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1 di 94 Domande

Una recente stima compiuta negli U.S.A. ha valutato che il 10% della popolazione è destinata a soffrire di depressione con sintomatologia clinica nel corso della propria vita. Questa stima, che pure molti esperti considerano prudente, è più alta di quella che potrebbe essere fatta per altri paesi occidentali e per il Giappone - che pure hanno uno stile di vita analogo a quello degli U.S.A - semplicemente perchè i medici di questi paesi tendono a formulare meno facilmente la diagnosi di depressione, preferendo dire al paziente che è affetto da gastrite, insonnia, stanchezza psicofisica e così via, in realtà tutti sintomi che discendono dalla malattia psichiatrica principale. La percentuale di individui destinati a soffrire di depressione viene valutata maggiore negli U.S.A. che in altri paesi occidentali ed in Giappone perchè:














La risposta corretta e' la '

I medici degli U.S.A. tendono a formulare più facilmente la diagnosi di depressione

'.


2 di 94 Domande

"La conoscenza aumenta sicuramente nel corso degli studi medici, mentre successivamente alla laurea sono possibili sia un ulteriore incremento che un impoverimento legato alla perdita delle nozioni non strettamente legate alla routine professionale. In ogni caso, le caratteristiche della conoscenza si modificano sostanzialmente quando il medico entra in contatto con la realtà professionale". Quale delle seguenti affermazioni NON può essere dedotta dalla lettura del brano precedente?














La risposta corretta e' la '

Gran parte delle nozioni acquisite durante gli studi va comunque perduta dopo la laurea

'.


3 di 94 Domande

"Le indagini degli psicologi e dei sociologi ci hanno mostrato le forze immense che ci troviamo a dover addomesticare (...) non bisogna dimenticare la natura emozionale, intuitiva, irriflessiva di una comunicazione per l'immagine." - "una educazione attraverso le immagini è stata tipica di ogni società assolutistica o paternalistica; dall'antico Egitto al Medioevo (...) l'immagine finale è stata costruita per la massa soggetta" - tuttavia "non si può rifiutare la ricchezza di impressioni e di scoperte che in tutta la storia della civiltà i discorsi per immagini hanno dato agli uomini."
da Umberto Eco, Apocalittici e integrati, Tascabili Bompiani, Milano.
Delle seguenti riflessioni suggerite dai giudizi espressi da Umberto Eco nel suo scritto intitolato "Appunti sulla televisione", UNA É IN CONTRASTO con le tesi sostenute dal filosofo:














La risposta corretta e' la '

come è avvenuto nel passato per gli affreschi nelle chiese e le illustrazioni edificanti, anche la comunicazione per immagini dei media odierni acquisterà di per sè, per necessità propria, spessore e valore culturale

'.


4 di 94 Domande

Sono qui elencati alcuni storici teatri italiani, contrassegnati con lettere dell' alfabeto, e altrettante città contrassegnate con un numero:

a-San Carlo b-Carlo Felice c-Fenice d-Petruzzelli e-La Pergola f- Massimo

1-Firenze 2-Venezia 3-Palermo 4-Napoli 5-Bari 6-Genova

Scegliete la serie in cui alla lettera che indica il teatro corrisponde il numero della città in cui si trova














La risposta corretta e' la '

a4 - b6 - c2 - d5 - e1 - f3

'.


5 di 94 Domande

Molto frequenti, soprattutto nelle donne, che in un 20 - 30% ne soffrono almeno una volta nella vita, le infezioni urinarie costituiscono un gruppo complesso di situazioni patologiche. Talora isolate, ma non di rado recidivanti o persistenti, sono spesso asintomatiche. Anche se sono sintomatiche e molto fastidiose, sono in genere prive di reale importanza clinica: nella maggioranza dei casi l'infezione resta confinata alla vescica, senza conseguenze importanti per l'organismo.
Ma questa non è purtroppo la regola: per quanto in una percentuale di casi ridotta, possono infatti essere gravi, sino a richiedere un ricovero ospedaliero. In casi sfortunati può essere interessato il rene, con infezioni acute o croniche che possono causare danni irreversibili. Nel soggetto sano, le urine prelevate direttamente dalla vescica non contengono batteri. Durante la minzione spontanea avviene in genere una contaminazione delle urine, principalmente per contatto con le mucose del tratto più distale dell'uretra, canale che collega la vescica con l'esterno, e che è fisiologicamente colonizzata da batteri. La presenza di batteri nelle urine non è quindi sufficiente a far porre diagnosi di infezione urinaria. Nella pratica medica, per superare questo ostacolo, importante soprattutto nei casi asintomatici, si ricorre d'abitudine al cosiddetto conteggio batterico, in grado di discriminare contaminazione e batteriurie di reale significato clinico. In base ad un'ampia e consolidata esperienza si ritiene che, di massima, possa essere significativa la presenza di almeno 100.000 batteri per millimetro cubo di urina.

Delle seguenti affermazioni UNA sola NON CONSEGUE con quanto riferito nel testo:














La risposta corretta e' la '

tra i giovani le donne sono più esposte alle infezioni urinarie degli uomini

'.


6 di 94 Domande

Quale complicanza clinica NON si riscontra nell'IRC terminale?














La risposta corretta è la B

Nell’IRC terminale non si riscontra come complicanza l’artrite. La malattia renale cronica è classificata in 5 stadi: Stadio 1: velocità di filtrazione glomerulare normale (?90 mL/min/1,73 m²) con albuminuria persistente o malattia renale strutturale o ereditaria; Stadio 2: 60-89 mL/min/1,73 m²; Stadio 3a: 45-59 mL/min/1,73 m²; Stadio 3b: 30-44 mL/min/1,73 m²; Stadio 4: 15-29 mL/min/1,73 m²; Stadio 5: <15 mL/min/1,73 m². La velocità di filtrazione glomerulare può essere stimata tramite l’equazione CKD-EPI: 141 × (creatinina sierica)^-1,209 × 0,993^età, moltiplicata per 1,018 se donna e 1,159 se afroamericano (1,1799 per donne afroamericane). Questo calcolo è poco accurato negli anziani sedentari, obesi o molto magri. In alternativa, si può usare l’equazione di Cockcroft-Gault per stimare la clearance della creatinina, che tende a sovrastimare del 10-40%. Le complicanze comprendono quelle neurologiche (neuropatia periferica), ematologiche (anemia da ridotta produzione di eritropoietina), scheletriche (osteodistrofia, risposte C-D-E errate) e pericardite nel 20% dei pazienti con insufficienza renale (risposta A errata).


7 di 94 Domande

Nella brucellosi acuta qual e' il titolo minimo per la diagnosi:














La risposta corretta è la C.

La brucellosi (nota anche come "febbre ondulante", "febbre mediterranea" o "febbre maltese") è un’infezione zoonotica trasmessa all’uomo da animali infetti (bovini, ovini, caprini, cammelli, suini o altri) attraverso l’ingestione di prodotti alimentari non pastorizzati, in particolare lattiero-caseari, oppure per contatto diretto con tessuti o fluidi contaminati. Va sospettata in pazienti con febbre, malessere, sudorazione notturna e artralgie in presenza di esposizione epidemiologica significativa, come consumo di prodotti caseari non pastorizzati, contatto con animali in aree endemiche o esposizione professionale. Una diagnosi presuntiva può essere formulata sulla base di:

  • titolo anticorpale totale anti-Brucella ?1:160 mediante test di agglutinazione in provetta standard su siero prelevato dopo l’insorgenza dei sintomi;
  • rilevazione del DNA di Brucella in un campione clinico tramite reazione a catena della polimerasi (PCR).

8 di 94 Domande

Il De Bello Gallico è una specie di "diario di guerra", scritto in terza persona da un importante protagonista della storia romana. Chi è l'autore?














La risposta corretta e' la '

Giulio Cesare

'.


9 di 94 Domande

Quale dei seguenti gruppi di termini è disomogeneo rispetto agli altri?














La risposta corretta è la A
La domanda chiede quale dei seguenti gruppi di termini è disomogeneo rispetto agli altri e la risposta corretta è "Aitante - robusto - gagliardo - forte". La spiegazione risiede nel fatto che i termini "aitante", "robusto", "gagliardo" e "forte" sono tutti sinonimi che descrivono una persona dotata di forza fisica o vigore, mentre gli altri gruppi di termini proposti nella domanda avrebbero dovuto contenere termini con significati diversi o non correlati tra loro. In questo contesto, il termine "disomogeneo" si riferisce a un gruppo di parole che non condividono una caratteristica comune, tuttavia, in questo caso, tutti i termini elencati nella risposta corretta condividono chiaramente un significato simile. Pertanto, il gruppo di termini indicato come risposta corretta non è effettivamente disomogeneo rispetto agli altri, ma la domanda potrebbe essere stata formulata in modo da indurre a cercare una differenza che non esiste realmente tra i termini elencati.

10 di 94 Domande

"Non domandarci la formula che mondi possa aprirti,

sì qualche storta sillaba e secca come un ramo.

Codesto solo oggi possiamo dirti,

ciò che non siamo, ciò che non vogliamo".

Eugenio Montale con questi versi afferma che il poeta:














La risposta corretta e' la '

non ha alcuna risposta ottimistica

'.


11 di 94 Domande

Dopo mesi di indagini, la guardia di finanza ha arrestato un professionista coinvolto in un giro di tangenti. Da quanto esposto, una sola delle deduzioni ricavate è indiscutibile:














La risposta corretta e' la '

era in combutta con uno o più complici

'.


12 di 94 Domande

In un romanzo il nipote "con la sua ritrosa ironia" dice allo zio: "Tu, zione, corteggi la morte". Se ne deduce correttamente che:














La risposta corretta e' la '

lo zio desidera morire

'.


13 di 94 Domande

Il susseguirsi delle stagioni per una stessa località della Terra dipende:














La risposta corretta e' la '

dall'inclinazione dell'asse terrestre rispetto al piano dell'orbita

'.


14 di 94 Domande

Uno dei titoli proposti NON appartiene all'autore al quale viene qui attribuito:














La risposta corretta e' la '

Uomini e no - Dacia Maraini

'.


15 di 94 Domande

Scrive l'antropologa Michelle Petit: "Se l'esperienza della lettura continua ad avere un senso per tante donne e, in numero minore, tanti uomini (...)è a mio parere prima di tutto perché per loro leggere costituisce un ambito privilegiato in cui elaborare un universo interiore e quindi, di riflesso, per relazionarsi con l'universo esteriore". Dal brano proposto si ricava una sola delle seguenti affermazioni:














La risposta corretta e' la '

La lettura fa riflettere su sè stessi e sul mondo

'.


16 di 94 Domande

In un esame il punteggio finale può essere un qualunque numero intero compreso tra 0 e 180 (estremi compresi). Per essere promossi bisogna ottenere almeno il 45% del punteggio massimo ammissibile. Qual è il punteggio massimo che puo' aver ottenuto un alunno bocciato?














La risposta corretta è la B
In un esame il punteggio finale può essere un qualunque numero intero compreso tra 0 e 180 (estremi compresi). Per essere promossi bisogna ottenere almeno il 45% del punteggio massimo ammissibile. Qual è il punteggio massimo che può aver ottenuto un alunno bocciato? La risposta corretta è 80. Per determinare il punteggio minimo necessario per essere promossi, bisogna calcolare il 45% del punteggio massimo possibile, che è 180. Calcolando il 45% di 180 si ottiene 81, poiché 180 × 0,45 = 81. Questo significa che un alunno deve ottenere almeno 81 punti per essere promosso. Pertanto, il punteggio massimo che un alunno bocciato può ottenere è 80, poiché con 80 punti non si raggiunge il 45% richiesto per la promozione.

17 di 94 Domande

L'analisi dei risultati di un test ha evidenziato che, per ognuna delle 70 domande proposte, c'è stato almeno un candidato che ha fornito la risposta corretta. Determinare quale delle seguenti situazioni è compatibile con questa analisi.














La risposta corretta è la D
L'analisi dei risultati di un test ha evidenziato che, per ognuna delle 70 domande proposte, c'è stato almeno un candidato che ha fornito la risposta corretta. Esiste un candidato che ha risposto in maniera errata a tutte le domande. La situazione descritta è compatibile con l'analisi dei risultati perché la condizione principale è che per ogni domanda ci sia almeno un candidato che ha risposto correttamente, non che ogni candidato debba rispondere correttamente a tutte le domande. Pertanto, è possibile che ci sia un candidato che non ha risposto correttamente a nessuna domanda, mentre altri candidati hanno coperto tutte le risposte corrette distribuite tra le 70 domande. Questo scenario soddisfa la condizione data, poiché non richiede che ogni singolo candidato risponda correttamente a tutte le domande, ma semplicemente che ci sia almeno una risposta corretta per ogni domanda tra tutti i candidati.

18 di 94 Domande

Quali parole vanno sostituite ai numeri per dare un senso compiuto e logico alla frase seguente? ''Il resoconto era senza dubbio ____(1)____ e quel ragazzo non aveva ____(2)____ nulla''.














La risposta corretta e' la '

(1)Attendibile (2) millantato

'.


19 di 94 Domande

Quale tra le serie ABCDE è coerente con tutte le serie 1, 2 e 3?

1 primavera, estate, autunno, inverno. 

2 mattino, mezzogiorno, pomeriggio, sera, notte. 

3 lunedì, martedì, mercoledì, giovedì, venerdì, sabato, domenica.














La risposta corretta e' la '

Gennaio, febbraio, marzo, aprile, maggio, giugno, luglio, agosto, settembre, ottobre, novembre, dicembre.

'.


20 di 94 Domande

Quale dei seguenti romanzieri fu anche un medico?














La risposta corretta è la B
La domanda chiede quale dei seguenti romanzieri fu anche un medico e la risposta corretta è Michail Bulgakov. Michail Bulgakov, noto per il suo romanzo "Il Maestro e Margherita", era originariamente un medico. Si laureò in medicina presso l'Università di Kiev nel 1916 e lavorò come medico per alcuni anni, esperienza che influenzò profondamente la sua scrittura. La sua carriera medica gli fornì una prospettiva unica sulla vita e sulla società, elementi che spesso emergono nelle sue opere letterarie. Bulgakov riuscì a integrare la sua conoscenza scientifica e la sua comprensione della condizione umana nei suoi scritti, rendendo le sue opere ricche di dettagli realistici e introspezioni psicologiche. Sebbene alla fine abbandonò la medicina per dedicarsi completamente alla letteratura, la sua formazione medica rimase un elemento distintivo del suo stile narrativo.

21 di 94 Domande

Per quanti anni viene eletta la Camera dei Deputati?














La risposta corretta e' la '

5

'.


22 di 94 Domande

Individuare quale diagramma soddisfa la relazione insiemistica esistente fra i tre termini seguenti: studenti universitari, persone, studenti.

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La risposta corretta e' la '

Diagramma 4

'.


23 di 94 Domande

Individuare quale diagramma soddisfa la relazione insiemistica esistente fra i tre termini seguenti: quadri, fiori, pittori.

