Dettagli
- Background
- Informazioni generali
- Epidemiologia
- Possibili fattori di rischio
- Eziologia e patogenesi
- Patogenesi
- Anamnesi ed esame fisico
- Esame obiettivo
- Diagnosi
- Diagnosi differenziale
- Diagnostica per immagini
- Terapia
- Complicazioni
Malattia della valvola tricuspide
Background
La Malattia della valvola tricuspide comprende lâinsufficienza tricuspidale e la stenosi tricuspidale.
Lâinsufficienza tricuspidale è caratterizzata dal flusso sistolico retrogrado del sangue dal ventricolo destro attraverso la valvola tricuspide nell’atrio destro a causa di anomalie della valvola tricuspide o dell’apparato sottovalvolare. Lâinsufficienza tricuspidale può essere dovuta ad un evento acuto come l’endocardite od un trauma, oppure può essere cronica. Se cronica è classificata come primaria o secondaria (funzionale); entrambi hanno cause uniche.
La stenosi tricuspidale è il restringimento della valvola tricuspide che si verifica secondariamente ai lembi valvolari ispessiti, distorti e/o calcificati a causa di malattie congenite o causate da malattie cardiache reumatiche ed altre cause.
Le complicazioni includono l’insufficienza ventricolare destra con edema periferico associato, fibrillazione atriale e Cirrosi cardiaca.
Lâinsufficienza tricuspidale e la stenosi sono spesso asintomatiche.
In generale si sospetta una malattia della valvola tricuspidale in stadio avanzato, quando possono essere presenti sintomi di diminuzione della gittata cardiaca come la stanchezza e sintomi di insufficienza cardiaca del cuore destro (tra cui la diminuzione della tolleranza all’esercizio fisico o dell’appetito, la pienezza addominale e l’edema periferico).
I risultati dell’esame fisico in pazienti con Malattia della valvola tricuspide avanzata possono includere soffi caratteristici, pulsazioni e distensione venosa della giugulare, edema periferico, epatomegalia ed ascite.
Utilizzare l’ecocardiografia transtoracica per confermare la diagnosi e valutare lo stadio (gravitĂ ), per la guida della riparazione chirurgica, e per valutare la presenza di una concomitante malattia cardiaca del cuore sinistro. L’eco transesofagea può essere presa in considerazione se la transtoracica non è ottimale.
Considerare i diuretici nei pazienti con grave insufficienza tricuspidale e segni di insufficienza cardiaca del lato destro e/o nei pazienti con stenosi tricuspidale e insufficienza cardiaca (poco raccomandato).
Offrire valvuloplastica percutanea a palloncino:
- come primo approccio nei pazienti sintomatici se la stenosi tricuspidale è l’unica anomalia strutturale (fortemente raccomandata);
- in pazienti con stenosi tricuspidale grave e Stenosi Mitralica concomitante se è possibile eseguire una valvuloplastica mitralica percutanea (fortemente raccomandata).
Si raccomanda la chirurgia della valvola tricuspide in:
- pazienti con grave insufficienza della tricuspide che hanno subito un intervento chirurgico alla valvola del lato sinistro del cuore;
- pazienti sintomatici con grave insufficienza tricuspidale primaria isolata senza grave disfunzione ventricolare destra;
- pazienti con stenosi tricuspidale grave sintomatica o stenosi tricuspidale grave asintomatica al momento dell’intervento per la malattia della valvola del lato sinistro del cuore.
La chirurgia della valvola tricuspide può essere presa in considerazione in altre categorie specifiche di pazienti.
La riparazione della valvola tricuspide può essere considerata in pazienti selezionati con insufficienza tricuspidale:
- lieve, moderata o grave, secondaria (funzionale) al momento dell’intervento alla valvola sinistra se vi sono prove di insufficienza cardiaca destra o di dilatazione anulare tricuspidale;
- moderata, secondaria (funzionale) ed ipertensione arteriosa polmonare al momento della chirurgia valvolare del lato sinistro del cuore.
