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1 di 64 Domande

L'impacco medicale e':














La risposta corretta è la B
L'impacco medicale è un bagno terapeutico a cui viene aggiunta una sostanza farmacologica. Questa procedura è adottata per trattare determinate condizioni cutanee o alleviare dolori e infiammazioni applicando direttamente sulla pelle una soluzione medicata. L'aggiunta di sostanze farmacologiche ha lo scopo di potenziare l'effetto terapeutico del bagno, permettendo al principio attivo di agire localmente sulla zona interessata. Questo metodo sfrutta la capacitàdella pelle di assorbire le sostanze attive contenute nell'impacco e di beneficiare delle loro proprietàcurative.

2 di 64 Domande

L'urina e' prodotta:














La risposta corretta è la E
L'urina è prodotta dai reni. I reni sono organi cruciali nell'escrezione e nella regolazione delle sostanze nel corpo, filtrando i rifiuti e l'eccesso d'acqua dal sangue per produrre l'urina. Questo processo aiuta a mantenere l'equilibrio dei fluidi, elettroliti e la rimozione delle tossine dal corpo.

3 di 64 Domande

Cosa si intende per "Ossiuriasi"?














La risposta corretta è la C
L'ossiuriasi è una parassitosi intestinale, indicando un'infezione determinata da Enterobius vermicularis, meglio conosciuto come ossiuro. Si tratta di un parassita che infesta il tratto intestinale umano, specialmente nei bambini, causando prurito anale, disturbi del sonno e, in alcuni casi, disturbi urinari. L'infezione avviene tramite l'ingestione delle uova di questi parassiti, spesso a seguito del contatto con superfici o oggetti contaminati.

4 di 64 Domande

Cosa si intende per medicinale omeopatico?














La risposta corretta è la A
Un medicinale omeopatico è ottenuto da sostanze, prodotti o composti definiti come materiali omeopatici di partenza. Questo tipo di medicinale si basa sulla teoria dell'omeopatia che usa piccolissime quantitàdi sostanze naturali, in teoria capaci di suscitare sintomi simili a quelli della malattia da curare nel corpo, con l'obbiettivo di stimolare la reazione autocurativa del corpo. La preparazione segue processi specifici di diluizione e dinamizzazione.

5 di 64 Domande

Quali dei seguenti non e' tra i sintomi di frattura cranica?














La risposta corretta è la B
Il dolore alla schiena non è tra i sintomi di una frattura cranica. Le fratture craniche possono presentare sintomi come perdite di sangue da naso, bocca o orecchie, e perdita di coscienza, ma il dolore alla schiena non è direttamente correlato ad esse. Questo perché i sintomi delle fratture craniche sono generalmente localizzati nell'area del capo o presentano manifestazioni specifiche a seconda dell'area del cervello interessata. Il dolore alla schiena potrebbe indicare altre condizioni ma non è un indicatore diretto di una frattura cranica.

6 di 64 Domande

Che cos'e' il distretto sanitario di base?














La risposta corretta è la B
Il distretto sanitario di base è un'articolazione organizzativo-funzionale della AUSL (Azienda UnitàSanitaria Locale) che si focalizza sull'erogazione dei servizi sanitari di primo livello, inclusi quelli di pronto soccorso. Questa definizione racchiude il suo ruolo essenziale nel sistema sanitario, fornendo un punto di riferimento per l'assistenza primaria alla popolazione. Responsabile non solo dell'assistenza diretta tramite i medici di base e pediatri, ma anche dei servizi infermieristici e di prevenzione, il distretto sanitario di base rappresenta una tessera fondamentale nell'architettura sanitaria, mirando a mantenere la salute a livello comunitario, facilitando così l'accesso ai servizi sanitari essenziali.

7 di 64 Domande

Come deve avvenire il massaggio cardiaco?














La risposta corretta è la E
Il massaggio cardiaco deve avvenire comprimendo lo sterno contro il rachide, spingendo verticalmente. Questa tecnica è essenziale per assicurare una circolazione sanguigna efficace durante un arresto cardiaco, agendo direttamente sul cuore tramite la pressione sullo sterno. Questo modo di eseguire il massaggio cardiaco garantisce che il sangue possa essere pompato efficacemente verso gli organi vitali. La compressione dello sterno permette di simulare la funzione di pompa del cuore.

8 di 64 Domande

Cos'e' il consenso informato?














La risposta corretta è la A
Il consenso informato è l'adesione che il malato fornisce ai medici curanti relativamente alle proposte diagnosticoterapeutiche per la sua malattia. Questo processo implica un'informazione completa e onesta al paziente sui benefici, rischi, e possibili alternative del trattamento proposto, garantendo così che la decisione sia presa in maniera consapevole. Il consenso informato rappresenta un pilastro fondamentale dell'etica medica, rafforzando il diritto del paziente alla autonomia e al rispetto delle sue scelte personali in ambito sanitario.

9 di 64 Domande

La prima fase del processo di assistenza riguarda:














La risposta corretta è la D
La prima fase del processo di assistenza è l'individuazione e la definizione del problema. Questa tappa cruciale serve a identificare correttamente le esigenze del paziente per poter stabilire un piano di assistenza appropriato. È un passaggio fondamentale per garantire che l'assistenza fornita sia mirata e efficace, ponendo la base per le successive fasi del processo di cura.

10 di 64 Domande

Qual e' la natura giuridica della AUSL?














La risposta corretta è la C
La natura giuridica della AUSL è quella di un'azienda dotata di personalitàgiuridica pubblica. Questo significa che l'AUSL, o Azienda UnitàSanitaria Locale, è un ente pubblico con propri organi amministrativi e gestionali, che si occupa di fornire servizi sanitari a livello locale. Esso opera quindi nell'ambito del Servizio Sanitario Nazionale per garantire l'assistenza sanitaria di base e le prestazioni specialistiche alla comunitàdi riferimento. Questa configurazione consente alla AUSL di agire e operare conformemente alle linee guida e ai finanziamenti dettati dalle autoritàsanitarie regionali e nazionali.

11 di 64 Domande

Quale organo assorbe la maggior parte dei nutrienti?














La risposta corretta è la E
L'organo che assorbe la maggior parte dei nutrienti è l'intestino tenue. Questo lungo segmento del sistema digestivo è responsabile della maggior parte dell'assorbimento dei nutrienti grazie alla sua estesa superficie e alla presenza di villi e microvilli, che aumentano l'area superficiale per l'assorbimento. L'intestino tenue si distingue per la sua efficacia nell'estrarre acidi grassi, aminoacidi, zuccheri, vitamine e minerali dal cibo digerito, giocando un ruolo critico nella nutrizione umana.

12 di 64 Domande

Quando si fa assumere ad un paziente allettato la posizione di Fowler, quali sono le zone del corpo maggiormente esposte al rischio di lesioni da frizione?














La risposta corretta è la E
Quando si fa assumere ad un paziente allettato la posizione di Fowler, le zone del corpo maggiormente esposte al rischio di lesioni da frizione sono i glutei e la regione scapolare e quella sacrale. Queste aree sono particolarmente vulnerabili a lesioni per la pressione costante e lo sfregamento contro la superficie di supporto, soprattutto in una posizione rialzata come la Fowler, dove si aumenta la pressione in queste regioni a causa della gravitàe della posizione del corpo.

13 di 64 Domande

La vaccinazione antitetanica viene fatta con:














La risposta corretta è la E
La vaccinazione antitetanica viene effettuata utilizzando l'anatossina. L’anatossina, che è una tossina trattata per eliminare la sua tossicitàmantenendo la capacitàdi stimolare la produzione di anticorpi, si rivela efficace contro il tetano. Questo permette di immunizzare l'organismo senza causare la patologia.

14 di 64 Domande

Quali sono gli enti che provvedono alla formazione professionale dell'operatore sociosanitario?














La risposta corretta è la E
La formazione professionale dell'operatore sociosanitario è affidata alle Regioni e alle Province autonome. Questo sistema decentrato consente un adattamento più specifico dei programmi di formazione alle esigenze locali e nazionali, garantendo che gli operatori sociosanitari abbiano le competenze necessarie per rispondere efficacemente alle richieste del settore.

15 di 64 Domande

In quali casi non e' utile praticare la respirazione artificiale?














La risposta corretta è la C
La respirazione artificiale non è utile in caso di avvelenamento. Questo perché, durante un avvelenamento, il problema principale riguarda la natura della sostanza ingerita e il suo effetto sistemico sul corpo, e non necessariamente la capacitàdel soggetto di respirare. La respirazione artificiale è generalmente indicata quando l'individuo non è in grado di mantenere adeguati scambi gassosi autonomamente, ad esempio per incapacitàrespiratoria fisica o ostruzione delle vie aeree, situazioni non direttamente correlate alla presenza di tossine nel corpo. Il trattamento di un avvelenamento mira piuttosto alla rimozione o alla neutralizzazione della sostanza tossica, e al supporto delle funzioni vitali compromesse.

