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1 di 38 Domande

In un triangolo gli angoli “alfa”, “beta” e “gamma” valgono:
alfa = X
beta = alfa + 30°
gamma = beta + 60°.
Quanto vale l’angolo “alfa” (cioè X)?














La risposta corretta è la E
La risposta corretta è E) X = 20°. Questo perché, secondo le informazioni fornite dalla domanda, sappiamo che gli angoli alfa, beta e gamma sono collegati da certe relazioni. In particolare, il valore dell'angolo beta è uguale al valore dell'angolo alfa aumentato di 30° e il valore dell'angolo gamma è uguale al valore dell'angolo beta aumentato di 60°. Quindi, possiamo scrivere le seguenti equazioni: - beta = alfa + 30° - gamma = beta + 60° Dobbiamo ora trovare il valore di alfa, quindi isoliamo alfa in una delle due equazioni. Possiamo prendere la prima equazione e sostituire il valore di beta con alfa + 30°: - beta = alfa + 30° - alfa + 30° = alfa + 30° Notiamo che alfa appare su entrambi i lati dell'equazione e si semplifica, lasciandoci con l'equazione 30° = 30°. Questo significa che alfa può assumere qualsiasi valore e quindi non possiamo determinarne il valore esatto. Tuttavia, possiamo trovare alcune restrizioni sul suo intervallo di valori. Considerando che gli angoli di un triangolo devono sommare 180°, possiamo scrivere un'ultima equazione che mette insieme gli angoli alfa, beta e gamma: - alfa + beta + gamma = 180° - alfa + (alfa + 30°) + (beta + 60°) = 180° Semplificando la seconda equazione, otteniamo: 2alfa + beta + 90° = 180°. Sostituendo il valore di beta con alfa + 30°, otteniamo: 2alfa + (alfa + 30°) + 90° = 180°. Semplificando ancora, otteniamo: 3alfa + 120° = 180°. Sottraendo 120° da entrambi i lati dell'equazione, otteniamo: 3alfa = 60°. Dividendo entrambi i lati per 3, otteniamo: alfa = 20°. Quindi, la risposta corretta è X = 20°.

2 di 38 Domande

x ed y sono due numeri reali positivi tali che y<x. Di conseguenza:














La risposta corretta è la D
La domanda chiede di considerare due numeri reali positivi, x e y, tali che y x/y e y

3 di 38 Domande

Siano date 3 resistenze elettriche, ohmiche, poste in parallelo. Due di esse valgano 10 Ω, la terza valga 1 MΩ. La resistenza equivalente vale:














La risposta corretta è la E
La domanda chiede di calcolare la resistenza equivalente di tre resistenze ohmiche poste in parallelo. Per rispondere a questa domanda, dobbiamo calcolare la resistenza equivalente utilizzando la formula: 1/R_eq = 1/R1 + 1/R2 + 1/R3 Dove R_eq è la resistenza equivalente e R1, R2 e R3 sono le resistenze fornite nella domanda. Dalla domanda, sappiamo che R1 e R2 hanno un valore di 10 Ω e R3 ha un valore di 1 MΩ (1 Megaohm = 1.000.000 Ω). Possiamo sostituire questi valori nella formula e calcolare la resistenza equivalente: 1/R_eq = 1/10 + 1/10 + 1/1.000.000 1/R_eq = 0,1 + 0,1 + 0,000001 1/R_eq = 0,200001 Per calcolare R_eq dobbiamo invertire questo valore: R_eq = 1/0,200001 R_eq ≈ 5 Ω Quindi, la risposta corretta è E) circa 5 Ω. La resistenza equivalente delle tre resistenze ohmiche poste in parallelo è di circa 5 Ω.

4 di 38 Domande

Quanti sono i numeri di due cifre in cui la somma delle cifre è 12?














La risposta corretta è la E
La domanda chiede quanti sono i numeri di due cifre in cui la somma delle cifre è 12. La risposta corretta è E) 7. Per spiegarne la correttezza, possiamo analizzare i possibili numeri di due cifre in cui la somma delle cifre è 12. Il numero più grande possibile è 99, che ha una somma delle cifre pari a 18. Quindi, è impossibile ottenere una somma di 12 con i numeri di due cifre a due cifre. Il numero più piccolo possibile è 39, con una somma delle cifre di 12. Possiamo quindi trovare tutti gli altri numeri di due cifre con una somma di 12 concentrandoci sulle permutazioni delle cifre 3 e 9. Ci sono due permutazioni possibili: - 39 - 93 Quindi, ci sono complessivamente 2 numeri di due cifre in cui la somma delle cifre è 12. Questa risposta corretta è in contrasto con le risposte errate fornite (6, 36, 45, 4) che non rispettano la condizione che la somma delle cifre deve essere 12.

5 di 38 Domande

A una batteria da automobile da 12 V vengono collegati in serie 2 elementi resistivi così costituiti:

1) due resistenze da 60 e 120 ohm collegate tra loro in parallelo;

2) una resistenza da 40 ohm.

Trascurando la resistenza dei conduttori, qual è il valore più probabile della corrente circolante nel circuito?














La risposta corretta è la B
La risposta corretta alla domanda è B) 150,0 mA. La corrente circolante nel circuito può essere calcolata utilizzando la legge di Ohm, che afferma che la corrente è uguale al rapporto tra la differenza di potenziale e la resistenza. In questo caso, abbiamo una batteria da 12 V collegata in serie a due elementi resistivi. Il primo elemento consiste di due resistenze da 60 e 120 ohm collegate in parallelo, mentre il secondo elemento è una resistenza da 40 ohm. Per calcolare la corrente che circola nel circuito, dobbiamo prima calcolare la resistenza equivalente del primo elemento resistivo. Poiché le due resistenze sono collegate in parallelo, possiamo calcolare la resistenza equivalente utilizzando la formula: 1/Req = 1/R1 + 1/R2 Dove R1 e R2 sono le resistenze da 60 e 120 ohm. Sostituendo i valori nella formula otteniamo: 1/Req = 1/60 + 1/120 1/Req = 2/120 + 1/120 1/Req = 3/120 Req = 120/3 Req = 40 ohm Quindi, la resistenza equivalente del primo elemento resistivo è di 40 ohm. Ora possiamo calcolare la resistenza totale del circuito sommando la resistenza equivalente del primo elemento con la resistenza del secondo elemento: Rtot = Req + R2 Rtot = 40 + 40 Rtot = 80 ohm Ora possiamo calcolare la corrente circolante nel circuito utilizzando la legge di Ohm: I = V / R I = 12 V / 80 ohm I = 0,15 A Convertendo l'unità di misura da ampere in miliampere, otteniamo: I = 150,0 mA Quindi, il valore più probabile della corrente circolante nel circuito è di 150,0 mA.

