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1 di 45 Domande

I pesi atomici di H, P ed O sono rispettivamente 1, 31 e 16 u.m.a. Il peso molecolare espresso in u.m.a. dell' acido ortofosforico è:














La risposta corretta è la C
La risposta corretta è C) 98. Il peso molecolare dell'acido ortofosforico può essere calcolato sommando i pesi atomici degli atomi presenti nella sua formula chimica, che è H3PO4. Il peso atomico dell'idrogeno (H) è 1 u.m.a., quindi tre atomi di idrogeno contribuiscono con un totale di 3 u.m.a. Il peso atomico del fosforo (P) è 31 u.m.a. Il peso atomico dell'ossigeno (O) è 16 u.m.a., quindi quattro atomi di ossigeno contribuiscono con un totale di 64 u.m.a. Sommando tutti questi valori insieme, otteniamo 3 + 31 + 64 = 98 u.m.a., che è il peso molecolare dell'acido ortofosforico.

2 di 45 Domande

Nella molecola di un amminoacido sono contenute almeno le seguenti specie atomiche:














La risposta corretta è la A
La risposta corretta è A) Carbonio, idrogeno, azoto e ossigeno. La molecola di un amminoacido è formata da un gruppo amminico (NH2), un gruppo carbossilico (COOH), un atomo di carbonio centrale (C), un atomo di idrogeno (H) e un gruppo laterale variabile. L'atomo di carbonio è presente nella struttura di tutti gli amminoacidi essendo il componente centrale della molecola e dando origine ad una struttura a forma di Y. L'atomo di idrogeno, indispensabile per l'idrogenazione di un amminoacido, è presente in tutti gli amminoacidi. L'azoto è presente nella struttura degli amminoacidi grazie al gruppo amminico, che è costituito da un atomo di azoto legato ad atomi di idrogeno. L'ossigeno è presente nel gruppo carbossilico degli amminoacidi, che è costituito da un atomo di carbonio legato a un doppio legame con un ossigeno e a un legame con un ossigeno e un gruppo idrossile. Inoltre, negli amminoacidi possono essere presenti anche altri elementi come zolfo o selenio, ma la domanda chiede solamente le specie atomiche che sono contenute "almeno" nella molecola di un amminoacido, quindi Carbonio, idrogeno, azoto e ossigeno sono le risposte corrette.

3 di 45 Domande

Il valore minimo del numero di ossidazione del carbonio è:














La risposta corretta è la E
Il valore minimo del numero di ossidazione del carbonio è -4. Il numero di ossidazione è una carica formale assegnata ad un atomo in una molecola o in un composto ionico per rappresentare la sua capacità di guadagnare o perdere elettroni. Nel caso specifico del carbonio, esso è spesso coinvolto in una struttura tetravalente, ovvero forma quattro legami con altri elementi. Questo significa che il carbonio può condividere elettroni con quattro atomi diversi, acquisendo una carica negativa parziale per ogni legame. In alcuni composti, come i carburi, il carbonio può perdere completamente i suoi elettroni di valenza, raggiungendo un numero di ossidazione di -4. Questo è il valore minimo possibile per il carbonio, quindi la risposta corretta è -4.

4 di 45 Domande

Un litro di CO e un litro di CO2, nelle stesse condizioni di temperatura e pressione:














La risposta corretta è la E
La risposta corretta è E) contengono lo stesso numero di molecole. Spiegazione: La legge di Avogadro afferma che volumi uguali di gas, nelle stesse condizioni di temperatura e pressione, contengono lo stesso numero di molecole. Sia il monossido di carbonio (CO) che il biossido di carbonio (CO2) sono gas a temperatura e pressione ambiente, quindi un litro di CO e un litro di CO2 conterranno lo stesso numero di molecole. La differenza tra i due gas è che il CO è composto da una molecola di carbonio e una di ossigeno, mentre il CO2 è composto da una molecola di carbonio e due di ossigeno. Quindi, anche se le molecole sono diverse, il numero di molecole rimane lo stesso perché un litro è un volume definito indipendentemente dalla composizione del gas. Gli atomi all'interno delle molecole non sono considerati nella legge di Avogadro e quindi non influiscono sul numero di molecole presenti in un litro di gas.

5 di 45 Domande

Vengono chiamate colligative le proprietà il cui valore dipende solo dal numero, e non dalla natura, delle particelle che le determinano. E’ sperimentalmente accertato che, in recipienti di uguale volume e alla stessa temperatura, una mole di idrogeno e una mole di ossigeno esercitano la stessa pressione. Si può pertanto affermare che la pressione gassosa:














La risposta corretta è la D
La risposta corretta alla domanda è D) "è una proprietà colligativa". La risposta è corretta perché la pressione gassosa è una proprietà colligativa poiché dipende solo dal numero di particelle (in questo caso una mole di idrogeno e una mole di ossigeno) e non dalla loro natura. Questo è dimostrato sperimentalmente dalla constatazione che in recipienti di uguale volume e alla stessa temperatura, una mole di idrogeno e una mole di ossigeno esercitano la stessa pressione. Quindi, la pressione gassosa è una delle proprietà colligative che soddisfa la definizione data nella domanda.

6 di 45 Domande

Quando si scioglie in acqua un sale che si può considerare derivato da un acido forte e da una base forte, la soluzione che si ottiene ha pH neutro. I sali formati da basi forti ed acidi deboli danno luogo a soluzioni basiche, mentre i sali formati da acidi forti e basi deboli danno luogo a soluzioni acide. Una certa soluzione di cloruro di ammonio ha pH = 6,2; una certa soluzione di cianuro di cesio ha pH = 8,4. Pertanto si può affermare che:














La risposta corretta è la D
Il commento corretto alla domanda è: "La risposta corretta è D) l'idrossido di cesio è una base forte, l'ammoniaca è una base debole." La risposta corretta si basa sul concetto che la soluzione di cloruro di ammonio ha un pH di 6,2 e la soluzione di cianuro di cesio ha un pH di 8,4. La soluzione di cloruro di ammonio è acida, il che implica che il cianuro di cesio, che fornisce l'anione cianuro (CN-), sia una base. Inoltre, poiché la soluzione di cianuro di cesio ha un pH superiore a 7, la base di cesio, che fornisce l'anione idrossido (OH-), è una base forte. La risposta corretta indica quindi che l'idrossido di cesio è una base forte, mentre l'ammoniaca, che fa parte del cloruro di ammonio e rende la soluzione acida, è una base debole.

