Simulazione

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1 di 44 Domande

A 25 gradi C, l'equazione di Nernst è:
E'= E+60 log [OX]/[R]
E'= potenziale di riduzione;
E = potenziale di riduzione standard;
[OX] = concentrazione dell'ossidante;
[R] =concentrazione del riducente.
L'equazione di Nernst consente di calcolare il potenziale di riduzione E' di una coppia redox in funzione del rapporto fra le concentrazioni dell'ossidante OX e del riducente R, essendo noto E. Calcolare il potenziale di riduzione della coppia redox tampachinone/tampachinolo per un quoziente tampachinolo [OX]/tampachinone [R] (E = -552 mVolt) = 1.














La risposta corretta è la C
La risposta corretta è C) -552 mVolt. L'equazione di Nernst ci permette di calcolare il potenziale di riduzione E' di una coppia redox in funzione del rapporto tra le concentrazioni dell'ossidante OX e del riducente R, essendo noto E. Nel caso specifico della coppia redox tampachinone/tampachinolo, ci viene dato il valore del potenziale di riduzione standard E (-552 mVolt) e ci chiedono di calcolare il potenziale di riduzione E' per un quoziente tampachinolo [OX] / tampachinone [R] = 1. Possiamo usare l'equazione di Nernst nella sua forma generale: E' = E + 60 log [OX] / [R] Sostituendo i valori noti, otteniamo: E' = -552 mVolt + 60 log 1 Poiché il logaritmo di 1 è 0, possiamo semplificare l'equazione a: E' = -552 mVolt Quindi, il potenziale di riduzione della coppia redox tampachinone/tampachinolo per un quoziente [OX]/[R] = 1 è -552 mVolt.

2 di 44 Domande

In 100 ml di una soluzione di HCl 0,1 N vengono sciolte 0,01 moli di idrossido di sodio. UNA SOLA delle seguenti affermazioni è CORRETTA: Quale?














La risposta corretta è la C
Il commento corretto alla domanda sarebbe: La risposta corretta è C) Il pH aumenta perché aumenta la concentrazione degli ossidrilioni. Questa affermazione è corretta perché l'idrossido di sodio, NaOH, è una base forte che si dissocia completamente in soluzione, liberando ione idrossido (OH-) che è una base forte. L'aggiunta di 0,01 moli di idrossido di sodio in 100 ml di soluzione di acido cloridrico 0,1 N porterà ad un aumento della concentrazione di ione idrossido. Gli ioni idrossido reagiranno con gli ioni H+ dell'acido cloridrico, riducendo la concentrazione di H+ e aumentando la concentrazione di OH-. Questo porterà ad un aumento del valore del pH della soluzione, rendendola meno acida. Quindi, la concentrazione degli ossidrilioni (OH-) aumenta e questo causa un aumento del pH.

3 di 44 Domande

Un catalizzatore ha sempre l'effetto di:














La risposta corretta è la D
La risposta corretta alla domanda è Aumentare la velocità di reazione. Un catalizzatore è una sostanza che accelera una reazione chimica senza subire alcuna modifica chimica permanente alla fine del processo. Questo avviene fornendo un percorso di reazione alternativo che richiede meno energia di attivazione per la formazione dei prodotti. L'energia di attivazione è l'energia minima necessaria affinché le molecole degli reagenti reagiscano tra loro e formino i prodotti. Il catalizzatore riduce questa barriera energetica, permettendo alle molecole di reagire più facilmente e quindi accelerando la velocità di reazione. Il valore dell'energia di attivazione non viene innalzato da un catalizzatore, ma al contrario, viene ridotto. L'aumento del rendimento di reazione non è un effetto diretto di un catalizzatore. Il rendimento di una reazione dipende dalla quantità di prodotti che si formano rispetto ai reagenti iniziali, mentre il catalizzatore agisce solo sulla velocità di reazione, senza influenzare il rendimento. Lo spostamento dell'equilibrio di reazione verso i prodotti non è un effetto diretto di un catalizzatore. Un catalizzatore non modifica la posizione di equilibrio di una reazione chimica, ma accelera la velocità con cui la reazione raggiunge tale equilibrio. Infine, un catalizzatore non permette il verificarsi di reazioni non spontanee. Una reazione chimica non spontanea richiede l'apporto di energia esterna per avvenire, mentre un catalizzatore non fornisce energia, ma accelera la velocità con cui la reazione avviene una volta fornita l'energia di attivazione necessaria.

4 di 44 Domande

Se il metano viene trattato con cloro sotto luce ultravioletta, si formano, uno dopo l'altro,i prodotti: monoclorometano, diclorometano, triclorometano (o cloroformio), tetraclorometano (o tetracloruro di carbonio); ad ogni passaggio successivo della reazione,l'infiammabilità del prodotto diminuisce, e la sua tossicità aumenta. Pertanto si può affermare che:














La risposta corretta è la E
La risposta corretta è E) Il diclorometano si infiamma più facilmente del cloroformio. La ragione per cui il diclorometano si infiamma più facilmente del cloroformio è legata alla presenza degli atomi di cloro nella molecola. Quando il metano viene trattato con cloro sotto luce ultravioletta, avviene una reazione di sostituzione in cui gli atomi di idrogeno del metano vengono sostituiti dagli atomi di cloro. Nel monoclorometano, un solo atomo di idrogeno è stato sostituito da un atomo di cloro. Nel diclorometano, due atomi di idrogeno sono stati sostituiti da atomi di cloro, e così via. A ogni passaggio successivo della reazione, quindi, aumenta la quantità di atomi di cloro presenti nella molecola. Gli atomi di cloro conferiscono alle molecole una maggiore polarità, che rende più facile l'accensione del composto. Di conseguenza, il diclorometano, che contiene due atomi di cloro, si infiamma più facilmente rispetto al cloroformio, che ne contiene solo uno. Inoltre, l'aggiunta degli atomi di cloro rende i composti più tossici. Questo perché gli atomi di cloro causano danni alle cellule e agli organi del corpo, rendendo i composti più pericolosi per la salute umana. Quindi, la tossicità aumenta ad ogni passaggio successivo della reazione.

