Simulazione

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1 di 64 Domande

Sto percorrendo in macchina una strada con diritto di precedenza. Improvvisamente una macchina spunta da una via laterale senza fermarsi allo STOP. Freno istintivamente per evitare lo scontro, mentre il cuore accelera i suoi battiti e una vampata di calore mi avvolge. Si può dedurre che:














La risposta corretta è la B
La scena descrive una minaccia improvvisa alla sicurezza: questo tipo di stimolo attiva la classica risposta “fight-or-flight”, mediata dal sistema nervoso simpatico e dall’asse simpato-midollare. L’ipotalamo, tramite le vie simpatiche toracolombari, aumenta la scarica dei neuroni postgangliari (noradrenalina) e stimola la midollare del surrene a rilasciare adrenalina nel circolo. Gli effetti periferici spiegano i segni riportati: tachicardia e aumento della contrattilità cardiaca via recettori ?1, incremento della pressione arteriosa e ridistribuzione del flusso ematico con vasocostrizione cutanea e splancnica (?1) e vasodilatazione nei muscoli scheletrici (?2), broncodilatazione (?2), midriasi e sudorazione. La percezione di “vampata di calore” può derivare dalla rapida redistribuzione del flusso e dall’attivazione di vie simpatiche colinergiche cutanee, specie a livello del volto, che in alcuni individui si accompagna a sensazione di calore o arrossamento. L’azione istintiva di frenare è resa più probabile dall’aumento di vigilanza, velocità di conduzione, prontezza motoria e disponibilità energetica (glicogenolisi e lipolisi) indotti dalle catecolamine. In breve, l’insieme di reazioni descritte è coerente con un’attivazione simpatica acuta finalizzata a preservare l’incolumità. Per contrasto, un’attivazione parasimpatica (“rest-and-digest”) produrrebbe bradicardia, riduzione della pressione arteriosa, miosi e incremento della motilità gastrointestinale: segni non compatibili con l’episodio. Dopo la risoluzione del pericolo, barocettori e vagotono contribuiscono a riportare i parametri verso la norma; talvolta può seguire una reazione vagale tardiva con sensazione di “cedevolezza”, ma ciò avviene successivamente e non spiega la tachicardia e la vampata immediate. In ambito clinico, la stessa fisiologia è rilevante nelle emergenze (dolore acuto, ipovolemia, ansia), dove la valutazione di tachicardia, sudorazione, pallore o arrossamento e tremori indirizza verso un’attivazione adrenergica. La comprensione di questi meccanismi aiuta a distinguere risposte adattative normali da condizioni patologiche in cui l’iperattivazione simpatica diventa eccessiva o persistente.

2 di 64 Domande

Per un gas ideale, a temperatura costante:














La risposta corretta è la D
Per un gas ideale, a temperatura costante, triplicando il volume, la pressione diventa la terza parte. Questa affermazione è corretta in base alla legge di Boyle, che descrive il comportamento di un gas ideale a temperatura costante. Secondo questa legge, il prodotto della pressione e del volume di un gas è costante, esprimibile con l'equazione P?V? = P?V?, dove P rappresenta la pressione e V il volume. Se il volume di un gas viene triplicato, ovvero V? = 3V?, per mantenere il prodotto costante, la pressione deve necessariamente ridursi a un terzo del suo valore iniziale, ossia P? = P?/3. Questo comportamento riflette la relazione inversa tra pressione e volume, caratteristica fondamentale dei gas ideali, e conferma che un aumento del volume comporta una diminuzione proporzionale della pressione quando la temperatura rimane invariata.

3 di 64 Domande

La rappresentazione grafica nel piano cartesiano della relazione xy = k (con k costante) è una:














La risposta corretta è la E
La rappresentazione grafica nel piano cartesiano della relazione xy = k (con k costante) è un'iperbole. Questa relazione è una forma di equazione iperbolica perché rappresenta una curva in cui il prodotto delle coordinate x e y è costante. In un sistema di coordinate cartesiane, un'iperbole è definita da un'equazione del tipo xy = k, dove k è una costante diversa da zero. Questo tipo di equazione rappresenta un'iperbole equilatera, che è simmetrica rispetto agli assi x e y. Le iperboli di questo tipo hanno asintoti che coincidono con gli assi cartesiani, e ogni ramo dell'iperbole si avvicina asintoticamente a questi assi man mano che si allontana dall'origine. La forma dell'iperbole dipende dal segno di k: se k è positivo, i rami dell'iperbole si trovano nei quadranti opposti (primo e terzo), mentre se k è negativo, i rami si trovano nei quadranti secondo e quarto. Questa caratteristica rende l'iperbole facilmente distinguibile da altre coniche come ellissi e parabole.

4 di 64 Domande

Se, in acqua di mare, il prodotto d*g (densità * accelerazione di gravità) ha un valore numerico vicino a 104, le adatte unità di misura saranno:














La risposta corretta è la A
Il prodotto d*g (densità * accelerazione di gravità) in acqua di mare ha un valore numerico vicino a 104, e le adatte unità di misura sono N/m³. Questa risposta è corretta perché il prodotto della densità (d), misurata in kg/m³, e l'accelerazione di gravità (g), misurata in m/s², risulta in un'unità di misura di forza per unità di volume. Infatti, moltiplicando la densità per l'accelerazione di gravità si ottiene una forza per unità di volume, espressa in newton per metro cubo (N/m³). Questo concetto è spesso utilizzato nella fisica dei fluidi per calcolare la pressione idrostatica, dove il prodotto d*g rappresenta il gradiente di pressione per unità di altezza in un fluido in equilibrio sotto l'influenza della gravità. La scelta di N/m³ come unità di misura è quindi appropriata per descrivere il prodotto d*g in questo contesto, poiché esprime la forza per unità di volume esercitata dal fluido.

5 di 64 Domande

Il cicloesano:














La risposta corretta è la A
Il cicloesano ha struttura non planare. Questa caratteristica è dovuta al fatto che il cicloesano, un cicloalcano con sei atomi di carbonio, adotta una conformazione a sedia per minimizzare la tensione angolare e torsionale. Nella conformazione planare, gli angoli di legame C-C-C sarebbero di 120°, causando tensione angolare rispetto all'angolo ideale di 109,5° tipico degli ibridi sp³. Inoltre, in una struttura planare, i legami C-H adiacenti sarebbero eclipsati, aumentando la tensione torsionale. La conformazione a sedia permette invece di avere tutti gli legami C-H sfalsati, riducendo la tensione torsionale e consentendo agli angoli di legame di avvicinarsi a quelli ideali. Questa disposizione tridimensionale rende il cicloesano più stabile rispetto a una struttura planare, giustificando la sua forma non planare.

6 di 64 Domande

La differenza tra gli isotopi 18 e 16 dell'ossigeno consiste nel fatto che:














La risposta corretta è la A
La differenza tra gli isotopi 18 e 16 dell'ossigeno consiste nel fatto che il primo possiede due neutroni in più. Gli isotopi sono varianti di un elemento che hanno lo stesso numero di protoni ma un differente numero di neutroni. L'ossigeno ha un numero atomico di 8, quindi tutti i suoi isotopi hanno 8 protoni. L'isotopo dell'ossigeno-16 ha 8 neutroni, mentre l'ossigeno-18 ne ha 10, portando la loro somma di protoni e neutroni rispettivamente a 16 e 18. Questa differenza nel numero di neutroni non altera le proprietà chimiche fondamentali dell'elemento, ma può influenzare le sue proprietà fisiche, come la massa atomica e il comportamento isotopico in reazioni fisiche e chimiche specifiche. Ad esempio, l'ossigeno-18 è spesso utilizzato in studi climatologici e paleoclimatici per tracciare variazioni di temperatura e cicli idrologici storici, grazie alla sua differente abbondanza relativa nei composti naturali rispetto all'ossigeno-16.

7 di 64 Domande

Quale complicanza clinica NON si riscontra nell'IRC terminale?














La risposta corretta è la B

Nell’IRC terminale non si riscontra come complicanza l’artrite. La malattia renale cronica è classificata in 5 stadi: Stadio 1: velocità di filtrazione glomerulare normale (?90 mL/min/1,73 m²) con albuminuria persistente o malattia renale strutturale o ereditaria; Stadio 2: 60-89 mL/min/1,73 m²; Stadio 3a: 45-59 mL/min/1,73 m²; Stadio 3b: 30-44 mL/min/1,73 m²; Stadio 4: 15-29 mL/min/1,73 m²; Stadio 5: <15 mL/min/1,73 m². La velocità di filtrazione glomerulare può essere stimata tramite l’equazione CKD-EPI: 141 × (creatinina sierica)^-1,209 × 0,993^età, moltiplicata per 1,018 se donna e 1,159 se afroamericano (1,1799 per donne afroamericane). Questo calcolo è poco accurato negli anziani sedentari, obesi o molto magri. In alternativa, si può usare l’equazione di Cockcroft-Gault per stimare la clearance della creatinina, che tende a sovrastimare del 10-40%. Le complicanze comprendono quelle neurologiche (neuropatia periferica), ematologiche (anemia da ridotta produzione di eritropoietina), scheletriche (osteodistrofia, risposte C-D-E errate) e pericardite nel 20% dei pazienti con insufficienza renale (risposta A errata).


8 di 64 Domande

Nella brucellosi acuta qual e' il titolo minimo per la diagnosi:














La risposta corretta è la C.

