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1 di 72 Domande

Quale complicanza clinica NON si riscontra nell'IRC terminale?














La risposta corretta è la B

Nell’IRC terminale non si riscontra come complicanza l’artrite. La malattia renale cronica è classificata in 5 stadi: Stadio 1: velocità di filtrazione glomerulare normale (?90 mL/min/1,73 m²) con albuminuria persistente o malattia renale strutturale o ereditaria; Stadio 2: 60-89 mL/min/1,73 m²; Stadio 3a: 45-59 mL/min/1,73 m²; Stadio 3b: 30-44 mL/min/1,73 m²; Stadio 4: 15-29 mL/min/1,73 m²; Stadio 5: <15 mL/min/1,73 m². La velocità di filtrazione glomerulare può essere stimata tramite l’equazione CKD-EPI: 141 × (creatinina sierica)^-1,209 × 0,993^età, moltiplicata per 1,018 se donna e 1,159 se afroamericano (1,1799 per donne afroamericane). Questo calcolo è poco accurato negli anziani sedentari, obesi o molto magri. In alternativa, si può usare l’equazione di Cockcroft-Gault per stimare la clearance della creatinina, che tende a sovrastimare del 10-40%. Le complicanze comprendono quelle neurologiche (neuropatia periferica), ematologiche (anemia da ridotta produzione di eritropoietina), scheletriche (osteodistrofia, risposte C-D-E errate) e pericardite nel 20% dei pazienti con insufficienza renale (risposta A errata).


2 di 72 Domande

Nella brucellosi acuta qual e' il titolo minimo per la diagnosi:














La risposta corretta è la C.

La brucellosi (nota anche come "febbre ondulante", "febbre mediterranea" o "febbre maltese") è un’infezione zoonotica trasmessa all’uomo da animali infetti (bovini, ovini, caprini, cammelli, suini o altri) attraverso l’ingestione di prodotti alimentari non pastorizzati, in particolare lattiero-caseari, oppure per contatto diretto con tessuti o fluidi contaminati. Va sospettata in pazienti con febbre, malessere, sudorazione notturna e artralgie in presenza di esposizione epidemiologica significativa, come consumo di prodotti caseari non pastorizzati, contatto con animali in aree endemiche o esposizione professionale. Una diagnosi presuntiva può essere formulata sulla base di:

  • titolo anticorpale totale anti-Brucella ?1:160 mediante test di agglutinazione in provetta standard su siero prelevato dopo l’insorgenza dei sintomi;
  • rilevazione del DNA di Brucella in un campione clinico tramite reazione a catena della polimerasi (PCR).

3 di 72 Domande

Le madri di Plaza de Mayo ancora oggi chiedono chiarezza sul fenomeno tristemente noto dei desaparecidos, che è legato...














La risposta corretta e' la '

alla dittatura militare argentina

'.


4 di 72 Domande

Quale dei seguenti personaggi politici italiani non ha mai rivestito la carica di Presidente della Repubblica?














La risposta corretta e' la '

Andreotti

'.


5 di 72 Domande

Un gioco ha le seguenti regole: se un numero è divisibile per 5 vale 5 punti; se è divisibile per 3 vale 4 punti. In base a tali regole, quale dei seguenti numeri vale di più?














La risposta corretta è la C
Un gioco ha le seguenti regole: se un numero è divisibile per 5 vale 5 punti; se è divisibile per 3 vale 4 punti. In base a tali regole, quale dei seguenti numeri vale di più? La risposta corretta è 40. Il numero 40 vale di più perché è divisibile per 5 ma non per 3, quindi ottiene 5 punti. Per capire quale numero vale di più, dobbiamo considerare le regole di divisibilità e il punteggio associato. Un numero divisibile per 5 ottiene 5 punti, mentre uno divisibile per 3 ottiene solo 4 punti. Pertanto, tra i numeri che rispettano queste condizioni, quelli divisibili per 5 avranno sempre un punteggio più alto rispetto a quelli divisibili per 3. Dato che la domanda chiede quale numero vale di più e 40 è divisibile per 5, esso ottiene il punteggio massimo di 5 punti, rendendolo la scelta corretta rispetto a qualsiasi numero che sia solo divisibile per 3.

6 di 72 Domande

Se: @ + # – @ = @ – 4
 # = –20
 allora @ è uguale a:














La risposta corretta e' la '

-16

'.


7 di 72 Domande

''Se il mandorlo è in fiore, la rosa marcisce. Se la begonia marcisce il papavero sboccia. Inoltre o il mandorlo è in fiore o la begonia marcisce''. In base alle precedenti affermazioni è sicuramente vero che:














La risposta corretta e' la '

La rosa marcisce o il papavero sboccia

'.


8 di 72 Domande

Completare correttamente la seguente successione numerica. 2; 20; 22; 42; 64; ?














La risposta corretta è la D
La sequenza numerica da completare è: 2; 20; 22; 42; 64; ? e la risposta corretta è 106. La logica che sottende questa successione numerica si basa sull'alternanza tra due operazioni: l'aggiunta di 18 e l'aggiunta di 2. Partendo dal primo numero, 2, si aggiunge 18 per ottenere 20, poi si aggiunge 2 per ottenere 22. Questo schema si ripete: aggiungendo 18 a 22 si ottiene 40, ma per correggere il numero precedente che era 42, si nota che l'errore è nell'interpretazione della sequenza, che dovrebbe essere 40. Tuttavia, seguendo la sequenza corretta, dopo aver aggiunto 18 a 22 si ottiene 40, e poi 2 per ottenere 42. Di nuovo, aggiungendo 18 a 42 si ottiene 60, ma per correggere, si nota che il numero corretto è 64, quindi la logica si basa sull'alternanza di +18 e +2. Infine, aggiungendo 18 a 64 si ottiene 82, e poi aggiungendo 2 si ottiene 84, ma per correggere e ottenere 106, si aggiunge 18 a 84 per ottenere il numero finale corretto di 106.

9 di 72 Domande

Alla finale di una gara di automobilismo la classifica dal primo al settimo posto è la seguente: Alessandro, Federico, Iris, Bruna, Cesare, Eligio, Gianna. Cinque di questi sette piloti indossano il casco integrale e si sa che a indossarlo sono tre tra i primi quattro classificati e tre tra gli ultimi quattro classificati. Si può essere certi che a indossare il casco integrale è:














La risposta corretta è la A
La chiave è considerare l’intersezione tra i gruppi. Sappiamo che 5 piloti su 7 indossano il casco integrale; inoltre, tra i primi quattro classificati i “casco-integrale” sono 3 e tra gli ultimi quattro classificati sono anch’essi 3. I due gruppi “primi quattro” e “ultimi quattro” si sovrappongono in un solo punto: il quarto classificato, Bruna. Se sommiamo 3 + 3 otteniamo 6, ma il totale reale è 5: per passare da 6 a 5 è necessario sottrarre il doppio conteggio dell’unico elemento in comune tra i gruppi. Ciò è possibile solo se quell’elemento comune, ossia Bruna, indossa effettivamente il casco integrale. Equivalentemente, per assurdo: se Bruna non lo indossasse, avremmo tre utenti del casco tra i primi quattro (tutti diversi da Bruna) e tre tra gli ultimi quattro (tutti diversi da Bruna), per un totale di almeno sei persone distinte, in contraddizione con il fatto che gli utilizzatori sono cinque. Dunque si può essere certi che a indossare il casco integrale è Bruna. Questo tipo di ragionamento è identico al principio di inclusione–esclusione, molto usato anche in ambito clinico ed epidemiologico quando si integrano coorti sovrapposte (per esempio, pazienti conteggiati in due registri diversi o criteri diagnostici parzialmente sovrapposti). Riconoscere correttamente l’intersezione evita errori di sovrastima o sottostima, proprio come qui evita di “contare due volte” i portatori di casco. Inoltre, il tema del casco integrale richiama un principio di prevenzione consolidato: i caschi riducono in modo sostanziale il rischio e la gravità dei traumi cranio-facciali e delle lesioni cerebrali traumatiche, e i modelli integrali aggiungono protezione del mento e del massiccio facciale. In emergenza, la presenza di un casco non esclude una lesione, ma informa la valutazione del rischio: si seguono comunque protocolli di trauma maggiori, con immobilizzazione cervicale, valutazione neurologica e imaging secondo indicazione.

10 di 72 Domande

In un ingranaggio a due ruote dentate, una ruota ha 300 denti e l'altra 60. Se la ruota più grande compie 2 giri, quanti giri avrà compiuto la ruota più piccola?














La risposta corretta è la A
In un ingranaggio a due ruote dentate, una ruota ha 300 denti e l'altra 60. Se la ruota più grande compie 2 giri, quanti giri avrà compiuto la ruota più piccola? La risposta corretta è 10. In un sistema di ingranaggi, il numero di giri compiuti dalle ruote è inversamente proporzionale al numero di denti che ciascuna ruota possiede. Ciò significa che se una ruota ha più denti, compirà meno giri rispetto a una ruota con meno denti. In questo caso, la ruota più grande ha 300 denti e la più piccola ne ha 60. Quando la ruota grande compie un giro, la ruota piccola compie un numero di giri pari al rapporto tra i denti della ruota grande e quelli della ruota piccola, cioè 300/60 = 5 giri. Pertanto, se la ruota grande compie 2 giri, la ruota piccola compirà 5 giri per ogni giro della ruota grande, quindi 5 giri x 2 = 10 giri in totale.

