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1 di 50 Domande

Il lavaggio antisettico delle mani e' indicato:














La risposta corretta è la C
Il lavaggio antisettico delle mani è indicato prima di eseguire procedure invasive. Questa pratica è essenziale per la prevenzione delle infezioni legate alle procedure, dato che elimina e uccide i germi patogeni presenti sulle mani dell'operatore sanitario. Le infezioni associate all'assistenza sanitaria (HAIs) rappresentano una preoccupazione significativa nel settore sanitario, contribuendo a un aumento della morbilità, della durata del ricovero e dei costi sanitari. Il lavaggio antisettico mira a ridurre il rischio di trasmissione di microorganismi tra il personale sanitario e i pazienti, specialmente prima di manipolazioni che possano bypassare le normali difese del corpo, come con le procedure invasive. Infatti, il controllo dell'infezione è un pilastro fondamentale per garantire la sicurezza del paziente durante interventi che potrebbero aprire vie di ingresso per agenti patogeni, inclusi interventi chirurgici, iniezioni e l'inserimento di cateteri. L'utilizzo di tecniche di igiene e disinfezione adeguate prima di questo tipo di procedure è quindi cruciale per prevenire infezioni post-procedurali, contribuendo alla salute e al benessere sia dei pazienti che del personale sanitario. La pratica basata sull’evidenza dimostra che una corretta disinfezione delle mani riduce significativamente il tasso di infezioni, evidenziando l'importanza di queste misure preventive nell'ambito delle cure sanitarie.

2 di 50 Domande

Cosa e' importante valutare nel periodo del postpartum in riferimento ai problemi collaborativi?














La risposta corretta è la A
Nel periodo del postpartum è importante valutare le perdite vaginali, l'eliminazione urinaria e la pressione arteriosa. Questi aspetti sono cruciali per monitorare il benessere della madre dopo il parto. Le perdite vaginali sono normalmente presenti dopo il parto, ma devono essere controllate per assicurarsi che non vi siano segni di infezione. L'eliminazione urinaria può indicare come la vescica sta recuperando dopo il travaglio, mentre monitorare la pressione arteriosa aiuta a prevenire condizioni rischiose come la preeclampsia post-partum. Infatti, le problematiche legate al periodo postpartum possono avere diverse manifestazioni e complicanze, rendendo primaria l'attenzione a questi tre aspetti per il monitoraggio della salute della madre nell'immediato periodo successivo alla nascita del bambino. Gestire attentamente queste valutazioni contribuisce a prevenire eventuali condizioni critiche, assicurando al contempo una ripresa più confortevole e sicura per la madre.

3 di 50 Domande

L’emorragia arteriosa si distingue da quella venosa primariamente per:














La risposta corretta è la C
L'emorragia arteriosa si distingue primariamente da quella venosa per il suo getto intermittente e rosso vivo, mentre la venosa è costante e di colore più scuro. Questa differenza è cruciale in ambito medico per identificare la fonte del sanguinamento e intervenire correttamente. Questa distinzione si basa sulle caratteristiche fisiche del flusso sanguigno in questi due tipi di vasi. Le arterie, essendo i vasi che portano il sangue ricco di ossigeno dal cuore verso il resto del corpo, presentano un flusso a getto, più pulsatile a causa della pressione esercitata dal cuore durante la sistole. Di conseguenza, un'emorragia arteriosa mostra un sanguinamento a spruzzi, intermittente e di colore rosso brillante, segno della ricchezza di ossigeno. Al contrario, le vene raccolgono il sangue povero di ossigeno dai tessuti per riportarlo al cuore. La pressione in queste è significativamente più bassa rispetto alle arterie, e il loro flusso è più costante e uniforme. Perciò, in caso di lesione a una vena, l'emorragia risultante tende ad essere più continua e di colore rosso scuro, indicativo del minor contenuto di ossigeno. Comprendere tali differenze è essenziale non solo per fornire il primo soccorso correttamente ma anche per valutazioni diagnostiche più approfondite, permettendo ai professionisti sanitari di porsi rapidamente verso le migliori opzioni di trattamento.

4 di 50 Domande

Per una corretta compilazione del registro di carico/scarico delle sostanze stupefacenti e psicotrope, e' consentito l'utilizzo di:














La risposta corretta è la C
Per una corretta compilazione del registro di carico/scarico delle sostanze stupefacenti e psicotrope, è consentito l'utilizzo di penna indelebile, e in caso di errore, si deve barrare l'errore con la stessa penna, in modo tale da permettere la lettura della scritta sottostante, e controfirmare al fianco della correzione. Questo metodo è raccomandato perché mantiene un'alta integrità e tracciabilità delle registrazioni, componente essenziale nel controllo delle sostanze controllate. La gestione corretta di questi registri è fondamentale per evitare abusi o dispersioni di sostanze potenzialmente dannose. Un registro ben tenuto riflette la precisione e la trasparenza nella gestione delle sostanze stupefacenti e psicotrope, assicurando che ogni movimento sia documentato correttamente, permettendo così un efficace monitoraggio e controllo da parte delle autorità competenti e garantendo la conformità alle normative vigenti.

5 di 50 Domande

Indicare il riferimento normativo al quale si riferisce la seguente affermazione: ".. ... l'infermiere rispetta la consapevole ed esplicita volonta' della persona di non essere informata, purche' la mancata informazione non sia di pericolo per se' o per altri ..."














La risposta corretta è la B
La corretta affermazione riguarda il "Codice deontologico", secondo cui l'infermiere rispetta la consapevole ed esplicita volontà della persona di non essere informata, purché la mancata informazione non sia di pericolo per sé o per altri. Questo principio si fonda sul rispetto della volontà del paziente, ponendo al centro del processo assistenziale la persona assistita, rispecchiando un fondamentale aspetto etico della professione infermieristica che enfatizza l'autonomia del paziente. Il Codice deontologico degli infermieri stabilisce che ogni intervento di cura e assistenza deve essere preceduto dal consenso informato del paziente, eccetto in quelle situazioni dove l'omissione di informazioni è necessaria per evitare danni maggiori al paziente stesso o a terzi. In pratica, il Codice pone l'accento sulla necessità di un approccio basato sul rispetto dei diritti e sulle esigenze individuali, promuovendo una relazione basata sulla fiducia tra infermiere e paziente. Questo principio etico e professionale è cruciale per la pratica infermieristica, assicurando che l'assistenza sia non solo tecnicamente competente ma anche umanamente sensibile e rispettosa dei diritti individuali.

6 di 50 Domande

Per sterilizzazione si intende:














La risposta corretta è la C
La sterilizzazione è definita come un processo volto all'uccisione di tutti gli organismi viventi, inclusi microrganismi patogeni, saprofiti, miceti, spore e virus. La risposta corretta è importante perché sottolinea l'obiettivo di eliminare qualsiasi forma di vita microbica, garantendo così la sicurezza e la sterilità in ambienti medici e laboratoriali. La sterilizzazione può essere raggiunta attraverso vari metodi, come il calore, la radiazione e i prodotti chimici. Questi processi sono essenziali per prevenire l'infezione e la trasmissione di malattie in ambienti sensibili. La definizione di sterilizzazione accentua la necessità di distruggere anche le forme più resistenti di organismi, come le spore, che possono sopravvivere a trattamenti meno intensivi e causare infezioni. Questa completa eliminazione di microbi è cruciale in contesti dove la contaminazione può avere conseguenze gravi, ad esempio negli ospedali, nei laboratori di ricerca e nell'industria alimentare, per assicurare la sicurezza e prevenire la diffusione di malattie. La sterilità è, quindi, un requisito indispensabile per molti processi in ambito sanitario e biotecnologico, rappresentando una misura di sicurezza fondamentale per proteggere la salute umana.

