Dettagli
- Panoramica di OL
- Presentazione clinica e diagnosi di OL
- Gestione di OL
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- Immagine 02
- Immagine 03
- Immagine 04
07.04 – Leucoplachia orale
Panoramica di OL
- La leucoplachia orale (OL) è il disordine orale potenzialmente maligno (OPMD) più frequente, con una prevalenza del 2% riportata nella popolazione generale, crescente con l’avanzare dell’età. È una condizione associata all’uso cronico di tabacco e alcol, anche se sono stati riportati casi idiopatici. Si tratta di una precancerosi, con incidenza annuale di trasformazione maligna riportata al 2%-3%.
Presentazione clinica e diagnosi di OL
- La leucoplachia orale appare come una macchia/placca prevalentemente bianca che non può essere rimossa col grattamento. Si può localizzare in qualsiasi sede della mucosa orale e non è associata a traumatismo cronico. Se quest’ ultimo è presente, la sua rimozione non porta alla risoluzione del quadro clinico.
- Solitamente è asintomatico.
- Dal punto di vista clinico, possiamo distinguere una OL omogenea, di aspetto bianco con superficie piatta, sottile e liscia, anche se possono essere presenti delle ragadi poco profonde. L’area è circoscritta con confini ben definiti. L’ OL non omogenea, che ha un rischio di trasformazione maggiore, presenta invece diversi sottotipi:
- leucoplachia nodulare: piccole escrescenze polipoidi o arrotondate, rosse o bianche;
- leucoplachia verrucosa: superficie sollevata, esofitica, rugosa;
- eritroleucoplachia: aspetto maculato rosso e bianco, con margini irregolari.
- La diagnosi clinica di OL, da confermare poi con la biopsia, può essere fatta esclusivamente dopo l’esclusione delle altre lesioni orali di colorito bianco o bianco-rosso.
- La biopsia è indicata per confermare la diagnosi clinica di OL; le caratteristiche istopatologiche includono: iperplasia epiteliale con iperparacheratosi o iperortocheratosi; displasia epiteliale di varia gravità, carcinoma superficiale invasivo.
Gestione di OL
- Non vi sono purtroppo prove sufficienti per creare delle linee guida standardizzate per la gestione della leucoplachia orale. Le opzioni di trattamento includono:
- sorveglianza clinica;
- cessazione del tabacco ed eliminazione degli altri fattori di rischio in grado di determinare la trasformazione maligna (ad esempio l’uso cronico di alcol);
- escissione e ablazione della lesione con bisturi convenzionale, terapia fotodinamica, criochirurgia o ablazione laser;
- chemioprevenzione con vitamina A, bleomicina, beta-carotene o terapia con retinoidi.
La laser-terapia ha effetti poco chiari sulla recidiva delle lesioni e sul rischio di cancro orale nei pazienti con leucoplachia orale; mancano studi comparativi che valutino la terapia laser per la leucoplachia orale con un follow-up a lungo termine.
Immagine 01
Immagine 01. Leucoplachia orale omogenea: da notare la placca biancastra a sinistra nell’immagine, che non viene via ad un eventuale sfregamento.
Immagine 02
Immagine 02. Leucoplachia orale omogenea: da notare i limiti netti e ben definiti della placca biancastra.
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Immagine 03. Leucoplachia verrucosa delle gengive: da notare i bordi frastagliati e il pattern esofitico.
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Immagine 04. Leucoplachia orale all’esame istologico: da notare l’iperplasia dell’epidermide con cheratinociti atipici (displasia).