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1 di 62 Domande

Quale complicanza clinica NON si riscontra nell'IRC terminale?














La risposta corretta è la B

Nell’IRC terminale non si riscontra come complicanza l’artrite. La malattia renale cronica è classificata in 5 stadi: Stadio 1: velocità di filtrazione glomerulare normale (?90 mL/min/1,73 m²) con albuminuria persistente o malattia renale strutturale o ereditaria; Stadio 2: 60-89 mL/min/1,73 m²; Stadio 3a: 45-59 mL/min/1,73 m²; Stadio 3b: 30-44 mL/min/1,73 m²; Stadio 4: 15-29 mL/min/1,73 m²; Stadio 5: <15 mL/min/1,73 m². La velocità di filtrazione glomerulare può essere stimata tramite l’equazione CKD-EPI: 141 × (creatinina sierica)^-1,209 × 0,993^età, moltiplicata per 1,018 se donna e 1,159 se afroamericano (1,1799 per donne afroamericane). Questo calcolo è poco accurato negli anziani sedentari, obesi o molto magri. In alternativa, si può usare l’equazione di Cockcroft-Gault per stimare la clearance della creatinina, che tende a sovrastimare del 10-40%. Le complicanze comprendono quelle neurologiche (neuropatia periferica), ematologiche (anemia da ridotta produzione di eritropoietina), scheletriche (osteodistrofia, risposte C-D-E errate) e pericardite nel 20% dei pazienti con insufficienza renale (risposta A errata).


2 di 62 Domande

Nella brucellosi acuta qual e' il titolo minimo per la diagnosi:














La risposta corretta è la C.

La brucellosi (nota anche come "febbre ondulante", "febbre mediterranea" o "febbre maltese") è un’infezione zoonotica trasmessa all’uomo da animali infetti (bovini, ovini, caprini, cammelli, suini o altri) attraverso l’ingestione di prodotti alimentari non pastorizzati, in particolare lattiero-caseari, oppure per contatto diretto con tessuti o fluidi contaminati. Va sospettata in pazienti con febbre, malessere, sudorazione notturna e artralgie in presenza di esposizione epidemiologica significativa, come consumo di prodotti caseari non pastorizzati, contatto con animali in aree endemiche o esposizione professionale. Una diagnosi presuntiva può essere formulata sulla base di:

  • titolo anticorpale totale anti-Brucella ?1:160 mediante test di agglutinazione in provetta standard su siero prelevato dopo l’insorgenza dei sintomi;
  • rilevazione del DNA di Brucella in un campione clinico tramite reazione a catena della polimerasi (PCR).

3 di 62 Domande

In figura è rappresentato uno schema della sequenza genica che costituisce l’operone Lac (sequenza genica che regola la produzione delle lattasi) dei procarioti. Si tratta di una sequenza regolatrice che determina la produzione di lattasi, quando?

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La risposta corretta è la B

La domanda chiede quando l’operone lac, sequenza regolatrice della produzione di lattasi, induce l’espressione: la risposta corretta è “Quando è presente lattosio nel mezzo di coltura”. Nel sistema lac dei procarioti, in assenza di lattosio il repressore LacI si lega all’operatore e impedisce all’RNA polimerasi di trascrivere i geni lacZYA; quando è presente lattosio, una parte viene isomerizzata in allolattosio che funge da induttore legandosi a LacI, causandone il distacco dall’operatore e consentendo l’avvio della trascrizione, inclusa la sintesi di ?-galattosidasi (lattasi). L’espressione è massima se il glucosio è basso perché il complesso cAMP-CAP facilita il reclutamento dell’RNA polimerasi, ma la condizione chiave che rimuove la repressione è la presenza di lattosio. In sintesi, il lattosio segnala alla cellula di esprimere gli enzimi necessari al suo metabolismo attivando l’operone lac.


4 di 62 Domande

Un bambino di 2 anni di origine africana si presenta con tumefazioni dolorose della mani e piedi. Dati di laboratorio mettono in evidenza una emoglobina di 9g/dl, una conta dei globuli bianchi di 11500/mm3 ed una conta delle piastrine di 250000/mm3. Quale dei seguenti esami di laboratorio dara' supporto alla tua diagnosi?














La risposta corretta è la B

Il quadro clinico descritto è compatibile con anemia falciforme o drepanocitosi, un’emoglobinopatia caratterizzata dalla produzione di catene globiniche quantitativamente normali ma qualitativamente alterate. La causa della deformazione dei globuli rossi è una sostituzione amminoacidica (Glu ? Val) che favorisce l’aggregazione delle molecole di Hb con formazione di polimeri simili a pali nel citoplasma eritrocitario. La polimerizzazione, che avviene soprattutto nello stato deossigenato, determina deformazione e la caratteristica forma a falce dei globuli rossi. Questa condizione provoca squilibri che riducono elasticità e vitalità cellulare. I globuli rossi danneggiati rappresentano il principale trigger delle crisi vaso-occlusive, responsabili di fenomeni infartuali a livello del microcircolo, che spesso si manifestano con tumefazioni dolorose di mani e piedi. La prima manifestazione clinica è l’emolisi cronica con pallore, subittero o ittero, astenia, litiasi della colecisti e segni della deplezione di ossido nitrico. A livello arterioso si osserva diatesi trombotica per disfunzione endoteliale. L’emolisi cronica rappresenta uno stato di equilibrio, interrotto più o meno frequentemente da crisi vaso-occlusive. Tra le manifestazioni vaso-occlusive, tipica è l’ostruzione dei vasi retinici, che porta a cecità parziale o totale e determina cicatrici corio-retiniche, una delle manifestazioni retiniche più comuni e patognomoniche dell’anemia falciforme. Dal punto di vista laboratoristico, si osserva riduzione dell’Hb; la diagnosi è confermata da striscio periferico, test di solubilità ed elettroforesi dell’emoglobina, che evidenzia le anomalie strutturali.


5 di 62 Domande

Il Sig. Versici, un uomo di circa 70 anni, si reca presso l’ ambulatorio del proprio medico curante, Il Dott. Mancini, per un fastidio al polso destro. Anamnesi patologica prossima: lamenta dolore al polso destro da circa due giorni.

Anamnesi patologica prossima: positiva per due interventi di chirurgia sostitutiva dell'anca, due precedenti episodi di gotta in entrambe le prime articolazioni metatarso-falangee ed ipertensione. Esame obiettivo: il Dott. Mancini visitandolo riscontra la presenza di rossore e gonfiore sul versante dorsale del polso. La sintomatologia dolorosa viene esacerbata da movimenti di flesso-estensione completi. Gli vengono prescritti 80 mg di aspirina al giorno. Due giorni dopo il gonfiore però è aumentato sul versante dorsale del polso ed a livello della mano. La flessione del polso risulta limitata dell' 80% con dolore severo, pertanto il Sig. Versici si reca nuovamente presso l’ ambulatorio del Dott. Mancini, che rivisitandolo nota che evoca un dolore sordo alla palpazione dello scafoide e pertanto nel sospetto di frattura gli prescrive un esame radiografico del polso/mano. Esami strumentali-laboratoristici: evidenza di alterazioni riconducibili ad un quadro di artrite gottosa. Quale tipo di citochine sono coinvolte in questo processo?

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La risposta corretta è la C.

La flogosi è un meccanismo di difesa di tipo aspecifico: risponde all’agente lesivo di tipo fisico-meccanico, radiazioni, batteri o sostanze chimiche. È quindi la risposta al danno tissutale ed è un processo reattivo (diverso dalla necrosi che è regressiva), aspecifico (contro tutto ciò che causa danno), stereotipato (stessi meccanismi principali a prescindere dalla causa, con vie diverse secondo lo stimolo), e procede indipendentemente dalla causa (una volta innescato, continua anche se lo stimolo è rimosso). Nella fase acuta si ha aumento del flusso ematico e della permeabilità vascolare, con accumulo di fluidi, leucociti e mediatori come le citochine. Vari fattori solubili favoriscono il reclutamento dei leucociti aumentando l’espressione di molecole di adesione e di fattori chemiotattici. Le citochine chiave sono IL-1, TNF-?, IL-6, IL-8 e altre chemochine; IL-1 e TNF-? sono particolarmente potenti, inducono febbre promuovendo la sintesi di PGE2 nell’endotelio ipotalamico. L’IL-1 è prodotta da macrofagi, neutrofili, cellule endoteliali ed epiteliali: a basse concentrazioni induce adesione leucocitaria, ad alte induce febbre e proteine di fase acuta. Diversamente dal TNF-?, non causa da sola shock settico. Inoltre stimola i mastociti al rilascio di istamina, con vasodilatazione precoce e aumento della permeabilità.