Considerare la possibilità di un nuovo intervento chirurgico per la riparazione o la sostituzione della valvola tricuspide isolata in pazienti persistentemente sintomatici con grave insufficienza tricuspidale se è stata eseguita un precedente intervento chirurgico alla valvola sinistra ed in assenza di una grave ipertensione polmonare o di una significativa disfunzione sistolica ventricolare destra.
Informazioni generali
Descrizione
La Malattia della valvola tricuspide si riferisce principalmente allâinsufficienza della tricuspide ed alla stenosi della stessa.
Lâinsufficienza tricuspidale è definita come il rigurgito patologico del sangue dal ventricolo destro all’atrio destro durante la sistole
La stenosi tricuspidale è definita come il restringimento patologico della valvola tricuspide caratterizzato da un moto limitato di lembi valvolari ispessiti, distorti e/o calcificati.
Tipi
Lâinsufficienza tricuspidale può essere primaria o secondaria:
- primaria (meno comune) si riferisce al rigurgito patologico del sangue dal ventricolo destro all’atrio destro durante la sistole a causa di patologie valvolari intrinseche come malformazioni congenite e malattie reumatiche;
- secondaria (funzionale): insufficienza tricuspidale (piĂš comune) si riferisce al rigurgito patologico del sangue dal ventricolo destro all’atrio destro durante la sistole a causa della dilatazione anulare e della coalescenza dei lembi nellâambito di un ventricolo destro ingrandito.
Epidemiologia
Distribuzione geografica
La stenosi tricuspidale è rara nei paesi sviluppati e si verifica principalmente nei paesi sottosviluppati, secondariamente alle cardiopatie reumatiche.
Chi è piÚ colpito
La stenosi tricuspidale colpisce principalmente i pazienti con malattie cardiache reumatiche nei paesi in via di sviluppo.
Lâinsufficienza tricuspidale colpisce invece principalmente i pazienti con ipertensione polmonare o disfunzione del cuore destro.
Incidenza/Prevalenza
Nellâinsufficienza tricuspidale la prevalenza segnalata è circa dell’80%-90% nella popolazione generale. Inoltre circa il 15% degli adulti ha una moderata insufficienza tricuspidale.
La stenosi tricuspidale isolata è una condizione rara. Di solito si verifica in concomitanza con altre malattie valvolari. La stenosi tricuspidale isolata è rara nei pazienti con sostituzione della valvola tricuspidale.
Possibili fattori di rischio
La sostanza Pergolide od il Cabergoline possono essere associati allâinsufficienza della valvola cardiaca.
Condizioni associate
Ad esempio, la sindrome di Wolff-Parkinson-White nei pazienti con anomalia di Ebstein.
Eziologia e patogenesi
Cause
Insufficienza tricuspidale
Le cause dellâinsufficienza acuta della tricuspide possono includere:
- endocardite infettiva;
- trauma (ad esempio, lacerazione e lesione da taglio al torace);
- infarto ventricolare destro;
- rottura di chordae tendineae;
- rottura del muscolo papillare;
- strappo del lembo valvolare;
- lesione al setto posteriore ed alla parete libera del ventricolo destro;
Le cause dellâinsufficienza tricuspidale primaria (circa il 20% dei casi significativi di insufficienza) possono essere:
- malattia reumatica del cuore (piĂš comune nei paesi in via di sviluppo);
- cause congenite (piĂš comuni nei paesi sviluppati) come lâAnomalia di Ebstein o la valvola fissurata (di solito in associazione con un difetto del canale atrioventricolare);
- malattia mixomatosa;
- fibrosi endomiocardica;
- cardiopatia dei carcinoidi;
- prolasso/cedimento dei lembi valvolari;
- tumori (ad esempio, mixoma);
- vegetazioni non infettive;
- endocardite di Loeffler.
Cause iatrogene possono includere:
- biopsia ventricolare destra;
- farmaci (per esempio, metisergide);
- radioterapia;
- elettrocateteri per pacemaker o defibrillatore intra-anulare del ventricolo destro (tramite interferenza nella corrispondenza anatomica dei lembi valvolari).
