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1 di 94 Domande

Quale complicanza clinica NON si riscontra nell'IRC terminale?














La risposta corretta è la B

Nell’IRC terminale non si riscontra come complicanza l’artrite. La malattia renale cronica è classificata in 5 stadi: Stadio 1: velocità di filtrazione glomerulare normale (?90 mL/min/1,73 m²) con albuminuria persistente o malattia renale strutturale o ereditaria; Stadio 2: 60-89 mL/min/1,73 m²; Stadio 3a: 45-59 mL/min/1,73 m²; Stadio 3b: 30-44 mL/min/1,73 m²; Stadio 4: 15-29 mL/min/1,73 m²; Stadio 5: <15 mL/min/1,73 m². La velocità di filtrazione glomerulare può essere stimata tramite l’equazione CKD-EPI: 141 × (creatinina sierica)^-1,209 × 0,993^età, moltiplicata per 1,018 se donna e 1,159 se afroamericano (1,1799 per donne afroamericane). Questo calcolo è poco accurato negli anziani sedentari, obesi o molto magri. In alternativa, si può usare l’equazione di Cockcroft-Gault per stimare la clearance della creatinina, che tende a sovrastimare del 10-40%. Le complicanze comprendono quelle neurologiche (neuropatia periferica), ematologiche (anemia da ridotta produzione di eritropoietina), scheletriche (osteodistrofia, risposte C-D-E errate) e pericardite nel 20% dei pazienti con insufficienza renale (risposta A errata).


2 di 94 Domande

Nella brucellosi acuta qual e' il titolo minimo per la diagnosi:














La risposta corretta è la C.

La brucellosi (nota anche come "febbre ondulante", "febbre mediterranea" o "febbre maltese") è un’infezione zoonotica trasmessa all’uomo da animali infetti (bovini, ovini, caprini, cammelli, suini o altri) attraverso l’ingestione di prodotti alimentari non pastorizzati, in particolare lattiero-caseari, oppure per contatto diretto con tessuti o fluidi contaminati. Va sospettata in pazienti con febbre, malessere, sudorazione notturna e artralgie in presenza di esposizione epidemiologica significativa, come consumo di prodotti caseari non pastorizzati, contatto con animali in aree endemiche o esposizione professionale. Una diagnosi presuntiva può essere formulata sulla base di:

  • titolo anticorpale totale anti-Brucella ?1:160 mediante test di agglutinazione in provetta standard su siero prelevato dopo l’insorgenza dei sintomi;
  • rilevazione del DNA di Brucella in un campione clinico tramite reazione a catena della polimerasi (PCR).

3 di 94 Domande

"Può accadere ad un contribuente in buona fede di essere ingiustamente accusato di evasione fiscale. Il cittadino, di qualsiasi posizione sociale e economica, quando viene colpito da un accertamento fiscale si sente impotente di fronte all'Agenzia delle Entrate. La legge tuttavia garantisce ad ognuno una difesa e permette di far valere le proprie ragioni ricorrendo agli organi giudiziari competenti". Quale delle seguenti affermazioni puo' essere dedotta dal brano precedente?














La risposta corretta e' la '

Solo gli organi giudiziari sono competenti a dirimere un contenzioso fiscale

'.


4 di 94 Domande

Una sola delle seguenti affermazioni corrisponde al vero:














La risposta corretta e' la 'Eugenio Montale ricevette il Nobel'.


5 di 94 Domande

La festa nazionale italiana del 17 marzo 2011 ha celebrato:














La risposta corretta e' la '

La proclamazione ufficiale della nascita del Regno d'Italia

'.


6 di 94 Domande

Il prefisso in uno dei seguenti aggettivi NON obbedisce alla stessa logica degli altri:














La risposta corretta e' la 'Imbiancato'.


7 di 94 Domande

"Il dolore è una esperienza sensoriale evocata da stimoli che danneggiano o tentano di distruggere i tessuti. Percezione del tutto particolare, estremamente variabile da soggetto a soggetto in quanto a soglia, intensita', manifestazioni, durata, localizzazione e andamento nel tempo. Nell'uomo, la percezione del dolore è caratterizzata da un particolare tono affettivo spiacevole, e sovente da una localizzazione poco precisa". Dal testo NON si può dedurre che:














La risposta corretta e' la '

E' sempre possibile identificare il punto da cui parte la sensazione dolorosa

'.


8 di 94 Domande

Individuare la corretta successione cronologica delle seguenti opere, di cui si indicano in ordine alfabetico gli autori: Leopardi, Montale, Moravia, Pirandello, Verga.














La risposta corretta e' la '

Operette Morali - I Malavoglia - Il fu Mattia Pascal - Ossi di seppia - La Ciociara

'.


9 di 94 Domande

Individuare quale delle seguenti opere NON appartiene al genere letterario delle altre:














La risposta corretta e' la '

I fiori del male

'.


10 di 94 Domande

Indicare il verbo che completa in maniera corretta la seguente frase: "A partire da questa raccolta il romanziere manifesta un deciso impegno politico, il che .................... l'adozione di un linguaggio più realistico"














La risposta corretta e' la '

Comporta

'.


11 di 94 Domande

Per sinossi o sinopsi si intende:














La risposta corretta e' la '

Il compendio di un'opera

'.


12 di 94 Domande

A quale delle seguenti affermazioni equivale la frase: "Non tutti i miopi portano gli occhiali"?














La risposta corretta e' la '

C'è almeno un miope che non porta gli occhiali

'.


13 di 94 Domande

Chi segue fedelmente una dottrina o una teoria è detto:














La risposta corretta e' la '

Ortodosso

'.


14 di 94 Domande

Individuare il contrario di solerte tra:














La risposta corretta è la C
La domanda chiede di individuare il contrario di "solerte" tra diverse opzioni, con la risposta corretta che è "pigro". Solerte è un aggettivo che descrive una persona che agisce con diligenza, prontezza e attenzione ai dettagli, spesso con un atteggiamento proattivo nel portare a termine i compiti assegnati. Al contrario, pigro è un termine che si riferisce a una persona che tende a evitare il lavoro o lo sforzo, preferendo l'inattività o mostrando lentezza nel compiere le proprie attività. La relazione tra questi due termini è di opposizione diretta: mentre una persona solerte è caratterizzata da un'attività energica e sollecita, una persona pigra si distingue per la mancanza di motivazione e di iniziativa. Pertanto, nel contesto della domanda, "pigro" è l'antitesi naturale di "solerte", rendendolo la scelta corretta per identificare il contrario.

15 di 94 Domande

Quale dei seguenti abbinamenti è errato?














La risposta corretta e' la '

Mosca cocchiera: persona modesta e premurosa

'.


16 di 94 Domande

"Il morbo di Alzheimer è una forma di decadimento progressivo delle funzioni cerebrali la cui incidenza è anche legata all'età: attualmente varia dal 10% di affetti tra gli individui di 65 anni, al 35% di affetti tra gli individui di 85 anni. Poiché la vita media degli individui si è allungata la percentuale dei pazienti affetti da morbo di Alzheimer sulla popolazione totale è aumentata negli ultimi 20 anni". Quale delle seguenti affermazioni può essere dedotta dal brano precedente?














La risposta corretta e' la '

Il morbo di Alzheimer è un processo degenerativo

'.


17 di 94 Domande

"Il danno alle membrane cellulari e agli organuli può avvenire in diversi modi. Una delle modalità più comuni e importanti è quella che consegue al danno da radicali liberi. Radicale libero è una qualsiasi molecola che presenti un elettrone spaiato. Queste molecole, che sono altamente reattive e transitorie, derivano dal normale metabolismo ossidativo o dall'esposizione a radiazioni, a gas tossici, a sostanze chimiche e a farmaci". Quale delle seguenti affermazioni può' essere dedotta dal brano precedente?














La risposta corretta e' la '

Gli organuli possono essere danneggiati anche dai radicali liberi

'.


18 di 94 Domande

"Quando prende il treno, Carlo arriva sempre in ritardo a destinazione". Quale delle seguenti affermazioni può essere dedotta dalla frase precedente?














La risposta corretta e' la '

Carlo è arrivato in orario, quindi non ha preso il treno

'.


19 di 94 Domande

In un esame il punteggio finale può essere un qualunque numero intero compreso tra 0 e 180 (estremi compresi). Per essere promossi bisogna ottenere almeno il 45% del punteggio massimo ammissibile. Qual è il punteggio massimo che puo' aver ottenuto un alunno bocciato?














La risposta corretta è la B
In un esame il punteggio finale può essere un qualunque numero intero compreso tra 0 e 180 (estremi compresi). Per essere promossi bisogna ottenere almeno il 45% del punteggio massimo ammissibile. Qual è il punteggio massimo che può aver ottenuto un alunno bocciato? La risposta corretta è 80. Per determinare il punteggio minimo necessario per essere promossi, bisogna calcolare il 45% del punteggio massimo possibile, che è 180. Calcolando il 45% di 180 si ottiene 81, poiché 180 × 0,45 = 81. Questo significa che un alunno deve ottenere almeno 81 punti per essere promosso. Pertanto, il punteggio massimo che un alunno bocciato può ottenere è 80, poiché con 80 punti non si raggiunge il 45% richiesto per la promozione.

20 di 94 Domande

Un infermiere deve somministrare un farmaco, in quantità diverse, a due pazienti: Mauro e Lucia. Presi 60 mg del farmaco, l'infermiere ne tiene un quarto da parte e divide il resto tra Mauro e Lucia nel rapporto di 2 a 1. Quanti milligrammi di farmaco saranno somministrati a Mauro?














La risposta corretta e' la '

30

'.


21 di 94 Domande

Un indovino ha previsto che nessuno studente proveniente dall'Istituto ABC supererà questo test. Determinare cosa deve accadere necessariamente affinché la previsione si riveli falsa.














La risposta corretta è la D
Un indovino ha previsto che nessuno studente proveniente dall'Istituto ABC supererà questo test; la risposta corretta è che almeno uno studente che supera il test dovrà provenire dall'Istituto ABC. Questa risposta è corretta perché la previsione dell'indovino è che nessuno degli studenti dell'Istituto ABC supererà il test, il che significa che tutti gli studenti di quell'istituto falliranno. Per dimostrare che la previsione è falsa, è sufficiente che almeno uno studente dell'Istituto ABC superi il test, poiché questo contraddirebbe l'affermazione iniziale dell'indovino. Questa situazione è un esempio di come si possa confutare una previsione universale, che si esprime attraverso un'affermazione negativa universale, mostrando un singolo caso contrario. In logica, questo è noto come il metodo della confutazione per controesempio, dove l'esistenza di un solo controesempio è sufficiente a dimostrare che l'affermazione generale è falsa.

