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1 di 94 Domande

Nessun minerale è animato – qualche esistente è animato – dunque .............................. non è minerale. S’individui il CORRETTO COMPLETAMENTO del sillogismo:














La risposta corretta e' la '

qualche esistente

'.


2 di 94 Domande

Tutti i piccioni mangiano le fave – alcuni uccelli non mangiano le fave – dunque ...................... non sono piccioni. S’individui il CORRETTO COMPLETAMENTO del sillogismo:














La risposta corretta e' la '

alcuni uccelli

'.


3 di 94 Domande

Si individui l'abbinamento ERRATO:














La risposta corretta e' la '

Decameron/Pulci

'.


4 di 94 Domande

Si completi correttamente il seguente ragionamento ipotetico: Se non avessi avuto talento non saresti diventato artista; ma sei diventato artista dunque .......................














La risposta corretta e' la '

hai talento

'.


5 di 94 Domande

Dal brano seguente abbiamo eliminato qualcosa. Lo si REINTEGRI, rispettandone la logica e il significato, con UNA delle alternative sottostanti. "Le leggi sono promulgate per ...................................., non perchè non facciano ingiustizia, ma perchè non sia loro fatta." (STOB., Flor., 43, 139, cit. in Epicuro. Opere, frammenti, testimonianze sulla sua vita, Laterza, Roma-Bari, 1986, p. 111)














La risposta corretta e' la '

i saggi

'.


6 di 94 Domande

Piove su le tamerici
Salmastre ed arse,
piove su i pini
scagliosi ed irti,
piove su i mirti
divini,

(Da La pioggia nel pineto di G. D’Annunzio)

Le parole sottolineate danno luogo ad una delle figure retoriche sotto elencate:














La risposta corretta e' la '

anafora

'.


7 di 94 Domande

Guardando all'origine del termine, che cosa propriamente significa "millenarismo" o "chiliasmo"? S'individui la risposta CORRETTA:














La risposta corretta e' la '

credenza che la fine del mondo sara' preceduta dall'avvento sulla terra di un Regno di Cristo destinato a durare mille anni

'.


8 di 94 Domande

Lo Statuto Albertino fu promulgato da Carlo Alberto nel:














La risposta corretta è la A
La data corretta è 1848: lo Statuto Albertino fu emanato da Carlo Alberto di Savoia il 4 marzo 1848, nel contesto delle tensioni liberali e della stagione rivoluzionaria europea di quell’anno. Era una carta concessa dal sovrano (non redatta da un’assemblea costituente) che trasformò il Regno di Sardegna in una monarchia costituzionale. Stabiliva un Parlamento bicamerale con Senato di nomina regia e Camera elettiva a suffragio censitario, riconosceva in via di principio alcune libertà (personale, di stampa, di riunione) ma lasciava ampia discrezionalità al legislatore e al potere esecutivo, e manteneva forti prerogative al re. Dopo l’unificazione, dal 1861 lo Statuto venne esteso all’intero Regno d’Italia e rimase in vigore, pur con interpretazioni molto diverse, fino alla Costituzione repubblicana del 1948. Il nesso con la pratica clinica e la sanità pubblica è concreto. Lo Statuto, essendo una costituzione “flessibile” modificabile con leggi ordinarie, fornì il quadro entro cui si sviluppò la legislazione sanitaria nazionale: uniformazione dei regolamenti d’igiene, organizzazione degli ospedali e dei servizi di profilassi, disciplina delle professioni sanitarie e autorità amministrative (prefetti, comuni) con competenze in materia di salute pubblica. La possibilità per l’esecutivo di emanare regolamenti e misure straordinarie rese attuabili quarantene, cordoni sanitari e chiusure durante le epidemie di colera di fine Ottocento e, più tardi, nell’influenza del 1918, bilanciando tutela della salute e limitazioni delle libertà. La stessa flessibilità, però, consentì nei periodi autoritari restrizioni incisive dei diritti, mostrando come l’architettura costituzionale condizioni anche l’equilibrio tra necessità sanitarie e garanzie civili. Sapere che la promulgazione avvenne nel 1848 non è solo un dato storico: aiuta a collocare l’origine delle istituzioni che hanno retto per decenni la politica sanitaria italiana, dalla formazione dei medici all’assetto degli ospedali e alla capacità dello Stato di rispondere alle emergenze epidemiche, fino alla sostituzione con l’attuale impianto costituzionale nel 1948.

9 di 94 Domande

A quale dei seguenti personaggi del Risorgimento rimanda il concetto di "neoguelfismo"?














La risposta corretta e' la '

Gioberti

'.


10 di 94 Domande

Quale complicanza clinica NON si riscontra nell'IRC terminale?














La risposta corretta è la B

Nell’IRC terminale non si riscontra come complicanza l’artrite. La malattia renale cronica è classificata in 5 stadi: Stadio 1: velocità di filtrazione glomerulare normale (?90 mL/min/1,73 m²) con albuminuria persistente o malattia renale strutturale o ereditaria; Stadio 2: 60-89 mL/min/1,73 m²; Stadio 3a: 45-59 mL/min/1,73 m²; Stadio 3b: 30-44 mL/min/1,73 m²; Stadio 4: 15-29 mL/min/1,73 m²; Stadio 5: <15 mL/min/1,73 m². La velocità di filtrazione glomerulare può essere stimata tramite l’equazione CKD-EPI: 141 × (creatinina sierica)^-1,209 × 0,993^età, moltiplicata per 1,018 se donna e 1,159 se afroamericano (1,1799 per donne afroamericane). Questo calcolo è poco accurato negli anziani sedentari, obesi o molto magri. In alternativa, si può usare l’equazione di Cockcroft-Gault per stimare la clearance della creatinina, che tende a sovrastimare del 10-40%. Le complicanze comprendono quelle neurologiche (neuropatia periferica), ematologiche (anemia da ridotta produzione di eritropoietina), scheletriche (osteodistrofia, risposte C-D-E errate) e pericardite nel 20% dei pazienti con insufficienza renale (risposta A errata).


11 di 94 Domande

Propose, nell’aprile del 1917, di liquidare il governo mprovvisorio, di attribuire “tutto il potere ai soviet”, di mdare la terra ai contadini, di porre termine, a qualsiasi costo, alla guerra contro gli Imperi centrali. Si tratta di UNO dei personaggi sotto elencati:














La risposta corretta e' la '

Lenin

'.


12 di 94 Domande

Il "New Deal"di Franklin Delano Roosevelt comportò:














La risposta corretta è la C
Il "New Deal" di Franklin Delano Roosevelt comportò l'aumento della spesa pubblica. Questa affermazione è corretta perché il New Deal, attuato negli anni '30 durante la Grande Depressione, fu un insieme di programmi e politiche economiche volte a stimolare la ripresa economica degli Stati Uniti. Una delle caratteristiche principali del New Deal fu l'aumento della spesa pubblica per finanziare progetti di lavori pubblici, come la costruzione di infrastrutture, che avevano lo scopo di creare posti di lavoro e stimolare la domanda aggregata. Questo approccio keynesiano mirava a rilanciare l'economia attraverso l'intervento diretto del governo, incrementando la spesa per sostenere i consumi e ridurre la disoccupazione. L'aumento della spesa pubblica fu quindi una componente cruciale del New Deal, che cercava di risollevare l'economia americana dalla crisi attraverso un maggiore coinvolgimento statale.

13 di 94 Domande

Cesare Beccaria, (1738-1794), intellettuale di spicco nell' ambiente illuminista lombardo, è noto soprattutto per l'opera Dei delitti e delle pene in cui:














La risposta corretta e' la '

condanna la tortura e la pena di morte

'.


14 di 94 Domande

Una delle seguenti NON è un'istituzione europea:














La risposta corretta è la A
Una delle seguenti NON è un'istituzione europea: Tribunale Amministrativo Europeo. La risposta corretta è tale perché il Tribunale Amministrativo Europeo non esiste come entità ufficiale all'interno del quadro istituzionale dell'Unione Europea o di altre organizzazioni europee. Le istituzioni ufficiali dell'Unione Europea includono il Parlamento Europeo, il Consiglio dell'Unione Europea, la Commissione Europea, la Corte di giustizia dell'Unione Europea e la Banca Centrale Europea, tra le altre. La Corte di giustizia dell'Unione Europea, con sede a Lussemburgo, comprende la Corte di giustizia e il Tribunale, ma non esiste un'entità separata denominata "Tribunale Amministrativo Europeo". Questo nome potrebbe confondere con altre istituzioni o organismi amministrativi che operano a livello nazionale o regionale, ma non è riconosciuto come parte delle strutture giuridiche o amministrative dell'UE.

15 di 94 Domande

Il motto dell'Unione Europea è:














La risposta corretta e' la '

Unità nella diversità

'.


16 di 94 Domande

Individuate l' accoppiamento ERRATO:














La risposta corretta e' la '

Guido Gozzano : I miei ricordi

'.


17 di 94 Domande

Quale dei seguenti strumenti musicali NON rientra fra le percussioni?














La risposta corretta e' la '

Contrabbasso

'.


18 di 94 Domande

Quale tra gli scrittori sotto elencati nacque nel XVIII secolo?














La risposta corretta e' la '

Goethe

'.


19 di 94 Domande

S'identifichi l' abbinamento ERRATO. Settore economico/attività














La risposta corretta è la B
La domanda chiede di identificare l'abbinamento errato tra settore economico e attività, con la risposta corretta che è "terziario/produzione trattori". Nel contesto economico, i settori sono suddivisi in primario, secondario e terziario. Il settore primario include attività come l'agricoltura e l'estrazione di risorse naturali, il secondario comprende la manifattura e la produzione industriale, mentre il terziario si riferisce ai servizi, come il commercio, la sanità, l'istruzione e il turismo. La produzione di trattori è un'attività manifatturiera, quindi appartiene al settore secondario, non al terziario. L'errore nell'abbinamento sta nel classificare un'attività di produzione industriale come parte del settore dei servizi, il che rende la risposta corretta perché evidenzia questa incongruenza.

