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1 di 50 Domande

LA ROTTURA DI UN ANEURISMA ENDOCRANICO DETERMINA UN'EMORRAGIA:














La risposta corretta e' la D
La rottura di un aneurisma endocranico, ovvero di una dilatazione patologica di un vaso arterioso encefalico, determina un'emorragia subaracnoidea caratterizzata da uno spandimento di una variabile quantitaā€™ di sangue nello spazio subaracnoideo (risposte A, B, C ed E errate). Nello specifico, lā€™aneurisma endocranico puoā€™ avere aspetto sacculare o fusiforme ed essere associato a specifiche condizioni patologiche quali la sindrome del rene policistico, la sindrome di Marfan, la neurofibromatosi o presentarsi in maniera acquisita in soggetti con taluni fattori di rischio (ipertensione arteriosa, diabete mellito, fumo di sigaretta). Quando non complicato, esso puoā€™ persistere in maniera asintomatica e passare inosservato mentre in caso di rottura comporteraā€™ lā€™insorgenza di unā€™improvvisa e violenta cefalea di tipo trafittivo, eventualmente associata a nausea, vomito, diplopia e perdita di coscienza.

2 di 50 Domande

IL RESPONSABILE DELLA PREVENZIONE, DELLA CORRUZIONE E DELLA TRASPARENZA:














La risposta corretta e' la A
Il responsabile della prevenzione, della corruzione e della trasparenza (RPCT) deve essere nominato in ogni pubblica amministrazione (P.A.), comprese le Aziende Sanitarie (risposte B, C, D ed E errate). Nello specifico, tale figura, centrale nella lotta alla corruzione e nella sua prevenzione, agisce predisponendo il ā€œPiano triennale di prevenzione della corruzione e della trasparenzaā€ (PTPC), verificandone lā€™ effettiva attuazione e la sua idoneitaā€™ e proponendo modifiche dello stesso quando necessario; egli segnala, inoltre, allā€™organo di indirizzo e allā€™Organismo Indipendente di Valutazione (OIV) le ā€œdisfunzioniā€ inerenti allā€™attuazione delle misure in materia di prevenzione della corruzione e di trasparenza, indicando i nominativi dei dipendenti che non hanno attuato correttamente le misure. Infine, compito del RPCT eā€™ di redigere una relazione annuale che descriva i risultati dellā€™attivitaā€™ svolta, tra cui il rendiconto sullā€™attuazione delle misure di prevenzione definite nei PTPC.

3 di 50 Domande

FACENDO RIFERIMENTO ALLE LINEE GUIDA PER LA PREVENZIONE DELLE INFEZIONI DA CATETERI INTRAVASCOLARI EMANATE DAL CDC/MMWR NEL 2002, QUALE TRA LE SEGUENTI RACCOMANDAZIONI PER LA PREVENZIONE DELLE INFEZIONI E' VERA?














La risposta corretta e' la D
Eā€™ vero che le linee infusive usate per la somministrazione di emoderivati o emulsioni di lipidi devono essere cambiate entro 24 ore dall'inizio dell'infusione (risposte A, B, C ed E errate). Al contrario, nel caso in cui i set non siano stati utilizzati per la infusione di sangue, emoderivati o emulsioni lipidiche, tali set (comprendendo nel set anche tutti i dispositivi aggiunti, quali rubinetti, rampe, connettori, prolunghe, etc.) potranno essere sostituiti non piuā€™ frequentemente che ogni 96 ore ma almeno ogni 7 giorni.

4 di 50 Domande

PER "SPETTRO ANTIBIOTICO" SI INTENDE:














La risposta corretta e' la B
Per "spettro antibiotico" si intende l'insieme degli agenti patogeni sensibili all'azione di un determinato antibiotico (risposte A, C, D ed E errate)Per tale motivo, il termine ā€œantibiotico ad ampio spettroā€ si riferiraā€™ ad un antibiotico capace di agire contro una vasta gamma di patogeni, solitamente includendo i due principali gruppi batterici (gram-positivi e gram-negativi); esempi sono i farmaci aminoglicosidi, lā€™amoxicillina, i chinoloni, il cotrimossazolo o le tetracicline, utili nella terapia empirica effettuata in attesa di un eventuale antibiogramma. Di contro, ā€œun antibiotico a spettro ristrettoā€ saraā€™ un antibiotico efficace contro un limitato gruppo di batteri; questa tipologia di antibiotici, se non usata in maniera adeguata, puoā€™ comportare la nascita di pericolose resistenze batteriche.

5 di 50 Domande

IL CATETERE PIU' INDICATO PER LA PVC E' QUELLO DI SWAN-GANZ. QUESTO VIENE POSIZIONATO:














La risposta corretta e' la A
Il catetere di Swan-Ganz eā€™ un catetere a piuā€™ lumi, utilizzato nel monitoraggio emodinamico invasivo, il quale viene posizionato a livello dellā€™atrio destro, per valutare la funzionalitaā€™ del ventricolo destro (risposte B, C, D ed E errate)In particolare, il lume prossimale del catetere, posizionato a livello dellā€™atrio destro, permette il monitoraggio della pressione atriale destra (PVC) e la determinazione della portata cardiaca mentre Il lume distale eā€™ connesso ad un trasduttore di pressione che permette il monitoraggio pressorio in arteria polmonare (PAP) e la rilevazione della pressione di incuneamento capillare polmonare (PCWP o Wedge). Lā€™utilizzo del catetere di Swan-Ganz trova indicazione in quadri patologici complessi sostanzialmente cardiologici come, ad esempio, in caso di infarto del miocardio complicato (rottura del setto interventricolare, disfunzioni dei muscoli papillari), diagnosi differenziale di scompenso cardiaco destro-sinistro o biventricolare, grave coronaropatia ma anche nella valutazione diagnostica e terapeutica in pazienti affetti da shock severo e nella valutazione diagnostica di pazienti con ipertensione polmonare.

6 di 50 Domande

A CHI SPETTA LA DETERMINAZIONE DEI LIVELLI ESSENZIALI DI ASSISTENZA:














La risposta corretta e' la C
La determinazione dei livelli essenziali di assistenza (LEA), ovvero delle prestazioni e dei servizi che il Servizio sanitario nazionale (SSN) eā€™ tenuto a fornire a tutti i cittadini, gratuitamente o dietro pagamento di una quota di partecipazione (ticket), spetta allo Stato (risposte A, B, D ed E errate). Introdotti dal decreto legislativo del 30 dicembre 1992, i LEA sono stati recentemente rivisti nel Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri (DPCM) del 12 gennaio 2017 nel quale vengono definite le attivitaā€™, i servizi e le prestazioni garantite ai cittadini, descritte con maggiore dettaglio e precisione le  prestazioni e le attivitaā€™ giaā€™ incluse nei livelli essenziali di assistenza, aggiornati gli elenchi delle malattie rare e delle malattie croniche e invalidanti che danno diritto allā€™esenzione dal ticket ed innovati i nomenclatori della specialistica ambulatoriale e dellā€™assistenza protesica, introducendo prestazioni tecnologicamente avanzate ed escludendo prestazioni obsolete. Lā€™aggiornamento continuo e sistematico, basato su regole chiare e criteri scientificamente validi, dei Livelli essenziali di assistenza eā€™ oggi delegato alla Commissione nazionale per l'aggiornamento dei LEA.

7 di 50 Domande

NEL PAZIENTE ETILISTA, LA SOSPENSIONE DELL'ASSUNZIONE DI ALCOOL PROVOCA:














La risposta corretta e' la C
Nel paziente etilista, la sospensione dell'assunzione di alcool provoca la comparsa di delirium tremens, ovvero di uno stato confusionale che compare dopo circa 3-5 giorni dall'inizio dell'astinenza, protraendosi per un eguale periodo di tempo (risposte A, B e D errate). Nello specifico, tale condizione si presenta con attacchi di panico e stato confusionale crescente associato a tachicardia e sudorazione profusa; possono presentarsi disturbi del sonno (come incubi o illusioni notturne), allucinazioni e disturbi vestibolari con senso di instabilitaā€™. Sebbene tale sindrome possa essere fatale nei soggetti in condizioni generali compromesse, il decorso eā€™ in genere autolimitante e si conclude con un sonno prolungato. Al contrario, la cirrosi epatica, ovvero una patologia epatica cronica caratterizzata dal sovvertimento diffuso della struttura del fegato associata a compromissione funzionale dell'organo, eā€™ una condizione irreversibili che non puoā€™ regredire con la cessazione dellā€™insulto che lā€™ha determinata (nello specifico caso il potus o alcolismo) (risposta E errata).