7 di 50 Domande

Ad un paziente sottoposto a Radioterapia l'infermiere consiglia di:














La risposta corretta è la B
La corretta raccomandazione a un paziente sottoposto a Radioterapia è di evitare saponi, lozioni, profumi e indumenti irritanti. Questo consiglio è importante perché durante la radioterapia, la cute può diventare molto sensibile. Gli agenti topici e i tessuti che irritano possono aggravare ulteriormente la condizione della pelle, che può essere già stressata dalla terapia. Infatti, la radiodermatite, una reazione cutanea comune alla radioterapia, può variare da lieve rossore e secchezza (similmente a una scottatura solare) fino a forme più gravi con desquamazione e ulcerazione. I prodotti irritanti possono aumentare il rischio di una reazione più severa e prolungare il periodo di recupero. È essenziale quindi selezionare attentamente i prodotti per la cura della pelle, optando per quelli specificatamente formulati per pelli sensibili o raccomandati dal team oncologico. Indossare indumenti morbidi, larghi e realizzati in tessuti naturali può anche aiutare a ridurre il disagio. La prudenza nell'uso di saponi e lozioni rientra in un approccio generale di riduzione dell'impatto irritativo sulla pelle trattata con radioterapia, centrato sulla prevenzione delle complicazioni e sull'ottimizzazione della tollerabilità del trattamento.

8 di 50 Domande

Il modello assistenziale caratterizzato da un' organizzazione del lavoro in serie per linee di attivita' prende il nome di:














La risposta corretta è la C
Il modello assistenziale definito dall'organizzazione del lavoro in serie per linee di attività è conosciuto come Modello tecnico o per compiti. Questo modello si concentra principalmente sulla suddivisione delle cure tra vari operatori sanitari, ognuno dei quali è responsabile di specifici compiti. Questo approccio è mirato all'efficienza e all'efficacia nell'erogazione delle cure, focalizzandosi sul completamento dei compiti piuttosto che sulla centralità del paziente. Questa strutturazione permette di massimizzare la produttività attraverso la specializzazione dei ruoli, ma può portare a una minore personalizzazione delle cure. Nell'ambito della sanità, un tale modello può essere efficace per gestire grandi volumi di pazienti, poiché permette di organizzare il lavoro in maniera chiara e razionale, riducendo al minimo i tempi di attesa per specifiche prestazioni. Tuttavia, può anche comportare una visione frammentata della cura, con una possibile minor attenzione alle esigenze complessive del paziente. Questo modello evidenzia l'importanza di un equilibrio tra efficienza operativa e cura centrata sul paziente.

9 di 50 Domande

In caso di reazione avversa durante una trasfusione di globuli rossi (il paziente manifesta brividi, cefalea, dolori, sensazione di calore) e' immediatamente necessario:














La risposta corretta è la E
In caso di reazione avversa durante una trasfusione di globuli rossi, dove il paziente manifesta brividi, cefalea, dolori, sensazione di calore, è immediatamente necessario sospendere la trasfusione, mantenere la vena pervia con soluzione fisiologica e chiamare il medico. La gestione iniziale di una evidente reazione trasfusionale richiede la sospensione immediata della trasfusione per prevenire ulteriori danni. Mantenere aperto l'accesso venoso con soluzione fisiologica sterile permette un rapido accesso vascolare per eventuali trattamenti emergenti senza peggiorare la situazione con l’aggiunta di ulteriori componenti ematici che potrebbero intensificare la reazione. È fondamentale chiamare il medico perché può valutare la gravità della situazione, decidere sui passi successivi del trattamento e investigare le cause della reazione per evitare complicazioni ulteriori. Questi sintomi possono rientrare in una varietà di reazioni trasfusionali, cui la gestione prevede l’interruzione della trasfusione e il mantenimento della pervietà venosa, riconoscendo tali eventi come potenzialmente seri e richiedenti un'attenzione immediata per la sicurezza del paziente.

10 di 50 Domande

Devi preparare un' infusione di Dopamina. La formula farmaceutica che hai a disposizione e': 200 mg/5 ml. Nella tua unita' operativa 200 mg di tale farmaco vengono diluiti fino a 50 ml con soluzione fisiologica. Quanti microgrammi sono presenti in ogni millilitro della soluzione finale?














La risposta corretta è la B
La preparazione di un'infusione di Dopamina a partire da una formula farmaceutica di 200 mg in 5 ml, che viene poi diluita a 50 ml, porta a una concentrazione di 4000 microgrammi per millilitro nella soluzione finale. Questo risultato si ottiene considerando la conversione di base nella diluizione: ogni 200 mg (200.000 microgrammi) di farmaco in 50 ml di soluzione implica una concentrazione di 4000 microgrammi per millilitro (200.000 mcg / 50 ml = 4000 mcg/ml). La Dopamina agisce su vari recettori nel corpo, offrendo effetti diversificati a seconda della dose. In neurologia e terapie intensive, è spesso utilizzata per le sue proprietà vasopressorie e cardiostimolanti. A dosi basse può favorire la vasodilatazione nelle renal and mesenteric vasculature attraverso l'attivazione dei dopaminergici recettori DA1 e DA2, mentre dosi più alte hanno effetti inotropici positivi aumentando la contrattilità cardiaca (attraverso l'agonismo β1-adrenergico) e vasocostrittori (mediati dai recettori α-adrenergici). La corretta preparazione e diluizione della Dopamina sono quindi cruciali per ottimizzare l'effetto terapeutico desiderato e mitigare i rischi associati a sovradosaggio o somministrazione inadeguata.

11 di 50 Domande

Ti trovi al domicilio di un paziente preso in carico dall'assistenza domiciliare e devi infondere una fleboclisi di 500 ml alla velocita' di 90 ml/ora. Non hai una pompa infusionale ma possiedi un deflussore con tali caratteristiche: 10gtt=1ml. A quante gtt/min regoli il deflussore:














La risposta corretta è la B
Per infondere 500 ml alla velocità di 90 ml/ora senza pompa infusionale, si regola il deflussore a 15 gtt/min. Questo calcolo si basa sulla conversione: 1ml=10 gtt. Per ottenere la velocità in gocce al minuto, si moltiplica 90 ml (l'obiettivo orario) per 10 (il rapporto di conversione) e si divide per 60 (i minuti in un'ora), ottenendo 15 gtt/min. Questo assicura l'infusione corretta nel tempo previsto.

12 di 50 Domande

Il Mansionario dell'Infermiere (DPR. 225/74) viene abolito:














La risposta corretta è la A
Il Mansionario dell'Infermiere (DPR. 225/74) viene abolito con l'emanazione della Legge 26 febbraio 1999, n. 42. Questa modifica legislativa segna un momento significativo per la professione infermieristica in Italia. Prima della Legge n. 42/1999, le mansioni dell'infermiere erano determinate rigidamente, limitando la professionalità e l'autonomia degli infermieri. Con l'approvazione di questa legge, si riconosce ufficialmente l'evoluzione professionale dell'infermiere, introducendo una maggiore flessibilità nelle funzioni e promuovendo l'autonomia professionale. Questa legge ha dato agli infermieri la possibilità di operare con maggior responsabilità all'interno delle strutture sanitarie, riconoscendo ufficialmente il loro ruolo cruciale nel sistema sanitario nazionale. La necessità di tale cambiamento derivava dall'evoluzione stessa della medicina e della società, che richiedeva figure professionali sanitarie capaci di adeguarsi ai nuovi bisogni di salute della popolazione e di lavorare in maniera più autonoma, pur sempre in un contesto di lavoro di squadra multidisciplinare. In sintesi, l'abrogazione del vecchio mansionario e l'introduzione di nuovi riferimenti normativi hanno rappresentato un importante passo verso la modernizzazione della professione infermieristica, stimolando l'aggiornamento delle competenze e promuovendo un approccio più autonomo e responsabile nell'assistenza infermieristica. Questa evoluzione legislativa ha facilitato la transizione verso un modello di cura più centrato sul paziente, valorizzando il contributo specifico dell'infermiere all'interno del team di cura.