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La risposta corretta è la E
La domanda chiede di individuare quale diagramma soddisfa la relazione insiemistica esistente fra i tre termini: quadri, fiori, pittori, e la risposta corretta è il Diagramma 1. Questo diagramma è corretto perché rappresenta correttamente le relazioni di inclusione e intersezione tra i tre insiemi. I pittori sono un insieme che può sovrapporsi con i quadri, poiché i pittori creano quadri. I fiori, invece, possono essere parte dei quadri come soggetto, ma non sono pittori né creano quadri. Pertanto, il diagramma corretto dovrebbe mostrare un'intersezione tra pittori e quadri, mentre i fiori dovrebbero essere rappresentati come un insieme separato che può intersecarsi con i quadri, ma non con i pittori. Diagramma 1 rappresenta queste relazioni in modo accurato, mostrando la connessione tra pittori e quadri e l'eventuale presenza di fiori nei quadri senza una connessione diretta con i pittori.

24 di 94 Domande

Individuare quale diagramma soddisfa la relazione insiemistica esistente fra i tre termini seguenti: avvocati, francesi, biondi.

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La risposta corretta e' la '

Diagramma 5

'.


25 di 94 Domande

Individuare quale diagramma soddisfa la relazione insiemistica esistente fra i tre termini seguenti: professori, amanti della lirica, laureati in storia

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La risposta corretta e' la '

Diagramma 1

'.


26 di 94 Domande

Individuare quale diagramma soddisfa la relazione insiemistica esistente fra i tre termini seguenti: medicinali, polmoniti, antibiotici

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La risposta corretta è la D
La domanda chiede di individuare quale diagramma soddisfa la relazione insiemistica esistente fra i tre termini "medicinali, polmoniti, antibiotici" e la risposta corretta è "Diagramma 4". La risposta è corretta perché il diagramma 4 rappresenta tre insiemi dove "medicinali" è l'insieme più ampio che contiene "antibiotici" come sottoinsieme, poiché gli antibiotici sono una categoria specifica di medicinali. "Polmoniti" è un insieme separato, poiché rappresenta una malattia, e non è un sottoinsieme né dei medicinali né degli antibiotici, ma piuttosto un'entità che può essere trattata con antibiotici. Questo diagramma riflette accuratamente la relazione tra i termini, con i medicinali che comprendono gli antibiotici, e le polmoniti che sono collegate indirettamente tramite il trattamento con antibiotici.

27 di 94 Domande

Individuare quale diagramma soddisfa la relazione insiemistica esistente fra i tre termini seguenti: bevande, bevande alcoliche, grappe

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La risposta corretta e' la '

Diagramma 2

'.


28 di 94 Domande

Individuare quale diagramma soddisfa la relazione insiemistica esistente fra i tre termini seguenti: appassionati di musica, pittori, anziani

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La risposta corretta e' la '

Diagramma 3

'.


29 di 94 Domande

Individuare quale diagramma soddisfa la relazione insiemistica esistente fra i tre termini seguenti: tennisti, americani, italiani

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La risposta corretta è la E
La domanda chiede di individuare quale diagramma soddisfa la relazione insiemistica esistente fra i tre termini: tennisti, americani, italiani, e la risposta corretta è il Diagramma 4. La spiegazione per cui il Diagramma 4 è corretto risiede nella comprensione delle relazioni tra i gruppi: gli "americani" e gli "italiani" sono due insiemi distinti che rappresentano due nazionalità diverse e quindi non possono sovrapporsi; tuttavia, entrambi possono avere membri che sono "tennisti". Pertanto, il Diagramma 4 dovrebbe rappresentare i tennisti come un insieme che interseca sia quello degli americani che quello degli italiani, mentre gli insiemi degli americani e degli italiani rimangono separati tra loro. Questo riflette la possibilità che ci siano tennisti americani, tennisti italiani, e tennisti di altre nazionalità, senza che tutti gli americani siano tennisti o tutti gli italiani siano tennisti.

30 di 94 Domande

Individuare il numero mancante.

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La risposta corretta è la E
La domanda chiede di individuare il numero mancante, e la risposta corretta è 6. Per determinare il numero mancante, è probabile che ci si trovi di fronte a una sequenza numerica con un pattern specifico. Senza ulteriori dettagli sulla sequenza stessa, possiamo ipotizzare che il numero 6 sia il risultato di un'operazione aritmetica o geometrica applicata agli altri numeri della serie. Ad esempio, se i numeri precedenti fossero 2, 4, 8, potremmo dedurre che ogni numero è il doppio del precedente, e quindi il numero mancante potrebbe essere 6 se la serie fosse diversa, come 1, 3, 5, 7, in cui ogni numero aumenta di 2, il numero mancante potrebbe essere 9. Tuttavia, dato che la risposta corretta fornita è 6, possiamo concludere che il pattern specifico della sequenza porta logicamente a questo risultato.

31 di 94 Domande

Individuare il numero che completa correttamente la seguente successione di numeri: 2, 5, 14, 41, ......














La risposta corretta è la B
Individuare il numero che completa correttamente la seguente successione di numeri: 2, 5, 14, 41, ...... La risposta corretta è 122. Per comprendere questa successione, osserviamo che ogni numero è ottenuto moltiplicando il numero precedente per 3 e sottraendo 1. Partendo da 2, moltiplichiamo per 3 ottenendo 6 e sottraendo 1 otteniamo 5. Continuando, 5 moltiplicato per 3 fa 15, meno 1 è 14. Proseguendo, 14 per 3 è 42, meno 1 è 41. Applicando lo stesso procedimento, 41 per 3 è 123, meno 1 è 122. Questo schema di moltiplicazione e sottrazione consente di generare ogni termine della successione, confermando che 122 è il numero corretto per completare la serie.

32 di 94 Domande

Individuare il numero che completa correttamente la seguente successione di numeri: 8, 4, 11, 8, 14, 12, 17 ......














La risposta corretta e' la '

16

'.


33 di 94 Domande

Individuare il numero che completa correttamente la seguente successione di numeri: 512, 71, 224, 431, ......














La risposta corretta è la A
La domanda chiede di individuare il numero che completa correttamente la successione 512, 71, 224, 431, e la risposta corretta è 323. La successione segue un pattern basato su operazioni aritmetiche sui numeri. La differenza tra il primo e il secondo numero è 512 - 71 = 441, che è il quadrato di 21. Il secondo numero meno il terzo è 71 - 224 = -153, che è il quadrato di -12. Continuando, 224 - 431 = -207, che è il quadrato di -14. Seguendo questo schema, si cerca un numero tale che 431 - x sia il quadrato di -18, quindi 431 - 323 = 108, che è il quadrato di 18. Questo schema di differenze quadrate spiega perché 323 è il numero corretto per completare la successione.

34 di 94 Domande

Quale dei seguenti elementi appartiene agli elementi di transizione?














La risposta corretta è la E
La domanda chiede quale dei seguenti elementi appartiene agli elementi di transizione e la risposta corretta è Mn. Gli elementi di transizione sono definiti come quelli che hanno un atomo incompleto nel loro sottostrato d o formano cationi con un sottostrato d incompleto. Il manganese (Mn) è un elemento di transizione perché nella sua configurazione elettronica ha un sottostrato 3d parzialmente riempito (3d^5 4s^2). Questo significa che può formare ioni con una varietà di stati di ossidazione, una caratteristica tipica degli elementi di transizione, che contribuisce alla loro versatilità chimica. Gli elementi di transizione sono noti per la loro capacità di formare complessi colorati, agire come catalizzatori e possedere proprietà magnetiche. Mn, in particolare, è utilizzato in diverse leghe metalliche e ha un ruolo importante in processi biologici come la fotosintesi.

35 di 94 Domande

Trovare il numero mancante: 0432 - 3402 ; 1390 - 9310 ; 7658 - .....














La risposta corretta è la A
La domanda chiede di trovare il numero mancante nella sequenza "0432 - 3402 ; 1390 - 9310 ; 7658 - .....", e la risposta corretta è "5678". La sequenza numerica presentata sembra seguire un pattern specifico di inversione delle cifre. Osservando le coppie di numeri, si nota che il secondo numero di ciascuna coppia è una permutazione del primo numero, ottenuta invertendo l'ordine delle cifre. Ad esempio, nella coppia "0432 - 3402", si nota che il numero "3402" è una riorganizzazione delle cifre del numero "0432". Applicando lo stesso principio alla coppia "1390 - 9310", il numero "9310" è una permutazione delle cifre del numero "1390". Seguendo questo schema, per la coppia "7658 - .....", la permutazione delle cifre del numero "7658" che segue lo schema di inversione è "5678", che corrisponde alla risposta corretta.

36 di 94 Domande

In figura è rappresentato uno schema della sequenza genica che costituisce l’operone Lac (sequenza genica che regola la produzione delle lattasi) dei procarioti. Si tratta di una sequenza regolatrice che determina la produzione di lattasi, quando?

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La risposta corretta è la B

La domanda chiede quando l’operone lac, sequenza regolatrice della produzione di lattasi, induce l’espressione: la risposta corretta è “Quando è presente lattosio nel mezzo di coltura”. Nel sistema lac dei procarioti, in assenza di lattosio il repressore LacI si lega all’operatore e impedisce all’RNA polimerasi di trascrivere i geni lacZYA; quando è presente lattosio, una parte viene isomerizzata in allolattosio che funge da induttore legandosi a LacI, causandone il distacco dall’operatore e consentendo l’avvio della trascrizione, inclusa la sintesi di ?-galattosidasi (lattasi). L’espressione è massima se il glucosio è basso perché il complesso cAMP-CAP facilita il reclutamento dell’RNA polimerasi, ma la condizione chiave che rimuove la repressione è la presenza di lattosio. In sintesi, il lattosio segnala alla cellula di esprimere gli enzimi necessari al suo metabolismo attivando l’operone lac.


37 di 94 Domande

Se: @ + @ = § + § + § e # = @ + § + §
 quale/i delle seguenti relazioni è/sono FALSA/E?
 R1: # + @ = § + § +§ + § + §
 R2: § + @ = #
 R3: § + # = @ + @ + @ 














La risposta corretta e' la '

Solo R2

'.


38 di 94 Domande

Chi è il creatore della serie di fumetti Corto Maltese?














La risposta corretta e' la '

H. Pratt 

'.


39 di 94 Domande

Alice deve inserire il numero mancante nell’ultima tabella in modo che tutte le tabelle rispettino lo stesso criterio di riempimento. Quale numero deve inserire Alice? 

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La risposta corretta è la C
Alice deve inserire il numero mancante nell’ultima tabella in modo che tutte le tabelle rispettino lo stesso criterio di riempimento e il numero corretto è 8. Per determinare il numero mancante, è necessario identificare il criterio utilizzato per riempire le tabelle precedenti. Supponiamo che le tabelle siano riempite seguendo una sequenza numerica o un modello logico, come una progressione aritmetica o geometrica, una somma di elementi adiacenti, o un altro schema matematico. Analizzando le tabelle già complete, possiamo osservare il modello applicato: ad esempio, se in ogni tabella i numeri seguono una progressione aritmetica con una differenza costante tra i numeri, o se i numeri sono il risultato di un'operazione specifica tra righe e colonne. Una volta identificato questo schema, possiamo applicarlo alla tabella incompleta per trovare il numero mancante, che in questo caso risulta essere 8, poiché è l'unico numero che soddisfa il criterio comune a tutte le tabelle.

40 di 94 Domande

Quale/i dei seguenti sillogismi è/sono vero/i?
 S1 nessun X è Y, qualche Y è Z, allora qualche Z non è X
 S2 nessun X è Y, ogni Y è Z, allora ogni Z non è X
 S3 ogni X è Y, qualche Z non è Y, allora qualche Z non è X














La risposta corretta e' la '

 S1 e S3

'.


41 di 94 Domande

Quale coppia NON abbina correttamente il pittore e il movimento artistico che ne caratterizza maggiormente la produzione artistica? 














La risposta corretta e' la '

Carlo Carrà – Cubismo 

'.


42 di 94 Domande

Quali paesi sono collegati dal ponte di Oresund?














La risposta corretta è la E
La domanda chiede quali paesi sono collegati dal ponte di Oresund e la risposta corretta è Danimarca e Svezia. Il ponte di Oresund è un'infrastruttura combinata di ponte e tunnel che attraversa lo stretto di Oresund, collegando la città di Copenaghen in Danimarca con la città di Malmö in Svezia. Questo collegamento, inaugurato nel 2000, è fondamentale per il traffico stradale e ferroviario tra i due paesi, facilitando il movimento di persone e merci nella regione scandinava. Il ponte è lungo circa 8 chilometri, mentre il tunnel, noto come Drogden Tunnel, si estende per circa 4 chilometri sotto il mare. Questa costruzione è un esempio notevole di ingegneria moderna, progettata per resistere alle condizioni meteorologiche estreme del Mar Baltico e per integrare armoniosamente il trasporto su gomma e rotaia, migliorando significativamente le connessioni economiche e culturali tra Danimarca e Svezia.

43 di 94 Domande

Se devo scrivere un testo descrittivo in prosa, per stabilire il posto che le parole occupano nella frase, come si compongono le frasi, come le frasi si dispongono a formare un periodo, faccio riferimento alle regole di: 














La risposta corretta e' la '

Sintassi

'.


44 di 94 Domande

Il costo della pizza è determinato dalla somma dei costi di 5 elementi. Se ogni elemento aumenta del 10% di quanto aumenta il costo della pizza?  














La risposta corretta e' la '

Del 10%

'.


45 di 94 Domande

«Tendenza del potere imperiale a sovrapporsi a quello religioso».
La definizione si riferisce ad UNO dei seguenti termini: 














La risposta corretta e' la '

Cesaropapismo

'.


46 di 94 Domande

«Eletto deputato alla Convenzione nel 1798, membro del Comitato d’istruzione pubblica, [JacquesLouis David] è il principale organizzatore delle feste della rivoluzione. [...] Intimo di Robespierre, David diventa membro del Comitato di sicurezza generale. [...] A seguito della caduta di Robespierre, [...] Jacques-Louis David si lega molto presto a Bonaparte. Gli viene affidato l’incarico di commemorare su quattro immense tele le grandi feste dell’Impero, ma in definitiva eseguirà solo la Consacrazione [di Napoleone I] e La distribuzione delle aquile. Il 18 dicembre 1804 è nominato “primo pittore dell’imperatore”. I suoi rapporti con Napoleone non furono tuttavia facili. Non ottenne, infatti, il posto di direttore delle Belle Arti. Quando il suo quadro fu terminato e fu esposto la prima volta, David dovette cambiare la figura del papa nella Consacrazione e dargli un atteggiamento più attivo. Il pontefice ora dà la sua benedizione mentre prima era raffigurato con le mani posate sulle ginocchia. Pare che Napoleone abbia detto: “Non l’ho fatto venire, da così lontano, per non fare niente”. [...] Rimasto fedele a Napoleone, al ritorno dei Borboni David si esilia a Bruxelles dove dedica gli ultimi anni a dipingere dei soggetti galanti [...].»
(Da Pierre Rosenberg “David: Napoleone gli fa ridipingere il Papa nell’atto di benedire”, CORRIERE DELLA SERA, merc. 23-3-2005, p. 34.)

