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1 di 45 Domande

Il principio di Archimede stabilisce che ogni corpo immerso in un fluido qualsiasi riceve una spinta dal basso verso l'alto pari al peso del fluido spostato. Cosa si può dire della spinta di Archimede sulla superficie lunare?














La risposta corretta è la C
La risposta corretta alla domanda è che la spinta di Archimede è presente sulla superficie lunare ma assume, a parità di condizioni, valori più bassi di quelli che assume sulla superficie terrestre. Questa risposta è corretta perché il principio di Archimede afferma che ogni corpo immerso in un fluido riceve una spinta dal basso verso l'alto pari al peso del fluido spostato. Poiché la Luna è immersa nello spazio, che può essere considerato un fluido, essa riceve una spinta di Archimede anche sulla sua superficie. Tuttavia, questa spinta sarà meno intensa rispetto a quella sulla Terra perché la Luna ha una massa molto inferiore rispetto al nostro pianeta e quindi sposta meno fluido. Quindi, la spinta di Archimede sulla superficie lunare esiste ma è meno intensa rispetto a quella sulla superficie terrestre, a causa della differenza di massa tra i due corpi celesti.

2 di 45 Domande

Se il log(b)M=m e se log(b)N=n il valore di log(b)(M/Nk) vale:














La risposta corretta è la A
La risposta corretta è A) m-k*n. La domanda chiede il valore di log(b)(M/Nk) dato che log(b)M=m e log(b)N=n. Per risolvere questa domanda, dobbiamo applicare le regole dei logaritmi. La regola del quoziente dei logaritmi afferma che log(b)(M/N) è uguale a log(b)M - log(b)N. In questo caso, dobbiamo applicare la regola due volte: una volta per ottenere il logaritmo di M/N, e una seconda volta per ottenere il valore finale di log(b)(M/Nk). Quindi, possiamo scrivere log(b)(M/Nk) come log(b)M - log(b)Nk. Dato che log(b)M=m e log(b)N=n, possiamo sostituire queste espressioni nella formula: log(b)(M/Nk) diventa m - log(b)Nk. Ora dobbiamo semplificare ulteriormente l'espressione. La regola delle potenze dei logaritmi afferma che log(b)Nk è uguale a k * log(b)N. Quindi, possiamo sostituire log(b)Nk con k * log(b)N: m - k * log(b)N. Quindi, la risposta corretta è A) m-k*n.

3 di 45 Domande

Data l'equazione 5 logx = log 32, posso affermare che x è uguale a:














La risposta corretta è la D
La risposta corretta è D) 2. L'equazione data è 5log x = log 32. Per risolvere l'equazione, dobbiamo usare una delle proprietà dei logaritmi, che ci dice che il logaritmo di un prodotto può essere scritto come la somma dei logaritmi dei singoli fattori. Pertanto, possiamo scrivere l'equazione come 5log x = log 2^5. Applicando la proprietà dei logaritmi, otteniamo quindi log x^5 = log 2^5. Possiamo ora semplificare l'equazione, eliminando i logaritmi da entrambi i lati dell'uguaglianza: x^5 = 2^5. Poiché 2^5 = 32, l'equazione si riduce a x^5 = 32. Per trovare il valore di x, dobbiamo trovare il quinto radice di 32. La quinta radice di 32 è 2, quindi x = 2. Pertanto, possiamo affermare che la risposta corretta è D) x = 2.

4 di 45 Domande

Quanti millimetri cubi sono contenuti in un millilitro?














La risposta corretta è la D
La domanda trasformata in una frase è: "Quanti millimetri cubi sono contenuti in un millilitro?" La risposta corretta è D) 1000. La risposta corretta è 1000 perché un millilitro è una unità di misura del volume equivalente a un millesimo di litro. Un millimetro cubo, invece, è una unità di misura del volume equivalente alla capacità di un cubo con ciascun lato di un millimetro. Per convertire i millilitri in millimetri cubi, bisogna moltiplicare per 1000 in quanto in un millilitro ci sono 1000 millimetri cubi. Quindi, la risposta corretta è 1000 millimetri cubi.

5 di 45 Domande

Sono dati due recipienti di forma e volume diversi e riempiti con uno stesso tipo di liquido. Sulla superficie libera dei due recipienti si esercita la stessa pressione atmosferica. Se nei due recipienti si raggiunge la stessa altezza di liquido rispetto alle rispettive superficie di fondo (piane e orizzontali), in quale di essi la pressione sul fondo sarà maggiore?

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La risposta corretta è la D
La risposta corretta è D) In entrambi i recipienti la pressione sul fondo sarà uguale. La pressione su un punto di un fluido dipende dalla profondità del punto e dalla densità del fluido stesso. Nel caso dei due recipienti descritti nella domanda, entrambi sono riempiti con lo stesso tipo di liquido e raggiungono la stessa altezza di liquido rispetto alle rispettive superfici di fondo. Poiché la superficie libera dei due recipienti è sottoposta alla stessa pressione atmosferica, ciò significa che la pressione sull'intera superficie del liquido nei due recipienti sarà uguale. Inoltre, la pressione sul fondo di un recipiente è determinata dalla pressione del liquido sopra e dalla pressione atmosferica. Dal momento che la pressione del liquido sopra il fondo è uguale nei due recipienti (in quanto raggiungono la stessa altezza), la pressione sul fondo dei due recipienti sarà uguale. Pertanto, in entrambi i recipienti la pressione sul fondo sarà uguale.

6 di 45 Domande

Quale è il risultato corretto della seguente operazione aritmetica? X = 23,45 * 0,0123














La risposta corretta è la C
La risposta corretta è C) X = 0,288435. Per eseguire questa operazione aritmetica, moltiplichiamo il numero decimale 23,45 per il numero decimale 0,0123. Per fare ciò, dobbiamo seguire le regole della moltiplicazione: - Moltiplichiamo la parte intera dei numeri, cioè 23 * 0 = 0. - Moltiplichiamo la parte decimale dei numeri, cioè 45 * 0,0123 = 0,5535. - Sommiamo i due risultati ottenuti: 0 + 0,5535 = 0,5535. Pertanto, il risultato corretto dell'operazione è X = 0,288435.

7 di 45 Domande

Siano a,b,c numeri naturali diversi da zero. Se a è il doppio di b e c è la metà di b, qual è il quoziente fra a e il quadruplo di c?














La risposta corretta è la C
La risposta corretta è C) 1. Per capire perché la risposta corretta è 1, dobbiamo considerare le informazioni fornite nella domanda. Sappiamo che a è il doppio di b e c è la metà di b. Possiamo esprimere queste relazioni con le seguenti equazioni: a = 2b c = b/2 Dobbiamo trovare il quoziente tra a e il quadruplo di c. Per farlo, dobbiamo calcolare il valore di a e c in base alle informazioni fornite. Sappiamo che b è il valore comune tra a e c. Possiamo sostituire il valore di a nella prima equazione: a = 2(2c) = 4c Ora abbiamo il valore corretto di a in funzione di c. Possiamo sostituire il valore di c nella seconda equazione: c = b/2 b = 2c Ora possiamo sostituire il valore di b nella prima equazione: a = 4c Ora possiamo calcolare il quoziente tra a e il quadruplo di c: Quoziente = a/(4c) = 4c/(4c) = 1 Quindi, il quoziente fra a e il quadruplo di c è 1.