Durante l’infiammazione avvengono: (1) modificazioni di flusso e calibro vascolare con aumento del flusso sanguigno, (2) modificazioni del microcircolo e formazione dell’essudato, (3) richiamo chemiotattico dei leucociti, (4) fagocitosi. Dopo lo stimolo lesivo si ha vasocostrizione transitoria seguita da vasodilatazione intensa (iperemia attiva, responsabile di rubor e calor). Successivamente si verifica rallentamento della circolazione (iperemia passiva o stasi), dovuto ad aumentata permeabilità capillare con essudazione proteica e aumento della viscosità ematica. Il modello tipico dell’infiammazione acuta comprende: alterazioni di flusso e calibro, iperemia attiva e passiva, permeabilizzazione endoteliale con essudato, migrazione leucocitaria e chemiotassi, fagocitosi.

La chemiotassi è movimento orientato lungo un gradiente chimico; gli stimoli possono essere esogeni (prodotti batterici) o endogeni (complemento, leucotrieni, citochine). Durante la stasi i neutrofili si dispongono lungo l’endotelio (marginazione). Segue l’adesione: i leucociti rotolano con legami labili, poi aderiscono stabilmente formando la “pavimentazione”. Successivamente attraversano l’endotelio (diapedesi) e migrano verso lo stimolo. L’endotelio normalmente è continuo e liscio, ma nell’infiammazione aumenta la permeabilità ed esprime molecole di adesione preformate (es. P-selectina dai corpi di Weibel-Palade).

Le principali molecole di adesione sono: selectine (E sull’endotelio, P sull’endotelio in infiammazione, L sui leucociti, legano zuccheri); immunoglobuline (ICAM-1 e VCAM-1, interagiscono con integrine leucocitarie, le ICAM-1 si legano alle integrine ?2); VCAM-2 proprie dell’endotelio; integrine (già presenti sui leucociti, ma con bassa affinità: aumentano l’avidità a seguito di stimoli chemiokinici e dell’induzione di ICAM/VCAM-1). Le citochine IL-1 e TNF inducono fortemente la sintesi di ICAM-1 e VCAM-2, molecole implicate nei legami forti, la cui espressione richiede più tempo.


6 di 62 Domande

Il Sig. Mariani, un uomo di 78 anni si reca presso il PS del Policlinico Torvergata di Roma, a causa di un episodio di dispnea acuta. Anamnesi patologica prossima: lamenta comparsa di episodi di tosse produttiva, gonfiore degli arti inferiori e dei piedi, astenia, che perdurano da 3 settimane. Inoltre, da due mesi a questa parte, si sono presentate crisi di dispnea da sforzo ingravescente. Anamnesi patologica remota: una decina di anni prima è stato sottoposto ad un intervento di chirurgia sostitutiva per impianto di protesi valvolare di suino, a causa di un rigurgito della valvola mitrale di grado severo. Il paziente è affetto da coronaropatia, diabete mellito di tipo 2 ed ipertensione. Anamnesi fisiologica: ha fumato per 55 anni un pacchetto di sigarette al giorno e abitualmente beve una birra al giorno. Anamnesi farmacologica Attualmente prende diversi farmaci tra cui cardioaspirina, simvastatina, ramipril, metoprololo, metformina e idroclorotiazide. Esame obiettivo: si presenta dall’ aspetto pallido. L’ uomo è alto 181 cm e pesa 128 kg, con una BMI di circa 41 kg/m2. Ha una temperatura corporea di 37.3 °C , frequenza respiratoria di 23 atti/min, frequenza cardiaca di 97 bpm, e pressione arteriosa di 148/95 mm Hg. All’ auscultazione del torace si riscontra la presenza di rantoli alle basi polmonari bilateralmente. L’ esame obiettivo del cuore rivela la presenza di un battito apicale dislocato lateralmente e la presenza, a livello dell’ apice, di un soffio diastolico 3/6 di intensità decrescente. Inoltre si osserva la presenza di edemi improntabili bilateralmente a livello dei piedi e delle caviglie. Il resto dell’ esame obiettivo non mostra altre anomalie. Quale tra le seguenti è la causa più probabile dei sintomi di questo paziente?

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La risposta D è corretta.

Il paziente circa 10 anni fa si era sottoposto a un intervento di sostituzione protesica con impianto di protesi valvolare suina per severo rigurgito mitralico. Il trattamento di una valvulopatia, a meno che non sia di grado medio-elevato e clinicamente significativa, richiede solo un controllo periodico, mentre l’intervento chirurgico è indicato in presenza di una lesione moderata o grave responsabile di sintomi e/o disfunzione cardiaca. Le opzioni vanno dalla valvuloplastica alla riparazione fino alla sostituzione, che può essere effettuata con protesi meccaniche (preferite nei pazienti <65 anni o con lunga aspettativa di vita, ma richiedono anticoagulazione cronica con warfarin per prevenire tromboembolismo) o biologiche (suine o bovine, più soggette a deterioramento sclero-fibrotico, con durata media 10-15 anni). Una complicanza possibile delle protesi biologiche è l’ostruzione/stenosi o il rigurgito, entrambi responsabili di scompenso cardiaco.

L’endocardite infettiva insorge in presenza di una predisposizione endocardica (patologie congenite, reumatiche, valvole bicuspidi calcifiche, prolasso mitralico, cardiomiopatia ipertrofica, precedente endocardite). Fattori predisponenti sono protesi valvolari, tossicodipendenza, diabete, uso cronico di anticoagulanti o steroidi, età avanzata. Agenti più comuni sono streptococchi e stafilococchi (80-90%), seguiti da enterococchi e microrganismi HACEK. Clinicamente si manifesta con febbre, nuovo soffio o modifica di un soffio preesistente, può causare scompenso cardiaco e, all’ecocardiogramma, vegetazioni. Segni caratteristici: petecchie congiuntivali, macchie di Roth, lesioni di Janeway, nodi di Osler, emorragie subungueali a scheggia. La diagnosi si basa sui criteri di Duke (diagnosi rigettata, possibile o certa). In assenza di emocolture disponibili, e senza rischio per MRSA, la terapia empirica si effettua con un ?-lattamico + amminoglicoside. Sebbene questo paziente presenti soffio e segni di scompenso, non ha febbre né criteri di Duke: l’endocardite è improbabile (risposta A errata).

La BPCO è una malattia polmonare cronica non reversibile, con ostruzione bronchiale persistente (VEMS/CVF <0,7), spesso correlata a fumo e caratterizzata da progressione, riacutizzazioni infettive, dispnea, tosse produttiva cronica, tachipnea, cianosi e ipertensione polmonare nelle fasi avanzate. All’auscultazione: respiro sibilante e fase espiratoria prolungata. Nonostante il paziente sia fumatore con tosse, i sintomi durano solo da 3 settimane e non vi sono segni obiettivi di ostruzione: la diagnosi di BPCO è errata (risposta B errata).

La polmonite è un’infiammazione acuta polmonare (batterica, virale, fungina, parassitaria) diagnosticata con RX torace e reperti clinici. Può essere comunitaria (più spesso da Streptococcus pneumoniae, Mycoplasma pneumoniae) o nosocomiale. Clinicamente: febbre, tosse, dispnea, astenia, ipossia; nella forma tipica: esordio acuto con febbre, tosse produttiva, crepitii e rumori bronchiali; nella forma atipica: esordio graduale con tosse secca, dispnea e pochi segni obiettivi. È indicato esame colturale di sangue/escreato. Questo paziente presenta tosse produttiva ma non febbre, e all’auscultazione rantoli basali bilaterali: più compatibili con scompenso cardiaco che con polmonite (risposta C errata).

L’embolia polmonare è occlusione di arterie polmonari da trombi (arti inferiori/pelvi). Presentazione acuta con sintomi aspecifici: dolore toracico pleuritico, tosse, sincope, dispnea, arresto cardiorespiratorio nei casi gravi; segni: tachipnea, tachicardia, ipotensione. Fattori di rischio: immobilizzazione, trombofilie, gravidanza, chirurgia recente. In questo paziente tosse e dispnea possono mimarla, ma anamnesi negativa per immobilizzazione e presenza di stenosi mitralica con edemi declivi bilaterali fanno propendere per scompenso cardiaco congestizio piuttosto che embolia polmonare (risposta E errata).