La brucellosi (nota anche come "febbre ondulante", "febbre mediterranea" o "febbre maltese") è un’infezione zoonotica trasmessa all’uomo da animali infetti (bovini, ovini, caprini, cammelli, suini o altri) attraverso l’ingestione di prodotti alimentari non pastorizzati, in particolare lattiero-caseari, oppure per contatto diretto con tessuti o fluidi contaminati. Va sospettata in pazienti con febbre, malessere, sudorazione notturna e artralgie in presenza di esposizione epidemiologica significativa, come consumo di prodotti caseari non pastorizzati, contatto con animali in aree endemiche o esposizione professionale. Una diagnosi presuntiva può essere formulata sulla base di:

  • titolo anticorpale totale anti-Brucella ?1:160 mediante test di agglutinazione in provetta standard su siero prelevato dopo l’insorgenza dei sintomi;
  • rilevazione del DNA di Brucella in un campione clinico tramite reazione a catena della polimerasi (PCR).

9 di 64 Domande

La metatarsalgia è un'infiammazione dolorosa che colpisce:














La risposta corretta e' la '

le ossa lunghe del piede

'.


10 di 64 Domande

Due sfere di diametro identico, l'una di sughero e l'altra di piombo, sono ricoperte esternamente con la stessa vernice, rendendole identiche all'aspetto. Vengono lasciate cadere contemporaneamente dalla stessa altezza. In che modo è possibile distinguere la sfera di sughero da quella di piombo?














La risposta corretta è la D
Due sfere di diametro identico, l'una di sughero e l'altra di piombo, sono ricoperte esternamente con la stessa vernice, rendendole identiche all'aspetto, vengono lasciate cadere contemporaneamente dalla stessa altezza; entrambe le sfere arrivano allo stesso tempo, ma quella di piombo lascia una traccia più profonda nel terreno. La spiegazione risiede nei principi della fisica classica: secondo il principio di Galileo, in assenza di resistenza dell'aria, due oggetti di massa diversa cadono alla stessa velocità e raggiungono il suolo contemporaneamente. Tuttavia, una volta a terra, la differenza di densità e massa tra le due sfere diventa evidente. La sfera di piombo, avendo una densità e una massa molto maggiori rispetto a quella di sughero, esercita una forza maggiore sul terreno al momento dell'impatto. Questa forza maggiore si traduce in una pressione più elevata sul punto di contatto, causando una deformazione più profonda del terreno. Pertanto, anche se le sfere cadono simultaneamente, la traccia lasciata dalla sfera di piombo è più profonda, permettendo di distinguere facilmente le due sfere.

11 di 64 Domande

Quale delle seguenti strutture o regioni del sistema nervoso NON è associata in modo corretto ad una delle sue funzioni?














La risposta corretta e' la '

Talamo - produzione degli ormoni ADH (antidiuretico) ed ossitocina

'.


12 di 64 Domande

In un ingranaggio a due ruote dentate, una ruota ha 300 denti e l'altra 60. Se la ruota più grande compie 2 giri, quanti giri avrà compiuto la ruota più piccola?














La risposta corretta è la A
In un ingranaggio a due ruote dentate, una ruota ha 300 denti e l'altra 60. Se la ruota più grande compie 2 giri, quanti giri avrà compiuto la ruota più piccola? La risposta corretta è 10. In un sistema di ingranaggi, il numero di giri compiuti dalle ruote è inversamente proporzionale al numero di denti che ciascuna ruota possiede. Ciò significa che se una ruota ha più denti, compirà meno giri rispetto a una ruota con meno denti. In questo caso, la ruota più grande ha 300 denti e la più piccola ne ha 60. Quando la ruota grande compie un giro, la ruota piccola compie un numero di giri pari al rapporto tra i denti della ruota grande e quelli della ruota piccola, cioè 300/60 = 5 giri. Pertanto, se la ruota grande compie 2 giri, la ruota piccola compirà 5 giri per ogni giro della ruota grande, quindi 5 giri x 2 = 10 giri in totale.

13 di 64 Domande

Per evidenziare le cause di una patologia malformativa riscontrata in un neonato, sono state analizzate cellule di tessuti differenti; nelle cellule della mucosa orale è stata riscontrata una mutazione genica nel cromosoma 5, assente nelle cellule del sangue periferico. Quale può essere la causa di tale mosaicismo genetico?














La risposta corretta e' la '

Una mutazione somatica comparsa nelle prime fasi dello sviluppo embrionale.

'.


14 di 64 Domande

Che relazione c'è tra erg e joule?














La risposta corretta e' la '

1 joule=107 erg

'.


15 di 64 Domande

Come si definisce un legame ad idrogeno?














La risposta corretta è la A
La domanda chiede: "Come si definisce un legame ad idrogeno?" e la risposta corretta è: "Un legame debole". Il legame a idrogeno è considerato un'interazione intermolecolare debole rispetto ai legami covalenti o ionici, ma è più forte delle forze di van der Waals. Si forma quando un atomo di idrogeno, già covalentemente legato a un atomo molto elettronegativo come ossigeno, azoto o fluoro, interagisce con un altro atomo elettronegativo. Questa interazione è fondamentale per molte proprietà fisiche e chimiche delle sostanze, come l'elevato punto di ebollizione dell'acqua e la struttura tridimensionale delle proteine e degli acidi nucleici. Sebbene sia considerato "debole" in termini di energia di legame, il legame a idrogeno gioca un ruolo cruciale nella stabilizzazione delle strutture biologiche e nella determinazione delle proprietà fisiche dei composti che lo presentano.

16 di 64 Domande

La terza parte di un angolo retto misura:














La risposta corretta è la A
La terza parte di un angolo retto misura π/6 radianti. Un angolo retto misura 90 gradi, che è equivalente a π/2 radianti. Per trovare la terza parte di un angolo retto in radianti, è necessario dividere π/2 per 3. Effettuando il calcolo, π/2 diviso per 3 risulta in π/6 radianti. Questo calcolo si basa sulla conversione tra gradi e radianti, dove 180 gradi equivalgono a π radianti, quindi 90 gradi equivalgono a π/2 radianti. Dividere un angolo retto in tre parti uguali significa dividere π/2 per 3, ottenendo π/6 radianti per ciascuna parte.

17 di 64 Domande

Due elementi si dicono isotopi se hanno:














La risposta corretta e' la '

Lo stesso numero atomico e un diverso numero di massa

'.


18 di 64 Domande

In figura è rappresentato uno schema della sequenza genica che costituisce l’operone Lac (sequenza genica che regola la produzione delle lattasi) dei procarioti. Si tratta di una sequenza regolatrice che determina la produzione di lattasi, quando?

product image













La risposta corretta è la B

La domanda chiede quando l’operone lac, sequenza regolatrice della produzione di lattasi, induce l’espressione: la risposta corretta è “Quando è presente lattosio nel mezzo di coltura”. Nel sistema lac dei procarioti, in assenza di lattosio il repressore LacI si lega all’operatore e impedisce all’RNA polimerasi di trascrivere i geni lacZYA; quando è presente lattosio, una parte viene isomerizzata in allolattosio che funge da induttore legandosi a LacI, causandone il distacco dall’operatore e consentendo l’avvio della trascrizione, inclusa la sintesi di ?-galattosidasi (lattasi). L’espressione è massima se il glucosio è basso perché il complesso cAMP-CAP facilita il reclutamento dell’RNA polimerasi, ma la condizione chiave che rimuove la repressione è la presenza di lattosio. In sintesi, il lattosio segnala alla cellula di esprimere gli enzimi necessari al suo metabolismo attivando l’operone lac.


19 di 64 Domande

Ad un palloncino contenente 1,0 moli di elio gas a 25 °C vengono aggiunte altre 3,0 moli di elio. Se la temperatura resta costante e il volume del palloncino raddoppia, come sarà modificata la pressione rispetto a quella originale all’interno dello stesso palloncino?














La risposta corretta è la E
Ad un palloncino contenente 1,0 moli di elio gas a 25 °C vengono aggiunte altre 3,0 moli di elio. Se la temperatura resta costante e il volume del palloncino raddoppia, la pressione sarà doppia. Questa situazione può essere spiegata utilizzando l'equazione dei gas ideali PV = nRT, dove P è la pressione, V il volume, n il numero di moli, R la costante dei gas e T la temperatura. Inizialmente, il palloncino ha 1,0 moli di elio, e quindi l'equazione è P?V? = n?RT. Dopo l'aggiunta di 3,0 moli, il numero totale di moli diventa 4,0 e il volume raddoppia, quindi l'equazione diventa P?(2V?) = 4RT. Poiché la temperatura e R rimangono costanti, possiamo confrontare le due equazioni: P?V? = RT e 2P?V? = 4RT. Dividendo la seconda equazione per la prima, otteniamo 2P?/P? = 4, da cui si ricava che P? = 2P?. Questo dimostra che la pressione finale è il doppio di quella iniziale.

20 di 64 Domande

Quali sono le soluzioni dell’equazione 4x+23x+16=0 ? 














La risposta corretta è la B
L'equazione 4x+23x+16=0 non ha soluzioni reali. Per capire perché, osserviamo che 4x può essere riscritto come (22)x = 22x e quindi l'equazione diventa 22x + 23x + 16 = 0. Notiamo che sia 22x che 23x sono sempre positivi per qualsiasi valore reale di x, poiché una potenza di un numero positivo rimane positiva. Aggiungendo 16, che è un numero positivo, otteniamo che la somma totale sarà sempre maggiore di zero. Pertanto, l'equazione non può mai essere uguale a zero per nessun valore reale di x, implicando che non esistono soluzioni reali per questa equazione.

21 di 64 Domande

Quale delle seguenti quaterne di numeri quantici riferite a un elettrone è possibile? 