Anche il pacemaker transvenoso ed i defibrillatori impiantabili sono associati allo sviluppo di insufficienza tricuspidale.
Lâinsufficienza tricuspidale secondaria (funzionale, circa l’80% dei casi significativi di insufficienza), comprende condizioni che causano la dilatazione anulare tricuspidale e l’allargamento del ventricolo destro con conseguente coalescenza dei lembi valvolari, tra cui:
- qualsiasi causa di ipertensione polmonare come: la disfunzione ventricolare sinistra, la malattia valvolare mitralica ed aortica, lo shunt da sinistra a destra, le malattie polmonari croniche, lâipertensione arteriosa polmonare, il cor pulmonale (meno comune) e lâipertensione arteriosa polmonare idiopatica.
- qualsiasi causa di disfunzione ventricolare destra (ad esempio, lâinfarto del ventricolo destro o la malattia del miocardio).
Stenosi tricuspidale
Rappresenta la causa piÚ comune delle malattie cardiache reumatiche nei paesi in via di sviluppo. La stenosi può essere congenita o piÚ raramente collegata alla malattia cardiaca dei carcinoidi.
Le cause della pseudostenosi possono comprendere masse ostruttive come tumori maligni, vegetazioni e trombi.
Patogenesi
Insufficienza tricuspidale primaria
Eâ caratterizzata dal flusso patologico retrogrado del sangue dal ventricolo destro all’atrio destro durante la sistole attraverso ⼠1 tra i componenti anormali del complesso valvolare tricuspidale, che consiste di:
- lembi della valvola tricuspide (anteriore, posteriore, settale);
- corde tendinee attaccate ai lembi;
- muscoli papillari che ancorano le corde;
- anulus;
- miocardio atriale destro e ventricolare.
Le cause piĂš comuni sono le malattie cardiache reumatiche nei paesi in via di sviluppo e le cause congenite ed altre cause nei paesi sviluppati.
L’anomalia di Ebstein è una lesione congenita caratterizzata da deformitĂ dei lembi valvolari, tra cui: lo spostamento apicale del setto e dei lembi posteriori, il grande lembo anteriore a vela, chordae tendinee piĂš corte che limitano il movimento ed assenza del lembo settale (raro). Il ventricolo destro atrializzato è caratterizzato da:
- porzione di ventricolo destro sopra i lembi spostati integrati funzionalmente nell’atrio;
- presenza di anulus allargato;
- presenza di cuore destro dilatato;
- presenza di foramen ovale patente.
I sintomi clinici sono variabili e possono essere correlati a: grado di insufficienza tricuspidale o, piĂš raramente, stenosi, grado di shunting e porzione di ventricolo slittato nell’atrio destro.
I sintomi clinici sono variabili ed includono cianosi e tachipnea nei neonati con malattie gravi. Periodi intermittenti di cianosi possono invece verificarsi negli adulti.
Le conseguenze in pazienti con grave insufficienza tricuspidale sono:
- sovraccarico del volume che può causare l’allargamento del ventricolo destro e la sfericitĂ del ventricolo destro;
- l’insufficienza ventricolare destra può svilupparsi nel tempo;
- l’aumento cronico della pressione venosa può causare edema, disfunzioni d’organo ed ascite.
Insufficienza tricuspidale secondaria (funzionale)
Eâ caratterizzata dal flusso patologico retrogrado del sangue dal ventricolo destro all’atrio destro durante la sistole attraverso lembi strutturalmente normali e nello sviluppo dell’allargamento del ventricolo destro/anulare, impedendo la normale aderenza anatomica della valvola.
Le conseguenze in pazienti con grave insufficienza della tricuspide sono:
- il sovraccarico del volume che può causare l’allargamento del ventricolo destro e la sfericitĂ del ventricolo destro;
- l’insufficienza ventricolare destra che può svilupparsi nel tempo;
- l’aumento cronico della pressione venosa che può causare edema, disfunzioni d’organo e ascite.
Stenosi tricuspidale
Eâ caratterizzata da un movimento limitato dei lembi tricuspidali.