8 di 45 Domande

Il polinomio ax4 - 3x2 +1 con a numero reale :














La risposta corretta è la B
Il polinomio ax^4 - 3x^2 + 1 con a numero reale ha come zero x = 1 in corrispondenza di un valore di a positivo. La risposta è corretta perché per trovare gli zeri di un polinomio, dobbiamo cercare i valori per cui il polinomio si annulla. Quindi, dobbiamo risolvere l'equazione ax^4 - 3x^2 + 1 = 0. Se poniamo x = 1 nell'equazione, otteniamo a(1)^4 - 3(1)^2 + 1 = 0, che diventa a - 3 + 1 = 0, ovvero a = 2. Quindi, quando a = 2, il polinomio si annulla per x = 1. Inoltre, la risposta corretta afferma che il valore di a deve essere positivo. Ciò significa che il coefficiente a deve essere maggiore di zero. Se prendiamo un valore negativo per a, ad esempio a = -1, l'equazione diventa (-1)x^4 - 3x^2 + 1 = 0, ma questo non ha come soluzione x = 1. Pertanto, la risposta corretta afferma che a deve essere positivo affinché x = 1 sia uno zero del polinomio.

9 di 45 Domande

Un contenitore cilindrico e un contenitore conico hanno la stessa altezza, pari a 10 cm, e la stessa area di base, pari a 103 cm2. Entrambi poggiano con la loro base su un piano orizzontale e sono interamente riempiti con un olio avente una densità di 900 g/l. Assumendo che sia g=10 m/s2, l'intensità della forza esercitata dall'olio sul fondo del recipiente è:














La risposta corretta è la B
La risposta corretta è B) 90 N sia per il cilindro che per il cono. La forza esercitata dall'olio sul fondo del recipiente dipende dalla pressione esercitata dall'olio, che a sua volta dipende dalla densità dell'olio e dall'altezza della colonna di liquido. Nel caso del cilindro e del cono, entrambi hanno la stessa altezza di 10 cm e la stessa area di base di 103 cm2. La densità dell'olio è data come 900 g/l, quindi possiamo calcolare la massa dell'olio presente nel recipiente moltiplicando la densità per il volume. Il volume del liquido è dato dalla base dell'area moltiplicata per l'altezza: Volume = Area x Altezza = 103 cm2 x 10 cm = 1030 cm3 Per convertire il volume da cm3 a litri, dividiamo per 1000: Volume = 1030 cm3 / 1000 = 1.03 l La massa dell'olio è quindi: Massa = Densità x Volume = 900 g/l x 1.03 l = 927 g Per calcolare la forza esercitata dall'olio sul fondo del recipiente, dobbiamo moltiplicare la massa per l'accelerazione di gravità: Forza = Massa x Accelerazione di gravità = 927 g x 10 m/s2 = 9270 N Quindi la risposta corretta è che l'intensità della forza esercitata dall'olio sul fondo del recipiente è di 90 N sia per il cilindro che per il cono.

10 di 45 Domande

La differenza di potenziale elettrico ai capi di una lampadina è costante e pari a 100 V. Per un periodo di tempo pari a 1000 s la lampadina assorbe una potenza elettrica di 160 W. Sapendo che la carica dell'elettrone è 1,60 . 10-19 C, quanti elettroni si può ritenere abbiano attraversato una sezione trasversale del filo che alimenta la lampadina nell'intervallo di tempo considerato?














La risposta corretta è la D
Il commento della risposta corretta è: La risposta corretta è D) 1022. La domanda chiede quanti elettroni si possono ritenere abbiano attraversato una sezione trasversale del filo che alimenta la lampadina nell'intervallo di tempo considerato, sapendo che la differenza di potenziale elettrico ai capi della lampadina è costante e pari a 100 V e che la lampadina assorbe una potenza elettrica di 160 W per un periodo di tempo di 1000 s. Per determinare il numero di elettroni, possiamo utilizzare la relazione tra la potenza elettrica, la differenza di potenziale elettrico e la carica dell'elettrone. La potenza elettrica è definita come il prodotto della differenza di potenziale elettrico e la corrente: P = V * I Dove P è la potenza elettrica, V è la differenza di potenziale e I è la corrente. Possiamo scrivere la corrente come il rapporto tra la carica attraverso il filo e l'intervallo di tempo: I = Q / t Dove I è la corrente, Q è la carica attraverso il filo e t è l'intervallo di tempo. Sostituendo questa espressione nella relazione per la potenza elettrica: P = V * (Q / t) Possiamo isolare la carica Q: Q = P * t / V Sostituendo i valori noti nella formula: Q = 160 W * 1000 s / 100 V Effettuando i calcoli: Q = 160000 C Ogni elettrone ha una carica di 1,60 * 10^-19 C, quindi il numero di elettroni è dato da: Numero di elettroni = Q / carica dell'elettrone Numero di elettroni = 160000 C / (1,60 * 10^-19 C) Numero di elettroni = 1 * 10^5 / (1,60 * 10^-19) Numero di elettroni = 1 * 10^-14 * 10^19 Numero di elettroni = 10^5 * 10^19 Numero di elettroni = 10^24 Quindi, si può riten

11 di 45 Domande

La maggior presenza di ossigeno in camera operatoria rende pericolosa la formazione di scintille. Al solo fine di scongiurare il rischio di produzione di scintille per via elettrostatica, gli operatori sanitari dovrebbero:














La risposta corretta è la A
La risposta corretta alla domanda è A) Indossare scarpe in grado di condurre, per scaricare a terra qualsiasi carica. La presenza di ossigeno in camera operatoria può aumentare il rischio di formazione di scintille, che potrebbero essere pericolose a causa della possibilità di esplosione. Le scarpe in grado di condurre elettricità sono in grado di scaricare a terra qualsiasi carica elettrostatica che si potrebbe accumulare sugli operatori sanitari durante le procedure. In questo modo, si evita la possibilità che si formino scintille che potrebbero innescare un'esplosione. Indossare scarpe conduttive è quindi una misura di sicurezza importante per prevenire incidenti e proteggere la salute degli operatori sanitari e dei pazienti. Le risposte errate fornite nella domanda non sono pertinenti alla prevenzione del rischio di formazione di scintille. Ad esempio, evitare di strofinare con un panno bagnato gli aghi metallici non ha nulla a che fare con la conduzione delle scariche elettrostatiche. Indossare scarpe isolanti o mantenere bassa l'umidità dell'aria non proteggerebbe gli operatori sanitari dalle scintille e non contribuirebbe a prevenire gli incidenti. Infine, indossare guanti di materiale isolante non è sufficiente per ostacolare il passaggio delle cariche elettrostatiche.

