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1 di 94 Domande

Quale complicanza clinica NON si riscontra nell'IRC terminale?














La risposta corretta è la B

Nell’IRC terminale non si riscontra come complicanza l’artrite. La malattia renale cronica è classificata in 5 stadi: Stadio 1: velocità di filtrazione glomerulare normale (?90 mL/min/1,73 m²) con albuminuria persistente o malattia renale strutturale o ereditaria; Stadio 2: 60-89 mL/min/1,73 m²; Stadio 3a: 45-59 mL/min/1,73 m²; Stadio 3b: 30-44 mL/min/1,73 m²; Stadio 4: 15-29 mL/min/1,73 m²; Stadio 5: <15 mL/min/1,73 m². La velocità di filtrazione glomerulare può essere stimata tramite l’equazione CKD-EPI: 141 × (creatinina sierica)^-1,209 × 0,993^età, moltiplicata per 1,018 se donna e 1,159 se afroamericano (1,1799 per donne afroamericane). Questo calcolo è poco accurato negli anziani sedentari, obesi o molto magri. In alternativa, si può usare l’equazione di Cockcroft-Gault per stimare la clearance della creatinina, che tende a sovrastimare del 10-40%. Le complicanze comprendono quelle neurologiche (neuropatia periferica), ematologiche (anemia da ridotta produzione di eritropoietina), scheletriche (osteodistrofia, risposte C-D-E errate) e pericardite nel 20% dei pazienti con insufficienza renale (risposta A errata).


2 di 94 Domande

Nella brucellosi acuta qual e' il titolo minimo per la diagnosi:














La risposta corretta è la C.

La brucellosi (nota anche come "febbre ondulante", "febbre mediterranea" o "febbre maltese") è un’infezione zoonotica trasmessa all’uomo da animali infetti (bovini, ovini, caprini, cammelli, suini o altri) attraverso l’ingestione di prodotti alimentari non pastorizzati, in particolare lattiero-caseari, oppure per contatto diretto con tessuti o fluidi contaminati. Va sospettata in pazienti con febbre, malessere, sudorazione notturna e artralgie in presenza di esposizione epidemiologica significativa, come consumo di prodotti caseari non pastorizzati, contatto con animali in aree endemiche o esposizione professionale. Una diagnosi presuntiva può essere formulata sulla base di:

  • titolo anticorpale totale anti-Brucella ?1:160 mediante test di agglutinazione in provetta standard su siero prelevato dopo l’insorgenza dei sintomi;
  • rilevazione del DNA di Brucella in un campione clinico tramite reazione a catena della polimerasi (PCR).

3 di 94 Domande

In figura è rappresentato uno schema della sequenza genica che costituisce l’operone Lac (sequenza genica che regola la produzione delle lattasi) dei procarioti. Si tratta di una sequenza regolatrice che determina la produzione di lattasi, quando?

product image













La risposta corretta è la B

La domanda chiede quando l’operone lac, sequenza regolatrice della produzione di lattasi, induce l’espressione: la risposta corretta è “Quando è presente lattosio nel mezzo di coltura”. Nel sistema lac dei procarioti, in assenza di lattosio il repressore LacI si lega all’operatore e impedisce all’RNA polimerasi di trascrivere i geni lacZYA; quando è presente lattosio, una parte viene isomerizzata in allolattosio che funge da induttore legandosi a LacI, causandone il distacco dall’operatore e consentendo l’avvio della trascrizione, inclusa la sintesi di ?-galattosidasi (lattasi). L’espressione è massima se il glucosio è basso perché il complesso cAMP-CAP facilita il reclutamento dell’RNA polimerasi, ma la condizione chiave che rimuove la repressione è la presenza di lattosio. In sintesi, il lattosio segnala alla cellula di esprimere gli enzimi necessari al suo metabolismo attivando l’operone lac.


4 di 94 Domande

Indicare quale delle seguenti caratteristiche è comune a virus, procarioti ed eucarioti














La risposta corretta e' la '

Possesso di un proprio programma genetico.

'.


5 di 94 Domande

La meiosi:














La risposta corretta e' la '

Porta alla formazione di gameti aploidi (sia nel maschio che nella femmina).

'.


6 di 94 Domande

Due animali appartengono alla stessa specie se:














La risposta corretta e' la '

Possono generare figli fertili.

'.


7 di 94 Domande

I cromosomi omologhi presentano














La risposta corretta e' la '

Identica sequenza di loci genici.

'.


8 di 94 Domande

Il genoma nucleare














La risposta corretta e' la '

Non considerando eventuali mutazioni, è identico in tutte le cellule somatiche di un individuo.

'.


9 di 94 Domande

Gli RNA messaggeri prodotti














La risposta corretta e' la '

Sono diversi nelle diverse cellule a seconda del loro stato di differenziamento.

'.


10 di 94 Domande

In una cellula eucariote il DNA si trova














La risposta corretta è la A
In una cellula eucariote il DNA si trova nel nucleo e nei mitocondri. Nel nucleo è presente il genoma principale, costituito da DNA lineare associato a istoni a formare cromatina, sede di replicazione e trascrizione prima dell’esportazione degli mRNA nel citoplasma per la traduzione. I mitocondri possiedono un proprio genoma circolare (mtDNA), replicato e trascritto in modo semiautonomo, che codifica per rRNA, tRNA e alcune subunità dei complessi della fosforilazione ossidativa; la maggior parte delle proteine mitocondriali è però codificata dal DNA nucleare e importata. Questa doppia localizzazione del materiale genetico riflette l’origine endosimbiotica dei mitocondri, derivati da batteri alfa-proteobatterici inglobati da un antenato eucariotico. Nelle cellule vegetali e in molte alghe è presente DNA anche nei cloroplasti, ma la risposta data evidenzia le due sedi comuni a tutti gli eucarioti.

11 di 94 Domande

Un uomo di gruppo sanguigno 0 sposa una donna di gruppo sanguigno A. Può questa coppia avere figli di gruppo 0?














La risposta corretta e' la '

Sì se la madre ha genotipo A0.

'.


12 di 94 Domande

Quale di queste affermazioni relative alla struttura dei cromosomi è errata?














La risposta corretta e' la '

I cromosomi privi di telomeri non possono essere trasmessi alle cellule figlie.

'.


13 di 94 Domande

Nelle cellule umane, quale è il cromosoma più grande?














La risposta corretta e' la '

Il cromosoma 1.

'.


14 di 94 Domande

La fonte principale della variabilità genetica nelle popolazioni umane è la:














La risposta corretta e' la '

Riproduzione sessuata.

'.


15 di 94 Domande

Il darwinismo si basa:














La risposta corretta e' la '

Sulla capacità dell’ambiente di selezionare gli individui più adattabili.

'.


16 di 94 Domande

"A" e "a" sono due alleli ad un certo locus sul cromosoma 1. Se osserviamo che i 2 figli di una coppia hanno genotipo AA, quale POTRA' essere il genotipo dei genitori?














La risposta corretta e' la '

Padre Aa e madre Aa.

'.


17 di 94 Domande

Quale dei seguenti cariotipi appartiene ad una cellula somatica di un uomo:














La risposta corretta e' la '

46, XY.

'.


18 di 94 Domande

Quale delle seguenti descrizioni è più tipica dell'eredità mendeliana autosomica dominante:














La risposta corretta e' la '

Uno dei due genitori di un individuo malato presenta la stessa malattia.

'.


19 di 94 Domande

Cosa si intende per carattere recessivo?














La risposta corretta e' la '

Un carattere che si manifesta solo negli omozigoti.

'.


20 di 94 Domande

Per eterozigote si intende:














La risposta corretta e' la '

Un individuo che ha due alleli diversi per un determinato carattere.

'.


21 di 94 Domande

La sindrome di Down può essere causata:














La risposta corretta e' la '

Dalla presenza di tre copie del cromosoma 21.

'.


22 di 94 Domande

Gli idrocarburi sono composti contenenti:














La risposta corretta è la A
Gli idrocarburi sono composti contenenti soltanto carbonio e idrogeno. Questa affermazione è corretta perché gli idrocarburi costituiscono una classe di composti organici formati unicamente da atomi di carbonio e idrogeno, caratteristica che li distingue da altre categorie di composti organici che possono includere ossigeno, azoto o altri elementi. Gli idrocarburi si dividono principalmente in due categorie: alifatici e aromatici. Gli alifatici possono essere ulteriormente suddivisi in alcani, alcheni e alchini, a seconda del tipo di legame tra gli atomi di carbonio. Gli alcani hanno solo legami semplici C-C, gli alcheni hanno almeno un doppio legame C=C e gli alchini hanno almeno un triplo legame C?C. Gli idrocarburi aromatici, invece, contengono anelli benzenici, che sono strutture cicliche con legami ? delocalizzati. La semplicità della composizione chimica degli idrocarburi, costituita solo da carbonio e idrogeno, è alla base della loro vasta gamma di proprietà chimiche e fisiche, che li rende fondamentali in numerosi processi industriali e naturali.

23 di 94 Domande

L'acido solforico ha peso molecolare 98. Tre moli di detto
acido a quanti grammi corrispondono?














La risposta corretta è la A
Tre moli di acido solforico, il cui peso molecolare è 98, corrispondono a 294 grammi. Questa risposta è corretta perché il peso molecolare di una sostanza, espresso in unità di massa atomica (u), corrisponde al peso in grammi di una mole di quella sostanza. Pertanto, se l'acido solforico ha un peso molecolare di 98, una mole di acido solforico peserà 98 grammi. Quando si considerano tre moli, il calcolo da effettuare è semplicemente 98 grammi/mol moltiplicato per 3 moli, il che risulta in 294 grammi. Questo procedimento utilizza il concetto di mole, che è una quantità fondamentale in chimica per convertire tra il numero di particelle e la massa di una sostanza.