16 di 64 Domande

Le sedi piu' comunemente usate per la misurazione della temperatura corporea sono:














La risposta corretta è la A
Le sedi più comunemente usate per la misurazione della temperatura corporea sono 4. Questo perché comprendono la bocca, l'ascella, il retto e il timpano. Ogni sede offre diversi gradi di precisione e comodità.

17 di 64 Domande

La complicanza piu' evidente dell'osteoporosi e' rappresentata:














La risposta corretta è la E
La complicanza più evidente dell'osteoporosi è rappresentata dalle fratture. L'osteoporosi è una condizione caratterizzata dalla diminuzione della densitàe qualitàdell'osso, rendendoli più fragili e suscettibili a fratture, anche a seguito di traumi lievi. Questa conditione porta infatti a un aumento del rischio di fratture, soprattutto a livello del polso, della spina vertebrale e dell'anca.

18 di 64 Domande

A quale organo spetta la rappresentanza legale dell'AUSL?














La risposta corretta è la A
La rappresentanza legale dell'AUSL è affidata al Direttore generale. Questa figura ha il compito di agire in nome e per conto dell'ente nel rispetto delle linee guida e delle politiche sanitarie stabilite dal consiglio di amministrazione, garantendo la gestione operativa e strategica. La scelta di attribuire tale ruolo al Direttore generale riflette la necessitàdi concentrare la responsabilitàmanageriale e legale in un unico soggetto capace di prendere decisioni in maniera efficace e in linea con gli obiettivi sanitari dell'organizzazione.

19 di 64 Domande

Esistono diversi importanti fattori di rischio che concorrono allo sviluppo delle lesioni da decubito. Uno di quelli indicati di seguito non fa parte di tali fattori. Quale?














La risposta corretta è la D
La decompressione non è considerata un fattore di rischio per lo sviluppo delle lesioni da decubito. I principali fattori di rischio sono la pressione, l'attrito o la frizione. Le lesioni da decubito, anche note come piaghe da decubito o ulcere da pressione, sono danni alla pelle e/o al tessuto sottostante, generalmente sopra una protuberanza ossea, a causa di pressione o pressione in combinazione con movimento. La decompressione non si collega alla meccanica di formazione di queste lesioni, che normalmente coinvolgono forze di pressione sostenuta, attrito e/o taglio.

20 di 64 Domande

Con l'invecchiamento si determina una riduzione progressiva della massa magra corporea pari, mediamente, a:














La risposta corretta è la A
L'invecchiamento comporta un calo della massa magra di circa 10 kg negli uomini e 5 kg nelle donne. Questa variazione è attribuibile alla naturale tendenza del corpo a perdere tessuto muscolare e a una diminuzione della densitàossea con l'avanzare dell'età, processo noto come sarcopenia. La sarcopenia, che letteralmente significa "perdita di carne", implica una diminuzione della massa, dell'efficienza e della forza muscolare, influenzando la capacitàdi svolgere le attivitàquotidiane e aumentando il rischio di cadute e fratture.

21 di 64 Domande

Quale delle seguenti sostanze si usa per la sanificazione?














La risposta corretta è la C
Nella sanificazione si utilizza il detergente. Un detergente è fondamentale per rimuovere lo sporco, oli, e altre sostanze indesiderate da superfici. Attraverso il suo utilizzo, si prepara la superficie alla disinfestazione o alla sterilizzazione rimuovendo fisicamente sporco che potrebbe ridurre l'efficacia dei processi successivi.

22 di 64 Domande

Indicare quali tra le misure elencate non rientra nelle precauzioni standard:














La risposta corretta è la C
Tra le misure elencate, l'uso dei sistemi di protezione respiratoria non rientra nelle precauzioni standard. Le precauzioni standard includono pratiche come il lavaggio delle mani, l'utilizzo dei guanti e la corretta manipolazione della biancheria, finalizzate alla prevenzione della trasmissione di infezioni in ambienti sanitari. L'uso dei sistemi di protezione respiratoria è invece considerato una misura aggiuntiva, adottata in situazioni specifiche dove vi è un'elevata probabilitàdi trasmissione di infezioni via aerea.

23 di 64 Domande

L'operatore socio sanitario svolge l'attivita' indirizzata a:














La risposta corretta è la B
L'operatore socio sanitario ha il compito di soddisfare i bisogni primari della persona, operando all'interno delle proprie aree di competenza sia in contesti sociali che sanitari. Questa figura professionale si dedica a fornire assistenza e supporto nelle attivitàdi vita quotidiana, assicurando il benessere fisico ed emotivo degli assistiti. Questo ruolo richiede una profonda conoscenza delle dinamiche umane e una forte predisposizione alla cura dell'altro, mettendo sempre al primo posto le necessitàdell'individuo assistito. La risposta corretta sottolinea l'importanza di una prestazione di assistenza completa, che va oltre il mero contesto sanitario, includendo anche l'ambito sociale, essenziale per un approccio più olistico al benessere della persona.

24 di 64 Domande

Nell'eseguire la procedura riguardante l'igiene delle orecchie:














La risposta corretta è la C
Nell'eseguire l'igiene delle orecchie, è importante che l'operatore socio sanitario osservi lo stato di coscienza e i comportamenti della persona assistita per darne poi comunicazione all'infermiere. Questa pratica aiuta a valutare la risposta della persona ai vari stimoli durante la procedura, segnalando possibili problemi di salute o disagio, assicurando un approccio assistenziale completo e attento non solo all’igiene, ma anche al benessere generale dell’individuo. Questo aspetto è cruciale nell'ambito dell'assistenza sanitarie poiché ogni interazione con il paziente fornisce l'opportunitàdi rilevare eventuali cambiamenti nella condizione fisica o cognitiva che necessitano attenzione medica.

25 di 64 Domande

Le lesioni da pressione sono:














La risposta corretta è la B
Le lesioni da pressione sono lesioni che interessano tutti gli strati cutanei e possono interessare anche il tessuto muscolare e quello osseo. Queste lesioni si formano principalmente su parti del corpo dove la pressione esercitata sull'epidermide, per lungi periodi di immobilità, interrompe il flusso sanguigno, portando a danno o necrosi dei tessuti. Sono comunemente osservate nei pazienti a lungo termine allettati o su sedie a rotelle. La gravitàpuò variare da un'eritema semplice della pelle a ferite profonde che espongono muscoli e ossa, aumentando il rischio di infezioni.

26 di 64 Domande

Deve sistemare a letto un anziano, per facilitare la respirazione quale di queste posture sceglie?














La risposta corretta è la A
Per facilitare la respirazione di un anziano a letto, la posizione corretta è quella semiseduta con l'aggiunta di uno schienale e di un adeguato numero di cuscini. Questa configurazione aiuta a ridurre lo sforzo respiratorio migliorando l'espansione polmonare e favorisce il drenaggio dei fluidi corporei, riducendo il rischio di congestione polmonare. È una pratica comune in situazioni dove il paziente ha difficoltàrespiratorie, ad esempio in caso di insufficienza cardiaca o malattie respiratorie. Questa posizione sfrutta la gravitàa vantaggio dell'efficienza respiratoria, consentendo un migliore scambio gassoso.

27 di 64 Domande

Nel rifacimento del letto occupato con due operatori:














La risposta corretta è la E
Nel rifacimento del letto occupato con due operatori è corretto girare la persona di lato, arrotolare la biancheria sporca sotto la schiena e stendere la biancheria pulita nella parte liberata. Questa metodologia garantisce sicurezza sia per l'operatore sia per il paziente, oltre a mantenere la dignitàe il comfort del paziente. Questa pratica impedisce il rischio di cadute e facilita un cambio efficace della biancheria, senza necessitàdi muovere eccessivamente la persona, specialmente se affetta da dolori o patologie che ne limitano i movimenti.

28 di 64 Domande

Quali tra i dispositivi elencati non e' incluso tra i mezzi di contenzione:














La risposta corretta è la D
Tra i dispositivi elencati, quello che non è incluso tra i mezzi di contenzione è il sistema di allarme al letto e alle porte. A differenza dei bracciali e delle cinture, che limitano fisicamente il paziente, i sistemi di allarme sono considerati mezzi di sorveglianza che avvisano il personale se un paziente cerca di spostarsi, senza però restringerne fisicamente i movimenti. Questo tipo di dispositivi è impiegato per migliorare la sicurezza dei pazienti, particolarmente in ambienti come gli ospedali, senza ricorrere a misure di limitazione fisica diretta.