S’individui, fra le seguenti conclusioni, quella che SMENTISCE UNA delle affermazioni contenute nel brano riportato.














La risposta corretta è la D
La domanda chiede di individuare quale conclusione smentisce una delle affermazioni del brano, e la risposta corretta è: "Luminoso esempio di uomo per tutte le stagioni, David servì fedelmente Robespierre, Napoleone e Luigi XVIII di Francia." Questa risposta è corretta perché nel testo si afferma che Jacques-Louis David rimase fedele a Napoleone e, a seguito del ritorno dei Borboni, si autoesiliò a Bruxelles. Questo indica che David non servì Luigi XVIII, il re Borbone, ma piuttosto si allontanò dalla Francia per evitare di servire il nuovo regime. La frase della risposta corretta contraddice quindi il contenuto del brano, che non menziona alcuna fedeltà di David a Luigi XVIII, ma sottolinea invece il suo legame con Napoleone e il suo successivo esilio.

47 di 94 Domande

Possiamo considerare lo sciovinismo come l’esasperazione…














La risposta corretta e' la '

Del patriottismo 

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48 di 94 Domande

Data per vera l’affermazione che «tutti i cani che abbaiano non mordono», sarà necessariamente vera anche UNA delle affermazioni seguenti:  














La risposta corretta e' la '

I cani che mordono non abbaiano

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49 di 94 Domande

«SPIELBERG: “[...] Come regista sono per le pari opportunità. Mi sono dedicato un po’ agli alieni buoni e adesso provo con la specie peggiore, anche se sono determinati a porre fine alla civiltà per come noi la conosciamo e a dare inizio alla loro. Se ha letto il libro [La guerra dei mondi] saprà che conquistano il pianeta. Ho gran rispetto per il libro ma non al punto da ambientare il film nel 1898. Non volevo fare un film di fantascienza vittoriana. Mi sento più a mio agio nel mondo di oggi e credo che dopo l’11 settembre in quell’atmosfera ci sia poca attinenza con il senso di incertezza che sentiamo rispetto al nostro futuro collettivo. Ecco cosa pensavo quando ho ripreso in considerazione La guerra dei mondi [...]”. »
(Da Ariel Cohen, “Spielberg & Cruise – Noi, in guerra con gli alieni cattivi”, La Repubblica, 17/2/2005, p.48.)
30 ottobre 1938: alle 8 di sera, uno show musicale trasmesso dalla radio americana CBS viene troppo realisticamente interrotto dallo sceneggiato di H. Koch ispirato dal medesimo libro citato nel brano, sollevando fra gli ascoltatori un’imprevista ondata di panico collettivo. Dei seguenti scrittori, chi è l’autore del libro?














La risposta corretta e' la '

H. G. Wells

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50 di 94 Domande

Il divorzio è stato introdotto nella legislazione italiana:














La risposta corretta e' la '

Da una legge approvata nel 1970

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51 di 94 Domande

Chi definisce un dittatore un demonio, in segreto lo ammira.Friederich Dürrenmatt, Le scintille del pensiero, ed.Casagrande, 2003
QUALE tra le spiegazioni possibili di questo aforisma È CONVINCENTE?














La risposta corretta è la B
La domanda chiede quale sia una spiegazione convincente per l'aforisma di Friederich Dürrenmatt secondo cui chi definisce un dittatore un demonio, in segreto lo ammira, e la risposta corretta è che definire una persona un demonio vuol dire attribuirle una grandezza eccezionale, pur malvagia. Questa risposta è convincente perché l'uso del termine "demonio" implica un riconoscimento di potere e influenza straordinari, anche se usati per scopi negativi. Nel contesto dell'aforisma, l'ammirazione segreta deriva dal riconoscimento della capacità del dittatore di esercitare un controllo e un impatto significativi, caratteristiche che, seppur temute e condannate, suscitano un certo fascino. La grandezza eccezionale, sebbene malvagia, è spesso vista come degna di nota, e ciò può portare a una forma di ammirazione, anche se non dichiarata apertamente. Questo tipo di ammirazione può essere legato alla complessità dell'animo umano, che spesso è attratto da figure potenti e carismatiche, indipendentemente dalla loro moralità.

52 di 94 Domande

Surrealismo : X = Futurismo : Marinetti = Impressionismo : Y
Quale proposta completa correttamente l’uguaglianza? 














La risposta corretta e' la '

X = André Breton Y = Claude Monet  

'.


53 di 94 Domande

L'1/1/1995 era domenica; che giorno della settimana sarà l'1/1/2001?














La risposta corretta e' la '

 Lunedì

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54 di 94 Domande

«Idea originale di un programma i cui diritti d’uso sono soggetti a compravendita nell’ambito del mercato televisivo. [...] Contiene la struttura base del programma e una serie di suggerimenti relativi alla sua realizzazione (allestimento scenico, caratteristiche del conduttore, fascia ottimale di trasmissione).»
A. Grasso, Storia della televisione. Vol. II: dizionario dei personaggi; glossario dei termini tecnici e gergali, Garzanti, 1998, p. 347.
La definizione si riferisce ad una delle voci sotto elencate:














La risposta corretta e' la '

format

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55 di 94 Domande

Lo scontro, avvenuto il 7 ottobre 1571, era destinato a rivestire un alto valore simbolico: per la prima volta l’imperversare incontrastato delle flotte musulmane, che aveva trasformato il Mediterraneo in una sorta di “lago ottomano”, subiva una pesante battuta d’arresto. Le navi
cristiane, in primo luogo di Venezia e della Spagna, conseguivano una clamorosa affermazione che, per quanto poi non adeguatamente sfruttata sul piano politico e militare, segnava l’inizio di un’inversione di tendenza. Si tratta della battaglia... :














La risposta corretta e' la '

di Lepanto

'.


56 di 94 Domande

«Ronald E. Smith, assieme ad alcuni colleghi dell’Università di Washington [...] ha elaborato l’ipotesi
che gli studenti molto ansiosi, messi in condizione di ridere durante gli esami, debbano non solo sentirsi più a loro agio, ma anche dare prestazioni più brillanti. [...] I risultati della ricerca di Smith e collaboratori confermano l’ipotesi che l’umorismo abbia proprietà tranquillanti. Infatti, per gli studenti poco ansiosi l’aggiunta dell’umorismo [nella formulazione delle domande d’esame] non ha, praticamente, alcun effetto (è ovvio che gli spunti ridicoli non rendono la prova più facile); per gli studenti molto ansiosi, invece, si nota un netto miglioramento dei risultati, che diventano addirittura superiori a quelli dei compagni con un’ansia limitata. Concludendo: se un giovane ritiene che l’ansia possa far peggiorare il proprio rendimento in un’interrogazione o in un esame, gli sarà utile pensare a qualcosa di comico.»
Mario Farné, Guarir dal ridere. La psico-biologia della battuta di spirito, Bollati Boringhieri, Torino, 1998, pp.12-13.
Si riconosca, fra le seguenti, l’UNICA notazione che R. E. Smith e collaboratori potrebbero sottoscrivere:














La risposta corretta e' la '

la formulazione in termini umoristici delle domande d’esame non darebbe alcun apprezzabile vantaggio a studenti poco ansiosi

'.


57 di 94 Domande

«Il fin adunque del perfetto cortegiano [...] estimo io che sia il guadagnarsi per mezzo delle condicioni attribuitegli da questi signori talmente la benivolenzia e l’animo di quel principe a cui serve, che possa mdirgli e sempre gli dica la verità d’ogni cosa che ad esso convenga sapere, senza timor o periculo di despiacergli; e conoscendo la mente di quello inclinata a far cosa non conveniente, ardisca di contradirgli, e con gentil modo valersi della grazia acquistata con le sue bone qualità per rimoverlo da mogni intenzion viciosa ed indurlo al camin della virtù; e così avendo il cortegiano in sé la bontà [...] accompagnata con la prontezza d’ingegno e piacevolezza e con la prudenzia e notizia di lettere e di tante altre cose, saprà in ogni proposito destramente far vedere al suo principe quanto onore ed utile mnasca a lui ed alli suoi dalla giustizia [...] e dalle altre virtù che si convengono a bon principe; e, per mcontrario, quanta infamia e danno proceda dai vicii oppositi a queste. [...] Perché [i prìncipi] più che d’ogni altra cosa hanno carestia di quello di che più che d’ogni altra cosa saria bisogno che avessero abundanzia, cioè di chi dica loro il vero».
Baldesar Castiglione, Il libro del cortegiano, libro IV, cap. 5.
Solo UNA delle seguenti affermazioni può ritenersi ISPIRATA dal brano appena letto. La si individui:














La risposta corretta e' la '

mettendo a frutto doti d’intelligenza e cultura, il perfetto cortigiano sa garbatamente distogliere il proprio signore da malvagi propositi

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58 di 94 Domande

Se un pubblico ufficiale per eseguire un atto del suo ufficio riceve per sé o per un terzo, in denaro o altra utilità, una retribuzione che non gli è dovuta, o ne accetta la promessa compie un reato di: 














La risposta corretta e' la '

Corruzione 

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59 di 94 Domande

"I criminali che hanno polverizzato parte della chiesa di San Giorgio al Velabro aggiungono un nuovo, sinistro capitolo alla storia di Roma antica, che pure si identifica nei secoli con la sua progressiva distruzione. I molteplici Sacchi, Alarico nel 410, i Vandali nel 455, i Goti nel 538, i Saraceni nell'846, i Normanni nel 1084, fino ai lanzichenecchi nel 1527, rientrano per così dire nell'ordinaria atrocità delle guerre. Lo smontaggio dei monumenti pagani ad opera del Cristianesimo trionfante, a partire dal IV secolo, serve alla Chiesa per costruire chiese e basiliche e quindi edificare una Roma cristiana emula della Roma Imperiale. Le maggiori distruzioni, paradosso della storia, sono state perpetrate nel corso del Rinascimento: i suoi uomini, scriveva un secolo fa il grande archeologo Rodolfo Lanciani, sono stati i veri "carnefici" di Roma Antica. Ma allora i monumenti antichi valevano come canone, come modello, e poco importava la loro conservazione fisica. Roma antica fu utilizzata come una miniera, marmi e travertini ridotti in calce e usati come materiali da costruzione. Del Circo Massimo, che poteva ospitare 100.000 spettatori, non è rimasta una sola pietra. Il vandalismo moderno inizia dopo l'Unità, con gli sterri selvaggi per le costruzioni dei nuovi quartieri e la cementificazione spietata dei parchi e delle ville (.....). Col fascismo si afferma un'idea stravolta di romanità: si pretende di risuscitare, con un'operazione negromantica, la Roma Imperiale isolando i monumenti, raschiandoli per riportarli al loro presunto "prisco aspetto", facendo tabula rasa di interi quartieri storici (...). Oggi l'eterno Sacco di Roma si colora di sangue a scopo di intimidazione e di eversione politica, si trasforma in terrorismo culturale (....). Né si potrà più dire, con l'antico umanista, che "el bello di Roma sono le cose disfatte", quando la loro contemplazione suscitava grandi sentimenti circa la caducità delle cose umane, l'invidia del tempo e la varietà della fortuna. Oggi quelle cose vengono disfatte dalla criminalità politica che, al Velabro come al Laterano, a Firenze come a Milano, infierisce sui simboli della nostra stessa identità culturale, sulle più preziose espressioni della nostra memoria storica. "Gli antichi lavoravano per l'eternità: tutto essi hanno preveduto tranne la demenza dei devastatori", scriveva Goethe l'11 novembre 1786 (...)".  (da "I carnefici di Roma" di Antonio Cederna, Repubblica, 30 luglio 1993)

UNA sola delle seguenti affermazioni NON è coerente con l'analisi condotta da Antonio Cederna:














La risposta corretta e' la '

Gli uomini del Rinascimento non consideravano affatto esemplari, come si crede generalmente, l'arte e l'architettura antica

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60 di 94 Domande

Il Perù non confina con:














La risposta corretta e' la '

Paraguay.

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61 di 94 Domande

Cosa indica il termine Pentateuco?














La risposta corretta e' la '

L’insieme dei cinque libri dell’Antico Testamento.

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62 di 94 Domande

Dito sta ad anello come:














La risposta corretta e' la '

Filo ad ago.

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63 di 94 Domande

Alice apre la cabina armadio e conta le scatole delle sue scarpe. • Se divide il numero delle scatole per 2 le rimane il resto di 1. • Se divide per 3 nessun resto. • Se divide per 5 le rimane il resto di 4. Sapendo che il numero delle scatole è maggiore di 4 e minore di 45, quante sono le possibili soluzioni al problema di determinare il numero delle scatole di scarpe di Alice?














La risposta corretta è la A
Il problema si traduce in aritmetica modulare. Indichiamo con n il numero di scatole. Le tre condizioni sono: n ? 1 (mod 2) cioè n è dispari; n ? 0 (mod 3) cioè n è multiplo di 3; n ? 4 (mod 5). Poiché 2, 3 e 5 sono coprimi, per il teorema dei resti cinesi esiste una soluzione unica modulo m = 2×3×5 = 30; dunque tutte le soluzioni differiscono di 30. Per trovarla in modo operativo, si può intersecare le condizioni di divisibilità. Tra i multipli di 3, i numeri che danno resto 4 quando divisi per 5 sono 9, 24, 39, 54, … (in generale n ? 9 mod 15, perché risolvendo 3k ? 4 mod 5 si ottiene k ? 3 mod 5 e quindi n = 3k = 15t + 9). Tra questi, la condizione di disparità (n ? 1 mod 2) elimina i valori pari, quindi 24, 54, … Restano i numeri congruenti a 9 modulo 30: n ? 9 (mod 30). Limitando n all’intervallo richiesto (maggiore di 4 e minore di 45), le soluzioni sono quindi n = 9 e n = 39. Esse soddisfano tutte le condizioni: 9 e 39 sono dispari, multipli di 3, e lasciano resto 4 se divisi per 5. Poiché non vi sono altri numeri tra 5 e 44 congruenti a 9 modulo 30, il numero di soluzioni è 2. Questo tipo di ragionamento modulare ha ricadute pratiche anche in ambito sanitario, ad esempio nella pianificazione di cicli terapeutici o di screening con periodicità diverse: quando si devono conciliare intervalli multipli e condizioni residue (per esempio giorni pari/dispari, multipli di una certa periodicità e finestre ammesse), l’analisi per congruenze permette di identificare rapidamente le date o i quantitativi che soddisfano contemporaneamente tutti i vincoli. In sintesi, l’unicità della soluzione modulo 30 e il conteggio nell’intervallo assegnato spiegano perché le possibili soluzioni sono esattamente due.

64 di 94 Domande

Un cubo di lato 4 è stato creato accostando 64 cubetti di lato 1. Si colorano di verde le sei facce esterne di questo cubo. Quanti cubetti hanno almeno una faccia colorata di verde?














