Simulazione

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1 di 10 Domande

Donna, 23 anni, da circa due mesi presenta nodulo del quadrante superiore interno della mammella sinistra che, riferisce, è in accrescimento. Quando l’assistita si presenta al curante il nodulo è di 2,2 cm, clinicamente a margini netti, mobile, di consistenza tesoelastica. Viene eseguita biopsia eco-guidata il cui esame istologico mostra: “Lesione fibroepiteliale a cellularità stromale diffusamente aumentata in assenza di atipie; proliferazione ghiandolare con note di iperplasia duttale senza atipie. È presente 1 mitosi/10 HPF”. In base al quadro clinico e a quello istologico, quale è la diagnosi più probabile tra le seguenti?














La risposta corretta è la C.

Considerando la descrizione fornita della lesione, che enfatizza la componente stromale e le caratteristiche macroscopiche, la diagnosi più probabile è fibroadenoma. Il tumore filloide tende ad avere una crescita molto rapida, mentre gli adenomi tubulari sono caratterizzati da una predominanza della componente tubulare/acinare rispetto a quella stromale. I mixomi mammari, d'altra parte, sono molto rari.


2 di 10 Domande

Una donna di 54 anni, durante esami ematochimici di routine, presenta un incremento del TSH con valori normali di fT3 e fT4. Viene effettuata ecografia tiroidea che mostra la presenza di noduli multipli, tra i quali un nodulo del lobo sinistro, del diametro massimo di 18 mm, con aspetto ipoecogeno, a bordi irregolari, con presenza di microcalcificazioni. Viene effettuato agoaspirato di tale nodulo che mostra all’esame citologico: “Numerose emazie associate a gruppi di cellule con nuclei ingranditi, ovali, talora sovrapposti, che mostrano incisure e pseudoinclusioni nucleari”. In base al quadro clinico e citologico, quale è la diagnosi più probabile tra le seguenti?














La risposta corretta è al B.

Le caratteristiche ecografiche descritte, come l'ipoecogenicità, i margini irregolari e le microcalcificazioni, suggeriscono che il nodulo tiroideo ha un alto rischio di malignità. Tali caratteristiche sono associate ai tumori papillari della tiroide, che spesso presentano microcalcificazioni correlate ai corpi psammomatosi, patognomonici per questo tipo di tumore. Il sospetto di carcinoma papillare viene poi confermato dal quadro citologico, che evidenzia pseudo-inclusioni nucleari, nuclei sovrapposti e ingranditi, tipici della classificazione SIAPEC TIR 4 e TIR5.


3 di 10 Domande

Uomo di 72 anni, fumatore con storia di etilismo, sviluppa una progressiva difficoltà nella deglutizione. All’esame obiettivo non vengono riscontrati segni particolari; si decide quindi di sottoporre il paziente ad EGDS durante la quale si riscontra la presenza di una lesione a placca, centralmente erosa, di 1 cm di diametro massimo, al livello del terzo medio dell’esofago su cui si effettua una biopsia; l’esame istologico mostra: “Proliferazione costituita da cellule di grandi dimensioni, con citoplasma abbondante ed eosinofilo e con nuclei di dimensioni aumentate e nucleolo prominente”. In base al quadro clinico ed a quello istologico, quale è la diagnosi più probabile tra le seguenti?














La risposta corretta è la C.

Il quadro clinico, il substrato del paziente (etilista e fumatore), la sede della lesione e l'istologia (proliferazione cellulare) suggeriscono una diagnosi di carcinoma squamocellulare dell'esofago.
Al contrario, l'adenocarcinoma è una lesione maligna costituita da cellule neoplastiche organizzate in strutture pseudoghiandolari. Si forma tipicamente nell'esofago distale come conseguenza del danno da reflusso cronico (ad esempio, a causa dell'esofago di Barrett) (la risposta A non è corretta).
Invece, l'infezione da CMV ha caratteristiche istologiche che potrebbero essere compatibili con quelle descritte (ad esempio, cellule di grandi dimensioni), ma endoscopicamente si manifesta con ulcere multiple, ed è tipica dei pazienti immunodepressi (come quelli affetti da AIDS) (la risposta B non è corretta).
Al contrario, l'infezione fungina è più tipica dei pazienti immunodepressi e defedati, manifestandosi con placche biancastre multiple, spesso confluenti; istologicamente si vedrebbero spore e pseudoife (la risposta D non è corretta).
Infine, l'assenza di infiltrazione eosinofila all'istologia suggerisce che anche l'opzione dell'ulcera eosinofila possa essere esclusa (la risposta E non è corretta).


