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1 di 5 Domande

QUALI TRA QUESTE SONO LE INFEZIONI OSPEDALIERE MAGGIORMENTE RISCONTRATE NEI NOSOCOMI ITALIANI?














La risposta corretta e' la E
Le infezioni ospedaliere maggiormente riscontrate nei nosocomi italiani sono le infezioni del tratto urinario, seguite dalle infezioni della ferita chirurgica, dalle infezioni delle vie respiratorie e dalle infezioni sistemiche, come batteremie e sepsi (riposte B, C e D errate). Di contro, le otiti non rappresentano comuni infezioni nosocomiali (risposta A errata). In particolare, le infezioni del tratto urinario (IVU) risultano spesso associate all’utilizzo di cateteri vescicali e a manipolazioni di vario tipo delle vie urinarie, come ad esempio la cistoscopia, le quali favoriscono la risalita dei germi dalla zona perineale verso la vescica. Fattori di rischio per tale condizione sono rappresentati dal sesso femminile, probabilmente per una lunghezza ridotta dell'uretra, dalla presenza di patologie debilitanti, dalla gravidanza e dalla cateterizzazione prolungata. In caso di cateterizzazione per periodi relativamente brevi, l’infezione e’ solitamente monomicrobica e causata da germi come E.coli, il quale ne rappresenta la causa piu’ frequente, Pseudomonas aeruginosa, Klebsiella pneumoniae, Proteus mirabilis, Staphylococcus epidermidis e gli enterococchi; in caso di cateterizzazione prolungata, invece, l’infezione puo’ essere polimicrobica e si possono ritrovare patogeni quali E. coli ma anche , P. mirabilis, P. stuartii e Morganella morganii.

2 di 5 Domande

L'ANTISEPSI CONSISTE IN:














La risposta corretta e' la C
L’antisepsi consiste nella disinfezione di tessuti viventi, ovvero nella riduzione dei microrganismi vitali presenti su cute e mucose; tale processo, eseguito mediante sostanze antisettiche, come la clorexidina, non necessariamente comporta l’eliminazione delle spore batteriche, dei prioni e di alcuni virus e dovrebbe essere preceduto da una buona pulizia della superficie, ovvero dalla rimozione di materiale estraneo (come sporcizia o materiale organico) tramite acqua e detergenti (risposte B e D errate). Di contro, la scomposizione di particelle di grasso piu’ grandi in piu’ piccole, distribuite uniformemente, prende il nome di emulsificazione (risposta A errata). Invece, il processo di sterilizzazione consiste nell’eliminazione completa di microrganismi vitali, compresi virus e spore batteriche, ma non prioni (risposta E errata).

3 di 5 Domande

NEL MODELLO P.D.C.A. (PLAN, DO, CHECK, ACT) USATO NEI PROCESSI DI MIGLIORAMENTO DELLA QUALITA', LA LETTERA C INDICA:














La risposta corretta e' la B
Nel modello P.D.C.A. (Plan, Do, Check, Act), usato nei processi di miglioramento della qualita’ dei processi e dei prodotti, la lettera C indica la codifica i risultati ottenuti (risposte A, C, D ed E errate)In particolare, tale metodo di gestione iterativo, che costituisce l’essenza della gestione infermieristica, poiche’ per gestire un processo e’ innanzitutto necessario progettare e costruire il regolatore, prevede la ripetizione di quattro fasi: la fase P consiste nell’identificare il problema, definendo e pianificando le azioni correttive; la fase D consiste nel preparare e applicare le azioni pianificate; la fase C e’ la fase in cui si verificano i risultati delle azioni intraprese, confrontandoli con gli obiettivi attesi; infine, la fase A consiste nello standardizzare e consolidare se il check e’ stato positivo, introducendo le modifiche nel ciclo produttivo, oppure nel preparare un nuovo ciclo PDCA se il check ha rilevato nuovi inconvenienti.

4 di 5 Domande

INDICARE QUAL E' LO STRUMENTO CHE SINTETIZZA LE RACCOMANDAZIONI NECESSARIE PER UNIFORMARE LA PRATICA CLINICA AI RISULTATI DELLA RICERCA TRA:














La risposta corretta e' la C
Lo strumento che sintetizza le raccomandazioni necessarie per uniformare la pratica clinica ai risultati della ricerca e’ la procedura; nello specifico, le procedure infermieristiche non sono altro che successioni dettagliate, logiche e consequenziali, di atti tecnici e operativi, che hanno lo scopo di raccomandare la modalita’ tecnicamente ottimale di eseguire una tecnica infermieristica e grazie alle quali tutto l’agire dell’infermiere diventa oggettivo, sistematico e, soprattutto, verificabile, perseguendo una relativa uniformita’ dei comportamenti. Al contrario, il protocollo e’ una sequenza prescrittiva e vincolante di comportamenti diagnostico-terapeutici ben definiti che risulta dall’adattamento all’uso in contesti locali delle linee guida, ovvero di raccomandazioni di comportamento clinico elaborati mediante un processo di revisione sistematica della letteratura e delle opinioni degli esperti (risposte A e C errate). Invece, la cartella clinica rappresenta il documento, o l'insieme dei documenti, che raccoglie le informazioni mediche ed infermieristiche relative al percorso diagnostico-terapeutico di un paziente (risposta D errata). Infine, le istruzioni operative rappresentano la descrizione sintetica e di facile interpretazione del modo mediante il quale devono essere realizzate specifiche attivita’ ma, a differenza della procedura, stilata per chiarire il processo, le istruzioni operative vengono redatte per meglio chiarire le singole attivita’ (risposta E errata).

5 di 5 Domande

QUAL E' SECONDO IL PROFILO DELL'OPERATORE SOCIO-SANITARIO (OSS) IN AMBIENTE OSPEDALIERO LA RISPOSTA CORRETTA:














La risposta corretta e' la D
L'OSS, ovvero l’operatore socio sanitario, opera in cooperazione diretta con l'infermiere per attivita’ assistenziali semplici; tale figura, a seguito del conseguimento dell'attestato di qualifica ottenuto al termine di un percorso di studi, rappresenta un supporto all'assistenza sociosanitaria e svolge un'attivita’ di assistenza diretta, indirizzata a soddisfare i bisogni del paziente (come cure igieniche, mobilizzazione, alimentazione e trasporto del paziente), ma anche indiretta (come attivita’ igienico sanitarie ambientali e trasporto di materiali e documenti). Tipicamente il lavoro dell'Operatore Socio-Sanitario si svolge in e’quipe con altre figure delle professioni sanitarie: coopera e collabora con infermieri, educatori professionali, fisioterapisti ecc., sotto la supervisione di un medico (risposte A, B, C ed E errate).

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