5 di 44 Domande

“Gli alcheni sono molto più reattivi degli alcani. Infatti, non solo essi reagiscono con l'ossigeno in modo analogo a quello dei rispettivi composti saturi, ma sono attaccati da molti altri reagenti in grado di spezzare il legame esistente tra gli atomi di carbonio insaturi. Le reazioni caratteristiche degli alcheni sono le reazioni di addizione. Nel corso di queste reazioni si spezza il legame π, ed al suo posto si formano due legami di tipo σ. Il legame π rappresenta quindi una sorgente di elettroni, che risulta disponibile per reagenti elettrofili, cioè per reagenti in grado di accettare elettroni”.
Quale delle seguenti affermazioni può essere dedotta dalla lettura del brano precedente?














La risposta corretta è la E
Il brano afferma che gli alcheni sono reattivi e che le loro reazioni caratteristiche sono le reazioni di addizione, durante le quali si spezza il legame π (doppio legame) e si formano due legami σ (legami semplici). Inoltre, il legame π rappresenta una sorgente di elettroni disponibile per reagenti elettrofili, che sono in grado di accettare elettroni. Pertanto, la risposta corretta è l'affermazione E) "Nelle reazioni di addizione agli alcheni i legami π rappresentano una fonte di elettroni". Questa risposta è corretta perché si basa direttamente sulle informazioni fornite nel brano: gli alcheni reagiscono mediante la rottura del legame π e i legami π rappresentano una sorgente di elettroni disponibile per i reagenti elettrofili.

6 di 44 Domande

L'idrolisi salina è il fenomeno














La risposta corretta è la C
La risposta corretta è la C) per il quale alcuni sali reagiscono con l'acqua dando luogo, a seconda dei casi, a soluzioni acquose acide o basiche. L'idrolisi salina è un fenomeno che si verifica quando alcuni sali reagiscono con l'acqua. Durante questa reazione, il sale si dissocia in ioni positivi e ioni negativi. Gli ioni provenienti dal sale reagiscono con l'acqua, portando alla formazione di acidi o basi. In particolare, quando gli ioni provenienti dal sale sono uno catione acido (ad esempio NH4+, che proviene dal sale NH4Cl) e uno anione basico (ad esempio OH-, che proviene dall'acqua), si formerà una soluzione acquosa acida. Al contrario, quando gli ioni provenienti dal sale sono uno catione basico (ad esempio Na+, che proviene dal sale Na2CO3) e uno anione acido (ad esempio CO32-, che proviene dal bicarbonato di sodio), si formerà una soluzione acquosa basica. Quindi, l'idrolisi salina è il fenomeno per il quale alcuni sali reagiscono con l'acqua e danno luogo a soluzioni acquose acide o basiche, a seconda dei casi.

7 di 44 Domande

“La concentrazione di una soluzione può essere espressa in vari modi; la molarità, cioè il numero di moli di soluto in ogni litro di soluzione, è ovviamente indipendente dal peso molecolare del solvente; le frazioni molari del solvente e del soluto, cioè i rapporti tra le moli rispettivamente di solvente e soluto e le moli totali, dipendono invece dal valore del peso molecolare del solvente, oltre che, ovviamente, dal valore del peso molecolare del soluto”.
Quale delle seguenti affermazioni N O N può essere dedotta dalla lettura del brano precedente?














La risposta corretta è la D
La risposta corretta è D) Per calcolare le frazioni molari è superfluo conoscere il peso molecolare del soluto. La lettura del brano ci fornisce informazioni sulle varie espressioni della concentrazione di una soluzione. Viene spiegato che la molarità, che rappresenta il numero di moli di soluto in ogni litro di soluzione, è indipendente dal peso molecolare del solvente. D'altra parte, le frazioni molari del solvente e del soluto, che sono i rapporti tra le moli rispettivamente di solvente e soluto e le moli totali, dipendono dal valore del peso molecolare del solvente, oltre che dal valore del peso molecolare del soluto. Dalla lettura di questa informazione, possiamo dedurre che per calcolare le frazioni molari non è necessario conoscere il peso molecolare del soluto. Si tratta di un calcolo indipendente dal peso molecolare del soluto, ma dipendente solo dal valore del peso molecolare del solvente. Perciò, la risposta D) è corretta perché sostiene che è superfluo conoscere il peso molecolare del soluto per calcolare le frazioni molari, e questa deduzione è fedele all'informazione fornita nel brano.

8 di 44 Domande

La massa molecolare dell'acqua è pari a 18 u.m.a. Perciò in 1 litro d'acqua sono contenute:














La risposta corretta è la D
La risposta corretta è D) 55,5 mol di acqua. La formula per calcolare il numero di moli è: Numero di moli = massa / massa molare La massa molecolare dell'acqua è di 18 u.m.a (unità di massa atomica). Pertanto, se prendiamo 1 litro di acqua, dobbiamo calcolare quante moli di acqua sono contenute in quella quantità. Per farlo, dobbiamo notare che 1 litro di acqua ha una massa di 1000 grammi (poiché 1 litro corrisponde a 1000 millilitri e 1 millilitro di acqua ha una massa di 1 grammo). Quindi, abbiamo: Numero di moli = massa / massa molare Numero di moli = 1000 g / 18 g/mol Numero di moli = 55,5 mol di acqua Quindi, in 1 litro d'acqua sono contenute 55,5 moli di acqua.

9 di 44 Domande

Durante la fusione di un corpo che si trova allo stato solido quale delle seguenti grandezze del sistema non cambia?














La risposta corretta è la C
La domanda chiede quale grandezza non cambia durante la fusione di un corpo allo stato solido. La risposta corretta è la C) La temperatura. Durante la fusione di un corpo, la temperatura rimane costante mentre il corpo passa dallo stato solido allo stato liquido. Questo perché durante la fusione l'energia fornita al corpo viene convertita in energia potenziale e cinetica delle particelle, senza aumentare la temperatura. Quindi, nonostante il passaggio di stato, la temperatura rimane la stessa. Le risposte errate, invece, spiegano grandezze che effettivamente cambiano durante la fusione: - L'energia termica aumenta durante il processo di fusione, quindi non è una grandezza che non cambia. - La velocità media con cui si muovono le particelle aumenta durante la fusione, quindi anche questa grandezza non rimane costante. - Il volume del corpo può variare durante la fusione, quindi anche questa non è la grandezza che non cambia. - La densità del corpo può cambiare durante la fusione, quindi non può essere considerata come grandezza che rimane costante.