8 di 50 Domande

LA LEGGE 251/2000 PREVEDE:














La risposta corretta e' la B
La legge 251/2000, anche nota come ā€œla legge della dirigenzaā€, prevede l'istituzione di dirigenti sanitari, infermieri, tecnici, ostetriche, ecc, la disattivazione dei corsi per dirigente infermieristico (DAI, IID, DDSI) e l'autonomia professionale della figura infermieristica (risposta C errata). Nello specifico, viene stabilito che il professionista sanitario sia dotato di caratteristiche di autonomia e responsabilitaā€™, non dipendendo piuā€™ dal medico ma possedendo un agire indipendente; in relazione al nuovo profilo della figura del professionista sanitario, tra cui rientra anche lā€™ infermiere, le aziende sanitarie possono, quindi, attribuire ai singoli lā€™incarico di dirigente del medesimo servizio al fine di migliorare lā€™assistenza e la qualificazione delle risorse (risposte A ed E errate). Di contro, i corsi di carattere manageriale per lā€™infermiere abilitato a funzioni direttive, quali il DAI (dirigente dellā€™assistenza infermieristica), lā€™IID (Infermiere insegnante dirigente) e il DDSI (dirigente e docente di scienze infermieristiche) sono disattivati, contestualmente alla attivazione di specifici corsi universitari (risposta D errata).

9 di 50 Domande

QUALE DIETA DEVE SEGUIRE UN PAZIENTE AFFETTO DA PATOLOGIA INFIAMMATORIA CRONICA DELL'INTESTINO IN FASE DI RIACUTIZZAZIONE ?














La risposta corretta e' la D
In fase di riacutizzazione, un paziente affetto da patologia infiammatoria cronica dell'intestino deve seguire una dieta iperproteica, ipolipidica, ipervitaminica, iperidratante ed ipercalorica (risposte A, B, C ed E errate). Nello specifico la dieta ipercalorica ed iperproteica, associata ad aumentato apporto di liquidi (iperidratante), eā€™ necessaria per sopperire le carenze nutrizionali e le disidratazione cui la flogosi intestinale e la diarrea espongono; al contrario, la componente ipolipidica, insieme allā€™eliminazione di quei prodotti che possono aggravare la sintomatologia, quali scorie, zuccheri raffinati, grassi e alcool, previene lā€™aumento dellā€™infiammazione e il peggioramento dei sintomi. Invece, lā€™integrazione orale o parenterale di talune vitamine, quali la vitamina B12, B9 e la vitamina D, e di taluni oligoelementi, Fe, Ca, Mg, K, risulta importante per sopperire le carenze associate alla condizione stessa. In ultimo, eā€™ raccomandabile limitare il consumo di ossalati, contenuti soprattutto in fave, spinaci, bietole, fichi, cacao e theā€™, i quali, specie in caso di estese resezioni ileali, sono causa di iperossaluria secondaria e conseguente nefrolitiasi.

10 di 50 Domande

LA TEORICA DELL' ASSISTENZA INFERMIERISTICA CHE HA ELABORATO IL MODELLO DELL'Ā  ASSISTENZA TRANSCULTURALE E':














La risposta corretta e' la D
La teorica dellā€™assistenza infermieristica che ha elaborato il modello dellā€™assistenza transculturale eā€™ Madeleine Leininger (risposte A, B, C ed E errate). Nel dettaglio, lā€™infermieristica transculturale rappresenta una specialitaā€™ dellā€™infermieristica che consiste nellā€™erogazione dellā€™assistenza in un contesto nel quale interagiscono un numero piuā€™ o meno ampio di culture differenti. Fondatrice e massimo esponente dellā€™infermieristica transculturale eā€™ lā€™infermiera antropologa americana Madeleine Leininger, la quale analizza i principi del Nursing Transculturale: accoglienza, nel rispetto di ciascun individuo come essere unico e irripetibile, la conoscenza dei problemi prioritari di salute che colpiscono determinati gruppi culturali, lā€™ accertamento del substrato culturale e delle credenze relative alle pratiche sanitaria e lā€™elaborazione di un piano di assistenza compatibile con il sistema di credenze sulla salute di ogni individuo. Acquisire competenze transculturali rappresenta un ulteriore progresso per la professione infermieristica, un passo avanti verso lā€™erogazione di prestazioni assistenziali che non feriscano la dignitaā€™ culturale, parte importante della dignitaā€™ dellā€™individuo, per fare cioā€™ lā€™infermiere deve stare attento a non incorrere nei tre tipici errori di etnocentrismo, ovvero la convinzione che la propria sia lā€™unica etnia ā€œgiustaā€, stereotipizzazione, ovvero la credenza che tutti i membri di un gruppo condividano gli stessi valore e generalizzazione, ovvero il non osservare il singolo individuo, ma agire basandosi sullā€™attribuzione di un ampio mix di credenze e comportamenti ai componenti di un certo gruppo.

11 di 50 Domande

LA LEGGE ATTUALE CHE TUTELA I LAVORATORI IN MATERIA DI SALUTE E SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO E':














La risposta corretta e' la C
La legge attuale che tutela i lavoratori in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro eā€™ il D.Lgs 81/2008 e s.m.i., ovvero il decreto legislativo nĀ° 81 del 2008 e le successive modifiche ed integrazioni, anche noto come ā€œTesto Unico per la sicurezza sul lavoroā€ (risposte A, B, D ed E errate)Nello specifico, il testo unico 81/08 si pone come provvedimento normativo emanato al fine di riordinare e di coordinare, allā€™interno di un unico testo, tutte le norme in materia di salute e di sicurezza dei lavoratori nel luogo di lavoro; esso deve essere applicato a tutte le aziende, siano esse private o pubbliche, di qualsiasi settore di attivitaā€™, e a tutti i lavoratori e lavoratrici, subordinati e autonomi, noncheā€™ ai soggetti che possono essere equiparati ad essi. Nel decreto viene stabilito il modo in cui debbano essere obbligatoriamente effettuate una serie di azioni preventive, come la valutazione dei rischi in azienda e, conseguentemente, debbano essere adottati una serie di interventi per il miglioramento della sicurezza e della salute dei lavoratori; il datore di lavoro dovraā€™ procedere ad effettuare una valutazione dei rischi presenti in azienda, adottare le misure di prevenzione e di protezione che possano eliminare o contenere i rischi, ma anche di assicurarsi che ogni lavoro sia adeguatamente formato e informato.

12 di 50 Domande

LA NUTRIZIONE PARENTERALE UNA VOLTA PREPARATA:














La risposta corretta e' la A
La nutrizione parenterale (NPT), ovvero lā€™introduzione direttamente nel torrente circolatorio di substrati nutrizionali mediante accessi venosi periferici o centrali, una volta preparata deve essere somministrata entro 24 ore e deve essere conservata in frigorifero (risposte B, C, D ed E errate). Nello specifico, la soluzione nutritiva dovraā€™ essere preparata in locali idonei e specificamente adibiti, da personale qualificato del servizio centralizzato di farmacia o del servizio di Nutrizione Clinica dellā€™ospedale su prescrizione medica ed in base alle specifiche esigenze del paziente; la tecnica di preparazione dovraā€™ essere asettica ed attuata mediante lā€™uso di cappa a flusso laminare di aria sterile per ridurre la contaminazione dei liquidi. Lā€™infermiere dovraā€™ controllare lā€™integritaā€™ della sacca prima dellā€™inizio dellā€™infusione della stessa e provvedere alla conservazione adeguata nel caso in cui essa non venga immediatamente somministrata. Infine, in caso di somministrazione il deflussore e la linea utilizzati per lā€™infusione dovranno essere sostituiti entro 24 ore dallā€™inizio dellā€™infusione per ridurre il rischio di infezioni.

