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1 di 114 Domande

Il deficit di quale proteina della coagulazione si associa ad emorragia:














La risposta corretta è la E.

Il difetto congenito del fattore XIII è una malattia emorragica ereditaria causata dalla riduzione dei livelli e dell'attività del fattore XIII (FXIII), che è caratterizzato da diatesi emorragica associata spesso a aborto spontaneo e difetti della cicatrizzazione. Il difetto del fattore XIII è uno dei deficit più rari dei fattori della coagulazione. La prevalenza delle forme omozigoti è stimata in circa 1/2.000.000. I due sessi sono interessati in uguale misura.
Il deficit congenito di FXIII è di solito causato dalle mutazioni del gene F13A1 (6p24.2-p23), che codifica per la subunità A catalitica, ma sono state descritte anche mutazioni del gene F13B (1q31-q32.1), che codifica per la subunità B. La trasmissione è autosomica recessiva. Il fenotipo è meno grave quando è causato dalle mutazioni del gene F13B. La diagnosi si basa sulla misurazione quantitativa dell'attività o dell'antigene del FXIII. I test routinari della coagulazione (Tempo di Tromboplastina Parzialmente attivata, TTPa, e Tempo di Protrombina , TP) sono normali e non possono essere utilizzati per lo screening della malattia. Può essere usato anche il test di solubilità del coagulo (il coagulo è stabile per più di 24 ore in presenza di un difetto del FXIII). È possibile la diagnosi prenatale se sono state identificate in precedenza nella famiglia le mutazioni patogenetiche (risposta E corretta).


2 di 114 Domande

Indicare quale dei seguenti farmaci puo' essere gastrolesivo:














La risposta corretta e' la B.
L’ indometacina, farmaco appartenente alla classe dei farmaci antinfiammatori non steroidei o FANS, può avere azione gastrolesiva.  L'attività antinfiammatoria dei FANS è principalmente dovuta all'inibizione della sintesi di prostaglandine, tramite il blocco reversibile o irreversibile dell’ enzima ciclossigenasi; tale blocco può comportare, a livello gastrico, un aumento della secrezione acida gastrica associato ad diminuzione della produzione di muco e bicarbonato e riduzione del flusso ematico con aumentato rischio di insorgenza di ulcera gastrointestinale. E’ presente, inoltre, un meccanismo di danno topico mediante azione diretta di disgregazione dei fosfolipidi tensioattivi presenti nel muco sulla superficie gastrica con conseguente retrodiffusione di ioni H+. Le molecole di più recente sintesi, COX 2 selettive, hanno dimostrato una minore azione gastrolesiva grazie al blocco selettivo della ciclossigenasi 2 inducibile dall’ infiammazione ma presentano, al contempo, un aumento del rischio cardiovascolare.

3 di 114 Domande

Tra i criteri di Ranson per la stima della gravita' della pancreatite acuta nelle prime 48 ore vi e':














La risposta corretta e' la D.
I criteri di Ranson sono criteri prognostici per la stima della gravità della pancreatite acuta, utili per valutare la mortalità per evento. Essi si distinguono in criteri già presenti al momento dell’ ospedalizzazione e criteri presenti nelle prime 48 ore.
I criteri da considerare all’ ingresso sono:
- età > 55 anni
- globuli bianchi > 16.000/mm3
- LDH >350 U/l
- AST >250 U/l
- Glicemia > 250 U/l
I criteri presenti a 48 ore sono:
- Diminuzione dell’ ematocrito di almeno il 10%
- Aumento dell’ azotemia > 5 mg/dl
- Calcio totale < 8 mg/dl
- PaO2 arteriosa < 60 mmHg (risposta B errata)
Ad ognuno di questi criteri presenti viene assegnato 1 punto, così da poter calcolare uno score che indica la mortalità :
- 0-2 punti: mortalità 1%
- 3-4 punti: mortalità 16%
- 5-6 punti: mortalità 40%
- 7-11 punti: mortalità 100%
Invece, la concentrazione sierica di magnesio, la PO2 venosa e il numero degli eritrociti non sono presi in considerazione nella valutazione secondo i criteri di Ranson.

4 di 114 Domande

Quale dei seguenti beta bloccanti ha attivita' intrinseca simpaticomimetica














La risposta corretta e' la D.
L’ Acebutololo è un farmaco β-bloccante dotato di attività intrinseca simpaticomimetica, per cui viene anche definito agonista parziale. Invece, l’ atenololo e il metoprololo sono farmaci β-bloccanti puri cardioselettivi, vantaggiosi nel trattamento di pazienti ipertesi con commorbidità quali diabete o asma (risposte A e B errate). Anche il propanololo, primo farmaco β-bloccante ad essere utilizzato per il suo effetto antipertensivo, non presenta attività intrinseca simpaticomimetica (risposta B errata). Infine, il nadololo è un altro antagonista β-adrenergico non selettivo dotato di lunga emivita plasmatica, per cui deve essere somministrato una sola volta al giorno (risposta E errata).

5 di 114 Domande

Che cosa sono le proteine di Bence Jones?














La risposta corretta e' la D.
Le proteine di Bence Jones sono catene leggere libere di immunoglobuline monoclonali prodotte da plasmacellule neoplastiche. Esse possono essere rilevate nel sangue o nelle urine e risultano indicative di alcune patologie come il mieloma multiplo o la macroglobulinemia di Waldenstrom; nonostante siano molti i fattori che contribuiscono alla disfunzione renale nei pazienti mielomatosi, la filtrazione di grandi quantità di catene leggere a livello glomerulare, che determina un enorme carico di catene che vanno poi incontro al riassorbimento tubulare, è una delle principali cause di disfunzioni renale in questi pazienti.

6 di 114 Domande

Nella circolazione di un bambino di due mesi allattato al seno quale/i isotipi anticorpali materni sono presenti:














La risposta corretta e' la A.
Nella circolazione di un bambino di due mesi è possibile rilevare immunoglobuline del tipo IgG, trasmesse tramite la placenta durante la gestazione e capaci di proteggere il neonato per i primi sei mesi di vita. Tramite il latte materno, saranno inoltre trasmesse grandi quantità di IgA, che si accumuleranno a livello della mucosa gastrointestinale garantendo la risposta anticorpale mucosale. Non sarà invece possibile rilevare gli isotipi anticorpali IgE, IgM o IgD a causa dell’ immaturità immunologica presente in quest’ età della vita, per la quale il neonato non è ancora in grado di produrre anticorpi da solo (risposte B, C e D errate).
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7 di 114 Domande

Il tumore benigno della mammella piu' frequente e':














La risposta corretta e' la D
Il tumore benigno della mammella più frequente è il fibroadenoma, il quale colpisce con maggiore incidenza donne di età compresa tra i 15 e i 35 anni. Si tratta di un tumore a componente mista, stromale ed epiteliale, che si presenta come un nodulo mobile dalla superficie liscia e ben delimitato, localizzato prevalentemente nel quadrante supero esterno della ghiandola mammaria, a crescita lenta, anche se è in genere presente un rapido aumento di volume durante la gravidanza e l’ allattamento.

8 di 114 Domande

Le infezioni da protozoi sono:














La risposta corretta e' la C
La leshmaniosi è un’ infezione da protozoi trasmessa attraverso la puntura del dittero Phlebotomus, il cui resevoir più frequente è il cane. Esistono tre forme di leshmaniosi, causate da tre specie diverse di leshmania: la forma cutanea o bottone d’ Oriente si mostra come una papula nel punto di inoculazione del dittero che evolverà in una crosta la quale, staccandosi, residuerà in un’ ulcera; la forma viscerale o kala azar è una forma tipica dei soggetti immunodepressi caratterizzata da febbre, epatosplenomegalia, linfoadenopatia periferica e colorazione cutanea grigiastra che si presenta tardivamente; infine, più rara, la forma mucocutanea interessa in particolar modo la mucosa del naso e della bocca con un andamento deturpante.

9 di 114 Domande

L'ossigenoterapia non comporta mai il rischio di:














La risposta corretta e' la D.
L'ossigenoterapia non comporta mai il rischio di ulcerazione corneale, generalmente causata da traumi meccanici o chimici della cornea o da infezioni della stessa. Al contrario, l’ ossigenoterapia comporta il rischio di insorgenza di Fibrodisplasia retrolenticolare, o retinopatia del prematuro, se applicata a neonati prematuri nei quali induce vascolarizzazione della periferia retinica con rischio di distacco retinico e cecità (risposta A errata). Ancora, l’ ossigenoterapia prolungata può indurre irritazione della mucosa delle vie aeree (risposta B errata) e, se utilizzata a flussi tali da eliminare lo stimolo ipossico, nei soggetti affetti da broncopneumopatia ostruttiva cronica può essere responsabile di depressione respiratoria (risposta C errata). Infine, l’ ossigenoterapia protratta per lunghi periodi può comportare l’ insorgenza di edema polmonare lesionale per danno alla membrana alveolo-capillare con essudazione polmonare bilaterale visibile alla radiografia del torace (risposta E errata).

10 di 114 Domande

Quale complicanza clinica NON si riscontra nell'IRC terminale?














La risposta corretta è la B

Nell’IRC terminale non si riscontra come complicanza l’artrite. La malattia renale cronica è classificata in 5 stadi: Stadio 1: velocità di filtrazione glomerulare normale (?90 mL/min/1,73 m²) con albuminuria persistente o malattia renale strutturale o ereditaria; Stadio 2: 60-89 mL/min/1,73 m²; Stadio 3a: 45-59 mL/min/1,73 m²; Stadio 3b: 30-44 mL/min/1,73 m²; Stadio 4: 15-29 mL/min/1,73 m²; Stadio 5: <15 mL/min/1,73 m². La velocità di filtrazione glomerulare può essere stimata tramite l’equazione CKD-EPI: 141 × (creatinina sierica)^-1,209 × 0,993^età, moltiplicata per 1,018 se donna e 1,159 se afroamericano (1,1799 per donne afroamericane). Questo calcolo è poco accurato negli anziani sedentari, obesi o molto magri. In alternativa, si può usare l’equazione di Cockcroft-Gault per stimare la clearance della creatinina, che tende a sovrastimare del 10-40%. Le complicanze comprendono quelle neurologiche (neuropatia periferica), ematologiche (anemia da ridotta produzione di eritropoietina), scheletriche (osteodistrofia, risposte C-D-E errate) e pericardite nel 20% dei pazienti con insufficienza renale (risposta A errata).


11 di 114 Domande

Nella brucellosi acuta qual e' il titolo minimo per la diagnosi:














La risposta corretta è la C.

La brucellosi (nota anche come "febbre ondulante", "febbre mediterranea" o "febbre maltese") è un’infezione zoonotica trasmessa all’uomo da animali infetti (bovini, ovini, caprini, cammelli, suini o altri) attraverso l’ingestione di prodotti alimentari non pastorizzati, in particolare lattiero-caseari, oppure per contatto diretto con tessuti o fluidi contaminati. Va sospettata in pazienti con febbre, malessere, sudorazione notturna e artralgie in presenza di esposizione epidemiologica significativa, come consumo di prodotti caseari non pastorizzati, contatto con animali in aree endemiche o esposizione professionale. Una diagnosi presuntiva può essere formulata sulla base di:

  • titolo anticorpale totale anti-Brucella ?1:160 mediante test di agglutinazione in provetta standard su siero prelevato dopo l’insorgenza dei sintomi;
  • rilevazione del DNA di Brucella in un campione clinico tramite reazione a catena della polimerasi (PCR).

12 di 114 Domande

Quali tra le seguenti caratteristiche TC orientano verso una lesione maligna?














La risposta corretta e' la E
Tra le caratteristiche di una lesione che orientano verso la diagnosi di malignità alla TAC vi è sicuramente l’ elevata vascolarizzazione, che generalmente sta ad indicare una massa solida con alto tasso di replicazione ed elevato metabolismo.
Altre caratteristiche che si annoverano tra i “ caratteri di malignità ” sono:
- La velocità di crescita, che viene determinata dal confronto con le TC precedenti, se disponibili: una lesione che non si è ingrandita in 2 o più anni è un segno di benignità , mentre le lesioni che hanno raddoppiato il loro volume in un intervallo di tempo che va dai 21 ai 400 giorni sono verosimilmente di natura maligna;
- I margini spiculati o irregolari
- Le dimensioni elevate
- La densità disomogenea.
Al contrario, la presenza di calcificazioni suggerisce una patologia benigna (risposta C errata), così come le dimensioni ridotte (risposta A errata), i margini netti e regolari (risposta B errata) e la densità omogenea (risposta D errata).

13 di 114 Domande

L'atopia e' caratterizzata da un














La risposta corretta e' la D.
L'atopia è un disturbo da ipersensibilità di tipo I caratterizzato dalla predisposizione ad un eccesso di produzione di IgE. I soggetti atopici tendono, più frequentemente della popolazione normale, a sviluppare reazioni anafilattiche ed alcune patologie come la dermatite atopica, la rinite e la congiuntivite allergica, l’ asma allergico o  l'orticaria immuno-mediata.

14 di 114 Domande

Un paziente di 60 anni presenta da tempo tosse stizzosa e febbricola irregolare. Il primo esame che e' necessario richiedere, al fine di stabilire la diagnosi e':














La risposta corretta e' la E.
In un paziente di 60 anni che presenta da tempo tosse stizzosa e febbricola irregolare è in primo luogo necessario richiedere una radiografia del torace per escludere situazioni organiche importanti come neoplasie polmonari. Al contrario, la broncoscopia rappresenta un esame di secondo livello a cui si ricorre nella necessità di caratterizzare istologicamente e citologicamente una neoformazione polmonare di origine centrale (risposta A errata). Invece, l’ emocromo non permette da solo di giustificare il quadro clinico e va pertanto integrato con altri esami strumentali (risposta B errata). Ancora, il tine test, test cutaneo per la diagnosi di infezione tubercolare, è indicativo di infezione ma non fornisce informazioni circa lo stato di attività polmonare della malattia (risposta C errata). Infine, l’ esame citologico dell’ espettorato viene eseguito in caso di tosse produttiva, e non stizzosa, nel sospetto di polmonite (risposta D errata).

15 di 114 Domande

La sindrome di Guillain-Barre' colpisce:














La risposta corretta e' la B.
La sindrome di Guillain-Barrè , polineuropatia demielinizzante acuta di origine autoimmune, colpisce indistintamente bambini e adulti, di entrambi i sessi. Essa può comparire in seguito ad una gastroenterite da Campylobacter jejuni o ad un’ infezioni delle vie respiratorie da parte di Mycoplasma peumoniae o Hemophilus influenzae ed esordisce con debolezza progressiva che inizia agli arti inferiori ed avanza poi verso il tronco e gli arti superiori. È ’ possibile il coinvolgimento della muscolatura respiratoria e dei nervi cranici con paresi facciale bilaterale ed alterazioni della muscolatura deglutitoria. Possono, inoltre, essere presenti disturbi autonomici come ipotensione e tachicardia.

16 di 114 Domande

Nell'albero genealogico di una famiglia affetta da una malattia autosomica dominante si osserva che:














La risposta corretta e' la C.
Nell'albero genealogico di una famiglia affetta da una malattia autosomica dominante si osserva che ogni soggetto affetto ha almeno un genitore malato. Ciò si spiega considerando che per poter ereditare un allele mutato responsabile di malattia è necessario che almeno uno dei due genitori lo abbia trasmesso alla prole; trattandosi di una condizione autosomica dominante, l’ allele trasmesso era a sua volta espresso nel genitore che lo ha trasmesso che, per questo, risultava a sua volta malato.

17 di 114 Domande

La paralisi del ricorrente puo' essere dovuta a














La risposta corretta e' la A.
La paralisi del nervo laringeo ricorrente, ramo del nervo vago che origina livello mediastinico, risalendo a sinistra per circondare l’ arco aortico e a destra per circondare l’ arteria succlavia di destra, può essere dovuta a linfopatia mediastinica.  Altre cause possono essere interventi di tiroidectomia, postumi di intubazione, carcinomi esofagei o tiroidei o infezioni virali. Essendo il nervo laringeo ricorrente responsabile dell’ innervazione di tutti i muscoli intrinseci della laringe ad eccezione dei muscoli cricotiroidei, la sua paralisi comporterà blocco delle corde vocali con disfonia o afonia fino alla dispnea in caso di interessamento bilaterale.

18 di 114 Domande

Tra le cause di iposodiemia figura anche la Polidpsia psicogena, caratterizzata da:














La risposta corretta e' la B.
Tra le cause di iposodiemia figura anche la Polidpsia psicogena, caratterizzata da abnorme introito di acqua in conseguenza di turbe psichiche con conseguenti polidipsia e poliuria. La principale diagnosi differenziale della polidipsia psicogena è il diabete insipido, condizione dovuta ad una carenza di ormone antidiuretico (ADH) prodotto dalla neuroipofisi o ad una sua mancata azione a livello renale. E’ possibile distinguere tra le due condizioni mediante il test dell’ assetamento, indagine nella quale dopo otto ore dalla sospensione dell’ ingestione di liquidi si andranno a valutare l’ osmolarità urinaria ed ematica che risulteranno normali nell’ individuo con polidispia psicogena ed alterate in caso di diabete insipido.