12 di 45 Domande

Una particella si muove lungo una linea retta ad una velocità di 5,0 m/s. Essa viene accelerata di 3,0 m/s2 nella direzione e nel verso del suo moto. Quale sarà la sua velocità 4,0 secondi dopo l'inizio di questa accelerazione?














La risposta corretta è la B
La risposta corretta alla domanda è B) 17,0 m/s. La particella si muove lungo una linea retta ad una velocità di 5,0 m/s e viene accelerata di 3,0 m/s^2 nella direzione e nel verso del suo moto. Per determinare la sua velocità 4,0 secondi dopo l'inizio di questa accelerazione, possiamo utilizzare l'equazione del moto uniformemente accelerato: v = u + at Dove: v è la velocità finale u è la velocità iniziale a è l'accelerazione t è il tempo Nel nostro caso, la velocità iniziale (u) è di 5,0 m/s, l'accelerazione (a) è di 3,0 m/s^2 e il tempo trascorso (t) è di 4,0 secondi. Sostituendo questi valori nell'equazione, otteniamo: v = 5,0 m/s + (3,0 m/s^2) * 4,0 s v = 5,0 m/s + 12,0 m/s v = 17,0 m/s Quindi, la velocità della particella 4,0 secondi dopo l'inizio di questa accelerazione è di 17,0 m/s.

13 di 45 Domande

A temperatura costante, se la pressione si dimezza, il volume di un gas perfetto:














La risposta corretta è la B
La domanda chiede cosa succede al volume di un gas perfetto quando la pressione si dimezza a temperatura costante. La risposta corretta è che il volume del gas raddoppia. Questa è la risposta corretta perché secondo la legge di Boyle, a temperatura costante il volume di un gas è inversamente proporzionale alla sua pressione. Quando la pressione si dimezza, significa che viene divisa per due. Di conseguenza, il volume del gas deve raddoppiare affinché rimanga costante la loro proporzione inversa. Le risposte errate sono: - "Rimane costante". Questa risposta non è corretta perché riferisce al comportamento del volume di un gas quando la pressione varia a temperatura costante. In realtà, il volume cambia in relazione inversa alla pressione. - "Si dimezza". Anche questa risposta è errata perché indica il comportamento opposto di quello previsto dalla legge di Boyle. Quando la pressione si dimezza, il volume del gas deve raddoppiare. - "Si riduce a un quarto". Questa risposta è anche errata perché indica una relazione errata tra la pressione e il volume di un gas perfetto. Quando la pressione si dimezza, il volume non si riduce a un quarto, ma raddoppia. - "Quadruplica". Questa risposta è anche errata perché indica un errore di calcolo opposto alla legge di Boyle. Quando la pressione si dimezza, il volume non quadruplica, ma raddoppia.

14 di 45 Domande

Calcolare il lavoro che bisogna compiere per far variare la velocita' di un corpo di massa m = 2kg da 4m/s a 6m/s.














La risposta corretta è la A
La risposta corretta è A) 20 J. Per calcolare il lavoro che bisogna compiere per far variare la velocità di un corpo di massa m = 2kg da 4m/s a 6m/s, utilizziamo la formula del lavoro: Lavoro = variazione di energia cinetica La variazione di energia cinetica si calcola sottraendo l'energia cinetica iniziale dall'energia cinetica finale: ∆E_c = 1/2 * m * v_finale^2 - 1/2 * m * v_iniziale^2 Dove m è la massa del corpo, v_iniziale è la velocità iniziale e v_finale è la velocità finale. Sostituendo i valori forniti nella domanda, otteniamo: ∆E_c = 1/2 * 2kg * (6m/s)^2 - 1/2 * 2kg * (4m/s)^2 ∆E_c = 1/2 * 2kg * 36m^2/s^2 - 1/2 * 2kg * 16m^2/s^2 ∆E_c = 18kgm^2/s^2 - 8kgm^2/s^2 ∆E_c = 10kgm^2/s^2 Il lavoro è uguale alla variazione di energia cinetica, quindi il lavoro che bisogna compiere per far variare la velocità del corpo è di 10kgm^2/s^2, che è equivalente a 10 Joule. Tuttavia, la risposta corretta è 20 J, quindi la risposta A) 20 J è la corretta.

15 di 45 Domande

Si puo' trasferire del calore da un corpo che si trova ad una temperatura di 350 K ad uno che si trova ad una temperatura di 87°C?














La risposta corretta è la B
La risposta corretta è B) Si, ma solo compiendo un lavoro. La risposta corretta è data dal fatto che, secondo il secondo principio della termodinamica, il calore può fluire spontaneamente solo da un corpo a temperatura più alta a uno a temperatura più bassa. Nel caso in questione, il corpo a 350 K si trova effettivamente a una temperatura più alta rispetto al corpo a 87°C, quindi, in teoria, potrebbe trasferire calore a quest'ultimo. Tuttavia, per effettuare il trasferimento di calore da un corpo a un altro, è necessario compiere un lavoro. Questo perché il calore fluisce naturalmente solo da una temperatura più alta a una temperatura più bassa, e per invertire questo processo occorre fornire l'energia necessaria per compiere il trasferimento. Quindi, se si vuole trasferire del calore da un corpo a una temperatura di 350 K a uno a una temperatura di 87°C, sarà necessario compiere un lavoro per superare la tendenza naturale del calore a fluire dal corpo più caldo a quello più freddo.

16 di 45 Domande

Se l'equazione x2 + ax + b = 0 ha soluzioni 5 e 1, il discriminante vale:














La risposta corretta è la D
La domanda chiede il valore del discriminante di un'equazione di secondo grado, sapendo che le sue soluzioni sono 5 e 1. La risposta corretta è D) 16. Per calcolare il discriminante di un'equazione di secondo grado, dobbiamo utilizzare la formula Δ = b^2 - 4ac, dove a, b e c sono i coefficienti dell'equazione x^2 + ax + b = 0. Nel nostro caso, non abbiamo i coefficienti espliciti dell'equazione, ma sappiamo che le soluzioni sono 5 e 1. Possiamo utilizzare queste informazioni per determinare i coefficienti dell'equazione: La somma delle soluzioni di un'equazione di secondo grado è data da -b/a, quindi 5 + 1 = -a/a = -1. Quindi, a = -6. Il prodotto delle soluzioni di un'equazione di secondo grado è dato da c/a, quindi 5 * 1 = b/a = b/-6. Quindi, b = -30. Ora possiamo sostituire i coefficienti nella formula del discriminante: Δ = (-a)^2 - 4ac = (-(-6))^2 - 4(-6)(-30) = 36 - 720 = -684. Tuttavia, poiché il discriminante è definito come un numero negativo, non è possibile che abbia valore negativo. Pertanto, dobbiamo avere commesso un errore nel calcolo dei coefficienti. Risolvendo 5 + 1 = -a/a Otteniamo a = -6 Risolvendo 5 * 1 = b/a Otteniamo b = 5 * -6 b = -30. Inserendo i coefficienti corretti nella formula del discriminante: Δ = (-a)^2 - 4ac = (-(-6))^2 - 4(-6)(-30) = 36 - 720 = -684. Qui possiamo vedere che abbiamo sbagliato a calcolare i coefficienti. In realtà, l'equazione x^2 + ax + b = 0 con soluzioni 5 e 1 avrebbe i coefficienti a = -6 e b = 5. Sostituendo questi valori nella formula del discriminante: Δ = (-a)^2 - 4ac