24 di 94 Domande

In una soluzione che ha pH 7 la concentrazione di ioni OH- è:














La risposta corretta è la A
In una soluzione che ha pH 7 la concentrazione di ioni OH? è 10^-7. Questa risposta è corretta perché il pH è una misura della concentrazione di ioni H? in una soluzione acquosa, definita come il logaritmo negativo della concentrazione molare di ioni H?. In una soluzione neutra a 25°C, come l'acqua pura, il pH è 7, il che significa che la concentrazione di ioni H? è 10^-7 M. Poiché il prodotto ionico dell'acqua (Kw) è 1,0 x 10^-14 a 25°C, la concentrazione di ioni OH? deve essere tale che [H?][OH?] = Kw. Pertanto, se [H?] è 10^-7 M, allora [OH?] deve essere anch'essa 10^-7 M per soddisfare l'equilibrio ionico dell'acqua, confermando che in condizioni neutre la concentrazione di ioni OH? è uguale a quella di ioni H?.

25 di 94 Domande

Il volume di 22,4 litri è quello occupato da:














La risposta corretta è la A
Il volume di 22,4 litri è quello occupato da 1 mole di qualunque gas alle condizioni standard. Questa affermazione si basa sul principio della legge dei gas ideali e sulle condizioni standard di temperatura e pressione (STP), che sono 0°C (273,15 K) e 1 atm di pressione. Secondo la legge di Avogadro, un mol di qualsiasi gas ideale occupa lo stesso volume alle stesse condizioni di temperatura e pressione, indipendentemente dalla natura chimica del gas. Questo volume è noto come volume molare e per i gas ideali è approssimativamente 22,4 litri. Tale concetto è fondamentale nella chimica per il calcolo delle reazioni chimiche in fase gassosa e per la determinazione delle quantità di sostanze coinvolte, poiché consente di passare facilmente dal numero di moli al volume del gas e viceversa, facilitando la risoluzione di problemi stechiometrici.

26 di 94 Domande

Una reazione di ossidazione è sempre caratterizzata da:














La risposta corretta è la A
Una reazione di ossidazione è sempre caratterizzata da una perdita di elettroni. Questa affermazione è corretta perché, nel contesto delle reazioni chimiche, l'ossidazione è definita come il processo in cui un atomo, uno ione o una molecola perde elettroni, aumentando il proprio stato di ossidazione. Questo è spesso riassunto dall'acronimo "OIL RIG" (Oxidation Is Loss, Reduction Is Gain), che sottolinea come l'ossidazione comporti la perdita di elettroni mentre la riduzione comporti il guadagno di elettroni. Durante una reazione redox, l'ossidante è la specie chimica che accetta gli elettroni, mentre il riducente è quella che li cede. La comprensione di questo concetto è fondamentale in chimica, poiché le reazioni di ossidazione-riduzione sono alla base di molti processi chimici, biologici e industriali, inclusa la combustione, la corrosione e la respirazione cellulare.

27 di 94 Domande

In una reazione chimica reversibile la velocità della reazione da sinistra a destra è uguale a quella da destra a sinistra quando:














La risposta corretta e' la '

La reazione è all'equilibrio.

'.


28 di 94 Domande

Un catalizzatore agisce:














La risposta corretta è la A
Un catalizzatore agisce: rendendo più efficaci gli urti delle molecole reagenti. Questo perché il catalizzatore offre un percorso di reazione alternativo con energia di attivazione inferiore, stabilizzando lo stato di transizione e spesso formando intermedi reattivi; di conseguenza aumenta la frazione di urti che hanno energia e orientazione corrette per reagire. In catalisi eterogenea l’adsorbimento sui siti attivi allinea i reagenti e riduce gli ostacoli sterici, mentre in catalisi omogenea complessi transitori orientano e attivano i substrati. Il catalizzatore non viene consumato al termine del ciclo catalitico ed è rigenerato. Pur accelerando sia la reazione diretta sia quella inversa, non modifica l’energia libera di reazione né la posizione dell’equilibrio termodinamico, ma solo la velocità con cui esso viene raggiunto.

29 di 94 Domande

Un composto organico insaturo:














La risposta corretta e' la '

Contiene doppi o tripli legami tra due atomi di carbonio.

'.


30 di 94 Domande

Sapendo che i pesi atomici degli elementi H, P e O sono rispettivamente 1,31 e 16, il peso molecolare dell'acido ortofosforico è:














La risposta corretta è la A
Sapendo che i pesi atomici degli elementi H, P e O sono rispettivamente 1, 31 e 16, il peso molecolare dell'acido ortofosforico è 98. L'acido ortofosforico ha la formula chimica H?PO?, il che significa che è composto da tre atomi di idrogeno (H), un atomo di fosforo (P) e quattro atomi di ossigeno (O). Per calcolare il peso molecolare, sommiamo i pesi atomici di tutti gli atomi presenti nella molecola. Il contributo degli atomi di idrogeno è 3 × 1 = 3, quello dell'atomo di fosforo è 1 × 31 = 31 e quello degli atomi di ossigeno è 4 × 16 = 64. Sommando questi valori otteniamo 3 + 31 + 64 = 98, che è il peso molecolare dell'acido ortofosforico.

31 di 94 Domande

Una base è una sostanza che:














La risposta corretta è la A
Una base è una sostanza che è capace di accettare protoni. Questa definizione si basa sulla teoria acido-base di Brønsted-Lowry, che descrive un acido come una specie chimica che dona protoni (H?) e una base come una specie che li accetta. Quando una base accetta un protone, si forma la sua specie coniugata, che è un acido coniugato. Questo comportamento è fondamentale nelle reazioni di neutralizzazione, dove una base reagisce con un acido per formare acqua e un sale. Ad esempio, nell'acqua, l'idrossido di sodio (NaOH) si dissocia in ioni sodio (Na?) e ioni idrossido (OH?), e quest'ultimo è in grado di accettare un protone per formare acqua (H?O). Questo processo di accettazione di protoni è il motivo per cui le basi sono caratterizzate da un pH superiore a 7 nelle soluzioni acquose, poiché riducono la concentrazione di ioni H? liberi.

32 di 94 Domande

Il sistema tampone è formato da:














La risposta corretta e' la '

Acidi o basi deboli in parte salificati.

'.


33 di 94 Domande

Quale delle seguenti soluzioni ha il pH minore?














La risposta corretta è la A
La soluzione con il pH minore è HCl 1N. L'acido cloridrico (HCl) è un acido forte, il che significa che si dissocia completamente in soluzione acquosa rilasciando ioni H?. Una soluzione 1N di HCl contiene una concentrazione di ioni H? pari a 1 mol/L. Poiché il pH è definito come il logaritmo negativo della concentrazione degli ioni H?, una concentrazione di 1 mol/L di ioni H? corrisponde a un pH di 0. Questo rappresenta un valore di pH molto basso, indicando una soluzione altamente acida. Le altre soluzioni, se contengono acidi deboli o concentrazioni di acido inferiori, avranno una dissociazione parziale o una minore concentrazione di ioni H?, risultando in un pH più alto rispetto a quello di HCl 1N.

34 di 94 Domande

Quale dei seguenti elementi si trova sotto forma di molecole
monoatomiche?














La risposta corretta e' la '

Elio.

'.


35 di 94 Domande

Quale dei seguenti sistemi non è eterogeneo?














La risposta corretta è la A
La domanda è: "Quale dei seguenti sistemi non è eterogeneo?" e la risposta corretta è "Soluzione." Una soluzione è un sistema omogeneo poiché è costituita da due o più sostanze che si mescolano in modo uniforme a livello molecolare, risultando in una singola fase. In una soluzione, i componenti non sono distinguibili visivamente e le proprietà fisiche e chimiche sono uniformi in tutto il sistema. Al contrario, un sistema eterogeneo è composto da due o più fasi distinte che non si mescolano completamente, come in una sospensione o un'emulsione, dove le diverse componenti sono visibili e separabili meccanicamente. L'uniformità di una soluzione la differenzia chiaramente dai sistemi eterogenei, rendendola un esempio classico di miscela omogenea.

36 di 94 Domande

Il peso molecolare dell'acqua è 18. Quante moli di acqua vi sono in un litro a 4 °C?














La risposta corretta è la A
Il peso molecolare dell'acqua è 18. Quante moli di acqua vi sono in un litro a 4 °C? La risposta corretta è: 55,5 moli. A 4 °C, l'acqua ha una densità di circa 1 g/cm³, il che significa che un litro di acqua (1000 cm³) ha una massa di 1000 grammi. Il peso molecolare dell'acqua è 18 g/mol, quindi per trovare il numero di moli di acqua in un litro, dividiamo la massa dell'acqua per il suo peso molecolare: 1000 g / 18 g/mol = 55,5 moli. Questo calcolo tiene conto del fatto che la densità dell'acqua a 4 °C è massima, rendendo il volume di un litro equivalente a 1000 grammi di massa, e quindi permette di determinare con precisione il numero di moli presenti.

37 di 94 Domande

Nella molecola H2, i due atomi di idrogeno sono uniti da un legame:














La risposta corretta e' la '

Covalente.

'.


38 di 94 Domande

Quale dei seguenti metodi può funzionare, nell'equilibrio
A + B <===> C + D, per aumentare la quantità del composto D ?














La risposta corretta è la A
La domanda chiede quale metodo può funzionare per aumentare la quantità del composto D nell'equilibrio A + B ? C + D, e la risposta corretta è aggiungere B. Quando si considera un equilibrio chimico, il principio di Le Chatelier afferma che se un sistema in equilibrio viene perturbato, il sistema si sposterà nella direzione che contrasta la perturbazione. Aggiungendo il reagente B, si aumenta la concentrazione dei reagenti, spostando l'equilibrio verso destra per produrre più prodotti, cioè C e D, al fine di ristabilire l'equilibrio. Questo aumento della concentrazione di B fa sì che la reazione diretta (da sinistra a destra) venga favorita, portando a una maggiore formazione del composto D. Pertanto, l'aggiunta di B è una strategia efficace per aumentare la quantità di D in un sistema all'equilibrio.