La risposta corretta è la A
La domanda chiede quale delle seguenti quaterne di numeri quantici riferite a un elettrone è possibile e la risposta corretta è: n = 3; l = 1; m = 0; ms = ?1/2. Questa quaterna di numeri quantici è possibile perché rispetta le regole che governano i numeri quantici. Il numero quantico principale n = 3 indica che l'elettrone si trova nel terzo livello energetico. Il numero quantico angolare l = 1 è compatibile con n = 3, poiché l può assumere valori interi da 0 a n-1. Il numero quantico magnetico m = 0 è possibile per l = 1, dato che m può variare tra -l e +l, inclusi. Infine, il numero quantico di spin ms = ?1/2 è valido, poiché ms può essere +1/2 o ?1/2 per ogni elettrone. Questa combinazione rispetta tutte le restrizioni imposte dalla meccanica quantistica sugli stati degli elettroni in un atomo.

22 di 64 Domande

Un vettore di clonaggio:














La risposta corretta e' la '

Permette di trasferire un frammento di DNA esogeno all’interno di una cellula 

'.


23 di 64 Domande

Quale dei seguenti composti è un elettrolita? 














La risposta corretta è la C
La domanda chiede quale dei seguenti composti sia un elettrolita, e la risposta corretta è il nitrato di potassio. Un elettrolita è una sostanza che, quando disciolta in acqua, si dissocia in ioni e conduce elettricità. Il nitrato di potassio (KNO?) è un sale ionico che, in soluzione acquosa, si dissocia completamente nei suoi ioni costituenti: ioni potassio (K?) e ioni nitrato (NO??). Questi ioni mobili permettono il passaggio della corrente elettrica attraverso la soluzione, rendendo il nitrato di potassio un elettrolita forte. Al contrario, i composti covalenti o molecolari, come lo zucchero, non si dissociano in ioni in soluzione e quindi non conducono elettricità. Pertanto, la capacità del nitrato di potassio di dissociarsi in ioni lo classifica come un elettrolita, giustificando la correttezza della risposta.

24 di 64 Domande

Quale dei seguenti organelli cellulari è responsabile della rielaborazione dei prodotti sintetizzati nella cellula (ad esempio legando una porzione glucidica alle proteine)? 














La risposta corretta e' la '

 Apparato di Golgi

'.


25 di 64 Domande

Un condensatore da 0,001 μF ed uno da 3000 pF vengono collegati in serie. Quale dei seguenti valori rappresenta la capacità equivalente dei due condensatori?














La risposta corretta è la E
Un condensatore da 0,001 µF ed uno da 3000 pF vengono collegati in serie; la capacità equivalente dei due condensatori è 0,00075 µF. Quando due condensatori sono collegati in serie, la capacità equivalente (C_eq) è data dalla formula 1/C_eq = 1/C? + 1/C?, dove C? e C? sono le capacità dei singoli condensatori. Convertendo entrambe le capacità in microfarad per uniformità di unità, abbiamo C? = 0,001 µF e C? = 3000 pF = 0,003 µF. Applicando la formula si ottiene 1/C_eq = 1/0,001 + 1/0,003 = 1/0,001 + 1/0,003 = 1.333,33 µF?¹. Invertendo questo risultato, si trova C_eq = 0,00075 µF. Questa è la capacità equivalente dei due condensatori collegati in serie, confermando che la risposta corretta è 0,00075 µF.

26 di 64 Domande

Andrea afferma che tutte le pecore toscane sono nere. Quale delle seguenti condizioni è necessario che si verifichi affinché l'affermazione di Andrea risulti falsa? 














La risposta corretta e' la '

Deve esistere almeno una pecora toscana non nera 

'.


27 di 64 Domande

Stefania afferma che tutti i polli in vendita nei supermercati provengono da allevamenti intensivi.
Quale delle seguenti affermazioni è equivalente alla precedente? 














La risposta corretta e' la '

 Tutti i polli che non provengono da allevamenti intensivi non vengono venduti nei supermercati 

'.


28 di 64 Domande

L’aumento della velocità di propagazione dell’impulso nervoso lungo l’assone di un neurone motorio è legato:














La risposta corretta e' la '

Alla presenza dei nodi di Ranvier

'.


29 di 64 Domande

Un insieme di cellule unite a svolgere una medesima funzione costituisce














La risposta corretta è la D
"Un insieme di cellule unite a svolgere una medesima funzione costituisce un tessuto." In biologia, un tessuto è un aggregato di cellule simili per origine e specializzazione che cooperano per una funzione specifica, integrate da giunzioni cellulari e da una matrice extracellulare che fornisce supporto e segnalazione. Questa organizzazione consente coordinazione strutturale e funzionale superiore a quella della singola cellula. Negli animali si riconoscono quattro tessuti fondamentali (epiteliale, connettivo, muscolare e nervoso), ciascuno con caratteristiche istologiche e funzioni distinte. Un organo, invece, è composto da più tessuti diversi che collaborano per funzioni più complesse, quindi non coincide con un semplice insieme di cellule omologhe. Senza tale integrazione strutturale e funzionale, si parlerebbe di colonia o aggregato, non di tessuto.

30 di 64 Domande

Cosa sono le anidridi?














La risposta corretta è la A
La domanda chiede: "Cosa sono le anidridi?" e la risposta corretta è: "Composti binari formati da un non metallo con ossigeno." Le anidridi sono composti chimici in cui un elemento non metallico si combina con l'ossigeno per formare un ossido acido. Questi composti sono tipicamente formati attraverso la reazione di un ossigeno con un non metallo e sono caratterizzati dalla loro capacità di reagire con l'acqua per formare acidi. Ad esempio, l'anidride carbonica (CO?) è un tipico ossido acido che, quando reagisce con l'acqua, forma l'acido carbonico (H?CO?). Le anidridi sono importanti in chimica perché fungono da intermedi in molte reazioni chimiche e sono utilizzate nella sintesi di vari composti chimici. Inoltre, la loro struttura chimica e la loro reattività con l'acqua le rendono fondamentali nello studio dell'equilibrio acido-base e nei processi industriali di produzione di acidi.

31 di 64 Domande

Alcune malattie genetiche dominanti, come la corea di Huntington, hanno un’incidenza più alta delle altre. Ciò perché:














La risposta corretta e' la '

L’evidenza della malattia si manifesta solo in età adulta, quando il portatore si è già riprodotto

'.


32 di 64 Domande

Quali delle seguenti affermazioni NON è corretta: 














La risposta corretta e' la '

i virus contengono solo DNA

'.


33 di 64 Domande

 Quale organo regola la quantità di acqua nel sangue?














La risposta corretta e' la '

Rene

'.


34 di 64 Domande

Una nmole corrisponde a:














La risposta corretta e' la '

10-3 micromoli

'.


35 di 64 Domande

Il 3% di una certa somma ammonta a L 60000; il valore dell'intera somma è di lire:














La risposta corretta è la A
Il 3% di una certa somma ammonta a L 60000; il valore dell'intera somma è di lire 2000000. Per determinare il valore dell'intera somma, possiamo utilizzare il concetto di percentuale. Sappiamo che il 3% della somma totale è uguale a L 60000, quindi possiamo impostare un'equazione per trovare la somma totale. Poiché il 3% è equivalente a 3/100, possiamo scrivere l'equazione come (3/100) * X = 60000, dove X rappresenta la somma totale. Per risolvere questa equazione, moltiplichiamo entrambi i lati per 100/3 per isolare X. Questo ci dà X = 60000 * (100/3). Calcolando, otteniamo X = 2000000. Pertanto, la somma totale è L 2000000, confermando che la risposta corretta è 2000000.

36 di 64 Domande

Data la funzione y = x4 - x2 - 1 si può affermare che:














La risposta corretta è la C
La funzione y = x? - x² - 1 è intera e di quarto grado. Una funzione si dice intera se è definita per tutti i numeri reali, e in questo caso, la funzione polinomiale y = x? - x² - 1 è un polinomio di quarto grado, il che significa che il termine con la potenza più alta di x è x?. I polinomi sono definiti per tutti i numeri reali, quindi la funzione è intera. La presenza del termine x?, che è il termine con l'esponente massimo, conferma che il grado della funzione è quattro. Non ci sono denominatori o radici che potrebbero restringere il dominio della funzione, quindi essa è ben definita per tutti i valori di x appartenenti ai numeri reali. Essendo un polinomio, la funzione è continua e derivabile su tutto il campo reale, il che è coerente con la definizione di funzione intera.

37 di 64 Domande

La solubilità di una sostanza in un solvente viene definita come:














La risposta corretta è la B
La solubilità di una sostanza in un solvente viene definita come la concentrazione della soluzione satura. Questa definizione è corretta perché la solubilità rappresenta la massima quantità di soluto che può essere sciolta in un determinato volume di solvente a una specifica temperatura, formando una soluzione satura. Una soluzione è considerata satura quando il soluto ha raggiunto il massimo livello di dissoluzione possibile e qualsiasi ulteriore aggiunta di soluto non si dissolve più ma si deposita come corpo di fondo. La solubilità dipende dalla natura chimica del soluto e del solvente, dalla temperatura e, in alcuni casi, dalla pressione. Ad esempio, per molti solidi in solventi liquidi, la solubilità aumenta con l'aumentare della temperatura. Tuttavia, nel caso dei gas, la solubilità in un liquido diminuisce all'aumentare della temperatura. Questi fattori influenzano la concentrazione della soluzione satura, che è il parametro chiave per definire la solubilità.