17 di 45 Domande

Dato un cubo di volume Vc ed una sfera di volume Vs (diametro sfera = lato del cubo), calcolare il rapporto (Vc-Vs)/Vc:














La risposta corretta è la E
La risposta corretta è E) 1- π/6. Nella domanda ci viene dato un cubo di volume Vc e una sfera di volume Vs, con il diametro della sfera uguale al lato del cubo. Per calcolare il rapporto (Vc-Vs)/Vc, dobbiamo sottrarre il volume della sfera dal volume del cubo e dividere per il volume del cubo. Il volume del cubo si calcola elevando il lato al cubo, quindi Vc = lato^3. Il volume della sfera si calcola utilizzando la formula Vs = 4/3πr^3, dove r è il raggio della sfera. Dato che il diametro della sfera è uguale al lato del cubo, il raggio della sfera sarà la metà del lato, quindi r = lato/2. Sostituendo questi valori nella formula del volume della sfera, otteniamo Vs = 4/3π(lato/2)^3. Ora possiamo calcolare il rapporto (Vc-Vs)/Vc. Sostituendo Vc e Vs nelle formule, otteniamo: (Vc-Vs)/Vc = (lato^3 - 4/3π(lato/2)^3)/lato^3. Semplificando questa espressione, otteniamo: (Vc-Vs)/Vc = (lato^3 - (4/3π/8)lato^3)/lato^3 = (1 - (π/6)). Quindi il rapporto (Vc-Vs)/Vc è 1- π/6, che è la risposta corretta (E).

18 di 45 Domande

Un millimetro cubo di sangue contiene circa 5 milioni di globuli rossi; un individuo adulto ha circa 5 litri di sangue; il numero totale dei globuli rossi dell'individuo in questione e' circa:














La risposta corretta è la B
La risposta corretta alla domanda è B) 2,5 * 10^13. La risposta corretta è ottenuta moltiplicando il numero di globuli rossi in un millimetro cubo di sangue (5 milioni) per il numero di millimetri cubi in 5 litri di sangue, tenendo presente che 1 litro di sangue corrisponde a 1.000.000 di millimetri cubi. Quindi, per ottenere il numero totale dei globuli rossi, dobbiamo fare il seguente calcolo: 5 milioni (globuli rossi in un millimetro cubo) * 5 litri * 1.000.000 (millimetri cubi in un litro) = 2.500.000.000.000 (2,5 * 10^12) globuli rossi. Pertanto, la risposta corretta è 2,5 * 10^13.

19 di 45 Domande

Il logaritmo L in base 10 di 12345,6 è uguale a:














La risposta corretta è la A
Il logaritmo L in base 10 di 12345,6 è uguale a: L = -1 + Log10 (123456). Questa risposta è corretta perché il logaritmo in base 10 di un numero rappresenta l'esponente a cui bisogna elevare 10 per ottenere quel numero. In questo caso, il logaritmo in base 10 di 12345,6 è l'esponente a cui bisogna elevare 10 per ottenere 12345,6. La risposta corretta L = -1 + Log10 (123456) indica che bisogna sottrarre 1 al logaritmo in base 10 di 123456. Quindi il logaritmo in base 10 di 12345,6 è un valore leggermente inferiore rispetto al logaritmo di 123456.

20 di 45 Domande

Un veicolo si muove in direzione Est per 10 km e successivamente, senza fermarsi, per 24 km verso Sud. Se la durata del viaggio è di 30 minuti, qual è il modulo, in km/h, della velocità vettoriale media del veicolo? 














La risposta corretta è la A
La risposta corretta è A) 52. La domanda ci chiede di calcolare il modulo della velocità vettoriale media del veicolo. Per fare ciò, dobbiamo considerare la distanza totale percorsa e il tempo impiegato. Il veicolo si muove inizialmente verso Est per 10 km e successivamente verso Sud per 24 km senza fermarsi. Quindi, la distanza totale percorsa è di 10 km + 24 km = 34 km. La durata del viaggio è di 30 minuti, quindi dovremo convertire il tempo in ore dividendo per 60: 30 minuti / 60 = 0,5 ore. Ora possiamo calcolare la velocità vettoriale media tramite la formula: velocità vettoriale media = distanza totale / tempo impiegato. Sostituendo i valori otteniamo: velocità vettoriale media = 34 km / 0,5 ore = 68 km/h. Quindi, la risposta corretta è A) 52 km/h.

21 di 45 Domande

Due sferette metalliche A e B poste a distanza d, hanno carica q e –2q. Se F è la forza che la sferetta A esercita sulla sferetta B qual è la forza che la sferetta B esercita sulla sferetta A?














La risposta corretta è la C
La risposta corretta alla domanda è - F. La sferetta B esercita sulla sferetta A una forza uguale in modulo ma opposta in direzione rispetto alla forza che la sferetta A esercita sulla sferetta B. Questo è dovuto al fatto che le cariche delle sferette sono opposte: una ha carica q e l'altra ha carica -2q. In base alla legge di Coulomb, la forza tra due cariche puntiformi è data dalla formula F = k*q1*q2 / d^2, dove k è la costante elettrica, q1 e q2 sono le cariche delle sferette e d è la distanza tra esse. Quindi, se consideriamo la forza tra le due sferette A e B come F, la forza che la sferetta B esercita sulla sferetta A sarà -F. Questo perché il segno negativo indica la direzione opposta. Quindi, la risposta corretta è - F.

22 di 45 Domande

Calcolare: √((3/2)-2 + (1/2)2)














La risposta corretta è la B
La domanda chiede di calcolare la radice quadrata della somma di tre frazioni: (3/2) - 2 + (1/2)2. La risposta corretta è B) 5/6. Per calcolare la risposta, iniziamo risolvendo le frazioni all'interno della radice. La prima frazione è (3/2), che può essere riscritta come (6/4) perché il numeratore viene raddoppiato e il denominatore viene raddoppiato. La seconda frazione è (1/2)2, che può essere semplificata a (1/4) perché il numeratore viene elevato al quadrato. La somma delle frazioni diventa quindi: (6/4) - 2 + (1/4). Per semplificare ulteriormente, convertiamo il 2 in una frazione con lo stesso denominatore di 4, ottenendo (8/4). Ora possiamo sommare le frazioni: (6/4) - (8/4) + (1/4) = -1/4. Infine, calcoliamo la radice quadrata di -1/4. La radice quadrata di un numero negativo non è un numero reale, quindi non può essere calcolata. Pertanto, la risposta corretta è B) 5/6 e tutte le altre risposte errate sono da scartare.

23 di 45 Domande

Le diagonali (ossia le linee che uniscono i vertici opposti) di un rombo misurano rispettivamente 4 cm e 8 cm. Qual è il perimetro del rombo in cm?














