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1 di 41 Domande

La reazione P2O5+2H2O--->H4P2O7 è una reazione di:














La risposta corretta è la B
La reazione P2O5+2H2O->H4P2O7 è una reazione di sintesi. Questa risposta è corretta perché la reazione rappresenta la combinazione di due sostanze (P2O5 e H2O) per formare un nuovo composto (H4P2O7), senza alterare la loro struttura chimica. In altre parole, gli atomi dei reagenti si combinano tra loro per formare un prodotto più complesso. La sintesi è un tipo di reazione chimica che crea nuove sostanze a partire da sostanze più semplici.

2 di 41 Domande

In genere un composto inorganico a carattere riducente contiene:














La risposta corretta è la E
La risposta corretta è E) uno o più elementi a numero di ossidazione piuttosto basso. Questa risposta è corretta perché un composto inorganico a carattere riducente è un composto che ha la capacità di cedere elettroni durante una reazione di ossido-riduzione, ossidandosi. Gli elementi con numero di ossidazione piuttosto basso hanno una maggiore tendenza a cedere elettroni, rendendo il composto inorganico a carattere riducente. D'altra parte, le risposte errate suggeriscono altre caratteristiche dei composti inorganici, ma queste non sono pertinenti alla domanda iniziale. Ad esempio, un composto inorganico può contenere uno o più elementi a numero di ossidazione piuttosto elevato, ma questo non garantisce che il composto abbia carattere riducente. Similmente, i composti inorganici possono contenere numerosi atomi di ossigeno, ma questo non è una caratteristica specifica di un composto a carattere riducente. Infine, il carattere acido o basico di un composto inorganico si riferisce alla sua reazione con sostanze acquose, ma non è direttamente correlato al suo carattere riducente.

3 di 41 Domande

“La legge di Boyle è verificata con buona approssimazione da tutte le sostanze gassose in un campo di pressioni non molto elevate (generalmente non superiori a 10 atm) e di temperature non molto basse (generalmente non inferiori a -70° C). Un metodo grafico per verificare la costanza del prodotto pV in una serie di esperimenti condotti a temperatura costante è quello di riportare in un diagramma cartesiano la quantità pV in funzione della pressione. Con questa rappresentazione si deve teoricamente ottenere una linea retta parallela all'asse delle ascisse, e possono essere evidenziate eventuali deviazioni rispetto alla legge di Boyle”.
Quale delle seguenti affermazioni può essere dedotta dalla lettura del brano precedente?














La risposta corretta è la A
La risposta corretta è A) Alle condizioni standard (0°C e 1 atm) la legge di Boyle è verificata generalmente con buona approssimazione. Questa affermazione può essere dedotta dal testo in quanto viene detto che la legge di Boyle è verificata con buona approssimazione da tutte le sostanze gassose in un campo di pressioni non molto elevate (generalmente non superiori a 10 atm) e di temperature non molto basse (generalmente non inferiori a -70°C). Le condizioni standard (0°C e 1 atm) sono considerate come pressioni non molto elevate e temperature non molto basse rispetto a queste limitazioni indicate nel testo. Quindi, si può dedurre che alle condizioni standard la legge di Boyle è verificata generalmente con buona approssimazione.

4 di 41 Domande

Quante moli di HCl sono presenti in 100 litri di soluzione acquosa di tale sostanza a pH = 5 ?














La risposta corretta è la B
La domanda chiede quante moli di HCl sono presenti in 100 litri di soluzione acquosa a pH = 5. La risposta corretta è B) 0,001. La soluzione acquosa di HCl è un acido forte che si dissocia completamente in soluzione. Poiché il pH della soluzione è 5, possiamo dedurre che la concentrazione di ioni H+ è 10^(-5) M. Per calcolare il numero di moli di HCl presenti in 100 litri di soluzione, dobbiamo moltiplicare la concentrazione per il volume della soluzione: 0,000001 mol/L * 100 L = 0,0001 moli. La risposta corretta è quindi 0,001 moli di HCl.

5 di 41 Domande

Nella formazione di un disaccaride da due monosaccaridi:














La risposta corretta è la B
La risposta corretta è B) si elimina acqua. La formazione di un disaccaride da due monosaccaridi avviene attraverso una reazione di condensazione, chiamata anche reazione di disidratazione, in cui si elimina una molecola di acqua. Durante questa reazione, il gruppo ossidrilico (-OH) di un monosaccaride si lega con il gruppo ossidrilico di un altro monosaccaride, formando un legame glicosidico. L'eliminazione di acqua è fondamentale perché permette la formazione del legame tra i monosaccaridi. Questa reazione è una condensazione perché si forma una molecola più grande (il disaccaride) a partire da due molecole più piccole (i monosaccaridi), e si elimina una molecola di acqua. Le altre risposte sono errate perché non corrispondono al processo di formazione di un disaccaride. Non avviene una riduzione o ossidazione dei monosaccaridi durante questa reazione, non si forma un legame ammidico e non tutti i monosaccaridi si ossidano. Pertanto, la risposta B) si elimina acqua è la risposta corretta perché descrive correttamente il processo di formazione di un disaccaride da due monosaccaridi.

