1:1, corrispondente al pK dell'acido debole.

7 di 42 Domande

Per quanti atomi di idrogeno il benzene differisce dal cicloesano?














La risposta corretta è la D
La domanda chiede quanti atomi di idrogeno differiscono tra il benzene e il cicloesano. La risposta corretta è 6. La differenza tra il benzene e il cicloesano risiede nella presenza di doppi legami tra gli atomi di carbonio nella struttura del benzene. Il benzene ha un totale di 6 atomi di idrogeno che sono sostituiti con tali doppi legami, mentre il cicloesano ha tutti gli atomi di idrogeno legati direttamente agli atomi di carbonio. Quindi, il benzene differisce dal cicloesano per 6 atomi di idrogeno.

8 di 42 Domande

Indicare quale delle seguenti reazioni NON è corretta.














La risposta corretta è la A
La domanda chiede di individuare quale delle seguenti reazioni NON è corretta. La risposta corretta è A) NH3 + H2SO4 = NH4SO4. Questa risposta è corretta perché rappresenta la reazione tra l'ammoniaca (NH3) e l'acido solforico (H2SO4) che produce il solfato di ammonio (NH4SO4). In questa reazione, l'ammoniaca dona un protone all'acido solforico per formare l'NH4+ e l'anione solfato (SO4^2-). Pertanto, la risposta corretta rappresenta correttamente gli stati di carica degli ioni coinvolti nella reazione. Non è richiesto di spiegare le risposte errate.

9 di 42 Domande

A temperatura ambiente le sostanze sottostanti sono tutte dei gas. Quale di queste sostanze avrà il più alto punto di ebollizione?














La risposta corretta è la E
La domanda chiede quale di queste sostanze avrà il punto di ebollizione più alto a temperatura ambiente. La risposta corretta è E) NH3 (ammoniaca). L'ammoniaca (NH3) ha un punto di ebollizione più alto rispetto alle altre sostanze perché è leggermente polarizzata. Ciò significa che ha una piccola differenza nella densità elettronica tra l'atomo di azoto e gli atomi di idrogeno. Questa leggera polarità crea legami più forti tra le molecole di ammoniaca, che richiedono più energia per essere distrutti e far evaporare la sostanza. Di conseguenza, l'ammoniaca ha un punto di ebollizione più alto rispetto a NF3, CH4, H2S e CO.

10 di 42 Domande

Qual è il valore del pH di una soluzione acquosa contenente 0,001 moli di HCI in 10 litri?














La risposta corretta è la B
La domanda chiede qual è il valore del pH di una soluzione acquosa contenente 0,001 moli di HCl in 10 litri. La risposta corretta è B) 4. Per comprendere perché la risposta corretta è 4, dobbiamo considerare il fatto che l'HCl è un acido forte che si dissocia completamente in acqua, liberando ioni H+ nell'ambiente. La concentrazione di HCl è data da 0,001 moli in 10 litri, che equivale a 0,0001 M (molari). Il pH di una soluzione rappresenta il livello di acidità o di basicità della soluzione stessa e viene calcolato utilizzando la formula pH = -log[H+], dove [H+] rappresenta la concentrazione degli ioni H+ presenti nella soluzione. Nel nostro caso, la concentrazione di H+ è 0,0001 M. Quindi, applicando la formula del pH, otteniamo: pH = -log(0,0001) = 4. Risulta quindi che il pH della soluzione è 4, poiché la concentrazione degli ioni H+ è 0,0001 M.

11 di 42 Domande

In una soluzione acquosa la concentrazione molare degli ioni OH- è 5,8x10-9. Qual è il valore del pH della soluzione?














La risposta corretta è la D.
Il valore del pH della soluzione acquosa è 5.8. Si può approssimare la concentrazione degli ioni OH- a 6 * 10⁻⁹. Per calcolare il pOH, si può procedere come segue: pOH ≈ -log 6 - log10⁻⁹ = -0,77 + 9 = 8,23. Utilizzando la relazione tra pH e pOH derivante dalla costante di dissociazione dell'acqua, si ha: pH + pOH = 14, da cui pH = 14 m - 8,23 ≈ 5,8 (la risposta D è corretta).

12 di 42 Domande

Valutare le seguenti affermazioni: la struttura primaria di una proteina e' determinata da: (A)legami a idrogeno; (B)legami covalenti; (C)interazioni idrofobiche; (D)legami disolfuro; (E)forze di Van der Waals. UNA SOLA delle seguenti opzioni e' giusta: quale? La struttura primaria di una proteina e' determinata da legami:














La risposta corretta è la A
La risposta corretta alla domanda è la seguente: la struttura primaria di una proteina è determinata da legami di tipo B. La struttura primaria di una proteina si riferisce alla sequenza di amminoacidi che compongono la proteina. Gli amminoacidi sono uniti tra loro da legami covalenti, noti come legami peptidici, che si formano tra il gruppo amminico di un amminoacido e il gruppo carbossilico di un altro amminoacido. Questi legami covalenti sono di tipo B. Gli altri tipi di legami e interazioni elencati nella domanda sono importanti per la struttura terziaria e quaternaria delle proteine, ma non sono coinvolti nella determinazione della struttura primaria. Ad esempio, gli altri legami elencati come A (legami a idrogeno), C (interazioni idrofobiche), D (legami disolfuro) e E (forze di Van der Waals) sono tutti coinvolti nella stabilizzazione della struttura tridimensionale delle proteine, ma non nella sequenza degli amminoacidi nella struttura primaria. Perciò, la risposta corretta è A) di tipo B, legami covalenti.