7 di 62 Domande

Il Sig. Verci, un uomo di circa 60 anni si reca, presso l’ ambulatorio del proprio medico curante, il Dott. Briga, per dispnea. Anamnesi patologica prossima: lamenta una dispnea ingravescente da circa un mese. Inizialmente era in grado di salire 3 rampe di scale fino al suo appartamento, ma ora necessita di effettuare numerose pause per recuperare il fiato. Non lamenta dolore al petto. Anamnesi patologica remota: l'uomo è affetto da cardiopatia reumatica e diabete mellito di tipo 2. Anamnesi fisiologica: è emigrato dall'India circa 20 anni prima. Anamnesi farmacologica: assume carvedilolo, torasemide e insulina. Esame obiettivo: il Dott. Briga visita il Sig. Verci riscontrando una temperatura corporea di 37.2 °C, una frequenza cardiaca di 74 bpm, una frequenza respiratoria di 19 atti/min ed una pressione arteriosa di 135/80 mm Hg. La pulsossimetria mostra una saturazione d'ossigeno del 96% in aria ambiente. L'auscultazione del torace rivela la presenza di crepitii alle basi polmonari bilateralmente. All’ auscultazione cardiaca si riscontra la presenza di un soffio d'apertura seguito da un soffio diastolico di bassa tonalità , a livello del quanto spazio intercostale di sinistra in corrispondenza della linea medio-claveare. Esami strumentali-laboratoristici: il Dott. Briga decide di far eseguire una radiografia del torace al Sig. Verci, che mostra una dilatazione dell'atrio di sinistra, con stiramento del margine cardiaco di sinistra, ed un’ aumentata trama vascolare. Quale tra i seguenti rappresenta l'intervento di prima scelta per migliorare la sintomatologia del paziente?

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La risposta corretta è la D.

La malattia reumatica è la causa più frequente di stenosi mitralica non complicata. È caratterizzata da fibrosi, calcificazione dei lembi valvolari e parziale fusione delle commissure, con conseguente riduzione dell’ostio valvolare (normalmente 4-6 cm²) fino a valori <1 cm². A causa di questo restringimento, l’unico modo per garantire il passaggio di sangue dall’atrio sinistro al ventricolo sinistro durante la diastole è aumentare le pressioni atriali. Questo incremento si trasmette a monte, con aumento della pressione nelle vene e nei capillari polmonari: ecco la causa della dispnea. Se le pressioni aumentano ulteriormente, soprattutto acutamente, può verificarsi la trasudazione di liquido negli alveoli con conseguente edema polmonare. Il nostro paziente all’auscultazione presenta anche crepitii basali bilaterali. Il gradiente diastolico transvalvolare è proporzionale al grado di stenosi ed è sensibile ad aumenti di portata e frequenza cardiaca: maggiore la portata/frequenza, maggiore il gradiente. Per questo un soggetto asintomatico a riposo può diventare sintomatico anche per sforzi lievi. L’evoluzione della stenosi mitralica è rappresentata dallo sviluppo di ipertensione polmonare arteriosa, secondaria a quella venosa, che provoca vasocostrizione arteriolare inizialmente funzionale e reversibile, successivamente irreversibile per ipertrofia della tonaca media e fibrosi dell’intima. Le elevate resistenze arteriolari del circolo polmonare causano sovraccarico pressorio del ventricolo destro con dilatazione, ipertrofia, disfunzione contrattile e segni di scompenso destro e bassa gittata. Nell’insufficienza mitralica, invece, la pressione atriale sinistra, molto più bassa di quella aortica, fa sì che il sangue refluisca in atrio già durante la contrazione isometrica ventricolare. Nell’insufficienza mitralica cronica l’atrio sinistro si adatta dilatandosi, per cui la pressione a monte non aumenta significativamente; nell’insufficienza acuta, invece, l’atrio non ha tempo di adattarsi e subisce un brusco aumento pressorio con ripercussioni sulla pressione venosa polmonare. Il ventricolo sinistro, sottoposto a sovraccarico di volume, si dilata: inizialmente la frazione di eiezione rimane conservata, poi si riduce progressivamente perché il rigurgito in atrio riduce il volume sistolico effettivo. Una frazione di eiezione <60% è indicativa di compromissione ventricolare sinistra. Nel nostro paziente, per segni, sintomi e reperti auscultatori, è probabile un coinvolgimento valvolare mitralico, in particolare stenosi o steno-insufficienza. L’intervento di scelta, nella stenosi mitralica clinicamente significativa (area ?1,5 cm²) o sintomatica, e nei pazienti con controindicazioni alla chirurgia, è la valvuloplastica percutanea con palloncino: una “dilatazione controllata” eseguita con un palloncino ad alta resistenza gonfiato in prossimità della valvola, introdotto tramite catetere da vena femorale destra. È una tecnica mini-invasiva che riduce morbilità e mortalità perioperatorie, con buona efficacia a lungo termine (sopravvivenza libera da eventi nel 30-70% dei casi), sebbene non siano rare le restenosi. Non può essere eseguita in presenza di calcificazioni valvolari, per cui è indicata la sostituzione valvolare.


8 di 62 Domande

Un ragazzo di 20 anni presenta il seguente ECG. Cosa si nota all'ECG?

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La risposta esatta è la A.

Le derivazioni da V1 a V6, chiamate derivazioni precordiali, esprimono l’attività elettrica del cuore sul piano orizzontale: V1-V2 esplorano il setto interventricolare, V3-V4 la parete anteriore del ventricolo sinistro, V5-V6 la parete laterale del ventricolo sinistro. L’onda P indica la depolarizzazione atriale, il complesso QRS e l’onda T indicano rispettivamente la depolarizzazione e la ripolarizzazione ventricolare, mentre la ripolarizzazione atriale non è visibile poiché avviene durante la depolarizzazione ventricolare. In età giovanile, dopo la pubertà, il vettore di ripolarizzazione ventricolare rende le T positive in tutte le derivazioni precordiali, tranne V1 e raramente V2; in casi eccezionali, la negatività può coinvolgere anche V3 e V4 (onda T giovanile). Dopo la pubertà, la presenza di onde T invertite ?2 mm in due o più derivazioni contigue del ventricolo destro può indicare cardiopatia congenita con sovraccarico di pressione o volume (cardiomiopatia aritmogena del ventricolo destro) oppure, più raramente, patologie ereditarie dei canali del sodio o potassio. L’ECG descritto mostra ritmo sinusale, alterazioni diffuse della ripolarizzazione con T negativa da V1 a V5, R alta in V1 e asse spostato a destra: reperti suggestivi di ipertrofia ventricolare destra a carattere aritmogeno. La cardiomiopatia aritmogena del ventricolo destro è spesso familiare, più frequentemente a trasmissione autosomica dominante, e coinvolge prevalentemente ma non esclusivamente il ventricolo destro. Nel 10-20% dei casi è presente una mutazione nei geni che codificano proteine del desmosoma. Istologicamente si osserva progressiva sostituzione del miocardio con tessuto fibro-adiposo, che genera aree di discinesia e dilatazione soprattutto nel tratto di afflusso, efflusso e apice del ventricolo destro (triangolo della displasia), ma può estendersi all’intera parete ventricolare destra o anche al ventricolo sinistro. Questa condizione, per le alterazioni morfologiche e funzionali, è causa frequente di aritmie ventricolari e morte improvvisa, soprattutto in età giovanile durante o subito dopo l’attività fisica. In presenza di un ECG di questo tipo è quindi indicato eseguire un ecocardiogramma per rilevare eventuali alterazioni strutturali cardiache.


9 di 62 Domande

La signora Rettori, una donna di 45 anni, si reca dal proprio medico curante, il Dott. Pressi, per malessere. Anamnesi patologica prossima: comparsa di febbre, disuria e dolore alla schiena. Il Dott. Pressi consiglia alla paziente di recarsi in ospedale per ulteriori accertamenti; qui la donna verrà successivamente ricoverata con una sospetta diagnosi di pielonefrite. La paziente viene sottoposta a terapia con antibiotici ad ampio spettro, che determinano un significativo miglioramento della sintomatologia. Tuttavia, durante il quarto giorno di ricovero, la donna presenta nuovamente febbre, con leucocitosi e profusa diarrea acquosa. Esami strumentali: viene effettuata una colonscopia, visibile nell’ immagine sottostante.

Quale è la terapia per il trattamento di questo disturbo?

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La risposta corretta è la D.

