Simulazione

Cliccando in alto a destra sul pulsante 2 è possibile "Consegnare", "Salvare e Interrompere", "Salvare e Continuare" il compito.

1 di 62 Domande

Se per ipotesi si ha 0 < x < y < 1 allora:














La risposta corretta è la B
Se per ipotesi si ha 0 < x < y < 1 allora x*y > x. Questa affermazione è corretta perché, partendo dal presupposto che x e y siano entrambi numeri positivi minori di 1, moltiplicare x per y, che è maggiore di x, produce un risultato che è più vicino a zero rispetto a x stesso, ma ancora maggiore di x. Questo accade perché la moltiplicazione di due numeri frazionari (entrambi minori di 1) riduce il valore complessivo del prodotto rispetto al maggiore dei due fattori, ma non rispetto al minore. In altre parole, x*y è più piccolo di y ma più grande di x, poiché y è maggiore di x e il prodotto x*y si avvicina a x mantenendosi comunque superiore a esso.

2 di 62 Domande

Un'accelerazione dal punto di vista dimensionale, è:














La risposta corretta è la D
Un'accelerazione dal punto di vista dimensionale è Lunghezza/(tempo)². Questa risposta è corretta perché l'accelerazione è definita come la variazione della velocità rispetto al tempo. La velocità stessa è una grandezza che si misura in termini di lunghezza per unità di tempo, ovvero Lunghezza/tempo. Quando calcoliamo l'accelerazione, stiamo considerando come questa velocità cambia nel tempo, quindi dividiamo la velocità per un'ulteriore unità di tempo, portando alla dimensione Lunghezza/(tempo)². In termini di analisi dimensionale, questo si riflette nei simboli delle unità di misura del Sistema Internazionale, dove la lunghezza è espressa in metri (m) e il tempo in secondi (s), quindi l'unità di misura dell'accelerazione è m/s². Questo ci permette di comprendere come l'accelerazione non solo descrive quanto velocemente cambia la velocità, ma anche come varia in relazione alla distanza percorsa nel tempo, rendendo la dimensione Lunghezza/(tempo)² una rappresentazione accurata.

3 di 62 Domande

Gli anticorpi sono prodotti da:














La risposta corretta e' la '

plasmacellule

'.


4 di 62 Domande

Se si volesse riprendere delle immagini per un documentario in cui far vedere i cromosomi in movimento durante la divisione cellulare, sarebbe necessario utilizzare:














La risposta corretta e' la '

il microscopio ottico perchè il preparato è vivo

'.


5 di 62 Domande

L' oogenesi, intesa come intero processo meiotico dall' oogonio diploide all' ovulo aploide, normalmente nella donna:














La risposta corretta e' la '

si interrompe dalla nascita alla pubertà

'.


6 di 62 Domande

Nessun minerale è animato – qualche esistente è animato – dunque .............................. non è minerale. S’individui il CORRETTO COMPLETAMENTO del sillogismo:














La risposta corretta e' la '

qualche esistente

'.


7 di 62 Domande

Quale complicanza clinica NON si riscontra nell'IRC terminale?














La risposta corretta è la B

Nell’IRC terminale non si riscontra come complicanza l’artrite. La malattia renale cronica è classificata in 5 stadi: Stadio 1: velocità di filtrazione glomerulare normale (?90 mL/min/1,73 m²) con albuminuria persistente o malattia renale strutturale o ereditaria; Stadio 2: 60-89 mL/min/1,73 m²; Stadio 3a: 45-59 mL/min/1,73 m²; Stadio 3b: 30-44 mL/min/1,73 m²; Stadio 4: 15-29 mL/min/1,73 m²; Stadio 5: <15 mL/min/1,73 m². La velocità di filtrazione glomerulare può essere stimata tramite l’equazione CKD-EPI: 141 × (creatinina sierica)^-1,209 × 0,993^età, moltiplicata per 1,018 se donna e 1,159 se afroamericano (1,1799 per donne afroamericane). Questo calcolo è poco accurato negli anziani sedentari, obesi o molto magri. In alternativa, si può usare l’equazione di Cockcroft-Gault per stimare la clearance della creatinina, che tende a sovrastimare del 10-40%. Le complicanze comprendono quelle neurologiche (neuropatia periferica), ematologiche (anemia da ridotta produzione di eritropoietina), scheletriche (osteodistrofia, risposte C-D-E errate) e pericardite nel 20% dei pazienti con insufficienza renale (risposta A errata).


8 di 62 Domande

Nella brucellosi acuta qual e' il titolo minimo per la diagnosi:














La risposta corretta è la C.

La brucellosi (nota anche come "febbre ondulante", "febbre mediterranea" o "febbre maltese") è un’infezione zoonotica trasmessa all’uomo da animali infetti (bovini, ovini, caprini, cammelli, suini o altri) attraverso l’ingestione di prodotti alimentari non pastorizzati, in particolare lattiero-caseari, oppure per contatto diretto con tessuti o fluidi contaminati. Va sospettata in pazienti con febbre, malessere, sudorazione notturna e artralgie in presenza di esposizione epidemiologica significativa, come consumo di prodotti caseari non pastorizzati, contatto con animali in aree endemiche o esposizione professionale. Una diagnosi presuntiva può essere formulata sulla base di:

  • titolo anticorpale totale anti-Brucella ?1:160 mediante test di agglutinazione in provetta standard su siero prelevato dopo l’insorgenza dei sintomi;
  • rilevazione del DNA di Brucella in un campione clinico tramite reazione a catena della polimerasi (PCR).

9 di 62 Domande

Due cariche elettriche uguali ed opposte si trovano ad una distanza D. Quanto vale il potenziale elettrico nel punto di mezzo tra le due cariche?














La risposta corretta e' la '

zero

'.


10 di 62 Domande

Per il suo acquario Michele ha acquistato 50 pesci fra neon, guppy, black angel e clown loach. 46 non sono guppy, 33 non sono clown loach e i neon sono uno in più dei black angel. Quanti sono i neon?














La risposta corretta è la D
Michele ha acquistato 50 pesci fra neon, guppy, black angel e clown loach e la risposta corretta è che ci sono 15 neon. Per determinare il numero di neon, iniziamo con le informazioni fornite: ci sono 50 pesci in totale, 46 non sono guppy, il che significa che ci sono 4 guppy. Inoltre, 33 non sono clown loach, quindi ci sono 17 clown loach. Sappiamo anche che i neon sono uno in più dei black angel. Se indichiamo con N il numero di neon e con B il numero di black angel, possiamo scrivere l'equazione N = B + 1. Poiché il totale dei pesci è dato dalla somma di neon, guppy, black angel e clown loach, possiamo scrivere l'equazione N + B + 4 + 17 = 50. Semplificando, otteniamo N + B = 29. Sostituendo N = B + 1 nell'equazione, abbiamo (B + 1) + B = 29, che semplifica a 2B + 1 = 29. Risolvendo per B, otteniamo B = 14. Pertanto, N = B + 1 = 14 + 1 = 15, quindi ci sono 15 neon.

11 di 62 Domande

Quale tra le seguenti affermazioni sui trigliceridi è corretta?














La risposta corretta e' la '

Possono contenere acidi grassi saturi e insaturi nella stessa molecola.

'.


12 di 62 Domande

Quale funzione è tipica del tRNA?














La risposta corretta e' la '

Trasporto di amminoacidi

'.


13 di 62 Domande

Una bombola che contiene inizialmente 100 mol di gas idrogeno alla pressione di 4x105 Pa registra, dopo l’uso, una pressione pari a 105Pa. Indicare quante moli di idrogeno sono state consumate:














La risposta corretta è la C
Una bombola che contiene inizialmente 100 mol di gas idrogeno alla pressione di 4x10? Pa registra, dopo l'uso, una pressione pari a 10? Pa; la quantità di moli di idrogeno consumate è 75 mol. Questa risposta è corretta poiché si basa sull'applicazione della legge dei gas ideali, che afferma che il prodotto della pressione e del volume di un gas è proporzionale al numero di moli e alla temperatura (PV = nRT). In questo caso, assumendo che il volume della bombola e la temperatura rimangano costanti, la pressione iniziale di 4x10? Pa si riduce a 10? Pa, il che rappresenta un quarto della pressione iniziale. Poiché la pressione è direttamente proporzionale al numero di moli, anche il numero di moli rimanenti sarà un quarto di quelle iniziali. Pertanto, se inizialmente vi erano 100 mol, alla pressione ridotta di 10? Pa ne rimangono 25 mol, il che significa che 75 mol di idrogeno sono state consumate.

