Dettagli
08.02 – [08.02 – Rosacea] Rosacea
Definizione
La rosacea è una malattia infiammatoria cronica della pelle che può essere innescata da una serie di fattori (ad es. alcol, stress). L’eziologia non è chiara; tuttavia, la malattia è più comune nelle donne e nelle persone di mezza età con pelle chiara. La malattia è caratterizzata da eritema facciale centrale, teleangectasie e possibile sovrapposizione di papule e pustole. Nei casi più gravi, può condurre alla formazione di rinofima e disturbi infiammatori dell’occhio. Le opzioni terapeutiche comprendono l’evitamento di fattori scatenanti e la terapia farmacologica topica nei casi più lievi (metronidazolo) e, nei casi più gravi, la terapia orale con antibiotici come le tetracicline.
Epidemiologia
La Rosacea colpisce più frequentemente i soggetti caucasici, ma si può trovare anche in pazienti di pelle scura. E’ una patologia quasi esclusiva dell’età adulta, infatti raramente interessa soggetti di età inferiore ai 30 anni. E’ più frequente nel sesso femminile, ma i maschi sono spesso colpiti da forme più severe.
Eziologia
La causa della rosacea non è del tutto chiara ma i pazienti che ne sono affetti presentano in genere una accentuata reazione di arrossamento ad alcuni stimoli: calore, fattori emozionali, consumo di alcolici o bevande molto calde, cibi speziati. Tale reazione può progredire con la formazione di lesioni e sfociare quindi nella patologia cutanea conclamata1.
Sembra che alcuni microrganismi commensali cutanei, come Staphylococcus epidermidis e alcune specie di Demodex, e anche batteri non comunemente presenti sulla cute possano contribuire alla patogenesi della malattia.
Caratteristiche cliniche
Si distinguono quattro sottotipi clinici di rosacea, che corrispondono a quattro stadi di progressione di malattia. La localizzazione è generalmente limitata alla parte centrale del volto, solo raramente colpisce il torace e il dorso.
Il quadro più lieve è la rosacea eritemato-teleangectasica,caratterizzata da arrossamento del viso che inizialmente può manifestarsi solo in risposta a determinati stimoli (vedi eziologia) fino a diventare un eritema persistente associato alla presenza di teleangectasie. Segue la rosacea papulopustolare, in cui sono presenti lesioni cutanee in particolare papule e pustole; contrariamente all’acne NON troviamo comedoni.
Il terzo step è rappresentato dalla Phymatous rosacea, in cui troviamo noduli infiammatori e diffusi, con addensamento delle ghiandole sebacee ed iperplasia del tessuto connettivo del naso, che assume un caratteristico aspetto bulboso (rinofima). Cambiamenti simili possono verificarsi su mento, fronte, guance e orecchie.
Nei casi più gravi, infine, si manifesta la rosacea oculare, caratterizzata da disturbi infiammatori dell’occhio che vanno dalla semplice iperemia congiuntivale fino a manifestazioni come cheratite, blefarite, iridite e calazio ricorrente.
Trattamento
La prima regola è evitare i fattori scatenanti (vedere eziologia). Inoltre è buona norma utilizzare una protezione solare adeguata, detergenti non aggressivi e uso frequente di crema idratante di buona qualità3. Per quanto riguarda la terapia medica, i casi più lievi rispondono in genere al trattamento topico con metronidazolo1,2, brimonidina (limitatamente all’eritema cutaneo), acido azelaico ed ivermectina per le lesioni papulo-pustolose.
Le forme più gravi della malattia, compresa quella oculare, richiedono la terapia sistemica per os con tetraciclina 250-500 mg bid1,2 , doxiciclina 100 mg bid, minociclina 50-100 mg bid per cicli di uno o due mesi. Per via orale viene anche utilizzata l’isotretinoina, per ridurre la produzione di sebo e limitare la cheratinizzazione della cute.
Le teleangectasie possono essere trattate con il laser, mentre le lesioni nodulari della phymatous Rosacea possono essere sottoposte ad elettrocauterizzazione e dermoabrasione.