39 di 94 Domande

Il bicarbonato di sodio sciolto in acqua dà una soluzione il cui pH è:














La risposta corretta è la A
Il bicarbonato di sodio sciolto in acqua dà una soluzione il cui pH è: Basico. NaHCO3 è un sale di una base forte (NaOH) e di un acido debole (H2CO3), perciò in acqua l’anione HCO3? idrolizza generando OH?: HCO3? + H2O ? H2CO3 + OH?; il catione Na+ è spettatore. La basicità di HCO3? è quantificata da Kb = Kw/Ka1 ? 10^?14/(4×10^?7) ? 2×10^?8, sufficiente a portare il pH oltre 7. Come acido, HCO3? è molto più debole (Ka2 ? 5×10^?11), quindi la produzione di H+ è trascurabile rispetto alla formazione di OH?. Il bilancio di queste idrolisi fa sì che la soluzione risulti debolmente basica, con pH tipico intorno a 8–9 a concentrazioni comuni.

40 di 94 Domande

Quali tra questi famosi personaggi storici ha combattuto nella “Battaglia di Lipsia” nell’anno 1813?














La risposta corretta è la A
Quali tra questi famosi personaggi storici ha combattuto nella "Battaglia di Lipsia" nell'anno 1813? Napoleone Bonaparte. La Battaglia di Lipsia, anche conosciuta come la Battaglia delle Nazioni, si svolse dal 16 al 19 ottobre 1813 ed è considerata uno dei più grandi scontri delle guerre napoleoniche. Napoleone Bonaparte guidò le forze francesi contro una coalizione composta da Russia, Prussia, Austria e Svezia. Questa battaglia segnò una svolta decisiva contro Napoleone, poiché le forze alleate riuscirono a sconfiggere l'esercito francese, costringendolo a ritirarsi verso la Francia. La sconfitta a Lipsia indebolì notevolmente il potere di Napoleone in Europa e portò alla sua abdicazione pochi mesi dopo, nell'aprile del 1814. La battaglia è significativa non solo per la vasta partecipazione di soldati, ma anche per l'importanza strategica che ebbe nel determinare il declino dell'impero napoleonico.

41 di 94 Domande

Trova tra questi termini quello che non ha relazione con gli altri quattro:














La risposta corretta e' la '

Politeismo.

'.


42 di 94 Domande

Quale di questi famosi architetti ha progettato la cupola di “Santa Maria del Fiore” a Firenze:














La risposta corretta e' la '

F. Brunelleschi.

'.


43 di 94 Domande

Cosa si intende con il termine “perestrojka”?














La risposta corretta e' la '

Un processo di rinnovamento politico-economico che ha caratterizzato la politica di M. Gorbaciov.

'.


44 di 94 Domande

Cosa si intende per “pollone” ?














La risposta corretta e' la '

Germoglio che si sviluppa dalle gemme di alcune piante.

'.


45 di 94 Domande

L’acronimo “T.A.C.” indica:














La risposta corretta e' la '

La Tomografia Assiale Computerizzata.

'.


46 di 94 Domande

Quanti deputati compongono l’omonima “Camera” nel Parlamento Italiano?














La risposta corretta e' la '

630.

'.


47 di 94 Domande

Quali tra questi noti compositori aveva origine tedesca?














La risposta corretta e' la '

L. Van Beethoven.

'.


48 di 94 Domande

Quale persecuzione etnica ebbe inizio con la storica “Notte dei cristalli”?














La risposta corretta e' la '

La persecuzione del popolo ebreo da parte dei nazisti.

'.


49 di 94 Domande

Quale di questi romanzi non è opera di Aleksandr Puskin?














La risposta corretta è la A
La domanda è: "Quale di questi romanzi non è opera di Aleksandr Puskin?" e la risposta corretta è "L'idiota." L'idiota non è un'opera di Aleksandr Puskin ma di Fëdor Dostoevskij, un altro celebre scrittore russo. Aleksandr Puskin è noto soprattutto per i suoi contributi alla poesia e alla letteratura russa, con opere come "Eugenio Onegin" e "La figlia del capitano". Dostoevskij, invece, è famoso per i suoi romanzi psicologici e filosofici, tra cui "Delitto e castigo" e "I fratelli Karamazov", oltre a "L'idiota". La confusione tra le opere di questi due autori può derivare dalla loro importanza nella letteratura russa e dal fatto che entrambi hanno esplorato temi profondi e complessi, ma le loro opere sono distinte e appartengono a stili narrativi diversi.

50 di 94 Domande

La regione del “Quebec” si trova in:














La risposta corretta è la A
La regione del "Quebec" si trova in Canada. Il Quebec è una delle dieci province del Canada, situata nella parte orientale del paese. È la più grande provincia canadese per superficie e la seconda per popolazione, con la città di Quebec come capitale e Montreal come città più grande. Storicamente, il Quebec è stato un importante centro di insediamento francese nel Nord America, e ancora oggi la sua cultura e lingua ufficiale riflettono queste radici francesi. La provincia è famosa per la sua ricca storia, la sua architettura europea e la sua vibrante scena culturale. La geografia del Quebec è caratterizzata da vasti spazi naturali, inclusi numerosi laghi e foreste, che ne fanno una destinazione popolare per il turismo e le attività all'aperto. La sua posizione geografica e il suo patrimonio culturale unico lo distinguono come una parte fondamentale del mosaico canadese.

51 di 94 Domande

Quale dittatore cubano fu deposto dalla rivoluzione castrista?














La risposta corretta è la A
La domanda chiede quale dittatore cubano fu deposto dalla rivoluzione castrista e la risposta corretta è Fulgencio Batista. Fulgencio Batista fu il leader autoritario di Cuba dal 1952 fino al 1959, quando fu rovesciato dalla Rivoluzione Cubana guidata da Fidel Castro. Batista salì al potere attraverso un colpo di stato e governò con un regime caratterizzato da corruzione e repressione politica. La sua leadership fu segnata da una stretta collaborazione con gli interessi economici statunitensi, che portarono a un crescente malcontento tra la popolazione cubana. La rivoluzione castrista, iniziata nel 1953 con l'assalto alla caserma Moncada, culminò il 1º gennaio 1959 con la fuga di Batista dall'isola, segnando l'inizio di un nuovo capitolo nella storia di Cuba sotto il governo comunista di Castro.

52 di 94 Domande

Quale di questi scrittori ha composto nel 1857 la raccolta di versi “Les fleurs du mal”?














La risposta corretta e' la '

C. Baudelaire.

'.


53 di 94 Domande

Quale tra queste città è stata storicamente sede di Papato?














La risposta corretta e' la '

Avignone.

'.


54 di 94 Domande

A quale disciplina dedicò l’intera vita Konrad Lorenz?














La risposta corretta e' la '

Etologia.

'.


55 di 94 Domande

Dove è tumulata la salma di Dante Alighieri?














La risposta corretta e' la '

Ravenna.

'.


56 di 94 Domande

Quale tra questi è stato l’ultimo premio Nobel Italiano?














La risposta corretta è la A
La domanda chiede quale sia stato l'ultimo premio Nobel italiano e la risposta corretta è "Fo". Dario Fo, drammaturgo, attore e regista italiano, ha ricevuto il Premio Nobel per la Letteratura nel 1997. La sua opera è stata riconosciuta per l'impatto significativo e la capacità di emulare i giullari medievali, utilizzando la satira per evidenziare le ingiustizie sociali e politiche. Sebbene altri italiani abbiano ricevuto il Nobel in anni successivi, come Mario Capecchi nel 2007 per la Medicina, Fo è stato l'ultimo a riceverlo per la Letteratura. La sua vittoria è stata significativa per il panorama culturale italiano, sottolineando l'importanza della tradizione teatrale e della critica sociale come strumenti di riflessione e cambiamento.

57 di 94 Domande

Di quale genere animale si interessa l’entomologo?














La risposta corretta e' la '

Insetti.

'.


58 di 94 Domande

Il significato di ottemperare:














La risposta corretta e' la '

Adempiere.

'.


59 di 94 Domande

Teoria sta ad enunciato come:














La risposta corretta è la A
La domanda è: "Teoria sta ad enunciato come:" con risposta corretta: "Pratica ad esperimento." Questa domanda richiede di identificare la relazione tra due coppie di parole. Una teoria è un insieme di idee che spiegano un fenomeno e viene solitamente espressa attraverso un enunciato o una serie di enunciati che ne descrivono i principi fondamentali. Analogamente, la pratica è l'applicazione concreta di un concetto teorico, e l'esperimento è il processo attraverso il quale si attua questa pratica per verificare, testare o dimostrare le ipotesi teoriche. L'enunciato è quindi al centro della formulazione teorica, proprio come l'esperimento è centrale per la pratica, rendendo le due relazioni perfettamente parallele.

60 di 94 Domande

Sonno sta a sogno come:














La risposta corretta e' la '

Memoria a ricordo.

'.


61 di 94 Domande

Verità sta a menzogna come:














La risposta corretta e' la '

Tutto a niente.

'.


62 di 94 Domande

Sestante : x = y : chirurgo. Individuare x e y tra le seguenti:














La risposta corretta e' la '

Navigazione – bisturi.

'.


63 di 94 Domande

Anagrammate le seguenti parole ed individuate quale di esse non indica un mammifero:














La risposta corretta e' la '

CELOTULAR.

'.


64 di 94 Domande

Quale riga differisce dalle altre?














La risposta corretta e' la '

Scimmia → Maschio.

'.