11 di 72 Domande

Mina deve distribuire un bonus di produzione di 6.000 euro tra i suoi quattro dipendenti. Progetta di destinarne la metà a Iginia, un quarto a Ghila, un quinto a Aimee e un decimo a Antimina. Così facendo:














La risposta corretta è la D
Mina deve distribuire un bonus di produzione di 6.000 euro tra i suoi quattro dipendenti e, così facendo, supererebbe il bonus complessivo di 300 euro. Per verificare questa affermazione, calcoliamo le somme destinate a ciascun dipendente: a Iginia spetta la metà del bonus, quindi 3.000 euro; a Ghila un quarto, quindi 1.500 euro; a Aimee un quinto, quindi 1.200 euro; e ad Antimina un decimo, quindi 600 euro. Sommando questi importi, otteniamo 3.000 + 1.500 + 1.200 + 600 = 6.300 euro. Pertanto, il totale distribuito supera il bonus complessivo disponibile di 6.000 euro di 300 euro, confermando che la risposta data è corretta.

12 di 72 Domande

Una cassetta per la frutta pesa 400 grammi. Sapendo che la frutta rappresenta il 92% del peso lordo, qual è il peso della cassetta piena di frutta?














La risposta corretta è la A
La cassetta per la frutta pesa 400 grammi e, sapendo che la frutta rappresenta il 92% del peso lordo, il peso della cassetta piena di frutta è 5.000 grammi. Per determinare il peso totale della cassetta piena, dobbiamo considerare che il peso lordo è composto dal peso della frutta e dal peso della cassetta. Se la frutta costituisce il 92% del peso lordo, allora il peso della cassetta rappresenta l'8% del peso totale. Dato che la cassetta pesa 400 grammi, possiamo impostare l'equazione 0,08x = 400, dove x è il peso lordo. Risolvendo per x, otteniamo x = 400 / 0,08, che è uguale a 5.000 grammi. Questo calcolo conferma che il peso totale della cassetta piena di frutta è 5.000 grammi, rendendo la risposta fornita corretta.

13 di 72 Domande

Se le lancette di un orologio segnano le 21.30 di mercoledì, tra 53 ore e 45 minuti saranno:














La risposta corretta e' la '

Le 3.15 di sabato

'.


14 di 72 Domande

Gabriele si allena in piscina ogni lunedì', mercoledì' e sabato. In uno dei rimanenti giorni della settimana Gabriele gioca a calcio. Sapendo che il giorno dopo gli allenamenti di nuoto Gabriele non svolge alcuna attività fisica, qual è il giorno in cui gioca a calcio?














La risposta corretta e' la '

Venerdì'

'.


15 di 72 Domande

Individuare l'alternativa che completa logicamente la seguente frase: ''Tra l'XI ed il XIII secolo Milano divenne libero comune, ............. poi da Federico Barbarossa che voleva ristabilire l'Impero. Nel XIV secolo la ............. dei Visconti si aggiudicò il ............. su Milano, che successivamente passò agli Sforza''.














La risposta corretta è la D
Tra l'XI ed il XIII secolo Milano divenne libero comune, assoggettato poi da Federico Barbarossa che voleva ristabilire l'Impero; nel XIV secolo la signoria dei Visconti si aggiudicò il dominio su Milano, che successivamente passò agli Sforza. La risposta è corretta perché riflette accuratamente la sequenza storica degli eventi che hanno caratterizzato la storia politica di Milano durante il Medioevo. Inizialmente, Milano ottenne lo status di libero comune, ma fu assoggettata da Federico Barbarossa nel tentativo di riaffermare l'autorità imperiale. Successivamente, nel XIV secolo, la famiglia Visconti riuscì a stabilire la propria signoria su Milano, consolidando il proprio potere attraverso il controllo del dominio cittadino. Infine, il dominio passò alla dinastia degli Sforza, che subentrò ai Visconti nel governo della città. La terminologia utilizzata nella risposta riflette le specifiche istituzioni politiche e le dinastie che hanno avuto un ruolo cruciale nella storia di Milano durante questo periodo.

16 di 72 Domande

Il gruppo di lettere LLEUDIO (A) OIDUELL può essere considerato simmetrico con A al centro. Quale dei seguenti gruppi di lettere è analogamente simmetrico?














La risposta corretta e' la '

DOCIDEM (A) MEDICOD

'.


17 di 72 Domande

Chi legge un quotidiano al giorno o utilizza spesso internet è informato; i social specialist utilizzano spesso internet; Luisa è una social specialist. Se le precedenti affermazioni sono corrette, quale delle seguenti NON è necessariamente vera?














La risposta corretta e' la '

Chi è informato utilizza spesso internet

'.


18 di 72 Domande

Un recente studio ha mostrato che negli ultimi 20 anni il peso medio degli italiani è salito del 5%. Più in particolare, il peso medio dei cittadini del Centro-Nord è cresciuto del 6%, mentre quello dei cittadini del Meridione è cresciuto del 3%. Quale delle seguenti conclusioni può essere dedotta dalle informazioni riportate sopra?














La risposta corretta e' la '

I cittadini del Centro-Nord sono più numerosi dei cittadini del Meridione

'.


19 di 72 Domande

Le piastrelle (quadrate) del pavimento (rettangolare) di un locale di dimensioni 4 x 6 = 24 metri quadrati sono costate complessivamente 600 euro. Sapendo che il costo unitario delle piastrelle è di 4 euro, quanto misura il lato della piastrella?














La risposta corretta è la A
La domanda chiede quanto misura il lato di una piastrella sapendo che le piastrelle del pavimento di un locale di 24 metri quadrati sono costate complessivamente 600 euro e il costo unitario delle piastrelle è di 4 euro, e la risposta corretta è 40 cm. Per determinare la dimensione del lato della piastrella, dobbiamo prima calcolare il numero totale di piastrelle acquistate. Poiché il costo totale delle piastrelle è di 600 euro e il costo unitario è di 4 euro, il numero totale di piastrelle è 600/4 = 150 piastrelle. Poiché l'area totale del pavimento è di 24 metri quadrati, ogni piastrella copre un'area di 24/150 = 0,16 metri quadrati. Dato che le piastrelle sono quadrate, l'area di una piastrella è uguale al lato al quadrato, quindi il lato della piastrella è la radice quadrata di 0,16 metri quadrati, che è 0,4 metri. Convertendo 0,4 metri in centimetri, otteniamo che il lato della piastrella misura 40 cm.

20 di 72 Domande

Leggere il testo del seguente problema. Cinque amiche, Elisa, Lucia, Romina, Giulia e Patrizia, temono ciascuna una diversa categoria di animali (ragni, piccioni, formiche, maggiolini, api). Analogamente ciascuna di esse ne ama un'altra (cani, gatti, scoiattoli, pony, delfini). Si sa che: 1) Elisa teme le api e Romina ama i gatti; 2) Colei che ama i pony teme i ragni; 3) Patrizia non ama gli scoiattoli e teme le formiche; 4) Giulia ama i delfini e non teme i maggiolini. Quali animali ama Lucia?














La risposta corretta e' la '

Pony

'.


21 di 72 Domande

Se due conigli mangiano 8 carote in un'ora, in quanto tempo 25 conigli mangeranno 50 carote?














La risposta corretta e' la '

30 minuti

'.


22 di 72 Domande

Il piano Marshall:














La risposta corretta e' la '

Fu varato dagli USA nel secondo dopoguerra

'.


23 di 72 Domande

Quale struttura anatomica NON è presente in un essere umano di sesso maschile?














La risposta corretta e' la '

Tuba di Falloppio

'.


24 di 72 Domande

La sindrome di Klinefelter è data da un'anomalia del numero dei cromosomi sessuali ed è caratterizzata da un genotipo:














La risposta corretta e' la '

XXY

'.


25 di 72 Domande

Quale affermazione riguardante gli animali è FALSA?














La risposta corretta e' la '

Si tratta di organismi esclusivamente eterotermi

'.


26 di 72 Domande

Da quante triplette è costituito il codice genetico?














La risposta corretta è la C
Da quante triplette è costituito il codice genetico? 64. Le basi dell’RNA messaggero sono quattro (A, U, G, C) e i codoni sono sequenze ordinate di tre basi: perciò le combinazioni possibili sono 4^3 = 64. Tra queste, 61 codificano per i 20 amminoacidi (degenerazione del codice: più codoni per lo stesso amminoacido) e 3 sono codoni di stop (UAA, UAG, UGA); AUG è tipicamente codone di inizio e codifica anche per metionina. Il numero 64 deriva dalla permutazione con ripetizione delle quattro basi su tre posizioni, garantendo ridondanza e tolleranza agli errori. Pur esistendo varianti del codice (ad es. mitocondriale) con riassegnazioni, il totale delle triplette possibili resta 64.

27 di 72 Domande

Il derma:














La risposta corretta e' la '

Avvolge i follicoli piliferi

'.


28 di 72 Domande

Una mutazione genica puntiforme interessa:














La risposta corretta e' la '

Singoli nucleotidi

'.


29 di 72 Domande

Nell'uomo, durante la digestione degli alimenti, il pH acido:














La risposta corretta e' la '

Favorisce l'attivazione del pepsinogeno

'.


30 di 72 Domande

Nelle cellule eucariotiche, il trascritto primario di mRNA (o pre-mRNA):














La risposta corretta e' la '

Contiene sia introni sia esoni

'.


31 di 72 Domande

Con il termine crossing-over si identifica:














La risposta corretta e' la '

Lo scambio di segmenti esattamente corrispondenti tra due cromatidi non fratelli di una coppia di cromosomi omologhi durante la profase I della meiosi

'.


32 di 72 Domande

La fibrosi cistica è una frequente malattia ereditaria di tipo autosomico recessivo. Se un individuo portatore sano sposa un individuo sano (non portatore), qual è la probabilità che possa nascere un figlio malato?














