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1 di 10 Domande

Scenario clinico SX2A. Una donna di 40 anni presenta calo della libido, galattorrea, amenorrea secondaria, saltuaria cefalea e lieve calo del visus nei settori temporali. La RM sella con mdc mostra una lesione espansiva intra e sovra-sellare con vivace e omogeneo enhancement. Il deficit visivo è dovuto verosimilmente a:














La risposta corretta è la A.
La paziente del caso clinico presenta una emianopsia bitemporale da compressione del chiasma. Poiché nel chiasma ottico decussano le fibre nervose provenienti dalle emi-retine nasali, i pazienti non vedranno ciò che si trova nei loro emi-campi visivi temporali, mentre la visione degli emi-campi nasali è preservata.


2 di 10 Domande

Scenario clinico SX3D. Una paziente di 50 anni presenta dolore, parestesie e ipoestesia, tipicamente notturni, a palmo della mano e prime tre dita. Da qualche tempo presenta difficoltà nei movimenti fini della mano e ipotrofia dell'eminenza tenar. La diagnosi più probabile è:














La risposta corretta è la A.
Per la paziente la diagnosi più probabile è la sindrome del tunnel carpale, una sindrome da compressione del nervo mediano nel canale del carpo. Dal punto di vista clinico, ritroviamo ipotrofia dei muscoli tenarici, deficit nell’opposizione del pollice, parestesie e/o ipoestesie al palmo della mano, alle prime tre dita e alla metà radiale del quarto dito. L’esame obiettivo e l’anamnesi sono spesso sufficienti a effettuare diagnosi. Nella maggior parte dei casi, i pazienti risultano positivi al test di compressione del mediano e al test di Tinel. Al contrario, la sindrome del tunnel cubitale è una sindrome da compressione del nervo ulnare a livello del canale cubitale del gomito. Dal punto di vista clinico, ritroviamo ipotrofia dei muscoli di pertinenza del nervo ulnare (il flessore ulnare del carpo, i muscoli lombricali e il flessore lungo del pollice), parestesie e ipoestesie a livello della parte ulnare della mano. L’esame obiettivo e l’anamnesi sono spesso sufficienti per la diagnosi. Nella maggior parte dei casi, i pazienti risultano positivi al test di Froment e di Tinel (risposta B errata).


3 di 10 Domande

Scenario clinico SX3D. Una paziente di 50 anni presenta dolore, parestesie e ipoestesia, tipicamente notturni, a palmo della mano e prime tre dita. Da qualche tempo presenta difficoltà nei movimenti fini della mano e ipotrofia dell'eminenza tenar. Quale iter diagnostico è corretto proporre alla paziente?














La risposta corretta è la D.
L’iter diagnostico corretto per il paziente del caso clinico è rappresentato dall’esecuzione dell’elettro-neurografia (ENG), dell’elettromiografia (EMG) e dall’ECO del polso, che visualizza la compressione a livello del canale del carpo del nervo mediano. Un esame TC può mostrare restrizione del canale del carpo e sofferenza del nervo mediano, tuttavia, è dispendioso e non fornisce le stesse informazioni della ENG e della EMG (risposta B errata).


4 di 10 Domande

Scenario clinico QA4M. Una paziente di 45 anni accede in PS per la comparsa improvvisa di cefalea nucale intensa trafittiva. All'obiettività si presenta apiretica ma con progressivo deterioramento dello stato di coscienza. La diagnosi più probabile è:














La risposta corretta è la C.
La diagnosi più probabile è l’emorragia subaracnoidea, un sanguinamento improvviso nello spazio subaracnoideo, tra l’aracnoide e la pia madre, in cui circola il liquido cefalorachidiano. La causa più frequente di emorragia subaracnoidea è la rottura di un aneurisma. I sintomi comprendono cefalea violenta e improvvisa, tipicamente a pugnalata, nausea, vomito, meningismo, gravi deficit neurologici con alterazioni o perdita dello stato di coscienza. La presenza di sangue nello spazio subaracnoideo causa irritazione delle meningi e idrocefalo, con cefalea persistente e obnubilamento. L’edema cerebrale e la vasocostrizione possono causare ischemia cerebrale focale. 
Al contrario, le neoplasie cerebrali possono causare segni neurologici focali, associati o meno a segni di coinvolgimento globale del SNC, a causa della condizione di ipertensione endocranica.  Nel primo caso la sintomatologia dipenderà dalla localizzazione della neoformazione; nel secondo caso, si avranno cefalea, nausea, vomito, progressivo decadimento del livello di coscienza (risposta A errata). Invece, per quanto riguarda l’ipoglicemia, i sintomi dipendono dal grado di severità: per livelli moderati di ipoglicemia compaiono cefalea ed irritabilità, invece, nelle forme severe si possono manifestare convulsioni e alterazioni della coscienza sino al coma (risposta D errata).


5 di 10 Domande

Scenario clinico QA4M. Una paziente di 45 anni accede in Pronto Soccorso per la comparsa improvvisa di cefalea nucale intensa trafittiva. All'obiettività si presenta apiretica ma con progressivo deterioramento dello stato di coscienza. L'esame strumentale di prima scelta è:














La risposta corretta è la C.
Nel caso clinico l’esame strumentale di prima scelta è rappresentato dalla TC senza mezzo di contrato, dato che la sintomatologia presentata indirizza la diagnosi verso un evento cerebrovascolare, ischemico o emorragico.


6 di 10 Domande

Scenario clinico OL1O. Una donna di 23 anni si presenta in Pronto Soccorso per un calo improvviso della visione centrale in un occhio, associato a dolore ai movimenti oculari. La ragazza riferisce inoltre di vedere con quell'occhio i colori molto più sbiaditi. Quale patologia potrebbe essere in grado di spiegare i sintomi di questa paziente?














La risposta corretta è la A.
La paziente del caso clinico presenta neurite ottica retro-bulbare (NORB), una condizione infiammatoria localizzata alla porzione posteriore del nervo ottico. La patogenesi è spesso complessa: può essere, infatti, di natura traumatica, tossica, vascolare, neoplastica o infettiva. Frequentemente, rappresenta una delle prime manifestazioni della sclerosi multipla. L’esordio è generalmente acuto-subacuto, con interessamento unilaterale e raramente bilaterale. La sintomatologia varia in base all’entità dell’infiammazione e raggiunge il culmine in circa una settimana. Le manifestazioni più frequenti comprendono dolore retro-bulbare e peri-orbitario (accentuato dai movimenti oculari per coinvolgimento delle meningi ottiche, che può precedere di alcuni giorni il calo visivo), deficit del visus improvviso con scotoma centrale e alterata percezione dei colori. L’esame oftalmoscopico è spesso normale, ma all’esame del campo visivo può individuarsi un’area di scotoma centrale.


7 di 10 Domande

Scenario clinico OL1O. Una donna di 23 anni si presenta in PS per un calo improvviso della visione centrale in un occhio, associato a dolore ai movimenti oculari. La ragazza riferisce inoltre di vedere con quell'occhio i colori molto più sbiaditi. Quale tra questi esami strumentali è il più utile a dirimere la diagnosi?














La risposta corretta è la D.
Per la paziente del caso clinico, l’esame strumentale dirimente è la perimetria computerizzata, un esame oftalmologico non invasivo che permette di studiare l’ampiezza del campo visivo del paziente, mapparlo, misurare la risposta retinica e la sua sensibilità all’applicazione degli stimoli luminosi nei vari settori del campo retinico. La localizzazione dello stimolo luminoso corrisponde alla localizzazione dei fotorecettori sulla retina. Al contrario, l’angiografia (o la fluoro-angiografia) è un esame particolarmente indicato nello studio della rete vascolare retinica, spesso impiegato in alcune patologie oculari con coinvolgimento vascolare come la retinopatia diabetica, le trombosi venose retiniche, la degenerazione maculare senile (risposta A errata). Così, la topografia corneale permette di mappare la superficie anteriore della cornea, studiandone la conformazione. È un esame non invasivo di screening, impiegato soprattutto nel cheratocono o nei pazienti candidati ad interventi di chirurgia refrattiva (risposta B errata). Invece, lo schermo di Hess-Lancaster (o test rosso-verde) è impiegato nei pazienti che manifestano diplopia, strabismo o paralisi dei muscoli responsabili della motilità oculare (risposta C errata).