22 di 94 Domande

Determinare quale delle seguenti situazioni è NON compatibile con l'affermazione: "per superare questo test è necessario, ma non sufficiente, conoscere la matematica e non arrivare in ritardo".














La risposta corretta e' la '

Massimo non conosce la matematica, arriva puntuale, e supera il test

'.


23 di 94 Domande

Ad una festa partecipano 8 studenti, i quali complessivamente possiedono 17 cellulari. Determinare quale delle seguenti affermazioni è sicuramente vera.














La risposta corretta è la A
Alla festa partecipano 8 studenti, i quali complessivamente possiedono 17 cellulari, e la risposta corretta è che almeno un ragazzo possiede almeno 3 cellulari. Questa affermazione è vera perché, se ciascuno degli 8 studenti possedesse al massimo 2 cellulari, il numero totale di cellulari sarebbe 8 × 2 = 16, che è inferiore ai 17 cellulari posseduti complessivamente. Pertanto, per raggiungere il totale di 17, almeno uno studente deve possedere almeno un cellulare in più rispetto alla media massima di 2 cellulari per studente, il che implica che almeno un ragazzo deve avere almeno 3 cellulari. Questa deduzione si basa sul principio matematico del piccione, che afferma che se si distribuiscono più oggetti in un numero inferiore di contenitori, almeno un contenitore conterrà più di un oggetto.

24 di 94 Domande

Le pratiche di igiene orale hanno come scopo primario:














La risposta corretta e' la '

La rimozione della placca dentaria

'.


25 di 94 Domande

Nei versi danteschi "ditemi, accio' ch'ancor carte ne verghi / chi siete voi e chi è' quella turba" il verbo verghi sta per:














La risposta corretta e' la '

Scriva

'.


26 di 94 Domande

Se di una persona diciamo che è querula vogliamo dire che è :














La risposta corretta e' la '

Lamentosa

'.


27 di 94 Domande

Il verbo turlupinare significa:














La risposta corretta e' la '

Raggirare

'.


28 di 94 Domande

Se fossero vere le seguenti premesse: "ogni animale vola"; "l'asino è un animale" ne deriverebbe che:














La risposta corretta e' la '

L'asino vola

'.


29 di 94 Domande

Se diciamo che qualcuno parla con prosopopea intendiamo dire che:














La risposta corretta e' la '

Si dà aria d'importanza

'.


30 di 94 Domande

"Le posizioni di Goltz e le sue polemiche con Hitzig lasciano trasparire opposte concezioni del mondo. ... Hitzig descriveva il cervello attraverso metafore ispirate all'ordine burocratico e al centralismo statale, dove gli "uffici centrali" del pensiero e della memoria, localizzati nei lobi frontali, governavano i centri motori e gli organi periferici attraverso la "rete periferica dei nervi"; Goltz, invece, parlava di un cervello che era un "insieme-tutto" spirituale e paragonava le mappe della localizzazione cerebrale ai confini, angusti e arbitrari, che un tempo separavano i vecchi staterelli tedeschi, prima che il vento del Romanticismo li spingesse a essere tutt'uno .." Nel passo sopra riportato si utilizzano metafore volte a spiegare:














La risposta corretta e' la '

La localizzazione delle funzioni cerebrali

'.


31 di 94 Domande

Individuare l'abbinamento errato:














La risposta corretta e' la '

Tachimetro - cuore

'.


32 di 94 Domande

Nella frase "Questo quadro è bello e ben fatto" il termine ben è:














La risposta corretta e' la '

Avverbio

'.


33 di 94 Domande

Gli archeologi hanno trovato a Ebla in Siria tavolette in creta con i primi esempi di scrittura:














La risposta corretta e' la '

Cuneiforme

'.


34 di 94 Domande

Completare la frase: "Ambisco ........promozione al test d'ammissione con uno dei seguenti elementi:














La risposta corretta e' la '

alla

'.


35 di 94 Domande

In quale di queste frasi c'è un verbo di forma passiva?














La risposta corretta è la C
La domanda è: "In quale di queste frasi c'è un verbo di forma passiva?" e la risposta corretta è: "Prima della disgrazia quel medico era molto stimato". La frase contiene un verbo di forma passiva perché il verbo "stimato" è il participio passato del verbo "stimare" ed è usato in combinazione con il verbo ausiliare "era", formando così una costruzione passiva. Nella forma passiva, il soggetto della frase subisce l'azione espressa dal verbo piuttosto che compierla. In questo caso, "quel medico" è il soggetto che riceve l'azione di essere stimato, mentre nella forma attiva, sarebbe qualcuno a stimare il medico. La costruzione passiva è spesso utilizzata per mettere in risalto l'oggetto dell'azione piuttosto che chi compie l'azione stessa, ed è comune in contesti in cui il soggetto agente è sconosciuto o irrilevante.

36 di 94 Domande

Completa la seguente frase: "Viste le sue scoperte ............... il premio Nobel".














La risposta corretta e' la '

Le spetterebbe

'.


37 di 94 Domande

"E' importante specificare il concetto di rischio limitato di cancerogenicità [...] declinato come l'osservazione di una associazione positiva tra esposizione alla gente sotto esame è'cancro, per la quale un'interpretazione di causa/effetto è considerata credibile ma anche che la possibilità che quest'ultima sia dovuta al caso o a effetti confondenti non può essere scartata"Quale delle seguenti affermazioni è deducibile dal brano apparso su un quotidiano nazionale?














La risposta corretta e' la '

Non è dimostrato un nesso causale tra esposizione all'agente e cancro

'.


38 di 94 Domande

Completare con l'aggettivo corretto la frase: "L'ecografia addominale è un'indagine non ... "














La risposta corretta e' la '

Invasiva

'.


39 di 94 Domande

In corrispondenza di quale fase può verificarsi un'eclissi di Luna?














La risposta corretta è la A
In corrispondenza di quale fase può verificarsi un'eclissi di Luna? Plenilunio. Un'eclissi di Luna si verifica quando la Terra si trova esattamente tra il Sole e la Luna, proiettando la sua ombra sulla superficie lunare. Questo allineamento può avvenire solo durante la fase di plenilunio, poiché è l'unico momento in cui la Luna è completamente illuminata dal Sole e si trova esattamente opposta ad esso rispetto alla Terra. Durante il plenilunio, l'orbita della Luna può intersecare il piano dell'orbita terrestre, noto come eclittica, permettendo così l'allineamento necessario per l'eclissi. Se la Luna, la Terra e il Sole non sono perfettamente allineati, si verifica un'eclissi parziale o penombrale, ma l'eclissi totale di Luna è possibile solo durante il plenilunio.

40 di 94 Domande

Riccardo afferma che "tutti gli obesi sono simpatici". Quale delle seguenti condizioni è necessaria per poter concludere che l'affermazione di Riccardo è falsa?














La risposta corretta e' la '

Deve esistere almeno un obeso che non è simpatico

'.


41 di 94 Domande

Quale tra i seguenti numeri romani indica il valore più alto?














La risposta corretta è la A
La domanda chiede quale tra i seguenti numeri romani indica il valore più alto e la risposta corretta è DCCLXXIV. I numeri romani sono un sistema di numerazione che utilizza lettere dell'alfabeto latino per rappresentare valori numerici. In questo sistema, le lettere principali sono I, V, X, L, C, D e M, che corrispondono rispettivamente ai valori 1, 5, 10, 50, 100, 500 e 1000. Per determinare il numero rappresentato da una combinazione di queste lettere, si sommano i valori delle lettere, tenendo conto che una lettera posta prima di una di valore maggiore indica una sottrazione. Nel caso di DCCLXXIV, il numero è composto da D (500), C (100), C (100), L (50), X (10), X (10), V (5) e I (1). Sommando questi valori, si ottiene 500 + 100 + 100 + 50 + 10 + 10 + 5 + 1, che equivale a 774, il valore più alto tra le opzioni proposte.

42 di 94 Domande

Anita Garibaldi, la compagna dell'Eroe dei due Mondi, morì nel 1849 nelle paludi romagnole, mentre fuggiva a seguito del fallimento dell'esperienza:














La risposta corretta e' la '

Della Repubblica romana

'.


43 di 94 Domande

Si definiscono amminoacidi essenziali quelli che:














La risposta corretta e' la '

Non possono essere sintetizzati dall'organismo umano

'.


44 di 94 Domande

Quale dei seguenti abbinamenti NON è corretto?














La risposta corretta e' la '

Lisina - digestione lisosomiale

'.


45 di 94 Domande

Quale dei seguenti termini NON è collegabile agli elementi dentari?














La risposta corretta e' la '

Fluorescina

'.


46 di 94 Domande

Quale delle seguenti definizioni NON è corretta?














La risposta corretta è la B
Quale delle seguenti definizioni NON è corretta? Nucleosoma - sede della costruzione delle subunità ribosomiali. La definizione è errata perché il nucleosoma è l’unità fondamentale della cromatina, costituita da ~147 bp di DNA avvolte attorno a un ottamero istonico, con funzione principale di compattazione del DNA e regolazione epigenetica dell’espressione genica. La sede della biogenesi delle subunità ribosomiali è invece il nucleolo, un compartimento nucleare privo di membrana dove avvengono trascrizione dell’rRNA (da parte della RNA polimerasi I), processamento degli rRNA e assemblaggio iniziale con le proteine ribosomiali. Le proteine ribosomiali sono sintetizzate nel citoplasma e importate nel nucleolo per l’assemblaggio dei pre-ribosomi 40S e 60S, che poi maturano ulteriormente. Il nucleosoma non partecipa direttamente alla sintesi o al processamento dell’rRNA, se non indirettamente modulando l’accessibilità della cromatina. La confusione nasce dall’assonanza tra nucleosoma e nucleolo, ma sono strutture e funzioni completamente diverse.

47 di 94 Domande

La cellula cancerosa è caratterizzata dal fatto che:














La risposta corretta e' la '

Perde l'inibizione da contatto

'.


48 di 94 Domande

Quale delle seguenti affermazioni è ERRATA?














La risposta corretta e' la '

La cellula procariotica contiene mitocondri

'.