La risposta corretta è la A
Si dispone un cubo 4×4×4 formato da 64 cubetti unitari e si dipingono di verde tutte le sei facce esterne. Un cubetto risulta colorato se e solo se appartiene allo strato superficiale del solido; restano senza colore solo i cubetti completamente interni, cioè quelli che non toccano alcuna faccia. In generale, rimuovendo uno strato esterno da ogni lato, l’interno di un cubo n×n×n è un cubo (n?2)×(n?2)×(n?2), quindi i cubetti interni sono (n?2)^3. Con n=4, l’interno è 2×2×2, pari a 8 cubetti non colorati. Pertanto i cubetti con almeno una faccia verde sono 64?8=56. La stessa conclusione si ottiene per categorie: gli 8 cubetti d’angolo hanno 3 facce colorate; lungo gli spigoli, esclusi gli angoli, ci sono 12 spigoli ciascuno con (4?2)=2 cubetti, per un totale di 24 con 2 facce colorate; sui centri di faccia, esclusi i bordi, ogni faccia 4×4 contiene un quadrato interno 2×2, cioè 4 cubetti per faccia, quindi 6×4=24 con una faccia colorata. Sommando: 8+24+24=56. Questo semplice conteggio è un utile modello mentale in contesti clinici dove conta il rapporto superficie/volume. Nei processi che agiscono dall’esterno, come la decontaminazione superficiale di dispositivi medici o la penetrazione di antisettici in materiali porosi, solo lo “strato” superficiale è direttamente esposto; il “nucleo” interno resta non trattato se il mezzo non penetra, analogamente agli 8 cubetti interni non colorati. Nella pianificazione radioterapica o nella dosimetria per imaging 3D, distinguere tra voxel di superficie e interni aiuta a stimare distribuzione di dose ed eventuali gradienti di attenuazione. Il principio chiave è che la superficie cresce con il quadrato della dimensione, mentre il volume con il cubo: all’aumentare della scala, la frazione di elementi superficiali diminuisce, e diventa relativamente più difficile trattare in modo uniforme l’intero volume con interventi che agiscono prevalentemente dall’esterno.

65 di 94 Domande

Cosa si intende con l’ aggettivo “ divisivo” ?














La risposta corretta è la C
“Divisivo” descrive qualcosa che, per contenuto o modalità, genera contrapposizione tra posizioni o gruppi e impedisce di mantenere o raggiungere un’unità di vedute e di intenti. È dunque corretto intendere per “divisivo” ciò che crea fratture e polarizzazione, in opposizione a comunicazioni o scelte “cohesive” o “conciliative”. Non va confuso con “divisibile” (che si può dividere), né con “analitico” (che scompone per comprendere), né con “distintivo” (che differenzia senza necessariamente opporre), né con “controverso” in senso tecnico: una questione può essere oggetto di discussione senza essere comunicata in modo divisivo; al contrario, un tono o un frame divisivi possono rendere polarizzante anche un tema altrimenti neutro. In ambito clinico e di sanità pubblica, riconoscere e gestire il carattere divisivo di messaggi, politiche o scelte è essenziale perché la polarizzazione mina la fiducia, ostacola la collaborazione interprofessionale e riduce l’adesione a interventi efficaci. Comunicazioni divisive su vaccinazioni, allocazione di risorse, percorsi di fine vita o priorità di triage possono accentuare conflitti tra professionisti, pazienti e comunità, con ricadute sulla sicurezza e sugli esiti. Al contrario, approcci che minimizzano gli elementi divisivi—linguaggio rispettoso e centrato sulla persona, ascolto attivo delle preferenze, presentazione bilanciata dei benefici e dei rischi, coinvolgimento delle parti interessate—favoriscono decisioni condivise e allineamento degli obiettivi terapeutici. È utile distinguere tra contenuto e forma: talvolta l’oggetto della decisione è inevitabilmente sensibile o “divisivo” per valori in gioco; in questi casi, ciò che si può modulare è la comunicazione, riducendo il framing dicotomico (“noi/loro”, “giusto/sbagliato”) e cercando common ground verificabile, come dati di efficacia e sicurezza, obiettivi clinici misurabili e criteri trasparenti. In sintesi, “divisivo” qualifica l’effetto di frammentazione e contrapposizione, e comprenderlo aiuta a prevenire conflitti inutili e a promuovere coesione operativa e terapeutica.

66 di 94 Domande

Quali parole vanno sostituite ai numeri per dare un senso compiuto e logico alla frase seguente? “ A causa dei miei errori sono stato ___(1)___ alla gogna ____(2)___” .














La risposta corretta è la A
La combinazione corretta è “(1) esposto (2) mediatica”. Dopo “sono stato”, la frase richiede un participio passato che completi una costruzione passiva: “essere + participio”. “Esposto” deriva da “esporre” e forma l’espressione idiomatica “esporre qualcuno alla gogna”, cioè sottoporlo a pubblico biasimo o dileggio. “Gogna” rimanda storicamente al ceppo in cui i colpevoli venivano mostrati alla pubblica riprovazione; in senso figurato, significa mettere qualcuno al centro di una condanna sociale. L’aggettivo “mediatica” precisa la natura della gogna: quella veicolata da media e social network. È corretto anche dal punto di vista morfosintattico, perché concorda con “gogna” (femminile singolare). Alternative come “posto” o “esibito” risulterebbero meno idiomatiche o sposterebbero il significato; “additato” può talvolta coesistere con “alla gogna”, ma è più naturale “additato come…” mentre “esposto alla gogna” è la collocazione stabile. Anche l’aggettivo “pubblica” sarebbe semanticamente plausibile, ma non rispecchierebbe la specificazione richiesta dal contesto dei media. Questa sfumatura linguistica ha ricadute concrete nel contesto clinico e professionale. La “gogna mediatica” descrive il processo in cui un presunto errore, ad esempio sanitario, viene amplificato e giudicato nello spazio pubblico prima delle verifiche formali. Ciò può compromettere il diritto alla riservatezza, la presunzione di innocenza e il benessere psicologico dei professionisti coinvolti, favorendo stress, stigmatizzazione e reazioni difensive. In sanità, una gestione corretta degli eventi avversi richiede comunicazione trasparente con pazienti e istituzioni, tutela dei dati personali e un approccio di “just culture” che analizzi i fattori di sistema più che colpevolizzare l’individuo. Ridurre il ricorso alla “gogna mediatica” non significa occultare gli errori, ma incanalarne la valutazione in procedure eque, tempestive e documentate, utili a prevenire recidive e a mantenere la fiducia pubblica. In questo quadro, la scelta delle parole — “esposto alla gogna mediatica” — riflette con precisione il fenomeno della delega del giudizio alla piazza digitale, con le sue implicazioni etiche e professionali.

67 di 94 Domande

Le piramidi di terra o Hoodoos NON:Mostra brano














La risposta corretta è la C
Le piramidi di terra, note in inglese come hoodoos, sono colonne rocciose slanciate modellate dall’erosione differenziale, spesso sormontate da un “cappello” di roccia più resistente che protegge il pilastro sottostante. Non sono una caratteristica esclusiva della Cappadocia: quell’area della Turchia è celebre per le formazioni in tufo vulcanico, ma strutture analoghe si trovano in molti contesti geologici nel mondo. Esempi ben documentati includono Bryce Canyon e altre aree dell’altopiano del Colorado negli Stati Uniti, le badlands canadesi dell’Alberta, le piramidi di terra di Segonzano e del Renon nelle Alpi italiane (sviluppate in depositi morenici), formazioni nelle Alpi francesi (demoiselles coiffées), in Serbia (?avolja Varoš) e in Nuova Zelanda (Putangirua). I materiali variano (tufo, arenarie, limi e morene), ma il principio formativo è comune: alternanza di strati a differente resistenza, meteorizzazione fisica (in particolare gelo-disgelo) e ruscellamento concentrato che rimuove il materiale tenero lasciando in rilievo i pilastri protetti dal cappello. Capire che le hoodoos non sono esclusive di una regione aiuta a evitare generalizzazioni fuorvianti, anche in ottica di gestione del rischio per i visitatori. Questi ambienti presentano pericoli ricorrenti: terreni instabili e franosi con rischio di cadute e traumi muscoloscheletrici, esposizione a caldo o freddo estremi, disidratazione e intensa radiazione UV; in aree aride del Nord America l’inalazione di polveri può esporre a microrganismi ambientali come Coccidioides, rilevante per soggetti suscettibili. La prevenzione pratica include pianificazione dell’escursione, idratazione adeguata, protezione solare, calzature robuste e rispetto dei sentieri segnalati, insieme all’attenzione a eventuali avvisi locali su meteo e stabilità dei versanti. In sintesi, le piramidi di terra sono forme erosive diffuse e poligenetiche: la loro presenza in Cappadocia è iconica ma non unica, perché condizioni geologiche e climatiche simili possono produrre morfologie comparabili in molti paesaggi del pianeta.

68 di 94 Domande

"La dichiarazione dei diritti della donna" di Olympe de Gouges:Mostra brano














La risposta corretta è la A
L’affermazione è corretta perché la “Dichiarazione dei diritti della donna e della cittadina” di Olympe de Gouges fu redatta nel 1791, in piena Rivoluzione francese, come risposta critica al fatto che le conquiste politiche di quegli anni – incluse l’uguaglianza giuridica tra cittadini e l’estensione del diritto di voto ai maschi, che nel processo rivoluzionario sarebbe evoluta fino al suffragio universale maschile – escludevano sistematicamente le donne. De Gouges riprese articolo per articolo la Dichiarazione del 1789, denunciando l’universalismo di facciata che, nella pratica, rimaneva “universale” solo per gli uomini. Rivendicò piena cittadinanza politica e civile per le donne: diritto di voto, accesso alle cariche pubbliche e alle forze armate, parità davanti alla legge, e corresponsabilità genitoriale, collegando libertà ed eguaglianza a un’effettiva partecipazione femminile alla sfera pubblica. Questo contesto storico è cruciale: mentre i diritti politici maschili venivano rapidamente ampliati, le donne restavano prive di rappresentanza e tutela, e ciò generò una delle prime formulazioni organiche del pensiero femminista moderno. L’opera anticipa principi oggi centrali anche in ambito sanitario: l’eguaglianza di fronte alle istituzioni, l’autonomia della persona e la giustizia distributiva. La traduzione contemporanea, in clinica, riguarda il superamento di barriere di genere nell’accesso alla cura, la parità nell’informazione e nel consenso, l’equità nella ricerca (inclusione delle donne nei trial), e politiche riproduttive basate su diritti e non su tutori esterni. Disparità di genere producono differenze misurabili in diagnosi tardive, trattamento e outcome; la cornice di diritti rivendicata da de Gouges è alla base degli standard moderni che mirano a ridurre tali gap. In sintesi, la dichiarazione fu concepita durante la Rivoluzione come contestazione di un ordine che aveva riconosciuto diritti politici pieni agli uomini ma non alle donne; ne scaturì un testo fondativo dell’uguaglianza di genere, con ricadute che oggi informano anche l’etica e l’organizzazione dei sistemi sanitari.

69 di 94 Domande

Il "padre" della beat generation è considerato:














La risposta corretta è la E
Il "padre" della beat generation è considerato: Jack Kerouac. Jack Kerouac è ampiamente riconosciuto come una figura centrale della beat generation, un movimento letterario e culturale che emerse negli Stati Uniti negli anni '50. Kerouac, insieme a scrittori come Allen Ginsberg e William S. Burroughs, contribuì a definire lo spirito ribelle e anticonformista del movimento attraverso le sue opere. Il suo romanzo più famoso, "On the Road", pubblicato nel 1957, cattura l'essenza del viaggio, della ricerca di libertà e dell'esplorazione spirituale, temi che caratterizzano la beat generation. La sua prosa spontanea e il suo stile narrativo innovativo influenzarono profondamente la letteratura americana e ispirarono generazioni successive di scrittori e lettori. Kerouac incarnava lo spirito di ribellione e la ricerca di autenticità che erano al cuore del movimento, rendendolo una figura iconica e simbolica della beat generation.

70 di 94 Domande

Per ognuno dei dieci laboratori dell’ ospedale Maggiore ci sono due responsabili e almeno tre ricercatori. Ogni operatore svolge un solo incarico in un solo laboratorio. Si può quindi dedurre con certezza che nell’ ospedale Maggiore:














La risposta corretta è la E
In un ospedale con dieci laboratori, ciascuno con due responsabili e almeno tre ricercatori, si può dedurre che i responsabili sono al massimo i due terzi dei ricercatori. Questa deduzione si basa sul fatto che ogni laboratorio ha esattamente due responsabili e almeno tre ricercatori, quindi il numero minimo di ricercatori per laboratorio è 3, mentre il numero di responsabili è fisso a 2. Se consideriamo il totale per tutti i laboratori, ci sono 10 laboratori ciascuno con almeno 3 ricercatori, quindi ci sono almeno 30 ricercatori in totale. Allo stesso tempo, ci sono 10 laboratori ciascuno con 2 responsabili, quindi ci sono esattamente 20 responsabili in totale. Pertanto, il rapporto tra responsabili e ricercatori è 20 a 30, il che significa che i responsabili sono i due terzi dei ricercatori, confermando che i responsabili non possono mai essere più dei due terzi dei ricercatori.

71 di 94 Domande

Sapendo che Maria impiega la metà del tempo di Francesca a confezionare un abito, e che le due insieme in un giorno confezionano tre abiti, quanti abiti confeziona Maria in cinque giorni?














La risposta corretta è la C
Il dato cruciale è la relazione tra tempi e velocità di lavoro. Dire che Maria impiega la metà del tempo di Francesca per confezionare un abito significa che Maria è due volte più veloce di Francesca. In termini di velocità di produzione (abiti al giorno), se Francesca ha una velocità f, allora Maria ha velocità 2f. Quando lavorano insieme, le loro velocità si sommano perché svolgono parti del lavoro in parallelo: la velocità complessiva è f + 2f = 3f. Il problema fornisce anche che, lavorando insieme, confezionano tre abiti in un giorno; cioè la velocità combinata è 3 abiti/giorno. Ponendo 3f uguale a 3, si ottiene f = 1 abito/giorno per Francesca. Ne consegue che Maria, avendo velocità doppia, produce 2 abiti/giorno. In cinque giorni, mantenendo costante il ritmo, Maria confeziona 2 × 5 = 10 abiti. Questo coincide con la risposta 10. Un modo equivalente per vedere il problema è partire dai tempi per singolo abito. Sia T_F il tempo che impiega Francesca per un abito; allora Maria impiega T_M = T_F/2. Le velocità corrispondenti sono 1/T_F per Francesca e 1/T_M per Maria, che vale 2/T_F. La loro velocità complessiva è dunque 1/T_F + 2/T_F = 3/T_F. Poiché insieme realizzano 3 abiti in un giorno, la loro velocità totale è 3 abiti/giorno, quindi 3/T_F = 3, da cui T_F = 1 giorno per abito. Questo implica che Maria impiega mezzo giorno per abito (T_M = 0,5 giorni/abito), cioè produce 2 abiti/giorno; in cinque giorni, 10 abiti. È importante non confondere tempi e velocità: il fatto che Maria impieghi metà del tempo non significa che in un giorno faccia “metà” degli abiti di Francesca; al contrario, significa che ne fa il doppio, poiché la velocità è l’inverso del tempo per unità di lavoro. Altro errore comune è sommare tempi anziché velocità quando si lavora “insieme”: in lavori paralleli si sommano le velocità, perché ciascuno contribuisce a una frazione del totale nello stesso intervallo di tempo. Un rapido controllo di coerenza rafforza il risultato: se Francesca produce 1 abito al giorno e Maria 2 abiti al giorno, insieme in un giorno realizzano 3 abiti, esattamente quanto indicato. Estendendo linearmente per cinque giorni, Maria mantiene il ritmo di 2 abiti/giorno per un totale di 10 abiti. Non sono necessarie ulteriori supposizioni, oltre alla costanza delle velocità e all’assenza di interferenze tra i due lavori, implicite nel testo del problema. Dunque, la risposta corretta è 10, ottenuta riconoscendo la proporzione tra tempi e velocità e applicando la somma delle velocità per il lavoro congiunto.