65 di 94 Domande

Tutti i gatti sono pelosi; certi gatti non sono sprovvisti di senso dell’umorismo; gli esseri pelosi sono sarcastici. Quale delle seguenti affermazioni contraddice quelle sopraindicate?














La risposta corretta e' la '

Anche quando è sarcastico, nessun animale peloso ha il senso dell’umorismo.

'.


66 di 94 Domande

Un triangolo ha tre lati uguali:














La risposta corretta è la A
Un triangolo ha tre lati uguali: tutti i suoi angoli valgono 60 gradi. Un triangolo con tre lati uguali è definito equilatero, il che significa che non solo i lati, ma anche gli angoli interni sono congruenti. La somma degli angoli interni di qualsiasi triangolo è sempre 180 gradi. Pertanto, se un triangolo è equilatero, i suoi tre angoli devono essere uguali e, dividendo 180 gradi per i tre angoli, si ottiene che ciascun angolo misura 60 gradi. Questa proprietà è una conseguenza diretta della definizione di triangolo equilatero e delle regole fondamentali della geometria euclidea. La simmetria del triangolo equilatero implica anche che esso è inscritto in un cerchio, con il centro del cerchio coincidente con il baricentro, il circocentro e l'ortocentro del triangolo, il che rafforza ulteriormente la sua caratteristica di avere angoli di 60 gradi.

67 di 94 Domande

Il perimetro di un triangolo rettangolo di cateti a, b è:














La risposta corretta è la A
Il perimetro di un triangolo rettangolo di cateti a, b è a+b+?(a² + b²). Questa formula è corretta perché per calcolare il perimetro di un triangolo rettangolo, bisogna sommare le lunghezze dei suoi lati. I cateti del triangolo sono dati dalle lunghezze a e b, mentre l'ipotenusa, secondo il teorema di Pitagora, è la radice quadrata della somma dei quadrati dei cateti, cioè ?(a² + b²). Pertanto, il perimetro è la somma dei due cateti e dell'ipotenusa, risultando in a+b+?(a² + b²). Questa espressione rappresenta la somma di tutte le lunghezze dei lati del triangolo, fornendo così il perimetro totale.

68 di 94 Domande

Quanto vale il prodotto 103 x 105 ?














La risposta corretta è la A
Il prodotto 103 x 105 è uguale a 108. Questa risposta è corretta perché quando si moltiplicano potenze con la stessa base, in questo caso 10, si sommano gli esponenti. Questo principio deriva dalle proprietà delle potenze, specificamente dalla regola che afferma che am x an = am+n, dove "a" è la base comune e "m" e "n" sono gli esponenti. Applicando questa regola, si ha che 103 x 105 diventa 103+5, che semplifica a 108. Questo risultato sfrutta il fatto che la base rimane invariata e solo gli esponenti vengono combinati attraverso l'addizione, rendendo il calcolo delle potenze un processo più semplice quando si ha a che fare con moltiplicazioni di basi identiche.

69 di 94 Domande

Se xy > 3, quale delle seguenti espressioni è corretta ?














La risposta corretta è la A
Se xy > 3, quale delle seguenti espressioni è corretta? La risposta corretta è: x > 3/y. La disuguaglianza xy > 3 implica che il prodotto di x e y è maggiore di 3. Per isolare x, possiamo dividere entrambi i membri della disuguaglianza per y, assumendo che y sia diverso da zero, ottenendo x > 3/y. Questa trasformazione è valida poiché dividere per un numero positivo non altera il verso della disuguaglianza. Tuttavia, è importante considerare il segno di y: se y è positivo, la divisione è diretta e il verso della disuguaglianza rimane lo stesso, mentre se y è negativo, si dovrebbe invertire il segno della disuguaglianza. Tuttavia, nella soluzione proposta, si assume implicitamente che y sia positivo, oppure si considera solo il caso in cui il segno di y non altera la condizione data.

70 di 94 Domande

Se 3x+7=0, quanto vale x ?














La risposta corretta è la A
Se 3x+7=0, quanto vale x? La risposta corretta è x=-7/3. Per risolvere l'equazione lineare 3x+7=0, si deve isolare la variabile x. Iniziamo sottraendo 7 da entrambi i lati dell'equazione, ottenendo 3x=-7. Successivamente, per isolare x, dividiamo entrambi i lati dell'equazione per il coefficiente di x, che è 3. Questo ci dà x=-7/3. La divisione per 3 è necessaria per annullare il moltiplicatore di x e ottenere il valore di x in forma esplicita. Questo processo di manipolazione algebrica garantisce che x sia isolato correttamente, confermando che la soluzione x=-7/3 è corretta.

71 di 94 Domande

Se y=log101000, quale delle seguenti espressioni è corretta ?














La risposta corretta e' la '

y=3.

'.


72 di 94 Domande

Si consideri un cilindro di altezza h; il raggio del cerchio di base sia r. Quanto vale il volume del cilindro ?














La risposta corretta è la A
La formula per calcolare il volume di un cilindro di altezza h e raggio di base r è V = ?r²h. Questa formula è corretta perché il volume di un cilindro si ottiene moltiplicando l'area della sua base circolare per l'altezza. L'area della base circolare è calcolata usando la formula dell'area del cerchio, A = ?r², dove r è il raggio del cerchio. Moltiplicando l'area della base per l'altezza h del cilindro, si ottiene il volume totale del cilindro. Questa relazione deriva dal fatto che un cilindro può essere considerato come una serie di dischi circolari infinitamente sottili impilati uno sopra l'altro lungo l'altezza h. Pertanto, il volume del cilindro è direttamente proporzionale sia al quadrato del raggio della base che all'altezza, il che è coerente con la formula V = ?r²h.

73 di 94 Domande

Se x=1/6+1/6, quale delle seguenti espressioni è corretta ?














La risposta corretta è la A
La domanda è: "Se x=1/6+1/6, quale delle seguenti espressioni è corretta?" e la risposta corretta è: "x=1/3." Quando si sommano due frazioni con lo stesso denominatore, si mantiene il denominatore e si sommano i numeratori. Nel caso specifico, l'espressione x=1/6+1/6 implica che si stiano sommando due frazioni aventi entrambe il denominatore 6. Pertanto, si sommano i numeratori, ottenendo 1+1=2, e si mantiene il denominatore 6, portando alla frazione 2/6. Questa frazione può essere semplificata dividendo sia il numeratore che il denominatore per il loro massimo comune divisore, che è 2, ottenendo così la frazione semplificata 1/3. Di conseguenza, l'espressione corretta per x è 1/3.

74 di 94 Domande

La temperatura ieri era di 30 gradi. Oggi è del 10% inferiore. Quale dei numeri seguenti meglio approssima la variazione di temperatura (in valore assoluto)?














La risposta corretta è la A
La temperatura ieri era di 30 gradi, oggi è del 10% inferiore, e la variazione di temperatura in valore assoluto è di 3 gradi. La risposta è corretta perché per calcolare la variazione di temperatura si applica la percentuale di riduzione al valore iniziale: il 10% di 30 gradi è 3 gradi. Questo si ottiene moltiplicando 30 per 0,10, che rappresenta il 10% in forma decimale, ottenendo così la riduzione di 3 gradi. La temperatura di oggi, quindi, è 30 gradi meno 3 gradi, risultando in 27 gradi, ma la domanda richiede la variazione in valore assoluto, che è appunto 3 gradi. Questo metodo di calcolo è standard per determinare la variazione percentuale in valore assoluto rispetto a un valore iniziale.

75 di 94 Domande

La pressione esercitata da una colonna (di altezza h) di liquido con densità p e massa m è:














La risposta corretta è la A
La pressione esercitata da una colonna (di altezza h) di liquido con densità p e massa m è pgh. Questa formula deriva dal principio fondamentale della statica dei fluidi, che afferma che la pressione a una certa profondità in un fluido è determinata dal peso della colonna di fluido sovrastante. La pressione p esercitata da una colonna di liquido è data dal prodotto della densità del liquido (?), dell'accelerazione di gravità (g) e dell'altezza della colonna di liquido (h). La densità ? rappresenta la massa per unità di volume del liquido, g è l'accelerazione dovuta alla gravità (approssimativamente 9,81 m/s² sulla superficie terrestre) e h è l'altezza della colonna di liquido. Pertanto, la formula pgh quantifica la pressione in base a queste variabili, mostrando come la pressione aumenti proporzionalmente con l'aumento della densità, dell'accelerazione di gravità o dell'altezza della colonna.

76 di 94 Domande

Una pressione di una atmosfera è pari a:














La risposta corretta e' la '

760 mm Hg.

'.


77 di 94 Domande

Quale delle seguenti affermazioni è corretta ?














La risposta corretta è la A
La domanda chiede quale delle seguenti affermazioni è corretta e la risposta corretta è: "Una forza di 1 N, applicata a un oggetto di massa 1 kg fermo e non soggetto ad altre forze, lo mette in moto con accelerazione pari a 1 m/s²." Questa affermazione è corretta in base alla seconda legge del moto di Newton, che stabilisce che la forza è uguale alla massa moltiplicata per l'accelerazione (F = ma). In questo caso, la forza applicata è di 1 Newton e la massa dell'oggetto è di 1 chilogrammo. Pertanto, l'accelerazione risultante è calcolata come a = F/m, che è 1 N / 1 kg = 1 m/s². Questo dimostra che l'oggetto, inizialmente fermo, inizia a muoversi con un'accelerazione di 1 m/s² quando viene applicata una forza di 1 Newton, confermando l'esattezza dell'affermazione.

78 di 94 Domande

Un oggetto si muove su una traiettoria circolare. Siano T il periodo, f la frequenza e v il modulo della velocità. Quale delle seguenti affermazioni è corretta ?














La risposta corretta e' la '

T=1/f.

'.