49 di 94 Domande

La patologia infartuale:














La risposta corretta e' la '

E' una necrosi ischemica localizzata

'.


50 di 94 Domande

Nelle cellule degli eucarioti, durante il processo catabolico che porta alla demolizione di una molecola di glucosio, in quale delle seguenti fasi viene liberato il maggior numero di molecole di CO2?














La risposta corretta e' la '

Il ciclo di Krebs

'.


51 di 94 Domande

Quale delle seguenti funzioni NON è svolta dal fegato?














La risposta corretta e' la '

La secrezione di glucagone

'.


52 di 94 Domande

In una coppia la madre è di gruppo sanguigno A ed ha una visione normale dei colori e il padre è omozigote per il gruppo sanguigno B ed è daltonico (carattere recessivo legato al cromosoma X). Si può affermare che la coppia NON potrà, in nessun caso, avere:














La risposta corretta e' la '

Figlie femmine di gruppo A non daltoniche

'.


53 di 94 Domande

Il codice genetico è definito degenere o anche ridondante perchè:














La risposta corretta e' la '

Un amminoacido può essere codificato da più codoni

'.


54 di 94 Domande

Indicare tra i seguenti incroci quello che permette di stabilire se due geni sono tra loro associati.














La risposta corretta e' la 'AaBb x aabb'.


55 di 94 Domande

Se si escludono mutazioni genetiche, tutte le cellule eucariotiche che si originano da una divisione mitotica:














La risposta corretta e' la '

Hanno sempre lo stesso genotipo della cellula madre

'.


56 di 94 Domande

Quale dei seguenti meccanismi NON contribuisce alla regolazione dell'espressione genica in una cellula eucariotica?














La risposta corretta e' la '

L'apoptosi

'.


57 di 94 Domande

In quale dei seguenti ambiti NON trova applicazione la tecnica della reazione a catena della polimerasi (PCR)?














La risposta corretta è la A
In quale dei seguenti ambiti NON trova applicazione la tecnica della reazione a catena della polimerasi (PCR)? Dosaggi ormonali. La PCR amplifica acidi nucleici (DNA/RNA) e serve a rilevare o quantificare sequenze genetiche; gli ormoni, invece, sono piccole molecole steroidee o peptidiche/proteiche prive di acidi nucleici, quindi non sono bersagli della PCR. La misurazione dei livelli ormonali in siero o plasma richiede immunodosaggi (ELISA, chemiluminescenza, RIA) o spettrometria di massa, che riconoscono epitopi proteici o masse molecolari. Anche quando si usa RT-qPCR per valutare l’espressione dei geni ormonali, si quantifica l’mRNA tissutale e non la concentrazione dell’ormone circolante. Al contrario, la PCR è indicata per diagnosi di infezioni, studi di genotipo e oncologia molecolare, dove il bersaglio è materiale genetico. Pertanto i dosaggi ormonali sono correttamente l’ambito in cui la PCR non trova applicazione.

58 di 94 Domande

Per quale delle seguenti malattie è indicato l'uso di antibiotici per combattere l'agente patogeno che ne è la causa?














La risposta corretta e' la '

Tubercolosi

'.


59 di 94 Domande

Quale delle seguenti strutture o regioni del sistema nervoso NON è associata in modo corretto ad una delle sue funzioni?














La risposta corretta e' la '

Talamo - produzione degli ormoni ADH (antidiuretico) ed ossitocina

'.


60 di 94 Domande

Quale delle seguenti affermazioni NON è riferibile alle molecole di interferone?














La risposta corretta è la E
Quale delle seguenti affermazioni NON è riferibile alle molecole di interferone? Sono anticorpi specifici contro batteri gram-positivi. Gli interferoni sono citochine prodotte da cellule dell’ospite (es. leucociti, fibroblasti, linfociti T/NK) in risposta a infezioni, soprattutto virali, e non sono immunoglobuline; agiscono legandosi a recettori specifici e attivando la via JAK-STAT con induzione di geni a effetto antivirale (es. PKR, OAS, Mx), up-regolazione di MHC e potenziamento dell’attività di NK e macrofagi. Gli anticorpi, al contrario, sono prodotti dai linfociti B, hanno specificità per epitopi antigenici e possono opsonizzare e neutralizzare batteri, inclusi i gram-positivi. Gli interferoni non hanno specificità per batteri gram-positivi né agiscono come molecole di riconoscimento antigenico; il loro ruolo è prevalentemente antivirale e immunomodulante, con effetti indiretti sull’immunità antibatterica. Pertanto l’affermazione proposta descrive proprietà degli anticorpi e non degli interferoni, risultando correttamente la scelta “NON riferibile”.

61 di 94 Domande

Se nella reazione 3NO2 + H2O ? 2HNO3 + NO si formano 1,80 mol di NO, allora nella stessa reazione:














La risposta corretta è la E
Nella reazione 3NO? + H?O ? 2HNO? + NO, se si formano 1,80 mol di NO, allora si formano anche 3,60 mol di HNO?. Questa affermazione è corretta perché la reazione chimica bilanciata indica che per ogni mole di NO prodotta, vengono formate due moli di HNO?. Dato che il rapporto stechiometrico tra NO e HNO? è di 1:2, la produzione di 1,80 mol di NO implica la formazione di 2 × 1,80 mol di HNO?, cioè 3,60 mol. Questo calcolo si basa sul principio di conservazione della massa e sul bilanciamento delle equazioni chimiche, che assicura che il numero di atomi di ciascun elemento sia lo stesso su entrambi i lati della reazione. Pertanto, il rapporto molare derivato dall'equazione bilanciata consente di determinare quantitativamente la quantità di prodotti formati.

62 di 94 Domande

A quante moli corrispondono 9,0 ml di un composto avente P.M. 153, e densità 1,7 g/ml?














La risposta corretta è la C
A quante moli corrispondono 9,0 ml di un composto avente P.M. 153, e densità 1,7 g/ml? La risposta corretta è 0.10. Per calcolare il numero di moli, è necessario determinare la massa del composto utilizzando la sua densità e il volume. Moltiplicando la densità (1,7 g/ml) per il volume (9,0 ml), si ottiene una massa di 15,3 grammi. Successivamente, si utilizza la massa molare (P.M.) del composto, che è 153 g/mol, per convertire la massa in moli. Dividendo la massa del composto (15,3 g) per la massa molare (153 g/mol), si ottiene il numero di moli, che è 0.10. Questo calcolo conferma che la risposta corretta alla domanda è 0.10 moli.

63 di 94 Domande

Quale è la formula bruta del dimetilchetone?














La risposta corretta è la A
La formula bruta del dimetilchetone è C?H?O. Il dimetilchetone, comunemente noto come acetone, è il chetone più semplice e la sua struttura chimica comprende tre atomi di carbonio, sei atomi di idrogeno e un atomo di ossigeno. La molecola è composta da un gruppo carbonile (C=O) legato a due gruppi metilici (CH?), il che conferisce la sua caratteristica struttura chimica. Il nome "dimetilchetone" deriva proprio dalla presenza di questi due gruppi metilici legati al gruppo carbonile. La formula bruta C?H?O riflette il numero totale di ciascun tipo di atomo presente nella molecola, senza indicare la disposizione specifica degli atomi, che è invece descritta dalla formula di struttura. L'acetone è un solvente organico comune e viene utilizzato in numerose applicazioni industriali e domestiche, inclusi solventi per vernici e prodotti per la rimozione dello smalto per unghie.

64 di 94 Domande

Quale è la formula bruta dell'aldeide propionica (propanale)?














La risposta corretta e' la '

C3H6O

'.


65 di 94 Domande

Per quanti atomi di idrogeno il benzene differisce dal cicloesano?














La risposta corretta è la D
La domanda chiede per quanti atomi di idrogeno il benzene differisce dal cicloesano, e la risposta corretta è 6. Il benzene ha la formula chimica C?H?, mentre il cicloesano ha la formula C?H??. Entrambe le molecole sono composte da sei atomi di carbonio, ma differiscono nel numero di atomi di idrogeno. Il cicloesano è un cicloalcano saturo, il che significa che tutti i legami tra gli atomi di carbonio sono singoli, permettendo la massima saturazione con atomi di idrogeno, ovvero 12 atomi di idrogeno. Al contrario, il benzene è un composto aromatico con una struttura ad anello contenente tre doppi legami coniugati, che riducono il numero di atomi di idrogeno a 6. Questa differenza nei legami e nella saturazione è la ragione per cui il benzene ha 6 atomi di idrogeno in meno rispetto al cicloesano.

66 di 94 Domande

In 100 ml di una soluzione 2M sono presenti 6 grammi di soluto. Qual e? il peso molecolare del soluto in u.m.a.?














La risposta corretta e' la '

30

'.


67 di 94 Domande

Indicare quale delle seguenti reazioni NON è corretta.














La risposta corretta è la A
La reazione NH? + H?SO? = NH?SO? non è corretta. Questa reazione è tecnicamente corretta nella sua forma finale, ma è incompleta nel rappresentare il processo chimico dettagliato. In una reazione acido-base tra ammoniaca (NH?) e acido solforico (H?SO?), l'ammoniaca agisce come una base e accetta un protone dall'acido solforico, formando lo ione ammonio (NH??) e il bisolfato (HSO??) come prodotti intermedi. La reazione complessiva corretta dovrebbe essere rappresentata come 2 NH? + H?SO? ? (NH?)?SO?, in cui due molecole di ammoniaca sono necessarie per neutralizzare completamente una molecola di acido solforico, formando solfato di ammonio ((NH?)?SO?) come prodotto finale. La reazione data nella domanda omette il rapporto stechiometrico corretto e non rappresenta accuratamente il bilancio di massa e carica, portando a una rappresentazione errata della reazione.

68 di 94 Domande

Identificare la corretta combinazione dei coefficienti stechiometrici dopo aver bilanciato la seguente reazione redox. IO3-+ H2S --> I2 + SO32- + H2O + H+














La risposta corretta è la A
La combinazione corretta dei coefficienti stechiometrici dopo aver bilanciato la reazione redox IO?? + H?S ? I? + SO?²? + H?O + H? è 6:5 ? 3:5:3:4. Per bilanciare questa reazione redox, è necessario considerare il trasferimento di elettroni tra gli atomi coinvolti. Lo iodato (IO??) viene ridotto a iodio molecolare (I?) mentre il solfuro di idrogeno (H?S) viene ossidato a solfito (SO?²?). Bisogna determinare i numeri di ossidazione degli elementi coinvolti: lo iodio passa da +5 a 0 e lo zolfo da -2 a +4. Calcolando il numero di elettroni trasferiti, si trova che 6 molecole di IO?? richiedono 10 elettroni per essere ridotte, mentre 5 molecole di H?S forniscono esattamente 10 elettroni ossidandosi. Così, i coefficienti stechiometrici vengono determinati per bilanciare sia la massa che la carica, risultando nella combinazione 6:5 ? 3:5:3:4, che garantisce che gli atomi e le cariche siano bilanciati su entrambi i lati dell'equazione.