6 di 41 Domande

Calcola la molarità della soluzione preparata sciogliendo 1,5 mg di carbonato di calcio in 3,0 ml di H2O. Il P.M. del carbonato di calcio è 100:














La risposta corretta è la C
La domanda chiede di calcolare la molarità della soluzione preparata sciogliendo 1,5 mg di carbonato di calcio in 3,0 ml di H2O, data la conoscenza del peso molecolare del carbonato di calcio che è 100. La risposta corretta è C) 5,0 x 10-3 M. Per calcolare la molarità, è necessario conoscere la quantità di sostanza (in mole) del soluto (carbonato di calcio) e il volume della soluzione (acqua). Prima di tutto, è necessario convertire i 1,5 mg di carbonato di calcio in mole, utilizzando il peso molecolare del composto. 1,5 mg corrispondono a 0,015 g (essendo 1 g = 1000 mg). Utilizzando la formula della quantità di sostanza (n = m/M), dove n è la quantità di sostanza in mole, m è la massa in grammi e M è il peso molecolare in g/mol, si ottiene: n = 0,015 g / 100 g/mol = 0,00015 mol Il volume della soluzione è di 3,0 ml, che dovrà essere convertito in litri dividendo per 1000 (essendo 1 L = 1000 ml). Volume = 3,0 ml / 1000 = 0,003 L Infine, la molarità (M) si calcola dividendo la quantità di sostanza (in mole) per il volume della soluzione (in litri): M = 0,00015 mol / 0,003 L = 0,05 M Risolvendo il calcolo, otteniamo 0,05 M. Tuttavia, richiede una notazione scientifica. 0,05 M si può scrivere come 5,0 x 10-2 M. Quindi, la risposta corretta è C) 5,0 x 10-3 M.

7 di 41 Domande

Nel solfato di alluminio sono presenti:














La risposta corretta è la D
La risposta corretta è che nel solfato di alluminio sono presenti 2 atomi di alluminio, 3 di zolfo e 12 di ossigeno. La risposta è corretta perché nel solfato di alluminio la formula chimica corretta è Al2(SO4)3. Questa formula ci indica che il solfato di alluminio è composto da due atomi di alluminio, tre di zolfo e dodici di ossigeno. Le risposte errate non sono corrette perché presentano delle combinazioni errate degli atomi. Ad esempio, nelle risposte errate viene indicato che il solfato di alluminio contiene 9 o 10 atomi di ossigeno, mentre la formula corretta ci indica che sono presenti 12 atomi di ossigeno. Allo stesso modo, nelle risposte errate il numero di atomi di alluminio e di zolfo è invertito rispetto alla risposta corretta.

8 di 41 Domande

Quale è la formula bruta del dimetilchetone?














La risposta corretta è la A
La formula bruta del dimetilchetone è C3H6O. La formula bruta di una sostanza rappresenta la composizione quantitativa degli elementi che la costituiscono, senza tenere conto della loro disposizione nello spazio. Nel caso del dimetilchetone, si hanno tre atomi di carbonio (C3), sei atomi di idrogeno (H6) e un atomo di ossigeno (O). Le risposte errate (C3H2O, C3H3O, C3H4O, C3H3O2) presentano combinazioni errate e quantità errate degli atomi che compongono il dimetilchetone, non corrispondendo quindi alla sua formula bruta.

9 di 41 Domande

In 100 ml di una soluzione 2M sono presenti 6 grammi di soluto. Qual e? il peso molecolare del soluto in u.m.a.?














La risposta corretta è la D
La risposta corretta è D) 30. Nella domanda ci viene detto che in 100 ml di una soluzione 2M sono presenti 6 grammi di soluto. Vogliamo quindi trovare il peso molecolare del soluto in u.m.a., ossia l'unità di massa atomica. La concentrazione di una soluzione esprime il rapporto tra la quantità di soluto e il volume della soluzione. Nella nostra domanda, abbiamo una soluzione 2M, il che significa che per ogni litro di soluzione abbiamo 2 moli di soluto. Dal momento che ci viene detto che in 100 ml di soluzione abbiamo 6 grammi di soluto, possiamo calcolare la quantità di soluto in moli. Convertendo i ml in litri (100 ml = 0,1 L) e dividendo i grammi di soluto per il peso molecolare (in grammi/mole) otteniamo la quantità di soluto in moli. Quindi, 6 grammi / Peso molecolare = 2 moli Possiamo risolvere questa equazione per il peso molecolare del soluto: Peso molecolare = 6 grammi / 2 moli = 3 grammi/mole Poiché l'unità di massa atomica (u.m.a.) è equivalente al valore in grammi/mole, otteniamo un peso molecolare di 3 u.m.a. Quindi, la risposta corretta è D) 30. Il peso molecolare del soluto è 30 u.m.a.

10 di 41 Domande

Nella Tavola Periodica l'elemento R appartiene al Gruppo 17, l'elemento X al Gruppo 1 e l'elemento T al Gruppo 16. Se questi elementi reagiscono tra loro formando dei composti binari, quale combinazione descrive il carattere più probabile di ciascun legame?