29 di 64 Domande

Il lavaggio sociale delle mani deve essere effettuato:














La risposta corretta è la E
Il lavaggio sociale delle mani deve essere effettuato prima e dopo l'uso dei guanti monouso; all'inizio e alla fine del turno di lavoro; prima e dopo ogni contatto con la persona assistita. Questa pratica previene la trasmissione di infezioni, proteggendo sia gli operatori sanitari sia le persone assistite. Il lavaggio delle mani è considerato una delle misure più efficaci per prevenire la diffusione di patogeni e ridurre il rischio di infezioni crociate in ambienti sanitari.

30 di 64 Domande

Qual e? il mezzo utilizzato per i controlli periodici per stabilire l'efficacia della sterilizzazione in autoclave di grandi dimensioni secondo normativa UNI EN 285?














La risposta corretta è la A
Per i controlli periodici finalizzati a stabilire l'efficacia della sterilizzazione in autoclave di grandi dimensioni, la normativa UNI EN 285 indica l'uso di un preparato biologico di spore. Questo metodo si basa sull'impiego di spore microbiche resistono all'azione sterilizzante del vapore, fornendo un indicatore affidabile dell'efficacia della sterilizzazione. Se le spore sopravvivono al processo, ciò indica che la sterilizzazione non è stata efficace. Questo metodo è particolarmente apprezzato per la sua capacitàdi valutare direttamente l'uccisione degli organismi più difficili da sterilizzare, offrendo dunque una conferma concreta della capacitàdello sterilizzatore di eliminare formi di vita microbica resistente.

31 di 64 Domande

Individuare, tra quelle indicate, l'azione scorretta nel soccorso di una persona con crisi epilettica.














La risposta corretta è la D
Durante una crisi epilettica, l'azione scorretta è immobilizzare o bloccare la persona con forza per evitare che si faccia male. Tale pratica può aumentare il rischio di lesioni sia per la persona in crisi sia per chi presta soccorso. È fondamentale garantire sicurezza senza applicare forza, come rimuovere gli oggetti contundenti dall'area e accompagnare delicatamente la persona a terra se ciò è sicuro e possibile. Impedire movimenti naturali durante la convulsione può causare danni muscolari o articolari.

32 di 64 Domande

I rifiuti che sono contaminati da liquidi biologici e/o che contengono sangue in quantita? da renderlo visibile appartengono ai:














La risposta corretta è la B
I rifiuti contaminati da liquidi biologici e/o contenenti sangue in quantitàvisibile sono classificati come rifiuti sanitari pericolosi a rischio infettivo. Questa categoria comprende tutti quei rifiuti che, a causa della presenza di agenti patogeni, possono trasmettere malattie agli esseri umani o agli animali. La corretta gestione e smaltimento di questi materiali è fondamentale per prevenire la diffusione di infezioni e proteggere la salute pubblica.

33 di 64 Domande

La disinfezione puo' essere distinta in:














La risposta corretta è la D
La disinfezione può essere distinta in disinfezione di basso, medio e alto livello. Questa classificazione si basa sulla capacitàdel disinfettante di uccidere o inattivare microrganismi. La disinfezione di alto livello è in grado di uccidere tutti i microrganismi, esclusi alcuni spori, quella di medio livello uccide virus, funghi e batteri, ma non tutti gli spori, mentre quella di basso livello elimina la maggior parte dei batteri, alcuni virus e funghi, ma ha una capacitàlimitata su spori e alcuni virus.

34 di 64 Domande

Le sonde di protezione dei termometri timpanici ed elettronici sono.














La risposta corretta è la D
Le sonde di protezione dei termometri timpanici ed elettronici sono monouso. Questo per garantire la massima igiene e prevenire la trasmissione di infezioni tra gli utenti. Utilizzare sonde monouso evita qualsiasi rischio associato alla contaminazione incrociata, in quanto vengono eliminate dopo un singolo uso.

35 di 64 Domande

Il soccorritore, di fronte ad una persona che presenza assenza di attivita? respiratoria, deve provvedere alla ventilazione artificiale (bocca-bocca, bocca-naso, bocca- maschera, pallone-maschera). La posizione della persona infortunata deve essere:














La risposta corretta è la E
Di fronte ad una persona con assenza di attivitàrespiratoria, il soccorritore deve procedere alla ventilazione artificiale con la persona in posizione supina, mento sollevato e testa iperestesa. Questa posizione favorisce l’apertura delle vie aeree, essenziale per permettere l’efficacia delle manovre di rianimazione.

36 di 64 Domande

Per la rilevazione del polso radiale si utilizzano:














La risposta corretta è la A
Per la rilevazione del polso radiale si utilizzano la punta del secondo, terzo e quarto dito della mano. Questa tecnica permette una valutazione efficace e precisa del ritmo cardiaco attraverso l’arteria radiale, comunemente accessibile all’altezza del polso. L’uso di questi tre dita garantisce una maggiore sensibilitànella percezione delle pulsazioni, evitando al contempo la pressione eccessiva che potrebbe alterare la rilevazione. Questo metodo è standard nella pratica clinica e nel primo soccorso.

37 di 64 Domande

Identificare tra le strategie indicate per migliorare la qualita' della comunicazione con le persone non udenti, quella scorretta.














La risposta corretta è la D
La strategia scorretta per migliorare la qualitàdella comunicazione con le persone non udenti è "Incoraggiare la persona a verbalizzare il discorso". Questa pratica può non essere sempre efficace o appropriata dato che non tutte le persone non udenti sono in grado o si sentono a loro agio nel verbalizzare il discorso. Le strategie comunicative dovrebbero invece concentrarsi sulla facilitazione di un'efficace comprensione reciproca, utilizzando metodi visivi o tattili e rispettando le preferenze comunicative dell'individuo non udente.

38 di 64 Domande

Se una persona in stato di incoscienza vomita, quali azioni deve compiere l'operatore socio sanitario?














La risposta corretta è la D
Se una persona in stato di incoscienza vomita, l'operatore socio sanitario deve posizionare immediatamente la persona con la testa di lato, mettere un telo sotto la testa e chiamare l'infermiere. Questa procedura è cruciale per prevenire l'inalazione di vomito nei polmoni (aspirazione), che può causare soffocamento o una polmonite aspirativa, mettendo a rischio la vita della persona. Posizionare la testa di lato facilita l'uscita del vomito dalla bocca, riducendo i rischi associati all'aspirazione.

39 di 64 Domande

La persona con diabete deve assumere con moderazione:














La risposta corretta è la E
La persona con diabete deve assumere con moderazione le patate. Le patate, essendo ricche di carboidrati, possono influenzare i livelli di glucosio nel sangue. È importante per chi ha il diabete gestire l'assunzione di cibi ad alto indice glicemico per mantenere stabili i valori glicemici.

40 di 64 Domande

Tra gli interventi assistenziali rivolti all'anziano con stipsi, elencati di seguito, qual e' quello non corretto?














La risposta corretta è la A
L'intervento assistenziale rivolto all'anziano con stipsi che non è corretto è "Preferire la defecazione a letto". Questo approccio non è corretto poiché la posizione eretta o seduta, quando possibile, è preferibile per incoraggiare il processo naturale della defecazione grazie alla gravitàe alla corretta allineazione del corpo. Incoraggiare l'anziano a utilizzare il bagno, promuovere attivitàfisica e rievocare il rituale quotidiano di defecazione sono pratiche che aiutano a mantenere la normalitàe l'indipendenza, favorendo così la regolaritàintestinale.

41 di 64 Domande

Nella persona portatrice di catetere vescicale, la sacca di drenaggio delle urine deve essere mantenuta:














La risposta corretta è la D
Nella persona portatrice di catetere vescicale, la sacca di drenaggio delle urine deve essere mantenuta al di sotto del livello della vescica. Questa pratica è fondamentale per favorire il corretto drenaggio della vescica e prevenire il rischio di infezioni del tratto urinario, facilitando così il flusso di urine dalla vescica alla sacca di drenaggio per gravitàe evitando il reflusso di urine verso la vescica, che potrebbe portare alla proliferazione di batteri.

42 di 64 Domande

Il materiale riutilizzabile sterile contenuto in confezioni scadute, deve essere:














La risposta corretta è la A
Il materiale riutilizzabile sterile contenuto in confezioni scadute deve essere sottoposto nuovamente a tutte le fasi del processo di sterilizzazione. Questo garantisce l'assenza di microorganismi nocivi e mantiene gli standard di sicurezza per i futuri utilizzi. La sterilizzazione è essenziale per prevenire infezioni e garantire la sicurezza nelle pratiche mediche. Sebbene la confezione sia integra, la validitàdella sterilizzazione ha una scadenza definita per assicurare l'efficacia del processo contro possibili contaminazioni.

