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1 di 3 Domande

Quale tra le seguenti condizioni morbose non è causa di Sindrome Nefrosica Secondaria?














La risposta corretta è la B
Le cause secondarie più comuni della sindrome nefrosica sono: la nefropatia diabetica (risposta C errata), la pre-eclampsia, l'amiloidosi (risposta A errata), il linfoma di Hodgkin (risposta D errata) e il mieloma multiplo (risposta E errata). Fra le cause secondarie di sindrome nefrosica non rientra la sindrome epatorenale.
Secondo i criteri definiti dall’International Ascites Club, i criteri diagnostici per la sindrome epatorenale in corso di cirrosi sono i seguenti:
- cirrosi con ascite;
- creatininemia > 1.5 mg/dl;
- nessun miglioramento della creatininemia (riduzione a un livello inferiore a 1.5 mg/dL) dopo almeno 2 giorni di sospensione del diuretico e di espansione del volume circolante con albumina; la dose raccomandata di albumina è di 1 g/Kg di peso corporeo al giorno, fino a un massimo di 100 g/die;
- assenza di shock;
- nessun trattamento in atto o recente con farmaci nefrotossici
- assenza di malattia parenchimale renale indicata da una proteinuria >500 mg/die, microematuria (>50 eritrociti per campo) e/o anormalità ecografiche dei reni (risposta B corretta)
 
(Fonte: Criteri definiti dall’International Ascites Club (Salerno F et al. (8)))

2 di 3 Domande

Quale e' il test piu' utile per valutare la risposta alla terapia antivirale per l’epatite cronica da HCV?














La risposta corretta è la E
Mentre l’HCV RNA qualitativo (risposta A errata) viene usato per confermare il sospetto di malattia, l’HCV-RNA quantitativo trova impiego per il monitoraggio della terapia antivirale (risposta E corretta). La risposta virologica al trattamento nella terapia antivirale per l’epatite cronica da HCV deve essere valutata controllando la carica virale a 12 settimane dopo l'interruzione della terapia.

3 di 3 Domande

Nello scompenso cardiaco con frazione d’eiezione ridotta si consiglia di iniziare la terapia con:














La risposta corretta è la C.
Nello scompenso cardiaco con frazione d’eiezione ridotta si consiglia di iniziare la terapia con ACE-inibitore e/o beta-bloccante, perché riducono la pressione arteriosa, migliorando così la funzione cardiaca e diminuendo la progressione del rimodellamento patologico.

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