20 di 94 Domande

«I sostenitori del transumanismo», vale a dire della necessità di evolverci, affidandoci alle biotecnologie, in «una nuova specie “oltre-umana”», pensano di sapere «ciò che costituisce un buon essere umano e sono contenti di lasciare indietro gli esseri limitati, mortali, naturali che vedono intorno a sé a favore di qualcosa di migliore. Ma capiscono veramente i valori umani più importanti Grazie ai nostri ovvi difetti, noi esseri umani siamo [...] un prodotto la cui interezza è molto più della somma delle nostre parti. Le nostre caratteristiche buone sono intimamente collegate a quelle cattive: se non fossimo violenti e aggressivi, non saremmo in grado di difenderci; se non avessimo sentimenti di esclusività non saremmo leali a coloro che ci sono vicini; se non provassimo mai la gelosia, non proveremmo mai l’amore. Persino la nostra mortalità gioca una funzione critica nel consentire alla nostra specie nel suo insieme di sopravvivere e di adattarsi. Modificare una sola delle nostre caratteristiche-chiave implica la modifica di un insieme complesso e interconnesso di qualità e noi non saremo mai in grado di prevedere il risultato finale.» (Da Francis Fukuyama, “Biotecnologie – La Fine dell’Uomo”, Corriere della sera, giov. 10-2-2005, p. 15.)

Delle considerazioni seguenti solo UNA È COERENTE con quanto affermato nel testo. La si individui:














La risposta corretta e' la '

intervenire con le biotecnologie su aspetti-chiave di quel sistema altamente complesso che è l' uomo è impresa rischiosa, dalle conseguenze imprevedibili

'.


21 di 94 Domande

Le donne, i cavallier, l’arme, gli amori,
le cortesie, l’audaci imprese io canto,
che furo al tempo che passaro i Mori
d’Africa il mare, e in Francia nocquer tanto,
seguendo l’ire e i giovenil furori
d’Agramante lor re, che si diè vanto
di vendicar la morte di Troiano
sopra re Carlo imperator romano.

Questa ottava apre il poema di UNO dei seguenti autori:














La risposta corretta e' la '

Ariosto

'.


22 di 94 Domande

«Malpelo si chiamava così perché aveva i capelli rossi; ed aveva i capelli rossi perché era un ragazzo malizioso e cattivo, che prometteva di riuscire un fior di birbone. Sicché tutti alla cava della rena rossa lo chiamavano Malpelo; e persino sua madre col sentirgli dir sempre a quel modo aveva quasi dimenticato il suo nome di battesimo.»

Con queste parole si apre una novella di UNO dei seguenti scrittori:














La risposta corretta è la A
La domanda chiede di identificare l'autore di un passaggio che si apre con il nome "Malpelo" e la risposta corretta è Verga. Questo passaggio è l'incipit della novella "Rosso Malpelo" di Giovanni Verga, uno dei più importanti esponenti del Verismo italiano. La novella fa parte della raccolta "Vita dei campi" pubblicata nel 1880 e rappresenta un esempio emblematico dello stile verista di Verga, caratterizzato da un'attenzione alla realtà sociale e alle condizioni di vita delle classi più umili. Il protagonista, Malpelo, è un giovane emarginato e vittima di pregiudizi, e la sua storia è narrata con un tono oggettivo e distaccato che riflette la poetica verista del determinismo sociale e dell'impersonalità. Verga utilizza la figura di Malpelo per esplorare temi come l'ingiustizia sociale e il destino ineluttabile, elementi comuni nelle sue opere.

23 di 94 Domande

Ognuno sta solo sul cuor della terra
trafitto da un raggio di sole:
ed è subito sera.
A quale dei seguenti poeti dobbiamo questi versi?














La risposta corretta e' la '

Quasimodo

'.


24 di 94 Domande

Si individui l' abbinamento ERRATO.














La risposta corretta e' la '

Terenzio/Tragedie

'.


25 di 94 Domande

Si individui la serie che dispone i seguenti paesi europei nell' ordine decrescente delle rispettive superfici.














La risposta corretta e' la '

Spagna; Svezia; Finlandia; Italia

'.


26 di 94 Domande

«Il divano è [...] il cuore della conversazione. Ma da tempo in Italia langue la nobile arte che alterna il piacere di parlare a quello di ascoltare. Ormai si aspetta impazienti il turno di intervenire e non si bada alle parole altrui perché si pensa a ciò che diremo noi. [...] Un colpo definitivo [...] l’ha dato il telefonino. Può accadere che il nostro vicino di divano ci lusinghi, “mi fa piacere incontrarla perché da tempo mi interessa conoscere la sua opinione”. Ci concentriamo e tentiamo di esprimerci al meglio, quando vediamo evaporare l’attenzione dell’altro. Ha avvertito la vibrazione del suo cellulare [...], lo estrae, non si sogna di dire “ciao, ti richiamo fra poco”, ma prende a parlare con grande partecipazione. Personalmente in questi casi mi allontano, avvicino altre persone e, quando sono raggiunto dal tizio (“mi scusi, stava dicendo ...”) gli rispondo: “Ho perso il filo, la prossima volta mi telefoni”. Chissà perché, con apparecchi fissi o portatili, l’interlocutore telefonico ha sempre la mprecedenza su quello in carne e ossa. Occorre battersi per un mondo migliore in cui si interrompe una mtelefonata dicendo: “ti devo salutare, sta arrivando gente”.» (Da Luca Goldoni, “Ragazze, ghiri e politici: quante scoperte sul mio sofà”, Corriere della sera –
Dossier, giov. 3-3-2005).

Solo UNA delle affermazioni seguenti può ritenersi ispirata dalle parole di Luca Goldoni.
La si individui:














La risposta corretta e' la '

da quando si è diffuso l’uso del cellulare, sulla libera conversazione fra vicini di divano incombe la minaccia di un’arbitraria interruzione telefonica

'.


27 di 94 Domande

Chi dipinse La città che sale?














La risposta corretta e' la '

Boccioni

'.


28 di 94 Domande

Il clima è una parola di origine:














La risposta corretta e' la '

greca

'.


29 di 94 Domande

L’ikebana è una tipica «composizione floreale; meglio: una composizione vegetale, dato che talvolta essa è formata da rami dotati solo di bacche o foglie, o anche soltanto da rami puri e semplici. [...] Nell’ikebana non si fa che evidenziare “distillandola” l’armonia asimmetrica che vige in natura ma che, normalmente, non appare perché sommersa dalla quantità di elementi che la costituiscono: le combinazioni di rami in un bosco o di fiori in un prato sono presenti in numero così alto che le qualità intrinseche di ciascuna di esse e dei singoli elementi che vi appartengono non possono venir percepite con chiarezza e precisione. L’ikebana, mediante l’uso del vuoto, non fa che ridurre la quantità di elementi percepibili [...]: produce povertà quantitativa per produrre ricchezza qualitativa. [...] È l’operazione con cui si ottiene una riduzione al minimo degli elementi impiegati, alla quale corrisponde un’espansione al massimo delle loro qualità e, di conseguenza, si producono le condizioni per un massimo di intensità percettiva.» Giangiorgio Pasqualotto, Estetica del vuoto. Arte e meditazione nelle culture d’Oriente, Marsilio, Venezia, 1995, pp. 113 e 119.

Alla luce di quanto riportato, SOLO UNA delle seguenti conclusioni risulta fondata. La si individui.














La risposta corretta e' la '

una spiccata attenzione agli aspetti qualitativi dell' esperienza sensibile e all' impiego sapiente del vuoto ispira l'arte dell' ikebana

'.


30 di 94 Domande

Quale delle opere che seguono NON è al Louvre :














La risposta corretta e' la '

Pietà di Michelangelo

'.


31 di 94 Domande

A quale tra le opere che seguono appartiene il celebre verso "l'amor che move il sole e l'altre stelle":














La risposta corretta e' la '

la Divina Commedia di Dante Alighieri

'.


32 di 94 Domande

I romanzi elencati qui di seguito (Il giardino dei Finzi Contini, La tregua, Se questo è un uomo, Il diario di Anna Frank L' amico ritrovato) hanno un tema che li accomuna:














La risposta corretta e' la '

la persecuzione degli ebrei

'.


33 di 94 Domande

Il Sinn Féin, partito indipendentista e repubblicano, fondato nel 1905, rimanda ad UNO dei seguenti, storicamente contesi, contesti geografici:














La risposta corretta e' la '

all' Irlanda

'.


34 di 94 Domande

Il termine "apocrifo" significa:














La risposta corretta e' la '

falso

'.


35 di 94 Domande

Il Caenorhabditis elegans, un piccolo verme, molto studiato per il fenomeno dell'apoptosi, è costituito da un numero costante di cellule somatiche: 1090. Esse derivano tutte da un unico zigote che si divide mediante successive:














La risposta corretta e' la '

mitosi

'.


36 di 94 Domande

Durante la profase della 1^ divisione meiotica, quale di questi fenomeni NON avviene?














La risposta corretta e' la '

I cromosomi si allineano sul piano equatoriale della cellula

'.


37 di 94 Domande

Nella brucellosi acuta qual e' il titolo minimo per la diagnosi:














La risposta corretta è la C.

La brucellosi (nota anche come "febbre ondulante", "febbre mediterranea" o "febbre maltese") è un’infezione zoonotica trasmessa all’uomo da animali infetti (bovini, ovini, caprini, cammelli, suini o altri) attraverso l’ingestione di prodotti alimentari non pastorizzati, in particolare lattiero-caseari, oppure per contatto diretto con tessuti o fluidi contaminati. Va sospettata in pazienti con febbre, malessere, sudorazione notturna e artralgie in presenza di esposizione epidemiologica significativa, come consumo di prodotti caseari non pastorizzati, contatto con animali in aree endemiche o esposizione professionale. Una diagnosi presuntiva può essere formulata sulla base di:

  • titolo anticorpale totale anti-Brucella ?1:160 mediante test di agglutinazione in provetta standard su siero prelevato dopo l’insorgenza dei sintomi;
  • rilevazione del DNA di Brucella in un campione clinico tramite reazione a catena della polimerasi (PCR).

38 di 94 Domande

A chi soffre di colesterolo elevato è sconsigliato mangiare i crostacei, che ne contengono una quantità elevata. Dovrà pertanto eliminare dal suo menù soprattutto una delle seguenti portate:














La risposta corretta e' la '

gamberetti con rucola fresca

'.


39 di 94 Domande

In estate per stare più freschi è preferibile indossare abiti di colore bianco perchè:














La risposta corretta è la D
In estate per stare più freschi è preferibile indossare abiti di colore bianco perché il bianco riflette la luce del sole di più degli altri colori. Questa affermazione è corretta poiché il colore bianco ha la capacità di riflettere la maggior parte delle lunghezze d'onda della luce visibile, riducendo così l'assorbimento di energia solare. Quando la luce del sole colpisce un oggetto, i colori più scuri tendono ad assorbire una quantità maggiore di luce e, di conseguenza, di calore, mentre i colori chiari, come il bianco, riflettono la maggior parte della luce incidente. Questo fenomeno è spiegato dalla teoria delle onde elettromagnetiche, secondo la quale la riflessione e l'assorbimento della luce dipendono dalle proprietà superficiali del materiale e dal colore. Indossare abiti bianchi in estate aiuta quindi a mantenere il corpo più fresco, poiché riduce l'accumulo di calore rispetto a indumenti di colori più scuri che trattengono più calore.