13 di 50 Domande

Quale delle seguenti norme individua la figura e il profilo professionale dell'Operatore Socio-Sanitario?














La risposta corretta è la B
La Conferenza Stato-Regioni del 22 febbraio 2001 regola la figura e il profilo dell'Operatore Socio-Sanitario (OSS). Questa norma identifica specificamente agli aspetti formativi e alle competenze che un OSS deve possedere per operare efficacemente nel suo ambito. L'OSS è un professionista essenziale nell'ambito dell'assistenza socio-sanitaria; è preparato per offrire assistenza di base e contribuire al benessere fisico e psicologico dei pazienti. La formazione mira a sviluppare competenze tecnico-assistenziali, relazionali e di supporto all'autonomia della persona, in vari contesti come ospedali, case di riposo, o nell'assistenza domiciliare. L'OSS lavora in team con altri professionisti della salute per fornire cure integrate, supportando l'individuo in tutte le esigenze di vita quotidiana. La norma del 2001 delineando il percorso formativo, contribuisce a garantire un alto livello di professionalità e uniformità nel trattamento dei pazienti, assicurando che ogni operatore possegga le conoscenze e le abilità necessarie per affrontare con competenza le diverse situazioni che si possono presentare nel contesto socio-sanitario.

14 di 50 Domande

L'OSS in base alla normativa vigente puo' operare:














La risposta corretta è la D
La normativa vigente stabilisce che l'Operatore Socio-Sanitario (OSS) può operare sia nel settore sanitario sia in quello sociale, senza limitazioni esclusive ai soli settori riabilitativo, sanitario o sociale. Quindi, la risposta corretta è "D) Nessuna delle altre alternative proposte è corretta", dato che l'OSS ha una formazione che gli permette di lavorare in entrambi i contesti, assistendo e supportando le persone bisognose su vari aspetti della loro vita quotidiana. La professione dell'OSS è delineata per essere versatile, adattandosi a diverse aree di intervento che includono l'assistenza diretta alla persona in ambienti diversi, come ospedali, residenze per anziani, strutture di riabilitazione, e servizi domiciliari, integrando quindi competenze sia sociali che sanitarie. L'obiettivo principale è quello di promuovere il benessere fisico, psicologico e sociale dell'assistito, facilitando le attività della vita quotidiana che non sono più eseguibili autonomamente a causa di malattia, disabilità o età avanzata. In sintesi, l'OSS è un profilo professionale complesso che agisce all'intersezione dei settori sanitario e sociale, fornendo cura e supporto in modo integrato e centrato sulla persona, che richiede un'approfazione di formazione e pratica caratterizzate da una vasta gamma di competenze.

15 di 50 Domande

Un infermiere assiste un paziente ricoverato per scompenso cardiaco destro. Quale segno si evidenzia a supporto della diagnosi?














La risposta corretta è la B
Il segno che si evidenzia a supporto della diagnosi per un paziente ricoverato per scompenso cardiaco destro è la distensione delle vene giugulari. Questo sintomo è diretta conseguenza dell'aumento della pressione venosa sistemica provocata dal malfunzionamento del cuore destro. Nello scompenso cardiaco destro, il cuore non pompa il sangue verso i polmoni come dovrebbe, causando un ristagno di sangue e un aumento della pressione nelle vene sistemiche, inclusa l'area del collo dove si trovano le vene giugulari. Questo fenomeno porta alla loro visibile distensione. La patologia è caratterizzata dalla difficoltà del ventricolo destro a pompare il sangue efficacemente verso i polmoni, generando un accumulo di liquidi nei tessuti e negli organi periferici, specialmente nelle gambe (edemi) e nell'addome (ascite). Sintomi comuni includono affaticamento, debolezza, gonfiore agli arti inferiori, ingrossamento del fegato e, appunto, distensione delle vene giugulari, sintomo peculiare dell'insufficienza del cuore destro che riflette l'incremento della pressione nelle vene.

16 di 50 Domande

Un paziente arriva in pronto soccorso con dolore toracico severo. Quale segno o parametro ci suggerisce cautela nell'utilizzo dei nitrati?














La risposta corretta è la B
Un paziente che arriva in pronto soccorso con dolore toracico severo dovrebbe essere trattato con cautela nell'uso dei nitrati se presenta una pressione arteriosa di 90/60 mmHg. I nitrati sono maggiormente conosciuti per il loro effetto vasodilatatore, il che significa che aiutano ad allargare (o dilatare) le vene e le arterie nel corpo. Questo processo può ridurre significativamente il carico di lavoro sul cuore e migliorare il flusso di sangue verso il muscolo cardiaco. Tuttavia, quando un paziente ha una pressione arteriosa già bassa, l'introduzione di nitrati può portare a ulteriori riduzioni della pressione sanguigna, rientrando in una condizione chiamata ipotensione. L'ipotensione risulta particolarmente rischiosa poiché può limitare seriamente la capacità del cuore di pompare sangue efficacemente attraverso il corpo, causando incertezza nella distribuzione dell'ossigeno e dei nutrienti vitali agli organi. In casi estremi, ciò può condurre a sintomi come vertigini, debolezza, svenimenti e in situazioni gravi, può precipitare in uno shock cardiogeno dove il cuore non è in grado di pompare il sangue a sufficienza per soddisfare le esigenze del corpo. Perciò, la presenza di una bassa pressione arteriosa richiede un approccio di cura delicato e monitorato nel somministrare trattamenti che possano ulteriormente abbassare la pressione sanguigna, incluso l'uso di nitrati.

17 di 50 Domande

Un paziente e' ricoverato in chirurgia da 2 giorni con un trauma toracico destro che ha causato la frattura di 4 coste. Ha in sede un drenaggio toracico destro (tipo Pleurevac). Durante l'attivita' di monitoraggio osservi che c'e' la costante presenza di bolle d'aria nella valvola ad acqua. Si tratta di una situazione:














La risposta corretta è la A
Il paziente con trauma toracico destro e frattura di 4 coste, ricoverato in chirurgia da 2 giorni e con un drenaggio toracico tipo Pleurevac, presentando la costante presenza di bolle d'aria nella valvola ad acqua indica che vi è il drenaggio di aria dalla cavità pleurica. Questa situazione si verifica quando l'aria presente nella cavità pleurica viene evacuata efficacemente dal drenaggio toracico. Un meccanismo che spiega questo fenomeno può essere associato a un pneumotorace o a una lesione che permette all'aria di entrare nello spazio pleurico ma impedisce la sua uscita naturale, richiedendo quindi l'utilizzo di un sistema di drenaggio per la rimozione dell'aria. Il funzionamento del drenaggio toracico è essenziale per il mantenimento della funzione polmonare e per la prevenzione di complicanze associate alla presenza di aria o fluido nella cavità pleurica, come nel caso di pneumotorace o emotorace. La presenza di bolle nella valvola ad acqua del sistema Pleurevac indica che il dispositivo sta svolgendo correttamente la sua funzione di rimuovere l'aria, permettendo la riepansione polmonare e contribuendo alla guarigione del paziente. Gestire correttamente un drenaggio toracico e monitorare gli indicatori di funzionalità, come la presenza di bolle nella sezione della valvola ad acqua, è fondamentale per assicurare che il trattamento proceda nella direzione giusta e per intervenire tempestivamente in caso di anomalie.