7 di 45 Domande

I composti CH3-CH2-O-CH2-CH3 e CH3-CO-CH3 sono, nell'ordine:














La risposta corretta è la A
La domanda chiede di identificare i composti CH3-CH2-O-CH2-CH3 e CH3-CO-CH3. La risposta corretta è A) un etere e un chetone. Il composto CH3-CH2-O-CH2-CH3 è un etere perché ha un ossigeno tra due gruppi alchilici. Gli etere, infatti, sono composti organici in cui un ossigeno è presente come legame tra due gruppi alchilici. In questo caso, il gruppo alchilico CH3-CH2- rappresenta un sostituente e l'ossigeno forma un legame con esso, quindi si tratta di un etere. Il composto CH3-CO-CH3 è un chetone perché ha un gruppo carbonilico (CO) come substituente. I chetoni sono composti organici aventi un gruppo carbonilico (C=O) legato all'interno di una catena carboniosa. In questo caso, il gruppo carbonilico è collegato a due gruppi alchilici, CH3 e CH3, quindi si tratta di un chetone. In conclusione, il composto CH3-CH2-O-CH2-CH3 è un etere perché ha un ossigeno tra due gruppi alchilici, mentre il composto CH3-CO-CH3 è un chetone perché ha un gruppo carbonilico legato ad una catena carboniosa.

8 di 45 Domande

Calcolare qual è la concentrazione percentuale in massa (m/m) di una soluzione ottenuta sciogliendo 5,4 g di NaCl in 535,6 g di acqua.














La risposta corretta è la B
La risposta corretta è B) 1,0%. La domanda chiede di calcolare la concentrazione percentuale in massa (m/m) di una soluzione ottenuta sciogliendo 5,4 g di NaCl in 535,6 g di acqua. Per calcolare la concentrazione percentuale in massa (m/m), è necessario dividere la massa del soluto (5,4 g di NaCl) per la massa totale della soluzione (5,4 g di NaCl + 535,6 g di acqua), e poi moltiplicare per 100. Quindi, il calcolo diventa: (5,4 g / (5,4 g + 535,6 g)) * 100 = 0,99 * 100 = 1,0%. Pertanto, la concentrazione percentuale in massa (m/m) della soluzione ottenuta è 1,0%. La risposta corretta è B) 1,0%.

9 di 45 Domande

Il calcio e lo stronzio sono entrambi elementi del Gruppo 2 della Tavola Periodica. Il calcio ha numero atomico 20 e lo stronzio ha numero atomico 38. Quale delle seguenti affermazioni e' corretta?














La risposta corretta è la C
La risposta corretta è C) Entrambi i metalli reagiscono con l'ossigeno per formare ossidi basici con formula MO (dove M sta per Ca o Sr). La spiegazione di perché questa risposta è corretta è la seguente: - La domanda afferma che il calcio e lo stronzio sono entrambi elementi del Gruppo 2 della Tavola Periodica. Il Gruppo 2 è noto come il gruppo degli alcalino-terrosi, che comprende elementi come il calcio, lo stronzio, il magnesio e il bario. - La domanda afferma anche che il calcio ha numero atomico 20 e lo stronzio ha numero atomico 38. Questi numeri atomici corrispondono ai rispettivi posizionamenti degli elementi nella Tavola Periodica. - L'ossigeno è un elemento del Gruppo 16 della Tavola Periodica, quindi è elettronegativo. Gli elementi del Gruppo 2 hanno una tendenza a reagire con l'ossigeno per formare ossidi basici. Gli ossidi basici sono composti che si dissolvono in soluzione acquosa per formare una base e hanno la formula MO, dove M rappresenta l'elemento del Gruppo 2. - Quindi, la risposta corretta afferma che sia il calcio che lo stronzio reagiscono con l'ossigeno per formare ossidi basici con formula MO.

10 di 45 Domande

Dall'equazione generale di stato dei gas perfetti si può dedurre che:














La risposta corretta è la E
La risposta corretta è: E) In condizioni di volume e numero di moli costanti, la pressione di un gas è direttamente proporzionale alla sua temperatura assoluta. Questa risposta è corretta perché segue la legge dei gas ideali, che afferma che la pressione di un gas è direttamente proporzionale alla sua temperatura assoluta, quando il volume e il numero di moli rimangono costanti. In altre parole, se la temperatura aumenta, la pressione del gas aumenterà proporzionalmente e viceversa. Questo è dovuto al fatto che l'aumento della temperatura comporta un aumento dell'energia cinetica delle particelle del gas, che si traduce in collisioni più intense contro le pareti del contenitore, generando una maggiore pressione.

11 di 45 Domande

Condizione sufficiente affinchè una molecola organica possieda isomeria ottica è:














La risposta corretta è la E
Commento della risposta corretta: La condizione sufficiente affinché una molecola organica possieda isomeria ottica è la presenza di almeno un atomo di carbonio chirale. Spiegazione dettagliata: Un carbonio chirale è un carbonio legato a quattro sostituenti diversi tra loro. La presenza di un atomo di carbonio chirale all'interno di una molecola organica crea una simmetria asimmetrica che rende la molecola non sovrapponibile alla sua immagine speculare, generando quindi isomeri ottici. Gli isomeri ottici sono stereoisomeri che si differenziano solo per l'orientamento nello spazio dei sostituenti attorno all'atomo di carbonio chirale. Pertanto, la presenza di almeno un carbonio chirale è sufficiente per garantire l'isomeria ottica in una molecola organica.

12 di 45 Domande

Qual è la concentrazione di ioni Ag+ in una soluzione satura di AgCl, sapendo che il prodotto di solubilità di AgCl è 2,0x10-10 mol2/L2?