19 di 114 Domande

In Italia la ricerca degli anticorpi anti-HIV nel sangue dei donatori si effettua obbligatoriamente a partire dal:














La risposta corretta e' la C.
In Italia la ricerca degli anticorpi anti-HIV nel sangue dei donatori si effettua obbligatoriamente a partire dal 1985. Il virus dell’ immunodeficienza umana o HIV è un retrovirus trasmesso per via sessuale, tramite sangue ed emoderivati o per via materno-fetale; esso è responsabile della comparsa di una sindrome da immunodeficienza acquisita (AIDS) caratterizzata da linfopenia con infezioni ripetute anche da agenti opportunisti e morte per infezione. La trasmissione per via ematica ha rappresentato un grave problema all’ inizio dell’ epidemia di HIV, soprattutto per la popolazione emofilica, ma grazie all’ introduzione delle misure di screening, attualmente si tratta di un evento eccezionale.

20 di 114 Domande

La mano cadente e' causata da una














La risposta corretta e' la A.
La mano cadente è causata dalla paralisi del nervo radiale, responsabile dell’ innervazione supinatoria-estensoria dell’ arto superiore e della sensibilità della faccia posteriore di braccio-avambraccio e dorso della mano a livello del 1, 2, 3 e metà laterale del 4 dito. Al contrario, la paralisi del nervo ascellare, nervo misto responsabile dell’ innervazione del muscolo deltoide e piccolo rotondo, causa una perdita di abduzione del braccio oltre un angolo di 30 ° (risposta B errata). Invece, la paralisi del nervo muscolocutaneo, nervo misto responsabile dell’ innervazione dei muscoli flessori del gomito, tra cui il muscolo bicipite del braccio, causa deficit di flessione dell’ avambraccio sul braccio (risposta C errata). Ancora, la paralisi del nervo mediano comporta paralisi di quasi tutti i muscoli dell'eminenza tenar del pollice con graduale chiusura dello spazio tra questo e il secondo dito e perdita della funzione di presa (risposta D errata). Infine, la paralisi del nervo ulnare, responsabile dell’ innervazione dei muscoli interossei della mano e dei muscoli lombricali del III e IV dito, comporterà una tipica deformità “ ad artiglio” della mano per la semi flessione delle ultime due dita (risposta E errata).

21 di 114 Domande

La causa piu' comune di addome acuto dell'immediato periodo puerperale e':














La risposta corretta e' la C.
La causa più comune di addome acuto dell'immediato periodo puerperale è la sepsi puerperale o febbre puerperale,  ovvero la comparsa di rialzo termico (>38 ° C) nelle 24 ore successive ad un parto o ad un aborto  dovuta ad un’ endometrite. Il fattore di rischio più importante per la comparsa della suddetta condizione è rappresentato dal parto cesareo a cui seguono la rottura prematura delle membrane con oltre 12 ore di evoluzione, i parti strumentali, le corioamnionite subcliniche e stati di compromissione generale della gestante. La clinica si presenta con picchi febbrili associati a brividi, dolore addominale per contrattura dolorosa dell’ utero, perdita di secrezioni maleodoranti e leucocitosi.

22 di 114 Domande

Durante il periodo finestra per HIV:














La risposta corretta e' la E
Durante il periodo finestra per HIV è presente l’ HIV RNA ma non gli anticorpi anti HIV che compaiono dopo circa 6 settimane e sono praticamente sempre presenti a 12 settimane. Ciò permette la diagnosi precoce di infezione acuta mediante ricerca dell’ HIV RNA eseguita con PCR o tramite rilevazione dell’ antigene p24 già nella prima settimana. Gli anticorpi anti HIV vengono invece utilizzati come screening diagnostico per la diagnosi di infezione cronica e ricercati mediante il test immunoenzimatico ELISA: in caso di negatività , e se clinicamente indicato, l’ esame può essere ripetuto dopo 6 settimane; in caso di positività , esso deve invece essere confermato dal più specifico test del Western Blot, data la possibilità di falsi positivi come accade in caso di recente infezione virale acuta.

23 di 114 Domande

In quale delle seguenti condizioni e' presente esoftalmo:














La risposta corretta e' la C.
Il seminoma, l’ ipotiroidismo, l’ osteopatia fibrocistica e la sindrome di Cushing sono tutte condizioni che non si associano alla presenza di esoftalmo, ovvero alla protrusione del bulbo oculare oltre la rima palpebrale. Al contrario, traumi da frattura del massiccio facciale o da interventi chirurgici, cause infiammatorie come cellulite orbitaria o mucormicosi, cause neoplastiche e l’ ipertiroidismo associato al morbo di basedow graves sono cause possibili. In questo ultimo caso, l’ autoreattività dei linfociti T presente comporta una loro infiltrazione a livello retro bulbare con edema ed ingrossamento del tessuto muscolare ed adiposo ivi localizzato. Nei lungo termine, l’ esoftalmo può associarsi a complicanze quali secchezza, infezioni ed ulcerazioni della cornea con perdita progressiva del visus.

24 di 114 Domande

Le complicanze dell'ipertensione non comprendono:














La risposta corretta e' la E.
Le complicanze dell'ipertensione arteriosa non comprendono l’ epatosplenomegalia che può essere invece considerata una complicanza dell’ ipertensione portale.  Al contrario, il rischio di nefrosclerosi ed di insufficienza renale risulta aumentato nei pazienti ipertesi per danno glomerulare correlato all’ iperperfusione renale con successiva evoluzione in glomerulosclerosi ed atrofia tubulare (risposta A errata). Ancora, la miocardioipertrofia e lo scompenso cardiaco risultano associati ad aumento pressorio ematico per adattamenti strutturali e funzionali del cuore e rappresentano, peraltro, la principale causa di morte nei pazienti ipertesi (risposta B errata). Anche l’ emorragia cerebrale può complicare un’ ipertensione arteriosa mal controllata con un rischio che aumenta progressivamente all’ aumentare dei livelli pressori sistolici negli individui oltre i 65 anni (risposta C errata). Infine, la dissecazione aortica può essere causata da un deterioramento della parete arteriosa correlato al continuo stimolo pressorio (risposta D errata).

25 di 114 Domande

La cardite nella febbre reumatica acuta tipicamente concerne:














La risposta corretta e' la A
La cardite nella febbre reumatica acuta, patologia a genesi autoimmune che insorge nei soggetti tra i 5 e i 15 anni di età a seguito dell’ infezione faringotonsillare da Streptococcus pyogenes, tipicamente concerne l’ endocardio, il miocardio e il pericardio L’ endocardio rappresenta la porzione maggiormente colpita, soprattutto a livello della valvola mitralica dove può svilupparsi un’ insufficienza valvolare causante la comparsa di un soffio sistolico di nuova insorgenza; l’ interessamento del pericardio è , invece, responsabile della comparsa di rumori da sfregamento o di piccoli versamenti visibili all'ecocardiografia e può occasionalmente causare dolore toracico centrale pleuritico. Infine, l’ infiammazione miocardica può rendersi responsabile di un prolungamento dell’ intervallo P-R per interessamento delle vie di conduzione elettrica con l’ insorgenza di blocco atrioventricolare, in genere di primo grado.

26 di 114 Domande

Gli psicofarmaci:














La risposta corretta e' la E
Gli psicofarmaci rappresentano una terapia sintomatica dei disturbi psichici ed in quanto tali non permettono di guarire definitivamente da una malattia mentale (risposta C errata). Nonostante ciò , essi risultano molto utili in una grande varietà di condizioni, compresa la schizofrenia, il disturbo bipolare, la depressione psicotica e diverse psicosi organiche ove sono in grado di ridurre i sintomi psicotici (risposta A errata). Tuttavia, il solo utilizzo degli antipsicotici non permette di trascurare gli aspetti psicosociali del paziente, come ad esempio il miglioramento dell’ autonomia e delle capacità relazionali con gli altri, intervenendo sui quali si evidenzia una prognosi migliore in termini di gestione dei sintomi e prevenzione delle ricadute (risposta C errata). Infine, tra gli effetti degli psicofarmaci non rientra l’ azione analgesica (risposta D errata).

27 di 114 Domande

L'aumento della concentrazione intracellulare di ioni Ca nelle cellule cardiache e' associato a:














La risposta corretta e' la B.
L'aumento della concentrazione intracellulare di ioni Ca nelle cellule cardiache è associato ad aumento della contrattilità muscolare.  Ciò avviene perché la quantità di calcio che entra nella cellula miocardica, dopo stimolazione da parte delle cellule pacemaker, agisce liberando a sua volta il calcio presente nel reticolo plasmatico attraverso un'isoforma cardiaca del recettore rianodinico (RyR2); il calcio fuoriuscito andrà poi a legarsi alla troponina C presente sui miofilamenti dando luogo ad un cambiamento conformazionale della tropomiosina che causerà l’ esposizione dei siti di interazione actina-miosina con scivolamento dell'actina lungo i filamenti di miosina ed accorciamento muscolare associato a sviluppo di tensione, correlata alla quantità di calcio presente nel citosol.

28 di 114 Domande

Il reticolocito:














La risposta corretta è la D
Il reticolocita è un eritrocito giovane con poliribosomi. I reticolociti sono, infatti, globuli rossi immaturi (risposta A errata), non nucleati (risposta E errata) che sono immessi in circolo dal midollo osseo (risposta C errata) e mantengono per 24-36 ore dei residui di RNA in forma di poliribosomi; tali elementi cellulari sono quindi facilmente riconoscibili e distinguibili dagli eritrociti maturi grazie a una colorazione specifica che determina la precipitazione di tali residui di RNA che assumono un aspetto filamentoso e reticolare. La percentuale di reticolociti circolanti oscilla tra l’ 1 e il 2% e deriva dal fisiologico turnover degli eritrociti circolanti invecchiati; il conteggio dei reticolociti è fondamentale nella caratterizzazione diagnostica delle anemie.

29 di 114 Domande

Le terminazioni nervose sensitive libere cutanee arrivano:














La risposta corretta e' la D.
Le terminazioni nervose sensitive libere cutanee, responsabili della nocicezione, arrivano alla porzione prossimale dell'epidermide attraverso il derma papillare. Esse, a differenza di altre terminazioni sensitive definite capsulate, come i meccanocettori della cute glabra di Meissner, Merkel, Pacini e Ruffini, non presentano strutture corpuscolate ma vengono attivate dal contatto diretto con sostanze prodotte o liberate dal danno tissutale quali bradichinina e prostaglandine; il segnale viene poi trasmesso tramite fibre mieliniche, come le fibre Aδ, o amieliniche, come le fibre C, fino alle corna posteriori del midollo spinale e da qui, tramite il fascio spinotalamico, fino ai centri superiori rappresentati da talamo e alla corteccia.

30 di 114 Domande

I sintomi positivi della schizofrenia comprendono:














La risposta corretta e' la E.
I sintomi positivi della schizofrenia, malattia psicotica deteriorante più frequente negli uomini di età compresa tra i 18 e i 25 anni e nelle donne di età compresa tra i 25 e i 35 anni, comprendono deliri, allucinazioni, disturbi del linguaggio e del corso del pensiero. Tali sintomi presuppongono un eccesso o una distorsione delle funzioni normali; al contrario, i sintomi negativi, che comprendono un deficit di funzioni normali, sono rappresentati da appiattimento affettivo, alogia, anedonia, abulia e perdita del funzionamento sociale con isolamento.

31 di 114 Domande

Le controindicazioni assolute alla Broncoscopia sono:














La risposta corretta e' la D
Uno stato cardiovascolare instabile e la presenza di aritmie cardiache sono controindicazioni assolute alla broncoscopia, esame endoscopico delle vie aeree indicato in caso di necessità di visualizzazione diretta delle stesse, di prelievo di secrezioni respiratorie e cellulari o necessità di esecuzione di biopsie a tali livelli; la broncoscopia si rivela inoltre utile nella rimozione di corpi estranei aspirati ed nel posizionamento di stent per la risoluzione di lesioni endobronchiali ostruttive. Altre controindicazioni assolute alla procedura sono l’ insufficienza respiratoria acuta con ipercapnia e l’ ostruzione tracheale grave.

32 di 114 Domande

Il carcinoma prostatico e'














La risposta corretta e' la E.
Il carcinoma prostatico è una delle neoplasie più frequenti nel sesso maschile (risposta D errata) e rappresenta la seconda causa di morte per tumore nell’ uomo, nonostante solo 1 individuo su 8 affetto da malattia giunga effettivamente all’ exitus. L’ incidenza della patologia aumenta con l’ aumentare dell’ età (risposta B errata), nei soggetti di razza afroamericana e in caso di diete ricche di lipidi e di idrocarburi aromatici policiclici formatesi nella cottura di carni rosse. Nonostante il tumore sia più spesso asintomatico perché individuato in fase precoce grazie alle procedure di screening, esso può manifestarsi con sintomi urinari bassi da riempimento (pollachiuria e nicturia) o sintomi urinari bassi da svuotamento (quali mitto intermittente ed ipovalido) e con marcata astenia, anemia, linfedema e compressione midollare in caso di malattia disseminata (risposta C errata). La diagnosi si basa sulla rilevazione di nodularità all’ esplorazione rettale, sull’ aumento del PSA (risposta A errata) e sull’ esecuzione di biopsia transrettale ecoguidata.

33 di 114 Domande

Nella malattia da reflusso gastro-esofageo e' un sintomo considerato tipico, oltre la pirosi, quale tra i seguenti:














La risposta corretta e' la B.
Nella malattia da reflusso gastro-esofageo, patologia legata alla risalita del contenuto gastrico in esofago in assenza di vomito (risposta A errata) per  rilassamenti transitori dello sfintere esofageo inferiore e/o alterazione dell’ angolo gastro esofageo di HIS causato da orizzontalizzazione dello stomaco, è un sintomo considerato tipico, oltre la pirosi, il dolore epigastrico. Fattori che possono contribuire all’ insorgenza di tale condizione sono l’ aumento di peso, l’ assunzione di cibi grassi e bevande gassate, l’ alcol, il fumo di tabacco ed alcuni farmaci come i calcio antagonisti. Esistono inoltre manifestazioni extra esofagee associate a tale patologia ma non tipiche di questa condizione, in quanto presenti anche in altre affezioni di natura polmonare o otorinolaringoiatrica; tra queste ritroviamo tosse cronica, asma, erosione dentale e laringite associata o meno a disfonia (risposte C, D, E errate).

34 di 114 Domande

L'utero e' situato:














La risposta corretta e' la E.
L'utero è un organo cavo situato nella piccola pelvi posto tra la vescica urinaria, situata anteriormente, ed l’ intestino retto situato posteriormente; superiormente esso è coperto da una piega peritoneale che, dopo averlo rivestito, si distacca ai suoi lati per fissarsi alla piccola pelvi andando a costituire i due legamenti larghi di destra e di sinistra. Caratteristico è il suo orientamento rispetto al bacino; difatti l’ asse maggiore dell’ organo forma con l'asse maggiore del bacino un angolo aperto anteriormente di circa 60 ° detto angolo di versione mentre l'asse del corpo forma con l'asse del collo uterino un angolo ottuso di circa 150 ° detto angolo di flessione, per cui si parla di antiversione ed antiflessione fisiologica. Da un punto di vista strutturale, la parete risulta costituita da una successione di tre tonache che circoscrivono un lume; la tonaca più interna costituita da mucosa prende il nome di endometrio; la tonaca intermedia costituita da tessuto muscolare prende il nome di miometrio mentre quella più esterna costituita da sierosa prende il nome di perimetrio.

35 di 114 Domande

Nel caso di digiuno quali sono i composti di riserva che vengono rimossi?














La risposta corretta e' la C.
In caso di digiuno i composti di riserva che vengono rimossi sono glicogeno e lipidi. Nelle prime 24 ore di privazione alimentare il metabolismo è sostenuto interamente dall'ossidazione dei trigliceridi e dall’ utilizzo delle riserve di glicogeno presenti nel fegato; qualora la privazione alimentare si prolunghi oltre le 24 ore viene attivato il processo di gluconeogenesi a partire da amminoacidi derivati dalla degradazione delle proteine muscolari con inevitabile riduzione nel tempo della massa muscolare; mano mano che la condizione di digiuno si prolunga, e le proteine muscolari vengono consumate, inizia l’ utilizzo delle proteine sieriche fino ad una condizione di carenza assoluta di nutrienti associata a disidratazione e a comparsa di edema per riduzione della concentrazione di albumina nel sangue. Questa situazione, associata alla ridotta efficienza respiratoria collegata al catabolismo delle proteine del diaframma e dei muscoli intercostali, porta pian piano l’ individuo verso l’ exitus che sopraggiunge, in genere, dopo circa un mese dall’ inizio del digiuno.