43 di 64 Domande

Per svuotare la sacca di raccolta delle urine:














La risposta corretta è la B
Per svuotare la sacca di raccolta delle urine, è corretto disinfettare il rubinetto prima dell'apertura, svuotare la sacca in un contenitore e disinfettarla nuovamente prima di chiuderlo. Questa procedura garantisce la massima igiene e previene il rischio di contaminazioni e infezioni, essenziale nella gestione delle urine raccolte specialmente in ambiti sanitari o domiciliari per pazienti con catetere vescicale. La disinfezione del rubinetto prima e dopo lo svuotamento è un passaggio critico per mantenere sterile l'ambiente e ridurre al minimo la possibilitàdi ingresso di agenti patogeni nel sistema.

44 di 64 Domande

Nella posizione seduta, testa e tronco devono essere allineati e la testata del letto sollevata a:














La risposta corretta è la D
Nella posizione seduta, testa e tronco devono essere allineati e la testata del letto sollevata a 60 gradi. Questa inclinazione favorisce una buona postura, facilitando la respirazione e prevenendo il rischio di aspirazione, specialmente in pazienti a letto. Un'angolazione di 60 gradi aiuta anche a ridurre la pressione sulla parte bassa della schiena, migliorando così il comfort e potenzialmente prevenendo ulteriori problemi di salute.

45 di 64 Domande

Qual e' la corretta modalita' di raccolta del campione di urine per l'urocoltura?














La risposta corretta è la D
La corretta modalitàdi raccolta del campione di urine per l'urocoltura include la pulizia dei genitali, il lavaggio delle mani, l'uso di un contenitore sterile e la raccolta delle urine del mitto intermedio. Questa procedura è essenziale per evitare la contaminazione del campione e per garantire che i risultati dell'urocoltura siano affidabili. La pulizia iniziale riduce il rischio di contaminazione microbica proveniente dalla superficie esterna dei genitali. Lavarsi le mani prima di raccogliere il campione previene ulteriori contaminazioni. Utilizzare un contenitore sterile impedisce l'introduzione di nuovi agenti patogeni nel campione. La raccolta del "getto medio" (o mitto intermedio) è cruciale perché le prime gocce di urina raccolgono i microorganismi presenti nell'uretra, e quindi, la porzione centrale è più rappresentativa della vera situazione batterica della vescica.

46 di 64 Domande

Nell'occuparsi dell'igiene dei piedi di una persona con diabete, l'operatore socio sanitario:














La risposta corretta è la D
Nell'occuparsi dell'igiene dei piedi di una persona con diabete, l'operatore socio sanitario dopo averli lavati asciugherài piedi tamponando, prestando particolare attenzione agli spazi interdigitali. Questa pratica è fondamentale per evitare la formazione di lesioni o infezioni che possono essere gravi in persone con diabete, data la ridotta capacitàdi guarigione e la maggiore suscettibilitàalle infezioni. Mantenere la pelle asciutta, soprattutto negli spazi interdigitali, è essenziale per prevenire la proliferazione di funghi e batteri, riducendo il rischio di complicanze.

47 di 64 Domande

L'isolamento e':














La risposta corretta è la E
L'isolamento è una misura di profilassi delle malattie infettive. Questa procedura prevede la separazione di persone malate o portatrici di agenti infettivi, per prevenire la trasmissione di malattie a individui sani. Questa pratica è essenziale in ambiti sanitari per limitare la diffusione di patologie contagiose.

48 di 64 Domande

Nel preparare per il pasto la persona assistita non autosufficiente e allettata, l'operatore socio sanitario:














La risposta corretta è la B
Nel preparare per il pasto la persona assistita non autosufficiente e allettata, l'operatore socio-sanitario la pone in posizione seduta. Questa pratica è importante per facilitare la deglutizione e prevenire il rischio di soffocamento o aspirazione di cibo nelle vie respiratorie. Assicurare una corretta posizione durante il pasto è essenziale per la sicurezza della persona assistita e per promuovere un'alimentazione efficace.

49 di 64 Domande

Nella prevenzione delle lesioni da pressione, quale azione tra le seguenti e' sconsigliata?














La risposta corretta è la B
Nella prevenzione delle lesioni da pressione, è sconsigliata l'azione di frizionare e massaggiare il corpo con prodotti a base di alcol. Questa pratica può ledere ulteriormente la cute giàa rischio, poiché l'alcol tende a disidratare la pelle, aumentando il rischio di danni e facilitando lo sviluppo di ulteriori lesioni. La prevenzione delle lesioni da pressione richiede invece un'attenzione delicata per evitare attriti e stress alla pelle, specialmente nelle aree più esposte alla pressione continua.

50 di 64 Domande

Quale complicanza clinica NON si riscontra nell'IRC terminale?














La risposta corretta è la B

Nell’IRC terminale non si riscontra come complicanza l’artrite. La malattia renale cronica è classificata in 5 stadi: Stadio 1: velocità di filtrazione glomerulare normale (?90 mL/min/1,73 m²) con albuminuria persistente o malattia renale strutturale o ereditaria; Stadio 2: 60-89 mL/min/1,73 m²; Stadio 3a: 45-59 mL/min/1,73 m²; Stadio 3b: 30-44 mL/min/1,73 m²; Stadio 4: 15-29 mL/min/1,73 m²; Stadio 5: <15 mL/min/1,73 m². La velocità di filtrazione glomerulare può essere stimata tramite l’equazione CKD-EPI: 141 × (creatinina sierica)^-1,209 × 0,993^età, moltiplicata per 1,018 se donna e 1,159 se afroamericano (1,1799 per donne afroamericane). Questo calcolo è poco accurato negli anziani sedentari, obesi o molto magri. In alternativa, si può usare l’equazione di Cockcroft-Gault per stimare la clearance della creatinina, che tende a sovrastimare del 10-40%. Le complicanze comprendono quelle neurologiche (neuropatia periferica), ematologiche (anemia da ridotta produzione di eritropoietina), scheletriche (osteodistrofia, risposte C-D-E errate) e pericardite nel 20% dei pazienti con insufficienza renale (risposta A errata).


51 di 64 Domande

Le fibre alimentari sono contenute:














La risposta corretta è la C
Le fibre alimentari si trovano nella frutta, nei legumi, nei cereali e negli ortaggi. Questi alimenti sono ricchi di fibre perché aiutano nella digestione e nel mantenimento di un corretto funzionamento intestinale. Le fibre, non essendo digeribili dall'organismo umano, contribuiscono a regolare il transito intestinale, a controllo dei livelli di glucosio e colesterolo nel sangue. Le risposte errate includono cibi come carne e uova, che non contengono fibre, evidenziando la specificitàdelle fonti vegetali per l'apporto di questo nutriente essenziale.

52 di 64 Domande

Nella brucellosi acuta qual e' il titolo minimo per la diagnosi:














La risposta corretta è la C.

La brucellosi (nota anche come "febbre ondulante", "febbre mediterranea" o "febbre maltese") è un’infezione zoonotica trasmessa all’uomo da animali infetti (bovini, ovini, caprini, cammelli, suini o altri) attraverso l’ingestione di prodotti alimentari non pastorizzati, in particolare lattiero-caseari, oppure per contatto diretto con tessuti o fluidi contaminati. Va sospettata in pazienti con febbre, malessere, sudorazione notturna e artralgie in presenza di esposizione epidemiologica significativa, come consumo di prodotti caseari non pastorizzati, contatto con animali in aree endemiche o esposizione professionale. Una diagnosi presuntiva può essere formulata sulla base di:

  • titolo anticorpale totale anti-Brucella ?1:160 mediante test di agglutinazione in provetta standard su siero prelevato dopo l’insorgenza dei sintomi;
  • rilevazione del DNA di Brucella in un campione clinico tramite reazione a catena della polimerasi (PCR).

53 di 64 Domande

In figura è rappresentato uno schema della sequenza genica che costituisce l’operone Lac (sequenza genica che regola la produzione delle lattasi) dei procarioti. Si tratta di una sequenza regolatrice che determina la produzione di lattasi, quando?

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La risposta corretta è la B

La domanda chiede quando l’operone lac, sequenza regolatrice della produzione di lattasi, induce l’espressione: la risposta corretta è “Quando è presente lattosio nel mezzo di coltura”. Nel sistema lac dei procarioti, in assenza di lattosio il repressore LacI si lega all’operatore e impedisce all’RNA polimerasi di trascrivere i geni lacZYA; quando è presente lattosio, una parte viene isomerizzata in allolattosio che funge da induttore legandosi a LacI, causandone il distacco dall’operatore e consentendo l’avvio della trascrizione, inclusa la sintesi di ?-galattosidasi (lattasi). L’espressione è massima se il glucosio è basso perché il complesso cAMP-CAP facilita il reclutamento dell’RNA polimerasi, ma la condizione chiave che rimuove la repressione è la presenza di lattosio. In sintesi, il lattosio segnala alla cellula di esprimere gli enzimi necessari al suo metabolismo attivando l’operone lac.