La paziente presenta una colite pseudomembranosa causata da Clostridium difficile, un batterio appartenente alla famiglia Clostridiaceae, patogeno per l’uomo, Gram+ anaerobio. Il C. difficile è virulento in quanto possiede due tossine: la tossina A, un’enterotossina che si lega alle cellule della mucosa e causa un’ipersecrezione di liquido determinando diarrea acquosa; la tossina B, una citotossina che provoca gravi danni alla mucosa determinandone l’aspetto pseudomembranoso. Il Clostridium difficile causa colite associata ad antibiotici, tipicamente in ambiente ospedaliero. Fa parte normalmente del microbiota umano; tuttavia, quando si utilizzano antibiotici per lungo tempo, questi possono distruggere anche i batteri che tengono “sotto controllo” il Clostridium. Quando il C. difficile diviene dominante, si possono avere crampi addominali, colite pseudomembranosa, diarrea (talora ematica), raramente sepsi e addome acuto. I sintomi insorgono alcuni giorni dopo l’inizio della terapia antibiotica e includono diarrea acquosa o scariche di feci non formate, crampi addominali, raramente nausea e vomito. Per la diagnosi è importante l’identificazione della tossina nelle feci. Il trattamento consiste nell’interrompere la terapia antibiotica; se la sintomatologia è grave è possibile utilizzare vancomicina o metronidazolo (nel nostro caso, non essendo la vancomicina tra le opzioni, la risposta corretta è la D).


10 di 62 Domande

Una paziente di 58 anni si presenta presso il reparto di nutrizione clinica. La donna presenta BMI 20,9, circonferenza vita 88 cm, analisi ematochimiche (in allegato) in cui si presenta colesterolo LDL fuori range e glicemia a digiuno elevata.

In seguito ai valori di glicemia a digiuno riscontrati, si richiede curva da carico orale di glucosio (OGTT). In base ai risultati sopra riportati, la paziente presenta:

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La risposta corretta è la B.

Il diabete è un gruppo di alterazioni caratterizzate da elevati livelli di glicemia, legati a un’alterata secrezione insulinica o a una ridotta sensibilità all’insulina. Questa alterata secrezione può variare da forme severe, in cui la produzione di insulina è nulla o quasi (diabete di tipo I, pancreasectomia), a forme intermedie modulate dall’insulino-resistenza.

L’insulino-resistenza da sola non è in grado di slatentizzare un diabete mellito: è necessario un danno della secrezione. Le alterazioni del metabolismo del glucosio si associano inoltre a modifiche del metabolismo lipidico e proteico, predisponendo a complicanze vascolari: microvascolari (rene, arti inferiori, retina) e macrovascolari (cuore, cervello, arterie degli arti inferiori).

Il diabete si classifica in due tipologie principali:

– diabete mellito di tipo I (insulino-dipendente), che può avere cause immuno-mediate o idiopatiche;

– diabete mellito di tipo II (non insulino-dipendente), malattia metabolica caratterizzata da iperglicemia in un contesto di insulino-resistenza e deficienza insulinica relativa, nella maggior parte dei casi senza necessità di insulina.

Esiste poi il diabete gestazionale, che compare in gravidanza e regredisce dopo il parto.

Tra le sindromi secondarie ricordiamo:

– pancreasectomia (oggi non più praticata nelle pancreatiti, ma solo nei tumori),

– patologie del pancreas esocrino (es. pancreatite),

– patologie endocrine (acromegalia, sindrome di Cushing, feocromocitoma, poiché l’insulina è l’unico ormone ipoglicemizzante),

– tossicità da farmaci o sostanze chimiche (glucocorticoidi, tiazidici, ecc.).

Il diabete può rimanere a lungo silente. Si stima che, a fronte di una prevalenza diagnosticata del 4%, un ulteriore 4% resti non diagnosticato.

Per la diagnosi, le misurazioni della glicemia prevedono:

– glicemia a digiuno (da almeno 12 ore): due rilevazioni ?126 mg/dl;

– glicemia random >200 mg/dl, ma solo in paziente sintomatico (polidipsia, poliuria, nicturia, ecc.);

– curva da carico con 75 g di glucosio in 200-250 ml d’acqua: il test si esegue solo se la glicemia basale è <126 mg/dl, e la diagnosi si pone se a 2 ore la glicemia è >200 mg/dl.


11 di 62 Domande

La signora Bellini è una giovane donna ricoverata nel reparto di ginecologia ed ostetricia dopo un parto complicato da una rottura prematura delle membrane amnio-coriali ed un prolungato travaglio. Anamnesi patologica prossima: In seconda giornata sviluppa febbre con brivido associata ad ipotensione e intenso dolore addominale che fanno sospettare un’ endometrite purperale. Il Dott. Lanfranchi decide di sottoporre la paziente ad una radiografia del torace e decide di avviare la terapia antibiotica e reidratante con 4.000 ml di soluzione salina nelle successive 24 ore ma l’ ipertermia persiste e si ottiene un lieve incremento della pressione arteriosa. Improvvisamente la sig.ra Bellini presenta dispnea. Esame obiettivo: viene rilevata una SpO2 dell’ 82% che non aumenta anche con ossigenoterapia con FiO2 del 100%. Il Dott. Lanfranchi decide quindi di intubare la paziente e si eroga una FiO2 del 100%. Non si rileva turgore giugulare, all’ auscultazione polmonare si apprezzano crepitii diffusi bilateralmente. Esami di laboratorio-strumentali: viene rapidamente inviato in laboratorio un campione di sangue arterioso che evidenzia PaO2 di 62 mmHg e PaCO2 di 33 mmHg. L’ ECG mostra tachicardia sinusale. Viene effettuato un nuovo RX del torace che mostra un quadro polmonare modificato rispetto a quanto si era visto nel precedente. Sulla base dei dati forniti quale tra le seguenti è la diagnosi più probabile?

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La risposta corretta è la B.

Questo paziente molto probabilmente ha una ARDS e il rapporto PaO2/FiO2 è <200: la paziente ha un rapporto di 60 (FiO2 = 1 ovvero 100% e PaO2 di 60 mmHg: necessita di ossigeno al 100% per mantenere una pressione di PaO2 accettabile). La RX torace mostra infiltrati polmonari diffusi non riconducibili a eziologia cardiogena. L’EO evidenzia dispnea ingravescente a insorgenza improvvisa, con crepitii diffusi bilateralmente. La paziente presentata nel caso è verosimilmente affetta da ARDS in seguito a sepsi da endometrite postpartum.

La sindrome da distress respiratorio acuto (ARDS) è una grave malattia acuta polmonare. I fattori scatenanti sono numerosi: polmonite, shock, gravi traumi, sepsi, aspirazione di alimenti (ab ingestis), pancreatite. È caratterizzata da danno diffuso della membrana alveolo-capillare, con edema polmonare non cardiogenico (ricco di proteine) e insufficienza respiratoria acuta (ARF). Si osserva reclutamento di neutrofili nei capillari alveolari e formazione di membrane ialine. I neutrofili rilasciano chemochine (che richiamano istiociti), producono ROS, proteasi, leucotrieni, fattore di attivazione piastrinica, prostaglandine e altre molecole che danneggiano le barriere tra capillari e spazi aerei. Gli alveoli e l’interstizio si riempiono di proteine, detriti cellulari e liquido, con distruzione del surfattante, collasso alveolare e mismatch ventilazione/perfusione.

L’ARDS determina grave ipossiemia refrattaria all’ossigenoterapia. I criteri diagnostici comprendono:

– Opacità bilaterali alla RX non spiegabili da versamento, atelettasia o noduli.

– PaO2/FiO2 ?200 mmHg.

– Assenza di evidenza clinica di aumentata pressione atriale sinistra o insufficienza cardiaca (PCWP <18 mmHg). Una pressione di incuneamento capillare polmonare >18 mmHg orienta invece verso edema polmonare cardiogeno.

Secondo la “Definizione di Berlino 2012” l’ARDS si classifica in:

– Lieve: PaO2/FiO2 ?200 mmHg.

– Moderata: PaO2/FiO2 ?100 mmHg.

– Grave: PaO2/FiO2 ?100 mmHg.


12 di 62 Domande

Una paziente di 58 anni si presenta presso il reparto di nutrizione clinica. La donna presenta BMI 20,9, circonferenza vita 88 cm, analisi ematochimiche (in allegato) in cui si presenta colesterolo LDL fuori range e glicemia a digiuno elevata.

Per il paziente diabetico è essenziale assumere cibi a basso indice glicemico. Qual è tra i seguenti alimenti quello che presenta il più basso indice glicemico?

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La risposta corretta è la A.