36 di 114 Domande

Quale di questi sintomi dell'insufficienza renale cronica e' piu' sensibile alla correzione dell'acidosi:














La risposta corretta e' la E.
I sintomi dell'insufficienza renale cronica o malattia renale cronica, definita come un’ alterazione della funzione e/o della struttura renale di durata superiore a tre mesi, più sensibili alla correzione dell'acidosi sono nausea e vomito. Questi ultimi sono generalmente espressione clinica diretta dell’ acidosi metabolica ad eziologia renale dovuta alla diminuita escrezione di acidi organici, per caduta del filtrato, e al diminuito riassorbimento di bicarbonati; al contrario, la comparsa di prurito è da ricondursi prevalentemente all’ aumento del PTH, alla calcificazione dei tessuti sottocutanei oltre che alla presenza di iperuricemia (risposta b errata). Invece, l’ anemia è generalmente correlata alla carenza di eritropoietina per diminuita produzione, alla carenza marziale associata a perdite ematiche ed emodialisi oltre che al declino dell’ emivita delle emazie correlato all’ ambiente uremico esterno (risposta C errata). Infine, l’ astenia muscolare ravvede una causa multifattoriale, essendo in parte collegata all’ acidosi ed in parte correlata all’ iperpotassiemia (risposta E errata).

37 di 114 Domande

Per ipertermia maligna si intende:














La risposta corretta e' la D.
Per ipertermia maligna si intende una rara complicanza dell'anestesia generale caratterizzata da un notevole aumento della temperatura corporea (>40 °C), in seguito alla somministrazione di miorilassanti depolarizzanti come la succinilcolina o di anestetici inalatori come l’ alotano. La somministrazione di tali farmaci provoca, in soggetti geneticamente predisposti, un rapido innalzamento del calcio intracellulare muscolare con conseguente contrattura muscolare, ipercatabolismo associato ad aumentata produzione di calore ed anidride carbonica e rabdomiolisi con iperpotassiemia, mioglobinuria ed insufficienza renale. I segni più precoci della comparsa della patologia sono rappresentati dal trisma e successivamente da sudorazione, tachicardia e tachipnea mentre l’ aumento di temperatura è da considerarsi un segno tardivo. Se non trattata tempestivamente, l’ ipertermia maligna provoca la morte del soggetto per aritmie, emorragie ed insufficienza multiorgano.

38 di 114 Domande

Qual'e' la caratteristica del danno epatico immunologicamente mediato?














La risposta corretta e' la D.
La caratteristica del danno epatico immunologicamente mediato si basa sulla citotossicità correlata ai linfociti T, specificamente sensibilizzati al riconoscimento degli antigeni virali sulla membrana degli epatociti infetti. Per questo motivo le differenze di intensità nella risposta immunologica sono responsabili della diversa gravità delle forme acute che in alcuni soggetti si manifestano con maggiore citolisi e con risoluzione della malattia mentre in altri si presentano con minore gravità e/o asintomaticità ma con cronicizzazione dei virus. Al contrario, in condizioni normali, nessuno dei virus epatitici sembra svolgere un’ azione citopatica diretta nei confronti degli epatociti (risposta A errata).

39 di 114 Domande

Nella oftalmopatia basedowiana possono essere presenti tutti questi segni tranne uno:














La risposta corretta e' la B.
Nella oftalmopatia basedowiana, interessamento oculare correlato alla malattia di basedow-graves e dovuto a all’ aumento delle dimensioni dei muscoli reto oculari per infiltrazione da parte di cellule infiammatorie e deposito di glicosamminoglicani, non è mai presente emianopsia bitemporale.Possono invece ritrovarsi chemosi, ovvero edema congiuntivale ed esoftalmo; difatti la malattia di Graves rappresenta la causa più comune di esoftalmo bilaterale negli adulti. (risposte A e C errate). Inoltre, nella forma maligna di malattia possono comparire neurite ottica compressiva, diplopia ed oftalmoplegia progressiva per fibrosi dei muscoli retti inferiore ed interno e cheratite da esposizione (risposta D ed E errate). È , infine, importante ricordare che l’ evoluzione dell’ oftalmopatia è indipendente dall’ ipertiroidismo e può peggiorare dopo l’ assunzione di radio iodio.

40 di 114 Domande

Carla, una paziente di 38 anni, ha da poco terminato la procedura di stadiazione per linfoma di Hodgkin. L'E.O. e la TAC total body hanno rivelato esclusivo interessamento dei linfonodi laterocervicali bilaterali e dei linfonodi sovraclaveari destri. L'anamnesi e' muta per febbre, sudorazioni notturne e calo ponderale. La biopsia ossea e' risultata negativa per presenza di infiltrazione linfomatosa. Lo stadio della malattia di Carla secondo la stadiazione di Ann Arbor e':














La risposta corretta e' la E.
L’ interessamento dei linfonodi laterocervicali bilaterali e dei linfonodi sovraclaveari destri rappresentano secondo la stadiazione di Ann-Arbor uno stadio II, più precisamente II A. La stadiazione di Ann-Arbor è il metodo di stadiazione più utilizzato per il linfoma di Hodgkin; esso prevede quattro diversi stadi:
- Stadio I: contempla l’ interessamento di un solo linfonodo o di una sola stazione linfatica (uno o più linfonodi contigui)
- Stadio II: contempla l’ interessamento di due o più stazioni linfonodali sopra o sotto al diaframma o di un linfonodo e di un organo attiguo
- Stadio III: contempla l’ interessamento di più stazioni linfonodali al di sopra e al di sotto del diaframma
- Stadio IV: contempla l’ interessamento di strutture extra-linfonodali, come fegato e milza, con o senza coinvolgimento linfonodale.
Ogni stadio può inoltre essere classificato come A o B; con la lettera B si fa riferimento alla presenza di sintomi sistemici, ovvero perdita di almeno il 10% del peso negli ultimi 6 mesi, febbre e sudorazioni notturne, indicativi di una prognosi più sfavorevole mentre con la lettera A si indica l’ assenza di tali sintomi.

41 di 114 Domande

In corso di epatite virale la bradicardia e' provocata dall'aumento in circolo di:














La risposta corretta e' la A.
In corso di epatite virale la bradicardia è provocata dall'aumento in circolo di sali biliari, per azione diretta di questi ultimi sul nodo del seno cardiaco. L’ ittero segue ad un danno epatocellulare, conseguente all’ azione del sistema immunitario diretto contro i virus maggiori o minori responsabili della malattia, il quale causa colestasi parenchimatosa e successivo aumento degli indici di colestasi, in particolare della fosfatasi alcalina, e della bilirubina totale, soprattutto nella sua componente diretta. Più frequentemente la sintomatologia itterica si mostra nelle forme acute di malattia, ovvero quelle ad esordio improvviso e a durata minore di 6 mesi, associandosi con altre manifestazioni quali: inappetenza, nausea, dolori articolari e dolori in ipocondrio destro. Le forme croniche, causate dai virus B e C dell’ epatite, decorrono generalmente in maniera del tutto asintomatica con progressivo scadimento della funzione d’ organo.

42 di 114 Domande

L'arteria vertebrale destra normalmente origina da














La risposta corretta e' la D.
L'arteria vertebrale destra normalmente origina dall’ arteria succlavia di destra; da qui si dirige verso l’ altro, inserendosi nei forami trasversari al livello della sesta vertebra cervicale, per giungere a livello dell’ atlante dove devia per entrare nel forame occipitale ed anastomizzarsi con l’ arteria vertebrale controlaterale a livello del solco bulbopontino. Dall’ unione delle due arterie vertebrali si forma l’ arteria basilare responsabile dell’ irrorazione della parte ventrale del ponte.

43 di 114 Domande

La denominazione " Rh positivo" sta ad indicare la presenza nell'emazie dell'uomo dell'antigene:














La risposta corretta e' la A
La denominazione " Rh positivo" sta ad indicare la presenza sulle emazie dell'uomo dell'antigene D, antigene a carattere ereditario trasmesso in maniera autosomica dominante. La presenza di tale fattore risulta importante per la compatibilità in ambito di trasfusioni sanguigne, dato il rischio di reazioni avverse dovute alla formazione di anticorpi anti-Rh, ed in caso di gravidanza in madre Rh negativa con partner Rh positivo, dato il rischio di malattia emolitica del neonato. In questo ultimo caso, il contatto delle emazie fetali con il sangue della madre può portare alla formazione di anticorpi anti-Rh, inizialmente di tipo IgM, che, non potendo attraversare la barriera placentare, non potranno risultare nocivi alla prima gravidanza; alle gravidanze successive le IgG potranno invece’ causare un danno di entità variabile dall’ idrope fetale all’ emolisi lieve.

44 di 114 Domande

Una vasculite che interessa aorta e diramazioni principali aortiche; e' piu' comune in donne di eta' tra 10 e 40 anni; si presenta sovente con sintomi sistemici quali facile faticabilita', febbricola, calo ponderale. Si tratta di:














La risposta corretta e' la B.
La malattia di Takayasu è una vasculite granulomatosa che interessa l’ aorta e le sue diramazioni principali; essa è più comune nelle giovani donne di età compresa tra i 10 e i 40 anni e si presenta sovente con sintomi sistemici quali facile faticabilità , febbricola, calo ponderale e successivamente con sintomi “ occlusivi” da ipoperfusione quali assenza/diminuzione dei polsi periferici, cefalea, veritigini, TIA e stroke. Al contrario, l’ arterite a cellule giganti interessa prevalentemente soggetti oltre i 50 anni di età , coinvolgendo soprattutto l’ arteria temporale con caratteristica cefalea di nuova insorgenza associata a claudicatio mandibolare (risposta A errata). Invece, la poliarterite nodosa insorge prevalentemente negli uomini tra i 40 e i 60 anni, coinvolgendo maggiormente il rene, con protinuria, microematuria ed ipertensione arteriosa, e le arterie coronariche con comparsa di aritmie e cardiopatia ischemica (risposta C errata). Ancora, la granulomatosi di Wegner ha maggiore incidenza nei soggetti intorno ai 40 anni e si presenta con un caratteristico coinvolgimento delle vie respiratorie con sinusite cronica e perforazioni del setto nasale oltre che interessamento polmonare e renale con comparsa di infiltrati polmonari multipli e fissi e glomerulonefrite rapidamente progressiva (risposta D errata). Infine, la malattia di Kawasaki è una vasculite tipica dell’ età pediatrica caratterizzata generalmente da febbre alta resistente agli antipiretici, adenopatia cervicale unilaterale >1,5 cm, congiuntivite bilaterale non purulenta, eritema del cavo orale e della lingua, esantema ad esordio sul tronco, edema e/o eritema delle mani e dei piedi (risposta E errata).

45 di 114 Domande

Quale delle seguenti reazioni compensatorie avviene nel passaggio dal clinostatismo all'ortostatismo?














La risposta corretta e' la B.
Nel passaggio dal clinostatismo all'ortostatismo avviene l’ attivazione del sistema renina-angiotensina dovuto un aumento pressorio che determina un trasferimento di liquidi dal torrente circolatorio allo spazio interstiziale. La diminuzione del volume plasmatico che ne consegue determinenrà , quindi, una lieve ipoperfusione renale con conseguente stimolazione della produzione di renina e successivo aumento dell’ angiotensina II, causa di vasocostrizione, e di aldosterone con aumentato riassorbimento di sodio e di acqua al fine di ripristinare il volume circolante.  Per tale motivo, il dosaggio della renina eseguito a fini diagnostici, come nella diagnosi differenziale tra iperaldosteronismo primario e secondario, viene praticato sia in clino che in ortostatismo.

46 di 114 Domande

Quali dei seguenti NON e' il piu' frequente sintomo di presentazione della stenosi aortica?














La risposta corretta e' la A.
Non è un sintomo frequente di presentazione della stenosi aortica, riduzione dell’ orifizio valvolare aortico ad a un’ area inferiore a 2 cm ² generalmente su base degenerativa, la comparsa di palpitazioni.  All’ opposto l’ angina rientra nella triade sintomatica tipica della malattia; essa è correlata all’ impossibilità dell’ organismo di coprire la necessità di ossigeno del miocardio divenuto ipertrofico in conseguenza dell’ aumentata resistenza all’ efflusso di sangue dal ventricolo sinistro (risposta B errata). Anche la lipotimia e talvolta una vera e propria sincope da sforzo, sono sintomi frequenti di patologia (risposte C ed E errate) così come vi rientra la dispnea, anche questa generalmente da sforzo, la cui comparsa si associa ad una prognosi infausta.

47 di 114 Domande

I rami arteriosi terminali della carotide esterna sono














La risposta corretta e' la A.
I rami arteriosi terminali della carotide esterna, arteria della testa e del collo ad origine dall’ arteria carotide comune a livello della sua biforcazione in corrispondenza delle vertebre cervicali C3 e C4, sono l’ arteria mascellare interna e l’ arteria temporale superficiale. Suoi rami collaterali sono l’ arteria tiroidea superiore, l’ arteria faringea ascendente, l’ arte ­ria linguale, larteria faciale, l’ arteria occipitale e l’ arteria auricolare posteriore.

48 di 114 Domande

Le emorragie del tronco encefalico si verificano piu' frequentemente:














La risposta corretta e' la C.
Le emorragie del tronco encefalico, tipologia relativamente meno frequente di ictus emorragico rispetto all’ emorragia dei gangli basali, si verificano più frequentemente a livello del ponte dove causano comparsa di tetraplegia o tetraparesi associata a deviazione coniugata dello sguardo verso il lato opposto alla lesione e talvolta postura in decerebrazione. La causa più frequente risulta essere la rottura su base ipertensiva dei microanaeurismi di Charcot Bouchard localizzati nelle piccole arterie penetranti, gli stessi vasi la cui occlusione provoca ictus lacunari.

49 di 114 Domande

Cosa si intende per fibrosi polmonare idiopatica?














La risposta corretta e' la A.
La fibrosi polmonare idiopatica è la forma più comune di polmonite interstiziale idiopatica; essa è caratterizzata da un quadro anatomopatologico di polmonite interstiziale e dall'andamento clinico progressivo. L’ eziologia è tutt’ oggi sconosciuta ma si suppone che una causa non nota scateni un’ infiammazione del tessuto alveolare con successiva formazione di fibrosi. All'esame obiettivo possono essere rilevati dispnea da sforzo, tosse secca e rantoli crepitanti inspiratori associati o meno a dita a bacchetta di tamburo

50 di 114 Domande

La causa piu' frequente di ascesso polmonare e':














La risposta corretta e' la D.
La causa più frequente di ascesso polmonare, definito come necrosi e cavitazione del parenchima polmonare risultante da un’ infezione, è l’ inalazione di materiale alimentare. Fattori predisponenti a questa condizione sono presenza di dismotilità esofagea, disordini neurologici e condizioni neurologiche responsabili di disfunzione bulbare, malattia peridontale e alcolismo. I microrganismi causali più frequentemente coinvolti sono in genere i batteri anaerobi anche se nei soggetti immunocompromessi possono predominare batteri aerobi e patogeni opportunisti. Sintomi tipici sono tosse con produzione di espettorato purulento, dolore toracico di tipo pleuritico, febbre ed emottisi.

51 di 114 Domande

Quale dei seguenti sintomi si ritrova raramente nella TBC miliare polmonare?














La risposta corretta e' la A.
Nella TBC miliare, causata dalla disseminazione ematogena dei bacilli tubercolari, si ritrova raramente espettorato in grande quantità . Nei bambini essa è spesso la conseguenza di una recente infezione primaria mentre negli adulti è più spesso dovuta alla riattivazione di vecchi focolai; le lesioni tipiche sono solitamente granulomi del diametro di 1-2 mm simili ai semi di miglio, da cui il termine miliare, che possono localizzarsi in vari organi. Nella maggior parte dei casi i sintomi di presentazione sono febbre remittente, sudorazione notturna, inappetenza, astenia (risposte C e D errate); successivamente possono comparire tosse, dovuta all'interessamento polmonare, e sintomi addominali (risposte B ed E errate). I reperti obiettivi comprendono, invece, epatomegalia, splenomegalia, linfadenopatia e tubercoli corioidei visibili all’ oftalmoscopia, ritenuto segno patognomonico di malattia.

52 di 114 Domande

L'iperplasia di tutte le ghiandole paratiroidee e' caratteristica di:














La risposta corretta e' la B.
L'iperplasia di tutte le ghiandole paratiroidee è caratteristica dell’ iperparatiroidismo secondario, condizione legata ad uno stato di ipocalcemia cronica, a sua volta conseguente ad insufficienza renale cronica o a malassorbimento intestinale, e causa di continua stimolazione a livello parotideo. Al contrario, il carcinoma delle paratiroidi, rarissima forma tumorale, consiste nell’ aumento volumetrico di un’ unica ghiandola (risposta A errata). Invece, nell’ ipoparatiroidismo post chirurgico le ghiandole sono state asportate in parte o in toto con intenti curativi, come succede in caso di adenomi o iperplasia, o in maniera accidentale, come può avvenire durante interventi di tiroidectomia (risposta B errata). Ancora, al contrario della MEN 2 A dove si associa iperparatiroidismo legata ad iperplasia ghiandolare, in caso di MEN 2 B le paratiroidi non sono generalmente coinvolte (risposta D errata). Infine, l’ ipoparatiroidismo primario si presenta più spesso con ghiandole ipoplastiche e/o atrofiche (risposta E errata).

