La risposta corretta è la C.
Questa paziente presenta segni e sintomi di polmonite bilaterale, acquisita in comunità: infatti, la radiografia del torace mostra radiopacità alveolari ed interstiziali irregolari bilateralmente, compatibili con un quadro di broncopolmonite.
La polmonite è un’infiammazione acuta dei polmoni. Di solito, la diagnosi iniziale si basa sulla RX torace e su reperti clinici.
L’infezione può essere batterica, virale, fungina o parassitaria.
Si può sviluppare in un paziente immunocompetente o immunodepresso. Ma, dato che gli agenti patogeni e le prognosi tendono a essere simili in pazienti con condizioni e fattori di rischio simili, le polmoniti possono essere classificate come:
- Non nosocomiali (gli agenti eziologici più comunemente responsabili delle polmoniti acquisite in comunità sono lo Streptococcus Pneumoniae e il Mycoplasma Pneumoniae)
- Nosocomiali.
Queste categorizzazioni permettono di selezionare empiricamente il trattamento.
È opportuno eseguire degli esami colturali del sangue e dell’escreato, per isolare il germe responsabile dell’infezione ed individuare una terapia antibiotica mirata.
È, inoltre, opportuno eseguire l’analisi delle urine per la ricerca di antigeni di pneumococco e legionella.
I pazienti ospedalizzati, che hanno contratto polmoniti acquisite in comunità, vengono trattati con:
– terapia in associazione: ceftriaxone, cefotaxime, ceftaroline, ertapenem o ampicillina-sulbactam più un macrolide o doxiciclina,
– in monoterapia: fluorochinolone (levofloxacina o moxifloxacina) è un’alternativa appropriata per i pazienti che non possono ricevere una terapia di associazione, formata da un beta-lattamico più un macrolide.
In linea di massima la terapia combinata con un beta-lattamico più un macrolide e la monoterapia con un fluorochinolone sono di efficacia generalmente paragonabile per le polmoniti acquisite in comunità, anche se alcuni studi osservazionali hanno suggerito che i regimi di combinazione di beta-lattamici e macrolidi sono associati a migliori risultati clinici in pazienti con polmonite acquisite in comunità di grado severo, probabilmente a causa degli effetti immunomodulatori dei macrolidi.
Le risposte B ed E non sono corrette.
Per il trattamento delle polmoniti nosocomiali o polmoniti acquisite in comunità per quei pazienti che presentano un rischio di infezione da P. Aeruginosa o da S. Aureus meticillino-resistente, vengono utilizzate: cefepime, ciprofloxacina e vancomicina.
Tuttavia, la paziente del caso clinico non ha effettuato di recente ricoveri ospedalieri e vive in famiglia, quindi non ci sono indicazioni per una terapia con questi farmaci.
Le risposte A e D non sono corrette.
La polmonite bilaterale non può essere trattata con una aspirina, che è un FANS e non un antibiotico.