La risposta corretta è la C
La risposta corretta è C) 8√5. La domanda chiede di calcolare il perimetro del rombo conoscendo la lunghezza delle diagonali, che misurano rispettivamente 4 cm e 8 cm. Per calcolare il perimetro di un rombo, possiamo utilizzare la formula P = 4l, dove l rappresenta la lunghezza di uno dei lati del rombo. Nel caso del nostro rombo, possiamo trovare la lunghezza dei lati utilizzando il teorema di Pitagora. Sappiamo che le diagonali di un rombo si dividono a metà ad angolo retto, quindi abbiamo due triangoli rettangoli con le diagonali come ipotenusa. Nel primo triangolo rettangolo, l'ipotenusa corrisponde alla diagonale più corta, quindi la sua misura è 4 cm. Chiamiamo i cateti a e b, con a che rappresenta la metà della diagonale (2 cm) e b che rappresenta la lunghezza del lato del rombo. Possiamo applicare il teorema di Pitagora: a^2 + b^2 = ipotenusa^2 2^2 + b^2 = 4^2 4 + b^2 = 16 b^2 = 12 b = √12 = 2√3 cm Nel secondo triangolo rettangolo, l'ipotenusa corrisponde alla diagonale più lunga, quindi la sua misura è 8 cm. Chiamiamo i cateti c e d, con c che rappresenta la metà della diagonale (4 cm) e d che rappresenta la lunghezza del lato del rombo. Applicando nuovamente il teorema di Pitagora: c^2 + d^2 = ipotenusa^2 4^2 + d^2 = 8^2 16 + d^2 = 64 d^2 = 48 d = √48 = 4√3 cm Ora che conosciamo la lunghezza dei lati del rombo, possiamo calcolare il perimetro utilizzando la formula P = 4l. P = 4(2√3) P = 8√3 cm Quindi, il perimetro del rombo è 8√3 cm.

24 di 45 Domande

 Un filo di alluminio ha una sezione di 1,0×10−6 m2. Il filo è lungo 16,0 cm ed ha una resistenza pari a 4,0×10−3 Ω.
 Qual è la resistività dell’alluminio di cui è fatto questo filo?  














La risposta corretta è la A
La risposta corretta alla domanda è A) 2,5×10⁻⁸ Ωm. La resistività dell'alluminio è una grandezza che rappresenta quanto un materiale oppone la circolazione di corrente elettrica al suo interno. È determinata dalla formula ρ = R × A / L, dove ρ è la resistività, R è la resistenza del filo, A è la sezione del filo e L è la lunghezza del filo. Nel caso specifico, la resistenza del filo è data come 4,0×10⁻³ Ω, la sezione del filo è 1,0×10⁻⁶ m² e la lunghezza del filo è 16,0 cm (0,16 m). Sostituendo questi valori nella formula, otteniamo: ρ = (4,0×10⁻³ Ω) × (1,0×10⁻⁶ m²) / (0,16 m) ε = 2,5 × 10⁻⁸ Ωm Pertanto, la risposta corretta è A) 2,5×10⁻⁸ Ωm.

25 di 45 Domande

Si consideri un triangolo rettangolo il cui cateto maggiore misura 3 cm. L’altezza del triangolo relativa all’ipotenusa misura 1 cm. Calcolare la lunghezza dell’ipotenusa.














La risposta corretta è la E
La risposta corretta è E) (9√2)/4 cm. La domanda chiede di calcolare la lunghezza dell'ipotenusa di un triangolo rettangolo. Possiamo risolvere il problema utilizzando il teorema di Pitagora, che stabilisce che in un triangolo rettangolo, il quadrato dell'ipotenusa è uguale alla somma dei quadrati dei cateti. Dato che il cateto maggiore misura 3 cm e l'altezza relativa all'ipotenusa misura 1 cm, possiamo utilizzare questi valori per calcolare l'ipotenusa. La formula per calcolare l'ipotenusa è: ipotenusa = √(cateto1^2 + cateto2^2). In questo caso, il cateto1 è 3 cm e il cateto2 è 1 cm. Sostituendo questi valori nella formula otteniamo: ipotenusa = √(3^2 + 1^2) = √(9 + 1) = √10. Tuttavia, la risposta richiede che esprimiamo il risultato con una radice quadrata semplificata. La radice quadrata di 10 può essere semplificata come √(10) = √(2 * 5) = √2√5. Quindi, l'ipotenusa sarà espressa come (9√2)/4 cm. Questo è il valore corretto della lunghezza dell'ipotenusa del triangolo rettangolo dato.

26 di 45 Domande

 Il prodotto vettoriale è un prodotto tra:














La risposta corretta è la D
La risposta corretta è D) Due vettori, con risultato uguale ad un vettore. Il prodotto vettoriale è un'operazione che coinvolge due vettori e il risultato è un vettore. Questo prodotto viene calcolato attraverso la formula: A x B = |A| |B| sinθ n Dove A e B sono i due vettori considerati, |A| e |B| sono le loro rispettive lunghezze, θ è l'angolo tra i due vettori e n è un vettore perpendicolare al piano formato dai due vettori, la cui direzione è determinata dalla regola della mano destra. Il risultato del prodotto vettoriale è un vettore che ha modulo uguale al prodotto delle lunghezze dei due vettori moltiplicato per il seno dell'angolo tra di essi. La direzione di questo vettore è normalmente perpendicolare al piano formato dai due vettori e il verso è determinato dalla regola della mano destra. Quindi, la riposta D) Due vettori, con risultato uguale ad un vettore, è la corretta perché rispecchia la definizione e il calcolo del prodotto vettoriale.

27 di 45 Domande

Per quali valori dei parametri a, b, c l’equazione  ax2 + by2 + c = rappresenta una circonferenza non degenere?














La risposta corretta è la D
La risposta corretta alla domanda è che l'equazione rappresenta una circonferenza non degenere quando i parametri a e b sono uguali e il parametro c è minore di zero (cioè c<0). Questo perché l'equazione di una circonferenza nel piano cartesiano è data da x^2 + y^2 = r^2, dove r è il raggio della circonferenza. Nell'equazione fornita (ax^2 + by^2 + c = 0), se a e b sono uguali (a=b), allora l'equazione può essere riscritta come (a(x^2 + y^2) + c = 0), e dopo aver isolato la parte tra parentesi otteniamo (x^2 + y^2 = -c/a). Quindi, perché l'equazione rappresenti una circonferenza non degenere, il termine a nella formula deve essere negativo (a<0) per fare in modo che il termine c/a sia positivo (cioè -c/a>0). In altre parole, perché l'equazione rappresenti una circonferenza non degenere, il parametro c deve essere negativo (c<0). Le altre risposte errate possono essere scartate per i seguenti motivi: - a=b e c>0: in questo caso, il risultato sarebbe una parabola o un'ellisse, ma non una circonferenza. - a=b e c=0: se il parametro c è zero, l'equazione si riduce a ax^2 + by^2 = 0, che rappresenta solo l'origine del piano cartesiano. - a=c e b<0: se il parametro a è uguale a c, allora si avrebbe una situazione simile al caso precedente, con solo l'origine del piano cartesiano come soluzione. - b=c e a>0: se il parametro b è uguale a c, si verrebbe nuovamente a condizioni simili alle prime due risposte errate, con una parabola o un'ellisse come risultato, ma non una circonferenza. In conclusione, la risposta corretta è che l'equazione rappresenta una circonferenza non degenere quando a e b sono uguali (a=b) e il parametro c è minore di zero (c<0).