14 di 62 Domande

In figura è rappresentato uno schema della sequenza genica che costituisce l’operone Lac (sequenza genica che regola la produzione delle lattasi) dei procarioti. Si tratta di una sequenza regolatrice che determina la produzione di lattasi, quando?

product image













La risposta corretta è la B

La domanda chiede quando l’operone lac, sequenza regolatrice della produzione di lattasi, induce l’espressione: la risposta corretta è “Quando è presente lattosio nel mezzo di coltura”. Nel sistema lac dei procarioti, in assenza di lattosio il repressore LacI si lega all’operatore e impedisce all’RNA polimerasi di trascrivere i geni lacZYA; quando è presente lattosio, una parte viene isomerizzata in allolattosio che funge da induttore legandosi a LacI, causandone il distacco dall’operatore e consentendo l’avvio della trascrizione, inclusa la sintesi di ?-galattosidasi (lattasi). L’espressione è massima se il glucosio è basso perché il complesso cAMP-CAP facilita il reclutamento dell’RNA polimerasi, ma la condizione chiave che rimuove la repressione è la presenza di lattosio. In sintesi, il lattosio segnala alla cellula di esprimere gli enzimi necessari al suo metabolismo attivando l’operone lac.


15 di 62 Domande

Quale fra le seguenti affermazioni riguardanti il diagramma di stato dell’anidride carbonica (CO2) è corretta?














La risposta corretta e' la '

Le curve rappresentano i luoghi in cui coesistono due stati della materia all’equilibrio

'.


16 di 62 Domande

“Tutti i chirurghi sono laureati, Enea è laureato, tutti i chirurghi sono precisi”.
In base alle precedenti affermazioni, quale delle seguenti è necessariamente vera? 














La risposta corretta e' la '

Nessun chirurgo è laureato e poco preciso 

'.


17 di 62 Domande

L’energia di prima ionizzazione del magnesio 12Mg è superiore a quella dell’alluminio 13Al.
Qual è il motivo di questo comportamento?














La risposta corretta è la A
L'energia di prima ionizzazione del magnesio 12Mg è superiore a quella dell'alluminio 13Al perché rimuovendo un elettrone dall'alluminio si ottiene uno ione con un sottolivello pieno. Questo comportamento può essere spiegato considerando la configurazione elettronica di entrambi gli elementi. Il magnesio ha una configurazione elettronica di [Ne] 3s², mentre l'alluminio ha [Ne] 3s² 3p¹. Quando si rimuove un elettrone dal magnesio, si sottrae un elettrone da un orbitale s completamente occupato, che è più stabile e quindi richiede più energia. D'altra parte, rimuovere un elettrone dall'alluminio significa sottrarre un elettrone dal sottolivello p, che porta a una configurazione più stabile con un sottolivello s pieno e un sottolivello p vuoto. Questo rende l'energia di ionizzazione dell'alluminio più bassa rispetto al magnesio, poiché la rimozione dell'elettrone dall'alluminio porta a una configurazione elettronica più stabile.

18 di 62 Domande

A 60 °C, il prodotto ionico dell’acqua (Kw) ha un valore pari a 9,5⋅10−14
A questa temperatura l’acqua pura: 














La risposta corretta è la C
A 60 °C, il prodotto ionico dell’acqua (Kw) ha un valore pari a 9,5·10?¹? e a questa temperatura l’acqua pura avrà pH minore di 7 e sarà neutra. A temperature diverse da 25 °C, il valore di Kw cambia, influenzando il pH neutro dell'acqua. A 25 °C, Kw è 1,0·10?¹? e il pH neutro è 7. Tuttavia, a 60 °C, Kw aumenta a 9,5·10?¹?, indicando una maggiore ionizzazione dell'acqua. Il pH neutro è calcolato come -log(?Kw), quindi a 60 °C diventa circa 6,63. Anche se il pH è inferiore a 7, l'acqua è ancora neutra perché le concentrazioni di H? e OH? sono uguali. Questo dimostra che la neutralità dipende dall'equilibrio delle concentrazioni di ioni H? e OH? e non da un valore fisso di pH.

19 di 62 Domande

Se una beuta viene riempita completamente con acqua a 4 °C, ha un peso di 240 g mentre se viene riempita completamente con glicole etilenico a 37 °C ha un peso di 260 g.Sapendo che la beuta pesa 40 g, qual è la densità del glicole etilenico a 37 °C, espressa in  g/cm3














La risposta corretta è la D
La densità del glicole etilenico a 37 °C, espressa in g/cm³, è 1,10. Per determinare la densità del glicole etilenico, dobbiamo prima calcolare il volume della beuta. Quando la beuta è riempita con acqua a 4 °C, il peso totale è di 240 g, ma poiché la beuta stessa pesa 40 g, il peso dell'acqua è 200 g. Dato che la densità dell'acqua a 4 °C è 1 g/cm³, il volume della beuta è di 200 cm³. Quando la beuta è riempita con glicole etilenico a 37 °C, il peso totale è di 260 g, quindi il peso del glicole è 220 g. Conoscendo il volume della beuta, possiamo calcolare la densità del glicole etilenico dividendo il peso del glicole (220 g) per il volume della beuta (200 cm³), ottenendo così una densità di 1,10 g/cm³.

20 di 62 Domande

Una regola di elaborazione trasforma l'ottupla (8, 6, 4, 5, 2, 9, 1, 7) in (6, 8, 4, 5, 2, 9, 1, 7) e quest'ultima in (6, 4, 8, 5, 2, 9, 1, 7). Individuare l'ottupla successiva secondo la stessa regola 














La risposta corretta è la A
La domanda chiede di individuare l'ottupla successiva secondo una regola di elaborazione, partendo da (8, 6, 4, 5, 2, 9, 1, 7) e arrivando a (6, 4, 5, 8, 2, 9, 1, 7), con la risposta corretta che è (6, 4, 5, 8, 2, 9, 1, 7). La regola di elaborazione consiste nello spostare il primo elemento dell'ottupla alla posizione immediatamente successiva in ogni passo, mantenendo inalterato l'ordine degli altri elementi. Nel primo passo, l'8 viene spostato in seconda posizione, risultando in (6, 8, 4, 5, 2, 9, 1, 7). Nel secondo passo, l'8 viene nuovamente spostato in avanti, questa volta in terza posizione, portando a (6, 4, 8, 5, 2, 9, 1, 7). Continuando con questa logica, nel passo successivo l'8 viene spostato ulteriormente in avanti, raggiungendo la quarta posizione, e l'ottupla diventa (6, 4, 5, 8, 2, 9, 1, 7), che è la risposta corretta.

21 di 62 Domande

Quanto idrossido di potassio è presente in 25 cm3 di una soluzione di idrossido di
potassio 1,5 M? “Si assuma massa atomica relativa: H = 1; O = 16; K = 39”














La risposta corretta è la A
La quantità di idrossido di potassio presente in 25 cm³ di una soluzione di idrossido di potassio 1,5 M è 2,1 g. Per trovare la massa di KOH in soluzione, dobbiamo prima calcolare il numero di moli di KOH presenti. La molarità (M) è definita come moli di soluto per litro di soluzione, quindi in 25 cm³ (che corrispondono a 0,025 L) di una soluzione 1,5 M ci sono 1,5 mol/L × 0,025 L = 0,0375 mol di KOH. La massa molare del KOH si calcola sommando le masse atomiche dei suoi componenti: K (39) + O (16) + H (1) = 56 g/mol. Moltiplicando il numero di moli per la massa molare otteniamo la massa di KOH: 0,0375 mol × 56 g/mol = 2,1 g. Pertanto, la risposta corretta è 2,1 g.

22 di 62 Domande

Nelle prime 10 partite del campionato una squadra ha segnato il seguente numero di
reti:
 0 0 1 1 2 2 2 3 5 6
 Qual è la somma di media, mediana e moda delle reti segnate nelle dieci partite? 














La risposta corretta è la B
Nelle prime 10 partite del campionato una squadra ha segnato il seguente numero di reti: 0 0 1 1 2 2 2 3 5 6. Qual è la somma di media, mediana e moda delle reti segnate nelle dieci partite? La risposta corretta è 6,2. La media si calcola sommando tutte le reti segnate e dividendo per il numero di partite: (0+0+1+1+2+2+2+3+5+6)/10 = 2,2. La mediana è il valore centrale di un insieme ordinato, e dato che ci sono 10 valori, si trova facendo la media dei due valori centrali: (2+2)/2 = 2. La moda è il valore che appare più frequentemente, che in questo caso è 2, poiché è ripetuto tre volte. Sommando media, mediana e moda otteniamo 2,2 + 2 + 2 = 6,2, confermando che la risposta è corretta.

23 di 62 Domande

Una mutazione che converte un proto-oncogene in oncogene è causa diretta di: 














La risposta corretta e' la '

Cancro 

'.


24 di 62 Domande

Priscilla è nata il 12 aprile, di domenica. Nicola è nato nello stesso anno, anche lui di domenica.
Determinare quale dei seguenti giorni può essere il compleanno di Nicola. 














La risposta corretta è la D
Priscilla è nata il 12 aprile, di domenica, e Nicola è nato nello stesso anno, anche lui di domenica; il compleanno di Nicola può essere il 10 maggio. Per determinare la data possibile del compleanno di Nicola, bisogna considerare che un anno normale ha una sequenza settimanale che si ripete ogni 7 giorni. Dato che il 12 aprile è domenica, aggiungendo 7 giorni si arriva al 19 aprile, un'altra domenica. Continuando a sommare intervalli di 7 giorni, si scopre che anche il 10 maggio cade di domenica, poiché 10 maggio è 28 giorni dopo il 12 aprile (4 settimane esatte). Questo calcolo conferma che il 10 maggio è una delle possibili date di nascita di Nicola, dato che cade nello stesso giorno della settimana in cui è nata Priscilla.