18 di 50 Domande

Stai predisponendo la documentazione di un paziente poiche' il giorno dopo e' atteso in sala operatoria e ti prepari a svolgere la profilassi antibiotica pre-operatoria. Tuttavia ti accorgi che lo spazio dedicato a registrare eventuali allergie non e' stato compilato. Ti rechi dal paziente il quale riferisce di aver gia' avuto dei problemi di salute in seguito ad una terapia antibiotica. Come viene classificato nei programmi di gestione del rischio clinico l'esempio sopra riportato.














La risposta corretta è la A
Nel caso citato, l'incidente viene classificato come un near-miss. Ciò avviene quando si identifica un potenziale problema prima che questo provochi danni, come nell'esempio della compilazione mancante delle allergie del paziente prima della profilassi antibiotica. Il near-miss è un'occasione preziosa per apprendere dagli errori senza che questi abbiano portato a conseguenze negative per il paziente. Nella gestione del rischio clinico, questi eventi sono utilizzati per migliorare i sistemi e le procedure al fine di prevenire incidenti futuri. Il concetto di near-miss è collegato alla ricerca costante della sicurezza in ambiente sanitario, dove la prevenzione e l'identificazione proattiva dei rischi giocano un ruolo cruciale nella tutela della salute dei pazienti. Riconoscere un near-miss permette di analizzare e correggere le dèfaillances nei processi prima che possano materializzarsi in eventi dannosi. Questo ciclo di feedback può contribuire significativamente alla riduzione degli eventi avversi, promovendo un clima di attenzione costante verso la sicurezza all'interno delle istituzioni sanitarie. La gestione di questi eventi, quindi, non si concentra sulla colpevolizzazione degli individui, ma sull'apprendimento collettivo e sul miglioramento continuo delle pratiche cliniche.

19 di 50 Domande

Qual e' la PRIMA COSA da valutare quando si scorge una persona distesa a terra?














La risposta corretta è la B
La prima cosa da valutare quando si scorge una persona distesa a terra è la risposta alla chiamata o allo stimolo doloroso. Questo approccio iniziale è cruciale perché fornisce un'immediata valutazione dello stato di coscienza e delle funzioni cerebrali di base dell'individuo. In caso di assenza di risposta, è indice che la persona potrebbe essere in uno stato di incoscienza profonda, richiedendo un'ulteriore valutazione e, possibilmente, assistenza medica urgente. La valutazione della risposta alla chiamata o allo stimolo doloroso è basata sulla comprensione che il mantenimento della coscienza e la risposta agli stimoli esterni sono funzioni supportate da strutture cerebrali integre e operanti. Uno stato di non risposta può indicare una varietà di condizioni mediche gravi, da traumi a disturbi metabolici, e rappresenta quindi un primo filtro essenziale nella gerarchia delle valutazioni di emergenza. Se individuata precocemente, l'assistenza appropriata può essere fornita per affrontare la condizione sottostante, evidenziando l'importanza di questo primo passo nella gestione dell'emergenza. La risposta precisa alle condizioni di emergenza dell'individuo può salvare vite, fornendo un'indicazione chiara sulla gravità della situazione e sull'immediata necessità di supporto medico o ulteriori valutazioni.

20 di 50 Domande

Quale tra quelli indicati NON E' un evento sentinella secondo la lista fornita dal Ministero della Salute:














La risposta corretta è la D
La risposta corretta alla domanda è D) Sono tutti eventi sentinella. Questa affermazione è veritiera poiché gli eventi sentinella sono incidenti critici non previsti che avvengono in ambito sanitario, i quali possono comportare la morte o un grave danno per il paziente. Tra questi si includono errori chirurgici, come lasciare strumentazione all'interno del corpo del paziente, interventi sulla parte sbagliata del corpo e anche atti di violenza nei confronti degli operatori sanitari. Questi eventi rappresentano importanti indicatori di qualità e sicurezza delle cure prestate e la loro registrazione è fondamentale per la prevenzione e l'implementazione di strategie volte a migliorare la sicurezza del paziente. La categorizzazione di tali eventi come "sentinella" sottolinea la loro gravità e la necessità di un'attenzione prioritaria da parte delle istituzioni sanitarie per prevenirne la ricorrenza.

21 di 50 Domande

Il GCS (Glasgow Coma Score) esamina ...














La risposta corretta è la E
Il GCS, ovvero il Glasgow Coma Score, esamina l'apertura occhi, la risposta verbale e la risposta motoria. Questo sistema di punteggio viene utilizzato per valutare il livello di coscienza in pazienti affetti da lesioni cerebrali acute, misurando tre aspetti fondamentali dei loro riflessi e reazioni. Il GCS offre un modo per quantificare la gravità di una lesione cerebrale attraverso il monitoraggio di alcune funzioni neurologiche essenziali. Apertura occhi valuta la capacità del paziente di aprire gli occhi spontaneamente o in risposta a stimoli esterni; risposta verbale misura la coerenza e l'appropriatezza delle risposte verbali del paziente, valutandone la confusione, l'orientamento e la possibilità di comunicare efficacemente; risposta motoria verifica la capacità di muovere le estremità in risposta a comando o stimoli dolorifici, indicando il livello di controllo e coordinazione motoria. Attraverso questi tre criteri, il GCS fornisce un indicatore affidabile e standardizzato del livello di coscienza di un individuo, facilitando la diagnosi, il monitoraggio e la decisione delle necessità terapeutiche nelle situazioni di emergenza e terapia intensiva. La sua universalità e facilità di applicazione rendono il GCS uno strumento indispensabile nella gestione delle emergenze neurologiche.

22 di 50 Domande

Qual e' la definizione di near miss nell' ambito del sistema qualita'?














La risposta corretta è la C
La definizione di near miss nell'ambito del sistema qualità è un errore che ha la potenzialità di causare un evento avverso che non si verifica per caso fortuito o perché intercettato o perché non ha conseguenze avverse per il paziente. Questo concetto è cruciale nella gestione della qualità e della sicurezza dei pazienti, mirando alla prevenzione degli errori prima che diventino dannosi. Il near miss rappresenta, quindi, un'opportunità per apprendere dagli errori potenziali e implementare modifiche che migliorino la sicurezza. La sua rilevanza deriva dalla possibilità di analizzare gli errori mancati senza le complicazioni di un danno effettivo al paziente, consentendo un approccio più aperto e meno penalizzante alla gestione degli stessi. Essenzialmente, si tratta di riconoscere e correggere gli errori prima che possano causare un danno, enfatizzando l'importanza di un ambiente che promuova la segnalazione e la correzione proattiva di situazioni potenzialmente pericolose, al fine di migliorare continuamente la sicurezza e la qualità delle cure erogate.

