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1 di 5 Domande

Donna di 66 anni con dolore toracico e dispnea. Storia di BPCO, diabete mellito tipo 2 ed ipertensione arteriosa sistemica. Qual e’ il vaso piu’ probabilmente occluso?

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La risposta esatta è la E
Il paziente, in base ai dati clinico-anamnestici ed all’elettrocardiogramma, presenta probabilmente occlusione del ramo discendente anteriore. Infatti si evidenzia sopraslivellamento del tratto ST in V2-4 con massima espressione in V3.  Infatti il referto mostra: “Ritmo sinusale a FC 95 bpm. Normale conduzione AV. Emiblocco anteriore sx. Sopraslivellamento del tratto ST-T in anteriori (V2-4, I). Complessi QS in V2-5. Scarsa progressione della R nelle precordiali. Onde T bifasiche in V2-4, e negative in laterali.”

2 di 5 Domande

Paziente di 90 anni con palpitazioni. Anamnesi positiva per bronchite cronica ostruttiva, ipertensione arteriosa sistemica e cardiopatia ischemica cronica. Che cosa evidenzia il tracciato?

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La risposta esatta è la E
Il paziente, in base ai dati clinico-anamnestici ed all’elettrocardiogramma, presenta Tachicardia atriale ectopica con blocco di branca dx intermittente. Il paziente non ha flutter atriale tipico comune, piuttosto una tachicardia atriale ectopica con conduzione 2:1. Le 2 onde P precedenti i QRS sono visibili soprattutto in V1 ed hanno differente morfologia con chiara positivita’ in V1, inoltre hanno tra loro isoelettrica e non c’e’ l’aspetto a denti di sega del flutter tipico comune. Per quanto riguarda il QRS e’ piu’ probabile un BBdx intermittente piuttosto che un bigeminismo ventricolare. I complessi QRS slargati hanno un RR fisso con i complessi stretti e l’RR QRSlargo-stretto e’ uguale all’RR tra 2 complessi stretti, inoltre c’e’ un rapporto fisso con la P che li precede (PR costante).  Infatti il referto mostra: “ Tachicardia atriale ectopica a conduzione 2:1 con FC ventricolare 120 bpm. BBdx completo intermittente. Scarsa progressione dell’onda R.  Anomalie aspecifiche del recupero.”

3 di 5 Domande

Donna di 40 anni, obesa ed ipertesa, con episodi ricorrenti di cardiopalmo, attribuiti a fibrillazione atriale parossistica, per cui pero’ ha rifiutato di eseguire anti-aritmica. Gli episodi sono peggiorati nell’ultimo periodo e la paziente e’ costretta a recarsi in PS con forti palpitazioni, dolore toracico e capogiri. Si esegue ECG (sopraindicato) e si rilevano i seguenti parametri vitali: PA 95/50 mmHg, SpO2 97%, FC 220 bpm. Qual e’ l’affermazione corretta?

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La risposta esatta è la E
Il paziente, in base ai dati clinico-anamnestici ed all’elettrocardiogramma, presenta fibrillazione atriale pre-eccitata, da sottoporre a terapia con procainamide. La paziente ha una tachicardia a complessi larghi e con ritmo irregolare, verosimilmente una fibrillazione atriale ad alta risposta. La presenza di complessi larghi sono causati da pre-eccitazione come si evidenzia dalla morfologia con onda delta ed incisura sulla branca ascendente. Una fibrillazione atriale pre-eccitata si presenta come una tachicardia ventricolare con complessi larghi e rapidi, ma con irregolarito’ nel ritmo e presenza di complessi polimorfi (ma che mantengono lo stesso asse). In questo tipo di aritmia l’impulso rapido riesce a scendere per via anterograda ai ventricoli tramite una via rapida, e poi a retrocondursi attraverso la via lenta, perpetuando il ciclo. La terapia in acuto in caso di instabilita’ emodinamica e’ la cardioversione, ma, per la stabilita’ clinica della paziente e dei parametri vitali, si puo’ utilizzare la procainamide (anche la flecainide sarebbe una giusta opzione). L'amiodarone in questo tipo di aritmia e’ infatti controindicato.  Infatti il referto mostra: “ Fibrillazione atriale pre-eccitata a FC media 200 bpm. QRS larghi per presenza di onde delta come da via accessoria antero-settale. Anomalie secondarie del recupero.”

4 di 5 Domande

Uomo di 40 anni con palpitazioni senza alterazioni dello stato di coscienza. Parametri vitali: PA 130/90 mmHg, SpO2 98%, T 37°C, FC 162 bpm. Qual e’ la diagnosi piu’ probabile e qual e’ il primo step?

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La risposta esatta è la B
Il paziente, in base ai dati clinico-anamnestici ed all’elettrocardiogramma, presenta Tachicardia sopraventricolare da sottoporre a manovre vagali. Il paziente ha una tachicardia a complessi stretti, di verosimile origine sopraventricolare. Si evidenziano anche le onde P, talora due di differente morfologia, evidenti solo in alcune derivazioni. Il ritmo non e’ totalmente irregolare (come accade per la fibrillazione atriale, nella quale pero’ non ci sono nemmeno le P), ma ci sono lievi fluttuazioni dell’intervallo RR. In questi casi complessi, sia a scopo terapeutico che per aiutarci nella diagnosi, e’ importante rallentare la frequenza e testare l’effetto sul nodo atrioventricolare, iniziando con le manovre vagali (cardioversione solo se il paziente e’ emodinamicamente instabile).  Infatti il referto mostra: “ Tachicardia sopraventricolare a FC media 160 bpm. Anomalie aspecifiche del recupero.”

5 di 5 Domande

Uomo di 55 anni con dolore toracico e palpitazioni. Quale dei seguenti reperti all’ECG non e’ presente?

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La risposta esatta è la D
Il paziente, in base ai dati clinico-anamnestici ed all’elettrocardiogramma, non presenta un infarto STEMI da interessamento del ramo circonflesso. Infatti si tratta di un infarto STEMI infero-posteriore con interessamento della coronaria dx (ST III>STII) con evidenza di interessamento inferiore dato dal sopraslivellamento in inferiori e dall’interessamento posteriore dato dal sottoslivellamento in anteriori. Il quadro di occlusione della circonflessa e’ simile, ma le laterali sottoslivellate fanno escludere questo coinvolgimento.  Infatti il referto mostra: “ Aritmia sinusale respiratoria a FC media 78 bpm. Normale conduzione AV. Blocco di branca dx incompleto. Onde q in inferiori.  Sopraslivellamento del tratto ST-T in inferiori. Sottoslivellamento  del tratto ST-T in anteriori (V1-3) e in laterali (V4-6, I, AVL). Anomalie secondarie del recupero.”

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