25 di 62 Domande

Quale dei seguenti liquidi è miscibile con un egual volume di acqua?  














La risposta corretta e' la '

Alcol metilico

'.


26 di 62 Domande

Tra l'atomo neutro Ne e lo ione Na+ è: 














La risposta corretta e' la '

 Più piccolo lo ione Na+ 

'.


27 di 62 Domande

L’analisi del cariotipo di una cellula che si trova in metafase mitotica consente di evidenziare:














La risposta corretta e' la '

Le anomalie di numero o di struttura dei cromosomi

'.


28 di 62 Domande

Nelle cellule della mucosa uterina della donna:  














La risposta corretta e' la '

Il numero di cromosomi presenti è 46 

'.


29 di 62 Domande

Una sola delle seguenti affermazioni a proposito del legame covalente N O N è corretta. Quale?














La risposta corretta e' la '

Non è direzionale

'.


30 di 62 Domande

Se un neurone riceve due segnali, entrambi al di sotto del livello soglia ma distanziati da un brevissimo intervallo di tempo:














La risposta corretta è la C
Se un neurone riceve due segnali sub-soglia separati da un brevissimo intervallo di tempo, non trasmette alcun segnale. L’innesco del potenziale d’azione all’axon hillock richiede il raggiungimento di una soglia: i potenziali postsinaptici eccitatori sub-soglia sono graduali e decadono rapidamente con la costante di tempo di membrana. Se i due eventi sono distanziati, la depolarizzazione residua del primo è già in gran parte svanita quando arriva il secondo, per cui la sommazione temporale non è sufficiente a superare la soglia. Poiché il potenziale d’azione è un evento “tutto-o-nulla”, senza soglia raggiunta non si genera alcun treno di impulsi. In assenza di potenziale d’azione non c’è propagazione lungo l’assone e quindi non viene trasmesso alcun segnale.

31 di 62 Domande

 A 0° C, e alla pressione di 1 atmosfera, due moli di gas N2














La risposta corretta è la B
A 0° C e alla pressione di 1 atmosfera, due moli di gas N? occupano un volume di poco meno di 45 litri. Questo risultato si può spiegare utilizzando la legge dei gas ideali, PV = nRT, dove P è la pressione, V è il volume, n è il numero di moli, R è la costante universale dei gas e T è la temperatura in Kelvin. A 0°C, che corrisponde a 273,15 K, e con una pressione di 1 atm, la costante R assume il valore di 0,0821 L·atm/(mol·K). Inserendo questi valori nell'equazione, V = (nRT)/P, otteniamo V = (2 mol × 0,0821 L·atm/(mol·K) × 273,15 K) / 1 atm, che risulta in un volume di circa 44,8 litri. Questo calcolo conferma che due moli di gas N? occupano poco meno di 45 litri in queste condizioni standard di temperatura e pressione.

32 di 62 Domande

L'emoglobina sta al Fe come la clorofilla sta al














La risposta corretta e' la '

Mg

'.


33 di 62 Domande

Una nmole corrisponde a:














La risposta corretta e' la '

10-3 micromoli

'.


34 di 62 Domande

Il rettangolo della figura seguente ha dimensioni a e b, con a maggiore di b. Quanto deve valere x affinché l’area del parallelogrammo ombreggiato sia uguale all’area della rimanente parte?

product image













La risposta corretta è la C
Il rettangolo della figura seguente ha dimensioni a e b, con a maggiore di b. Quanto deve valere x affinché l’area del parallelogrammo ombreggiato sia uguale all’area della rimanente parte? La risposta corretta è a/2. La spiegazione è la seguente: consideriamo il rettangolo con dimensioni a e b e un parallelogrammo all'interno che condivide la base a con il rettangolo. Per ottenere che l'area del parallelogrammo sia uguale all'area restante del rettangolo, dobbiamo dividere l'area totale del rettangolo, che è a*b, in due parti uguali. L'area del parallelogrammo è data da base per altezza, quindi a*x. Per avere a*x = a*b/2, l'altezza x deve essere b/2, poiché dividendo entrambi i membri per a otteniamo x = b/2. Tuttavia, se il parallelogrammo è stato disegnato con l'altezza parallela al lato maggiore, allora x deve essere a/2 per mantenere l'uguaglianza tra le aree, considerando che l'altezza dell'area ombreggiata è parallela al lato b.

35 di 62 Domande

Indicare la formula dell'acido ortofosforico:














La risposta corretta è la D
La formula dell'acido ortofosforico è H?PO?. L'acido ortofosforico, noto anche come acido fosforico, è un acido inorganico triprotico, il che significa che può donare tre ioni idrogeno (H?) in soluzione. La sua formula chimica H?PO? riflette la presenza di tre atomi di idrogeno, un atomo di fosforo e quattro atomi di ossigeno. La struttura molecolare dell'acido ortofosforico vede il fosforo centrale legato a quattro ossigeni, di cui uno è legato tramite un doppio legame, e gli altri tre sono legati tramite legami singoli con atomi di idrogeno. Questa configurazione conferisce all'acido ortofosforico le sue proprietà chimiche, tra cui la capacità di agire come un acido moderato in soluzione acquosa, rendendolo utile in vari processi industriali e applicazioni quotidiane come additivo alimentare e agente di pulizia.

36 di 62 Domande

Un sasso lasciato cadere da 20 cm di altezza produce sulla sabbia una buca di profondità 3 mm. Se lo stesso sasso è lasciato cadere da un’altezza doppia produrrà una buca profonda (circa):














La risposta corretta è la E
Un sasso lasciato cadere da 20 cm di altezza produce sulla sabbia una buca di profondità 3 mm, se lo stesso sasso è lasciato cadere da un’altezza doppia produrrà una buca profonda circa 6 mm. Questa risposta è corretta perché l'energia potenziale gravitazionale di un oggetto è direttamente proporzionale all'altezza da cui viene lasciato cadere, secondo la formula E_p = mgh, dove m è la massa del sasso, g è l'accelerazione gravitazionale e h è l'altezza. Quando l'altezza viene raddoppiata, l'energia potenziale raddoppia, e quindi, in assenza di altre forze dissipative significative, l'energia cinetica al momento dell'impatto con la sabbia sarà anch'essa raddoppiata. Questo implica che la capacità del sasso di penetrare nella sabbia sarà maggiore, portando a una buca più profonda. Poiché la profondità della buca è proporzionale all'energia cinetica al momento dell'impatto, raddoppiando l'altezza, la profondità della buca raddoppia anch'essa, passando da 3 mm a circa 6 mm.

37 di 62 Domande

Due lampadine costruite per funzionare in corrente continua ed alla differenza di potenziale di 9 volt, vengono erroneamente collegate in serie (invece che in parallelo) e poi collegate ad una batteria che eroga 9 volt. L'intensità della luce da esse emessa in questa errata configurazione… :














La risposta corretta è la E
Due lampadine costruite per funzionare in corrente continua ed alla differenza di potenziale di 9 volt, vengono erroneamente collegate in serie (invece che in parallelo) e poi collegate ad una batteria che eroga 9 volt. L'intensità della luce da esse emessa in questa errata configurazione è circa la metà della normale intensità luminosa perché la corrente è dimezzata. Quando due lampadine sono collegate in serie, la tensione della batteria si divide tra le due, quindi ciascuna lampadina riceve solo 4,5 volt invece dei 9 volt per cui sono progettate. La corrente che scorre attraverso il circuito, e quindi attraverso ciascuna lampadina, è la stessa per entrambe, ma poiché la tensione è dimezzata, anche la potenza dissipata in ciascuna lampadina è ridotta. Poiché la potenza è data dal prodotto della tensione e della corrente (P = V × I), e la tensione è dimezzata, la potenza luminosa emessa da ciascuna lampadina è circa la metà di quella che emetterebbe se fosse collegata correttamente in parallelo alla tensione nominale di 9 volt. Di conseguenza, l'intensità luminosa percepita è significativamente ridotta.

38 di 62 Domande

Durante la duplicazione del DNA eucariote si formano le bolle di replica. Indicare quale enzima, tra quelli sottoelencati, determina la rottura dei legami ad idrogeno fra le basi azotate: 














La risposta corretta e' la '

Elicasi

 

'.


39 di 62 Domande

Indica qual è il comportamento di un acido in soluzione acquosa:














La risposta corretta è la D
Il comportamento di un acido in soluzione acquosa è che libera protoni. Questa affermazione si basa sulla definizione di acido secondo la teoria di Arrhenius, che descrive un acido come una sostanza in grado di aumentare la concentrazione di ioni idrogeno (H?) quando disciolta in acqua. Quando un acido si dissolve, le sue molecole si dissociano, rilasciando protoni nell'ambiente acquoso. Ad esempio, l'acido cloridrico (HCl) si dissocia in acqua liberando ioni H? e Cl?. Questa capacità di liberare protoni è ciò che conferisce agli acidi le loro proprietà caratteristiche, come il sapore aspro e la capacità di reagire con le basi per formare sali e acqua. La liberazione di protoni è anche la ragione per cui gli acidi hanno un pH inferiore a 7, poiché un'elevata concentrazione di ioni H? abbassa il pH della soluzione.