53 di 114 Domande

Le vertebre cervicali sono:














La risposta corretta e' la D.
l rachide cervicale è costituito da 7 vertebre. Esse presentano caratteri particolari che consentono di distinguerle dalle altre vertebre della colonna: il corpo appare di forma quadrangolare, concavo superiormente, grazie alla presenza di un bordo rialzato lungo buona parte della circonferenza detto processo uncinato; i processi trasversi appaiono corti e tozzi e, per tale motivo, prendono il nome di masse laterali mentre il processo spinoso, ad esclusione di C1 e di C7, appare biforcato. All’ interno dei processi trasversi, si aprono poi i cosiddetti fori trasversali, attraverso cui passano l'arteria e la vena vertebrale. Inoltre, la prima vertebra o atlante, la seconda o epistrofeo e la settima o prominente, presentano ulteriori peculiarità .

54 di 114 Domande

Sono radiazioni ionizzanti:














La risposta corretta e' la D.
Sono radiazioni ionizzanti, ovvero radiazioni la cui energia è sufficientemente alta da produrre la separazione di uno o di più elettroni dagli atomi della materia circostante, i raggi x. All’ opposto, i raggi ultravioletti rappresentano un punto di demarcazione; essi sono convenzionalmente catalogati tra le radiazioni non ionizzanti anche se, a determinate lunghezze d'onda, possono innescare il meccanismo di ionizzazione (risposta A errata). Invece, la radiazione solare non è concentrata su una sola frequenza ma è distribuita su un ampio spettro di ampiezza non uniforme nella quale rientra la radiazione visibile ma anche una componente di radiazione ultravioletta ed infrarossi, restando sempre nell’ ambito delle radiazioni non ionizzanti (risposte B ed E errate). Infine, le radiazioni ad onde ultracorte rappresentano la luce ultravioletta per cui rientrano anch’ esse nel gruppo delle radiazioni non ionizzanti (risposta C errata).

55 di 114 Domande

I muscoli pellicciai della testa o mimici sono innervati dal:














La risposta corretta e' la E.
I muscoli pellicciai della testa o mimici sono innervati dal nervo faciale, responsabile anche della lacrimazione, del gusto e, in una certa misura, dell’ udito. Al contrario, il nervo trigemino risulta impegnato nell’ innervazione motoria dei muscoli masticatori e nella sensibilità dell’ emivolto (risposta A errata). Invece, il nervo glossofaringeo interviene nella salivazione, nella deglutizione e nella percezione del gusto a livello del terzo posteriore della lingua (risposta B errata). Ancora, il nervo ipoglosso è responsabile dell’ innervazione motoria della lingua (risposta C errata) mentre il nervo trocleare innerva il muscolo obliquo superiore, la cui funzione è quella di ruotare l’ occhio verso il basso e verso l’ interno (risposta D errata).

56 di 114 Domande

A chi vanno inviate le segnalazioni di sospette reazioni avverse a farmaci da parte del medico?














La risposta corretta e' la A
Il medico deve notificare le segnalazioni di sospette reazioni avverse a farmaci alla ASL (per i medici operanti sul territorio) o alla direzione sanitaria della struttura ospedaliera (per i medici operanti in ospedale). Le segnalazioni di sospette reazioni avverse rappresentano un’ importante fonte di informazioni per le attività di farmacovigilanza, in quanto permettono di rilevare potenziali criticità e pericoli connessi all’ assunzione di alcuni farmaci in modo da aumentarne la sicurezza a beneficio degli utilizzatori e di tutta la popolazione. La normativa europea sulla farmacovigilanza prevede e stabilisce che tutti gli operatori sanitari ed i cittadini segnalino qualsiasi sospetta reazione avversa di qualunque gravità , sia essa conosciuta o meno e tali sospette reazioni avverse relate all’ assunzione dei farmaci vanno segnalate entro 2 giorni da quando il medico o l’ operatore sanitario ne viene a conoscenza; l’ obbligo di segnalazione invece è di 36 ore in caso di sospette reazioni avverse indotte da farmaci di origine biologica, compresi i vaccini.

57 di 114 Domande

Quali tra le seguenti condizioni e' meno probabile che si associ ad un ipereosinofilia?














La risposta corretta e' la E.
E’ meno probabile che si associ ad un ipereosinofilia, ma più probabile che si associ a neutrofilia, una infezione batterica da Stapilococcus Aureus. Diversamente, in caso di asma l'inalazione di allergeni si traduce in un marcato aumento degli eosinofili a livello delle vie aeree, con produzione di citochine coinvolte nello sviluppo di iperreattività bronchiale, e conseguente ipereosinofilia sierica (risposta A errata).  Ancora, essendo gli eosinofili cellule naturalmente deputate alla difesa dell’ organismo contro parassiti ed elminti, essi possono risultare aumentati in caso di infezione parassitaria (risposta B errata). Invece, in caso di leucemia mieloide cronica si verifica un aumento eccessivo della serie mieloide con marcata leucocitosi accompagnata da neutrofilia, eosinofilia, basofilia ed aumento dei monociti (risposta C errata). Infine, si intende per sindrome ipereosinofila una condizione caratterizzata da eosinofilia nel sangue periferico con manifestazioni da coinvolgimento di organi, direttamente correlate all’ eosinofilia stessa (risposta D errata).

58 di 114 Domande

Una delle ricerche piu' importante nella diagnosi della cirrosi biliare primitiva e':














La risposta corretta e' la E.
Una delle ricerche più importante nella diagnosi della cirrosi biliare primitiva, malattia colestatica cronica e progressiva caratterizzata da infiammazione cronica e distruzione dei dotti biliari intraepatici, è la ricerca degli anticorpi antimitocondrio (AMA) di tipo M2. Nella maggior parte dei casi la patologia evolve in maniera asintomatica e il sospetto diagnostico viene formulato sulla base dell’ alterazione die parametri di laboratorio (aumento della fosfatasi alcalina e della GGT); in alcuni casi possono manifestarsi prurito e astenia, inizialmente, ed itteri, lesioni da grattamento, xantomi e xantelasmi, successivamente.

59 di 114 Domande

La correzione incruenta di una scoliosi dopo il termine dell'accrescimento osseo:














La risposta corretta e' la B.
La correzione incruenta di una scoliosi, ovvero di una deformità della colonna vertebrale legata all’ alterazione della posizione delle vertebre sul piano sagittale, frontale e rotazionale ma definita come una deviazione maggiore di almeno 10 ° sul piano frontale, non è mai possibile dopo il termine dell'accrescimento osseo.  Tale correzione incruenta, attuata per curve >30, prevede, infatti, l’ utilizzo di differenti corsetti ortopedici, come il busto di Milwaukee o quello di Boston, i quali agiscono evitando l’ ulteriore progressione della patologia ma non inducendo regressione della deformità già presente Per curve > 40 ° o per scoliosi significative in età adulta trova, invece, indicazione l’ intervento chirurgico il quale consiste in un’ artrodesi chirurgica delle vertebre in grado di riportare la colonna nel suo allineamento normale. Un’ altra opzione da considerare nella valutazione del trattamento della scoliosi è infine l’ astensione terapeutica che può essere adottata in caso di piccole curve con ripercussione solo estetica.

60 di 114 Domande

In presenza di un ceppo di Staphylococcus aureus resistente all'oxacillina quale farmaco puo' essere utilizzato?














La risposta corretta e' la D
In presenza di un ceppo di Staphylococcus aureus resistente all'oxacillina può essere utilizzata la vancomicina. Lo stafilococco aureus è un batterio aerobio gram positivo, commensale dell’ uomo, talvolta causa di infezioni cutanee, polmoniti, endocarditi ed osteomieliti, nel cui trattamento il cui farmaco di prima scelta è ancora oggi la penicillina. In relazione ad un abuso dell’ utilizzo di quest’ ultima e grazie alla possibilità dei microrganismi di generare resistenze, molti ceppi di S. aures sono oggi diventati non responsivi al suddetto farmaco; tale resistenza viene loro conferita dalla capacità sintesi di enzimi noti come B-lattamasi in grado di idrolizzare ed inattivare l’ anello B-lattamico delle penicilline. Per superare questa barriera sono stati quindi sintetizzato farmaci capaci di inibire le b-lattamasi, tra cui si può menzionare l’ acido clavulanico utilizzato in associazione con l’ amoxicillina, e penicilline semisintetiche resistenti all’ idrolisi dell’ anello come la oxacillina, la meticillina e la dicloxacillina. In tempi successivi, alcuni ceppi di S. aureus sono diventati produttori di una proteina legante anche nuove penicilline, la proteina PBP2a codificata dal gene MecA, generando quelli che sono i ceppi MRSA (stafilococco aureus resistenti alla meticillina); su questi ceppi il farmaco immediatamente successivo è la vancomicina. Sfortunatamente alcuni stafilococchi aureus sono oggi resistenti anche alla vancomicina; in questi casi i farmaci ai quali si può ricorrere sono il linezolid, la daptomicina, la ceftarolina o il cotrimossazolo.

61 di 114 Domande

Durante un esercizio massimale al cicloergometro, il flusso ematico agli arti in esercizio














La risposta corretta e' la D.
Durante un esercizio massimale al cicloergometro, il flusso ematico agli arti in esercizio aumenta per soddisfare l’ aumento della domanda metabolica. Ciò avviene grazie a meccanismi vasodilatatori locali, come l’ ossido nitrico rilasciato dall’ endotelio insieme ad aumenti della pressione arteriosa e della gittata cardiaca che contribuiscono a mantenere l’ iperemia muscolare.

62 di 114 Domande

La corteccia cerebrale:














La risposta corretta e' la B.
La corteccia cerebrale, strato laminare continuo che rappresenta la parte più esterna del telencefalo negli esseri vertebrati, è sede di una rappresentazione motoria della mano e della lingua più vasta rispetto a quella del tronco. A livello cerebrale esistono quattro aree fondamentali deputate al controllo volontario: la corteccia motoria, la corteccia premotoria, l’ area supplementare del lobo frontale e la corteccia parietale posteriore; in queste aree si realizza una sintesi funzionale tra il controllo sulle singole unità motorie e l’ influenza globale della corteccia sull’ attività motoria. Osservando le risposte motorie alla stimolazione della corteccia motoria primaria, è possibile disegnare una mamma somatotopica in scala ridotta e distorta dove i neuroni che stimolano i movimenti degli arti inferiori si trovano medialmente, quelli per gli arti superiori e il volto lateralmente; mano, bocca e regioni facciali hanno inoltre una grande estensione in quanto l’ uso di queste parti del corpo è andato sempre più perfezionandosi nel corso del tempo.

63 di 114 Domande

Cosa s'intende per "estensione" di un infarto?














La risposta corretta e' la C.
S'intende per "estensione" di un infarto, definito come un danno miocardico acuto associato a sintomatologia suggestiva oppure ad alterazioni elettrocardiografiche tipiche o all’ evidenza di nuove anomalie della contrattilità segmentale in tecniche di imaging o ancora a comparsa di una nuova onda Q patologica, la presenza di un infarto recente alla periferia di un pregresso infarto. L’ estensione varia in relazione al tempo intercorso dall’ inizio dell’ occlusione, al calibro della coronaria occlusa, al livello al quale si verifica l’ occlusione e alla presenza di vasi collaterali. Di contro, l’ aneurisma ventricolare è una complicanza legata ad un’ escara che genera un’ area di discinesia o acinesia della parete responsabile, talvolta, di formazione di trombi o aritmie (risposta A errata). Invece, una necrosi dell'epicardio sovrastante un'area infartuale può comparire in corso di infarto transmurale ed associarsi a pericardite fibrinoso-emorragica, generalmente nella prima settimana dall’ evento acuto (risposta C errata).

64 di 114 Domande

Un paziente con una paralisi periferica del nervo faciale destro














La risposta corretta e' la A.
Un paziente con una paralisi periferica del nervo faciale destro, nervo misto corrispondente al settimo paio di nervi cranici, non potrà serrare completamente le labbra, potrà perdere saliva dalla parte destra della commessura labiale e sarà incapace di chiudere l’ occhio dal lato colpito (risposta B errata). Le cause di paralisi facciale periferica sono varie: la forma idiopatica, detta anche “ a frigore” o paralisi di Bell, è la forma più frequente in assoluto ed è inquadrabile come una forma di neuroaprassia; la seconda causa più frequente è , poi, la forma traumatica secondaria a fratture dell’ osso temporale o a ferite facciali mentre altre eziologie possono essere di origine tumorale, congenita, virale o in ambito di una sarcoidosi extrapolmonare. Al contrario, l’ impossibilità alla deglutizione può comparire in caso di paralisi del nervo glossofaringeo (risposta C errata) mentre uno strabismo destro di nuova insorgenza può essere attribuito ad una paralisi dei nervi oculomotori dell’ occhio (risposta D errata). Infine, la perdita del movimento coniugato degli occhi è generalmente attribuibile a lesioni del tronco encefalico o, talvolta, della corteccia (risposta E errata).

65 di 114 Domande

I sintomi e segni classici della colangite acuta sono:














La risposta corretta e' la C.
I sintomi e segni classici della colangite acuta, infezione acuta delle vie biliari, sono rappresentati dalla triade di Charcot che comprende: dolore in ipocondrio destro, ittero e febbre. Il primum movens della patologia è in genere rappresentato da un’ ostruzione delle vie biliari principali ad opera di un calcolo ma anche di un tumore benigno o maligno o di un’ infezione parassitaria; ciò comporta una stasi di bile con un favorimento della risalita di patogeni dal duodeno e sovrainfezione. I batteri più frequentemente coinvolti sono gram negativi come E.coli, Klebsiella ed Enterobacter ma possono ritrovarsi anche gram positivi come Enterococcus.

66 di 114 Domande

Quale meccanismo fisiopatologico spiega l'insufficienza respiratoria nei pazienti affetti da malattie neuromuscolari?














La risposta corretta e' la D.
L'insufficienza respiratoria nei pazienti affetti da malattie neuromuscolari si configura come un’ insufficienza della pompa respiratoria ed è spiegata da un meccanismo di ipoventilazione alveolare causa di ipossiemia ed ipercapnia.  Al contrario, alterazioni della diffusione sono tipiche di patologie parenchimali come le polmoniti interstiziali che, indipendentemente dal pattern spirometrico restrittivo, ostruttivo o misto, si presentano con una diminuzione del DLCO (risposta A errata). Invece, le alterazioni del rapporto Ventilazione/perfusione possono ritrovarsi in caso di patologie vascolari come il tromboembolismo polmonare (risposta B errata). Infine, l’ anemia non può essere conseguenza di un disturbo neuromuscolare in quanto tale ma riconosce altre cause (risposta C errata).

67 di 114 Domande

L'aldosterone :














La risposta corretta e' la E.
L'aldosterone, ormone steroideo prodotto dalla zona glomerulare della corticale del surrene (risposte A e B errate), aumenta il riassorbimento tubulare di sodio ed aumenta l’ eliminazione di potassio ed idrogenioni (risposta C errata). La sua secrezione viene regolata dal sistema renina-angiotensina-aldosterone, dipendente principalmente dalla volemia, dall’ osmolarità plasmatica e dal sistema nervoso ortosimpatico; nei reni le cellule iuxtaglomerulari che fungono da barocettori, coadiuvate dalla macula densa che funge da chemiocettore, provvedono alla liberazione di renina che converte l’ angiotensinogeno prodotto dal fegato in angiotensina I, poi convertita in angiotensina II nel letto polmonare, la quale causerà , a sua volta, il rilascio di aldosterone. L’ ipersecrezione di aldosterone sarà responsabile di un iperaldosteronismo primario caratterizzato da ipertensione arteriosa, ipopotassiemia ed alcalosi metabolica (risposta D errata).

68 di 114 Domande

Quale delle seguenti affermazioni circa le difficolta' diagnostiche in un paziente con febbre di ndd e' errata ?














La risposta corretta e' la D.
In un paziente con febbre di ndd è errato che la radiologia del torace non aggiunge nulla all'esame obiettivo; difatti l’ iter diagnostico delle febbri di causa sconosciuta prevede che dopo un’ anamnesi completa e un esame obiettivo accurato, si passi ad indagini di secondo livello quali esami di laboratorio, radiografie del torace fino a TAC toraco-addomino-pelviche con contrasto, colonscopia, scintigrafie ed esami invasivi come biopsie. Al contrario, può succedere che il paziente tenga nascosti dati anamnestici molto importanti come contatti sessuali promiscui o viaggi in zone a rischio (risposta A errata) o che alcune terapie precedenti o concomitanti, come le terapie antibiotiche, possano essere confondenti (risposta B errata). Ancora, taluni microrganismi come Brucella, Asperigillus, Coxiella Burnetii o Chlamidya possono essere difficilmente isolabili, soprattutto in corso di emocolture (risposta C errata). Infine, gli esami sierologici previsti per la diagnosi di febbre di ndd comprendono, in genere, emocromo, biochimica di routine, indici infiammatori, sierologia per la sifilide, HIV, CMV ed altri esami che possono essere eseguiti in qualsiasi laboratorio di sierologia (risposta E errata).