38 di 64 Domande

Due pile da 4,5 Volt ciascuna vengono collegate in serie per alimentare una resistenza da 90 Ω. :














La risposta corretta è la C
Due pile da 4,5 Volt ciascuna vengono collegate in serie per alimentare una resistenza da 90 ? e la potenza sarà poco inferiore a 1 Watt. Quando le pile sono collegate in serie, i loro voltaggi si sommano, quindi la tensione totale è di 9 Volt. La corrente che attraversa la resistenza può essere calcolata utilizzando la legge di Ohm, I = V/R, dove V è la tensione totale e R è la resistenza. In questo caso, I = 9V / 90? = 0,1 A. La potenza dissipata dalla resistenza può essere calcolata usando la formula P = V × I, dove P è la potenza, V è la tensione e I è la corrente. Sostituendo i valori, otteniamo P = 9V × 0,1 A = 0,9 Watt. Quindi, la potenza è leggermente inferiore a 1 Watt, il che conferma che la risposta è corretta.

39 di 64 Domande

Indicare tra i seguenti acidi quello maggiormente corrosivo per i tessuti epiteliali:














La risposta corretta e' la '

acido solforico

'.


40 di 64 Domande

Un’automobile di massa m scende dalla quota h a velocità costante perché usa i freni, e si porta al livello mare (indichiamo con U l’energia potenziale di gravità e con T l’energia cinetica). In tale situazione:














La risposta corretta e' la '

Non si può applicare il teorema della conservazione dell’energia meccanica

'.


41 di 64 Domande

Una gravidanza è a rischio per il fattore Rh quando:














La risposta corretta e' la '

Il nascituro è Rh positivo e la madre Rh negativa

'.


42 di 64 Domande

. A 25 gradi C, l'equazione di Nernst è:
E' = E + 60 log [OX] / [R]
E' = potenziale di riduzione; E = potenziale di riduzione standard;
[OX] = concentrazione dell'ossidante; [R] = concentrazione del riducente.
L'equazione di Nernst consente di calcolare il potenziale di riduzione E' di una coppia redox in funzione del rapporto tra le concentrazioni dell'ossidante OX e del riducente R, essendo noto E. Calcolare il potenziale di riduzione della coppia redox
tampachinone [0X] / tampachinolo [R] (E = – 552 mVolt), per un quoziente tampachinone / tampachinolo = 1000.  














La risposta corretta è la E
La domanda chiede di calcolare il potenziale di riduzione di una coppia redox tampachinone/tampachinolo usando l'equazione di Nernst, e la risposta corretta è -372 mVolt. Per calcolare il potenziale di riduzione E' usando l'equazione di Nernst a 25 gradi C, si utilizza la formula E' = E + 60 log [OX]/[R]. In questo caso, E è dato come -552 mVolt e il rapporto [OX]/[R] è 1000. Inserendo questi valori nell'equazione, otteniamo E' = -552 + 60 log(1000). Poiché log(1000) è uguale a 3, l'equazione diventa E' = -552 + 60 * 3. Questo calcolo porta a E' = -552 + 180, che risulta in un potenziale di riduzione E' di -372 mVolt. La risposta di -372 mVolt è quindi corretta perché il calcolo segue esattamente i passaggi matematici richiesti dall'equazione di Nernst per determinare il potenziale di riduzione in base al rapporto di concentrazione dato e al potenziale standard fornito.

43 di 64 Domande

Un’urna contiene 12 palline, alcune bianche e altre rosse. E’ possibile che vi siano anche palline verdi ma non è sicuro. Sapendo che le probabilità di estrarre a caso dall’urna una pallina bianca oppure una rossa sono rispettivamente ¾ e ¼, indicare se vi sono anche palline verdi e, in caso affermativo, il loro numero.














La risposta corretta è la D
Un'urna contiene 12 palline, alcune bianche e altre rosse, e la risposta corretta è che non vi sono palline verdi. La probabilità di estrarre una pallina bianca è 3/4 e quella di estrarre una pallina rossa è 1/4. Sommando queste probabilità si ottiene 1, il che implica che non ci sono altre possibilità oltre alle palline bianche e rosse. Se ci fossero state palline verdi, la somma delle probabilità di estrarre una pallina bianca, rossa o verde avrebbe dovuto essere inferiore a 1, lasciando spazio per una probabilità positiva associata alle palline verdi. Tuttavia, dato che la somma è esattamente 1, non c'è spazio per altre palline, quindi non ci sono palline verdi nell'urna.

44 di 64 Domande

Due molecole sono isomeri di struttura quando:














La risposta corretta è la A
Due molecole sono isomeri di struttura quando hanno la stessa formula bruta ma diversa formula di struttura. Gli isomeri di struttura, noti anche come isomeri costituzionali, sono composti che condividono la stessa formula molecolare ma differiscono nel modo in cui gli atomi sono collegati tra loro. Questa differenza nella disposizione degli atomi porta a proprietà chimiche e fisiche diverse tra gli isomeri. Ad esempio, il butano e l'isobutano sono isomeri di struttura con la formula C?H??, ma nel butano gli atomi di carbonio formano una catena lineare, mentre nell'isobutano formano una catena ramificata. La capacità di formare isomeri di struttura è una caratteristica fondamentale della chimica organica e permette la vasta diversità di composti organici esistenti, poiché anche piccoli cambiamenti nella struttura possono portare a variazioni significative nelle proprietà di un composto.

45 di 64 Domande

Se ad una temperatura definita la costante di equilibrio Kc di una reazione è pari a 10-3, si può affermare che:














La risposta corretta è la E
La costante di equilibrio Kc di una reazione è pari a 10-3, il che indica che all’equilibrio sono presenti sia reagenti che prodotti. La costante di equilibrio Kc è un rapporto tra le concentrazioni dei prodotti e dei reagenti elevati ai rispettivi coefficienti stechiometrici. Un valore di Kc minore di 1 suggerisce che, all’equilibrio, la concentrazione dei reagenti è maggiore di quella dei prodotti, ma non così bassa da indicare l’assenza di prodotti. In questo caso, un Kc di 10-3 significa che la reazione favorisce leggermente i reagenti, ma una quantità apprezzabile di prodotti è comunque presente all’equilibrio. Questo equilibrio dinamico implica che la reazione non è completamente spostata verso i reagenti, né verso i prodotti, ma piuttosto che entrambi coesistono in concentrazioni significative.

46 di 64 Domande

La sublimazione è il processo per mezzo del quale una sostanza passa direttamente:














La risposta corretta è la E
La sublimazione è il processo per mezzo del quale una sostanza passa direttamente dallo stato solido allo stato aeriforme. Questo fenomeno avviene quando le particelle di una sostanza solida acquisiscono energia sufficiente per superare le forze intermolecolari che le tengono insieme, permettendo loro di passare direttamente allo stato gassoso senza transitare per lo stato liquido. La sublimazione è un processo endotermico, il che significa che assorbe calore dall'ambiente circostante. Un esempio comune di sublimazione è il ghiaccio secco, che è anidride carbonica solida, che sublima a temperatura ambiente trasformandosi direttamente in gas senza sciogliersi in un liquido. Questo processo è utilizzato in varie applicazioni pratiche, come la liofilizzazione degli alimenti e la purificazione di sostanze chimiche, poiché permette di separare i componenti senza passaggi di fase intermedi che potrebbero alterare la composizione chimica.

47 di 64 Domande

Una mole di acido solforico (MM = 98) corrisponde a:














La risposta corretta è la A
"Una mole di acido solforico (MM = 98) corrisponde a 98 g." La risposta è corretta perché la mole è un'unità di misura fondamentale nel sistema internazionale utilizzata per quantificare la quantità di sostanza. Una mole di una sostanza contiene esattamente il numero di Avogadro di particelle, che sono 6,022 x 10²³ particelle. La massa molare, indicata come MM, rappresenta la massa di una mole di una sostanza espressa in grammi per mole (g/mol). Nel caso dell'acido solforico (H?SO?), la massa molare è 98 g/mol, il che significa che una mole di acido solforico ha una massa di 98 grammi. Questa relazione tra la massa molare e la quantità di sostanza permette di convertire facilmente tra massa e moli, facilitando i calcoli stechiometrici nelle reazioni chimiche.

48 di 64 Domande

Data l'equazione di stato dei gas perfetti, quale delle seguenti affermazioni è corretta?














La risposta corretta è la C
Data l'equazione di stato dei gas perfetti, quale delle seguenti affermazioni è corretta? La risposta corretta è: "In condizioni di volume e numero di moli costanti, la pressione di un gas è direttamente proporzionale alla sua temperatura." Questa affermazione è corretta perché l'equazione di stato dei gas perfetti è PV = nRT, dove P è la pressione, V è il volume, n è il numero di moli, R è la costante universale dei gas e T è la temperatura assoluta. Se il volume V e il numero di moli n sono costanti, l'equazione può essere riscritta come P = (nR/V)T, mostrando chiaramente che la pressione P è direttamente proporzionale alla temperatura T. Ciò implica che un aumento della temperatura, mantenendo costanti volume e numero di moli, comporterà un aumento della pressione, in accordo con la legge di Gay-Lussac. Questo comportamento è tipico dei gas ideali, dove le interazioni tra le particelle sono trascurabili e il volume delle particelle stesse è insignificante rispetto al volume del contenitore.

49 di 64 Domande

Un bambino di 2 anni di origine africana si presenta con tumefazioni dolorose della mani e piedi. Dati di laboratorio mettono in evidenza una emoglobina di 9g/dl, una conta dei globuli bianchi di 11500/mm3 ed una conta delle piastrine di 250000/mm3. Quale dei seguenti esami di laboratorio dara' supporto alla tua diagnosi?