La risposta corretta è la A
La combinazione corretta che descrive il carattere più probabile di ciascun legame tra gli elementi R, X e T è la seguente: R + X = ionico R + T = covalente X + T = ionico La reazione tra l'elemento R e l'elemento X forma un legame ionico perché l'elemento R appartiene al Gruppo 17 (gruppo dei sali) e l'elemento X appartiene al Gruppo 1 (gruppo degli alcalini). Gli elementi dei gruppi 17 e 1 tendono a perdere o guadagnare un elettrone rispettivamente, formando ioni con cariche opposte che si attraggono, quindi il legame è ionico. La reazione tra l'elemento R e l'elemento T forma un legame covalente perché entrambi gli elementi appartengono al Gruppo 16 (gruppo dei calcogeni). Gli elementi del Gruppo 16 tendono a condividere gli elettroni per raggiungere la stabilità, quindi il legame è covalente. Infine, la reazione tra l'elemento X e l'elemento T forma un legame ionico perché l'elemento X appartiene al Gruppo 1 (gruppo degli alcalini) e l'elemento T appartiene al Gruppo 16 (gruppo dei calcogeni). Come spiegato in precedenza, gli elementi dei gruppi 1 e 16 tendono a perdere o guadagnare un elettrone rispettivamente, formando ioni con cariche opposte che si attraggono, quindi il legame è ionico.

11 di 41 Domande

In una molecola di acido cianidrico (HCN) sono presenti complessivamente:














La risposta corretta è la E.
In una molecola di acido cianidrico (HCN) sono presenti complessivamente due legami σ e due legami π. L'acido cianidrico è caratterizzato dalla presenza di un legame covalente singolo tra l'atomo di idrogeno (H) e quello di carbonio (C), nonché da un legame covalente triplo tra gli atomi di carbonio (C) e azoto (N). Di conseguenza, si osservano un legame σ tra C e H e un legame triplo tra C e N, composto da un legame σ e due legami π (la risposta E è corretta).

12 di 41 Domande

Il numero di atomi di idrogeno contenuti in una mole di H2O è:














La risposta corretta è la A
) 12,046*10^23. Il numero di atomi di idrogeno contenuti in una mole di H2O è 12,046*10^23. La risposta è corretta perché una mole di una sostanza rappresenta la quantità di quella sostanza che contiene esattamente il numero di atomi, molecole o altre entità unitarie corrispondente alla costante di Avogadro (6,023*10^23). Nel caso dell'H2O, una mole di questa sostanza contiene 2 atomi di idrogeno e 1 molecola di acqua. Pertanto, il numero di atomi di idrogeno contenuti in una mole di H2O sarà il doppio della costante di Avogadro (6,023*10^23) e quindi corrisponderà a 12,046*10^23.

13 di 41 Domande

In quale dei seguenti composti il carbonio presenta un numero di ossidazione negativo?














La risposta corretta è la C
La domanda chiede in quale dei seguenti composti il carbonio presenta un numero di ossidazione negativo. La risposta corretta è C) C2H6. Il C2H6, chiamato anche etano, è un idrocarburo alifatico costituito da due atomi di carbonio e sei atomi di idrogeno. Nel C2H6, il carbonio ha un numero di ossidazione di -3. Ciò significa che il carbonio ha guadagnato tre elettroni per raggiungere la configurazione elettronica stabile con otto elettroni di valenza come i gas nobili. Essendo l'elettronegatività dell'idrogeno inferiore a quella del carbonio, gli elettroni degli atomi di idrogeno vengono attratti verso il carbonio, creando un legame covalente polare. Questo comporta una distribuzione asimmetrica della carica negativa attorno all'atomo di carbonio, conferendo al carbonio un numero di ossidazione negativo. Le altre risposte errate non soddisfano il requisito della domanda poiché non contengono carbonio con un numero di ossidazione negativo. Ad esempio: - CCl4: il carbonio in CCl4 ha un numero di ossidazione di +4, poiché forma quattro legami covalenti con gli atomi di cloro. - CO: il carbonio in CO ha un numero di ossidazione di +2, poiché forma un legame triplo con l'atomo di ossigeno. - C6H12O6: il carbonio in C6H12O6 ha diversi numeri di ossidazione a causa della struttura complessa del glucosio. - CHCl3: il carbonio in CHCl3 ha un numero di ossidazione di -2, poiché forma tre legami covalenti con gli atomi di cloro e uno legame covalente con l'atomo di idrogeno.

14 di 41 Domande

Sono sempre elettroliti forti :














La risposta corretta è la D
La domanda chiede se i sali sono sempre elettroliti forti. La risposta corretta è "I sali". La risposta è corretta perché i sali sono composti ionici che si dissociano completamente in soluzione acquosa, liberando ioni positivi (cationi) e ioni negativi (anioni). Questa dissociazione completa dei sali in soluzione li rende elettroliti forti, in quanto conducono bene la corrente elettrica. Gli ioni positivi e negativi derivanti dalla dissociazione dei sali consentono di creare un ambiente elettrolitico favorevole alla conduzione elettrica. Quindi, possiamo affermare che i sali sono sempre elettroliti forti.