40 di 94 Domande

I nomi riportati sono di scienziati che hanno dato importanti contributi all' affermarsi di teorie e principi biologici. Quali, tra le coppie riportate, sono vissuti nello stesso periodo?














La risposta corretta è la B
La domanda chiede quali coppie di scienziati sono vissuti nello stesso periodo e la risposta corretta è Redi e Hooke. Francesco Redi (1626–1697) e Robert Hooke (1635–1703) furono contemporanei del XVII secolo: Redi pubblicò nel 1668 le Esperienze intorno alla generazione degli insetti, confutando la generazione spontanea, mentre Hooke nel 1665 con la Micrographia introdusse il termine cellula osservando il sughero; le loro ricerche ricadono nella stessa finestra temporale della seconda metà del Seicento, segnata dall’avvento del microscopio e dall’affermazione del metodo sperimentale, il che rende corretta l’associazione temporale tra i due rispetto ad altre coppie appartenenti a secoli differenti.

41 di 94 Domande

Quale delle seguenti affermazioni che si riferiscono alla "reazione a catena della polimerasi (PCR)" è CORRETTA?














La risposta corretta e' la '

Può essere definita una clonazione genica

'.


42 di 94 Domande

Quante sono le possibili combinazioni che si possono generare dalla sequenza di tre basi UCG?














La risposta corretta e' la '

6

'.


43 di 94 Domande

Quale meccanismo permette il giusto allineamento degli amminoacidi in una catena polipeptidica, secondo l'informazione genica?














La risposta corretta e' la '

Il legame tra codone e anticodone

'.


44 di 94 Domande

Gonade, ipofisi, ipotalamo e utero sono organi che nella donna, mediante una serie di ormoni, si stimolano a vicenda. Qual è la giusta catena di stimolazioni?














La risposta corretta e' la '

Ipotalamo → ipofisi → gonade → utero

'.


45 di 94 Domande

Un ormone agisce unicamente sulle sue cellule bersaglio perchè:














La risposta corretta è la B
Un ormone agisce unicamente sulle sue cellule bersaglio perché: solo esse posseggono i recettori specifici per l'ormone. La specificità endocrina dipende dall’espressione tessuto-specifica di recettori che riconoscono il ligando con alta affinità e attivano la trasduzione del segnale solo in quelle cellule; in assenza di recettore l’ormone circola ma resta “invisibile”. Recettori di membrana mediano l’azione di ormoni peptidici tramite secondi messaggeri (cAMP, IP3/DAG, Ca2+, tirosin-chinasi), mentre ormoni lipofili attraversano la membrana e si legano a recettori intracellulari che modulano la trascrizione genica. L’isoforma recettoriale, la densità di recettori e i meccanismi di desensibilizzazione/resensibilizzazione determinano intensità e qualità della risposta. Co-fattori intracellulari e l’integrazione di vie di segnale spiegano perché lo stesso ormone possa generare risposte diverse in tessuti differenti pur legandosi a recettori correlati, ma senza recettore non si ha alcun effetto.

46 di 94 Domande

Nel lobo frontale e parietale del cervello, lungo il solco centrale, si trovano la corteccia motoria e la corteccia sensoriale. Dalla corteccia motoria partono gli stimoli destinati ai muscoli scheletrici. Più esattamente gli stimoli partono da aree specifiche corrispondenti alle singole regioni del corpo. L' estensione di queste aree:














La risposta corretta e' la '

è proporzionale alla capacità di ottenere movimenti molto precisi

'.


47 di 94 Domande

L' eritropoietina è:














La risposta corretta e' la '

una sostanza prodotta dai reni che sollecita la produzione di globuli rossi

'.


48 di 94 Domande

I dendriti trasmettono l'impulso nervoso:














La risposta corretta e' la '

in senso centripeto, verso il corpo cellulare

'.


49 di 94 Domande

Quando la luce colpisce la retina avviene una trasformazione chimica in una sostanza contenuta nelle sue cellule e ciò origina lo stimolo nervoso. Questa sostanza è:














La risposta corretta e' la '

la rodopsina

'.


50 di 94 Domande

In situazioni di stress prolungato e di forti tensioni, l’ipotalamo stimola l’ipofisi a produrre l’ormone ACTH che a sua volta stimola la corteccia surrenale a produrre una gran quantità di glicocorticoidi, tra cui il cortisone è il più conosciuto. Questi ormoni agiscono sul metabolismo del glucosio, promuovendone la formazione a partire da grassi e proteine, aumentando così il glucosio ematico; inibiscono inoltre le reazioni infiammatorie e sopprimono le difese immunitarie. Sulla base di quanto detto, individuare tra le seguenti l’unica affermazione ERRATA:














La risposta corretta e' la '

i glicocorticoidi diminuiscono la disponibilità di glucosio per le cellule

'.


51 di 94 Domande

Gli individui eterozigoti per l' allele dell' anemia mediterranea (recessivo) presentano una forma lieve della malattia, che in genere non provoca loro grossi problemi in quanto i loro globuli rossi sono solo più piccoli. Questi individui mostrano una maggiore resistenza alla malaria, una malattia provocata da un protozoo che si sviluppa all' interno dei globuli rossi. Nelle zone malariche la selezione naturale agisce a favore degli individui:














La risposta corretta e' la '

eterozigoti

'.


52 di 94 Domande

La "ricombinazione" tra due geni è minima quando i geni sono localizzati:














La risposta corretta è la C
La "ricombinazione" tra due geni è minima quando i geni sono localizzati: sullo stesso cromosoma a piccola distanza tra loro. La ricombinazione in meiosi deriva da crossing-over tra cromosomi omologhi; la probabilità che un chiasma cada tra due loci è approssimativamente proporzionale alla distanza fisica/genetica che li separa. Geni strettamente associati (linked) condividono un intervallo piccolo, quindi la frequenza di ricombinazione (mappa in centiMorgan) è bassa perché è raro che un crossing-over cada esattamente tra di loro. Inoltre l’interferenza riduce la probabilità di eventi di crossing-over multipli ravvicinati, mantenendo ulteriormente bassa la ricombinazione in regioni strette. Geni molto distanti sullo stesso cromosoma o su cromosomi diversi mostrano fino al 50% di ricombinanti per effetto di assortimento indipendente o di crossing-over multipli che “mascherano” il legame. Solo in casi estremi (vicinanza estrema, regioni etero-cromatiche o vicino al centromero) la ricombinazione può essere quasi nulla, ma in generale è minima quando i loci sono vicini sullo stesso cromosoma.

53 di 94 Domande

La febbre, cioè l' aumento della temperatura corporea di base, è una modalità con cui il nostro organismo risponde ad una infezione batterica o virale. Essa è conseguenza del fatto che:














La risposta corretta e' la '

alcuni globuli bianchi del nostro organismo producono sostanze che stimolano l' ipotalamo ad aumentare la temperatura di base

'.


54 di 94 Domande

La figura rappresenta una cellula in anafase della 1^ divisione meiotica. Dalla sua osservazione si può dedurre che la cellula originaria avesse un 2n uguale a:

product image













La risposta corretta è la E
La figura rappresenta una cellula in anafase della 1ª divisione meiotica: il 2n della cellula originaria era 4. In anafase I si separano i cromosomi omologhi mentre le cromatidi sorelle restano unite, perciò il numero di cromosomi che migra verso ciascun polo è pari a n; se dall’immagine si contano due unità cromosomiche per polo (ognuna ancora costituita da due cromatidi), allora n=2 e il corredo diploide iniziale è 2n=4. Il fatto che le cromatidi non si separino (a differenza dell’anafase II) conferma che il conteggio riguarda gli omologhi e permette di risalire direttamente al diploide originario.

55 di 94 Domande

Molecole di DNA di organismi appartenenti a specie diverse differiscono tra loro in quanto:














La risposta corretta e' la '

presentano una diversa sequenza delle basi azotate

'.


56 di 94 Domande

Per "clone" di individui si intende:














La risposta corretta e' la '

organismi con patrimonio genetico identico

'.


57 di 94 Domande

L' elettronegatività è:














La risposta corretta e' la '

la capacità di un elemento di attrarre elettroni di legame

'.


58 di 94 Domande

In una reazione una specie si ossida se:














La risposta corretta è la C
In una reazione una specie si ossida se cede elettroni a un ossidante. Questa affermazione è corretta perché l'ossidazione è definita come la perdita di elettroni da parte di una specie chimica, che di conseguenza aumenta il suo numero di ossidazione. Quando una specie si ossida, gli elettroni ceduti vengono acquisiti da un'altra specie, chiamata ossidante, che si riduce. Questo processo di trasferimento di elettroni è fondamentale nelle reazioni redox, dove l'ossidazione e la riduzione avvengono simultaneamente. L'ossidante è quindi la specie chimica che accetta gli elettroni e permette alla specie ossidata di perdere elettroni. Un esempio comune di questo processo è la reazione tra il ferro e l'ossigeno, dove il ferro si ossida cedendo elettroni all'ossigeno, che si riduce formando ossido di ferro. La comprensione di questi concetti è cruciale in chimica poiché le reazioni redox sono alla base di molti processi biologici e industriali.

59 di 94 Domande

Se un soluzione acquosa di HCl (1 L) avente pH = 4 viene diluita con acqua a un volume dieci volte maggiore (a 10 L), il pH della soluzione ottenuta è:














La risposta corretta e' la '

5

'.


60 di 94 Domande

Nella tavola periodica degli elementi l'energia di ionizzazione dall'alto in basso lungo un gruppo:














La risposta corretta è la D
Nella tavola periodica degli elementi l'energia di ionizzazione dall'alto in basso lungo un gruppo decresce progressivamente. Questo avviene perché, scendendo lungo un gruppo, gli atomi hanno un numero crescente di livelli energetici, il che significa che gli elettroni di valenza si trovano sempre più lontani dal nucleo. La forza di attrazione tra il nucleo positivo e gli elettroni di valenza diminuisce con l'aumento della distanza, rendendo più facile rimuovere un elettrone. Inoltre, l'aumento del numero di elettroni schermanti tra il nucleo e gli elettroni di valenza riduce ulteriormente l'attrazione nucleare effettiva. Di conseguenza, l'energia necessaria per rimuovere un elettrone, ovvero l'energia di ionizzazione, diminuisce man mano che ci si sposta verso il basso in un gruppo.