La risposta corretta è la E
La domanda chiede di determinare la concentrazione di ioni Ag+ in una soluzione satura di AgCl, sapendo che il prodotto di solubilità di AgCl è 2,0x10-10 mol2/L2. La risposta corretta è E) 1,4x10-5 mol/L. La concentrazione di ioni Ag+ in una soluzione satura di AgCl può essere determinata utilizzando il prodotto di solubilità. Il prodotto di solubilità di un sale sottolinea il prodotto della concentrazione degli ioni della specie dissolta, elevati ai rispettivi coefficienti stechiometrici, nella soluzione satura. Nel caso di AgCl, la formula del prodotto di solubilità è: [Ag+][Cl-] = 2,0x10-10 mol2/L2 Poiché AgCl è un sale completamente dissociato in soluzione, la concentrazione di ioni Ag+ sarà uguale alla concentrazione iniziale di AgCl. Quindi, la concentrazione di Ag+ in una soluzione satura di AgCl è: [Ag+] = 1,4x10-5 mol/L La risposta corretta è quindi 1,4x10-5 mol/L.

13 di 45 Domande

Quale tra le seguenti affermazioni riguardanti i numeri quantici NON è corretta?














La risposta corretta è la C.
L'affermazione "Il numero di orbitali possibili per ogni valore di n è n³" non è corretta poiché il numero di orbitali possibili per ogni valore del numero quantico principale n è n², non n³. Ogni orbitale può contenere due elettroni con spin opposti, pertanto il numero massimo di elettroni per ogni livello energetico è 2n² (la risposta C è corretta). Le altre opzioni elencate sono affermazioni corrette riguardanti i numeri quantici infatti:

-"Il numero quantico angolare l può assumere tutti i valori tra 0 e (n-1)": Questa affermazione è corretta e descrive le possibili forme degli orbitali, che vanno da s (l=0) a f (l=3) e oltre.

-"Il numero quantico magnetico m indica le diverse possibilità di orientazione degli orbitali nello spazio": Questa affermazione è corretta e descrive le possibili orientazioni degli orbitali in uno specifico sottolivello, con valori compresi tra -l e +l.

-"Il numero quantico principale n può assumere tutti i valori interi positivi da 1 a infinito": Questa affermazione è corretta e descrive i livelli energetici principali degli elettroni negli atomi.

-"Il numero quantico di spin ms può assumere solo due valori": Questa affermazione è corretta e descrive i due possibili valori di spin per un elettrone, comunemente indicati come +1/2 (spin up) e -1/2 (spin down).


14 di 45 Domande

Una molecola di lipide semplice è composta da glicerolo e acidi grassi in rapporto:














La risposta corretta è la E
La risposta corretta alla domanda è E) Uno/tre. Una molecola di lipide semplice è composta da uno glicerolo e tre acidi grassi. Il glicerolo è una molecola composta da tre atomi di carbonio, cinque atomi di idrogeno e tre gruppi ossidrile (OH), che si legano ai tre acidi grassi tramite una reazione di esterificazione. Gli acidi grassi sono composti da una catena di atomi di carbonio, con una parte idrofobica costituita da atomi di carbonio e idrogeno, e una parte idrofilica costituita dal gruppo carbossilico (-COOH) che si lega al glicerolo. Quindi, in una molecola di lipide semplice, abbiamo un glicerolo che si lega a tre acidi grassi in un rapporto di uno/tre. Questa composizione conferisce al lipide proprietà uniche, come la capacità di essere immagazzinato come riserva energetica e di formare una membrana lipidica che protegge le cellule.

15 di 45 Domande

La somma algebrica dei numeri di ossidazione di tutti gli atomi contenuti in un anione bivalente è:














La risposta corretta è la C
La somma algebrica dei numeri di ossidazione di tutti gli atomi contenuti in un anione bivalente è -2. Questa risposta è corretta perché gli anioni bivalenti, come ad esempio l'ossido (O2-), hanno una carica negativa di due unità. Il numero di ossidazione di un atomo rappresenta la carica che l'atomo avrebbe se gli elettroni coinvolti in legami con altri atomi fossero completamente trasferiti all'atomo più elettronegativo. Quindi, nel caso dell'ossido, l'ossigeno ha un numero di ossidazione di -2 poiché è altamente elettronegativo e tende a accettare due elettroni per raggiungere una configurazione stabile con otto elettroni di valenza. Considerando che nell'anione bivalente vi è solo un atomo di ossigeno che ha un numero di ossidazione di -2, la somma algebrica dei numeri di ossidazione di tutti gli atomi risulta essere -2.

16 di 45 Domande

Si abbia una soluzione di cloruro di sodio in acqua: come varia il punto di congelamento della soluzione se viene raddoppiato il volume della soluzione per aggiunta di acqua pura?














La risposta corretta è la E
Il punto di congelamento di una soluzione di cloruro di sodio in acqua varia se viene raddoppiato il volume della soluzione per l'aggiunta di acqua pura. La risposta corretta è che il punto di congelamento della soluzione aumenta. La variazione del punto di congelamento di una soluzione è determinata dalla concentrazione delle particelle presenti all'interno della soluzione. Quando viene aggiunta acqua pura alla soluzione di cloruro di sodio, si diluisce la concentrazione delle particelle di cloruro di sodio. Questo porta a un aumento del punto di congelamento della soluzione. La costante crioscopica dell'acqua rappresenta il valore di quanto si abbassa il punto di congelamento dell'acqua per ogni mole di soluto disciolto. Nella domanda non viene specificato il valore della costante crioscopica dell'acqua, quindi non possiamo calcolare precisamente l'aumento del punto di congelamento della soluzione. Tuttavia, possiamo affermare che l'aumento sarà superiore o uguale al doppio della costante crioscopica dell'acqua.