6 di 38 Domande

Il rapporto tra i volumi di due cubi è 4. Qual è il rapporto tra le loro superfici?














La risposta corretta è la E
La risposta corretta è 42/3. Il rapporto tra i volumi di due cubi è dato dal cubo del rapporto tra i lati dei cubi. Quindi, se chiamiamo V1 e V2 i volumi dei due cubi, e a1 e a2 i lati dei cubi, abbiamo che il rapporto tra i volumi è dato da: V1/V2 = (a1/a2)^3. Nel nostro caso, il rapporto tra i volumi è 4, quindi possiamo scrivere l'equazione: 4 = (a1/a2)^3. Dobbiamo trovare il rapporto tra le superfici dei due cubi. La superficie di un cubo è data da 6 volte il quadrato del lato, quindi se chiamiamo S1 e S2 le superfici dei due cubi, e a1 e a2 i lati dei cubi, abbiamo che il rapporto tra le superfici è dato da: S1/S2 = (a1^2/a2^2) * 6. Ora dobbiamo trovare il rapporto tra le superfici. Possiamo sfruttare l'equazione che abbiamo trovato precedentemente, cioè: 4 = (a1/a2)^3. Elevando entrambi i membri all'esponente 2, otteniamo: 16 = (a1^2/a2^2)^3. Sostituendo questo risultato nell'equazione per il rapporto tra le superfici, otteniamo: S1/S2 = (16/6) = 8/3 = 42/3. Quindi, il rapporto tra le superfici dei due cubi è 42/3.

7 di 38 Domande

Rispetto ad un sistema di riferimento cartesiano ortonormale nel piano le coordinate dei punti A e B sono (1,1) e (3,2). Quale dei seguenti punti e' allineato con A e B?














La risposta corretta è la C
La risposta corretta è C) (-1,0). Per capire perché questa risposta è corretta, è importante ricordare che due punti nel piano sono allineati se e solo se la retta che li congiunge è una retta. Considerando i punti A(1,1) e B(3,2), possiamo calcolare la pendenza della retta che li congiunge utilizzando la formula: m = (y2 - y1) / (x2 - x1) Dove (x1, y1) sono le coordinate di A e (x2, y2) sono le coordinate di B. Applicando la formula otteniamo: m = (2 - 1) / (3 - 1) = 1 / 2 Quindi la pendenza della retta che congiunge A e B è 1/2. Ora prendiamo in considerazione il punto C(-1,0) che ci viene chiesto se è allineato con A e B. Ancora una volta utilizziamo la formula della pendenza per calcolare la pendenza della retta che congiunge A e C: m = (0 - 1) / (-1 - 1) = -1 / -2 = 1/2 Notiamo che la pendenza della retta che congiunge A e C è uguale alla pendenza della retta che congiunge A e B, ovvero 1/2. Quindi possiamo concludere che il punto C(-1,0) è allineato con A e B perché la retta che li congiunge ha la stessa pendenza.

8 di 38 Domande

Il volume di una data massa di un gas ideale viene trasformato adiabaticamente. Quale tra le seguenti affermazioni riguardanti questa trasformazione deve essere vera?














La risposta corretta è la E
Risposta corretta E) NON vi è alcuno scambio di energia termica con l'ambiente circostante. La risposta corretta indica che durante la trasformazione adiabatica non avviene scambio di energia termica con l'ambiente circostante. Questo significa che il sistema isolato termicamente, che nel caso è la massa di gas ideale, non scambia calore con l'esterno. L'adiabatico indica proprio l'assenza di trasferimento di energia termica, che avviene solamente in seguito a lavoro meccanico sul sistema. Quindi, durante la trasformazione adiabatica, il volume del gas ideale cambia senza che ci sia scambio di calore con l'ambiente esterno.

9 di 38 Domande

Osservando un oggetto perfettamente immobile in galleggiamento nel mare, che cosa si può dire delle forze che agiscono su di esso?














La risposta corretta è la A
Risposta corretta: Se osserviamo un oggetto perfettamente immobile in galleggiamento nel mare, possiamo dire che agiscono diverse forze su di esso, ma la loro risultante è nulla. Spiegazione: L'oggetto in galleggiamento nel mare è soggetto a diverse forze. La forza di Archimede agisce verso l'alto ed è uguale al peso del liquido spostato dall'oggetto. Questa forza compensa esattamente la forza peso dell'oggetto, che agisce verso il basso a causa della gravità. Inoltre, ci possono essere altre forze che agiscono sull'oggetto, come ad esempio la resistenza dell'acqua o le correnti marine. Tuttavia, se l'oggetto è perfettamente immobile, la risultante di tutte queste forze deve essere zero affinché l'oggetto rimanga in equilibrio in galleggiamento. Pertanto, possiamo concludere che agiscono più forze sull'oggetto in galleggiamento nel mare, ma la loro risultante è nulla in modo che l'oggetto rimanga in equilibrio e non si muova.

10 di 38 Domande

Si lasciano cadere a terra dalla medesima altezza un foglio e una pallina, entrambi di carta e di massa 15 grammi:














La risposta corretta è la E
La risposta corretta è E) Arriva prima la pallina, perché c'è l'aria. La ragione per cui la pallina arriva prima del foglio è legata alla presenza dell'aria. Quando un oggetto cade, oltre ad essere soggetto alla forza gravitazionale che lo spinge verso il basso, deve anche superare la resistenza dell'aria che agisce in direzione opposta. La resistenza dell'aria dipende da diversi fattori, tra cui la forma dell'oggetto e la sua superficie. In generale, gli oggetti più densi e compatti, come la pallina di carta, incontrano una resistenza dell'aria minore rispetto a oggetti piatti e sottili come un foglio di carta. Di conseguenza, la pallina viene meno rallentata dalla resistenza dell'aria e cade più velocemente rispetto al foglio. Questo significa che arriva a terra prima del foglio, nonostante siano partiti dalla stessa altezza. È importante notare che se la resistenza dell'aria fosse trascurabile, entrambi gli oggetti cadrebbero alla stessa velocità e quindi arriverebbero a terra contemporaneamente. Tuttavia, nella realtà, la resistenza dell'aria gioca un ruolo significativo nella caduta degli oggetti e determina la differenza di tempo tra la pallina e il foglio.

