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1 di 64 Domande

Quale complicanza clinica NON si riscontra nell'IRC terminale?














La risposta corretta è la B

Nell’IRC terminale non si riscontra come complicanza l’artrite. La malattia renale cronica è classificata in 5 stadi: Stadio 1: velocità di filtrazione glomerulare normale (?90 mL/min/1,73 m²) con albuminuria persistente o malattia renale strutturale o ereditaria; Stadio 2: 60-89 mL/min/1,73 m²; Stadio 3a: 45-59 mL/min/1,73 m²; Stadio 3b: 30-44 mL/min/1,73 m²; Stadio 4: 15-29 mL/min/1,73 m²; Stadio 5: <15 mL/min/1,73 m². La velocità di filtrazione glomerulare può essere stimata tramite l’equazione CKD-EPI: 141 × (creatinina sierica)^-1,209 × 0,993^età, moltiplicata per 1,018 se donna e 1,159 se afroamericano (1,1799 per donne afroamericane). Questo calcolo è poco accurato negli anziani sedentari, obesi o molto magri. In alternativa, si può usare l’equazione di Cockcroft-Gault per stimare la clearance della creatinina, che tende a sovrastimare del 10-40%. Le complicanze comprendono quelle neurologiche (neuropatia periferica), ematologiche (anemia da ridotta produzione di eritropoietina), scheletriche (osteodistrofia, risposte C-D-E errate) e pericardite nel 20% dei pazienti con insufficienza renale (risposta A errata).


2 di 64 Domande

Nella brucellosi acuta qual e' il titolo minimo per la diagnosi:














La risposta corretta è la C.

La brucellosi (nota anche come "febbre ondulante", "febbre mediterranea" o "febbre maltese") è un’infezione zoonotica trasmessa all’uomo da animali infetti (bovini, ovini, caprini, cammelli, suini o altri) attraverso l’ingestione di prodotti alimentari non pastorizzati, in particolare lattiero-caseari, oppure per contatto diretto con tessuti o fluidi contaminati. Va sospettata in pazienti con febbre, malessere, sudorazione notturna e artralgie in presenza di esposizione epidemiologica significativa, come consumo di prodotti caseari non pastorizzati, contatto con animali in aree endemiche o esposizione professionale. Una diagnosi presuntiva può essere formulata sulla base di:

  • titolo anticorpale totale anti-Brucella ?1:160 mediante test di agglutinazione in provetta standard su siero prelevato dopo l’insorgenza dei sintomi;
  • rilevazione del DNA di Brucella in un campione clinico tramite reazione a catena della polimerasi (PCR).

3 di 64 Domande

In figura è rappresentato uno schema della sequenza genica che costituisce l’operone Lac (sequenza genica che regola la produzione delle lattasi) dei procarioti. Si tratta di una sequenza regolatrice che determina la produzione di lattasi, quando?

product image













La risposta corretta è la B

La domanda chiede quando l’operone lac, sequenza regolatrice della produzione di lattasi, induce l’espressione: la risposta corretta è “Quando è presente lattosio nel mezzo di coltura”. Nel sistema lac dei procarioti, in assenza di lattosio il repressore LacI si lega all’operatore e impedisce all’RNA polimerasi di trascrivere i geni lacZYA; quando è presente lattosio, una parte viene isomerizzata in allolattosio che funge da induttore legandosi a LacI, causandone il distacco dall’operatore e consentendo l’avvio della trascrizione, inclusa la sintesi di ?-galattosidasi (lattasi). L’espressione è massima se il glucosio è basso perché il complesso cAMP-CAP facilita il reclutamento dell’RNA polimerasi, ma la condizione chiave che rimuove la repressione è la presenza di lattosio. In sintesi, il lattosio segnala alla cellula di esprimere gli enzimi necessari al suo metabolismo attivando l’operone lac.


4 di 64 Domande

In quale fase del nursing si procede alla raccolta e alla classificazione dei dati finalizzati ad ottenere informazioni relative al paziente, considerando i fattoti fisici, psicologici, socioculturali ed emotivi che possono influenzare il suo stato di salute?














La risposta corretta è la E
Nella fase dell'accertamento del nursing si raccolgono e classificano dati sul paziente considerando aspetti fisici, psicologici, socioculturali ed emotivi per valutarne lo stato di salute. Questa fase è essenziale perché permette di comprendere a fondo le condizioni del paziente e di pianificare le cure appropriate, segnando il punto di partenza per un'assistenza mirata e efficace.

5 di 64 Domande

Di seguito sono proposti alcuni disinfettanti, quale di essi appartiene agli "alogeni"?














La risposta corretta è la C
Il Milton è un disinfettante che appartiene alla categoria degli alogeni. Questo tipo di disinfettante è efficace nel distruggere un'ampia varietà di microorganismi, includendo batteri, virus e funghi, grazie alla sua capacità di danneggiare le loro strutture cellulari. Gli alogeni, in particolare i composti a base di cloro e iodio, hanno una lunga storia nell'igiene e nella disinfezione. Per esempio, soluzioni di ipoclorito (come quelle presenti nel Milton) sono ampiamente utilizzate per la disinfezione di superfici, strumenti medici e persino nell'acqua potabile grazie alla loro capacità di inattivare rapidamente i microrganismi. La loro azione si basa sulla capacità di ossidare le componenti essenziali delle cellule microbiche, portando alla loro inattivazione o morte. Questo meccanismo d'azione, unito alla loro efficienza e al relativo basso costo, rende gli alogeni come il Milton una scelta popolare e affidabile per l'impiego in contesti di disinfezione sia domestici che industriali.

6 di 64 Domande

La parte posteriore della coscia, una parte del grande adduttore, i muscoli della gamba e i muscoli del piede sono innervati:














La risposta corretta è la E
La parte posteriore della coscia, una parte del grande adduttore, i muscoli della gamba e i muscoli del piede sono innervati dal nervo sciatico. Questa affermazione è corretta perché il nervo sciatico è il maggiore nervo degli arti inferiori, fornendo innervazione sensoriale e motoria alla maggior parte della parte posteriore della coscia, alla gamba e al piede. Esso emerge dal plesso sacrale, discendendo lungo la coscia dove innerva i muscoli posteriori della coscia e, dopo essersi diviso nei suoi rami terminali (nervo tibiale e nervo peroneo comune), continua a innervare i muscoli della parte posteriore della gamba e quasi tutti i muscoli del piede. La sua estesa distribuzione lo rende essenziale per la locomozione e per la sensibilità di ampie aree degli arti inferiori. Le funzioni e le aree innervate dal nervo sciatico giocano un ruolo cruciale nella nostra capacità di stare in piedi, camminare e correre, mostrando quanto sia vitale questo nervo per il movimento quotidiano e la percezione sensoriale di queste zone.

7 di 64 Domande

Quale dei seguenti strumenti integra la serie: profondimetro - telemetro - bilancia - ..?..














La risposta corretta è la E
La serie composta da profondimetro, telemetro e bilancia integra correttamente il manometro come strumento successivo. Questa scelta è appropriata poiché tutti questi strumenti sono utilizzati per effettuare misurazioni in diversi ambiti: il profondimetro per misurare la profondità , il telemetro per le distanze, la bilancia per i pesi e il manometro per la pressione. Questi dispositivi trovano applicazione in vari settori, dalla fisica alla medicina, ed è importante comprendere come ognuno fornisca dati essenziali per l'analisi e l'esecuzione di compiti specifici. Specificando su una patologia rilevante misurabile da uno di questi strumenti, prendiamo come esempio l'ipertensione che può essere diagnosticata tramite la misurazione della pressione sanguigna con un manometro. L'ipertensione è una condizione caratterizzata da valori persistente elevati della pressione sanguigna nelle arterie, e se non gestita adeguatamente, può portare a conseguenze serie, inclusi disturbi cardiocircolatori come l'infarto del miocardio e l'ictus. La gestione e la misurazione periodica della pressione arteriosa sono quindi cruciali per la prevenzione e il controllo di tale patologia. Questa enfasi sottolinea ulteriormente l'importanza del manometro come strumento nominato nella serie iniziale, evidenziando il suo valore nei contesti di monitoraggio della salute e nell'ambito più ampio delle misurazioni fisiche.

8 di 64 Domande

Quale termine non puo' essere anagrammato?














La risposta corretta è la E
Il termine che non può essere anagrammato è "Fumo". Questo perché , a differenza delle altre parole proposte, "Fumo" non presenta combinazioni alternative delle sue lettere che formano altre parole esistenti in italiano. Le anagrammi richiedono che, mescolando le letteri di una parola, si possa formare un'altra parola di senso compiuto, cosa non realizzabile con "Fumo".

9 di 64 Domande

Hugo dice il falso solo a Mason, che solo a lui dice il vero. Alma dice il falso, ma non a Mason. Se uno dei tre dice all'altro "Sei in ottima forma" cio' e':














La risposta corretta è la E
Hugo, che dice il falso solo a Mason, dice "Sei in ottima forma" a Alma, ciò è vero. Questo perché Hugo mente solo quando parla a Mason e, essendo Alma l'interlocutrice, non vi sono motivi per dubitare della veridicità delle sue parole nei confronti di Alma. La dinamica delle verità e menzogne tra questi tre individui crea una situazione in cui la veridicità dell'affermazione di Hugo verso Alma è assicurata, dato il particolare schema di menzogne stabilito.

10 di 64 Domande

Un infermiere sta somministrando una unita' di eritrociti sedimentari, come prescritto dal medico. Nel valutare i parametri vitali, dopo circa 15 mm dall'inizio della trasfusione, rileva segni clinici che evidenziano che il sangue stato trasfuso piu' velocemente rispetto alla capacita' di accomodamento dell'apparato circolatorio. L'infermiere come prima cosa:














La risposta corretta è la B
La risposta corretta alla domanda è : l'infermiere rallenta o sospende la trasfusione e mette il paziente seduto con i piedi penzolanti. Questo intervento è adeguato quando ci sono segni di sovraccarico di volume, che può accadere se il sangue viene trasfuso più velocemente rispetto alla capacità del sistema circolatorio del paziente di gestire il volume addizionale. Il sovraccarico di volume può portare a manifestazioni come affanno, dispnea, aumento della pressione venosa centrale, edemi, e in casi più gravi, edema polmonare. Mettere il paziente in una posizione seduta con i piedi penzolanti aiuta a ridistribuire il volume di liquido nel corpo, facilitando il lavoro del cuore e migliorando la sintomatologia. Questa manovra può aliviare i sintomi offrendo un sollievo temporaneo mentre si valuta la situazione e si prendono ulteriori provvedimenti. È importante che, alla comparsa dei primi segni di mal tolleranza alla trasfusione come difficoltà respiratoria, tosse, aumento dell'ansia, oppure segni di congestione circolatoria, l'infermiere agisca tempestivamente per ridurre il rischio di complicanze più severe. La pronta identificazione dei segni precoci e l'adozione immediata di misure appropriate sono essenziali per la gestione sicura delle trasfusioni e per minimizzare i rischi per il paziente.