10 di 44 Domande

In relazione ai problemi legati all'uso dei combustibili nella vita quotidiana, indica quale delle seguenti affermazioni NON è CORRETTA:














La risposta corretta è la A
La risposta corretta alla domanda è: A) il problema dell'effetto serra potrebbe essere contenuto se tutti utilizzassero come combustibile solo legna. Questa affermazione non è corretta perché anche la legna, se bruciata in quantità eccessive, può contribuire all'effetto serra. Quando la legna viene bruciata, rilascia anidride carbonica (CO2) nell'atmosfera, che è uno dei principali gas responsabili dell'effetto serra. L'effetto serra si verifica quando i gas serra trattenuti nell'atmosfera causano un riscaldamento globale. La legna può essere considerata un combustibile relativamente pulito rispetto ad altri come il carbone o il petrolio, ma se tutti utilizzassero solo legna, aumenterebbe la quantità di CO2 rilasciata nell'atmosfera, aggravando l'effetto serra. Pertanto, la risposta corretta è che il problema dell'effetto serra non potrebbe essere contenuto utilizzando solo legna come combustibile.

11 di 44 Domande

Calcolare la quantità di ammoniaca (17 u.m.a.) contenuta in 500 ml di una soluzione acquosa 0,02 M.














La risposta corretta è la B
La risposta corretta alla domanda è B) 0,17 g. Per calcolare la quantità di ammoniaca nella soluzione, dobbiamo prima trovare il numero di moli di ammoniaca presente e poi convertirlo in grammi. La concentrazione molare (M) della soluzione è data come 0,02 M, il che significa che ci sono 0,02 moli di ammoniaca in 1 litro di soluzione. Dobbiamo prima convertire il volume della soluzione in litri. La soluzione è data come 500 ml, quindi convertiamo: 500 ml = 500/1000 L = 0,5 L Ora possiamo calcolare il numero di moli di ammoniaca nella soluzione: Numero di moli = concentrazione molare x volume della soluzione Numero di moli = 0,02 M x 0,5 L = 0,01 mol Infine, dobbiamo convertire il numero di moli di ammoniaca in grammi. La massa molare dell'ammoniaca è data come 17 u.m.a. La massa di ammoniaca = numero di moli x massa molare La massa di ammoniaca = 0,01 mol x 17 g/mol = 0,17 g Quindi, la quantità di ammoniaca contenuta in 500 ml di una soluzione acquosa 0,02 M è di 0,17 g, come indicato nella risposta corretta B).

12 di 44 Domande

Considerando le reazioni all'equilibrio sottostanti, in quale delle reazioni verrà prodotta una quantità maggiore di X in entrambi i casi in cui si abbia o un aumento della temperatura o un aumento della pressione? [Si assuma che non avvenga un cambiamento di stato quando temperatura o pressione vengono cambiate]














La risposta corretta è la B
La risposta corretta è la B) 2Q(g) ⇌ X(g). La reazione diretta è endotermica. Questo significa che la formazione di X richiede l'assorbimento di energia, che avviene quando la temperatura viene aumentata o la pressione viene aumentata. Quando la temperatura aumenta, le molecole hanno maggiore energia cinetica, quindi hanno maggiori probabilità di superare la barriera energetica necessaria per la formazione di X. Allo stesso modo, quando la pressione aumenta, le molecole si trovano più vicine l'una all'altra, aumentando le collisioni e quindi le probabilità di formazione di X. Le risposte errate non vengono spiegate.

13 di 44 Domande

Le seguenti soluzioni acquose acide hanno diversi valori di pH:

1.    0,2 mol dm-3HCI     2.   0,1 mol dm-3HNO3​​​​​​​          3.  o,2 mol dm  -3 H2SO4   

4.   0,1mol  dm-3 CH3COOH.  Quale delle seguenti opzioni rappresenta la sequenza delle soluzioni in ordine crescente di pH (da sinistra a destra)?














La risposta corretta è la D
La sequenza delle soluzioni in ordine crescente di pH (da sinistra a destra) è 3, 1, 2, 4, come indicato nella risposta corretta D). La soluzione 3, 0,2 mol/dm3 H2SO4, è la più acida con pH più basso. La soluzione 1, 0,2 mol/dm3 HCl, ha un valore di pH più alto rispetto alla soluzione 3 e quindi è meno acida. La soluzione 2, 0,1 mol/dm3 HNO3, presenta un valore di pH ancora più alto rispetto alle precedenti soluzioni. Infine, la soluzione 4, 0,1 mol/dm3 CH3COOH, ha il pH più alto tra le soluzioni proposte ed è quindi la meno acida.

14 di 44 Domande

Quale dei seguenti composti reagisce con acqua per formare un acido ossigenato?














La risposta corretta è la D
La domanda chiede quale dei seguenti composti reagisce con l'acqua per formare un acido ossigenato. La risposta corretta è il composto Cl2O3. La reazione del Cl2O3 con l'acqua dà origine all'acido clorico (HClO3), che è un acido ossigenato. Il NH3 (ammoniaca) non è un composto che reagisce con l'acqua per formare un acido ossigenato, ma si dissocia in soluzione acquosa per formare ioni ammonio (NH4+) e idrossido (OH-). L'Al2O3 (ossido di alluminio) non reagisce con l'acqua in modo significativo per formare un acido ossigenato. Il KOH (idrossido di potassio) reagisce con l'acqua per formare idrossido di potassio, non un acido ossigenato. Il Na2O (ossido di sodio) reagisce con l'acqua per formare idrossido di sodio, non un acido ossigenato. Quindi, la risposta corretta è il composto Cl2O3 perché reagisce con l'acqua per formare l'acido clorico, che è un acido ossigenato.

15 di 44 Domande

Quale elemento presenta configurazione elettronica 1s22s?














La risposta corretta è la E
La domanda chiede quale elemento presenta la configurazione elettronica 1s22s1. La risposta corretta è "Litio". La configurazione elettronica del litio è 1s22s1, il che significa che il primo livello energetico (n=1) contiene 2 elettroni, mentre il secondo livello energetico (n=2) ne contiene 1. L'elemento litio si trova nel terzo gruppo della tavola periodica ed è di numero atomico 3, il che significa che ha 3 protoni nel nucleo. Essendo neutro, ha anche 3 elettroni. I primi due elettroni si trovano nel primo livello energetico (1s2) e l'ultimo elettrone si trova nel secondo livello energetico (2s1), quindi la sua configurazione elettronica è 1s22s1.