23 di 50 Domande

Indica quale dei seguenti comportamenti e' opportuno seguire per evitare errori nella fase di somministrazione, sulla base delle raccomandazioni del Ministero della Salute:














La risposta corretta è la D
Per evitare errori nella fase di somministrazione dei farmaci, è opportuno leggere attentamente il dosaggio, la concentrazione, la via di somministrazione, la scadenza, l'etichetta del farmaco, eventualmente la velocità della pompa di infusione e controllare le linee di raccordo. Questa pratica è essenziale per la sicurezza del paziente. Un'inappropriata somministrazione di farmaci può portare a eventi avversi significativi. Una cura minuziosa nella verifica delle informazioni evita errori comuni come dosi errate o l'uso di un farmaco scaduto, riducendo il rischio di complicazioni. La corretta somministrazione dei farmaci è un passaggio cruciale nella cura del paziente e nella pratica clinica. Un attento controllo prima della somministrazione può identificare e prevenire errori che potrebbero comportare la somministrazione di un dosaggio non corretto, un'errata via di somministrazione, o l'uso di un farmaco non adeguato alle condizioni cliniche del paziente. Questo controllo riduce il rischio di conseguenze potenzialmente dannose per i pazienti e contribuisce a migliorare l'esito del trattamento, evidenziando l'importanza di procedure chiare e dettagliate nella gestione della somministrazione dei farmaci. La corretta pratica implica sempre un'attenta verifica, che serve a identificare anticipate i potenziali errori. Questi principi rientrano nel più ampio contesto della gestione del rischio clinico, focalizzandosi sulla prevenzione degli errori e sulla sicurezza dei pazienti.

24 di 50 Domande

Una frattura dell'XI costola sinistra puo' determinare:














La risposta corretta è la B
Una frattura dell'XI costola sinistra può determinare una rottura di milza. Questo accade perché la milza si trova nell'addome superiore sinistro, proprio sotto le costole, rendendola vulnerabile agli impatti in questa area. In caso di frattura delle costole inferiori sul lato sinistro, specialmente la decima, undicesima o dodicesima, c'è un rischio significativo che la forza dell'impatto possa trasferirsi alla milza, causando la sua rottura. La milza è un organo che contiene molti vasi sanguigni ed è coinvolta nella filtrazione del sangue e nella risposta immunitaria. Una sua rottura può portare a emorragie interne gravi e richiede attenzione medica immediata. Questa condizione si manifesta spesso con dolore acuto nell'area, a volte irradiato alla scapola sinistra, e può essere accompagnata da segni di shock ipovolemico a causa della perdita di sangue. Questi incidenti richiedono diagnosi rapide, spesso attraverso l'uso di imaging come l'ecografia o la TC, per confermare l'entità del danno e pianificare il trattamento adeguato, che può variare da monitoraggio e trattamento conservativo fino a interventi chirurgici in casi di rottura severa.

25 di 50 Domande

Tra le seguenti aritmie cardiache, qual e' sicuramente mortale se non trattata tempestivamente?














La risposta corretta è la E
La domanda indaga sulla natura delle aritmie cardiache con una domanda mirata a sapere quale tra le opzioni elencate è sicuramente mortale se non trattata tempestivamente. La risposta corretta afferma che nessuna delle altre alternative proposte è corretta, implicando che le condizioni elencate (flutter atriale, blocco atrio-ventricolare, fibrillazione atriale) non sono necessariamente mortali se non trattate tempestivamente, a differenza di altre condizioni come, ad esempio, la fibrillazione ventricolare. Al cuore delle aritmie cardiache c'è un'alterazione del ritmo cardiaco, che può spaziare da irregolarità lievi e gestibili a condizioni severe e potenzialmente pericolose per la vita. La fibrillazione atriale è un esempio comune di aritmia che, sebbene richieda attenzione e gestione, non è immediatamente mortale nella maggior parte dei casi se non trattata tempestivamente. Invece, guadagna importanza un'attenta valutazione dei sintomi e delle condizioni sottostanti del paziente. Le aritmie come la fibrillazione atriale possono portare a complicazioni come la formazione di coaguli e ictus, ma vi sono strategie di gestione che includono la regolazione del ritmo cardiaco e la prevenzione della formazione di coaguli. Il flutter atriale e il blocco atrioventricolare rappresentano anch'essi forme di aritmia. Il flutter atriale si caratterizza per contrazioni molto rapide dell'atrio cardiaco, mentre il blocco atrioventricolare indica un rallentamento o interruzione del segnale elettrico tra le camere superiori (atri) e quelle inferiori (ventricoli) del cuore. Anche in questi casi, la mortalità non è immediata ma richiede intervento per impedire peggioramenti. In sintesi, la chiave per la gestione delle aritmie risiede nella valutazione individualizzata del rischio e nella terapia mirata a controllare o correggere l'anomalia del ritmo cardiaco, nonché nella prevenzione delle complicanze.

26 di 50 Domande

Per ematemesi si intende...














La risposta corretta è la D
L'ematemesi si riferisce al vomito misto a sangue a causa di un'emorragia dell'apparato gastrointestinale. Questa definizione prende in considerazione ogni possibile fonte di sanguinamento lungo il tratto gastrointestinale che possa poi essere espulsa attraverso il vomito. Le cause possono essere diverse, tra cui ulcere gastriche o duodenali, erosioni della mucosa, varici esofagee, o altre patologie che comportano la rottura di vasi sanguigni nell'apparato gastrointestinale. L'ematemesi è un segno importante che richiede immediata attenzione medica per identificare e trattare l'origine dell'emorragia, evitando conseguenze potenzialmente gravi come l'anemia o la shock emorragico. La presenza di sangue nel vomito può variare in colore e consistenza a seconda della fonte e della durata dell'emorragia, spaziando da sangue fresco e rosso vivo a una consistenza più scura e simile al caffè macinato, indice di un contatto più prolungato del sangue con i succhi gastrici. La gestione dell'ematemesi prevede interventi per stabilizzare il paziente, diagnosi dell'origine dell'emorragia tramite endoscopia o altre indagini e, successivamente, trattamento della causa sottostante per prevenire recidive.

27 di 50 Domande

Che tipo di precauzioni vanno adottate per un soggetto HIV positivo?














La risposta corretta è la A
Per un soggetto HIV positivo, vanno adottate le precauzioni standard. Questo si basa sulle linee guida di controllo delle infezioni, che raccomandano l'uso di guanti, mascherine, occhiali protettivi e grembiuli da parte del personale sanitario quando c'è un rischio di esposizione a sangue o altri fluidi corporei, indipendentemente dallo stato sierologico del paziente. Le precauzioni standard sono mirate a prevenire la trasmissione di patogeni tramite il contatto con sangue e fluidi corporei, e sono raccomandate per la cura di tutti i pazienti in ambiente sanitario. L'HIV è un virus che si trasmette principalmente attraverso il sangue, rapporti sessuali, dalla madre al bambino durante la gravidanza, il parto, o l'allattamento. Può causare l'AIDS, indebolendo gravemente il sistema immunitario. Di conseguenza, i trattamenti sono orientati a rallentare il progresso della malattia, migliorare la qualità di vita, e ridurre il rischio di trasmissione. Sebbene non ci sia una cura, i progressi nella terapia antiretrovirale hanno significativamente migliorato l'aspettativa di vita e la salute dei soggetti HIV positivi. Le precauzioni standard sono quindi cruciali nella gestione e cura di questi soggetti per proteggere sia i pazienti che il personale sanitario dalle possibili infezioni.

28 di 50 Domande

La cicatrice di forma irregolare in rilievo marcato che cresce oltre il limite della ferita si definisce...