La patogenesi può differire in base alla causa:
- stenosi tricuspidale reumatica: la fusione dei lembi tricuspidali con orifizio centrale fisso può causare unâinsufficienza tricuspidale concomitante;
- stenosi tricuspidale congenita: caratterizzata da lembi valvolari sottosviluppati, muscoli papillari displastici e chordae tendinee anomale;
- gli elettrocateteri del defibrillatore o del pacemaker che attraversano la valvola tricuspide possono raramente causare nel tempo una graduale fibrosi dei lembi valvolari ed una stenosi tricuspidale;
- sindrome dei carcinoidi:
- sono placche fibrose depositate nell’endocardio valvolare e ventricolare destro;
- le placche causano l’apertura e la chiusura incompleta della valvola tricuspide;
- concomitante insufficienza (comune);
- pseudostenosi: masse atriali destre come tumori, trombi e vegetazioni possono restringere l’afflusso del ventricolo destro e mimare la stenosi tricuspidale.
La stenosi tricuspidale porta ad un aumento del gradiente di pressione attraverso la valvola tricuspide.
Una contrazione atriale proporzionata all’aumento del gradiente di pressione può portare ad un allargamento dell’atrio destro nel tempo.
Anamnesi ed esame fisico
Sintomi principali
I pazienti possono essere asintomatici od avere i seguenti sintomi:
- sintomi di diminuzione della gittata cardiaca nella malattia avanzata, come ad esempio stanchezza o diminuzione della tolleranza all’esercizio fisico;
- sintomi di insufficienza cardiaca del cuore destro nella malattia avanzata, come diminuzione dell’appetito, pienezza addominale ed edema periferico.
Sintomi acuti
Lâinsufficienza tricuspidale può essere asintomatica fino a malattia a stadio avanzato. Inoltre con il tempo i pazienti possono diventare sintomatici, sviluppando l’insufficienza cardiaca biventricolare e la morte in fasi tardive. Nei pazienti pediatrici con insufficienza tricuspidale congenita ed anomalia di Ebstein possono essere presenti sintomi di grave insufficienza tricuspidale come la tachipnea, occasionalmente cianosi dovuta allo shunting da destra a sinistra ed i sintomi di solito si risolvono spontaneamente dopo diverse settimane. Gli adulti possono avere periodi intermittenti di cianosi.
Nella stenosi tricuspidale il decorso della malattia è di solito progressivo se acquisito (per esempio, malattia reumatica del cuore) e fisso se congenito (per esempio, anomalia di Ebstein).
Anamnesi
Eâ importante chiedere informazioni sulla storia dell’uso di droghe. Chiedere informazioni anche sulla storia delle infezioni, in particolare sulla febbre reumatica. Infine informarsi sulla storia dell’esposizione a radiazioni terapeutiche.
Esame obiettivo
Collo
In pazienti con insufficienza tricuspidale, possono essere presenti pulsazioni venose giugulari e/o aumento della pressione venosa giugulare.
Cuore
Nellâinsufficienza tricuspidale i risultati possono includere soffi che:
- possono non essere presenti in pazienti con lieve insufficienza;
- sono pansistolici e meglio auscultabili al bordo sternale inferiore sinistro in pazienti con insufficienza da moderata a grave;
- possono irradiarsi alla linea medioclavicolare sinistra se è presente ipertrofia del ventricolo destro;
- l’intensitĂ aumenta con l’inspirazione o applicando una pressione addominale ferma (segno di Carvallo);
- la vibrazione può raramente manifestarsi con il soffio;
- la pressione verso l’esterno è forte e breve nei pazienti con insufficienza tricuspidale compensata. Eâ invece sostenuta nella lieve insufficienza tricuspidale o nellâinsufficienza ventricolare destra nello sviluppo di una significativa ipertensione polmonare.
- Il suono S2P può essere forte nei pazienti con ipertensione polmonare;
- Il suono S3 galoppo che può essere auscultato al bordo sternale inferiore, immediatamente a sinistra o a destra dello sterno, seguito da un suono rombante, può essere presente se câè insufficienza grave (lâintensitĂ di entrambi aumentata con l’ispirazione);
- nei pazienti con insufficienza tricuspidale congenita ed anomalia di Ebstein, i risultati possono includere soffio sistolico di grado da 2 a 3 a sinistra del bordo sternale, secondo componente di S1 accentuato ed ampio frazionamento di S2.