16 di 44 Domande

I costituenti del fosfato di calcio [Ca3(PO4)2] hanno le seguenti masse molari espresse in g/mol: Ca = 40, P = 31, O = 16. Si può affermare che 0,125 moli di tale composto:














La risposta corretta è la A
Il commento corretto alla domanda sarebbe: "La risposta corretta, A, afferma che 0,125 moli di fosfato di calcio contengono 1 mole di atomi di ossigeno." La risposta è corretta perché possiamo determinare il numero di moli di ossigeno nel fosfato di calcio utilizzando le masse molari degli elementi costituenti. La formula chimica del fosfato di calcio è Ca3(PO4)2, il che significa che ci sono 3 atomi di calcio (Ca), 2 molecole di fosfato (PO4) e 8 atomi di ossigeno (O) nell'unità di formula. Per calcolare il numero di moli di ossigeno in 0,125 moli di fosfato di calcio, moltiplichiamo il coefficiente stechiometrico dell'ossigeno (8) per il numero di moli del composto (0,125): 8 * 0,125 = 1 Quindi, ci sono 1 mole di atomi di ossigeno in 0,125 moli di fosfato di calcio.

17 di 44 Domande

Una bombola che contiene inizialmente 100 mol di gas idrogeno alla pressione di 4x105 Pa registra, dopo l’uso, una pressione pari a 105Pa. Indicare quante moli di idrogeno sono state consumate:














La risposta corretta è la C.
Per determinare il numero di moli di idrogeno presenti nella bombola a una pressione finale di 105 Pa, possiamo utilizzare una proporzione semplice:

100 mol : 4 x 105 Pa = x mol : 105 Pa

x mol = 25 mol

Risulta che ne rimangono 25 a partire dalle 100 moli iniziali, quindi sono state consumate 75 moli di idrogeno (la risposta C è corretta).


18 di 44 Domande

Il cloruro rameoso (CuCl) ha una solubilità in acqua di circa 4,4 ×10-4mol/l Cosa accadrà alla concentrazione di Cu+ se ad 1 L di una soluzione satura di CuCl vengono aggiunte 0,1 mol di CaCl2?














La risposta corretta è la A.
L'aggiunta di un sale contenente uno ione identico a quello già presente in una soluzione satura di un determinato sale provoca l'insorgere di un fenomeno noto come "effetto dello ione comune". Nel caso specifico di una soluzione satura di CuCl, si stabilisce un equilibrio chimico caratterizzato da tale effetto:

CuCl ⇄ Cu+ + Cl-

Kps CuCl = [Cu+] [Cl-]

Aggiungendo una certa quantità di un sale contenente uno ione comune, come ad esempio il cloruro di calcio (CaCl2), alla soluzione di riferimento, è possibile osservare facilmente un aumento della concentrazione di ioni cloruro [Cl-]. Tale variazione della concentrazione è spiegabile attraverso il principio di Le Chatelier, il quale afferma che un sistema in equilibrio sottoposto a uno stress esterno tende a reagire in modo da compensare tale stress e a ripristinare l'equilibrio. Nel caso specifico, l'aggiunta di ioni cloruro porta ad uno squilibrio nella solubilità del sale di riferimento, contenente ioni rameici (Cu+), il quale è in grado di formare uno ione complesso con gli ioni cloruro. Affinché l'equilibrio tra le due specie (Cu+ e Cl-) sia mantenuto e il loro prodotto costante, la reazione procede mediante il consumo degli ioni rameici Cu+, i quali precipitano sotto forma di sale poco solubile. In questo modo, la diminuzione della solubilità del sale di rame porta ad una riduzione della sua concentrazione in soluzione, proporzionale all'aumento della concentrazione di ioni cloruro. In sintesi, l'aggiunta di un sale contenente uno ione comune ad una soluzione in equilibrio conduce ad una variazione della concentrazione degli ioni in soluzione, la quale viene compensata dal sistema mediante la precipitazione del sale meno solubile. Tale fenomeno è spiegabile attraverso il principio di Le Chatelier e la costanza del prodotto di solubilità delle specie coinvolte nell'equilibrio. Pertanto la risposta corrette è la A.


19 di 44 Domande

La configurazione elettronica del Cloro (n° atom ico 17) è rappresentata da: 














La risposta corretta è la C
La configurazione elettronica del Cloro (n° atomico 17) è rappresentata da C) 1s2 2s2 2p6 3s2 3p5. La configurazione elettronica ci indica come sono distribuiti gli elettroni negli orbitali atomici dell'atomo. Nel caso del Cloro, ci troviamo nel periodo 3 della tavola periodica, quindi abbiamo 3 livelli energetici (1s, 2s, 2p, 3s, 3p). La risposta corretta ci indica che i primi due elettroni si trovano nell'orbitale 1s, i successivi 2 elettroni nell'orbitale 2s, successivamente troviamo 6 elettroni nell'orbitale 2p, poi troviamo 2 elettroni nell'orbitale 3s e infine 5 elettroni nell'orbitale 3p. Infatti, la notazione 3p5 ci indica che nell'orbitale 3p ci sono 5 elettroni. Le risposte errate non corrispondono alla configurazione elettronica corretta. Ad esempio, la prima risposta errata indica che nell'orbitale 3s ci sono 3 elettroni, mentre la seconda risposta errata indica che nell'orbitale 2p ci sono solo 3 elettroni. Entrambe le risposte non rispettano le regole di distribuzione degli elettroni negli orbitali atomici.

20 di 44 Domande

Quale dei seguenti composti è un elettrolita? 














La risposta corretta è la C
La risposta corretta alla domanda "Quale dei seguenti composti è un elettrolita?" è C) Nitrato di potassio. Il nitrato di potassio è un composto che si scioglie facilmente in acqua, liberando ioni potassio (K+) e ioni nitrato (NO3-). Gli ioni sono particelle cariche e, quando sono presenti in soluzione, sono in grado di condurre corrente elettrica. Di conseguenza, il nitrato di potassio può condurre corrente elettrica quando si trova in soluzione, dimostrando di essere un elettrolita. Gli altri composti elencati come risposte errate, come il glucosio, l'esano, il butano e il fenolo, non sono elettroliti. Questi composti non si dissociano in ioni quando sono disciolti in acqua e quindi non sono in grado di condurre la corrente elettrica.