61 di 94 Domande

Indicare le moli di ossigeno molecolare necessarie per bruciare una mole di propano ammettendo che la reazione del C3H8 con O2 (combustione) avvenga in modo completo:














La risposta corretta e' la '

5

'.


62 di 94 Domande

Un catalizzatore ha l'effetto di:














La risposta corretta è la A
Un catalizzatore ha l'effetto di aumentare la velocità di una reazione. I catalizzatori sono sostanze che incrementano la velocità di una reazione chimica abbassando l'energia di attivazione necessaria per il processo. Essi non vengono consumati durante la reazione e non alterano l'equilibrio chimico finale; invece, forniscono un percorso alternativo a più bassa energia per la reazione. Questo effetto è cruciale in molte applicazioni industriali e biologiche, dove i catalizzatori possono aumentare significativamente l'efficienza dei processi. Ad esempio, gli enzimi, che sono catalizzatori biologici, accelerano le reazioni metaboliche essenziali per la vita. L'importanza dei catalizzatori risiede anche nella loro capacità di permettere reazioni che altrimenti avverrebbero troppo lentamente per essere utili in un contesto pratico.

63 di 94 Domande

Un elemento è costituito da atomi:














La risposta corretta è la C
Un elemento è costituito da atomi aventi tutti lo stesso numero di protoni. Questa affermazione è corretta perché la definizione di elemento chimico si basa sul numero di protoni presenti nel nucleo dei suoi atomi, noto come numero atomico. Il numero di protoni determina l'identità chimica dell'elemento, distinguendo un elemento dall'altro nella tavola periodica. Ad esempio, tutti gli atomi di idrogeno hanno un protone, mentre tutti gli atomi di elio ne hanno due. Sebbene gli atomi di uno stesso elemento possano avere un diverso numero di neutroni, formando isotopi, il numero di protoni rimane costante per definire l'elemento. Questo concetto è fondamentale in chimica, poiché le proprietà chimiche di un elemento sono principalmente determinate dalla sua configurazione elettronica, che dipende dal numero di protoni nel nucleo.

64 di 94 Domande

Indicare a quale dei seguenti valori del pH (tutti a 25 °C) si ha la massima concentrazione di ioni H3O+ :














La risposta corretta e' la '

3.11

'.


65 di 94 Domande

Quando si ossida il glucosio in presenza di ossigeno in eccesso, si ottiene:














La risposta corretta e' la '

H2O e CO2

'.


66 di 94 Domande

La massa molecolare dell'acqua è pari a 18 u.m.a. Perciò in 1 litro d'acqua sono contenute:














La risposta corretta è la D
La massa molecolare dell'acqua è pari a 18 u.m.a. Perciò in 1 litro d'acqua sono contenute 55,5 mol di acqua. Per comprendere perché questa risposta è corretta, bisogna considerare che la densità dell'acqua è di circa 1 g/mL, quindi 1 litro d'acqua ha una massa di 1000 grammi. La massa molare dell'acqua, calcolata come somma delle masse atomiche di due atomi di idrogeno (circa 1 u.m.a. ciascuno) e un atomo di ossigeno (circa 16 u.m.a.), è pari a 18 g/mol. Dividendo la massa totale dell'acqua (1000 g) per la massa molare (18 g/mol), si ottiene il numero di moli presenti in un litro d'acqua, che risulta essere circa 55,5 mol. Questo calcolo conferma la risposta fornita, mostrando come la densità dell'acqua e la sua massa molare siano fondamentali per determinare il numero di moli in un dato volume.

67 di 94 Domande

Sono elettroliti forti in acqua:














La risposta corretta è la C
La domanda chiede quali sono gli elettroliti forti in acqua e la risposta corretta è che tutti i sali solubili sono elettroliti forti. Gli elettroliti forti sono sostanze che si dissociano completamente in ioni quando sono disciolte in acqua, conducendo quindi l'elettricità efficacemente. I sali solubili, come il cloruro di sodio (NaCl), si dissociano in cationi e anioni in soluzione acquosa, rendendoli elettroliti forti. Questa completa dissociazione significa che non c'è equilibrio tra il sale non dissociato e i suoi ioni, a differenza degli elettroliti deboli che si dissociano solo parzialmente. La solubilità dei sali è determinata dalle interazioni tra le molecole d'acqua e gli ioni del sale, che devono essere sufficientemente forti da superare le forze ioniche che tengono insieme il solido cristallino. Pertanto, quando un sale è solubile, è anche un elettrolita forte perché rilascia una grande quantità di ioni nel solvente, garantendo una conducibilità elettrica elevata.

68 di 94 Domande

Indicare il composto in cui l'atomo di cloro ha numero di ossidazione maggiore:














La risposta corretta è la D
La domanda chiede di indicare il composto in cui l'atomo di cloro ha numero di ossidazione maggiore e la risposta corretta è HClO?. Nel composto HClO?, l'atomo di cloro ha un numero di ossidazione di +7, che è il più alto possibile per il cloro. Questo si verifica perché l'ossigeno, essendo più elettronegativo, tende a sottrarre elettroni al cloro. In HClO?, ci sono quattro atomi di ossigeno, ciascuno con un numero di ossidazione di -2, per un totale di -8. Poiché la somma dei numeri di ossidazione in una molecola neutra deve essere zero e l'idrogeno ha un numero di ossidazione di +1, il cloro deve compensare con un numero di ossidazione di +7. In altri composti come HCl, il numero di ossidazione del cloro è -1, mentre in composti come Cl?, è 0, e in HClO, è +1. Pertanto, HClO? è il composto in cui il cloro raggiunge il suo massimo stato di ossidazione.

69 di 94 Domande

La formula H2SO3, secondo la nomenclatura tradizionale corrisponde a:














La risposta corretta è la C
La formula H?SO?, secondo la nomenclatura tradizionale, corrisponde all'acido solforoso. Questa risposta è corretta perché H?SO? è la formula chimica dell'acido solforoso, un ossiacido del zolfo. La nomenclatura tradizionale degli acidi ossigenati del zolfo si basa sul numero di ossidazione dell'atomo di zolfo e sul numero di atomi di ossigeno presenti nella molecola. L'acido solforoso ha il zolfo con un numero di ossidazione +4, mentre l'acido solforico (H?SO?), che ha un atomo di ossigeno in più, ha il zolfo con un numero di ossidazione +6. La differenza nel numero di ossigeni e nel numero di ossidazione del zolfo è fondamentale per distinguere tra i due acidi. Inoltre, la nomenclatura tradizionale utilizza il suffisso "-oso" per indicare l'acido con un numero di ossidazione del zolfo inferiore rispetto a quello dell'acido con il suffisso "-ico", che nel caso del zolfo è l'acido solforico.

70 di 94 Domande

Quale dei vettori indicati nei seguenti disegni con i numeri rispettivamente 1, 2, 3, 4, 5 rappresenta il vettore differenza b – a ?

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La risposta corretta è la D
La domanda chiede quale dei vettori indicati nei disegni rappresenta il vettore differenza b – a, e la risposta corretta è 1. Per determinare il vettore differenza b – a, si deve considerare il vettore che parte dalla punta del vettore a e termina alla punta del vettore b, seguendo la regola del parallelogramma o del triangolo per la sottrazione dei vettori. Questo processo implica che si debba invertire il vettore a, renderlo negativo, e poi sommarlo al vettore b. Visivamente, questo si traduce nel disegnare un vettore che parte dalla fine di a e termina alla fine di b, che è esattamente ciò che rappresenta il vettore numero 1 nel disegno. Il vettore differenza b – a è quindi correttamente rappresentato dal vettore indicato con il numero 1, poiché segue la direzione e il verso corretti ottenuti dalla sottrazione dei due vettori originali.

71 di 94 Domande

Si abbia un conduttore di estremi A e B percorso da una corrente continua di intensità i e sia V la differenza di potenziale tra A e B. Detta R la resistenza del conduttore, l' energia W dissipata in un tempo t nel conduttore è data dalla formula:














La risposta corretta e' la '

W=i2Rt

'.


72 di 94 Domande

Un sasso lasciato cadere da 20 cm di altezza arriva a terra con una velocità V = 2 m/sec (circa). Se lo stesso sasso è lasciato cadere da un’altezza doppia arriverà a terra con una velocità di circa:














La risposta corretta è la A
Un sasso lasciato cadere da 20 cm di altezza arriva a terra con una velocità V = 2 m/sec (circa). Se lo stesso sasso è lasciato cadere da un’altezza doppia arriverà a terra con una velocità di circa 2?2 m/sec. Questa risposta si basa sul principio di conservazione dell'energia meccanica, che afferma che l'energia potenziale gravitazionale iniziale del sasso si trasforma interamente in energia cinetica al momento dell'impatto con il suolo. L'energia potenziale iniziale è data dalla formula mgh, dove m è la massa del sasso, g è l'accelerazione di gravità e h è l'altezza. Quando l'altezza raddoppia, l'energia potenziale raddoppia anch'essa, e poiché l'energia cinetica è data da 1/2 mv², la velocità finale è proporzionale alla radice quadrata dell'altezza. Pertanto, se l'altezza raddoppia, la velocità aumenta di un fattore ?2, portando la velocità finale a 2?2 m/sec.

73 di 94 Domande

Una fionda è costituita da un sasso vincolato a percorrere 5 giri al secondo lungo una circonferenza di raggio L = 1 m per mezzo di una corda rigida. Quando il sasso si stacca dalla corda la sua velocità è:














La risposta corretta è la B
La velocità del sasso che si stacca dalla fionda è di circa 30 m/s. Per calcolare la velocità tangenziale del sasso, possiamo utilizzare la relazione tra la velocità angolare e la velocità lineare. La velocità angolare ? è data dalla formula ? = 2?f, dove f è la frequenza di rotazione, in questo caso 5 giri al secondo. Quindi, ? = 2? × 5 = 10? rad/s. La velocità tangenziale v è data dal prodotto della velocità angolare ? per il raggio L della circonferenza, quindi v = ?L = 10? × 1 m = 10? m/s. Approssimando ? a 3,14, otteniamo v ? 31,4 m/s, che è circa 30 m/s. Pertanto, la risposta corretta è che la velocità del sasso è di circa 30 m/s quando si stacca dalla corda.