40 di 62 Domande

 Quanti sono i numeri di tre cifre (non  necessariamente  distinte ) che si possono scrivere con le cifre 2, 3 e 5?               














La risposta corretta è la D
La domanda chiede quanti sono i numeri di tre cifre che si possono scrivere con le cifre 2, 3 e 5, e la risposta corretta è 27. Per determinare il numero di combinazioni possibili, bisogna considerare che ogni cifra del numero può essere scelta in modo indipendente tra le tre cifre disponibili: 2, 3 e 5. Poiché ogni posizione (centinaia, decine, unità) può essere occupata da una delle tre cifre, il calcolo si riduce a un problema di combinazioni con ripetizione. Pertanto, il numero totale di numeri di tre cifre che si possono formare è dato da 3 (scelte per la prima cifra) moltiplicato per 3 (scelte per la seconda cifra) moltiplicato per 3 (scelte per la terza cifra), il che risulta in 3 × 3 × 3 = 27. Questo calcolo mostra che ci sono 27 numeri di tre cifre che si possono formare utilizzando le cifre 2, 3 e 5, tenendo conto che le cifre non devono necessariamente essere distinte.

41 di 62 Domande

Un pallone da calcio è racchiuso in un cilindro vuoto e termicamente isolato. Da un foro accidentale l’aria, inizialmente racchiusa nel pallone, fuoriesce e si espande fino ad occupare l’intero volume a disposizione. La temperatura dell’aria è cambiata durante il processo di sgonfiamento?














La risposta corretta è la E
La temperatura dell'aria è cambiata durante il processo di sgonfiamento? No, perché la sua energia interna non è stata modificata da processi esterni. Questo fenomeno è un esempio di espansione adiabatica libera, in cui un gas si espande in un volume più grande senza scambio di calore con l'ambiente circostante, poiché il sistema è termicamente isolato. In un'espansione adiabatica libera, non viene compiuto lavoro sull'ambiente e non c'è trasferimento di calore, quindi l'energia interna del gas, che dipende solo dalla temperatura per un gas ideale, rimane costante. Di conseguenza, la temperatura del gas non cambia durante questo processo. È importante notare che questa analisi presuppone che il gas si comporti idealmente e che non ci siano altri fattori esterni che influenzino il sistema.

42 di 62 Domande

Secondo Arrhenius una base:














La risposta corretta e' la ' è una sostanza che libera ioni idrossido in soluzione acquosa '.


43 di 62 Domande

Quale delle seguenti coppie di molecole è tale per cui un membro della coppia può stabilire interazioni dipolo permanente – dipolo permanente con l’ altro membro?














La risposta corretta è la D
La coppia di molecole HCl e CHCl? può stabilire interazioni dipolo permanente-dipolo permanente. Questa affermazione è corretta perché entrambe le molecole possiedono un momento di dipolo permanente. L'acido cloridrico (HCl) è una molecola polare a causa della differenza di elettronegatività tra l'atomo di idrogeno e l'atomo di cloro, che porta a una distribuzione asimmetrica della densità elettronica. Allo stesso modo, il cloroformio (CHCl?) è una molecola polare poiché la disposizione tetraedrica degli atomi di cloro intorno al carbonio centrale non bilancia completamente i momenti di dipolo individuali, risultando in un dipolo netto. Quando queste molecole si avvicinano, i loro dipoli permanenti possono interagire, generando forze di attrazione dipolo-dipolo, che sono tipiche delle interazioni fra molecole polari. Queste interazioni sono più forti rispetto alle forze di dispersione di London, che si verificano tra molecole non polari, e contribuiscono a proprietà fisiche come i punti di ebollizione e fusione.

44 di 62 Domande

Si definisce “ amminoacido essenziale” un amminoacido:














La risposta corretta è la D
Un amminoacido essenziale è un amminoacido che non può essere sintetizzato da un dato organismo. Gli amminoacidi essenziali devono essere assunti attraverso la dieta perché l'organismo non ha la capacità biochimica di produrli autonomamente a partire da altri composti. Questo è particolarmente rilevante per gli esseri umani, che non possono sintetizzare otto dei venti amminoacidi standard: isoleucina, leucina, lisina, metionina, fenilalanina, treonina, triptofano e valina, mentre per i bambini anche l'istidina è considerata essenziale. La sintesi degli amminoacidi non essenziali avviene tramite processi metabolici come la transaminazione, ma gli amminoacidi essenziali devono essere forniti attraverso fonti proteiche alimentari come carne, pesce, uova e legumi. Questo concetto è fondamentale in nutrizione e dietetica per assicurare che le diete siano bilanciate e contengano tutti gli amminoacidi necessari per la sintesi proteica e il mantenimento delle funzioni corporee.

45 di 62 Domande

Quale delle seguenti sostanze è un amminoacido?














La risposta corretta è la D
La sostanza che è un amminoacido è la glicina. Gli amminoacidi sono i mattoni fondamentali delle proteine e sono composti organici caratterizzati dalla presenza di un gruppo amminico (-NH?) e un gruppo carbossilico (-COOH) legati allo stesso atomo di carbonio, noto come carbonio alfa. La glicina è l'amminoacido più semplice e unico tra gli amminoacidi proteogenici poiché ha un atomo di idrogeno come catena laterale, rendendola achirale. Questa semplicità strutturale le conferisce una flessibilità maggiore rispetto ad altri amminoacidi, permettendole di adattarsi facilmente a diverse conformazioni proteiche. La glicina svolge vari ruoli biologici, inclusa la partecipazione alla sintesi di porfirine, purine e altri amminoacidi. La sua presenza nelle proteine è essenziale per la formazione di strutture come le eliche alfa e i foglietti beta, contribuendo alla stabilità e alla funzionalità delle proteine stesse.

46 di 62 Domande

Si consideri una sostanza pura, il suo punto di fusione:














La risposta corretta e' la ' corrisponde alla stessa temperatura del punto di solidificazione '.


47 di 62 Domande

Un bambino di 2 anni di origine africana si presenta con tumefazioni dolorose della mani e piedi. Dati di laboratorio mettono in evidenza una emoglobina di 9g/dl, una conta dei globuli bianchi di 11500/mm3 ed una conta delle piastrine di 250000/mm3. Quale dei seguenti esami di laboratorio dara' supporto alla tua diagnosi?














La risposta corretta è la B

Il quadro clinico descritto è compatibile con anemia falciforme o drepanocitosi, un’emoglobinopatia caratterizzata dalla produzione di catene globiniche quantitativamente normali ma qualitativamente alterate. La causa della deformazione dei globuli rossi è una sostituzione amminoacidica (Glu ? Val) che favorisce l’aggregazione delle molecole di Hb con formazione di polimeri simili a pali nel citoplasma eritrocitario. La polimerizzazione, che avviene soprattutto nello stato deossigenato, determina deformazione e la caratteristica forma a falce dei globuli rossi. Questa condizione provoca squilibri che riducono elasticità e vitalità cellulare. I globuli rossi danneggiati rappresentano il principale trigger delle crisi vaso-occlusive, responsabili di fenomeni infartuali a livello del microcircolo, che spesso si manifestano con tumefazioni dolorose di mani e piedi. La prima manifestazione clinica è l’emolisi cronica con pallore, subittero o ittero, astenia, litiasi della colecisti e segni della deplezione di ossido nitrico. A livello arterioso si osserva diatesi trombotica per disfunzione endoteliale. L’emolisi cronica rappresenta uno stato di equilibrio, interrotto più o meno frequentemente da crisi vaso-occlusive. Tra le manifestazioni vaso-occlusive, tipica è l’ostruzione dei vasi retinici, che porta a cecità parziale o totale e determina cicatrici corio-retiniche, una delle manifestazioni retiniche più comuni e patognomoniche dell’anemia falciforme. Dal punto di vista laboratoristico, si osserva riduzione dell’Hb; la diagnosi è confermata da striscio periferico, test di solubilità ed elettroforesi dell’emoglobina, che evidenzia le anomalie strutturali.


48 di 62 Domande

L'ormone antidiuretico:














La risposta corretta e' la ' agisce sulle cellule del dotto collettore e del tubulo distale del nefrone aumentando il riassorbimento di acqua '.


49 di 62 Domande

Qual è la conseguenza dell'inattivazione del cromosoma X?