21 di 44 Domande

Quale dei seguenti gruppi funzionali è presente nella molecola CH3CH2CONH2














La risposta corretta è la A
Il gruppo funzionale presente nella molecola CH3CH2CONH2 è quello ammidico. Questo gruppo funzionale è formato da un legame carbonio-ossigeno doppio seguito da un legame carbonio-nitrogeno, il quale si trova all'interno di un gruppo ammidico. Nella molecola CH3CH2CONH2, abbiamo un legame carbonio-ossigeno doppio tra il carbonio al centro e l'ossigeno, e un legame carbonio-nitrogeno tra il carbonio successivo e l'azoto. Questo tipo di gruppo funzionale è caratterizzato dalla presenza di un gruppo amminico (NH2) legato ad un gruppo carbonilico (C=O), che è proprio ciò che possiamo osservare nella molecola CH3CH2CONH2. Quindi, la risposta corretta è A) Ammidico.

22 di 44 Domande

Quale delle formule seguenti è errata?














La risposta corretta è la A
La risposta corretta è A) CaOH. La formula CaOH è errata perché non è una forma corretta di rappresentazione chimica di un composto. La corretta rappresentazione chimica per l'idrossido di calcio è Ca(OH)2, che indica la presenza di un atomo di calcio (Ca) combinato con due gruppi idrossido (OH). Le risposte errate, invece, sono: - Ca(OH)2, che è la formula corretta per l'idrossido di calcio; - CaCl2, che rappresenta il cloruro di calcio, composto costituito da un atomo di calcio combinato con due atomi di cloro; - CaO, che indica l'ossido di calcio, composto costituito da un atomo di calcio combinato con un atomo di ossigeno; - CaSO3, che rappresenta il solfito di calcio, composto costituito da un atomo di calcio combinato con un atomo di zolfo e tre atomi di ossigeno.

23 di 44 Domande

Il deuterio rispetto all’idrogeno possiede:














La risposta corretta è la D
Il deuterio rispetto all'idrogeno possiede un neutrone in più. Il deuterio è un isotopo dell'idrogeno, il quale normalmente ha un solo protone e un solo elettrone nel nucleo. Tuttavia, nel nucleo del deuterio è presente un neutrone aggiuntivo. Questo conferisce al deuterio un numero di massa maggiore rispetto all'idrogeno e lo rende un isotopo più pesante. Pertanto, la risposta corretta è D) Un neutrone in più.

24 di 44 Domande

Quale dei seguenti liquidi è miscibile con un egual volume di acqua?  














La risposta corretta è la A
La risposta corretta è A) Alcol metilico. L'alcol metilico è miscibile con un eguale volume di acqua perché entrambi i liquidi sono polari. Molecole polari tendono a sciogliersi l'una nell'altra perché i dipoli molecolari (cariche positive e negative) interagiscono tra loro. L'alcol metilico contiene un gruppo -OH, che è il gruppo che dà la polarità alla molecola, mentre l'acqua è un composto polare di per sé. Di conseguenza, quando l'alcol metilico e l'acqua vengono miscelati, le forze intermolecolari tra le molecole di alcol e le molecole di acqua formano legami, permettendo una completa miscelazione dei due liquidi. Le risposte errate (etere etilico, olio di paraffina, cloroformio, etere di petrolio) non sono miscibili con un eguale volume di acqua perché sono composti apolari. I composti apolari non hanno gruppi polari o cariche elettriche che permettono l'interazione con le molecole d'acqua polari. Di conseguenza, formano due fasi separate quando miscelati con l'acqua, senza una completa miscelazione dei due liquidi.

25 di 44 Domande

L'energia cinetica media delle molecole di un gas a comportamento praticamente ideale dipende: 














La risposta corretta è la C
La risposta corretta è C) Dalla temperatura. La temperatura è la principale variabile che influisce sull'energia cinetica media delle molecole di un gas. L'energia cinetica media è proporzionale alla temperatura del gas secondo l'equazione di distribuzione di Maxwell-Boltzmann. Aumentando la temperatura, le molecole di gas aumentano la loro energia cinetica media, mentre diminuendo la temperatura, l'energia cinetica media diminuisce. Le risposte errate, invece, non tengono conto del fatto che la massa molecolare del gas, la pressione esercitata dal gas, il volume occupato dal gas e il peso molecolare delle molecole influenzano altre proprietà del gas, ma non hanno un diretto impatto sull'energia cinetica media delle molecole.

26 di 44 Domande

Nella reazione: 3 Cu + 8 HNO3 → 3 Cu(NO3)2 + 2 NO + 4 H2O














La risposta corretta è la A
La risposta corretta è: Il Cu si ossida. Nella reazione chimica fornita, si ha la presenza del rame (Cu) e dell'acido nitrico (HNO3). Durante la reazione, il rame si ossida, ossia perde elettroni, passando dallo stato di ossidazione 0 a +2. Questo avviene perché l'acido nitrico è un forte ossidante, in grado di cedere ossigeno agli altri elementi presenti nella reazione. La presenza del rame nella sua forma elementare (Cu) e il passaggio alla sua forma ossidata (Cu(NO3)2) indicano chiaramente che il rame si ossida durante la reazione.

27 di 44 Domande

“In genere, se la temperatura viene aumentata, si osserva che, per la maggioranza dei solidi, la solubilità aumenta, mentre per alcuni altri diminuisce. Il fenomeno contrario si osserva invece a proposito della solubilità dei gas nei liquidi, dove la solubilità decresce nettamente al crescere della temperatura. Nella maggioranza dei casi si osserva che la dissoluzione del solido è endotermica, cioè accompagnata da raffreddamento, e quindi da  assorbimento di calore; in qualche caso invece il
processo è esotermico, cioè si ha sviluppo di calore; l'effetto termico nella dissoluzione di un solido in un liquido è dovuto a due processi principali: il disfacimento del reticolo cristallino, che avviene sempre con assorbimento di calore, e la solvatazione delle molecole o degli ioni che vanno in soluzione, processo che avviene sempre con sviluppo di calore”.
Quale delle seguenti affermazioni PUO’ essere dedotta dalla lettura del brano precedente?














La risposta corretta è la A
La domanda chiede quale delle affermazioni può essere dedotta dalla lettura del brano precedente. La risposta corretta è A) La dissoluzione di un solido in un liquido può essere accompagnata, a seconda dei casi, da sviluppo o da assorbimento di calore. Questa risposta è corretta perché nel brano si afferma che la dissoluzione del solido può essere endotermica (accompagnata da raffreddamento e assorbimento di calore) o esotermica (con sviluppo di calore). Viene spiegato che ciò è dovuto ai processi di disfacimento del reticolo cristallino (che avviene sempre con assorbimento di calore) e di solvatazione delle molecole o degli ioni (che avviene sempre con sviluppo di calore). Pertanto, la risposta A riflette correttamente le informazioni presentate nel brano e può essere dedotta dalla lettura del testo.