11 di 64 Domande

Tutti i modelli di "Carta dei servizi sanitari" devono contenere i principi fondamentali stabiliti dalla Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri del 27 gennaio 1994. Uno di tali principi e':














La risposta corretta è la E
Il principio dell'eguaglianza è uno dei principi fondamentali che devono essere contenuti in tutti i modelli di "Carta dei servizi sanitari", stando alla Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri del 27 gennaio 1994. L'eguaglianza in questo contesto si basa sull'idea che l'accesso ai servizi sanitari deve essere garantito a tutti i cittadini, senza discriminazioni di sesso, razza, religione, opinione politica, condizioni economiche o sociali. Questo principio è essenziale per assicurare che tutti abbiano le stesse opportunità di ricevere cure mediche di qualità . La patologia, o meglio, il principio dell'eguaglianza, non è una malattia specifica da ricercare ma fa parte dei diritti fondamentali nel campo della salute pubblica. Garantire l'eguaglianza accesso ai servizi sanitari contribuisce a ridurre le disparità in salute tra diversi gruppi della popolazione e rappresenta una pietra miliare dei sistemi sanitari orientati verso l'equità e l'inclusione. Questo approccio va di pari passo con l'obiettivo globale di migliorare la salute pubblica e assicurare che nessuno sia lasciato indietro, promuovendo un'assistenza sanitaria universale ed equa per tutti i cittadini.

12 di 64 Domande

In quale dei seguenti gruppi di termini puo' essere inserito "ritardare"?














La risposta corretta è la D
"Ritardare" può essere inserito nel gruppo "Rimandare, rinviare, posticipare, prorogare". Questi termini sono sinonimi e descrivono l'azione di spostare a più tardi un evento o un'attività . La corrispondenza tra "ritardare" e gli altri termini risiede nell’ idea di slittamento temporale verso il futuro. Gli altri gruppi di parole proposti riguardano invece la selezione, la proposta o il consiglio, temi non legati al concetto di posticipazione.

13 di 64 Domande

Lo shock ipovolemico:














La risposta corretta è la C
Lo shock ipovolemico si verifica quando una quantità importante di liquidi, includendo sangue, plasma ed elettroliti, esce dallo spazio intravascolare per cause come emorragie, ustioni o spostamento dei liquidi. Questa condizione risulta dal bilancio negativo tra il volume del fluido presente nello spazio intravascolare e la capacità del sistema circolatorio di rifornire adeguatamente gli organi di sangue ossigenato e nutrienti. Nello specifico, lo shock ipovolemico rappresenta una forma particolarmente grave di perdita di volume, spesso innescata da traumatiche emorragie, severi traumi o ustioni estese che portano a un significativo spostamento o perdita di liquidi dai vasi sanguigni. Questa situazione causa una ridotta perfusione tissutale e ossigenazione, con la possibile evoluzione verso insufficienza d'organo fino allo shock. È essenziale riconoscere tempestivamente questa condizione poiché richiede interventi rapidi di stabilizzazione, tra cui la rianimazione con fluidi e, se necessario, trasfusioni, mirati a ripristinare il volume ematico e a sostenere la funzione circolatoria. Il trattamento ha lo scopo di evitare danni irreversibili agli organi dovuti a un prolungato deficit di ossigenazione e nutrienti, sottolineando l'importanza di un approccio proattivo e adeguatamente gestito.

14 di 64 Domande

Nella scala di Norton, viene utilizzato generalmente un punteggio uguale o minore di 12 per indicare:














La risposta corretta è la C
Nella scala di Norton, un punteggio uguale o minore di 12 generalmente indica i pazienti a rischio di lesioni da decubito (LdD). Questa valutazione è corretta perché la lesione da decubito, comunemente nota come piaga o ulcera da decubito, si riferisce a danni alla pelle e/o al tessuto sottostante, solitamente sopra una protrusione ossea, a causa di pressione o pressione combinata con movimento. Le ulcere da decubito sono più frequenti in individui con mobilità limitata, particolarmente quelli che sono costretti a letto o su una sedia a rotelle per lunghi periodi. La patologia nasce quando l'apporto di sangue alla pelle viene ridotto a causa della pressione prolungata, portando eventualmente alla necrosi dei tessuti. I fattori di rischio comprendono l'immobilità , la malnutrizione, il diabete, problemi alla circolazione sanguigna, età avanzata e incontinenza. La scala di Norton, valutando vari fattori come la condizione fisica, la condizione mentale, l'attività , la mobilità e l'incontinenza, mira a identificare i pazienti che hanno maggiori probabilità di sviluppare questi danni, permettendo così l'adozione di misure preventive adeguate. Conseguentemente, un punteggio basso indica una maggiore vulnerabilità alle lesioni da decubito, rendendo essenziale un'attenta osservazione e interventi mirati a ridurre la pressione sulla pelle e migliorare la circolazione.

15 di 64 Domande

Un soggetto viene accompagnato al Pronto Soccorso a seguito di un incidente. L'esame neurologico e': apertura degli occhi agli stimoli verbali, risposta verbale con parole inappropriate, risposta motoria flette gli arti in risposta al dolore. Secondo la scala di Glasgow (GCS) lo score e':














La risposta corretta è la E
Il soggetto del pronto soccorso apre gli occhi agli stimoli verbali (3 punti), dà risposte verbali inappropriate (3 punti) e flette gli arti in risposta al dolore (3 punti). Ciò conforma uno score totale di 9 sulla Scala di Glasgow (GCS). La GCS è una scala clinica usata per misurare il livello di coscienza in un paziente con trauma cranico e valuta le risposte in tre aree: apertura degli occhi, risposta verbalem e risposta motoria, con un punteggio massimo di 15. Uno score di 9 suggerisce una lesione cerebrale moderata. Infatti, la capacità di aprire gli occhi agli stimoli verbali, unire parole incoerenti e flettere gli arti su stimolo dolorifico mostra la presenza di una risposta neurologica che supera un danno lieve, suggerendo una possibile menomazione della coscienza che necessita di ulteriori valutazioni e trattamenti immediati. La GCS è estremamente utile come primo parametro di valutazione in casi di trauma cranico per determinare la gravità del danno e guidare le decisioni cliniche immediate.

16 di 64 Domande

Quale tra i seguenti valori di S-LATTICODEIDROGENASI si colloca all'interno dell'intervallo di riferimento?














La risposta corretta è la E
Il valore di S-LATTICODEIDROGENASI che si colloca all'interno dell'intervallo di riferimento è 198 U/L. La latticodeidrogenasi (LDH) è un enzima presente in numerosi tessuti del corpo, incluso il cuore, il fegato, i reni, i muscoli, il cervello, i globuli rossi e i polmoni. Funziona come un indicatore della salute cellulare e tessutale, rilasciato in circolazione quando le cellule vengono danneggiate o distrutte. Pertanto, normalmente, una concentrazione di LDH nell'intervallo di riferimento suggerisce l'assenza di danni tissutali significativi o che l'integrità cellulare è generalmente mantenuta. Elevazioni della LDH possono indicare danni o malattie di questi tessuti, come infarto del miocardio, epatopatie e alcune forme di cancro, tra gli altri disturbi. Un valore di 198 U/L si considera quindi entro i limiti normali, indicando che non ci sono evidenze significative di danno tissutale al momento del test. Questo parametro deve essere valutato insieme ad altri risultati dei test e alla situazione clinica complessiva del paziente per una diagnosi accurata e management appropriato della salute.

17 di 64 Domande

Completare la serie con il numero mancante: 3 - 5 - 8 / 7 - 9 - 16 / 9 - ... - 24














La risposta corretta è la B
Nella serie proposta, al numero 9 corrisponde il valore 15 per completarla. La logica sta nell'addizionare i primi due numeri per ottenere il terzo in ogni tripla (3+5=8; 7+9=16). Quindi, anche per l'ultima, si segue lo stesso pattern (9+15=24), mantenendola consistente.

18 di 64 Domande

La medicazione idrocolloidale:














La risposta corretta è la E
La medicazione idrocolloidale è congeniata non solo per essere occlusiva ma anche permette al paziente di lavarsi senza che ci sia necessità di rimuoverla o sostituirla. Questa qualità deriva dalla natura specifica delle medicazioni idrocolloidali, che sono fatte di un materiale aderente che forma una barriera protettiva umida sopra la ferita. Tale barriera non solo favorisce l'ambiente ottimale per la guarigione attraverso la conservazione dell'umidità , essenziale per il processo di guarigione, ma previene anche l'ingresso di agenti esterni che potrebbero infettare la ferita. Facilitando inoltre l'igiene del paziente senza interferire con il processo guarigione, le medicazioni idrocolloidali offrono una combinazione di protezione e praticità , promuovendo un recupero più rapido e riducendo il rischio di infezioni. Grazie alla loro capacità di creare un ambiente curativo ottimale, mantenendo al contempo la possibilità di conducere normali routine di igiene, si posizionano come una scelta adeguata per la cura di diverse tipologie di ferite non infette. Queste caratteristiche specifiche rispecchiano l'importanza di selezionare il tipo di medicazione appropriato al contesto della ferita per supportare efficacemente il percorso di guarigione del paziente.

19 di 64 Domande

Il tessuto di granulazione:














La risposta corretta è la A
Il tessuto di granulazione consiste in proiezioni soffici, rosa e carnose che si formano durante il processo di guarigione in una ferita. Questa descrizione è accurata perché il tessuto di granulazione rappresenta una fase chiave nel processo di riparazione delle ferite. Esso si sviluppa dove era presente un danno o una lesione e svolge un ruolo cruciale nella chiusura della ferita e nella prevenzione delle infezioni. Il tessuto di granulazione è costituito da nuovi capillari sanguigni, fibroblasti e una matrice extracellulare, che insieme forniscono l'ossigeno e i nutrienti essenziali per la rigenerazione e la riparazione dei tessuti. La sua formazione segna il passaggio dalla fase infiammatoria a quella di nuova formazione di tessuto (riepitelizzazione), portando alla sintesi di collagene e, infine, alla riconnessione dei tessuti danneggiati. Questo tessuto appare morbido, umido, e di colore rosa o rosso a causa dell'abbondante vascolarizzazione, un indicatore chiave del suo ruolo nella guarigione. La sua crescita eccessiva, tuttavia, può portare a complicazioni, come la formazione di ipertrofie cicatriziali.

20 di 64 Domande

Un infermiere deve applicare una benda elastica a un paziente con diagnosi di distorsione alla caviglia, esso inizia il bendaggio partendo da sopra il ginocchio. L'infermiere ha agito correttamente?














La risposta corretta è la A
L'infermiere non ha agito correttamente nell'applicare la benda elastica per una distorsione alla caviglia iniziando da sopra il ginocchio. Il bendaggio dovrebbe partire a livello delle dita del piede per assicurare una corretta compressione e supporto alla zona lesionata. La pratica corretta del bendaggio mira a ridurre il gonfiore e promuovere la guarigione, partendo dalle dita del piede e procedendo verso l'alto fino a raggiungere la zona sopra la distorsione. Questo metodo favorisce il ritorno venoso e riduce l'edema grazie alla compressione graduata che diminuisce man mano che si avvicina al cuore. La tecnica di bendaggio contribuisce appunto a questa dinamica, essendo importante per gestire correttamente la pressione e il sostegno necessari in caso di distorsione alla caviglia, una condizione in cui i legamenti subiscono un'allungamento eccessivo o una lacrimazione a seguito di una torsione innaturale o un movimento forzato. Questo tipo di infortunio richiede un'attenzione particolare nella riduzione dell'edema e nel sostegno dell'articolazione durante il processo di recupero. Pertanto, un'applicazione errata della benda può non solo ritardare il recupero ma anche aggravare il gonfiore, rendendo essenziale seguire la procedura corretta per la compressione.

