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1 di 64 Domande

Un malato di AIDS si definisce portatore asintomatico:














La risposta corretta è la E
Un malato di AIDS si definisce portatore asintomatico quando è in buono stato di salute. Questo significa che, nonostante la presenza del virus HIV nel suo organismo, il soggetto non manifesta sintomi della malattia AIDS grazie a un sistema immunitario ancora funzionante o alla efficacia delle terapie antiretrovirali. Questa fase può variare in durata da persona a persona ed è cruciale per il monitoraggio e la gestione della malattia.

2 di 64 Domande

L'intestino tenue e' composto da:














La risposta corretta è la D
L'intestino tenue è composto da duodeno, digiuno e ileo. Questi tre tratti svolgono funzioni cruciali nell'assorbimento dei nutrienti. Il duodeno riceve il cibo dall'estomaco, iniziando la digestione. Il digiuno continua il processo di assorbimento dei nutrienti e l'ileo, ultima parte, trasporta i nutrienti al crasso. Questa configurazione anatomica è fondamentale per il corretto funzionamento del sistema digestivo.

3 di 64 Domande

Il Test del sudore misura:














La risposta corretta è la A
Il Test del sudore misura il contenuto di sale nel sudore. Questo test è particolarmente importante per la diagnosi della fibrosi cistica, una patologia che causa una produzione anormale di sudore salato a causa di un difetto nel trasporto degli ioni cloro e sodio attraverso la membrana cellulare. La concentrazione elevata di sale nel sudore è uno dei marker chiave della malattia.

4 di 64 Domande

Come e' definito in sociologia il passaggio di un individuo o di un gruppo da una posizione sociale ad un'altra?














La risposta corretta è la C
Il passaggio di un individuo o di un gruppo da una posizione sociale a un'altra è definito in sociologia come "mobilitàsociale". Questo concetto si riferisce alla capacitàdegli individui o dei gruppi di spostarsi all'interno dei sistemi sociali, influenzando così il loro status socio-economico o posizione sociale. La mobilitàsociale può essere di tipo "verticale", quando comporta un movimento verso l'alto o il basso nella gerarchia sociale, oppure "orizzontale", se comporta un cambiamento di posizione che non implica necessariamente un miglioramento o un peggioramento nel proprio status sociale. Questo fenomeno gioca un ruolo cruciale nell'analisi delle strutture sociali e nelle dinamiche di disuguaglianza.

5 di 64 Domande

La gangrena gassosa e':














La risposta corretta è la A
La gangrena gassosa è un'infezione da anaerobi. Questa condizione si verifica quando i batteri anaerobi, ovvero quei batteri che possono crescere in assenza di ossigeno, infettano una ferita, causando la produzione di gas nel tessuto e necrosi. Questi microrganismi sono solitamente introdotti attraverso lesioni traumatiche, contaminazione post-chirurgica, o attraverso ferite sporche. La gravitàdi questa infezione richiede un trattamento immediato che può includere l'uso di antibiotici ad ampio spettro e, nei casi più gravi, l'amputazione della parte interessata per prevenire la diffusione dell'infezione.

6 di 64 Domande

Qual e' il piu' importante fattore di trasmissione delle infezioni ospedaliere?














La risposta corretta è la C
Il più importante fattore di trasmissione delle infezioni ospedaliere sono le mani dell'operatore sanitario. Questa affermazione è supportata dal vasto consenso nella comunitàmedica che riconosce la trasmissione mani come modalitàprincipale di diffusione delle infezioni nosocomiali. Le mani degli operatori sanitari possono facilmente diventare veicoli di patogeni se non vengono correttamente igienizzate prima e dopo ogni contatto con il paziente, trasportando microrganismi da un paziente all'altro e contribuendo alla diffusione delle infezioni all'interno delle strutture sanitarie.

7 di 64 Domande

Per la misurazione della temperatura corporea:














La risposta corretta è la B
Per la misurazione della temperatura corporea, non è indicato l'uso dei guanti. È importante seguire le corrette procedure per una misurazione accurata della temperatura, evitando l'uso di barriere che potrebbero interferire con il contatto necessario tra termometro e paziente o influire sulla trasmissione di calore, come i guanti.

8 di 64 Domande

Se in una ferita sono presenti zone escoriate o genericamente prive di epitelio,come si puo' trattare la ferita?














La risposta corretta è la A
In una ferita con zone escoriate o prive di epitelio, l'uso di garze sterili vasellinizzate può essere d'aiuto. Questo tipo di trattamento è considerato efficace poiché le garze sunti possono proteggere l'area danneggiata, mantenendola pulita e favorire un ambiente umido che è ideale per la guarigione cutanea, riducendo al contempo il rischio di infezione. La vaselina presente sulle garze aiuta a prevenire l'adesione della garza al tessuto lesionato, facilitando il cambio delle medicazioni senza causare ulteriori traumi all'area ferita.

9 di 64 Domande

I SERT sono:














La risposta corretta è la A
I SERT sono Servizi per le tossicodipendenze. Questi servizi operano nel contesto della sanitàpubblica per offrire supporto, cura e riabilitazione alle persone che soffrono di dipendenza da sostanze psicoattive. Attraverso un approccio multidisciplinare, forniscono consulenza, trattamenti medici e supporto psicosociale per aiutare gli individui a superare la loro condizione e promuovere il recupero. Questi servizi sono fondamentali per affrontare le problematiche legate alle sostanze, mitigando gli effetti sulla salute pubblica e individuale.

10 di 64 Domande

Che cosa si intende per malattia infettiva?














La risposta corretta è la E
La malattia infettiva si intende come una condizione trasmissibile da un individuo all'altro. Le malattie infettive sono causate da organismi patogeni come virus, batteri, funghi o parassiti. Questi agenti possono diffondersi tramite contatto diretto, indiretto, trasmissione vettoriale o altri mezzi, compromettendo la salute dell'ospite.

11 di 64 Domande

La disinfezione e':














La risposta corretta è la B
La disinfezione è il complesso dei procedimenti e operazioni finalizzati a rendere sani determinati ambienti confinati e aree di pertinenza attraverso la distruzione o inattivazione di microrganismi patogeni. Questo processo non mira alla sterilizzazione, ma alla riduzione significativa della presenza di microrganismi nocivi per prevenire le infezioni e mantenere un ambiente sano. La disinfezione può avvenire attraverso metodi fisici, chimici o meccanici, e la sua efficacia varia in base al tipo di disinfettante utilizzato e alla resistenza dei microrganismi target.

12 di 64 Domande

La pulizia del cavo orale in una persona che porta una protesi dentaria, deve essere effettuata:














La risposta corretta è la A
La pulizia del cavo orale in chi porta una protesi dentaria deve essere fatta dopo la rimozione della protesi. Questo permette una pulizia accurata sia della bocca che della protesi stessa, evitando l'accumulo di cibo e la proliferazione di batteri sotto la protesi, essenziale per mantenere una buona igiene orale e prevenire problemi come l'alitosi e le malattie gengivali.

13 di 64 Domande

Quale tra le condizioni di seguito elencate non influisce in modo positivo sul processo di cicatrizzazione di una ferita?














La risposta corretta è la C
La temperatura fredda non influisce positivamente sul processo di cicatrizzazione di una ferita. La guarigione richiede un flusso sanguigno ottimale verso l'area danneggiata, che apporta ossigeno e nutrienti essenziali. Una temperatura più bassa può ridurre questo flusso, rallentando i processi di riparazione cellulare e incrementando il rischio di infezioni. Diversamente, un ambiente caldo favorisce una migliore circolazione, facilitando una guarigione più rapida.

14 di 64 Domande

Le residenze sanitarie assistenziali operano come:














La risposta corretta è la C
Le residenze sanitarie assistenziali operano come strutture di accoglienza a carattere residenziale. Offrono soluzioni abitative a lungo termine per persone con esigenze di assistenza costante, unendo alloggio a servizi sanitari e di cura personalizzati, garantendo sia il supporto nelle attivitàquotidiane sia l'accesso a cure mediche programmate o necessarie. Queste strutture sono progettate per chi non è completamente autosufficiente, ma che non necessita di essere in ospedale.

15 di 64 Domande

Quali sono i livelli in cui puo' essere distinta la disinfezione?














La risposta corretta è la A
La disinfezione può essere distintamente categorizzata in livelli di basso, medio, e alto. Questa suddivisione è fondamentale per comprendere l'efficacia dei processi di disinfezione a seconda del tipo di patogeni da eliminare. Disinfezioni di alto livello sono capaci di uccidere tutti i microorganismi, ma non necessariamente le spore; quelle di medio livello eliminano virus, funghi, e batteri, ma non tutte le spore; e quelle di basso livello distruggono la maggior parte dei batteri, alcuni virus e funghi, senza effetto sulle spore.