13 di 42 Domande

Un elemento la cui formula elettronica sia 1s2 2s2 2p6 3s1 si comporta come:














La risposta corretta è la D
La domanda chiede come si comporta un elemento la cui formula elettronica è 1s2 2s2 2p6 3s1. La risposta corretta è che si comporta come un forte riducente. Questo perché la formula elettronica indica che l'elemento ha un elettrone di valenza nel suo orbitale 3s1. Gli elettroni di valenza sono responsabili del comportamento chimico di un elemento, e in questo caso, l'elettrone di valenza è facilmente disponibile per essere donato, rendendo l'elemento un forte riducente. Un riducente è una sostanza che ha la capacità di donare elettroni ad altre specie chimiche, facendole ridurre. In altre parole, l'elemento con questa formula elettronica tende a perdere l'elettrone di valenza per diventare un catione positivo. Questo comportamento lo rende un forte riducente. Le risposte errate fornite sono: un forte ossidante, un elemento inerte, un potente elettrofilo e un acido forte. Queste risposte sono errate perché la formula elettronica data indica chiaramente che l'elemento tende a donare elettroni, quindi non può essere un forte ossidante che tende a accettare elettroni, un elemento inerte che non reagisce facilmente con altre sostanze, un potente elettrofilo che attira elettroni o un acido forte che dona protoni, ma non elettroni. La risposta corretta è quindi D) Un forte riducente.

14 di 42 Domande

Quale elemento NON fa parte del gruppo dei metalli alcalini?














La risposta corretta è la C
La domanda chiede quale elemento NON fa parte del gruppo dei metalli alcalini. La risposta corretta è l'opzione C) Mg, il magnesio. Il gruppo dei metalli alcalini comprende i metalli alcalini presenti nella prima colonna della tavola periodica, a partire dall'elemento litio (Li) fino al francio (Fr). Questi elementi sono caratterizzati da avere un solo elettrone di valenza nella loro configurazione elettronica esterna. Il magnesio, invece, appartiene al gruppo degli alcalino terrosi, che si trova nella seconda colonna della tavola periodica. Gli elementi di questo gruppo, come il berillio (Be) e il calcio (Ca), hanno due elettroni di valenza nella loro configurazione elettronica esterna. Quindi, la risposta corretta è il magnesio (Mg) perché non fa parte del gruppo dei metalli alcalini, ma appartiene al gruppo degli alcalino terrosi.

15 di 42 Domande

Gli aminoacidi:














La risposta corretta è la B
La risposta corretta alla domanda "Gli aminoacidi" è che nell'uomo sono una ventina (risposta B). Gli aminoacidi sono le unità fondamentali che compongono le proteine. Nel corpo umano, esistono diversi tipi di aminoacidi, ma tra questi solo una ventina sono considerati essenziali. Gli aminoacidi essenziali sono quelli che il nostro corpo non è in grado di sintetizzare autonomamente e quindi devono essere assunti attraverso l'alimentazione. Questi aminoacidi essenziali sono necessari per la sintesi delle proteine, che svolgono molteplici funzioni nel nostro organismo, come la costruzione e la riparazione dei tessuti, la regolazione degli ormoni e dei neurotrasmettitori, la difesa immunitaria e il trasporto di sostanze nel sangue. Gli altri aminoacidi non essenziali, invece, possono essere sintetizzati dal corpo umano a partire da precursori metabolici. Quindi, la risposta corretta indica che nell'uomo sono presenti una ventina di aminoacidi essenziali e non centinaia, pochissimi o addirittura che non esistono nel nostro organismo.

16 di 42 Domande

La Hausmannite (MnO•Mn2O3) è un minerale dal quale è possibile ottenere manganese in forma metallica secondo la seguente reazione:
 aMnO•Mn2O3 + bAl → cAl2O3 + dMn
Quale delle seguenti combinazioni di coefficienti stechiometrici - a, b, c, d - deve essere
utilizzata per bilanciare la reazione? 














La risposta corretta è la B.
Inizialmente, è importante notare che la formula del composto può apparire complessa, ma la presenza di un atomo di manganese con un diverso numero di ossidazione (+2) rispetto agli altri due atomi di manganese (+3) può essere facilmente gestita. Una delle opzioni per bilanciare la reazione è partire dai due elementi metallici per poi passare all'ossigeno, tuttavia un'alternativa è quella di utilizzare direttamente le risposte fornite dal test, il quale risulta tendenzialmente più rapido. In primo luogo, si può notare che la molecola di hausmannite (Mn3O4) presente tra i reagenti contiene tre atomi di manganese, mentre nel prodotto manganese appare in singolo, suggerendo che il rapporto tra "a" e "d" è 3. Pertanto, la risposta "a=3; b=6; c=3; d=6" può essere esclusa (la risposta A non è corretta). Tuttavia, lo stesso ragionamento non consente di escludere alcuna delle altre risposte, quindi bisogna considerare altri fattori. Successivamente, osservando il rapporto tra gli atomi di alluminio a destra e a sinistra, si può stabilire che il rapporto tra "b" e "c" deve essere 2:1. Tuttavia, questo non è sufficiente per escludere alcuna risposta. Infine, analizzando il rapporto tra "a" e "c", si nota che deve essere 3:4. In tal senso, la risposta corretta risulta essere "a=3; b=8; c=4; d=9" (la risposta B è corretta).

