La parte degli atrii e ventricoli è costituita da tre strati:
Endocardio;
Miocardio;
Epicardio.
Immagine 01
Immagine 01.La parete cardiaca.
Immagine 02
Immagine 02.La parete cardiaca.
Immagine 03
Immagine 03. Endocardium. (a) Three layers can be recognized in the endocardium: the endothelium with its basal lamina (arrowheads); a subendothelial layer (short arrows) comprising delicate, loosely dispersed, and multidirectional collagen fibrils; and the elastic layer (HPS stain; 200 ×). (b) The latter (arrows) is best appreciated with an elastic stain (Movat stain; 200 ×). (c) The subendothelial layer (asterisks) is more prominent in the atrial endocardium, particularly the left atrium (HPS stain; 40 ×). (d) The smooth muscle component (asterisks) in the elastic layer is especially prominent in the left atrium as well as the left ventricular septal region (not shown). Note the epicardial serosal lining (arrowheads) (Movat stain; 40 ×).
Immagine 04
Immagine 04. La parete cardiaca.
Endocardio
È lo strato più interno di tessuto cardiaco, a contatto con il sangue che penetra nelle cavità cardiache. È costituito dai seguenti tre sottolivelli:
il sub-endocardio (più esterno), tessuto connettivo lasso contenente:
le cellule di Purkinje cardiache:
cardiomiociti specializzati/modificati che fanno parte del sistema di conduzione del cuore;
contengono meno miofibrille contrattili e più mitocondri, glicogeno e giunzioni gap rispetto ai cardiomiociti normali.
vene e nervi cardiaci.
Immagine 05
Immagine 05. L’endocardio.
Miocardio
È un particolare tessuto muscolare, striato ma involontario.
È il costituente principale della parete del cuore ed è più spesso nei ventricoli rispetto agli atrii. È composto da:
cardiomiociti, cellule muscolari striate contenenti un unico nucleo centrale. Tali cellule contengono molti mitocondri, che producono ATP per la contrazione. Le miofibrille all’interno dei cardiomiociti sono organizzate in sarcomeri (la più piccola unità contrattile funzionale del muscolo cardiaco). Sono collegati da dischi intercalati per formare fibre lunghe interconnesse. I dischi intercalati collegano i singoli cardiomiociti in un sincizio funzionale e consentono la trasmissione della forza durante la contrazione muscolare. Essi contengono giunzioni aderenti (per trasmettere stimoli meccanici) e giunzioni gap (per trasmettere stimoli elettrici). I cardiomiociti atriali rilasciano peptide natriuretico atriale (BNP) quando vengono allungati. Il BPN determina un ↑ escrezione di acqua e Sodio dai reni, con l’effetto di diminuire la pressione sanguigna.
fibroblasti (che diventano mio-fibroblasti dopo un danno)
matrice extracellulare (collagene, elastina e glicosaminoglicani).
Epicardio
L’epicardio o pericardio viscerale è lo strato più esterno del cuore; è una membrana sierosa sottile e levigata, che permette di evitare attriti tra il cuore e il sacco pericardico (la struttura fibrosa che contiene il cuore).
Il sacco pericardico circonda il cuore, senza entrarvi a contatto.
Lo spazio tra il cuore e il sacco pericardico è molto sottile ed è riempito da un liquido a funzione lubrificante (liquido pericardico).
La parete interna del sacco pericardico, come quella esterna del cuore, è rivestita da una membrana sierosa, il pericardio parietale.