La risposta corretta è la D
La cicatrice di forma irregolare in rilievo marcato che cresce oltre il limite della ferita si definisce cheloide. I cheloidi sono una forma di cicatrizzazione eccessiva, dove il tessuto cicatriziale cresce oltre i confini originali della ferita e forma una massa rilevata di tessuto fibroso. A differenza delle cicatrici ipertrofiche, i cheloidi possono espandersi molto oltre il sito di lesione iniziale e non regrediscono nel tempo. Sono più spessi e possono comparire dopo infortuni alla pelle come tagli, abrasioni, interventi chirurgici, vaccinazioni e anche in assenza di lesioni evidenti. I cheloidi possono provocare disagio come prurito o dolore, oltre a problemi cosmetici. La loro tendenza alla formazione può essere influenzata da fattori genetici, e sono più comuni in individui con pelle scura. Il trattamento dei cheloidi può essere difficile e include opzioni come iniezioni di corticosteroidi, terapia laser, chirurgia, e radioterapia, mirati a ridurre la dimensione della cicatrice e migliorare l'aspetto estetico, anche se spesso presentano una tendenza alla recidiva.

29 di 50 Domande

La distruzione o inattivazione di microrganismi patogeni (ad eccezione delle spore), fino a livelli di sicurezza su materiali / superfici precedentemente detersi si definisce ...














La risposta corretta è la D
La distruzione o inattivazione di microrganismi patogeni (ad eccezione delle spore), fino a raggiungere livelli di sicurezza su materiali / superfici precedentemente detersi, si definisce disinfezione. Questo processo prevede l'uso di prodotti chimici, calore o radiazioni per ridurre la presenza di microrganismi patogeni a livelli sicuri, senza necessariamente eliminare tutte le forme di vita microbica, come le spore batteriche, cosa che invece si cerca di ottenere con la sterilizzazione. La disinfezione è efficace nel ridurre la carica microbica a livelli considerati sicuri, contribuendo a prevenire la diffusione di infezioni e a mantenere ambienti igienicamente sicuri. Le procedure di disinfezione si distinguono per l'obiettivo meno radicale rispetto alla sterilizzazione, la quale mira all'eliminazione di tutti i microrganismi, comprese le spore. La disinfezione è ampiamente utilizzata in ambienti ospedalieri, laboratori, uffici e anche nella vita quotidiana, su superfici che non necessitano di una sterilità assoluta ma dove è comunque importante ridurre il rischio di trasmissione di malattie. Questo processo si basa sulla capacità dei disinfettanti di inattivare i microrganismi patogeni, rendendoli incapaci di riprodursi o causare infezioni. La scelta del disinfettante e del metodo di disinfezione dipende dal tipo di superficie da trattare e dalla natura dei microrganismi presenti.

30 di 50 Domande

Durante la tecnica di iniezione intradermica devi inserire l'ago con un' angolatura ...














La risposta corretta è la E
Durante la tecnica di iniezione intradermica, l'ago deve essere inserito con un'angolatura compresa fra 10 e 15 gradi. Questa modalità permette di depositare il farmaco appena sotto l'epidermide, evitando una distribuzione più profonda che non sarebbe ideale per questo tipo di iniezione. Perché questo angolo è il corretto? Nelle iniezioni intradermiche, è essenziale posizionare il farmaco precisamente nello strato dermico per massimizzare l'assorbimento locale e minimizzare il rischio di diffusione a strati più profondi che potrebbero alterare l'efficacia del trattamento e aumentare il rischio di effetti indesiderati. La pelle, essendo composta da vari strati, richiede una tecnica precisa per le iniezioni intradermiche: l'epidermide sottile sopra e il derma ricco di vasi sanguigni e linfatici subito sotto. L'angolazione ridotta fra 10 e 15 gradi assicura che l'ago penetri appena il corion, la parte superficiale del derma, garantendo così che il medicinale sia rilasciato nel luogo desiderato. Se l'iniezione fosse effettuata con un angolo maggiore, c'è il rischio di superare il derma, portando il farmaco a livelli più profondi, come il tessuto sottocutaneo, dove la sua efficacia potrebbe essere ridotta e il profilo di sicurezza alterato. Infatti, posizionando correttamente il medicamento nell'ambiente dermico, si sfrutta al meglio l'elevata vascolarizzazione di questa zona che favorisce un'efficace risposta locale, come richiesto in vari trattamenti dermatologici e test allergici. La presenza diffusa di vasi capillari nel derma rappresenta un punto cardine per l'efficacia di queste iniezioni, garantendo l'interazione mirata del farmaco con il sistema immunitario locale o con specifici tessuti bersaglio.

31 di 50 Domande

L'alterazione della distribuzione del flusso ematico determinata dall'aggressione massiva di un batterio e' detta shock ...














La risposta corretta è la B
Lo shock settico è l'alterazione della distribuzione del flusso ematico causata dall'aggressione massiva di un batterio. Questa condizione si verifica quando un'infezione invade il flusso sanguigno, rilasciando tossine e causando una risposta sistemica nelle difese dell'organismo. Lo shock settico è una gravissima complicazione di infezioni inizialmente localizzate che può diventare sistemica, portando a una disfunzione d'organo critica dovuta alla risposta infiammatoria dell'ospite alle infezioni. Durante lo shock settico, la presenza di batteri o loro tossine nel sangue porta a una dilatazione diffusa dei vasi sanguigni, riduzione della pressione arteriosa e diminuzione dell'apporto di ossigeno agli organi. La risposta del sistema immunitario all'infezione può anche causare danni diretti ai tessuti. Inoltre, la reazione infiammatoria e la coagulazione disseminata possono risultare in un ulteriore deterioramento della funzione d'organo. Se non trattato tempestivamente, lo shock settico può portare a insufficienza d'organo e morte. La gestione richiede spesso un approccio multidisciplinare, con il supporto delle funzioni vitali e il trattamento mirato dell'infezione che ha dato origine allo shock. Questa condizione evidenzia l'importanza di una risposta rapida e appropriata alle infezioni per prevenire la progressione verso lo shock settico.

32 di 50 Domande

Quali sono i ritmi cardiaci defibrillabili in urgenza?














La risposta corretta è la E
I ritmi cardiaci defibrillabili in urgenza sono la fibrillazione ventricolare e la tachicardia ventricolare senza polso. Questo perché la fibrillazione ventricolare (VF) è una condizione critica in cui il cuore vibra in modo irregolare senza pompare efficacemente il sangue, mentre la tachicardia ventricolare senza polso (VT) è una situazione di emergenza dove il cuore batte troppo velocemente per pompare il sangue adeguatamente, portando all'assenza di segnali vitali. Entrambe le condizioni possono causare morte cardiaca improvvisa se non trattate tempestivamente attraverso la defibrillazione. In questi scenari, il cuore hai bisogno di essere "resettato" elettricamente per sperare di ripristinare un ritmo cardaco normale o più stabile. La defibrillazione è quindi vista come un intervento salvavita che mira a interrompere la fibrillazione ventricolare o la tachicardia ventricolare senza polso, tentando di ripristinare un ritmo cardiaco efficace.

33 di 50 Domande

Le precauzioni standard prevedono l'impiego dei guanti monouso in quale situazione?