15 di 41 Domande

Un atomo che contiene 19 protoni, 20 neutroni e 19 elettroni ha come numero di massa:














La risposta corretta è la E
La risposta corretta è E) 39. L'atomo in questione ha 19 protoni e 20 neutroni, che insieme costituiscono il numero di massa. Il numero di massa rappresenta la somma dei protoni e dei neutroni presenti nell'atomo. Quindi, 19 + 20 = 39, quindi il numero di massa dell'atomo è 39. Gli elettroni, d'altra parte, non contribuiscono al numero di massa, poiché hanno una massa trascurabile rispetto a quella dei protoni e dei neutroni. Pertanto, la risposta corretta è 39. Le risposte errate sono 38, 19, 58 e 20. Questi numeri non riflettono correttamente il numero di massa dell'atomo descritto nella domanda.

16 di 41 Domande

Come viene chiamato il passaggio dallo stato liquido allo stato aeriforme?














La risposta corretta è la D
La risposta corretta è Evaporazione. L'evaporazione è il processo di trasformazione di una sostanza dallo stato liquido a quello aeriforme. Durante l'evaporazione, le molecole della sostanza acquosa acquistano sufficiente energia cinetica per vincere le forze di attrazione intermolecolari e lasciare la superficie del liquido, passando nello stato gassoso. Questo avviene ad una temperatura inferiore al punto di ebollizione del liquido, poiché l'evaporazione coinvolge solo le molecole sulla superficie. L'evaporazione è un fenomeno comune, ad esempio, quando l'acqua evapora dal mare per formare le nuvole. Pertanto, la risposta corretta alla domanda è "Evaporazione".

17 di 41 Domande

Quale sarà la concentrazione molare (M) di una soluzione di  Sr(OH)2 che possiede un pH uguale a 12?














La risposta corretta è la A.
In base alla relazione pH + pOH = pKw, e considerando che a 25°C il valore di pKw è 14, è possibile calcolare la concentrazione molare degli ioni idrossido (OH-) di una soluzione con pH 12. Infatti, se il pH è 12, allora il pOH sarà 14 - 12 = 2. Di conseguenza, la concentrazione molare degli ioni OH- sarà pari a 1·10-2 M. La dissoluzione dell'idrossido di stronzio in soluzione comporta la generazione di due moli di ioni OH- per ogni mole disciolta. Pertanto, la concentrazione molare di Sr(OH)2 corrisponde alla metà di tale concentrazione di ioni OH-. La metà di 1·10-2 M è 0,5·10-2 M che, in una corretta notazione esponenziale, deve essere riscritta come 5·10-3 M (la risposta A è corretta). 

 


18 di 41 Domande

Una soluzione è stata ottenuta mescolando 30 g di alcol etilico (CH3CH2OH: MM = 46 g/mol) con 70 g di acqua (H2O: MM = 18 g/mol). Quale delle seguenti affermazioni è falsa?














La risposta corretta è la E
La risposta corretta è E) La concentrazione della soluzione è di 30 g di alcol etilico in 100 mL di soluzione. Questa affermazione è falsa perché la concentrazione di una soluzione si esprime solitamente come una percentuale di soluto in solvente, ma in questo caso non possiamo determinare la concentrazione esatta dell'alcol etilico nella soluzione senza conoscere il volume totale della soluzione. La concentrazione può esprimersi come g/mL o come g/100 mL a seconda della convenzione utilizzata, ma senza il volume totale della soluzione non possiamo calcolare la concentrazione esatta. Quindi, l'affermazione è falsa.

19 di 41 Domande

Al punto equivalente di una titolazione di un acido debole HA con una base forte BOH, il pH della soluzione risultante avrà un valore: 














La risposta corretta è la A
Il pH della soluzione risultante al punto equivalente di una titolazione di un acido debole HA con una base forte BOH sarà superiore a 7. Questo perché al punto equivalente, l'acido HA viene completamente neutralizzato dalla base BOH e i prodotti della reazione di neutralizzazione sono l'acqua e ioni OH-. Gli ioni OH- conferiscono alla soluzione un carattere basico, quindi il pH risulterà superiore a 7. Le risposte errate possono essere spiegate brevemente, senza doverle approfondire.

20 di 41 Domande

Quale delle seguenti proprietà è comune alla molecola del benzene e alla molecola dell’etilene? 














La risposta corretta è la C
La molecola del benzene e la molecola dell'etilene hanno in comune l'ibridazione sp2 degli atomi di carbonio. L'ibridazione sp2 si verifica quando un atomo di carbonio forma tre legami sigma con altri atomi, come nel caso del benzene e dell'etilene. Negli atomi di carbonio delle due molecole, tre orbitali atomici ibridi sp2 si sovrappongono con tre orbitali atomici p per formare tre legami sigma con atomi di altri elementi. Nel benzene, i sei atomi di carbonio formano un anello planare, in cui ciascun atomo di carbonio è legato a un atomo di idrogeno e a un altro atomo di carbonio tramite legami sigma. Il singolo e doppio legame tra gli atomi di carbonio alternano in modo da formare una struttura ciclica del benzene. Nell'etilene, invece, ci sono due atomi di carbonio che sono legati tra loro da un doppio legame sigma. Ogni atomo di carbonio è anche legato a due atomi di idrogeno tramite legami sigma. In entrambe le molecole, la presenza dell'ibridazione sp2 consente agli atomi di carbonio di avere un'ibridazione adeguata per formare i legami necessari con gli altri atomi presenti nelle molecole. In sintesi, l'ibridazione sp2 degli atomi di carbonio è la caratteristica comune tra la molecola del benzene e la molecola dell'etilene che le rende simili dal punto di vista strutturale e legante.