La risposta corretta è la D
L’inattivazione del cromosoma X (o lyonizzazione) è un meccanismo di compensazione del dosaggio che garantisce che l’espressione complessiva dei geni X?linked sia simile in maschi (XY) e femmine (XX). Nelle cellule somatiche femminili, uno dei due cromosomi X viene silenziato precocemente nello sviluppo embrionale in modo per lo più casuale e permanente; il cromosoma inattivo si condensa formando il corpo di Barr. Il processo è mediato dall’RNA non codificante XIST, che ricopre il cromosoma destinato al silenziamento e recluta modificatori epigenetici (metilazione del DNA, deacetilazione/metilazione degli istoni, compattazione della cromatina), portando a una repressione trascrizionale stabile. La conseguenza funzionale è l’equilibrio del dosaggio: le femmine non esprimono il doppio dei prodotti genici X?linked rispetto ai maschi. Questo meccanismo ha importanti implicazioni cliniche. Poiché l’inattivazione è casuale a livello di singola cellula, le femmine sono un mosaico di cloni che esprimono alternativamente l’X materno o paterno; ciò spiega la variabilità fenotipica nelle portatrici di malattie X?linked. Se l’inattivazione è “sbilanciata” (skewed), una portatrice può manifestare sintomi clinici, per esempio miopatia in eterozigoti per distrofia muscolare di Duchenne o tendenza emorragica nelle portatrici di emofilia. Analogamente, nella sindrome di Rett (dominante X?linked), il mosaico di cellule con X mutato o normale influisce sulla gravità del quadro. Non tutti i geni sul cromosoma X sono completamente silenziati: circa il 10–15% sfugge all’inattivazione, in particolare nelle regioni pseudoautosomiche. Questo spiega il fenotipo delle aneuploidie dei cromosomi sessuali. Nella sindrome di Turner (45,X) la mancanza di un secondo X comporta una ridotta espressione dei geni che sfuggono all’inattivazione, contribuendo alle manifestazioni cliniche. Nella sindrome di Klinefelter (47,XXY), l’inattivazione degli X in eccesso limita l’aumento di dosaggio, ma l’espressione dei geni “escape” resta aumentata e sostiene il fenotipo. In ambito diagnostico, il corpo di Barr può essere osservato in citologia e lo skewing dell’inattivazione può essere valutato con saggi di metilazione. Non esiste un trattamento specifico per modulare l’inattivazione; la gestione è mirata alla patologia X?linked sottostante. In sintesi, la principale conseguenza dell’inattivazione dell’X è l’uguale espressione dei geni X?linked tra i sessi, prevenendo la tossicità da eccesso di dosaggio nelle femmine.

50 di 62 Domande

La sequenza di un filamento di una molecola di DNA a doppia elica è 5'-GGTACTTAGC-3'. Indicare la sequenza del filamento complementare.














La risposta corretta e' la ' 3'-CCATGAATCG-5' '.


51 di 62 Domande

L’ anemia falciforme è una malattia genetica umana che si manifesta negli individui omozigoti per l’ allele autosomico recessivo HbS. L’ anemia falciforme è letale se non è trattata. Quale delle seguenti affermazioni è ERRATA?














La risposta corretta e' la ' L’allele HbS, poiché in omozigosi provoca una condizione patologica letale, ha una bassa frequenza in tutte le popolazioni umane '.


52 di 62 Domande

L'allelismo multiplo comporta che:














La risposta corretta e' la ' un gene può essere presente con più di due alleli nella popolazione '.


53 di 62 Domande

Il Sig. Versici, un uomo di circa 70 anni, si reca presso l’ ambulatorio del proprio medico curante, Il Dott. Mancini, per un fastidio al polso destro. Anamnesi patologica prossima: lamenta dolore al polso destro da circa due giorni.

Anamnesi patologica prossima: positiva per due interventi di chirurgia sostitutiva dell'anca, due precedenti episodi di gotta in entrambe le prime articolazioni metatarso-falangee ed ipertensione. Esame obiettivo: il Dott. Mancini visitandolo riscontra la presenza di rossore e gonfiore sul versante dorsale del polso. La sintomatologia dolorosa viene esacerbata da movimenti di flesso-estensione completi. Gli vengono prescritti 80 mg di aspirina al giorno. Due giorni dopo il gonfiore però è aumentato sul versante dorsale del polso ed a livello della mano. La flessione del polso risulta limitata dell' 80% con dolore severo, pertanto il Sig. Versici si reca nuovamente presso l’ ambulatorio del Dott. Mancini, che rivisitandolo nota che evoca un dolore sordo alla palpazione dello scafoide e pertanto nel sospetto di frattura gli prescrive un esame radiografico del polso/mano. Esami strumentali-laboratoristici: evidenza di alterazioni riconducibili ad un quadro di artrite gottosa. Quale tipo di citochine sono coinvolte in questo processo?

product image













La risposta corretta è la C.

La flogosi è un meccanismo di difesa di tipo aspecifico: risponde all’agente lesivo di tipo fisico-meccanico, radiazioni, batteri o sostanze chimiche. È quindi la risposta al danno tissutale ed è un processo reattivo (diverso dalla necrosi che è regressiva), aspecifico (contro tutto ciò che causa danno), stereotipato (stessi meccanismi principali a prescindere dalla causa, con vie diverse secondo lo stimolo), e procede indipendentemente dalla causa (una volta innescato, continua anche se lo stimolo è rimosso). Nella fase acuta si ha aumento del flusso ematico e della permeabilità vascolare, con accumulo di fluidi, leucociti e mediatori come le citochine. Vari fattori solubili favoriscono il reclutamento dei leucociti aumentando l’espressione di molecole di adesione e di fattori chemiotattici. Le citochine chiave sono IL-1, TNF-?, IL-6, IL-8 e altre chemochine; IL-1 e TNF-? sono particolarmente potenti, inducono febbre promuovendo la sintesi di PGE2 nell’endotelio ipotalamico. L’IL-1 è prodotta da macrofagi, neutrofili, cellule endoteliali ed epiteliali: a basse concentrazioni induce adesione leucocitaria, ad alte induce febbre e proteine di fase acuta. Diversamente dal TNF-?, non causa da sola shock settico. Inoltre stimola i mastociti al rilascio di istamina, con vasodilatazione precoce e aumento della permeabilità.

Durante l’infiammazione avvengono: (1) modificazioni di flusso e calibro vascolare con aumento del flusso sanguigno, (2) modificazioni del microcircolo e formazione dell’essudato, (3) richiamo chemiotattico dei leucociti, (4) fagocitosi. Dopo lo stimolo lesivo si ha vasocostrizione transitoria seguita da vasodilatazione intensa (iperemia attiva, responsabile di rubor e calor). Successivamente si verifica rallentamento della circolazione (iperemia passiva o stasi), dovuto ad aumentata permeabilità capillare con essudazione proteica e aumento della viscosità ematica. Il modello tipico dell’infiammazione acuta comprende: alterazioni di flusso e calibro, iperemia attiva e passiva, permeabilizzazione endoteliale con essudato, migrazione leucocitaria e chemiotassi, fagocitosi.

La chemiotassi è movimento orientato lungo un gradiente chimico; gli stimoli possono essere esogeni (prodotti batterici) o endogeni (complemento, leucotrieni, citochine). Durante la stasi i neutrofili si dispongono lungo l’endotelio (marginazione). Segue l’adesione: i leucociti rotolano con legami labili, poi aderiscono stabilmente formando la “pavimentazione”. Successivamente attraversano l’endotelio (diapedesi) e migrano verso lo stimolo. L’endotelio normalmente è continuo e liscio, ma nell’infiammazione aumenta la permeabilità ed esprime molecole di adesione preformate (es. P-selectina dai corpi di Weibel-Palade).

Le principali molecole di adesione sono: selectine (E sull’endotelio, P sull’endotelio in infiammazione, L sui leucociti, legano zuccheri); immunoglobuline (ICAM-1 e VCAM-1, interagiscono con integrine leucocitarie, le ICAM-1 si legano alle integrine ?2); VCAM-2 proprie dell’endotelio; integrine (già presenti sui leucociti, ma con bassa affinità: aumentano l’avidità a seguito di stimoli chemiokinici e dell’induzione di ICAM/VCAM-1). Le citochine IL-1 e TNF inducono fortemente la sintesi di ICAM-1 e VCAM-2, molecole implicate nei legami forti, la cui espressione richiede più tempo.


54 di 62 Domande

Il Sig. Mariani, un uomo di 78 anni si reca presso il PS del Policlinico Torvergata di Roma, a causa di un episodio di dispnea acuta. Anamnesi patologica prossima: lamenta comparsa di episodi di tosse produttiva, gonfiore degli arti inferiori e dei piedi, astenia, che perdurano da 3 settimane. Inoltre, da due mesi a questa parte, si sono presentate crisi di dispnea da sforzo ingravescente. Anamnesi patologica remota: una decina di anni prima è stato sottoposto ad un intervento di chirurgia sostitutiva per impianto di protesi valvolare di suino, a causa di un rigurgito della valvola mitrale di grado severo. Il paziente è affetto da coronaropatia, diabete mellito di tipo 2 ed ipertensione. Anamnesi fisiologica: ha fumato per 55 anni un pacchetto di sigarette al giorno e abitualmente beve una birra al giorno. Anamnesi farmacologica Attualmente prende diversi farmaci tra cui cardioaspirina, simvastatina, ramipril, metoprololo, metformina e idroclorotiazide. Esame obiettivo: si presenta dall’ aspetto pallido. L’ uomo è alto 181 cm e pesa 128 kg, con una BMI di circa 41 kg/m2. Ha una temperatura corporea di 37.3 °C , frequenza respiratoria di 23 atti/min, frequenza cardiaca di 97 bpm, e pressione arteriosa di 148/95 mm Hg. All’ auscultazione del torace si riscontra la presenza di rantoli alle basi polmonari bilateralmente. L’ esame obiettivo del cuore rivela la presenza di un battito apicale dislocato lateralmente e la presenza, a livello dell’ apice, di un soffio diastolico 3/6 di intensità decrescente. Inoltre si osserva la presenza di edemi improntabili bilateralmente a livello dei piedi e delle caviglie. Il resto dell’ esame obiettivo non mostra altre anomalie. Quale tra le seguenti è la causa più probabile dei sintomi di questo paziente?

product image













La risposta D è corretta.