Nella stenosi tricuspidale il soffio è meglio auscultabile lungo il bordo sternale inferiore sinistro e aumenta con l’ispirazione. Inoltre:
- una grande onda A può essere presente se câè un precordio silenzioso;
- tipicamente suono normale S1 (può essere accentuato);
- la scissione dellâS2 non è influenzata dalla respirazione;
- lâapertura a scatto è spesso silenziosa;
- il rombo diastolico si verifica in diastole tardiva ed è meglio auscultato lungo il bordo sternale inferiore sinistro. Inoltre aumenta con l’ispirazione.
Addome
L’epatomegalia e l’ascite possono essere presenti nellâinsufficienza tricuspidale avanzata. La pulsazione epatica può essere presente sia nella stenosi tricuspide che nellâinsufficienza.
EstremitĂ
Edema periferico, compreso l’edema alle gambe, può essere presente nella malattia avanzata, cosĂŹ come le vene varicose pulsanti.
Diagnosi
Stabilire la diagnosi
Nellâ insufficienza tricuspidale:
- la diagnosi viene sospettata in pazienti con qualsiasi causa di ipertensione polmonare o disfunzione ventricolare destra;
- spesso diagnosticata come secondaria od in associazione ad altri disturbi cardiaci o malattie LV4;
- diagnosi viene confermata dai risultati caratteristici dell’ecocardiogramma transtoracico.
Nella stenosi tricuspidale:
- la diagnosi viene sospettata in pazienti con cardiopatie reumatiche;
- di solito si verifica con concomitanti lesioni valvolari del cuore sinistro che possono essere predominanti nella presentazione;
- la diagnosi viene confermata dai risultati caratteristici dell’ecocardiogramma transtoracico.
Diagnosi differenziale
Si fa con altre possibili cause di insufficienza cardiaca sinistra con affaticamento.
Panoramica sui test
Nellâinsufficienza tricuspidale:
- lâecocardiografia transtoracica è indicata per la diagnosi e la valutazione della gravitĂ ;
- la misurazione invasiva della pressione arteriosa polmonare e della resistenza vascolare polmonare può essere presa in considerazione quando i dati clinici e non invasivi relativi ai loro valori sono in conflitto;
- L’ecocardiografia tridimensionale o la risonanza magnetica cardiaca può essere considerata in pazienti con insufficienza tricuspidale grave (stadi C e D) ed ecocardiogrammi bidimensionali non ottimali per la valutazione della funzione sistolica ventricolare destra e dei volumi sistolici e diastolici;
- il test da sforzo può essere preso in considerazione in pazienti con grave insufficienza tricuspidale e sintomi minimi o assenti (stadio C) per la valutazione della capacità di esercizio.
Nella stenosi tricuspidale:
- Lâecocardiografia transtoracica è indicata per la diagnosi e la valutazione della gravitĂ ;
- La valutazione emodinamica invasiva della gravità della stenosi tricuspidale può essere considerata nei pazienti sintomatici quando i dati clinici e non invasivi sono in conflitto tra loro.
Diagnostica per immagini
Radiografia del torace
Generalmente non è specifica, ma i risultati possono includere cardiomegalia con evidenziati bordi destri del cuore.
Ecocardiografia
Nellâinsufficienza tricuspidale lâecocardiografia transtoracica (TTE) è raccomandata per la valutazione iniziale di pazienti con cardiopatia valvolare nota o sospetta (segni o sintomi di insufficienza tricuspidale) per:
- confermare la diagnosi;
- stabilire l’eziologia;
- determinare la gravitĂ ;
- valutare la funzione sistolica ventricolare destra;
- valutare la pressione dell’arteria polmonare;
- valutare le dimensioni della vena cava inferiore e delle camere cardiache del cuore destro;
- valutare e caratterizzare la presenza di cardiopatie associate al lato sinistro del cuore.
