Dettagli
Lussazione dell’anca
- Lâanca è unâarticolazione intrinsecamente stabile; per determinarne la lussazione è necessario un trauma ad alta energia (da incidente stradale, sul lavoro o dello sport) in pazienti adulti.
- Le lussazioni dellâanca possono essere associate a fratture dellâacetabolo o, meno frequentemente, a fratture della diafisi femorale o ad altre fratture nei pazienti politraumatizzati.
- La lussazione provoca la lacerazione del legamento rotondo, della capsula e dei vasi intracapsulari, alla quale si possono associare lesioni da impatto della cartilagine articolare.
Classificazione
- La classificazione delle lussazioni dellâanca si basa sulla direzione e sulla posizione assunta dalla testa femorale. Si distinguono:Â
- lussazioni posteriori: iliaca e ischiatica;Â
- lussazioni anteriori: pubica e otturatoria.Â
Quadro clinico
- Ă dominato dal dolore e dallâimpotenza funzionale, con limitazione pressochĂŠ completa dellâarticolaritĂ , anche passiva.
Lâatteggiamento assunto dallâarto traumatizzato è influenzato dalla direzione della lussazione (Figura 01):- nelle lussazioni posteriori lâanca si presenta piĂš (ischiatica) o meno (iliaca) flessa, intrarotata e addotta;Â
- nelle lussazioni anteriori lâanca è extrarotata e abdotta.Â
- In entrambi i casi lâarto appare accorciato rispetto al controlaterale.
La testa del femore può essere palpabile posteriormente o anteriormente in fossa iliaca.Â
Figura 01

Figura 01: Atteggiamento dellâarto inferiore nella lussazione dellâanca: nella lussazione anteriore (destra) appare abdotto ed extraruotato (a); nella lussazione posteriore (sinistra) è flesso, addotto e intraruotato (b).Â
Diagnostica Per immagini
- Una radiografia del bacino, eventualmente associata a una proiezione assiale dellâanca, è in genere sufficiente a formulare la diagnosi. La riduzione ottenuta va documentata con un ulteriore controllo radiografico.
- In caso di sospette fratture associate (ciglio o parete acetabolare) o di riduzione incompleta (per possibile interposizione di frammenti) è indicata lâesecuzione di una TC.
Complicanze
- Possibili complicanze immediate locali sono rappresentate da lesioni e compressioni vascolo-nervose, in partico- lare a carico di:
- nervo sciatico nelle lussazioni posteriori;Â
- nervo femorale o vasi iliaci nelle lussazioni anteriori.Â
- La sofferenza vascolo-nervosa va ricercata durante lâesame obiettivo e descritta; nel caso si sviluppasse dopo la riduzione è da sospettare unâincarcerazione, con necessitĂ di ricorrere alla liberazione chirurgica. Un eventuale deficit neurologico può impiegare fino a 6-12 mesi per la risoluzione spontanea.Â
- Una complicanza generale e precoce può essere lo shock traumatico, soprattutto in caso di politraumatismo, mentre le complicanze locali tardive includono:Â
- la necrosi asettica della testa del femore, che è tanto piĂš frequente quanto maggiore è il tempo trascorso tra la lussazione e la riduzione; si manifesta in genere entro il primo anno, ma è stata riscontrata, sebbene raramente, anche a 10-20 anni di distanza dallâevento traumatico;Â
- la coxartrosi post-traumatica.Â
Terapia
- La lussazione dellâanca va ridotta dâurgenza, in quanto è dimostrato che lâincidenza della necrosi asettica della testa del femore aumenta con lâaumentare del tempo trascorso tra la lussazione e la riduzione.
- Il paziente va sottoposto ad anestesia generale e, con opportune manovre progressive e senza strappi, alla testa del femore va fatta ripercorre la stessa strada attraverso cui si è lussata fino ad avvertire lo scatto di riduzione.
- In virtĂš dellâottima stabilitĂ intrinseca dellâanca non sono necessarie tutele post-riduzione; lâinstabilitĂ cronica è eccezionale. In rari casi, lâanca appare irriducibile e richiede quindi una riduzione chirurgica.