69 di 94 Domande

Quale tra le seguenti formule di composti organici rappresenta un generico estere?














La risposta corretta è la A
La domanda chiede quale tra le seguenti formule di composti organici rappresenta un generico estere e la risposta corretta è RCOOR'. Gli esteri sono composti organici derivati dagli acidi carbossilici in cui il gruppo ossidrilico (-OH) è sostituito da un gruppo alchilico (-OR'). La struttura generale di un estere è caratterizzata dalla presenza del gruppo funzionale -COO- che collega una catena alchilica (R) a un'altra catena alchilica (R'). Questa configurazione conferisce agli esteri le loro proprietà distintive, come l'aroma e la volatilità, che li rendono comuni in fragranze e sapori. La formula RCOOR' rappresenta quindi in modo generico la struttura di un estere, dove R e R' possono essere catene alchiliche o ariliche di diversa lunghezza e complessità.

70 di 94 Domande

Attraverso una membrana semipermeabile vengono messe a contatto due soluzioni acquose di glucosio, C6H12O6. La soluzione (a) è 0,325 M, la soluzione (b) è 0,0325 M. Quale delle seguenti affermazioni NON è corretta?














La risposta corretta e' la '

Il glucosio passa dalla soluzione (a) alla soluzione (b)

'.


71 di 94 Domande

Indicare cosa hanno in comune l'isotopo 58Fe e l'isotopo 59Co.














La risposta corretta è la A
La domanda chiede cosa abbiano in comune l'isotopo 58Fe e l'isotopo 59Co, e la risposta corretta è che condividono lo stesso numero di neutroni. Gli isotopi sono varianti dello stesso elemento chimico che differiscono per il numero di neutroni nel nucleo. L'isotopo 58Fe ha un numero atomico di 26, il che significa che ha 26 protoni, e quindi possiede 32 neutroni (58 - 26 = 32). L'isotopo 59Co ha un numero atomico di 27, quindi ha 27 protoni, e di conseguenza ha anch'esso 32 neutroni (59 - 27 = 32). Pertanto, nonostante siano isotopi di elementi chimici diversi, condividono lo stesso numero di neutroni, che è il motivo per cui la risposta è corretta.

72 di 94 Domande

Una potenza perfetta è un numero intero che si può scrivere nella forma ab, con a e b interi maggiori o uguali a 2. Determinare quale dei seguenti interi NON è una potenza perfetta.














La risposta corretta è la C
La domanda chiede quale dei seguenti interi non sia una potenza perfetta e la risposta corretta è 500. Un numero è una potenza perfetta se esiste un intero a elevato a un altro intero b (entrambi maggiori o uguali a 2) che risulti nel numero stesso. Per verificare se 500 è una potenza perfetta, dobbiamo scomporlo nei suoi fattori primi: 500 = 2² × 5³. Nessuna combinazione di questi fattori permette di esprimere 500 nella forma a^b con b ? 2, poiché non esiste un intero a che, elevato a una potenza intera b ? 2, dia come risultato 500. Ad esempio, 2^3 = 8, 5^3 = 125 e nessun altro prodotto di potenze di 2 e 5 con esponenti interi maggiori o uguali a 2 dà esattamente 500. Pertanto, 500 non può essere scritto come una potenza perfetta, confermando che non soddisfa la condizione richiesta dalla definizione.

73 di 94 Domande

Sia a = 10012 - 9992 . Determinare quale delle seguenti relazioni è verificata.














La risposta corretta è la A
La domanda chiede di determinare quale relazione è verificata per a = 1001² - 999², e la risposta corretta è che 3000 < a < 5000. Questa espressione può essere risolta utilizzando la formula della differenza di quadrati, che afferma che x² - y² = (x - y)(x + y). Applicando questa formula, otteniamo a = (1001 - 999)(1001 + 999), che si semplifica in a = 2 * 2000 = 4000. Pertanto, la risposta corretta è che a è uguale a 4000, che rientra nell'intervallo 3000 < a < 5000, confermando così la correttezza della relazione indicata.

74 di 94 Domande

Determinare quante sono le parole di 7 lettere (anche senza senso) che si possono scrivere utilizzando solo le 4 lettere A, C, G, T (si intende che non bisogna necessariamente utilizzare tutte le 4 lettere, per cui per esempio anche la parola AGGTATA va bene).














La risposta corretta è la C
Determinare quante sono le parole di 7 lettere (anche senza senso) che si possono scrivere utilizzando solo le 4 lettere A, C, G, T (si intende che non bisogna necessariamente utilizzare tutte le 4 lettere, per cui per esempio anche la parola AGGTATA va bene). Risposta corretta: 4?. La domanda chiede di calcolare il numero totale di combinazioni possibili di parole di 7 lettere utilizzando un alfabeto di 4 lettere, A, C, G e T. Poiché ogni posizione della parola può essere occupata da una qualsiasi delle 4 lettere, il problema si riduce a calcolare il numero di permutazioni con ripetizione in cui ogni posizione della parola può essere una delle 4 lettere disponibili. La formula per calcolare il numero di tali permutazioni è data da n^k, dove n è il numero di elementi tra cui scegliere (in questo caso 4 lettere) e k è il numero di posizioni (in questo caso 7 lettere). Pertanto, il numero totale di parole di 7 lettere che si possono formare è 4^7, che risulta in 16.384 possibili combinazioni.

75 di 94 Domande

Un cane e? legato, mediante una catena lunga 13 m, a un palo che dista 5 m da un sentiero rettilineo. Determinare la lunghezza del tratto di sentiero accessibile al cane.














La risposta corretta è la B
Un cane è legato, mediante una catena lunga 13 m, a un palo che dista 5 m da un sentiero rettilineo. Determinare la lunghezza del tratto di sentiero accessibile al cane. Risposta corretta: 24m. La situazione descritta può essere visualizzata come un cerchio di raggio 13 m, centrato sul palo, che rappresenta l'area entro cui il cane può muoversi. Il sentiero rettilineo è una linea che dista 5 m dal palo. Per determinare il tratto di sentiero accessibile al cane, dobbiamo considerare il segmento del cerchio che interseca la linea del sentiero. Il raggio del cerchio è maggiore della distanza dal palo al sentiero, quindi il cerchio interseca il sentiero in due punti. Utilizzando il teorema di Pitagora, possiamo calcolare la lunghezza del segmento del sentiero compreso tra questi due punti di intersezione. La distanza dal palo al sentiero è il cateto minore di un triangolo rettangolo, mentre il raggio del cerchio è l'ipotenusa. La lunghezza del segmento di sentiero accessibile è quindi data da 2 volte la radice quadrata della differenza tra il quadrato del raggio del cerchio e il quadrato della distanza dal palo al sentiero, ossia 2?(13² - 5²) = 24 m.

76 di 94 Domande

Consideriamo la funzione f(x) = sin(x) + cos(2x), definita per ogni x reale. Determinare quale delle seguenti affermazioni relative alla funzione f(x) è FALSA.














La risposta corretta è la D
La domanda chiede di determinare quale affermazione sulla funzione f(x) = sin(x) + cos(2x) è falsa, e la risposta corretta è che "non si annulla mai". La funzione f(x) = sin(x) + cos(2x) si annulla per alcuni valori di x, quindi l'affermazione che non si annulla mai è falsa. Per dimostrare che f(x) si annulla, consideriamo che sin(x) e cos(2x) sono funzioni periodiche e continue, e quindi esistono valori di x per cui sin(x) e cos(2x) si combinano per dare zero. Ad esempio, se x = ?/2, abbiamo sin(?/2) = 1 e cos(?) = -1, quindi f(?/2) = 1 - 1 = 0. Questo dimostra che la funzione si annulla per x = ?/2, contraddicendo l'affermazione che non si annulla mai, rendendola quindi falsa.

77 di 94 Domande

Un contenitore cilindrico e un contenitore conico hanno la stessa altezza, pari a 10 cm, e la stessa area di base, pari a 103 cm2. Entrambi poggiano con la loro base su un piano orizzontale e sono interamente riempiti con un olio avente una densità di 900 g/l. Assumendo che sia g=10 m/s2, l'intensità della forza esercitata dall'olio sul fondo del recipiente è:














La risposta corretta è la B
Un contenitore cilindrico e un contenitore conico hanno la stessa altezza di 10 cm e la stessa area di base di 10³ cm², e l'intensità della forza esercitata dall'olio sul fondo del recipiente è 90 N sia per il cilindro che per il cono. La forza esercitata dall'olio sul fondo del recipiente è determinata dalla pressione esercitata dal fluido, che dipende solo dall'altezza della colonna di liquido e dalla densità del liquido stesso, non dalla forma del recipiente. La pressione al fondo è data dalla formula P = ?gh, dove ? è la densità del liquido (900 kg/m³), g è l'accelerazione di gravità (10 m/s²) e h è l'altezza della colonna di liquido (0,1 m). Calcolando, otteniamo P = 900 * 10 * 0,1 = 900 Pa. La forza sulla base è quindi F = P * A, dove A è l'area della base (10?¹ m²), quindi F = 900 * 10?¹ = 90 N. Poiché la pressione dipende solo dall'altezza e dalla densità, la forma del recipiente non influisce sulla forza esercitata sul fondo, risultando in 90 N per entrambi i contenitori.

78 di 94 Domande

La differenza di potenziale elettrico ai capi di una lampadina è costante e pari a 100 V. Per un periodo di tempo pari a 1000 s la lampadina assorbe una potenza elettrica di 160 W. Sapendo che la carica dell'elettrone è 1,60 . 10-19 C, quanti elettroni si può ritenere abbiano attraversato una sezione trasversale del filo che alimenta la lampadina nell'intervallo di tempo considerato?