Il paziente circa 10 anni fa si era sottoposto a un intervento di sostituzione protesica con impianto di protesi valvolare suina per severo rigurgito mitralico. Il trattamento di una valvulopatia, a meno che non sia di grado medio-elevato e clinicamente significativa, richiede solo un controllo periodico, mentre l’intervento chirurgico è indicato in presenza di una lesione moderata o grave responsabile di sintomi e/o disfunzione cardiaca. Le opzioni vanno dalla valvuloplastica alla riparazione fino alla sostituzione, che può essere effettuata con protesi meccaniche (preferite nei pazienti <65 anni o con lunga aspettativa di vita, ma richiedono anticoagulazione cronica con warfarin per prevenire tromboembolismo) o biologiche (suine o bovine, più soggette a deterioramento sclero-fibrotico, con durata media 10-15 anni). Una complicanza possibile delle protesi biologiche è l’ostruzione/stenosi o il rigurgito, entrambi responsabili di scompenso cardiaco.

L’endocardite infettiva insorge in presenza di una predisposizione endocardica (patologie congenite, reumatiche, valvole bicuspidi calcifiche, prolasso mitralico, cardiomiopatia ipertrofica, precedente endocardite). Fattori predisponenti sono protesi valvolari, tossicodipendenza, diabete, uso cronico di anticoagulanti o steroidi, età avanzata. Agenti più comuni sono streptococchi e stafilococchi (80-90%), seguiti da enterococchi e microrganismi HACEK. Clinicamente si manifesta con febbre, nuovo soffio o modifica di un soffio preesistente, può causare scompenso cardiaco e, all’ecocardiogramma, vegetazioni. Segni caratteristici: petecchie congiuntivali, macchie di Roth, lesioni di Janeway, nodi di Osler, emorragie subungueali a scheggia. La diagnosi si basa sui criteri di Duke (diagnosi rigettata, possibile o certa). In assenza di emocolture disponibili, e senza rischio per MRSA, la terapia empirica si effettua con un ?-lattamico + amminoglicoside. Sebbene questo paziente presenti soffio e segni di scompenso, non ha febbre né criteri di Duke: l’endocardite è improbabile (risposta A errata).

La BPCO è una malattia polmonare cronica non reversibile, con ostruzione bronchiale persistente (VEMS/CVF <0,7), spesso correlata a fumo e caratterizzata da progressione, riacutizzazioni infettive, dispnea, tosse produttiva cronica, tachipnea, cianosi e ipertensione polmonare nelle fasi avanzate. All’auscultazione: respiro sibilante e fase espiratoria prolungata. Nonostante il paziente sia fumatore con tosse, i sintomi durano solo da 3 settimane e non vi sono segni obiettivi di ostruzione: la diagnosi di BPCO è errata (risposta B errata).

La polmonite è un’infiammazione acuta polmonare (batterica, virale, fungina, parassitaria) diagnosticata con RX torace e reperti clinici. Può essere comunitaria (più spesso da Streptococcus pneumoniae, Mycoplasma pneumoniae) o nosocomiale. Clinicamente: febbre, tosse, dispnea, astenia, ipossia; nella forma tipica: esordio acuto con febbre, tosse produttiva, crepitii e rumori bronchiali; nella forma atipica: esordio graduale con tosse secca, dispnea e pochi segni obiettivi. È indicato esame colturale di sangue/escreato. Questo paziente presenta tosse produttiva ma non febbre, e all’auscultazione rantoli basali bilaterali: più compatibili con scompenso cardiaco che con polmonite (risposta C errata).

L’embolia polmonare è occlusione di arterie polmonari da trombi (arti inferiori/pelvi). Presentazione acuta con sintomi aspecifici: dolore toracico pleuritico, tosse, sincope, dispnea, arresto cardiorespiratorio nei casi gravi; segni: tachipnea, tachicardia, ipotensione. Fattori di rischio: immobilizzazione, trombofilie, gravidanza, chirurgia recente. In questo paziente tosse e dispnea possono mimarla, ma anamnesi negativa per immobilizzazione e presenza di stenosi mitralica con edemi declivi bilaterali fanno propendere per scompenso cardiaco congestizio piuttosto che embolia polmonare (risposta E errata).


55 di 62 Domande

Il Sig. Verci, un uomo di circa 60 anni si reca, presso l’ ambulatorio del proprio medico curante, il Dott. Briga, per dispnea. Anamnesi patologica prossima: lamenta una dispnea ingravescente da circa un mese. Inizialmente era in grado di salire 3 rampe di scale fino al suo appartamento, ma ora necessita di effettuare numerose pause per recuperare il fiato. Non lamenta dolore al petto. Anamnesi patologica remota: l'uomo è affetto da cardiopatia reumatica e diabete mellito di tipo 2. Anamnesi fisiologica: è emigrato dall'India circa 20 anni prima. Anamnesi farmacologica: assume carvedilolo, torasemide e insulina. Esame obiettivo: il Dott. Briga visita il Sig. Verci riscontrando una temperatura corporea di 37.2 °C, una frequenza cardiaca di 74 bpm, una frequenza respiratoria di 19 atti/min ed una pressione arteriosa di 135/80 mm Hg. La pulsossimetria mostra una saturazione d'ossigeno del 96% in aria ambiente. L'auscultazione del torace rivela la presenza di crepitii alle basi polmonari bilateralmente. All’ auscultazione cardiaca si riscontra la presenza di un soffio d'apertura seguito da un soffio diastolico di bassa tonalità , a livello del quanto spazio intercostale di sinistra in corrispondenza della linea medio-claveare. Esami strumentali-laboratoristici: il Dott. Briga decide di far eseguire una radiografia del torace al Sig. Verci, che mostra una dilatazione dell'atrio di sinistra, con stiramento del margine cardiaco di sinistra, ed un’ aumentata trama vascolare. Quale tra i seguenti rappresenta l'intervento di prima scelta per migliorare la sintomatologia del paziente?

product image













La risposta corretta è la D.

La malattia reumatica è la causa più frequente di stenosi mitralica non complicata. È caratterizzata da fibrosi, calcificazione dei lembi valvolari e parziale fusione delle commissure, con conseguente riduzione dell’ostio valvolare (normalmente 4-6 cm²) fino a valori <1 cm². A causa di questo restringimento, l’unico modo per garantire il passaggio di sangue dall’atrio sinistro al ventricolo sinistro durante la diastole è aumentare le pressioni atriali. Questo incremento si trasmette a monte, con aumento della pressione nelle vene e nei capillari polmonari: ecco la causa della dispnea. Se le pressioni aumentano ulteriormente, soprattutto acutamente, può verificarsi la trasudazione di liquido negli alveoli con conseguente edema polmonare. Il nostro paziente all’auscultazione presenta anche crepitii basali bilaterali. Il gradiente diastolico transvalvolare è proporzionale al grado di stenosi ed è sensibile ad aumenti di portata e frequenza cardiaca: maggiore la portata/frequenza, maggiore il gradiente. Per questo un soggetto asintomatico a riposo può diventare sintomatico anche per sforzi lievi. L’evoluzione della stenosi mitralica è rappresentata dallo sviluppo di ipertensione polmonare arteriosa, secondaria a quella venosa, che provoca vasocostrizione arteriolare inizialmente funzionale e reversibile, successivamente irreversibile per ipertrofia della tonaca media e fibrosi dell’intima. Le elevate resistenze arteriolari del circolo polmonare causano sovraccarico pressorio del ventricolo destro con dilatazione, ipertrofia, disfunzione contrattile e segni di scompenso destro e bassa gittata. Nell’insufficienza mitralica, invece, la pressione atriale sinistra, molto più bassa di quella aortica, fa sì che il sangue refluisca in atrio già durante la contrazione isometrica ventricolare. Nell’insufficienza mitralica cronica l’atrio sinistro si adatta dilatandosi, per cui la pressione a monte non aumenta significativamente; nell’insufficienza acuta, invece, l’atrio non ha tempo di adattarsi e subisce un brusco aumento pressorio con ripercussioni sulla pressione venosa polmonare. Il ventricolo sinistro, sottoposto a sovraccarico di volume, si dilata: inizialmente la frazione di eiezione rimane conservata, poi si riduce progressivamente perché il rigurgito in atrio riduce il volume sistolico effettivo. Una frazione di eiezione <60% è indicativa di compromissione ventricolare sinistra. Nel nostro paziente, per segni, sintomi e reperti auscultatori, è probabile un coinvolgimento valvolare mitralico, in particolare stenosi o steno-insufficienza. L’intervento di scelta, nella stenosi mitralica clinicamente significativa (area ?1,5 cm²) o sintomatica, e nei pazienti con controindicazioni alla chirurgia, è la valvuloplastica percutanea con palloncino: una “dilatazione controllata” eseguita con un palloncino ad alta resistenza gonfiato in prossimità della valvola, introdotto tramite catetere da vena femorale destra. È una tecnica mini-invasiva che riduce morbilità e mortalità perioperatorie, con buona efficacia a lungo termine (sopravvivenza libera da eventi nel 30-70% dei casi), sebbene non siano rare le restenosi. Non può essere eseguita in presenza di calcificazioni valvolari, per cui è indicata la sostituzione valvolare.