21 di 41 Domande

In un matraccio contenente 400 mL di acqua distillata, vengono trasferiti 25 mL di una soluzione 0,4 M di NaOH e 75 mL di una soluzione 0,2 M di HCl. Quale tra i seguenti è il
valore corretto del pH della soluzione risultante? 














La risposta corretta è la A
Il valore corretto del pH della soluzione risultante è A) 2. La soluzione risultante è ottenuta miscelando due sostanze: NaOH e HCl. Il NaOH è una base forte, mentre l'HCl è un acido forte. Quando queste due sostanze reagiscono tra loro, si forma acqua e sale (NaCl). Essendo una reazione tra un acido forte e una base forte, si tratta di una reazione di neutralizzazione completa. L'acqua distillata presente nel matraccio non influisce sulla concentrazione delle sostanze. La concentrazione molare del NaOH è di 0,4 M, mentre la concentrazione molare dell'HCl è di 0,2 M. Essendo la concentrazione dell'HCl maggiore, significa che l'HCl sarà in eccesso e sarà completamente consumato durante la reazione di neutralizzazione. Quindi, l'HCl determina il pH della soluzione risultante. L'HCl è un acido forte e la sua dissociazione in acqua è completa, liberando un numero equimolare di ioni idrogeno (H+). Poiché la concentrazione molare dell'HCl è 0,2 M, la concentrazione degli ioni H+ nella soluzione risultante sarà anche 0,2 M. Il pH è una misura dell'attività degli ioni H+ in soluzione. Poiché la concentrazione degli ioni H+ è 0,2 M, il pH sarà uguale a 0,2. In base alla scala del pH, che va da 0 a 14, un pH di 0,2 rientra nella categoria dei pH acidi. Pertanto, il valore corretto del pH della soluzione risultante è A) 2.

22 di 41 Domande

Quale tra i seguenti composti è un idruro? 














La risposta corretta è la A
La risposta corretta è A) CaH2 perché è l'unico composto tra quelli elencati che contiene idrogeno in combinazione con un metallo. Gli idruri sono composti binari che contengono idrogeno combinato con un elemento e CaH2 è un esempio di idruro di calcio. Gli altri composti elencati non sono idruri perché non contengono idrogeno combinato con un metallo. HBr è un alogenuro di idrogeno, HCN è un cianuro di idrogeno, Mg(OH)2 è un idrossido di magnesio e CuSO4·5H2O è un solfato di rame pentaidrato. Quindi la risposta corretta è CaH2.

23 di 41 Domande

Il trizio è un isotopo dell’idrogeno.
 Sapendo che il suo numero di massa è 3 è possibile affermare che














La risposta corretta è la E
Il commento corretto alla domanda è: La risposta corretta è E) Il nucleo del trizio è formato da un protone e due neutroni. Il trizio è un isotopo dell'idrogeno, il che significa che ha lo stesso numero atomico, ma un diverso numero di massa. Il suo numero di massa è 3, il che indica che il nucleo del trizio contiene tre particelle subatomiche. Dal momento che il numero atomico dell'idrogeno è 1, possiamo dedurre che il nucleo del trizio contiene un protone. Pertanto, l'unico modo in cui il nucleo del trizio può avere un numero di massa di 3 è se contiene due neutroni oltre al protone. Quindi, la risposta corretta è che il nucleo del trizio è formato da un protone e due neutroni.

24 di 41 Domande

Quale tra le seguenti serie di composti è formata solo da composti aromatici? 














La risposta corretta è la E
La risposta corretta è E) Benzene, toluene, naftalene, fenantrene. Questa serie di composti è formata solo da composti aromatici perché tutti i composti elencati hanno una struttura ad anello di carbonio con degli elettroni π delocalizzati, che conferiscono loro delle proprietà aromatiche. Il benzene è un esempio di composto aromatico, con una struttura ad anello di sei atomi di carbonio. Il toluene è un derivato del benzene con un gruppo metile, ma la sua struttura rimane aromaticamente stabile. Il naftalene è composto da due anelli di benzene fusi e ha un'aromaticità ancora più estesa. Il fenantrene è invece ancora più complesso, con tre anelli di benzene fusi insieme. Tutti questi composti sono aromatici perché possiedono una delocalizzazione dei elettroni π su tutto l'anello, che conferisce loro stabilità e proprietà chimiche caratteristiche. Le altre serie di composti proposte contengono almeno un composto che non è aromatico. Ad esempio, nel primo caso l'acetilene non è aromatico perché ha una struttura lineare, mentre nel secondo caso il butano e il pentano sono idrocarburi alifatici, che non possiedono una struttura ad anello e non sono aromatici. Nell'ultima serie proposta, l'etilene non è aromatico perché ha una struttura ad un doppio legame ed è instabile dal punto di vista aromatico. Infine, il butano è ancora un idrocarburo alifatico e non aromatico.