11 di 38 Domande

Un triangolo rettangolo, ruotando intorno all'ipotenusa, genera:














La risposta corretta è la A
Risposta corretta: Un triangolo rettangolo, ruotando intorno all'ipotenusa, genera due coni uniti per la base. Spiegazione: Quando un triangolo rettangolo ruota intorno alla sua ipotenusa, l'ipotenusa diventa l'asse di rotazione. Questo significa che il triangolo genera una figura tridimensionale che ha come base due cerchi congruenti (uno per ciascun cateto del triangolo rettangolo) uniti per la base, che è l'ipotenusa stessa. Questa figura tridimensionale è chiamata cono, e nel caso del triangolo rettangolo produce due coni uniti per la base. Pertanto, la risposta A) "Due coni uniti per la base" è corretta.

12 di 38 Domande

Se i tre angoli di un triangolo sono eguali ai tre angoli di un secondo triangolo, i due triangoli sono:














La risposta corretta è la D
La risposta corretta è D) Sempre simili. I due triangoli sono sempre simili quando i loro angoli sono uguali. La similitudine dei triangoli si basa sulla proprietà che se due triangoli hanno gli angoli corrispondenti uguali, allora sono simili. In questo caso, poiché i tre angoli dei due triangoli sono gli stessi, possiamo concludere che i due triangoli sono simili. Le risposte errate possono essere scartate perché non sono coerenti con la proprietà dei triangoli. Gli angoli degli equilateri sono uguali, non necessariamente simili. Gli angoli sempre uguali implicherebbero che i due triangoli sono congruenti, ma questo è vero solo se anche i loro lati sono uguali. Entrambi rettangoli non è una risposta corretta perché la domanda non fa riferimento agli angoli retti. La risposta "non è possibile rispondere perché mancano i valori delle ampiezze degli angoli" è errata perché la domanda afferma che i tre angoli di entrambi i triangoli sono uguali.

13 di 38 Domande

I valori delle seguenti potenze: https://app.testammissione.com/wp-content/uploads/2022/02/dfae.jpg sono rispettivamente:














La risposta corretta è la B
La risposta corretta è B) nessuna delle altre risposte è corretta. La domanda chiede i valori delle potenze rappresentate nell'immagine fornita. Osservando l'immagine, possiamo vedere che sono presenti quattro operazioni di potenza, ciascuna con una base diversa e un esponente diverso. Analizziamo le risposte errate per capire perché non sono corrette: - La risposta -1/4, 27, impossibile indica che la prima potenza ha come base -1/4 e come esponente 27. Tuttavia, ciò è errato poiché l'esponente è rappresentato da un numero negativo, e l'elevamento a una potenza negativa non è definito per i numeri reali. - La risposta -1/4, impossibile, 1/128 indica che la seconda potenza ha come base -1/4 e come esponente 1/128. Anche questa risposta non è corretta, poiché l'esponente rappresentato è un numero irrazionale e non può essere calcolato con precisione. - La risposta -1/4, 1/27, impossibile indica che la terza potenza ha come base -1/4 e come esponente 1/27. Anche questa risposta è errata, poiché l'esponente rappresentato è un numero irrazionale e non può essere calcolato con precisione. - La risposta 4, 27, impossibile indica che la quarta potenza ha come base 4 e come esponente 27. Questa risposta è errata perché l'esponente rappresentato è troppo elevato per essere calcolato con precisione senza l'uso di approssimazioni. Pertanto, la risposta corretta è B) nessuna delle altre risposte è corretta perché tutte le risposte errate indicano esponenti che sono irrazionali o troppo elevati per essere calcolati con precisione.

14 di 38 Domande

Sia f(x) = (x2 - 1)1/3, allora f(3) vale:














La risposta corretta è la A
La risposta corretta alla domanda "Sia f(x) = (x^2 - 1)^(1/3), allora f(3) vale?" è A) 2. Per calcolare f(3), dobbiamo inserire il valore di x nella funzione f(x) e calcolare il risultato. Quindi f(3) = (3^2 - 1)^(1/3) = (9 - 1)^(1/3) = 8^(1/3). Il cubo di 8 è 2, quindi giungiamo alla risposta f(3) = 2. In sintesi, la risposta A) 2 è corretta perché applichiamo il valore 3 nella funzione f(x) e otteniamo 2 come risultato finale.

15 di 38 Domande

Se in un triangolo rettangolo i lati misurano 6, 8 e 10 cm quali sono, in cm, rispettivamente le misure dei raggi delle circonferenze inscritta e circoscritta? 














La risposta corretta è la E
La risposta corretta alla domanda è 2 e 5. Nel contesto di un triangolo rettangolo, il raggio della circonferenza inscritta è sempre uguale alla semisomma dei cateti. Nel nostro caso, i cateti misurano 6 e 8 cm, quindi il raggio della circonferenza inscritta sarà (6+8)/2 = 14/2 = 7 cm. Il raggio della circonferenza circoscritta, invece, è sempre uguale alla metà dell'ipotenusa. Nel nostro caso, l'ipotenusa misura 10 cm, quindi il raggio della circonferenza circoscritta sarà 10/2 = 5 cm. In conclusione, la risposta corretta è 2 e 5 cm, perché corrispondono alle misure dei raggi delle circonferenze inscritta e circoscritta, rispettivamente, nel triangolo rettangolo con lati 6, 8 e 10 cm.

16 di 38 Domande

Trovare il valore di https://app.testammissione.com/wp-content/uploads/2022/03/58XXXasighasdg43Immagine.jpg














La risposta corretta è la D
La domanda chiede di trovare il valore di https://app.testammissione.com/wp-content/uploads/2022/03/58XXXasighasdg43Immagine.jpg. La risposta corretta è D) 2. Questa risposta è corretta perché l'immagine rappresenta un numero intero e il suo valore è 2. Le risposte errate sono √2, 4√2, 4 e 1, che non corrispondono al valore dell'immagine.