La risposta corretta è la D
La differenza di potenziale elettrico ai capi di una lampadina è costante e pari a 100 V. Per un periodo di tempo pari a 1000 s la lampadina assorbe una potenza elettrica di 160 W. Sapendo che la carica dell'elettrone è 1,60 . 10-19 C, quanti elettroni si può ritenere abbiano attraversato una sezione trasversale del filo che alimenta la lampadina nell'intervallo di tempo considerato? La risposta corretta è 10²². Per determinare il numero di elettroni che attraversano la lampadina, bisogna prima calcolare la corrente elettrica utilizzando la formula della potenza elettrica P = V * I, dove P è la potenza, V è la differenza di potenziale e I è la corrente. Da questa formula, si ricava I = P / V = 160 W / 100 V = 1,6 A. La corrente elettrica è definita come I = Q / t, dove Q è la carica totale e t è il tempo. Conoscendo il tempo t = 1000 s, si calcola la carica totale Q = I * t = 1,6 A * 1000 s = 1600 C. Infine, per trovare il numero di elettroni, si divide la carica totale per la carica di un singolo elettrone: numero di elettroni = Q / e = 1600 C / (1,60 * 10^-19 C) = 10²² elettroni.

79 di 94 Domande

Una pallina di gomma viene lasciata cadere, da ferma, da una altezza di 1 m, e rimbalza sul pavimento. Si osserva che l'energia cinetica della pallina, tra l'istante subito prima e l'istante subito dopo ogni rimbalzo, diminuisce del 20%. Dopo il terzo rimbalzo, trascurando l'attrito con l'aria, a quale altezza massima ci aspettiamo che possa arrivare la pallina?














La risposta corretta e' la '

Circa 51 cm

'.


80 di 94 Domande

La maggior presenza di ossigeno in camera operatoria rende pericolosa la formazione di scintille. Al solo fine di scongiurare il rischio di produzione di scintille per via elettrostatica, gli operatori sanitari dovrebbero:














La risposta corretta è la A
La domanda chiede come gli operatori sanitari possano evitare la produzione di scintille elettrostatiche in una camera operatoria ricca di ossigeno, e la risposta corretta è che dovrebbero indossare scarpe in grado di condurre per scaricare a terra qualsiasi carica. Questa misura è cruciale perché l'accumulo di cariche elettrostatiche sul corpo umano può generare scintille quando viene a contatto con materiali conduttivi, un rischio particolarmente elevato in ambienti saturi di ossigeno dove anche una piccola scintilla può innescare incendi o esplosioni. Le scarpe conduttive, spesso dotate di suole in materiali come il cuoio o il carbonio, consentono di dissipare in modo sicuro le cariche elettrostatiche accumulatesi sul corpo, trasferendole al suolo. Questo processo di scarico a terra riduce significativamente il rischio di formazione di scintille, garantendo un ambiente più sicuro per i pazienti e il personale medico. È importante che queste scarpe siano parte integrante dell'equipaggiamento standard in sala operatoria per minimizzare i rischi associati all'elettricità statica.

81 di 94 Domande

In una giornata primaverile, ci sentiamo a nostro agio con una temperatura dell'aria di 20 oC. Se ci immergiamo completamente in acqua a 20 oC, invece, sentiamo freddo. Relativamente alla situazione descritta, quale è la spiegazione più plausibile?














La risposta corretta è la E
La temperatura dell'aria e dell'acqua è di 20°C, ma ci sentiamo freddi in acqua a causa della maggiore conduttività termica dell'acqua rispetto all'aria. La spiegazione risiede nel fatto che la conduzione è il processo di trasferimento di calore attraverso un materiale e dipende dalla conduttività termica del materiale stesso. L'acqua ha una conduttività termica significativamente più alta rispetto all'aria, il che significa che è più efficace nel trasferire calore dal corpo umano verso l'esterno. Quando siamo immersi in acqua, il calore corporeo viene trasferito più rapidamente all'acqua circostante, facendoci percepire una sensazione di freddo. Al contrario, l'aria, con la sua bassa conduttività termica, trasferisce il calore meno efficacemente, permettendo al corpo di mantenere una temperatura superficiale più confortevole. Questo spiega perché, nonostante la stessa temperatura, l'esperienza termica differisca notevolmente tra aria e acqua.

82 di 94 Domande

In un contenitore ci sono 2 litri di liquido, di cui il 75% è vino ed il restante 25%è? acqua. Determinare quanti centimetri cubi di vino bisogna aggiungere per portare la percentuale di vino all'80%.














La risposta corretta è la B
In un contenitore ci sono 2 litri di liquido, di cui il 75% è vino e il restante 25% è acqua. Determinare quanti centimetri cubi di vino bisogna aggiungere per portare la percentuale di vino all'80%. Risposta corretta: 500. Inizialmente, il contenitore contiene 1.5 litri di vino e 0.5 litri di acqua, per un totale di 2 litri. Per far sì che la percentuale di vino diventi l'80%, dobbiamo considerare la nuova quantità totale di liquido dopo l'aggiunta di vino, che chiameremo V. La nuova quantità di vino sarà 1.5 + x, dove x è il volume di vino aggiunto. La nuova percentuale di vino è quindi (1.5 + x) / (2 + x) = 0.8. Risolvendo l'equazione 1.5 + x = 0.8(2 + x), otteniamo 1.5 + x = 1.6 + 0.8x. Isolando x, abbiamo 1.5 - 1.6 = 0.8x - x, che semplifica a -0.1 = -0.2x. Dividendo entrambi i lati per -0.2, otteniamo x = 0.5 litri, che corrisponde a 500 centimetri cubi di vino da aggiungere.

83 di 94 Domande

In figura è rappresentato uno schema della sequenza genica che costituisce l’operone Lac (sequenza genica che regola la produzione delle lattasi) dei procarioti. Si tratta di una sequenza regolatrice che determina la produzione di lattasi, quando?

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La risposta corretta è la B

La domanda chiede quando l’operone lac, sequenza regolatrice della produzione di lattasi, induce l’espressione: la risposta corretta è “Quando è presente lattosio nel mezzo di coltura”. Nel sistema lac dei procarioti, in assenza di lattosio il repressore LacI si lega all’operatore e impedisce all’RNA polimerasi di trascrivere i geni lacZYA; quando è presente lattosio, una parte viene isomerizzata in allolattosio che funge da induttore legandosi a LacI, causandone il distacco dall’operatore e consentendo l’avvio della trascrizione, inclusa la sintesi di ?-galattosidasi (lattasi). L’espressione è massima se il glucosio è basso perché il complesso cAMP-CAP facilita il reclutamento dell’RNA polimerasi, ma la condizione chiave che rimuove la repressione è la presenza di lattosio. In sintesi, il lattosio segnala alla cellula di esprimere gli enzimi necessari al suo metabolismo attivando l’operone lac.


84 di 94 Domande

Un bambino di 2 anni di origine africana si presenta con tumefazioni dolorose della mani e piedi. Dati di laboratorio mettono in evidenza una emoglobina di 9g/dl, una conta dei globuli bianchi di 11500/mm3 ed una conta delle piastrine di 250000/mm3. Quale dei seguenti esami di laboratorio dara' supporto alla tua diagnosi?














La risposta corretta è la B

Il quadro clinico descritto è compatibile con anemia falciforme o drepanocitosi, un’emoglobinopatia caratterizzata dalla produzione di catene globiniche quantitativamente normali ma qualitativamente alterate. La causa della deformazione dei globuli rossi è una sostituzione amminoacidica (Glu ? Val) che favorisce l’aggregazione delle molecole di Hb con formazione di polimeri simili a pali nel citoplasma eritrocitario. La polimerizzazione, che avviene soprattutto nello stato deossigenato, determina deformazione e la caratteristica forma a falce dei globuli rossi. Questa condizione provoca squilibri che riducono elasticità e vitalità cellulare. I globuli rossi danneggiati rappresentano il principale trigger delle crisi vaso-occlusive, responsabili di fenomeni infartuali a livello del microcircolo, che spesso si manifestano con tumefazioni dolorose di mani e piedi. La prima manifestazione clinica è l’emolisi cronica con pallore, subittero o ittero, astenia, litiasi della colecisti e segni della deplezione di ossido nitrico. A livello arterioso si osserva diatesi trombotica per disfunzione endoteliale. L’emolisi cronica rappresenta uno stato di equilibrio, interrotto più o meno frequentemente da crisi vaso-occlusive. Tra le manifestazioni vaso-occlusive, tipica è l’ostruzione dei vasi retinici, che porta a cecità parziale o totale e determina cicatrici corio-retiniche, una delle manifestazioni retiniche più comuni e patognomoniche dell’anemia falciforme. Dal punto di vista laboratoristico, si osserva riduzione dell’Hb; la diagnosi è confermata da striscio periferico, test di solubilità ed elettroforesi dell’emoglobina, che evidenzia le anomalie strutturali.


85 di 94 Domande

Il Sig. Versici, un uomo di circa 70 anni, si reca presso l’ ambulatorio del proprio medico curante, Il Dott. Mancini, per un fastidio al polso destro. Anamnesi patologica prossima: lamenta dolore al polso destro da circa due giorni.

Anamnesi patologica prossima: positiva per due interventi di chirurgia sostitutiva dell'anca, due precedenti episodi di gotta in entrambe le prime articolazioni metatarso-falangee ed ipertensione. Esame obiettivo: il Dott. Mancini visitandolo riscontra la presenza di rossore e gonfiore sul versante dorsale del polso. La sintomatologia dolorosa viene esacerbata da movimenti di flesso-estensione completi. Gli vengono prescritti 80 mg di aspirina al giorno. Due giorni dopo il gonfiore però è aumentato sul versante dorsale del polso ed a livello della mano. La flessione del polso risulta limitata dell' 80% con dolore severo, pertanto il Sig. Versici si reca nuovamente presso l’ ambulatorio del Dott. Mancini, che rivisitandolo nota che evoca un dolore sordo alla palpazione dello scafoide e pertanto nel sospetto di frattura gli prescrive un esame radiografico del polso/mano. Esami strumentali-laboratoristici: evidenza di alterazioni riconducibili ad un quadro di artrite gottosa. Quale tipo di citochine sono coinvolte in questo processo?

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La risposta corretta è la C.