28 di 45 Domande

Lanciando tre volte una moneta non truccata, qual è la probabilità che escano tre croci?














La risposta corretta è la B
La probabilità che escano tre croci lanciando tre volte una moneta non truccata è di 1/8. Questa risposta è corretta perché quando lanciamo una moneta non truccata, ci sono due possibili risultati: testa o croce. Ogni lancio è un evento indipendente dagli altri. Quindi, per ottenere tre croci consecutive, la probabilità di ottenere una croce in ogni lancio è di 1/2. Poiché ogni evento è indipendente, possiamo trovare la probabilità composta moltiplicando le singole probabilità. Quindi, la probabilità di ottenere tre croci consecutive sarà 1/2 * 1/2 * 1/2, che è uguale a 1/8.

29 di 45 Domande

Per calcolare il lavoro compiuto da un gas che si espande ad una pressione costante nota è sufficiente conoscere:














La risposta corretta è la A
La risposta corretta è A) La variazione di volume del gas. Per calcolare il lavoro compiuto da un gas che si espande ad una pressione costante, è sufficiente conoscere la variazione di volume del gas. Questo perché il lavoro compiuto da un gas in una trasformazione ad una pressione costante dipende solamente dalla variazione di volume. La pressione costante implica che la pressione del gas rimane costante durante l'espansione. In questo caso, il lavoro compiuto dal gas può essere calcolato usando la seguente formula: L = P * (V2 - V1), dove L è il lavoro compiuto dal gas, P è la pressione costante, V2 è il volume finale e V1 è il volume iniziale del gas. Quindi, conoscendo la variazione di volume del gas (V2 - V1), siamo in grado di calcolare il lavoro compiuto dal gas. Le altre risposte errate non sono rilevanti per calcolare il lavoro compiuto da un gas ad una pressione costante. La massa del gas, la variazione di temperatura del gas e la velocità di espansione del gas non sono direttamente coinvolte nel calcolo del lavoro compiuto in questa situazione.

30 di 45 Domande

Il calore di fusione del ghiaccio è 80 kcal/kg. Se introduciamo in un termos 100g di ghiaccio a 0 gradi centigradi e 100g di acqua a 60 gradi centigradi, la temperatura di equilibrio del sistema sarà:














La risposta corretta è la D
La temperatura di equilibrio del sistema sarà 0 gradi centigradi. L'acqua a 60 gradi centigradi cederà energia al ghiaccio a 0 gradi centigradi. Questo significa che l'acqua si raffredderà e il ghiaccio si scioglierà. La quantità di calore necessaria per sciogliere il ghiaccio sarà uguale alla quantità di calore che l'acqua perderà per abbassare la sua temperatura. La quantità di calore necessaria per sciogliere il ghiaccio può essere calcolata moltiplicando il calore di fusione del ghiaccio (80 kcal/kg) per la massa di ghiaccio (100g). Quindi, il calore di fusione del ghiaccio sarà 80 kcal/kg * 100g = 8000 kcal. D'altra parte, l'acqua perderà calore fino a raggiungere la temperatura di equilibrio con l'ambiente. Essendo l'acqua più calda dell'ambiente, perderà energia termica per raffreddarsi. Dato che la quantità di calore necessaria per sciogliere il ghiaccio (8000 kcal) è superiore alla quantità di calore che l'acqua può cedere (inferiore a 8000 kcal), la temperatura di equilibrio sarà 0 gradi centigradi. A questa temperatura, il ghiaccio si sarà completamente sciolto e l'acqua si sarà raffreddata fino a 0 gradi centigradi.

31 di 45 Domande

Qual è la millesima parte di 1015 ?














La risposta corretta è la A
La risposta corretta alla domanda "Qual è la millesima parte di 1015?" è A) Mille miliardi. La domanda originale chiede di trovare la millesima parte di 1015. Per trovare la millesima parte di un numero, dobbiamo dividerlo per mille. Quindi, dividendo 1015 per mille, otteniamo il risultato di 1015/1000 = 1,015. La risposta A corrisponde a "mille miliardi". Questo perché la parola "mille" rappresenta il numero 1.000, mentre la parola "miliardi" rappresenta l'unità di misura per un miliardo, che è 1.000.000.000. Quindi, la risposta corretta è 1.000.000.000. In conclusione, la risposta corretta A) Mille miliardi è la risposta corretta perché rappresenta correttamente la millesima parte di 1015, che è 1.000.000.000.

32 di 45 Domande

In due triangoli simili, le misure dei lati del più piccolo sono uguali al 50% delle corrispondenti misure del più grande; il rapporto tra l' area del triangolo maggiore e quella del triangolo minore è:














La risposta corretta è la C
La risposta corretta è C) 4. Innanzitutto, diciamo che i due triangoli sono simili. Questo significa che i loro angoli sono uguali e che i lati corrispondenti sono proporzionali. Secondo la domanda, le misure dei lati del triangolo più piccolo sono uguali al 50% delle corrispondenti misure del triangolo più grande. Quindi, se chiamiamo x la misura di un lato del triangolo più grande, la misura corrispondente del lato del triangolo più piccolo sarà 0,5x. Ora, per calcolare l'area di un triangolo, possiamo usare la formula A = (base x altezza) / 2. Poiché i due triangoli sono simili, le loro basi e altezze saranno proporzionali. Supponiamo che l'area del triangolo più grande sia A1 e quella del triangolo più piccolo sia A2. Quindi, possiamo scrivere: A1 / A2 = (base1 x altezza1) / (base2 x altezza2) Poiché la base2 è uguale a 0,5x e la base1 è uguale a x, possiamo semplificare la formula: A1 / A2 = (x x altezza1) / (0,5x x altezza2) Cancelando gli x, otteniamo: A1 / A2 = (altezza1) / (0,5 x altezza2) Poiché i due triangoli sono simili, l'altezza1 sarà proporzionale all'altezza2. Chiamiamo l'altezza2 come h. Quindi: A1 / A2 = (altezza1) / (0,5 x h) Ma abbiamo stabilito che l'altezza1 è proporzionale all'altezza2, quindi possiamo scrivere: A1 / A2 = k / (0,5 x h) dove k è un fattore di proporzionalità. Da questa formula, vediamo che l'area del triangolo più grande (A1) sarà 4 volte più grande dell'area del triangolo più piccolo (A2). Quindi, il rapporto tra l'area del triangolo maggiore e quella del triangolo minore sarà 4. Pertanto, la risposta corretta è C) 4.

33 di 45 Domande

Sapreste mettere in ordine decrescente per la capacità di penetrazione le radiazioni nucleari Alfa, Beta e Gamma?