72 di 94 Domande

Tutti gli innamorati sono felici. Chi è felice sorride. Roberto è felice. Se le precedenti osservazioni sono vere, quale delle seguenti deduzioni è certamente non corretta?














La risposta corretta è la D
La conclusione “Chi è felice è innamorato” è certamente non corretta perché ribalta indebitamente la direzione dell’implicazione contenuta nelle premesse. Dalle affermazioni “Tutti gli innamorati sono felici” e “Chi è felice sorride” ricaviamo una catena logica: essere innamorati implica essere felici, ed essere felici implica sorridere; per transitività, chi è innamorato sorride. In simboli, se L ? F e F ? S, allora L ? S. Inoltre, dal fatto che “Roberto è felice” segue direttamente che Roberto sorride, perché F(Roberto) ? S(Roberto). Queste sono deduzioni corrette. Diverso è il passaggio “Chi è felice è innamorato”, che sarebbe il converso della prima premessa. Dalla proposizione universale “Tutti gli innamorati sono felici” (L ? F) non discende in alcun modo “Tutti i felici sono innamorati” (F ? L). Si tratta di un errore di inversione dell’implicazione: il fatto che una condizione sia sufficiente per un effetto non implica che l’effetto sia sufficiente per la condizione. Essere innamorati è una condizione sufficiente per essere felici secondo la premessa, ma non l’unica possibile; la felicità può derivare da molte altre cause (successi personali, salute, relazioni non romantiche, ecc.). Quindi, se una persona è felice, non possiamo dedurre con certezza che sia innamorata. Formalmente, le premesse sono: per ogni x, L(x) ? F(x); per ogni x, F(x) ? S(x); e F(Roberto). Da qui derivano logicamente: per ogni x, L(x) ? S(x); e S(Roberto). Non deriva invece per ogni x, F(x) ? L(x), né L(Roberto). L’errore sottostante è una confusione tra condizione necessaria e sufficiente: dalla prima premessa, la felicità è condizione necessaria dell’innamoramento (se sei innamorato, necessariamente sei felice, nel mondo ideale della domanda), ma non è condizione sufficiente per inferire l’innamoramento. Analogamente, da “tutti i gatti sono mammiferi” non segue “tutti i mammiferi sono gatti”. Il riferimento a Roberto serve a mostrare un’altra deduzione corretta: dato che egli è felice e che chi è felice sorride, ne segue che Roberto sorride. Tuttavia, il suo essere felice non consente di concludere che sia innamorato, proprio perché la felicità non è esclusiva né definitoria dell’innamoramento nelle premesse fornite. In sintesi, tra le possibili conclusioni, sono valide quelle che mantengono la direzione delle implicazioni o la loro composizione (innamorati ? felici ? sorridenti; quindi innamorati ? sorridenti; e felice ? sorridente per il caso di Roberto). È certamente non corretta la deduzione che inverte l’implicazione originaria, ossia “Chi è felice è innamorato”, in quanto non garantita dalle premesse e potenzialmente falsa.

73 di 94 Domande

Individuare il diagramma che soddisfa la relazione insiemistica esistente tra i termini dati.        Radiocronisti svedesi, Radiocronisti, Radiocronisti seri














La risposta corretta è la E
Per determinare il diagramma corretto occorre tradurre le relazioni logiche implicite dai termini. “Radiocronisti” è la classe generale di riferimento. “Radiocronisti svedesi” indica un sottoinsieme di “Radiocronisti”: ogni radiocronista svedese è necessariamente un radiocronista. Analogamente, “Radiocronisti seri” è un sottoinsieme di “Radiocronisti”: ogni radiocronista serio appartiene alla categoria dei radiocronisti. Non è però specificata alcuna relazione di inclusione tra “svedesi” e “seri”: non è detto che tutti i radiocronisti svedesi siano seri, né che tutti i radiocronisti seri siano svedesi, né che le due categorie si escludano a vicenda. La relazione tra questi due sottoinsiemi resta quindi indeterminata e, per non introdurre assunzioni non richieste, deve rimanere “aperta” alla possibilità di sovrapposizione parziale. Il diagramma 1 è quello che rispetta esattamente tali vincoli: rappresenta “Radiocronisti” come insieme grande che contiene due sottoinsiemi, “Radiocronisti svedesi” e “Radiocronisti seri”, disegnati in modo da poter intersecarsi. In questo modo sono contemplati tutti i casi logicamente possibili e non esclusi dal testo: radiocronisti che non sono né svedesi né seri; radiocronisti solo svedesi; radiocronisti solo seri; radiocronisti sia svedesi sia seri. Gli altri schemi tipici risultano scorretti perché introducono relazioni non giustificate: tre insiemi separati negherebbero che svedesi e seri appartengano ai radiocronisti; un sottoinsieme annidato interamente nell’altro implicherebbe che tutti i svedesi siano seri (o viceversa); due sottoinsiemi disgiunti escluderebbero l’esistenza di radiocronisti che siano al contempo svedesi e seri; due sottoinsiemi che coprono interamente i radiocronisti farebbero credere, senza base, che ogni radiocronista sia necessariamente o svedese o serio. Il diagramma 1 è dunque l’unico che rappresenta in modo fedele e non restrittivo le informazioni fornite.

74 di 94 Domande

I 700 seggi di un parlamento sono ripartiti fra 10 partiti politici. Non ci sono due partiti con uno stesso numero di seggi e ciascun partito ha almeno 10 seggi. Qual è il più alto numero di seggi che il quinto partito più grande può avere?














La risposta corretta è la B
Il più alto numero di seggi che il quinto partito più grande può avere è 126. Per determinare il massimo numero di seggi del quinto partito, dobbiamo minimizzare i seggi dei partiti più piccoli e massimizzare quelli dei più grandi. Poiché ogni partito ha almeno 10 seggi e non ci sono due partiti con lo stesso numero di seggi, possiamo assegnare i seggi ai partiti più piccoli in modo crescente a partire da 10. Quindi, i primi cinque partiti più piccoli avranno rispettivamente 10, 11, 12, 13 e 14 seggi, per un totale di 60 seggi. Questo lascia 640 seggi da distribuire tra i cinque partiti più grandi. Per massimizzare i seggi del quinto partito più grande, assegniamo il massimo possibile ai primi quattro partiti più grandi. Se i primi quattro partiti hanno 127, 128, 129 e 130 seggi rispettivamente, il quinto partito più grande avrà 126 seggi (640 - 514 = 126). Questa distribuzione rispetta tutte le condizioni del problema, rendendo 126 il massimo numero di seggi possibile per il quinto partito più grande.

75 di 94 Domande

La Signora Pilar ha pagato 580 euro per un televisore scontato del 75%. Quindi il suo prezzo di listino era pari a:














La risposta corretta è la B
La Signora Pilar ha pagato 580 euro per un televisore scontato del 75%, quindi il suo prezzo di listino era pari a 2.320 euro. Per determinare il prezzo di listino originale, è necessario comprendere che il pagamento di 580 euro rappresenta il 25% del prezzo originale, poiché uno sconto del 75% implica che il prezzo pagato è il 25% del prezzo di listino. Pertanto, per trovare il prezzo originale, si può impostare un'equazione in cui 580 euro è pari al 25% di X, dove X è il prezzo di listino. Risolvendo l'equazione \(580 = 0,25 \times X\), si ottiene \(X = 580 / 0,25\), che risulta in 2.320 euro. Questo calcolo conferma che il prezzo di listino del televisore prima dello sconto era di 2.320 euro.

76 di 94 Domande

La piccola Alessandra sta giocando con 225 tessere di legno colorato, tutte a forma di triangolo equilatero e aventi le stesse dimensioni. Costruisce con tutte le tessere, affiancandole, un grande triangolo equilatero. Considerando il lato di ogni tessera come unità di misura u, quanto vale il perimetro del triangolo ottenuto?














La risposta corretta è la D
Le 225 tessere sono triangoli equilateri congruenti con lato pari a 1 unità. Affiancandole senza sovrapposizioni per formare un unico grande triangolo equilatero, il lato del triangolo risultante deve essere un multiplo intero del lato della tessera, diciamo n. Poiché l’area di un triangolo equilatero scala con il quadrato del lato, l’area del grande triangolo è n^2 volte l’area di una singola tessera. Ne segue che il numero di tessere necessarie è N = n^2. Dato N = 225, si ricava n = ?225 = 15. Il perimetro di un triangolo equilatero è tre volte la lunghezza del lato, quindi il perimetro richiesto è 3 · n · 1 = 45 u. Un errore frequente è sommare i perimetri delle singole tessere: ciò conteggia anche i bordi interni, che nel montaggio vengono “annullati” perché condivisi da due tessere adiacenti. Rimane solo il contorno esterno, cioè i tre lati del grande triangolo. Un altro possibile equivoco è confondere questa disposizione con i numeri triangolari (1+2+…+n), che descrivono conteggi in configurazioni diverse; in un triangolo equilatero tassellato da triangoli congruenti e isoorientati, il conteggio corretto segue i quadrati perfetti (1, 4, 9, …, n^2). Questo semplice esercizio di scala geometrica ha ricadute pratiche anche in ambito clinico e biomedico: perimetri (lunghezze) crescono linearmente con il fattore di scala, mentre aree e superfici crescono col quadrato. Ciò è cruciale, ad esempio, quando si stima la lunghezza di sutura necessaria rispetto all’estensione superficiale di una ferita, quando si interpretano misure su immagini ingrandite (ecografia, TC, RM) o quando si modellano tessuti con mesh triangolari nelle analisi agli elementi finiti. Comprendere che le quantità lineari e superficiali non crescono allo stesso ritmo aiuta a evitare errori di stima clinici e ingegneristici. In sintesi, con 225 tessere si ottiene un triangolo di lato 15 u e perimetro 45 u.

77 di 94 Domande

Un bambino di 2 anni di origine africana si presenta con tumefazioni dolorose della mani e piedi. Dati di laboratorio mettono in evidenza una emoglobina di 9g/dl, una conta dei globuli bianchi di 11500/mm3 ed una conta delle piastrine di 250000/mm3. Quale dei seguenti esami di laboratorio dara' supporto alla tua diagnosi?














La risposta corretta è la B

Il quadro clinico descritto è compatibile con anemia falciforme o drepanocitosi, un’emoglobinopatia caratterizzata dalla produzione di catene globiniche quantitativamente normali ma qualitativamente alterate. La causa della deformazione dei globuli rossi è una sostituzione amminoacidica (Glu ? Val) che favorisce l’aggregazione delle molecole di Hb con formazione di polimeri simili a pali nel citoplasma eritrocitario. La polimerizzazione, che avviene soprattutto nello stato deossigenato, determina deformazione e la caratteristica forma a falce dei globuli rossi. Questa condizione provoca squilibri che riducono elasticità e vitalità cellulare. I globuli rossi danneggiati rappresentano il principale trigger delle crisi vaso-occlusive, responsabili di fenomeni infartuali a livello del microcircolo, che spesso si manifestano con tumefazioni dolorose di mani e piedi. La prima manifestazione clinica è l’emolisi cronica con pallore, subittero o ittero, astenia, litiasi della colecisti e segni della deplezione di ossido nitrico. A livello arterioso si osserva diatesi trombotica per disfunzione endoteliale. L’emolisi cronica rappresenta uno stato di equilibrio, interrotto più o meno frequentemente da crisi vaso-occlusive. Tra le manifestazioni vaso-occlusive, tipica è l’ostruzione dei vasi retinici, che porta a cecità parziale o totale e determina cicatrici corio-retiniche, una delle manifestazioni retiniche più comuni e patognomoniche dell’anemia falciforme. Dal punto di vista laboratoristico, si osserva riduzione dell’Hb; la diagnosi è confermata da striscio periferico, test di solubilità ed elettroforesi dell’emoglobina, che evidenzia le anomalie strutturali.


78 di 94 Domande

La legge di conservazione della massa fu enunciata da:














La risposta corretta è la A
Antoine Lavoisier enunciò alla fine del XVIII secolo la legge di conservazione della massa, formulata sulla base di esperimenti quantitativi in vasi chiusi e con bilance di precisione. La legge afferma che, in una reazione chimica condotta in sistema chiuso, la massa totale dei reagenti è uguale alla massa totale dei prodotti. Lavoisier confutò così la teoria del flogisto e dimostrò che combustione e calcinazione sono processi di combinazione con l’ossigeno, gettando le basi della stechiometria moderna. Classici sono i suoi esperimenti sul riscaldamento dell’ossido di mercurio: la massa persa come ossigeno liberato corrispondeva alla massa dei prodotti ottenuti, a parità di sistema chiuso. È importante distinguere questa legge dal contributo di altri scienziati spesso confusi nelle domande storiche: Proust formulò la legge delle proporzioni definite (i composti hanno composizione costante), Dalton sviluppò la teoria atomica e la legge delle proporzioni multiple. La conservazione della massa, invece, è l’enunciato cardine attribuito a Lavoisier. La sua validità riguarda le reazioni chimiche; nei processi nucleari la massa può convertirsi in energia secondo E=mc², ma a scala biologica e clinica la variazione di massa è trascurabile. Il principio ha ricadute pratiche in medicina. La stechiometria della respirazione cellulare (C6H12O6 + 6 O2 ? 6 CO2 + 6 H2O) è un’applicazione diretta: il bilancio di massa tra ossigeno consumato e anidride carbonica prodotta consente la calorimetria indiretta, usata in terapia intensiva per stimare il dispendio energetico. In nefrologia e terapia intensiva, i bilanci idrico ed elettrolitico (input–output) e la dialisi sfruttano principi di conservazione di massa per valutare rimozione di soluti e acqua. In farmacocinetica, gli studi di “mass balance” tracciano la quota di dose recuperata in urine e feci per definire vie di eliminazione. Anche la preparazione di soluzioni e farmaci (come elettroliti e tamponi) e i circuiti di anestesia a basso flusso con assorbitori di CO2 dipendono da bilanci stechiometrici coerenti con la legge di Lavoisier.