25 di 41 Domande

La reazione 2 KI + Br2 → 2 KBr + I2 è una reazione di: 














La risposta corretta è la B
La domanda chiede di identificare il tipo di reazione chimica rappresentata dall'equazione 2 KI + Br2 → 2 KBr + I2. La risposta corretta è B) Ossidoriduzione. Questa reazione è un esempio di reazione di ossidoriduzione perché coinvolge il trasferimento di elettroni tra gli elementi coinvolti. In particolare, il bromo (Br2) si riduce, cedendo elettroni, formando 2 ioni bromuro (Br-) mentre lo iodio (I2) si ossida, accettando elettroni, formando 2 molecole di iodio (I2). In definitiva, si ha un trasferimento di elettroni tra il bromo e lo iodio. Le risposte errate Decomposizione, Dismutazione, Addizione e Combustione non sono corrette perché non corrispondono al tipo di reazione rappresentato dall'equazione data.

26 di 41 Domande

Le ammine primarie e secondarie: 














La risposta corretta è la A
La risposta corretta è A) Sono basiche perché l'azoto ha un doppietto elettronico disponibile. Le ammine primarie e secondarie sono considerate basiche, ovvero hanno la capacità di accettare un protone (H+) in soluzione acquosa, poiché l'azoto presente nella loro struttura molecolare possiede un doppietto elettronico non legato. Questo doppietto elettronico è disponibile per formare un legame con un protone, diventando quindi positivo e accettando una carica negativa. In questo modo, le ammine primarie e secondarie agiscono come basi di Lewis, accettando una coppia di elettroni da una sostanza acida per formare un legame coordinativo. Questa capacità di accettare un protone è conferita dal doppietto elettronico presente sull'azoto, che lo rende disponibile per la formazione di un legame con un protone. Pertanto, la risposta A è corretta.

27 di 41 Domande

Qual è la massa corrispondente a 6,02 × 1023 atomi di elio (massa molare 4,003 g/mol)? 














La risposta corretta è la E
La risposta corretta alla domanda è E) 4,00 g. La massa corrispondente a 6,02 × 10^23 atomi di elio può essere calcolata utilizzando la formula della massa molare. La massa molare dell'elio è 4,003 g/mol, quindi per calcolare la massa corrispondente a 6,02 × 10^23 atomi moltiplichiamo il numero di atomi per la massa molare: 6,02 × 10^23 atomi di elio × 4,003 g/mol = 2,41 × 10^24 g La risposta corretta è quindi 4,00 g, arrotondando alla centesima più vicina.

28 di 41 Domande

Una mole di sostanze diverse che allo stato gassoso si comporti come un gas ideale, nelle stesse condizioni di pressione e di temperatura: 














La risposta corretta è la C
La risposta corretta è C) Occupa sempre lo stesso volume. Questa risposta è corretta perché, secondo le leggi del gas ideale, una mole di sostanze diverse che si comportano come un gas ideale occupa sempre lo stesso volume nelle stesse condizioni di pressione e temperatura. Questo è noto come legge di Avogadro. La legge afferma che, a una determinata temperatura e pressione, un'equivalente mole di qualsiasi gas ideale occuperà sempre lo stesso volume, indipendentemente dalla sua massa o dalla sua composizione. Questo significa che una mole di un gas ideale può essere considerata come una quantità fissa di gas, che non cambia il suo volume quando si sostituiscono sostanze diverse.

29 di 41 Domande

 Quale tra le seguenti sostanze non è un elemento: 














La risposta corretta è la B
La domanda chiede di identificare quale delle sostanze elencate non è un elemento. La risposta corretta è B) Ammoniaca. L'ammoniaca, NH3, non è un elemento perché è una molecola composta da atomi di azoto (N) e idrogeno (H) che si combinano chimicamente. Gli elementi, invece, sono sostanze puramente costituite da un solo tipo di atomo. Pertanto, l'ammoniaca non può essere considerata un elemento. Non spiegheremo le risposte errate per la seguente domanda.

30 di 41 Domande

Una specie si dice riducente quando:














La risposta corretta è la B
La specie si dice riducente quando cede elettroni. Questo significa che un atomo o una molecola in una reazione di ossidoriduzione perde elettroni durante l'interazione con un'altra specie chimica. Questo processo si verifica perché l'atomo o la molecola riducente ha una maggiore affinità elettronica rispetto all'altra specie, quindi cede uno o più elettroni per ridurre l'altro elemento o composto coinvolto nella reazione. La cessione di elettroni da parte di una specie riducente è tipicamente associata alla formazione di un legame covalente, poiché le due specie chimiche si combinano per formare un composto più stabile. In conclusione, la risposta corretta alla domanda è che una specie si dice riducente quando cede elettroni perché questo è il processo attraverso il quale avviene la riduzione nella reazione chimica di ossidoriduzione.