69 di 114 Domande

Con il termine di setticemia si intende:














La risposta corretta e' la C.
Con il termine di setticemia si intende la presenza di batteri e delle loro tossine in circolo con manifestazioni cliniche; la setticemia può dunque essere considerata una “ sepsi” batteriemica, ovvero uno specifico caso in cui la sepsi è accompagnata da batteremia invece che da altri tipi di infezioni. Invece, la presenza di batteri in circolo in assenza di manifestazioni cliniche configura una batteremia semplice (risposta A errata) Di contro, tra le cause di setticemia possiamo ritrovare sia batteri gram negativi che gram positivi (risposta B errata). Ancora, la presenza di focolai infettivi e di germi non solo in circolo ma anche in vari organi e tessuti configura una localizzazione secondaria di una batteremia, non per forza in presenza di segni di sepsi e di danno d’ organo (risposta D errata). Infine, la presenza di un elevato tasso di tossine batteriche in circolo può essere responsabile di una condizione di shock settico, definito come PAS<90 mmHg o PAM <65 mmHg con associata sofferenza d’ organo espressa con una concentrazione di lattati sierici > 2 mmol/l (risposta E errata).

70 di 114 Domande

L'eritropoietina e' una sialoglicoproteina prodotta prevalentemente:














La risposta corretta e' la D.
L'eritropoietina è una sialoglicoproteina prodotta prevalentemente nella midollare del rene e in misura minore dal fegato e dal cervello (risposta A errata) . Dopo il suo rilascio in circolo, essa agisce a livello del midollo osseo aumentando la produzione di eritrociti. Per tale motivo, lo stimolo principale al suo rilascio è una condizione di ipossia, anche se può ritrovarsi aumentata in caso di masse tumorali secernenti presenti a livello del rene o, talvolta, del fegato. Diminuzioni dei livelli di eritropoietina sono invece tipici in corso di insufficienza renale cronica avanzata con comparsa di anemia normocromica normocitica.

71 di 114 Domande

La glomerulonefrite acuta piu' frequentemente e' preceduta da un'infezione dovuta a:














La risposta corretta e' la A.
Una glomerulonefrite acuta può essere più frequentemente preceduta da un'infezione dovuta a streptococco beta-emolitico. Si parla in questo caso di glomerulonefrite post infettiva, la cui prevalenza è massima in età infantile e nei soggetti di sesso maschile; clinicamente essa si mostra come una sindrome nefritica isolata con ematuria, proteinuria non nefrosica ed ipertensione arteriosa esitando, talvolta, in insufficienza renale. Da un punto di vista patogenetico, essa consegue alla deposizione di immunocomplessi al di sotto dell’ endotelio glomerulare con la formazione di “ humps” o gobbe visibili alla microscopia elettronica.

72 di 114 Domande

Quale tra le seguenti affermazioni relative all'effetto di primo passaggio e' corretta?














La risposta corretta e' la D.
L’ effetto di primo passaggio, ovvero la riduzione dalla biodisponibilità di un farmaco prima che esso si distribuisca all’ organismo, dipende dalla via di somministrazione utilizzata. Ad esempio, in caso di somministrazione per via orale si verificherà dapprima un effetto di primo passaggio intestinale, dipendente dal grado di assorbimento intestinale del farmaco, e successivamente un secondo effetto di primo passaggio epatico, dipendente dalla quantità di farmaco inattivato durante il passaggio nell’ organo (risposta E errata); al contrario in caso di somministrazione sublinguale, endovenosa ed in parte per quella rettale, i filtri epatico ed intestinale vengono bypassati (risposta A errata).  Invece, l’ indice terapeutico è un parametro farmacologico indice di sicurezza di un farmaco dipendente dalla concentrazione plasmatica del farmaco stesso ma non relazionato direttamente all’ effetto di primo passaggio (risposta B errata).

73 di 114 Domande

Nel Lupus Eritematoso Sistemico quale di questi anticorpi e' responsabile del fenomeno LE?














La risposta corretta e' la E.
Nel Lupus Eritematoso Sistemico sono responsabili del fenomeno LE, ovvero della presenza di granulociti neutrofili contenenti materiale nucleare complessato con anticorpi anti-nucleo, gli anticorpi anti-DNA proteina (risposta B errata). Sebbene il “ fenomeno LE" sia stato superato oggi dalla possibilità di ricercare e titolare direttamente gli ANA (anticorpi anti-nucleo), esso resta un buon indice patognomonico di malattia, essendo positivo nel 90% dei casi. Al contrario, gli anticorpi anti SM, pur essendo gli anticorpi più specifici associati al LES, non rientrano tra i responsabili del fenomeno LE (risposta A errata).



74 di 114 Domande

Il rene sinistro e' in rapporto con i seguenti organi tranne:














La risposta corretta e' la E.
Il rene sinistro, organo parenchimatoso retroperitoneali della cavità addominale con funzione di emuntore, è in rapporto anteriormente con milza, pancreas, flessura colica sinistra, colon discendente e stomaco mentre inferiormente contrae rapporti con il digiuno (risposte A, B, C e D errate); non contrae invece rapporti con il fegato.

75 di 114 Domande

Di fronte a quale delle seguenti condizioni vi sentireste di escludere, con tutta probabilita', una diagnosi di lupus:














La risposta corretta e' la D.
In caso di dubbio diagnostico, è possibile escludere con buona possibilità una diagnosi di lupus, ovvero di malattia infiammatoria sistemica a carattere cronico caratterizzata dal deposito di autoanticorpi ed immunocomplessi con danno vascolare e tissutale, in assenza di anticorpi anti-nucleo. Nonostante esistano, infatti, delle forme di lupus ANA negative, caratterizzate da assenza di coinvolgimento renale e neurologico, gli anticorpi ANA risultano normalmente positivi in più del 90% dei casi.  Al contrario, nonostante il rash malare e l’ alterazione della funzione renale rientrino nei criteri diagnostici del lupus insieme a disturbi ematologici, disturbi neurologici, sierositi, afte orali e nasali, fotosensibilità , artrite, presenza di lupus discoide, positività agli ANA e positività agli ENA, la diagnosi può essere posta in presenza di soli 4 degli 11 criteri per cui la loro assenza non condiziona l’ esclusione del sospetto diagnostico (risposte A e B errate). Di contro, la presenza di afte orali rafforza e non esclude la diagnosi di lupus (risposta C errata). Infine, la presenza di fattore reumatoide, pur essendo più specifica di artrite reumatoide, non rappresenta criterio di esclusione per la diagnosi di lupus (risposta E errata).

76 di 114 Domande

L'arborizzazione a felce del muco endocervicale si osserva:














La risposta corretta e' la E
L’ arborizzazione del muco endocervicale, sostanza vischiosa e filante prodotta dalle cellule dell’ endocervice, si osserva in fase ovulatoria e può essere utile nell’ identificare il periodo di fertilità della donna, al fine di programmare i rapporti sessuali ed evitare gravidanze indesiderate (metodo Billings). Ciò è reso possibile dal fatto che, grazie a cambiamenti ormonali, tale sostanza viene resa più o meno vischiosa e filante nelle diverse fasi del ciclo mestruale; nel periodo fertile essa favorirà il passaggio, la sopravvivenza e la capacitazione degli spermatozoi mentre creerà condizioni ambientali avverse, impedendo la fecondazione, nelle fasi in cui l’ organismo della donna non è predisposto alla gravidanza.

77 di 114 Domande

Nell'asma quali sono le alterazioni caratteristiche che si riscontrano a carico dei bronchi?














La risposta corretta e' la A.
Nell'asma bronchiale, processo infiammatorio cronico delle vie aeree più frequente nell’ infanzia, le alterazioni caratteristiche che si riscontrano a carico dei bronchi sono rappresentate da edema della parete, ispessimento della membrana basale, ipertrofia della muscolatura liscia bronchiale, formazione di tappi di muco in alcune vie aeree ed infiltrato eosinofilo. La caratteristica principale dell’ asma bronchiale, che la distingue da altre condizioni come la BPCO, è rappresentata dall’ iperreattività bronchiale e dalla reversibilità dell’ ostruzione che possono essere identificate rispettivamente ai test con metacolina e salbutamolo; su questa base, diversi fattori scatenanti potranno indurre una crisi asmatica, attraverso una reazione di ipersensibilità di tipo I, con comparsa di tosse, dispnea, sibili respiratori e sensazione di oppressione toracica a carattere variabile.

78 di 114 Domande

La prognosi del carcinoma della mammella operato e' legata a:














La risposta corretta e' la C.
La prognosi del carcinoma della mammella operato, prima causa di morte per tumore nelle donne, è legata alla dimensione del tumore, al numero di linfonodi ascellari positivi, al grado istologico del tumore, alla presenza/assenza di recettori ormonali, all’ attività proliferativa valutata mediante ki67, al grado di invasione vascolare e all’ età della paziente (per età <35 anni la prognosi è peggiore). Fattori di rischio per la comparsa della neoplasia sono, invece, età comprese tra 50 e 69 anni, una lunga durata del periodo fertile, menarca precoce e/o menopausa tardiva, fattori ormonali, quali terapia ormonale sostitutiva e fattori dietetici e metabolici, come obesità ed alcol. Data l’ alta mortalità della malattia, si consiglia alle donne di età compresa tra 50 e 69 anni di eseguire esami di screening tramite mammografie bilaterale con cadenza biennale.

79 di 114 Domande

Quale di questi segni si riscontra solitamente in caso di aneurisma aortico addominale non complicato?














La risposta corretta e' la B.
In caso di aneurisma aortico addominale non complicato, ovvero di una dilatazione patologica dell’ aorta addominale maggiore di almeno il 50% della sua circonferenza e non complicata da rottura, si può riscontrare all’ esame obiettivo la presenza di una massa pulsante addominale. Esso rappresenta il tipo più frequente di aneurisma aortico; di forma fusiforme e a localizzazione al di sotto delle arterie renali, si presenta soprattutto in uomini di mezza età come conseguenza di un processo di aterosclerosi che, erodendo la tonaca media causa indebolimento e dilatazione della parete del vaso.

80 di 114 Domande

Solo una tra le seguenti affermazioni riguardanti l'ipercolesterolemia familiare omozigote e' VERA:














La risposta corretta e' la D.
L' ipercolesterolemia familiare omozigote, disordine genetico raro a trasmissione autosomica codominante caratterizzato da livelli molto elevati di colesterolo LDL associati ad alta incidenza di malattie cardiovascolari precoci, è causata da una mutazione del gene che codifica per il recettore delle LDL localizzato sul cromosoma 19 con conseguente mancanza dei recettori cellulari per queste ultime e un loro accumulo nel sangue. Nella maggior parte dei pazienti la patologia in omozigosi si manifesta già in età infantile con xantomatosi cutanee localizzate a livello di mani, gomiti, ginocchia, talloni o natiche associati a livelli di colesterolo totale maggiori di 500 mg/dl fino a valori anche maggiori di 1000 mg/dl. Al contrario la forma eterozigote, più frequente, circa 1 caso ogni 500 individui, si presenta con livelli di colesterolo più contenuti, minori di 500 mg/dl, ed eventi cardiovascolari più tardivi; in entrambi i casi i livelli di trigliceridi sono invece normali.

81 di 114 Domande

La nevralgia essenziale del trigemino e' caratterizzata da:














La risposta corretta e' la B.
La nevralgia essenziale del trigemino o tic douloureux è un disordine neuropatico caratterizzato da crisi dolorose acute unilaterali nelle aree del volto innervate dal quinto nervo cranico e rappresentate da cuoio capelluto, fronte, occhio, naso, mandibola e la parte superiore della guancia. Talvolta, le crisi possono essere scatenate dalla sollecitazione di specifiche aree, definite trigger point, accidentalmente stimolate durante attività comuni come il mangiare, il lavarsi i denti o il radersi la barba. La causa esatta della genesi della patologia non è oggi nota ma la teoria più accreditata prevede l’ esistenza di un conflitto vascolo-nervoso dovuto ad un anomalo decorso di un'arteria che, comprimendo il nervo, è causa, con le sue pulsazioni, di microtraumi della guaina mielinica. Solo in alcuni casi, che vanno sospettati quando la sintomatologia si presenta in modo atipico o prima dei 50 anni, la nevralgia del trigemino si associa a sclerosi multipla di nuova insorgenza.

82 di 114 Domande

La frequenza dell'infezione fetale conseguente a rosolia materna:














La risposta corretta e' la D.
La frequenza dell'infezione fetale conseguente a rosolia materna è più elevata se la rosolia è contratta nel primo trimestre di gravidanza mentre è minima se essa è contratta dopo la ventesima settimana di gestazione (risposte A ed E errate). Le alterazioni fetali abitualmente riscontrate in questi casi sono descritte dalla cosiddetta triade di Gregg e sono rappresentate da: cataratta, sordità neurosensoriale e cardiopatia congenita, più frequentemente dotto arterioso pervio e/o stenosi dell’ arteria polmonare. La reinfezione non è invece possibile perché il contatto con il virus genera immunità permanente (risposta B errata).

83 di 114 Domande

Nel mediastino posteriore sono presenti le seguenti strutture ad eccezione di una. Quale?














La risposta corretta e' la E.
Il mediastino posteriore, compartimento anatomico del torace delimitato posteriormente dalle vertebre toraciche e anteriormente dal pericardio parietale, non contiene al suo interno la trachea che è invece contenuta nel mediastino anteriore. Al contrario, si possono ritrovare nel mediastino posteriore il dotto toracico, l’ aorta discendente, l’ esofago, le vene azygos ed emiazygos ed il nervo vago (risposte A, B , C e D errate).

84 di 114 Domande

Nella granulomatosi polmonare di Wegener si rileva frequentemente:














La risposta corretta e' la E.
Nella granulomatosi polmonare di Wegener, vasculite granulomatosa necrotizzante dei piccoli vasi che si mostra con incidenza maggiore intorno ai 40 anni, si rileva più frequentemente associazione con la glomerulonefrite rapidamente progressiva associata a formazione di semilune. Altri interessamenti tipici della patologia sono il coinvolgimento delle vie aeree superiori ed inferiori con sinusite cronica, che rappresenta peraltro la forma di presentazione più frequente della malattia, rinite cronica che può giungere alla perforazione del setto nasale con conseguente deformità “ a sella” della piramide nasale e polmonite con infiltrati polmonari multipli e/o noduli fissi con elevata tendenza alla cavitazione. In misura minore, possono poi essere interessati altri organi come articolazioni, cute, occhi e sistema nervoso centrale e periferico (risposta A errata). Non sono invece generalmente associati pancreatite cronica, cirrosi epatica e pneumotorace (risposte B, C e D errate).

85 di 114 Domande

L'insulina e' formata da:














La risposta corretta e' la B
L'insulina è un ormone peptidico secreto dalle cellule beta delle isole di Langerhans pancreatiche ed è costituito da due catene polipeptidiche unite da due ponti disolfuro: catena A di 21 aminoacidi e catena B di 30 aminoacidi. La sua funzione più nota è quella di regolare l’ omeostasi glucidica, controllando i livelli di glucosio ematico riducendo la glicemia mediante l'attivazione di diversi processi metabolici e cellulari. Ha inoltre un ruolo nella sintesi proteica agendo sinergicamente ad altri ormoni quali quelli appartenenti all'asse GH/IGF-1 ed al testosterone; infine ha anche funzione nel processo di lipogenesi.

86 di 114 Domande

Iperamilasemia con dolore, febbre, leucocitosi, VES aumentata e segni clinici addominali di pancreopatia, si rileva in corso di:














La risposta corretta e' la A.
Iperamilasemia con dolore, febbre, leucocitosi, VES aumentata e segni clinici addominali di pancreopatia, si rilevano in corso di pseudocisti del pancreas.La pseudocisti del pancreas è la complicanza più frequente della pancreatite acuta e va sospettata in caso di mancato miglioramento dopo la prima settimana dall’ evento acuto e/o in caso di persistenza dell’ iperamilasemia e della sintomatologia pancreatica; essa consiste di una raccolta di liquido ricco di enzimi pancreatici delimitato dalle strutture adiacenti, che può essere singola o multipla e più frequentemente localizzata alla coda pancreatica. Nel 40% dei casi, l’ evoluzione è verso la risoluzione spontanea ma in una percentuale inferiore di casi possono verificarsi rottura, ascessualizzazione o emorragia. L’ esame d’ elezione per la diagnosi di pseudocisti è la TAC anche se essa può , talvolta, essere visualizzata anche all’ ecografia dell’ addome.