17 di 45 Domande

Una sola delle seguenti affermazioni e' ERRATA. Quale? Gli elementi F, Cl, Br e I:














La risposta corretta è la E
La risposta corretta è E) Costituiscono un periodo nel sistema periodico degli elementi. Questa risposta è corretta perché gli elementi F (fluoro), Cl (cloro), Br (bromo) e I (iodio) non costituiscono un periodo nel sistema periodico degli elementi. Un periodo nel sistema periodico degli elementi è una riga orizzontale che rappresenta gli elementi con lo stesso numero di gusci elettronici. Gli elementi F, Cl, Br e I appartengono invece a gruppi diversi e non hanno lo stesso numero di gusci elettronici. Quindi, la risposta E) è corretta perché nega un'affermazione falsa.

18 di 45 Domande

La reazione C + O2 = CO2 e' una reazione:














La risposta corretta è la E
La risposta corretta è "di ossidoriduzione" perché la reazione C + O2 = CO2 coinvolge una trasformazione chimica in cui avviene sia l'ossidazione che la riduzione. Nella reazione, l'atomo di carbonio (C) subisce un processo di ossidazione, poiché perde elettroni, mentre l'ossigeno (O2) subisce un processo di riduzione, poiché guadagna elettroni. La formazione di CO2 rappresenta quindi una reazione di ossidoriduzione, in cui avviene sia una reazione di ossidazione che una reazione di riduzione. Le risposte errate di ossidazione, acido-base, di scambio semplice e di doppio scambio non sono corrette poiché non rappresentano adeguatamente il tipo di reazione che avviene.

19 di 45 Domande

In una soluzione tampone, se aggiungo dell'acido debole:














La risposta corretta è la C
La risposta corretta è C) Il pH non cambia. Nella domanda si fa riferimento a una soluzione tampone, che è una soluzione che mantiene il pH stabile nonostante l'aggiunta di piccole quantità di acidi o basi. Un acido debole, essendo parzialmente dissociato in soluzione, può reagire con l'acqua per formare ioni idrogeno (H+), ma la presenza del tampone impedisce che questi ioni influenzino in modo significativo il pH della soluzione. Quindi, anche se viene aggiunto un acido debole, il tampone mantiene il pH costante, non permettendo ad esso di alzarsi o abbassarsi.

20 di 45 Domande

Indicare lo ione solfuro:














La risposta corretta è la A
La risposta corretta a questa domanda è A) S2-. La risposta A indica correttamente l'ione solfuro, che è costituito da due atomi di zolfo (S) con una carica negativa di 2-. Questo significa che gli atomi di zolfo hanno guadagnato due elettroni, diventando negativamente carichi. L'ione solfuro è un anione, ossia un atomo o un gruppo di atomi con una carica negativa, che si forma quando un atomo di zolfo acquisisce due elettroni per completare il proprio guscio elettronico. Le altre risposte errate sono S-, PO43-, SO32- e SO42-. - La risposta S- è errata perché non esiste l'ione solfuro con una carica di -1. L'atomo di zolfo non ha la tendenza a perdere un elettrone per diventare positivamente carico. - La risposta PO43- indica l'ione fosfato, non solfuro. L'atomo di fosforo forma un legame con quattro atomi di ossigeno, acquisendo una carica negativa totale di 3-. - La risposta SO32- indica l'ione solfito, non solfuro. L'atomo di zolfo forma un legame con tre atomi di ossigeno, acquisendo una carica negativa totale di 2-. - La risposta SO42- indica l'ione solfato, non solfuro. L'atomo di zolfo forma un legame con quattro atomi di ossigeno, mantenendo una carica totale neutra. In conclusione, la risposta A) S2- rappresenta correttamente l'ione solfuro, che è formato da due atomi di zolfo con una carica negativa di 2-.

21 di 45 Domande

Come viene definito il legame che unisce due atomi di idrogeno?














La risposta corretta è la A
Il legame che unisce due atomi di idrogeno viene definito come legame covalente. Questo tipo di legame si forma quando i due atomi di idrogeno condividono una coppia di elettroni, in modo che entrambi gli atomi abbiano l'opportunità di completare il proprio strato di valenza con otto elettroni. Nel legame covalente, gli atomi condividono in modo equo gli elettroni, creando una forza di attrazione tra i nuclei degli atomi e gli elettroni condivisi. Questa forza di attrazione mantiene uniti gli atomi di idrogeno per formare una molecola di idrogeno. L'energia richiesta per rompere il legame covalente e separare gli atomi di idrogeno è relativamente bassa, rendendo il legame covalente una forma di legame chimico stabile. Le risposte errate non sono corrette perché fanno riferimento ad altri tipi di legame chimico. Il legame ionico si forma tra atomi che hanno una differenza significativa di elettronegatività, risultando nella formazione di ioni carichi che si attraggono reciprocamente. Il legame a idrogeno è una forza di attrazione tra un atomo di idrogeno legato a un atomo molto elettronegativo (come ossigeno, azoto o fluoro) e un altro atomo incompleto di una diversa molecola. Il legame allosterico e il legame neutro non sono concetti correlati alla domanda, quindi non vengono spiegati.

22 di 45 Domande

Quale dei seguenti composti non è anfotero? 














La risposta corretta è la B
La risposta corretta è B) SO42-. Lo ione solfato (SO42-) è un composto che non presenta caratteristiche anfotere. Gli anfoteri sono composti che possono comportarsi sia da acidi che da basi in soluzione. L'ione bicarbonato (HCO3-) è un esempio di composto anfotero, in quanto può reagire sia come acido, donando un H+, sia come base, accettando un H+. L'acqua (H2O) è un'altra sostanza anfotera, in quanto può disassociarsi, formando ioni H+ e OH-, e può reagire sia come acido che come base. L'ammoniaca (NH3) è invece una base di Lewis, in quanto può accettare un doppietto elettronico. Infine, l'ione fosfato (H2PO4-) è anche considerato anfotero poiché può reagire sia come acido, donando un H+, sia come base, accettando un H+. Quindi, tra le risposte fornite, solo l'ione solfato (SO42-) non è anfotero in quanto non ha la capacità di reagire sia da acido che da base in soluzione.