31 di 41 Domande

L'acqua ossigenata è:














La risposta corretta è la A
La risposta corretta è A) Un composto diverso dall'acqua. L'acqua ossigenata è una sostanza chimica composta da due atomi di idrogeno e due atomi di ossigeno (H2O2). La sua formula chimica indica chiaramente che è diversa dall'acqua (H2O), poiché contiene un atomo di ossigeno in più per molecola. Inoltre, l'acqua ossigenata ha proprietà chimiche completamente diverse dall'acqua. È un potente ossidante e può essere utilizzata come disinfettante e sbiancante. Anche se entrambe hanno l'elemento in comune, l'ossigeno, la struttura e le proprietà chimiche dell'acqua ossigenata sono diverse rispetto all'acqua. Pertanto, l'affermazione "L'acqua ossigenata è un composto diverso dall'acqua" è la risposta corretta perché si basa sulla differenza nella composizione chimica e nelle proprietà delle due sostanze.

32 di 41 Domande

Il composto inorganico insolubile più abbondante nello scheletro è:














La risposta corretta è la C
La risposta corretta alla domanda è C) Ca3(PO4)2, ovvero il composto inorganico insolubile più abbondante nello scheletro è il fosfato di calcio (Ca3(PO4)2). Il motivo per cui questa risposta è corretta è che il fosfato di calcio è un componente essenziale dello scheletro umano. Costituisce circa il 70% del peso totale delle ossa e dei denti. È responsabile della loro durezza e resistenza. Il calcio è un minerale importante per la salute delle ossa e dei denti. Esso viene assorbito e rilasciato continuamente dalle ossa, in un processo di equilibrio che permette di mantenere la loro struttura solida. Il fosfato, d'altro canto, svolge un ruolo cruciale nel fornire la resistenza e la struttura solida alle ossa. Quindi, il composto inorganico insolubile più abbondante nello scheletro è il fosfato di calcio (Ca3(PO4)2) perché è un componente essenziale per la formazione e il mantenimento delle ossa e dei denti umani.

33 di 41 Domande

Una sola delle seguenti affermazioni a proposito del legame covalente N O N è corretta. Quale?














La risposta corretta è la E
La domanda chiede quale affermazione sul legame covalente N O N non sia corretta. La risposta corretta è che il legame covalente N O N non è direzionale. La spiegazione corretta è che un legame covalente non direzionale è un legame in cui c'è una distribuzione uniforme dell'elettronegatività tra gli atomi. In altre parole, gli elettroni sono condivisi in modo uguale tra gli atomi che formano il legame. Nel caso del legame covalente N O N, gli atomi di azoto (N) e di ossigeno (O) condividono elettroni in modo equo, senza la presenza di una direzionalità specifica. Questo significa che non ci sono regioni di carica negativa o positiva concentrate in una certa direzione, ma gli elettroni sono distribuiti uniformemente attorno agli atomi. Le risposte errate non vengono spiegate nel commento corretto.

34 di 41 Domande

Un elettrolita debole:














La risposta corretta è la E
La risposta corretta alla domanda "Un elettrolita debole è tanto meno dissociato quanto più concentrata è la soluzione" è che un elettrolita debole è tanto meno dissociato quanto più concentrata è la soluzione. Questa affermazione è corretta perché un elettrolita debole è una sostanza che si dissocia solo parzialmente in soluzione acquosa, cioè si separa solo in piccole quantità di ioni positivi e negativi. La quantità di dissociamento dipende dalla concentrazione della soluzione, infatti, se la soluzione è molto concentrata, ci saranno molte molecole dell'elettrolita e quindi una maggiore probabilità che si dissocino in ioni. Viceversa, se la soluzione è diluita, ci saranno meno molecole e quindi meno possibilità di dissociazione dell'elettrolita. Di conseguenza, un'elettrolita debole sarà tanto meno dissociato quanto più concentrata è la soluzione. Questo significa che in soluzioni più concentrate, l'elettrolita debole si dissocerà in minor misura, mentre in soluzioni più diluite, si dissocerà maggiormente.

35 di 41 Domande

Quale della seguenti configurazioni elettroniche è tipica di un elemento di transizione? 














La risposta corretta è la E
La risposta corretta è la seguente: "La configurazione elettronica tipica di un elemento di transizione è 1s2 2s2 2p6 3s2 3p6 3d 104s2". Questa risposta è corretta perché indica correttamente la sequenza di orbitali occupati dagli elettroni nell'atomo di un elemento di transizione. Gli elementi di transizione sono quelli che si trovano nel blocco d della tavola periodica, e la configurazione elettronica mostrata contiene l'orbitale d completamente occupato (3d) e l'orbitale s parzialmente occupato (4s). Questa configurazione è tipica degli elementi di transizione, che hanno una varietà di livelli energetici disponibili per l'occupazione degli elettroni.

36 di 41 Domande

In quale delle seguenti molecole è contenuto meno ossigeno?