21 di 64 Domande

Quante volte e? presente nel gruppo numerico proposto la sequenza 927 ? 23236927434892700823792741982409272373489270083489272360829276348.














La risposta corretta è la B
La sequenza 927 è presente 7 volte nel gruppo numerico dato. Questo dato è ottenuto analizzando attentamente la sequenza, identificando e contando ogni occorrenza del gruppo di numeri 927 all'interno della serie numerica proposta. Ogni apparizione è considerata indipendentemente, quindi anche sequenze che si sovrappongono o sono adiacenti a numeri diversi sono contate individualmente.

22 di 64 Domande

Se la parola ENNA viene scritta sotto UEFA, la parola CETO viene scritta sotto ENNA e l'ultima parola e' CERO, allora in diagonale (sinistra verso destra) si puo' leggere:














La risposta corretta è la C
La parola "UNTO" si può effettivamente leggere in diagonale da sinistra verso destra quando ENNA è posta sotto UEFA, CETO sotto ENNA, e l'ultima parola è CERO. Analizzando le lettere posizionate una sopra l'altra, si forma la parola UNTO: dalla U di UEFA, alla N di ENNA, alla T di CETO fino alla O di CERO, seguendo una sequenza diagonale. Questo metodo visivo chiarisce la risposta corretta.

23 di 64 Domande

Quale termine eliminerebbe dal gruppo? Rollio, canale, alveo, naviglio, borro.














La risposta corretta è la A
La risposta corretta è "Rollio". Questo termine si differenzia dagli altri poiché si riferisce al movimento dello scafo di una nave o di qualsiasi altro elemento che possa ruotare attorno al proprio asse longitudinale. Gli altri termini, come canale, alveo, naviglio e borro, sono tutti in relazione ad acqua in forma statica o corpi idrici destinati alla navigazione o al deflusso di acqua. Pertanto, "Rollio" è l'unico termine non inerente ai contesti idrografici menzionati, distinguendosi come elemento non affine al gruppo basato sull'ambito di riferimento.

24 di 64 Domande

Anna Giulia e' piu' saggia di Benedetta; Cecilia e' meno saggia di Benedetta e piu' saggia di Anna Giulia. Pertanto:














La risposta corretta è la A
L'enunciato dichiara che Anna Giulia è più saggia di Benedetta, mentre Cecilia è presentata come meno saggia di Benedetta ma più saggia di Anna Giulia. Questo crea una contraddizione, poiché implica una gerarchia di saggezza impossibile. Pertanto, l'enunciato è sicuramente errato. La saggezza non può essere contemporaneamente maggiore e minore tra le stesse persone senza un errore logico.

25 di 64 Domande

Se un infermiere effettua il 15% di iniezioni in meno rispetto al totale delle iniezioni effettuate complessivamente da due colleghi che ne hanno rispettivamente fatte 36 e 44, quante iniezioni effettua?














La risposta corretta è la C
Un infermiere ha effettuato il 15% di iniezioni in meno rispetto alle 80 (36+44) iniezioni totali effettuate dai due colleghi, quindi ha fatto 68 iniezioni. La diminuzione del 15% sul totale (80) equivale a 12 iniezioni in meno (80*15%=12), quindi 80-12=68 iniezioni.

26 di 64 Domande

Quale delle seguenti sequenze e' uguale a: 5T.2D.Y0.UH.4H.2D.6Y.7J.














La risposta corretta è la C
La sequenza uguale a "5T.2D.Y0.UH.4H.2D.6Y.7J" è effettivamente "5T.2D.Y0.UH.4H.2D.6Y.7J..". Questa risposta è precisa e corrisponde integralmente alla sequenza indicata nella domanda, con l'eccezione che include due punti in più alla fine, che però potrebbero essere considerati un errore di battitura. La precisione nella riproduzione delle sequenze è fondamentale in contesti dove ogni carattere ha importanza, come nella programmazione o nel data entry.

27 di 64 Domande

Un infermiere deve somministrare al paziente Fenobarbital 150mg due volte al giorno. Il farmaco disponibile e' Fenobarbital compresse da 30mg. Quante compresse deve somministrare l'infermiere per ogni dose?














La risposta corretta è la E
L'infermiere deve somministrare 5 compresse di Fenobarbital da 30mg per raggiungere la dose richiesta di 150mg due volte al giorno. Il Fenobarbilal è un farmaco utilizzato principalmente per trattare diversi tipi di epilessia. Il suo meccanismo di azione si basa sulla capacità di ridurre l'attività elettrica nel cervello che porta alle convulsioni. Anche se non indicato per tutte le forme di epilessia, il Fenobarbital è particolarmente utile per il trattamento dell'epilessia parziale e delle crisi tonico-cloniche generalizzate. Riducendo la frequenza e l'intensità delle convulsioni, questo farmaco aiuta a migliorare la qualità della vita dei pazienti affetti. Essendo uno dei più vecchi anti-epilettici in uso, il suo efficace profilo di sicurezza e tollerabilità è ben documentato, anche se l'uso prolungato può comportare la necessità di una stretta sorveglianza per possibile sviluppo di tolleranza o dipendenza. La sua somministrazione deve essere adeguatamente calcolata per assicurare l'efficacia terapeutica mantenendo al minimo il rischio di effetti collaterali.

28 di 64 Domande

Completare la proporzione. Se Tonnarotto sta a Pescatore allora e' logico che ''..?..'' stia a ''..?...''














La risposta corretta è la C
La proporzione corretta è "Tonnarotto sta a Pescatore come Imbianchino sta a Manovale". Questa analogia si basa sulla relazione professionale: il Tonnarotto è un tipo specializzato di pescatore, così come l'Imbianchino è un tipo di Manovale specializzato in lavori di pittura. Entrambi i termini rappresentano figure specialistiche rispetto alla professione più generale indicata.

29 di 64 Domande

Le ghiandole, che sono ammassi di cellule epiteliali o neurosecretrici, sono classificate in esocrine ed endocrine. Le ghiandole endocrine:














La risposta corretta è la E
Le ghiandole endocrine sono caratterizzate dall'essere prive di dotti. Questa distinzione è cruciale nel comprendere il loro meccanismo di azione rispetto alle ghiandole esocrine. Le ghiandole endocrine rilasciano le loro sostanze (ormoni) direttamente nel flusso sanguigno, senza necessitare di dotti per il trasporto. Questo approccio diretto consente agli ormoni di raggiungere le specifiche parti del corpo dove eserciteranno il loro effetto. La caratteristica principale delle ghiandole endocrine risiede nel loro modo unico di distribuire i prodotti secernenti, ovvero gli ormoni, che differisce notevolmente da quello delle ghiandole esocrine. Le ghiandole esocrine, invece, necessitano di dotti per trasportare i loro secreti verso un'interface epiteliale o sulla superficie cutanea. Gli ormoni rilasciati dalle ghiandole endocrine attraversano il liquido extracellulare fino a raggiungere i loro ambiti di azione. Le ghiandole endocrine regolano molteplici funzioni nell'organismo, inclusi crescita, metabolismo, e funzioni sessuali, attraverso la secrezione degli ormoni direttamente nel flusso sanguigno. Di conseguenza, la loro corretta funzionalità è vitale per il mantenimento dell’ omeostasi all'interno del corpo. La loro assenza di dotti esterni permette un metodo di comunicazione interna vastamente efficiente e mirato, su cui si fonda la loro classificazione e importanza nei processi biologici complessi dell'organismo.

30 di 64 Domande

Se ''provocare la diminuzione o la perdita momentanea della vista per esposizione a una luce intensa'' sta a ''abbagliare'' allora ''fare discorsi ampollosi e retorici'' sta a ''__________'':














La risposta corretta è la A
La risposta corretta alla domanda è "Arringare". I discorsi ampollosi e retorici sono spesso associati a un modo di parlare formale e grandilocuente tipico di chi si rivolge a un pubblico, proprio come fa chi arringa. Il termine "arringare" deriva dalla pratica degli aringhi, ovvero discorsi pubblici di incitamento o persuasione, tradizionalmente legati al contesto legale o politico. Sebbene la domanda non riguardi una patologia, il concetto di "abbagliare", descritto nel paragone, può essere inquadrato in termini di eccessiva esposizione visiva a fonti di luce intensa, che determina una temporanea perdita di efficacia visiva. Analogamente, "arringare", nel suo contesto, riflette l'abilità di persuasione attraverso l'uso di un linguaggio ricercato o elaborato, spesso allo scopo di ispirare o influenzare un uditorio. Entrambi i termini, benché appartengano a differenti ambiti di esperienza (visivo e verbale), illustrano l'idea di un impatto intenso e diretto su chi riceve l'azione: visuale nel primo caso, intellettuale ed emotivo nel secondo.

31 di 64 Domande

La sequenza LONDRAPARIGINEWYORKTOKYO e' proposta senza le vocali in....














La risposta corretta è la D
La sequenza 'LONDRAPARIGINEWYORKTOKYO', senza le vocali, diventa 'LNDRPRGNWYRKTKY'. La sequenza originale rappresenta i nomi di città famose – Londra, Parigi, New York e Tokyo – da cui sono state rimosse tutte le lettere vocali. La risposta corretta elimina esattamente ogni vocale, seguendo l'ordine delle città sopracitate, per lasciare solamente le consonanti. Questo metodo consente di identificare il pattern corretto e di assicurarsi che la sequenza rimasta sia fedele alla domanda, escludendo le risposte errate e confermando la precisione nella trasformazione richiesta.

32 di 64 Domande

Un bambino di 2 anni di origine africana si presenta con tumefazioni dolorose della mani e piedi. Dati di laboratorio mettono in evidenza una emoglobina di 9g/dl, una conta dei globuli bianchi di 11500/mm3 ed una conta delle piastrine di 250000/mm3. Quale dei seguenti esami di laboratorio dara' supporto alla tua diagnosi?














La risposta corretta è la B

Il quadro clinico descritto è compatibile con anemia falciforme o drepanocitosi, un’emoglobinopatia caratterizzata dalla produzione di catene globiniche quantitativamente normali ma qualitativamente alterate. La causa della deformazione dei globuli rossi è una sostituzione amminoacidica (Glu ? Val) che favorisce l’aggregazione delle molecole di Hb con formazione di polimeri simili a pali nel citoplasma eritrocitario. La polimerizzazione, che avviene soprattutto nello stato deossigenato, determina deformazione e la caratteristica forma a falce dei globuli rossi. Questa condizione provoca squilibri che riducono elasticità e vitalità cellulare. I globuli rossi danneggiati rappresentano il principale trigger delle crisi vaso-occlusive, responsabili di fenomeni infartuali a livello del microcircolo, che spesso si manifestano con tumefazioni dolorose di mani e piedi. La prima manifestazione clinica è l’emolisi cronica con pallore, subittero o ittero, astenia, litiasi della colecisti e segni della deplezione di ossido nitrico. A livello arterioso si osserva diatesi trombotica per disfunzione endoteliale. L’emolisi cronica rappresenta uno stato di equilibrio, interrotto più o meno frequentemente da crisi vaso-occlusive. Tra le manifestazioni vaso-occlusive, tipica è l’ostruzione dei vasi retinici, che porta a cecità parziale o totale e determina cicatrici corio-retiniche, una delle manifestazioni retiniche più comuni e patognomoniche dell’anemia falciforme. Dal punto di vista laboratoristico, si osserva riduzione dell’Hb; la diagnosi è confermata da striscio periferico, test di solubilità ed elettroforesi dell’emoglobina, che evidenzia le anomalie strutturali.