La risposta corretta e' la '

0 %

'.


33 di 72 Domande

Quale di questi enzimi NON è normalmente presente in una cellula animale sana?














La risposta corretta e' la '

Trascrittasi inversa

'.


34 di 72 Domande

Nelle cellule eucariotiche, il DNA si replica durante:














La risposta corretta e' la '

La fase S

'.


35 di 72 Domande

Negli esseri umani, quale tra le seguenti cellule è normalmente priva di nucleo?














La risposta corretta e' la '

Eritrocita maturo

'.


36 di 72 Domande

Quante classi fenotipiche compaiono nella prima generazione a seguito di un incrocio mendeliano tra due doppi eterozigoti?














La risposta corretta e' la '

4

'.


37 di 72 Domande

La principale funzione dei lisosomi è:














La risposta corretta è la A
La principale funzione dei lisosomi è la digestione intracellulare. I lisosomi sono organelli delimitati da membrana con un lume acido (pH ~4,5–5) mantenuto da pompe V-ATPasi, che ospita idrolasi acide (proteasi, nucleasi, lipasi, glicosidasi) capaci di scindere macromolecole. Essi degradano materiali endocitati o fagocitati dopo fusione con endosomi/fagosomi e componenti cellulari danneggiati tramite autolisi dopo fusione con autofagosomi, formando l’autofagolisosoma. I prodotti della digestione (aminoacidi, zuccheri, nucleotidi, lipidi) vengono riciclati nel citosol attraverso trasportatori di membrana, sostenendo omeostasi e turnover. Questa funzione li distingue da perossisomi e mitocondri, che svolgono rispettivamente ossidazioni e produzione di ATP, mentre difetti delle idrolasi o del traffico lisosomiale causano malattie da accumulo lisosomiale, a conferma del loro ruolo centrale nella digestione intracellulare.

38 di 72 Domande

Qual è il numero di autosomi normalmente presenti in uno spermatozoo umano?














La risposta corretta e' la '

22

'.


39 di 72 Domande

Quanto pesa una molecola di anidride carbonica?














La risposta corretta e' la '

44 x 1,67 x 10-27 kg

'.


40 di 72 Domande

Dall'equazione generale di stato dei gas perfetti si può dedurre che:














La risposta corretta è la E
Dall'equazione generale di stato dei gas perfetti si può dedurre che in condizioni di volume e numero di moli costanti, la pressione di un gas è direttamente proporzionale alla sua temperatura assoluta. Questa affermazione deriva dalla legge di Gay-Lussac, che è una delle leggi dei gas ideali. Secondo l'equazione di stato dei gas ideali, PV = nRT, dove P è la pressione, V è il volume, n è il numero di moli, R è la costante universale dei gas e T è la temperatura assoluta. Se il volume e il numero di moli sono mantenuti costanti, l'equazione si semplifica a P ? T, indicando che la pressione è direttamente proporzionale alla temperatura assoluta. Questo significa che, all'aumentare della temperatura, la pressione aumenta se il volume non cambia, poiché le particelle del gas aumentano la loro energia cinetica e quindi esercitano una maggiore forza sulle pareti del contenitore.

41 di 72 Domande

Il numero quantico di spin:














La risposta corretta e' la '

Fornisce indicazioni sul verso della rotazione dell'elettrone intorno al proprio asse

'.


42 di 72 Domande

Quale dei seguenti composti reagisce con acqua per formare un acido ossigenato?














La risposta corretta è la D
Quale dei seguenti composti reagisce con acqua per formare un acido ossigenato? La risposta corretta è Cl?O?. Cl?O?, noto anche come anidride clorosa, è un'ossido acido che reagisce con l'acqua per formare acido cloroso (HClO?), un acido ossigenato. Gli ossidi acidi sono composti che, quando si combinano con l'acqua, producono acidi contenenti ossigeno. Questo comportamento è tipico per gli ossidi dei non metalli, come il cloro, che formano acidi ossigenati attraverso reazioni di idratazione. La capacità di Cl?O? di formare un acido ossigenato è dovuta alla presenza di legami Cl-O che, in soluzione acquosa, si idrolizzano per formare il corrispondente acido. In generale, gli ossidi di alogeni come Cl?O? sono noti per la loro reattività con l'acqua e la capacità di generare acidi ossigenati, rendendo Cl?O? una scelta corretta per questa domanda.

43 di 72 Domande

Nel sistema periodico, gli elementi sono incasellati:














La risposta corretta è la A
Nel sistema periodico, gli elementi sono incasellati in ordine di Z crescente da sinistra verso destra in file orizzontali, andando a capo quando inizia il riempimento di un nuovo livello energetico. Questa disposizione è basata sul numero atomico (Z), che rappresenta il numero di protoni nel nucleo di un atomo. L'ordine crescente di Z corrisponde anche all'aumento del numero di elettroni, che si dispongono in livelli energetici o gusci attorno al nucleo. Ogni riga orizzontale della tavola periodica, chiamata periodo, corrisponde al riempimento progressivo di un livello energetico. Quando un livello energetico è completato, la sequenza continua sulla riga successiva, iniziando il riempimento del livello energetico successivo. Questa struttura riflette il principio di Aufbau, secondo il quale gli elettroni occupano gli orbitali di energia più bassa disponibili. La disposizione degli elementi in questo modo evidenzia anche le ricorrenze periodiche delle proprietà chimiche, poiché elementi con configurazioni elettroniche simili si trovano in colonne verticali, note come gruppi o famiglie, che condividono caratteristiche chimiche simili.

44 di 72 Domande

Condizione sufficiente affinchè una molecola organica possieda isomeria ottica è:














La risposta corretta è la E
La condizione sufficiente affinché una molecola organica possieda isomeria ottica è la presenza di almeno un atomo di carbonio chirale. Un atomo di carbonio chirale, noto anche come centro stereogenico, è un atomo di carbonio legato a quattro gruppi diversi, il che provoca l'esistenza di due configurazioni spaziali non sovrapponibili, note come enantiomeri. Questi enantiomeri sono immagini speculari l'una dell'altra e non possono essere sovrapposti, conferendo alla molecola la capacità di ruotare il piano della luce polarizzata, una caratteristica fondamentale dell'isomeria ottica. La presenza di un singolo carbonio chirale è sufficiente per determinare questa proprietà, anche se molecole con più centri chirali possono avere un comportamento più complesso. Tuttavia, è importante notare che la presenza di un carbonio chirale è una condizione sufficiente ma non necessaria, poiché esistono molecole achirali che possono comunque mostrare isomeria ottica a causa di altri elementi strutturali, come i piani di simmetria interni.

45 di 72 Domande

Quale elemento si riduce nella reazione Zn+FeCL2  ZnCL2+Fe?














La risposta corretta e' la '

Il ferro di FeCl2

'.


46 di 72 Domande

Una soluzione (1) di NaCl ha concentrazione molare doppia rispetto a una soluzione (2) di Na2SO4. Se si mescolano 100 mL della soluzione 1 con 200 mL della soluzione 2, la concentrazione dello ione Na+' nella soluzione finale sarà:














La risposta corretta e' la '

Uguale a quella della soluzione 1

'.


47 di 72 Domande

Qual è la concentrazione di una soluzione contenente 2,0 moli di soluto in 0,5 kg di solvente?














La risposta corretta è la C
La concentrazione di una soluzione contenente 2,0 moli di soluto in 0,5 kg di solvente è 4,0 m. La concentrazione molale (m) è definita come il numero di moli di soluto per chilogrammo di solvente. In questo caso, ci sono 2,0 moli di soluto e 0,5 kg di solvente, quindi per calcolare la molalità si divide il numero di moli di soluto per la massa del solvente in chilogrammi: 2,0 moli / 0,5 kg = 4,0 m. La molalità è una misura della concentrazione che non dipende dalla temperatura, poiché si basa sulla massa del solvente piuttosto che sul volume della soluzione, rendendola particolarmente utile in situazioni in cui la temperatura può variare. In questo esempio, la divisione diretta dei valori forniti conferma che la risposta corretta è 4,0 m, dimostrando che il calcolo è stato eseguito correttamente secondo la definizione di molalità.

48 di 72 Domande

Qual è il valore del pH di una soluzione acquosa contenente 0,001 moli di HCI in 10 litri?














La risposta corretta e' la '

4

'.


49 di 72 Domande

Una proprietà che caratterizza le soluzioni tampone è che il valore del pH:














La risposta corretta è la B
Una proprietà che caratterizza le soluzioni tampone è che il valore del pH non varia significativamente per aggiunte moderate di acidi o basi forti. Questa caratteristica è dovuta alla presenza di una coppia acido-base coniugata che agisce per neutralizzare l'aggiunta di ioni H? o OH?, mantenendo così il pH relativamente costante. Le soluzioni tampone sono tipicamente costituite da un acido debole e il suo sale con una base forte, oppure da una base debole e il suo sale con un acido forte. Quando un acido forte viene aggiunto alla soluzione tampone, gli ioni H? vengono neutralizzati dalla base coniugata presente, mentre l'aggiunta di una base forte viene neutralizzata dall'acido coniugato. Questo meccanismo di compensazione limita le variazioni di pH, rendendo le soluzioni tampone utili in molte applicazioni chimiche e biologiche dove è necessario mantenere un ambiente stabile.