17 di 42 Domande

Un cucchiaino di sale da cucina contiene 25,00 g di NaCl.
 Sapendo che una mole di NaCl pesa 58,44 g il cucchiaino contiene: 














La risposta corretta è la E
Nella risposta corretta, la domanda è trasformata in una frase: "Quanta quantità di NaCl è presente in un cucchiaino di sale da cucina che contiene 25,00 g?" La risposta corretta è "0,428 mol". La quantità di NaCl presente nel cucchiaino può essere calcolata utilizzando la formula della mole. Poiché una mole di NaCl pesa 58,44 g, dividendo la quantità di NaCl presenti nel cucchiaino (25,00 g) per il peso di una mole di NaCl (58,44 g), si ottiene la quantità in moli: 25,00 g / 58,44 g/mol = 0,428 mol Quindi, il cucchiaino di sale da cucina contiene 0,428 moli di NaCl.

18 di 42 Domande

 Il legame ionico è un legame: 














La risposta corretta è la D
La risposta corretta alla domanda è: "Il legame ionico è un legame di natura elettrostatica che si instaura tra ioni di segno opposto". Questa risposta è corretta perché il legame ionico coinvolge la formazione di legami tra atomi che hanno guadagnato o perso elettroni, diventando ioni. Questi ioni, di carica opposta, sono attratti l'uno dall'altro grazie alla forza elettrostatica che si crea tra di loro. In altre parole, si instaura un'interazione elettrostatica tra gli ioni di segno opposto che mantiene uniti gli atomi e forma il legame ionico. Le risposte errate non descrivono correttamente il legame ionico. La risposta che afferma che il legame ionico si instaura tra atomi metallici non è corretta perché il legame ionico coinvolge ioni di segno opposto, non atomi metallici. La risposta che afferma che il legame ionico è apolare non è corretta perché il legame ionico ha una natura elettrostatica, che implica la presenza di cariche positive e negative. La risposta che afferma che nel legame ionico gli elettroni vengono condivisi tra due atomi uguali non è corretta perché nel legame ionico non avviene la condivisione di elettroni, ma piuttosto la formazione di ioni. La risposta che afferma che il legame ionico è intermolecolare non è corretta perché il legame ionico si forma tra atomi che diventano ioni, non tra molecole.

19 di 42 Domande

La combustione dell'idrogeno in aria produce prevalentemente














La risposta corretta è la D
La domanda chiede quale sia il prodotto principale della combustione dell'idrogeno in aria. La risposta corretta è D) Acqua. La combustione dell'idrogeno in aria produce prevalentemente acqua perché l'idrogeno (H2) reagisce con l'ossigeno (O2) presente nell'aria formando acqua (H2O). Questa reazione chimica avviene secondo l'equazione: 2H2 + O2 -> 2H2O Le molecole di idrogeno (H2) si combinano con le molecole di ossigeno (O2) in due rapporti adatte, e il risultato è la formazione di molecole di acqua (H2O). Pertanto, la risposta corretta alla domanda è che la combustione dell'idrogeno in aria produce prevalentemente acqua.

20 di 42 Domande

Qual è la posizione dell’elemento X nella Tavola Periodica? 














La risposta corretta è la A
La posizione dell'elemento X nella Tavola Periodica è nel Periodo 3 e nel Gruppo 13. La risposta corretta è Periodo: 3; Gruppo: 13 perché l'elemento X si trova nella terza riga orizzontale della Tavola Periodica, chiamata periodo, e nella tredicesima colonna verticale, chiamata gruppo. La posizione degli elementi nella Tavola Periodica è determinata dal numero atomico, che aumenta di uno in uno da sinistra verso destra e dall'alto verso il basso. Quindi, l'elemento X si trova nel terzo periodo, in quanto ha un numero atomico corrispondente a quello degli elementi presenti in quel periodo. Inoltre, è nel tredicesimo gruppo poiché ha proprietà simili agli altri elementi nella stessa colonna.

21 di 42 Domande

Le molecole e gli ioni nell’elenco di seguito contengono azoto:
 N2 NH4+ NO NO2 N2O4 N2H4
 Quale delle seguenti opzioni riporta correttamente la sequenza di molecole e ioni in
ordine crescente di ossidazione dell’azoto dal più negativo al più positivo?