La risposta corretta è la B

Il quadro clinico descritto è compatibile con anemia falciforme o drepanocitosi, un’emoglobinopatia caratterizzata dalla produzione di catene globiniche quantitativamente normali ma qualitativamente alterate. La causa della deformazione dei globuli rossi è una sostituzione amminoacidica (Glu ? Val) che favorisce l’aggregazione delle molecole di Hb con formazione di polimeri simili a pali nel citoplasma eritrocitario. La polimerizzazione, che avviene soprattutto nello stato deossigenato, determina deformazione e la caratteristica forma a falce dei globuli rossi. Questa condizione provoca squilibri che riducono elasticità e vitalità cellulare. I globuli rossi danneggiati rappresentano il principale trigger delle crisi vaso-occlusive, responsabili di fenomeni infartuali a livello del microcircolo, che spesso si manifestano con tumefazioni dolorose di mani e piedi. La prima manifestazione clinica è l’emolisi cronica con pallore, subittero o ittero, astenia, litiasi della colecisti e segni della deplezione di ossido nitrico. A livello arterioso si osserva diatesi trombotica per disfunzione endoteliale. L’emolisi cronica rappresenta uno stato di equilibrio, interrotto più o meno frequentemente da crisi vaso-occlusive. Tra le manifestazioni vaso-occlusive, tipica è l’ostruzione dei vasi retinici, che porta a cecità parziale o totale e determina cicatrici corio-retiniche, una delle manifestazioni retiniche più comuni e patognomoniche dell’anemia falciforme. Dal punto di vista laboratoristico, si osserva riduzione dell’Hb; la diagnosi è confermata da striscio periferico, test di solubilità ed elettroforesi dell’emoglobina, che evidenzia le anomalie strutturali.


50 di 64 Domande

Dove avviene il Ciclo di Krebs?














La risposta corretta è la A
Dove avviene il Ciclo di Krebs? Nei mitocondri. Il ciclo dell’acido citrico, o ciclo di Krebs, nelle cellule eucariotiche si svolge nella matrice mitocondriale, dove sono localizzati quasi tutti gli enzimi del ciclo; unica eccezione è la succinato deidrogenasi, ancorata alla membrana mitocondriale interna e parte della catena di trasporto degli elettroni. In questa sede l’acetil-CoA viene ossidato a CO2 producendo NADH, FADH2 e GTP/ATP, e i cofattori ridotti alimentano immediatamente la fosforilazione ossidativa grazie alla contiguità con la membrana interna. La collocazione mitocondriale ottimizza l’ingresso del piruvato, la formazione dell’acetil-CoA e il trasferimento efficiente degli equivalenti riducenti alla catena respiratoria, massimizzando la resa energetica. Nelle cellule procariotiche, prive di mitocondri, il ciclo avviene nel citosol, ma nel contesto eucariotico la risposta “nei mitocondri” è corretta.

51 di 64 Domande

Il Sig. Versici, un uomo di circa 70 anni, si reca presso l’ ambulatorio del proprio medico curante, Il Dott. Mancini, per un fastidio al polso destro. Anamnesi patologica prossima: lamenta dolore al polso destro da circa due giorni.

Anamnesi patologica prossima: positiva per due interventi di chirurgia sostitutiva dell'anca, due precedenti episodi di gotta in entrambe le prime articolazioni metatarso-falangee ed ipertensione. Esame obiettivo: il Dott. Mancini visitandolo riscontra la presenza di rossore e gonfiore sul versante dorsale del polso. La sintomatologia dolorosa viene esacerbata da movimenti di flesso-estensione completi. Gli vengono prescritti 80 mg di aspirina al giorno. Due giorni dopo il gonfiore però è aumentato sul versante dorsale del polso ed a livello della mano. La flessione del polso risulta limitata dell' 80% con dolore severo, pertanto il Sig. Versici si reca nuovamente presso l’ ambulatorio del Dott. Mancini, che rivisitandolo nota che evoca un dolore sordo alla palpazione dello scafoide e pertanto nel sospetto di frattura gli prescrive un esame radiografico del polso/mano. Esami strumentali-laboratoristici: evidenza di alterazioni riconducibili ad un quadro di artrite gottosa. Quale tipo di citochine sono coinvolte in questo processo?

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La risposta corretta è la C.

La flogosi è un meccanismo di difesa di tipo aspecifico: risponde all’agente lesivo di tipo fisico-meccanico, radiazioni, batteri o sostanze chimiche. È quindi la risposta al danno tissutale ed è un processo reattivo (diverso dalla necrosi che è regressiva), aspecifico (contro tutto ciò che causa danno), stereotipato (stessi meccanismi principali a prescindere dalla causa, con vie diverse secondo lo stimolo), e procede indipendentemente dalla causa (una volta innescato, continua anche se lo stimolo è rimosso). Nella fase acuta si ha aumento del flusso ematico e della permeabilità vascolare, con accumulo di fluidi, leucociti e mediatori come le citochine. Vari fattori solubili favoriscono il reclutamento dei leucociti aumentando l’espressione di molecole di adesione e di fattori chemiotattici. Le citochine chiave sono IL-1, TNF-?, IL-6, IL-8 e altre chemochine; IL-1 e TNF-? sono particolarmente potenti, inducono febbre promuovendo la sintesi di PGE2 nell’endotelio ipotalamico. L’IL-1 è prodotta da macrofagi, neutrofili, cellule endoteliali ed epiteliali: a basse concentrazioni induce adesione leucocitaria, ad alte induce febbre e proteine di fase acuta. Diversamente dal TNF-?, non causa da sola shock settico. Inoltre stimola i mastociti al rilascio di istamina, con vasodilatazione precoce e aumento della permeabilità.

Durante l’infiammazione avvengono: (1) modificazioni di flusso e calibro vascolare con aumento del flusso sanguigno, (2) modificazioni del microcircolo e formazione dell’essudato, (3) richiamo chemiotattico dei leucociti, (4) fagocitosi. Dopo lo stimolo lesivo si ha vasocostrizione transitoria seguita da vasodilatazione intensa (iperemia attiva, responsabile di rubor e calor). Successivamente si verifica rallentamento della circolazione (iperemia passiva o stasi), dovuto ad aumentata permeabilità capillare con essudazione proteica e aumento della viscosità ematica. Il modello tipico dell’infiammazione acuta comprende: alterazioni di flusso e calibro, iperemia attiva e passiva, permeabilizzazione endoteliale con essudato, migrazione leucocitaria e chemiotassi, fagocitosi.

La chemiotassi è movimento orientato lungo un gradiente chimico; gli stimoli possono essere esogeni (prodotti batterici) o endogeni (complemento, leucotrieni, citochine). Durante la stasi i neutrofili si dispongono lungo l’endotelio (marginazione). Segue l’adesione: i leucociti rotolano con legami labili, poi aderiscono stabilmente formando la “pavimentazione”. Successivamente attraversano l’endotelio (diapedesi) e migrano verso lo stimolo. L’endotelio normalmente è continuo e liscio, ma nell’infiammazione aumenta la permeabilità ed esprime molecole di adesione preformate (es. P-selectina dai corpi di Weibel-Palade).

Le principali molecole di adesione sono: selectine (E sull’endotelio, P sull’endotelio in infiammazione, L sui leucociti, legano zuccheri); immunoglobuline (ICAM-1 e VCAM-1, interagiscono con integrine leucocitarie, le ICAM-1 si legano alle integrine ?2); VCAM-2 proprie dell’endotelio; integrine (già presenti sui leucociti, ma con bassa affinità: aumentano l’avidità a seguito di stimoli chemiokinici e dell’induzione di ICAM/VCAM-1). Le citochine IL-1 e TNF inducono fortemente la sintesi di ICAM-1 e VCAM-2, molecole implicate nei legami forti, la cui espressione richiede più tempo.


52 di 64 Domande

Il Sig. Mariani, un uomo di 78 anni si reca presso il PS del Policlinico Torvergata di Roma, a causa di un episodio di dispnea acuta. Anamnesi patologica prossima: lamenta comparsa di episodi di tosse produttiva, gonfiore degli arti inferiori e dei piedi, astenia, che perdurano da 3 settimane. Inoltre, da due mesi a questa parte, si sono presentate crisi di dispnea da sforzo ingravescente. Anamnesi patologica remota: una decina di anni prima è stato sottoposto ad un intervento di chirurgia sostitutiva per impianto di protesi valvolare di suino, a causa di un rigurgito della valvola mitrale di grado severo. Il paziente è affetto da coronaropatia, diabete mellito di tipo 2 ed ipertensione. Anamnesi fisiologica: ha fumato per 55 anni un pacchetto di sigarette al giorno e abitualmente beve una birra al giorno. Anamnesi farmacologica Attualmente prende diversi farmaci tra cui cardioaspirina, simvastatina, ramipril, metoprololo, metformina e idroclorotiazide. Esame obiettivo: si presenta dall’ aspetto pallido. L’ uomo è alto 181 cm e pesa 128 kg, con una BMI di circa 41 kg/m2. Ha una temperatura corporea di 37.3 °C , frequenza respiratoria di 23 atti/min, frequenza cardiaca di 97 bpm, e pressione arteriosa di 148/95 mm Hg. All’ auscultazione del torace si riscontra la presenza di rantoli alle basi polmonari bilateralmente. L’ esame obiettivo del cuore rivela la presenza di un battito apicale dislocato lateralmente e la presenza, a livello dell’ apice, di un soffio diastolico 3/6 di intensità decrescente. Inoltre si osserva la presenza di edemi improntabili bilateralmente a livello dei piedi e delle caviglie. Il resto dell’ esame obiettivo non mostra altre anomalie. Quale tra le seguenti è la causa più probabile dei sintomi di questo paziente?

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La risposta D è corretta.