13 di 50 Domande

IL BARTHEL INDEX E':














La risposta corretta e' la A
Il Barthel index eā€™ uno degli strumenti piuā€™ utilizzati per accertare le attivitaā€™ di base della vita quotidiana di una persona e quindi la sua autosufficienza, al fine di valutare la necessitaā€™ di assistenza (risposte B, C, D ed E errate). Nello specifico, lā€™indice di Barthel vengono presi in considerazione 10 parametri, rappresentati dalla capacitaā€™ di:
- Alimentarsi;
- Farsi il bagno;
- Igiene personale;
- Vestirsi;
- Controllo del retto;
- Controllo della vescica;
- Trasferimenti in bagno;
- Trasferimenti sedia/letto;
- Deambulazione;
- Salire le scale.
A ciascuna abilitaā€™ saranno assegnati 10 punti se il soggetto eā€™ in grado di compierla autonomamente e 0 punti nel caso in cui sia completamente dipendente; in questo modo, al paziente saraā€™ assegnato il punteggio massimo di 100 (autonomia totale) se lo stesso eā€™ capace, in piena autonomia, di svolgere le sue azioni senza la presenza di personale sanitario o assistenziale.

14 di 50 Domande

SECONDO LE INDICAZIONI DEL CDC DI ATLANTA (CAT.II), OGNI QUANTO DEVE AVVENIRE NORMALMENTE IL CAMBIO DELLA MEDICAZIONE DI UNA VIA VENOSA PERIFERICA?














La risposta corretta e' la B
Secondo le indicazioni del CDC di Atlanta (CAT.II), normalmente il cambio della medicazione di una via venosa periferica, ovvero di un catetere la cui parte terminale si localizzi in qualunque vaso tributario della vena cava superiore o inferiore, deve avvenire ogni 48/72 ore, allo scopo di ridurre il rischio di infezione e di flebite (risposte A, C, D ed E errate). Nello specifico, una catetere in via venosa periferica puoā€™ essere posizionato quando si prevedano somministrazioni endovenose per una durata di tempo < 6 giorni; al contrario, per somministrazioni di durata maggiore o in caso di sostanze che non possono essere iniettate nel circolo periferico (trattamenti nutrizionali, chemioterapia), si consiglia il posizionamento di un catetere centrale a medio o lungo termine (ad esempio PICC o Port-a-Cath).

15 di 50 Domande

QUALE E' IL MECCANISMO DI AZIONE DEGLI ANALGESICI OPPIACEI?














La risposta corretta e' la D
Il meccanismo di azione degli analgesici oppiacei consiste nellā€™interazione con i recettori delle encefaline e delle endorfine, le quali rappresentano, insieme alle dinorfine, le principali famiglie di peptidi oppioidi endogeni; tali recettori, accoppiati a proteine G, sono localizzati primariamente nel cervello e nel midollo spinale e risultano coinvolti nella trasmissione e nella modulazione del dolore (risposta A errata). Nello specifico, i farmaci oppioidi comprendono composti con attivitaā€™ agonista piena, agonista parziale (agonista-antagonista), e antagonista; ad esempio, la morfina eā€™ un agonista pieno per il recettore Āµ (mu) per gli oppioidi (il principale recettore oppioide analgesico) mentre la codeina funziona come agonista parziale o "debole" per tale recettore. Altri sottotipi di recettori oppioidi comprendono i recettori oā€™ (delta) e x (kappa). Di contro, lā€™inibizione della sintesi delle prostaglandine risulta rappresenta il meccanismo di azione dei farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) (risposta B errata).
Infine, blocco della trasmissione dolorifica lungo le vie nervose e la depressione dei nocicettori periferici puoā€™ essere prerogativa di alcuni farmaci anestetici ad azione loco-regionale (risposte C ed E errate).

16 di 50 Domande

SE, DURANTE UNA TRASFUSIONE DI GLOBULI ROSSI, IL PAZIENTE MANIFESTA BRIVIDI, CEFALEA, DOLORI, SENSAZIONE DI CALORE, E' NECESSARIO IMMEDIATAMENTE:














La risposta corretta e' la B
Se, durante una trasfusione di globuli rossi, il paziente manifesta brividi, cefalea, dolori, sensazione di calore, si puoā€™ verosimilmente supporre che lo stesso stia andando incontro ad una reazione allergica per cui saraā€™ necessario sospendere immediatamente la trasfusione, mantenere la vena aperta con soluzione fisiologica e chiamare il medico che provvederaā€™ alla somministrazione di farmaci antistaminici, corticosteroidi e/o di altri farmaci in relazione alla gravitaā€™ del quadro clinico (risposte A, C, D ed E errate). Nello specifico, in corso di emotrasfusione eā€™ relativamente frequente la comparsa di reazioni allergiche verso un componente ignoto del sangue del donatore, di solito in relazione a uno o piuā€™ allergeni presenti nel plasma del donatore o, meno spesso, ad anticorpi provenienti da un donatore allergico;  l'anafilassi eā€™ un evento molto raro che si verifica piuā€™ frequentemente in caso di riceventi con carenza di IgA totali. Infine, in un paziente con un'anamnesi positiva per allergie o con un precedente episodio di reazione trasfusionale allergica puoā€™ essere somministrato un antistaminico come profilassi appena prima o all'inizio della trasfusione

17 di 50 Domande

QUALE NORMATIVA SANCISCE L'ABROGAZIONE DEL MANSIONARIO DELL'INFERMIERE E LA FINE DELL'AUSILIARIETA' DELLA PROFESSIONE INFERMIERISTICA?:














La risposta corretta e' la A
Il decreto legislativo n. 42/1999 sancisce lā€™abrogazione del mansionario dellā€™infermiere e la fine dellā€™ausiliarietaā€™ della professione infermieristica (risposte B, C, D ed E errate). Nello specifico, grazie al D. Lgs. nĀ° 42 del 26 febbraio 1999, lā€™attivitaā€™ dellā€™infermiere ha ottenuto il pieno riconoscimento sul piano sia giuridico che formale, abolendo la denominazione di professione sanitaria ausiliare e riconoscendo la professione sanitaria di infermiere. Di contro, viene riconosciuta la piena responsabilitaā€™ nelle decisioni e nelle scelte assistenziali dellā€™infermiere, il quale non rappresenta piuā€™ un semplice esecutore ma eā€™ soggetto attivo nello svolgimento del proprio lavoro

18 di 50 Domande

L'INSIEME DELLE DIAGNOSI INFERMIERISTICHE E DEI PROBLEMI COLLABORATIVI VIENE DEFINITO:














La risposta corretta e' la B
Lā€™insieme delle diagnosi infermieristiche, nelle quali lā€™infermiere eā€™ protagonista, e dei problemi collaborativi, ovvero delle situazioni durante le quali collabora con altri professionisti, viene definito Modello bifocale (risposte A, C, D ed E errate). In particolare, la diagnosi infermieristica descrive la risposta umana, reale o potenziale, a un problema di salute per il quale lā€™infermiere ha la competenza di trattamento indipendente mentre i problemi collaborativi rappresentano le complicanze che il personale infermieristico monitora per individuarne la comparsa o una modificazione; essi  gestiscono il problema collaborativo con interventi di prescrizione medica e infermieristica volti a ridurre al minimo le complicanze di determinati eventi. Per tale motivo, i problemi collaborativi rappresentano la capacitaā€™ di lavorare in eā€™quipe dellā€™infermiere, nel rispetto di tutte le professioni e sempre diretta al bene dellā€™assistito.

19 di 50 Domande

RISPETTO ALLA NORMATIVA SULLA PRIVACY, LA PATOLOGIA DEL PAZIENTE RIENTRA FRA:














La risposta corretta e' la D
Rispetto alla normativa sulla privacy, la patologia del paziente rientra fra i dati sensibili, ovvero tra quei dati personali la cui raccolta e trattamento sono soggetti al consenso dell'interessato (risposte B ed E errate). In particolare, sono considerati dati sensibili i dati personali idonei a rivelare l'origine razziale ed etnica, le convinzioni religiose, politiche, lo stato di salute e la vita sessuale. Al contrario, i dati genetici rappresentano le informazioni relative alle caratteristiche genetiche ereditarie o acquisite, risultanti dall'analisi di un campione biologico della persona fisica (risposta A errata). 
Invece, i dati personali rappresentano le informazioni che identificano o rendono identificabile, una persona fisica e che possono fornire informazioni sulle sue caratteristiche, le sue abitudini, il suo stile di vita, le sue relazioni personali, o la sua situazione economica (risposta C errata).  