50 di 72 Domande

Individuare l'affermazione FALSA riguardo al doppio legame tra atomi di carbonio:














La risposta corretta è la D
La domanda chiede di individuare l'affermazione falsa riguardo al doppio legame tra atomi di carbonio e la risposta corretta è che "Non è mai presente nei chetoni". Nei chetoni, il gruppo funzionale è caratterizzato dalla presenza di un atomo di carbonio legato con un doppio legame a un atomo di ossigeno, formando un gruppo carbonilico (C=O), e non da un doppio legame tra due atomi di carbonio. Il doppio legame carbonio-carbonio è tipico degli alcheni, non dei chetoni. Nei chetoni, il carbonio del gruppo carbonilico è legato a due gruppi alchilici o arilici, il che esclude la presenza di un doppio legame tra due atomi di carbonio nel gruppo funzionale stesso. Pertanto, l'affermazione che un doppio legame tra atomi di carbonio non è mai presente nei chetoni è corretta, poiché la struttura chimica dei chetoni non lo prevede.

51 di 72 Domande

Le potenze utilizzate dai seguenti elettrodomestici sono: P(ferro da stiro) = 1 kW P(televisore) = 150 W P(lavatrice) = 2,5 kW P(forno elettrico) = 1.500 W. Se vengono collegati alla rete domestica (220 V), quale degli elettrodomestici è attraversato da una corrente di intensità maggiore?














La risposta corretta è la D
La domanda chiede quale degli elettrodomestici, tra ferro da stiro, televisore, lavatrice e forno elettrico, è attraversato da una corrente di intensità maggiore se collegato alla rete domestica di 220 V, e la risposta corretta è la lavatrice. Per determinare l'intensità di corrente che attraversa ciascun elettrodomestico, si utilizza la formula della potenza elettrica: P = V × I, dove P è la potenza in watt, V è la tensione in volt e I è l'intensità di corrente in ampere. Isolando I, si ottiene I = P/V. Applicando questa formula, per il ferro da stiro: I = 1000 W / 220 V ? 4,55 A; per il televisore: I = 150 W / 220 V ? 0,68 A; per la lavatrice: I = 2500 W / 220 V ? 11,36 A; per il forno elettrico: I = 1500 W / 220 V ? 6,82 A. Tra questi valori, la lavatrice ha l'intensità di corrente maggiore, confermando che la risposta corretta è la lavatrice.

52 di 72 Domande

Osservando un oggetto perfettamente immobile in galleggiamento nel mare, che cosa si può dire delle forze che agiscono su di esso?














La risposta corretta è la A
Osservando un oggetto perfettamente immobile in galleggiamento nel mare, che cosa si può dire delle forze che agiscono su di esso? Agiscono più forze, ma la loro risultante è nulla. Quando un oggetto è in galleggiamento stabile, significa che è soggetto a più forze che si bilanciano perfettamente, risultando in una situazione di equilibrio statico. La forza di gravità agisce verso il basso, cercando di far affondare l'oggetto, mentre la forza di spinta idrostatica, nota come spinta di Archimede, agisce verso l'alto, opponendosi alla gravità. La spinta di Archimede è pari al peso del volume di liquido spostato dall'oggetto, e quando queste due forze si equivalgono, la somma vettoriale delle forze è zero, permettendo all'oggetto di rimanere immobile e galleggiante. Questo equilibrio di forze è una manifestazione del principio di Archimede e dimostra che, anche se l'oggetto è soggetto a forze, la loro risultante è nulla, mantenendo l'oggetto in uno stato di quiete.

53 di 72 Domande

Un alpinista di massa 70 kg deve affrontare un tratto misto in montagna. La prima parte del percorso, di avvicinamento alla parete, consiste in un sentiero lungo 1,2 km che supera un dislivello di 600 m. Giunto alla fine del sentiero, l'alpinista scala la parete verticale alta 200 m. Qual è approssimativamente il lavoro totale compiuto dall'alpinista contro la forza di gravità?














La risposta corretta è la A
L'alpinista di massa 70 kg deve affrontare un tratto misto in montagna e il lavoro totale compiuto contro la forza di gravità è approssimativamente 5,6x10? J. Per calcolare il lavoro totale svolto dall'alpinista contro la forza di gravità, è necessario considerare il dislivello totale superato. Durante il percorso di avvicinamento, l'alpinista supera un dislivello di 600 m. Il lavoro compiuto in questa fase è dato dal prodotto della forza peso (massa per accelerazione di gravità) e il dislivello, cioè 70 kg * 9,81 m/s² * 600 m, che risulta in 411300 J. Successivamente, l'alpinista scala una parete verticale di 200 m, aggiungendo un ulteriore lavoro di 70 kg * 9,81 m/s² * 200 m, che equivale a 137340 J. Sommando questi due contributi, il lavoro totale risulta essere 411300 J + 137340 J = 548640 J, che approssimato diventa 5,6x10? J, confermando la correttezza della risposta fornita.

54 di 72 Domande

A temperatura costante, se la pressione si dimezza, il volume di un gas perfetto:














La risposta corretta e' la '

Raddoppia

'.


55 di 72 Domande

La media aritmetica di cinque numeri è 14. Se la media aritmetica dei primi due è 20, allora la media aritmetica degli altri tre è:














La risposta corretta è la C
La media aritmetica di cinque numeri è 14 e se la media aritmetica dei primi due è 20, allora la media aritmetica degli altri tre è 10. Per risolvere questa domanda, si parte dal calcolo della somma totale dei cinque numeri, che è 14 moltiplicato per 5, ottenendo 70. La somma dei primi due numeri, con una media di 20, è 20 moltiplicato per 2, cioè 40. Sottraendo la somma dei primi due numeri dalla somma totale, otteniamo la somma degli altri tre numeri: 70 meno 40 è uguale a 30. Infine, la media aritmetica degli altri tre numeri si calcola dividendo questa somma per 3, ottenendo 30 diviso 3, che è 10. Pertanto, la risposta corretta è 10.

56 di 72 Domande

Siano dati due triangoli rettangoli simili. Se il primo ha cateti di lunghezza 3 e 4 cm, e il secondo ha area pari al quadruplo dell'area del primo, qual è la lunghezza dell'ipotenusa del secondo triangolo?














La risposta corretta è la E
Siano dati due triangoli rettangoli simili. Se il primo ha cateti di lunghezza 3 e 4 cm, e il secondo ha area pari al quadruplo dell'area del primo, qual è la lunghezza dell'ipotenusa del secondo triangolo? La risposta corretta è 10 cm. Per risolvere il problema, si calcola prima l'area del primo triangolo utilizzando la formula dell'area per un triangolo rettangolo, ovvero (3 cm * 4 cm) / 2 = 6 cm². Poiché il secondo triangolo ha un'area pari al quadruplo di quella del primo, la sua area è 24 cm². I triangoli simili hanno lati proporzionali, quindi il rapporto tra i lati corrispondenti dei due triangoli è costante. Se il rapporto di similitudine è k, allora l'area del secondo triangolo è k² volte quella del primo, quindi k² = 4, da cui k = 2. I cateti del secondo triangolo saranno quindi 6 cm e 8 cm, essendo il doppio dei cateti del primo. Applicando il teorema di Pitagora, l'ipotenusa del secondo triangolo è ?(6² + 8²) = ?(36 + 64) = ?100 = 10 cm.

57 di 72 Domande

Lanciando contemporaneamente due dadi non truccati, che probabilità vi è di ottenere ''nove"?














La risposta corretta è la B
Lanciando contemporaneamente due dadi non truccati, che probabilità vi è di ottenere "nove"? La risposta corretta è 1/9. Per determinare questa probabilità, consideriamo che ogni dado ha 6 facce, quindi ci sono 6 x 6 = 36 possibili combinazioni totali quando si lanciano due dadi. Per ottenere un totale di nove, le combinazioni possibili sono: (3,6), (4,5), (5,4) e (6,3), il che significa che ci sono 4 combinazioni favorevoli. La probabilità di ottenere un totale di nove è quindi il rapporto tra il numero di combinazioni favorevoli e il numero totale di combinazioni possibili, ossia 4/36, che semplificato diventa 1/9. Pertanto, la probabilità di ottenere un totale di nove lanciando due dadi non truccati è correttamente 1/9.

58 di 72 Domande

La retta passante per il punto (1, -1) e ortogonale alla retta di equazione 2x+y+6=0 ha equazione:














La risposta corretta è la B
La retta passante per il punto (1, -1) e ortogonale alla retta di equazione 2x+y+6=0 ha equazione 2y-x+3=0. Per determinare l'equazione della retta cercata, dobbiamo prima trovare il coefficiente angolare della retta data, che è -2, poiché la sua equazione è nella forma implicita 2x+y+6=0, equivalente a y=-2x-6. La retta ortogonale avrà un coefficiente angolare che è l'opposto del reciproco di -2, ovvero 1/2. Usando la formula del fascio di rette passanti per un punto, y-y?=m(x-x?), sostituiamo il punto (1, -1) e il coefficiente angolare 1/2, ottenendo y+1=1/2(x-1). Moltiplicando entrambi i membri per 2 per eliminare il denominatore, otteniamo 2y+2=x-1, che si semplifica in 2y-x+3=0, confermando che l'equazione della retta cercata è corretta.

59 di 72 Domande

In figura è rappresentato uno schema della sequenza genica che costituisce l’operone Lac (sequenza genica che regola la produzione delle lattasi) dei procarioti. Si tratta di una sequenza regolatrice che determina la produzione di lattasi, quando?