Lâecografia transtoracica è raccomandata per i pazienti con cardiopatia valvolare nota con qualsiasi cambiamento nei sintomi o nei risultati degli esami fisici.
L’ecocardiografia tridimensionale può essere presa in considerazione nei pazienti con insufficienza tricuspidale grave (stadi C e D) ed ecocardiogrammi bidimensionali non ottimali per la valutazione della funzione sistolica ventricolare destra e dei volumi sistolici e diastolici del ventricolo destro.
I risultati dell’ecocardiografia possono includere:
- risultati emodinamici tipici coerenti con lâinsufficienza tricuspidale;
- reperti anatomici specifici per cause note di insufficienza tricuspidale;
- in pazienti con insufficienza tricuspidale primaria: anomalia dei lembi, delle chordae, dei muscoli papillari, dellâanulus e/o del miocardio atriale e ventricolare destro;
- in pazienti con insufficienza tricuspidale secondaria (funzionale) i lembi sono strutturalmente normali ma con scarsa aderenza anatomica dovuta a dilatazione anulare.
Nella stenosi tricuspide la TTE è raccomandata per la valutazione iniziale di pazienti con cardiopatia valvolare nota o sospetta (segni o sintomi di insufficienza tricuspidale) a confermare la diagnosi, stabilire l’eziologia attraverso l’anatomia del complesso valvolare, determinare la gravitĂ ed infine a valutare e caratterizzare la presenza di patologie associate alla valvola cardiaca del lato sinistro del cuore.
La TTE è raccomandata per i pazienti con cardiopatia valvolare nota con qualsiasi cambiamento nei sintomi o nei risultati degli esami fisici. I risultati dell’ecocardiografia possono includere:
- risultati emodinamici tipici coerenti con la stenosi tricuspidale;
- reperti anatomici specifici per cause note di stenosi tricuspidale;
- lembi anulari addensati, distorti e/o calcificati.
La riparabilitĂ della valvola ed il grado di insufficienza tricuspidale concomitante è determinato dallâ anatomia della valvola, del suo apparato sottovalvolare e dalla presenza di fusione commissurale.
La velocità di picco mediante Doppler ad onde continue può essere utilizzata per stimare la pressione sistolica ventricolare destra secondo la seguente equazione:
pressione sistolica ventricolare destra = 4 Ă (velocitĂ di rigurgito tricuspide di picco)2 + pressione atriale destra |
Risonanza magnetica
In pazienti con grave insufficienza tricuspidale (stadi C e D) ed ecocardiogrammi non ottimali a 2 dimensioni, si può prendere in considerazione la risonanza magnetica cardiaca per la valutazione della funzione sistolica ventricolare destra ed i volumi sistolici e diastolici del ventricolo destro.
Tomografia computerizzata (TAC)
La TAC toracica può aiutare a rilevare unâinsufficienza tricuspidale da moderata a grave negli adulti.
Elettrocardiogramma (ECG)
Nei pazienti con Malattia della valvola tricuspide possono essere presenti onde P prominenti con allargamento dell’atrio destro ed ipertrofia ventricolare destra e “deformazione” con deviazione dell’asse destro.
In pazienti con insufficienza tricuspidale congenita ed anomalia di Ebstein invece, circa un terzo ha una tachicardia sopraventricolare, onde P larghe ed alte e segmento PR prolungato e seguito da un ampio QRS in assenza di preeccitazione.
Test da sforzo
Il test da sforzo può essere preso in considerazione in pazienti con grave insufficienza tricuspidale e sintomi minimi o assenti per la valutazione della capacità di esercizio.
Altri test diagnostici
Nei pazienti con insufficienza tricuspidale, la misurazione invasiva della pressione arteriosa polmonare e della resistenza vascolare polmonare può essere presa in considerazione quando i dati clinici e non invasivi relativi ai loro valori sono in conflitto.
Nei pazienti con stenosi tricuspidale, la valutazione emodinamica invasiva della gravità della stenosi può essere considerata nei pazienti sintomatici quando i dati clinici e non invasivi sono in conflitto.