74 di 94 Domande

Un corpo è sottoposto ad una forza di modulo F costante e parallela al piano di appoggio; si verifica che il moto risultante è rettilineo ed uniforme con velocità V. Se ne conclude che la forza d’attrito:














La risposta corretta è la E
Un corpo è sottoposto ad una forza di modulo F costante e parallela al piano di appoggio; si verifica che il moto risultante è rettilineo ed uniforme con velocità V. Se ne conclude che la forza d’attrito è uguale ed opposta alla forza di modulo F. Quando un corpo si muove con velocità costante su un piano orizzontale, significa che la somma delle forze agenti su di esso è nulla, secondo la prima legge di Newton. In questo caso, la forza di modulo F applicata al corpo è bilanciata dalla forza di attrito che agisce nella direzione opposta. Poiché il moto è rettilineo uniforme, l'accelerazione è zero, confermando che le forze sono in equilibrio. Di conseguenza, la forza di attrito deve avere lo stesso modulo della forza applicata F ma essere diretta in senso opposto per mantenere il corpo in uno stato di moto uniforme senza accelerazione.

75 di 94 Domande

Il prezzo di listino di un elettrodomestico è di € 680,00. Viene venduto per € 595,00. Quale percentuale di sconto è stata praticata?














La risposta corretta e' la '

12,5%

'.


76 di 94 Domande

Quale delle seguenti quaterne di numeri è ordinata secondo valori crescenti?














La risposta corretta è la B
La quaterna di numeri ordinata secondo valori crescenti è 27/101; 2,7·10?¹; 271·10?³; 27/99. Per determinare l'ordine crescente di questi numeri, è utile convertirli in una forma decimale per facilitare il confronto. Il numero 27/101 è approssimativamente 0,2673, 2,7·10?¹ è 0,27, 271·10?³ è 0,271 e 27/99 è circa 0,2727. Ordinandoli, otteniamo: 0,2673 (27/101), 0,27 (2,7·10?¹), 0,271 (271·10?³) e 0,2727 (27/99). Questo conferma che la sequenza data nella risposta corretta è effettivamente in ordine crescente. Il confronto tra frazioni e numeri decimali permette di verificare l'ordine in modo preciso, assicurando che ogni valore sia posizionato correttamente rispetto agli altri.

77 di 94 Domande

L' area della porzione di piano S compresa tra le due semicirconferenze e il segmento AO di lunghezza r è:

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La risposta corretta è la D
L'area della porzione di piano S compresa tra le due semicirconferenze e il segmento AO di lunghezza r è (3?r²)/8. La risposta è corretta perché consideriamo due semicirconferenze di raggio r con un segmento AO che collega i loro centri. L'area totale delle due semicirconferenze è pari a ?r², poiché ciascuna semicirconferenza ha un'area di (?r²)/2. La regione S è la differenza tra l'area delle semicirconferenze e l'area del triangolo isoscele formato dai raggi e dal segmento AO. Questo triangolo ha un'area di r²/2. Pertanto, l'area di S è ?r² - r²/2, che semplificato diventa (2?r² - r²)/2 = (3?r²)/8. Questa formula tiene conto di tutte le componenti geometriche coinvolte nel problema.

78 di 94 Domande

L' espressione y = -2x2 + 3x + 1 rappresenta una relazione tra le variabili reali x e y che, usando il linguaggio naturale, significa:














La risposta corretta è la E
La domanda chiede di interpretare l'espressione y = -2x² + 3x + 1 in linguaggio naturale, e la risposta corretta è: "la somma del doppio del quadrato di x con y si ottiene aggiungendo uno al triplo di x". La spiegazione tecnica è che l'espressione data è un'equazione quadratica in x, dove y è definita come funzione di x. L'espressione -2x² rappresenta il doppio del quadrato di x con un segno negativo, mentre 3x rappresenta il triplo di x. Quando si aggiunge il termine costante 1, si ottiene l'equazione completa che definisce y. La risposta corretta riflette questa relazione, descrivendo come i termini dell'equazione si combinano per esprimere y in termini di x. La risposta utilizza un linguaggio che traduce direttamente la struttura dell'equazione in una forma verbale, mantenendo il significato matematico originale.

79 di 94 Domande

L' espressione algebrica ((4)/(a-1)) + ((a)/(1-a)) è uguale a:














La risposta corretta è la A
L'espressione algebrica ((4)/(a-1)) + ((a)/(1-a)) è uguale a (4-a)/(a-1). La risposta è corretta perché quando si sommano frazioni algebriche, è necessario trovare un denominatore comune. In questo caso, i denominatori (a-1) e (1-a) sono opposti, poiché (1-a) è equivalente a -(a-1). Pertanto, possiamo riscrivere la seconda frazione come -(a)/(a-1) per avere un denominatore comune di (a-1). Una volta che le frazioni hanno lo stesso denominatore, possiamo sommare i numeratori: 4 - a. Il risultato è quindi (4-a)/(a-1), che è la forma semplificata corretta dell'espressione originale.

80 di 94 Domande

Individuare il contrario di solerte tra:














La risposta corretta è la C
La domanda chiede di individuare il contrario di "solerte" tra diverse opzioni, con la risposta corretta che è "pigro". Solerte è un aggettivo che descrive una persona che agisce con diligenza, prontezza e attenzione ai dettagli, spesso con un atteggiamento proattivo nel portare a termine i compiti assegnati. Al contrario, pigro è un termine che si riferisce a una persona che tende a evitare il lavoro o lo sforzo, preferendo l'inattività o mostrando lentezza nel compiere le proprie attività. La relazione tra questi due termini è di opposizione diretta: mentre una persona solerte è caratterizzata da un'attività energica e sollecita, una persona pigra si distingue per la mancanza di motivazione e di iniziativa. Pertanto, nel contesto della domanda, "pigro" è l'antitesi naturale di "solerte", rendendolo la scelta corretta per identificare il contrario.

81 di 94 Domande

In figura è rappresentato uno schema della sequenza genica che costituisce l’operone Lac (sequenza genica che regola la produzione delle lattasi) dei procarioti. Si tratta di una sequenza regolatrice che determina la produzione di lattasi, quando?

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La risposta corretta è la B

La domanda chiede quando l’operone lac, sequenza regolatrice della produzione di lattasi, induce l’espressione: la risposta corretta è “Quando è presente lattosio nel mezzo di coltura”. Nel sistema lac dei procarioti, in assenza di lattosio il repressore LacI si lega all’operatore e impedisce all’RNA polimerasi di trascrivere i geni lacZYA; quando è presente lattosio, una parte viene isomerizzata in allolattosio che funge da induttore legandosi a LacI, causandone il distacco dall’operatore e consentendo l’avvio della trascrizione, inclusa la sintesi di ?-galattosidasi (lattasi). L’espressione è massima se il glucosio è basso perché il complesso cAMP-CAP facilita il reclutamento dell’RNA polimerasi, ma la condizione chiave che rimuove la repressione è la presenza di lattosio. In sintesi, il lattosio segnala alla cellula di esprimere gli enzimi necessari al suo metabolismo attivando l’operone lac.


82 di 94 Domande

Solo una delle seguenti affermazioni è corretta:  














La risposta corretta e' la '

Mazzini visse parte della sua vita in esilio, in Francia, Svizzera, Inghilterra

'.


83 di 94 Domande

S’identifichi la serie numerica che corrisponde alla reale successione storica dei seguenti avvenimenti del Novecento: 1) crisi provocata dall’installazione dei missili sovietici a Cuba 2)fine del coinvolgimento americano in Vietnam 3) fine della guerra di Corea 4) assassinio di Martin Luther King.














La risposta corretta e' la '

 3; 1; 4; 2;

'.


84 di 94 Domande

Un bambino di 2 anni di origine africana si presenta con tumefazioni dolorose della mani e piedi. Dati di laboratorio mettono in evidenza una emoglobina di 9g/dl, una conta dei globuli bianchi di 11500/mm3 ed una conta delle piastrine di 250000/mm3. Quale dei seguenti esami di laboratorio dara' supporto alla tua diagnosi?














La risposta corretta è la B

Il quadro clinico descritto è compatibile con anemia falciforme o drepanocitosi, un’emoglobinopatia caratterizzata dalla produzione di catene globiniche quantitativamente normali ma qualitativamente alterate. La causa della deformazione dei globuli rossi è una sostituzione amminoacidica (Glu ? Val) che favorisce l’aggregazione delle molecole di Hb con formazione di polimeri simili a pali nel citoplasma eritrocitario. La polimerizzazione, che avviene soprattutto nello stato deossigenato, determina deformazione e la caratteristica forma a falce dei globuli rossi. Questa condizione provoca squilibri che riducono elasticità e vitalità cellulare. I globuli rossi danneggiati rappresentano il principale trigger delle crisi vaso-occlusive, responsabili di fenomeni infartuali a livello del microcircolo, che spesso si manifestano con tumefazioni dolorose di mani e piedi. La prima manifestazione clinica è l’emolisi cronica con pallore, subittero o ittero, astenia, litiasi della colecisti e segni della deplezione di ossido nitrico. A livello arterioso si osserva diatesi trombotica per disfunzione endoteliale. L’emolisi cronica rappresenta uno stato di equilibrio, interrotto più o meno frequentemente da crisi vaso-occlusive. Tra le manifestazioni vaso-occlusive, tipica è l’ostruzione dei vasi retinici, che porta a cecità parziale o totale e determina cicatrici corio-retiniche, una delle manifestazioni retiniche più comuni e patognomoniche dell’anemia falciforme. Dal punto di vista laboratoristico, si osserva riduzione dell’Hb; la diagnosi è confermata da striscio periferico, test di solubilità ed elettroforesi dell’emoglobina, che evidenzia le anomalie strutturali.


85 di 94 Domande

Il Sig. Versici, un uomo di circa 70 anni, si reca presso l’ ambulatorio del proprio medico curante, Il Dott. Mancini, per un fastidio al polso destro. Anamnesi patologica prossima: lamenta dolore al polso destro da circa due giorni.

Anamnesi patologica prossima: positiva per due interventi di chirurgia sostitutiva dell'anca, due precedenti episodi di gotta in entrambe le prime articolazioni metatarso-falangee ed ipertensione. Esame obiettivo: il Dott. Mancini visitandolo riscontra la presenza di rossore e gonfiore sul versante dorsale del polso. La sintomatologia dolorosa viene esacerbata da movimenti di flesso-estensione completi. Gli vengono prescritti 80 mg di aspirina al giorno. Due giorni dopo il gonfiore però è aumentato sul versante dorsale del polso ed a livello della mano. La flessione del polso risulta limitata dell' 80% con dolore severo, pertanto il Sig. Versici si reca nuovamente presso l’ ambulatorio del Dott. Mancini, che rivisitandolo nota che evoca un dolore sordo alla palpazione dello scafoide e pertanto nel sospetto di frattura gli prescrive un esame radiografico del polso/mano. Esami strumentali-laboratoristici: evidenza di alterazioni riconducibili ad un quadro di artrite gottosa. Quale tipo di citochine sono coinvolte in questo processo?