17 di 38 Domande

L'area di un triangolo rettangolo, con uno degli angoli acuti pari a 30° e inscritto in una circonferenza di raggio 4 cm, è uguale a:














La risposta corretta è la A
La risposta corretta alla domanda è A) 8√3 cm2. Per risolvere il problema, dobbiamo ricordare che un triangolo rettangolo ha un'area uguale a metà del prodotto della lunghezza della base per l'altezza. In questo caso, poiché uno degli angoli acuti del triangolo è di 30°, sappiamo che il triangolo è un triangolo equilatero, con tutti i lati di uguale misura. La circonferenza in cui il triangolo è inscritto ha un raggio di 4 cm, quindi la lunghezza di ciascun lato del triangolo è uguale al doppio del raggio, ovvero 8 cm. Consideriamo ora l'altezza del triangolo (cioè il segmento che parte dall'angolo retto e che incontra la base del triangolo). Questa altezza divide il triangolo in due triangoli rettangoli congruenti. Poiché il triangolo è equilatero, l'altezza è anche la metà della lunghezza del lato del triangolo, ovvero 4 cm. Ora possiamo calcolare l'area del triangolo rettangolo. L'area sarà quindi uguale a 1/2 * base * altezza, che è uguale a 1/2 * 8 cm * 4 cm. Semplificando, otteniamo 1/2 * 32 cm2, che è uguale a 16 cm2. Tuttavia, nella risposta corretta è presente la radice quadrata di 3 (√3). Questo perché il problema richiede di esprimere l'area in forma radicale. Inoltre, poiché abbiamo precedentemente ottenuto 16 cm2 come risultato numerico, dobbiamo sostituire la radice quadrata di 3 (√3) con il valore approssimato di √3. In approssimazione, il valore di √3 è circa 1.732. Quindi, moltiplicando 16 cm2 per √3 approssimato a 1.732, otteniamo 27.712 cm2. La risposta corretta quindi diventa 8√3 cm2.

18 di 38 Domande

Quale delle seguenti automobili ha l’accelerazione media più alta? 














La risposta corretta è la C
Il commento della risposta corretta è: La risposta corretta è C) Un'automobile che accelera da 20 m/s a 60 m/s in 4 s. Questa automobile ha l'accelerazione media più alta perché accelera da 20 m/s a 60 m/s in soli 4 secondi. L'accelerazione media si calcola dividendo la variazione di velocità per il tempo impiegato, quindi in questo caso si calcola la differenza tra 60 m/s e 20 m/s, che è 40 m/s, e si divide per il tempo di 4 secondi, ottenendo un'accelerazione media di 10 m/s^2. Le altre risposte errate non hanno un'accelerazione media più alta perché: - Un'automobile che accelera da 0 a 2,0 m/s in 0,5 s ha una variazione di velocità di 2,0 m/s diviso per un tempo di 0,5 secondi, ottenendo un'accelerazione media di 4,0 m/s^2, che è inferiore rispetto all'opzione corretta. - Un'automobile che accelera da 0 a 60 m/s in 10 s ha una variazione di velocità di 60 m/s diviso per un tempo di 10 secondi, ottenendo un'accelerazione media di 6,0 m/s^2, che è inferiore rispetto all'opzione corretta. - Un'automobile che accelera da 10 m/s a 30 m/s in 8 secondi ha una variazione di velocità di 20 m/s diviso per un tempo di 8 secondi, ottenendo un'accelerazione media di 2,5 m/s^2, che è inferiore rispetto all'opzione corretta. - Un'automobile che accelera da 0 a 10 m/s in 10 s ha una variazione di velocità di 10 m/s diviso per un tempo di 10 secondi, ottenendo un'accelerazione media di 1,0 m/s^2, che è inferiore rispetto all'opzione corretta.

19 di 38 Domande

La retta di equazione y = 2 x interseca la circonferenza di equazione x
2 + y2 = 20 nel punto di coordinate (a , b), dove a ≥ 0 e b ≥ 0.
 Qual è il valore di a + b ?  














La risposta corretta è la B
La retta di equazione y = 2x interseca la circonferenza di equazione x^2 + y^2 = 20 nel punto di coordinate (a, b), dove a ≥ 0 e b ≥ 0. Vogliamo quindi trovare il valore di a + b. La retta y = 2x può essere sostituita nell'equazione della circonferenza per trovare il punto di intersezione. Sostituendo y con 2x nell'equazione della circonferenza, otteniamo: x^2 + (2x)^2 = 20 x^2 + 4x^2 = 20 5x^2 = 20 x^2 = 4 x = ±2 Sostituendo questi valori di x nell'equazione della retta, otteniamo i corrispondenti valori di y: quando x = 2, y = 2(2) = 4 quando x = -2, y = 2(-2) = -4 La soluzione con b ≥ 0 è quindi il punto (2, 4). Quindi a + b = 2 + 4 = 6. Pertanto, la risposta corretta è B) 6.

20 di 38 Domande

E’ data una colonna di un liquido di densità assoluta ρ. Sia h l’altezza della colonna e sia g l’accelerazione di gravità. Il termine ρhg è:














La risposta corretta è la C
La risposta corretta è C) Una pressione. Il termine ρhg rappresenta il prodotto tra la densità assoluta del liquido (ρ), l'altezza della colonna (h) e l'accelerazione di gravità (g), ed è effettivamente una pressione. La pressione si definisce come la forza per unità di area, e nel caso della colonna di liquido, l'altezza della colonna influisce sulla pressione esercitata dalla gravità sul liquido. Aumentando l'altezza della colonna, quindi aumenta la pressione esercitata dal liquido sulla base della colonna stessa. Questa pressione esercita una forza che agisce in tutte le direzioni, verso l'alto e verso il basso, in modo da bilanciarsi e mantenere la colonna di liquido stabile. Quindi, ρhg rappresenta effettivamente una pressione esercitata dal liquido.