56 di 62 Domande

Un ragazzo di 20 anni presenta il seguente ECG. Cosa si nota all'ECG?

product image













La risposta esatta è la A.

Le derivazioni da V1 a V6, chiamate derivazioni precordiali, esprimono l’attività elettrica del cuore sul piano orizzontale: V1-V2 esplorano il setto interventricolare, V3-V4 la parete anteriore del ventricolo sinistro, V5-V6 la parete laterale del ventricolo sinistro. L’onda P indica la depolarizzazione atriale, il complesso QRS e l’onda T indicano rispettivamente la depolarizzazione e la ripolarizzazione ventricolare, mentre la ripolarizzazione atriale non è visibile poiché avviene durante la depolarizzazione ventricolare. In età giovanile, dopo la pubertà, il vettore di ripolarizzazione ventricolare rende le T positive in tutte le derivazioni precordiali, tranne V1 e raramente V2; in casi eccezionali, la negatività può coinvolgere anche V3 e V4 (onda T giovanile). Dopo la pubertà, la presenza di onde T invertite ?2 mm in due o più derivazioni contigue del ventricolo destro può indicare cardiopatia congenita con sovraccarico di pressione o volume (cardiomiopatia aritmogena del ventricolo destro) oppure, più raramente, patologie ereditarie dei canali del sodio o potassio. L’ECG descritto mostra ritmo sinusale, alterazioni diffuse della ripolarizzazione con T negativa da V1 a V5, R alta in V1 e asse spostato a destra: reperti suggestivi di ipertrofia ventricolare destra a carattere aritmogeno. La cardiomiopatia aritmogena del ventricolo destro è spesso familiare, più frequentemente a trasmissione autosomica dominante, e coinvolge prevalentemente ma non esclusivamente il ventricolo destro. Nel 10-20% dei casi è presente una mutazione nei geni che codificano proteine del desmosoma. Istologicamente si osserva progressiva sostituzione del miocardio con tessuto fibro-adiposo, che genera aree di discinesia e dilatazione soprattutto nel tratto di afflusso, efflusso e apice del ventricolo destro (triangolo della displasia), ma può estendersi all’intera parete ventricolare destra o anche al ventricolo sinistro. Questa condizione, per le alterazioni morfologiche e funzionali, è causa frequente di aritmie ventricolari e morte improvvisa, soprattutto in età giovanile durante o subito dopo l’attività fisica. In presenza di un ECG di questo tipo è quindi indicato eseguire un ecocardiogramma per rilevare eventuali alterazioni strutturali cardiache.


57 di 62 Domande

La signora Rettori, una donna di 45 anni, si reca dal proprio medico curante, il Dott. Pressi, per malessere. Anamnesi patologica prossima: comparsa di febbre, disuria e dolore alla schiena. Il Dott. Pressi consiglia alla paziente di recarsi in ospedale per ulteriori accertamenti; qui la donna verrà successivamente ricoverata con una sospetta diagnosi di pielonefrite. La paziente viene sottoposta a terapia con antibiotici ad ampio spettro, che determinano un significativo miglioramento della sintomatologia. Tuttavia, durante il quarto giorno di ricovero, la donna presenta nuovamente febbre, con leucocitosi e profusa diarrea acquosa. Esami strumentali: viene effettuata una colonscopia, visibile nell’ immagine sottostante.

Quale è la terapia per il trattamento di questo disturbo?

product image













La risposta corretta è la D.

La paziente presenta una colite pseudomembranosa causata da Clostridium difficile, un batterio appartenente alla famiglia Clostridiaceae, patogeno per l’uomo, Gram+ anaerobio. Il C. difficile è virulento in quanto possiede due tossine: la tossina A, un’enterotossina che si lega alle cellule della mucosa e causa un’ipersecrezione di liquido determinando diarrea acquosa; la tossina B, una citotossina che provoca gravi danni alla mucosa determinandone l’aspetto pseudomembranoso. Il Clostridium difficile causa colite associata ad antibiotici, tipicamente in ambiente ospedaliero. Fa parte normalmente del microbiota umano; tuttavia, quando si utilizzano antibiotici per lungo tempo, questi possono distruggere anche i batteri che tengono “sotto controllo” il Clostridium. Quando il C. difficile diviene dominante, si possono avere crampi addominali, colite pseudomembranosa, diarrea (talora ematica), raramente sepsi e addome acuto. I sintomi insorgono alcuni giorni dopo l’inizio della terapia antibiotica e includono diarrea acquosa o scariche di feci non formate, crampi addominali, raramente nausea e vomito. Per la diagnosi è importante l’identificazione della tossina nelle feci. Il trattamento consiste nell’interrompere la terapia antibiotica; se la sintomatologia è grave è possibile utilizzare vancomicina o metronidazolo (nel nostro caso, non essendo la vancomicina tra le opzioni, la risposta corretta è la D).


58 di 62 Domande

Una paziente di 58 anni si presenta presso il reparto di nutrizione clinica. La donna presenta BMI 20,9, circonferenza vita 88 cm, analisi ematochimiche (in allegato) in cui si presenta colesterolo LDL fuori range e glicemia a digiuno elevata.

In seguito ai valori di glicemia a digiuno riscontrati, si richiede curva da carico orale di glucosio (OGTT). In base ai risultati sopra riportati, la paziente presenta:

product image













La risposta corretta è la B.

Il diabete è un gruppo di alterazioni caratterizzate da elevati livelli di glicemia, legati a un’alterata secrezione insulinica o a una ridotta sensibilità all’insulina. Questa alterata secrezione può variare da forme severe, in cui la produzione di insulina è nulla o quasi (diabete di tipo I, pancreasectomia), a forme intermedie modulate dall’insulino-resistenza.

L’insulino-resistenza da sola non è in grado di slatentizzare un diabete mellito: è necessario un danno della secrezione. Le alterazioni del metabolismo del glucosio si associano inoltre a modifiche del metabolismo lipidico e proteico, predisponendo a complicanze vascolari: microvascolari (rene, arti inferiori, retina) e macrovascolari (cuore, cervello, arterie degli arti inferiori).

Il diabete si classifica in due tipologie principali:

– diabete mellito di tipo I (insulino-dipendente), che può avere cause immuno-mediate o idiopatiche;

– diabete mellito di tipo II (non insulino-dipendente), malattia metabolica caratterizzata da iperglicemia in un contesto di insulino-resistenza e deficienza insulinica relativa, nella maggior parte dei casi senza necessità di insulina.

Esiste poi il diabete gestazionale, che compare in gravidanza e regredisce dopo il parto.

Tra le sindromi secondarie ricordiamo:

– pancreasectomia (oggi non più praticata nelle pancreatiti, ma solo nei tumori),

– patologie del pancreas esocrino (es. pancreatite),

– patologie endocrine (acromegalia, sindrome di Cushing, feocromocitoma, poiché l’insulina è l’unico ormone ipoglicemizzante),

– tossicità da farmaci o sostanze chimiche (glucocorticoidi, tiazidici, ecc.).

Il diabete può rimanere a lungo silente. Si stima che, a fronte di una prevalenza diagnosticata del 4%, un ulteriore 4% resti non diagnosticato.

Per la diagnosi, le misurazioni della glicemia prevedono:

– glicemia a digiuno (da almeno 12 ore): due rilevazioni ?126 mg/dl;

– glicemia random >200 mg/dl, ma solo in paziente sintomatico (polidipsia, poliuria, nicturia, ecc.);

– curva da carico con 75 g di glucosio in 200-250 ml d’acqua: il test si esegue solo se la glicemia basale è <126 mg/dl, e la diagnosi si pone se a 2 ore la glicemia è >200 mg/dl.


59 di 62 Domande

La signora Bellini è una giovane donna ricoverata nel reparto di ginecologia ed ostetricia dopo un parto complicato da una rottura prematura delle membrane amnio-coriali ed un prolungato travaglio. Anamnesi patologica prossima: In seconda giornata sviluppa febbre con brivido associata ad ipotensione e intenso dolore addominale che fanno sospettare un’ endometrite purperale. Il Dott. Lanfranchi decide di sottoporre la paziente ad una radiografia del torace e decide di avviare la terapia antibiotica e reidratante con 4.000 ml di soluzione salina nelle successive 24 ore ma l’ ipertermia persiste e si ottiene un lieve incremento della pressione arteriosa. Improvvisamente la sig.ra Bellini presenta dispnea. Esame obiettivo: viene rilevata una SpO2 dell’ 82% che non aumenta anche con ossigenoterapia con FiO2 del 100%. Il Dott. Lanfranchi decide quindi di intubare la paziente e si eroga una FiO2 del 100%. Non si rileva turgore giugulare, all’ auscultazione polmonare si apprezzano crepitii diffusi bilateralmente. Esami di laboratorio-strumentali: viene rapidamente inviato in laboratorio un campione di sangue arterioso che evidenzia PaO2 di 62 mmHg e PaCO2 di 33 mmHg. L’ ECG mostra tachicardia sinusale. Viene effettuato un nuovo RX del torace che mostra un quadro polmonare modificato rispetto a quanto si era visto nel precedente. Sulla base dei dati forniti quale tra le seguenti è la diagnosi più probabile?

product image













La risposta corretta è la B.