Terapia
Panoramica sullâinsufficienza tricuspidale
I diuretici possono essere presi in considerazione nei pazienti con grave insufficienza tricuspidale con segni di insufficienza cardiaca del lato destro del cuore. Altre terapie mediche includono:
- un abbassamento della resistenza vascolare polmonare elevata e/o della pressione arteriosa polmonare in pazienti con grave insufficienza tricuspidale funzionale (secondario);
- altri farmaci possono essere indicati a seconda della malattia sottostante (ad esempio, gli ACE inibitori nei pazienti con insufficienza cardiaca).
La chirurgia della valvola tricuspide è raccomandata nei pazienti con grave insufficienza tricuspidale (stadi C e D). Oppure con grave insufficienza tricuspidale sintomatica senza grave disfunzione ventricolare destra.
Può anche essere considerata nei pazienti con:
- sintomi dovuti a grave (stadio D) insufficienza tricuspidale primaria non rispondente alla terapia medica;
- insufficienza primaria moderata in associazione a chirurgia valvolare sul lato sinistro del cuore;
- insufficienza tricuspidale secondaria (funzionale) lieve o moderata con anulus dilatato (⼠40 mm o > 21mm/m2);
- grave asintomatica o lievemente sintomatica (stadio C) insufficienza tricuspidale primaria isolata e dilatazione ventricolare destra progressiva e/o deterioramento della funzione ventricolare destra;
- grave insufficienza tricuspidale in pazienti che hanno subito un intervento chirurgico alla valvola laterale sinistra, che sono sintomatici o hanno una dilatazione/disfunzione ventricolare destra progressiva se non sono presenti tutti i seguenti fattori:
- disfunzione della valvola sul lato sinistro;
- grave disfunzione ventricolare destra o sinistra;
- grave malattia vascolare polmonare.
La riparazione della valvola tricuspide può essere considerata nei pazienti con lieve, moderata o maggiore insufficienza tricuspidale secondaria (funzionale, stadio B), al momento dell’intervento alla valvola del lato sinistro, se presenti:
- precedenti prove di scompenso cardiaco destro;
- dilatazione anulare tricuspidale;
- moderata insufficienza tricuspidale secondaria (funzionale, stadio B) e ipertensione arteriosa polmonare al momento della chirurgia valvolare del lato sinistro.
Considerare la possibilitĂ di un nuovo intervento per la riparazione o la sostituzione della valvola tricuspidale in pazienti persistentemente sintomatici con insufficienza tricuspidale grave (stadio D) se:
- precedente intervento chirurgico alla valvola del lato sinistro eseguito;
- assenza di grave ipertensione polmonare o di una significativa disfunzione sistolica ventricolare destra.
Gestione dei pazienti con cardiopatia valvolare
Indicazioni per la chirurgia: la dilatazione dell’AT è definita da > 40 mm su TTE (> 21 mm/m2) o > 70 mm su misura intraoperatoria diretta.
Panoramica sulla stenosi tricuspidale
La valvuloplastica tricuspidale percutanea a palloncino è raccomandata come primo approccio nella stenosi tricuspidale grave in pazienti sintomatici. Eâ consigliata se la commissurotomia mitralica percutanea può essere eseguita su valvola mitralica in pazienti con stenosi tricuspidale grave con intervento chirurgico alla valvola sinistra. Può essere considerata nei pazienti con stenosi tricuspidale grave e sintomatica senza insufficienza tricuspidale concomitante.
La chirurgia della valvola tricuspidale è raccomandata per i pazienti con stenosi tricuspidale grave ed in fase di intervento per malattia della valvola del lato sinistro. Eâ raccomandata per pazienti con stenosi tricuspidale grave ed insufficienza tricuspidale sintomatica. I diuretici possono essere indicati in presenza di insufficienza cardiaca.
Complicazioni
Tra di esse ricordiamo:lâinsufficienza ventricolare destra, lâascite, la Cirrosi cardiaca nella malattia avanzata e la fibrillazione atriale.