La risposta A è corretta.
Gli anticorpi IgG anti antigene core, sono presenti sia nell’ infezione cronica attiva, sia nella forma cronica inattiva (La presenza di anticorpi anti HBcAg, può indicare un’ infezione da HBV recente [IgM anti HBc], risolta o cronica [IgG anti HBc].
Le IgG anti-HBc sono indice di infezione acquisita non recente e di solito si positivizzano dopo la scomparsa delle IgM anti-HBc, quindi molte settimane dopo l’ inizio della malattia, e possono persistere per tutta la vita: pertanto in tale fase iniziale, come quella presentata nel caso, non dovrebbero positivizzarsi.
La positività sierologica per HBsAg (antigene di superficie dell’epatite B) indica che c’ è in atto un’ infezione da HBV: l’ HBsAg si positivizza prima dell’ esordio clinico della malattia e può essere rilevato dopo circa 15-30 giorni dall’ avvenuto contagio, mentre tende a scomparire subito dopo l’ incremento dei valori delle transaminasi (permane nell’ organismo per un tempo variabile dai 2 ai 5 mesi). La persistenza di HbsAg oltre i 6 mesi permette di dire che ci troviamo di fronte ad un paziente portatore cronico.
Infatti lo si ritrova negativo solo nei pazienti infetti, durante il periodo finestra, o in quei pazienti in cui il virus è stato eliminato con successo dal sistema immunitario.
L’ antigene envelope (HBeAg)è invece presente durante le fasi di viremia,ed è rilevabile nella forma acuta o nella forma cronica attiva.
L’ Anti-HBe è una proteina virale dell’ HBV e rappresenta un indicatore di replicazione virale attiva nell’epatite cronica, pertanto in tale fase c’ è maggiore probabilità di trasmissione dell’ infezione; però la sua presenza non è diagnostica della fase sintomatica acuta di malattia. La sua siero-conversione è un marker di recupero dall’ infezione acuta.
Pertanto la combinazione di HbsAg positivo, anticorpi anti-HBe positivi, IgG anti-HBc positive, e anticorpi anti HBs negativi, indica un quadro di Epatite B cronica, riscontrabile in questa paziente, che è comunque caratterizzato da bassa infettività .
La risposta B non è corretta.
La presenza di anticorpi anti HBcAg, può indicare un’ infezione da HBV recente (anti-HBc IgM), risolta o cronica (anti-HBc IgG). La combinazione di HBsAg positivo, HBeAg positivo, e IgM anti-HBc positive, indica un quadro di Epatite B acuta. Tuttavia, questa paziente è affetta dalla forma cronica dell’ epatite B.
La risposta C non è corretta.
La positività sierologica per HBsAg (antigene di superficie dell’epatite B) indica che c’ è in atto un’ infezione da HBV: l’ HBsAg si positivizza prima dell’ esordio clinico della malattia e può essere rilevato dopo circa 15-30 giorni dall’ avvenuto contagio, mentre tende a scomparire subito dopo l’ incremento dei valori delle transaminasi (permane nell’ organismo per un tempo variabile dai 2 ai 5 mesi). La persistenza di HbsAg oltre i 6 mesi permette di dire che ci troviamo di fronte ad un paziente portatore cronico.
Infatti lo si ritrova negativo solo nei pazienti infetti, durante il periodo finestra, o in quei pazienti in cui il virus è stato eliminato con successo dal sistema immunitario.
La presenza di anticorpi anti HBs indica l’ immunità all’ infezione da HBV, o in seguito alla vaccinazione o in seguito alla risoluzione di un’ infezione pregressa. Gli anticorpi anti-HBs generalmente si positivizzano 1– 3 mesi dopo l’ infezione. Se le indagini di laboratorio rivelano positività solo per gli anti HBs, vuol dire che il soggetto è stato vaccinato.
Tuttavia, questa paziente è affetta dalla forma cronica inattiva dell’ epatite B.
La risposta D è corretta.
La presenza degli anticorpi anti HBcAg, indica un’ infezione da HBV recente (anti-HBc IgM), risolta o cronica (anti-HBc IgG).
La combinazione di HBsAg positivo, HBeAg positivo, e IgG anti HBc positive, si riscontra in caso di epatite B cronica attiva, una forma molto contagiosa dell’ infezione da HBV, che si manifesta con un’ elevata carica virale (> 2000 IU/mL).
Tuttavia, questa paziente è affetta dalla forma cronica inattiva dell’ epatite B.
La risposta E non è corretta.
La presenza di anticorpi anti HBs indica l’ immunità per HBV, o in seguito a vaccinazione, o perchè l’ infezione si è risolta, e solitamente compaiono dopo circa 1– 3 mesi in seguito all’ infezione.
La presenza di anticorpi anti HBeAg (o anti HBe) indica la fase di eliminazione del virus HBV da parte dell’ ospite, in cui il paziente ha un basso grado di infettività .
La presenza di anticorpi anti HBcAg indicala presenza di un’ infezione da HBV recente (IgM anti HBc), risolta o cronica (IgG antiHBc).
La presenza simultanea di IgG anti-HBs, anti-HBe, e anti-HBc, indica un’ infezione primaria che è stata risolta, nella quale l’ HBV DNA non è più rilevabile.
Tuttavia, questa paziente è affetta dalla forma cronica inattiva dell’ epatite B.