33 di 64 Domande

Il Sig. Versici, un uomo di circa 70 anni, si reca presso l’ ambulatorio del proprio medico curante, Il Dott. Mancini, per un fastidio al polso destro. Anamnesi patologica prossima: lamenta dolore al polso destro da circa due giorni.

Anamnesi patologica prossima: positiva per due interventi di chirurgia sostitutiva dell'anca, due precedenti episodi di gotta in entrambe le prime articolazioni metatarso-falangee ed ipertensione. Esame obiettivo: il Dott. Mancini visitandolo riscontra la presenza di rossore e gonfiore sul versante dorsale del polso. La sintomatologia dolorosa viene esacerbata da movimenti di flesso-estensione completi. Gli vengono prescritti 80 mg di aspirina al giorno. Due giorni dopo il gonfiore però è aumentato sul versante dorsale del polso ed a livello della mano. La flessione del polso risulta limitata dell' 80% con dolore severo, pertanto il Sig. Versici si reca nuovamente presso l’ ambulatorio del Dott. Mancini, che rivisitandolo nota che evoca un dolore sordo alla palpazione dello scafoide e pertanto nel sospetto di frattura gli prescrive un esame radiografico del polso/mano. Esami strumentali-laboratoristici: evidenza di alterazioni riconducibili ad un quadro di artrite gottosa. Quale tipo di citochine sono coinvolte in questo processo?

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La risposta corretta è la C.

La flogosi è un meccanismo di difesa di tipo aspecifico: risponde all’agente lesivo di tipo fisico-meccanico, radiazioni, batteri o sostanze chimiche. È quindi la risposta al danno tissutale ed è un processo reattivo (diverso dalla necrosi che è regressiva), aspecifico (contro tutto ciò che causa danno), stereotipato (stessi meccanismi principali a prescindere dalla causa, con vie diverse secondo lo stimolo), e procede indipendentemente dalla causa (una volta innescato, continua anche se lo stimolo è rimosso). Nella fase acuta si ha aumento del flusso ematico e della permeabilità vascolare, con accumulo di fluidi, leucociti e mediatori come le citochine. Vari fattori solubili favoriscono il reclutamento dei leucociti aumentando l’espressione di molecole di adesione e di fattori chemiotattici. Le citochine chiave sono IL-1, TNF-?, IL-6, IL-8 e altre chemochine; IL-1 e TNF-? sono particolarmente potenti, inducono febbre promuovendo la sintesi di PGE2 nell’endotelio ipotalamico. L’IL-1 è prodotta da macrofagi, neutrofili, cellule endoteliali ed epiteliali: a basse concentrazioni induce adesione leucocitaria, ad alte induce febbre e proteine di fase acuta. Diversamente dal TNF-?, non causa da sola shock settico. Inoltre stimola i mastociti al rilascio di istamina, con vasodilatazione precoce e aumento della permeabilità.

Durante l’infiammazione avvengono: (1) modificazioni di flusso e calibro vascolare con aumento del flusso sanguigno, (2) modificazioni del microcircolo e formazione dell’essudato, (3) richiamo chemiotattico dei leucociti, (4) fagocitosi. Dopo lo stimolo lesivo si ha vasocostrizione transitoria seguita da vasodilatazione intensa (iperemia attiva, responsabile di rubor e calor). Successivamente si verifica rallentamento della circolazione (iperemia passiva o stasi), dovuto ad aumentata permeabilità capillare con essudazione proteica e aumento della viscosità ematica. Il modello tipico dell’infiammazione acuta comprende: alterazioni di flusso e calibro, iperemia attiva e passiva, permeabilizzazione endoteliale con essudato, migrazione leucocitaria e chemiotassi, fagocitosi.

La chemiotassi è movimento orientato lungo un gradiente chimico; gli stimoli possono essere esogeni (prodotti batterici) o endogeni (complemento, leucotrieni, citochine). Durante la stasi i neutrofili si dispongono lungo l’endotelio (marginazione). Segue l’adesione: i leucociti rotolano con legami labili, poi aderiscono stabilmente formando la “pavimentazione”. Successivamente attraversano l’endotelio (diapedesi) e migrano verso lo stimolo. L’endotelio normalmente è continuo e liscio, ma nell’infiammazione aumenta la permeabilità ed esprime molecole di adesione preformate (es. P-selectina dai corpi di Weibel-Palade).

Le principali molecole di adesione sono: selectine (E sull’endotelio, P sull’endotelio in infiammazione, L sui leucociti, legano zuccheri); immunoglobuline (ICAM-1 e VCAM-1, interagiscono con integrine leucocitarie, le ICAM-1 si legano alle integrine ?2); VCAM-2 proprie dell’endotelio; integrine (già presenti sui leucociti, ma con bassa affinità: aumentano l’avidità a seguito di stimoli chemiokinici e dell’induzione di ICAM/VCAM-1). Le citochine IL-1 e TNF inducono fortemente la sintesi di ICAM-1 e VCAM-2, molecole implicate nei legami forti, la cui espressione richiede più tempo.


34 di 64 Domande

Il Sig. Mariani, un uomo di 78 anni si reca presso il PS del Policlinico Torvergata di Roma, a causa di un episodio di dispnea acuta. Anamnesi patologica prossima: lamenta comparsa di episodi di tosse produttiva, gonfiore degli arti inferiori e dei piedi, astenia, che perdurano da 3 settimane. Inoltre, da due mesi a questa parte, si sono presentate crisi di dispnea da sforzo ingravescente. Anamnesi patologica remota: una decina di anni prima è stato sottoposto ad un intervento di chirurgia sostitutiva per impianto di protesi valvolare di suino, a causa di un rigurgito della valvola mitrale di grado severo. Il paziente è affetto da coronaropatia, diabete mellito di tipo 2 ed ipertensione. Anamnesi fisiologica: ha fumato per 55 anni un pacchetto di sigarette al giorno e abitualmente beve una birra al giorno. Anamnesi farmacologica Attualmente prende diversi farmaci tra cui cardioaspirina, simvastatina, ramipril, metoprololo, metformina e idroclorotiazide. Esame obiettivo: si presenta dall’ aspetto pallido. L’ uomo è alto 181 cm e pesa 128 kg, con una BMI di circa 41 kg/m2. Ha una temperatura corporea di 37.3 °C , frequenza respiratoria di 23 atti/min, frequenza cardiaca di 97 bpm, e pressione arteriosa di 148/95 mm Hg. All’ auscultazione del torace si riscontra la presenza di rantoli alle basi polmonari bilateralmente. L’ esame obiettivo del cuore rivela la presenza di un battito apicale dislocato lateralmente e la presenza, a livello dell’ apice, di un soffio diastolico 3/6 di intensità decrescente. Inoltre si osserva la presenza di edemi improntabili bilateralmente a livello dei piedi e delle caviglie. Il resto dell’ esame obiettivo non mostra altre anomalie. Quale tra le seguenti è la causa più probabile dei sintomi di questo paziente?

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La risposta D è corretta.

Il paziente circa 10 anni fa si era sottoposto a un intervento di sostituzione protesica con impianto di protesi valvolare suina per severo rigurgito mitralico. Il trattamento di una valvulopatia, a meno che non sia di grado medio-elevato e clinicamente significativa, richiede solo un controllo periodico, mentre l’intervento chirurgico è indicato in presenza di una lesione moderata o grave responsabile di sintomi e/o disfunzione cardiaca. Le opzioni vanno dalla valvuloplastica alla riparazione fino alla sostituzione, che può essere effettuata con protesi meccaniche (preferite nei pazienti <65 anni o con lunga aspettativa di vita, ma richiedono anticoagulazione cronica con warfarin per prevenire tromboembolismo) o biologiche (suine o bovine, più soggette a deterioramento sclero-fibrotico, con durata media 10-15 anni). Una complicanza possibile delle protesi biologiche è l’ostruzione/stenosi o il rigurgito, entrambi responsabili di scompenso cardiaco.

L’endocardite infettiva insorge in presenza di una predisposizione endocardica (patologie congenite, reumatiche, valvole bicuspidi calcifiche, prolasso mitralico, cardiomiopatia ipertrofica, precedente endocardite). Fattori predisponenti sono protesi valvolari, tossicodipendenza, diabete, uso cronico di anticoagulanti o steroidi, età avanzata. Agenti più comuni sono streptococchi e stafilococchi (80-90%), seguiti da enterococchi e microrganismi HACEK. Clinicamente si manifesta con febbre, nuovo soffio o modifica di un soffio preesistente, può causare scompenso cardiaco e, all’ecocardiogramma, vegetazioni. Segni caratteristici: petecchie congiuntivali, macchie di Roth, lesioni di Janeway, nodi di Osler, emorragie subungueali a scheggia. La diagnosi si basa sui criteri di Duke (diagnosi rigettata, possibile o certa). In assenza di emocolture disponibili, e senza rischio per MRSA, la terapia empirica si effettua con un ?-lattamico + amminoglicoside. Sebbene questo paziente presenti soffio e segni di scompenso, non ha febbre né criteri di Duke: l’endocardite è improbabile (risposta A errata).

La BPCO è una malattia polmonare cronica non reversibile, con ostruzione bronchiale persistente (VEMS/CVF <0,7), spesso correlata a fumo e caratterizzata da progressione, riacutizzazioni infettive, dispnea, tosse produttiva cronica, tachipnea, cianosi e ipertensione polmonare nelle fasi avanzate. All’auscultazione: respiro sibilante e fase espiratoria prolungata. Nonostante il paziente sia fumatore con tosse, i sintomi durano solo da 3 settimane e non vi sono segni obiettivi di ostruzione: la diagnosi di BPCO è errata (risposta B errata).

La polmonite è un’infiammazione acuta polmonare (batterica, virale, fungina, parassitaria) diagnosticata con RX torace e reperti clinici. Può essere comunitaria (più spesso da Streptococcus pneumoniae, Mycoplasma pneumoniae) o nosocomiale. Clinicamente: febbre, tosse, dispnea, astenia, ipossia; nella forma tipica: esordio acuto con febbre, tosse produttiva, crepitii e rumori bronchiali; nella forma atipica: esordio graduale con tosse secca, dispnea e pochi segni obiettivi. È indicato esame colturale di sangue/escreato. Questo paziente presenta tosse produttiva ma non febbre, e all’auscultazione rantoli basali bilaterali: più compatibili con scompenso cardiaco che con polmonite (risposta C errata).

L’embolia polmonare è occlusione di arterie polmonari da trombi (arti inferiori/pelvi). Presentazione acuta con sintomi aspecifici: dolore toracico pleuritico, tosse, sincope, dispnea, arresto cardiorespiratorio nei casi gravi; segni: tachipnea, tachicardia, ipotensione. Fattori di rischio: immobilizzazione, trombofilie, gravidanza, chirurgia recente. In questo paziente tosse e dispnea possono mimarla, ma anamnesi negativa per immobilizzazione e presenza di stenosi mitralica con edemi declivi bilaterali fanno propendere per scompenso cardiaco congestizio piuttosto che embolia polmonare (risposta E errata).