16 di 64 Domande

Nel rispetto del principio di gradualita' e proporzionalita' delle sanzioni, la sanzione disciplinare della sospensione dal servizio con privazione della retribuzione fino a un massimo di dieci giorni si applica alle seguenti ipotesi:














La risposta corretta è la D
La sanzione disciplinare della sospensione dal servizio con privazione della retribuzione fino a un massimo di dieci giorni si applica in casi di inosservanza delle disposizioni di servizio. Questo significa che qualora un dipendente non rispetti le regole o le procedure stabilite dall'organizzazione per cui lavora, può essere soggetto a tale sanzione. È un provvedimento che riflette il principio di gradualitàe proporzionalità, riservato a infrazioni considerate meno gravi rispetto ad altri comportamenti illeciti, non essendoci riferimenti a patologie in questo contesto.

17 di 64 Domande

A norma della legge 328 del 2000, a chi spetta la determinazione dei criteri generali per la programmazione della rete di interventi di integrazione sociale che devono essere attuati a livello locale?














La risposta corretta è la D
La determinazione dei criteri generali per la programmazione della rete di interventi di integrazione sociale a livello locale, secondo la legge 328 del 2000, spetta allo Stato. Questa disposizione mira a stabilire un quadro di riferimento nazionale entro il quale gli interventi di integrazione sociale possono essere coordinati, mantenendo un livello di uniformitànelle politiche sociali su tutto il territorio nazionale, pur lasciando spazio alla personalizzazione locale basata sulle specifiche esigenze e risorse.

18 di 64 Domande

Quale tra le seguenti non e' una corretta modalita' di conservazione dei disinfettanti?














La risposta corretta è la D
La modalitàdi conservazione dei disinfettanti che non è corretta è quella di conservarli in luoghi caldi e asciutti. I disinfettanti devono essere conservati secondo le indicazioni specifiche del produttore, solitamente in luoghi freschi e al riparo dalla luce diretta per preservare la loro efficacia nel tempo. Le alte temperature possono accelerare la degradazione chimica dei disinfettanti, diminuendone l'efficacia. Essere accurati nella conservazione garantisce la massima efficienza del prodotto.

19 di 64 Domande

Che cos'e' il day hospital geriatrico?














La risposta corretta è la C
Il day hospital geriatrico è una forma di ospedalizzazione diurna che non richiede la degenza dei pazienti anziani. Questo tipo di assistenza permette di offrire cure e trattamenti specifici agli anziani durante il giorno, senza il bisogno di pernottamento in ospedale. Questo approccio favorisce il mantenimento della routine quotidiana e il comfort emotivo degli anziani, permettendo al contempo un'efficace gestione delle loro condizioni mediche.

20 di 64 Domande

In base all'art. 4 del D.Lgs 502/1992, quale delle seguenti definizioni corrisponde al Presidio ospedaliero?














La risposta corretta è la B
Il presidio ospedaliero, secondo l'art. 4 del D.Lgs 502/1992, è definito come ospedali non costituiti in azienda ospedaliera. Questo significa che si riferisce a strutture ospedaliere che non hanno assunto la forma giuridica di aziende ospedaliere, marcando una distinzione nel sistema sanitario tra diversi tipi di organizzazione e gestione delle strutture sanitarie.

21 di 64 Domande

Cos'e' l'home care?














La risposta corretta è la C
L'home care è definito come l'assistenza ospedaliera domiciliare fornita a determinate categorie di pazienti. Questo modello di assistenza si concentra sull'erogazione di cure mediche professionali direttamente nell'abitazione dell'assistito, offrendo un supporto personalizzato in base alle esigenze specifiche del paziente. Questo approccio permette ai pazienti di ricevere le cure necessarie in un ambiente familiare, migliorando il comfort e spesso accelerando il processo di guarigione grazie alla vicinanza dei propri cari e alla riduzione dello stress che può derivare dal soggiorno prolungato in un ambiente ospedaliero.

22 di 64 Domande

I centri socio-riabilitativi svolgono attivita' di prestazione assistenziale a carattere:














La risposta corretta è la D
I centri socio-riabilitativi offrono attivitàdi prestazione assistenziale a carattere semiresidenziale diurna. Questi centri forniscono supporto durante il giorno a persone con differenti esigenze, permettendo loro di mantenere una vita il più possibile autonoma, promuovendo l'integrazione sociale e offrendo un importante supporto alle famiglie.

23 di 64 Domande

Indicare, tra quelle elencate, la metodologia non corretta nel praticare la respirazione artificiale:














La risposta corretta è la E
La metodologia non corretta nel praticare la respirazione artificiale è il metodo "Naso-bocca". Questa tecnica non è corretta né raccomandata poiché le pratiche accettate per fornire respirazione artificiale, soprattutto in situazioni di emergenza, includono bocca-bocca, bocca-naso, e bocca-maschera. Queste metodologie sono state studiate e testate per massimizzare l'efficienza della rianimazione respiratoria, assicurando che l'aria raggiunga direttamente i polmoni del paziente in modo efficace. La tecnica "Naso-bocca" non offre la stessa efficienza e può ostacolare il processo di rianimazione.

24 di 64 Domande

Cosa occorre fare prima di procedere al massaggio cardiaco?














La risposta corretta è la A
Prima di iniziare un massaggio cardiaco, è necessario controllare le pulsazioni del polso carotideo. Questo passaggio è cruciale per determinare se il massaggio cardiaco è realmente necessario, poiché in assenza di pulsazioni, il soggetto può essere in arresto cardiaco, situazione in cui il massaggio cardiaco può salvargli la vita. Il polso carotideo, situato al collo, è scelto per la sua vicinanza al cuore e la facilitàcon cui si possono avvertire le pulsazioni. Questa procedura assicura che il soccorritore possa valutare accuratamente lo stato della circolazione della vittima prima di procedere a interventi potenzialmente salvavita.

25 di 64 Domande

Qual'e' lo scopo della c.d. prevenzione terziaria?














La risposta corretta è la D
Lo scopo della prevenzione terziaria è ridurre l'entitàdei danni causati dalla malattia. Questa fase della prevenzione si concentra sul limitare gli effetti negativi di una malattia diagnosticata e giàin atto, attraverso interventi mirati alla riabilitazione e alla riduzione delle complicanze, cercando di migliorare la qualitàdi vita della persona affetta.

26 di 64 Domande

La sagoma rimovibile della protesi auricolare deve essere pulita con una salvietta asciutta:














La risposta corretta è la B
La sagoma rimovibile della protesi auricolare deve essere pulita con una salvietta asciutta quotidianamente per mantenere l'igiene e prevenire l'accumulo di cera e detriti che potrebbero danneggiare sia l'apparecchio sia l'udito dell'utente. La pulizia regolare assicura la longevitàdella protesi e una qualitàdel suono ottimale, preservando al contempo la salute del canale auricolare.

27 di 64 Domande

Quale tra i seguenti non e' un fattore che influenza la frequenza dei battiti cardiaci?














La risposta corretta è la B
Il sesso non è un fattore che influisce sulla frequenza dei battiti cardiaci. La frequenza cardiaca può variare a seconda di molti fattori come l'assunzione di determinati farmaci, l'etàe la condizione fisica. Questi fattori possono aumentare o diminuire i battiti per minuto, ma il sesso di una persona non ha un impatto diretto sulla frequenza con cui il cuore batte.

28 di 64 Domande

Mediante quale esame diagnostico si rileva l'epilessia?














La risposta corretta è la E
L'epilessia viene diagnosticata mediante l'elettroencefalogramma. Questo esame misura l'attivitàelettrica nel cervello e può rilevare anomalie tipiche dell'epilessia. L'elettroencefalogramma è cruciale per la diagnosi perché può catturare le fluttuazioni nell'attivitàcerebrale che caratterizzano questa condizione.

29 di 64 Domande

Quale di questi alimenti e' nel nostro paese il piu' comune responsabile delle tossinfezioni alimentari da Clostridium botulinum?














La risposta corretta è la A
Nel nostro paese, i vegetali in scatola o sott'olio sono il più comune responsabile delle tossinfezioni alimentari da Clostridium botulinum. Questo batterio anaerobico produce delle tossine, soprattutto in ambienti con bassa aciditàe privi di ossigeno, come appunto può avvenire nei cibi conservati in scatola o sott'olio. Queste condizioni favoriscono la proliferazione del batterio e la produzione della tossina botulinica.