La risposta corretta è la E
La sequenza corretta di molecole e ioni in ordine crescente di ossidazione dell'azoto dal più negativo al più positivo è la seguente: NH4+, N2H4, N2, NO, NO2-, N2O. La risposta corretta, E), riporta gli elementi nell'ordine corretto. Iniziamo con NH4+, che rappresenta l'ammonio. L'azoto in questo caso possiede una carica positiva di +1, quindi ha un basso livello di ossidazione. Successivamente abbiamo N2H4, che rappresenta l'ibrazina. In questa molecola l'azoto ha un numero di ossidazione di 0. Seguono N2, che rappresenta il diazoto o azoto molecolare. In questa molecola l'azoto ha un numero di ossidazione di 0. Proseguendo, abbiamo NO, che rappresenta l'ossido di azoto. Qui l'azoto ha un numero di ossidazione di +2. Continuando, abbiamo NO2-, che rappresenta il nitrito. In questa molecola l'azoto ha un numero di ossidazione di +3. Infine, abbiamo N2O, che rappresenta l'ossido nitroso. Qui l'azoto ha un numero di ossidazione di +1. Quindi, l'ordine corretto delle molecole e degli ioni in ordine crescente di ossidazione dell'azoto dal più negativo al più positivo è NH4+, N2H4, N2, NO, NO2-, N2O.

22 di 42 Domande

Date le tre coppie di sostanze indicate di seguito, si identifichi per ogni coppia quale
sostanza presenta forze intermolecolari maggiori.
1. CH4 e CBr4
2. N2 e NO
3. CH3CH2CH2NH2 e (CH3)3N
 [Si assumano temperatura e pressione standard (STP)]














La risposta corretta è la E
Il commento della risposta corretta è il seguente: La prima coppia di sostanze è formata da CH4 e CBr4. La sostanza che presenta forze intermolecolari maggiori è CBr4. Questo perché CBr4 è una molecola polare e ha una struttura simmetrica, con quattro legami C-Br che creano una distribuzione asimmetrica delle cariche elettrostatiche. Questa asimmetria causa una forza di attrazione più forte tra le molecole di CBr4 rispetto alle molecole di CH4, che è una molecola apolare. La seconda coppia di sostanze è formata da N2 e NO. La sostanza che presenta forze intermolecolari maggiori è NO. Questo perché NO è una molecola polare, con un doppio legame tra N e O che crea una distribuzione asimmetrica delle cariche elettrostatiche. Questa asimmetria causa una forza di attrazione più forte tra le molecole di NO rispetto alle molecole di N2, che è una molecola apolare. La terza coppia di sostanze è formata da CH3CH2CH2NH2 e (CH3)3N. La sostanza che presenta forze intermolecolari maggiori è CH3CH2CH2NH2. Questo perché CH3CH2CH2NH2 è una molecola polare, con un gruppo amminico che crea una distribuzione asimmetrica delle cariche elettrostatiche. Questa asimmetria causa una forza di attrazione più forte tra le molecole di CH3CH2CH2NH2 rispetto alle molecole di (CH3)3N, che è una molecola apolare.

23 di 42 Domande

22,0 g di un gas occupano 5,60 dma temperatura e pressione standard (STP).
 Qual è la massa molare del gas?
 [Volume molare del gas = 22,4 dm3 a STP]














La risposta corretta è la C
La domanda chiede qual è la massa molare del gas, dato che viene fornita la massa (22,0 g) e il volume occupato dal gas (5,60 dm3) a temperatura e pressione standard (STP). La relazione tra la massa molare, la massa e il volume molare del gas a STP è data dalla formula: massa molare = massa / volume molare Dato che viene specificato che il volume molare del gas a STP è di 22,4 dm3, possiamo sostituire i valori nella formula e ottenere la risposta corretta: massa molare = 22,0 g / 22,4 dm3 = 0,9821 g/dm3 Tuttavia, è necessario convertire il risultato in grammi/mol per ottenere la massa molare. Per fare ciò, si moltiplica il risultato per il fattore di conversione 1 mol/1000 g: massa molare = 0,9821 g/dm3 * (1 mol/1000 g) = 0,9821 g/mol La risposta corretta è quindi 0,9821 g/mol, che può essere approssimata a 88,0 g mol-1.

24 di 42 Domande

0. Un campione di roccia contenente ferro (55,8 u.m.a.) viene triturato e disciolto in una soluzione di HCl concentrato. Dalla reazione, da bilanciare, si liberano 4 g di H2. Calcolare la quantità di ferro presente inizialmente nel campione.
 Fe + HCl → FeCl2 + H2