Il diabete è un gruppo di alterazioni caratterizzate da elevati livelli di glicemia, legati a un’alterata secrezione insulinica o a una ridotta sensibilità all’insulina. Questa alterata secrezione può variare da forme severe, in cui la produzione di insulina è nulla o quasi (diabete di tipo I, pancreasectomia), a forme intermedie modulate dall’insulino-resistenza. L’insulino-resistenza da sola non è in grado di slatentizzare un diabete mellito: serve un danno della secrezione. Le alterazioni del metabolismo del glucosio si accompagnano anche ad alterazioni del metabolismo lipidico e proteico, predisponendo a complicanze vascolari: microvascolari (rene, retina, arti inferiori) e macrovascolari (cuore, cervello, arterie periferiche). Il diabete si classifica in due tipologie principali: diabete mellito di tipo I (insulino-dipendente), con cause immuno-mediate o idiopatiche; diabete mellito di tipo II (non insulino-dipendente), malattia metabolica caratterizzata da iperglicemia in un contesto di insulino-resistenza e relativa deficienza insulinica, che nella maggior parte dei casi non richiede terapia insulinica. Esiste anche il diabete gestazionale, che si manifesta in gravidanza e regredisce dopo il parto. Tra le forme secondarie: pancreasectomia (oggi non più praticata nelle pancreatiti, ma solo nei tumori), patologie del pancreas esocrino (es. pancreatite), patologie endocrine (acromegalia, sindrome di Cushing, feocromocitoma, poiché l’insulina è l’unico ormone ipoglicemizzante), tossicità da farmaci o sostanze (glucocorticoidi, tiazidici, ecc.). Il diabete può progredire a lungo senza sintomi. Si calcola che, a fronte di una prevalenza diagnosticata del 4%, un ulteriore 4% rimane non diagnosticato. Per la diagnosi: glicemia a digiuno ?126 mg/dl in due misurazioni, glicemia random >200 mg/dl in presenza di sintomi (poliuria, polidipsia, nicturia), curva da carico con 75 g di glucosio (diagnosi se glicemia >200 mg/dl a 2 ore). Prima del test, la glicemia basale deve essere <126 mg/dl. Il test va eseguito in pazienti non ricoverati, in buone condizioni cliniche, dopo dieta abituale (non ridotta in carboidrati), a digiuno dalla mezzanotte, senza febbre, stress o fumo. Indicazioni alla curva da carico: glicemia alterata a digiuno (100–125 mg/dl), familiarità per diabete dai 30-40 anni, obesità, complicanze cardiovascolari (TIA, angina, claudicatio), soprattutto se obesi e fumatori, infezioni urinarie o cutanee ricorrenti con glicemia alterata. Il 90% dei casi è di tipo II, storicamente detto diabete dell’adulto (esordio >40 anni), ma oggi è sempre più precoce (anche a 18 anni), correlato all’obesità, in particolare infantile (Italia con alta prevalenza, soprattutto nel centro-sud). Nei gemelli monozigoti la concordanza è ~100% nel tipo II, mentre nel tipo I, pur avendo componente genetica, è solo del 50% per il ruolo di fattori ambientali. Anche nei monozigoti separati alla nascita la concordanza del tipo II rimane elevata, a dimostrazione della forte componente genetica, ancora non del tutto chiarita.


13 di 62 Domande

In quale dei seguenti gruppi e? riproposta l'identica stringa alfanumerica: 69O-02L+60I-91Kx08K:11H*?]+-3£.














La risposta corretta è la A
La risposta corretta alla domanda è l'identica stringa alfanumerica riportata: "69O-02L+60I-91Kx08K:11H*?]+-3 £.". Questa risposta è la replica precisa della stringa fornita nella domanda senza alcuna variazione, dimostrando attenzione al dettaglio nei simboli, numeri e lettere. La correttezza di questa risposta deriva dal confronto diretto e accurato tra la stringa fornita e le opzioni proposte, evidenziando l'importanza di osservare attentamente i caratteri per distinguere la corrispondenza esatta.

14 di 62 Domande

Quale tra i seguenti farmaci non puo? essere somministrato mediante sondino enterale?














La risposta corretta è la A
L'Aspirina gastroresistente non può essere somministrata mediante sondino enterale. Questo perché la formulazione gastroresistente è progettata per resistere all'ambiente acido dello stomaco e liberare il principio attivo nell'intestino, garantendo così una riduzione del rischio di irritazione gastrica. Somministrare l'aspirina gastroresistente attraverso un sondino enterale comprometterebbe l'integrità del rivestimento protettivo, alterando l'assorbimento del farmaco e potenzialmente aumentando il rischio di effetti collaterali.

15 di 62 Domande

Quali scale di valutazione dei rischi di LdD prendono in considerazione il parametro "Fattori predisponenti"?














La risposta corretta è la A
Le scale di valutazione dei rischi di lesioni da decubito (LdD) che considerano il parametro "Fattori predisponenti" sono la Scala Norton Plus, Scala Waterlow e Scala Knoll. Queste scale sono strumenti utilizzati nel campo sanitario per valutare il rischio di sviluppo di lesioni da decubito in pazienti immobilizzati o a rischio. Ogni scala ha criteri specifici basati su vari fattori, inclusi quelli predisponenti come la condizione generale della pelle, mobilità , nutrizione, e altri elementi rilevanti che possono influenzare la vulnerabilità del paziente alle LdD. La presenza di fattori predisponenti in queste scale aiuta a fornire un'analisi più personalizzata e approfondita del rischio, consentendo interventi preventivi mirati.

16 di 62 Domande

Quale termine eliminerebbe dal gruppo? Ammirazione, lode, approvazione, stima, mendacio.














La risposta corretta è la A
La risposta corretta alla domanda è "Mendacio". Mentre ammirazione, lode, approvazione e stima sono tutti termini che esprimono sentimenti positivi o giudizi favorevoli nei confronti di qualcuno o qualcosa, il termine "mendacio" si distingue nettamente poiché si riferisce alla pratica di mentire o all'atto di dire il falso, avendo quindi una connotazione negativa. Questo lo rende l'unico termine non allineato semanticamente con gli altri nel gruppo dato.

17 di 62 Domande

Pianificare gli interventi infermieristici significa:1) Stabilire obiettivi a breve, medio e lungo termine.2) Porre una scadenza.3) Progettare/programmare gli interventi.Quale delle precedenti affermazioni sulla pianificazione e? errata?














La risposta corretta è la A
Pianificare gli interventi infermieristici implica, correttamente, la formulazione di obiettivi a breve, medio e lungo termine, il posizionamento di una scadenza temporale e la progettazione o programmazione degli interventi. Queste azioni sono essenziali per garantire che l'assistenza infermieristica sia organizzata, olistica e mirata alle necessità specifiche del paziente, assicurando così l'efficacia degli interventi e il raggiungimento degli obiettivi sanitari prefissati. La pianificazione costituisce un aspetto critico del processo di nursing, che permette di anticipare e rispondere adeguatamente alle esigenze del paziente attraverso interventi specifici e misuratamente programmati.

18 di 62 Domande

quale dei seguenti gruppi alfanumerici, letto in senso contrario, è uguale a: +:=?PWEGH9LBNKCV ?














La risposta corretta è la A
Il gruppo alfanumerico che, letto al contrario, corrisponde a +:=?PWEGH9LBNKCV è VCKNBL9HGEWP?=:+. Leggendo VCKNBL9HGEWP?=:+ da destra verso sinistra si ottiene esattamente la sequenza +:=?PWEGH9LBNKCV, confermando la correttezza della risposta. Questo perché l'inversione dei caratteri rispecchia fedelmente la sequenza richiesta, mentre le altre opzioni presentano variazioni nei caratteri che alterano la sequenza, rendendole incorrette.

19 di 62 Domande

Quante volte e? presente nel gruppo numerico proposto la sequenza 569 ? 43509569105956980415956991430505691590595698040595695090414276059.














La risposta corretta è la A
La sequenza 569 è presente 6 volte nel gruppo numerico dato. Questo si deduce esaminando attentamente il gruppo di numeri fornito e contando ogni occorrenza della sequenza 569. La conta precisa delle ripetizioni fornisce così la risposta corretta alla domanda. Questo compito richiede attenzione al dettaglio e la capacità di seguire sequenze numeriche senza perdere il conteggio delle ripetizioni.

20 di 62 Domande

Se la parola BARI viene scritta sotto TOMO, la parola MINA viene scritta sotto BARI e l'ultima parola e? BELA, allora in diagonale (sinistra verso destra) si puo? leggere:














La risposta corretta è la A
Se la parola BARI viene scritta sotto TOMO, e MINA sotto BARI, con BELA come ultima, in diagonale si legge "tana". Questo perché prendendo la prima lettera del primo termine (T), la seconda del secondo (A), la terza del terzo (N) e la quarta del quarto (A), si forma la parola "tana". Questo metodo utilizza la posizione delle lettere in ogni parola per decifrare il messaggio.