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La risposta corretta è la B

La domanda chiede quando l’operone lac, sequenza regolatrice della produzione di lattasi, induce l’espressione: la risposta corretta è “Quando è presente lattosio nel mezzo di coltura”. Nel sistema lac dei procarioti, in assenza di lattosio il repressore LacI si lega all’operatore e impedisce all’RNA polimerasi di trascrivere i geni lacZYA; quando è presente lattosio, una parte viene isomerizzata in allolattosio che funge da induttore legandosi a LacI, causandone il distacco dall’operatore e consentendo l’avvio della trascrizione, inclusa la sintesi di ?-galattosidasi (lattasi). L’espressione è massima se il glucosio è basso perché il complesso cAMP-CAP facilita il reclutamento dell’RNA polimerasi, ma la condizione chiave che rimuove la repressione è la presenza di lattosio. In sintesi, il lattosio segnala alla cellula di esprimere gli enzimi necessari al suo metabolismo attivando l’operone lac.


60 di 72 Domande

Quale tra i termini proposti completa correttamente la seguente proporzione?
esercizio : ozio = yyy : ricco 














La risposta corretta e' la '

yyy = misero 

'.


61 di 72 Domande

Quanti sono gli articoli della Costituzione Italiana riguardanti i principi fondamentali?














La risposta corretta e' la '

12

'.


62 di 72 Domande

I tre gruppi [SV, V, SB, E, K, R], [S, T, B, D, V, K], [SM, SS, M, X, SK, ST] sono legati da una relazione insiemistica. All'interno di questa relazione, SS si trova nella parte annerita della relazione:














La risposta corretta è la B
La situazione descrive tre insiemi rappresentati in un diagramma di Venn. In un diagramma di questo tipo, la posizione corretta di un elemento dipende dall’appartenenza esatta agli insiemi: gli elementi comuni a due insiemi vanno nell’intersezione di quei due, quelli comuni a tutti e tre nell’intersezione tripla, mentre quelli appartenenti a un solo insieme stanno nella porzione esclusiva di quel gruppo. Qui gli insiemi sono: 1) {SV, V, SB, E, K, R} 2) {S, T, B, D, V, K} 3) {SM, SS, M, X, SK, ST} L’analisi delle intersezioni mostra che l’unica sovrapposizione non vuota è tra il primo e il secondo insieme: A ? B = {V, K}. Non vi è alcun elemento in comune tra il terzo insieme e gli altri due: A ? C = ?, B ? C = ?, e di conseguenza anche A ? B ? C = ?. In particolare, SS compare soltanto nel terzo insieme. Questo implica che SS debba collocarsi nella regione del diagramma che rappresenta esclusivamente il terzo insieme, ossia la porzione del cerchio del terzo gruppo non condivisa con gli altri cerchi. Qualsiasi opzione che collochi SS in un’area di intersezione (con uno o con entrambi gli altri insiemi) è logicamente errata, perché presupporrebbe che SS fosse presente anche nel primo e/o nel secondo elenco. Anche l’eventuale confusione visiva dovuta a simboli simili è da evitare: S (presente nel secondo insieme) e SS (presente nel terzo) sono elementi distinti e non generano sovrapposizione. Poiché nessuna delle soluzioni proposte evidenzia la porzione esclusiva del terzo insieme, la scelta corretta è “nessuna di quelle presentate”. Questo tipo di ragionamento è lo stesso che si applica in contesti clinici quando si rappresentano con Venn i criteri diagnostici o i fenotipi sovrapposti: l’appartenenza è definita in modo rigoroso e non per somiglianza di etichette, evitando errori di classificazione che potrebbero influire su diagnosi o inclusione in studi.

63 di 72 Domande

Un bambino di 2 anni di origine africana si presenta con tumefazioni dolorose della mani e piedi. Dati di laboratorio mettono in evidenza una emoglobina di 9g/dl, una conta dei globuli bianchi di 11500/mm3 ed una conta delle piastrine di 250000/mm3. Quale dei seguenti esami di laboratorio dara' supporto alla tua diagnosi?














La risposta corretta è la B

Il quadro clinico descritto è compatibile con anemia falciforme o drepanocitosi, un’emoglobinopatia caratterizzata dalla produzione di catene globiniche quantitativamente normali ma qualitativamente alterate. La causa della deformazione dei globuli rossi è una sostituzione amminoacidica (Glu ? Val) che favorisce l’aggregazione delle molecole di Hb con formazione di polimeri simili a pali nel citoplasma eritrocitario. La polimerizzazione, che avviene soprattutto nello stato deossigenato, determina deformazione e la caratteristica forma a falce dei globuli rossi. Questa condizione provoca squilibri che riducono elasticità e vitalità cellulare. I globuli rossi danneggiati rappresentano il principale trigger delle crisi vaso-occlusive, responsabili di fenomeni infartuali a livello del microcircolo, che spesso si manifestano con tumefazioni dolorose di mani e piedi. La prima manifestazione clinica è l’emolisi cronica con pallore, subittero o ittero, astenia, litiasi della colecisti e segni della deplezione di ossido nitrico. A livello arterioso si osserva diatesi trombotica per disfunzione endoteliale. L’emolisi cronica rappresenta uno stato di equilibrio, interrotto più o meno frequentemente da crisi vaso-occlusive. Tra le manifestazioni vaso-occlusive, tipica è l’ostruzione dei vasi retinici, che porta a cecità parziale o totale e determina cicatrici corio-retiniche, una delle manifestazioni retiniche più comuni e patognomoniche dell’anemia falciforme. Dal punto di vista laboratoristico, si osserva riduzione dell’Hb; la diagnosi è confermata da striscio periferico, test di solubilità ed elettroforesi dell’emoglobina, che evidenzia le anomalie strutturali.


64 di 72 Domande

La frase " Don Abbondio non era nato con un cuor di leone" è :














La risposta corretta è la A
La frase “Don Abbondio non era nato con un cuor di leone” è una litote perché esprime un giudizio forte in forma attenuata attraverso una negazione. La litote, infatti, è una figura retorica dell’attenuazione che afferma indirettamente un concetto negando il suo contrario o riducendo l’enfasi: invece di dire apertamente “Don Abbondio era codardo”, l’autore dice “non aveva un cuore di leone”, ottenendo lo stesso effetto semantico ma con tono più sfumato e ironico. In questo caso la negazione agisce su un’immagine metaforica consolidata (“cuore di leone” = coraggio eccezionale); la scelta di negare l’immagine eroica produce un ritratto di viltà senza ricorrere a un’etichetta frontale, e aderisce allo stile manzoniano di caratterizzazione morale per via allusiva e antifrastica. È utile distinguere la litote da figure affini. Non è semplice metafora: la metafora è presente (“cuore di leone”), ma l’effetto principale nasce dalla sua negazione, cioè dalla litote. Non è eufemismo in senso stretto, perché l’intento non è soltanto attenuare un contenuto spiacevole o tabù, bensì costruire un giudizio valutativo per sottrazione, con una punta di ironia. Non è ironia diretta o antifrasi, perché non afferma l’opposto di ciò che si intende; suggerisce piuttosto il giudizio tramite una negazione calibrata. Non è perifrasi, giacché non si limita a sostituire un termine con una circonlocuzione neutra: qui la negazione è costitutiva del significato. Nel contesto narrativo, la litote rafforza l’affidabilità del narratore, evita l’enfasi moralistica e rende più credibile il personaggio, lasciando al lettore il compito di inferire la sua viltà. Questo uso controllato dell’attenuazione è tipico della prosa alta che mira a precisione e misura, ottenendo chiarezza senza aggressività e favorendo una caratterizzazione psicologica sottile ma inequivocabile.

65 di 72 Domande

Il Sig. Versici, un uomo di circa 70 anni, si reca presso l’ ambulatorio del proprio medico curante, Il Dott. Mancini, per un fastidio al polso destro. Anamnesi patologica prossima: lamenta dolore al polso destro da circa due giorni.

Anamnesi patologica prossima: positiva per due interventi di chirurgia sostitutiva dell'anca, due precedenti episodi di gotta in entrambe le prime articolazioni metatarso-falangee ed ipertensione. Esame obiettivo: il Dott. Mancini visitandolo riscontra la presenza di rossore e gonfiore sul versante dorsale del polso. La sintomatologia dolorosa viene esacerbata da movimenti di flesso-estensione completi. Gli vengono prescritti 80 mg di aspirina al giorno. Due giorni dopo il gonfiore però è aumentato sul versante dorsale del polso ed a livello della mano. La flessione del polso risulta limitata dell' 80% con dolore severo, pertanto il Sig. Versici si reca nuovamente presso l’ ambulatorio del Dott. Mancini, che rivisitandolo nota che evoca un dolore sordo alla palpazione dello scafoide e pertanto nel sospetto di frattura gli prescrive un esame radiografico del polso/mano. Esami strumentali-laboratoristici: evidenza di alterazioni riconducibili ad un quadro di artrite gottosa. Quale tipo di citochine sono coinvolte in questo processo?

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La risposta corretta è la C.

La flogosi è un meccanismo di difesa di tipo aspecifico: risponde all’agente lesivo di tipo fisico-meccanico, radiazioni, batteri o sostanze chimiche. È quindi la risposta al danno tissutale ed è un processo reattivo (diverso dalla necrosi che è regressiva), aspecifico (contro tutto ciò che causa danno), stereotipato (stessi meccanismi principali a prescindere dalla causa, con vie diverse secondo lo stimolo), e procede indipendentemente dalla causa (una volta innescato, continua anche se lo stimolo è rimosso). Nella fase acuta si ha aumento del flusso ematico e della permeabilità vascolare, con accumulo di fluidi, leucociti e mediatori come le citochine. Vari fattori solubili favoriscono il reclutamento dei leucociti aumentando l’espressione di molecole di adesione e di fattori chemiotattici. Le citochine chiave sono IL-1, TNF-?, IL-6, IL-8 e altre chemochine; IL-1 e TNF-? sono particolarmente potenti, inducono febbre promuovendo la sintesi di PGE2 nell’endotelio ipotalamico. L’IL-1 è prodotta da macrofagi, neutrofili, cellule endoteliali ed epiteliali: a basse concentrazioni induce adesione leucocitaria, ad alte induce febbre e proteine di fase acuta. Diversamente dal TNF-?, non causa da sola shock settico. Inoltre stimola i mastociti al rilascio di istamina, con vasodilatazione precoce e aumento della permeabilità.