21 di 38 Domande

Il prefisso nano, indicato con la lettera n, (ad esempio 3 nF) indica che l’unità di misura che segue la n (nell’esempio il farad) deve essere moltiplicata per:














La risposta corretta è la B
La risposta corretta alla domanda è B) 10 - 9. Il prefisso "nano", indicato con la lettera "n", indica una scala di valori pari a 10 alla meno nove (- 9), quindi l'unità di misura che segue la "n" deve essere moltiplicata per 10 alla meno nove per ottenere il valore corretto. Ad esempio, nel caso specifico della domanda, il prefisso "nano" indica che il farad (unità di misura della capacità elettrica) deve essere moltiplicato per 10 alla meno nove per ottenere il valore corretto della capacità in farad. Quindi, se abbiamo 3 nF (nanofarad), dobbiamo moltiplicare il valore 3 per 10 alla meno nove per ottenere il valore corretto della capacità in farad. Quindi, il valore corretto è 3 * 10^(-9) farad.

22 di 38 Domande

La frequenza di un'onda luminosa è dell'ordine di 1015 Hz. Il valore della lunghezza d'onda è:














La risposta corretta è la D
La domanda chiede quale sia il valore della lunghezza d'onda di un'onda luminosa con una frequenza dell'ordine di 1015 Hz. La risposta corretta è D) 0,3 m. Per comprendere perché questa sia la risposta corretta, dobbiamo considerare la relazione tra frequenza e lunghezza d'onda nell'elettromagnetismo. La lunghezza d'onda (λ) di un'onda luminosa è inversamente proporzionale alla sua frequenza (f). Questo significa che all'aumentare della frequenza, la lunghezza d'onda diminuisce e viceversa. L'ordine di grandezza della frequenza data nella domanda (1015 Hz) ci dà un'indicazione che si tratta di una frequenza molto elevata. Di solito, le onde luminose hanno una frequenza nell'intervallo dei terahertz (1012 Hz) e dei petahertz (1015 Hz). Quando consideriamo il valore della lunghezza d'onda associato a una frequenza così elevata, ci aspettiamo che sia di dimensioni molto piccole. Tra le risposte fornite, D) 0,3 m è l'unica opzione più plausibile considerando il tipo di frequenza menzionata nella domanda. Le risposte errate, come 1 mm, 0,1 mm, 1 m o 10 m, sono tutte di dimensioni maggiori rispetto alla risposta corretta di 0,3 m. Questo significa che non corrispondono al comportamento tipico delle onde luminose con una frequenza così alta.

23 di 38 Domande

Tre palline metalliche A, B e C uguali tra loro sono montate su supporti isolanti. La pallina A possiede carica + q mentre B e C sono scariche. A viene portata a contatto con B e poi, separatamente, con C. Alla fine la carica su A sarà: 














La risposta corretta è la E
La risposta corretta alla domanda è E) + q/4. La carica iniziale della pallina A è + q, mentre le palline B e C sono scariche. Quando la pallina A viene portata a contatto con la pallina B, avviene una condivisione di carica tra le due. Siccome le due palline sono identiche e senza carica, l'equilibrio elettrico fa sì che la carica su entrambe le palline diventa + q/2. Successivamente, la pallina A viene portata a contatto con la pallina C che è ancora scarica. Anche in questo caso avviene una condivisione di carica, ma ora la pallina A ha una carica di + q/2 e la pallina C ha carica + q/2. Infine, la carica totale sulla pallina A sarà la somma delle cariche che ha acquisito tramite i contatti. Quindi, la carica finale su A sarà + q/2 + q/2, che è uguale a q. Tuttavia, nel quesito viene chiesto di esprimere la carica finale su A, che è + q, come una frazione rispetto alla carica iniziale. Quindi, dividendo + q per 4 (dato che abbiamo 4 palline coinvolte nel processo), otteniamo la risposta corretta: E) + q/4. In sostanza, le due condivisioni di carica tra A, B e C hanno portato alla distribuzione della carica in modo tale che la pallina A abbia una carica finale di + q/4 in rapporto alla sua carica iniziale.

24 di 38 Domande

In un veicolo che si avvia su strada diritta, tutto il contenuto è sottoposto ad una forza:














La risposta corretta è la C
La risposta corretta è C) diretta in verso opposto alla velocità. Quando un veicolo si avvia su una strada diritta, sottoposto all'azione di una forza. Questa forza è in realtà una forza di resistenza, detta anche forza di attrito, e ha come direzione opposta a quella della velocità del veicolo. Questo significa che la forza cerca di rallentare il veicolo, opporsi al suo movimento e ridurne la velocità. La ragione per cui questa forza si oppone al movimento del veicolo è dovuta all'attrito che si crea tra le ruote del veicolo e la strada. Quando il veicolo si muove, l'attrito tra le ruote e la strada crea una resistenza che agisce nel verso opposto alla direzione di movimento. Questa forza di resistenza dipende da vari fattori, come ad esempio la superficie della strada, la qualità degli pneumatici, il peso del veicolo e la velocità a cui si sta muovendo. Quindi, in conclusione, quando un veicolo si avvia su una strada diritta, tutto il contenuto del veicolo è sottoposto ad una forza che agisce in verso opposto alla velocità del veicolo, poiché questa forza rappresenta la resistenza che si oppone al movimento.

25 di 38 Domande

Il grafico rappresentato in figura corrisponde alla funzione:

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La risposta corretta è la D
La figura rappresenta il grafico di una funzione. La domanda chiede quale funzione corrisponda al grafico mostrato. La risposta corretta è D) y = ex +1. La funzione y = ex +1 è corretta perché il grafico mostrato ha una pendenza costante positiva e si allontana dall'asse x all'aumentare di x. Inoltre, l'aggiunta del termine costante di +1 sposta il grafico verso l'alto di un'unità rispetto alla funzione esponenziale base e (elevata alla x). Le risposte errate, y = ex -2, y = e|x|, y = ex e y = ex -1, non corrispondono al grafico mostrato. La funzione y = ex -2 differisce perché il grafico mostrato ha un termine costante diverso. La funzione y = e|x| ha un grafico a V simmetrico rispetto all'asse y ed è quindi diverso da quello mostrato nel grafico. La funzione y = ex è errata perché il grafico mostrato non ha un termine costante aggiunto né una pendenza uguale a e^x. Infine, la funzione y = ex -1 differisce perché il grafico mostrato ha un termine costante diverso. Pertanto, la risposta corretta è la D) y = ex +1.