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La risposta corretta è la C.

La flogosi è un meccanismo di difesa di tipo aspecifico: risponde all’agente lesivo di tipo fisico-meccanico, radiazioni, batteri o sostanze chimiche. È quindi la risposta al danno tissutale ed è un processo reattivo (diverso dalla necrosi che è regressiva), aspecifico (contro tutto ciò che causa danno), stereotipato (stessi meccanismi principali a prescindere dalla causa, con vie diverse secondo lo stimolo), e procede indipendentemente dalla causa (una volta innescato, continua anche se lo stimolo è rimosso). Nella fase acuta si ha aumento del flusso ematico e della permeabilità vascolare, con accumulo di fluidi, leucociti e mediatori come le citochine. Vari fattori solubili favoriscono il reclutamento dei leucociti aumentando l’espressione di molecole di adesione e di fattori chemiotattici. Le citochine chiave sono IL-1, TNF-?, IL-6, IL-8 e altre chemochine; IL-1 e TNF-? sono particolarmente potenti, inducono febbre promuovendo la sintesi di PGE2 nell’endotelio ipotalamico. L’IL-1 è prodotta da macrofagi, neutrofili, cellule endoteliali ed epiteliali: a basse concentrazioni induce adesione leucocitaria, ad alte induce febbre e proteine di fase acuta. Diversamente dal TNF-?, non causa da sola shock settico. Inoltre stimola i mastociti al rilascio di istamina, con vasodilatazione precoce e aumento della permeabilità.

Durante l’infiammazione avvengono: (1) modificazioni di flusso e calibro vascolare con aumento del flusso sanguigno, (2) modificazioni del microcircolo e formazione dell’essudato, (3) richiamo chemiotattico dei leucociti, (4) fagocitosi. Dopo lo stimolo lesivo si ha vasocostrizione transitoria seguita da vasodilatazione intensa (iperemia attiva, responsabile di rubor e calor). Successivamente si verifica rallentamento della circolazione (iperemia passiva o stasi), dovuto ad aumentata permeabilità capillare con essudazione proteica e aumento della viscosità ematica. Il modello tipico dell’infiammazione acuta comprende: alterazioni di flusso e calibro, iperemia attiva e passiva, permeabilizzazione endoteliale con essudato, migrazione leucocitaria e chemiotassi, fagocitosi.

La chemiotassi è movimento orientato lungo un gradiente chimico; gli stimoli possono essere esogeni (prodotti batterici) o endogeni (complemento, leucotrieni, citochine). Durante la stasi i neutrofili si dispongono lungo l’endotelio (marginazione). Segue l’adesione: i leucociti rotolano con legami labili, poi aderiscono stabilmente formando la “pavimentazione”. Successivamente attraversano l’endotelio (diapedesi) e migrano verso lo stimolo. L’endotelio normalmente è continuo e liscio, ma nell’infiammazione aumenta la permeabilità ed esprime molecole di adesione preformate (es. P-selectina dai corpi di Weibel-Palade).

Le principali molecole di adesione sono: selectine (E sull’endotelio, P sull’endotelio in infiammazione, L sui leucociti, legano zuccheri); immunoglobuline (ICAM-1 e VCAM-1, interagiscono con integrine leucocitarie, le ICAM-1 si legano alle integrine ?2); VCAM-2 proprie dell’endotelio; integrine (già presenti sui leucociti, ma con bassa affinità: aumentano l’avidità a seguito di stimoli chemiokinici e dell’induzione di ICAM/VCAM-1). Le citochine IL-1 e TNF inducono fortemente la sintesi di ICAM-1 e VCAM-2, molecole implicate nei legami forti, la cui espressione richiede più tempo.


86 di 94 Domande

Il Sig. Mariani, un uomo di 78 anni si reca presso il PS del Policlinico Torvergata di Roma, a causa di un episodio di dispnea acuta. Anamnesi patologica prossima: lamenta comparsa di episodi di tosse produttiva, gonfiore degli arti inferiori e dei piedi, astenia, che perdurano da 3 settimane. Inoltre, da due mesi a questa parte, si sono presentate crisi di dispnea da sforzo ingravescente. Anamnesi patologica remota: una decina di anni prima è stato sottoposto ad un intervento di chirurgia sostitutiva per impianto di protesi valvolare di suino, a causa di un rigurgito della valvola mitrale di grado severo. Il paziente è affetto da coronaropatia, diabete mellito di tipo 2 ed ipertensione. Anamnesi fisiologica: ha fumato per 55 anni un pacchetto di sigarette al giorno e abitualmente beve una birra al giorno. Anamnesi farmacologica Attualmente prende diversi farmaci tra cui cardioaspirina, simvastatina, ramipril, metoprololo, metformina e idroclorotiazide. Esame obiettivo: si presenta dall’ aspetto pallido. L’ uomo è alto 181 cm e pesa 128 kg, con una BMI di circa 41 kg/m2. Ha una temperatura corporea di 37.3 °C , frequenza respiratoria di 23 atti/min, frequenza cardiaca di 97 bpm, e pressione arteriosa di 148/95 mm Hg. All’ auscultazione del torace si riscontra la presenza di rantoli alle basi polmonari bilateralmente. L’ esame obiettivo del cuore rivela la presenza di un battito apicale dislocato lateralmente e la presenza, a livello dell’ apice, di un soffio diastolico 3/6 di intensità decrescente. Inoltre si osserva la presenza di edemi improntabili bilateralmente a livello dei piedi e delle caviglie. Il resto dell’ esame obiettivo non mostra altre anomalie. Quale tra le seguenti è la causa più probabile dei sintomi di questo paziente?

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La risposta D è corretta.

Il paziente circa 10 anni fa si era sottoposto a un intervento di sostituzione protesica con impianto di protesi valvolare suina per severo rigurgito mitralico. Il trattamento di una valvulopatia, a meno che non sia di grado medio-elevato e clinicamente significativa, richiede solo un controllo periodico, mentre l’intervento chirurgico è indicato in presenza di una lesione moderata o grave responsabile di sintomi e/o disfunzione cardiaca. Le opzioni vanno dalla valvuloplastica alla riparazione fino alla sostituzione, che può essere effettuata con protesi meccaniche (preferite nei pazienti <65 anni o con lunga aspettativa di vita, ma richiedono anticoagulazione cronica con warfarin per prevenire tromboembolismo) o biologiche (suine o bovine, più soggette a deterioramento sclero-fibrotico, con durata media 10-15 anni). Una complicanza possibile delle protesi biologiche è l’ostruzione/stenosi o il rigurgito, entrambi responsabili di scompenso cardiaco.

L’endocardite infettiva insorge in presenza di una predisposizione endocardica (patologie congenite, reumatiche, valvole bicuspidi calcifiche, prolasso mitralico, cardiomiopatia ipertrofica, precedente endocardite). Fattori predisponenti sono protesi valvolari, tossicodipendenza, diabete, uso cronico di anticoagulanti o steroidi, età avanzata. Agenti più comuni sono streptococchi e stafilococchi (80-90%), seguiti da enterococchi e microrganismi HACEK. Clinicamente si manifesta con febbre, nuovo soffio o modifica di un soffio preesistente, può causare scompenso cardiaco e, all’ecocardiogramma, vegetazioni. Segni caratteristici: petecchie congiuntivali, macchie di Roth, lesioni di Janeway, nodi di Osler, emorragie subungueali a scheggia. La diagnosi si basa sui criteri di Duke (diagnosi rigettata, possibile o certa). In assenza di emocolture disponibili, e senza rischio per MRSA, la terapia empirica si effettua con un ?-lattamico + amminoglicoside. Sebbene questo paziente presenti soffio e segni di scompenso, non ha febbre né criteri di Duke: l’endocardite è improbabile (risposta A errata).

La BPCO è una malattia polmonare cronica non reversibile, con ostruzione bronchiale persistente (VEMS/CVF <0,7), spesso correlata a fumo e caratterizzata da progressione, riacutizzazioni infettive, dispnea, tosse produttiva cronica, tachipnea, cianosi e ipertensione polmonare nelle fasi avanzate. All’auscultazione: respiro sibilante e fase espiratoria prolungata. Nonostante il paziente sia fumatore con tosse, i sintomi durano solo da 3 settimane e non vi sono segni obiettivi di ostruzione: la diagnosi di BPCO è errata (risposta B errata).

La polmonite è un’infiammazione acuta polmonare (batterica, virale, fungina, parassitaria) diagnosticata con RX torace e reperti clinici. Può essere comunitaria (più spesso da Streptococcus pneumoniae, Mycoplasma pneumoniae) o nosocomiale. Clinicamente: febbre, tosse, dispnea, astenia, ipossia; nella forma tipica: esordio acuto con febbre, tosse produttiva, crepitii e rumori bronchiali; nella forma atipica: esordio graduale con tosse secca, dispnea e pochi segni obiettivi. È indicato esame colturale di sangue/escreato. Questo paziente presenta tosse produttiva ma non febbre, e all’auscultazione rantoli basali bilaterali: più compatibili con scompenso cardiaco che con polmonite (risposta C errata).

L’embolia polmonare è occlusione di arterie polmonari da trombi (arti inferiori/pelvi). Presentazione acuta con sintomi aspecifici: dolore toracico pleuritico, tosse, sincope, dispnea, arresto cardiorespiratorio nei casi gravi; segni: tachipnea, tachicardia, ipotensione. Fattori di rischio: immobilizzazione, trombofilie, gravidanza, chirurgia recente. In questo paziente tosse e dispnea possono mimarla, ma anamnesi negativa per immobilizzazione e presenza di stenosi mitralica con edemi declivi bilaterali fanno propendere per scompenso cardiaco congestizio piuttosto che embolia polmonare (risposta E errata).