4 di 10 Domande

Un uomo di 22 anni giunge in Pronto Soccorso, presenta febbre oltre i 38,5°C, rigidità nucale e forte cefalea. Viene eseguita una rachicentesi e alla lettura microscopica del vetrino, nel liquor cefalo-rachidiano si evidenziano numerosi polimorfonucleati e diplococchi Gram negativi. Quale tra i seguenti microrganismi è il probabile responsabile dell’infezione?














La risposta corretta è la A.

Il quadro clinico descritto indica chiaramente una meningite batterica, e la Neisseria meningitidis è un diplococco Gram-negativo.
Al contrario, gli streptococchi e lo stafilococco sono batteri Gram-positivi (quindi le risposte B e C non sono corrette).
Mentre, l'E. coli è un bacillo Gram-negativo (quindi la risposta D non è corretta).


5 di 10 Domande

Una donna di 30 anni, alle prime settimane di gravidanza, ha eseguito varie indagini di laboratorio ed è risultata negativa alla ricerca di anticorpi anti-Toxoplasma gondii. Quale raccomandazione del proprio ginecologo non può mancare, per la prevenzione dell'infezione materno-fetale?














La risposta corretta è la D.

Durante la gravidanza, è essenziale evitare il consumo di carne cruda o poco cotta per prevenire l'infezione da toxoplasma, poiché le cisti del protozoo possono annidarsi nella carne. La toxoplasmosi è una zoonosi causata dal protozoo intracellulare obbligato Toxoplasma gondii. I gatti e altri felini sono gli ospiti definitivi del protozoo, dove avviene il ciclo sessuale con la produzione di oocisti infette. Gli esseri umani e altri animali a sangue caldo possono infettarsi ingerendo le oocisti escrete nelle feci dei gatti, che contaminano l'ambiente, o le cisti presenti nei tessuti degli animali infetti, come carne cruda o poco cotta, salame, prosciutto e carne essiccata.
Uno studio europeo multicentrico caso-controllo ha concluso che il consumo di carne cruda o poco cotta è la principale fonte di infezione in gravidanza, mentre il contatto con terreno contaminato rappresenta una quota minore di infezioni. Le raccomandazioni generali sono le seguenti:
a. Lavare frutta e verdura.
b. Cuocere bene la carne e anche i piatti surgelati pronti.
c. Evitare carni crude conservate, come prosciutto e insaccati.
d. Evitare il contatto con terriccio potenzialmente contaminato da feci di gatto (usare guanti).
e. Evitare il contatto diretto con le feci dei gatti (usare guanti).


6 di 10 Domande

Una giovane donna di 20 anni, agli esami di controllo eseguiti per astenia profonda, presenta un emocromo con emoglobina 8,5 g/dL, MCV 64 fL e piastrine 500 x 109/L. All’anamnesi riferisce probabile beta Talassemia Minor e flussi mestruali molto abbondanti. Quale tra le seguenti procedure è la più adeguata?














La risposta corretta è la B.

In presenza di anemia microcitica in una giovane donna di 20 anni con un'emoglobina di 8,5 g/dL, un MCV di 64 fL e un numero di piastrine di 500 x 10^9/L, è importante indagare sullo stato del ferro per valutare l'eventuale presenza di un'emoglobinopatia come la beta talassemia minore. La paziente riferisce inoltre flussi mestruali abbondanti, che potrebbero contribuire a una perdita di ferro.
Pertanto, è essenziale valutare i livelli di ferro corporei attraverso la saturazione della transferrina e la ferritina. Se questi parametri risultano bassi, si dovrebbe escludere una causa talassemica e considerare l'avvio di una supplementazione di ferro per correggere l'anemia.


7 di 10 Domande

La diagnosi di fenilchetonuria avviene solitamente nell’ambito di:














La risposta corretta è la C.

Dal 1992 lo screening neonatale obbligatorio si fonda su Fenilchetonuria, Fibrosi cistica, Ipotiroidismo congenito. La diagnosi della fenilchetonuria si basa su un programma di screening neonatale che misura i livelli di fenilalanina nel plasma. Questo test viene eseguito su un campione di sangue prelevato dal tallone del neonato almeno 48 ore dopo la nascita, di solito prima che il neonato venga dimesso dal reparto neonatale. Questo approccio consente di rilevare precocemente la malattia e di avviare rapidamente il trattamento per prevenire danni cerebrali (le risposte A, B, D ed E non sono corrette).