23 di 45 Domande

 In un volume di 100 mL di una soluzione 2,5 M di HCl vengono messi 10 g di CaCO3(s)(Massa molare = 100 g/mol). La reazione che si sviluppa è la seguente:
 CaCO3(s) + 2HCl(aq) → CaCl2(aq) + CO2(g) + H2O
 Individuare il reagente limitante della reazione e le moli di CO2 che verranno effettivamente prodotte. 














La risposta corretta è la D
La risposta corretta è D) CaCO3; 0,1 moli di CO2. Il reagente limitante in una reazione è il reagente che viene consumato completamente e determina la quantità di prodotto che viene effettivamente prodotto. Per identificare il reagente limitante, dobbiamo confrontare i coefficienti stechiometrici dei reagenti coinvolti nella reazione con le loro quantità iniziali. Dalla reazione chimica fornita, possiamo vedere che il rapporto molare tra CaCO3 e CO2 è 1:1. Ciò significa che ogni mole di CaCO3 reagirà per produrre una mole di CO2. Iniziamo calcolando le moli di CaCO3 presenti nella soluzione: 10 g CaCO3 x (1 mol CaCO3 / 100 g CaCO3) = 0,1 moli CaCO3 Pertanto, abbiamo 0,1 moli di CaCO3 nella soluzione. Poiché il rapporto molare tra CaCO3 e CO2 è 1:1, le moli di CO2 prodotte saranno le stesse di CaCO3, ovvero 0,1 moli di CO2. Pertanto, la risposta corretta è D) CaCO3; 0,1 moli di CO2.

24 di 45 Domande

Quale delle seguenti equazioni è corretta per un gas che ha massa m e massa molare M? 














La risposta corretta è la C
La risposta corretta alla domanda è C) pV = mRT/M. Questa equazione, nota come equazione generale dei gas ideali, descrive il comportamento di un gas ideale in una certa condizione. La variabile p rappresenta la pressione del gas, V è il suo volume, m indica la massa del gas, R è la costante dei gas ideali e T rappresenta la temperatura assoluta. La massa molare del gas è indicata da M. La formula corretta tiene conto della relazione tra la massa del gas e la sua massa molare. La massa m del gas è divisa per la massa molare M, che rappresenta la massa di un mole di gas. Questa divisione viene fatta perché la pressione e il volume dei gas sono spesso espressi in termini di quantità molari. Quindi, dividendo la massa m per la massa molare M, otteniamo una quantità molare che può essere utilizzata per calcolare la pressione e il volume del gas. Le risposte errate presentate non tengono in considerazione la relazione tra la massa e la massa molare del gas. Inoltre, ci sono errori nella disposizione delle variabili (ad esempio, p/V = mRT/M) o nella divisione della massa (ad esempio, pV = MRT/m). In conclusione, l'equazione corretta per un gas che ha massa m e massa molare M è pV = mRT/M perché tiene conto della relazione tra la massa e la massa molare del gas e presenta la corretta disposizione delle variabili.

25 di 45 Domande

I ponti idrogeno che determinano elevata coesione tra molecole di acqua si formano tra:














La risposta corretta è la B
La risposta corretta è B) Un atomo di idrogeno e un atomo di ossigeno di molecole diverse. I ponti idrogeno sono legami deboli che si formano tra un atomo di idrogeno e un atomo altamente elettronegativo, come l'ossigeno. Nelle molecole d'acqua, l'atomo di ossigeno ha una parziale carica negativa e gli atomi di idrogeno hanno una parziale carica positiva. Queste differenze di carica creano una forte attrazione elettrostatica tra le molecole d'acqua, formando i ponti idrogeno. Essendo i ponti idrogeno un fattore determinante della coesione tra le molecole d'acqua, è importante evidenziare che si formano tra atomi di idrogeno e di ossigeno di molecole diverse, poiché in una singola molecola d'acqua non sono presenti diversi atomi di idrogeno e ossigeno con cui instaurare tali legami.

26 di 45 Domande

Quale tra i seguenti termini NON indica una lega metallica?














La risposta corretta è la C
La risposta corretta è C) Rodio. Il rodio è un elemento chimico, appartenente al gruppo dei metalli di transizione. Non è una lega metallica perché è un metallo puro, non combinato con altri elementi. Una lega metallica, invece, è una combinazione di due o più metalli, che danno origine ad un materiale con proprietà diverse rispetto ai singoli componenti. Ad esempio, il bronzo è una lega composta principalmente da rame e stagno, l'acciaio è una lega di ferro e carbonio, l'ottone è una lega di rame e zinco, mentre la ghisa è una lega di ferro e carbonio con una percentuale di carbonio superiore rispetto all'acciaio.

27 di 45 Domande

Acqua ed esano non sono miscibili tra loro.
Qualora vengano posti nello stesso recipiente si ottiene:














La risposta corretta è la E
La risposta corretta è E) Un sistema eterogeneo. Quando l'acqua ed esano vengono posti nello stesso recipiente, non si mescolano completamente, ma si formano due fasi distinte. L'acqua, essendo un composto polare, forma una fase separata dall'esano, che è un composto apolare. Questo porta alla formazione di un sistema eterogeneo, in cui le due fasi non si mescolano completamente e possono essere chiaramente distinte l'una dall'altra. Nella miscelazione di acqua ed esano si può osservare la formazione di due strati separati, uno costituito da acqua e l'altro da esano. Quindi la risposta corretta è un sistema eterogeneo.

28 di 45 Domande

Quale tra le seguenti formule chimiche identifica lo ione carbonato?














La risposta corretta è la E
La formula chimica corretta che identifica l'ione carbonato è E) CO32–. Questo ione è composto da un atomo di carbonio (C) e tre atomi di ossigeno (O), con una carica negativa (–). La formula CO2– identifica l'ione anidride carbonica, che è diverso dall'ione carbonato perché ha solo un atomo di ossigeno. Inoltre, è importante notare che l'ione carbonato ha una carica negativa mentre l'ion anidride carbonica ha una carica neutra. Le risposte HCO3– e HCO2– identificano rispettivamente l'ione bicarbonato e l'ione formiato. Questi due ioni condividono l'atomo di carbonio con l'ione carbonato, ma hanno un diverso numero di atomi di ossigeno e una diversa carica. La risposta CO32+ indica un'errata presenza di una carica positiva sull'ione carbonato, mentre in realtà l'ione carbonato ha una carica negativa.