87 di 94 Domande

Il Sig. Verci, un uomo di circa 60 anni si reca, presso l’ ambulatorio del proprio medico curante, il Dott. Briga, per dispnea. Anamnesi patologica prossima: lamenta una dispnea ingravescente da circa un mese. Inizialmente era in grado di salire 3 rampe di scale fino al suo appartamento, ma ora necessita di effettuare numerose pause per recuperare il fiato. Non lamenta dolore al petto. Anamnesi patologica remota: l'uomo è affetto da cardiopatia reumatica e diabete mellito di tipo 2. Anamnesi fisiologica: è emigrato dall'India circa 20 anni prima. Anamnesi farmacologica: assume carvedilolo, torasemide e insulina. Esame obiettivo: il Dott. Briga visita il Sig. Verci riscontrando una temperatura corporea di 37.2 °C, una frequenza cardiaca di 74 bpm, una frequenza respiratoria di 19 atti/min ed una pressione arteriosa di 135/80 mm Hg. La pulsossimetria mostra una saturazione d'ossigeno del 96% in aria ambiente. L'auscultazione del torace rivela la presenza di crepitii alle basi polmonari bilateralmente. All’ auscultazione cardiaca si riscontra la presenza di un soffio d'apertura seguito da un soffio diastolico di bassa tonalità , a livello del quanto spazio intercostale di sinistra in corrispondenza della linea medio-claveare. Esami strumentali-laboratoristici: il Dott. Briga decide di far eseguire una radiografia del torace al Sig. Verci, che mostra una dilatazione dell'atrio di sinistra, con stiramento del margine cardiaco di sinistra, ed un’ aumentata trama vascolare. Quale tra i seguenti rappresenta l'intervento di prima scelta per migliorare la sintomatologia del paziente?

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La risposta corretta è la D.

La malattia reumatica è la causa più frequente di stenosi mitralica non complicata. È caratterizzata da fibrosi, calcificazione dei lembi valvolari e parziale fusione delle commissure, con conseguente riduzione dell’ostio valvolare (normalmente 4-6 cm²) fino a valori <1 cm². A causa di questo restringimento, l’unico modo per garantire il passaggio di sangue dall’atrio sinistro al ventricolo sinistro durante la diastole è aumentare le pressioni atriali. Questo incremento si trasmette a monte, con aumento della pressione nelle vene e nei capillari polmonari: ecco la causa della dispnea. Se le pressioni aumentano ulteriormente, soprattutto acutamente, può verificarsi la trasudazione di liquido negli alveoli con conseguente edema polmonare. Il nostro paziente all’auscultazione presenta anche crepitii basali bilaterali. Il gradiente diastolico transvalvolare è proporzionale al grado di stenosi ed è sensibile ad aumenti di portata e frequenza cardiaca: maggiore la portata/frequenza, maggiore il gradiente. Per questo un soggetto asintomatico a riposo può diventare sintomatico anche per sforzi lievi. L’evoluzione della stenosi mitralica è rappresentata dallo sviluppo di ipertensione polmonare arteriosa, secondaria a quella venosa, che provoca vasocostrizione arteriolare inizialmente funzionale e reversibile, successivamente irreversibile per ipertrofia della tonaca media e fibrosi dell’intima. Le elevate resistenze arteriolari del circolo polmonare causano sovraccarico pressorio del ventricolo destro con dilatazione, ipertrofia, disfunzione contrattile e segni di scompenso destro e bassa gittata. Nell’insufficienza mitralica, invece, la pressione atriale sinistra, molto più bassa di quella aortica, fa sì che il sangue refluisca in atrio già durante la contrazione isometrica ventricolare. Nell’insufficienza mitralica cronica l’atrio sinistro si adatta dilatandosi, per cui la pressione a monte non aumenta significativamente; nell’insufficienza acuta, invece, l’atrio non ha tempo di adattarsi e subisce un brusco aumento pressorio con ripercussioni sulla pressione venosa polmonare. Il ventricolo sinistro, sottoposto a sovraccarico di volume, si dilata: inizialmente la frazione di eiezione rimane conservata, poi si riduce progressivamente perché il rigurgito in atrio riduce il volume sistolico effettivo. Una frazione di eiezione <60% è indicativa di compromissione ventricolare sinistra. Nel nostro paziente, per segni, sintomi e reperti auscultatori, è probabile un coinvolgimento valvolare mitralico, in particolare stenosi o steno-insufficienza. L’intervento di scelta, nella stenosi mitralica clinicamente significativa (area ?1,5 cm²) o sintomatica, e nei pazienti con controindicazioni alla chirurgia, è la valvuloplastica percutanea con palloncino: una “dilatazione controllata” eseguita con un palloncino ad alta resistenza gonfiato in prossimità della valvola, introdotto tramite catetere da vena femorale destra. È una tecnica mini-invasiva che riduce morbilità e mortalità perioperatorie, con buona efficacia a lungo termine (sopravvivenza libera da eventi nel 30-70% dei casi), sebbene non siano rare le restenosi. Non può essere eseguita in presenza di calcificazioni valvolari, per cui è indicata la sostituzione valvolare.


88 di 94 Domande

Un ragazzo di 20 anni presenta il seguente ECG. Cosa si nota all'ECG?

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La risposta esatta è la A.

Le derivazioni da V1 a V6, chiamate derivazioni precordiali, esprimono l’attività elettrica del cuore sul piano orizzontale: V1-V2 esplorano il setto interventricolare, V3-V4 la parete anteriore del ventricolo sinistro, V5-V6 la parete laterale del ventricolo sinistro. L’onda P indica la depolarizzazione atriale, il complesso QRS e l’onda T indicano rispettivamente la depolarizzazione e la ripolarizzazione ventricolare, mentre la ripolarizzazione atriale non è visibile poiché avviene durante la depolarizzazione ventricolare. In età giovanile, dopo la pubertà, il vettore di ripolarizzazione ventricolare rende le T positive in tutte le derivazioni precordiali, tranne V1 e raramente V2; in casi eccezionali, la negatività può coinvolgere anche V3 e V4 (onda T giovanile). Dopo la pubertà, la presenza di onde T invertite ?2 mm in due o più derivazioni contigue del ventricolo destro può indicare cardiopatia congenita con sovraccarico di pressione o volume (cardiomiopatia aritmogena del ventricolo destro) oppure, più raramente, patologie ereditarie dei canali del sodio o potassio. L’ECG descritto mostra ritmo sinusale, alterazioni diffuse della ripolarizzazione con T negativa da V1 a V5, R alta in V1 e asse spostato a destra: reperti suggestivi di ipertrofia ventricolare destra a carattere aritmogeno. La cardiomiopatia aritmogena del ventricolo destro è spesso familiare, più frequentemente a trasmissione autosomica dominante, e coinvolge prevalentemente ma non esclusivamente il ventricolo destro. Nel 10-20% dei casi è presente una mutazione nei geni che codificano proteine del desmosoma. Istologicamente si osserva progressiva sostituzione del miocardio con tessuto fibro-adiposo, che genera aree di discinesia e dilatazione soprattutto nel tratto di afflusso, efflusso e apice del ventricolo destro (triangolo della displasia), ma può estendersi all’intera parete ventricolare destra o anche al ventricolo sinistro. Questa condizione, per le alterazioni morfologiche e funzionali, è causa frequente di aritmie ventricolari e morte improvvisa, soprattutto in età giovanile durante o subito dopo l’attività fisica. In presenza di un ECG di questo tipo è quindi indicato eseguire un ecocardiogramma per rilevare eventuali alterazioni strutturali cardiache.


89 di 94 Domande

La signora Rettori, una donna di 45 anni, si reca dal proprio medico curante, il Dott. Pressi, per malessere. Anamnesi patologica prossima: comparsa di febbre, disuria e dolore alla schiena. Il Dott. Pressi consiglia alla paziente di recarsi in ospedale per ulteriori accertamenti; qui la donna verrà successivamente ricoverata con una sospetta diagnosi di pielonefrite. La paziente viene sottoposta a terapia con antibiotici ad ampio spettro, che determinano un significativo miglioramento della sintomatologia. Tuttavia, durante il quarto giorno di ricovero, la donna presenta nuovamente febbre, con leucocitosi e profusa diarrea acquosa. Esami strumentali: viene effettuata una colonscopia, visibile nell’ immagine sottostante.

Quale è la terapia per il trattamento di questo disturbo?

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La risposta corretta è la D.

La paziente presenta una colite pseudomembranosa causata da Clostridium difficile, un batterio appartenente alla famiglia Clostridiaceae, patogeno per l’uomo, Gram+ anaerobio. Il C. difficile è virulento in quanto possiede due tossine: la tossina A, un’enterotossina che si lega alle cellule della mucosa e causa un’ipersecrezione di liquido determinando diarrea acquosa; la tossina B, una citotossina che provoca gravi danni alla mucosa determinandone l’aspetto pseudomembranoso. Il Clostridium difficile causa colite associata ad antibiotici, tipicamente in ambiente ospedaliero. Fa parte normalmente del microbiota umano; tuttavia, quando si utilizzano antibiotici per lungo tempo, questi possono distruggere anche i batteri che tengono “sotto controllo” il Clostridium. Quando il C. difficile diviene dominante, si possono avere crampi addominali, colite pseudomembranosa, diarrea (talora ematica), raramente sepsi e addome acuto. I sintomi insorgono alcuni giorni dopo l’inizio della terapia antibiotica e includono diarrea acquosa o scariche di feci non formate, crampi addominali, raramente nausea e vomito. Per la diagnosi è importante l’identificazione della tossina nelle feci. Il trattamento consiste nell’interrompere la terapia antibiotica; se la sintomatologia è grave è possibile utilizzare vancomicina o metronidazolo (nel nostro caso, non essendo la vancomicina tra le opzioni, la risposta corretta è la D).


90 di 94 Domande

Una paziente di 58 anni si presenta presso il reparto di nutrizione clinica. La donna presenta BMI 20,9, circonferenza vita 88 cm, analisi ematochimiche (in allegato) in cui si presenta colesterolo LDL fuori range e glicemia a digiuno elevata.

In seguito ai valori di glicemia a digiuno riscontrati, si richiede curva da carico orale di glucosio (OGTT). In base ai risultati sopra riportati, la paziente presenta:

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La risposta corretta è la B.

Il diabete è un gruppo di alterazioni caratterizzate da elevati livelli di glicemia, legati a un’alterata secrezione insulinica o a una ridotta sensibilità all’insulina. Questa alterata secrezione può variare da forme severe, in cui la produzione di insulina è nulla o quasi (diabete di tipo I, pancreasectomia), a forme intermedie modulate dall’insulino-resistenza.

L’insulino-resistenza da sola non è in grado di slatentizzare un diabete mellito: è necessario un danno della secrezione. Le alterazioni del metabolismo del glucosio si associano inoltre a modifiche del metabolismo lipidico e proteico, predisponendo a complicanze vascolari: microvascolari (rene, arti inferiori, retina) e macrovascolari (cuore, cervello, arterie degli arti inferiori).