21 di 62 Domande

I guanti sterili sono indossati durante molte procedure per permettere all'infermiere di maneggiare liberamente oggetti sterili. E? opportuno indossare guanti di lattice e di nitrile quando:














La risposta corretta è la A
I guanti sterili di lattice e di nitrile sono appropriati quando si eseguono compiti che necessitano flessibilità , mettono sotto stress il materiale e comportano un elevato risaggio di esposizione ad agenti patogeni. Questa selezione si basa sulla necessità di combinare resistenza e sensibilità tattile, essenziali per gestire situazioni che comportano rischi biologici elevati, mantenendo al contempo la capacità di manipolazione precisa. Questi materiali sono scelti per la loro efficacia nel prevenire la trasmissione di infezioni, proteggendo sia il personale sanitario sia i pazienti.

22 di 62 Domande

Mr. Patel dice il falso solo a Mr. Hall, che solo a lui dice il vero. Mr. Green dice il falso, ma non a Mr. Hall. Se uno dei tre dice all'altro "Mi piace molto la tua macchina!" cio? e?:














La risposta corretta è la A
Mr. Patel direbbe il vero se si rivolgesse a Mr. Green elogiando la sua auto, poiché mente solo a Mr. Hall. La dinamica delle verità e delle menzogne tra questi personaggi forma una struttura di interazione precisa: Mr. Patel mente solo a Mr. Hall, e quest’ ultimo gli dice sempre la verità . Mr. Green mente a tutti eccetto che a Mr. Hall. Quindi, quando Patel, che dice il vero a tutti escluso Hall, fa un complimento sull’ auto di Green, è sinceramente inteso. Questa situazione giochi sulle regole delle dichiarazioni vero/falso in diversi contesti, offrendo un insight creativo sul ragionamento logico.

23 di 62 Domande

Tra le sanzioni disciplinari previste dal D.P.R. n. 221/1950, la sospensione dal servizio dalla professione:














La risposta corretta è la A
La sospensione dal servizio dalla professione, prevista dal D.P.R. n. 221/1950, può avere durata da uno a sei mesi. Questa sanzione disciplinare è pensata per essere un deterrente temporaneo, limitando l'attività professionale dell'individuo per un periodo di tempo che può variare, ma non supera i sei mesi. L'obiettivo è assicurare una conseguenza significativa senza protrarsi oltre un semestre, permettendo così la riflessione e la correzione del comportamento inappropriato.

24 di 62 Domande

Quali tra le seguenti sono aritmie ipercinetiche?














La risposta corretta è la A
Le aritmie ipercinetiche corrispondono a extrasistole e tachicardia. Gli episodi di extrasistole si manifestano come battiti cardiaci anticipati rispetto al ritmo regolare, mentre la tachicardia riguarda un battito cardiaco accelerato. Tali condizioni implicano un'attività elettrica cardiaca più rapida rispetto alla norma, contrariamente a quanto si verifica in condizioni ipocinetiche come la bradicardia o l'arresto sinusale, che presentano un rallentamento del ritmo cardiaco. Pertanto, per definizione, le aritmie ipercinetiche sono quelle che accelerano il ritmo cardiaco oltre i normali valori.

25 di 62 Domande

Per ematemesi si intende...














La risposta corretta è la A
L'ematemesi si riferisce al vomito misto a sangue, originato da un'emorragia dell'apparato gastro-intestinale. Questa condizione può essere indicativa di problemi seri quali ulcere, gastriti erosive, varici esofagee o altre malattie che causano sanguinamento nell'upper gastro-intestinal tract. La presenza di sangue nel vomito richiede un'attenzione medica immediata per determinare la fonte dell'emorragia e intraprendere il trattamento più adeguato.

26 di 62 Domande

Il GCS (Glasgow Coma Score) esamina...














La risposta corretta è la A
Il GCS esamina l'apertura occhi, la risposta verbale e la risposta motoria. Questo sistema di punteggio valuta il livello di coscienza nei pazienti che hanno subito un trauma cranico o altri eventi che influenzano la funzione cerebrale. L'apertura degli occhi, la capacità di rispondere con parole e la capacità di muoversi sono indicatori chiave per misurare la gravità di un infortunio o disordine cerebrale, aiutando i professionisti sanitari a determinare il percorso di trattamento più appropriato.

27 di 62 Domande

Stai eseguendo un elettrocardiogramma e hai messo due elettrodi lungo il IV spazio intercostale ai margini sternali destro e sinistro. Quali delle seguenti derivazioni hai posizionato?














La risposta corretta è la A
Quando si posizionano due elettrodi nel IV spazio intercostale ai margini sternali destro e sinistro, si configurano le derivazioni V1 e V2 nell'elettrocardiogramma. Questa configurazione è cruciale per la corretta lettura e interpretazione dei dati cardiaci, permettendo una visualizzazione ottimale del ritmo e della conduttività del cuore attraverso specifiche sezioni. Le derivazioni precordiali, come V1 e V2, sono fondamentali per diagnosticare condizioni come blocco di branca, infarti, e altre anomalie cardiache, essendo in grado di offrire una finestra diretta sulla funzionalità del cuore dalla prospettiva anteriore.

28 di 62 Domande

Che tipo di precauzioni vanno adottate per un soggetto HIV positivo?














La risposta corretta è la A
Le precauzioni standard vanno adottate per un soggetto HIV positivo. Queste precauzioni sono l'insieme di misure previste per la prevenzione e il controllo delle infezioni e si basano sulla presunzione che ogni persona possa essere potenzialmente infettiva. Includono pratiche come l'igiene delle mani, l'uso di guanti, mascherine, occhiali protettivi e camici ogni volta che ci sia la possibilità di entrare in contatto con sangue, fluidi corporei, secrezioni, escrezioni (eccetto il sudore), pelle non integra, o mucose. L'obiettivo principale è minimizzare il rischio di trasmissione di microorganismi tra pazienti e operatori sanitari.

29 di 62 Domande

Che tipo di precauzioni vanno adottate per un soggetto con meningite da meningococco?














La risposta corretta è la A
Per un soggetto con meningite da meningococco vanno adottate precauzioni per i droplet (goccioline di saliva o secrezioni respiratorie). Le meningiti da meningococco richiedono la prevenzione della trasmissione tramite goccioline espulse durante la tosse, lo starnuto o durante una conversazione ravvicinata. Questo tipo di trasmissione può portare all'infezione di individui a stretto contatto con il soggetto infetto.

30 di 62 Domande

I filtranti facciali sono utilizzati per...














La risposta corretta è la A
I filtranti facciali sono utilizzati per prevenire l'inalazione di piccole particelle che possono contenere agenti infettivi trasmessi per via respiratoria. Questi dispositivi sono progettati specificamente per bloccare l'accesso di particelle molto piccole, inclusi agenti patogeni come virus e batteri, attraverso il naso e la bocca. Tale prerogativa è essenziale in contesti dove il rischio di trasmissione di malattie respiratorie è elevato, proteggendo così la salute dell'individuo da possibile contagio.

31 di 62 Domande

La distruzione o inattivazione di microrganismi patogeni (ad eccezione delle spore) fino a livelli di sicurezza su articoli precedentemente detersi si definisce...














La risposta corretta è la A
La disinfezione è il processo mediante il quale si distruggono o inattivano i microrganismi patogeni (escludendo le spore) fino a raggiungere livelli di sicurezza su oggetti già puliti. Questa procedura mira a ridurre il rischio di infezioni, eliminando agenti patogeni dagli strumenti o superfici, senza però garantire l'eliminazione di ogni forma di vita microbica come farebbe la sterilizzazione.

32 di 62 Domande

Individua la categoria (stadio) III della Classificazione NPUAP-EPUAP dell’Ulcera da Pressione














La risposta corretta è la A
La categoria (stadio) III della Classificazione NPUAP-EPUAP dell’ Ulcera da Pressione indica una perdita di cute a tutto spessore; il tessuto adiposo sottocutaneo può essere visibile, ma l’ osso, il tendine o il muscolo non sono esposti. Questa fase riflette danni significativi sotto la superficie della pelle, estendendosi attraverso il derma fino al tessuto adiposo, ma senza compromettere strutture più profonde come muscoli o tendini.

33 di 62 Domande

La scala di Conley valuta:














La risposta corretta è la A
La scala di Conley è un strumento utilizzato per valutare il rischio di caduta. Questa misura è particolarmente importante nelle impostazioni sanitarie per prevenire incidenti, soprattutto in pazienti vulnerabili. Identificarne il rischio permette di adottare misure preventive personalizzate.

34 di 62 Domande

L’indice di massa corporea o Body Mass Index fornisce:














La risposta corretta è la A
L'indice di massa corporea (BMI) fornisce indicazioni sulla correlazione tra peso e statura, essendo un metodo analitico per determinare il grado di sovra o sottopeso. Il BMI calcola la proporzione tra il peso di una persona in kilogrammi e il quadrato della sua altezza in metri, dando una misura approssimativa del tessuto adiposo. Questo aiuta i professionisti della salute a categoriazzare le persone in categorie di peso, come sotto peso, normo peso, sovra peso, e obesità , basandosi su range definiti. Questa misurazione non distingue però tra massa grassa e massa magra, rendendola meno precisa per valutazioni di salute specifiche, ma utile per studi di popolazione.