79 di 94 Domande

La frase "Perdonami, perché sono bresciano":Mostra brano














La risposta corretta è la D
La frase “Perdonami, perché sono bresciano” è attribuita a Franco Maironi, protagonista di Piccolo mondo antico (1895) di Antonio Fogazzaro. L’attribuzione è coerente con il tessuto narrativo del romanzo, ambientato tra Valsolda e l’area lombarda nel periodo del Lombardo-Veneto austriaco: Franco è un patriota animato da una moralità rigorosa e da un temperamento schietto, talora brusco, che la tradizione letteraria e l’immaginario ottocentesco associano alla “brescianità”. Il ricorso all’autoassoluzione in chiave identitaria (“perdonami… perché sono bresciano”) esprime insieme autoironia e consapevolezza dei propri slanci, integrandosi con la cifra psicologica fogazzariana, fatta di conflitto tra impulso e misura, affetto e dovere. Dal punto di vista stilistico, la battuta si colloca nella prosa affettiva e morale-intimistica di Fogazzaro, che predilige un registro colloquiale quando entra nell’orbita sentimentale di Franco e Luisa. La giustificazione affidata alla provenienza geografica, oltre a colorire il personaggio, funziona come chiave di lettura del suo comportamento: la franchezza “bresciana” diventa motivo di scusa presso la persona amata, senza attenuare la tensione etica che guida le scelte del protagonista nel contesto risorgimentale. In tal senso, la frase non rientra nei modelli manzoniani di sorvegliata classicità né nelle orchestrazioni sensoriali tipiche del decadentismo: è, piuttosto, un tratto realistico e psicologico proprio di Fogazzaro. Attribuzioni alternative a narratori esterni o a figure secondarie non reggerebbero al confronto con la coerenza interna del personaggio e con la funzione dialogica della frase. La forza espressiva nasce proprio dal fatto che sia Franco a dirlo o scriverlo, trasformando un tratto regionale in una categoria etica privata. Per questo la risposta corretta identifica la paternità della frase nel protagonista di Piccolo mondo antico, allineandosi sia al profilo caratteriale sia al tono linguistico del romanzo.

80 di 94 Domande

Con Pina Bausch la danza è diventata espressione teatrale:Mostra brano














La risposta corretta è la A
Pina Bausch ha trasformato la danza contemporanea in un vero “teatro della danza” integrando in modo strutturale la voce e le espressioni vocali. Nei suoi lavori i danzatori non sono più corpi “muti” che eseguono passi astratti: parlano, cantano, ridono, urlano, sussurrano, respirano in modo udibile. La vocalità non è un semplice accompagnamento sonoro, ma una componente drammaturgica che costruisce personaggi, relazioni e conflitti, ampliando la gamma emotiva e narrativa. Questa scelta rompe la convenzione modernista della danza silenziosa e porta sulla scena materiali quotidiani, memoria personale e testi, rendendo l’azione coreografica inseparabile dall’azione teatrale. Per questo l’opzione “con l’aggiunta della voce e delle espressioni vocali” è corretta: è l’uso consapevole della voce a fare da cerniera tra gesto e parola, tra movimento e significato. Sul piano funzionale, l’integrazione di movimento e vocalizzazione potenzia la comunicazione perché ingaggia simultaneamente sistemi motori, del linguaggio ed emotivi. La voce rende visibile il respiro che sostiene il gesto, amplifica l’intenzione del movimento e favorisce l’empatia dello spettatore attraverso segnali acustici immediatamente interpretabili (timbro, intensità, ritmo). Questo spiega perché le scene di Bausch risultino spesso visceralmente coinvolgenti: il corpo che agisce e la voce che risuona co-costruiscono l’esperienza. Il collegamento clinico è rilevante. La pratica combinata di fonazione e movimento, utilizzata in ambito riabilitativo, può migliorare la coordinazione respiratoria, la postura, il controllo dell’intensità vocale e la consapevolezza corporea, con applicazioni in disturbi neurologici e respiratori. Nella salute mentale, le terapie espressive multimodali impiegano voce e movimento per facilitare la regolazione emotiva e l’elaborazione di esperienze complesse; sono interventi complementari, da integrare ai percorsi basati su prove. Dal punto di vista neurofisiologico, il coupling voce-gesto attiva reti fronto-temporali del linguaggio, circuiti motori e strutture limbiche, favorendo l’integrazione tra espressione, percezione e stato autonomico. In sintesi, la svolta di Bausch risiede nell’aver dato alla danza la sua piena dimensione teatrale proprio attraverso la voce.

81 di 94 Domande

Antonio Ligabue:Mostra brano














La risposta corretta è la E
L’opzione è corretta perché le fonti biografiche e cliniche su Antonio Ligabue documentano sia un decorso di sofferenza psichica, con ripetuti ricoveri in strutture psichiatriche per gravi disturbi del comportamento, sia la presenza di patologie e menomazioni fisiche che ne hanno condizionato la vita quotidiana. In termini medici, questo descrive una comorbidità mente–corpo: la coesistenza di un disturbo mentale e di una malattia fisica, condizione frequente e clinicamente rilevante. I disturbi mentali gravi possono manifestarsi con alterazioni del pensiero, dell’umore e della condotta, fino a compromettere l’autonomia; le malattie fisiche, a loro volta, includono condizioni croniche, disabilità e sequele traumatiche o carenziali che limitano la funzionalità somatica. Sul piano clinico, è importante capire che la relazione tra malattia mentale e fisica è bidirezionale: le patologie mentali aumentano il rischio di malattie somatiche attraverso fattori comportamentali, metabolici e di accesso alle cure, mentre il dolore cronico, le disabilità e le malattie organiche possono esacerbare sintomi psichici e peggiorare l’aderenza terapeutica. Questo spiega perché, in persone come Ligabue, la fragilità psichica e quella fisica tendano a sommarsi, con ricadute sulla qualità di vita, sulla funzionalità sociale e sulla prognosi. Dal punto di vista diagnostico e terapeutico, il consenso clinico raccomanda un approccio integrato: valutazione sistematica delle comorbidità, monitoraggio dei fattori di rischio somatici, trattamento combinato dei sintomi psichiatrici e delle condizioni fisiche, riabilitazione e supporto psicosociale. Interventi non farmacologici, inclusi percorsi espressivi e occupazionali, possono aiutare nella regolazione emotiva e nella funzione sociale, pur non sostituendo le terapie evidence-based. Nel caso di Ligabue, la produzione artistica è stata anche uno strumento di compenso e comunicazione in un contesto di vulnerabilità doppiamente segnata, mentale e corporea. Riconoscere questa duplice dimensione non romantizza la sofferenza, ma colloca correttamente la sua biografia nel quadro clinico noto della comorbidità, chiarendo perché la risposta indichi la presenza di malattia sia mentale sia fisica.

82 di 94 Domande

Cosa sottintende l'autore scrivendo: "hanno aggiunto un "cosiddette" per addolcire un po'"?Mostra brano














La risposta corretta è la D
L’espressione “hanno aggiunto un ‘cosiddette’ per addolcire un po’” segnala un meccanismo linguistico di mitigazione: chi redige un testo inserisce un marcatore di distanza (“cosiddette”, equivalente di “so?called”) per indicare che il termine che segue è problematico, contestato o carico di implicazioni ideologiche. Nel caso specifico, la parola “primitive” porta con sé una cornice etnocentrica e gerarchizzante; qualificarla come “cosiddette primitive” equivale a riconoscere, almeno implicitamente, che il termine non è neutro e potrebbe risultare inappropriato. L’autore del brano interpreta quindi questa scelta come un tentativo di camuffare o attenuare le implicazioni di quel lessico senza però rinunciarvi davvero. Per questo la risposta corretta sottolinea la consapevolezza degli estensori del documento e la volontà di “addolcire” l’effetto, più che di correggerne la sostanza. Dal punto di vista pragmatico, “cosiddette” funziona come segnale di presa di distanza ma non rimuove il frame concettuale sotteso: il lettore continua a ricevere la categorizzazione “primitive”, solo filtrata da una cautela formale. In ambito clinico e sanitario, scelte linguistiche simili hanno ricadute concrete: terminologie stigmatizzanti o culturalmente cariche (“non collaborante”, “paziente difficile”, categorie etniche rigide) possono orientare giudizi, comunicazione e decisioni, e l’uso di attenuanti formali non elimina il bias implicito. È perciò preferibile sostituire termini gerarchizzanti con descrizioni operative e rispettose, piuttosto che limitarne l’impatto con virgolette o prefissi come “cosiddetto”. Eventuali risposte alternative che leggessero l’espressione come semplice ironia, pura citazione neutra o segnale di ignoranza degli autori non colgono il punto: l’autore del brano imputa ai redattori una consapevolezza del problema e una strategia retorica di mascheramento, non un uso ingenuo né una messa tra virgolette innocua. In sintesi, “cosiddette” indica qui un tentativo di mitigare la carica etnocentrica di “primitive”, senza scardinarne il presupposto.

83 di 94 Domande

Quale dei seguenti avvenimenti si colloca cronologicamente tra la Rivoluzione francese e l'Unità d’ Italia?














La risposta corretta è la D
"Quale dei seguenti avvenimenti si colloca cronologicamente tra la Rivoluzione francese e l'Unità d'Italia? La risposta corretta è: La guerra di Crimea." La Rivoluzione francese iniziò nel 1789 e portò a una serie di eventi che cambiarono il panorama politico in Europa, culminando con la caduta di Napoleone nel 1815. L'Unità d'Italia, invece, fu ufficialmente proclamata nel 1861 dopo un processo di unificazione che coinvolse diverse guerre e movimenti politici. La guerra di Crimea si svolse tra il 1853 e il 1856 e vide il coinvolgimento di diverse potenze europee, tra cui l'Impero Ottomano, la Francia, il Regno Unito e il Regno di Sardegna, contro la Russia. Questo conflitto si colloca quindi cronologicamente tra la fine dell'era napoleonica e l'Unità d'Italia, rendendo la guerra di Crimea l'evento corretto tra quelli che si pongono tra la Rivoluzione francese e l'Unità d'Italia.

84 di 94 Domande

Il Sig. Versici, un uomo di circa 70 anni, si reca presso l’ ambulatorio del proprio medico curante, Il Dott. Mancini, per un fastidio al polso destro. Anamnesi patologica prossima: lamenta dolore al polso destro da circa due giorni.

Anamnesi patologica prossima: positiva per due interventi di chirurgia sostitutiva dell'anca, due precedenti episodi di gotta in entrambe le prime articolazioni metatarso-falangee ed ipertensione. Esame obiettivo: il Dott. Mancini visitandolo riscontra la presenza di rossore e gonfiore sul versante dorsale del polso. La sintomatologia dolorosa viene esacerbata da movimenti di flesso-estensione completi. Gli vengono prescritti 80 mg di aspirina al giorno. Due giorni dopo il gonfiore però è aumentato sul versante dorsale del polso ed a livello della mano. La flessione del polso risulta limitata dell' 80% con dolore severo, pertanto il Sig. Versici si reca nuovamente presso l’ ambulatorio del Dott. Mancini, che rivisitandolo nota che evoca un dolore sordo alla palpazione dello scafoide e pertanto nel sospetto di frattura gli prescrive un esame radiografico del polso/mano. Esami strumentali-laboratoristici: evidenza di alterazioni riconducibili ad un quadro di artrite gottosa. Quale tipo di citochine sono coinvolte in questo processo?

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La risposta corretta è la C.

La flogosi è un meccanismo di difesa di tipo aspecifico: risponde all’agente lesivo di tipo fisico-meccanico, radiazioni, batteri o sostanze chimiche. È quindi la risposta al danno tissutale ed è un processo reattivo (diverso dalla necrosi che è regressiva), aspecifico (contro tutto ciò che causa danno), stereotipato (stessi meccanismi principali a prescindere dalla causa, con vie diverse secondo lo stimolo), e procede indipendentemente dalla causa (una volta innescato, continua anche se lo stimolo è rimosso). Nella fase acuta si ha aumento del flusso ematico e della permeabilità vascolare, con accumulo di fluidi, leucociti e mediatori come le citochine. Vari fattori solubili favoriscono il reclutamento dei leucociti aumentando l’espressione di molecole di adesione e di fattori chemiotattici. Le citochine chiave sono IL-1, TNF-?, IL-6, IL-8 e altre chemochine; IL-1 e TNF-? sono particolarmente potenti, inducono febbre promuovendo la sintesi di PGE2 nell’endotelio ipotalamico. L’IL-1 è prodotta da macrofagi, neutrofili, cellule endoteliali ed epiteliali: a basse concentrazioni induce adesione leucocitaria, ad alte induce febbre e proteine di fase acuta. Diversamente dal TNF-?, non causa da sola shock settico. Inoltre stimola i mastociti al rilascio di istamina, con vasodilatazione precoce e aumento della permeabilità.

Durante l’infiammazione avvengono: (1) modificazioni di flusso e calibro vascolare con aumento del flusso sanguigno, (2) modificazioni del microcircolo e formazione dell’essudato, (3) richiamo chemiotattico dei leucociti, (4) fagocitosi. Dopo lo stimolo lesivo si ha vasocostrizione transitoria seguita da vasodilatazione intensa (iperemia attiva, responsabile di rubor e calor). Successivamente si verifica rallentamento della circolazione (iperemia passiva o stasi), dovuto ad aumentata permeabilità capillare con essudazione proteica e aumento della viscosità ematica. Il modello tipico dell’infiammazione acuta comprende: alterazioni di flusso e calibro, iperemia attiva e passiva, permeabilizzazione endoteliale con essudato, migrazione leucocitaria e chemiotassi, fagocitosi.

La chemiotassi è movimento orientato lungo un gradiente chimico; gli stimoli possono essere esogeni (prodotti batterici) o endogeni (complemento, leucotrieni, citochine). Durante la stasi i neutrofili si dispongono lungo l’endotelio (marginazione). Segue l’adesione: i leucociti rotolano con legami labili, poi aderiscono stabilmente formando la “pavimentazione”. Successivamente attraversano l’endotelio (diapedesi) e migrano verso lo stimolo. L’endotelio normalmente è continuo e liscio, ma nell’infiammazione aumenta la permeabilità ed esprime molecole di adesione preformate (es. P-selectina dai corpi di Weibel-Palade).

Le principali molecole di adesione sono: selectine (E sull’endotelio, P sull’endotelio in infiammazione, L sui leucociti, legano zuccheri); immunoglobuline (ICAM-1 e VCAM-1, interagiscono con integrine leucocitarie, le ICAM-1 si legano alle integrine ?2); VCAM-2 proprie dell’endotelio; integrine (già presenti sui leucociti, ma con bassa affinità: aumentano l’avidità a seguito di stimoli chemiokinici e dell’induzione di ICAM/VCAM-1). Le citochine IL-1 e TNF inducono fortemente la sintesi di ICAM-1 e VCAM-2, molecole implicate nei legami forti, la cui espressione richiede più tempo.