20 di 50 Domande

L'INTERNATIONAL CLASSIFICATION FOR NURSING PRACTICE {ICPN) E' UN PROGETTO DI CLASSIFICAZIONE:














La risposta corretta e' la A
L'international classification for nursing practice (ICPN) eā€™ un progetto di classificazione del linguaggio infermieristico promosso dall'lnternatiornal Council of Nurses nel 1966; esso si propone di favorire lā€™espressione univoca dei tre elementi fondamentali per la descrizione della pratica professionale infermieristica, ovvero la diagnosi, gli interventi e risultati infermieristici (risposte B, C, D ed E errate). In particolare, la terminologia ICPN eā€™ costituita da un insieme di termini, il cui impiego eā€™ utile per descrivere la pratica infermieristica in tutto il mondo, raggruppati in sette assi, cosiā€™ da facilitare il loro utilizzo per costruire diagnosi, interventi e risultati infermieristici tenendo conto del contesto culturale e professionale in cui si intendono applicare; tali termini sono stati valutati, definiti e validati attraverso un rigoroso processo di sviluppo della terminologia.
In questo modo eā€™ possibile facilitare la comunicazione sia allā€™interno della disciplina infermieristica stessa che nella sua relazione con le altre discipline e ambiti del sapere.

21 di 50 Domande

IL PERIODO DI INCUBAZIONE DI UNA MALATTIA E' IL LASSO DI TEMPO INTERPOSTO TRA:














La risposta corretta e' la E
Il periodo di incubazione di una malattia rappresenta il lasso di tempo interposto tra Il momento del contagio e lo sviluppo di sintomi clinici; esso puoā€™ variare da un tempo relativamente breve, come poche ore in caso di intossicazione alimentare, a giorni, come in caso di alcune infezioni virali quali influenza o morbillo, fino anche ad anni, come avviene in caso di lebbra. Al contrario, il periodo di incubazione di una malattia non eā€™ correlato alla recidiva di una patologia, neā€™ tantomeno alla guarigione clinica, alla produzione di immunoglobuline o al momento di attivazione del sistema immunitario (risposte A, B C e D errate).

22 di 50 Domande

IL RESPONSABILE DELLA PREVENZIONE, DELLA CORRUZIONE E DELLA TRASPARENZA:














La risposta corretta e' la A
Il responsabile della prevenzione, della corruzione e della trasparenza (RPCT) deve essere nominato in ogni pubblica amministrazione (P.A.), comprese le Aziende Sanitarie (risposte B, C, D ed E errate). Nello specifico, tale figura, centrale nella lotta alla corruzione e nella sua prevenzione, agisce predisponendo il ā€œPiano triennale di prevenzione della corruzione e della trasparenzaā€ (PTPC), verificandone lā€™ effettiva attuazione e la sua idoneitaā€™ e proponendo modifiche dello stesso quando necessario; egli segnala, inoltre, allā€™organo di indirizzo e allā€™Organismo Indipendente di Valutazione (OIV) le ā€œdisfunzioniā€ inerenti allā€™attuazione delle misure in materia di prevenzione della corruzione e di trasparenza, indicando i nominativi dei dipendenti che non hanno attuato correttamente le misure. Infine, compito del RPCT eā€™ di redigere una relazione annuale che descriva i risultati dellā€™attivitaā€™ svolta, tra cui il rendiconto sullā€™attuazione delle misure di prevenzione definite nei PTPC.

23 di 50 Domande

NELLE MANOVRE DI PRIMO SOCCORSO, QUALE E' IL MODO MIGLIORE PER FERMARE UNA MODESTA EMORRAGIA:














La risposta corretta e' la B
Nelle manovre di primo soccorso, il modo migliore per fermare una modesta emorragia consiste nellā€™applicare una pressione continua sul punto di fuoriuscita del sangue, posizionando, eventualmente, una fasciatura compressiva ottenuta con i mezzi disponibili (una benda, una sciarpa o una camicia arrotolata); nel caso in cui la fasciatura posizionata inizi ad imbibirsi di sangue, eā€™ sconsigliata la sua sostituzione ed eā€™, piuttosto, preferibile sovrapporre una nuova fasciatura (risposta A errata). Al contrario, lā€™applicazione del laccio emostatico, e/o di unā€™eventuale compressione a monte del punto di rottura del vaso, puoā€™ essere effettuata solo in caso di sanguinamento arterioso, visualizzato come un sanguinamento rosso vivo e zampillante, quando le precedenti azioni siano inefficaci e solo da parte di personale esperto della manovra; difatti, la compressione a monte di unā€™arteria, se mantenuta per un tempo eccessivamente lungo, puoā€™ causare ischemia dellā€™arto con danni irreversibili (risposta C errata). Di contro, lā€™utilizzo di sostanze emostatiche, quali cotone emostatico o sostanze endovenose, non rappresenta il modo migliore di agire nelle manovre di primo soccorso di unā€™emorragia, anche percheā€™ spesso tali sostanze non sono immediatamente disponibili ma possono essere utilizzate come adiuvanti soprattutto in caso di presenza di coagulopatie associate (risposte D ed E errate).

24 di 50 Domande

UN UOMO, AFFETTO DA IPERTENSIONE ARTERIOSA NON BEN COMPENSATA DA MOLTI ANNI, DA UN PO' DI TEMPO PRESENTA DISPNEA PER PICCOLI SFORZI ED E' COSTRETTO A DORMIRE CON TRE CUSCINI PER EVITARE L'AFFANNO RESPIRATORIO DURANTE LA NOTTE, DEVO PENSARE A:














La risposta corretta e' la C
I sintomi descritti dal caso clinico, ovvero la comparsa di dispnea per piccoli sforzi e la necessitaā€™ di dormire con piuā€™ cuscini per evitare lā€™affanno respiratorio (condizione nota come ortopnea), in un soggetto con anamnesi positiva per ipertensione arteriosa non ben compensata sono riconducibili ad un danno cardiaco secondario allā€™ipertensione stessa e quindi ad una cardiopatia ipertensiva con associato scompenso cardiaco sinistro (risposte A, B, D ed E errate). Nello specifico, unā€™ipertensione arteriosa non controllata di lunga durata provoca un sovraccarico di lavoro cardiaco che puoā€™ condurre, nel tempo, ad uno sfiancamento muscolare e alla comparsa di scompenso cardiaco, ovvero di unā€™incapacitaā€™ del cuore di pompare il sangue in maniera efficace e con la giusta pressione. Piuā€™ precisamente, in caso di scompenso cardiaco sinistro saraā€™ il ventricolo sinistro ad essere incapace di pompare efficacemente il sangue nell'aorta e, quindi nella circolazione sistemica, con comparsa di astenia, pallore cutaneo ed ipotensione, e con conseguente aumento della pressione venosa polmonare in maniera retrograda e, conseguentemente, disturbi dellā€™ossigenazione con comparsa di dispnea da sforzo e/o ortopnea, collegata allā€™aumento del ritorno venoso al cuore che si verifica in posizione supina.

25 di 50 Domande

NEL PAZIENTE INCOSCIENTE IN DECUBITO SUPINO LA CAUSA PRINCIPALE DI OSTRUZIONE DELLE VIE AEREE E':














La risposta corretta e' la D
Nel paziente incosciente in decubito supino la causa principale di ostruzione delle vie aeree eā€™ la caduta della lingua allā€™indietro a causa della perdita di tonicitaā€™ della muscolatura; in questa situazione occorreraā€™ praticare immediatamente la manovra di iperestensione del capo, ponendo una mano sulla fronte del soggetto ed alzando il medio con due dita, grazie alla quale la lingua verraā€™ spostata verso l'alto, rendendo possibile il passaggio dell'aria (risposte A, B, C ed E errate). In particolare, nel caso in cui vi sia un sospetto di trauma cervicale lā€™iperestensione del capo non eā€™ consigliata ed andrebbe effettuata la manovra di sublussazione della mandibola, realizzata spingendo lā€™angolo della mandibola in avanti e verso lā€™alto in modo da portare lā€™arcata dentaria inferiore davanti alla superiore.