28 di 44 Domande

. "La struttura caratteristica delle immine è il doppio legame carbonio-azoto. Questi composti, meno stabili delle aldeidi e dei chetoni, reagiscono con numerosi reattivi, e solo pochissime immine sono
dotate di stabilità sufficiente per essere isolate".
Quale delle seguenti affermazioni PUO’ essere dedotta dalla lettura del brano precedente?  














La risposta corretta è la D
La struttura caratteristica delle immine è il doppio legame carbonio-azoto. Questi composti, meno stabili delle aldeidi e dei chetoni, reagiscono con numerosi reattivi, e solo pochissime immine sono dotate di stabilità sufficiente per essere isolate. La lettura del brano ci permette di dedurre che le immine instabili sono in numero superiore rispetto a quelle stabili. Questo perché viene detto esplicitamente che solo pochissime immine sono dotate di stabilità sufficiente per essere isolate, indicando quindi che la maggior parte delle immine non è stabile e non può essere isolata. Quindi la risposta corretta è D) Le immine instabili sono in numero superiore rispetto a quelle stabili. Non ci sono informazioni nel brano che ci permettono di dedurre le altre risposte errate.

29 di 44 Domande

La relazione pH + pOH =14 è valida : 














La risposta corretta è la B
La risposta corretta è B) Per tutte le soluzioni acquose. La relazione pH + pOH = 14 è valida per tutte le soluzioni acquose. Il pH e il pOH sono due misure che indicano rispettivamente l'acidità e la basicità di una soluzione. Il pH viene calcolato tramite il logaritmo negativo della concentrazione degli ioni idrogeno (H+), mentre il pOH viene calcolato tramite il logaritmo negativo della concentrazione degli ioni idrossido (OH-). Poiché il pH e il pOH sono due misurazioni complementari, la loro somma deve essere sempre uguale a 14. Questo significa che se abbiamo un valore alto di pH, avremo un valore basso di pOH e viceversa. Di conseguenza, la relazione pH + pOH = 14 è valida per tutte le soluzioni acquose perché il pH e il pOH variano sempre in modo inversamente proporzionale, indipendentemente dalla presenza di un acido o una base nella soluzione. Ciò dimostra che la relazione vale per tutte le soluzioni acquose, senza distinzioni.

30 di 44 Domande

 Il cicloesene:














La risposta corretta è la E
Il cicloesene dà facilmente reazioni di addizione. La risposta corretta è E) Dà facilmente reazioni di addizione perché il cicloesene è un composto alchenico, che contiene un doppio legame tra due atomi di carbonio. I composti alchenici sono noti per essere molto reattivi e suscettibili alle reazioni di addizione. In particolare, il doppio legame presente nel cicloesene può essere aperto da un reagente che aggiunge atomi o gruppi funzionali ad esso. Questa reattività fa sì che il cicloesene sia coinvolto in numerose reazioni chimiche, come l'idrogenazione, l'idroborazione e l'addizione di alogeni.

31 di 44 Domande

Le particelle (molecole o ioni) in soluzione si trovano in una situazione analoga alle molecole di un gas; queste ultime, come è noto, tendono ad occupare tutto lo spazio a loro disposizione; analogamente una soluzione concentrata, posta al fondo di un recipiente sotto uno strato di solvente puro, tende, per diffusione, a dare una soluzione diluita del tutto omogenea.
Quale delle seguenti affermazioni può essere dedotta dalla lettura del brano precedente?














La risposta corretta è la C
La risposta corretta alla domanda è la C) Una soluzione concentrata, in presenza del solvente puro, tende a diluirsi. Questa risposta è corretta perché nel brano si afferma che una soluzione concentrata, posta al fondo di un recipiente sotto uno strato di solvente puro, tende per diffusione a dare una soluzione diluita del tutto omogenea. Ciò significa che le particelle della soluzione concentrata si diffondono nel solvente puro, diluendosi e rendendo la soluzione omogenea. Quindi, in presenza del solvente puro, la soluzione concentrata tende effettivamente a diluirsi.

32 di 44 Domande

“Esiste una netta differenza tra il fluoro e gli altri alogeni per quanto concerne i composti ossigenati.Infatti, mentre il F, che presenta struttura elettronica 1s2
2s2 2p5 , può combinarsi con l’ossigeno solo per dare ossido di difluoro, in cui l’alogeno presenta numero di ossidazione -1, gli altri elementi del
settimo gruppo possono formare vari composti ossigenati, nei quali presentano numeri di ossidazione positivi (tutti i valori dispari da + 1 a + 7). Questo comportamento va messo in relazione con la presenza di orbitali d vuoti negli alogeni a numero atomico superiore; in tali orbitali vuoti si possono sistemare elettroni degli orbitali s oppure p; si determina così la formazione di strutture con elettroni  
spaiati, ciascuno dei quali può dare origine ad un legame covalente”.
Quale delle seguenti informazioni può essere dedotta dalla lettura del brano precedente?














La risposta corretta è la E
La risposta corretta è E) Esiste un composto di formula Br2O5. La lettura del brano precedente afferma che mentre il fluoro può combinarsi solo con l'ossigeno per formare ossido di difluoro, gli altri elementi del settimo gruppo possono formare vari composti ossigenati con numeri di ossidazione positivi, da +1 a +7. Questo comportamento è legato alla presenza di orbitali d vuoti negli alogeni a numero atomico superiore. Gli orbitali d vuoti possono ospitare elettroni degli orbitali s o p, che possono dare origine a legami covalenti. Dalla lettura del brano possiamo quindi dedurre che esiste un composto di formula Br2O5, in cui il bromo ha un numero di ossidazione positivo (probabilmente +5). Le risposte errate non vengono spiegate, quindi possiamo concentrarci solo sulla risposta corretta.

33 di 44 Domande

Il nome ufficiale del composto Al2O3 è: 














La risposta corretta è la A
La risposta corretta è A) Triossido di dialluminio. Il composto Al2O3 rappresenta un ossido di alluminio che contiene due atomi di alluminio e tre atomi di ossigeno. Per indicare la presenza di tre atomi di ossigeno, si utilizza il prefisso "tri-", mentre per indicare la presenza di due atomi di alluminio si utilizza il prefisso "di-". Quindi, il nome ufficiale del composto corrisponde a "Triossido di dialluminio". Le risposte errate non rispettano correttamente la composizione e la denominazione del composto chimico Al2O3. Ad esempio, la risposta "Diossido di trialluminio" indica correttamente che ci sono tre atomi di alluminio, ma erroneamente indica la presenza di due atomi di ossigeno. Inoltre, le risposte errate non utilizzano correttamente la terminologia chimica per indicare la presenza di ossigeno e alluminio nel composto.