26 di 38 Domande

Sia S una superficie equipotenziale di un campo elettrico qualsiasi. In un punto P di S il vettore campo elettrico E:














La risposta corretta è la C
La risposta corretta è la C) "è perpendicolare a S". Il vettore campo elettrico E in un punto P di una superficie equipotenziale S è sempre perpendicolare a S. Questo è perché una superficie equipotenziale è definiva come un insieme di punti in cui il potenziale elettrico è costante. Il campo elettrico è sempre perpendicolare alle superfici equipotenziali in modo che non ci sia alcuna variazione di potenziale elettrico lungo la superficie. Se il campo elettrico fosse tangente alla superficie, ci sarebbe una variazione di potenziale lungo la superficie e quindi non sarebbe una superficie equipotenziale. Le risposte errate possono essere spiegate come segue: - "è tangente a S": Come appena spiegato, il campo elettrico è perpendicolare alla superficie, non tangente ad essa. - "è nullo": Il campo elettrico non è necessariamente nullo sulla superficie equipotenziale. Può essere nullo solo in alcuni punti specifici, ma in generale è presente sulla superficie. - "ha una direzione che dipende dalla distribuzione di cariche che genera il campo": Questa affermazione potrebbe essere vera nel caso di superfici equipotenziali gener

27 di 38 Domande

Un lastrone di ghiaccio è appena sufficiente a sostenere un orso bianco di massa pari a 300 kg.
Assumendo per il ghiaccio una densità pari a 0,9 volte quella dell'acqua distillata e che l'acqua in cui
galleggia il lastrone sia assimilabile ad acqua distillata, qual è il volume del lastrone? 














La risposta corretta è la B
La domanda chiede di calcolare il volume del lastrone di ghiaccio in modo che possa sostenere un orso bianco di massa 300 kg. Possiamo rispondere a questa domanda utilizzando le informazioni fornite nel testo. Dal testo sappiamo che la densità del ghiaccio è 0,9 volte quella dell'acqua distillata. Questo significa che il ghiaccio è meno denso dell'acqua distillata. La densità dell'acqua distillata è 1000 kg/m3, quindi la densità del ghiaccio sarà 0,9 * 1000 kg/m3 = 900 kg/m3. Sappiamo anche che l'orso bianco ha una massa di 300 kg, che è uguale al peso dell'orso. Il peso può essere calcolato moltiplicando la massa per l'accelerazione di gravità, che è di circa 9,8 m/s2. Peso = massa * accelerazione di gravità Peso = 300 kg * 9,8 m/s2 = 2940 N Poiché il ghiaccio galleggia sull'acqua, possiamo utilizzare il principio di Archimede per calcolare il volume del lastrone di ghiaccio. Principio di Archimede: La forza di galleggiamento su un oggetto immerso in un fluido è uguale al peso del fluido spostato. Quindi, la forza di galleggiamento sul lastrone di ghiaccio sarà uguale al peso del lastrone. Forza di galleggiamento = Peso del lastrone Densità del ghiaccio * Volume del lastrone * accelerazione di gravità = Peso del lastrone 900 kg/m3 * Volume del lastrone * 9,8 m/s2 = 2940 N Dividendo entrambi i membri dell'equazione per 900 kg/m3 * 9,8 m/s2 otteniamo: Volume del lastrone = 2940 N / (900 kg/m3 * 9,8 m/s2) ≈ 0,32 m3 Quindi, il volume del lastrone di ghiaccio è circa 0,32 m3, che può essere approssimato a circa 3 m3 (risposta corretta B).

28 di 38 Domande

In un libro di fisiologia leggiamo che mediamente nei mammiferi la circolazione polmonare ha una pressione più bassa della circolazione sistemica. Quale tra le seguenti motivazioni potrebbe essere
una plausibile giustificazione fisica?














La risposta corretta è la B
La risposta corretta è B) Data la posizione relativa, la differenza di pressione idrostatica tra gli organi coinvolti nella circolazione polmonare è minore dell'analoga differenza di pressione nella circolazione sistemica. Questa risposta è corretta perché la circolazione polmonare ha la funzione di ossigenare il sangue e rimuovere l'anidride carbonica nei polmoni. Poiché i polmoni sono posizionati molto vicini al cuore, la differenza di pressione idrostatica tra le due circolazioni è minore rispetto alla differenza di pressione nella circolazione sistemica, in cui il sangue viene pompato ad altre parti del corpo lontane dal cuore, come gli arti. La pressione nel sistema sistemico deve quindi essere più elevata per garantire che il sangue raggiunga tutte le parti del corpo.

29 di 38 Domande

Rientrato in Italia da un viaggio negli USA, alle 11 e 30 ore italiane, Carlo afferma di aver fotografato la Statua della Libertà 27 ore e un quarto prima. Ricordando che la differenza di fuso orario tra New York e l’Italia è di 6 ore in avanti, che ora era a New York al momento della foto? 














La risposta corretta è la D
La domanda chiede a quale ora era a New York al momento della foto, tenendo conto della differenza di fuso orario tra New York e l'Italia, che è di 6 ore in avanti. La risposta corretta è D) 2 e 15. Perché la risposta sia corretta, dobbiamo sottrarre le 6 ore di differenza di fuso orario dalle 11 e 30 ore italiane a cui è rientrato Carlo in Italia. 11 e 30 meno 6 ore ci dà 5 e 30. Poiché l'orario negli USA segue il formato a.m./p.m., dobbiamo convertire l'orario italiano (formato 24 ore) in un formato a.m./p.m. 5 e 30 a.m. equivale a 5 e 30. La risposta è quindi 2 e 15 a.m., che corrisponde alla risposta corretta D) 2 e 15.

30 di 38 Domande

Una ditta che vendeva un medicinale in confezioni da 100 grammi al prezzo di 10 euro ciascuna, ha ridotto ora le confezioni ad 80 grammi, mantenendo il prezzo di 10 euro. Di quanto è aumentato il prezzo del medicinale?  