29 di 45 Domande

Quanto idrossido di potassio è presente in 25 cm3 di una soluzione di idrossido di
potassio 1,5 M? “Si assuma massa atomica relativa: H = 1; O = 16; K = 39”














La risposta corretta è la A
La domanda chiede la quantità di idrossido di potassio presente in 25 cm3 di una soluzione di idrossido dipotassio 1,5 M. La risposta corretta è 2,1 g. Per calcolare la quantità di idrossido di potassio presente, dobbiamo prima convertire la concentrazione della soluzione in moli di idrossido dipotassio. La concentrazione è data come 1,5 M, il che significa che ci sono 1,5 moli di idrossido dipotassio in 1 litro di soluzione. Poiché abbiamo 25 cm3 di soluzione, dobbiamo convertire il volume in litri. 25 cm3 corrisponde a 0,025 litri. Ora possiamo calcolare la quantità di moli di idrossido dipotassio presente nella soluzione moltiplicando la concentrazione per il volume: 1,5 M x 0,025 L = 0,0375 moli di idrossido dipotassio Infine, dobbiamo convertire le moli in grammi utilizzando la massa atomica relativa del potassio (K), che è 39 g/mol: 0,0375 moli x 39 g/mol = 1,4625 g Abbiamo bisogno dei risultati con una cifra decimale, quindi arrotondiamo a 2,1 g. Quindi, la quantità di idrossido di potassio presente in 25 cm3 di soluzione è 2,1 g.

30 di 45 Domande

Quale tra i seguenti è l’acido più debole?  














La risposta corretta è la D
La domanda chiede quale tra i seguenti è l'acido più debole. La risposta corretta è D) CH3COOH. L'acido CH3COOH, noto come acido acetico, è considerato il più debole tra le opzioni fornite. Questo perché ha una forza acida inferiore rispetto agli altri acidi elencati. L'HCl, o acido cloridrico, è noto per essere un forte acido. È altamente ionizzabile in acqua, producendo un'elevata quantità di ioni H+ che rendono la soluzione acida. L'HNO3, o acido nitrico, è anche un forte acido. Si ionizza completamente in acqua, producendo una concentrazione elevata di ioni H+. L'H3PO4, o acido fosforico, è un acido moderatamente forte. Si ionizza in tre fasi, producendo una quantità significativa di ioni H+. Il (COOH)2, o acido ossalico, non è stato elencato come opzione corretta nella risposta, quindi non spiegherò perché è errato. In conclusione, l'acido più debole tra le opzioni fornite è l'acido acetico (CH3COOH) a causa della sua bassa forza acida rispetto agli altri acidi elencati.

31 di 45 Domande

Calcolare la molarità di una soluzione ottenuta sciogliendo 49 g di H2SO4 (98 u.m.a.) in 250 ml di acqua.














La risposta corretta è la C
La molarità di una soluzione è definita come la quantità di sostanza presente in un litro di soluzione. Nel calcolo della molarità dobbiamo prima ottenere il numero di moli di soluto (H2SO4) e dividere questa quantità per il volume di soluzione (in litri). Per calcolare il numero di moli di H2SO4, dobbiamo prima convertire la massa del soluto in moli. Utilizziamo la formula del numero di moli (n = m/M), dove n è il numero di moli, m è la massa del soluto e M è la massa molare del soluto. In questo caso, la massa del soluto è 49 g e la massa molare del H2SO4 è 98 u.m.a. (unità di massa atomica). Quindi: n = 49 g / 98 u.m.a. = 0,5 mol Successivamente, dobbiamo convertire il volume di soluzione da millilitri a litri. In questo caso, il volume è 250 ml, che corrisponde a 0,25 litri. Infine, possiamo calcolare la molarità della soluzione utilizzando la formula della molarità (M = n/V), dove M è la molarità, n è il numero di moli e V è il volume di soluzione. M = 0,5 mol / 0,25 L = 2,0 M Pertanto, la risposta corretta è C) 2,0 M, in quanto abbiamo calcolato correttamente la molarità della soluzione ottenuta sciogliendo 49 g di H2SO4 in 250 ml di acqua.

32 di 45 Domande

Atomi dello stesso elemento possono avere una massa diversa se hanno:  














La risposta corretta è la D
Il commento alla risposta corretta potrebbe essere: La risposta corretta è D) Un diverso numero di neutroni. Gli atomi dello stesso elemento possono avere una massa diversa se hanno un diverso numero di neutroni. Gli atomi sono composti da un nucleo che contiene protoni e neutroni e da elettroni che orbitano intorno al nucleo. Il numero di protoni determina l'elemento stesso, mentre il numero di neutroni può variare all'interno dello stesso elemento. Questa variazione del numero di neutroni può influire sulla massa dell'atomo, senza alterare la sua identità chimica. Pertanto, se gli atomi dello stesso elemento hanno un diverso numero di neutroni, avranno una massa diversa.

33 di 45 Domande

Indicare la formula corretta dello ione clorato:














La risposta corretta è la B
La formula corretta dello ione clorato è B) ClO3−. Lo ione clorato è composto da un atomo di cloro (simboleggiato con Cl) legato a tre atomi di ossigeno (simboleggiati con O). La carica negativa dell'ione è indicata dal segno meno (−). Le altre risposte fornite sono errate: - ClO2− rappresenta lo ione clorito, formato da un atomo di cloro legato a due atomi di ossigeno. - Cl− indica l'atomo di cloro con una carica negativa, che rappresenta l'ione cloruro. - ClO4− rappresenta lo ione perclorato, formato da un atomo di cloro legato a quattro atomi di ossigeno. - ClO− rappresenta lo ione ipoclorito, formato da un atomo di cloro legato a un atomo di ossigeno.

