La risposta corretta è la A
La paziente presenta i sintomi/segni di SIRS e sepsi (febbre con brivido, tachipnea, tachicardia). Si tratta di una sepsi a partenza dalle vie urinarie dal momento che in anamnesi vi è un recente posizionamento di stent ureterale per litiasi. Va trattata con idratazione endovenosa e terapia antibiotica (a copertura di infezioni a partenza dalle vie urinarie), dopo aver raccolto campioni di sangue ed urine per l’esame colturale.
All’opposto, la saturazione in aria ambiente è nella norma e non vi sono segni di ostruzione delle vie aeree, quali sibili o gemiti espiratori, dispnea acuta, tosse stizzosa e costrizione toracica (la risposta B non è corretta).
Al contrario, la nausea e vomito post operatorio si manifestano nel 25 - 30% dei pazienti dopo un intervento chirurgico, soprattutto se in anestesia generale; il profilo di rischio per lo sviluppo di PONV può essere valutato con diversi score e gestito con trattamenti farmaco- logici per il sollievo dalla nausea e dal vomito. Non si accompagna a febbre (la risposta C non è corretta).
Invece, l’ipertermia maligna in genere è secondaria alla somministrazione di un miorilassante (in genere succilcolina) o di un anestetico volatile inalatorio in persone predisposte. Si presenta con ipertermia (in genere ≥ 40°), tachicardia, tachipnea, rabdomiolisi, irrigidimento muscolare, acidosi respiratoria e metabolica, shock, in genere durante o immediatamente dopo l’anestesia (la risposta D non è corretta).
Infine, lo shock anafilattico è una reazione allergica IgE-mediata acuta, potenzialmente letale, in pazienti precedentemente sensibilizzati; si presenta con stridore, dispnea, respiro affannoso, sibili e gemiti espiratori, manifestazioni cutanee quali orticaria ed edema, prurito, flushing, crampi addominali, vertigini, ipotensione fino al collasso cardiocircolatorio. Può essere innescata da farmaci, alimenti, proteine, veleni, lattice, in genere entro 15 minuti dall’esposizione (la risposta E non è corretta).