8 di 10 Domande

Il vaccino antimorbillo è:














La risposta corretta è la A.

Il vaccino contro il morbillo è prodotto utilizzando virus vivi attenuati. Questo spiega perché le altre opzioni siano errate:
a. Sebbene sia possibile combinare vari vaccini, il vaccino contro il morbillo non è solitamente combinato con quelli per pertosse e rotavirus, bensì con quelli contro varicella, parotite e rosolia (la risposta B non è corretta).
b. Il vaccino contro il morbillo è prodotto con virus vivi attenuati, non con la tecnica del DNA ricombinante, e non è composto da subunità virali o virus inattivati (le risposte C, D ed E non sono corrette).


9 di 10 Domande

La tossina tetanica:














La risposta corretta è la A.

La tossina tetanica (tetanospasmina) è prodotta da Clostridium tetani, bacillo Gram-positivo anaerobio, presenta in forma vegetativa e in forma di spore. Le spore possono essere sopravvivere nell’ambiente esterno (polvere, terra) per anni e contaminare ferite; in condizioni di anaerobiosi (necrosi) si possono trasformare nella forma vegetativa che produce la tossina. La tetanospasmina è molto potente, può essere letale a concentrazioni molto basse e neurotossica; può raggiungere il sistema nervoso centrale, viaggiando per via retrograda dalle terminazioni nervose periferiche lungo gli assoni, e interferire con il rilascio di neurotrasmettitori inibitori causando paralisi spastica (spasmi e contrazioni muscolari). La tossina ha un legame irreversibile con le terminazioni nervose e non può essere neutralizzata. L’infezione non si associa a sviluppo di immunità permanente, pertanto in seguito a guarigione clinica occorre comunque somministrare il vaccino antitetanico. La tossina prodotta da Clostridium botulinum causa invece paralisi flaccida, impedendo il rilascio di acetilcolina nella giunzione neuromuscolare ed interferendo con l’impulso nervoso. Le tossinfezioni alimentari sono causate dall’ingestione di cibi contenenti patogeni e enterotossine: l’intossicazione alimentare è provocata da batteri che produco- no enterotossine che vengono ingerite con gli alimenti; l’infezione alimentare è provocata da patogeni enteroinvasivi che colonizzano e infettino il tessuto intestinale e rilasciano in tale sede le tossine. Nella tossinfezione i sintomi sono causati dalle tossine già presenti negli alimenti o rilasciate nel tratto intestinale. Le enterotossine che causano tossinfezioni alimentari possono essere prodotte da Stafilococcus aureus, Clostridium perfringens, Bacillus cereus. Tra i patogeni causa di infezioni alimentari vi sono ceppi di Escherichia coli, Shigella, Salmo- nella spp, Campylobacter jejuni, Yersinia enterocolitica, Vibrio choler (le risposte B, C, D ed E sono errate).


10 di 10 Domande

Indicare, quale delle seguenti affermazioni concernenti ll Servizio Sanitario Nazionale è corretta:














La risposta corretta è la A.

I LEA (Livelli Essenziali di Assistenza) sono costituiti dall'insieme delle attività, dei servizi e delle prestazioni che il Servizio Sanitario Nazionale eroga a tutti i cittadini gratuitamente o con il pagamento di un ticket, indipendentemente dal reddito e dal luogo di residenza. La definizione dei LEA non compete alle Regioni. La responsabilità dei LEA è a livello nazionale e deriva dalla legge statale.
Le Aziende Sanitarie Locali (ASL) non sono state istituite con la legge 833/1978. La legge 833/1978, conosciuta come legge “Delega Sanitaria”, ha definito i principi e i compiti del Servizio Sanitario Nazionale, ma non ha istituito le ASL. Le ASL sono state introdotte successivamente con altre leggi, come parte dell'organizzazione territoriale del SSN. I medici di Medicina Generale (MMG) e i Pediatri di Libera Scelta (PLS) non sono professionisti “dipendenti” dal Servizio Sanitario Regionale. Sono, invece, medici convenzionati che lavorano in regime di libera professione. Il Servizio Sanitario Nazionale è regolato principalmente a livello statale, con alcune competenze devolute alle Regioni, ma nessuna legge costituzionale ha assegnato alle Regioni il potere esclusivo in tema di sanità.


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