35 di 64 Domande

Il Sig. Verci, un uomo di circa 60 anni si reca, presso l’ ambulatorio del proprio medico curante, il Dott. Briga, per dispnea. Anamnesi patologica prossima: lamenta una dispnea ingravescente da circa un mese. Inizialmente era in grado di salire 3 rampe di scale fino al suo appartamento, ma ora necessita di effettuare numerose pause per recuperare il fiato. Non lamenta dolore al petto. Anamnesi patologica remota: l'uomo è affetto da cardiopatia reumatica e diabete mellito di tipo 2. Anamnesi fisiologica: è emigrato dall'India circa 20 anni prima. Anamnesi farmacologica: assume carvedilolo, torasemide e insulina. Esame obiettivo: il Dott. Briga visita il Sig. Verci riscontrando una temperatura corporea di 37.2 °C, una frequenza cardiaca di 74 bpm, una frequenza respiratoria di 19 atti/min ed una pressione arteriosa di 135/80 mm Hg. La pulsossimetria mostra una saturazione d'ossigeno del 96% in aria ambiente. L'auscultazione del torace rivela la presenza di crepitii alle basi polmonari bilateralmente. All’ auscultazione cardiaca si riscontra la presenza di un soffio d'apertura seguito da un soffio diastolico di bassa tonalità , a livello del quanto spazio intercostale di sinistra in corrispondenza della linea medio-claveare. Esami strumentali-laboratoristici: il Dott. Briga decide di far eseguire una radiografia del torace al Sig. Verci, che mostra una dilatazione dell'atrio di sinistra, con stiramento del margine cardiaco di sinistra, ed un’ aumentata trama vascolare. Quale tra i seguenti rappresenta l'intervento di prima scelta per migliorare la sintomatologia del paziente?

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La risposta corretta è la D.

La malattia reumatica è la causa più frequente di stenosi mitralica non complicata. È caratterizzata da fibrosi, calcificazione dei lembi valvolari e parziale fusione delle commissure, con conseguente riduzione dell’ostio valvolare (normalmente 4-6 cm²) fino a valori <1 cm². A causa di questo restringimento, l’unico modo per garantire il passaggio di sangue dall’atrio sinistro al ventricolo sinistro durante la diastole è aumentare le pressioni atriali. Questo incremento si trasmette a monte, con aumento della pressione nelle vene e nei capillari polmonari: ecco la causa della dispnea. Se le pressioni aumentano ulteriormente, soprattutto acutamente, può verificarsi la trasudazione di liquido negli alveoli con conseguente edema polmonare. Il nostro paziente all’auscultazione presenta anche crepitii basali bilaterali. Il gradiente diastolico transvalvolare è proporzionale al grado di stenosi ed è sensibile ad aumenti di portata e frequenza cardiaca: maggiore la portata/frequenza, maggiore il gradiente. Per questo un soggetto asintomatico a riposo può diventare sintomatico anche per sforzi lievi. L’evoluzione della stenosi mitralica è rappresentata dallo sviluppo di ipertensione polmonare arteriosa, secondaria a quella venosa, che provoca vasocostrizione arteriolare inizialmente funzionale e reversibile, successivamente irreversibile per ipertrofia della tonaca media e fibrosi dell’intima. Le elevate resistenze arteriolari del circolo polmonare causano sovraccarico pressorio del ventricolo destro con dilatazione, ipertrofia, disfunzione contrattile e segni di scompenso destro e bassa gittata. Nell’insufficienza mitralica, invece, la pressione atriale sinistra, molto più bassa di quella aortica, fa sì che il sangue refluisca in atrio già durante la contrazione isometrica ventricolare. Nell’insufficienza mitralica cronica l’atrio sinistro si adatta dilatandosi, per cui la pressione a monte non aumenta significativamente; nell’insufficienza acuta, invece, l’atrio non ha tempo di adattarsi e subisce un brusco aumento pressorio con ripercussioni sulla pressione venosa polmonare. Il ventricolo sinistro, sottoposto a sovraccarico di volume, si dilata: inizialmente la frazione di eiezione rimane conservata, poi si riduce progressivamente perché il rigurgito in atrio riduce il volume sistolico effettivo. Una frazione di eiezione <60% è indicativa di compromissione ventricolare sinistra. Nel nostro paziente, per segni, sintomi e reperti auscultatori, è probabile un coinvolgimento valvolare mitralico, in particolare stenosi o steno-insufficienza. L’intervento di scelta, nella stenosi mitralica clinicamente significativa (area ?1,5 cm²) o sintomatica, e nei pazienti con controindicazioni alla chirurgia, è la valvuloplastica percutanea con palloncino: una “dilatazione controllata” eseguita con un palloncino ad alta resistenza gonfiato in prossimità della valvola, introdotto tramite catetere da vena femorale destra. È una tecnica mini-invasiva che riduce morbilità e mortalità perioperatorie, con buona efficacia a lungo termine (sopravvivenza libera da eventi nel 30-70% dei casi), sebbene non siano rare le restenosi. Non può essere eseguita in presenza di calcificazioni valvolari, per cui è indicata la sostituzione valvolare.


36 di 64 Domande

Un ragazzo di 20 anni presenta il seguente ECG. Cosa si nota all'ECG?

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La risposta esatta è la A.

Le derivazioni da V1 a V6, chiamate derivazioni precordiali, esprimono l’attività elettrica del cuore sul piano orizzontale: V1-V2 esplorano il setto interventricolare, V3-V4 la parete anteriore del ventricolo sinistro, V5-V6 la parete laterale del ventricolo sinistro. L’onda P indica la depolarizzazione atriale, il complesso QRS e l’onda T indicano rispettivamente la depolarizzazione e la ripolarizzazione ventricolare, mentre la ripolarizzazione atriale non è visibile poiché avviene durante la depolarizzazione ventricolare. In età giovanile, dopo la pubertà, il vettore di ripolarizzazione ventricolare rende le T positive in tutte le derivazioni precordiali, tranne V1 e raramente V2; in casi eccezionali, la negatività può coinvolgere anche V3 e V4 (onda T giovanile). Dopo la pubertà, la presenza di onde T invertite ?2 mm in due o più derivazioni contigue del ventricolo destro può indicare cardiopatia congenita con sovraccarico di pressione o volume (cardiomiopatia aritmogena del ventricolo destro) oppure, più raramente, patologie ereditarie dei canali del sodio o potassio. L’ECG descritto mostra ritmo sinusale, alterazioni diffuse della ripolarizzazione con T negativa da V1 a V5, R alta in V1 e asse spostato a destra: reperti suggestivi di ipertrofia ventricolare destra a carattere aritmogeno. La cardiomiopatia aritmogena del ventricolo destro è spesso familiare, più frequentemente a trasmissione autosomica dominante, e coinvolge prevalentemente ma non esclusivamente il ventricolo destro. Nel 10-20% dei casi è presente una mutazione nei geni che codificano proteine del desmosoma. Istologicamente si osserva progressiva sostituzione del miocardio con tessuto fibro-adiposo, che genera aree di discinesia e dilatazione soprattutto nel tratto di afflusso, efflusso e apice del ventricolo destro (triangolo della displasia), ma può estendersi all’intera parete ventricolare destra o anche al ventricolo sinistro. Questa condizione, per le alterazioni morfologiche e funzionali, è causa frequente di aritmie ventricolari e morte improvvisa, soprattutto in età giovanile durante o subito dopo l’attività fisica. In presenza di un ECG di questo tipo è quindi indicato eseguire un ecocardiogramma per rilevare eventuali alterazioni strutturali cardiache.


37 di 64 Domande

La signora Rettori, una donna di 45 anni, si reca dal proprio medico curante, il Dott. Pressi, per malessere. Anamnesi patologica prossima: comparsa di febbre, disuria e dolore alla schiena. Il Dott. Pressi consiglia alla paziente di recarsi in ospedale per ulteriori accertamenti; qui la donna verrà successivamente ricoverata con una sospetta diagnosi di pielonefrite. La paziente viene sottoposta a terapia con antibiotici ad ampio spettro, che determinano un significativo miglioramento della sintomatologia. Tuttavia, durante il quarto giorno di ricovero, la donna presenta nuovamente febbre, con leucocitosi e profusa diarrea acquosa. Esami strumentali: viene effettuata una colonscopia, visibile nell’ immagine sottostante.

Quale è la terapia per il trattamento di questo disturbo?

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La risposta corretta è la D.

La paziente presenta una colite pseudomembranosa causata da Clostridium difficile, un batterio appartenente alla famiglia Clostridiaceae, patogeno per l’uomo, Gram+ anaerobio. Il C. difficile è virulento in quanto possiede due tossine: la tossina A, un’enterotossina che si lega alle cellule della mucosa e causa un’ipersecrezione di liquido determinando diarrea acquosa; la tossina B, una citotossina che provoca gravi danni alla mucosa determinandone l’aspetto pseudomembranoso. Il Clostridium difficile causa colite associata ad antibiotici, tipicamente in ambiente ospedaliero. Fa parte normalmente del microbiota umano; tuttavia, quando si utilizzano antibiotici per lungo tempo, questi possono distruggere anche i batteri che tengono “sotto controllo” il Clostridium. Quando il C. difficile diviene dominante, si possono avere crampi addominali, colite pseudomembranosa, diarrea (talora ematica), raramente sepsi e addome acuto. I sintomi insorgono alcuni giorni dopo l’inizio della terapia antibiotica e includono diarrea acquosa o scariche di feci non formate, crampi addominali, raramente nausea e vomito. Per la diagnosi è importante l’identificazione della tossina nelle feci. Il trattamento consiste nell’interrompere la terapia antibiotica; se la sintomatologia è grave è possibile utilizzare vancomicina o metronidazolo (nel nostro caso, non essendo la vancomicina tra le opzioni, la risposta corretta è la D).


38 di 64 Domande

Una paziente di 58 anni si presenta presso il reparto di nutrizione clinica. La donna presenta BMI 20,9, circonferenza vita 88 cm, analisi ematochimiche (in allegato) in cui si presenta colesterolo LDL fuori range e glicemia a digiuno elevata.

In seguito ai valori di glicemia a digiuno riscontrati, si richiede curva da carico orale di glucosio (OGTT). In base ai risultati sopra riportati, la paziente presenta:

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La risposta corretta è la B.

Il diabete è un gruppo di alterazioni caratterizzate da elevati livelli di glicemia, legati a un’alterata secrezione insulinica o a una ridotta sensibilità all’insulina. Questa alterata secrezione può variare da forme severe, in cui la produzione di insulina è nulla o quasi (diabete di tipo I, pancreasectomia), a forme intermedie modulate dall’insulino-resistenza.

L’insulino-resistenza da sola non è in grado di slatentizzare un diabete mellito: è necessario un danno della secrezione. Le alterazioni del metabolismo del glucosio si associano inoltre a modifiche del metabolismo lipidico e proteico, predisponendo a complicanze vascolari: microvascolari (rene, arti inferiori, retina) e macrovascolari (cuore, cervello, arterie degli arti inferiori).