Il paziente circa 10 anni fa si era sottoposto a un intervento di sostituzione protesica con impianto di protesi valvolare suina per severo rigurgito mitralico. Il trattamento di una valvulopatia, a meno che non sia di grado medio-elevato e clinicamente significativa, richiede solo un controllo periodico, mentre l’intervento chirurgico è indicato in presenza di una lesione moderata o grave responsabile di sintomi e/o disfunzione cardiaca. Le opzioni vanno dalla valvuloplastica alla riparazione fino alla sostituzione, che può essere effettuata con protesi meccaniche (preferite nei pazienti <65 anni o con lunga aspettativa di vita, ma richiedono anticoagulazione cronica con warfarin per prevenire tromboembolismo) o biologiche (suine o bovine, più soggette a deterioramento sclero-fibrotico, con durata media 10-15 anni). Una complicanza possibile delle protesi biologiche è l’ostruzione/stenosi o il rigurgito, entrambi responsabili di scompenso cardiaco.

L’endocardite infettiva insorge in presenza di una predisposizione endocardica (patologie congenite, reumatiche, valvole bicuspidi calcifiche, prolasso mitralico, cardiomiopatia ipertrofica, precedente endocardite). Fattori predisponenti sono protesi valvolari, tossicodipendenza, diabete, uso cronico di anticoagulanti o steroidi, età avanzata. Agenti più comuni sono streptococchi e stafilococchi (80-90%), seguiti da enterococchi e microrganismi HACEK. Clinicamente si manifesta con febbre, nuovo soffio o modifica di un soffio preesistente, può causare scompenso cardiaco e, all’ecocardiogramma, vegetazioni. Segni caratteristici: petecchie congiuntivali, macchie di Roth, lesioni di Janeway, nodi di Osler, emorragie subungueali a scheggia. La diagnosi si basa sui criteri di Duke (diagnosi rigettata, possibile o certa). In assenza di emocolture disponibili, e senza rischio per MRSA, la terapia empirica si effettua con un ?-lattamico + amminoglicoside. Sebbene questo paziente presenti soffio e segni di scompenso, non ha febbre né criteri di Duke: l’endocardite è improbabile (risposta A errata).

La BPCO è una malattia polmonare cronica non reversibile, con ostruzione bronchiale persistente (VEMS/CVF <0,7), spesso correlata a fumo e caratterizzata da progressione, riacutizzazioni infettive, dispnea, tosse produttiva cronica, tachipnea, cianosi e ipertensione polmonare nelle fasi avanzate. All’auscultazione: respiro sibilante e fase espiratoria prolungata. Nonostante il paziente sia fumatore con tosse, i sintomi durano solo da 3 settimane e non vi sono segni obiettivi di ostruzione: la diagnosi di BPCO è errata (risposta B errata).

La polmonite è un’infiammazione acuta polmonare (batterica, virale, fungina, parassitaria) diagnosticata con RX torace e reperti clinici. Può essere comunitaria (più spesso da Streptococcus pneumoniae, Mycoplasma pneumoniae) o nosocomiale. Clinicamente: febbre, tosse, dispnea, astenia, ipossia; nella forma tipica: esordio acuto con febbre, tosse produttiva, crepitii e rumori bronchiali; nella forma atipica: esordio graduale con tosse secca, dispnea e pochi segni obiettivi. È indicato esame colturale di sangue/escreato. Questo paziente presenta tosse produttiva ma non febbre, e all’auscultazione rantoli basali bilaterali: più compatibili con scompenso cardiaco che con polmonite (risposta C errata).

L’embolia polmonare è occlusione di arterie polmonari da trombi (arti inferiori/pelvi). Presentazione acuta con sintomi aspecifici: dolore toracico pleuritico, tosse, sincope, dispnea, arresto cardiorespiratorio nei casi gravi; segni: tachipnea, tachicardia, ipotensione. Fattori di rischio: immobilizzazione, trombofilie, gravidanza, chirurgia recente. In questo paziente tosse e dispnea possono mimarla, ma anamnesi negativa per immobilizzazione e presenza di stenosi mitralica con edemi declivi bilaterali fanno propendere per scompenso cardiaco congestizio piuttosto che embolia polmonare (risposta E errata).


53 di 64 Domande

Il Sig. Verci, un uomo di circa 60 anni si reca, presso l’ ambulatorio del proprio medico curante, il Dott. Briga, per dispnea. Anamnesi patologica prossima: lamenta una dispnea ingravescente da circa un mese. Inizialmente era in grado di salire 3 rampe di scale fino al suo appartamento, ma ora necessita di effettuare numerose pause per recuperare il fiato. Non lamenta dolore al petto. Anamnesi patologica remota: l'uomo è affetto da cardiopatia reumatica e diabete mellito di tipo 2. Anamnesi fisiologica: è emigrato dall'India circa 20 anni prima. Anamnesi farmacologica: assume carvedilolo, torasemide e insulina. Esame obiettivo: il Dott. Briga visita il Sig. Verci riscontrando una temperatura corporea di 37.2 °C, una frequenza cardiaca di 74 bpm, una frequenza respiratoria di 19 atti/min ed una pressione arteriosa di 135/80 mm Hg. La pulsossimetria mostra una saturazione d'ossigeno del 96% in aria ambiente. L'auscultazione del torace rivela la presenza di crepitii alle basi polmonari bilateralmente. All’ auscultazione cardiaca si riscontra la presenza di un soffio d'apertura seguito da un soffio diastolico di bassa tonalità , a livello del quanto spazio intercostale di sinistra in corrispondenza della linea medio-claveare. Esami strumentali-laboratoristici: il Dott. Briga decide di far eseguire una radiografia del torace al Sig. Verci, che mostra una dilatazione dell'atrio di sinistra, con stiramento del margine cardiaco di sinistra, ed un’ aumentata trama vascolare. Quale tra i seguenti rappresenta l'intervento di prima scelta per migliorare la sintomatologia del paziente?

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La risposta corretta è la D.

La malattia reumatica è la causa più frequente di stenosi mitralica non complicata. È caratterizzata da fibrosi, calcificazione dei lembi valvolari e parziale fusione delle commissure, con conseguente riduzione dell’ostio valvolare (normalmente 4-6 cm²) fino a valori <1 cm². A causa di questo restringimento, l’unico modo per garantire il passaggio di sangue dall’atrio sinistro al ventricolo sinistro durante la diastole è aumentare le pressioni atriali. Questo incremento si trasmette a monte, con aumento della pressione nelle vene e nei capillari polmonari: ecco la causa della dispnea. Se le pressioni aumentano ulteriormente, soprattutto acutamente, può verificarsi la trasudazione di liquido negli alveoli con conseguente edema polmonare. Il nostro paziente all’auscultazione presenta anche crepitii basali bilaterali. Il gradiente diastolico transvalvolare è proporzionale al grado di stenosi ed è sensibile ad aumenti di portata e frequenza cardiaca: maggiore la portata/frequenza, maggiore il gradiente. Per questo un soggetto asintomatico a riposo può diventare sintomatico anche per sforzi lievi. L’evoluzione della stenosi mitralica è rappresentata dallo sviluppo di ipertensione polmonare arteriosa, secondaria a quella venosa, che provoca vasocostrizione arteriolare inizialmente funzionale e reversibile, successivamente irreversibile per ipertrofia della tonaca media e fibrosi dell’intima. Le elevate resistenze arteriolari del circolo polmonare causano sovraccarico pressorio del ventricolo destro con dilatazione, ipertrofia, disfunzione contrattile e segni di scompenso destro e bassa gittata. Nell’insufficienza mitralica, invece, la pressione atriale sinistra, molto più bassa di quella aortica, fa sì che il sangue refluisca in atrio già durante la contrazione isometrica ventricolare. Nell’insufficienza mitralica cronica l’atrio sinistro si adatta dilatandosi, per cui la pressione a monte non aumenta significativamente; nell’insufficienza acuta, invece, l’atrio non ha tempo di adattarsi e subisce un brusco aumento pressorio con ripercussioni sulla pressione venosa polmonare. Il ventricolo sinistro, sottoposto a sovraccarico di volume, si dilata: inizialmente la frazione di eiezione rimane conservata, poi si riduce progressivamente perché il rigurgito in atrio riduce il volume sistolico effettivo. Una frazione di eiezione <60% è indicativa di compromissione ventricolare sinistra. Nel nostro paziente, per segni, sintomi e reperti auscultatori, è probabile un coinvolgimento valvolare mitralico, in particolare stenosi o steno-insufficienza. L’intervento di scelta, nella stenosi mitralica clinicamente significativa (area ?1,5 cm²) o sintomatica, e nei pazienti con controindicazioni alla chirurgia, è la valvuloplastica percutanea con palloncino: una “dilatazione controllata” eseguita con un palloncino ad alta resistenza gonfiato in prossimità della valvola, introdotto tramite catetere da vena femorale destra. È una tecnica mini-invasiva che riduce morbilità e mortalità perioperatorie, con buona efficacia a lungo termine (sopravvivenza libera da eventi nel 30-70% dei casi), sebbene non siano rare le restenosi. Non può essere eseguita in presenza di calcificazioni valvolari, per cui è indicata la sostituzione valvolare.


54 di 64 Domande

Un ragazzo di 20 anni presenta il seguente ECG. Cosa si nota all'ECG?

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La risposta esatta è la A.