8 di 10 Domande

Scenario clinico RF2N. Viene ricoverato in reparto un uomo di 23 anni, noto per un'infezione da HIV. Dalla valutazione degli esami del sangue si evidenzia una conta di linfociti CD4 di 86. Durante la visita, il paziente riferisce di vedere annebbiato da un occhio da due giorni. Non si nota arrossamento e il paziente non riferisce dolore oculare. Da quale patologia oculare è probabilmente affetto questo paziente?














La risposta corretta è la B.
Il paziente del caso clinico presenta una retinite da citomegalovirus (CMV). Nei soggetti con infezioni da HIV e con grave immunodepressione sistemica (CD4+ < a 100 cell/mm3) è frequente la comparsa di infezioni sistemiche e/o localizzate da parte di patogeni opportunisti. In questa categoria di malati, la più grave infezione opportunistica con interessamento oculare è la retinite da CMV, caratterizzata da focolai bianco-giallastri di essudato retinico associati ad eventi emorragici, vasculitici e edematosi rapidamente ingravescenti se non trattati in maniera tempestiva. L’evoluzione di queste lesioni esita nella necrosi retinica e nella sua completa atrofia.
All’opposto, la cheratite erpetica è una infezione corneale dovuta al virus dell’herpes simplex. Oltre alla tipica ulcera corneale dendritica, che permette di fare diagnosi, il paziente manifesta sensazione di corpo estraneo, fotofobia, iperemia congiuntivale, lacrimazione. Nelle forme croniche si può assistere a cicatrizzazione, ipoestesia corneale e riduzione della vista (risposta A errata). Ancora, la congiuntivite primaverile è una infiammazione della congiuntiva, caratterizzata da iperemia congiuntivale, lacrimazione, prurito o bruciore e fotofobia. La terapia prevede l’impiego di antistaminici topici e colliri cortisonici (risposta C errata).
Invece, la sindrome oculo-ghiandolare di Parinaud (o malattia da graffio di gatto) è una patologia infettiva rara, causata dalla Bartonella Henselae, che si manifesta con congiuntivite monolaterale e linfoadenopatia pre-auricolare (risposta D errata).


9 di 10 Domande

Scenario clinico TG3T. Si sta visitando una paziente di 58 anni, nota per artrite reumatoide, per un arrossamento oculare da circa 4 giorni. L'occhio è molto dolente, ma non ha secrezioni. La signora riferisce di aver utilizzato di sua iniziativa un collirio antibiotico a base di tobramicina, senza alcun beneficio. Quale diagnosi si deve considerare con maggiore probabilità in questo caso?














La risposta corretta è la A. 
La paziente del caso clinico è affetta da artrite reumatoide (AR), una patologia infiammatoria sistemica a carattere autoimmune, spesso associata a sclerite, un processo infiammatorio della sclera, la membrana fibrosa che riveste la maggior parte del bulbo oculare. In questa patologia, la fascia di età più colpita è quella compresa tra i 40 e 60 anni, con una maggior frequenza fra i soggetti di sesso femminile. I sintomi più frequenti comprendono arrossamento oculare, riduzione del visus, fotofobia, lacrimazione e dolore oculare accentuato dal movimento oculare.


10 di 10 Domande

Scenario clinico NO5V. Una paziente contatta telefonicamente il medico per riferirgli di aver notato, da alcuni mesi, che suo figlio di 8 anni ha la pupilla destra più grigia rispetto a quella sinistra. Non potendo fare alcuna diagnosi, che interpretazione si può dare al racconto della madre?














La risposta corretta è la A.
Il medico dovrebbe invitare la madre del caso clinico a consultare con urgenza un oculista per escludere la cataratta e il retinoblastoma. Infatti, in tali patologie può riscontarsi la leucocoria (cioè un riflesso biancastro) o l’opacizzazione della pupilla.


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