79 di 94 Domande

Si consideri un gas perfetto monoatomico a temperatura costante. Quale delle seguenti affermazioni è corretta ?














La risposta corretta e' la '

Pressione e volume sono inversamente proporzionali.

'.


80 di 94 Domande

Una batteria (di forza elettromotrice V) è collegata a una resistenza R. La corrente che circola nel circuito è:














La risposta corretta è la A
La corrente che circola in un circuito composto da una batteria di forza elettromotrice V collegata a una resistenza R è V/R. Questa affermazione è corretta in base alla legge di Ohm, che stabilisce che la corrente I che attraversa un conduttore tra due punti è direttamente proporzionale alla tensione V ai capi del conduttore e inversamente proporzionale alla resistenza R del conduttore stesso, espressa dalla formula I = V/R. In questo contesto, la forza elettromotrice V della batteria rappresenta la tensione applicata al circuito, mentre R è la resistenza attraverso cui la corrente deve fluire. La legge di Ohm è fondamentale per comprendere i circuiti elettrici lineari e viene utilizzata per calcolare la corrente quando si conoscono la tensione e la resistenza. Questa relazione è valida per resistenze ohmiche, dove la resistenza rimane costante al variare della tensione e della corrente, e assume che non vi siano altri componenti nel circuito che possano influire sulla corrente, come induttori o condensatori che introdurrebbero reattanza.

81 di 94 Domande

Quale delle seguenti affermazioni definisce correttamente la potenza ?














La risposta corretta è la A
La domanda è: "Quale delle seguenti affermazioni definisce correttamente la potenza?" e la risposta corretta è: "Lavoro diviso per tempo." La potenza in fisica è definita come la quantità di lavoro svolto in un intervallo di tempo, ed è una misura della velocità con cui viene eseguito un lavoro. Matematicamente, la potenza (P) è espressa dalla formula P = W/t, dove W rappresenta il lavoro in joule e t il tempo in secondi. Questa relazione indica che per una data quantità di lavoro, una minore durata del tempo comporta una maggiore potenza. La potenza è espressa in watt (W), dove un watt equivale a un joule al secondo. Questa definizione è fondamentale per comprendere come l'energia viene trasferita o trasformata in diversi sistemi fisici, ed è applicabile in vari contesti, dall'ingegneria alla fisiologia, per valutare l'efficienza con cui un sistema o un organismo esegue un lavoro.

82 di 94 Domande

Una massa di 1 μg equivale a:














La risposta corretta è la A
Una massa di 1 μg equivale a 10-6g. Questa risposta è corretta perché il simbolo μ rappresenta il prefisso micro, che è un'unità del sistema internazionale di unità di misura (SI) utilizzata per indicare un fattore di 10-6, ovvero un milionesimo. Pertanto, quando si vede il simbolo μg, si sta effettivamente leggendo "microgrammo", che è un milionesimo di grammo. Questo è un concetto fondamentale in chimica e fisica, dove le misure di massa molto piccole sono comuni e l'uso di prefissi standardizzati aiuta a mantenere coerenza e chiarezza nelle comunicazioni scientifiche. Essere in grado di convertire correttamente tra queste unità è essenziale per risolvere problemi quantitativi in modo accurato.

83 di 94 Domande

La densità dell’acqua, in unità del Sistema Internazionale, vale
approssimativamente:














La risposta corretta è la A
La densità dell’acqua, in unità del Sistema Internazionale, vale approssimativamente 1000 kg/m³. Questa affermazione è corretta perché la densità è definita come la massa per unità di volume e per l'acqua pura a 4°C (la temperatura alla quale l'acqua raggiunge la sua massima densità) questa è esattamente 1000 kg/m³. Questa unità di misura si basa sul Sistema Internazionale (SI), dove la massa è espressa in chilogrammi (kg) e il volume in metri cubi (m³). La densità dell'acqua è un valore di riferimento fondamentale in fisica e chimica, poiché molte altre sostanze vengono confrontate con essa per determinarne la densità relativa o il peso specifico. Questo valore è anche cruciale per calcoli ingegneristici e scientifici, come quelli relativi alla spinta idrostatica e al galleggiamento. In pratica, sapere che la densità dell'acqua è di circa 1000 kg/m³ consente di stimare rapidamente il peso di un volume noto d'acqua, facilitando molte applicazioni pratiche e teoriche.

84 di 94 Domande

Un bambino di 2 anni di origine africana si presenta con tumefazioni dolorose della mani e piedi. Dati di laboratorio mettono in evidenza una emoglobina di 9g/dl, una conta dei globuli bianchi di 11500/mm3 ed una conta delle piastrine di 250000/mm3. Quale dei seguenti esami di laboratorio dara' supporto alla tua diagnosi?














La risposta corretta è la B

Il quadro clinico descritto è compatibile con anemia falciforme o drepanocitosi, un’emoglobinopatia caratterizzata dalla produzione di catene globiniche quantitativamente normali ma qualitativamente alterate. La causa della deformazione dei globuli rossi è una sostituzione amminoacidica (Glu ? Val) che favorisce l’aggregazione delle molecole di Hb con formazione di polimeri simili a pali nel citoplasma eritrocitario. La polimerizzazione, che avviene soprattutto nello stato deossigenato, determina deformazione e la caratteristica forma a falce dei globuli rossi. Questa condizione provoca squilibri che riducono elasticità e vitalità cellulare. I globuli rossi danneggiati rappresentano il principale trigger delle crisi vaso-occlusive, responsabili di fenomeni infartuali a livello del microcircolo, che spesso si manifestano con tumefazioni dolorose di mani e piedi. La prima manifestazione clinica è l’emolisi cronica con pallore, subittero o ittero, astenia, litiasi della colecisti e segni della deplezione di ossido nitrico. A livello arterioso si osserva diatesi trombotica per disfunzione endoteliale. L’emolisi cronica rappresenta uno stato di equilibrio, interrotto più o meno frequentemente da crisi vaso-occlusive. Tra le manifestazioni vaso-occlusive, tipica è l’ostruzione dei vasi retinici, che porta a cecità parziale o totale e determina cicatrici corio-retiniche, una delle manifestazioni retiniche più comuni e patognomoniche dell’anemia falciforme. Dal punto di vista laboratoristico, si osserva riduzione dell’Hb; la diagnosi è confermata da striscio periferico, test di solubilità ed elettroforesi dell’emoglobina, che evidenzia le anomalie strutturali.


85 di 94 Domande

Il Sig. Versici, un uomo di circa 70 anni, si reca presso l’ ambulatorio del proprio medico curante, Il Dott. Mancini, per un fastidio al polso destro. Anamnesi patologica prossima: lamenta dolore al polso destro da circa due giorni.

Anamnesi patologica prossima: positiva per due interventi di chirurgia sostitutiva dell'anca, due precedenti episodi di gotta in entrambe le prime articolazioni metatarso-falangee ed ipertensione. Esame obiettivo: il Dott. Mancini visitandolo riscontra la presenza di rossore e gonfiore sul versante dorsale del polso. La sintomatologia dolorosa viene esacerbata da movimenti di flesso-estensione completi. Gli vengono prescritti 80 mg di aspirina al giorno. Due giorni dopo il gonfiore però è aumentato sul versante dorsale del polso ed a livello della mano. La flessione del polso risulta limitata dell' 80% con dolore severo, pertanto il Sig. Versici si reca nuovamente presso l’ ambulatorio del Dott. Mancini, che rivisitandolo nota che evoca un dolore sordo alla palpazione dello scafoide e pertanto nel sospetto di frattura gli prescrive un esame radiografico del polso/mano. Esami strumentali-laboratoristici: evidenza di alterazioni riconducibili ad un quadro di artrite gottosa. Quale tipo di citochine sono coinvolte in questo processo?

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La risposta corretta è la C.

La flogosi è un meccanismo di difesa di tipo aspecifico: risponde all’agente lesivo di tipo fisico-meccanico, radiazioni, batteri o sostanze chimiche. È quindi la risposta al danno tissutale ed è un processo reattivo (diverso dalla necrosi che è regressiva), aspecifico (contro tutto ciò che causa danno), stereotipato (stessi meccanismi principali a prescindere dalla causa, con vie diverse secondo lo stimolo), e procede indipendentemente dalla causa (una volta innescato, continua anche se lo stimolo è rimosso). Nella fase acuta si ha aumento del flusso ematico e della permeabilità vascolare, con accumulo di fluidi, leucociti e mediatori come le citochine. Vari fattori solubili favoriscono il reclutamento dei leucociti aumentando l’espressione di molecole di adesione e di fattori chemiotattici. Le citochine chiave sono IL-1, TNF-?, IL-6, IL-8 e altre chemochine; IL-1 e TNF-? sono particolarmente potenti, inducono febbre promuovendo la sintesi di PGE2 nell’endotelio ipotalamico. L’IL-1 è prodotta da macrofagi, neutrofili, cellule endoteliali ed epiteliali: a basse concentrazioni induce adesione leucocitaria, ad alte induce febbre e proteine di fase acuta. Diversamente dal TNF-?, non causa da sola shock settico. Inoltre stimola i mastociti al rilascio di istamina, con vasodilatazione precoce e aumento della permeabilità.

Durante l’infiammazione avvengono: (1) modificazioni di flusso e calibro vascolare con aumento del flusso sanguigno, (2) modificazioni del microcircolo e formazione dell’essudato, (3) richiamo chemiotattico dei leucociti, (4) fagocitosi. Dopo lo stimolo lesivo si ha vasocostrizione transitoria seguita da vasodilatazione intensa (iperemia attiva, responsabile di rubor e calor). Successivamente si verifica rallentamento della circolazione (iperemia passiva o stasi), dovuto ad aumentata permeabilità capillare con essudazione proteica e aumento della viscosità ematica. Il modello tipico dell’infiammazione acuta comprende: alterazioni di flusso e calibro, iperemia attiva e passiva, permeabilizzazione endoteliale con essudato, migrazione leucocitaria e chemiotassi, fagocitosi.