54 di 64 Domande

Un bambino di 2 anni di origine africana si presenta con tumefazioni dolorose della mani e piedi. Dati di laboratorio mettono in evidenza una emoglobina di 9g/dl, una conta dei globuli bianchi di 11500/mm3 ed una conta delle piastrine di 250000/mm3. Quale dei seguenti esami di laboratorio dara' supporto alla tua diagnosi?














La risposta corretta è la B

Il quadro clinico descritto è compatibile con anemia falciforme o drepanocitosi, un’emoglobinopatia caratterizzata dalla produzione di catene globiniche quantitativamente normali ma qualitativamente alterate. La causa della deformazione dei globuli rossi è una sostituzione amminoacidica (Glu ? Val) che favorisce l’aggregazione delle molecole di Hb con formazione di polimeri simili a pali nel citoplasma eritrocitario. La polimerizzazione, che avviene soprattutto nello stato deossigenato, determina deformazione e la caratteristica forma a falce dei globuli rossi. Questa condizione provoca squilibri che riducono elasticità e vitalità cellulare. I globuli rossi danneggiati rappresentano il principale trigger delle crisi vaso-occlusive, responsabili di fenomeni infartuali a livello del microcircolo, che spesso si manifestano con tumefazioni dolorose di mani e piedi. La prima manifestazione clinica è l’emolisi cronica con pallore, subittero o ittero, astenia, litiasi della colecisti e segni della deplezione di ossido nitrico. A livello arterioso si osserva diatesi trombotica per disfunzione endoteliale. L’emolisi cronica rappresenta uno stato di equilibrio, interrotto più o meno frequentemente da crisi vaso-occlusive. Tra le manifestazioni vaso-occlusive, tipica è l’ostruzione dei vasi retinici, che porta a cecità parziale o totale e determina cicatrici corio-retiniche, una delle manifestazioni retiniche più comuni e patognomoniche dell’anemia falciforme. Dal punto di vista laboratoristico, si osserva riduzione dell’Hb; la diagnosi è confermata da striscio periferico, test di solubilità ed elettroforesi dell’emoglobina, che evidenzia le anomalie strutturali.


55 di 64 Domande

Il Sig. Versici, un uomo di circa 70 anni, si reca presso l’ ambulatorio del proprio medico curante, Il Dott. Mancini, per un fastidio al polso destro. Anamnesi patologica prossima: lamenta dolore al polso destro da circa due giorni.

Anamnesi patologica prossima: positiva per due interventi di chirurgia sostitutiva dell'anca, due precedenti episodi di gotta in entrambe le prime articolazioni metatarso-falangee ed ipertensione. Esame obiettivo: il Dott. Mancini visitandolo riscontra la presenza di rossore e gonfiore sul versante dorsale del polso. La sintomatologia dolorosa viene esacerbata da movimenti di flesso-estensione completi. Gli vengono prescritti 80 mg di aspirina al giorno. Due giorni dopo il gonfiore però è aumentato sul versante dorsale del polso ed a livello della mano. La flessione del polso risulta limitata dell' 80% con dolore severo, pertanto il Sig. Versici si reca nuovamente presso l’ ambulatorio del Dott. Mancini, che rivisitandolo nota che evoca un dolore sordo alla palpazione dello scafoide e pertanto nel sospetto di frattura gli prescrive un esame radiografico del polso/mano. Esami strumentali-laboratoristici: evidenza di alterazioni riconducibili ad un quadro di artrite gottosa. Quale tipo di citochine sono coinvolte in questo processo?

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La risposta corretta è la C.

La flogosi è un meccanismo di difesa di tipo aspecifico: risponde all’agente lesivo di tipo fisico-meccanico, radiazioni, batteri o sostanze chimiche. È quindi la risposta al danno tissutale ed è un processo reattivo (diverso dalla necrosi che è regressiva), aspecifico (contro tutto ciò che causa danno), stereotipato (stessi meccanismi principali a prescindere dalla causa, con vie diverse secondo lo stimolo), e procede indipendentemente dalla causa (una volta innescato, continua anche se lo stimolo è rimosso). Nella fase acuta si ha aumento del flusso ematico e della permeabilità vascolare, con accumulo di fluidi, leucociti e mediatori come le citochine. Vari fattori solubili favoriscono il reclutamento dei leucociti aumentando l’espressione di molecole di adesione e di fattori chemiotattici. Le citochine chiave sono IL-1, TNF-?, IL-6, IL-8 e altre chemochine; IL-1 e TNF-? sono particolarmente potenti, inducono febbre promuovendo la sintesi di PGE2 nell’endotelio ipotalamico. L’IL-1 è prodotta da macrofagi, neutrofili, cellule endoteliali ed epiteliali: a basse concentrazioni induce adesione leucocitaria, ad alte induce febbre e proteine di fase acuta. Diversamente dal TNF-?, non causa da sola shock settico. Inoltre stimola i mastociti al rilascio di istamina, con vasodilatazione precoce e aumento della permeabilità.

Durante l’infiammazione avvengono: (1) modificazioni di flusso e calibro vascolare con aumento del flusso sanguigno, (2) modificazioni del microcircolo e formazione dell’essudato, (3) richiamo chemiotattico dei leucociti, (4) fagocitosi. Dopo lo stimolo lesivo si ha vasocostrizione transitoria seguita da vasodilatazione intensa (iperemia attiva, responsabile di rubor e calor). Successivamente si verifica rallentamento della circolazione (iperemia passiva o stasi), dovuto ad aumentata permeabilità capillare con essudazione proteica e aumento della viscosità ematica. Il modello tipico dell’infiammazione acuta comprende: alterazioni di flusso e calibro, iperemia attiva e passiva, permeabilizzazione endoteliale con essudato, migrazione leucocitaria e chemiotassi, fagocitosi.

La chemiotassi è movimento orientato lungo un gradiente chimico; gli stimoli possono essere esogeni (prodotti batterici) o endogeni (complemento, leucotrieni, citochine). Durante la stasi i neutrofili si dispongono lungo l’endotelio (marginazione). Segue l’adesione: i leucociti rotolano con legami labili, poi aderiscono stabilmente formando la “pavimentazione”. Successivamente attraversano l’endotelio (diapedesi) e migrano verso lo stimolo. L’endotelio normalmente è continuo e liscio, ma nell’infiammazione aumenta la permeabilità ed esprime molecole di adesione preformate (es. P-selectina dai corpi di Weibel-Palade).

Le principali molecole di adesione sono: selectine (E sull’endotelio, P sull’endotelio in infiammazione, L sui leucociti, legano zuccheri); immunoglobuline (ICAM-1 e VCAM-1, interagiscono con integrine leucocitarie, le ICAM-1 si legano alle integrine ?2); VCAM-2 proprie dell’endotelio; integrine (già presenti sui leucociti, ma con bassa affinità: aumentano l’avidità a seguito di stimoli chemiokinici e dell’induzione di ICAM/VCAM-1). Le citochine IL-1 e TNF inducono fortemente la sintesi di ICAM-1 e VCAM-2, molecole implicate nei legami forti, la cui espressione richiede più tempo.


56 di 64 Domande

Il Sig. Mariani, un uomo di 78 anni si reca presso il PS del Policlinico Torvergata di Roma, a causa di un episodio di dispnea acuta. Anamnesi patologica prossima: lamenta comparsa di episodi di tosse produttiva, gonfiore degli arti inferiori e dei piedi, astenia, che perdurano da 3 settimane. Inoltre, da due mesi a questa parte, si sono presentate crisi di dispnea da sforzo ingravescente. Anamnesi patologica remota: una decina di anni prima è stato sottoposto ad un intervento di chirurgia sostitutiva per impianto di protesi valvolare di suino, a causa di un rigurgito della valvola mitrale di grado severo. Il paziente è affetto da coronaropatia, diabete mellito di tipo 2 ed ipertensione. Anamnesi fisiologica: ha fumato per 55 anni un pacchetto di sigarette al giorno e abitualmente beve una birra al giorno. Anamnesi farmacologica Attualmente prende diversi farmaci tra cui cardioaspirina, simvastatina, ramipril, metoprololo, metformina e idroclorotiazide. Esame obiettivo: si presenta dall’ aspetto pallido. L’ uomo è alto 181 cm e pesa 128 kg, con una BMI di circa 41 kg/m2. Ha una temperatura corporea di 37.3 °C , frequenza respiratoria di 23 atti/min, frequenza cardiaca di 97 bpm, e pressione arteriosa di 148/95 mm Hg. All’ auscultazione del torace si riscontra la presenza di rantoli alle basi polmonari bilateralmente. L’ esame obiettivo del cuore rivela la presenza di un battito apicale dislocato lateralmente e la presenza, a livello dell’ apice, di un soffio diastolico 3/6 di intensità decrescente. Inoltre si osserva la presenza di edemi improntabili bilateralmente a livello dei piedi e delle caviglie. Il resto dell’ esame obiettivo non mostra altre anomalie. Quale tra le seguenti è la causa più probabile dei sintomi di questo paziente?