Il diabete si classifica in due tipologie principali:

– diabete mellito di tipo I (insulino-dipendente), che può avere cause immuno-mediate o idiopatiche;

– diabete mellito di tipo II (non insulino-dipendente), malattia metabolica caratterizzata da iperglicemia in un contesto di insulino-resistenza e deficienza insulinica relativa, nella maggior parte dei casi senza necessità di insulina.

Esiste poi il diabete gestazionale, che compare in gravidanza e regredisce dopo il parto.

Tra le sindromi secondarie ricordiamo:

– pancreasectomia (oggi non più praticata nelle pancreatiti, ma solo nei tumori),

– patologie del pancreas esocrino (es. pancreatite),

– patologie endocrine (acromegalia, sindrome di Cushing, feocromocitoma, poiché l’insulina è l’unico ormone ipoglicemizzante),

– tossicità da farmaci o sostanze chimiche (glucocorticoidi, tiazidici, ecc.).

Il diabete può rimanere a lungo silente. Si stima che, a fronte di una prevalenza diagnosticata del 4%, un ulteriore 4% resti non diagnosticato.

Per la diagnosi, le misurazioni della glicemia prevedono:

– glicemia a digiuno (da almeno 12 ore): due rilevazioni ?126 mg/dl;

– glicemia random >200 mg/dl, ma solo in paziente sintomatico (polidipsia, poliuria, nicturia, ecc.);

– curva da carico con 75 g di glucosio in 200-250 ml d’acqua: il test si esegue solo se la glicemia basale è <126 mg/dl, e la diagnosi si pone se a 2 ore la glicemia è >200 mg/dl.


39 di 64 Domande

La signora Bellini è una giovane donna ricoverata nel reparto di ginecologia ed ostetricia dopo un parto complicato da una rottura prematura delle membrane amnio-coriali ed un prolungato travaglio. Anamnesi patologica prossima: In seconda giornata sviluppa febbre con brivido associata ad ipotensione e intenso dolore addominale che fanno sospettare un’ endometrite purperale. Il Dott. Lanfranchi decide di sottoporre la paziente ad una radiografia del torace e decide di avviare la terapia antibiotica e reidratante con 4.000 ml di soluzione salina nelle successive 24 ore ma l’ ipertermia persiste e si ottiene un lieve incremento della pressione arteriosa. Improvvisamente la sig.ra Bellini presenta dispnea. Esame obiettivo: viene rilevata una SpO2 dell’ 82% che non aumenta anche con ossigenoterapia con FiO2 del 100%. Il Dott. Lanfranchi decide quindi di intubare la paziente e si eroga una FiO2 del 100%. Non si rileva turgore giugulare, all’ auscultazione polmonare si apprezzano crepitii diffusi bilateralmente. Esami di laboratorio-strumentali: viene rapidamente inviato in laboratorio un campione di sangue arterioso che evidenzia PaO2 di 62 mmHg e PaCO2 di 33 mmHg. L’ ECG mostra tachicardia sinusale. Viene effettuato un nuovo RX del torace che mostra un quadro polmonare modificato rispetto a quanto si era visto nel precedente. Sulla base dei dati forniti quale tra le seguenti è la diagnosi più probabile?

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La risposta corretta è la B.

Questo paziente molto probabilmente ha una ARDS e il rapporto PaO2/FiO2 è <200: la paziente ha un rapporto di 60 (FiO2 = 1 ovvero 100% e PaO2 di 60 mmHg: necessita di ossigeno al 100% per mantenere una pressione di PaO2 accettabile). La RX torace mostra infiltrati polmonari diffusi non riconducibili a eziologia cardiogena. L’EO evidenzia dispnea ingravescente a insorgenza improvvisa, con crepitii diffusi bilateralmente. La paziente presentata nel caso è verosimilmente affetta da ARDS in seguito a sepsi da endometrite postpartum.

La sindrome da distress respiratorio acuto (ARDS) è una grave malattia acuta polmonare. I fattori scatenanti sono numerosi: polmonite, shock, gravi traumi, sepsi, aspirazione di alimenti (ab ingestis), pancreatite. È caratterizzata da danno diffuso della membrana alveolo-capillare, con edema polmonare non cardiogenico (ricco di proteine) e insufficienza respiratoria acuta (ARF). Si osserva reclutamento di neutrofili nei capillari alveolari e formazione di membrane ialine. I neutrofili rilasciano chemochine (che richiamano istiociti), producono ROS, proteasi, leucotrieni, fattore di attivazione piastrinica, prostaglandine e altre molecole che danneggiano le barriere tra capillari e spazi aerei. Gli alveoli e l’interstizio si riempiono di proteine, detriti cellulari e liquido, con distruzione del surfattante, collasso alveolare e mismatch ventilazione/perfusione.

L’ARDS determina grave ipossiemia refrattaria all’ossigenoterapia. I criteri diagnostici comprendono:

– Opacità bilaterali alla RX non spiegabili da versamento, atelettasia o noduli.

– PaO2/FiO2 ?200 mmHg.

– Assenza di evidenza clinica di aumentata pressione atriale sinistra o insufficienza cardiaca (PCWP <18 mmHg). Una pressione di incuneamento capillare polmonare >18 mmHg orienta invece verso edema polmonare cardiogeno.

Secondo la “Definizione di Berlino 2012” l’ARDS si classifica in:

– Lieve: PaO2/FiO2 ?200 mmHg.

– Moderata: PaO2/FiO2 ?100 mmHg.

– Grave: PaO2/FiO2 ?100 mmHg.


40 di 64 Domande

Una paziente di 58 anni si presenta presso il reparto di nutrizione clinica. La donna presenta BMI 20,9, circonferenza vita 88 cm, analisi ematochimiche (in allegato) in cui si presenta colesterolo LDL fuori range e glicemia a digiuno elevata.

Per il paziente diabetico è essenziale assumere cibi a basso indice glicemico. Qual è tra i seguenti alimenti quello che presenta il più basso indice glicemico?

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La risposta corretta è la A.

Il diabete è un gruppo di alterazioni caratterizzate da elevati livelli di glicemia, legati a un’alterata secrezione insulinica o a una ridotta sensibilità all’insulina. Questa alterata secrezione può variare da forme severe, in cui la produzione di insulina è nulla o quasi (diabete di tipo I, pancreasectomia), a forme intermedie modulate dall’insulino-resistenza. L’insulino-resistenza da sola non è in grado di slatentizzare un diabete mellito: serve un danno della secrezione. Le alterazioni del metabolismo del glucosio si accompagnano anche ad alterazioni del metabolismo lipidico e proteico, predisponendo a complicanze vascolari: microvascolari (rene, retina, arti inferiori) e macrovascolari (cuore, cervello, arterie periferiche). Il diabete si classifica in due tipologie principali: diabete mellito di tipo I (insulino-dipendente), con cause immuno-mediate o idiopatiche; diabete mellito di tipo II (non insulino-dipendente), malattia metabolica caratterizzata da iperglicemia in un contesto di insulino-resistenza e relativa deficienza insulinica, che nella maggior parte dei casi non richiede terapia insulinica. Esiste anche il diabete gestazionale, che si manifesta in gravidanza e regredisce dopo il parto. Tra le forme secondarie: pancreasectomia (oggi non più praticata nelle pancreatiti, ma solo nei tumori), patologie del pancreas esocrino (es. pancreatite), patologie endocrine (acromegalia, sindrome di Cushing, feocromocitoma, poiché l’insulina è l’unico ormone ipoglicemizzante), tossicità da farmaci o sostanze (glucocorticoidi, tiazidici, ecc.). Il diabete può progredire a lungo senza sintomi. Si calcola che, a fronte di una prevalenza diagnosticata del 4%, un ulteriore 4% rimane non diagnosticato. Per la diagnosi: glicemia a digiuno ?126 mg/dl in due misurazioni, glicemia random >200 mg/dl in presenza di sintomi (poliuria, polidipsia, nicturia), curva da carico con 75 g di glucosio (diagnosi se glicemia >200 mg/dl a 2 ore). Prima del test, la glicemia basale deve essere <126 mg/dl. Il test va eseguito in pazienti non ricoverati, in buone condizioni cliniche, dopo dieta abituale (non ridotta in carboidrati), a digiuno dalla mezzanotte, senza febbre, stress o fumo. Indicazioni alla curva da carico: glicemia alterata a digiuno (100–125 mg/dl), familiarità per diabete dai 30-40 anni, obesità, complicanze cardiovascolari (TIA, angina, claudicatio), soprattutto se obesi e fumatori, infezioni urinarie o cutanee ricorrenti con glicemia alterata. Il 90% dei casi è di tipo II, storicamente detto diabete dell’adulto (esordio >40 anni), ma oggi è sempre più precoce (anche a 18 anni), correlato all’obesità, in particolare infantile (Italia con alta prevalenza, soprattutto nel centro-sud). Nei gemelli monozigoti la concordanza è ~100% nel tipo II, mentre nel tipo I, pur avendo componente genetica, è solo del 50% per il ruolo di fattori ambientali. Anche nei monozigoti separati alla nascita la concordanza del tipo II rimane elevata, a dimostrazione della forte componente genetica, ancora non del tutto chiarita.


41 di 64 Domande

La Glasgow Coma Scale prevede la valutazione combinata delle risposte oculari, verbali e motorie. Indicare quale, tra le seguenti risposte oculari, attribuisce punteggio minore.














La risposta corretta è la E
Nella Glasgow Coma Scale, l'apertura degli occhi solo al dolore riceve il punteggio minore. Questo strumento è ampiamente usato per valutare il livello di coscienza di un paziente, soprattutto dopo una lesione cranica. Si fonda sulla valutazione delle risposte oculari, verbali e motorie, assegnando a ciascuna di queste categorie un punteggio che varia in funzione della risposta osservata. In particolare, "Apertura degli occhi solo al dolore" indica un livello di responsività minima, situazione comune in pazienti con gravi danni cerebrali. Questa condizione rientra nel contesto di una possibile profonda compromissione neurologica, dove il paziente non è in grado di aprire gli occhi spontaneamente o in risposta a stimoli verbali, dimostrando così un'alterazione significativa della coscienza. Questa gradazione serve a informare i professionisti sanitari sul grado di alterazione della coscienza del paziente, orientando le scelte cliniche e le priorità terapeutiche. La scala si dimostra quindi fondamentale nell'ambito della valutazione iniziale del danno cerebrale, permettendo di stabilire con rapidità la gravità e guidare il processo decisionale riguardo le cure necessarie.

42 di 64 Domande

Quale dei seguenti strumenti integra la serie: teodolite - telemetro - bilancia - ..?..














La risposta corretta è la B
Lo strumento che integra la serie composta da teodolite, telemetro e bilancia è il tachimetro. Questa scelta è corretta perché tutti questi dispositivi sono utilizzati per misurazioni precise in campi come la topografia e l’ ingegneria civile. Il teodolite misura angoli verticali e orizzontali, il telemetro determina la distanza tra due punti, la bilancia misura la massa o il peso, e il tachimetro, infine, è impiegato per misurare la velocità di un oggetto o la distanza percorsa nel tempo. Quindi, il tachimetro completa logicamente la serie fornendo un ulteriore metodo di misurazione in ambito tecnico e ingegneristico. Questo ragionamento si concentra sull'ambito applicativo e sulle funzionalità di tali dispositivi, tutti essenziali per la rilevazione e l'analisi di dati nel contesto specifico. La patologia non è applicabile in questo contesto, poiché la domanda e la risposta riguardano strumenti di misurazione in discipline tecniche e ingegneristiche, non tematiche mediche. Pertanto, l'analisi della correttezza si basa sulla comprensione delle funzioni e degli utilizzi degli strumenti menzionati, piuttosto che sul riferimento a fonti mediche o di salute.