La chemiotassi è movimento orientato lungo un gradiente chimico; gli stimoli possono essere esogeni (prodotti batterici) o endogeni (complemento, leucotrieni, citochine). Durante la stasi i neutrofili si dispongono lungo l’endotelio (marginazione). Segue l’adesione: i leucociti rotolano con legami labili, poi aderiscono stabilmente formando la “pavimentazione”. Successivamente attraversano l’endotelio (diapedesi) e migrano verso lo stimolo. L’endotelio normalmente è continuo e liscio, ma nell’infiammazione aumenta la permeabilità ed esprime molecole di adesione preformate (es. P-selectina dai corpi di Weibel-Palade).

Le principali molecole di adesione sono: selectine (E sull’endotelio, P sull’endotelio in infiammazione, L sui leucociti, legano zuccheri); immunoglobuline (ICAM-1 e VCAM-1, interagiscono con integrine leucocitarie, le ICAM-1 si legano alle integrine ?2); VCAM-2 proprie dell’endotelio; integrine (già presenti sui leucociti, ma con bassa affinità: aumentano l’avidità a seguito di stimoli chemiokinici e dell’induzione di ICAM/VCAM-1). Le citochine IL-1 e TNF inducono fortemente la sintesi di ICAM-1 e VCAM-2, molecole implicate nei legami forti, la cui espressione richiede più tempo.


86 di 94 Domande

Il Sig. Mariani, un uomo di 78 anni si reca presso il PS del Policlinico Torvergata di Roma, a causa di un episodio di dispnea acuta. Anamnesi patologica prossima: lamenta comparsa di episodi di tosse produttiva, gonfiore degli arti inferiori e dei piedi, astenia, che perdurano da 3 settimane. Inoltre, da due mesi a questa parte, si sono presentate crisi di dispnea da sforzo ingravescente. Anamnesi patologica remota: una decina di anni prima è stato sottoposto ad un intervento di chirurgia sostitutiva per impianto di protesi valvolare di suino, a causa di un rigurgito della valvola mitrale di grado severo. Il paziente è affetto da coronaropatia, diabete mellito di tipo 2 ed ipertensione. Anamnesi fisiologica: ha fumato per 55 anni un pacchetto di sigarette al giorno e abitualmente beve una birra al giorno. Anamnesi farmacologica Attualmente prende diversi farmaci tra cui cardioaspirina, simvastatina, ramipril, metoprololo, metformina e idroclorotiazide. Esame obiettivo: si presenta dall’ aspetto pallido. L’ uomo è alto 181 cm e pesa 128 kg, con una BMI di circa 41 kg/m2. Ha una temperatura corporea di 37.3 °C , frequenza respiratoria di 23 atti/min, frequenza cardiaca di 97 bpm, e pressione arteriosa di 148/95 mm Hg. All’ auscultazione del torace si riscontra la presenza di rantoli alle basi polmonari bilateralmente. L’ esame obiettivo del cuore rivela la presenza di un battito apicale dislocato lateralmente e la presenza, a livello dell’ apice, di un soffio diastolico 3/6 di intensità decrescente. Inoltre si osserva la presenza di edemi improntabili bilateralmente a livello dei piedi e delle caviglie. Il resto dell’ esame obiettivo non mostra altre anomalie. Quale tra le seguenti è la causa più probabile dei sintomi di questo paziente?

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La risposta D è corretta.

Il paziente circa 10 anni fa si era sottoposto a un intervento di sostituzione protesica con impianto di protesi valvolare suina per severo rigurgito mitralico. Il trattamento di una valvulopatia, a meno che non sia di grado medio-elevato e clinicamente significativa, richiede solo un controllo periodico, mentre l’intervento chirurgico è indicato in presenza di una lesione moderata o grave responsabile di sintomi e/o disfunzione cardiaca. Le opzioni vanno dalla valvuloplastica alla riparazione fino alla sostituzione, che può essere effettuata con protesi meccaniche (preferite nei pazienti <65 anni o con lunga aspettativa di vita, ma richiedono anticoagulazione cronica con warfarin per prevenire tromboembolismo) o biologiche (suine o bovine, più soggette a deterioramento sclero-fibrotico, con durata media 10-15 anni). Una complicanza possibile delle protesi biologiche è l’ostruzione/stenosi o il rigurgito, entrambi responsabili di scompenso cardiaco.

L’endocardite infettiva insorge in presenza di una predisposizione endocardica (patologie congenite, reumatiche, valvole bicuspidi calcifiche, prolasso mitralico, cardiomiopatia ipertrofica, precedente endocardite). Fattori predisponenti sono protesi valvolari, tossicodipendenza, diabete, uso cronico di anticoagulanti o steroidi, età avanzata. Agenti più comuni sono streptococchi e stafilococchi (80-90%), seguiti da enterococchi e microrganismi HACEK. Clinicamente si manifesta con febbre, nuovo soffio o modifica di un soffio preesistente, può causare scompenso cardiaco e, all’ecocardiogramma, vegetazioni. Segni caratteristici: petecchie congiuntivali, macchie di Roth, lesioni di Janeway, nodi di Osler, emorragie subungueali a scheggia. La diagnosi si basa sui criteri di Duke (diagnosi rigettata, possibile o certa). In assenza di emocolture disponibili, e senza rischio per MRSA, la terapia empirica si effettua con un ?-lattamico + amminoglicoside. Sebbene questo paziente presenti soffio e segni di scompenso, non ha febbre né criteri di Duke: l’endocardite è improbabile (risposta A errata).

La BPCO è una malattia polmonare cronica non reversibile, con ostruzione bronchiale persistente (VEMS/CVF <0,7), spesso correlata a fumo e caratterizzata da progressione, riacutizzazioni infettive, dispnea, tosse produttiva cronica, tachipnea, cianosi e ipertensione polmonare nelle fasi avanzate. All’auscultazione: respiro sibilante e fase espiratoria prolungata. Nonostante il paziente sia fumatore con tosse, i sintomi durano solo da 3 settimane e non vi sono segni obiettivi di ostruzione: la diagnosi di BPCO è errata (risposta B errata).

La polmonite è un’infiammazione acuta polmonare (batterica, virale, fungina, parassitaria) diagnosticata con RX torace e reperti clinici. Può essere comunitaria (più spesso da Streptococcus pneumoniae, Mycoplasma pneumoniae) o nosocomiale. Clinicamente: febbre, tosse, dispnea, astenia, ipossia; nella forma tipica: esordio acuto con febbre, tosse produttiva, crepitii e rumori bronchiali; nella forma atipica: esordio graduale con tosse secca, dispnea e pochi segni obiettivi. È indicato esame colturale di sangue/escreato. Questo paziente presenta tosse produttiva ma non febbre, e all’auscultazione rantoli basali bilaterali: più compatibili con scompenso cardiaco che con polmonite (risposta C errata).

L’embolia polmonare è occlusione di arterie polmonari da trombi (arti inferiori/pelvi). Presentazione acuta con sintomi aspecifici: dolore toracico pleuritico, tosse, sincope, dispnea, arresto cardiorespiratorio nei casi gravi; segni: tachipnea, tachicardia, ipotensione. Fattori di rischio: immobilizzazione, trombofilie, gravidanza, chirurgia recente. In questo paziente tosse e dispnea possono mimarla, ma anamnesi negativa per immobilizzazione e presenza di stenosi mitralica con edemi declivi bilaterali fanno propendere per scompenso cardiaco congestizio piuttosto che embolia polmonare (risposta E errata).


87 di 94 Domande

Il Sig. Verci, un uomo di circa 60 anni si reca, presso l’ ambulatorio del proprio medico curante, il Dott. Briga, per dispnea. Anamnesi patologica prossima: lamenta una dispnea ingravescente da circa un mese. Inizialmente era in grado di salire 3 rampe di scale fino al suo appartamento, ma ora necessita di effettuare numerose pause per recuperare il fiato. Non lamenta dolore al petto. Anamnesi patologica remota: l'uomo è affetto da cardiopatia reumatica e diabete mellito di tipo 2. Anamnesi fisiologica: è emigrato dall'India circa 20 anni prima. Anamnesi farmacologica: assume carvedilolo, torasemide e insulina. Esame obiettivo: il Dott. Briga visita il Sig. Verci riscontrando una temperatura corporea di 37.2 °C, una frequenza cardiaca di 74 bpm, una frequenza respiratoria di 19 atti/min ed una pressione arteriosa di 135/80 mm Hg. La pulsossimetria mostra una saturazione d'ossigeno del 96% in aria ambiente. L'auscultazione del torace rivela la presenza di crepitii alle basi polmonari bilateralmente. All’ auscultazione cardiaca si riscontra la presenza di un soffio d'apertura seguito da un soffio diastolico di bassa tonalità , a livello del quanto spazio intercostale di sinistra in corrispondenza della linea medio-claveare. Esami strumentali-laboratoristici: il Dott. Briga decide di far eseguire una radiografia del torace al Sig. Verci, che mostra una dilatazione dell'atrio di sinistra, con stiramento del margine cardiaco di sinistra, ed un’ aumentata trama vascolare. Quale tra i seguenti rappresenta l'intervento di prima scelta per migliorare la sintomatologia del paziente?

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La risposta corretta è la D.