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La risposta D è corretta.

Il paziente circa 10 anni fa si era sottoposto a un intervento di sostituzione protesica con impianto di protesi valvolare suina per severo rigurgito mitralico. Il trattamento di una valvulopatia, a meno che non sia di grado medio-elevato e clinicamente significativa, richiede solo un controllo periodico, mentre l’intervento chirurgico è indicato in presenza di una lesione moderata o grave responsabile di sintomi e/o disfunzione cardiaca. Le opzioni vanno dalla valvuloplastica alla riparazione fino alla sostituzione, che può essere effettuata con protesi meccaniche (preferite nei pazienti <65 anni o con lunga aspettativa di vita, ma richiedono anticoagulazione cronica con warfarin per prevenire tromboembolismo) o biologiche (suine o bovine, più soggette a deterioramento sclero-fibrotico, con durata media 10-15 anni). Una complicanza possibile delle protesi biologiche è l’ostruzione/stenosi o il rigurgito, entrambi responsabili di scompenso cardiaco.

L’endocardite infettiva insorge in presenza di una predisposizione endocardica (patologie congenite, reumatiche, valvole bicuspidi calcifiche, prolasso mitralico, cardiomiopatia ipertrofica, precedente endocardite). Fattori predisponenti sono protesi valvolari, tossicodipendenza, diabete, uso cronico di anticoagulanti o steroidi, età avanzata. Agenti più comuni sono streptococchi e stafilococchi (80-90%), seguiti da enterococchi e microrganismi HACEK. Clinicamente si manifesta con febbre, nuovo soffio o modifica di un soffio preesistente, può causare scompenso cardiaco e, all’ecocardiogramma, vegetazioni. Segni caratteristici: petecchie congiuntivali, macchie di Roth, lesioni di Janeway, nodi di Osler, emorragie subungueali a scheggia. La diagnosi si basa sui criteri di Duke (diagnosi rigettata, possibile o certa). In assenza di emocolture disponibili, e senza rischio per MRSA, la terapia empirica si effettua con un ?-lattamico + amminoglicoside. Sebbene questo paziente presenti soffio e segni di scompenso, non ha febbre né criteri di Duke: l’endocardite è improbabile (risposta A errata).

La BPCO è una malattia polmonare cronica non reversibile, con ostruzione bronchiale persistente (VEMS/CVF <0,7), spesso correlata a fumo e caratterizzata da progressione, riacutizzazioni infettive, dispnea, tosse produttiva cronica, tachipnea, cianosi e ipertensione polmonare nelle fasi avanzate. All’auscultazione: respiro sibilante e fase espiratoria prolungata. Nonostante il paziente sia fumatore con tosse, i sintomi durano solo da 3 settimane e non vi sono segni obiettivi di ostruzione: la diagnosi di BPCO è errata (risposta B errata).

La polmonite è un’infiammazione acuta polmonare (batterica, virale, fungina, parassitaria) diagnosticata con RX torace e reperti clinici. Può essere comunitaria (più spesso da Streptococcus pneumoniae, Mycoplasma pneumoniae) o nosocomiale. Clinicamente: febbre, tosse, dispnea, astenia, ipossia; nella forma tipica: esordio acuto con febbre, tosse produttiva, crepitii e rumori bronchiali; nella forma atipica: esordio graduale con tosse secca, dispnea e pochi segni obiettivi. È indicato esame colturale di sangue/escreato. Questo paziente presenta tosse produttiva ma non febbre, e all’auscultazione rantoli basali bilaterali: più compatibili con scompenso cardiaco che con polmonite (risposta C errata).

L’embolia polmonare è occlusione di arterie polmonari da trombi (arti inferiori/pelvi). Presentazione acuta con sintomi aspecifici: dolore toracico pleuritico, tosse, sincope, dispnea, arresto cardiorespiratorio nei casi gravi; segni: tachipnea, tachicardia, ipotensione. Fattori di rischio: immobilizzazione, trombofilie, gravidanza, chirurgia recente. In questo paziente tosse e dispnea possono mimarla, ma anamnesi negativa per immobilizzazione e presenza di stenosi mitralica con edemi declivi bilaterali fanno propendere per scompenso cardiaco congestizio piuttosto che embolia polmonare (risposta E errata).


57 di 64 Domande

Il Sig. Verci, un uomo di circa 60 anni si reca, presso l’ ambulatorio del proprio medico curante, il Dott. Briga, per dispnea. Anamnesi patologica prossima: lamenta una dispnea ingravescente da circa un mese. Inizialmente era in grado di salire 3 rampe di scale fino al suo appartamento, ma ora necessita di effettuare numerose pause per recuperare il fiato. Non lamenta dolore al petto. Anamnesi patologica remota: l'uomo è affetto da cardiopatia reumatica e diabete mellito di tipo 2. Anamnesi fisiologica: è emigrato dall'India circa 20 anni prima. Anamnesi farmacologica: assume carvedilolo, torasemide e insulina. Esame obiettivo: il Dott. Briga visita il Sig. Verci riscontrando una temperatura corporea di 37.2 °C, una frequenza cardiaca di 74 bpm, una frequenza respiratoria di 19 atti/min ed una pressione arteriosa di 135/80 mm Hg. La pulsossimetria mostra una saturazione d'ossigeno del 96% in aria ambiente. L'auscultazione del torace rivela la presenza di crepitii alle basi polmonari bilateralmente. All’ auscultazione cardiaca si riscontra la presenza di un soffio d'apertura seguito da un soffio diastolico di bassa tonalità , a livello del quanto spazio intercostale di sinistra in corrispondenza della linea medio-claveare. Esami strumentali-laboratoristici: il Dott. Briga decide di far eseguire una radiografia del torace al Sig. Verci, che mostra una dilatazione dell'atrio di sinistra, con stiramento del margine cardiaco di sinistra, ed un’ aumentata trama vascolare. Quale tra i seguenti rappresenta l'intervento di prima scelta per migliorare la sintomatologia del paziente?

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La risposta corretta è la D.

La malattia reumatica è la causa più frequente di stenosi mitralica non complicata. È caratterizzata da fibrosi, calcificazione dei lembi valvolari e parziale fusione delle commissure, con conseguente riduzione dell’ostio valvolare (normalmente 4-6 cm²) fino a valori <1 cm². A causa di questo restringimento, l’unico modo per garantire il passaggio di sangue dall’atrio sinistro al ventricolo sinistro durante la diastole è aumentare le pressioni atriali. Questo incremento si trasmette a monte, con aumento della pressione nelle vene e nei capillari polmonari: ecco la causa della dispnea. Se le pressioni aumentano ulteriormente, soprattutto acutamente, può verificarsi la trasudazione di liquido negli alveoli con conseguente edema polmonare. Il nostro paziente all’auscultazione presenta anche crepitii basali bilaterali. Il gradiente diastolico transvalvolare è proporzionale al grado di stenosi ed è sensibile ad aumenti di portata e frequenza cardiaca: maggiore la portata/frequenza, maggiore il gradiente. Per questo un soggetto asintomatico a riposo può diventare sintomatico anche per sforzi lievi. L’evoluzione della stenosi mitralica è rappresentata dallo sviluppo di ipertensione polmonare arteriosa, secondaria a quella venosa, che provoca vasocostrizione arteriolare inizialmente funzionale e reversibile, successivamente irreversibile per ipertrofia della tonaca media e fibrosi dell’intima. Le elevate resistenze arteriolari del circolo polmonare causano sovraccarico pressorio del ventricolo destro con dilatazione, ipertrofia, disfunzione contrattile e segni di scompenso destro e bassa gittata. Nell’insufficienza mitralica, invece, la pressione atriale sinistra, molto più bassa di quella aortica, fa sì che il sangue refluisca in atrio già durante la contrazione isometrica ventricolare. Nell’insufficienza mitralica cronica l’atrio sinistro si adatta dilatandosi, per cui la pressione a monte non aumenta significativamente; nell’insufficienza acuta, invece, l’atrio non ha tempo di adattarsi e subisce un brusco aumento pressorio con ripercussioni sulla pressione venosa polmonare. Il ventricolo sinistro, sottoposto a sovraccarico di volume, si dilata: inizialmente la frazione di eiezione rimane conservata, poi si riduce progressivamente perché il rigurgito in atrio riduce il volume sistolico effettivo. Una frazione di eiezione <60% è indicativa di compromissione ventricolare sinistra. Nel nostro paziente, per segni, sintomi e reperti auscultatori, è probabile un coinvolgimento valvolare mitralico, in particolare stenosi o steno-insufficienza. L’intervento di scelta, nella stenosi mitralica clinicamente significativa (area ?1,5 cm²) o sintomatica, e nei pazienti con controindicazioni alla chirurgia, è la valvuloplastica percutanea con palloncino: una “dilatazione controllata” eseguita con un palloncino ad alta resistenza gonfiato in prossimità della valvola, introdotto tramite catetere da vena femorale destra. È una tecnica mini-invasiva che riduce morbilità e mortalità perioperatorie, con buona efficacia a lungo termine (sopravvivenza libera da eventi nel 30-70% dei casi), sebbene non siano rare le restenosi. Non può essere eseguita in presenza di calcificazioni valvolari, per cui è indicata la sostituzione valvolare.