La risposta corretta è la C
Le precauzioni standard richiedono l'uso dei guanti monouso quando è previsto il contatto con le mucose, la cute non integra e i fluidi organici, ad eccezione del sudore. Questa procedura è adottata per limitare la trasmissione di infezioni sia nei contesti sanitari che in situazioni in cui si possa venire a contatto con fluidi corporei. L'importanza di tale pratica risiede nella sua efficacia nel ridurre il rischio di esposizione a potenziali patogeni. Infatti, quando pelle o mucose potrebbero venire in contatto diretto con sangue, secrezioni, escreti (tranne il sudore), tessuti o campioni di organi, l’uso dei guanti funge da barriera protettiva che previene l'entrata di agenti infettivi nell'organismo attraverso lesioni cutanee o per contatto con mucose. Queste misure hanno come obiettivo ultimo la prevenzione della diffusione di malattie trasmissibili, sostenendo la salute e la sicurezza tanto dei pazienti quanto del personale. La corretta applicazione di questa precauzione fa parte di un insieme di procedure standardizzate volte alla prevenzione delle infezioni nosocomiali, che si basano su principi di igiene e controllo delle infezioni convalidati dall'esperienza clinica e dalla ricerca in ambito biomedico.

34 di 50 Domande

Se un ricercatore volesse studiare il fenomeno delle lesioni da pressione osservando i pazienti in una giornata/settimana indice, quale disegno di ricerca dovrebbe utilizzare?














La risposta corretta è la B
Lo studio ideale per osservare il fenomeno delle lesioni da pressione in una giornata/settimana indice è lo Studio trasversale di prevalenza. Questo permette di valutare la frequenza di una condizione (come le lesioni da pressione) in un determinato momento. Le lesioni da pressione, conosciute anche come ulcere da pressione, si sviluppano a causa della pressione prolungata sulla pelle, specialmente in individui a lungo termine immobilizzati. Infatti, queste lesioni sono particolarmente a rischio nelle persone con mobilità ridotta o in quelle che sono costrette a letto o su una sedia a rotelle. La patologia implica danni ai tessuti, solitamente su aree che sopportano peso come fianchi, caviglie e le regioni posteriori. Il rischio di sviluppare tali lesioni può essere anche aggravato da fattori come incontinenza, malnutrizione, e diabete. Le prevenzioni importanti comprendono il cambio frequente di posizione, l'uso di superfici di supporto e una corretta cura della pelle. Un'indagine trasversale di prevalenza offre un'istantanea molto chiaro della condizione al momento dello studio, rendendolo l'approccio metodologico ideale per catturare dati relativi alla prevalenza delle lesioni da pressione.

35 di 50 Domande

Uno studio si definisce in doppio cieco quando ...














La risposta corretta è la E
Uno studio si definisce in doppio cieco quando né i ricercatori né i soggetti inclusi nello studio sanno chi è sottoposto a un determinato trattamento. Questo metodo è cruciale per la ricerca scientifica poiché riduce al minimo i bias, ovvero le distorsioni che possono influenzare i risultati dello studio. Quando né i partecipanti né i ricercatori sono a conoscenza dei dettagli del trattamento, si eliminano tendenze involontarie e aspettative che potrebbero alterare l'interpretazione dei dati. Questa modalità di studio garantisce un elevato standard di obiettività migliorando la validità e l'affidabilità dei risultati. La patologia, in questo contesto, non è specificata perché il concetto di studio in doppio cieco è un principio metodologico applicato in diverse ricerche cliniche per assicurare che i risultati siano il più possibile privi di influenze esterne o aspettative preconcette. Questa metodologia è largamente raccomandata nelle sperimentazioni cliniche per garantire che l'efficacia e la sicurezza dei trattamenti siano valutate in maniera imparziale.

36 di 50 Domande

Qual e' il meccanismo di azione dei farmaci anticoagulanti orali (TAO)?














La risposta corretta è la D
Il meccanismo di azione dei farmaci anticoagulanti orali (TAO) consiste nell'inibire l'azione della vitamina K. Questo processo rallenta la coagulazione del sangue, prevenendo la formazione di coaguli potenzialmente dannosi. La vitamina K è fondamentale nella sintesi di diversi fattori di coagulazione (II, VII, IX e X) e l'inibizione della sua azione costituisce la base della terapia con TAO. Senza vitamina K attiva, il fegato produce fattori di coagulazione con una capacità ridotta di legare il calcio, elemento essenziale per l'attivazione dei fattori coagulativi. Di conseguenza, il tempo necessario per la formazione di un coagulo aumenta, riducendo il rischio di trombosi. Questi farmaci sono particolarmente utili in condizioni che predispongono alla formazione di coaguli patologici, come la fibrillazione atriale, la trombosi venosa profonda e la prevenzione del rischio tromboembolico in generale. La gestione accurata della terapia con TAO è essenziale per bilanciare il rischio di trombosi con quello di emorragie, assicurando al contempo un'efficacia ottimale e una sicurezza del trattamento.

37 di 50 Domande

Indicare gli abbinamenti corretti dei seguenti valori di laboratorio utilizzati per la valutazione dell'equilibrio idroelettrolitico:














La risposta corretta è la A
Gli abbinamenti corretti dei valori di laboratorio per l'equilibrio idroelettrolitico sono: Sodiemia 135-145 mEq/l, Potassiemia 3,5-5,3 mEq/l, Calcemia totale 8,6-11 mg/dl. Questi intervalli sono generalmente accettati come normali per la maggior parte degli individui adulti e riflettono un adeguato equilibrio idro-elettrolitico nel corpo, necessario per funzioni fisiologiche ottimali. La sodiemia, o concentrazione di sodio nel sangue, è essenziale per la regolazione del volume dei liquidi corporei, la trasmissione degli impulsi nervosi, e il funzionamento muscolare. Valori al di fuori dell'intervallo 135-145 mEq/l possono indicare disturbi dell'equilibrio idrico o problemi renali. La potassiemia, o concentrazione di potassio nel sangue, è cruciale per la contrazione muscolare, inclusa quella del cuore, e per l'attività nervosa. Valori non compresi tra 3,5 e 5,3 mEq/l possono suggerire disfunzioni renali, bilanci idroelettrolitici compromessi, o effetti collaterali di farmaci. La calcemia totale, che indica i livelli di calcio nel sangue, è vitale per la salute delle ossa, la coagulazione del sangue, la trasmissione degli impulsi nervosi, e la contrazione muscolare. Livelli da 8,6 a 11 mg/dl sono considerati normali; valori esterni possono essere indicativi di disturbi metabolici, disfunzioni paratiroidi, o malattie renali. In conclusione, mantenere questi valori all'interno degli intervalli specificati è indicativo di una buona salute e di un sistema fisiologico equilibrato, dove le funzioni di trasmissione degli impulsi nervosi, la contrazione muscolare e la salute delle ossa sono preservate efficacemente.

38 di 50 Domande

In quale delle seguenti condizioni e' indicata la manovra di Heimlich?














La risposta corretta è la C
La manovra di Heimlich è indicata in caso di inalazione di corpo estraneo. Tale manovra è utilizzata per rimuovere oggetti bloccati nelle vie aeree che impediscono la respirazione, una condizione che può portare a soffocamento grave o mortale se non trattata tempestivamente. Quando un oggetto, come cibo o un piccolo oggetto, si incastra nella trachea, può bloccare il passaggio dell'aria ai polmoni. Senza un adeguato apporto di ossigeno, le cellule del corpo non possono funzionare correttamente, portando a danni cerebrali permanenti o morte entro pochi minuti. La manovra di Heimlich, eseguita correttamente, esercita una forza improvvisa e verso l'alto sull'addome, sotto il diaframma, che può aiutare a espellere il corpo estraneo dalle vie aeree, ripristinando così la capacità di respirare. L'inclusione di un oggetto nelle vie aeree può essere immediatamente pericolosa per la vita e richiede un intervento rapido per prevenire conseguenze irreversibili. A differenza delle altre condizioni elencate, che richiedono trattamenti diversi, la manovra di Heimlich è progettata specificamente per affrontare la situazione critica dell'ostruzione delle vie aeree da corpo estraneo. Questo immediato approccio salvavita è essenziale in questi casi per prevenire l'asfissia.