La malattia reumatica è la causa più frequente di stenosi mitralica non complicata. È caratterizzata da fibrosi, calcificazione dei lembi valvolari e parziale fusione delle commissure, con conseguente riduzione dell’ostio valvolare (normalmente 4-6 cm²) fino a valori <1 cm². A causa di questo restringimento, l’unico modo per garantire il passaggio di sangue dall’atrio sinistro al ventricolo sinistro durante la diastole è aumentare le pressioni atriali. Questo incremento si trasmette a monte, con aumento della pressione nelle vene e nei capillari polmonari: ecco la causa della dispnea. Se le pressioni aumentano ulteriormente, soprattutto acutamente, può verificarsi la trasudazione di liquido negli alveoli con conseguente edema polmonare. Il nostro paziente all’auscultazione presenta anche crepitii basali bilaterali. Il gradiente diastolico transvalvolare è proporzionale al grado di stenosi ed è sensibile ad aumenti di portata e frequenza cardiaca: maggiore la portata/frequenza, maggiore il gradiente. Per questo un soggetto asintomatico a riposo può diventare sintomatico anche per sforzi lievi. L’evoluzione della stenosi mitralica è rappresentata dallo sviluppo di ipertensione polmonare arteriosa, secondaria a quella venosa, che provoca vasocostrizione arteriolare inizialmente funzionale e reversibile, successivamente irreversibile per ipertrofia della tonaca media e fibrosi dell’intima. Le elevate resistenze arteriolari del circolo polmonare causano sovraccarico pressorio del ventricolo destro con dilatazione, ipertrofia, disfunzione contrattile e segni di scompenso destro e bassa gittata. Nell’insufficienza mitralica, invece, la pressione atriale sinistra, molto più bassa di quella aortica, fa sì che il sangue refluisca in atrio già durante la contrazione isometrica ventricolare. Nell’insufficienza mitralica cronica l’atrio sinistro si adatta dilatandosi, per cui la pressione a monte non aumenta significativamente; nell’insufficienza acuta, invece, l’atrio non ha tempo di adattarsi e subisce un brusco aumento pressorio con ripercussioni sulla pressione venosa polmonare. Il ventricolo sinistro, sottoposto a sovraccarico di volume, si dilata: inizialmente la frazione di eiezione rimane conservata, poi si riduce progressivamente perché il rigurgito in atrio riduce il volume sistolico effettivo. Una frazione di eiezione <60% è indicativa di compromissione ventricolare sinistra. Nel nostro paziente, per segni, sintomi e reperti auscultatori, è probabile un coinvolgimento valvolare mitralico, in particolare stenosi o steno-insufficienza. L’intervento di scelta, nella stenosi mitralica clinicamente significativa (area ?1,5 cm²) o sintomatica, e nei pazienti con controindicazioni alla chirurgia, è la valvuloplastica percutanea con palloncino: una “dilatazione controllata” eseguita con un palloncino ad alta resistenza gonfiato in prossimità della valvola, introdotto tramite catetere da vena femorale destra. È una tecnica mini-invasiva che riduce morbilità e mortalità perioperatorie, con buona efficacia a lungo termine (sopravvivenza libera da eventi nel 30-70% dei casi), sebbene non siano rare le restenosi. Non può essere eseguita in presenza di calcificazioni valvolari, per cui è indicata la sostituzione valvolare.


88 di 94 Domande

Un ragazzo di 20 anni presenta il seguente ECG. Cosa si nota all'ECG?

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La risposta esatta è la A.

Le derivazioni da V1 a V6, chiamate derivazioni precordiali, esprimono l’attività elettrica del cuore sul piano orizzontale: V1-V2 esplorano il setto interventricolare, V3-V4 la parete anteriore del ventricolo sinistro, V5-V6 la parete laterale del ventricolo sinistro. L’onda P indica la depolarizzazione atriale, il complesso QRS e l’onda T indicano rispettivamente la depolarizzazione e la ripolarizzazione ventricolare, mentre la ripolarizzazione atriale non è visibile poiché avviene durante la depolarizzazione ventricolare. In età giovanile, dopo la pubertà, il vettore di ripolarizzazione ventricolare rende le T positive in tutte le derivazioni precordiali, tranne V1 e raramente V2; in casi eccezionali, la negatività può coinvolgere anche V3 e V4 (onda T giovanile). Dopo la pubertà, la presenza di onde T invertite ?2 mm in due o più derivazioni contigue del ventricolo destro può indicare cardiopatia congenita con sovraccarico di pressione o volume (cardiomiopatia aritmogena del ventricolo destro) oppure, più raramente, patologie ereditarie dei canali del sodio o potassio. L’ECG descritto mostra ritmo sinusale, alterazioni diffuse della ripolarizzazione con T negativa da V1 a V5, R alta in V1 e asse spostato a destra: reperti suggestivi di ipertrofia ventricolare destra a carattere aritmogeno. La cardiomiopatia aritmogena del ventricolo destro è spesso familiare, più frequentemente a trasmissione autosomica dominante, e coinvolge prevalentemente ma non esclusivamente il ventricolo destro. Nel 10-20% dei casi è presente una mutazione nei geni che codificano proteine del desmosoma. Istologicamente si osserva progressiva sostituzione del miocardio con tessuto fibro-adiposo, che genera aree di discinesia e dilatazione soprattutto nel tratto di afflusso, efflusso e apice del ventricolo destro (triangolo della displasia), ma può estendersi all’intera parete ventricolare destra o anche al ventricolo sinistro. Questa condizione, per le alterazioni morfologiche e funzionali, è causa frequente di aritmie ventricolari e morte improvvisa, soprattutto in età giovanile durante o subito dopo l’attività fisica. In presenza di un ECG di questo tipo è quindi indicato eseguire un ecocardiogramma per rilevare eventuali alterazioni strutturali cardiache.


89 di 94 Domande

La signora Rettori, una donna di 45 anni, si reca dal proprio medico curante, il Dott. Pressi, per malessere. Anamnesi patologica prossima: comparsa di febbre, disuria e dolore alla schiena. Il Dott. Pressi consiglia alla paziente di recarsi in ospedale per ulteriori accertamenti; qui la donna verrà successivamente ricoverata con una sospetta diagnosi di pielonefrite. La paziente viene sottoposta a terapia con antibiotici ad ampio spettro, che determinano un significativo miglioramento della sintomatologia. Tuttavia, durante il quarto giorno di ricovero, la donna presenta nuovamente febbre, con leucocitosi e profusa diarrea acquosa. Esami strumentali: viene effettuata una colonscopia, visibile nell’ immagine sottostante.

Quale è la terapia per il trattamento di questo disturbo?

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La risposta corretta è la D.

La paziente presenta una colite pseudomembranosa causata da Clostridium difficile, un batterio appartenente alla famiglia Clostridiaceae, patogeno per l’uomo, Gram+ anaerobio. Il C. difficile è virulento in quanto possiede due tossine: la tossina A, un’enterotossina che si lega alle cellule della mucosa e causa un’ipersecrezione di liquido determinando diarrea acquosa; la tossina B, una citotossina che provoca gravi danni alla mucosa determinandone l’aspetto pseudomembranoso. Il Clostridium difficile causa colite associata ad antibiotici, tipicamente in ambiente ospedaliero. Fa parte normalmente del microbiota umano; tuttavia, quando si utilizzano antibiotici per lungo tempo, questi possono distruggere anche i batteri che tengono “sotto controllo” il Clostridium. Quando il C. difficile diviene dominante, si possono avere crampi addominali, colite pseudomembranosa, diarrea (talora ematica), raramente sepsi e addome acuto. I sintomi insorgono alcuni giorni dopo l’inizio della terapia antibiotica e includono diarrea acquosa o scariche di feci non formate, crampi addominali, raramente nausea e vomito. Per la diagnosi è importante l’identificazione della tossina nelle feci. Il trattamento consiste nell’interrompere la terapia antibiotica; se la sintomatologia è grave è possibile utilizzare vancomicina o metronidazolo (nel nostro caso, non essendo la vancomicina tra le opzioni, la risposta corretta è la D).


90 di 94 Domande

Una paziente di 58 anni si presenta presso il reparto di nutrizione clinica. La donna presenta BMI 20,9, circonferenza vita 88 cm, analisi ematochimiche (in allegato) in cui si presenta colesterolo LDL fuori range e glicemia a digiuno elevata.

In seguito ai valori di glicemia a digiuno riscontrati, si richiede curva da carico orale di glucosio (OGTT). In base ai risultati sopra riportati, la paziente presenta:

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La risposta corretta è la B.

Il diabete è un gruppo di alterazioni caratterizzate da elevati livelli di glicemia, legati a un’alterata secrezione insulinica o a una ridotta sensibilità all’insulina. Questa alterata secrezione può variare da forme severe, in cui la produzione di insulina è nulla o quasi (diabete di tipo I, pancreasectomia), a forme intermedie modulate dall’insulino-resistenza.

L’insulino-resistenza da sola non è in grado di slatentizzare un diabete mellito: è necessario un danno della secrezione. Le alterazioni del metabolismo del glucosio si associano inoltre a modifiche del metabolismo lipidico e proteico, predisponendo a complicanze vascolari: microvascolari (rene, arti inferiori, retina) e macrovascolari (cuore, cervello, arterie degli arti inferiori).

Il diabete si classifica in due tipologie principali:

– diabete mellito di tipo I (insulino-dipendente), che può avere cause immuno-mediate o idiopatiche;

– diabete mellito di tipo II (non insulino-dipendente), malattia metabolica caratterizzata da iperglicemia in un contesto di insulino-resistenza e deficienza insulinica relativa, nella maggior parte dei casi senza necessità di insulina.

Esiste poi il diabete gestazionale, che compare in gravidanza e regredisce dopo il parto.

Tra le sindromi secondarie ricordiamo:

– pancreasectomia (oggi non più praticata nelle pancreatiti, ma solo nei tumori),

– patologie del pancreas esocrino (es. pancreatite),

– patologie endocrine (acromegalia, sindrome di Cushing, feocromocitoma, poiché l’insulina è l’unico ormone ipoglicemizzante),

– tossicità da farmaci o sostanze chimiche (glucocorticoidi, tiazidici, ecc.).