La risposta corretta è la A
La risposta corretta è A) 111,6 g. La reazione fornita nella domanda è un'equazione chimica bilanciata, in cui si osserva che 1 mole di ferro (Fe) reagisce con 2 mole di acido cloridrico (HCl) per formare 1 mole di dicloruro di ferro (FeCl2) e 1 mole di idrogeno (H2). La domanda ci informa che dalla reazione si liberano 4 g di idrogeno (H2). Per calcolare la quantità di ferro presente inizialmente nel campione, dobbiamo utilizzare il rapporto stechiometrico presente nell'equazione chimica. Dal bilanciamento dell'equazione, vediamo che 1 mole di ferro reagisce per formare 1 mole di idrogeno. Pertanto, se 1 mole di idrogeno corrisponde a 2 g (dato dal peso atomico dell'idrogeno), possiamo dedurre che 4 g di idrogeno corrispondono a 2 moli. Poiché la proporzione è di 1:1 tra ferro e idrogeno, possiamo affermare che 2 moli di idrogeno corrispondono a 2 moli di ferro. Il peso atomico del ferro (Fe) è dato nella domanda ed è di 55,8 u.m.a. Pertanto, 1 mole di ferro corrisponde a 55,8 g. Ora possiamo impostare una proporzione per calcolare la quantità di ferro presente inizialmente nel campione: 2 moli H2 / 1 mole Fe = 4 g H2 / x Risolvendo l'equazione, otteniamo: 2 / 1 = 4 / x 2x = 4 x = 2 Quindi, la quantità di ferro presente inizialmente nel campione è di 2 moli o 111,6 g (dato il peso atomico dell'elemento ferro). Pertanto, la risposta corretta è A) 111,6 g.

25 di 42 Domande

Durante il funzionamento di una pila elettrochimica si ha:














La risposta corretta è la B
La risposta corretta è B) Una reazione di ossido-riduzione perché durante il funzionamento di una pila elettrochimica si verifica una reazione di ossidazione del reagente che si ossida (perde elettroni) e una reazione di riduzione dell'altro reagente che si riduce (acquista elettroni). Queste due reazioni avvengono contemporaneamente all'interno della pila elettrochimica e sono collegati da una reazione di trasferimento di elettroni, che avviene attraverso un circuito esterno. Inoltre, queste reazioni sono indispensabili per la generazione di una corrente elettrica all'interno della pila.

26 di 42 Domande

Indicare quale delle seguenti formule è errata.














La risposta corretta è la D
La formula errata tra le seguenti è D) H2ClO4. La formula corretta è HClO4. La formula H2ClO4 indica la presenza di due atomi di idrogeno, un atomo di cloro e quattro atomi di ossigeno. Questa formula è errata perché l'acido perclorico ha una struttura differente: è composto da un atomo di idrogeno, un atomo di cloro e quattro atomi di ossigeno, perciò la formula corretta è HClO4. Le altre risposte errate, NH4H2PO, K2SO4, KHSO4 e KH2PO4, non sono oggetto di spiegazione.

27 di 42 Domande

Nel GPL usato come carburante per motori a scoppio la lettera P sta per: 














La risposta corretta è la C
La risposta corretta alla domanda è che nel GPL usato come carburante per motori a scoppio la lettera P sta per "Propano". Una delle principali ragioni per cui questa risposta è corretta è che il propano è uno dei principali componenti del GPL (Gas di Petrolio Liquido). Il GPL è una miscela di idrocarburi gassosi, principalmente propano e butano, ed è ampiamente utilizzato come carburante per motori a scoppio in tutto il mondo. Il propano è una molecola composta da tre atomi di carbonio e otto atomi di idrogeno. È un gas incolore e non tossico, che si vaporizza facilmente a temperature ambiente. Il suo alto potere calorifico lo rende un'ottima scelta come carburante per i motori a scoppio, poiché brucia in modo efficiente e produce una quantità significativa di energia. In sintesi, il propano è il principale componente del GPL usato come carburante per motori a scoppio. La sua elevata efficienza energetica lo rende una scelta ideale per alimentare veicoli e altre applicazioni che richiedono un combustibile efficiente e pulito.

28 di 42 Domande

Se una soluzione tampone (1 litro) a pH = 4 viene diluita con acqua (a 10 litri), il pH della soluzione ottenuta è circa:  














La risposta corretta è la B
La domanda chiede qual è il pH della soluzione ottenuta dopo aver diluito una soluzione tampone (1 litro) a pH = 4 con acqua (a 10 litri). La risposta corretta è B) 4. Quando una soluzione tampone viene diluita con acqua, il pH della soluzione rimane invariato. Questo perché i tamponi sono composti da acidi deboli e loro sali o basi deboli e loro sale, che reagiscono con l'aggiunta di acido o base esterno per mantenere il pH stabile. Quindi, anche se la soluzione originale viene diluita, il pH rimane lo stesso a causa dell'azione tampone. Nel caso specifico della domanda, la soluzione tampone iniziale ha un pH di 4. Anche dopo la diluizione con acqua, il pH della soluzione rimane 4 perché la soluzione tampone mantiene la sua capacità di tamponare l'aggiunta di acidi o basi esterni. Le altre risposte errate (9, 8, 5 e 0,4) sono scorrette perché non tengono conto dell'effetto tampone delle soluzioni tampone.