La flogosi è un meccanismo di difesa di tipo aspecifico: risponde all’agente lesivo di tipo fisico-meccanico, radiazioni, batteri o sostanze chimiche. È quindi la risposta al danno tissutale ed è un processo reattivo (diverso dalla necrosi che è regressiva), aspecifico (contro tutto ciò che causa danno), stereotipato (stessi meccanismi principali a prescindere dalla causa, con vie diverse secondo lo stimolo), e procede indipendentemente dalla causa (una volta innescato, continua anche se lo stimolo è rimosso). Nella fase acuta si ha aumento del flusso ematico e della permeabilità vascolare, con accumulo di fluidi, leucociti e mediatori come le citochine. Vari fattori solubili favoriscono il reclutamento dei leucociti aumentando l’espressione di molecole di adesione e di fattori chemiotattici. Le citochine chiave sono IL-1, TNF-?, IL-6, IL-8 e altre chemochine; IL-1 e TNF-? sono particolarmente potenti, inducono febbre promuovendo la sintesi di PGE2 nell’endotelio ipotalamico. L’IL-1 è prodotta da macrofagi, neutrofili, cellule endoteliali ed epiteliali: a basse concentrazioni induce adesione leucocitaria, ad alte induce febbre e proteine di fase acuta. Diversamente dal TNF-?, non causa da sola shock settico. Inoltre stimola i mastociti al rilascio di istamina, con vasodilatazione precoce e aumento della permeabilità.

Durante l’infiammazione avvengono: (1) modificazioni di flusso e calibro vascolare con aumento del flusso sanguigno, (2) modificazioni del microcircolo e formazione dell’essudato, (3) richiamo chemiotattico dei leucociti, (4) fagocitosi. Dopo lo stimolo lesivo si ha vasocostrizione transitoria seguita da vasodilatazione intensa (iperemia attiva, responsabile di rubor e calor). Successivamente si verifica rallentamento della circolazione (iperemia passiva o stasi), dovuto ad aumentata permeabilità capillare con essudazione proteica e aumento della viscosità ematica. Il modello tipico dell’infiammazione acuta comprende: alterazioni di flusso e calibro, iperemia attiva e passiva, permeabilizzazione endoteliale con essudato, migrazione leucocitaria e chemiotassi, fagocitosi.

La chemiotassi è movimento orientato lungo un gradiente chimico; gli stimoli possono essere esogeni (prodotti batterici) o endogeni (complemento, leucotrieni, citochine). Durante la stasi i neutrofili si dispongono lungo l’endotelio (marginazione). Segue l’adesione: i leucociti rotolano con legami labili, poi aderiscono stabilmente formando la “pavimentazione”. Successivamente attraversano l’endotelio (diapedesi) e migrano verso lo stimolo. L’endotelio normalmente è continuo e liscio, ma nell’infiammazione aumenta la permeabilità ed esprime molecole di adesione preformate (es. P-selectina dai corpi di Weibel-Palade).

Le principali molecole di adesione sono: selectine (E sull’endotelio, P sull’endotelio in infiammazione, L sui leucociti, legano zuccheri); immunoglobuline (ICAM-1 e VCAM-1, interagiscono con integrine leucocitarie, le ICAM-1 si legano alle integrine ?2); VCAM-2 proprie dell’endotelio; integrine (già presenti sui leucociti, ma con bassa affinità: aumentano l’avidità a seguito di stimoli chemiokinici e dell’induzione di ICAM/VCAM-1). Le citochine IL-1 e TNF inducono fortemente la sintesi di ICAM-1 e VCAM-2, molecole implicate nei legami forti, la cui espressione richiede più tempo.


86 di 94 Domande

Il Sig. Mariani, un uomo di 78 anni si reca presso il PS del Policlinico Torvergata di Roma, a causa di un episodio di dispnea acuta. Anamnesi patologica prossima: lamenta comparsa di episodi di tosse produttiva, gonfiore degli arti inferiori e dei piedi, astenia, che perdurano da 3 settimane. Inoltre, da due mesi a questa parte, si sono presentate crisi di dispnea da sforzo ingravescente. Anamnesi patologica remota: una decina di anni prima è stato sottoposto ad un intervento di chirurgia sostitutiva per impianto di protesi valvolare di suino, a causa di un rigurgito della valvola mitrale di grado severo. Il paziente è affetto da coronaropatia, diabete mellito di tipo 2 ed ipertensione. Anamnesi fisiologica: ha fumato per 55 anni un pacchetto di sigarette al giorno e abitualmente beve una birra al giorno. Anamnesi farmacologica Attualmente prende diversi farmaci tra cui cardioaspirina, simvastatina, ramipril, metoprololo, metformina e idroclorotiazide. Esame obiettivo: si presenta dall’ aspetto pallido. L’ uomo è alto 181 cm e pesa 128 kg, con una BMI di circa 41 kg/m2. Ha una temperatura corporea di 37.3 °C , frequenza respiratoria di 23 atti/min, frequenza cardiaca di 97 bpm, e pressione arteriosa di 148/95 mm Hg. All’ auscultazione del torace si riscontra la presenza di rantoli alle basi polmonari bilateralmente. L’ esame obiettivo del cuore rivela la presenza di un battito apicale dislocato lateralmente e la presenza, a livello dell’ apice, di un soffio diastolico 3/6 di intensità decrescente. Inoltre si osserva la presenza di edemi improntabili bilateralmente a livello dei piedi e delle caviglie. Il resto dell’ esame obiettivo non mostra altre anomalie. Quale tra le seguenti è la causa più probabile dei sintomi di questo paziente?

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La risposta D è corretta.

Il paziente circa 10 anni fa si era sottoposto a un intervento di sostituzione protesica con impianto di protesi valvolare suina per severo rigurgito mitralico. Il trattamento di una valvulopatia, a meno che non sia di grado medio-elevato e clinicamente significativa, richiede solo un controllo periodico, mentre l’intervento chirurgico è indicato in presenza di una lesione moderata o grave responsabile di sintomi e/o disfunzione cardiaca. Le opzioni vanno dalla valvuloplastica alla riparazione fino alla sostituzione, che può essere effettuata con protesi meccaniche (preferite nei pazienti <65 anni o con lunga aspettativa di vita, ma richiedono anticoagulazione cronica con warfarin per prevenire tromboembolismo) o biologiche (suine o bovine, più soggette a deterioramento sclero-fibrotico, con durata media 10-15 anni). Una complicanza possibile delle protesi biologiche è l’ostruzione/stenosi o il rigurgito, entrambi responsabili di scompenso cardiaco.

L’endocardite infettiva insorge in presenza di una predisposizione endocardica (patologie congenite, reumatiche, valvole bicuspidi calcifiche, prolasso mitralico, cardiomiopatia ipertrofica, precedente endocardite). Fattori predisponenti sono protesi valvolari, tossicodipendenza, diabete, uso cronico di anticoagulanti o steroidi, età avanzata. Agenti più comuni sono streptococchi e stafilococchi (80-90%), seguiti da enterococchi e microrganismi HACEK. Clinicamente si manifesta con febbre, nuovo soffio o modifica di un soffio preesistente, può causare scompenso cardiaco e, all’ecocardiogramma, vegetazioni. Segni caratteristici: petecchie congiuntivali, macchie di Roth, lesioni di Janeway, nodi di Osler, emorragie subungueali a scheggia. La diagnosi si basa sui criteri di Duke (diagnosi rigettata, possibile o certa). In assenza di emocolture disponibili, e senza rischio per MRSA, la terapia empirica si effettua con un ?-lattamico + amminoglicoside. Sebbene questo paziente presenti soffio e segni di scompenso, non ha febbre né criteri di Duke: l’endocardite è improbabile (risposta A errata).

La BPCO è una malattia polmonare cronica non reversibile, con ostruzione bronchiale persistente (VEMS/CVF <0,7), spesso correlata a fumo e caratterizzata da progressione, riacutizzazioni infettive, dispnea, tosse produttiva cronica, tachipnea, cianosi e ipertensione polmonare nelle fasi avanzate. All’auscultazione: respiro sibilante e fase espiratoria prolungata. Nonostante il paziente sia fumatore con tosse, i sintomi durano solo da 3 settimane e non vi sono segni obiettivi di ostruzione: la diagnosi di BPCO è errata (risposta B errata).

La polmonite è un’infiammazione acuta polmonare (batterica, virale, fungina, parassitaria) diagnosticata con RX torace e reperti clinici. Può essere comunitaria (più spesso da Streptococcus pneumoniae, Mycoplasma pneumoniae) o nosocomiale. Clinicamente: febbre, tosse, dispnea, astenia, ipossia; nella forma tipica: esordio acuto con febbre, tosse produttiva, crepitii e rumori bronchiali; nella forma atipica: esordio graduale con tosse secca, dispnea e pochi segni obiettivi. È indicato esame colturale di sangue/escreato. Questo paziente presenta tosse produttiva ma non febbre, e all’auscultazione rantoli basali bilaterali: più compatibili con scompenso cardiaco che con polmonite (risposta C errata).

L’embolia polmonare è occlusione di arterie polmonari da trombi (arti inferiori/pelvi). Presentazione acuta con sintomi aspecifici: dolore toracico pleuritico, tosse, sincope, dispnea, arresto cardiorespiratorio nei casi gravi; segni: tachipnea, tachicardia, ipotensione. Fattori di rischio: immobilizzazione, trombofilie, gravidanza, chirurgia recente. In questo paziente tosse e dispnea possono mimarla, ma anamnesi negativa per immobilizzazione e presenza di stenosi mitralica con edemi declivi bilaterali fanno propendere per scompenso cardiaco congestizio piuttosto che embolia polmonare (risposta E errata).


87 di 94 Domande

Il Sig. Verci, un uomo di circa 60 anni si reca, presso l’ ambulatorio del proprio medico curante, il Dott. Briga, per dispnea. Anamnesi patologica prossima: lamenta una dispnea ingravescente da circa un mese. Inizialmente era in grado di salire 3 rampe di scale fino al suo appartamento, ma ora necessita di effettuare numerose pause per recuperare il fiato. Non lamenta dolore al petto. Anamnesi patologica remota: l'uomo è affetto da cardiopatia reumatica e diabete mellito di tipo 2. Anamnesi fisiologica: è emigrato dall'India circa 20 anni prima. Anamnesi farmacologica: assume carvedilolo, torasemide e insulina. Esame obiettivo: il Dott. Briga visita il Sig. Verci riscontrando una temperatura corporea di 37.2 °C, una frequenza cardiaca di 74 bpm, una frequenza respiratoria di 19 atti/min ed una pressione arteriosa di 135/80 mm Hg. La pulsossimetria mostra una saturazione d'ossigeno del 96% in aria ambiente. L'auscultazione del torace rivela la presenza di crepitii alle basi polmonari bilateralmente. All’ auscultazione cardiaca si riscontra la presenza di un soffio d'apertura seguito da un soffio diastolico di bassa tonalità , a livello del quanto spazio intercostale di sinistra in corrispondenza della linea medio-claveare. Esami strumentali-laboratoristici: il Dott. Briga decide di far eseguire una radiografia del torace al Sig. Verci, che mostra una dilatazione dell'atrio di sinistra, con stiramento del margine cardiaco di sinistra, ed un’ aumentata trama vascolare. Quale tra i seguenti rappresenta l'intervento di prima scelta per migliorare la sintomatologia del paziente?