Durante l’infiammazione avvengono: (1) modificazioni di flusso e calibro vascolare con aumento del flusso sanguigno, (2) modificazioni del microcircolo e formazione dell’essudato, (3) richiamo chemiotattico dei leucociti, (4) fagocitosi. Dopo lo stimolo lesivo si ha vasocostrizione transitoria seguita da vasodilatazione intensa (iperemia attiva, responsabile di rubor e calor). Successivamente si verifica rallentamento della circolazione (iperemia passiva o stasi), dovuto ad aumentata permeabilità capillare con essudazione proteica e aumento della viscosità ematica. Il modello tipico dell’infiammazione acuta comprende: alterazioni di flusso e calibro, iperemia attiva e passiva, permeabilizzazione endoteliale con essudato, migrazione leucocitaria e chemiotassi, fagocitosi.

La chemiotassi è movimento orientato lungo un gradiente chimico; gli stimoli possono essere esogeni (prodotti batterici) o endogeni (complemento, leucotrieni, citochine). Durante la stasi i neutrofili si dispongono lungo l’endotelio (marginazione). Segue l’adesione: i leucociti rotolano con legami labili, poi aderiscono stabilmente formando la “pavimentazione”. Successivamente attraversano l’endotelio (diapedesi) e migrano verso lo stimolo. L’endotelio normalmente è continuo e liscio, ma nell’infiammazione aumenta la permeabilità ed esprime molecole di adesione preformate (es. P-selectina dai corpi di Weibel-Palade).

Le principali molecole di adesione sono: selectine (E sull’endotelio, P sull’endotelio in infiammazione, L sui leucociti, legano zuccheri); immunoglobuline (ICAM-1 e VCAM-1, interagiscono con integrine leucocitarie, le ICAM-1 si legano alle integrine ?2); VCAM-2 proprie dell’endotelio; integrine (già presenti sui leucociti, ma con bassa affinità: aumentano l’avidità a seguito di stimoli chemiokinici e dell’induzione di ICAM/VCAM-1). Le citochine IL-1 e TNF inducono fortemente la sintesi di ICAM-1 e VCAM-2, molecole implicate nei legami forti, la cui espressione richiede più tempo.


66 di 72 Domande

Il Sig. Mariani, un uomo di 78 anni si reca presso il PS del Policlinico Torvergata di Roma, a causa di un episodio di dispnea acuta. Anamnesi patologica prossima: lamenta comparsa di episodi di tosse produttiva, gonfiore degli arti inferiori e dei piedi, astenia, che perdurano da 3 settimane. Inoltre, da due mesi a questa parte, si sono presentate crisi di dispnea da sforzo ingravescente. Anamnesi patologica remota: una decina di anni prima è stato sottoposto ad un intervento di chirurgia sostitutiva per impianto di protesi valvolare di suino, a causa di un rigurgito della valvola mitrale di grado severo. Il paziente è affetto da coronaropatia, diabete mellito di tipo 2 ed ipertensione. Anamnesi fisiologica: ha fumato per 55 anni un pacchetto di sigarette al giorno e abitualmente beve una birra al giorno. Anamnesi farmacologica Attualmente prende diversi farmaci tra cui cardioaspirina, simvastatina, ramipril, metoprololo, metformina e idroclorotiazide. Esame obiettivo: si presenta dall’ aspetto pallido. L’ uomo è alto 181 cm e pesa 128 kg, con una BMI di circa 41 kg/m2. Ha una temperatura corporea di 37.3 °C , frequenza respiratoria di 23 atti/min, frequenza cardiaca di 97 bpm, e pressione arteriosa di 148/95 mm Hg. All’ auscultazione del torace si riscontra la presenza di rantoli alle basi polmonari bilateralmente. L’ esame obiettivo del cuore rivela la presenza di un battito apicale dislocato lateralmente e la presenza, a livello dell’ apice, di un soffio diastolico 3/6 di intensità decrescente. Inoltre si osserva la presenza di edemi improntabili bilateralmente a livello dei piedi e delle caviglie. Il resto dell’ esame obiettivo non mostra altre anomalie. Quale tra le seguenti è la causa più probabile dei sintomi di questo paziente?

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La risposta D è corretta.

Il paziente circa 10 anni fa si era sottoposto a un intervento di sostituzione protesica con impianto di protesi valvolare suina per severo rigurgito mitralico. Il trattamento di una valvulopatia, a meno che non sia di grado medio-elevato e clinicamente significativa, richiede solo un controllo periodico, mentre l’intervento chirurgico è indicato in presenza di una lesione moderata o grave responsabile di sintomi e/o disfunzione cardiaca. Le opzioni vanno dalla valvuloplastica alla riparazione fino alla sostituzione, che può essere effettuata con protesi meccaniche (preferite nei pazienti <65 anni o con lunga aspettativa di vita, ma richiedono anticoagulazione cronica con warfarin per prevenire tromboembolismo) o biologiche (suine o bovine, più soggette a deterioramento sclero-fibrotico, con durata media 10-15 anni). Una complicanza possibile delle protesi biologiche è l’ostruzione/stenosi o il rigurgito, entrambi responsabili di scompenso cardiaco.

L’endocardite infettiva insorge in presenza di una predisposizione endocardica (patologie congenite, reumatiche, valvole bicuspidi calcifiche, prolasso mitralico, cardiomiopatia ipertrofica, precedente endocardite). Fattori predisponenti sono protesi valvolari, tossicodipendenza, diabete, uso cronico di anticoagulanti o steroidi, età avanzata. Agenti più comuni sono streptococchi e stafilococchi (80-90%), seguiti da enterococchi e microrganismi HACEK. Clinicamente si manifesta con febbre, nuovo soffio o modifica di un soffio preesistente, può causare scompenso cardiaco e, all’ecocardiogramma, vegetazioni. Segni caratteristici: petecchie congiuntivali, macchie di Roth, lesioni di Janeway, nodi di Osler, emorragie subungueali a scheggia. La diagnosi si basa sui criteri di Duke (diagnosi rigettata, possibile o certa). In assenza di emocolture disponibili, e senza rischio per MRSA, la terapia empirica si effettua con un ?-lattamico + amminoglicoside. Sebbene questo paziente presenti soffio e segni di scompenso, non ha febbre né criteri di Duke: l’endocardite è improbabile (risposta A errata).

La BPCO è una malattia polmonare cronica non reversibile, con ostruzione bronchiale persistente (VEMS/CVF <0,7), spesso correlata a fumo e caratterizzata da progressione, riacutizzazioni infettive, dispnea, tosse produttiva cronica, tachipnea, cianosi e ipertensione polmonare nelle fasi avanzate. All’auscultazione: respiro sibilante e fase espiratoria prolungata. Nonostante il paziente sia fumatore con tosse, i sintomi durano solo da 3 settimane e non vi sono segni obiettivi di ostruzione: la diagnosi di BPCO è errata (risposta B errata).

La polmonite è un’infiammazione acuta polmonare (batterica, virale, fungina, parassitaria) diagnosticata con RX torace e reperti clinici. Può essere comunitaria (più spesso da Streptococcus pneumoniae, Mycoplasma pneumoniae) o nosocomiale. Clinicamente: febbre, tosse, dispnea, astenia, ipossia; nella forma tipica: esordio acuto con febbre, tosse produttiva, crepitii e rumori bronchiali; nella forma atipica: esordio graduale con tosse secca, dispnea e pochi segni obiettivi. È indicato esame colturale di sangue/escreato. Questo paziente presenta tosse produttiva ma non febbre, e all’auscultazione rantoli basali bilaterali: più compatibili con scompenso cardiaco che con polmonite (risposta C errata).

L’embolia polmonare è occlusione di arterie polmonari da trombi (arti inferiori/pelvi). Presentazione acuta con sintomi aspecifici: dolore toracico pleuritico, tosse, sincope, dispnea, arresto cardiorespiratorio nei casi gravi; segni: tachipnea, tachicardia, ipotensione. Fattori di rischio: immobilizzazione, trombofilie, gravidanza, chirurgia recente. In questo paziente tosse e dispnea possono mimarla, ma anamnesi negativa per immobilizzazione e presenza di stenosi mitralica con edemi declivi bilaterali fanno propendere per scompenso cardiaco congestizio piuttosto che embolia polmonare (risposta E errata).


67 di 72 Domande

Il Sig. Verci, un uomo di circa 60 anni si reca, presso l’ ambulatorio del proprio medico curante, il Dott. Briga, per dispnea. Anamnesi patologica prossima: lamenta una dispnea ingravescente da circa un mese. Inizialmente era in grado di salire 3 rampe di scale fino al suo appartamento, ma ora necessita di effettuare numerose pause per recuperare il fiato. Non lamenta dolore al petto. Anamnesi patologica remota: l'uomo è affetto da cardiopatia reumatica e diabete mellito di tipo 2. Anamnesi fisiologica: è emigrato dall'India circa 20 anni prima. Anamnesi farmacologica: assume carvedilolo, torasemide e insulina. Esame obiettivo: il Dott. Briga visita il Sig. Verci riscontrando una temperatura corporea di 37.2 °C, una frequenza cardiaca di 74 bpm, una frequenza respiratoria di 19 atti/min ed una pressione arteriosa di 135/80 mm Hg. La pulsossimetria mostra una saturazione d'ossigeno del 96% in aria ambiente. L'auscultazione del torace rivela la presenza di crepitii alle basi polmonari bilateralmente. All’ auscultazione cardiaca si riscontra la presenza di un soffio d'apertura seguito da un soffio diastolico di bassa tonalità , a livello del quanto spazio intercostale di sinistra in corrispondenza della linea medio-claveare. Esami strumentali-laboratoristici: il Dott. Briga decide di far eseguire una radiografia del torace al Sig. Verci, che mostra una dilatazione dell'atrio di sinistra, con stiramento del margine cardiaco di sinistra, ed un’ aumentata trama vascolare. Quale tra i seguenti rappresenta l'intervento di prima scelta per migliorare la sintomatologia del paziente?