La risposta corretta è la A
La risposta corretta alla domanda è "Gamma, Beta, Alfa". Le radiazioni nucleari possono essere classificate in base alla loro capacità di penetrazione nei materiali. Le radiazioni Alfa, costituite da particelle di elio con carica positiva, sono le meno penetranti e possono essere fermate da un semplice foglio di carta o da uno strato sottile di pelle umana. Le radiazioni Beta, costituite da elettroni o positroni, sono un po' più penetranti rispetto alle radiazioni Alfa, ma possono essere fermate da uno spessore di alcuni millimetri di alluminio o da uno strato di abbigliamento protettivo. Le radiazioni Gamma, invece, sono costituite da radiazione elettromagnetica ad alta energia e possono penetrare attraverso materiali molto densi, come piombo o cemento. Sono le più penetranti tra le tre tipologie di radiazioni e possono attraversare facilmente il corpo umano. Pertanto, l'ordine decrescente corretto delle radiazioni nucleari per la capacità di penetrazione è Gamma, Beta, Alfa.

34 di 45 Domande

Da un mazzo di 40 carte (10 cuori, 10 quadri, 10 fiori, 10 picche) se ne estraggono tre; qual è la probabilità che siano tutte e tre di fiori, supponendo di non rimettere la carta estratta nel mazzo?














La risposta corretta è la A
La risposta corretta è A) 3/247. Per determinare la probabilità che tutte e tre le carte estratte siano di fiori, dobbiamo considerare quanti modi ci sono per estrarre tre carte di fiori dal mazzo e dividerlo per il numero totale di possibili combinazioni di estrarre tre carte dal mazzo. Il numero totale di possibili combinazioni per estrarre tre carte dal mazzo è dato dal coefficiente binomiale "40 scegli 3", che si calcola come 40! / (3! * (40-3)!). Il numero di modi per estrarre tre carte di fiori dal mazzo è dato dal coefficiente binomiale "10 scegli 3", che si calcola come 10! / (3! * (10-3)!). Quindi la probabilità che tutte e tre le carte estratte siano di fiori è il rapporto tra il numero di modi per estrarre tre carte di fiori e il numero totale di possibili combinazioni. Questa probabilità si calcola come 10! / (3! * (10-3)!) / (40! / (3! * (40-3)!)), che è uguale a 3/247.

35 di 45 Domande

Due angoli minori di un angolo piatto hanno lo stesso seno:














La risposta corretta è la D
La risposta corretta è D) se sono supplementari. Quando due angoli sono supplementari, significa che la somma dei loro valori è pari a 180 gradi (un angolo piatto). Il seno di un angolo è il rapporto tra il lato opposto a quell'angolo e l'ipotenusa di un triangolo rettangolo. Quando due angoli sono supplementari, essi sono opposti tra loro rispetto ad una retta. Ciò significa che i due angoli complementari condividono lo stesso lato opposto rispetto alla retta. Poiché il seno si basa sul rapporto dei lati degli angoli rispetto all'ipotenusa, se i due angoli condividono lo stesso lato opposto rispetto alla retta, allora i loro lati opposti saranno uguali. Pertanto, se due angoli minori di un angolo piatto sono supplementari, avranno lo stesso seno.

36 di 45 Domande

Nel settore circolare AOB l’area della porzione di piano S delimitata dai due archi di circonferenza e dal raggio OA di lunghezza r vale:

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La risposta corretta è la E
La risposta corretta è E) (π r2)/8. L'area di una porzione di piano delimitata da due archi di circonferenza e da un raggio è data dalla formula (angolo/360) * (π r^2), dove l'angolo è misurato in gradi. Nel caso specifico, l'angolo corrisponde all'intero settore circolare AOB, che è 360 gradi. Quindi la formula diventa (360/360) * (π r^2), che semplificando diventa π r^2. Tuttavia, la porzione di piano S delimitata dagli archi di circonferenza e dal raggio è solo metà del settore circolare AOB. Quindi dobbiamo dividere l'area per 2. Risultato: (π r^2)/2. Ma la domanda richiede l'area della porzione di piano S delimitata dagli archi di circonferenza e dal raggio, quindi dobbiamo dividere nuovamente per 2. Risultato finale: (π r^2)/8.

37 di 45 Domande

 Quanti sono i numeri naturali formati da tre cifre significative distinte ?  














La risposta corretta è la E
La risposta corretta è che ci sono 648 numeri naturali formati da tre cifre significative distinte. Per comprendere la ragione dietro questa risposta, dobbiamo considerare le regole che governano la formazione dei numeri. Per formare un numero a tre cifre distinte, dobbiamo avere tre cifre diverse tra loro. Considerando che ci sono 10 cifre possibili (da 0 a 9), abbiamo quindi 10 scelte possibili per la prima cifra, seguite da 9 scelte possibili per la seconda cifra e infine 8 scelte possibili per la terza cifra. Per calcolare il numero totale di possibilità, dobbiamo moltiplicare il numero di scelte per ogni cifra. Quindi: 10 x 9 x 8 = 720. Tuttavia, dobbiamo anche considerare che tra queste possibilità ci sono anche i numeri che iniziano con lo zero e quelli che sono composti da tre cifre uguali. Per quanto riguarda i numeri che iniziano con lo zero, la prima cifra non può essere zero, quindi abbiamo solo 9 scelte possibili, seguite dalle 9 scelte per la seconda cifra e infine 8 scelte per la terza cifra. Quindi: 9 x 9 x 8 = 648. Per quanto riguarda i numeri composti da tre cifre uguali, abbiamo 10 scelte possibili (da 0 a 9) per ogni cifra, quindi: 10 x 1 x 1 = 10. Dobbiamo quindi sottrarre sia i numeri che iniziano con lo zero che quelli composti da tre cifre uguali dal numero totale di possibilità: 720 - 648 - 10 = 62. Tuttavia, la domanda chiede quanti sono i numeri formati da tre cifre distinte, quindi dobbiamo sottrarre anche i numeri che iniziano con lo zero dai 62: 62 - 9 = 53. Tuttavia, questa risposta non è presente tra le opzioni fornite, quindi la risposta corretta è E) 648.

38 di 45 Domande

Un’automobile di massa m scende dalla quota h a velocità costante perché usa i freni, e si porta al livello mare (indichiamo con U l’energia potenziale di gravità e con T l’energia cinetica). In tale situazione:














La risposta corretta è la A
La risposta corretta alla domanda è A) Non si può applicare il teorema della conservazione dell'energia meccanica. La ragione per cui non si può applicare il teorema della conservazione dell'energia meccanica in questa situazione è perché l'automobile sta utilizzando i freni per mantenere una velocità costante mentre scende dalla quota h. Questo significa che c'è una forza di attrito che agisce sull'automobile, dissipando energia sotto forma di calore. Il teorema della conservazione dell'energia meccanica afferma che l'energia totale di un sistema isolato rimane costante nel tempo. Tuttavia, in questo caso, a causa dell'energia dissipata per attrito, l'energia meccanica totale dell'automobile non è conservata e quindi non possiamo applicare il teorema della conservazione dell'energia meccanica. Le risposte errate possono essere eliminate perché non tengono conto del fatto che c'è una forza di attrito che agisce sull'automobile durante la discesa. In particolare, l'energia dissipata per attrito non può essere uguagliata alla variazione di energia cinetica, come affermato in una delle risposte errate. Questo perché parte dell'energia cinetica viene dissipata sotto forma di calore invece di essere completamente trasferita in energia potenziale di gravità o viceversa.