30 di 64 Domande

La bulimia e' uno stato patologico caratterizzato da:














La risposta corretta è la B
La bulimia è uno stato patologico caratterizzato da un'assunzione incontrollata di cibo, che si manifesta attraverso episodi di abbuffate seguiti da metodi compensatori, come l'induzione del vomito. Questo disturbo alimentare porta chi ne soffre a vivere un circolo vizioso di mangiare in modo eccessivo in risposta a stress emotivo, seguendo poi pratiche dannose per eliminare il cibo assunto.

31 di 64 Domande

Mediante quale esame diagnostico si rileva l'epilessia?














La risposta corretta è la B
L'epilessia viene diagnosticata attraverso l'elettroencefalogramma (EEG). Questo esame misura l'attivitàelettrica del cervello e può rilevare anomalie che sono indicative di epilessia, permettendo ai medici di individuare e caratterizzare i tipo di crisi epilettiche, e di guidare la terapia più adeguata per il paziente.

32 di 64 Domande

La sagoma rimovibile della protesi auricolare deve essere pulita con una salvietta asciutta:














La risposta corretta è la B
La sagoma rimovibile della protesi auricolare deve essere pulita quotidianamente. È essenziale mantenere questo livello di igiene per evitare infezioni e garantire il corretto funzionamento dell’apparecchio. Pulire la protesi ogni giorno con una salvietta asciutta aiuta a rimuovere residui di cerume, polvere o altre particelle che possono accumularsi e interferire sia con la qualitàdel suono sia con la comoditàdell'utente. Questa pratica contribuisce al prolungamento della vita utile della protesi e mantiene la salute dell'orecchio.

33 di 64 Domande

Un malato di AIDS si definisce portatore asintomatico:














La risposta corretta è la D
Un malato di AIDS si definisce portatore asintomatico quando è in buono stato di salute. Ciò significa che, nonostante la presenza del virus HIV nel suo organismo, la persona non manifesta i sintomi associati all'AIDS e mantiene un sistema immunitario relativamente forte. Questo stato può variare in base all'efficacia del trattamento antiretrovirale, che mira a mantenere il virus sotto controllo e a prevenire la progressione della malattia verso stadi più avanzati.

34 di 64 Domande

La disinfezione e':














La risposta corretta è la D
La disinfezione è il complesso dei procedimenti e operazioni finalizzati a rendere sani ambienti confinati e aree di pertinenza attraverso la distruzione o inattivazione di microrganismi patogeni. La definizione implica un intervento mirato a ridurre la presenza di agenti infettivi senza necessariamente raggiungere la sterilità, che sarebbe l'assenza totale di qualsiasi forma di vita microbica. La disinfezione si applica in diversi contesti, dall'ambiente ospedaliero alle abitazioni, appoggiandosi a varie metodologie, che possono includere l'uso di sostanze chimiche, calore o radiazioni. Questo processo è cruciale per prevenire la diffusione di malattie e garantire la sicurezza sanitaria in molti ambienti.

35 di 64 Domande

Il Test del sudore misura:














La risposta corretta è la B
Il Test del sudore misura il contenuto di sale nel sudore. Questo test è particolarmente importante perché la concentrazione elevata di sale nel sudore è uno dei principali indicatori della fibrosi cistica, una malattia genetica che colpisce principalmente i polmoni e il sistema digestivo. La diagnosi precoce attraverso il test del sudore può migliorare la gestione clinica della malattia.

36 di 64 Domande

Che cos'e' il day hospital geriatrico?














La risposta corretta è la A
Il day hospital geriatrico è una forma di ospedalizzazione diurna che non necessita della degenza dei pazienti anziani. Questo sistema permette ai pazienti di ricevere trattamenti medici, riabilitazione o altre cure specifiche durante il giorno, con la possibilitàdi tornare a casa la sera. È una soluzione efficace per garantire assistenza continua senza la necessitàdel ricovero ospedaliero, ottimizzando così le risorse e migliorando la qualitàdella vita dell'anziano. Questo modello di assistenza riesce a combinare l'efficacia dei trattamenti con la comoditàper il paziente e la sua famiglia.

37 di 64 Domande

I centri socio-riabilitativi svolgono attivita' di prestazione assistenziale a carattere:














La risposta corretta è la A
I centri socio-riabilitativi propongono un servizio di prestazione assistenziale a carattere semiresidenziale diurna. Questo significa che offrono supporto durante il giorno a persone che necessitano di assistenza continua senza che esse debbano per forza alloggiare presso la struttura, permettendo loro di tornare a casa per la notte. Questi programmi sono configurati per fornire un insieme variegato di servizi che possono includere terapie di riabilitazione, attivitàsociali e di integrazione, con l'obiettivo di migliorare la qualitàdella vita degli utenti e di mantenere o aumentare il loro livello di indipendenza.

38 di 64 Domande

Le residenze sanitarie assistenziali operano come:














La risposta corretta è la C
Le residenze sanitarie assistenziali operano come strutture di accoglienza a carattere residenziale. Questo significa che forniscono assistenza sanitaria e servizi per soggetti non autosufficienti o che necessitano di cure specialistiche in un ambiente residenziale, offrendo un'alternativa all'ospedalizzazione o al domicilio, con l'obiettivo di garantire la miglior qualitàdi vita possibile.

39 di 64 Domande

La gangrena gassosa e':














La risposta corretta è la C
La gangrena gassosa è un'infezione causata da batteri anaerobi. Questi organismo proliferano in ambienti privi di ossigeno e sono noti per causare necrosi tissutale estensiva, producendo allo stesso tempo gas che può essere rilevato nei tessuti colpiti. Questa patologia richiede trattamento immediato dato il suo rapido e distruttivo avanzamento.

40 di 64 Domande

Cos'e' l'home care?














La risposta corretta è la D
L'home care è l'assistenza ospedaliera domiciliare fornita a determinate categorie di assistiti. Questo modello di cura permette ai pazienti di ricevere trattamenti e supporto nella comoditàdella propria casa, contribuendo così a migliorare la qualitàdella vita e riducendo la necessitàdi ospedalizzazioni prolungate. L'home care comprende una vasta gamma di servizi sanitari e di assistenza supportati da professionisti del settore che si occupano sia delle esigenze mediche che di quelle quotidiane dei pazienti a domicilio.

41 di 64 Domande

La bulimia e' uno stato patologico caratterizzato da:














La risposta corretta è la C
La bulimia è uno stato patologico caratterizzato da una assunzione incontrollata di cibo. Questo disturbo alimentare comprende periodi di abbuffate durante i quali l’individuo consuma grandi quantitàdi cibo in breve tempo, spesso seguito da comportamenti compensatori come il vomito autoindotto, l'uso improprio di lassativi, digiuni e esercizio fisico eccessivo per prevenire l'aumento di peso.

42 di 64 Domande

Qual e' il piu' importante fattore di trasmissione delle infezioni ospedaliere?














La risposta corretta è la D
Il più importante fattore di trasmissione delle infezioni ospedaliere sono le mani dell'operatore sanitario. Questo perchè le mani degli operatori possono venire in contatto con superfici o fluidi contaminati e, senza una corretta igiene, trasferire patogeni da un paziente all'altro o a superfici incontaminate. Utilizzare corrette tecniche di lavaggio e disinfezione delle mani è essenziale per ridurre il rischio di trasmissione di infezioni nosocomiali.

43 di 64 Domande

Quale tra le seguenti non e' una corretta modalita' di conservazione dei disinfettanti?














La risposta corretta è la B
La modalitàdi conservazione dei disinfettanti che non è corretta è quella di conservarli in luoghi caldi e asciutti. È importante che i disinfettanti siano conservati correttamente per mantenerne l'efficacia. Generalmente, i luoghi caldi possono alterare la composizione chimica dei disinfettanti, diminuendone l'effetto antimicrobico. L'ambiente ideale per la loro conservazione dovrebbe essere fresco e asciutto, lontano da fonti di calore diretto e dall'esposizione prolungata alla luce solare, al fine di preservarne le proprietà.

44 di 64 Domande

Quale di questi alimenti e' nel nostro paese il piu' comune responsabile delle tossinfezioni alimentari da Clostridium botulinum?














La risposta corretta è la E
Nel nostro paese il più comune responsabile delle tossinfezioni alimentari da Clostridium botulinum sono i vegetali in scatola o sott'olio. Questo è dovuto all'ambiente anaerobico creato all'interno delle conserve, ideale per la proliferazione del Clostridium botulinum, che produce tossine; infatti, l'ingestione di cibo contaminato con queste tossine può causare botulismo, una malattia seria che colpisce il sistema nervoso.