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La risposta corretta è la D.

La malattia reumatica è la causa più frequente di stenosi mitralica non complicata. È caratterizzata da fibrosi, calcificazione dei lembi valvolari e parziale fusione delle commissure, con conseguente riduzione dell’ostio valvolare (normalmente 4-6 cm²) fino a valori <1 cm². A causa di questo restringimento, l’unico modo per garantire il passaggio di sangue dall’atrio sinistro al ventricolo sinistro durante la diastole è aumentare le pressioni atriali. Questo incremento si trasmette a monte, con aumento della pressione nelle vene e nei capillari polmonari: ecco la causa della dispnea. Se le pressioni aumentano ulteriormente, soprattutto acutamente, può verificarsi la trasudazione di liquido negli alveoli con conseguente edema polmonare. Il nostro paziente all’auscultazione presenta anche crepitii basali bilaterali. Il gradiente diastolico transvalvolare è proporzionale al grado di stenosi ed è sensibile ad aumenti di portata e frequenza cardiaca: maggiore la portata/frequenza, maggiore il gradiente. Per questo un soggetto asintomatico a riposo può diventare sintomatico anche per sforzi lievi. L’evoluzione della stenosi mitralica è rappresentata dallo sviluppo di ipertensione polmonare arteriosa, secondaria a quella venosa, che provoca vasocostrizione arteriolare inizialmente funzionale e reversibile, successivamente irreversibile per ipertrofia della tonaca media e fibrosi dell’intima. Le elevate resistenze arteriolari del circolo polmonare causano sovraccarico pressorio del ventricolo destro con dilatazione, ipertrofia, disfunzione contrattile e segni di scompenso destro e bassa gittata. Nell’insufficienza mitralica, invece, la pressione atriale sinistra, molto più bassa di quella aortica, fa sì che il sangue refluisca in atrio già durante la contrazione isometrica ventricolare. Nell’insufficienza mitralica cronica l’atrio sinistro si adatta dilatandosi, per cui la pressione a monte non aumenta significativamente; nell’insufficienza acuta, invece, l’atrio non ha tempo di adattarsi e subisce un brusco aumento pressorio con ripercussioni sulla pressione venosa polmonare. Il ventricolo sinistro, sottoposto a sovraccarico di volume, si dilata: inizialmente la frazione di eiezione rimane conservata, poi si riduce progressivamente perché il rigurgito in atrio riduce il volume sistolico effettivo. Una frazione di eiezione <60% è indicativa di compromissione ventricolare sinistra. Nel nostro paziente, per segni, sintomi e reperti auscultatori, è probabile un coinvolgimento valvolare mitralico, in particolare stenosi o steno-insufficienza. L’intervento di scelta, nella stenosi mitralica clinicamente significativa (area ?1,5 cm²) o sintomatica, e nei pazienti con controindicazioni alla chirurgia, è la valvuloplastica percutanea con palloncino: una “dilatazione controllata” eseguita con un palloncino ad alta resistenza gonfiato in prossimità della valvola, introdotto tramite catetere da vena femorale destra. È una tecnica mini-invasiva che riduce morbilità e mortalità perioperatorie, con buona efficacia a lungo termine (sopravvivenza libera da eventi nel 30-70% dei casi), sebbene non siano rare le restenosi. Non può essere eseguita in presenza di calcificazioni valvolari, per cui è indicata la sostituzione valvolare.


68 di 72 Domande

Un ragazzo di 20 anni presenta il seguente ECG. Cosa si nota all'ECG?

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La risposta esatta è la A.

Le derivazioni da V1 a V6, chiamate derivazioni precordiali, esprimono l’attività elettrica del cuore sul piano orizzontale: V1-V2 esplorano il setto interventricolare, V3-V4 la parete anteriore del ventricolo sinistro, V5-V6 la parete laterale del ventricolo sinistro. L’onda P indica la depolarizzazione atriale, il complesso QRS e l’onda T indicano rispettivamente la depolarizzazione e la ripolarizzazione ventricolare, mentre la ripolarizzazione atriale non è visibile poiché avviene durante la depolarizzazione ventricolare. In età giovanile, dopo la pubertà, il vettore di ripolarizzazione ventricolare rende le T positive in tutte le derivazioni precordiali, tranne V1 e raramente V2; in casi eccezionali, la negatività può coinvolgere anche V3 e V4 (onda T giovanile). Dopo la pubertà, la presenza di onde T invertite ?2 mm in due o più derivazioni contigue del ventricolo destro può indicare cardiopatia congenita con sovraccarico di pressione o volume (cardiomiopatia aritmogena del ventricolo destro) oppure, più raramente, patologie ereditarie dei canali del sodio o potassio. L’ECG descritto mostra ritmo sinusale, alterazioni diffuse della ripolarizzazione con T negativa da V1 a V5, R alta in V1 e asse spostato a destra: reperti suggestivi di ipertrofia ventricolare destra a carattere aritmogeno. La cardiomiopatia aritmogena del ventricolo destro è spesso familiare, più frequentemente a trasmissione autosomica dominante, e coinvolge prevalentemente ma non esclusivamente il ventricolo destro. Nel 10-20% dei casi è presente una mutazione nei geni che codificano proteine del desmosoma. Istologicamente si osserva progressiva sostituzione del miocardio con tessuto fibro-adiposo, che genera aree di discinesia e dilatazione soprattutto nel tratto di afflusso, efflusso e apice del ventricolo destro (triangolo della displasia), ma può estendersi all’intera parete ventricolare destra o anche al ventricolo sinistro. Questa condizione, per le alterazioni morfologiche e funzionali, è causa frequente di aritmie ventricolari e morte improvvisa, soprattutto in età giovanile durante o subito dopo l’attività fisica. In presenza di un ECG di questo tipo è quindi indicato eseguire un ecocardiogramma per rilevare eventuali alterazioni strutturali cardiache.


69 di 72 Domande

La signora Rettori, una donna di 45 anni, si reca dal proprio medico curante, il Dott. Pressi, per malessere. Anamnesi patologica prossima: comparsa di febbre, disuria e dolore alla schiena. Il Dott. Pressi consiglia alla paziente di recarsi in ospedale per ulteriori accertamenti; qui la donna verrà successivamente ricoverata con una sospetta diagnosi di pielonefrite. La paziente viene sottoposta a terapia con antibiotici ad ampio spettro, che determinano un significativo miglioramento della sintomatologia. Tuttavia, durante il quarto giorno di ricovero, la donna presenta nuovamente febbre, con leucocitosi e profusa diarrea acquosa. Esami strumentali: viene effettuata una colonscopia, visibile nell’ immagine sottostante.

Quale è la terapia per il trattamento di questo disturbo?

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La risposta corretta è la D.

La paziente presenta una colite pseudomembranosa causata da Clostridium difficile, un batterio appartenente alla famiglia Clostridiaceae, patogeno per l’uomo, Gram+ anaerobio. Il C. difficile è virulento in quanto possiede due tossine: la tossina A, un’enterotossina che si lega alle cellule della mucosa e causa un’ipersecrezione di liquido determinando diarrea acquosa; la tossina B, una citotossina che provoca gravi danni alla mucosa determinandone l’aspetto pseudomembranoso. Il Clostridium difficile causa colite associata ad antibiotici, tipicamente in ambiente ospedaliero. Fa parte normalmente del microbiota umano; tuttavia, quando si utilizzano antibiotici per lungo tempo, questi possono distruggere anche i batteri che tengono “sotto controllo” il Clostridium. Quando il C. difficile diviene dominante, si possono avere crampi addominali, colite pseudomembranosa, diarrea (talora ematica), raramente sepsi e addome acuto. I sintomi insorgono alcuni giorni dopo l’inizio della terapia antibiotica e includono diarrea acquosa o scariche di feci non formate, crampi addominali, raramente nausea e vomito. Per la diagnosi è importante l’identificazione della tossina nelle feci. Il trattamento consiste nell’interrompere la terapia antibiotica; se la sintomatologia è grave è possibile utilizzare vancomicina o metronidazolo (nel nostro caso, non essendo la vancomicina tra le opzioni, la risposta corretta è la D).


70 di 72 Domande

Una paziente di 58 anni si presenta presso il reparto di nutrizione clinica. La donna presenta BMI 20,9, circonferenza vita 88 cm, analisi ematochimiche (in allegato) in cui si presenta colesterolo LDL fuori range e glicemia a digiuno elevata.

In seguito ai valori di glicemia a digiuno riscontrati, si richiede curva da carico orale di glucosio (OGTT). In base ai risultati sopra riportati, la paziente presenta:

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La risposta corretta è la B.

Il diabete è un gruppo di alterazioni caratterizzate da elevati livelli di glicemia, legati a un’alterata secrezione insulinica o a una ridotta sensibilità all’insulina. Questa alterata secrezione può variare da forme severe, in cui la produzione di insulina è nulla o quasi (diabete di tipo I, pancreasectomia), a forme intermedie modulate dall’insulino-resistenza.