26 di 50 Domande

VALUTANDO IL SITO DI INSERIMENTO DI UN CATETERE VENOSO PERIFERICO UTILIZZANDO LA SCALA VIPS (VISUAL INFUSION PHLEBITIS SCORE), LA CANNULA VA RIMOSSA SE IL PUNTEGGIO E' UGUALE O SUPERIORE A:














La risposta corretta e' la B
Valutando il sito di inserimento di un catetere venoso periferico, in relazione alla scala VIPS (Visual Infusion Phlebitis Score), la cannula va rimossa se il punteggio eā€™ uguale o superiore a 2 (risposte A, C, D ed E errate). Nello specifico, la scala VIPS prevede lā€™attribuzione di un punteggio che puoā€™ variare da 0 punti, in caso di completa assenza di segni e sintomi di flebite, fino ad un massimo di 5 punti, in caso di arrossamento, presenza di cordone palpabile di lunghezza superiore a 7,5 centimetri associato o meno a materiale purulento; ad ogni punteggio corrisponderaā€™ un trattamento o unā€™azione specifica da intraprendere, la quale dovraā€™ essere annotata in cartella infermieristica insieme anche la tipologia degli eventuali farmaci infusi. In particolare, per punteggi < 2 saraā€™ sufficiente la stretta osservazione della cannula, mentre in caso di punteggi > 2 saraā€™ necessario il riposizionamento, valutando se associare o meno un trattamento farmacologico.

27 di 50 Domande

LA QUALITA' MEDIA DEL CONTROLLO GLICEMICO IN UN ARCO TEMPORALE DI 2-3 MESI SI PUO' CONTROLLARE CON UN ESAME CHE SI CHIAMA:














La risposta corretta e' la E
La qualitaā€™ media del controllo glicemico in un arco temporale di 2-3 mesi si puoā€™ controllare con un esame che si chiama ā€œtest dellā€™emoglobina glicosilata o glicata (HbA1c)ā€ (risposte A, B, C e D errate). In particolare, lā€™emoglobina glicata eā€™ la risultante di una reazione non enzimatica, che si verifica a seguito dellā€™esposizione dellā€™emoglobina normale ad alti livelli di glucosio plasmatico, durante la quale gli zuccheri presenti in circolo vanno a legarsi alla parte proteica dellā€™emoglobina stessa; un aumento di emoglobina glicata all'interno dei globuli rossi riflette, pertanto, il livello medio di glucosio al quale l'emazia eā€™ stata esposta durante il suo ciclo vitale, che ha una durata di 120 giorni (3 mesi), e quindi puoā€™ fornire unā€™idea dello stato di compenso/scompenso glicemico dei 3 mesi precedenti.

28 di 50 Domande

L'ATASSIA E':














La risposta corretta e' la B
Lā€™atassia puoā€™ essere definita come la mancata coordinazione nellā€™esecuzione dei movimenti volontari come camminare o afferrare oggetti; in taluni casi, possono essere coinvolti anche il linguaggio, la deglutizione e il movimento degli occhi (risposte A, C, D ed E errate).
Nello specifico, eā€™ possibile distinguere quattro forme di atassia: lā€™atassia cerebellare, conseguente a lesioni neoplastiche, infiammatorie o vascolari del cervelletto; lā€™atassia sensitiva, successiva a lesioni localizzate a livello delle fibre propriocettive del sistema nervoso periferico o lungo i cordoni posteriori del midollo spinale; lā€™atassia labirintica, che segue a danno dell'orecchio interno e lā€™atassia cerebrale, seguente a lesioni della corteccia frontale, temporale o parietale. Lā€™atassia puoā€™, inoltre, presentarsi nellā€™ambito delle cosiddette sindromi atassiche, malattie genetiche a carattere ereditario,  come l'atassia-teleangectasia, l'atassia di Friedreich, le atassie spinocerebellari e l'atassia di Charcot-Marie-Tooth, oppure in caso di intossicazione da sostanze come il bromuro di metile e alcool o esposizione a radiazioni.

29 di 50 Domande

CON IL TERMINE STRANGURIA SI INTENDE:














La risposta corretta e' la E
Con il termine stranguria si intende una minzione difficoltosa e dolorosa, spesso a gocce. Nello specifico, tale sintomo puoā€™ seguire ad infiammazioni delle basse vie urinarie, come cistiti, uretriti e, piuā€™ raramente, prostatiti, ma anche a calcolosi renale o a neoplasie che interessano le basse vie urinarie.
Allā€™opposto, la necessitaā€™ frequente di eliminazione dellā€™urina durante il riposo notturno prende il nome di nicturia; tale condizione puoā€™ associarsi a varie patologie quali alterazioni prostatiche, cardiovascolari, diabete mellito o diabete insipido (risposta A errata). Di contro, la produzione di eccessiva quantitaā€™ di urina prende il nome di poliuria e puoā€™ ritrovarsi principalmente in caso di diabete mellito, diabete insipido o polidipsia psicogena (risposta B errata). Invece, lā€™elevata frequenza di minzioni eā€™ nota come pollachiuria, e puoā€™ associarsi a ridotta capacitaā€™ funzionale della vescica in relazione a stati flogistici in atto, presenza di masse che comprimono la vescica (fibromi uterini o masse ovariche), a disordini neurologici o a patologie psichiatriche (risposta C errata). Infine, la perdita involontaria di urina configura unā€™incontinenza urinaria, spesso conseguenza di unā€™ipermobilitaā€™ uretrale causata da indebolimento dei muscoli e dei legamenti del pavimento pelvico successivo a parto naturale (risposta E errata).

30 di 50 Domande

LA GUARIGIONE DI UNA FERITA PER SECONDA INTENZIONE:














La risposta corretta e' la C
La guarigione di una ferita per seconda intenzione avviene quando il tessuto di riparazione della ferita viene prodotto in eccesso e la cicatrice si presenta estesa ed eccedente. In particolare, cioā€™ si verifica quando, a causa del rischio di infezione o di una perdita significativa di tessuto, non eā€™ possibile accostare i margini sono per cui esse sono lasciate aperte; in questi casi, la guarigione richiederaā€™ piuā€™ tempo rispetto alla classica per prima intenzione percheā€™ il tessuto mancante o non vitale dovraā€™ essere rimpiazzato da nuove cellule e la cicatrice che ne deriveraā€™ saraā€™ certamente piuā€™ evidente (risposte A ed E errate). Al contrario, si parla di guarigione per prima intenzione quando i suoi margini sono ben affrontati tra loro, vi eā€™ scarso tessuto di granulazione, la guarigione eā€™ rapida e la cicatrice minima (risposta B errata). Infine, alcune ferite chirurgiche suturate normalmente possono andare incontro ad una infezione nell'immediato decorso postoperatorio, in questi casi si rende necessaria la riapertura della ferita, per detergerla e liberarla da residui organici e da tessuti necrotici ed, in alcuni casi, si procede nuovamente alla sua sutura della ferita; il tipo di guarigione che seguiraā€™ eā€™ definito per terza intenzione (risposta D errata).  

31 di 50 Domande

IL QUADRO CLINICO DELLA DISIDRATAZIONE E' CARATTERIZZATO DA:














La risposta corretta eā€™ la C.
Il quadro clinico della disidratazione eā€™ caratterizzato da secchezza della cute, ipotensione, tachicardia e oliguria (risposte A, B, D ed E errate). Nello specifico, si intende con disidratazione  uno stato patologico che si instaura quando il bilancio idrico, ovvero quantitaā€™ di acqua assunta meno l'acqua persa, eā€™ negativo; cioā€™ puoā€™ avvenire in caso di insufficiente apporto idrico con la dieta e/o in caso di perdite eccessive, come accade nella diarrea profusa, in caso di vomito o di ustioni estese. La manifestazione iniziale della disidratazione eā€™ la sete, a cui si assoceranno segni e sintomi quali secchezza della cute, ipotensione, tachicardia, oliguria, astenia, palpitazioni e vertigini fino alla progressiva diminuzione di coscienza e al decesso.