Questo paziente molto probabilmente ha una ARDS e il rapporto PaO2/FiO2 è <200: la paziente ha un rapporto di 60 (FiO2 = 1 ovvero 100% e PaO2 di 60 mmHg: necessita di ossigeno al 100% per mantenere una pressione di PaO2 accettabile). La RX torace mostra infiltrati polmonari diffusi non riconducibili a eziologia cardiogena. L’EO evidenzia dispnea ingravescente a insorgenza improvvisa, con crepitii diffusi bilateralmente. La paziente presentata nel caso è verosimilmente affetta da ARDS in seguito a sepsi da endometrite postpartum.

La sindrome da distress respiratorio acuto (ARDS) è una grave malattia acuta polmonare. I fattori scatenanti sono numerosi: polmonite, shock, gravi traumi, sepsi, aspirazione di alimenti (ab ingestis), pancreatite. È caratterizzata da danno diffuso della membrana alveolo-capillare, con edema polmonare non cardiogenico (ricco di proteine) e insufficienza respiratoria acuta (ARF). Si osserva reclutamento di neutrofili nei capillari alveolari e formazione di membrane ialine. I neutrofili rilasciano chemochine (che richiamano istiociti), producono ROS, proteasi, leucotrieni, fattore di attivazione piastrinica, prostaglandine e altre molecole che danneggiano le barriere tra capillari e spazi aerei. Gli alveoli e l’interstizio si riempiono di proteine, detriti cellulari e liquido, con distruzione del surfattante, collasso alveolare e mismatch ventilazione/perfusione.

L’ARDS determina grave ipossiemia refrattaria all’ossigenoterapia. I criteri diagnostici comprendono:

– Opacità bilaterali alla RX non spiegabili da versamento, atelettasia o noduli.

– PaO2/FiO2 ?200 mmHg.

– Assenza di evidenza clinica di aumentata pressione atriale sinistra o insufficienza cardiaca (PCWP <18 mmHg). Una pressione di incuneamento capillare polmonare >18 mmHg orienta invece verso edema polmonare cardiogeno.

Secondo la “Definizione di Berlino 2012” l’ARDS si classifica in:

– Lieve: PaO2/FiO2 ?200 mmHg.

– Moderata: PaO2/FiO2 ?100 mmHg.

– Grave: PaO2/FiO2 ?100 mmHg.


60 di 62 Domande

Una paziente di 58 anni si presenta presso il reparto di nutrizione clinica. La donna presenta BMI 20,9, circonferenza vita 88 cm, analisi ematochimiche (in allegato) in cui si presenta colesterolo LDL fuori range e glicemia a digiuno elevata.

Per il paziente diabetico è essenziale assumere cibi a basso indice glicemico. Qual è tra i seguenti alimenti quello che presenta il più basso indice glicemico?

product image













La risposta corretta è la A.

Il diabete è un gruppo di alterazioni caratterizzate da elevati livelli di glicemia, legati a un’alterata secrezione insulinica o a una ridotta sensibilità all’insulina. Questa alterata secrezione può variare da forme severe, in cui la produzione di insulina è nulla o quasi (diabete di tipo I, pancreasectomia), a forme intermedie modulate dall’insulino-resistenza. L’insulino-resistenza da sola non è in grado di slatentizzare un diabete mellito: serve un danno della secrezione. Le alterazioni del metabolismo del glucosio si accompagnano anche ad alterazioni del metabolismo lipidico e proteico, predisponendo a complicanze vascolari: microvascolari (rene, retina, arti inferiori) e macrovascolari (cuore, cervello, arterie periferiche). Il diabete si classifica in due tipologie principali: diabete mellito di tipo I (insulino-dipendente), con cause immuno-mediate o idiopatiche; diabete mellito di tipo II (non insulino-dipendente), malattia metabolica caratterizzata da iperglicemia in un contesto di insulino-resistenza e relativa deficienza insulinica, che nella maggior parte dei casi non richiede terapia insulinica. Esiste anche il diabete gestazionale, che si manifesta in gravidanza e regredisce dopo il parto. Tra le forme secondarie: pancreasectomia (oggi non più praticata nelle pancreatiti, ma solo nei tumori), patologie del pancreas esocrino (es. pancreatite), patologie endocrine (acromegalia, sindrome di Cushing, feocromocitoma, poiché l’insulina è l’unico ormone ipoglicemizzante), tossicità da farmaci o sostanze (glucocorticoidi, tiazidici, ecc.). Il diabete può progredire a lungo senza sintomi. Si calcola che, a fronte di una prevalenza diagnosticata del 4%, un ulteriore 4% rimane non diagnosticato. Per la diagnosi: glicemia a digiuno ?126 mg/dl in due misurazioni, glicemia random >200 mg/dl in presenza di sintomi (poliuria, polidipsia, nicturia), curva da carico con 75 g di glucosio (diagnosi se glicemia >200 mg/dl a 2 ore). Prima del test, la glicemia basale deve essere <126 mg/dl. Il test va eseguito in pazienti non ricoverati, in buone condizioni cliniche, dopo dieta abituale (non ridotta in carboidrati), a digiuno dalla mezzanotte, senza febbre, stress o fumo. Indicazioni alla curva da carico: glicemia alterata a digiuno (100–125 mg/dl), familiarità per diabete dai 30-40 anni, obesità, complicanze cardiovascolari (TIA, angina, claudicatio), soprattutto se obesi e fumatori, infezioni urinarie o cutanee ricorrenti con glicemia alterata. Il 90% dei casi è di tipo II, storicamente detto diabete dell’adulto (esordio >40 anni), ma oggi è sempre più precoce (anche a 18 anni), correlato all’obesità, in particolare infantile (Italia con alta prevalenza, soprattutto nel centro-sud). Nei gemelli monozigoti la concordanza è ~100% nel tipo II, mentre nel tipo I, pur avendo componente genetica, è solo del 50% per il ruolo di fattori ambientali. Anche nei monozigoti separati alla nascita la concordanza del tipo II rimane elevata, a dimostrazione della forte componente genetica, ancora non del tutto chiarita.


61 di 62 Domande

In quale delle seguenti proprietà differisce l'acqua salata dall'acqua pura?














La risposta corretta è la D
"In quale delle seguenti proprietà differisce l'acqua salata dall'acqua pura? La temperatura di ebollizione dell'acqua salata è più elevata." La temperatura di ebollizione dell'acqua salata è più alta rispetto a quella dell'acqua pura a causa del fenomeno noto come innalzamento ebullioscopico. Quando il sale viene disciolto nell'acqua, le molecole di soluto interferiscono con la capacità delle molecole d'acqua di evaporare, richiedendo quindi più energia, e quindi una temperatura più alta, per raggiungere l'ebollizione. Questo fenomeno è una conseguenza delle proprietà colligative delle soluzioni, che dipendono dal numero di particelle di soluto presenti piuttosto che dalla loro natura chimica. L'aumento della temperatura di ebollizione è proporzionale alla concentrazione del soluto, in questo caso il sale, e può essere calcolato utilizzando la formula dell'innalzamento ebullioscopico che tiene conto della costante ebullioscopica del solvente, l'acqua, e della molalità della soluzione.

62 di 62 Domande

Quale parametro quantifica la concentrazione di ioni H+ in una soluzione acquosa?














La risposta corretta è la D
La domanda chiede quale parametro quantifica la concentrazione di ioni H+ in una soluzione acquosa e la risposta corretta è il pH. Il pH è una scala logaritmica utilizzata per misurare l'acidità o la basicità di una soluzione acquosa, definito come il logaritmo negativo in base 10 della concentrazione molare degli ioni idrogeno (H+) presenti nella soluzione. Una soluzione con un pH inferiore a 7 è considerata acida, mentre una con un pH superiore a 7 è considerata basica o alcalina; un pH di 7 indica una soluzione neutra. La scala del pH è fondamentale in chimica perché fornisce una misura diretta della reattività chimica e delle proprietà acido-base di una soluzione, influenzando numerosi processi chimici e biologici. Il concetto di pH è essenziale in vari campi scientifici e industriali, inclusi la biologia, la medicina, l'agricoltura e l'ingegneria chimica, poiché molte reazioni chimiche sono sensibili al pH.

Consegna il compito!


Tempo Rimasto 50 minuti!

Dottore, non aggiorni questa pagina prima del completamento della correzione.
Clicchi su "Consegna il Compito" per ottenere la correzione del compito.

consegna v3 il compito