La risposta corretta è la B.
Le vie uditive si dividono in un apparato di trasmissione, costituito dall’orecchio esterno e dall’orecchio medio, e un apparato di percezione, rappresentato dall’orecchio interno e dalle vie uditive centrali.
L’orecchio esterno è composto dal padiglione auricolare e dal meato acustico esterno, l’orecchio medio va invece dalla membrana timpanica alla faccia mediale della cassa timpanica. L’onda di vibrazione generata dalla progressione del suono sulla membrana timpanica si trasmette al martello e da questo, all’incudine e poi alla staffa che, tramite la finestra ovale, genera il movimento dei fluidi dell’orecchio interno. Martello, incudine e staffa costituiscono quella che viene chiamata “catena degli ossicini”. Il padiglione auricolare e il condotto uditivo esterno hanno la funzione di filtrare il segnale ed amplificarlo; l’orecchio medio funziona invece da adattatore di impedenza, cioè registra il segnale esterno e trasmette l’energia meccanica (acustica) al liquido endolabirintico. L’orecchio interno invece è composto dalla cassa timpanica stessa, insieme alla coclea; infine abbiamo le vie uditive centrali che originano dal nervo cocleare e raggiungono le aree acustiche corticali.
Data l’immagine che dobbiamo esaminare, soffermiamoci sull’orecchio medio: questo è delimitato lateralmente dalla membrana timpanica e medialmente dalla faccia mediale della cassa timpanica. La membrana timpanica, esplorabile tramite otoscopio, ha una forma pressoché ovalare, una dimensione di circa 9-10 mm di altezza e 8-9 mm in larghezza, ed è sostanzialmente trasparente, traslucida. Spesso, nei soggetti normali, si nota un triangolo luminoso (triangolo di Politzer) dovuto ad un angolo di riflessione della membrana timpanica stessa. Su di essa si riscontra l’impronta del manico del martello e, proprio dai processi laterali posteriori del martello, viene divisa in due porzioni: la pars flaccida, più piccola e identificata nella porzione superiore, più suscettibile ai fenomeni flogistici per la sua consistenza mucosa, e la pars tensa, collocata inferiormente e rappresentante circa il 90% dell’intera membrana, costituita da tre tipi di fibre elastiche fondamentali per la trasmissione del suono.
La membrana timpanica, che costituisce il tramite tra orecchio esterno e orecchio medio, può andare incontro a vari processi patologici che ne provocano la sua perforazione. La membrana timpanica viene convenzionalmente distinta in 4 quadranti: anteriore, posteriore, superiore ed inferiore.
In questa immagine vediamo una perforazione della porzione antero-superiore della membrana timpanica; questa definisce una comunicazione patologica tra orecchio esterno e orecchio medio. La causa può essere riconducibile ad un evento traumatico diretto (inserimento di corpi estranei attraverso il condotto uditivo esterno), ad un evento traumatico indiretto (barotrauma ti tipo esplosivo o implosivo), ad eventi infiammatori.
L’esame otoscopico è fondamentale per la diagnosi: consente l’identificazione della perforazione, della sede, delle dimensioni e l’eventuale associazione ad otorrea, la timpanosclerosi o altri segni che possono fornire informazioni sulla possibile causa.
Se si associa anche un esame audiometrico tonale, questo mostrerà una ipoacusia trasmissiva di grado variabile. L’entità dell’ipoacusia dipende dalla sede della perforazione piuttosto che dalla dimensione. Talvolta, se le perforazioni hanno dimensioni inferiori ai 2-3 mm possono non avere ripercussioni sulla soglia uditiva.
La terapia varia a seconda della causa; soprattutto nei processi infiammatori-infettivi è importante monitorare la progressione o la risoluzione della patologia poiché una perforazione timpanica stabilizzata difficilmente tende a guarire spontaneamente.
La risposta A è errata.
L’esame otoscopico è fondamentale per la diagnosi; consente l’identificazione della perforazione, della sede, delle dimensioni e l’eventuale associazione ad otorrea, la timpanosclerosi o altri segni che possono fornire informazioni sulla possibile causa.
In questa immagine vediamo una perforazione della porzione antero-superiore della membrana timpanica, localizzata a livello della pars flaccida. Interessa solo una piccola parte del timpano quindi la risposta A risulta errata.
La risposta C è errata.
L’esame otoscopico è fondamentale per la diagnosi; consente l’identificazione della perforazione, della sede, delle dimensioni e l’eventuale associazione ad otorrea, la timpanosclerosi o altri segni che possono fornire informazioni sulla possibile causa.
In questa immagine vediamo una perforazione della porzione antero-superiore della membrana timpanica, quindi la risposta C è errata.
La risposta D è errata.
Il tappo di cerume, visibile all’ispezione esterna o tramite otoscopio, costituisce un corpo estraneo che si localizza a livello del meato acustico esterno; può impegnare completamente il condotto uditivo, sino ad arrivare alla membrana timpanica.
In questa immagine non osserviamo la presenza di corpi estranei ma solo la perforazione del timpano. La risposta D risulta quindi errata.