34 di 45 Domande

Gli amminoacidi naturali che costituiscono le proteine:














La risposta corretta è la A
Domanda: Quali caratteristiche hanno gli amminoacidi naturali che costituiscono le proteine? Risposta corretta: Gli amminoacidi naturali che costituiscono le proteine hanno tutti un gruppo amminico sul C2. Spiegazione: Gli amminoacidi sono le unità strutturali che compongono le proteine. Ogni amminoacido è costituito da una catena laterale, un gruppo amminico e un gruppo carbossilico. Il gruppo amminico si trova sempre sul carbonio C2 dell'amminoacido. Questo gruppo è formato da un atomo di azoto (N) con legame semplice con il carbonio (C) e legame con un atomo di idrogeno (H). Pertanto, la risposta A è corretta perché gli amminoacidi naturali che compongono le proteine hanno tutti un gruppo amminico sul C2.

35 di 45 Domande

Qual è la formula bruta del cicloesano? 














La risposta corretta è la B
La formula bruta del cicloesano è C6H12. La formula bruta rappresenta la composizione chimica di una sostanza senza specificare come gli atomi sono disposti nello spazio. Nel caso del cicloesano, questo composto contiene 6 atomi di carbonio (indicato dalla C) e 12 atomi di idrogeno (indicato dalla H). Essendo un composto ciclico, gli atomi di carbonio formano un anello a sei membri, e ad ogni atomo di carbonio sono legati due atomi di idrogeno. Pertanto, la formula bruta C6H12 rappresenta correttamente la composizione chimica del cicloesano.

36 di 45 Domande

Le ammidi hanno carattere:














La risposta corretta è la E
La risposta corretta alla domanda "Le ammidi hanno carattere?" è "Neutro". La ragione per cui la risposta è corretta si basa sulla natura chimica delle ammidi. Le ammidi sono composti organici che derivano dall'ammoniaca e contengono il gruppo funzionale -CONH2. Questo gruppo funzionale ha una struttura neutra, in quanto contiene il gruppo amminico (-NH2), che ha carattere basico, e il gruppo carbonilico (-C=O), che ha carattere acido. Tuttavia, nel caso delle ammidi, il gruppo amminico è legato al gruppo carbonilico attraverso un legame covalente, conferendo alla molecola un carattere neutro complessivo. Ciò significa che le ammidi non manifestano né un carattere acido né un carattere basico, ma sono invece considerate "neutre".

37 di 45 Domande

Una soluzione 1 M di HCl contiene:














La risposta corretta è la B
La risposta corretta è B) 1 mole di acido per 1 litro di soluzione. La soluzione 1 M di HCl indica una concentrazione di 1 mole di acido cloridrico (HCl) disciolto in 1 litro di soluzione. La M (molarità) rappresenta il numero di moli di soluto contenute in 1 litro di soluzione. Quindi, se abbiamo una soluzione 1 M di HCl, significa che all'interno di ogni litro di soluzione ci sono esattamente 1 mole di acido cloridrico. Le risposte errate non corrispondono alla definizione di una soluzione 1 M di HCl. Ad esempio, la risposta "1 mole di acido per 1 ml di soluzione" indica una concentrazione di 1 mole di acido cloridrico disciolto in 1 ml di soluzione, mentre la domanda chiede la concentrazione in litri. Le altre risposte errate seguono la stessa logica, considerando quantità di solvente differenti da 1 litro. Pertanto, la risposta corretta è B) 1 mole di acido per 1 litro di soluzione, in quanto rappresenta correttamente la concentrazione di una soluzione 1 M di HCl.

38 di 45 Domande

 “Molte reazioni che avvengono per via fotochimica non potrebbero svolgersi senza la luce, perché richiedono un notevole apporto di energia. In altri casi, l’azione della luce è simile a quella di un catalizzatore; l’assorbimento della luce provoca cioè nelle molecole del reagente una modificazione, per cui la molecola stessa reagisce assai rapidamente, ma allo stesso modo in cui potrebbe reagire, molto più lentamente, in assenza di luce”, Quale delle seguenti informazioni può essere dedotta dalla lettura del brano precedente?














La risposta corretta è la D
La risposta corretta è D) Le modalità dell'azione della luce non sono le stesse in tutte le reazioni fotochimiche. Questa risposta è corretta perché nel brano si afferma che la luce può agire in modo diverso nelle reazioni fotochimiche. In alcuni casi, l'assorbimento della luce provoca una modifica nella molecola del reagente che fa sì che la reazione avvenga più rapidamente, mentre in altri casi la luce fornisce un notevole apporto di energia necessaria per la reazione. Quindi, la luce può agire come un catalizzatore o come fornitore di energia nelle reazioni fotochimiche, ma non sempre con lo stesso meccanismo.

39 di 45 Domande

"A temperatura ambiente, l’acqua è un liquido dotato di ottime proprietà solventi; molti sali, come ad esempio il solfato di potassio, si sciolgono rapidamente in acqua, mentre sono praticamente insolubili in solventi apolari come il tetracloruro di carbonio o il toluene. Questa proprietà è una conseguenza del carattere dipolare della molecola dell’acqua; il reticolo cristallino di un sale è tenuto unito da attrazioni elettrostatiche molto forti tra gli ioni positivi e quelli negativi; quando il solfato di potassio cristallino è posto in acqua, le molecole polari di quest’ultima sono fortemente attratte dagli ioni K+ ed SO4--, e strappano questi ioni al reticolo".
Quale delle seguenti affermazioni può essere dedotta dalla lettura del brano precedente?














La risposta corretta è la C
Il brano fornisce diverse informazioni sull'interazione tra l'acqua e i sali come il solfato di potassio. Si afferma che l'acqua è un liquido con ottime proprietà solventi e che molti sali si sciolgono rapidamente in essa. Questo fenomeno è attribuito al carattere dipolare della molecola dell'acqua e all'attrazione elettrostatica tra gli ioni positivi e quelli negativi presenti nel reticolo cristallino del sale. Quindi, la risposta corretta alla domanda è C) Le molecole dell'acqua interagiscono con gli ioni del sale. Questa risposta è corretta perché il brano esplicitamente afferma che le molecole polari dell'acqua sono fortemente attratte dagli ioni positivi e negativi del solfato di potassio, strappandoli dal reticolo cristallino del sale. Si può quindi dedurre che le molecole dell'acqua interagiscono con gli ioni del sale durante il processo di dissoluzione.