Le derivazioni da V1 a V6, chiamate derivazioni precordiali, esprimono l’attività elettrica del cuore sul piano orizzontale: V1-V2 esplorano il setto interventricolare, V3-V4 la parete anteriore del ventricolo sinistro, V5-V6 la parete laterale del ventricolo sinistro. L’onda P indica la depolarizzazione atriale, il complesso QRS e l’onda T indicano rispettivamente la depolarizzazione e la ripolarizzazione ventricolare, mentre la ripolarizzazione atriale non è visibile poiché avviene durante la depolarizzazione ventricolare. In età giovanile, dopo la pubertà, il vettore di ripolarizzazione ventricolare rende le T positive in tutte le derivazioni precordiali, tranne V1 e raramente V2; in casi eccezionali, la negatività può coinvolgere anche V3 e V4 (onda T giovanile). Dopo la pubertà, la presenza di onde T invertite ?2 mm in due o più derivazioni contigue del ventricolo destro può indicare cardiopatia congenita con sovraccarico di pressione o volume (cardiomiopatia aritmogena del ventricolo destro) oppure, più raramente, patologie ereditarie dei canali del sodio o potassio. L’ECG descritto mostra ritmo sinusale, alterazioni diffuse della ripolarizzazione con T negativa da V1 a V5, R alta in V1 e asse spostato a destra: reperti suggestivi di ipertrofia ventricolare destra a carattere aritmogeno. La cardiomiopatia aritmogena del ventricolo destro è spesso familiare, più frequentemente a trasmissione autosomica dominante, e coinvolge prevalentemente ma non esclusivamente il ventricolo destro. Nel 10-20% dei casi è presente una mutazione nei geni che codificano proteine del desmosoma. Istologicamente si osserva progressiva sostituzione del miocardio con tessuto fibro-adiposo, che genera aree di discinesia e dilatazione soprattutto nel tratto di afflusso, efflusso e apice del ventricolo destro (triangolo della displasia), ma può estendersi all’intera parete ventricolare destra o anche al ventricolo sinistro. Questa condizione, per le alterazioni morfologiche e funzionali, è causa frequente di aritmie ventricolari e morte improvvisa, soprattutto in età giovanile durante o subito dopo l’attività fisica. In presenza di un ECG di questo tipo è quindi indicato eseguire un ecocardiogramma per rilevare eventuali alterazioni strutturali cardiache.


55 di 64 Domande

Quanti elettroni di un atomo neutro di fosforo (Z=15) occupano orbitali di tipo p?














La risposta corretta e' la ' 9 '.


56 di 64 Domande

La signora Rettori, una donna di 45 anni, si reca dal proprio medico curante, il Dott. Pressi, per malessere. Anamnesi patologica prossima: comparsa di febbre, disuria e dolore alla schiena. Il Dott. Pressi consiglia alla paziente di recarsi in ospedale per ulteriori accertamenti; qui la donna verrà successivamente ricoverata con una sospetta diagnosi di pielonefrite. La paziente viene sottoposta a terapia con antibiotici ad ampio spettro, che determinano un significativo miglioramento della sintomatologia. Tuttavia, durante il quarto giorno di ricovero, la donna presenta nuovamente febbre, con leucocitosi e profusa diarrea acquosa. Esami strumentali: viene effettuata una colonscopia, visibile nell’ immagine sottostante.

Quale è la terapia per il trattamento di questo disturbo?

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La risposta corretta è la D.

La paziente presenta una colite pseudomembranosa causata da Clostridium difficile, un batterio appartenente alla famiglia Clostridiaceae, patogeno per l’uomo, Gram+ anaerobio. Il C. difficile è virulento in quanto possiede due tossine: la tossina A, un’enterotossina che si lega alle cellule della mucosa e causa un’ipersecrezione di liquido determinando diarrea acquosa; la tossina B, una citotossina che provoca gravi danni alla mucosa determinandone l’aspetto pseudomembranoso. Il Clostridium difficile causa colite associata ad antibiotici, tipicamente in ambiente ospedaliero. Fa parte normalmente del microbiota umano; tuttavia, quando si utilizzano antibiotici per lungo tempo, questi possono distruggere anche i batteri che tengono “sotto controllo” il Clostridium. Quando il C. difficile diviene dominante, si possono avere crampi addominali, colite pseudomembranosa, diarrea (talora ematica), raramente sepsi e addome acuto. I sintomi insorgono alcuni giorni dopo l’inizio della terapia antibiotica e includono diarrea acquosa o scariche di feci non formate, crampi addominali, raramente nausea e vomito. Per la diagnosi è importante l’identificazione della tossina nelle feci. Il trattamento consiste nell’interrompere la terapia antibiotica; se la sintomatologia è grave è possibile utilizzare vancomicina o metronidazolo (nel nostro caso, non essendo la vancomicina tra le opzioni, la risposta corretta è la D).


57 di 64 Domande

Una paziente di 58 anni si presenta presso il reparto di nutrizione clinica. La donna presenta BMI 20,9, circonferenza vita 88 cm, analisi ematochimiche (in allegato) in cui si presenta colesterolo LDL fuori range e glicemia a digiuno elevata.

In seguito ai valori di glicemia a digiuno riscontrati, si richiede curva da carico orale di glucosio (OGTT). In base ai risultati sopra riportati, la paziente presenta:

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La risposta corretta è la B.

Il diabete è un gruppo di alterazioni caratterizzate da elevati livelli di glicemia, legati a un’alterata secrezione insulinica o a una ridotta sensibilità all’insulina. Questa alterata secrezione può variare da forme severe, in cui la produzione di insulina è nulla o quasi (diabete di tipo I, pancreasectomia), a forme intermedie modulate dall’insulino-resistenza.

L’insulino-resistenza da sola non è in grado di slatentizzare un diabete mellito: è necessario un danno della secrezione. Le alterazioni del metabolismo del glucosio si associano inoltre a modifiche del metabolismo lipidico e proteico, predisponendo a complicanze vascolari: microvascolari (rene, arti inferiori, retina) e macrovascolari (cuore, cervello, arterie degli arti inferiori).

Il diabete si classifica in due tipologie principali:

– diabete mellito di tipo I (insulino-dipendente), che può avere cause immuno-mediate o idiopatiche;

– diabete mellito di tipo II (non insulino-dipendente), malattia metabolica caratterizzata da iperglicemia in un contesto di insulino-resistenza e deficienza insulinica relativa, nella maggior parte dei casi senza necessità di insulina.

Esiste poi il diabete gestazionale, che compare in gravidanza e regredisce dopo il parto.

Tra le sindromi secondarie ricordiamo:

– pancreasectomia (oggi non più praticata nelle pancreatiti, ma solo nei tumori),

– patologie del pancreas esocrino (es. pancreatite),

– patologie endocrine (acromegalia, sindrome di Cushing, feocromocitoma, poiché l’insulina è l’unico ormone ipoglicemizzante),

– tossicità da farmaci o sostanze chimiche (glucocorticoidi, tiazidici, ecc.).

Il diabete può rimanere a lungo silente. Si stima che, a fronte di una prevalenza diagnosticata del 4%, un ulteriore 4% resti non diagnosticato.

Per la diagnosi, le misurazioni della glicemia prevedono:

– glicemia a digiuno (da almeno 12 ore): due rilevazioni ?126 mg/dl;

– glicemia random >200 mg/dl, ma solo in paziente sintomatico (polidipsia, poliuria, nicturia, ecc.);

– curva da carico con 75 g di glucosio in 200-250 ml d’acqua: il test si esegue solo se la glicemia basale è <126 mg/dl, e la diagnosi si pone se a 2 ore la glicemia è >200 mg/dl.


58 di 64 Domande

La signora Bellini è una giovane donna ricoverata nel reparto di ginecologia ed ostetricia dopo un parto complicato da una rottura prematura delle membrane amnio-coriali ed un prolungato travaglio. Anamnesi patologica prossima: In seconda giornata sviluppa febbre con brivido associata ad ipotensione e intenso dolore addominale che fanno sospettare un’ endometrite purperale. Il Dott. Lanfranchi decide di sottoporre la paziente ad una radiografia del torace e decide di avviare la terapia antibiotica e reidratante con 4.000 ml di soluzione salina nelle successive 24 ore ma l’ ipertermia persiste e si ottiene un lieve incremento della pressione arteriosa. Improvvisamente la sig.ra Bellini presenta dispnea. Esame obiettivo: viene rilevata una SpO2 dell’ 82% che non aumenta anche con ossigenoterapia con FiO2 del 100%. Il Dott. Lanfranchi decide quindi di intubare la paziente e si eroga una FiO2 del 100%. Non si rileva turgore giugulare, all’ auscultazione polmonare si apprezzano crepitii diffusi bilateralmente. Esami di laboratorio-strumentali: viene rapidamente inviato in laboratorio un campione di sangue arterioso che evidenzia PaO2 di 62 mmHg e PaCO2 di 33 mmHg. L’ ECG mostra tachicardia sinusale. Viene effettuato un nuovo RX del torace che mostra un quadro polmonare modificato rispetto a quanto si era visto nel precedente. Sulla base dei dati forniti quale tra le seguenti è la diagnosi più probabile?

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La risposta corretta è la B.

Questo paziente molto probabilmente ha una ARDS e il rapporto PaO2/FiO2 è <200: la paziente ha un rapporto di 60 (FiO2 = 1 ovvero 100% e PaO2 di 60 mmHg: necessita di ossigeno al 100% per mantenere una pressione di PaO2 accettabile). La RX torace mostra infiltrati polmonari diffusi non riconducibili a eziologia cardiogena. L’EO evidenzia dispnea ingravescente a insorgenza improvvisa, con crepitii diffusi bilateralmente. La paziente presentata nel caso è verosimilmente affetta da ARDS in seguito a sepsi da endometrite postpartum.