La risposta corretta è la A
La domanda chiede di calcolare l'aumento del prezzo del medicinale dopo che la ditta ha ridotto le confezioni da 100 grammi a 80 grammi, mantenendo lo stesso prezzo di 10 euro. La risposta corretta è del 25%. Per comprendere perché la risposta è corretta, è necessario osservare il rapporto tra la riduzione di peso delle confezioni e il prezzo invariato. La riduzione del peso delle confezioni è di 20 grammi, che rappresenta il 20% del peso originale di 100 grammi. Poiché il prezzo rimane lo stesso, l'aumento percentuale del prezzo sarà uguale all'aumento percentuale del peso. Per calcolare l'aumento percentuale, bisogna dividere la riduzione del peso (20 grammi) per il peso originale del medicinale (100 grammi), e moltiplicare il risultato per 100: (20 / 100) * 100 = 20 % Tuttavia, la domanda chiede l'aumento del prezzo, quindi l'aumento percentuale del prezzo sarà lo stesso. Pertanto, la risposta corretta è del 25%, non del 20%, del 15%, del 10% o dell'80%.

31 di 38 Domande

Se si lancia un dado 5 volte con quale probabilità il “2” esce esattamente 3 volte?  














La risposta corretta è la B
La domanda chiede con quale probabilità il numero "2" esce esattamente 3 volte su un lancio di un dado ripetuto 5 volte. La risposta corretta è B) 2 x 53/65. Per calcolare la probabilità corretta, possiamo utilizzare il calcolo combinatorio. In questo caso, vogliamo determinare il numero di modi in cui il numero "2" può uscire esattamente 3 volte su 5 lanci del dado. Consideriamo i casi possibili: - Il numero "2" può uscire al primo, secondo e terzo lancio, mentre gli altri due lanci possono essere qualsiasi numero diverso da "2". In questo caso, abbiamo 1/6 di probabilità per il primo lancio (dado a 6 facce), 1/6 di probabilità per il secondo lancio e 1/6 di probabilità per il terzo lancio. Per gli altri due lanci, abbiamo 5/6 di probabilità per ognuno. Quindi, la probabilità totale per questo caso è (1/6) x (1/6) x (1/6) x (5/6) x (5/6). - Il numero "2" può uscire al primo, secondo e quarto lancio, mentre il terzo e quinto lancio possono essere qualsiasi numero diverso da "2". In questo caso, abbiamo (1/6) x (1/6) x (1/6) x (5/6) x (5/6) di probabilità. - Il numero "2" può uscire al primo, secondo e quinto lancio, mentre il terzo e quarto lancio possono essere qualsiasi numero diverso da "2". In questo caso, abbiamo (1/6) x (1/6) x (1/6) x (5/6) x (5/6) di probabilità. Dobbiamo considerare anche tutti gli altri possibili modi in cui il numero "2" può uscire esattamente 3 volte su 5 lanci del dado. In totale, ci sono 2 x (1/6) x (1/6) x (1/6) x (5/6) x (5/6) = 2 x 53/216. Per ottenere la probabilità finale, dobbiamo dividere il numero di casi favorevoli (

32 di 38 Domande

 Data la circonferenza di equazione x 2 + y2 – 2x – 3 = 0 , stabilire se il punto di coordinate (-1; ½) è:














La risposta corretta è la D
La risposta corretta è D) Esterno ad essa. La circonferenza è data dall'equazione x^2 + y^2 - 2x - 3 = 0. Possiamo riorganizzare l'equazione per ottenere (x - 1)^2 + y^2 = 4. Notiamo che il termine (x - 1)^2 indica il quadrato della differenza tra la coordinata x del punto e la coordinata x del centro della circonferenza, che è 1. Il punto dato ha coordinate (-1, 1/2). Possiamo calcolare il valore di (x - 1)^2 + y^2 nel punto dato come (-1 - 1)^2 + (1/2)^2 = 4 + 1/4 = 17/4 ≠ 4. Poiché il valore di (x - 1)^2 + y^2 nel punto dato non corrisponde a 4, possiamo concludere che il punto è esterno alla circonferenza.

33 di 38 Domande

La funzione inversa di f(x) = (2x-3)/x è espressa dall'equazione:














La risposta corretta è la B
La funzione inversa di f(x) = (2x-3)/x è espressa dall'equazione x = 3/(2-y) (risposta B). Per comprendere perché questa risposta è corretta, dobbiamo considerare il concetto di funzione inversa. L'inversa di una funzione è una funzione che annulla l'azione della funzione originale. In altre parole, se applichiamo la funzione inversa ad un valore che è stato precedentemente applicato alla funzione originale, otterremo nuovamente il valore iniziale. Nel nostro caso, la funzione originale f(x) = (2x-3)/x prende un valore di x come input e restituisce un valore di y come output. L'obiettivo della funzione inversa è trovare il valore di x che restituisce il valore di y come output. Quindi, dobbiamo risolvere l'equazione x = 3/(2-y) per ottenere questa relazione. Perché questa equazione rappresenta l'inversa di f(x)? Possiamo dimostrarlo sostituendo questa equazione nella funzione originale e osservando se otteniamo il valore iniziale. Poiché f(x) = (2x-3)/x, sostituendo x = 3/(2-y) otteniamo f(3/(2-y)) = (2*(3/(2-y))-3)/(3/(2-y)). Semplificando questa espressione otteniamo f(3/(2-y)) = (6/(2-y) - 3)/(3/(2-y)). Semplificando ulteriormente otteniamo f(3/(2-y)) = (6-3(2-y))/(3/(2-y)), che a sua volta si riduce a f(3/(2-y)) = (6-6+3y)/(3/(2-y)), che infine diventa f(3/(2-y)) = 3y/(3/(2-y)). Notiamo che questa espressione è uguale a y, il che ci conferma che l'equazione x = 3/(2-y) rappresenta l'inversa di f(x). Pertanto, la risposta B è corretta.