32 di 50 Domande

TRA I SEGUENTI IL FARMACO CHEMIOTERAPICO CHE DEVE ESSERE CONSERVATO AL RIPARO DALLA LUCE IN QUANTO FOTOSENSIBILE E':














La risposta corretta e' la C
Il farmaco chemioterapico che deve essere conservato al riparo dalla luce in quanto fotosensibile eā€™ la vincristina (risposte A, B, D ed E errate)Nello specifico, la vincristina eā€™ un farmaco neoplastico appartenente al gruppo degli alcaloidi della vinca, utilizzato, in monoterapia o in associazione, in differenti condizioni patologiche tra cui il linfoma di Hodgkin (protocollo BEACOPP), i linfomi non Hodgkin, la eucemia linfatica acuta, sarcomi, il neuroblastoma e il tumore di Wilms. Il meccanismo di azione della vincristina prevede il legame di questā€™ultima ai monomeri di tubulina con inibizione della formazione dei microtubuli del fuso mitotico durante il processo di replicazione cellulare e conseguente blocco della replicazione cellulare. 

33 di 50 Domande

QUALE DEI SEGUENTI PAZIENTI NON PUO' ESSERE SOTTOPOSTO A RISONANZA MAGNETICA?














La risposta corretta e' la C
Non puoā€™ essere sottoposto a risonanza magnetica un paziente portatore di pace-maker, ad eccezione dei pacemaker di nuovo impianto ā€œMR-conditionalā€, ovvero compatibili con RMN, nel cui caso eā€™, altresiā€™, necessaria unā€™attenta valutazione della indispensabilitaā€™ dellā€™esame e la presenza di un cardiologo elettrofisiologo che agisca sul dispositivo prima e dopo lā€™esame stesso. Al contrario, la presenza di corpi estranei ferromagnetici in sedi non vitali e di claustrofobia rappresentano controindicazioni relative e non assolute allā€™esame RMN, il quale puoā€™ essere eseguito previa valutazione del rapporto rischio/beneficio (risposte B e D errate). Infine, in caso di paziente operato di resezione intestinale in prima giornata chirurgica e di paziente trapiantato dā€™organo non sussistono controindicazione allā€™esecuzione dellā€™esame (risposte A ed E errate).

34 di 50 Domande

LA DEFINIZIONE DI DIAGNOSI INFERMIERISTICA PROPOSTA DA L. CARPENITO ED ELABORATA ED ACCETTATA DAL NANDA NEL 1990 E':














La risposta corretta e' la B
La definizione di diagnosi infermieristica proposta da L. Carpenito ed elaborata ed accettata dal NANDA (North American Nursing Diagnosis Association) nel 1990 eā€™ quella di ā€œun giudizio clinico riguardante le risposte della persona, della famiglia o della comunitaā€™ a problemi di salute/processi vitali attuali o potenziali. Le diagnosi infermieristiche costituiscono la base sulla quale scegliere gli interventi infermieristici per raggiungere dei risultati che rientrano nella sfera di competenza dellā€™infermiereā€ (risposte A, C, D ed E errate). Nello specifico, la diagnosi infermieristica non corrisponde alla diagnosi medica in quanto mentre la diagnosi medica riguarda la patologia, ed eā€™ dedotta dalle alterazioni strutturali e funzionali dei vari organi, la diagnosi infermieristica riguarda i problemi della persona, descrive la risposta umana, reale o potenziale, a un problema di salute per il quale lā€™infermiere ha la competenza di trattamento indipendente. La NANDA, ovvero lā€™istituzione ufficiale per la promozione e la revisione delle diagnosi infermieristiche, propone un linguaggio condiviso e universale, organizzando le diagnosi in quattro modelli: reali, ovvero condizione della persona o della famiglia o della collettivitaā€™ che eā€™ stata convalidata dai dati raccolti dallā€™accertamento; rischio, ovvero giudizio clinico secondo il quale una persona, una famiglia o una comunitaā€™ eā€™ piuā€™ vulnerabile nei confronti di un certo problema di altre in condizioni uguali o simili; benessere, presuppongono un termine qualificatore positivo come ā€œmiglioramentoā€ o ā€œefficaceā€ e sindrome, la quale presuppone come termine qualificatore del tipo ā€œsindrome daā€.

35 di 50 Domande

IL PERIODO DI INCUBAZIONE DELLA MENINGITE MENINGOCOCCICA E':














La risposta corretta e' la A
Il periodo di incubazione della meningite meningococcica eā€™ di 3-4 giorni (risposte B, C, D ed E errate). Nello specifico, Il meningococco eā€™ un batterio Gram-negativo, aerobio, immobile, asporigeno, che puoā€™ ritrovarsi nel nasofaringe di portatori asintomatici; nonostante gli elevati tassi di colonizzazione (10-40% delle persone sane) documentati, il passaggio alla malattia invasiva eā€™ raro e si verifica soprattutto in pazienti precedentemente non infettati, immunodepressi, bambini di etaā€™ <5 anni ed individui di etaā€™ compresa tra i 12 e i 21 anni, esposizione a fumo attivo e passivo; la trasmissione si verifica in genere per contatto diretto con le secrezioni respiratorie di un portatore sano del microrganismo a livello del nasofaringe. Dopo il periodo di incubazione, la patologia esordisce con cefalea, anoressia e sonnolenza; a tali sintomi si aggiungono successivamente febbre, vomito, rigiditaā€™ nucale, e fotofobia. In alcuni casi si associa un rash maculopapulare o di tipo petecchiale emorragico, indicativi di prognosi sfavorevole.

36 di 50 Domande

NELLA SOMMINISTRAZIONE DI SACCHE PER NPT, L'INFERMIERE HA ATTRIBUITE PRECISE RESPONSABILITA':














La risposta corretta e' la C
Nella somministrazione di sacche per la nutrizione parenterale, lā€™infermiere eā€™ responsabile del controllo di eventuali precipitati, dellā€™applicazione di filtri, della conservazione e della somministrazione in tempi opportuni; inoltre lā€™infermiere puoā€™ e deve partecipare alla scelta della via di accesso del dispositivo da impiantare (PICC, port) (risposte A, B, D ed E errate)In particolare, lā€™infermiere dovraā€™ registrare nella documentazione infermieristica tutti i dati riferiti alla gestione dellā€™accesso e della nutrizione artificiale, prevedendo una valutazione nutrizionale, con valutazione del peso e del BMI, ogni 7 giorni e un monitoraggio dei parametri fisici/biochimici nutrizionali (bilancio idrico, elettroliti sierici, glicemia, creatinina, funzionalitaā€™ epatica e renale, comparsa di intolleranze nutrizionali con diarrea, stipsi, nausea/vomito), segnalando immediatamente la comparsa di complicanze.

37 di 50 Domande

NELL'ESAME EMOCROMOCITOMETRICO, IL VALORE NORMALE DEI LEUCOCITI PER UN SOGGETTO ADULTO SANO E':














La risposta corretta e' la E
Nellā€™esame emocromocitometrico, il valore normale dei leucociti per un soggetto adulto sano eā€™ 4.000-10.000; valori superiori o inferiori possono essere indicativi di patologie infettive, allegiche e/o ematologiche in atto o, talvolta, di effetti avversi farmacologici (risposte A, B, C e D errate)In particolare, i leucociti o globuli bianchi sono elementi cellulari del sangue deputati alla difesa dell'organismo nei confronti di agenti infettivi, sostanze estranee e altre cause di danno; essi sono suddivisi in due sottogruppi: i granulociti (eosinofili, neutrofili e basofili) e le cellule mononucleate (linfociti e monociti), che possono modificarsi in maniera differente a seconda delle diverse situazioni. Per tale motivo, la presenza nellā€™esame emocromocitometrico della conta differenziale dei globuli bianchi, o formula leucocitaria, puoā€™ utile per discriminare tra le cause di aumento/diminuzione degli stessi.

38 di 50 Domande

DEVO SOMMINISTRARE 600 mg DI AMPICILLINA. SONO A DISPOSIZIONE FIALE DI AMPICILLINA 1gr DA DILUIRE CON 3 ml. QUANTI ml DEVO UTILIZZARE














La risposta corretta e' la A
In caso di necessitaā€™ di somministrare 600 mg, ovvero 0,6 gr, di ampicillina, avendo a disposizione fiale di ampicillina 1gr da diluire con 3 ml di acqua per preparazioni iniettabili, saraā€™ necessario utilizzare 1,8 ml di tale sostanza (risposte B, C, D ed E errate)Nello specifico, tale valutazione viene effettuata sulla base di una semplice proporzione per la quale se 1 gr: 3ml= 0,6 gr: x; conseguentemente x= (3x0,6)/1 e quindi x=1,8 ml.