45 di 64 Domande

Nel rispetto del principio di gradualita' e proporzionalita' delle sanzioni, la sanzione disciplinare della sospensione dal servizio con privazione della retribuzione fino a un massimo di dieci giorni si applica alle seguenti ipotesi:














La risposta corretta è la C
La sanzione disciplinare della sospensione dal servizio con privazione della retribuzione fino a un massimo di dieci giorni è prevista per l'inosservanza delle disposizioni di servizio. Questa sanzione si basa sul principio di gradualitàe proporzionalità, mirando a contrastare violazioni meno gravi rispetto ad altri comportamenti, senza necessariamente ricorrere da subito a sanzioni più severe. È una misura disciplinare che evidenzia come l'adempimento delle disposizioni di servizio sia fondamentale per il corretto funzionamento e l'integritàdi un'organizzazione, sottolineando l'importanza del rispetto delle regole imposte a tutti i livelli.

46 di 64 Domande

Se in una ferita sono presenti zone escoriate o genericamente prive di epitelio, come si puo' trattare la ferita?














La risposta corretta è la A
Nelle ferite con zone escoriate o prive di epitelio, l'uso di garze sterili vasellinizzate può essere benefico. Questo tipo di trattamento offre una barriera protettiva che mantiene le condizioni ottimali per la cicatrizzazione, evitando l'essiccamento della ferita e facilitando il rinnovamento cellulare. La vasellina contenuta nelle garze crea un ambiente umido che favorisce il processo di guarigione, prevenendo infezioni grazie alla sterilitàdelle garze.

47 di 64 Domande

Come e' definito in sociologia il passaggio di un individuo o di un gruppo da una posizione sociale ad un'altra?














La risposta corretta è la C
Il passaggio di un individuo o di un gruppo da una posizione sociale ad un'altra è definito in sociologia come "mobilitàsociale". Questo termine comprende sia la mobilitàverticale, cioè il movimento verso posizioni sociali percepite come superiori o inferiori, sia la mobilitàorizzontale, ossia il cambiamento di status che non comporta una variazione nella gerarchia sociale. La mobilitàsociale è uno degli indicatori più utilizzati per valutare l'apertura e la fluiditàdi una società, ossia la possibilitàper gli individui di spostarsi liberamente all'interno del sistema sociale.

48 di 64 Domande

La pulizia del cavo orale in una persona che porta una protesi dentaria, deve essere effettuata:














La risposta corretta è la D
La pulizia del cavo orale in una persona con protesi dentaria deve essere effettuata dopo la rimozione della protesi. Questa pratica è fondamentale non solo per mantenere l'igiene della protesi, ma anche per assicurare una pulizia approfondita delle gengive, della lingua e delle parti interne della bocca, prevenendo infezioni e migliorando la salute orale complessiva. La rimozione della protesi permette di accedere meglio a tutte le superfici e gli angoli del cavo orale, facilitando una pulizia più efficace.

49 di 64 Domande

Qual'e' lo scopo della c.d. prevenzione terziaria?














La risposta corretta è la C
Lo scopo della prevenzione terziaria è quello di ridurre l'entitàdei danni causati dalla malattia. La prevenzione terziaria interviene dopo l'insorgenza della malattia, mirando alla riabilitazione e a limitare le conseguenze negative della condizione patologica, nonché a prevenire ulteriori deterioramenti. Questo tipo di prevenzione lavora quindi sulla gestione ottimale della malattia per migliorare la qualitàdella vita dei pazienti.

50 di 64 Domande

Per la misurazione della temperatura corporea:














La risposta corretta è la D
Per la misurazione della temperatura corporea, non è indicato l'uso dei guanti. Questa indicazione si basa sul fatto che per ottenere una misurazione accurata della temperatura, in particolare con i termometri digitali o a infrarossi utilizzati in contesti non invasivi, l'uso dei guanti potrebbe non essere necessario e potrebbe interferire con il corretto rilevamento della temperatura. Inoltre, la procedura non comporta un contatto diretto con fluidi corporei che potrebbero richiedere precauzioni di barriera, come l'uso dei guanti, a meno che non ci siano specifiche situazioni cliniche che lo richiedano.

51 di 64 Domande

Quale complicanza clinica NON si riscontra nell'IRC terminale?














La risposta corretta è la B

Nell’IRC terminale non si riscontra come complicanza l’artrite. La malattia renale cronica è classificata in 5 stadi: Stadio 1: velocità di filtrazione glomerulare normale (?90 mL/min/1,73 m²) con albuminuria persistente o malattia renale strutturale o ereditaria; Stadio 2: 60-89 mL/min/1,73 m²; Stadio 3a: 45-59 mL/min/1,73 m²; Stadio 3b: 30-44 mL/min/1,73 m²; Stadio 4: 15-29 mL/min/1,73 m²; Stadio 5: <15 mL/min/1,73 m². La velocità di filtrazione glomerulare può essere stimata tramite l’equazione CKD-EPI: 141 × (creatinina sierica)^-1,209 × 0,993^età, moltiplicata per 1,018 se donna e 1,159 se afroamericano (1,1799 per donne afroamericane). Questo calcolo è poco accurato negli anziani sedentari, obesi o molto magri. In alternativa, si può usare l’equazione di Cockcroft-Gault per stimare la clearance della creatinina, che tende a sovrastimare del 10-40%. Le complicanze comprendono quelle neurologiche (neuropatia periferica), ematologiche (anemia da ridotta produzione di eritropoietina), scheletriche (osteodistrofia, risposte C-D-E errate) e pericardite nel 20% dei pazienti con insufficienza renale (risposta A errata).


52 di 64 Domande

Nella brucellosi acuta qual e' il titolo minimo per la diagnosi:














La risposta corretta è la C.

La brucellosi (nota anche come "febbre ondulante", "febbre mediterranea" o "febbre maltese") è un’infezione zoonotica trasmessa all’uomo da animali infetti (bovini, ovini, caprini, cammelli, suini o altri) attraverso l’ingestione di prodotti alimentari non pastorizzati, in particolare lattiero-caseari, oppure per contatto diretto con tessuti o fluidi contaminati. Va sospettata in pazienti con febbre, malessere, sudorazione notturna e artralgie in presenza di esposizione epidemiologica significativa, come consumo di prodotti caseari non pastorizzati, contatto con animali in aree endemiche o esposizione professionale. Una diagnosi presuntiva può essere formulata sulla base di:

  • titolo anticorpale totale anti-Brucella ?1:160 mediante test di agglutinazione in provetta standard su siero prelevato dopo l’insorgenza dei sintomi;
  • rilevazione del DNA di Brucella in un campione clinico tramite reazione a catena della polimerasi (PCR).

53 di 64 Domande

In figura è rappresentato uno schema della sequenza genica che costituisce l’operone Lac (sequenza genica che regola la produzione delle lattasi) dei procarioti. Si tratta di una sequenza regolatrice che determina la produzione di lattasi, quando?

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La risposta corretta è la B

La domanda chiede quando l’operone lac, sequenza regolatrice della produzione di lattasi, induce l’espressione: la risposta corretta è “Quando è presente lattosio nel mezzo di coltura”. Nel sistema lac dei procarioti, in assenza di lattosio il repressore LacI si lega all’operatore e impedisce all’RNA polimerasi di trascrivere i geni lacZYA; quando è presente lattosio, una parte viene isomerizzata in allolattosio che funge da induttore legandosi a LacI, causandone il distacco dall’operatore e consentendo l’avvio della trascrizione, inclusa la sintesi di ?-galattosidasi (lattasi). L’espressione è massima se il glucosio è basso perché il complesso cAMP-CAP facilita il reclutamento dell’RNA polimerasi, ma la condizione chiave che rimuove la repressione è la presenza di lattosio. In sintesi, il lattosio segnala alla cellula di esprimere gli enzimi necessari al suo metabolismo attivando l’operone lac.


54 di 64 Domande

Un bambino di 2 anni di origine africana si presenta con tumefazioni dolorose della mani e piedi. Dati di laboratorio mettono in evidenza una emoglobina di 9g/dl, una conta dei globuli bianchi di 11500/mm3 ed una conta delle piastrine di 250000/mm3. Quale dei seguenti esami di laboratorio dara' supporto alla tua diagnosi?