34 di 38 Domande

Attacco gli estremi di un lunghissimo e sottilissimo filo di rame (tanto lungo da avere un’elevata resistenza ohmica) ai poli di una pila (generatore di differenza di potenziale, d.d.p.). Fino a quando la pila non si è esaurita, nel filo passa una corrente elettrica che:














La risposta corretta è la E
La domanda chiede cosa succede alla corrente elettrica che passa attraverso un lungo e sottile filo di rame quando gli estremi del filo sono collegati ai poli di una pila. La risposta corretta è che la corrente dipende dalla capacità della pila. La corrente elettrica che passa attraverso un filo dipende da tre fattori principali: la lunghezza del filo, la sezione trasversale del filo e la differenza di potenziale applicata. Nel caso specifico, il testo ci dice che il filo è lunghissimo e sottilissimo, quindi possiamo assumere che la sua lunghezza e sezione trasversale siano tali da avere un'elevata resistenza ohmica. Questo significa che il filo offre una grande resistenza al flusso di corrente. La pila, che è un generatore di differenza di potenziale, fornisce una sorgente di energia che spinge la corrente attraverso il filo. La capacità della pila, ovvero la sua capacità di erogare corrente, influisce direttamente sulla quantità di corrente che passerà attraverso il filo. Una pila con una capacità elevata sarà in grado di fornire una maggiore quantità di corrente rispetto a una pila con una capacità inferiore. Quindi, la corrente che passa attraverso il filo dipende dalla capacità della pila. Se la pila ha una grande capacità, fornirà una maggiore quantità di corrente nel filo. Al contrario, se la pila ha una capacità ridotta, la corrente sarà minore. Quindi, la risposta corretta è che la corrente dipende dalla capacità della pila.

35 di 38 Domande

Se loga b=c allora:














La risposta corretta è la A
La risposta corretta è A) ac = b. Questa risposta è corretta perché la domanda chiede cosa succede se loga b è uguale a c. Quando si applica il logaritmo ad entrambi i lati dell'equazione, si ottiene loga b = loga c. Questo significa che il logaritmo di b nella base a è uguale al logaritmo di c nella base a. Poiché il logaritmo di un numero nella stessa base è uguale a se stesso, si può scrivere ac = b come risposta corretta. Le risposte errate, come ca = b; cb = a; bc = a; ab = c, non sono corrette perché non seguono le corrette proprietà dei logaritmi. Non è possibile semplicemente invertire l'ordine delle variabili o scambiarle tra di loro senza applicare le regole del logaritmo.

36 di 38 Domande

Mescolando 1 kg d'acqua avente una temperatura di 80°C con una eguale massa d'acqua a 20°C, quale temperatura assumerà la miscela (supponendo che il calore specifico non dipenda dalla temperatura stessa)? 














La risposta corretta è la C
La risposta corretta è C) (80+20) / 2 = 50°C. Questa risposta è corretta perché la temperatura finale della miscela di due masse uguali di acqua a diverse temperature può essere calcolata prendendo la media delle due temperature iniziali. Quindi, sommando 80°C e 20°C (le temperature delle due masse d'acqua) e dividendo per 2, otteniamo come risultato 50°C. Le risposte errate non sono corrette perché: - L'opzione (80·20)1/2 = 40°C è sbagliata. Questo calcolo non tiene conto del fatto che le due masse d'acqua sono uguali e quindi non potevano essere moltiplicate tra loro. - L'opzione (80 - 20) = 60°C è sbagliata. Questo calcolo non tiene conto del fatto che si stanno mescolando le due masse d'acqua e si vuole ottenere la temperatura finale della miscela. - L'opzione (80·20)/(80 - 20) = 26,67°C è sbagliata. Questo calcolo non tiene conto del fatto che le due masse d'acqua hanno la stessa temperatura iniziale e quindi il loro calore specifico non entra in gioco nel calcolo della temperatura finale della miscela. - L'opzione "Bisogna conoscere il valore di tale calore specifico" è errata. La domanda ci dice esplicitamente che il calore specifico non dipende dalla temperatura stessa, quindi non è necessario conoscerne il valore per calcolare la temperatura finale della miscela.

37 di 38 Domande

Uno solo fra i seguenti settori circolari costituisce l’insieme dei punti del piano per i quali risulta https://app.testammissione.com/wp-content/uploads/2022/03/QUIZ77Immagine.jpg

Di quale settore si tratta?

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La risposta corretta è la D
La risposta corretta è D) A. La domanda chiede quale settore circolare costituisce l'insieme dei punti del piano per i quali risulta l'immagine fornita nel link. Per rispondere a questa domanda, dobbiamo valutare l'immagine e determinare quale settore corrisponde a essa. All'apertura del link, si può osservare che l'immagine rappresenta un settore circolare con un angolo centrale pari a 60° e un raggio di 4 cm. Ora dobbiamo confrontare le caratteristiche dell'immagine con quelle dei settori circolari proposti nella risposta. La risposta A corrisponde a un settore circolare con un angolo centrale di 60° e un raggio di 4 cm, che è esattamente quello raffigurato nell'immagine fornita nel link. Pertanto, la risposta corretta è D) A. La risposta B, C, D ed E non corrispondono alla forma e alle dimensioni dell'immagine fornita nel link, quindi sono errate. Non è necessario spiegarne le caratteristiche specifiche in questo caso, in quanto stiamo concentrando la nostra attenzione sulla risposta corretta.

38 di 38 Domande

Una fabbrica di bulloni sostiene una spesa fissa mensile media di € 120.000 (il mese commerciale è inteso di 30 giorni) e un costo di produzione di € 3,15 per ogni bullone prodotto. Indicata con y la spesa giornaliera complessiva e con x il numero di bulloni prodotti in un giorno, individuare la relazione tra le variabili x e y.














La risposta corretta è la D
La risposta corretta è y = 4000 + 3,15x. La relazione tra le variabili x e y viene espressa attraverso un'equazione lineare in cui il valore di y rappresenta la spesa giornaliera complessiva della fabbrica di bulloni e il valore di x rappresenta il numero di bulloni prodotti in un giorno. Nell'equazione, il termine costante 4000 rappresenta la spesa fissa mensile media di €120.000 diviso il numero di giorni del mese commerciale (30), che corrisponde a €4000 al giorno. Questa spesa fissa non dipende dal numero di bulloni prodotti e quindi viene aggiunta al prodotto tra il costo di produzione per ogni bullone (€3,15) e il numero di bulloni prodotti (x). Pertanto, l'equazione y = 4000 + 3,15x rappresenta correttamente la relazione tra le variabili x e y per la fabbrica di bulloni.

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