La toxoplasmosi cerebrale è un’infezione opportunistica causata dal parassita Toxoplasma gondii, che colpisce generalmente i pazienti con HIV/AIDS o fortemente immunodepressi, rappresentando in tale categoria la causa più comune di ascesso cerebrale.
Il toxoplasma gondii è un parassita che vive in alcuni animali, principalmente nei gatti e può causare la toxoplasmosi.
L’infezione si verifica solitamente quando la conta dei CD4+ è al di sotto di 200 cellule/mm.
La toxoplasmosi cerebrale congenita, invece, è un’infezione del feto che deriva dalla trasmissione transplacentare e rientra a far parte del gruppo delle infezioni “TORCH”: il Toxoplasma gondii entra nella donna in gravidanza sotto forma di oocisti, poiché così viene liberato, e questa una volta nell’intestino si apre e libera il suo interno composto da trofozoiti che possono andare in giro per tutto il corpo e insediarsi in tutti gli organi, inoltre data la loro piccola dimensione (circa 5-7 micron) possono anche passare la barriera emato-placentare.
Clinica
Negli adulti, nella maggior parte dei casi, l’infezione è asintomatica: infatti nei pazienti immunocompetenti l’encefalite acuta è estremamente rara. Anche negli immunodepressi, i sintomi sono solitamente aspecifici e lievi, ma lo sviluppo di alterazioni neurologiche deve f vaghi e indolenti. Lo sviluppo di nuovi sintomi neurologici in questi pazienti dovrebbe sollevare un alto sospetto di toxoplasmosi cerebrale.
Il quadro patologico pertanto varia da una condizione totalmente asintomatica alla manifestazione di una linfoadenomegalia benigna (simil-mononucleosica), fino a una malattia potenzialmente letale con importante coinvolgimento del SNC e/o di altri apparati nei soggetti immunodepressi.
Caratteristiche radiologiche
TC
La toxoplasmosi cerebrale si manifesta con alterazioni multiple, ipodense, di dimensioni variabili dai 10 ai 30 mm, localizzate prevalentemente nei gangli della base, talamo, giunzione cortico-midollare e fossa posteriore.
Possono essere presenti calcificazioni puntiformi o grossolane.
Dopo somministrazione di mdc ev presentano enhancement nodulare o anulare, con tendenza al riempimento centrale nelle scansioni tardive.
RM
T1: la lesione può essere difficile da identificare, ma in genere si presenta isointensa o ipointensa.
T2: intensità variabile da isointensa a iperintensa con edema limitrofo iperintenso; talvolta è apprezzabile una zona concentrica a “bersaglio” con alternanza di segnale ipo/iper/isointenso.
T1 C+ (Gd): le lesioni spesso mostrano un enhancement nodulare o anulare.
Diagnosi differenziale
Linfoma cerebrale;
metastasi cerebrali;
altre infezioni: criptococcosi, neurocisticercosi, ascessi batterici.
Immagine 01
Immagine 01. TC encefalo con mdc mostrante in sede frontale sinistra grossolana formazione rotondeggiante ipodensa, con cercine di anomala impregnazione contrastografica, ed edema perilesionale, suggestiva per focolaio di toxoplasmosi cerebrale.
Immagine 02
Immagine 02. RM encefalo con mdc che mostra in T2 segnale disomogeneamente iperintenso a carico dei nuclei della base di sinistra, con apprezzabilità di due alterazioni focali con orletto ipointenso, suggestive per aree di toxoplasmosi cerebrale.
Immagine 03
Immagine 03. RM encefalo con mdc che mostra a carico dei nuclei della base di sinistra formazione con cercine di anomala impregnazione contrastografica e spot contrastografico centrale, suggestivo per lesione di toxoplasmosi cerebrale.