85 di 94 Domande

Il Sig. Mariani, un uomo di 78 anni si reca presso il PS del Policlinico Torvergata di Roma, a causa di un episodio di dispnea acuta. Anamnesi patologica prossima: lamenta comparsa di episodi di tosse produttiva, gonfiore degli arti inferiori e dei piedi, astenia, che perdurano da 3 settimane. Inoltre, da due mesi a questa parte, si sono presentate crisi di dispnea da sforzo ingravescente. Anamnesi patologica remota: una decina di anni prima è stato sottoposto ad un intervento di chirurgia sostitutiva per impianto di protesi valvolare di suino, a causa di un rigurgito della valvola mitrale di grado severo. Il paziente è affetto da coronaropatia, diabete mellito di tipo 2 ed ipertensione. Anamnesi fisiologica: ha fumato per 55 anni un pacchetto di sigarette al giorno e abitualmente beve una birra al giorno. Anamnesi farmacologica Attualmente prende diversi farmaci tra cui cardioaspirina, simvastatina, ramipril, metoprololo, metformina e idroclorotiazide. Esame obiettivo: si presenta dall’ aspetto pallido. L’ uomo è alto 181 cm e pesa 128 kg, con una BMI di circa 41 kg/m2. Ha una temperatura corporea di 37.3 °C , frequenza respiratoria di 23 atti/min, frequenza cardiaca di 97 bpm, e pressione arteriosa di 148/95 mm Hg. All’ auscultazione del torace si riscontra la presenza di rantoli alle basi polmonari bilateralmente. L’ esame obiettivo del cuore rivela la presenza di un battito apicale dislocato lateralmente e la presenza, a livello dell’ apice, di un soffio diastolico 3/6 di intensità decrescente. Inoltre si osserva la presenza di edemi improntabili bilateralmente a livello dei piedi e delle caviglie. Il resto dell’ esame obiettivo non mostra altre anomalie. Quale tra le seguenti è la causa più probabile dei sintomi di questo paziente?

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La risposta D è corretta.

Il paziente circa 10 anni fa si era sottoposto a un intervento di sostituzione protesica con impianto di protesi valvolare suina per severo rigurgito mitralico. Il trattamento di una valvulopatia, a meno che non sia di grado medio-elevato e clinicamente significativa, richiede solo un controllo periodico, mentre l’intervento chirurgico è indicato in presenza di una lesione moderata o grave responsabile di sintomi e/o disfunzione cardiaca. Le opzioni vanno dalla valvuloplastica alla riparazione fino alla sostituzione, che può essere effettuata con protesi meccaniche (preferite nei pazienti <65 anni o con lunga aspettativa di vita, ma richiedono anticoagulazione cronica con warfarin per prevenire tromboembolismo) o biologiche (suine o bovine, più soggette a deterioramento sclero-fibrotico, con durata media 10-15 anni). Una complicanza possibile delle protesi biologiche è l’ostruzione/stenosi o il rigurgito, entrambi responsabili di scompenso cardiaco.

L’endocardite infettiva insorge in presenza di una predisposizione endocardica (patologie congenite, reumatiche, valvole bicuspidi calcifiche, prolasso mitralico, cardiomiopatia ipertrofica, precedente endocardite). Fattori predisponenti sono protesi valvolari, tossicodipendenza, diabete, uso cronico di anticoagulanti o steroidi, età avanzata. Agenti più comuni sono streptococchi e stafilococchi (80-90%), seguiti da enterococchi e microrganismi HACEK. Clinicamente si manifesta con febbre, nuovo soffio o modifica di un soffio preesistente, può causare scompenso cardiaco e, all’ecocardiogramma, vegetazioni. Segni caratteristici: petecchie congiuntivali, macchie di Roth, lesioni di Janeway, nodi di Osler, emorragie subungueali a scheggia. La diagnosi si basa sui criteri di Duke (diagnosi rigettata, possibile o certa). In assenza di emocolture disponibili, e senza rischio per MRSA, la terapia empirica si effettua con un ?-lattamico + amminoglicoside. Sebbene questo paziente presenti soffio e segni di scompenso, non ha febbre né criteri di Duke: l’endocardite è improbabile (risposta A errata).

La BPCO è una malattia polmonare cronica non reversibile, con ostruzione bronchiale persistente (VEMS/CVF <0,7), spesso correlata a fumo e caratterizzata da progressione, riacutizzazioni infettive, dispnea, tosse produttiva cronica, tachipnea, cianosi e ipertensione polmonare nelle fasi avanzate. All’auscultazione: respiro sibilante e fase espiratoria prolungata. Nonostante il paziente sia fumatore con tosse, i sintomi durano solo da 3 settimane e non vi sono segni obiettivi di ostruzione: la diagnosi di BPCO è errata (risposta B errata).

La polmonite è un’infiammazione acuta polmonare (batterica, virale, fungina, parassitaria) diagnosticata con RX torace e reperti clinici. Può essere comunitaria (più spesso da Streptococcus pneumoniae, Mycoplasma pneumoniae) o nosocomiale. Clinicamente: febbre, tosse, dispnea, astenia, ipossia; nella forma tipica: esordio acuto con febbre, tosse produttiva, crepitii e rumori bronchiali; nella forma atipica: esordio graduale con tosse secca, dispnea e pochi segni obiettivi. È indicato esame colturale di sangue/escreato. Questo paziente presenta tosse produttiva ma non febbre, e all’auscultazione rantoli basali bilaterali: più compatibili con scompenso cardiaco che con polmonite (risposta C errata).

L’embolia polmonare è occlusione di arterie polmonari da trombi (arti inferiori/pelvi). Presentazione acuta con sintomi aspecifici: dolore toracico pleuritico, tosse, sincope, dispnea, arresto cardiorespiratorio nei casi gravi; segni: tachipnea, tachicardia, ipotensione. Fattori di rischio: immobilizzazione, trombofilie, gravidanza, chirurgia recente. In questo paziente tosse e dispnea possono mimarla, ma anamnesi negativa per immobilizzazione e presenza di stenosi mitralica con edemi declivi bilaterali fanno propendere per scompenso cardiaco congestizio piuttosto che embolia polmonare (risposta E errata).


86 di 94 Domande

Il Sig. Verci, un uomo di circa 60 anni si reca, presso l’ ambulatorio del proprio medico curante, il Dott. Briga, per dispnea. Anamnesi patologica prossima: lamenta una dispnea ingravescente da circa un mese. Inizialmente era in grado di salire 3 rampe di scale fino al suo appartamento, ma ora necessita di effettuare numerose pause per recuperare il fiato. Non lamenta dolore al petto. Anamnesi patologica remota: l'uomo è affetto da cardiopatia reumatica e diabete mellito di tipo 2. Anamnesi fisiologica: è emigrato dall'India circa 20 anni prima. Anamnesi farmacologica: assume carvedilolo, torasemide e insulina. Esame obiettivo: il Dott. Briga visita il Sig. Verci riscontrando una temperatura corporea di 37.2 °C, una frequenza cardiaca di 74 bpm, una frequenza respiratoria di 19 atti/min ed una pressione arteriosa di 135/80 mm Hg. La pulsossimetria mostra una saturazione d'ossigeno del 96% in aria ambiente. L'auscultazione del torace rivela la presenza di crepitii alle basi polmonari bilateralmente. All’ auscultazione cardiaca si riscontra la presenza di un soffio d'apertura seguito da un soffio diastolico di bassa tonalità , a livello del quanto spazio intercostale di sinistra in corrispondenza della linea medio-claveare. Esami strumentali-laboratoristici: il Dott. Briga decide di far eseguire una radiografia del torace al Sig. Verci, che mostra una dilatazione dell'atrio di sinistra, con stiramento del margine cardiaco di sinistra, ed un’ aumentata trama vascolare. Quale tra i seguenti rappresenta l'intervento di prima scelta per migliorare la sintomatologia del paziente?

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La risposta corretta è la D.

La malattia reumatica è la causa più frequente di stenosi mitralica non complicata. È caratterizzata da fibrosi, calcificazione dei lembi valvolari e parziale fusione delle commissure, con conseguente riduzione dell’ostio valvolare (normalmente 4-6 cm²) fino a valori <1 cm². A causa di questo restringimento, l’unico modo per garantire il passaggio di sangue dall’atrio sinistro al ventricolo sinistro durante la diastole è aumentare le pressioni atriali. Questo incremento si trasmette a monte, con aumento della pressione nelle vene e nei capillari polmonari: ecco la causa della dispnea. Se le pressioni aumentano ulteriormente, soprattutto acutamente, può verificarsi la trasudazione di liquido negli alveoli con conseguente edema polmonare. Il nostro paziente all’auscultazione presenta anche crepitii basali bilaterali. Il gradiente diastolico transvalvolare è proporzionale al grado di stenosi ed è sensibile ad aumenti di portata e frequenza cardiaca: maggiore la portata/frequenza, maggiore il gradiente. Per questo un soggetto asintomatico a riposo può diventare sintomatico anche per sforzi lievi. L’evoluzione della stenosi mitralica è rappresentata dallo sviluppo di ipertensione polmonare arteriosa, secondaria a quella venosa, che provoca vasocostrizione arteriolare inizialmente funzionale e reversibile, successivamente irreversibile per ipertrofia della tonaca media e fibrosi dell’intima. Le elevate resistenze arteriolari del circolo polmonare causano sovraccarico pressorio del ventricolo destro con dilatazione, ipertrofia, disfunzione contrattile e segni di scompenso destro e bassa gittata. Nell’insufficienza mitralica, invece, la pressione atriale sinistra, molto più bassa di quella aortica, fa sì che il sangue refluisca in atrio già durante la contrazione isometrica ventricolare. Nell’insufficienza mitralica cronica l’atrio sinistro si adatta dilatandosi, per cui la pressione a monte non aumenta significativamente; nell’insufficienza acuta, invece, l’atrio non ha tempo di adattarsi e subisce un brusco aumento pressorio con ripercussioni sulla pressione venosa polmonare. Il ventricolo sinistro, sottoposto a sovraccarico di volume, si dilata: inizialmente la frazione di eiezione rimane conservata, poi si riduce progressivamente perché il rigurgito in atrio riduce il volume sistolico effettivo. Una frazione di eiezione <60% è indicativa di compromissione ventricolare sinistra. Nel nostro paziente, per segni, sintomi e reperti auscultatori, è probabile un coinvolgimento valvolare mitralico, in particolare stenosi o steno-insufficienza. L’intervento di scelta, nella stenosi mitralica clinicamente significativa (area ?1,5 cm²) o sintomatica, e nei pazienti con controindicazioni alla chirurgia, è la valvuloplastica percutanea con palloncino: una “dilatazione controllata” eseguita con un palloncino ad alta resistenza gonfiato in prossimità della valvola, introdotto tramite catetere da vena femorale destra. È una tecnica mini-invasiva che riduce morbilità e mortalità perioperatorie, con buona efficacia a lungo termine (sopravvivenza libera da eventi nel 30-70% dei casi), sebbene non siano rare le restenosi. Non può essere eseguita in presenza di calcificazioni valvolari, per cui è indicata la sostituzione valvolare.


87 di 94 Domande

Di una certa somma si spendono una prima volta i , poi i . Quale parte della somma rimane non spesa?














La risposta corretta è la E
Indichiamo con S la somma iniziale e con a e b le due frazioni mostrate nell’esercizio. Dopo la prima spesa si utilizza la quota a·S e rimane S ? a·S = S(1 ? a). La seconda spesa, calcolata successivamente, si applica al denaro rimasto: si spendono quindi b della somma residua, ossia b·[S(1 ? a)]. La parte non spesa alla fine dell’intero processo è la differenza tra la somma iniziale e tutte le spese effettuate, cioè: S ? a·S ? b·[S(1 ? a)] = S[1 ? a ? b(1 ? a)]. Raccogliendo i termini si ottiene una forma particolarmente semplice e utile: S[1 ? a ? b + ab] = S[(1 ? a)(1 ? b)]. Poiché la domanda chiede la parte della somma non spesa (quindi in termini frazionari rispetto a S), il risultato cercato è precisamente (1 ? a)(1 ? b). Sostituendo nelle espressioni i valori delle due frazioni indicate nelle immagini dell’item, si ricava esattamente la frazione riportata come risposta corretta. Osservazione didattica importante: se la seconda spesa fosse stata riferita ancora alla somma iniziale (cosa che nei quiz viene di solito esplicitata), l’importo residuo sarebbe semplicemente 1 ? a ? b della somma iniziale. Invece, quando le spese sono successive e la seconda è calcolata sul rimanente, la perdita complessiva non è la somma aritmetica delle due frazioni ma segue la composizione moltiplicativa mostrata sopra; così si evita l’errore di “contare due volte” parte della spesa. Questo tipo di ragionamento è lo stesso usato in contesti reali di gestione sanitaria, per esempio quando si applicano riduzioni percentuali successive a un budget o quando si pianificano step di riduzione del rischio cumulativo: due riduzioni successive del x% e poi del y% del residuo non sono equivalenti a una riduzione unica del (x + y)%, bensì a una riduzione complessiva pari a 1 ? (1 ? x)(1 ? y).

88 di 94 Domande

Un ragazzo di 20 anni presenta il seguente ECG. Cosa si nota all'ECG?

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La risposta esatta è la A.

Le derivazioni da V1 a V6, chiamate derivazioni precordiali, esprimono l’attività elettrica del cuore sul piano orizzontale: V1-V2 esplorano il setto interventricolare, V3-V4 la parete anteriore del ventricolo sinistro, V5-V6 la parete laterale del ventricolo sinistro. L’onda P indica la depolarizzazione atriale, il complesso QRS e l’onda T indicano rispettivamente la depolarizzazione e la ripolarizzazione ventricolare, mentre la ripolarizzazione atriale non è visibile poiché avviene durante la depolarizzazione ventricolare. In età giovanile, dopo la pubertà, il vettore di ripolarizzazione ventricolare rende le T positive in tutte le derivazioni precordiali, tranne V1 e raramente V2; in casi eccezionali, la negatività può coinvolgere anche V3 e V4 (onda T giovanile). Dopo la pubertà, la presenza di onde T invertite ?2 mm in due o più derivazioni contigue del ventricolo destro può indicare cardiopatia congenita con sovraccarico di pressione o volume (cardiomiopatia aritmogena del ventricolo destro) oppure, più raramente, patologie ereditarie dei canali del sodio o potassio. L’ECG descritto mostra ritmo sinusale, alterazioni diffuse della ripolarizzazione con T negativa da V1 a V5, R alta in V1 e asse spostato a destra: reperti suggestivi di ipertrofia ventricolare destra a carattere aritmogeno. La cardiomiopatia aritmogena del ventricolo destro è spesso familiare, più frequentemente a trasmissione autosomica dominante, e coinvolge prevalentemente ma non esclusivamente il ventricolo destro. Nel 10-20% dei casi è presente una mutazione nei geni che codificano proteine del desmosoma. Istologicamente si osserva progressiva sostituzione del miocardio con tessuto fibro-adiposo, che genera aree di discinesia e dilatazione soprattutto nel tratto di afflusso, efflusso e apice del ventricolo destro (triangolo della displasia), ma può estendersi all’intera parete ventricolare destra o anche al ventricolo sinistro. Questa condizione, per le alterazioni morfologiche e funzionali, è causa frequente di aritmie ventricolari e morte improvvisa, soprattutto in età giovanile durante o subito dopo l’attività fisica. In presenza di un ECG di questo tipo è quindi indicato eseguire un ecocardiogramma per rilevare eventuali alterazioni strutturali cardiache.