La risposta corretta è la B

Il quadro clinico descritto è compatibile con anemia falciforme o drepanocitosi, un’emoglobinopatia caratterizzata dalla produzione di catene globiniche quantitativamente normali ma qualitativamente alterate. La causa della deformazione dei globuli rossi è una sostituzione amminoacidica (Glu ? Val) che favorisce l’aggregazione delle molecole di Hb con formazione di polimeri simili a pali nel citoplasma eritrocitario. La polimerizzazione, che avviene soprattutto nello stato deossigenato, determina deformazione e la caratteristica forma a falce dei globuli rossi. Questa condizione provoca squilibri che riducono elasticità e vitalità cellulare. I globuli rossi danneggiati rappresentano il principale trigger delle crisi vaso-occlusive, responsabili di fenomeni infartuali a livello del microcircolo, che spesso si manifestano con tumefazioni dolorose di mani e piedi. La prima manifestazione clinica è l’emolisi cronica con pallore, subittero o ittero, astenia, litiasi della colecisti e segni della deplezione di ossido nitrico. A livello arterioso si osserva diatesi trombotica per disfunzione endoteliale. L’emolisi cronica rappresenta uno stato di equilibrio, interrotto più o meno frequentemente da crisi vaso-occlusive. Tra le manifestazioni vaso-occlusive, tipica è l’ostruzione dei vasi retinici, che porta a cecità parziale o totale e determina cicatrici corio-retiniche, una delle manifestazioni retiniche più comuni e patognomoniche dell’anemia falciforme. Dal punto di vista laboratoristico, si osserva riduzione dell’Hb; la diagnosi è confermata da striscio periferico, test di solubilità ed elettroforesi dell’emoglobina, che evidenzia le anomalie strutturali.


55 di 64 Domande

Il Sig. Versici, un uomo di circa 70 anni, si reca presso l’ ambulatorio del proprio medico curante, Il Dott. Mancini, per un fastidio al polso destro. Anamnesi patologica prossima: lamenta dolore al polso destro da circa due giorni.

Anamnesi patologica prossima: positiva per due interventi di chirurgia sostitutiva dell'anca, due precedenti episodi di gotta in entrambe le prime articolazioni metatarso-falangee ed ipertensione. Esame obiettivo: il Dott. Mancini visitandolo riscontra la presenza di rossore e gonfiore sul versante dorsale del polso. La sintomatologia dolorosa viene esacerbata da movimenti di flesso-estensione completi. Gli vengono prescritti 80 mg di aspirina al giorno. Due giorni dopo il gonfiore però è aumentato sul versante dorsale del polso ed a livello della mano. La flessione del polso risulta limitata dell' 80% con dolore severo, pertanto il Sig. Versici si reca nuovamente presso l’ ambulatorio del Dott. Mancini, che rivisitandolo nota che evoca un dolore sordo alla palpazione dello scafoide e pertanto nel sospetto di frattura gli prescrive un esame radiografico del polso/mano. Esami strumentali-laboratoristici: evidenza di alterazioni riconducibili ad un quadro di artrite gottosa. Quale tipo di citochine sono coinvolte in questo processo?

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La risposta corretta è la C.

La flogosi è un meccanismo di difesa di tipo aspecifico: risponde all’agente lesivo di tipo fisico-meccanico, radiazioni, batteri o sostanze chimiche. È quindi la risposta al danno tissutale ed è un processo reattivo (diverso dalla necrosi che è regressiva), aspecifico (contro tutto ciò che causa danno), stereotipato (stessi meccanismi principali a prescindere dalla causa, con vie diverse secondo lo stimolo), e procede indipendentemente dalla causa (una volta innescato, continua anche se lo stimolo è rimosso). Nella fase acuta si ha aumento del flusso ematico e della permeabilità vascolare, con accumulo di fluidi, leucociti e mediatori come le citochine. Vari fattori solubili favoriscono il reclutamento dei leucociti aumentando l’espressione di molecole di adesione e di fattori chemiotattici. Le citochine chiave sono IL-1, TNF-?, IL-6, IL-8 e altre chemochine; IL-1 e TNF-? sono particolarmente potenti, inducono febbre promuovendo la sintesi di PGE2 nell’endotelio ipotalamico. L’IL-1 è prodotta da macrofagi, neutrofili, cellule endoteliali ed epiteliali: a basse concentrazioni induce adesione leucocitaria, ad alte induce febbre e proteine di fase acuta. Diversamente dal TNF-?, non causa da sola shock settico. Inoltre stimola i mastociti al rilascio di istamina, con vasodilatazione precoce e aumento della permeabilità.

Durante l’infiammazione avvengono: (1) modificazioni di flusso e calibro vascolare con aumento del flusso sanguigno, (2) modificazioni del microcircolo e formazione dell’essudato, (3) richiamo chemiotattico dei leucociti, (4) fagocitosi. Dopo lo stimolo lesivo si ha vasocostrizione transitoria seguita da vasodilatazione intensa (iperemia attiva, responsabile di rubor e calor). Successivamente si verifica rallentamento della circolazione (iperemia passiva o stasi), dovuto ad aumentata permeabilità capillare con essudazione proteica e aumento della viscosità ematica. Il modello tipico dell’infiammazione acuta comprende: alterazioni di flusso e calibro, iperemia attiva e passiva, permeabilizzazione endoteliale con essudato, migrazione leucocitaria e chemiotassi, fagocitosi.

La chemiotassi è movimento orientato lungo un gradiente chimico; gli stimoli possono essere esogeni (prodotti batterici) o endogeni (complemento, leucotrieni, citochine). Durante la stasi i neutrofili si dispongono lungo l’endotelio (marginazione). Segue l’adesione: i leucociti rotolano con legami labili, poi aderiscono stabilmente formando la “pavimentazione”. Successivamente attraversano l’endotelio (diapedesi) e migrano verso lo stimolo. L’endotelio normalmente è continuo e liscio, ma nell’infiammazione aumenta la permeabilità ed esprime molecole di adesione preformate (es. P-selectina dai corpi di Weibel-Palade).

Le principali molecole di adesione sono: selectine (E sull’endotelio, P sull’endotelio in infiammazione, L sui leucociti, legano zuccheri); immunoglobuline (ICAM-1 e VCAM-1, interagiscono con integrine leucocitarie, le ICAM-1 si legano alle integrine ?2); VCAM-2 proprie dell’endotelio; integrine (già presenti sui leucociti, ma con bassa affinità: aumentano l’avidità a seguito di stimoli chemiokinici e dell’induzione di ICAM/VCAM-1). Le citochine IL-1 e TNF inducono fortemente la sintesi di ICAM-1 e VCAM-2, molecole implicate nei legami forti, la cui espressione richiede più tempo.


56 di 64 Domande

Il Sig. Mariani, un uomo di 78 anni si reca presso il PS del Policlinico Torvergata di Roma, a causa di un episodio di dispnea acuta. Anamnesi patologica prossima: lamenta comparsa di episodi di tosse produttiva, gonfiore degli arti inferiori e dei piedi, astenia, che perdurano da 3 settimane. Inoltre, da due mesi a questa parte, si sono presentate crisi di dispnea da sforzo ingravescente. Anamnesi patologica remota: una decina di anni prima è stato sottoposto ad un intervento di chirurgia sostitutiva per impianto di protesi valvolare di suino, a causa di un rigurgito della valvola mitrale di grado severo. Il paziente è affetto da coronaropatia, diabete mellito di tipo 2 ed ipertensione. Anamnesi fisiologica: ha fumato per 55 anni un pacchetto di sigarette al giorno e abitualmente beve una birra al giorno. Anamnesi farmacologica Attualmente prende diversi farmaci tra cui cardioaspirina, simvastatina, ramipril, metoprololo, metformina e idroclorotiazide. Esame obiettivo: si presenta dall’ aspetto pallido. L’ uomo è alto 181 cm e pesa 128 kg, con una BMI di circa 41 kg/m2. Ha una temperatura corporea di 37.3 °C , frequenza respiratoria di 23 atti/min, frequenza cardiaca di 97 bpm, e pressione arteriosa di 148/95 mm Hg. All’ auscultazione del torace si riscontra la presenza di rantoli alle basi polmonari bilateralmente. L’ esame obiettivo del cuore rivela la presenza di un battito apicale dislocato lateralmente e la presenza, a livello dell’ apice, di un soffio diastolico 3/6 di intensità decrescente. Inoltre si osserva la presenza di edemi improntabili bilateralmente a livello dei piedi e delle caviglie. Il resto dell’ esame obiettivo non mostra altre anomalie. Quale tra le seguenti è la causa più probabile dei sintomi di questo paziente?

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La risposta D è corretta.