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La risposta corretta è la D.

La malattia reumatica è la causa più frequente di stenosi mitralica non complicata. È caratterizzata da fibrosi, calcificazione dei lembi valvolari e parziale fusione delle commissure, con conseguente riduzione dell’ostio valvolare (normalmente 4-6 cm²) fino a valori <1 cm². A causa di questo restringimento, l’unico modo per garantire il passaggio di sangue dall’atrio sinistro al ventricolo sinistro durante la diastole è aumentare le pressioni atriali. Questo incremento si trasmette a monte, con aumento della pressione nelle vene e nei capillari polmonari: ecco la causa della dispnea. Se le pressioni aumentano ulteriormente, soprattutto acutamente, può verificarsi la trasudazione di liquido negli alveoli con conseguente edema polmonare. Il nostro paziente all’auscultazione presenta anche crepitii basali bilaterali. Il gradiente diastolico transvalvolare è proporzionale al grado di stenosi ed è sensibile ad aumenti di portata e frequenza cardiaca: maggiore la portata/frequenza, maggiore il gradiente. Per questo un soggetto asintomatico a riposo può diventare sintomatico anche per sforzi lievi. L’evoluzione della stenosi mitralica è rappresentata dallo sviluppo di ipertensione polmonare arteriosa, secondaria a quella venosa, che provoca vasocostrizione arteriolare inizialmente funzionale e reversibile, successivamente irreversibile per ipertrofia della tonaca media e fibrosi dell’intima. Le elevate resistenze arteriolari del circolo polmonare causano sovraccarico pressorio del ventricolo destro con dilatazione, ipertrofia, disfunzione contrattile e segni di scompenso destro e bassa gittata. Nell’insufficienza mitralica, invece, la pressione atriale sinistra, molto più bassa di quella aortica, fa sì che il sangue refluisca in atrio già durante la contrazione isometrica ventricolare. Nell’insufficienza mitralica cronica l’atrio sinistro si adatta dilatandosi, per cui la pressione a monte non aumenta significativamente; nell’insufficienza acuta, invece, l’atrio non ha tempo di adattarsi e subisce un brusco aumento pressorio con ripercussioni sulla pressione venosa polmonare. Il ventricolo sinistro, sottoposto a sovraccarico di volume, si dilata: inizialmente la frazione di eiezione rimane conservata, poi si riduce progressivamente perché il rigurgito in atrio riduce il volume sistolico effettivo. Una frazione di eiezione <60% è indicativa di compromissione ventricolare sinistra. Nel nostro paziente, per segni, sintomi e reperti auscultatori, è probabile un coinvolgimento valvolare mitralico, in particolare stenosi o steno-insufficienza. L’intervento di scelta, nella stenosi mitralica clinicamente significativa (area ?1,5 cm²) o sintomatica, e nei pazienti con controindicazioni alla chirurgia, è la valvuloplastica percutanea con palloncino: una “dilatazione controllata” eseguita con un palloncino ad alta resistenza gonfiato in prossimità della valvola, introdotto tramite catetere da vena femorale destra. È una tecnica mini-invasiva che riduce morbilità e mortalità perioperatorie, con buona efficacia a lungo termine (sopravvivenza libera da eventi nel 30-70% dei casi), sebbene non siano rare le restenosi. Non può essere eseguita in presenza di calcificazioni valvolari, per cui è indicata la sostituzione valvolare.


88 di 94 Domande

Un ragazzo di 20 anni presenta il seguente ECG. Cosa si nota all'ECG?

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La risposta esatta è la A.

Le derivazioni da V1 a V6, chiamate derivazioni precordiali, esprimono l’attività elettrica del cuore sul piano orizzontale: V1-V2 esplorano il setto interventricolare, V3-V4 la parete anteriore del ventricolo sinistro, V5-V6 la parete laterale del ventricolo sinistro. L’onda P indica la depolarizzazione atriale, il complesso QRS e l’onda T indicano rispettivamente la depolarizzazione e la ripolarizzazione ventricolare, mentre la ripolarizzazione atriale non è visibile poiché avviene durante la depolarizzazione ventricolare. In età giovanile, dopo la pubertà, il vettore di ripolarizzazione ventricolare rende le T positive in tutte le derivazioni precordiali, tranne V1 e raramente V2; in casi eccezionali, la negatività può coinvolgere anche V3 e V4 (onda T giovanile). Dopo la pubertà, la presenza di onde T invertite ?2 mm in due o più derivazioni contigue del ventricolo destro può indicare cardiopatia congenita con sovraccarico di pressione o volume (cardiomiopatia aritmogena del ventricolo destro) oppure, più raramente, patologie ereditarie dei canali del sodio o potassio. L’ECG descritto mostra ritmo sinusale, alterazioni diffuse della ripolarizzazione con T negativa da V1 a V5, R alta in V1 e asse spostato a destra: reperti suggestivi di ipertrofia ventricolare destra a carattere aritmogeno. La cardiomiopatia aritmogena del ventricolo destro è spesso familiare, più frequentemente a trasmissione autosomica dominante, e coinvolge prevalentemente ma non esclusivamente il ventricolo destro. Nel 10-20% dei casi è presente una mutazione nei geni che codificano proteine del desmosoma. Istologicamente si osserva progressiva sostituzione del miocardio con tessuto fibro-adiposo, che genera aree di discinesia e dilatazione soprattutto nel tratto di afflusso, efflusso e apice del ventricolo destro (triangolo della displasia), ma può estendersi all’intera parete ventricolare destra o anche al ventricolo sinistro. Questa condizione, per le alterazioni morfologiche e funzionali, è causa frequente di aritmie ventricolari e morte improvvisa, soprattutto in età giovanile durante o subito dopo l’attività fisica. In presenza di un ECG di questo tipo è quindi indicato eseguire un ecocardiogramma per rilevare eventuali alterazioni strutturali cardiache.


89 di 94 Domande

La signora Rettori, una donna di 45 anni, si reca dal proprio medico curante, il Dott. Pressi, per malessere. Anamnesi patologica prossima: comparsa di febbre, disuria e dolore alla schiena. Il Dott. Pressi consiglia alla paziente di recarsi in ospedale per ulteriori accertamenti; qui la donna verrà successivamente ricoverata con una sospetta diagnosi di pielonefrite. La paziente viene sottoposta a terapia con antibiotici ad ampio spettro, che determinano un significativo miglioramento della sintomatologia. Tuttavia, durante il quarto giorno di ricovero, la donna presenta nuovamente febbre, con leucocitosi e profusa diarrea acquosa. Esami strumentali: viene effettuata una colonscopia, visibile nell’ immagine sottostante.

Quale è la terapia per il trattamento di questo disturbo?

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La risposta corretta è la D.

La paziente presenta una colite pseudomembranosa causata da Clostridium difficile, un batterio appartenente alla famiglia Clostridiaceae, patogeno per l’uomo, Gram+ anaerobio. Il C. difficile è virulento in quanto possiede due tossine: la tossina A, un’enterotossina che si lega alle cellule della mucosa e causa un’ipersecrezione di liquido determinando diarrea acquosa; la tossina B, una citotossina che provoca gravi danni alla mucosa determinandone l’aspetto pseudomembranoso. Il Clostridium difficile causa colite associata ad antibiotici, tipicamente in ambiente ospedaliero. Fa parte normalmente del microbiota umano; tuttavia, quando si utilizzano antibiotici per lungo tempo, questi possono distruggere anche i batteri che tengono “sotto controllo” il Clostridium. Quando il C. difficile diviene dominante, si possono avere crampi addominali, colite pseudomembranosa, diarrea (talora ematica), raramente sepsi e addome acuto. I sintomi insorgono alcuni giorni dopo l’inizio della terapia antibiotica e includono diarrea acquosa o scariche di feci non formate, crampi addominali, raramente nausea e vomito. Per la diagnosi è importante l’identificazione della tossina nelle feci. Il trattamento consiste nell’interrompere la terapia antibiotica; se la sintomatologia è grave è possibile utilizzare vancomicina o metronidazolo (nel nostro caso, non essendo la vancomicina tra le opzioni, la risposta corretta è la D).


90 di 94 Domande

Una paziente di 58 anni si presenta presso il reparto di nutrizione clinica. La donna presenta BMI 20,9, circonferenza vita 88 cm, analisi ematochimiche (in allegato) in cui si presenta colesterolo LDL fuori range e glicemia a digiuno elevata.

In seguito ai valori di glicemia a digiuno riscontrati, si richiede curva da carico orale di glucosio (OGTT). In base ai risultati sopra riportati, la paziente presenta:

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La risposta corretta è la B.

Il diabete è un gruppo di alterazioni caratterizzate da elevati livelli di glicemia, legati a un’alterata secrezione insulinica o a una ridotta sensibilità all’insulina. Questa alterata secrezione può variare da forme severe, in cui la produzione di insulina è nulla o quasi (diabete di tipo I, pancreasectomia), a forme intermedie modulate dall’insulino-resistenza.

L’insulino-resistenza da sola non è in grado di slatentizzare un diabete mellito: è necessario un danno della secrezione. Le alterazioni del metabolismo del glucosio si associano inoltre a modifiche del metabolismo lipidico e proteico, predisponendo a complicanze vascolari: microvascolari (rene, arti inferiori, retina) e macrovascolari (cuore, cervello, arterie degli arti inferiori).

Il diabete si classifica in due tipologie principali:

– diabete mellito di tipo I (insulino-dipendente), che può avere cause immuno-mediate o idiopatiche;

– diabete mellito di tipo II (non insulino-dipendente), malattia metabolica caratterizzata da iperglicemia in un contesto di insulino-resistenza e deficienza insulinica relativa, nella maggior parte dei casi senza necessità di insulina.