87 di 114 Domande

Ipertensione arteriosa parossistica si rileva spesso in corso di:














La risposta corretta e' la E
L’ ipertensione arteriosa parossistica si rileva spesso in corso di feocromocitoma, tumore surrenalico generalmente benigno originato dalle cellule cromaffini del surrene e produttore di catecolammine.             In questi casi, le crisi pressorie vengono scatenate da aumenti della pressione addominale, come succede durante la defecazione o la minzione, che a loro volta inducono un aumento del rilascio di ammine; tuttavia, anche l’ assunzione di tirosina, contenuta in alcuni alimenti come la cioccolata e i formaggi, può scatenare la comparsa di parossismi pressori. Al contrario, l’ ipertensione correlata alla malattia di Cushing e legata all’ effetto simil mineralcorticoide dei glucocorticoidi in eccesso e l’ ipertensione da iperattivazione del sistema renina angiotensina aldosterone, presente in caso di ipertensione nefrovascolare e legata all’ ipoperfusione renale indotta da una placca aterosclerotica o di displasia fibromuscolare, si presentano con valori pressori costanti (risposte A e B errate). Allo stesso modo, il morbo di Conn, condizione di iperaldosteronismo primitivo da adenoma surrenalico e la malattia renale cronica che, causando ritenzione idrica provoca ipertensione arteriosa volume dipendente, si presentano con valori pressori aumentati in modo continuo (risposte C e D errate).

88 di 114 Domande

Nel complesso di Eisenmenger si rilevano tutte queste anomalie ad eccezione di una. Quale?














La risposta corretta e' la D
Nel complesso di Eisenmenger, malformazione cardiaca congenita, si rilevano aorta poco sviluppata a cavaliere, arco della polmonare prominente con dilatazione del tronco e dei rami, difetto alto del setto interventricolare ed ipertrofia ventricolare destra ma non si riscontra stenosi dell’ arteria polmonare (risposte A, B, C ed E errate). Tale condizione comporta la mescolanza del sangue arterioso e venoso con conseguente cianosi.

89 di 114 Domande

Tutte queste affezioni possono provocare emoglobinuria ad esclusione di una. Quale?














La risposta corretta e' la E
La pielonefrite acuta, infezione batterica acuta di uno o entrambi i reni in genere susseguente alla risalita di microrganismi dall’ area genitale lungo le vie urinarie, si manifesta con febbre, brividi, dolore in sede lombare, nausea e talvolta vomito ma non con emoglobinuria.
Di contro, l’ emoglobinuria parossistica notturna, anemia emolitica intravascolare complemento-mediata, dovuta alla carenza dell’ ancora PIG-A responsabile dell’ ancoraggio alla membrana eritrocitaria delle proteine CD55 e CD59 inibitrici del complemento, può comportare la comparsa di ittero ed emoglobinuria (risposta A errata). Anche il favismo, condizione genetica X linked legata alla carenza di glucosio 6 fosfato deidrogenasi che comporta un deficit di NADH e di protezione dall’ ossidoriduzione, in seguito all’ esposizione ad agenti ossidanti come le fave sarà causa di anemia emolitica intravascolare e quindi di emoglobinuria (risposta B errata). Invece, la sindrome di Moschcowitz o porpora trombotica trombocitopenica, causata da anticorpi diretti contro il fattore ADAMTS 13 responsabile della degradazione dei multimeri di fattore di von willembrand, è associata alla formazione di trombi ialini vasali con conseguente anemia emolitica microangiopatica, insufficienza renale, trombocitopenia da consumo ed alterazioni dello stato di coscienza fluttuanti (risposta C errata). Infine, in caso di incompatibilità ABO in corso di trasfusioni potranno presentarsi accidenti trasfusionali con emolisi immuno mediata da anticorpi del ricevente diretti contro gli antigeni di membrana delle emazie del donatore (risposta D errata).

90 di 114 Domande

La creatininemia del siero e' normalmente di:














La risposta corretta e' la C
La creatininemia del siero è normalmente compresa tra 0,7 e 1,2 mg/dl. Questo valore assume importanza nella valutazione della funzionalità del rene; difatti la creatinina, proteina di origine muscolare, è sottoposta a filtrazione completa a livello renale, per cui aumenti della sua concentrazione plasmatica possono rispecchiare una diminuzione della funzionalità d’ organo. Essendoci, tuttavia, influenze legate all’ alimentazione e alla quantità di massa muscolare sui valori plasmatici di creatinina, stime più precise della funzione renale possono essere ottenute mediante il calcolo della clearance della creatinina e della VFG calcolabile con le formule di Cockcroft Gault e MDRD.

91 di 114 Domande

Sia l'oliguria che la poliuria sono rigorosamente connesse a:














La risposta corretta e' la A
Sia l'oliguria che la poliuria sono rigorosamente connesse a cambiamenti del filtrato glomerulare e della funzionalità tubulare. Ad esempio, alla base di una condizione di oliguria, intesa come una diuresi giornaliera inferiore ai 400 ml, possono ritrovarsi sia diminuzioni della filtrazione glomerulare, come quelle legate ad una riduzione della volemia, che patologie tubulari come una necrosi tubulare acuta, condizione in cui la preurina passa attraverso l’ epitelio tubulare leso venendo riassorbita nella midollare del rene. Al contrario, in caso di poliuria, definita come diuresi giornaliera superiore ai 2,5 l, il filtrato glomerulare può essere aumentato, per aumento della filtrazione del glucosio come nel diabete scompensato o per aumento della volemia come nella polidipsia, oppure può associarsi una maggiore escrezione di sodio tubulare, come accade in caso di utilizzo di diuretici o di riduzione della sintesi di aldosterone, o un mancato riassorbimento di acqua, come accade nel diabete insipido.

92 di 114 Domande

Afasia motoria o di espressione e':














La risposta corretta e' la B
L’ afasia motoria o di Broca è una forma di afasia, ovvero un’ alterazione acquisita del linguaggio in presenza di totale integrità delle strutture neuro muscolari che consentono l’ articolazione del linguaggio stesso, legata ad una lesione del lobo frontale e caratterizzata dall’ impossibilità di ogni emissione di linguaggio sia esso parlato o scritto. Differentemente, un disturbo solo parziale di espressione del linguaggio configura un quadro di afasia transcorticale motoria, condizione generalmente causata da un danno localizzato a livello del lobo frontale nella zona circostante l’ area di Broca (risposta A errata). Invece, un disturbo parziale di percezione del linguaggio rientra nel quadro dell’ afasia trancorticale sensoriale, condizione correlata ad un danno temporo-parietale interessante la zona circostante l’ area di Wernicke (risposta C errata). Infine, sia l’ incomprensione delle parole scritte che delle parole udite si ritrovano nell’ afasia di Wernicke, associata a lesione del lobo temporale (risposta E errata).

93 di 114 Domande

Il tRNA (acido ribonucleico transfer) e' costituito mediamente da:














La risposta corretta e' la C
Il tRNA (acido ribonucleico transfer) è una piccola catena di RNA costituita da 70-80 nucleotidi responsabile del trasferimento di uno specifico amminoacido al sito A amminoacidico del ribosoma durante la fase di traduzione della sintesi proteica. Esso è costituito da un sito di attacco per uno specifico tipo di amminoacido e da una regione chiamata “ anticodone” capace di legarsi a triplette nucleotidiche di mRNA che codificano per quello specifico amminoacido.

94 di 114 Domande

L'unita' funzionale di DNA che controlla la struttura di una singola catena polipeptidica e':














La risposta corretta e' la E
L’ unità funzionale di DNA che controlla la struttura di una singola catena polipeptidica è Il cistrone, sequenza nucleotidica codificante un peptide.  Al contrario, il codone è definito come una tripletta nucleotidica codificante uno specifico amminoacido (risposta A errata). Invece, l’ anticodone corrisponde alla tripletta di basi azotate, presente sull’ RNA di trasporto, con cui avviene il riconoscimento del codone presente sull’ RNA messaggero (risposta B errata). Diversamente, il centromero rappresenta la regione di cromosoma in cui i cromatidi sono a stretto contatto tra loro, essenziale per la corretta segregazione degli stessi durante l’ anafase mitotica e meiotica, ed è costituito da una serie di ripetizioni in tandem di DNA (risposta C errata) Infine, il centriolo è un piccolo organulo cilindrico la cui funzione è quella di contribuire alla formazione del fuso mitotico migrando in possibilità dei poli cellulari durante la mitosi (risposta D errata).

95 di 114 Domande

Nella leucemia linfatica cronica all'esordio sono molto frequenti questi reperti ad accezione di uno. Quale?














La risposta corretta e' la A
Nella leucemia linfatica cronica, neoplasia monoclonale dei linfociti B funzionalmente incompetenti per una minore concentrazione di immunoglobuline di superficie, all'esordio sono molto frequenti linfocitosi assoluta nel sangue periferico seguita da successiva infiltrazione del midollo e dei vari organi con linfocitosi midollare, splenomegalia ed adenomegalie; non è invece presente piastrinopenia, tipica delle fasi più avanzate (risposte B, C, D ed E errate).  La clinica è caratterizzata da febbre, perdita di peso e sudorazione notturna mentre negli stadi più avanzati possono presentarsi infezioni ripetute correlate all’ immunodeficienza umorale.

96 di 114 Domande

Un allargamento dell'ombra mediastinica radiologicamente dimostrabile si osserva nelle seguenti malattie. In una sola di queste pero' esso puo' spontaneamente regredire. Quale?














La risposta corretta e' la D
Un allargamento dell'ombra mediastinica radiologicamente dimostrabile può spontaneamente regredire in caso di fibrosi mediastinica idiopatica, rara patologia ad eziologia ignota spesso diagnosticata casualmente durante esami TAC o di RMN. Quando sintomatica, tale condizione può associarsi a compressione delle strutture mediastiniche con comparsa di dispnea, emottisi, dolore toracico, ipertensione polmonare e/o sindrome della vena cava superiore o inferiore.  Al contrario, la cisti esofagea, malformazione congenita più frequente nel terzo inferiore dell’ esofago e spesso asintomatica, non tende spontaneamente a regredire (risposta A errata). Allo stesso modo, una cisti bronchiale, cavità ben delimitata più frequentemente localizzata nei bronchi dei lobi polmonari superiori, non va incontro a risoluzione spontanea (risposta B errata). Infine, anche il liposarcoma, tumore maligno degli adipociti che può comparire in varie sedi corporee tra cui il mediastino, e il linfoma maligno, tumore che interessa i linfociti localizzati a livello degli organi linfatici, non tendono alla regressione spontanea (risposte C ed E errate).

97 di 114 Domande

Nella periartrite nodosa si rileva nel 20% dei casi:














La risposta corretta e' la D
Nella periartrite nodosa, rara vasculite necrotizzante dei vasi di piccola e media dimensione più frequente negli uomini tra i 40 e i 60 anni di età , si rileva nel 20% dei casi leucocitosi eosinofila e nell’ 80% dei casi leucocitosi neutrofila (risposta A errata). Tale condizione interessa più frequentemente rene e cuore causando fenomeni ischemici come ischemia renale e manifestazioni di cardiopatia ischemica (risposta E errata). Altre espressioni cliniche possono essere artralgie, neuropatie periferiche, segni di ischemia intestinale e porpora/lesioni necrotiche ulcerative cutanee. Non è , invece, tipica la polisierosite (risposta B errata). Al contrario, il fenomeno LE, ovvero l’ osservazione al microscopio di granulociti neutrofili nel sangue che hanno inglobato materiale nucleare complessato con anticorpi antinucleo, è un fenomeno patognomonico per la diagnosi di lupus eritematoso sistemico (risposta C errata).

98 di 114 Domande

Un aumento di trasparenza diffuso o circoscritto dei campi polmonari si osserva in casi di:














La risposta corretta e' la C
Un aumento di trasparenza diffuso o circoscritto dei campi polmonari si osserva in caso di enfisema polmonare, come conseguenza dell’ insufflazione di aria tipica della malattia.
Al contrario, in caso di broncopolmonite o di atelettasia polmonare si verificherà una perdita di radiotrasparenza all’ esame radiografico, con comparsa di un’ area di radiopacità più o meno estesa a livello della porzione di parenchima polmonare interessato dal processo patologico (risposte A e B errate).
Invece, in caso di infarto polmonare si avrà la comparsa di un’ area di tenue opacità , di forma piramidale con la base rivolta verso la pleura e l’ apice verso l’ ilo, in assenza di broncogramma aereo e spesso accompagnata da versamento pleurico (risposta D errata). Infine, in caso di pneumopatia uremica, evento raro dopo l’ introduzione della terapia dialitica, l’ edema polmonare che ne deriva si visualizza come un addensamento polmonare con disposizione ad ali di farfalla (risposta E errata).

99 di 114 Domande

Causa di rischio di trombosi sono tutte queste condizioni ad esclusione di una. Quale?














La risposta corretta e' la B
Non è causa di trombosi la presenza di anemia.
All’ opposto, la presenza di ipertensione arteriosa può essere responsabile di danno endoteliale a livello vasale, configurando una delle tre alterazioni della cosiddetta triade di Virchow necessaria per la formazione del trombo; essa è rappresentata da: danno endoteliale, stasi o turbolenza del flusso sanguigno ed ipercoagulabilità (risposta A errata).
Invece, dislipidemia, obesità e diabete sono tutti fattori di rischio per l’ insorgenza di placche aterosclerotiche le quali, rompendosi, possono andare incontro a fenomeni di trombizzazione (risposte C, D ed E errate).

100 di 114 Domande

In figura è rappresentato uno schema della sequenza genica che costituisce l’operone Lac (sequenza genica che regola la produzione delle lattasi) dei procarioti. Si tratta di una sequenza regolatrice che determina la produzione di lattasi, quando?

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La risposta corretta è la B

La domanda chiede quando l’operone lac, sequenza regolatrice della produzione di lattasi, induce l’espressione: la risposta corretta è “Quando è presente lattosio nel mezzo di coltura”. Nel sistema lac dei procarioti, in assenza di lattosio il repressore LacI si lega all’operatore e impedisce all’RNA polimerasi di trascrivere i geni lacZYA; quando è presente lattosio, una parte viene isomerizzata in allolattosio che funge da induttore legandosi a LacI, causandone il distacco dall’operatore e consentendo l’avvio della trascrizione, inclusa la sintesi di ?-galattosidasi (lattasi). L’espressione è massima se il glucosio è basso perché il complesso cAMP-CAP facilita il reclutamento dell’RNA polimerasi, ma la condizione chiave che rimuove la repressione è la presenza di lattosio. In sintesi, il lattosio segnala alla cellula di esprimere gli enzimi necessari al suo metabolismo attivando l’operone lac.


101 di 114 Domande

L'incremento del livello di Cu nel siero di soggetti affetti da neoplasie e' principalmente:














La risposta corretta e' la D
L'incremento del livello di Cu nel siero di soggetti affetti da neoplasie è correlato ad un aumento del tasso plasmatico di ceruloplasmina, la quale si comporta come proteina di fase acuta aumentando i propri livelli durante la flogosi, ma anche al grado di malignità e di diffusione metastatica della neoplasia (risposte A, B, C, D ed E errate).

102 di 114 Domande

L'accretio cordis (pericardite cronica adesiva) e' caratterizzata da uno di questi sintomi:














La risposta corretta e' la A
L'accretio cordis o pericardite cronica adesiva, infiammazione dei foglietti pericardici che esita in aderenze di questi ultimi con gli organi circostanti e in fibrosi obliterativa del cavo pericardico, si presenta tipicamente con il respiro crociato di Wenckebach, condizione caratterizzata dal movimento in inspirazione della sola parte superiore della gabbia toracica mentre la parte inferiore resta bloccata nel movimento dalle aderenze sterno-pericardiche. Di contro, toni cardiaci lontani e ovattati possono ritrovarsi in caso di versamento pericardico (risposta B errata). Invece, la presenza di un angolo epatocardico ottuso è indicativa di uno spostamento dei limiti cardiaci come in caso di versamento pericardico o di ipertrofia cardiaca (riposta C errata). Infine, l’ itto della punta può non essere visibile nei pazienti obesi o in caso di enfisema polmonare (risposta D errata).

103 di 114 Domande

I reticolociti sono spesso piu' che raddoppiati in tutte queste condizioni morbose ad eccezione di una:














La risposta corretta e' la C.
L’ anemia da nefropatia cronica è una forma di anemia normocromica normocitica prevalentemente da mancata produzione per carenza di eritropoietina, ferro, vitamina B12 e folati riscontrabili nelle disfunzioni renali croniche, motivo per cui non si presenta con un aumento dei reticolociti.
Al contrario, il favismo, l’ anemia emolitica farmacologica e l’ anemia emolitica autoimmune sono condizioni caratterizzate da emolisi a differente eziologia, la quale stimola il midollo alla produzione di nuovi eritrociti con conseguente aumento dei reticolociti ematici (risposte A, D ed E errate).
Infine, anche in caso di emorragia acuta la perdita di emazie stimola la produzione di eritropoietina e l’ attività midollare (risposta B errata).

104 di 114 Domande

Un bambino di 2 anni di origine africana si presenta con tumefazioni dolorose della mani e piedi. Dati di laboratorio mettono in evidenza una emoglobina di 9g/dl, una conta dei globuli bianchi di 11500/mm3 ed una conta delle piastrine di 250000/mm3. Quale dei seguenti esami di laboratorio dara' supporto alla tua diagnosi?