Il paziente circa 10 anni fa si era sottoposto a un intervento di sostituzione protesica con impianto di protesi valvolare suina per severo rigurgito mitralico. Il trattamento di una valvulopatia, a meno che non sia di grado medio-elevato e clinicamente significativa, richiede solo un controllo periodico, mentre l’intervento chirurgico è indicato in presenza di una lesione moderata o grave responsabile di sintomi e/o disfunzione cardiaca. Le opzioni vanno dalla valvuloplastica alla riparazione fino alla sostituzione, che può essere effettuata con protesi meccaniche (preferite nei pazienti <65 anni o con lunga aspettativa di vita, ma richiedono anticoagulazione cronica con warfarin per prevenire tromboembolismo) o biologiche (suine o bovine, più soggette a deterioramento sclero-fibrotico, con durata media 10-15 anni). Una complicanza possibile delle protesi biologiche è l’ostruzione/stenosi o il rigurgito, entrambi responsabili di scompenso cardiaco.

L’endocardite infettiva insorge in presenza di una predisposizione endocardica (patologie congenite, reumatiche, valvole bicuspidi calcifiche, prolasso mitralico, cardiomiopatia ipertrofica, precedente endocardite). Fattori predisponenti sono protesi valvolari, tossicodipendenza, diabete, uso cronico di anticoagulanti o steroidi, età avanzata. Agenti più comuni sono streptococchi e stafilococchi (80-90%), seguiti da enterococchi e microrganismi HACEK. Clinicamente si manifesta con febbre, nuovo soffio o modifica di un soffio preesistente, può causare scompenso cardiaco e, all’ecocardiogramma, vegetazioni. Segni caratteristici: petecchie congiuntivali, macchie di Roth, lesioni di Janeway, nodi di Osler, emorragie subungueali a scheggia. La diagnosi si basa sui criteri di Duke (diagnosi rigettata, possibile o certa). In assenza di emocolture disponibili, e senza rischio per MRSA, la terapia empirica si effettua con un ?-lattamico + amminoglicoside. Sebbene questo paziente presenti soffio e segni di scompenso, non ha febbre né criteri di Duke: l’endocardite è improbabile (risposta A errata).

La BPCO è una malattia polmonare cronica non reversibile, con ostruzione bronchiale persistente (VEMS/CVF <0,7), spesso correlata a fumo e caratterizzata da progressione, riacutizzazioni infettive, dispnea, tosse produttiva cronica, tachipnea, cianosi e ipertensione polmonare nelle fasi avanzate. All’auscultazione: respiro sibilante e fase espiratoria prolungata. Nonostante il paziente sia fumatore con tosse, i sintomi durano solo da 3 settimane e non vi sono segni obiettivi di ostruzione: la diagnosi di BPCO è errata (risposta B errata).

La polmonite è un’infiammazione acuta polmonare (batterica, virale, fungina, parassitaria) diagnosticata con RX torace e reperti clinici. Può essere comunitaria (più spesso da Streptococcus pneumoniae, Mycoplasma pneumoniae) o nosocomiale. Clinicamente: febbre, tosse, dispnea, astenia, ipossia; nella forma tipica: esordio acuto con febbre, tosse produttiva, crepitii e rumori bronchiali; nella forma atipica: esordio graduale con tosse secca, dispnea e pochi segni obiettivi. È indicato esame colturale di sangue/escreato. Questo paziente presenta tosse produttiva ma non febbre, e all’auscultazione rantoli basali bilaterali: più compatibili con scompenso cardiaco che con polmonite (risposta C errata).

L’embolia polmonare è occlusione di arterie polmonari da trombi (arti inferiori/pelvi). Presentazione acuta con sintomi aspecifici: dolore toracico pleuritico, tosse, sincope, dispnea, arresto cardiorespiratorio nei casi gravi; segni: tachipnea, tachicardia, ipotensione. Fattori di rischio: immobilizzazione, trombofilie, gravidanza, chirurgia recente. In questo paziente tosse e dispnea possono mimarla, ma anamnesi negativa per immobilizzazione e presenza di stenosi mitralica con edemi declivi bilaterali fanno propendere per scompenso cardiaco congestizio piuttosto che embolia polmonare (risposta E errata).


57 di 64 Domande

Il Sig. Verci, un uomo di circa 60 anni si reca, presso l’ ambulatorio del proprio medico curante, il Dott. Briga, per dispnea. Anamnesi patologica prossima: lamenta una dispnea ingravescente da circa un mese. Inizialmente era in grado di salire 3 rampe di scale fino al suo appartamento, ma ora necessita di effettuare numerose pause per recuperare il fiato. Non lamenta dolore al petto. Anamnesi patologica remota: l'uomo è affetto da cardiopatia reumatica e diabete mellito di tipo 2. Anamnesi fisiologica: è emigrato dall'India circa 20 anni prima. Anamnesi farmacologica: assume carvedilolo, torasemide e insulina. Esame obiettivo: il Dott. Briga visita il Sig. Verci riscontrando una temperatura corporea di 37.2 °C, una frequenza cardiaca di 74 bpm, una frequenza respiratoria di 19 atti/min ed una pressione arteriosa di 135/80 mm Hg. La pulsossimetria mostra una saturazione d'ossigeno del 96% in aria ambiente. L'auscultazione del torace rivela la presenza di crepitii alle basi polmonari bilateralmente. All’ auscultazione cardiaca si riscontra la presenza di un soffio d'apertura seguito da un soffio diastolico di bassa tonalità , a livello del quanto spazio intercostale di sinistra in corrispondenza della linea medio-claveare. Esami strumentali-laboratoristici: il Dott. Briga decide di far eseguire una radiografia del torace al Sig. Verci, che mostra una dilatazione dell'atrio di sinistra, con stiramento del margine cardiaco di sinistra, ed un’ aumentata trama vascolare. Quale tra i seguenti rappresenta l'intervento di prima scelta per migliorare la sintomatologia del paziente?

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La risposta corretta è la D.

La malattia reumatica è la causa più frequente di stenosi mitralica non complicata. È caratterizzata da fibrosi, calcificazione dei lembi valvolari e parziale fusione delle commissure, con conseguente riduzione dell’ostio valvolare (normalmente 4-6 cm²) fino a valori <1 cm². A causa di questo restringimento, l’unico modo per garantire il passaggio di sangue dall’atrio sinistro al ventricolo sinistro durante la diastole è aumentare le pressioni atriali. Questo incremento si trasmette a monte, con aumento della pressione nelle vene e nei capillari polmonari: ecco la causa della dispnea. Se le pressioni aumentano ulteriormente, soprattutto acutamente, può verificarsi la trasudazione di liquido negli alveoli con conseguente edema polmonare. Il nostro paziente all’auscultazione presenta anche crepitii basali bilaterali. Il gradiente diastolico transvalvolare è proporzionale al grado di stenosi ed è sensibile ad aumenti di portata e frequenza cardiaca: maggiore la portata/frequenza, maggiore il gradiente. Per questo un soggetto asintomatico a riposo può diventare sintomatico anche per sforzi lievi. L’evoluzione della stenosi mitralica è rappresentata dallo sviluppo di ipertensione polmonare arteriosa, secondaria a quella venosa, che provoca vasocostrizione arteriolare inizialmente funzionale e reversibile, successivamente irreversibile per ipertrofia della tonaca media e fibrosi dell’intima. Le elevate resistenze arteriolari del circolo polmonare causano sovraccarico pressorio del ventricolo destro con dilatazione, ipertrofia, disfunzione contrattile e segni di scompenso destro e bassa gittata. Nell’insufficienza mitralica, invece, la pressione atriale sinistra, molto più bassa di quella aortica, fa sì che il sangue refluisca in atrio già durante la contrazione isometrica ventricolare. Nell’insufficienza mitralica cronica l’atrio sinistro si adatta dilatandosi, per cui la pressione a monte non aumenta significativamente; nell’insufficienza acuta, invece, l’atrio non ha tempo di adattarsi e subisce un brusco aumento pressorio con ripercussioni sulla pressione venosa polmonare. Il ventricolo sinistro, sottoposto a sovraccarico di volume, si dilata: inizialmente la frazione di eiezione rimane conservata, poi si riduce progressivamente perché il rigurgito in atrio riduce il volume sistolico effettivo. Una frazione di eiezione <60% è indicativa di compromissione ventricolare sinistra. Nel nostro paziente, per segni, sintomi e reperti auscultatori, è probabile un coinvolgimento valvolare mitralico, in particolare stenosi o steno-insufficienza. L’intervento di scelta, nella stenosi mitralica clinicamente significativa (area ?1,5 cm²) o sintomatica, e nei pazienti con controindicazioni alla chirurgia, è la valvuloplastica percutanea con palloncino: una “dilatazione controllata” eseguita con un palloncino ad alta resistenza gonfiato in prossimità della valvola, introdotto tramite catetere da vena femorale destra. È una tecnica mini-invasiva che riduce morbilità e mortalità perioperatorie, con buona efficacia a lungo termine (sopravvivenza libera da eventi nel 30-70% dei casi), sebbene non siano rare le restenosi. Non può essere eseguita in presenza di calcificazioni valvolari, per cui è indicata la sostituzione valvolare.