Esiste poi il diabete gestazionale, che compare in gravidanza e regredisce dopo il parto.

Tra le sindromi secondarie ricordiamo:

– pancreasectomia (oggi non più praticata nelle pancreatiti, ma solo nei tumori),

– patologie del pancreas esocrino (es. pancreatite),

– patologie endocrine (acromegalia, sindrome di Cushing, feocromocitoma, poiché l’insulina è l’unico ormone ipoglicemizzante),

– tossicità da farmaci o sostanze chimiche (glucocorticoidi, tiazidici, ecc.).

Il diabete può rimanere a lungo silente. Si stima che, a fronte di una prevalenza diagnosticata del 4%, un ulteriore 4% resti non diagnosticato.

Per la diagnosi, le misurazioni della glicemia prevedono:

– glicemia a digiuno (da almeno 12 ore): due rilevazioni ?126 mg/dl;

– glicemia random >200 mg/dl, ma solo in paziente sintomatico (polidipsia, poliuria, nicturia, ecc.);

– curva da carico con 75 g di glucosio in 200-250 ml d’acqua: il test si esegue solo se la glicemia basale è <126 mg/dl, e la diagnosi si pone se a 2 ore la glicemia è >200 mg/dl.


91 di 94 Domande

La signora Bellini è una giovane donna ricoverata nel reparto di ginecologia ed ostetricia dopo un parto complicato da una rottura prematura delle membrane amnio-coriali ed un prolungato travaglio. Anamnesi patologica prossima: In seconda giornata sviluppa febbre con brivido associata ad ipotensione e intenso dolore addominale che fanno sospettare un’ endometrite purperale. Il Dott. Lanfranchi decide di sottoporre la paziente ad una radiografia del torace e decide di avviare la terapia antibiotica e reidratante con 4.000 ml di soluzione salina nelle successive 24 ore ma l’ ipertermia persiste e si ottiene un lieve incremento della pressione arteriosa. Improvvisamente la sig.ra Bellini presenta dispnea. Esame obiettivo: viene rilevata una SpO2 dell’ 82% che non aumenta anche con ossigenoterapia con FiO2 del 100%. Il Dott. Lanfranchi decide quindi di intubare la paziente e si eroga una FiO2 del 100%. Non si rileva turgore giugulare, all’ auscultazione polmonare si apprezzano crepitii diffusi bilateralmente. Esami di laboratorio-strumentali: viene rapidamente inviato in laboratorio un campione di sangue arterioso che evidenzia PaO2 di 62 mmHg e PaCO2 di 33 mmHg. L’ ECG mostra tachicardia sinusale. Viene effettuato un nuovo RX del torace che mostra un quadro polmonare modificato rispetto a quanto si era visto nel precedente. Sulla base dei dati forniti quale tra le seguenti è la diagnosi più probabile?

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La risposta corretta è la B.

Questo paziente molto probabilmente ha una ARDS e il rapporto PaO2/FiO2 è <200: la paziente ha un rapporto di 60 (FiO2 = 1 ovvero 100% e PaO2 di 60 mmHg: necessita di ossigeno al 100% per mantenere una pressione di PaO2 accettabile). La RX torace mostra infiltrati polmonari diffusi non riconducibili a eziologia cardiogena. L’EO evidenzia dispnea ingravescente a insorgenza improvvisa, con crepitii diffusi bilateralmente. La paziente presentata nel caso è verosimilmente affetta da ARDS in seguito a sepsi da endometrite postpartum.

La sindrome da distress respiratorio acuto (ARDS) è una grave malattia acuta polmonare. I fattori scatenanti sono numerosi: polmonite, shock, gravi traumi, sepsi, aspirazione di alimenti (ab ingestis), pancreatite. È caratterizzata da danno diffuso della membrana alveolo-capillare, con edema polmonare non cardiogenico (ricco di proteine) e insufficienza respiratoria acuta (ARF). Si osserva reclutamento di neutrofili nei capillari alveolari e formazione di membrane ialine. I neutrofili rilasciano chemochine (che richiamano istiociti), producono ROS, proteasi, leucotrieni, fattore di attivazione piastrinica, prostaglandine e altre molecole che danneggiano le barriere tra capillari e spazi aerei. Gli alveoli e l’interstizio si riempiono di proteine, detriti cellulari e liquido, con distruzione del surfattante, collasso alveolare e mismatch ventilazione/perfusione.

L’ARDS determina grave ipossiemia refrattaria all’ossigenoterapia. I criteri diagnostici comprendono:

– Opacità bilaterali alla RX non spiegabili da versamento, atelettasia o noduli.

– PaO2/FiO2 ?200 mmHg.

– Assenza di evidenza clinica di aumentata pressione atriale sinistra o insufficienza cardiaca (PCWP <18 mmHg). Una pressione di incuneamento capillare polmonare >18 mmHg orienta invece verso edema polmonare cardiogeno.

Secondo la “Definizione di Berlino 2012” l’ARDS si classifica in:

– Lieve: PaO2/FiO2 ?200 mmHg.

– Moderata: PaO2/FiO2 ?100 mmHg.

– Grave: PaO2/FiO2 ?100 mmHg.


92 di 94 Domande

Una paziente di 58 anni si presenta presso il reparto di nutrizione clinica. La donna presenta BMI 20,9, circonferenza vita 88 cm, analisi ematochimiche (in allegato) in cui si presenta colesterolo LDL fuori range e glicemia a digiuno elevata.

Per il paziente diabetico è essenziale assumere cibi a basso indice glicemico. Qual è tra i seguenti alimenti quello che presenta il più basso indice glicemico?

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La risposta corretta è la A.

Il diabete è un gruppo di alterazioni caratterizzate da elevati livelli di glicemia, legati a un’alterata secrezione insulinica o a una ridotta sensibilità all’insulina. Questa alterata secrezione può variare da forme severe, in cui la produzione di insulina è nulla o quasi (diabete di tipo I, pancreasectomia), a forme intermedie modulate dall’insulino-resistenza. L’insulino-resistenza da sola non è in grado di slatentizzare un diabete mellito: serve un danno della secrezione. Le alterazioni del metabolismo del glucosio si accompagnano anche ad alterazioni del metabolismo lipidico e proteico, predisponendo a complicanze vascolari: microvascolari (rene, retina, arti inferiori) e macrovascolari (cuore, cervello, arterie periferiche). Il diabete si classifica in due tipologie principali: diabete mellito di tipo I (insulino-dipendente), con cause immuno-mediate o idiopatiche; diabete mellito di tipo II (non insulino-dipendente), malattia metabolica caratterizzata da iperglicemia in un contesto di insulino-resistenza e relativa deficienza insulinica, che nella maggior parte dei casi non richiede terapia insulinica. Esiste anche il diabete gestazionale, che si manifesta in gravidanza e regredisce dopo il parto. Tra le forme secondarie: pancreasectomia (oggi non più praticata nelle pancreatiti, ma solo nei tumori), patologie del pancreas esocrino (es. pancreatite), patologie endocrine (acromegalia, sindrome di Cushing, feocromocitoma, poiché l’insulina è l’unico ormone ipoglicemizzante), tossicità da farmaci o sostanze (glucocorticoidi, tiazidici, ecc.). Il diabete può progredire a lungo senza sintomi. Si calcola che, a fronte di una prevalenza diagnosticata del 4%, un ulteriore 4% rimane non diagnosticato. Per la diagnosi: glicemia a digiuno ?126 mg/dl in due misurazioni, glicemia random >200 mg/dl in presenza di sintomi (poliuria, polidipsia, nicturia), curva da carico con 75 g di glucosio (diagnosi se glicemia >200 mg/dl a 2 ore). Prima del test, la glicemia basale deve essere <126 mg/dl. Il test va eseguito in pazienti non ricoverati, in buone condizioni cliniche, dopo dieta abituale (non ridotta in carboidrati), a digiuno dalla mezzanotte, senza febbre, stress o fumo. Indicazioni alla curva da carico: glicemia alterata a digiuno (100–125 mg/dl), familiarità per diabete dai 30-40 anni, obesità, complicanze cardiovascolari (TIA, angina, claudicatio), soprattutto se obesi e fumatori, infezioni urinarie o cutanee ricorrenti con glicemia alterata. Il 90% dei casi è di tipo II, storicamente detto diabete dell’adulto (esordio >40 anni), ma oggi è sempre più precoce (anche a 18 anni), correlato all’obesità, in particolare infantile (Italia con alta prevalenza, soprattutto nel centro-sud). Nei gemelli monozigoti la concordanza è ~100% nel tipo II, mentre nel tipo I, pur avendo componente genetica, è solo del 50% per il ruolo di fattori ambientali. Anche nei monozigoti separati alla nascita la concordanza del tipo II rimane elevata, a dimostrazione della forte componente genetica, ancora non del tutto chiarita.


93 di 94 Domande

Viene riscontrato il seguente quadro radiologico in una donna di 30 anni, che è stata sottoposta ad una TC total body in seguito ad un incidente stradale. Cosa mostra la TC?

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La risposta corretta è la B

Nell'immagine (a) la TC ha evidenziato enfisema sottocutaneo delle palpebre destre (freccia). Nell'immagine (b) è stato osservato enfisema nell’orbita destra (cerchio). È stato inoltre riscontrato enfisema sottocutaneo nell’area della guancia (freccia). Non vi era presenza evidente di aria nello spazio intracranico né fratture della parete o del pavimento orbitario.


94 di 94 Domande

La signora Boggi, una donna di 70 anni, si reca dal medico curante, il Dott. Candi, lamentando dolore al braccio, insorto dopo essere scivolata sul ghiaccio, cadendo in avanti sulle sue mani. Quale è la diagnosi radiologica?

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La risposta corretta è la D.

Dalla radiografia mostrata si può apprezzare una frattura a tutto spessore carico della porzione meta-epifisaria distale del radio, evidenziabile come una stria di radiotrasparenza che interrompe la corticale ossea, probabilmente provocata da un arto iper-esteso verso l’ esterno che cerca di parare una caduta: si tratta di una frattura completa, spostata e angolata dorsalmente a livello del radio distale. Quando tale tipo di frattura si associa alla frattura anche dello stiloide ulnare si parla di frattura di Colles. Le altre strutture ossee in esame indicate nelle opzioni non appaiono interessate da eventi fratturativi-traumatici (le risposte A, B, C ed E non sono corrette)


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