L’idrocefalo è una condizione clinica caratterizzata da un aumento del volume del liquido cerebrospinale e quindi dei ventricoli cerebrali e solitamente si riferisce ad una situazione in cui il sistema ventricolare intracranico è dilatato a causa dell’incremento della pressione intracranica.
Si può suddividere l’idrocefalo in:
comunicante e non comunicante, che aiuta a definire la localizzazione dell’ostruzione;
ostruttivo e non ostruttivo, sulla base della presenza o meno di ostruzione delle vie del liquido cerebrospinale nei ventricoli o nello spazio sub aracnoideo.
L’idrocefalo comunicante si caratterizza per la capacità del liquido cerebrospinale di fluire dal sistema ventricolare e può essere di due forme:
con ostruzione all’assorbimento del liquido cerebrospinale, in cui il passaggio del liquido cerebrospinale dal sistema ventricolare allo spazio subaracnoideo non è ostacolato, ma viene impedito il regolare flusso di liquor tra le cisterne basali e le granulazioni aracnoidee (es. emorragia subaracnoidea in cui nella fase acuta si riempiono le cisterne basali di coaguli di sangue o meningite infettiva);
senza ostruzione all’assorbimento del liquido cerebrospinale (es. da papillomi del plesso coroideo o idrocefalo ex vacuo da atrofia involutiva fisiologica del tessuto cerebrale).
L’idrocefalo non comunicante si caratterizza per l’impossibilità del liquido cerebrospinale di uscire dal sistema ventricolare e quindi c’è un’ostruzione all’assorbimento del liquido cerebrospinale, con conseguente dilatazione a monte dei ventricoli che esercitano un effetto di massa sul tessuto cerebrale adiacente con spianamento dei solchi sub-aracnoidei (es. da cisti colloidale del forame di Monro, da stenosi dell’acquedotto di Silvio, da ostruzione del IV ventricolo come da tumori della fossa cranica posteriore o infarto o emorragia cerebellare).
Clinica
Il disturbo della deambulazione caratterizzato in genere da instabilità e turbe dell’equilibrio;
cefalea;
disturbi della funzione esecutiva e dell’attenzione;
nelle fasi più avanzate demenza;
incontinenza urinaria.
Caratteristiche radiologiche
Le metodiche di diagnostica per immagini per la diagnosi di tale condizione, sono rappresentate dalla TC e dalla RM encefalo, quest’ultima considerata la metodica gold standard.
I segni caratterizzanti sono:
dilatazione del sistema ventricolare: le corna temporali dei ventricoli laterali si dilatano per prime;
spostamento transependimale del liquor;
edema periventricolare, apprezzabilità con aree ipodense in TC ed iperintense nelle sequenze T2 e FLAIR.
Immagine 01
Immagine 01. RM dell’encefalo senza mdc, sequenza T2, mostrante idrocefalo con dilatazione dei ventricoli laterali e modica dilatazione dei solchi sub-aracnoidei.
Immagine 02
Immagine 02. TC dell’encefalo senza mdc mostrante idrocefalo con dilatazione dei ventricoli laterali e del III ventricolo.