35 di 62 Domande

Una soluzione A e? ipertonica rispetto a una soluzione B se:














La risposta corretta è la A
Una soluzione A è ipertonica rispetto a una soluzione B quando, separandole con una membrana semipermeabile, si instaura un flusso netto di solvente da B verso A. Questo fenomeno si verifica perché la soluzione ipertonica (A) ha una concentrazione maggiore di soluti rispetto alla soluzione ipotonica (B), causando il movimento del solvente verso la soluzione più concentrata per ridurre la differenza di concentrazione attraverso la membrana.

36 di 62 Domande

In un soggetto adulto quali valori tra i seguenti risultano alterati: emoglobina 11g/dl, potassio: 2,9 mEq/L, sodio: 135 mEq/L, glucosio: 72 mg/dl, ph: 7,4, PaO2 su sangue arterioso: 85 mmHg














La risposta corretta è la A
Nel soggetto adulto, i valori alterati sono l'emoglobina a 11 g/dl e il potassio a 2,9 mEq/L. Normalmente, l'emoglobina in un adulto dovrebbe essere superiore a 12 g/dl per le donne e 13 g/dl per gli uomini, suggerendo un possibile quadro di anemia. Il livello di potassio, invece, dovrebbe trovarsi tra i 3,5 e i 5,0 mEq/L; un valore di 2,9 mEq/L indica ipokalemia, condizione che può influenzare la funzionalità muscolare, incluse quelle del cuore. Gli altri parametri menzionati si inseriscono nei range considerati normali per un adulto.

37 di 62 Domande

Da che cosa e? esercitata la pressione oncotica nello scambio dei liquidi nell'organismo?














La risposta corretta è la A
La pressione oncotica, cruciale nello scambio dei liquidi nell'organismo, è esercitata dalle proteine. Queste, principalmente l'albumina, sono responsabili dell'attrazione dell'acqua attraverso le pareti dei capillari, influenzando così il movimento dei fluidi tra i compartimenti vascolari e interstiziali. Le proteine, avendo un'altra concentrazione nei vasi sanguigni rispetto ai tessuti, generano un gradiente osmotico che permette il mantenimento dell'equilibrio idrico nell'organismo.

38 di 62 Domande

Nel processo di pianificazione assistenziale l’interpretazione dei dati e?:














La risposta corretta è la A
Nel processo di pianificazione assistenziale, l'interpretazione dei dati rappresenta un processo di ragionamento deduttivo finalizzato a decidere l'importanza dei dati oggettivi e soggettivi nella determinazione dei problemi di salute del paziente. Questo processo è cruciale perché permette agli operatori sanitari di filtrare le informazioni essenziali per la diagnosi e la creazione di un piano di cura mirato, basandosi sull'evidenza raccolta per individuare le problematiche specifiche del paziente e le possibili soluzioni.

39 di 62 Domande

Per iponatriemia si intende:














La risposta corretta è la A
L'iponatriemia si caratterizza per una concentrazione sierica del sodio inferiore a 135 mEq/l. Questa condizione indica un anomalo bilancio di sodio nell'organismo, essenziale per il mantenimento dell'equilibrio idrico e la funzione neuromuscolare.

40 di 62 Domande

La febbre caratterizzata da rialzi termici e successivi abbassamenti senza che la temperatura raggiunga i valori normali e? definita:














La risposta corretta è la A
La febbre remittente è caratterizzata da rialzi termici seguiti da abbassamenti, senza tuttavia che la temperatura torni ai valori normali. Questo tipo di febbre mostra dunque una variazione di temperatura entro il giorno, ma rimane sempre sopra la soglia di normale. Questo tipo di andamento febbrile può essere osservato in diverse condizioni cliniche e infettive.

41 di 62 Domande

Secondo il Decreto legislativo n.81/2008 il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza:














La risposta corretta è la A
Il Decreto legislativo n.81/2008 stabilisce che il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza è eletto o designato dai lavoratori. Questa figura è essenziale per un efficace sistema di gestione della sicurezza sul lavoro, agendo come ponte tra i lavoratori e la direzione per quanto concerne la salute e sicurezza sul posto di lavoro. La sua elezione o designazione direttamente dai lavoratori garantisce una rappresentanza veramente conforme agli interessi e alle preoccupazioni del personale riguardo le tematiche di sicurezza, rendendolo un elemento chiave nella promozione di un ambiente di lavoro sicuro e salutare.

42 di 62 Domande

La prescrizione farmacologica e? un atto medico decisionale che indica:














La risposta corretta è la A
La prescrizione farmacologica è un atto medico decisionale che indica principio attivo, forma farmaceutica, posologia, modalità e tempi di somministrazione, firma del prescrittore. Questa risposta è accurata poiché una prescrizione completa deve contenere tutti questi elementi per assicurare l'identificazione corretta del medicinale, il dosaggio adeguato, la via e i tempi di somministrazione, garantendo così la sicurezza e l'efficacia del trattamento prescritto. La firma del prescrittore attesta la responsabilità medica nella prescrizione. Questo processo è cruciale per minimizzare gli errori di farmaco e personalizzare il trattamento in base alle esigenze del paziente.

43 di 62 Domande

Relativamente al consenso informato quali delle seguenti affermazioni e? corretta:














La risposta corretta è la A
Relativamente al consenso informato, è corretto affermare che non è obbligatorio informare i familiari del paziente. Questo principio rispetta il diritto alla privacy e all'autodeterminazione del paziente, garantendo che sia il diretto interessato a ricevere tutte le informazioni relative ai trattamenti proposti, benefici e rischi connessi, permettendogli di prendere decisioni informate sulla propria salute senza la necessaria intermediazione dei familiari, a meno che non vi sia un'espressa delega o incapacità del paziente.

44 di 62 Domande

Quale effetto e? prevedibile nei pazienti diabetici in terapia con corticosteroidi?














La risposta corretta è la A
Nei pazienti diabetici in terapia con corticosteroidi, è prevedibile un effetto di iperglicemia. Questo accade perché i corticosteroidi, pur essendo efficaci nel ridurre l'infiammazione e nel trattamento di diverse condizioni, possono influenzare il metabolismo del glucosio, portando a un aumento dei livelli di zucchero nel sangue. Questa interazione è particolarmente significativa per i diabetici, che già hanno problemi nel mantenimento di livelli di glucosio sanguigno stabili.

45 di 62 Domande

Ti trovi al domicilio di un paziente preso in carico dall’assistenza domiciliare e devi infondere una fleboclisi di 500 ml alla velocita? di 120 ml/ora. Non hai una pompa infusionale ma possiedi un deflussore con tali caratteristiche: 20 gocce = 1 ml. Quante gocce/minuto regoli il deflussore:














La risposta corretta è la A
La velocità di infusione richiesta per una fleboclisi di 500 ml a 120 ml/ora si traduce in una regolazione del deflussore di 40 gtt/min, calcolata sulla base che 20 gocce corrispondono a 1 ml. Per determinare il numero di gocce al minuto, si moltiplica la velocità di infusione per i fattori di conversione (120 ml diviso 60 minuti dà 2 ml/min, che moltiplicato per 20 gocce/ml porta a 40 gocce/min). Questa precisione è necessaria per assicurare una corretta velocità di somministrazione del fluido al paziente.

46 di 62 Domande

La denuncia all’Autorita? Giudiziaria deve essere inviata:














La risposta corretta è la A
La denuncia all’ Autorità Giudiziaria deve essere inviata senza ritardo. Questa risposta evidenzia la necessità di agire immediatamente in caso di necessità di denuncia, sottolineando l'urgenza dell'azione senza specificare un lasso temporale preciso come invece suggerito dalle altre opzioni. La prontezza è essenziale per assicurare tempestività nella gestione delle situazioni che richiedono l'intervento dell'Autorità Giudiziaria, senza indugi o ritardi che potrebbero compromettere le procedute o la giustizia.

47 di 62 Domande

L’accertamento di morte cerebrale prevede un periodo di osservazione pari a:














La risposta corretta è la A
L'accertamento di morte cerebrale richiede un periodo di osservazione di 6 ore. Questa pratica è fondamentale per stabilire in maniera inconfutabile la cessazione completa e irreversibile delle funzioni cerebrali, comprese quelle del tronco cerebrale, in soggetti la cui sopravvivenza è supportata artificialmente. La verifica accurata di morte cerebrale implica l'uso di rigorosi criteri clinici e, se necessario, di prove strumentali, procedendo con un'attenta osservazione per un lasso di tempo definito per escludere ogni possibile reversibilità dello stato.