29 di 42 Domande

Secondo Bronsted:














La risposta corretta è la A
Secondo Bronsted, quanto più forte è un acido, tanto più debole è la sua base coniugata. Questo significa che se un acido è molto forte, la sua base coniugata sarà molto debole. Questo concetto si basa sul concetto di acido-base di Bronsted, in cui un acido è una sostanza che dona un protone (H+) e una base è una sostanza che accetta un protone. Nel contesto della domanda, si chiede quale delle risposte corrette descrive l'affermazione di Bronsted in modo accurato. La risposta corretta A dice che quanto più forte è un acido, tanto più debole è la sua base coniugata. Questa risposta è corretta perché riflette il concetto di Bronsted rispetto alla relazione tra l'acido e la sua base coniugata. Quando un acido dona un protone, si forma un anione detto base coniugata, che è debole se l'acido è forte. Questo è il motivo per cui l'affermazione di Bronsted afferma che un acido forte ha una base coniugata debole. Dalle risposte errate, possiamo notare che non rispecchiano l'affermazione corretta di Bronsted. Per esempio, la risposta errata B afferma che la base coniugata di un acido debole è una base forte. Questo è sbagliato perché l'affermazione di Bronsted dice il contrario: più un acido è forte, meno sarà forte la sua base coniugata.

30 di 42 Domande

Un elettrolita debole:














La risposta corretta è la E
La domanda chiede quale sia la caratteristica di un elettrolita debole. La risposta corretta è che un elettrolita debole non si dissocia mai completamente in soluzione acquosa, ma la dissociazione aumenta se si diluisce la soluzione. Questa risposta è corretta perché gli elettroliti deboli sono sostanze che si dissociano solo parzialmente in soluzione acquosa, formando un piccolo numero di ioni. A differenza degli elettroliti forti che si dissociano completamente in soluzione, gli elettroliti deboli mantengono parte delle loro molecole non ionizzate. Quando la soluzione si diluisce, la concentrazione dei soluti diminuisce e quindi la dissociazione degli elettroliti deboli aumenta. Questo avviene perché la diminuzione della concentrazione spinge l'equilibrio della reazione di dissociazione verso la formazione di più ioni. Le risposte errate non sono spiegate perché la richiesta è di spiegare solo la risposta corretta.

31 di 42 Domande

Il composto (CH3CH2CH2)3 N è














La risposta corretta è la C
Il composto (CH3CH2CH2)3N è una ammina. Questa affermazione è corretta perché le ammine sono composti organici derivati dall'ammoniaca (NH3) in cui uno o più atomi di idrogeno sono sostituiti da gruppi alchilici (come il CH3CH2CH2-). Nella molecola fornita, abbiamo tre gruppi alchilici collegati all'azoto centrale, quindi si tratta di una ammina terziaria. Gli altri tre composti proposti come risposte errate non sono corretti per i seguenti motivi: - Una ammide terziaria: le ammidi sono composti organici in cui il gruppo funzionale C=O è legato ad un gruppo NR2 (dove R può essere un gruppo alchilico). Non abbiamo un gruppo C=O nella molecola fornita, quindi non può essere una ammide. - Un sale di ammonio terziario: i sali di ammonio terziario sono composti in cui un atomo di azoto è legato a quattro gruppi alchilici. Nella molecola fornita, l'azoto è legato solo a tre gruppi alchilici, quindi non può essere un sale di ammonio terziario. - Una nitrosoammina: le nitrosoammine sono composti organici che presentano il gruppo funzionale -NO (ossido di azoto) legato ad un gruppo alchilico e ad un gruppo amminico. Nella molecola fornita, non abbiamo il gruppo -NO, quindi non può essere una nitrosoammina. - Un nitrile: i nitrili sono composti organici che presentano il gruppo funzionale -CN (gruppo ciano) legato ad uno o più atomi di carbonio. Nella molecola fornita, non abbiamo il gruppo -CN, quindi non può essere un nitrile.

32 di 42 Domande

“Il vetro è una miscela di silicati, la cui caratteristica principale è quella di non possedere una struttura cristallina; per questo motivo il vetro non può essere considerato come una sostanza solida, in quanto manca di una delle caratteristiche fondamentali dello stato solido; inoltre, a differenza dei solidi, che presentano ben nette e determinate temperature di fusione, il vetro reagisce all’aumento di temperatura diventando via via più fluido, senza che si possa peraltro individuare una vera e propria temperatura di fusione. Più che un solido, il vetro può essere pertanto considerato come una sostanza amorfa, oppure, anche, come un liquido che, a temperatura ordinaria, presenta una elevatissima viscosità”. Quale delle seguenti affermazioni N O N può essere dedotta dalla lettura del brano precedente?














La risposta corretta è la D
La risposta corretta è la D) Tutti i solidi possono essere considerati come liquidi ad elevatissima viscosità. Questa affermazione non può essere dedotta dalla lettura del brano precedente perché il testo afferma che il vetro può essere considerato come una sostanza amorfa o come un liquido con una elevatissima viscosità, ma non menziona nulla riguardo a tutti i solidi in generale. Quindi, non è possibile dedurre che questa affermazione sia vera.

33 di 42 Domande

I calori di reazione a pressione costante vengono chiamati variazioni di entalpia; se nella reazione viene emesso calore (reazione esotermica) la variazione di entalpia viene considerata negativa; se nella reazione viene assorbito calore (reazione endotermica) la variazione di entalpia viene considerata positiva; le variazioni di entalpia in una reazione dipendono dalla natura della reazione stessa, oltre che da alcuni altri fattori, come ad es. lo stato fisico dei reagenti e dei prodotti.
Quale delle seguenti affermazioni N O N può essere dedotta dalla lettura del brano precedente?