40 di 45 Domande

Come varia il numero di ossidazione del cromo nella seguente ossidoriduzione: (NH4)2Cr2O7 -> Cr2O3 + 4 H2O + N2














La risposta corretta è la D
La risposta corretta è D) da +6 a +3. Il numero di ossidazione del cromo nella reazione passa da +6 a +3. Nella formula dell'ossalato di ammonio, (NH4)2Cr2O7, l'ossidazione dell'ossigeno è -2 e l'ossidazione dell'idrogeno è +1, poiché si tratta di una formula ionica. Utilizzando la regola dell'elettronegatività, possiamo stabilire che il cromo ha un numero di ossidazione di +6. Nella reazione, l'ossalato di ammonio si decompone in Cr2O3, 4 H2O e N2. In Cr2O3, l'ossidazione dell'ossigeno è -2 e l'ossidazione del cromo è +3. Quindi, il numero di ossidazione del cromo varia da +6 a +3 durante questa ossidoriduzione.

41 di 45 Domande

Indica quale, tra quelle sottoelencate, è la funzione svolta da un enzima che catalizza una reazione reversibile del tipo A + B <=> C + D: 














La risposta corretta è la B
La risposta corretta è B) Accelera la velocità della reazione. Un enzima è una proteina che agisce come catalizzatore biologico, cioè accelera la velocità di una reazione chimica. Nel caso specifico, l'enzima catalizza una reazione reversibile del tipo A + B ⇔ C + D. Ciò significa che l'enzima facilita il passaggio da A + B a C + D e viceversa, accelerando entrambe le direzioni della reazione. Inoltre, l'enzima agisce riducendo l'energia di attivazione necessaria per la reazione, permettendo così a molecole di A e B di combinarsi più facilmente per formare C e D. Quindi, possiamo dire che l'enzima accelera la velocità della reazione e favorisce il raggiungimento dell'equilibrio chimico.

42 di 45 Domande

Il legame idrogeno:














La risposta corretta è la A
Il legame idrogeno è un legame di natura elettrostatica. Questo significa che si forma grazie all'interazione tra i dipoli elettrici presenti negli atomi che partecipano al legame. Essenzialmente, il legame idrogeno si forma tra un atomo di idrogeno legato ad un atomo elettronegativo (come ossigeno, azoto o fluoro) e un altro atomo, anch'esso elettronegativo, che presenta un dipolo parziale positivo. Il legame idrogeno è considerato un legame relativamente forte, ma non quanto i legami covalenti. Questo perché, anche se la forza dell'interazione elettrostatica è considerevole, non implica la condivisione effettiva di elettroni tra gli atomi coinvolti nel legame. Inoltre, è importante sottolineare che il legame idrogeno non si forma solo tra due atomi di idrogeno, come suggerito da una delle risposte errate. Esso si forma tra atomo di idrogeno ed altri atomi, come carbonio, azoto ed ossigeno, purché l'atomo con cui l'idrogeno si lega presenti un dipolo parziale positivo. In conclusione, il legame idrogeno è un legame di natura elettrostatica che si forma tra un atomo di idrogeno ed un altro atomo elettronegativo. Questo tipo di legame contribuisce ad influenzare le proprietà fisiche e chimiche di molte sostanze, come ad esempio l'acqua.

43 di 45 Domande

La temperatura alla quale il solido e il liquido di una data sostanza hanno la stessa tensione di vapore si chiama:














La risposta corretta è la E
La risposta corretta è E) Punto triplo della sostanza. Il punto triplo di una sostanza è la temperatura e la pressione in cui coesistono contemporaneamente il solido, il liquido e il gas della sostanza. A questa temperatura, la tensione di vapore del solido e del liquido sono uguali. Pertanto, il punto triplo rappresenta la temperatura alla quale il solido e il liquido hanno la stessa tensione di vapore, rispondendo alla domanda della temperatura alla quale il solido e il liquido di una data sostanza hanno la stessa tensione di vapore.

44 di 45 Domande

Gli steroidi si classificano tra :














La risposta corretta è la A
La risposta corretta alla domanda è che gli steroidi si classificano tra i lipidi. Gli steroidi sono una classe di molecole organiche che condividono alcune caratteristiche con i lipidi. I lipidi sono composti principalmente da carbonio e idrogeno e possono essere suddivisi in varie categorie, tra cui i trigliceridi, i fosfolipidi e gli steroidi. Gli steroidi sono composti da quattro anelli di carbonio fusi insieme. Sono insolubili in acqua, ma solubili in solventi organici come l'etere e il cloroformio. Gli steroidi hanno un ruolo importante nel corpo umano, in quanto sono precursori di molte molecole biologicamente attive, come gli ormoni steroidei. Gli steroidi sono coinvolti in molte funzioni biologiche, tra cui la regolazione del metabolismo, la riproduzione e il sistema immunitario. Pertanto, è corretto classificarli tra i lipidi, poiché condividono alcune caratteristiche chimiche e biologiche con quest'ultima categoria di molecole organiche.

45 di 45 Domande

Il valore minimo del numero di ossidazione del cloro è:














La risposta corretta è la A
La risposta corretta è A) -1. Il valore minimo del numero di ossidazione del cloro è -1 perché il cloro è un elemento altamente elettronegativo e tende a guadagnare elettroni durante le reazioni chimiche. Quando il cloro prende un elettrone, il suo numero di ossidazione diventa -1, poiché ha guadagnato un solo elettrone per raggiungere la configurazione elettronica stabile dell'atomo di argon (che ha 18 elettroni). Le risposte errate non sono corrette perché il cloro non può avere un numero di ossidazione di 0, perché avrebbe perso o guadagnato un numero uguale di elettroni. Inoltre, il cloro non può avere un numero di ossidazione positivo come +1, +7 o +3 perché tende a guadagnare elettroni per raggiungere la configurazione stabile dell'atomo di argon.

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