Il diabete può rimanere a lungo silente. Si stima che, a fronte di una prevalenza diagnosticata del 4%, un ulteriore 4% resti non diagnosticato.

Per la diagnosi, le misurazioni della glicemia prevedono:

– glicemia a digiuno (da almeno 12 ore): due rilevazioni ?126 mg/dl;

– glicemia random >200 mg/dl, ma solo in paziente sintomatico (polidipsia, poliuria, nicturia, ecc.);

– curva da carico con 75 g di glucosio in 200-250 ml d’acqua: il test si esegue solo se la glicemia basale è <126 mg/dl, e la diagnosi si pone se a 2 ore la glicemia è >200 mg/dl.


91 di 94 Domande

La signora Bellini è una giovane donna ricoverata nel reparto di ginecologia ed ostetricia dopo un parto complicato da una rottura prematura delle membrane amnio-coriali ed un prolungato travaglio. Anamnesi patologica prossima: In seconda giornata sviluppa febbre con brivido associata ad ipotensione e intenso dolore addominale che fanno sospettare un’ endometrite purperale. Il Dott. Lanfranchi decide di sottoporre la paziente ad una radiografia del torace e decide di avviare la terapia antibiotica e reidratante con 4.000 ml di soluzione salina nelle successive 24 ore ma l’ ipertermia persiste e si ottiene un lieve incremento della pressione arteriosa. Improvvisamente la sig.ra Bellini presenta dispnea. Esame obiettivo: viene rilevata una SpO2 dell’ 82% che non aumenta anche con ossigenoterapia con FiO2 del 100%. Il Dott. Lanfranchi decide quindi di intubare la paziente e si eroga una FiO2 del 100%. Non si rileva turgore giugulare, all’ auscultazione polmonare si apprezzano crepitii diffusi bilateralmente. Esami di laboratorio-strumentali: viene rapidamente inviato in laboratorio un campione di sangue arterioso che evidenzia PaO2 di 62 mmHg e PaCO2 di 33 mmHg. L’ ECG mostra tachicardia sinusale. Viene effettuato un nuovo RX del torace che mostra un quadro polmonare modificato rispetto a quanto si era visto nel precedente. Sulla base dei dati forniti quale tra le seguenti è la diagnosi più probabile?

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La risposta corretta è la B.

Questo paziente molto probabilmente ha una ARDS e il rapporto PaO2/FiO2 è <200: la paziente ha un rapporto di 60 (FiO2 = 1 ovvero 100% e PaO2 di 60 mmHg: necessita di ossigeno al 100% per mantenere una pressione di PaO2 accettabile). La RX torace mostra infiltrati polmonari diffusi non riconducibili a eziologia cardiogena. L’EO evidenzia dispnea ingravescente a insorgenza improvvisa, con crepitii diffusi bilateralmente. La paziente presentata nel caso è verosimilmente affetta da ARDS in seguito a sepsi da endometrite postpartum.

La sindrome da distress respiratorio acuto (ARDS) è una grave malattia acuta polmonare. I fattori scatenanti sono numerosi: polmonite, shock, gravi traumi, sepsi, aspirazione di alimenti (ab ingestis), pancreatite. È caratterizzata da danno diffuso della membrana alveolo-capillare, con edema polmonare non cardiogenico (ricco di proteine) e insufficienza respiratoria acuta (ARF). Si osserva reclutamento di neutrofili nei capillari alveolari e formazione di membrane ialine. I neutrofili rilasciano chemochine (che richiamano istiociti), producono ROS, proteasi, leucotrieni, fattore di attivazione piastrinica, prostaglandine e altre molecole che danneggiano le barriere tra capillari e spazi aerei. Gli alveoli e l’interstizio si riempiono di proteine, detriti cellulari e liquido, con distruzione del surfattante, collasso alveolare e mismatch ventilazione/perfusione.

L’ARDS determina grave ipossiemia refrattaria all’ossigenoterapia. I criteri diagnostici comprendono:

– Opacità bilaterali alla RX non spiegabili da versamento, atelettasia o noduli.

– PaO2/FiO2 ?200 mmHg.

– Assenza di evidenza clinica di aumentata pressione atriale sinistra o insufficienza cardiaca (PCWP <18 mmHg). Una pressione di incuneamento capillare polmonare >18 mmHg orienta invece verso edema polmonare cardiogeno.

Secondo la “Definizione di Berlino 2012” l’ARDS si classifica in:

– Lieve: PaO2/FiO2 ?200 mmHg.

– Moderata: PaO2/FiO2 ?100 mmHg.

– Grave: PaO2/FiO2 ?100 mmHg.


92 di 94 Domande

Una paziente di 58 anni si presenta presso il reparto di nutrizione clinica. La donna presenta BMI 20,9, circonferenza vita 88 cm, analisi ematochimiche (in allegato) in cui si presenta colesterolo LDL fuori range e glicemia a digiuno elevata.

Per il paziente diabetico è essenziale assumere cibi a basso indice glicemico. Qual è tra i seguenti alimenti quello che presenta il più basso indice glicemico?

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La risposta corretta è la A.

Il diabete è un gruppo di alterazioni caratterizzate da elevati livelli di glicemia, legati a un’alterata secrezione insulinica o a una ridotta sensibilità all’insulina. Questa alterata secrezione può variare da forme severe, in cui la produzione di insulina è nulla o quasi (diabete di tipo I, pancreasectomia), a forme intermedie modulate dall’insulino-resistenza. L’insulino-resistenza da sola non è in grado di slatentizzare un diabete mellito: serve un danno della secrezione. Le alterazioni del metabolismo del glucosio si accompagnano anche ad alterazioni del metabolismo lipidico e proteico, predisponendo a complicanze vascolari: microvascolari (rene, retina, arti inferiori) e macrovascolari (cuore, cervello, arterie periferiche). Il diabete si classifica in due tipologie principali: diabete mellito di tipo I (insulino-dipendente), con cause immuno-mediate o idiopatiche; diabete mellito di tipo II (non insulino-dipendente), malattia metabolica caratterizzata da iperglicemia in un contesto di insulino-resistenza e relativa deficienza insulinica, che nella maggior parte dei casi non richiede terapia insulinica. Esiste anche il diabete gestazionale, che si manifesta in gravidanza e regredisce dopo il parto. Tra le forme secondarie: pancreasectomia (oggi non più praticata nelle pancreatiti, ma solo nei tumori), patologie del pancreas esocrino (es. pancreatite), patologie endocrine (acromegalia, sindrome di Cushing, feocromocitoma, poiché l’insulina è l’unico ormone ipoglicemizzante), tossicità da farmaci o sostanze (glucocorticoidi, tiazidici, ecc.). Il diabete può progredire a lungo senza sintomi. Si calcola che, a fronte di una prevalenza diagnosticata del 4%, un ulteriore 4% rimane non diagnosticato. Per la diagnosi: glicemia a digiuno ?126 mg/dl in due misurazioni, glicemia random >200 mg/dl in presenza di sintomi (poliuria, polidipsia, nicturia), curva da carico con 75 g di glucosio (diagnosi se glicemia >200 mg/dl a 2 ore). Prima del test, la glicemia basale deve essere <126 mg/dl. Il test va eseguito in pazienti non ricoverati, in buone condizioni cliniche, dopo dieta abituale (non ridotta in carboidrati), a digiuno dalla mezzanotte, senza febbre, stress o fumo. Indicazioni alla curva da carico: glicemia alterata a digiuno (100–125 mg/dl), familiarità per diabete dai 30-40 anni, obesità, complicanze cardiovascolari (TIA, angina, claudicatio), soprattutto se obesi e fumatori, infezioni urinarie o cutanee ricorrenti con glicemia alterata. Il 90% dei casi è di tipo II, storicamente detto diabete dell’adulto (esordio >40 anni), ma oggi è sempre più precoce (anche a 18 anni), correlato all’obesità, in particolare infantile (Italia con alta prevalenza, soprattutto nel centro-sud). Nei gemelli monozigoti la concordanza è ~100% nel tipo II, mentre nel tipo I, pur avendo componente genetica, è solo del 50% per il ruolo di fattori ambientali. Anche nei monozigoti separati alla nascita la concordanza del tipo II rimane elevata, a dimostrazione della forte componente genetica, ancora non del tutto chiarita.


93 di 94 Domande

Viene riscontrato il seguente quadro radiologico in una donna di 30 anni, che è stata sottoposta ad una TC total body in seguito ad un incidente stradale. Cosa mostra la TC?

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La risposta corretta è la B

Nell'immagine (a) la TC ha evidenziato enfisema sottocutaneo delle palpebre destre (freccia). Nell'immagine (b) è stato osservato enfisema nell’orbita destra (cerchio). È stato inoltre riscontrato enfisema sottocutaneo nell’area della guancia (freccia). Non vi era presenza evidente di aria nello spazio intracranico né fratture della parete o del pavimento orbitario.


94 di 94 Domande

La signora Boggi, una donna di 70 anni, si reca dal medico curante, il Dott. Candi, lamentando dolore al braccio, insorto dopo essere scivolata sul ghiaccio, cadendo in avanti sulle sue mani. Quale è la diagnosi radiologica?

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La risposta corretta è la D.

Dalla radiografia mostrata si può apprezzare una frattura a tutto spessore carico della porzione meta-epifisaria distale del radio, evidenziabile come una stria di radiotrasparenza che interrompe la corticale ossea, probabilmente provocata da un arto iper-esteso verso l’ esterno che cerca di parare una caduta: si tratta di una frattura completa, spostata e angolata dorsalmente a livello del radio distale. Quando tale tipo di frattura si associa alla frattura anche dello stiloide ulnare si parla di frattura di Colles. Le altre strutture ossee in esame indicate nelle opzioni non appaiono interessate da eventi fratturativi-traumatici (le risposte A, B, C ed E non sono corrette)


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