La risposta corretta è la B

Il quadro clinico descritto è compatibile con anemia falciforme o drepanocitosi, un’emoglobinopatia caratterizzata dalla produzione di catene globiniche quantitativamente normali ma qualitativamente alterate. La causa della deformazione dei globuli rossi è una sostituzione amminoacidica (Glu ? Val) che favorisce l’aggregazione delle molecole di Hb con formazione di polimeri simili a pali nel citoplasma eritrocitario. La polimerizzazione, che avviene soprattutto nello stato deossigenato, determina deformazione e la caratteristica forma a falce dei globuli rossi. Questa condizione provoca squilibri che riducono elasticità e vitalità cellulare. I globuli rossi danneggiati rappresentano il principale trigger delle crisi vaso-occlusive, responsabili di fenomeni infartuali a livello del microcircolo, che spesso si manifestano con tumefazioni dolorose di mani e piedi. La prima manifestazione clinica è l’emolisi cronica con pallore, subittero o ittero, astenia, litiasi della colecisti e segni della deplezione di ossido nitrico. A livello arterioso si osserva diatesi trombotica per disfunzione endoteliale. L’emolisi cronica rappresenta uno stato di equilibrio, interrotto più o meno frequentemente da crisi vaso-occlusive. Tra le manifestazioni vaso-occlusive, tipica è l’ostruzione dei vasi retinici, che porta a cecità parziale o totale e determina cicatrici corio-retiniche, una delle manifestazioni retiniche più comuni e patognomoniche dell’anemia falciforme. Dal punto di vista laboratoristico, si osserva riduzione dell’Hb; la diagnosi è confermata da striscio periferico, test di solubilità ed elettroforesi dell’emoglobina, che evidenzia le anomalie strutturali.


105 di 114 Domande

Il Sig. Versici, un uomo di circa 70 anni, si reca presso l’ ambulatorio del proprio medico curante, Il Dott. Mancini, per un fastidio al polso destro. Anamnesi patologica prossima: lamenta dolore al polso destro da circa due giorni.

Anamnesi patologica prossima: positiva per due interventi di chirurgia sostitutiva dell'anca, due precedenti episodi di gotta in entrambe le prime articolazioni metatarso-falangee ed ipertensione. Esame obiettivo: il Dott. Mancini visitandolo riscontra la presenza di rossore e gonfiore sul versante dorsale del polso. La sintomatologia dolorosa viene esacerbata da movimenti di flesso-estensione completi. Gli vengono prescritti 80 mg di aspirina al giorno. Due giorni dopo il gonfiore però è aumentato sul versante dorsale del polso ed a livello della mano. La flessione del polso risulta limitata dell' 80% con dolore severo, pertanto il Sig. Versici si reca nuovamente presso l’ ambulatorio del Dott. Mancini, che rivisitandolo nota che evoca un dolore sordo alla palpazione dello scafoide e pertanto nel sospetto di frattura gli prescrive un esame radiografico del polso/mano. Esami strumentali-laboratoristici: evidenza di alterazioni riconducibili ad un quadro di artrite gottosa. Quale tipo di citochine sono coinvolte in questo processo?

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La risposta corretta è la C.

La flogosi è un meccanismo di difesa di tipo aspecifico: risponde all’agente lesivo di tipo fisico-meccanico, radiazioni, batteri o sostanze chimiche. È quindi la risposta al danno tissutale ed è un processo reattivo (diverso dalla necrosi che è regressiva), aspecifico (contro tutto ciò che causa danno), stereotipato (stessi meccanismi principali a prescindere dalla causa, con vie diverse secondo lo stimolo), e procede indipendentemente dalla causa (una volta innescato, continua anche se lo stimolo è rimosso). Nella fase acuta si ha aumento del flusso ematico e della permeabilità vascolare, con accumulo di fluidi, leucociti e mediatori come le citochine. Vari fattori solubili favoriscono il reclutamento dei leucociti aumentando l’espressione di molecole di adesione e di fattori chemiotattici. Le citochine chiave sono IL-1, TNF-?, IL-6, IL-8 e altre chemochine; IL-1 e TNF-? sono particolarmente potenti, inducono febbre promuovendo la sintesi di PGE2 nell’endotelio ipotalamico. L’IL-1 è prodotta da macrofagi, neutrofili, cellule endoteliali ed epiteliali: a basse concentrazioni induce adesione leucocitaria, ad alte induce febbre e proteine di fase acuta. Diversamente dal TNF-?, non causa da sola shock settico. Inoltre stimola i mastociti al rilascio di istamina, con vasodilatazione precoce e aumento della permeabilità.

Durante l’infiammazione avvengono: (1) modificazioni di flusso e calibro vascolare con aumento del flusso sanguigno, (2) modificazioni del microcircolo e formazione dell’essudato, (3) richiamo chemiotattico dei leucociti, (4) fagocitosi. Dopo lo stimolo lesivo si ha vasocostrizione transitoria seguita da vasodilatazione intensa (iperemia attiva, responsabile di rubor e calor). Successivamente si verifica rallentamento della circolazione (iperemia passiva o stasi), dovuto ad aumentata permeabilità capillare con essudazione proteica e aumento della viscosità ematica. Il modello tipico dell’infiammazione acuta comprende: alterazioni di flusso e calibro, iperemia attiva e passiva, permeabilizzazione endoteliale con essudato, migrazione leucocitaria e chemiotassi, fagocitosi.

La chemiotassi è movimento orientato lungo un gradiente chimico; gli stimoli possono essere esogeni (prodotti batterici) o endogeni (complemento, leucotrieni, citochine). Durante la stasi i neutrofili si dispongono lungo l’endotelio (marginazione). Segue l’adesione: i leucociti rotolano con legami labili, poi aderiscono stabilmente formando la “pavimentazione”. Successivamente attraversano l’endotelio (diapedesi) e migrano verso lo stimolo. L’endotelio normalmente è continuo e liscio, ma nell’infiammazione aumenta la permeabilità ed esprime molecole di adesione preformate (es. P-selectina dai corpi di Weibel-Palade).

Le principali molecole di adesione sono: selectine (E sull’endotelio, P sull’endotelio in infiammazione, L sui leucociti, legano zuccheri); immunoglobuline (ICAM-1 e VCAM-1, interagiscono con integrine leucocitarie, le ICAM-1 si legano alle integrine ?2); VCAM-2 proprie dell’endotelio; integrine (già presenti sui leucociti, ma con bassa affinità: aumentano l’avidità a seguito di stimoli chemiokinici e dell’induzione di ICAM/VCAM-1). Le citochine IL-1 e TNF inducono fortemente la sintesi di ICAM-1 e VCAM-2, molecole implicate nei legami forti, la cui espressione richiede più tempo.


106 di 114 Domande

Il Sig. Mariani, un uomo di 78 anni si reca presso il PS del Policlinico Torvergata di Roma, a causa di un episodio di dispnea acuta. Anamnesi patologica prossima: lamenta comparsa di episodi di tosse produttiva, gonfiore degli arti inferiori e dei piedi, astenia, che perdurano da 3 settimane. Inoltre, da due mesi a questa parte, si sono presentate crisi di dispnea da sforzo ingravescente. Anamnesi patologica remota: una decina di anni prima è stato sottoposto ad un intervento di chirurgia sostitutiva per impianto di protesi valvolare di suino, a causa di un rigurgito della valvola mitrale di grado severo. Il paziente è affetto da coronaropatia, diabete mellito di tipo 2 ed ipertensione. Anamnesi fisiologica: ha fumato per 55 anni un pacchetto di sigarette al giorno e abitualmente beve una birra al giorno. Anamnesi farmacologica Attualmente prende diversi farmaci tra cui cardioaspirina, simvastatina, ramipril, metoprololo, metformina e idroclorotiazide. Esame obiettivo: si presenta dall’ aspetto pallido. L’ uomo è alto 181 cm e pesa 128 kg, con una BMI di circa 41 kg/m2. Ha una temperatura corporea di 37.3 °C , frequenza respiratoria di 23 atti/min, frequenza cardiaca di 97 bpm, e pressione arteriosa di 148/95 mm Hg. All’ auscultazione del torace si riscontra la presenza di rantoli alle basi polmonari bilateralmente. L’ esame obiettivo del cuore rivela la presenza di un battito apicale dislocato lateralmente e la presenza, a livello dell’ apice, di un soffio diastolico 3/6 di intensità decrescente. Inoltre si osserva la presenza di edemi improntabili bilateralmente a livello dei piedi e delle caviglie. Il resto dell’ esame obiettivo non mostra altre anomalie. Quale tra le seguenti è la causa più probabile dei sintomi di questo paziente?

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La risposta D è corretta.

Il paziente circa 10 anni fa si era sottoposto a un intervento di sostituzione protesica con impianto di protesi valvolare suina per severo rigurgito mitralico. Il trattamento di una valvulopatia, a meno che non sia di grado medio-elevato e clinicamente significativa, richiede solo un controllo periodico, mentre l’intervento chirurgico è indicato in presenza di una lesione moderata o grave responsabile di sintomi e/o disfunzione cardiaca. Le opzioni vanno dalla valvuloplastica alla riparazione fino alla sostituzione, che può essere effettuata con protesi meccaniche (preferite nei pazienti <65 anni o con lunga aspettativa di vita, ma richiedono anticoagulazione cronica con warfarin per prevenire tromboembolismo) o biologiche (suine o bovine, più soggette a deterioramento sclero-fibrotico, con durata media 10-15 anni). Una complicanza possibile delle protesi biologiche è l’ostruzione/stenosi o il rigurgito, entrambi responsabili di scompenso cardiaco.

L’endocardite infettiva insorge in presenza di una predisposizione endocardica (patologie congenite, reumatiche, valvole bicuspidi calcifiche, prolasso mitralico, cardiomiopatia ipertrofica, precedente endocardite). Fattori predisponenti sono protesi valvolari, tossicodipendenza, diabete, uso cronico di anticoagulanti o steroidi, età avanzata. Agenti più comuni sono streptococchi e stafilococchi (80-90%), seguiti da enterococchi e microrganismi HACEK. Clinicamente si manifesta con febbre, nuovo soffio o modifica di un soffio preesistente, può causare scompenso cardiaco e, all’ecocardiogramma, vegetazioni. Segni caratteristici: petecchie congiuntivali, macchie di Roth, lesioni di Janeway, nodi di Osler, emorragie subungueali a scheggia. La diagnosi si basa sui criteri di Duke (diagnosi rigettata, possibile o certa). In assenza di emocolture disponibili, e senza rischio per MRSA, la terapia empirica si effettua con un ?-lattamico + amminoglicoside. Sebbene questo paziente presenti soffio e segni di scompenso, non ha febbre né criteri di Duke: l’endocardite è improbabile (risposta A errata).

La BPCO è una malattia polmonare cronica non reversibile, con ostruzione bronchiale persistente (VEMS/CVF <0,7), spesso correlata a fumo e caratterizzata da progressione, riacutizzazioni infettive, dispnea, tosse produttiva cronica, tachipnea, cianosi e ipertensione polmonare nelle fasi avanzate. All’auscultazione: respiro sibilante e fase espiratoria prolungata. Nonostante il paziente sia fumatore con tosse, i sintomi durano solo da 3 settimane e non vi sono segni obiettivi di ostruzione: la diagnosi di BPCO è errata (risposta B errata).

La polmonite è un’infiammazione acuta polmonare (batterica, virale, fungina, parassitaria) diagnosticata con RX torace e reperti clinici. Può essere comunitaria (più spesso da Streptococcus pneumoniae, Mycoplasma pneumoniae) o nosocomiale. Clinicamente: febbre, tosse, dispnea, astenia, ipossia; nella forma tipica: esordio acuto con febbre, tosse produttiva, crepitii e rumori bronchiali; nella forma atipica: esordio graduale con tosse secca, dispnea e pochi segni obiettivi. È indicato esame colturale di sangue/escreato. Questo paziente presenta tosse produttiva ma non febbre, e all’auscultazione rantoli basali bilaterali: più compatibili con scompenso cardiaco che con polmonite (risposta C errata).

L’embolia polmonare è occlusione di arterie polmonari da trombi (arti inferiori/pelvi). Presentazione acuta con sintomi aspecifici: dolore toracico pleuritico, tosse, sincope, dispnea, arresto cardiorespiratorio nei casi gravi; segni: tachipnea, tachicardia, ipotensione. Fattori di rischio: immobilizzazione, trombofilie, gravidanza, chirurgia recente. In questo paziente tosse e dispnea possono mimarla, ma anamnesi negativa per immobilizzazione e presenza di stenosi mitralica con edemi declivi bilaterali fanno propendere per scompenso cardiaco congestizio piuttosto che embolia polmonare (risposta E errata).


107 di 114 Domande

Il Sig. Verci, un uomo di circa 60 anni si reca, presso l’ ambulatorio del proprio medico curante, il Dott. Briga, per dispnea. Anamnesi patologica prossima: lamenta una dispnea ingravescente da circa un mese. Inizialmente era in grado di salire 3 rampe di scale fino al suo appartamento, ma ora necessita di effettuare numerose pause per recuperare il fiato. Non lamenta dolore al petto. Anamnesi patologica remota: l'uomo è affetto da cardiopatia reumatica e diabete mellito di tipo 2. Anamnesi fisiologica: è emigrato dall'India circa 20 anni prima. Anamnesi farmacologica: assume carvedilolo, torasemide e insulina. Esame obiettivo: il Dott. Briga visita il Sig. Verci riscontrando una temperatura corporea di 37.2 °C, una frequenza cardiaca di 74 bpm, una frequenza respiratoria di 19 atti/min ed una pressione arteriosa di 135/80 mm Hg. La pulsossimetria mostra una saturazione d'ossigeno del 96% in aria ambiente. L'auscultazione del torace rivela la presenza di crepitii alle basi polmonari bilateralmente. All’ auscultazione cardiaca si riscontra la presenza di un soffio d'apertura seguito da un soffio diastolico di bassa tonalità , a livello del quanto spazio intercostale di sinistra in corrispondenza della linea medio-claveare. Esami strumentali-laboratoristici: il Dott. Briga decide di far eseguire una radiografia del torace al Sig. Verci, che mostra una dilatazione dell'atrio di sinistra, con stiramento del margine cardiaco di sinistra, ed un’ aumentata trama vascolare. Quale tra i seguenti rappresenta l'intervento di prima scelta per migliorare la sintomatologia del paziente?

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La risposta corretta è la D.

La malattia reumatica è la causa più frequente di stenosi mitralica non complicata. È caratterizzata da fibrosi, calcificazione dei lembi valvolari e parziale fusione delle commissure, con conseguente riduzione dell’ostio valvolare (normalmente 4-6 cm²) fino a valori <1 cm². A causa di questo restringimento, l’unico modo per garantire il passaggio di sangue dall’atrio sinistro al ventricolo sinistro durante la diastole è aumentare le pressioni atriali. Questo incremento si trasmette a monte, con aumento della pressione nelle vene e nei capillari polmonari: ecco la causa della dispnea. Se le pressioni aumentano ulteriormente, soprattutto acutamente, può verificarsi la trasudazione di liquido negli alveoli con conseguente edema polmonare. Il nostro paziente all’auscultazione presenta anche crepitii basali bilaterali. Il gradiente diastolico transvalvolare è proporzionale al grado di stenosi ed è sensibile ad aumenti di portata e frequenza cardiaca: maggiore la portata/frequenza, maggiore il gradiente. Per questo un soggetto asintomatico a riposo può diventare sintomatico anche per sforzi lievi. L’evoluzione della stenosi mitralica è rappresentata dallo sviluppo di ipertensione polmonare arteriosa, secondaria a quella venosa, che provoca vasocostrizione arteriolare inizialmente funzionale e reversibile, successivamente irreversibile per ipertrofia della tonaca media e fibrosi dell’intima. Le elevate resistenze arteriolari del circolo polmonare causano sovraccarico pressorio del ventricolo destro con dilatazione, ipertrofia, disfunzione contrattile e segni di scompenso destro e bassa gittata. Nell’insufficienza mitralica, invece, la pressione atriale sinistra, molto più bassa di quella aortica, fa sì che il sangue refluisca in atrio già durante la contrazione isometrica ventricolare. Nell’insufficienza mitralica cronica l’atrio sinistro si adatta dilatandosi, per cui la pressione a monte non aumenta significativamente; nell’insufficienza acuta, invece, l’atrio non ha tempo di adattarsi e subisce un brusco aumento pressorio con ripercussioni sulla pressione venosa polmonare. Il ventricolo sinistro, sottoposto a sovraccarico di volume, si dilata: inizialmente la frazione di eiezione rimane conservata, poi si riduce progressivamente perché il rigurgito in atrio riduce il volume sistolico effettivo. Una frazione di eiezione <60% è indicativa di compromissione ventricolare sinistra. Nel nostro paziente, per segni, sintomi e reperti auscultatori, è probabile un coinvolgimento valvolare mitralico, in particolare stenosi o steno-insufficienza. L’intervento di scelta, nella stenosi mitralica clinicamente significativa (area ?1,5 cm²) o sintomatica, e nei pazienti con controindicazioni alla chirurgia, è la valvuloplastica percutanea con palloncino: una “dilatazione controllata” eseguita con un palloncino ad alta resistenza gonfiato in prossimità della valvola, introdotto tramite catetere da vena femorale destra. È una tecnica mini-invasiva che riduce morbilità e mortalità perioperatorie, con buona efficacia a lungo termine (sopravvivenza libera da eventi nel 30-70% dei casi), sebbene non siano rare le restenosi. Non può essere eseguita in presenza di calcificazioni valvolari, per cui è indicata la sostituzione valvolare.