34 di 44 Domande

“La struttura dello ione ammonio può essere compresa mediante due schematizzazioni; nella prima un idrogenione si lega al doppietto elettronico non condiviso presente nell’ibrido sp3 dell’atomo di azoto dell’ammoniaca (legame dativo); nella seconda schematizzazione la formazione dello ione può essere supposta come risultato della combinazione di un ipotetico ione N+ , isoelettonico con il carbonio, con quattro atomi di idrogeno; in entrambi i casi, comunque, l’atomo di azoto si trova nello stato di ibridazione sp3 , e la struttura dello ione è perfettamente tetraedrica”.
Quale delle seguenti informazioni NON può essere dedotta dalla lettura del brano precedente?














La risposta corretta è la B
La risposta corretta è B) L’atomo di carbonio e l’atomo di azoto hanno ugual numero di elettroni nell’ultimo livello. La lettura del brano precedente ci permette di ricostruire la struttura dello ione ammonio, che può essere schematizzata in due modi: nel primo si ha un legame dativo tra un idrogenione e il doppietto elettronico non condiviso presente nell’ibrido sp3 dell’atomo di azoto dell’ammoniaca; nel secondo si suppone la formazione dell’ione come risultato della combinazione di un ipotetico ione N+, isoelettronico con il carbonio, con quattro atomi di idrogeno. In entrambi i casi, l’atomo di azoto si trova nello stato di ibridazione sp3 e la struttura dell’ione è perfettamente tetraedrica. Tuttavia, dalla lettura del brano non possiamo dedurre che l’atomo di carbonio e l’atomo di azoto hanno uguale numero di elettroni nell’ultimo livello. La presenza di un ipotetico ione N+ isoelettronico con il carbonio nella seconda schematizzazione non implica che gli atomi di carbonio e azoto abbiano lo stesso numero di elettroni nell’ultimo livello. Pertanto, questa informazione non può essere dedotta dalla lettura del brano.

35 di 44 Domande

A quale volume bisogna diluire 50 mL di soluzione acquosa di KOH 6 M per ottenere KOH 0,2 M?














La risposta corretta è la B
La risposta corretta è B) 1500 mL. Per capire perché, dobbiamo fare alcuni calcoli. La formula per calcolare la concentrazione di una soluzione diluita è: C1V1 = C2V2 Dove C1 è la concentrazione iniziale, V1 è il volume iniziale, C2 è la concentrazione finale e V2 è il volume finale. Nel nostro caso: C1 = 6 M V1 = 50 mL C2 = 0,2 M Vogliamo trovare V2, quindi possiamo sostituire questi valori nella formula: 6 M * 50 mL = 0,2 M * V2 300 M * mL = 0,2 M * V2 Dividendo entrambi i lati per 0,2 M, otteniamo: 1500 mL = V2 Quindi, per ottenere una soluzione di KOH 0,2 M, bisogna diluire 50 mL di soluzione acquosa di KOH 6 M in 1500 mL di acqua.

36 di 44 Domande

"Gli alcooli sono composti organici con uno o più gruppi ossidrilici. Nonostante l'apparente rassomiglianza con gli idrossidi metallici, essi non si ionizzano per formare ioni
ossidrile, e perciò non hanno gusto amaro né consistenza scivolosa, e non reagiscono con il tornasole".
Quale delle seguenti affermazioni PUO' essere dedotta dalla lettura del brano precedente?














La risposta corretta è la D
La risposta corretta è D) Il gusto amaro degli idrossidi metallici è dovuto agli ioni ossidrile. La lettura del brano precedente ci dice che gli alcooli non hanno gusto amaro né consistenza scivolosa e non reagiscono con il tornasole, a differenza degli idrossidi metallici. Possiamo dedurre quindi che il gusto amaro degli idrossidi metallici è dovuto agli ioni ossidrile presenti in essi. Gli alcooli, invece, non producono ioni ossidrile e quindi non hanno questo tipo di sapore.

37 di 44 Domande

 In quale dei seguenti composti  è contenuto ferro?














La risposta corretta è la E
La risposta corretta alla domanda è: "La mioglobina è il composto che contiene il ferro". La mioglobina è una proteina che si trova principalmente nei muscoli scheletrici e che ha la capacità di legare l'ossigeno. Il suo compito principale è quello di favorire il trasporto dell'ossigeno alle cellule muscolari durante l'esercizio fisico. Il ferro è un elemento essenziale per il funzionamento della mioglobina, in quanto forma un complesso con l'ossigeno che viene poi rilasciato alle cellule muscolari. Pertanto, la mioglobina è il composto che contiene ferro.

38 di 44 Domande

L'emoglobina sta al Fe come la clorofilla sta al














La risposta corretta è la E
La domanda chiede quale elemento è correlato alla clorofilla nello stesso modo in cui il ferro è correlato all'emoglobina. La risposta corretta è il magnesio (Mg). L'emoglobina è una proteina presente nei globuli rossi del sangue e ha la funzione di trasportare l'ossigeno dai polmoni ai tessuti per consentire la respirazione cellulare. L'emoglobina contiene ferro (Fe) al centro della sua struttura, che è essenziale per il legame dell'ossigeno. La clorofilla è invece il pigmento responsabile per la fotosintesi nelle piante. Esso svolge un ruolo chiave nella cattura dell'energia luminosa e nella conversione di essa in energia chimica utilizzabile dalla pianta. La clorofilla contiene al centro della sua struttura atomica il magnesio (Mg), che è essenziale per assorbire la luce e trasferire l'energia ai processi fotosintetici. Pertanto, la risposta corretta è Mg, in quanto il magnesio è l'elemento correlato alla clorofilla nello stesso modo in cui il ferro è correlato all'emoglobina.

39 di 44 Domande

Quale dei seguenti composti si ottiene addizionando acqua ad un alchene? 














