Una frattura sternale è una frattura dello sterno, osso situato al centro del torace.
Il manubrio sternale e la porzione sotto l’angolo sternale sono le parti più comunemente coinvolte in un trauma.
La frattura dello sterno si verifica in circa il 5% delle persone che subiscono un trauma toracico significativo di tipo contusivo, come ad esempio in seguito ad incidenti automobilistici, quando il torace impatta contro volante.
Meccanismo di lesione
Le fratture dello sterno si verificano in seguito a traumi toracici significativi di tipo contusivo, sia in maniera diretta che indiretta:
diretta: impatto sul volante, traumi da caduta, sport di contatto, manovre di rianimazione cardio-polmonare, aggressioni;
indiretta: lesioni da decelerazione da incidenti automobilistici, fratture da stress, fratture osteoporotiche.
Presentazione clinica
Dolore sternale acuto e severo che peggiora con gli atti respiratori.
Tumefazione toracica ed ematoma nel sito della frattura a livello toracico.
Talvolta i monconi fratturativi possono muoversi visibilmente quando la persona respira, apprezzando una deformazione dello sterno che forma un gradino fra i monconi ossei nel punto di rottura, apprezzabile anche alla palpazione.
Lesioni associate sono comuni e si verificano in circa il 50% dei casi e consistono in:
frattura da compressione della colonna vertebrale toracica.
A causa delle lesioni associate, il tasso di mortalità per le persone con frattura sternale è alto, con una stima del 25-45%, mentre quando le fratture sternali si verificano in modo isolato la prognosi è molto favorevole e senza grandi complicanze.
Caratteristiche radiologiche
RX
Le fratture sternali vengono rilevate meglio nelle proiezioni laterali dedicate , apprezzabili come delle linee di iperdiafania che interrompono la corticale ossea con o senza dislocamento dei monconi ossei.
Le fratture composte e particolarmente sottili sono scarsamente visualizzabili alle radiografie.
Ecografia
Si può apprezzare una interruzione della corticale ossea o un gradino corticale.
Sono accurate quasi quanto le radiografie dedicate in proiezione laterale, ma meno affidabili nel determinare lo spostamento dei monconi ossei fratturativi.
TC
Metodica gold standard nella diagnosi delle fratture sternali, anche di piccole rime, soprattutto quando visualizzate in sezione sagittale.
E’ in grado di valutare la rottura della corticale anteriore e posteriore, quest’ultima associata a lesioni neurovascolari più gravi.
Trattamento e prognosi
Le lesioni sternali isolate hanno un’ ottima prognosi con una gestione conservativa, ovvero nel ridurre il dolore e limitare il movimento, con la maggior parte che guarisce in poche settimane/mesi, con un tasso di mortalità <1%.
Tuttavia, poiché è comune che le fratture sternali si associano a truami polmonari e/o cardiaci, è necessaria valutare il quadro polmonare e la funzione cardiaca.
Le fratture che sono molto dolorose o scomposte devono essere trattate per fissare ed allineare i frammenti ossei in posizione.
In taluni casi la frattura sternale può interferire con la respirazione, richiedendo l’intubazione tracheale e la ventilazione meccanica.
Le fratture sternali associate ad altre lesioni hanno un tasso di mortalità più elevato.
Immagine 01
Immagine 01.Al RX in proiezione laterale dedicata si apprezza frattura scomposta dello sterno con dislocazione dei capi fratturativi.
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Immagine 02.All’ecografia si apprezza interruzione della corticale ossea dello sterno con lieve dislocazione dei capi fratturativi.
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Immagine 03.Alla TC in sezione sagittale si apprezza frattura scomposta dello sterno con lieve dislocazione dei capi fratturativi.