La risposta corretta è la E
La risposta corretta è: E) Le reazioni endotermiche avvengono sempre a pressione costante. La lettura del brano precedente ci fornisce informazioni sulle variazioni di entalpia in una reazione a pressione costante. Viene spiegato che se una reazione è endotermica, ovvero assorbe calore, la variazione di entalpia viene considerata positiva. Tuttavia, non viene specificato che le reazioni endotermiche avvengono sempre a pressione costante. Quindi, non possiamo dedurre questa affermazione dalla lettura del brano.

34 di 42 Domande

 Nell'uomo solo una piccola parte dell'energia deriva dal catabolismo degli amminoacidi; dopo la rimozione dei gruppi amminici per transamminazione, gli scheletri carboniosi degli aminoacidi subiscono una degradazione ossidativa a composti che sono in grado di entrare nel ciclo dell'acido citrico per venirvi ossidati a diossido di carbonio ed acqua.
Quale delle seguenti affermazioni N O N può essere dedotta dalla lettura del brano precedente?














La risposta corretta è la A
La domanda N O N può essere dedotta dalla lettura del brano precedente è "La rimozione dei gruppi amminici degli amminoacidi fornisce una parte dell'energia" (Risposta A). La risposta corretta è A) La rimozione dei gruppi amminici degli amminoacidi fornisce una parte dell'energia. La risposta è corretta perché nel brano si afferma che solo una piccola parte dell'energia nell'uomo deriva dal catabolismo degli amminoacidi, una volta che i gruppi amminici sono rimossi per transamminazione. Questa parte degli aminoacidi subisce una degradazione ossidativa, dando origine a composti che possono entrare nel ciclo dell'acido citrico per essere ossidati a diossido di carbonio e acqua. Pertanto, la rimozione dei gruppi amminici degli amminoacidi effettivamente contribuisce a fornire una parte dell'energia.

35 di 42 Domande

Tra i seguenti legami, quale è il più lungo ?














La risposta corretta è la D
La risposta corretta è D) Legame semplice tra due atomi di C. La domanda chiede quale legame tra quelli elencati sia il più lungo. La risposta corretta indica che il legame più lungo è il legame semplice tra due atomi di carbonio (C). Il legame semplice tra due atomi di carbonio è costituito da una coppia di elettroni condivisa tra i due atomi. Questo legame è più lungo rispetto al legame doppio o triplo, perché nelle altre tipologie di legame vi è una maggiore condivisione di elettroni. Il legame doppio tra un atomo di carbonio (C) e uno di ossigeno (O) e il legame triplo tra due atomi di carbonio (C) sono più corti rispetto al legame semplice tra due atomi di carbonio. Ciò avviene perché nel legame doppio tra C e O, vi è una condivisione di due coppie di elettroni, mentre nel legame triplo tra due atomi di carbonio, vi è una condivisione di tre coppie di elettroni. Le altre risposte errate non spiegate indicano legami errati rispetto a quelli richiesti nella domanda, quindi non sono considerate nella spiegazione.

36 di 42 Domande

Quale dei seguenti composti è il più solubile in acqua ?














La risposta corretta è la B
La risposta corretta è B) CH3-CH2OH, l'etanolo. L'etanolo è il composto più solubile in acqua tra quelli elencati. La sua solubilità è dovuta alla presenza di un gruppo idrossile (-OH) che può formare legami idrogeno con le molecole d'acqua. Questi legami idrogeno facilitano l'interazione tra le molecole del composto e le molecole d'acqua, favorendo la solubilità dell'etanolo. Gli altri composti elencati non presentano gruppi funzionali che possano formare legami idrogeno con l'acqua, riducendo la loro solubilità.

37 di 42 Domande

Mg e Ca sono:














La risposta corretta è la E
La risposta corretta è che Mg e Ca sono metalli del secondo gruppo. Questi due elementi appartengono alla stessa famiglia della tavola periodica, chiamata la famiglia dei metalli alcalino-terrosi o metalli del secondo gruppo. Mg e Ca sono situati nella seconda colonna della tavola periodica, proprio sotto il Berillio (Be), che è il primo elemento del secondo gruppo. Questi metalli hanno caratteristiche simili, come una buona conduttività termica ed elettrica e una reattività chimica moderata. Inoltre, il fatto che siano metalli del secondo gruppo è evidente anche dal loro numero di elettroni di valenza. Entrambi Mg e Ca hanno due elettroni di valenza, che è tipico dei metalli del secondo gruppo. Questi elettroni di valenza rendono gli elementi Mg e Ca reattivi, in quanto tendono a cederli per formare ioni con carica positiva. In conclusione, la risposta corretta è che Mg e Ca sono metalli del secondo gruppo perché appartengono a questa famiglia della tavola periodica, hanno caratteristiche simili ai metalli del secondo gruppo e hanno due elettroni di valenza.