58 di 64 Domande

Un ragazzo di 20 anni presenta il seguente ECG. Cosa si nota all'ECG?

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La risposta esatta è la A.

Le derivazioni da V1 a V6, chiamate derivazioni precordiali, esprimono l’attività elettrica del cuore sul piano orizzontale: V1-V2 esplorano il setto interventricolare, V3-V4 la parete anteriore del ventricolo sinistro, V5-V6 la parete laterale del ventricolo sinistro. L’onda P indica la depolarizzazione atriale, il complesso QRS e l’onda T indicano rispettivamente la depolarizzazione e la ripolarizzazione ventricolare, mentre la ripolarizzazione atriale non è visibile poiché avviene durante la depolarizzazione ventricolare. In età giovanile, dopo la pubertà, il vettore di ripolarizzazione ventricolare rende le T positive in tutte le derivazioni precordiali, tranne V1 e raramente V2; in casi eccezionali, la negatività può coinvolgere anche V3 e V4 (onda T giovanile). Dopo la pubertà, la presenza di onde T invertite ?2 mm in due o più derivazioni contigue del ventricolo destro può indicare cardiopatia congenita con sovraccarico di pressione o volume (cardiomiopatia aritmogena del ventricolo destro) oppure, più raramente, patologie ereditarie dei canali del sodio o potassio. L’ECG descritto mostra ritmo sinusale, alterazioni diffuse della ripolarizzazione con T negativa da V1 a V5, R alta in V1 e asse spostato a destra: reperti suggestivi di ipertrofia ventricolare destra a carattere aritmogeno. La cardiomiopatia aritmogena del ventricolo destro è spesso familiare, più frequentemente a trasmissione autosomica dominante, e coinvolge prevalentemente ma non esclusivamente il ventricolo destro. Nel 10-20% dei casi è presente una mutazione nei geni che codificano proteine del desmosoma. Istologicamente si osserva progressiva sostituzione del miocardio con tessuto fibro-adiposo, che genera aree di discinesia e dilatazione soprattutto nel tratto di afflusso, efflusso e apice del ventricolo destro (triangolo della displasia), ma può estendersi all’intera parete ventricolare destra o anche al ventricolo sinistro. Questa condizione, per le alterazioni morfologiche e funzionali, è causa frequente di aritmie ventricolari e morte improvvisa, soprattutto in età giovanile durante o subito dopo l’attività fisica. In presenza di un ECG di questo tipo è quindi indicato eseguire un ecocardiogramma per rilevare eventuali alterazioni strutturali cardiache.


59 di 64 Domande

La signora Rettori, una donna di 45 anni, si reca dal proprio medico curante, il Dott. Pressi, per malessere. Anamnesi patologica prossima: comparsa di febbre, disuria e dolore alla schiena. Il Dott. Pressi consiglia alla paziente di recarsi in ospedale per ulteriori accertamenti; qui la donna verrà successivamente ricoverata con una sospetta diagnosi di pielonefrite. La paziente viene sottoposta a terapia con antibiotici ad ampio spettro, che determinano un significativo miglioramento della sintomatologia. Tuttavia, durante il quarto giorno di ricovero, la donna presenta nuovamente febbre, con leucocitosi e profusa diarrea acquosa. Esami strumentali: viene effettuata una colonscopia, visibile nell’ immagine sottostante.

Quale è la terapia per il trattamento di questo disturbo?

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La risposta corretta è la D.

La paziente presenta una colite pseudomembranosa causata da Clostridium difficile, un batterio appartenente alla famiglia Clostridiaceae, patogeno per l’uomo, Gram+ anaerobio. Il C. difficile è virulento in quanto possiede due tossine: la tossina A, un’enterotossina che si lega alle cellule della mucosa e causa un’ipersecrezione di liquido determinando diarrea acquosa; la tossina B, una citotossina che provoca gravi danni alla mucosa determinandone l’aspetto pseudomembranoso. Il Clostridium difficile causa colite associata ad antibiotici, tipicamente in ambiente ospedaliero. Fa parte normalmente del microbiota umano; tuttavia, quando si utilizzano antibiotici per lungo tempo, questi possono distruggere anche i batteri che tengono “sotto controllo” il Clostridium. Quando il C. difficile diviene dominante, si possono avere crampi addominali, colite pseudomembranosa, diarrea (talora ematica), raramente sepsi e addome acuto. I sintomi insorgono alcuni giorni dopo l’inizio della terapia antibiotica e includono diarrea acquosa o scariche di feci non formate, crampi addominali, raramente nausea e vomito. Per la diagnosi è importante l’identificazione della tossina nelle feci. Il trattamento consiste nell’interrompere la terapia antibiotica; se la sintomatologia è grave è possibile utilizzare vancomicina o metronidazolo (nel nostro caso, non essendo la vancomicina tra le opzioni, la risposta corretta è la D).


60 di 64 Domande

Una paziente di 58 anni si presenta presso il reparto di nutrizione clinica. La donna presenta BMI 20,9, circonferenza vita 88 cm, analisi ematochimiche (in allegato) in cui si presenta colesterolo LDL fuori range e glicemia a digiuno elevata.

In seguito ai valori di glicemia a digiuno riscontrati, si richiede curva da carico orale di glucosio (OGTT). In base ai risultati sopra riportati, la paziente presenta:

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La risposta corretta è la B.

Il diabete è un gruppo di alterazioni caratterizzate da elevati livelli di glicemia, legati a un’alterata secrezione insulinica o a una ridotta sensibilità all’insulina. Questa alterata secrezione può variare da forme severe, in cui la produzione di insulina è nulla o quasi (diabete di tipo I, pancreasectomia), a forme intermedie modulate dall’insulino-resistenza.

L’insulino-resistenza da sola non è in grado di slatentizzare un diabete mellito: è necessario un danno della secrezione. Le alterazioni del metabolismo del glucosio si associano inoltre a modifiche del metabolismo lipidico e proteico, predisponendo a complicanze vascolari: microvascolari (rene, arti inferiori, retina) e macrovascolari (cuore, cervello, arterie degli arti inferiori).

Il diabete si classifica in due tipologie principali:

– diabete mellito di tipo I (insulino-dipendente), che può avere cause immuno-mediate o idiopatiche;

– diabete mellito di tipo II (non insulino-dipendente), malattia metabolica caratterizzata da iperglicemia in un contesto di insulino-resistenza e deficienza insulinica relativa, nella maggior parte dei casi senza necessità di insulina.

Esiste poi il diabete gestazionale, che compare in gravidanza e regredisce dopo il parto.

Tra le sindromi secondarie ricordiamo:

– pancreasectomia (oggi non più praticata nelle pancreatiti, ma solo nei tumori),

– patologie del pancreas esocrino (es. pancreatite),

– patologie endocrine (acromegalia, sindrome di Cushing, feocromocitoma, poiché l’insulina è l’unico ormone ipoglicemizzante),

– tossicità da farmaci o sostanze chimiche (glucocorticoidi, tiazidici, ecc.).

Il diabete può rimanere a lungo silente. Si stima che, a fronte di una prevalenza diagnosticata del 4%, un ulteriore 4% resti non diagnosticato.

Per la diagnosi, le misurazioni della glicemia prevedono:

– glicemia a digiuno (da almeno 12 ore): due rilevazioni ?126 mg/dl;

– glicemia random >200 mg/dl, ma solo in paziente sintomatico (polidipsia, poliuria, nicturia, ecc.);

– curva da carico con 75 g di glucosio in 200-250 ml d’acqua: il test si esegue solo se la glicemia basale è <126 mg/dl, e la diagnosi si pone se a 2 ore la glicemia è >200 mg/dl.