La risposta corretta è la C
La risposta corretta alla domanda "In quale delle seguenti molecole è contenuto meno ossigeno?" è C) Etere propil - esilico. La molecola di ether propil-esilico, C6H14O, contiene meno ossigeno rispetto alle altre molecole elencate nelle risposte errate. Infatti, in questa molecola, è presente solo un atomo di ossigeno. D'altra parte, le altre molecole elencate possiedono almeno due atomi di ossigeno. Ad esempio, la diidrossiacetone (C3H6O2) contiene due ossigeni, il 2,4-di-idrossi-pentanale (C5H10O2) contiene due ossigeni, l'acetato di etile (C4H8O2) contiene due ossigeni e l'acido butanoico (C4H8O2) contiene anche due ossigeni. Pertanto, la risposta corretta è la molecola C) Etere propil - esilico poiché è l'unica molecola tra le opzioni fornite che contiene meno ossigeno.

37 di 41 Domande

Un acido ossigenato inorganico è tanto più forte:














La risposta corretta è la C
La risposta corretta è C) Quanto più debole è la sua base coniugata. Un acido ossigenato inorganico sarà tanto più forte quanto più debole è la sua base coniugata. Questo perché la forza di un acido è determinata dalla facilità con cui dona un protone (H+), mentre la base coniugata è la specie che si forma dopo la cessione di un protone da parte dell'acido. Quando un acido tende a perdere facilmente un protone, la sua base coniugata sarà debolmente in grado di accettarlo. Quindi, se un acido ossigenato inorganico è forte, la sua base coniugata sarà debole. Questa relazione inversa tra forza dell'acido e forza della base coniugata è una caratteristica comune degli acidi e delle basi. Le risposte errate non sono rilevanti per la domanda e non spiegano correttamente la relazione tra l'acido ossigenato inorganico e la sua base coniugata.

38 di 41 Domande

Indicare quale dei seguenti elementi NON è di transizione:














La risposta corretta è la A
La risposta corretta è A) As. L'elemento arsenico (As) non è considerato un elemento di transizione. Gli elementi di transizione sono quelli che si trovano nel blocco d della tavola periodica, cioè tra i gruppi 3 e 12. Questi elementi hanno valenze elettroniche variabili e possono formare più di un tipo di ione. Inoltre, gli elementi di transizione sono caratterizzati anche dalla presenza di orbitali d incompleti. L'arsenico, invece, appartiene al blocco p della tavola periodica, precisamente al gruppo 15. Gli elementi del blocco p hanno configurazioni elettroniche che terminano con l'orbitale p completo. Hanno generalmente 5 elettroni di valenza e tendono a formare tre legami covalenti per raggiungere la stabilità. Quindi, l'arsenico (As) non è considerato un elemento di transizione poiché appartiene al blocco p della tavola periodica e non ha orbitali d incompleti come gli elementi di transizione.

39 di 41 Domande

II bilanciamento di una reazione chimica è imposto dalla legge di:














La risposta corretta è la B
La risposta corretta è B) Lavoisier. La legge di Lavoisier, nota anche come la legge della conservazione della massa, stabilisce che la massa totale degli elementi reagenti in una reazione chimica è uguale alla massa totale dei prodotti ottenuti dalla reazione. In altre parole, la quantità di materia non può essere creata o distrutta durante una reazione chimica, ma solo trasformata da una forma a un'altra. Questo implica che il bilanciamento di una reazione chimica deve essere fatto in modo che i coefficienti stechiometrici delle specie chimiche coinvolti nella reazione rispettino la legge di Lavoisier. Pertanto, la risposta corretta è Lavoisier perché egli ha scoperto e formulato questa importante legge che ha un ruolo cruciale nel bilanciamento delle reazioni chimiche. Le risposte errate come Proust, Dalton, Gay-Lussac e Dannon non sono pertinenze a questa legge specifica e quindi non sono corrette per questa domanda.

40 di 41 Domande

 Il numero di ossidazione dell’ossigeno nella molecola O2 è: 














La risposta corretta è la D
Il numero di ossidazione dell'ossigeno nella molecola O2 è 0. Questo perché l'ossigeno nella sua forma molecolare O2 esiste come elemento di atomi identici che condividono elettroni in modo uguale. Il numero di ossidazione misura la carica elettrica di un atomo in un composto o in una specie ionica. Nella molecola O2, ogni atomo di ossigeno ha un numero di ossidazione di 0 poiché gli elettroni vengono condivisi in modo equo tra i due atomi di ossigeno. In altre parole, non vi è alcuna spartizione di elettroni tra gli atomi di ossigeno nella molecola O2. Pertanto, il numero di ossidazione dell'ossigeno nella molecola O2 è 0.

41 di 41 Domande

Nella seguente reazione: 2NaCl + Br2 → Cl2 + 2NaBr: 














La risposta corretta è la C
Il commento della risposta corretta è: La risposta corretta è C) Il cloro si ossida e il bromo si riduce. Nella reazione 2NaCl + Br2 -> Cl2 + 2NaBr, il bromo è presente nello stato di ossidazione 0, mentre il cloro è presente nello stato di ossidazione -1. Alla fine della reazione, il cloro si trova nello stato di ossidazione 0 (Cl2) e il bromo si trova nello stato di ossidazione -1 (NaBr). Questo implica che il cloro si sia ossidato, passando da -1 a 0, e il bromo si sia ridotto, passando da 0 a -1. Pertanto, la risposta corretta è che il cloro si ossida e il bromo si riduce.

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