58 di 64 Domande

Un ragazzo di 20 anni presenta il seguente ECG. Cosa si nota all'ECG?

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La risposta esatta è la A.

Le derivazioni da V1 a V6, chiamate derivazioni precordiali, esprimono l’attività elettrica del cuore sul piano orizzontale: V1-V2 esplorano il setto interventricolare, V3-V4 la parete anteriore del ventricolo sinistro, V5-V6 la parete laterale del ventricolo sinistro. L’onda P indica la depolarizzazione atriale, il complesso QRS e l’onda T indicano rispettivamente la depolarizzazione e la ripolarizzazione ventricolare, mentre la ripolarizzazione atriale non è visibile poiché avviene durante la depolarizzazione ventricolare. In età giovanile, dopo la pubertà, il vettore di ripolarizzazione ventricolare rende le T positive in tutte le derivazioni precordiali, tranne V1 e raramente V2; in casi eccezionali, la negatività può coinvolgere anche V3 e V4 (onda T giovanile). Dopo la pubertà, la presenza di onde T invertite ?2 mm in due o più derivazioni contigue del ventricolo destro può indicare cardiopatia congenita con sovraccarico di pressione o volume (cardiomiopatia aritmogena del ventricolo destro) oppure, più raramente, patologie ereditarie dei canali del sodio o potassio. L’ECG descritto mostra ritmo sinusale, alterazioni diffuse della ripolarizzazione con T negativa da V1 a V5, R alta in V1 e asse spostato a destra: reperti suggestivi di ipertrofia ventricolare destra a carattere aritmogeno. La cardiomiopatia aritmogena del ventricolo destro è spesso familiare, più frequentemente a trasmissione autosomica dominante, e coinvolge prevalentemente ma non esclusivamente il ventricolo destro. Nel 10-20% dei casi è presente una mutazione nei geni che codificano proteine del desmosoma. Istologicamente si osserva progressiva sostituzione del miocardio con tessuto fibro-adiposo, che genera aree di discinesia e dilatazione soprattutto nel tratto di afflusso, efflusso e apice del ventricolo destro (triangolo della displasia), ma può estendersi all’intera parete ventricolare destra o anche al ventricolo sinistro. Questa condizione, per le alterazioni morfologiche e funzionali, è causa frequente di aritmie ventricolari e morte improvvisa, soprattutto in età giovanile durante o subito dopo l’attività fisica. In presenza di un ECG di questo tipo è quindi indicato eseguire un ecocardiogramma per rilevare eventuali alterazioni strutturali cardiache.


59 di 64 Domande

La signora Rettori, una donna di 45 anni, si reca dal proprio medico curante, il Dott. Pressi, per malessere. Anamnesi patologica prossima: comparsa di febbre, disuria e dolore alla schiena. Il Dott. Pressi consiglia alla paziente di recarsi in ospedale per ulteriori accertamenti; qui la donna verrà successivamente ricoverata con una sospetta diagnosi di pielonefrite. La paziente viene sottoposta a terapia con antibiotici ad ampio spettro, che determinano un significativo miglioramento della sintomatologia. Tuttavia, durante il quarto giorno di ricovero, la donna presenta nuovamente febbre, con leucocitosi e profusa diarrea acquosa. Esami strumentali: viene effettuata una colonscopia, visibile nell’ immagine sottostante.

Quale è la terapia per il trattamento di questo disturbo?

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La risposta corretta è la D.

La paziente presenta una colite pseudomembranosa causata da Clostridium difficile, un batterio appartenente alla famiglia Clostridiaceae, patogeno per l’uomo, Gram+ anaerobio. Il C. difficile è virulento in quanto possiede due tossine: la tossina A, un’enterotossina che si lega alle cellule della mucosa e causa un’ipersecrezione di liquido determinando diarrea acquosa; la tossina B, una citotossina che provoca gravi danni alla mucosa determinandone l’aspetto pseudomembranoso. Il Clostridium difficile causa colite associata ad antibiotici, tipicamente in ambiente ospedaliero. Fa parte normalmente del microbiota umano; tuttavia, quando si utilizzano antibiotici per lungo tempo, questi possono distruggere anche i batteri che tengono “sotto controllo” il Clostridium. Quando il C. difficile diviene dominante, si possono avere crampi addominali, colite pseudomembranosa, diarrea (talora ematica), raramente sepsi e addome acuto. I sintomi insorgono alcuni giorni dopo l’inizio della terapia antibiotica e includono diarrea acquosa o scariche di feci non formate, crampi addominali, raramente nausea e vomito. Per la diagnosi è importante l’identificazione della tossina nelle feci. Il trattamento consiste nell’interrompere la terapia antibiotica; se la sintomatologia è grave è possibile utilizzare vancomicina o metronidazolo (nel nostro caso, non essendo la vancomicina tra le opzioni, la risposta corretta è la D).


60 di 64 Domande

Una paziente di 58 anni si presenta presso il reparto di nutrizione clinica. La donna presenta BMI 20,9, circonferenza vita 88 cm, analisi ematochimiche (in allegato) in cui si presenta colesterolo LDL fuori range e glicemia a digiuno elevata.

In seguito ai valori di glicemia a digiuno riscontrati, si richiede curva da carico orale di glucosio (OGTT). In base ai risultati sopra riportati, la paziente presenta:

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La risposta corretta è la B.

Il diabete è un gruppo di alterazioni caratterizzate da elevati livelli di glicemia, legati a un’alterata secrezione insulinica o a una ridotta sensibilità all’insulina. Questa alterata secrezione può variare da forme severe, in cui la produzione di insulina è nulla o quasi (diabete di tipo I, pancreasectomia), a forme intermedie modulate dall’insulino-resistenza.

L’insulino-resistenza da sola non è in grado di slatentizzare un diabete mellito: è necessario un danno della secrezione. Le alterazioni del metabolismo del glucosio si associano inoltre a modifiche del metabolismo lipidico e proteico, predisponendo a complicanze vascolari: microvascolari (rene, arti inferiori, retina) e macrovascolari (cuore, cervello, arterie degli arti inferiori).

Il diabete si classifica in due tipologie principali:

– diabete mellito di tipo I (insulino-dipendente), che può avere cause immuno-mediate o idiopatiche;

– diabete mellito di tipo II (non insulino-dipendente), malattia metabolica caratterizzata da iperglicemia in un contesto di insulino-resistenza e deficienza insulinica relativa, nella maggior parte dei casi senza necessità di insulina.

Esiste poi il diabete gestazionale, che compare in gravidanza e regredisce dopo il parto.

Tra le sindromi secondarie ricordiamo:

– pancreasectomia (oggi non più praticata nelle pancreatiti, ma solo nei tumori),

– patologie del pancreas esocrino (es. pancreatite),

– patologie endocrine (acromegalia, sindrome di Cushing, feocromocitoma, poiché l’insulina è l’unico ormone ipoglicemizzante),

– tossicità da farmaci o sostanze chimiche (glucocorticoidi, tiazidici, ecc.).

Il diabete può rimanere a lungo silente. Si stima che, a fronte di una prevalenza diagnosticata del 4%, un ulteriore 4% resti non diagnosticato.

Per la diagnosi, le misurazioni della glicemia prevedono:

– glicemia a digiuno (da almeno 12 ore): due rilevazioni ?126 mg/dl;

– glicemia random >200 mg/dl, ma solo in paziente sintomatico (polidipsia, poliuria, nicturia, ecc.);

– curva da carico con 75 g di glucosio in 200-250 ml d’acqua: il test si esegue solo se la glicemia basale è <126 mg/dl, e la diagnosi si pone se a 2 ore la glicemia è >200 mg/dl.