L’insulino-resistenza da sola non è in grado di slatentizzare un diabete mellito: è necessario un danno della secrezione. Le alterazioni del metabolismo del glucosio si associano inoltre a modifiche del metabolismo lipidico e proteico, predisponendo a complicanze vascolari: microvascolari (rene, arti inferiori, retina) e macrovascolari (cuore, cervello, arterie degli arti inferiori).

Il diabete si classifica in due tipologie principali:

– diabete mellito di tipo I (insulino-dipendente), che può avere cause immuno-mediate o idiopatiche;

– diabete mellito di tipo II (non insulino-dipendente), malattia metabolica caratterizzata da iperglicemia in un contesto di insulino-resistenza e deficienza insulinica relativa, nella maggior parte dei casi senza necessità di insulina.

Esiste poi il diabete gestazionale, che compare in gravidanza e regredisce dopo il parto.

Tra le sindromi secondarie ricordiamo:

– pancreasectomia (oggi non più praticata nelle pancreatiti, ma solo nei tumori),

– patologie del pancreas esocrino (es. pancreatite),

– patologie endocrine (acromegalia, sindrome di Cushing, feocromocitoma, poiché l’insulina è l’unico ormone ipoglicemizzante),

– tossicità da farmaci o sostanze chimiche (glucocorticoidi, tiazidici, ecc.).

Il diabete può rimanere a lungo silente. Si stima che, a fronte di una prevalenza diagnosticata del 4%, un ulteriore 4% resti non diagnosticato.

Per la diagnosi, le misurazioni della glicemia prevedono:

– glicemia a digiuno (da almeno 12 ore): due rilevazioni ?126 mg/dl;

– glicemia random >200 mg/dl, ma solo in paziente sintomatico (polidipsia, poliuria, nicturia, ecc.);

– curva da carico con 75 g di glucosio in 200-250 ml d’acqua: il test si esegue solo se la glicemia basale è <126 mg/dl, e la diagnosi si pone se a 2 ore la glicemia è >200 mg/dl.


71 di 72 Domande

La signora Bellini è una giovane donna ricoverata nel reparto di ginecologia ed ostetricia dopo un parto complicato da una rottura prematura delle membrane amnio-coriali ed un prolungato travaglio. Anamnesi patologica prossima: In seconda giornata sviluppa febbre con brivido associata ad ipotensione e intenso dolore addominale che fanno sospettare un’ endometrite purperale. Il Dott. Lanfranchi decide di sottoporre la paziente ad una radiografia del torace e decide di avviare la terapia antibiotica e reidratante con 4.000 ml di soluzione salina nelle successive 24 ore ma l’ ipertermia persiste e si ottiene un lieve incremento della pressione arteriosa. Improvvisamente la sig.ra Bellini presenta dispnea. Esame obiettivo: viene rilevata una SpO2 dell’ 82% che non aumenta anche con ossigenoterapia con FiO2 del 100%. Il Dott. Lanfranchi decide quindi di intubare la paziente e si eroga una FiO2 del 100%. Non si rileva turgore giugulare, all’ auscultazione polmonare si apprezzano crepitii diffusi bilateralmente. Esami di laboratorio-strumentali: viene rapidamente inviato in laboratorio un campione di sangue arterioso che evidenzia PaO2 di 62 mmHg e PaCO2 di 33 mmHg. L’ ECG mostra tachicardia sinusale. Viene effettuato un nuovo RX del torace che mostra un quadro polmonare modificato rispetto a quanto si era visto nel precedente. Sulla base dei dati forniti quale tra le seguenti è la diagnosi più probabile?

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La risposta corretta è la B.

Questo paziente molto probabilmente ha una ARDS e il rapporto PaO2/FiO2 è <200: la paziente ha un rapporto di 60 (FiO2 = 1 ovvero 100% e PaO2 di 60 mmHg: necessita di ossigeno al 100% per mantenere una pressione di PaO2 accettabile). La RX torace mostra infiltrati polmonari diffusi non riconducibili a eziologia cardiogena. L’EO evidenzia dispnea ingravescente a insorgenza improvvisa, con crepitii diffusi bilateralmente. La paziente presentata nel caso è verosimilmente affetta da ARDS in seguito a sepsi da endometrite postpartum.

La sindrome da distress respiratorio acuto (ARDS) è una grave malattia acuta polmonare. I fattori scatenanti sono numerosi: polmonite, shock, gravi traumi, sepsi, aspirazione di alimenti (ab ingestis), pancreatite. È caratterizzata da danno diffuso della membrana alveolo-capillare, con edema polmonare non cardiogenico (ricco di proteine) e insufficienza respiratoria acuta (ARF). Si osserva reclutamento di neutrofili nei capillari alveolari e formazione di membrane ialine. I neutrofili rilasciano chemochine (che richiamano istiociti), producono ROS, proteasi, leucotrieni, fattore di attivazione piastrinica, prostaglandine e altre molecole che danneggiano le barriere tra capillari e spazi aerei. Gli alveoli e l’interstizio si riempiono di proteine, detriti cellulari e liquido, con distruzione del surfattante, collasso alveolare e mismatch ventilazione/perfusione.

L’ARDS determina grave ipossiemia refrattaria all’ossigenoterapia. I criteri diagnostici comprendono:

– Opacità bilaterali alla RX non spiegabili da versamento, atelettasia o noduli.

– PaO2/FiO2 ?200 mmHg.

– Assenza di evidenza clinica di aumentata pressione atriale sinistra o insufficienza cardiaca (PCWP <18 mmHg). Una pressione di incuneamento capillare polmonare >18 mmHg orienta invece verso edema polmonare cardiogeno.

Secondo la “Definizione di Berlino 2012” l’ARDS si classifica in:

– Lieve: PaO2/FiO2 ?200 mmHg.

– Moderata: PaO2/FiO2 ?100 mmHg.

– Grave: PaO2/FiO2 ?100 mmHg.


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Una paziente di 58 anni si presenta presso il reparto di nutrizione clinica. La donna presenta BMI 20,9, circonferenza vita 88 cm, analisi ematochimiche (in allegato) in cui si presenta colesterolo LDL fuori range e glicemia a digiuno elevata.

Per il paziente diabetico è essenziale assumere cibi a basso indice glicemico. Qual è tra i seguenti alimenti quello che presenta il più basso indice glicemico?

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La risposta corretta è la A.

Il diabete è un gruppo di alterazioni caratterizzate da elevati livelli di glicemia, legati a un’alterata secrezione insulinica o a una ridotta sensibilità all’insulina. Questa alterata secrezione può variare da forme severe, in cui la produzione di insulina è nulla o quasi (diabete di tipo I, pancreasectomia), a forme intermedie modulate dall’insulino-resistenza. L’insulino-resistenza da sola non è in grado di slatentizzare un diabete mellito: serve un danno della secrezione. Le alterazioni del metabolismo del glucosio si accompagnano anche ad alterazioni del metabolismo lipidico e proteico, predisponendo a complicanze vascolari: microvascolari (rene, retina, arti inferiori) e macrovascolari (cuore, cervello, arterie periferiche). Il diabete si classifica in due tipologie principali: diabete mellito di tipo I (insulino-dipendente), con cause immuno-mediate o idiopatiche; diabete mellito di tipo II (non insulino-dipendente), malattia metabolica caratterizzata da iperglicemia in un contesto di insulino-resistenza e relativa deficienza insulinica, che nella maggior parte dei casi non richiede terapia insulinica. Esiste anche il diabete gestazionale, che si manifesta in gravidanza e regredisce dopo il parto. Tra le forme secondarie: pancreasectomia (oggi non più praticata nelle pancreatiti, ma solo nei tumori), patologie del pancreas esocrino (es. pancreatite), patologie endocrine (acromegalia, sindrome di Cushing, feocromocitoma, poiché l’insulina è l’unico ormone ipoglicemizzante), tossicità da farmaci o sostanze (glucocorticoidi, tiazidici, ecc.). Il diabete può progredire a lungo senza sintomi. Si calcola che, a fronte di una prevalenza diagnosticata del 4%, un ulteriore 4% rimane non diagnosticato. Per la diagnosi: glicemia a digiuno ?126 mg/dl in due misurazioni, glicemia random >200 mg/dl in presenza di sintomi (poliuria, polidipsia, nicturia), curva da carico con 75 g di glucosio (diagnosi se glicemia >200 mg/dl a 2 ore). Prima del test, la glicemia basale deve essere <126 mg/dl. Il test va eseguito in pazienti non ricoverati, in buone condizioni cliniche, dopo dieta abituale (non ridotta in carboidrati), a digiuno dalla mezzanotte, senza febbre, stress o fumo. Indicazioni alla curva da carico: glicemia alterata a digiuno (100–125 mg/dl), familiarità per diabete dai 30-40 anni, obesità, complicanze cardiovascolari (TIA, angina, claudicatio), soprattutto se obesi e fumatori, infezioni urinarie o cutanee ricorrenti con glicemia alterata. Il 90% dei casi è di tipo II, storicamente detto diabete dell’adulto (esordio >40 anni), ma oggi è sempre più precoce (anche a 18 anni), correlato all’obesità, in particolare infantile (Italia con alta prevalenza, soprattutto nel centro-sud). Nei gemelli monozigoti la concordanza è ~100% nel tipo II, mentre nel tipo I, pur avendo componente genetica, è solo del 50% per il ruolo di fattori ambientali. Anche nei monozigoti separati alla nascita la concordanza del tipo II rimane elevata, a dimostrazione della forte componente genetica, ancora non del tutto chiarita.


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