Il diabete si classifica in due tipologie principali:

– diabete mellito di tipo I (insulino-dipendente), che può avere cause immuno-mediate o idiopatiche;

– diabete mellito di tipo II (non insulino-dipendente), malattia metabolica caratterizzata da iperglicemia in un contesto di insulino-resistenza e deficienza insulinica relativa, nella maggior parte dei casi senza necessità di insulina.

Esiste poi il diabete gestazionale, che compare in gravidanza e regredisce dopo il parto.

Tra le sindromi secondarie ricordiamo:

– pancreasectomia (oggi non più praticata nelle pancreatiti, ma solo nei tumori),

– patologie del pancreas esocrino (es. pancreatite),

– patologie endocrine (acromegalia, sindrome di Cushing, feocromocitoma, poiché l’insulina è l’unico ormone ipoglicemizzante),

– tossicità da farmaci o sostanze chimiche (glucocorticoidi, tiazidici, ecc.).

Il diabete può rimanere a lungo silente. Si stima che, a fronte di una prevalenza diagnosticata del 4%, un ulteriore 4% resti non diagnosticato.

Per la diagnosi, le misurazioni della glicemia prevedono:

– glicemia a digiuno (da almeno 12 ore): due rilevazioni ?126 mg/dl;

– glicemia random >200 mg/dl, ma solo in paziente sintomatico (polidipsia, poliuria, nicturia, ecc.);

– curva da carico con 75 g di glucosio in 200-250 ml d’acqua: il test si esegue solo se la glicemia basale è <126 mg/dl, e la diagnosi si pone se a 2 ore la glicemia è >200 mg/dl.


91 di 94 Domande

La signora Bellini è una giovane donna ricoverata nel reparto di ginecologia ed ostetricia dopo un parto complicato da una rottura prematura delle membrane amnio-coriali ed un prolungato travaglio. Anamnesi patologica prossima: In seconda giornata sviluppa febbre con brivido associata ad ipotensione e intenso dolore addominale che fanno sospettare un’ endometrite purperale. Il Dott. Lanfranchi decide di sottoporre la paziente ad una radiografia del torace e decide di avviare la terapia antibiotica e reidratante con 4.000 ml di soluzione salina nelle successive 24 ore ma l’ ipertermia persiste e si ottiene un lieve incremento della pressione arteriosa. Improvvisamente la sig.ra Bellini presenta dispnea. Esame obiettivo: viene rilevata una SpO2 dell’ 82% che non aumenta anche con ossigenoterapia con FiO2 del 100%. Il Dott. Lanfranchi decide quindi di intubare la paziente e si eroga una FiO2 del 100%. Non si rileva turgore giugulare, all’ auscultazione polmonare si apprezzano crepitii diffusi bilateralmente. Esami di laboratorio-strumentali: viene rapidamente inviato in laboratorio un campione di sangue arterioso che evidenzia PaO2 di 62 mmHg e PaCO2 di 33 mmHg. L’ ECG mostra tachicardia sinusale. Viene effettuato un nuovo RX del torace che mostra un quadro polmonare modificato rispetto a quanto si era visto nel precedente. Sulla base dei dati forniti quale tra le seguenti è la diagnosi più probabile?

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La risposta corretta è la B.

Questo paziente molto probabilmente ha una ARDS e il rapporto PaO2/FiO2 è <200: la paziente ha un rapporto di 60 (FiO2 = 1 ovvero 100% e PaO2 di 60 mmHg: necessita di ossigeno al 100% per mantenere una pressione di PaO2 accettabile). La RX torace mostra infiltrati polmonari diffusi non riconducibili a eziologia cardiogena. L’EO evidenzia dispnea ingravescente a insorgenza improvvisa, con crepitii diffusi bilateralmente. La paziente presentata nel caso è verosimilmente affetta da ARDS in seguito a sepsi da endometrite postpartum.

La sindrome da distress respiratorio acuto (ARDS) è una grave malattia acuta polmonare. I fattori scatenanti sono numerosi: polmonite, shock, gravi traumi, sepsi, aspirazione di alimenti (ab ingestis), pancreatite. È caratterizzata da danno diffuso della membrana alveolo-capillare, con edema polmonare non cardiogenico (ricco di proteine) e insufficienza respiratoria acuta (ARF). Si osserva reclutamento di neutrofili nei capillari alveolari e formazione di membrane ialine. I neutrofili rilasciano chemochine (che richiamano istiociti), producono ROS, proteasi, leucotrieni, fattore di attivazione piastrinica, prostaglandine e altre molecole che danneggiano le barriere tra capillari e spazi aerei. Gli alveoli e l’interstizio si riempiono di proteine, detriti cellulari e liquido, con distruzione del surfattante, collasso alveolare e mismatch ventilazione/perfusione.

L’ARDS determina grave ipossiemia refrattaria all’ossigenoterapia. I criteri diagnostici comprendono:

– Opacità bilaterali alla RX non spiegabili da versamento, atelettasia o noduli.

– PaO2/FiO2 ?200 mmHg.

– Assenza di evidenza clinica di aumentata pressione atriale sinistra o insufficienza cardiaca (PCWP <18 mmHg). Una pressione di incuneamento capillare polmonare >18 mmHg orienta invece verso edema polmonare cardiogeno.

Secondo la “Definizione di Berlino 2012” l’ARDS si classifica in:

– Lieve: PaO2/FiO2 ?200 mmHg.

– Moderata: PaO2/FiO2 ?100 mmHg.

– Grave: PaO2/FiO2 ?100 mmHg.


92 di 94 Domande

Una paziente di 58 anni si presenta presso il reparto di nutrizione clinica. La donna presenta BMI 20,9, circonferenza vita 88 cm, analisi ematochimiche (in allegato) in cui si presenta colesterolo LDL fuori range e glicemia a digiuno elevata.

Per il paziente diabetico è essenziale assumere cibi a basso indice glicemico. Qual è tra i seguenti alimenti quello che presenta il più basso indice glicemico?

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La risposta corretta è la A.

Il diabete è un gruppo di alterazioni caratterizzate da elevati livelli di glicemia, legati a un’alterata secrezione insulinica o a una ridotta sensibilità all’insulina. Questa alterata secrezione può variare da forme severe, in cui la produzione di insulina è nulla o quasi (diabete di tipo I, pancreasectomia), a forme intermedie modulate dall’insulino-resistenza. L’insulino-resistenza da sola non è in grado di slatentizzare un diabete mellito: serve un danno della secrezione. Le alterazioni del metabolismo del glucosio si accompagnano anche ad alterazioni del metabolismo lipidico e proteico, predisponendo a complicanze vascolari: microvascolari (rene, retina, arti inferiori) e macrovascolari (cuore, cervello, arterie periferiche). Il diabete si classifica in due tipologie principali: diabete mellito di tipo I (insulino-dipendente), con cause immuno-mediate o idiopatiche; diabete mellito di tipo II (non insulino-dipendente), malattia metabolica caratterizzata da iperglicemia in un contesto di insulino-resistenza e relativa deficienza insulinica, che nella maggior parte dei casi non richiede terapia insulinica. Esiste anche il diabete gestazionale, che si manifesta in gravidanza e regredisce dopo il parto. Tra le forme secondarie: pancreasectomia (oggi non più praticata nelle pancreatiti, ma solo nei tumori), patologie del pancreas esocrino (es. pancreatite), patologie endocrine (acromegalia, sindrome di Cushing, feocromocitoma, poiché l’insulina è l’unico ormone ipoglicemizzante), tossicità da farmaci o sostanze (glucocorticoidi, tiazidici, ecc.). Il diabete può progredire a lungo senza sintomi. Si calcola che, a fronte di una prevalenza diagnosticata del 4%, un ulteriore 4% rimane non diagnosticato. Per la diagnosi: glicemia a digiuno ?126 mg/dl in due misurazioni, glicemia random >200 mg/dl in presenza di sintomi (poliuria, polidipsia, nicturia), curva da carico con 75 g di glucosio (diagnosi se glicemia >200 mg/dl a 2 ore). Prima del test, la glicemia basale deve essere <126 mg/dl. Il test va eseguito in pazienti non ricoverati, in buone condizioni cliniche, dopo dieta abituale (non ridotta in carboidrati), a digiuno dalla mezzanotte, senza febbre, stress o fumo. Indicazioni alla curva da carico: glicemia alterata a digiuno (100–125 mg/dl), familiarità per diabete dai 30-40 anni, obesità, complicanze cardiovascolari (TIA, angina, claudicatio), soprattutto se obesi e fumatori, infezioni urinarie o cutanee ricorrenti con glicemia alterata. Il 90% dei casi è di tipo II, storicamente detto diabete dell’adulto (esordio >40 anni), ma oggi è sempre più precoce (anche a 18 anni), correlato all’obesità, in particolare infantile (Italia con alta prevalenza, soprattutto nel centro-sud). Nei gemelli monozigoti la concordanza è ~100% nel tipo II, mentre nel tipo I, pur avendo componente genetica, è solo del 50% per il ruolo di fattori ambientali. Anche nei monozigoti separati alla nascita la concordanza del tipo II rimane elevata, a dimostrazione della forte componente genetica, ancora non del tutto chiarita.


93 di 94 Domande

Viene riscontrato il seguente quadro radiologico in una donna di 30 anni, che è stata sottoposta ad una TC total body in seguito ad un incidente stradale. Cosa mostra la TC?

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La risposta corretta è la B

Nell'immagine (a) la TC ha evidenziato enfisema sottocutaneo delle palpebre destre (freccia). Nell'immagine (b) è stato osservato enfisema nell’orbita destra (cerchio). È stato inoltre riscontrato enfisema sottocutaneo nell’area della guancia (freccia). Non vi era presenza evidente di aria nello spazio intracranico né fratture della parete o del pavimento orbitario.


94 di 94 Domande

La signora Boggi, una donna di 70 anni, si reca dal medico curante, il Dott. Candi, lamentando dolore al braccio, insorto dopo essere scivolata sul ghiaccio, cadendo in avanti sulle sue mani. Quale è la diagnosi radiologica?

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La risposta corretta è la D.

Dalla radiografia mostrata si può apprezzare una frattura a tutto spessore carico della porzione meta-epifisaria distale del radio, evidenziabile come una stria di radiotrasparenza che interrompe la corticale ossea, probabilmente provocata da un arto iper-esteso verso l’ esterno che cerca di parare una caduta: si tratta di una frattura completa, spostata e angolata dorsalmente a livello del radio distale. Quando tale tipo di frattura si associa alla frattura anche dello stiloide ulnare si parla di frattura di Colles. Le altre strutture ossee in esame indicate nelle opzioni non appaiono interessate da eventi fratturativi-traumatici (le risposte A, B, C ed E non sono corrette)


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