89 di 94 Domande

La signora Rettori, una donna di 45 anni, si reca dal proprio medico curante, il Dott. Pressi, per malessere. Anamnesi patologica prossima: comparsa di febbre, disuria e dolore alla schiena. Il Dott. Pressi consiglia alla paziente di recarsi in ospedale per ulteriori accertamenti; qui la donna verrà successivamente ricoverata con una sospetta diagnosi di pielonefrite. La paziente viene sottoposta a terapia con antibiotici ad ampio spettro, che determinano un significativo miglioramento della sintomatologia. Tuttavia, durante il quarto giorno di ricovero, la donna presenta nuovamente febbre, con leucocitosi e profusa diarrea acquosa. Esami strumentali: viene effettuata una colonscopia, visibile nell’ immagine sottostante.

Quale è la terapia per il trattamento di questo disturbo?

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La risposta corretta è la D.

La paziente presenta una colite pseudomembranosa causata da Clostridium difficile, un batterio appartenente alla famiglia Clostridiaceae, patogeno per l’uomo, Gram+ anaerobio. Il C. difficile è virulento in quanto possiede due tossine: la tossina A, un’enterotossina che si lega alle cellule della mucosa e causa un’ipersecrezione di liquido determinando diarrea acquosa; la tossina B, una citotossina che provoca gravi danni alla mucosa determinandone l’aspetto pseudomembranoso. Il Clostridium difficile causa colite associata ad antibiotici, tipicamente in ambiente ospedaliero. Fa parte normalmente del microbiota umano; tuttavia, quando si utilizzano antibiotici per lungo tempo, questi possono distruggere anche i batteri che tengono “sotto controllo” il Clostridium. Quando il C. difficile diviene dominante, si possono avere crampi addominali, colite pseudomembranosa, diarrea (talora ematica), raramente sepsi e addome acuto. I sintomi insorgono alcuni giorni dopo l’inizio della terapia antibiotica e includono diarrea acquosa o scariche di feci non formate, crampi addominali, raramente nausea e vomito. Per la diagnosi è importante l’identificazione della tossina nelle feci. Il trattamento consiste nell’interrompere la terapia antibiotica; se la sintomatologia è grave è possibile utilizzare vancomicina o metronidazolo (nel nostro caso, non essendo la vancomicina tra le opzioni, la risposta corretta è la D).


90 di 94 Domande

Una paziente di 58 anni si presenta presso il reparto di nutrizione clinica. La donna presenta BMI 20,9, circonferenza vita 88 cm, analisi ematochimiche (in allegato) in cui si presenta colesterolo LDL fuori range e glicemia a digiuno elevata.

In seguito ai valori di glicemia a digiuno riscontrati, si richiede curva da carico orale di glucosio (OGTT). In base ai risultati sopra riportati, la paziente presenta:

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La risposta corretta è la B.

Il diabete è un gruppo di alterazioni caratterizzate da elevati livelli di glicemia, legati a un’alterata secrezione insulinica o a una ridotta sensibilità all’insulina. Questa alterata secrezione può variare da forme severe, in cui la produzione di insulina è nulla o quasi (diabete di tipo I, pancreasectomia), a forme intermedie modulate dall’insulino-resistenza.

L’insulino-resistenza da sola non è in grado di slatentizzare un diabete mellito: è necessario un danno della secrezione. Le alterazioni del metabolismo del glucosio si associano inoltre a modifiche del metabolismo lipidico e proteico, predisponendo a complicanze vascolari: microvascolari (rene, arti inferiori, retina) e macrovascolari (cuore, cervello, arterie degli arti inferiori).

Il diabete si classifica in due tipologie principali:

– diabete mellito di tipo I (insulino-dipendente), che può avere cause immuno-mediate o idiopatiche;

– diabete mellito di tipo II (non insulino-dipendente), malattia metabolica caratterizzata da iperglicemia in un contesto di insulino-resistenza e deficienza insulinica relativa, nella maggior parte dei casi senza necessità di insulina.

Esiste poi il diabete gestazionale, che compare in gravidanza e regredisce dopo il parto.

Tra le sindromi secondarie ricordiamo:

– pancreasectomia (oggi non più praticata nelle pancreatiti, ma solo nei tumori),

– patologie del pancreas esocrino (es. pancreatite),

– patologie endocrine (acromegalia, sindrome di Cushing, feocromocitoma, poiché l’insulina è l’unico ormone ipoglicemizzante),

– tossicità da farmaci o sostanze chimiche (glucocorticoidi, tiazidici, ecc.).

Il diabete può rimanere a lungo silente. Si stima che, a fronte di una prevalenza diagnosticata del 4%, un ulteriore 4% resti non diagnosticato.

Per la diagnosi, le misurazioni della glicemia prevedono:

– glicemia a digiuno (da almeno 12 ore): due rilevazioni ?126 mg/dl;

– glicemia random >200 mg/dl, ma solo in paziente sintomatico (polidipsia, poliuria, nicturia, ecc.);

– curva da carico con 75 g di glucosio in 200-250 ml d’acqua: il test si esegue solo se la glicemia basale è <126 mg/dl, e la diagnosi si pone se a 2 ore la glicemia è >200 mg/dl.


91 di 94 Domande

La signora Bellini è una giovane donna ricoverata nel reparto di ginecologia ed ostetricia dopo un parto complicato da una rottura prematura delle membrane amnio-coriali ed un prolungato travaglio. Anamnesi patologica prossima: In seconda giornata sviluppa febbre con brivido associata ad ipotensione e intenso dolore addominale che fanno sospettare un’ endometrite purperale. Il Dott. Lanfranchi decide di sottoporre la paziente ad una radiografia del torace e decide di avviare la terapia antibiotica e reidratante con 4.000 ml di soluzione salina nelle successive 24 ore ma l’ ipertermia persiste e si ottiene un lieve incremento della pressione arteriosa. Improvvisamente la sig.ra Bellini presenta dispnea. Esame obiettivo: viene rilevata una SpO2 dell’ 82% che non aumenta anche con ossigenoterapia con FiO2 del 100%. Il Dott. Lanfranchi decide quindi di intubare la paziente e si eroga una FiO2 del 100%. Non si rileva turgore giugulare, all’ auscultazione polmonare si apprezzano crepitii diffusi bilateralmente. Esami di laboratorio-strumentali: viene rapidamente inviato in laboratorio un campione di sangue arterioso che evidenzia PaO2 di 62 mmHg e PaCO2 di 33 mmHg. L’ ECG mostra tachicardia sinusale. Viene effettuato un nuovo RX del torace che mostra un quadro polmonare modificato rispetto a quanto si era visto nel precedente. Sulla base dei dati forniti quale tra le seguenti è la diagnosi più probabile?

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La risposta corretta è la B.

Questo paziente molto probabilmente ha una ARDS e il rapporto PaO2/FiO2 è <200: la paziente ha un rapporto di 60 (FiO2 = 1 ovvero 100% e PaO2 di 60 mmHg: necessita di ossigeno al 100% per mantenere una pressione di PaO2 accettabile). La RX torace mostra infiltrati polmonari diffusi non riconducibili a eziologia cardiogena. L’EO evidenzia dispnea ingravescente a insorgenza improvvisa, con crepitii diffusi bilateralmente. La paziente presentata nel caso è verosimilmente affetta da ARDS in seguito a sepsi da endometrite postpartum.

La sindrome da distress respiratorio acuto (ARDS) è una grave malattia acuta polmonare. I fattori scatenanti sono numerosi: polmonite, shock, gravi traumi, sepsi, aspirazione di alimenti (ab ingestis), pancreatite. È caratterizzata da danno diffuso della membrana alveolo-capillare, con edema polmonare non cardiogenico (ricco di proteine) e insufficienza respiratoria acuta (ARF). Si osserva reclutamento di neutrofili nei capillari alveolari e formazione di membrane ialine. I neutrofili rilasciano chemochine (che richiamano istiociti), producono ROS, proteasi, leucotrieni, fattore di attivazione piastrinica, prostaglandine e altre molecole che danneggiano le barriere tra capillari e spazi aerei. Gli alveoli e l’interstizio si riempiono di proteine, detriti cellulari e liquido, con distruzione del surfattante, collasso alveolare e mismatch ventilazione/perfusione.

L’ARDS determina grave ipossiemia refrattaria all’ossigenoterapia. I criteri diagnostici comprendono:

– Opacità bilaterali alla RX non spiegabili da versamento, atelettasia o noduli.

– PaO2/FiO2 ?200 mmHg.

– Assenza di evidenza clinica di aumentata pressione atriale sinistra o insufficienza cardiaca (PCWP <18 mmHg). Una pressione di incuneamento capillare polmonare >18 mmHg orienta invece verso edema polmonare cardiogeno.

Secondo la “Definizione di Berlino 2012” l’ARDS si classifica in:

– Lieve: PaO2/FiO2 ?200 mmHg.

– Moderata: PaO2/FiO2 ?100 mmHg.

– Grave: PaO2/FiO2 ?100 mmHg.


92 di 94 Domande

Una paziente di 58 anni si presenta presso il reparto di nutrizione clinica. La donna presenta BMI 20,9, circonferenza vita 88 cm, analisi ematochimiche (in allegato) in cui si presenta colesterolo LDL fuori range e glicemia a digiuno elevata.

Per il paziente diabetico è essenziale assumere cibi a basso indice glicemico. Qual è tra i seguenti alimenti quello che presenta il più basso indice glicemico?

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La risposta corretta è la A.

Il diabete è un gruppo di alterazioni caratterizzate da elevati livelli di glicemia, legati a un’alterata secrezione insulinica o a una ridotta sensibilità all’insulina. Questa alterata secrezione può variare da forme severe, in cui la produzione di insulina è nulla o quasi (diabete di tipo I, pancreasectomia), a forme intermedie modulate dall’insulino-resistenza. L’insulino-resistenza da sola non è in grado di slatentizzare un diabete mellito: serve un danno della secrezione. Le alterazioni del metabolismo del glucosio si accompagnano anche ad alterazioni del metabolismo lipidico e proteico, predisponendo a complicanze vascolari: microvascolari (rene, retina, arti inferiori) e macrovascolari (cuore, cervello, arterie periferiche). Il diabete si classifica in due tipologie principali: diabete mellito di tipo I (insulino-dipendente), con cause immuno-mediate o idiopatiche; diabete mellito di tipo II (non insulino-dipendente), malattia metabolica caratterizzata da iperglicemia in un contesto di insulino-resistenza e relativa deficienza insulinica, che nella maggior parte dei casi non richiede terapia insulinica. Esiste anche il diabete gestazionale, che si manifesta in gravidanza e regredisce dopo il parto. Tra le forme secondarie: pancreasectomia (oggi non più praticata nelle pancreatiti, ma solo nei tumori), patologie del pancreas esocrino (es. pancreatite), patologie endocrine (acromegalia, sindrome di Cushing, feocromocitoma, poiché l’insulina è l’unico ormone ipoglicemizzante), tossicità da farmaci o sostanze (glucocorticoidi, tiazidici, ecc.). Il diabete può progredire a lungo senza sintomi. Si calcola che, a fronte di una prevalenza diagnosticata del 4%, un ulteriore 4% rimane non diagnosticato. Per la diagnosi: glicemia a digiuno ?126 mg/dl in due misurazioni, glicemia random >200 mg/dl in presenza di sintomi (poliuria, polidipsia, nicturia), curva da carico con 75 g di glucosio (diagnosi se glicemia >200 mg/dl a 2 ore). Prima del test, la glicemia basale deve essere <126 mg/dl. Il test va eseguito in pazienti non ricoverati, in buone condizioni cliniche, dopo dieta abituale (non ridotta in carboidrati), a digiuno dalla mezzanotte, senza febbre, stress o fumo. Indicazioni alla curva da carico: glicemia alterata a digiuno (100–125 mg/dl), familiarità per diabete dai 30-40 anni, obesità, complicanze cardiovascolari (TIA, angina, claudicatio), soprattutto se obesi e fumatori, infezioni urinarie o cutanee ricorrenti con glicemia alterata. Il 90% dei casi è di tipo II, storicamente detto diabete dell’adulto (esordio >40 anni), ma oggi è sempre più precoce (anche a 18 anni), correlato all’obesità, in particolare infantile (Italia con alta prevalenza, soprattutto nel centro-sud). Nei gemelli monozigoti la concordanza è ~100% nel tipo II, mentre nel tipo I, pur avendo componente genetica, è solo del 50% per il ruolo di fattori ambientali. Anche nei monozigoti separati alla nascita la concordanza del tipo II rimane elevata, a dimostrazione della forte componente genetica, ancora non del tutto chiarita.


93 di 94 Domande

Viene riscontrato il seguente quadro radiologico in una donna di 30 anni, che è stata sottoposta ad una TC total body in seguito ad un incidente stradale. Cosa mostra la TC?

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La risposta corretta è la B

Nell'immagine (a) la TC ha evidenziato enfisema sottocutaneo delle palpebre destre (freccia). Nell'immagine (b) è stato osservato enfisema nell’orbita destra (cerchio). È stato inoltre riscontrato enfisema sottocutaneo nell’area della guancia (freccia). Non vi era presenza evidente di aria nello spazio intracranico né fratture della parete o del pavimento orbitario.


94 di 94 Domande

La signora Boggi, una donna di 70 anni, si reca dal medico curante, il Dott. Candi, lamentando dolore al braccio, insorto dopo essere scivolata sul ghiaccio, cadendo in avanti sulle sue mani. Quale è la diagnosi radiologica?

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La risposta corretta è la D.

Dalla radiografia mostrata si può apprezzare una frattura a tutto spessore carico della porzione meta-epifisaria distale del radio, evidenziabile come una stria di radiotrasparenza che interrompe la corticale ossea, probabilmente provocata da un arto iper-esteso verso l’ esterno che cerca di parare una caduta: si tratta di una frattura completa, spostata e angolata dorsalmente a livello del radio distale. Quando tale tipo di frattura si associa alla frattura anche dello stiloide ulnare si parla di frattura di Colles. Le altre strutture ossee in esame indicate nelle opzioni non appaiono interessate da eventi fratturativi-traumatici (le risposte A, B, C ed E non sono corrette)


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