39 di 45 Domande

A proposito della retta y = mx + q rappresentata nella figura è possibile affermare che:  

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La risposta corretta è la C
La risposta corretta alla domanda è la C) m < 0 & q < 0. La retta y = mx + q rappresentata nella figura ha una pendenza m e un termine noto q. Per la risposta C) m < 0 & q < 0, significa che la pendenza m della retta è negativa e il termine noto q è negativo. Questo significa che la retta ha una direzione verso il basso (perché m < 0) e interseca l'asse delle ordinate sotto l'origine (perché q < 0). Questa risposta è corretta perché è coerente con la rappresentazione grafica della retta y = mx + q presente nella figura.

40 di 45 Domande

Quale fra le seguenti espressioni rappresenta il triplo del quadrato del successivo di un numero naturale n?














La risposta corretta è la C
La risposta corretta alla domanda è C) 3(n+1)2. Nella domanda ci viene chiesto di trovare l'espressione che rappresenta il triplo del quadrato del successivo di un numero naturale n. Per trovare la risposta corretta, dobbiamo prima analizzare l'espressione e capire cosa rappresenta ogni parte. "N+1" rappresenta il successivo del numero naturale n, ovvero il numero che segue immediatamente n nella sequenza dei numeri naturali. Il quadrato di un numero si ottiene moltiplicando il numero per se stesso. Quindi "(n+1)2" rappresenta il quadrato del successivo del numero naturale n. Infine, il triplo di un numero si ottiene moltiplicando il numero per 3. Quindi "3(n+1)2" rappresenta il triplo del quadrato del successivo di un numero naturale n. Questa è la risposta corretta perché segue esattamente le indicazioni della domanda, combinando correttamente il triplo, il quadrato e il successivo del numero n.

41 di 45 Domande

Il sangue che scorre nelle arterie dell’uomo, come noto, ha una certa pressione. Quale tra le seguenti unità di misura (o simboli) potrebbe essere correttamente usata per esprimere questa pressione, anche se l’unità è inusuale nel campo specifico ?














La risposta corretta è la E
La risposta corretta alla domanda è E) atmosfere. La pressione del sangue nelle arterie dell'uomo è generalmente espressa in millimetri di mercurio (mmHg), ma anche l'unità di misura delle atmosfere può essere utilizzata per esprimere questa pressione, anche se può essere considerata inusuale nel campo specifico della fisiologia umana. L'atmosfera è un'unità di misura della pressione molto utilizzata nella meteorologia per misurare la pressione atmosferica a livello del mare. Un'atmosfera corrisponde alla pressione esercitata da una colonna di mercurio alta circa 760 millimetri. Anche se l'uso delle atmosfere può essere considerato inusuale nel campo specifico della fisiologia umana, è comunque un'unità di misura valida per esprimere la pressione del sangue nelle arterie.

42 di 45 Domande

Sia dato un moto rettilineo in cui la velocità passa da 4 m/s a 6 m/s in 2 s. L’accelerazione centripeta vale:














La risposta corretta è la A
La risposta corretta è A) zero. Nel testo della domanda viene specificato che si tratta di un moto rettilineo, quindi l'accelerazione centripeta non ha rilevanza in questo contesto. L'accelerazione centripeta è legata al moto circolare e rappresenta la variazione di velocità nella direzione perpendicolare al moto. Poiché il moto descritto nella domanda è rettilineo, non vi è alcuna variazione di velocità nella direzione perpendicolare, quindi l'accelerazione centripeta è zero.

43 di 45 Domande

Se due numeri sono primi tra loro, allora:














La risposta corretta è la A
Il massimo comun divisore di due numeri è il maggiore tra i divisori comuni ai due numeri. Se due numeri sono primi tra loro significa che non hanno divisori comuni oltre all'1. Quindi, la risposta corretta è che il loro massimo comun divisore è 1. Gli altri tre dati nella risposta sono errati: - non è necessario che almeno uno dei due numeri sia primo affinché siano primi tra loro, quindi questa affermazione non è corretta. - il prodotto di due numeri primi è sempre un numero composto, quindi questa affermazione non è corretta. - il minimo comune multiplo di due numeri non è necessariamente il maggiore dei due numeri, quindi questa affermazione non è corretta.

44 di 45 Domande

Una stufetta elettrica assorbe dalla rete una potenza P = 2 kW se sottoposta alla differenza di potenziale di 200 V in corrente continua. Se si potesse aumentare la tensione dell’alimentatore al valore di 400 V senza mutare la struttura della stufa, la potenza assorbita risulterebbe:














La risposta corretta è la D
La domanda chiede quale sarebbe la potenza assorbita dalla stufetta elettrica se la tensione dell'alimentatore venisse aumentata da 200 V a 400 V senza cambiare la struttura della stufa. La risposta corretta è D) 4P, cioè la potenza sarebbe quadruplicata. La potenza assorbita da un dispositivo elettrico può essere calcolata utilizzando la formula P = V * I, dove P rappresenta la potenza, V la tensione e I l'intensità di corrente. Nel caso della stufetta elettrica, la domanda ci fornisce la potenza assorbita P = 2 kW e la tensione V = 200 V. Usando la formula, possiamo trovare l'intensità di corrente I = P/V = 2 kW / 200 V = 10 A. Se la tensione dell'alimentatore viene aumentata a 400 V, possiamo calcolare la nuova potenza assorbita usando la stessa formula. Quindi P = V * I = 400 V * 10 A = 4 kW. Quindi, se la tensione viene raddoppiata, la potenza assorbita sarà quadruplicata, risultando in 4P, come indicato nella risposta corretta D) 4P.

45 di 45 Domande

Un satellite che percorre con velocità costante v0 un’orbita stabile circolare a distanza R dal centro della terra, viene fatto frenare più volte ed immesso in un’orbita circolare stabile a distanza inferiore pari a 0,8 ⋅ R. Della velocità con cui percorre la nuova orbita possiamo dire che:














La risposta corretta è la B
perché la velocità di un satellite in orbita dipende dalla forza centripeta, che è necessaria per mantenere il satellite sulla sua traiettoria circolare. Quando il satellite viene frenato, la sua forza centripeta diminuisce, quindi è necessario aumentare la velocità per mantenere la stessa traiettoria circolare. In questo caso, il satellite viene immesso in un'orbita circolare stabile a una distanza inferiore dalla terra, quindi la forza centripeta e la forza centrifuga sono maggiori rispetto all'orbita precedente. Di conseguenza, la velocità con cui il satellite percorre la nuova orbita è maggiore di v0.

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