61 di 64 Domande

La signora Bellini è una giovane donna ricoverata nel reparto di ginecologia ed ostetricia dopo un parto complicato da una rottura prematura delle membrane amnio-coriali ed un prolungato travaglio. Anamnesi patologica prossima: In seconda giornata sviluppa febbre con brivido associata ad ipotensione e intenso dolore addominale che fanno sospettare un’ endometrite purperale. Il Dott. Lanfranchi decide di sottoporre la paziente ad una radiografia del torace e decide di avviare la terapia antibiotica e reidratante con 4.000 ml di soluzione salina nelle successive 24 ore ma l’ ipertermia persiste e si ottiene un lieve incremento della pressione arteriosa. Improvvisamente la sig.ra Bellini presenta dispnea. Esame obiettivo: viene rilevata una SpO2 dell’ 82% che non aumenta anche con ossigenoterapia con FiO2 del 100%. Il Dott. Lanfranchi decide quindi di intubare la paziente e si eroga una FiO2 del 100%. Non si rileva turgore giugulare, all’ auscultazione polmonare si apprezzano crepitii diffusi bilateralmente. Esami di laboratorio-strumentali: viene rapidamente inviato in laboratorio un campione di sangue arterioso che evidenzia PaO2 di 62 mmHg e PaCO2 di 33 mmHg. L’ ECG mostra tachicardia sinusale. Viene effettuato un nuovo RX del torace che mostra un quadro polmonare modificato rispetto a quanto si era visto nel precedente. Sulla base dei dati forniti quale tra le seguenti è la diagnosi più probabile?

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La risposta corretta è la B.

Questo paziente molto probabilmente ha una ARDS e il rapporto PaO2/FiO2 è <200: la paziente ha un rapporto di 60 (FiO2 = 1 ovvero 100% e PaO2 di 60 mmHg: necessita di ossigeno al 100% per mantenere una pressione di PaO2 accettabile). La RX torace mostra infiltrati polmonari diffusi non riconducibili a eziologia cardiogena. L’EO evidenzia dispnea ingravescente a insorgenza improvvisa, con crepitii diffusi bilateralmente. La paziente presentata nel caso è verosimilmente affetta da ARDS in seguito a sepsi da endometrite postpartum.

La sindrome da distress respiratorio acuto (ARDS) è una grave malattia acuta polmonare. I fattori scatenanti sono numerosi: polmonite, shock, gravi traumi, sepsi, aspirazione di alimenti (ab ingestis), pancreatite. È caratterizzata da danno diffuso della membrana alveolo-capillare, con edema polmonare non cardiogenico (ricco di proteine) e insufficienza respiratoria acuta (ARF). Si osserva reclutamento di neutrofili nei capillari alveolari e formazione di membrane ialine. I neutrofili rilasciano chemochine (che richiamano istiociti), producono ROS, proteasi, leucotrieni, fattore di attivazione piastrinica, prostaglandine e altre molecole che danneggiano le barriere tra capillari e spazi aerei. Gli alveoli e l’interstizio si riempiono di proteine, detriti cellulari e liquido, con distruzione del surfattante, collasso alveolare e mismatch ventilazione/perfusione.

L’ARDS determina grave ipossiemia refrattaria all’ossigenoterapia. I criteri diagnostici comprendono:

– Opacità bilaterali alla RX non spiegabili da versamento, atelettasia o noduli.

– PaO2/FiO2 ?200 mmHg.

– Assenza di evidenza clinica di aumentata pressione atriale sinistra o insufficienza cardiaca (PCWP <18 mmHg). Una pressione di incuneamento capillare polmonare >18 mmHg orienta invece verso edema polmonare cardiogeno.

Secondo la “Definizione di Berlino 2012” l’ARDS si classifica in:

– Lieve: PaO2/FiO2 ?200 mmHg.

– Moderata: PaO2/FiO2 ?100 mmHg.

– Grave: PaO2/FiO2 ?100 mmHg.


62 di 64 Domande

Una paziente di 58 anni si presenta presso il reparto di nutrizione clinica. La donna presenta BMI 20,9, circonferenza vita 88 cm, analisi ematochimiche (in allegato) in cui si presenta colesterolo LDL fuori range e glicemia a digiuno elevata.

Per il paziente diabetico è essenziale assumere cibi a basso indice glicemico. Qual è tra i seguenti alimenti quello che presenta il più basso indice glicemico?

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La risposta corretta è la A.

Il diabete è un gruppo di alterazioni caratterizzate da elevati livelli di glicemia, legati a un’alterata secrezione insulinica o a una ridotta sensibilità all’insulina. Questa alterata secrezione può variare da forme severe, in cui la produzione di insulina è nulla o quasi (diabete di tipo I, pancreasectomia), a forme intermedie modulate dall’insulino-resistenza. L’insulino-resistenza da sola non è in grado di slatentizzare un diabete mellito: serve un danno della secrezione. Le alterazioni del metabolismo del glucosio si accompagnano anche ad alterazioni del metabolismo lipidico e proteico, predisponendo a complicanze vascolari: microvascolari (rene, retina, arti inferiori) e macrovascolari (cuore, cervello, arterie periferiche). Il diabete si classifica in due tipologie principali: diabete mellito di tipo I (insulino-dipendente), con cause immuno-mediate o idiopatiche; diabete mellito di tipo II (non insulino-dipendente), malattia metabolica caratterizzata da iperglicemia in un contesto di insulino-resistenza e relativa deficienza insulinica, che nella maggior parte dei casi non richiede terapia insulinica. Esiste anche il diabete gestazionale, che si manifesta in gravidanza e regredisce dopo il parto. Tra le forme secondarie: pancreasectomia (oggi non più praticata nelle pancreatiti, ma solo nei tumori), patologie del pancreas esocrino (es. pancreatite), patologie endocrine (acromegalia, sindrome di Cushing, feocromocitoma, poiché l’insulina è l’unico ormone ipoglicemizzante), tossicità da farmaci o sostanze (glucocorticoidi, tiazidici, ecc.). Il diabete può progredire a lungo senza sintomi. Si calcola che, a fronte di una prevalenza diagnosticata del 4%, un ulteriore 4% rimane non diagnosticato. Per la diagnosi: glicemia a digiuno ?126 mg/dl in due misurazioni, glicemia random >200 mg/dl in presenza di sintomi (poliuria, polidipsia, nicturia), curva da carico con 75 g di glucosio (diagnosi se glicemia >200 mg/dl a 2 ore). Prima del test, la glicemia basale deve essere <126 mg/dl. Il test va eseguito in pazienti non ricoverati, in buone condizioni cliniche, dopo dieta abituale (non ridotta in carboidrati), a digiuno dalla mezzanotte, senza febbre, stress o fumo. Indicazioni alla curva da carico: glicemia alterata a digiuno (100–125 mg/dl), familiarità per diabete dai 30-40 anni, obesità, complicanze cardiovascolari (TIA, angina, claudicatio), soprattutto se obesi e fumatori, infezioni urinarie o cutanee ricorrenti con glicemia alterata. Il 90% dei casi è di tipo II, storicamente detto diabete dell’adulto (esordio >40 anni), ma oggi è sempre più precoce (anche a 18 anni), correlato all’obesità, in particolare infantile (Italia con alta prevalenza, soprattutto nel centro-sud). Nei gemelli monozigoti la concordanza è ~100% nel tipo II, mentre nel tipo I, pur avendo componente genetica, è solo del 50% per il ruolo di fattori ambientali. Anche nei monozigoti separati alla nascita la concordanza del tipo II rimane elevata, a dimostrazione della forte componente genetica, ancora non del tutto chiarita.


63 di 64 Domande

Viene riscontrato il seguente quadro radiologico in una donna di 30 anni, che è stata sottoposta ad una TC total body in seguito ad un incidente stradale. Cosa mostra la TC?

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La risposta corretta è la B

Nell'immagine (a) la TC ha evidenziato enfisema sottocutaneo delle palpebre destre (freccia). Nell'immagine (b) è stato osservato enfisema nell’orbita destra (cerchio). È stato inoltre riscontrato enfisema sottocutaneo nell’area della guancia (freccia). Non vi era presenza evidente di aria nello spazio intracranico né fratture della parete o del pavimento orbitario.


64 di 64 Domande

La signora Boggi, una donna di 70 anni, si reca dal medico curante, il Dott. Candi, lamentando dolore al braccio, insorto dopo essere scivolata sul ghiaccio, cadendo in avanti sulle sue mani. Quale è la diagnosi radiologica?

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La risposta corretta è la D.

Dalla radiografia mostrata si può apprezzare una frattura a tutto spessore carico della porzione meta-epifisaria distale del radio, evidenziabile come una stria di radiotrasparenza che interrompe la corticale ossea, probabilmente provocata da un arto iper-esteso verso l’ esterno che cerca di parare una caduta: si tratta di una frattura completa, spostata e angolata dorsalmente a livello del radio distale. Quando tale tipo di frattura si associa alla frattura anche dello stiloide ulnare si parla di frattura di Colles. Le altre strutture ossee in esame indicate nelle opzioni non appaiono interessate da eventi fratturativi-traumatici (le risposte A, B, C ed E non sono corrette)


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