61 di 64 Domande

La signora Bellini è una giovane donna ricoverata nel reparto di ginecologia ed ostetricia dopo un parto complicato da una rottura prematura delle membrane amnio-coriali ed un prolungato travaglio. Anamnesi patologica prossima: In seconda giornata sviluppa febbre con brivido associata ad ipotensione e intenso dolore addominale che fanno sospettare un’ endometrite purperale. Il Dott. Lanfranchi decide di sottoporre la paziente ad una radiografia del torace e decide di avviare la terapia antibiotica e reidratante con 4.000 ml di soluzione salina nelle successive 24 ore ma l’ ipertermia persiste e si ottiene un lieve incremento della pressione arteriosa. Improvvisamente la sig.ra Bellini presenta dispnea. Esame obiettivo: viene rilevata una SpO2 dell’ 82% che non aumenta anche con ossigenoterapia con FiO2 del 100%. Il Dott. Lanfranchi decide quindi di intubare la paziente e si eroga una FiO2 del 100%. Non si rileva turgore giugulare, all’ auscultazione polmonare si apprezzano crepitii diffusi bilateralmente. Esami di laboratorio-strumentali: viene rapidamente inviato in laboratorio un campione di sangue arterioso che evidenzia PaO2 di 62 mmHg e PaCO2 di 33 mmHg. L’ ECG mostra tachicardia sinusale. Viene effettuato un nuovo RX del torace che mostra un quadro polmonare modificato rispetto a quanto si era visto nel precedente. Sulla base dei dati forniti quale tra le seguenti è la diagnosi più probabile?

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La risposta corretta è la B.

Questo paziente molto probabilmente ha una ARDS e il rapporto PaO2/FiO2 è <200: la paziente ha un rapporto di 60 (FiO2 = 1 ovvero 100% e PaO2 di 60 mmHg: necessita di ossigeno al 100% per mantenere una pressione di PaO2 accettabile). La RX torace mostra infiltrati polmonari diffusi non riconducibili a eziologia cardiogena. L’EO evidenzia dispnea ingravescente a insorgenza improvvisa, con crepitii diffusi bilateralmente. La paziente presentata nel caso è verosimilmente affetta da ARDS in seguito a sepsi da endometrite postpartum.

La sindrome da distress respiratorio acuto (ARDS) è una grave malattia acuta polmonare. I fattori scatenanti sono numerosi: polmonite, shock, gravi traumi, sepsi, aspirazione di alimenti (ab ingestis), pancreatite. È caratterizzata da danno diffuso della membrana alveolo-capillare, con edema polmonare non cardiogenico (ricco di proteine) e insufficienza respiratoria acuta (ARF). Si osserva reclutamento di neutrofili nei capillari alveolari e formazione di membrane ialine. I neutrofili rilasciano chemochine (che richiamano istiociti), producono ROS, proteasi, leucotrieni, fattore di attivazione piastrinica, prostaglandine e altre molecole che danneggiano le barriere tra capillari e spazi aerei. Gli alveoli e l’interstizio si riempiono di proteine, detriti cellulari e liquido, con distruzione del surfattante, collasso alveolare e mismatch ventilazione/perfusione.

L’ARDS determina grave ipossiemia refrattaria all’ossigenoterapia. I criteri diagnostici comprendono:

– Opacità bilaterali alla RX non spiegabili da versamento, atelettasia o noduli.

– PaO2/FiO2 ?200 mmHg.

– Assenza di evidenza clinica di aumentata pressione atriale sinistra o insufficienza cardiaca (PCWP <18 mmHg). Una pressione di incuneamento capillare polmonare >18 mmHg orienta invece verso edema polmonare cardiogeno.

Secondo la “Definizione di Berlino 2012” l’ARDS si classifica in:

– Lieve: PaO2/FiO2 ?200 mmHg.

– Moderata: PaO2/FiO2 ?100 mmHg.

– Grave: PaO2/FiO2 ?100 mmHg.


62 di 64 Domande

Una paziente di 58 anni si presenta presso il reparto di nutrizione clinica. La donna presenta BMI 20,9, circonferenza vita 88 cm, analisi ematochimiche (in allegato) in cui si presenta colesterolo LDL fuori range e glicemia a digiuno elevata.

Per il paziente diabetico è essenziale assumere cibi a basso indice glicemico. Qual è tra i seguenti alimenti quello che presenta il più basso indice glicemico?

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La risposta corretta è la A.

Il diabete è un gruppo di alterazioni caratterizzate da elevati livelli di glicemia, legati a un’alterata secrezione insulinica o a una ridotta sensibilità all’insulina. Questa alterata secrezione può variare da forme severe, in cui la produzione di insulina è nulla o quasi (diabete di tipo I, pancreasectomia), a forme intermedie modulate dall’insulino-resistenza. L’insulino-resistenza da sola non è in grado di slatentizzare un diabete mellito: serve un danno della secrezione. Le alterazioni del metabolismo del glucosio si accompagnano anche ad alterazioni del metabolismo lipidico e proteico, predisponendo a complicanze vascolari: microvascolari (rene, retina, arti inferiori) e macrovascolari (cuore, cervello, arterie periferiche). Il diabete si classifica in due tipologie principali: diabete mellito di tipo I (insulino-dipendente), con cause immuno-mediate o idiopatiche; diabete mellito di tipo II (non insulino-dipendente), malattia metabolica caratterizzata da iperglicemia in un contesto di insulino-resistenza e relativa deficienza insulinica, che nella maggior parte dei casi non richiede terapia insulinica. Esiste anche il diabete gestazionale, che si manifesta in gravidanza e regredisce dopo il parto. Tra le forme secondarie: pancreasectomia (oggi non più praticata nelle pancreatiti, ma solo nei tumori), patologie del pancreas esocrino (es. pancreatite), patologie endocrine (acromegalia, sindrome di Cushing, feocromocitoma, poiché l’insulina è l’unico ormone ipoglicemizzante), tossicità da farmaci o sostanze (glucocorticoidi, tiazidici, ecc.). Il diabete può progredire a lungo senza sintomi. Si calcola che, a fronte di una prevalenza diagnosticata del 4%, un ulteriore 4% rimane non diagnosticato. Per la diagnosi: glicemia a digiuno ?126 mg/dl in due misurazioni, glicemia random >200 mg/dl in presenza di sintomi (poliuria, polidipsia, nicturia), curva da carico con 75 g di glucosio (diagnosi se glicemia >200 mg/dl a 2 ore). Prima del test, la glicemia basale deve essere <126 mg/dl. Il test va eseguito in pazienti non ricoverati, in buone condizioni cliniche, dopo dieta abituale (non ridotta in carboidrati), a digiuno dalla mezzanotte, senza febbre, stress o fumo. Indicazioni alla curva da carico: glicemia alterata a digiuno (100–125 mg/dl), familiarità per diabete dai 30-40 anni, obesità, complicanze cardiovascolari (TIA, angina, claudicatio), soprattutto se obesi e fumatori, infezioni urinarie o cutanee ricorrenti con glicemia alterata. Il 90% dei casi è di tipo II, storicamente detto diabete dell’adulto (esordio >40 anni), ma oggi è sempre più precoce (anche a 18 anni), correlato all’obesità, in particolare infantile (Italia con alta prevalenza, soprattutto nel centro-sud). Nei gemelli monozigoti la concordanza è ~100% nel tipo II, mentre nel tipo I, pur avendo componente genetica, è solo del 50% per il ruolo di fattori ambientali. Anche nei monozigoti separati alla nascita la concordanza del tipo II rimane elevata, a dimostrazione della forte componente genetica, ancora non del tutto chiarita.


63 di 64 Domande

Viene riscontrato il seguente quadro radiologico in una donna di 30 anni, che è stata sottoposta ad una TC total body in seguito ad un incidente stradale. Cosa mostra la TC?

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La risposta corretta è la B

Nell'immagine (a) la TC ha evidenziato enfisema sottocutaneo delle palpebre destre (freccia). Nell'immagine (b) è stato osservato enfisema nell’orbita destra (cerchio). È stato inoltre riscontrato enfisema sottocutaneo nell’area della guancia (freccia). Non vi era presenza evidente di aria nello spazio intracranico né fratture della parete o del pavimento orbitario.


64 di 64 Domande

La signora Boggi, una donna di 70 anni, si reca dal medico curante, il Dott. Candi, lamentando dolore al braccio, insorto dopo essere scivolata sul ghiaccio, cadendo in avanti sulle sue mani. Quale è la diagnosi radiologica?

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La risposta corretta è la D.

Dalla radiografia mostrata si può apprezzare una frattura a tutto spessore carico della porzione meta-epifisaria distale del radio, evidenziabile come una stria di radiotrasparenza che interrompe la corticale ossea, probabilmente provocata da un arto iper-esteso verso l’ esterno che cerca di parare una caduta: si tratta di una frattura completa, spostata e angolata dorsalmente a livello del radio distale. Quando tale tipo di frattura si associa alla frattura anche dello stiloide ulnare si parla di frattura di Colles. Le altre strutture ossee in esame indicate nelle opzioni non appaiono interessate da eventi fratturativi-traumatici (le risposte A, B, C ed E non sono corrette)


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