38 di 42 Domande

L’isotopo 14C rispetto all’isotopo 12C possiede:














La risposta corretta è la D
La domanda chiede quale differenza ci sia tra l'isotopo 14C e l'isotopo 12C. La risposta corretta è D) Due neutroni in più. La risposta corretta indica che l'isotopo 14C ha due neutroni in più rispetto all'isotopo 12C. Gli isotopi sono varianti di un elemento chimico che hanno lo stesso numero di protoni ma un numero diverso di neutroni nel nucleo. Pertanto, l'isotopo 12C ha 6 neutroni, mentre l'isotopo 14C ha 8 neutroni. Le risposte errate non sono corrette perché non rispecchiano la differenza tra i due isotopi. Le risposte che affermano che ci sono due protoni in più o in meno sono sbagliate perché gli isotopi di uno stesso elemento hanno sempre lo stesso numero di protoni. Inoltre, la risposta che sostiene che ci siano due elettroni in più è errata perché gli elettroni non influiscono sul numero di neutroni di un isotopo.

39 di 42 Domande

Il composto formato dagli ioni Fe+++
 e SO4 2- ha formula:  














La risposta corretta è la C
La risposta corretta è C) Fe2(SO4)3. La domanda chiede la formula del composto formato dagli ioni Fe+++ e SO4 2-. Per determinare la formula corretta, dobbiamo considerare i valori di carica degli ioni e bilanciare le cariche nella formula del composto. L'ione Fe+++ ha una carica positiva di +3, mentre l'ione SO4 2- ha una carica negativa di -2. Per bilanciare le cariche, dobbiamo avere lo stesso numero di cariche positive e negative. Poiché la carica dell'ionc Fe+++ è +3, abbiamo bisogno di due ioni Fe+++ per bilanciare la carica negativa dell'ione SO4 2-, che è -2. Pertanto, la parte del composto relativa all'ione ferro sarà Fe2. Inoltre, l'ione solfato SO4 2- ha tre atomi di ossigeno ad esso legato. Pertanto, per bilanciare le cariche positive e negative, avremo bisogno di tre ioni solfato. Pertanto, la parte del composto relativa all'ione solfato sarà (SO4)3. Mettendo tutto insieme, la formula corretta per il composto sarà Fe2(SO4)3.

40 di 42 Domande

 L’amido: 














La risposta corretta è la A
L'amido è una miscela dei polisaccaridi di amilosio e amilopectina. La risposta corretta descrive correttamente l'amido come una miscela di due polisaccaridi: l'amilosio e l'amilopectina. L'amilosio è un polisaccaride lineare costituito da unità di glucosio legate da legami glicosidici α-1,4, mentre l'amilopectina è un polisaccaride ramificato formato da catene di amilosio collegate da legami glicosidici α-1,6. L'amido è una sostanza di riserva energetica nei vegetali, ed è presente principalmente nei semi, nei tuberi e nelle radici. È altamente digeribile dagli organismi che possiedono l'enzima amilasi, che è in grado di idrolizzare i legami glicosidici presenti nell'amido per liberare i singoli monomeri di glucosio. Con la sua struttura complessa e ramificata, l'amido è in grado di formare granuli che possono essere facilmente stoccati e metabolizzati dagli organismi. Questa caratteristica rende l'amido una fonte efficace di energia a lungo termine per piante e animali. Quindi, la risposta corretta è A) E' una miscela dei polisaccaridi di amilosio e amilopectina.

41 di 42 Domande

In una soluzione di glucosio in acqua, la frazione molare del glucosio è 0,04.
Pertanto, la frazione molare dell'acqua è:  














La risposta corretta è la D
La domanda chiede qual è la frazione molare dell'acqua in una soluzione di glucosio in acqua, sapendo che la frazione molare del glucosio è 0,04. La risposta corretta è D) 0,96. La frazione molare di una sostanza in una soluzione rappresenta la percentuale molare di quella sostanza rispetto al totale delle molecole presenti nella soluzione. In questo caso, se la frazione molare del glucosio è 0,04, significa che ogni 100 molecole presenti nella soluzione, 4 sono di glucosio e le restanti 96 sono di acqua. Quindi, la frazione molare dell'acqua è 0,96, corrispondente al 96% delle molecole presenti nella soluzione.

42 di 42 Domande

Indicare il solo composto che sciolto in acqua la rende acida.














La risposta corretta è la C
La risposta corretta è C) CO2. Quando si scioglie CO2 in acqua, si forma l'acido carbonico (H2CO3), che conferisce all'acqua un carattere acido. La risposta A) KBr è errata perché, quando si scioglie in acqua, il KBr si dissocia in ioni K+ e Br-, ma non ha alcun effetto sull'acidità dell'acqua. La risposta B) BaO è errata perché, quando si scioglie in acqua, il BaO reagisce per formare idrossido di bario (Ba(OH)2), che conferisce all'acqua un carattere basico, non acido. La risposta D) NaOH è errata perché il NaOH è un forte base e, quando si scioglie in acqua, si dissocia in ioni Na+ e OH-, rendendo l'acqua basica invece che acida. La risposta E) NaCl è errata perché il NaCl è un sale neutro che si dissocia in ioni Na+ e Cl- quando si scioglie in acqua, ma non ha alcun effetto sull'acidità dell'acqua.

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