108 di 114 Domande

Un ragazzo di 20 anni presenta il seguente ECG. Cosa si nota all'ECG?

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La risposta esatta è la A.

Le derivazioni da V1 a V6, chiamate derivazioni precordiali, esprimono l’attività elettrica del cuore sul piano orizzontale: V1-V2 esplorano il setto interventricolare, V3-V4 la parete anteriore del ventricolo sinistro, V5-V6 la parete laterale del ventricolo sinistro. L’onda P indica la depolarizzazione atriale, il complesso QRS e l’onda T indicano rispettivamente la depolarizzazione e la ripolarizzazione ventricolare, mentre la ripolarizzazione atriale non è visibile poiché avviene durante la depolarizzazione ventricolare. In età giovanile, dopo la pubertà, il vettore di ripolarizzazione ventricolare rende le T positive in tutte le derivazioni precordiali, tranne V1 e raramente V2; in casi eccezionali, la negatività può coinvolgere anche V3 e V4 (onda T giovanile). Dopo la pubertà, la presenza di onde T invertite ?2 mm in due o più derivazioni contigue del ventricolo destro può indicare cardiopatia congenita con sovraccarico di pressione o volume (cardiomiopatia aritmogena del ventricolo destro) oppure, più raramente, patologie ereditarie dei canali del sodio o potassio. L’ECG descritto mostra ritmo sinusale, alterazioni diffuse della ripolarizzazione con T negativa da V1 a V5, R alta in V1 e asse spostato a destra: reperti suggestivi di ipertrofia ventricolare destra a carattere aritmogeno. La cardiomiopatia aritmogena del ventricolo destro è spesso familiare, più frequentemente a trasmissione autosomica dominante, e coinvolge prevalentemente ma non esclusivamente il ventricolo destro. Nel 10-20% dei casi è presente una mutazione nei geni che codificano proteine del desmosoma. Istologicamente si osserva progressiva sostituzione del miocardio con tessuto fibro-adiposo, che genera aree di discinesia e dilatazione soprattutto nel tratto di afflusso, efflusso e apice del ventricolo destro (triangolo della displasia), ma può estendersi all’intera parete ventricolare destra o anche al ventricolo sinistro. Questa condizione, per le alterazioni morfologiche e funzionali, è causa frequente di aritmie ventricolari e morte improvvisa, soprattutto in età giovanile durante o subito dopo l’attività fisica. In presenza di un ECG di questo tipo è quindi indicato eseguire un ecocardiogramma per rilevare eventuali alterazioni strutturali cardiache.


109 di 114 Domande

La signora Rettori, una donna di 45 anni, si reca dal proprio medico curante, il Dott. Pressi, per malessere. Anamnesi patologica prossima: comparsa di febbre, disuria e dolore alla schiena. Il Dott. Pressi consiglia alla paziente di recarsi in ospedale per ulteriori accertamenti; qui la donna verrà successivamente ricoverata con una sospetta diagnosi di pielonefrite. La paziente viene sottoposta a terapia con antibiotici ad ampio spettro, che determinano un significativo miglioramento della sintomatologia. Tuttavia, durante il quarto giorno di ricovero, la donna presenta nuovamente febbre, con leucocitosi e profusa diarrea acquosa. Esami strumentali: viene effettuata una colonscopia, visibile nell’ immagine sottostante.

Quale è la terapia per il trattamento di questo disturbo?

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La risposta corretta è la D.

La paziente presenta una colite pseudomembranosa causata da Clostridium difficile, un batterio appartenente alla famiglia Clostridiaceae, patogeno per l’uomo, Gram+ anaerobio. Il C. difficile è virulento in quanto possiede due tossine: la tossina A, un’enterotossina che si lega alle cellule della mucosa e causa un’ipersecrezione di liquido determinando diarrea acquosa; la tossina B, una citotossina che provoca gravi danni alla mucosa determinandone l’aspetto pseudomembranoso. Il Clostridium difficile causa colite associata ad antibiotici, tipicamente in ambiente ospedaliero. Fa parte normalmente del microbiota umano; tuttavia, quando si utilizzano antibiotici per lungo tempo, questi possono distruggere anche i batteri che tengono “sotto controllo” il Clostridium. Quando il C. difficile diviene dominante, si possono avere crampi addominali, colite pseudomembranosa, diarrea (talora ematica), raramente sepsi e addome acuto. I sintomi insorgono alcuni giorni dopo l’inizio della terapia antibiotica e includono diarrea acquosa o scariche di feci non formate, crampi addominali, raramente nausea e vomito. Per la diagnosi è importante l’identificazione della tossina nelle feci. Il trattamento consiste nell’interrompere la terapia antibiotica; se la sintomatologia è grave è possibile utilizzare vancomicina o metronidazolo (nel nostro caso, non essendo la vancomicina tra le opzioni, la risposta corretta è la D).


110 di 114 Domande

Una paziente di 58 anni si presenta presso il reparto di nutrizione clinica. La donna presenta BMI 20,9, circonferenza vita 88 cm, analisi ematochimiche (in allegato) in cui si presenta colesterolo LDL fuori range e glicemia a digiuno elevata.

In seguito ai valori di glicemia a digiuno riscontrati, si richiede curva da carico orale di glucosio (OGTT). In base ai risultati sopra riportati, la paziente presenta:

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La risposta corretta è la B.

Il diabete è un gruppo di alterazioni caratterizzate da elevati livelli di glicemia, legati a un’alterata secrezione insulinica o a una ridotta sensibilità all’insulina. Questa alterata secrezione può variare da forme severe, in cui la produzione di insulina è nulla o quasi (diabete di tipo I, pancreasectomia), a forme intermedie modulate dall’insulino-resistenza.

L’insulino-resistenza da sola non è in grado di slatentizzare un diabete mellito: è necessario un danno della secrezione. Le alterazioni del metabolismo del glucosio si associano inoltre a modifiche del metabolismo lipidico e proteico, predisponendo a complicanze vascolari: microvascolari (rene, arti inferiori, retina) e macrovascolari (cuore, cervello, arterie degli arti inferiori).

Il diabete si classifica in due tipologie principali:

– diabete mellito di tipo I (insulino-dipendente), che può avere cause immuno-mediate o idiopatiche;

– diabete mellito di tipo II (non insulino-dipendente), malattia metabolica caratterizzata da iperglicemia in un contesto di insulino-resistenza e deficienza insulinica relativa, nella maggior parte dei casi senza necessità di insulina.

Esiste poi il diabete gestazionale, che compare in gravidanza e regredisce dopo il parto.

Tra le sindromi secondarie ricordiamo:

– pancreasectomia (oggi non più praticata nelle pancreatiti, ma solo nei tumori),

– patologie del pancreas esocrino (es. pancreatite),

– patologie endocrine (acromegalia, sindrome di Cushing, feocromocitoma, poiché l’insulina è l’unico ormone ipoglicemizzante),

– tossicità da farmaci o sostanze chimiche (glucocorticoidi, tiazidici, ecc.).

Il diabete può rimanere a lungo silente. Si stima che, a fronte di una prevalenza diagnosticata del 4%, un ulteriore 4% resti non diagnosticato.

Per la diagnosi, le misurazioni della glicemia prevedono:

– glicemia a digiuno (da almeno 12 ore): due rilevazioni ?126 mg/dl;

– glicemia random >200 mg/dl, ma solo in paziente sintomatico (polidipsia, poliuria, nicturia, ecc.);

– curva da carico con 75 g di glucosio in 200-250 ml d’acqua: il test si esegue solo se la glicemia basale è <126 mg/dl, e la diagnosi si pone se a 2 ore la glicemia è >200 mg/dl.


111 di 114 Domande

La signora Bellini è una giovane donna ricoverata nel reparto di ginecologia ed ostetricia dopo un parto complicato da una rottura prematura delle membrane amnio-coriali ed un prolungato travaglio. Anamnesi patologica prossima: In seconda giornata sviluppa febbre con brivido associata ad ipotensione e intenso dolore addominale che fanno sospettare un’ endometrite purperale. Il Dott. Lanfranchi decide di sottoporre la paziente ad una radiografia del torace e decide di avviare la terapia antibiotica e reidratante con 4.000 ml di soluzione salina nelle successive 24 ore ma l’ ipertermia persiste e si ottiene un lieve incremento della pressione arteriosa. Improvvisamente la sig.ra Bellini presenta dispnea. Esame obiettivo: viene rilevata una SpO2 dell’ 82% che non aumenta anche con ossigenoterapia con FiO2 del 100%. Il Dott. Lanfranchi decide quindi di intubare la paziente e si eroga una FiO2 del 100%. Non si rileva turgore giugulare, all’ auscultazione polmonare si apprezzano crepitii diffusi bilateralmente. Esami di laboratorio-strumentali: viene rapidamente inviato in laboratorio un campione di sangue arterioso che evidenzia PaO2 di 62 mmHg e PaCO2 di 33 mmHg. L’ ECG mostra tachicardia sinusale. Viene effettuato un nuovo RX del torace che mostra un quadro polmonare modificato rispetto a quanto si era visto nel precedente. Sulla base dei dati forniti quale tra le seguenti è la diagnosi più probabile?

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La risposta corretta è la B.

Questo paziente molto probabilmente ha una ARDS e il rapporto PaO2/FiO2 è <200: la paziente ha un rapporto di 60 (FiO2 = 1 ovvero 100% e PaO2 di 60 mmHg: necessita di ossigeno al 100% per mantenere una pressione di PaO2 accettabile). La RX torace mostra infiltrati polmonari diffusi non riconducibili a eziologia cardiogena. L’EO evidenzia dispnea ingravescente a insorgenza improvvisa, con crepitii diffusi bilateralmente. La paziente presentata nel caso è verosimilmente affetta da ARDS in seguito a sepsi da endometrite postpartum.

La sindrome da distress respiratorio acuto (ARDS) è una grave malattia acuta polmonare. I fattori scatenanti sono numerosi: polmonite, shock, gravi traumi, sepsi, aspirazione di alimenti (ab ingestis), pancreatite. È caratterizzata da danno diffuso della membrana alveolo-capillare, con edema polmonare non cardiogenico (ricco di proteine) e insufficienza respiratoria acuta (ARF). Si osserva reclutamento di neutrofili nei capillari alveolari e formazione di membrane ialine. I neutrofili rilasciano chemochine (che richiamano istiociti), producono ROS, proteasi, leucotrieni, fattore di attivazione piastrinica, prostaglandine e altre molecole che danneggiano le barriere tra capillari e spazi aerei. Gli alveoli e l’interstizio si riempiono di proteine, detriti cellulari e liquido, con distruzione del surfattante, collasso alveolare e mismatch ventilazione/perfusione.

L’ARDS determina grave ipossiemia refrattaria all’ossigenoterapia. I criteri diagnostici comprendono:

– Opacità bilaterali alla RX non spiegabili da versamento, atelettasia o noduli.

– PaO2/FiO2 ?200 mmHg.

– Assenza di evidenza clinica di aumentata pressione atriale sinistra o insufficienza cardiaca (PCWP <18 mmHg). Una pressione di incuneamento capillare polmonare >18 mmHg orienta invece verso edema polmonare cardiogeno.

Secondo la “Definizione di Berlino 2012” l’ARDS si classifica in:

– Lieve: PaO2/FiO2 ?200 mmHg.

– Moderata: PaO2/FiO2 ?100 mmHg.

– Grave: PaO2/FiO2 ?100 mmHg.


112 di 114 Domande

Una paziente di 58 anni si presenta presso il reparto di nutrizione clinica. La donna presenta BMI 20,9, circonferenza vita 88 cm, analisi ematochimiche (in allegato) in cui si presenta colesterolo LDL fuori range e glicemia a digiuno elevata.

Per il paziente diabetico è essenziale assumere cibi a basso indice glicemico. Qual è tra i seguenti alimenti quello che presenta il più basso indice glicemico?

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La risposta corretta è la A.

Il diabete è un gruppo di alterazioni caratterizzate da elevati livelli di glicemia, legati a un’alterata secrezione insulinica o a una ridotta sensibilità all’insulina. Questa alterata secrezione può variare da forme severe, in cui la produzione di insulina è nulla o quasi (diabete di tipo I, pancreasectomia), a forme intermedie modulate dall’insulino-resistenza. L’insulino-resistenza da sola non è in grado di slatentizzare un diabete mellito: serve un danno della secrezione. Le alterazioni del metabolismo del glucosio si accompagnano anche ad alterazioni del metabolismo lipidico e proteico, predisponendo a complicanze vascolari: microvascolari (rene, retina, arti inferiori) e macrovascolari (cuore, cervello, arterie periferiche). Il diabete si classifica in due tipologie principali: diabete mellito di tipo I (insulino-dipendente), con cause immuno-mediate o idiopatiche; diabete mellito di tipo II (non insulino-dipendente), malattia metabolica caratterizzata da iperglicemia in un contesto di insulino-resistenza e relativa deficienza insulinica, che nella maggior parte dei casi non richiede terapia insulinica. Esiste anche il diabete gestazionale, che si manifesta in gravidanza e regredisce dopo il parto. Tra le forme secondarie: pancreasectomia (oggi non più praticata nelle pancreatiti, ma solo nei tumori), patologie del pancreas esocrino (es. pancreatite), patologie endocrine (acromegalia, sindrome di Cushing, feocromocitoma, poiché l’insulina è l’unico ormone ipoglicemizzante), tossicità da farmaci o sostanze (glucocorticoidi, tiazidici, ecc.). Il diabete può progredire a lungo senza sintomi. Si calcola che, a fronte di una prevalenza diagnosticata del 4%, un ulteriore 4% rimane non diagnosticato. Per la diagnosi: glicemia a digiuno ?126 mg/dl in due misurazioni, glicemia random >200 mg/dl in presenza di sintomi (poliuria, polidipsia, nicturia), curva da carico con 75 g di glucosio (diagnosi se glicemia >200 mg/dl a 2 ore). Prima del test, la glicemia basale deve essere <126 mg/dl. Il test va eseguito in pazienti non ricoverati, in buone condizioni cliniche, dopo dieta abituale (non ridotta in carboidrati), a digiuno dalla mezzanotte, senza febbre, stress o fumo. Indicazioni alla curva da carico: glicemia alterata a digiuno (100–125 mg/dl), familiarità per diabete dai 30-40 anni, obesità, complicanze cardiovascolari (TIA, angina, claudicatio), soprattutto se obesi e fumatori, infezioni urinarie o cutanee ricorrenti con glicemia alterata. Il 90% dei casi è di tipo II, storicamente detto diabete dell’adulto (esordio >40 anni), ma oggi è sempre più precoce (anche a 18 anni), correlato all’obesità, in particolare infantile (Italia con alta prevalenza, soprattutto nel centro-sud). Nei gemelli monozigoti la concordanza è ~100% nel tipo II, mentre nel tipo I, pur avendo componente genetica, è solo del 50% per il ruolo di fattori ambientali. Anche nei monozigoti separati alla nascita la concordanza del tipo II rimane elevata, a dimostrazione della forte componente genetica, ancora non del tutto chiarita.


113 di 114 Domande

Viene riscontrato il seguente quadro radiologico in una donna di 30 anni, che è stata sottoposta ad una TC total body in seguito ad un incidente stradale. Cosa mostra la TC?

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La risposta corretta è la B

Nell'immagine (a) la TC ha evidenziato enfisema sottocutaneo delle palpebre destre (freccia). Nell'immagine (b) è stato osservato enfisema nell’orbita destra (cerchio). È stato inoltre riscontrato enfisema sottocutaneo nell’area della guancia (freccia). Non vi era presenza evidente di aria nello spazio intracranico né fratture della parete o del pavimento orbitario.


114 di 114 Domande

La signora Boggi, una donna di 70 anni, si reca dal medico curante, il Dott. Candi, lamentando dolore al braccio, insorto dopo essere scivolata sul ghiaccio, cadendo in avanti sulle sue mani. Quale è la diagnosi radiologica?

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La risposta corretta è la D.

Dalla radiografia mostrata si può apprezzare una frattura a tutto spessore carico della porzione meta-epifisaria distale del radio, evidenziabile come una stria di radiotrasparenza che interrompe la corticale ossea, probabilmente provocata da un arto iper-esteso verso l’ esterno che cerca di parare una caduta: si tratta di una frattura completa, spostata e angolata dorsalmente a livello del radio distale. Quando tale tipo di frattura si associa alla frattura anche dello stiloide ulnare si parla di frattura di Colles. Le altre strutture ossee in esame indicate nelle opzioni non appaiono interessate da eventi fratturativi-traumatici (le risposte A, B, C ed E non sono corrette)


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