48 di 62 Domande

Quali tra i seguenti dati raccolti durante l’accertamento infermieristico e? un dato soggettivo?














La risposta corretta è la A
Il dato soggettivo raccolto durante l'accertamento infermieristico è "Mi sento soffocare quando mi sdraio". Questa risposta è corretta perché illustra un sintomo riportato dal paziente basato sulle sue sensazioni personali e non misurabile direttamente, a differenza delle altre opzioni che presentano dati oggettivi, misurabili o visibili attraverso esami.

49 di 62 Domande

Che tipo di precauzioni vanno adottate nell’assistenza infermieristica ospedaliera ad un paziente infetto da Clostridium difficilis?














La risposta corretta è la A
Nell'assistenza infermieristica ospedaliera a un paziente infetto da Clostridium difficilis vanno adottate precauzioni standard e di contatto. Questo approccio combinato è necessario per prevenire la trasmissione dell'infezione, dato che il Clostridium difficilis può diffondersi facilmente attraverso il contatto diretto con superfici contaminate o tramite le mani dei caregiver. Le precauzioni standard includono l'igiene delle mani e l'uso di dispositivi di protezione individuale, mentre quelle di contatto implicano misure aggiuntive come l'utilizzo di guanti e camici quando si entra in contatto con il paziente o con superfici/classe del suo ambiente.

50 di 62 Domande

Individuare la parola da scartare:














La risposta corretta è la A
La parola da scartare è "Onore", poiché , diversamente dalle altre opzioni (plauso, elogio, encomio) che indicano forme di approvazione o lode verbale, si distingue per significare un'esternazione di rispetto o stima che può non essere necessariamente espressa attraverso la parola. Onore si riferisce più alla percezione della dignità o al merito morale di una persona, meno al riconoscimento esplicito tramite complimenti. Questo la rende la scelta unica tra le opzioni date, che invece condividono una natura più diretta di riconoscimento verbale o scritto.

51 di 62 Domande

Quali dei seguenti verbi NON e? un sinonimo di “perorare”?














La risposta corretta è la A
Il verbo "perorare" non ha come sinonimo "protrarre". Mentre "perorare" si riferisce all'atto di parlare a favore di qualcosa o qualcuno, cercando di convincere gli ascoltatori, "protrarre" significa allungare in tempo, dilatare la durata di qualcosa. Questa distinzione evidenzia come i termini abbiano sfere di significato diverse: "perorare" è legato alla comunicazione persuasiva, mentre "protrarre" riguarda la temporalità di un'azione o evento.

52 di 62 Domande

Il termine “spartano” sta per:














La risposta corretta è la A
Il termine "spartano" sta per nativo di Sparta, frugale e austero. Questa polisemantica riflette sia l'origine geografica che le caratteristiche attribuite agli abitanti di Sparta nell'antica Grecia, noti per il loro stile di vita severo e disciplinato, volto alla massima efficienza militare.

53 di 62 Domande

In che anno e? stata approvata la “Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo”?














La risposta corretta è la A
La "Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo" è stata approvata nel 1948. Questo documento storico, adottato dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite, ha segnato un punto di svolta globale, stabilendo un insieme universale di diritti che spettano a tutti gli individui, indipendentemente dalla loro nazionalità , luogo di residenza, sesso, origine nazionale o etnica, colore, religione, lingua o qualsiasi altra condizione. Tale Dichiarazione rappresenta il primo passo verso la codifica internazionale dei diritti umani, ponendo le basi per molti altri trattati e accordi legali internazionali volti alla promozione e alla protezione dei diritti e delle libertà fondamentali dell'individuo.

54 di 62 Domande

Che cos'e? il “quorum”?














La risposta corretta è la A
Il "quorum" è il numero minimo di partecipanti o elettori richiesto affinché una votazione sia considerata valida. Questo concetto è molto importante in molteplici contesti, come assemblee pubbliche, riunioni di condominio, o decisioni all'interno di organizzazioni e enti. La sua funcionalità principale è quella di assicurare una rappresentanza adeguata e una legittimità nell'adozione di decisioni, evitando che poche persone possano prendere decisioni rilevanti senza un ampio consenso.

55 di 62 Domande

Quale di questi NON e? un sinonimo di “sventato”?














La risposta corretta è la A
La domanda chiede di individuare tra le opzioni proposte quella che NON è sinonimo di "sventato". La risposta corretta è "Guardingo". Sventato si riferisce a qualcuno che agisce senza precauzione o riflessione, mentre guardingo descrive qualcuno che è prudente e attento, dimostrando dunque un significato opposto. Questo chiarisce il motivo per cui "guardingo" non può essere considerato un sinonimo di "sventato", poiché i concetti espressi sono in contrasto diretto tra loro.

56 di 62 Domande

Un sinonimo di grasso e?:














La risposta corretta è la A
Un sinonimo di "grasso" è "lipide". I lipidi comprendono una vasta classe di molecole biologiche, tra cui grassi, oli e molti altri composti, essenziali per varie funzioni all'interno degli organismi viventi, come la costituzione delle membrane cellulari e la riserva energetica. Questo termine è specifico e corretto, poiché i lipidi sono effettivamente i principali componenti dei tessuti adiposi negli organismi, sottolineando la loro importanza nel metabolismi energetici e nella biologia cellulare.

57 di 62 Domande

L’articolo 32 della Costituzione Italiana riguarda:














La risposta corretta è la A
L'articolo 32 della Costituzione Italiana garantisce il diritto alla salute. La risposta riportata, "Paura di soffocare", è erroneamente indicata e non ha alcun legame con il contenuto effettivo dell'articolo. Questo articolo stabilisce che la Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività , e garantisce cure gratuite agli indigenti. Non vi è alcuna connessione con le fobie elencate tra le opzioni errate.

58 di 62 Domande

Cosa significa “anginofobia”?














La risposta corretta è la A
L'anginofobia significa avere paura di soffocare. Questo tipo di fobia può derivare da esperienze traumatiche passate legate alla sensazione di soffocamento o al timore di situazioni in cui si può pensare di soffocare. La comprensione e l'approccio terapeutico verso l'anginofobia richiedono strategie mirate all'affrontamento dell'ansia e alla desensibilizzazione progressiva da tale paura.

59 di 62 Domande

All’Emogasanalisi arteriosa il range di normalita? del PH in un soggetto sano corrisponde a:














La risposta corretta è la A
All'Emogasanalisi arteriosa, il range di normalità del pH in un soggetto sano corrisponde a 7,36 - 7,45. Questo valore riflette l'equilibrio acido-base nell'organismo, essenziale per il mantenimento della funzione cellulare ottimale.

60 di 62 Domande

Quale farmaco diuretico agisce sulla branca ascendente dell’ansa renale (Ansa di Henle)?














La risposta corretta è la A
Il Furosemide agisce sulla branca ascendente dell'ansa di Henle, appartenendo alla categoria dei diuretici dell'ansa, che aumentano l'escrezione di NaCl e di acqua stimolando la diuresi. Questi sono tra i più potenti diuretici disponibili e vengono utilizzati in condizioni come l'edema associato a scompenso cardiaco, malattie renali e cirrosi epatica.

61 di 62 Domande

Un farmaco e? definito “agonista” quando:














La risposta corretta è la A
Un farmaco è definito “ agonista” quando provoca una risposta biologica legandosi ad un recettore. Gli agonisti sono sostanze che, una volta ancorate ai loro recettori specifici, attivano questi ultimi simulando l'effetto delle sostanze naturalmente prodotte dall'organismo, come gli ormoni o i neurotrasmettitori, e innescano una risposta biologica. Questa approccio terapeutico viene utilizzato per stimolare le funzioni del corpo che possono essere ridotte o alterate da malattie.

62 di 62 Domande

Quale dei seguenti e? un effetto indesiderato degli ACE Inibitori?














La risposta corretta è la A
La corretta risposta alla domanda sugli ACE Inibitori è che un effetto indesiderato comune è la tosse secca. Gli ACE Inibitori sono una classe di farmaci utilizzati principalmente per il trattamento dell'ipertensione e delle patologie cardiache. Agiscono bloccando l'azione dell'enzima di conversione dell'angiotensina, riducendo così la produzione di angiotensina II, una sostanza che restringe i vasi sanguigni. Questa azione porta alla vasodilatazione, diminuzione della pressione sanguigna e minor carico sul cuore. La tosse secca è un effetto collaterale legato al meccanismo attraverso il quale gli ACE Inibitori aumentano i livelli di bradichinina, una sostanza che può causare infiammazione e irritazione nelle vie respiratorie.

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