La risposta corretta è la A.
La sindrome Li-Fraumeni è una patologia autosomica dominante legata a mutazione/delezione di una copia del gene onco-soppressore p53.
I gene è localizzato in 17p12 ed il p53 è un oncosoppressore che fisiologicamente viene espresso in tutti i tessuti e che ha il ruolo di prevenire i danni al DNA, oltre che fungere da inibitore dell’apoptosi. Quindi praticamente il suo ruolo è quello di riparare ciò che è estraneo alla cellula. Una mutazione su questa proteina la rende pro tumorale ed aggressiva conducendo a fenomeni di proliferazione incontrollata.
I livelli citosolici di questa proteina aumentano quando viene rilevato un danno al DNA ed essa agisce come fattore di trascrizione per alcuni geni che codificano per proteine in grado di arrestare il ciclo cellulare in G1 in modo che il danno, se possibile, venga riparato. Nel caso in cui la riparazione vada a buon fine, essa viene degradata e il blocco del ciclo cellulare viene rimosso. In caso contrario, essa induce la trascrizione di geni pro-apoptotici.
Viene considerata un oncosoppressore o oncogene recessivo, in quanto è necessaria la perdita omozigote per annullare la sua funzione.
La sindrome è una forma di predisposizione e di fragilità verso molte neoplasie (sarcomi, tumori del sistema nervoso centrale e carcinomi) ma non è una condizione sufficiente per svilupparle, in quanto è necessaria la seconda mutazione che di norma è acquisita. In questi pazienti, tipicamente, l’insorgenza di neoplasie è più precoce che negli altri, per questo lo screening risulta un elemento necessario per la prevenzione.
La sindrome Li-Fraumeni è una sindrome curiosa nota anche con l’acronimo SBLA dove ogni lettera è l’iniziale di una o due neoplasie: sarcomi; b-brain/breast; l-leukemia/lung; a-adrenal. Fra queste neoplasie elencate polmone e mammella sono frequenti,le altre più rare,è quindi ovvio che il sospetto non viene quando nella stessa famiglia ci sono carcinomi del polmone e mammella poiché questi sono talmente frequenti che è probabile che possano presentarsi nella stessa famiglia,ma quando io ho per esempio nella stessa famiglia, un tumore del cervello e un sarcoma dei tessuti molli o un tumore surrenalico. Qui nasce il sospetto che possa essere una sindrome di Li Fraumeni. Tuttavia rappresenta una condizione molto rara in cui c’è la presenza di tumori molto diversi (tumori dello spettro: sarcomi dei tessuti molli, osteosarcomi, leucemie, k cerebrali, k mammella e K surrene), i cui criteri diagnostici sono:
1) Probando affetto da un sarcoma ad una età <45aa
2) Parente di I grado con un k dello spettro insorto ad una età <45aa
3) Parente di II grado con k <45aa o un sarcoma a qualunque età.
I pazienti hanno un rischio 100 volte maggiore di contrarre leucemia mieloide acuta (LMA) da farmaci in seguito a trattamento con chemioterapici. Si tratta di una forma leucemica refrattaria a tutte le terapie conosciute.
La risposta B non è corretta.
La sindrome di Wiskott-Aldrich è una malattia a trasmissione autosomica recessiva rara, legata al cromosoma X, dovuta alla mutazione del gene WAS che codifica per la proteina WASP, coinvolta nell’organizzazione strutturale del citoscheletro delle cellule ematopoietiche. Tale sindrome deriva da un difetto combinato dei linfociti B e T ed è caratterizzata dal punto di vista clinico da trombocitopenia, eczema, infezioni ricorrenti. I pazienti hanno un aumentato rischio di leucemia e/o linfoma (specialmente il linfoma di Burkitt).
La risposta C non è corretta.
L’atassia telangiectasia è una patologia autosomica recessiva caratterizzata da una atassia cerebellare, da una teleangiectasia oculocutanea e una immunodepressione.
Questi pazienti hanno un’alta incidenza di leucemie linfoidi, esistono 6 varianti genetiche e il gene coinvolto è il ATM (Atassia-teleangiectasia Mutated Gene); anche in questo caso questo gene codifica per un enzima di riparazione del DNA e, quindi, questo meccanismo spiega l’importanza del sistema di riparazione nella prevenzione o nella patogenesi dei tumori della cute indotti da radiazioni.
La risposta D non è corretta.
La sindrome di Von Hippel-Lindau è una malattia autosomica dominante con mutazione del gene VHL sul cromosoma 3p25, lo stesso gene che è mutato nel carcinoma a cellule renali sporadico. La sindrome di Von Hippel-Lindau nasce da un deficit di produzione della proteina VHL e comprende una serie di neoplasie, fra cui la neoplasia renale, nella fattispecie neoplasie multiple e bilaterali, in quanto la mutazione è presente in tutte le cellule del parenchima renale: il 40-70% dei pazienti con la mutazione sviluppano un carcinoma renale. Quindi di fronte a neoplasie multiple e bilaterali bisogna richiedere una ricerca di questa mutazione e va fatta una visita oculistica perché presentano anche angiomatosi retinica.
Dal punto di vista clinico è caratterizzata da emangioblastomi della retina e del sistema nervoso centrale e sono comuni la presenza di cisti renali bilaterali.
La risposta E non è corretta.
Lo xeroderma pigmentoso è una malattia autosomica recessiva caratterizzata da un’ipersensibilità cutanea alla luce e dalla predisposizione a sviluppare carcinomi e melanomi della cute, contraddistinta dalla mutazione di un gene chiamato XP, che codifica per uno degli enzimi del sistema di riparazione del DNA. Quindi l’associazione tra mutazione genica e l’elevata predisposizione ai tumori cutanei ha evidenziato l’importanza dei sistemi di riparazione nella patogenesi di tumori cutanei: questi pazienti hanno un alto rischio di sviluppare carcinomi basocellulari e squamocellulari, nonché melanomi.