39 di 50 Domande

Quali segni e sintomi sono caratteristici del quadro di scompenso cardiaco?














La risposta corretta e' la E
Sono caratteristici del quadro di scompenso cardiaco ortopnea, edemi declivi ed astenia (risposte A, B, C e D errate). Nello specifico, lo scompenso cardiaco eā€™ definito come lā€™incapacitaā€™ del cuore di fornire  sangue in quantitaā€™ adeguata rispetto all'effettiva richiesta dell'organismo o come la capacitaā€™ di soddisfare tale richiesta solamente a pressioni di riempimento ventricolari superiori alla norma; tale condizione puoā€™ seguire diverse patologie quali infarto miocardico acuto, miocarditi, cardiomiopatie, stenosi aortica/insufficienza mitralica. Lo scompenso cardiaco puoā€™ inoltre essere diviso in destro e sinistro; se nel primo caso, lā€™insufficienza del ventricolo destro comporteraā€™ mancata espulsione di sangue verso il circuito polmonare e marcata ritenzione venosa nel distretto addominale e periferico (con edemi periferici, turgore delle giugulari), in caso di scompenso sinistro ci saraā€™ una diminuzione dellā€™immissione di sangue verso il circolo periferico con astenia, ipotensione e stasi polmonare retrograda con dispnea da sforzo ed ortopnea.   

40 di 50 Domande

Chi supera la malattia Ebola, di solito:














La risposta corretta e' la D
Chi supera la malattia Ebola, di solito guarisce completamente (risposte A, B, C ed E errate). Nello specifico, la malattia Ebola eā€™ causata dal virus Ebola, un filovirus altamente contagioso trasmesso attraverso contatto con cute, mucose e fluidi corporei (saliva, sangue, feci, sudore) di soggetti umani sintomatici e, piuā€™ raramente di primati non umani; al contrario, i soggetti non sintomatici, in fase di incubazione, non sono risultati essere infettivi. Dopo un periodo compreso tra i 2 e i 20 giorni, si sviluppa una ā€œfebbre emorragicaā€, la quale esordisce con febbre, mialgie, cefalea, dolori addominali, interessamento delle alte vie respiratorie, petecchie, ecchimosi e comparsa di un rash maculopapulare, principalmente al tronco. Successivamente, in genere, durante la 2a settimana di malattia, il paziente puoā€™ sviluppare un'insufficienza multiorgano o andare incontro a guarigione, con un tasso di mortalitaā€™ che varia dal 25 al 90%; la guarigione eā€™ lenta e puoā€™ essere complicata da epatite ricorrente, mielite trasversa e orchite ma, una volta guariti, i pazienti sopravvissuti, solitamente, eliminano completamente il virus.

41 di 50 Domande

Secondo il Decreto legislativo n. 81/2008 i lavoratori:














La risposta corretta e' la B
Secondo il Decreto legislativo n. 81/2008, anche noto come ā€œTesto unico sulla sicurezzaā€, i lavoratori sono obbligati ad utilizzare correttamente ed a mantenere in buono stato di efficienza i DPI messi a loro disposizione (risposte A, C, D ed E errate). Nello specifico, si intende per DPI, ovvero  dispositivo di protezione individuale (DPI), qualsiasi attrezzatura destinata ad essere indossata dal lavoratore allo scopo di proteggerlo contro uno o piuā€™ rischi suscettibili di minacciarne la sicurezza o la salute durante il lavoro, noncheā€™ ogni complemento o accessorio destinato a tale scopo; di contro, i DPI devono essere impiegati solo nel caso in cui i rischi non possano essere evitati o sufficientemente ridotti da misure tecniche di prevenzione, da mezzi di protezione collettiva, da misure, metodi o procedimenti di riorganizzazione del lavoro. Infine, eā€™ compito dei lavoratori utilizzare i DPI messi a loro disposizione, conformemente allā€™informazione e alla formazione ricevute, avendone cura e non apportano modifiche di propria iniziativa, condizione che porta ad unā€™alterazione dellā€™ efficacia del DPI stesso e alla possibile sanzione del lavoratore e del datore di lavoro; i lavoratori dovranno, poi, segnalare immediatamente al datore di lavoro o al dirigente o al preposto qualsiasi difetto o inconveniente da essi rilevato nei DPI messi a loro disposizione.

42 di 50 Domande

Nel processo di pianificazione assistenziale l'analisi dei dati e':














La risposta corretta e' la E
Nel processo di pianificazione assistenziale l'analisi dei dati eā€™ un processo di conferma dell'accuratezza dei dati raccolti che ha lo scopo di comparare i dati oggettivi e soggettivi, di assicurare la consistenza degli indizi, ed attuare un duplice controllo sui dati fortemente alterati (risposte A, B, C e D errate). Nello specifico, la pianificazione assistenziale eā€™ un ottimo strumento di comunicazione per lā€™assistenza ai pazienti; gli infermieri aggiornano continuamente il piano mentre eseguono interventi pianificati nei rispettivi turni. Il modello piuā€™ comunemente utilizzato include diagnosi, dati, risultati attesi, interventi e valutazione: la diagnosi si concentra sul miglioramento della salute e sul benessere generale dellā€™assistito e puoā€™ essere ulteriormente collegata a cause scatenanti correlate come situazioni e condizioni problematiche; la raccolta dati, strumento importante capire come sta il paziente, ovvero se si eā€™ in presenza di determinate condizioni come debolezza generalizzata, tachipnea, ritardata guarigione della ferita; i risultati attesi, rappresentano gli obiettivi del piano di assistenza infermieristica realizzato cosiccheā€™ il piano di cura realizzato viene considerato efficace una volta raggiunti i risultati previsti; interventi, ovvero le azioni che aiuteranno a raggiungere i risultati desiderati per il paziente e la valutazione, la quale v determina lā€™efficacia degli interventi attuati e guida lā€™infermiere successivo nella creazione o nellā€™aggiornamento del piano di assistenza infermieristica del paziente per il turno successivo.

43 di 50 Domande

Le "cause pre-renali" di insufficienza renale acuta sono:














La risposta corretta e' la A
Le "cause pre-renali" di insufficienza renale acuta (IRA), ovvero di una rapida riduzione della funzionalitaā€™ renale responsabile dellā€™ aumento dellā€™ azotemia e della creatininemia, di alterazioni elettrolitiche e dell'equilibrio acido-base, sono problemi di vasocostrizione e ipoperfusione che determinano una ridotta pressione di filtrazione (risposte B, C, D ed E errate). In particolare, lā€™insufficienza renale acuta puoā€™ essere distinta in tre sottogruppi: forma prerenale, forma renale, secondaria a danno glomerulare/tubulare, e forma post renale, secondaria ad alterazioni delle vie escretrici. La forma prerenale rappresenta la forma piuā€™ comune di insufficienza renale acuta e puoā€™ conseguire a differenti condizioni capaci di ridurre il flusso ematico renale, come ad esempio insufficiente gittata cardiaca legata a scompenso cardiaco, riduzione del volume di sangue circolante secondario ad emorragie o disidratazione, stenosi,  compressione o riduzione di calibro congenita delle arterie renali; nelle fasi iniziali tale condizione puoā€™ essere reversibile andando a ristabilire la normale perfusione ma puoā€™ diventare irreversibile in caso di danno ischemico e necrosi tubulare acuta.

44 di 50 Domande

Secondo il Decreto legislativo n. 81/2008 il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza e':














La risposta corretta e' la E
Secondo il Decreto legislativo n. 81/2008 il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS), ovvero lā€™esponente incaricato di rappresentare i lavoratori per quanto concerne gli aspetti della salute e della sicurezza durante il lavoro, eā€™ eletto o designato dai lavoratori stessi (risposte A, B, C e D errate). Nello specifico, per le aziende il cui numero di lavoratori sia uguale o inferiore a 15, il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza eā€™ scelto tra i dipendenti stessi mentre nelle aziende in cui si contino piuā€™ di 15 lavoratori, egli eā€™ scelto allā€™interno delle rappresentanze sindacali aziendali; nel caso in cui lā€™azienda non dovesse disporre di tali organismi, anche in questo caso, il rappresentante eā€™ scelto tra i lavoratori tramite votazione. Il D.Lgs. 81/2008 stabilisce, inoltre, che la nomina dei RLS avvenga in unā€™unica giornata per tutta la nazione, in quella che viene celebrata come ā€œla giornata nazionale per la sicurezza e la salute sul lavoroā€.