43 di 64 Domande

Quale/quali scale di valutazione dei rischi di LdD prendono in considerazione il parametro "Percezione sensoriale"?














La risposta corretta è la C
La scala Braden-Bergstrom è quella che prende in considerazione il parametro "Percezione sensoriale" per la valutazione dei rischi di lesioni da decubito (LdD). La percezione sensoriale è centrale nella valutazione perché si focalizza sulla capacità dell'individuo di rispondere significativamente alla pressione relativa al disagio, un fattore chiave nella prevenzione delle LdD. La patologia in questione, le lesioni da decubito, anche note come ulcere da pressione, si manifestano quando la pelle e i tessuti sottostanti subiscono danni a seguito di pressione prolungata o forze di taglio. Sono particolarmente comuni in soggetti con mobilità ridotta o alterata percezione sensoriale, rendendo cruciale la valutazione di quest'ultimo parametro. La scala Braden per la previsione del rischio di ulcere da pressione è concepita appositamente per valutare vari fattori chiave che contribuiscono al rischio di sviluppare ulcere da pressione, tra cui la percezione sensoriale, che evidenzia la capacità dell’ individuo di avvertire e rispondere al dolore o al disagio causati dalla pressione, un aspetto critico nel processo di valutazione del rischio. Ciò enfatizza l'importanza di tale percezione nell'identificazione dei pazienti a rischio, dirigendo così le strategie preventive in maniera mirata e efficace.

44 di 64 Domande

Quali sono le cellule specializzate nel trasporto dell'ossigeno a tutti i tessuti del corpo?














La risposta corretta è la A
Gli eritrociti, o globuli rossi, sono le cellule specificamente specializzate nel trasporto dell'ossigeno a tutti i tessuti del corpo. Questa efficienza nel trasporto dell'ossigeno è dovuta principalmente alla presenza dell'emoglobina, una proteina in grado di legare l'ossigeno nell'ambiente polmonare, dove la concentrazione di ossigeno è alta, e rilasciarlo nei tessuti, dove la concentrazione è più bassa. Gli eritrociti non possiedono un nucleo, il che aumenta il loro spazio interno per l'alloggiamento dell'emoglobina, ottimizzando ulteriormente il trasporto di ossigeno. La loro forma bidiscoidale aumenta l'area superficiale relativa, facilitando il rapido scambio di gas. Il ciclo di vita di un eritrocito è di circa 120 giorni, dopo i quali sono degradati e riciclati, principalmente dalla milza. Le patologie che interessano gli eritrociti possono avere impatti significativi sulla capacità di trasporto dell'ossigeno, portando a condizioni come anemia, in cui c'è una ridotta capacità del sangue di trasportare ossigeno sufficiente ai tessuti, causando affaticamento, pallore e altri sintomi correlati.

45 di 64 Domande

Se la parola ORTO viene scritta sotto INCI, la parola ANTE viene scritta sotto ORTO e l'ultima parola e' FOCA, allora in diagonale (sinistra verso destra) si puo' leggere:














La risposta corretta è la C
Sovrapponendo ORTO a INCI e poi ANTE a ORTO, con FOCA come ultima parola, in diagonale da sinistra a destra si legge IRTA. Questa sequenza deriva dal posizionamento lettera per lettera: I da INCI, R da ORTO, T da ANTE e A da FOCA, seguendo la diagonale formata dalle loro posizioni rispettive.

46 di 64 Domande

Se Fabio percorre 250 metri in due minuti, quanto tempo impieghera' il ragazzo a percorrere 1 chilometro e 750 metri mantenendo lo stesso passo?














La risposta corretta è la A
Fabio percorre 250 metri in due minuti, quindi per 1 chilometro e 750 metri ci vorrà un tempo inferiore a quindici minuti. Concretamente, percorrere 1.000 metri (1 chilometro) richiederebbe 8 minuti (dato che 250m * 4 = 1.000m e 2min * 4 = 8min), più altri 3,5 minuti per i restanti 750 metri, totalizzando 11,5 minuti.

47 di 64 Domande

Completare la sequenza: 5 - 50 - 55 / 6 - 49 - 55 / 7- ... - 55














La risposta corretta è la B
La sequenza data mostra una diminuzione progressiva: 5-50-55, 6-49-55, dunque per 7 la risposta corretta è 48. Ciò è dovuto al fatto che il secondo numero decresce di 1 ogni volta mantenendo invariato il terzo numero a 55.

48 di 64 Domande

''..?..'' sta a Barbiere come ''..?..'' sta a Giardiniere.














La risposta corretta è la C
Il rasoio sta a barbiere come il rastrello sta a giardiniere perché entrambi gli strumenti sono essenziali per la loro professione. Il rasoio viene usato dai barbieri per tagliare i capelli e la barba, mentre il rastrello è uno strumento fondamentale per i giardinieri per raccogliere foglie e sfalci, mantenendo così puliti giardini e aiuole.

49 di 64 Domande

La parola CATARIFRANGENTE e' proposta senza le vocali in....














La risposta corretta è la C
La parola CATARIFRANGENTE, proposta senza le vocali, è correttamente rappresentata da CTRFRNGNT. Questa rimozione delle vocali lascia solo le consonanti in sequenza, mantenendo l'ordine originale della parola. La correttezza della risposta si fonda sull'accuratezza con cui sono state eliminate tutte e solo le vocali (A, E, I, O, U) dalla parola originale, senza alterare l'ordine delle consonanti restanti. Questo tipo di esercizio aiuta a concentrarsi sulla struttura consonantica delle parole, importante in vari ambiti linguistici ed educativi. Non essendo collegata a una patologia medica, la spiegazione si concentra direttamente sulla discernenza linguistica e sulla pratica ortografica. La corretta eliminazione delle vocali da CATARIFRANGENTE per ottenere CTRFRNGNT rappresenta una semplice, ma efficace, sfida ortografica e cognitiva, dimostrando come le parole possano essere destrutturate e riconosciute attraverso la sola presenza delle loro consonanti.

50 di 64 Domande

Che cosa si intende con l'acronimo LASA?














La risposta corretta è la C
L'acronimo LASA sta per quei farmaci che, essendo simili nella confezione e/o nella fonetica, possono facilmente essere confusi o scambiati con altri, generando errori di terapia. Questa definizione si basa sull'importanza di riconoscere e gestire i rischi connessi all'utilizzo di farmaci con nomi o aspetti simili per prevenire errori medici potenzialmente dannosi. Gli errori LASA possono derivare da equivoci nella prescrizione, nella dispensazione o nell'amministrazione dei farmaci, spesso a causa della somiglianza tra i nomi dei farmaci stessi o dei loro imballaggi. Questi errori adeguatamente identificati, possono essere minimizzati o evitati attraverso una serie di strategie, tra cui la formazione del personale sanitario, l'uso di tecnologie per la gestione delle prescrizioni, e una chiara comunicazione tra professionisti della salute e pazienti. La prevenzione degli errori legati ai farmaci LASA è fondamentale per assicurare la sicurezza del paziente e l'efficacia della terapia prescritta, richiedendo un approccio sistemico e multidisciplinare nel settore sanitario.

51 di 64 Domande

Quale tra le seguenti scale per la valutazione del dolore, quantifica sia l'intensita' del dolore sia la disabilita' che esso provoca nel paziente?














La risposta corretta è la A
Il Brief Pain Inventory (BPI) è la scala che quantifica sia l'intensità del dolore sia la disabilità che questo provoca nel paziente. Questo metodo di valutazione è riconosciuto per la sua capacità di misurare non solo quanto forte sia il dolore percepito su una scala numerica, ma anche il grado in cui questo impatta le attività quotidiane del paziente. Il BPI offre una panoramica completa dell'esperienza del dolore, raccogliendo dati sull'intensità del dolore nelle sue varie dimensioni (come il dolore "peggiore" e "meno intenso" avvertito nelle ultime 24 ore) e sulle conseguenze di questo dolore sulla vita del paziente, includendo dettagli su come il dolore influisce sulle attività generali, sul lavoro, sulle relazioni interpersonali e sul sonno. Questo strumento valutativo si distingue per la sua capacità di fornire un quadro dettagliato dell'impatto del dolore sull'individuo, consentendo ai professionisti sanitari di personalizzare meglio i trattamenti in base alle specifiche necessità di ciascun paziente. La valutazione comprensiva che offre il BPI si rivela cruciale per affrontare non solo la componente fisica ma anche quella emotiva legata al dolore, facilitando un approccio più olistico nella gestione del dolore stesso.

52 di 64 Domande

Quale dei seguenti gruppi alfanumerici, letto in senso contrario, e' uguale a: 501LGGKJTR00IGSKJ ?














La risposta corretta è la C
La risposta corretta alla domanda è JKSGI00RTJKGGL105. Analizzandola attentamente, la sequenza di caratteri, quando letta al contrario, corrisponde perfettamente a 501LGGKJTR00IGSKJ. Questo esercizio testa la capacità di percepire patterns visivi al contrario. La corrispondenza diretta tra la risposta e la sequenza al contrario dimostra che l'attenzione agli specifici dettagli alfanumerici è cruciale per individuare la sequenza esatta.

53 di 64 Domande

Un infermiere ha effettuato l'accettazione di un paziente al quale e' stato applicato un apparecchio gessato alla gamba, e ha pianificato la valutazione delle condizioni nervose e circolatorie del paziente ogni 30 minuti per le prime quattro ore; successivamente la valutazione:














La risposta corretta è la A
La corretta pianificazione delle valutazioni delle condizioni nervose e circolatorie in un paziente con un apparecchio gessato alla gamba dopo le prime quattro ore prevede controlli ogni 3/4 ore per le successive 24/48 ore. Questo perché l'immobilizzazione con un apparecchio gessato può aumentare il rischio di complicazioni come il deterioramento delle condizioni nervose e l'insorgere di problemi circolatori, incluso il rischio di trombosi venosa profonda. È quindi cruciale monitorare il paziente frequentemente nelle prime ore e successivamente a intervalli regolari. L'osservazione continuativa serve ad identificare precocemente qualsiasi segno di compressione nervosa o di diminuzione del flusso sanguigno, che potrebbero necessitare di un intervento immediato per prevenire danni a lungo termine. Monitorare le condizioni nervose e circolatorie nel tempo indicato contribuisce alla prevenzione di severe complicanze, come il sindrome compartimentale, caratterizzato da un aumento della pressione in uno spazio muscolare ristretto, bloccando così il flusso di sangue e ossigeno ai tessuti circostanti, che senza un trattamento tempestivo può portare a danni irreversibili ai muscoli e ai nervi.

54 di 64 Domande

Indicare il materiale necessario per la raccolta di un campione per urocoltura.