La sindrome da distress respiratorio acuto (ARDS) è una grave malattia acuta polmonare. I fattori scatenanti sono numerosi: polmonite, shock, gravi traumi, sepsi, aspirazione di alimenti (ab ingestis), pancreatite. È caratterizzata da danno diffuso della membrana alveolo-capillare, con edema polmonare non cardiogenico (ricco di proteine) e insufficienza respiratoria acuta (ARF). Si osserva reclutamento di neutrofili nei capillari alveolari e formazione di membrane ialine. I neutrofili rilasciano chemochine (che richiamano istiociti), producono ROS, proteasi, leucotrieni, fattore di attivazione piastrinica, prostaglandine e altre molecole che danneggiano le barriere tra capillari e spazi aerei. Gli alveoli e l’interstizio si riempiono di proteine, detriti cellulari e liquido, con distruzione del surfattante, collasso alveolare e mismatch ventilazione/perfusione.

L’ARDS determina grave ipossiemia refrattaria all’ossigenoterapia. I criteri diagnostici comprendono:

– Opacità bilaterali alla RX non spiegabili da versamento, atelettasia o noduli.

– PaO2/FiO2 ?200 mmHg.

– Assenza di evidenza clinica di aumentata pressione atriale sinistra o insufficienza cardiaca (PCWP <18 mmHg). Una pressione di incuneamento capillare polmonare >18 mmHg orienta invece verso edema polmonare cardiogeno.

Secondo la “Definizione di Berlino 2012” l’ARDS si classifica in:

– Lieve: PaO2/FiO2 ?200 mmHg.

– Moderata: PaO2/FiO2 ?100 mmHg.

– Grave: PaO2/FiO2 ?100 mmHg.


59 di 64 Domande

Una paziente di 58 anni si presenta presso il reparto di nutrizione clinica. La donna presenta BMI 20,9, circonferenza vita 88 cm, analisi ematochimiche (in allegato) in cui si presenta colesterolo LDL fuori range e glicemia a digiuno elevata.

Per il paziente diabetico è essenziale assumere cibi a basso indice glicemico. Qual è tra i seguenti alimenti quello che presenta il più basso indice glicemico?

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La risposta corretta è la A.

Il diabete è un gruppo di alterazioni caratterizzate da elevati livelli di glicemia, legati a un’alterata secrezione insulinica o a una ridotta sensibilità all’insulina. Questa alterata secrezione può variare da forme severe, in cui la produzione di insulina è nulla o quasi (diabete di tipo I, pancreasectomia), a forme intermedie modulate dall’insulino-resistenza. L’insulino-resistenza da sola non è in grado di slatentizzare un diabete mellito: serve un danno della secrezione. Le alterazioni del metabolismo del glucosio si accompagnano anche ad alterazioni del metabolismo lipidico e proteico, predisponendo a complicanze vascolari: microvascolari (rene, retina, arti inferiori) e macrovascolari (cuore, cervello, arterie periferiche). Il diabete si classifica in due tipologie principali: diabete mellito di tipo I (insulino-dipendente), con cause immuno-mediate o idiopatiche; diabete mellito di tipo II (non insulino-dipendente), malattia metabolica caratterizzata da iperglicemia in un contesto di insulino-resistenza e relativa deficienza insulinica, che nella maggior parte dei casi non richiede terapia insulinica. Esiste anche il diabete gestazionale, che si manifesta in gravidanza e regredisce dopo il parto. Tra le forme secondarie: pancreasectomia (oggi non più praticata nelle pancreatiti, ma solo nei tumori), patologie del pancreas esocrino (es. pancreatite), patologie endocrine (acromegalia, sindrome di Cushing, feocromocitoma, poiché l’insulina è l’unico ormone ipoglicemizzante), tossicità da farmaci o sostanze (glucocorticoidi, tiazidici, ecc.). Il diabete può progredire a lungo senza sintomi. Si calcola che, a fronte di una prevalenza diagnosticata del 4%, un ulteriore 4% rimane non diagnosticato. Per la diagnosi: glicemia a digiuno ?126 mg/dl in due misurazioni, glicemia random >200 mg/dl in presenza di sintomi (poliuria, polidipsia, nicturia), curva da carico con 75 g di glucosio (diagnosi se glicemia >200 mg/dl a 2 ore). Prima del test, la glicemia basale deve essere <126 mg/dl. Il test va eseguito in pazienti non ricoverati, in buone condizioni cliniche, dopo dieta abituale (non ridotta in carboidrati), a digiuno dalla mezzanotte, senza febbre, stress o fumo. Indicazioni alla curva da carico: glicemia alterata a digiuno (100–125 mg/dl), familiarità per diabete dai 30-40 anni, obesità, complicanze cardiovascolari (TIA, angina, claudicatio), soprattutto se obesi e fumatori, infezioni urinarie o cutanee ricorrenti con glicemia alterata. Il 90% dei casi è di tipo II, storicamente detto diabete dell’adulto (esordio >40 anni), ma oggi è sempre più precoce (anche a 18 anni), correlato all’obesità, in particolare infantile (Italia con alta prevalenza, soprattutto nel centro-sud). Nei gemelli monozigoti la concordanza è ~100% nel tipo II, mentre nel tipo I, pur avendo componente genetica, è solo del 50% per il ruolo di fattori ambientali. Anche nei monozigoti separati alla nascita la concordanza del tipo II rimane elevata, a dimostrazione della forte componente genetica, ancora non del tutto chiarita.


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Alcuni elementi della tavola periodica presentano più isotopi, che differiscono tra loro per numero di:














La risposta corretta è la D
Alcuni elementi della tavola periodica presentano più isotopi, che differiscono tra loro per numero di neutroni. Gli isotopi sono varianti dello stesso elemento chimico che hanno lo stesso numero di protoni ma un diverso numero di neutroni nel nucleo. Questo porta a una differenza nella massa atomica degli isotopi, pur mantenendo le stesse proprietà chimiche, poiché il numero di protoni, che determina l'identità dell'elemento, rimane invariato. Ad esempio, il carbonio ha due isotopi stabili, il carbonio-12 e il carbonio-13, che hanno rispettivamente 6 e 7 neutroni. La presenza di più isotopi è un fenomeno comune per molti elementi nella tavola periodica e ha implicazioni importanti in diversi campi, come la chimica, la fisica e la geologia, dove gli isotopi vengono utilizzati per datazioni radiometriche e studi ambientali.

61 di 64 Domande

Quale dei seguenti composti si forma in seguito alla protonazione dell'ammoniaca?














La risposta corretta è la A
La domanda chiede quale composto si forma in seguito alla protonazione dell'ammoniaca e la risposta corretta è l'ione ammonio. Quando l'ammoniaca (NH?) subisce una protonazione, un protone (H?) si lega al suo atomo di azoto, formando l'ione ammonio (NH??). Questo processo avviene perché l'azoto nell'ammoniaca ha un doppietto elettronico non condiviso che può facilmente accettare un protone, trasformando la molecola neutra in un catione. L'ione ammonio è un esempio di acido di Lewis, dove l'ammoniaca funge da base di Lewis donando il suo doppietto elettronico per formare un legame dativo con il protone. Questo cambiamento di struttura è accompagnato da un cambiamento nella carica della specie chimica, da neutra a positiva, e l'ione risultante è comunemente trovato in molti sali ammonici.

62 di 64 Domande

Una soluzione acquosa viene modificata in modo da variare il pH da 4 a 6. Nella nuova soluzione, la concentrazione degli ioni H+:














La risposta corretta è la C
Una soluzione acquosa viene modificata in modo da variare il pH da 4 a 6; nella nuova soluzione, la concentrazione degli ioni H? diminuisce di cento volte. Il pH è una misura logaritmica della concentrazione degli ioni idrogeno (H?) in una soluzione, definito come pH = -log[H?]. Quando il pH di una soluzione aumenta, significa che la concentrazione degli ioni H? diminuisce. Un aumento di due unità di pH, come da 4 a 6, corrisponde a una diminuzione della concentrazione degli ioni H? di 10² volte, ovvero cento volte, poiché ogni unità di pH rappresenta una variazione di dieci volte nella concentrazione di H?. Pertanto, un passaggio da un pH di 4 a un pH di 6 implica una riduzione della concentrazione degli ioni H? da 10?? M a 10?? M, confermando che la concentrazione diminuisce di cento volte.

63 di 64 Domande

Viene riscontrato il seguente quadro radiologico in una donna di 30 anni, che è stata sottoposta ad una TC total body in seguito ad un incidente stradale. Cosa mostra la TC?

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La risposta corretta è la B

Nell'immagine (a) la TC ha evidenziato enfisema sottocutaneo delle palpebre destre (freccia). Nell'immagine (b) è stato osservato enfisema nell’orbita destra (cerchio). È stato inoltre riscontrato enfisema sottocutaneo nell’area della guancia (freccia). Non vi era presenza evidente di aria nello spazio intracranico né fratture della parete o del pavimento orbitario.


64 di 64 Domande

La signora Boggi, una donna di 70 anni, si reca dal medico curante, il Dott. Candi, lamentando dolore al braccio, insorto dopo essere scivolata sul ghiaccio, cadendo in avanti sulle sue mani. Quale è la diagnosi radiologica?

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La risposta corretta è la D.

Dalla radiografia mostrata si può apprezzare una frattura a tutto spessore carico della porzione meta-epifisaria distale del radio, evidenziabile come una stria di radiotrasparenza che interrompe la corticale ossea, probabilmente provocata da un arto iper-esteso verso l’ esterno che cerca di parare una caduta: si tratta di una frattura completa, spostata e angolata dorsalmente a livello del radio distale. Quando tale tipo di frattura si associa alla frattura anche dello stiloide ulnare si parla di frattura di Colles. Le altre strutture ossee in esame indicate nelle opzioni non appaiono interessate da eventi fratturativi-traumatici (le risposte A, B, C ed E non sono corrette)


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