La risposta corretta è la C
La risposta corretta alla domanda "Quale dei seguenti composti si ottiene addizionando acqua ad un alchene?" è C) Alcool. La ragione per cui l'alcool è la risposta corretta è perché quando un alchene reagisce con acqua, avviene un processo di addizione di una molecola di acqua all'alchene che porta alla formazione di un alcool. Durante questa reazione, il doppio legame dell'alchene si rompe e i due atomi di idrogeno dell'acqua si legano ai due atomi di carbonio dell'alchene, formando così una molecola di alcool. L'alcool è caratterizzato dalla presenza di un gruppo ossidrilico (-OH) legato a un gruppo carbonilico (C-O-C) all'interno della sua struttura.

40 di 44 Domande

"Quando le molecole organiche iniziarono a scomparire dal mare, gli organismi viventi «impararono» a fabbricare da soli le loro biomolecole. Alcuni organismi iniziarono ad usare l'energia luminosa del sole attraverso la fotosintesi, per sintetizzare zuccheri a partire dall'anidride carbonica, e altri organismi «impararono» a fissare l'azoto atmosferico per convertirlo in biomolecole azotate quali gli aminoacidi".
Quale delle seguenti affermazioni può essere dedotta dalla lettura del brano precedente?














La risposta corretta è la B
La risposta corretta alla domanda è B) Solo alcuni organismi hanno acquisito la capacità di trasformare l'azoto atmosferico in aminoacidi. Questa risposta è corretta perché nel brano viene menzionato che alcuni organismi hanno imparato a fissare l'azoto atmosferico per convertirlo in biomolecole azotate come gli aminoacidi. Tuttavia, non viene detto che tutti gli organismi hanno questa capacità. Pertanto, l'affermazione corretta è che solo alcuni organismi posseggono questa capacità, mentre gli altri organismi potrebbero utilizzare altre fonti o processi per sintetizzare gli aminoacidi.

41 di 44 Domande

Quale dei seguenti fenomeni NON si verifica quando si diluisce una soluzione acquosa di un non elettrolita?














La risposta corretta è la A
Il fenomeno che NON si verifica quando si diluisce una soluzione acquosa di un non elettrolita è l'aumento della temperatura di ebollizione. Questa risposta è corretta perché quando si diluisce una soluzione acquosa di un non elettrolita, la temperatura di ebollizione rimane invariata. Questo perché i non elettroliti non dissociano in ioni nella soluzione, quindi non influenzano la pressione di vapore della soluzione. La temperatura di ebollizione di una soluzione dipende dalla pressione di vapore, che a sua volta dipende dalla concentrazione di soluto. Nel caso dei non elettroliti, la diluizione non influisce sulla concentrazione del soluto e quindi non causa alcun cambiamento nella temperatura di ebollizione.

42 di 44 Domande

Dato il prodotto N = 2010 · 2011 · 2012, determinare quale dei seguenti interi non è divisore di N














La risposta corretta è la A
La risposta corretta alla domanda è A) 18. Per determinare quale dei seguenti interi non è divisore del prodotto N = 2010 · 2011 · 2012, dobbiamo controllare uno per uno i numeri dati come risposte (15, 4022, 12, 20) e vedere se sono divisibili per N. Iniziamo con il numero 15. Per vedere se è divisibile per N, dobbiamo controllare se N è multiplo di 15. Per fare ciò, possiamo controllare se N è multiplo sia di 3 che di 5, dal momento che 15 è il loro comune denominatore. Possiamo osservare che N è divisibile per 3 in quanto la somma delle sue cifre (2 + 0 + 1 + 0 + 2 + 0 + 1 + 1 + 2) è uguale a 9, che è divisibile per 3. Inoltre, possiamo anche notare che N è divisibile per 5 perché termina con un numero 0 o 5. Quindi, N è multiplo sia di 3 che di 5, e quindi è multiplo di 15. Quindi, il numero 15 non è la risposta corretta. Passiamo al numero 4022. Per vedere se è divisibile per N, dobbiamo controllare se N è multiplo di 4022. Tuttavia, non possiamo fare una determinazione definitiva solo dalle informazioni fornite. Quindi, non possiamo confermare o smentire che 4022 è divisibile per N. Procediamo con il numero 12. Per vedere se è divisibile per N, dobbiamo controllare se N è multiplo di 12. Possiamo osservare che N è divisibile per 3 in quanto la somma delle sue cifre (2 + 0 + 1 + 0 + 2 + 0 + 1 + 1 + 2) è uguale a 9, che è divisibile per 3. Inoltre, possiamo anche notare che N è divisibile per 2 perché termina con un numero pari (0 o 2). Quindi, N è sia divisibile per 3 che per 2 e quindi è divisibile per 12. Quindi, il numero 12 non è la risposta corretta. Infine, consideriamo il numero 20. Per vedere se è divisibile per

43 di 44 Domande

In quale dei seguenti composti è contenuto magnesio?  














La risposta corretta è la E
La risposta corretta è E) Clorofilla. Nella clorofilla è contenuto il magnesio. La clorofilla è un pigmento di colore verde presente nelle piante e negli organismi fotosintetici, ed è fondamentale per la fotosintesi clorofilliana, processo mediante il quale le piante sono in grado di produrre energia utilizzando la luce solare. Il magnesio è un elemento chimico presente nel centro della molecola di clorofilla, dove svolge un ruolo essenziale nella cattura e trasferimento dell'energia luminosa durante la fotosintesi. La presenza di magnesio conferisce alla clorofilla il suo caratteristico colore verde. Quindi, la clorofilla è il composto che contiene magnesio.

44 di 44 Domande

Nell'elettrolisi dell'acqua i volumi di idrogeno ed ossigeno che si liberano agli elettrodi sono in un rapporto di:














La risposta corretta è la B
La risposta corretta alla domanda è B) 2:1. Nell'elettrolisi dell'acqua, quando viene applicata una corrente elettrica attraverso una soluzione di acqua, si ha la formazione di idrogeno e ossigeno agli elettrodi. Questi gas vengono liberati in una proporzione di 2 volumi di idrogeno per ogni volume di ossigeno. La reazione di elettrolisi dell'acqua è la seguente: 2H2O(l) -> 2H2(g) + O2(g) Da questa reazione chimica, si può vedere che per ogni 2 molecole di acqua (H2O) si formano 2 molecole di idrogeno (H2) e 1 molecola di ossigeno (O2). Poiché il numero di molecole è proporzionale al volume dei gas, si conclude che i volumi di idrogeno ed ossigeno liberati sono in un rapporto di 2:1. Pertanto, la risposta B) 2:1 è la corretta perché si basa sulla reazione chimica dell'elettrolisi dell'acqua e sul principio di conservazione della massa.

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