La risposta corretta è la D
Per la raccolta di un campione per urocoltura è necessario disporre di guanti in lattice monouso, materiale per l'igiene intima se la persona non è autonoma, una padella, soluzione antisettica, salviette monouso, contenitore sterile per il campione, etichetta identificativa personalizzata per la persona e il campione, strumenti per lo smaltimento dei rifiuti e documenti di registrazione. L'accuratezza nella procedura di raccolta di un campione per urocoltura è fondamentale per evitare contaminazioni che potrebbero portare a diagnosi errate o trattamenti non necessari. Il campione deve essere raccolto in modo asettico per isolare i pathogeni che possono essere presenti nelle vie urinarie e non quelli che provengono dall'area periuretrale o dalla pelle. La soluzione antisettica e le salviette monouso servono a ridurre la contaminazione durante la raccolta. L’ utilizzo di un contenitore sterile garantisce che il campione sia esclusivamente quello urinario senza contaminanti esterni. Le etichette identificative sono essenziali per tracciare correttamente il campione al paziente, prevenendo errori diagnostici. Infine, guanti monouso e materiale per l'igiene intima proteggono sia il paziente che il tecnico da infezioni incrociate e garantiscono una raccolta del campione nel rispetto delle norme igieniche. Nel contesto delle urocolture, questi protocolli sono imperiali per ottimizzare l'accuratezza dei risultati e evitare diagnosi errate che potrebbero portare a trattamenti non appropriati o inadeguati, garantendo così l'efficacia della diagnosi e la salute del paziente.

55 di 64 Domande

Alesha dice il falso solo a Ally. Amber mente solo a Alesha, mentre Ally dice il falso solo a Amber. Se una delle tre dice all'altra "Insieme a te non verro' mai piu'", cio' e':














La risposta corretta è la D
Alesha, dicendo ad Amber "Insieme a te non verrò mai più ", esprime una verità , poiché Amber mente esclusivamente a Alesha e non implica una menzogna se Alesha parla ad Amber. Questa dinamica deriva dall'unicità delle persone a cui ognuna può mentire, rendendo veritiero il commento di Alesha se diretto ad Amber.

56 di 64 Domande

La presenza di vertigini puo' essere inquadrata in quattro differenti entita' cliniche: vertigine vera e propria, disequilibrio, presincope, vertigine psicogena. La vertigine vera e propria e':














La risposta corretta è la E
La 'vertigine vera e propria' è definita come l'illusione di movimento del soggetto o dell'ambiente circostante. Questa definizione cattura l'essenza delle vertigini vere: la percezione errata di movimento dove non ve n'è . Le vertigini possono essere un sintomo di diverse condizioni mediche e si classificano generalmente dalla loro origine, che può essere periferica o centrale. La fonte primaria di tale disturbo risiede nelle disfunzioni del sistema vestibolare, sia che l'anomalia si trovi nell'orecchio interno o nelle vie nervose che collegano l'orecchio interno al cervello. In particolare, l'orecchio interno contiene strutture specifiche (i canali semicircolari, l'utricolo e il sacculo) incaricate di monitorare i movimenti della testa e aiutare a mantenere l'equilibrio. Quando questi meccanismi falliscono o inviano informazioni errate al cervello riguardo la posizione o il movimento del corpo, la persona può percepire la vertigine vera e propria. Le cause possono essere molteplici, da infezioni dell'orecchio interno, malattie come la malattia di Meniere, fino a disturbi più seri del nervo vestibolare o del cervello. Nonostante la diversità delle cause, l'elemento comune rimane la percezione distorta del movimento. Tale percezione può essere estremamente sconcertante e disorientante per chi ne soffre, influenzando notevolmente la qualità della vita. Importante è un corretto inquadramento diagnostico per un trattamento mirato e efficace, dato che i trattamenti possono variare notevolmente a seconda della causa sottostante della vertigine.

57 di 64 Domande

Aldo e' piu' anziano di Ettore; Celeste e' piu' giovane di Ettore e meno giovane di Aldo. Pertanto:














La risposta corretta è la A
Aldo è più anziano di Ettore, mentre Celeste è più giovane di Ettore e meno giovane di Aldo. Dato questo, l'enunciato "L'enunciato è sicuramente errato" è la risposta corretta. Questa configurazione denota un errore nella domanda in quanto Celeste sarebbe insieme più giovane e meno giovane di Ettore, il che è logicamente inconsistente su una scala lineare di età .

58 di 64 Domande

In quale dei seguenti gruppi il numero 0 non segue immediatamente il numero 9?














La risposta corretta è la B
Nel gruppo LB91A09JLBVJE091UIGHIJLG9, il numero 0 non segue immediatamente il numero 9. Questa sequenza è unica tra le opzioni presentate perché in ogni altra sequenza fornita, il 0 segue direttamente almeno una volta il 9. La sequenza corretta dimostra eccezionalmente una o più cifre interposte tra il 9 e il 0, rompendo la successione diretta del 9 al 0 riscontrabile nelle altre sequenze proposte.

59 di 64 Domande

L’ atteggiamento di caring e':














La risposta corretta è la E
L'atteggiamento di caring è proprio dei professionisti che operano in campo sociosanitario e in altri campi di supporto alla persona. Questo concetto rappresenta l'approccio empatico e di supporto nei confronti dei pazienti o clienti, indipendentemente dall'ambito professionale di referimento. Il caring, ovvero la cura, sottolinea l'importanza di una relazione basata sulla comprensione, ascolto e attenzione verso l'altro, elemento cruciale nella pratica di molteplici professioni incentrate sul benessere e assistenza individuale. Questo atteggiamento non è confinato a una singola professione, ma attraversa vari settori, riconoscendo l'universalità del bisogno di cure attente e personalizzate. La cura nel senso più ampio del termine implica un'interazione che va oltre il semplice intervento tecnico-professionale, abbracciando una dimensione umana fondamentale nei rapporti di aiuto. In nessun riferimento specifico viene limitato esclusivamente ad alcune professioni, sottolineando quindi la sua applicabilità trasversale.

60 di 64 Domande

Se "rivolgersi a qualcuno animatamente, con tono aspro di rimprovero o sdegno" sta a "apostrofare" allora "l'essere cordiale e mite nell'animo e nei modi" sta a "__________":














La risposta corretta è la E
Se "rivolgersi a qualcuno animatamente, con tono aspro di rimprovero o sdegno" sta a "apostrofare", allora "l'essere cordiale e mite nell'animo e nei modi" sta a "Affabilità ". Questa traduzione concettuale è precisa perché "affabilità " identifica la qualità di essere gentile, gradevole e accomodante nel comportamento verso gli altri, evocando un'attitudine cordiale e mite, esattamente come suggerito dalla domanda. Pertanto, la risposta corretta è l'affabilità , che rappresenta l'opposto di un atteggiamento aspro o di rimprovero, incarnando piuttosto la tendenza a un approccio gentile e rispettoso nelle interazioni sociali. Questa idoneità semantica sottolinea come differenti termini possano riflettere varie modalità di interazione umana, ognuna con le sue peculiarità emotive e comportamentali. L'affabilità è quindi una qualità apprezzata e ricercata nelle relazioni interpersonali, evidenziando l'importanza di equilibrio, rispetto e gentilezza nel tessuto sociale.

61 di 64 Domande

La anoscopia consiste:














La risposta corretta è la C
L'anosocopia consiste nella visualizzazione del canale anale mediante anoscopio. Questa procedure è corretta poiché permette di esaminare in dettaglio la superficie del canale anale. Durante l'anosocopia, uno strumento specifico chiamato anoscopio viene inserito nel retto. Questo permette al medico di osservare direttamente eventuali anomalie presenti nel canale anale. L'utilizzo dell'anosocpio è una pratica comune per la diagnosi di varie condizioni patologiche che interessano l'area anale e rettale. Tra queste si annoverano le emorroidi, le fessure anali, le fistole, e altri problemi del retto. Grazie alla diretta visualizzazione fornita dall'anosocopia, i medici sono in grado di identificare rapidamente le cause dei sintomi, quali sanguinamento, dolore o prurito anale, facilitando così una diagnosi precisa e tempestiva. L'esame, nonostante la sua natura invasiva, è generalmente ben tollerato dai pazienti e fornisce preziose informazioni medicali che possono guidare il trattamento specifico per le condizioni identificate. Questo tipo di valutazione permette, dunque, un approccio mirato e personalizzato, essenziale per risolvere efficacemente le problematiche del paziente.

62 di 64 Domande

A seconda degli obiettivi e dei metodi di intervento distinguiamo tre tipi di prevenzione: primaria, secondaria e terziaria. La prevenzione primaria:














La risposta corretta è la D
La prevenzione primaria ha come obiettivo impedire l'insorgenza di nuovi casi di malattia nelle persone sane. Questo perché si concentra su azioni e strategie volte a evitare lo sviluppo di malattie focolaizzandosi sulla riduzione dei fattori di rischio e sull'incremento delle pratiche salutari prima che qualsiasi disturbo si manifesti. La prevenzione primaria è fondamentale per mantenere l'alta qualità della salute pubblica. Questo tipo di prevenzione si basa sull'educazione alla salute, sulle vaccinazioni, sulle sane abitudini di vita (come attività fisica regolare, alimentazione equilibrata, evitare il fumo di tabacco e l'abuso di alcol) e sulle politiche sanitarie che mirano a ridurre i rischi ambientali. Si concentra sul "prevenire piuttosto che curare" attraverso la promozione di migliori condizioni di vita e la protezione dall'esposizione a fattori che possono generare malattie. Adottare queste misure può ridurre significativamente l'incidenza di molte malattie croniche come malattie cardiovascolari, diabete, alcune forme di tumore e malattie infettive, promuovendo così una società più sana e riducendo contestualmente il carico sul sistema sanitario. D'altro canto, la prevenzione secondaria e terziaria si concentrano rispettivamente sulla rilevazione precoce per prevenire la progressione della malattia e sul ridurre l'impatto delle malattie già manifestate, diversamente dalla primaria che agisce prima che la malattia inizi.

63 di 64 Domande

Viene riscontrato il seguente quadro radiologico in una donna di 30 anni, che è stata sottoposta ad una TC total body in seguito ad un incidente stradale. Cosa mostra la TC?

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La risposta corretta è la B

Nell'immagine (a) la TC ha evidenziato enfisema sottocutaneo delle palpebre destre (freccia). Nell'immagine (b) è stato osservato enfisema nell’orbita destra (cerchio). È stato inoltre riscontrato enfisema sottocutaneo nell’area della guancia (freccia). Non vi era presenza evidente di aria nello spazio intracranico né fratture della parete o del pavimento orbitario.


64 di 64 Domande

La signora Boggi, una donna di 70 anni, si reca dal medico curante, il Dott. Candi, lamentando dolore al braccio, insorto dopo essere scivolata sul ghiaccio, cadendo in avanti sulle sue mani. Quale è la diagnosi radiologica?

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La risposta corretta è la D.

Dalla radiografia mostrata si può apprezzare una frattura a tutto spessore carico della porzione meta-epifisaria distale del radio, evidenziabile come una stria di radiotrasparenza che interrompe la corticale ossea, probabilmente provocata da un arto iper-esteso verso l’ esterno che cerca di parare una caduta: si tratta di una frattura completa, spostata e angolata dorsalmente a livello del radio distale. Quando tale tipo di frattura si associa alla frattura anche dello stiloide ulnare si parla di frattura di Colles. Le altre strutture ossee in esame indicate nelle opzioni non appaiono interessate da eventi fratturativi-traumatici (le risposte A, B, C ed E non sono corrette)


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