45 di 50 Domande

Per svolgere un R.C.T. e' necessario scegliere un campione:














La risposta corretta e' la C
Per svolgere un R.C.T., ovvero uno Studio Controllato Randomizzato, eā€™ necessario scegliere un campione randomizzato (risposte A, B, D ed E errate). Nello specifico, uno studio controllato randomizzato (RCT) rappresenta uno studio sperimentale nel quale i membri del campione iniziale sono assegnati in modo randomizzato, cioeā€™ causale, a due diversi gruppi: cioā€™ consente di costituire due gruppi in cui i fattori prognostici, sia noti che non, siano equamente distribuiti, in modo che i due gruppi siano tra loro ā€œidenticiā€ ad eccezione del trattamento sperimentato; in questo modo, qualsiasi effetto rilevato, in un gruppo piuttosto che in un altro (gruppo trattato vs gruppo senza trattamento o di controllo),  potraā€™ essere attribuito al solo trattamento e non a fattori confondenti. Per tale motivo, il tipo di studio RCT eā€™ spesso considerato il gold standard per la sperimentazioni clinica ed eā€™ spesso usato nello studio dell'efficacia di vari tipi di intervento medico e per lā€™ottenimento di informazioni riguardo i possibili effetti avversi.

46 di 50 Domande

Quale tra i seguenti dati raccolti durante l'accertamento infermieristico e' un dato oggettivo?














La risposta corretta e' la A
Rappresenta un dato oggettivo, ovvero corrispondente alla realtaā€™ e non dipendente da fattori individuali, un valore della pressione arteriosa pari a 135/70mmHg rilevato durante lā€™accertamento infermieristico (risposte B, C, D ed E errate). In particolare, lā€™accertamento infermieristico consiste in una raccolta sistematica di dati, oggettivi e soggettivi, ovvero influenzati dalla coscienza del paziente e dellā€™ascoltatore, volti a verificare lo stato di salute e ad identificare problemi reali o potenziali del paziente. In base al momento in cui viene effettuato, lā€™accertamento puoā€™ essere distinto in quattro tipologie: lā€™accertamento iniziale o globale, il quale consente di avere un quadro generale delle condizioni di salute del paziente al momento della presa in carico; lā€™accertamento mirato, che rappresenta parte integrante delle quotidiane cure infermieristiche e si concentra su un aspetto specifico per definire e valutare lā€™insorgenza e/o lā€™evoluzione di uno specifico problema; lā€™accertamento dā€™urgenza o emergenza, eseguito durante lā€™insorgenza di una crisi fisica o psichica di un paziente e necessario per individuare condizioni che possano minacciarne la vita e lā€™accertamento di follow up o di rivalutazione, il quale eā€™ attuato dopo un determinato periodo di tempo per rivalutare un particolare aspetto o problema del paziente, confrontando le condizioni attuali con quelle basali. Infine, per raccogliere ed elaborare i singoli elementi, lā€™attivitaā€™ di accertamento si divide in quattro momenti temporali rappresentati da: raccolta dati, validazione, organizzazione e registrazione.

47 di 50 Domande

Nel programma di Educazione Continua in Medicina quale delle seguenti rappresenta una tipologia di Formazione Residenziale?














La risposta corretta e' la B
Nel programma di Educazione Continua in Medicina (ECM), rappresentano una tipologia di formazione residenziale, ovvero una tipologia di formazione in cui vi sia la contemporanea presenza di uno o piuā€™ docenti e di uno o di un gruppo di alunni, le conferenze (risposte A, C, D ed E errate). Nello specifico, il programma di  educazione continua in medicina, o ECM, eā€™ un programma nazionale di attivitaā€™ formative, attivo in Italia dal 2002, che prevede il mantenimento di un elevato livello di conoscenze relative alla teoria, pratica e comunicazione in campo sanitario attraverso corsi di formazione in presenza o a distanza. Esso prevede l'attribuzione di un determinato numero di crediti formativi, che devono essere obbligatoriamente raggiunti entro lā€™anno, per ogni area specialistica medica e per tutte le professioni sanitarie; ogni operatore sanitario provvederaā€™ alla propria formazione in ambito ECM in completa autonomia, non potendosi il datore di lavoro opporsi alle richieste di aggiornamento, noncheā€™ riconoscendo i giorni d'aggiornamento come giornate lavorative.

48 di 50 Domande

All' emogasanalisi arteriosa i range di normalita' della Pa02 in un soggetto sano corrispondono a:














La risposta corretta e' la D
All' emogasanalisi arteriosa i range di normalitaā€™ della Pa02 in un soggetto sano corrispondono a 80-100 mm Hg (risposte A, B, C ed E errate). In particolare, lā€™emogasanalisi arteriosa eā€™ un esame che permette di ottenere misurazioni precise della pressione parziale dell'ossigeno arterioso (PaO2), che nel soggetto normale eā€™ di 80-100 mmHg, della pressione parziale di diossido di carbonio arteriosa (PaCO2), normalmente di 35-45 mmHg, e del pH arterioso, compreso tra 7.35-7.45, misurati su sangue arterioso prelevato, in genere, dallā€™arteria radiale. L'emogasanalisi eā€™ indispensabile per la diagnosi di insufficienza respiratoria, per valutarne la gravitaā€™ e seguirne il decorso durante la terapia, cosiā€™ come risulta utile nella valutazione dei diversi meccanismi fisiopatologici dell'insufficienza respiratoria.

49 di 50 Domande

La denuncia all'autorita' giudiziaria deve essere redatta:














La risposta corretta e' la A
La denuncia all'autoritaā€™ giudiziaria deve essere redatta, per iscritto e trasmessa senza ritardo, da un Pubblico Ufficiale o da un Incaricato di Pubblico Servizio che nell'esercizio, o a causa delle loro funzioni o del loro servizio, abbiano notizia di un reato perseguibile di ufficio; nel caso piuā€™ persone siano obbligate alla denuncia per il medesimo fatto, esse possono anche redigere e sottoscrivere un unico atto. (risposte B, C, D ed E errate). Nello specifico, sono considerati pubblici ufficiali coloro i quali esercitano una pubblica funzione legislativa, giudiziaria o amministrativa mentre, agli effetti della legge penale, sono incaricati di un pubblico servizio coloro i quali, a qualunque titolo, prestino un pubblico servizio, ovvero unā€™attivitaā€™ disciplinata nelle stesse forme della pubblica funzione, ma caratterizzata dalla mancanza dei poteri tipici di questā€™ultima, e con esclusione, dello svolgimento di semplici mansioni di ordine e della prestazione di opera meramente materiale. Tradizionalmente, il ruolo di pubblico ufficiale, in virtuā€™ dei poteri certificativi che gli competono, viene attribuito al medico il quale li espleta in diverse occasioni (prescrizioni, diagnosi, etc.), mentre lā€™infermiere viene solitamente riconosciuto come un incaricato di pubblico servizio; nonostante cioā€™, non mancano in giurisprudenza casi in cui gli venga riconosciuta la funzione di pubblico ufficiale.

50 di 50 Domande

Il consenso all'atto medico deve essere richiesto al paziente:














La risposta eā€™ la C
Il consenso all'atto medico deve sempre essere richiesto al paziente (risposte A, B, D ed E errate). Nello specifico, il consenso dell'interessato eā€™ il presupposto per la legittimitaā€™ dellā€™attivitaā€™ medica; vige, infatti, il principio per il quale nessuno puoā€™ essere sottoposto a trattamenti medici contro la sua volontaā€™ (art. 32 della Costituzione). In tutti i casi, il consenso deve essere libero, consapevole e informato, ovvero deve essere preceduto da una adeguata informativa riguardo alle caratteristiche, ai rischi e alle finalitaā€™ dellā€™intervento, e puoā€™ essere revocato in qualunque momento. Nel caso in cui il soggetto interessato non sia nelle condizioni di esprimere validamente il consenso, questo deve essere richiesto al soggetto che il paziente ha delegato mentre in caso di paziente minorenne, il consenso va espresso dal soggetto che esercita la responsabilitaā€™ dei genitori.

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