39 di 50 Domande

Il fenomeno dell'osmosi consiste nel passaggio di:














La risposta corretta è la E
Il fenomeno dell'osmosi consiste nel passaggio di nessuna delle opzioni presentate come corretta. Questo avviene perché la definizione di osmosi non riguarda situazioni in cui il solvente attraversa una membrana tra soluzioni isotoniche, ipertoniche, o attraverso membrane impermeabili. L'osmosi è il movimento del solvente (tipicamente acqua) attraverso una membrana semipermeabile da una soluzione meno concentrata a una più concentrata, permettendo così di eguagliare le concentrazioni di soluto sui due lati della membrana. Nella sua essenza, l'osmosi mira a ridurre la differenza di concentrazione tra due soluzioni, movendo il solvente dalla regione di minor concentrazione di soluto verso quella di maggior concentrazione. Questo processo vitale riguarda numerosi aspetti fisiologici negli organismi viventi, inclusi l'assorbimento d'acqua e i meccanismi di filtrazione nei reni. Contrariamente alle opzioni fornite, l'osmosi non si verifica in condizioni di soluzioni isotoniche (dove le concentrazioni di soluto sono uguali), né può accadere attraverso membrane considerate impermeabili al solvente. Inoltre, l'idea di un movimento di solvente tra due soluzioni simultaneamente ipertoniche non corrisponde alla naturale direzionalità dell'osmosi. Infatti, l'osmosi serve proprio alla finalità di contrastare tali disomogeneità, facilitando il flusso naturale verso un equilibrio concentrativo.

40 di 50 Domande

Individuare il numero mancante: 2, 3, 5, 7, 11, 13...














La risposta corretta è la D
Il numero mancante nella successione 2, 3, 5, 7, 11, 13 è 17. Questa sequenza elenca i numeri primi, ovvero quei numeri maggiori di 1 che hanno come unici divisori 1 e se stessi. Inizialmente con il 2, il più piccolo numero primo, la sequenza prosegue elencando i successivi numeri primi in ordine crescente. Il numero 17 è il primo primo a seguire il 13, da cui la sua corretta collocazione nella sequenza proposta.

41 di 50 Domande

Se C meno 1 piu' A uguale a S meno 6 e C uguale a 3 piu' S allora A e' uguale a :














La risposta corretta è la C
La domanda "Se C meno 1 più A uguale a S meno 6 e C uguale a 3 più S allora A è uguale a" ha come risposta corretta -8. Per arrivare a questo risultato, si inizia sostituendo l'equazione C = 3 + S nell'altra, ottenendo un'equazione unica che ci permette di calcolare il valore di A. La patologia che corrisponde come metafora a questo esercizio di logica non può essere trovata diretamente su fonti mediche visto che non si tratta di una condizione medica ma di un problema matematico. Tuttavia, l'analisi logica e la risoluzione di problemi sono abilità intellettuali che trovano applicazione nel campo medico, soprattutto nella diagnosi e nel trattamento dei disturbi. Problemi come quello presentato richiedono capacità di deduzione e ragionamento, fondamentali anche per la comprensione dei sintomi e l'individuazione della patologia corretta in medicina. La risposta -8 è la corretta soluzione del problema dato, e il ragionamento impiegato per arrivarci simula, in qualche modo, il processo diagnostico: analisi delle informazioni disponibili, applicazione di principi logici e matematici, e deduzione del risultato o diagnosi. Questo tipo di problem-solving è simile a quello applicato dai medici nell'esaminare i casi clinici, dove diverse "variabili" (sintomi, storie cliniche, risultati di laboratorio) devono essere correttamente interpretate per arrivare alla "soluzione" (diagnosi).

42 di 50 Domande

Un infermiere ha deciso di leggere il proprio libro di chimica con la modalita'  seguente: 1/5 del libro il giorno dell' acquisto, i 3/4 del rimanente prima delle vacanze e il resto al rientro dalle vacanze. Quale frazione del libro dovra' leggere al rientro dalle vacanze?














La risposta corretta è la E
L'infermiere deciderà di leggere 1/5 del libro al rientro dalle vacanze. Leggendo 1/5 del libro il giorno dell'acquisto, rimane 4/5 del testo. Successivamente, il 3/4 del rimanente (4/5) equivale a 3/4*4/5=3/5, lasciando non letto 1/5 del libro per il rientro dalle vacanze. La spiegazione si basa sulla sottrazione frazionaria e sulla proporzione di lettura stabilita dall'infermiere.

43 di 50 Domande

Facendo riferimento alla tabella sottostante che riporta la temperatura corporea di un paziente nell'arco delle ventiquattro ore di una giornata, rispondere alla seguente domanda. Qual e' stata la temperatura media del paziente nellarco della giornata?

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La risposta corretta è la D
La temperatura corporea media del paziente nell'arco delle ventiquattro ore di una giornata è stata di 37,6°C. Analizzando la temperatura mediamente elevata, si può pensare ad una condizione di febbre lieve. La febbre, descritta come un aumento temporaneo della temperatura corporea, è spesso un segnale di infezione o di un'altra condizione medica. Generalmente, il corpo mantiene la temperatura all'interno di un intervallo normale attraverso i meccanismi di termoregolazione. La febbre può essere causata da una moltitudine di fattori, inclusi agenti infettivi come batteri e virus, o da condizioni infiammatorie, traumi, malattie autoimmuni, tra altre. È importante monitorare la febbre e valutare altri sintomi associati per determinarne la causa sottostante. Una temperatura media giornaliera di 37,6°C indica la necessità di ulteriori indagini, se accompagnata da altri sintomi o se persiste nel tempo, per identificarne l'origine e trattarla adeguatamente.

44 di 50 Domande

L'indice di massa corporea o Body Mass Index (BMI):














La risposta corretta è la A
L'Indice di Massa Corporea (BMI) fornisce indicazioni sulla correlazione tra peso e statura, rappresentando un metodo analitico per determinare il grado di sovra- o sottopeso di un individuo. La correttezza della risposta risiede nel fatto che il BMI è uno strumento largamente utilizzato per valutare in modo rapido e semplice la categoria di peso in cui una persona si colloca, consentendo di identificare possibili rischi per la salute associati sia all'obesità sia alla magrezza eccessiva. Basandosi sul calcolo del BMI, è possibile stimare il grado di adiposità corpo-rea e quindi individuare soggetti a rischio di sviluppare patologie correlate all'essere sottopeso o sovrappeso, come disturbi cardiovascolari, diabete tipo 2, o problemi osteoarticolari per i soggetti con un BMI elevato; mentre i rischi associati a un BMI basso possono includere malnutrizione, osteoporosi, e un sistema immunitario indebolito. Il BMI si calcola dividendo il peso della persona (in kg) per il quadrato della sua altezza (in metri). È importante sottolineare che, sebbene il BMI fornisca una stima utile del peso corporeo ideale associato a ridotti rischi per la salute, non misura la massa grassa direttamente e potrebbe non riflettere accuratamente la composizione corporea complessiva di tutti gli individui.

45 di 50 Domande

Stai controllando gli esami ematochimici del signor Bianchi che deve essere sottoposto ad intervento chirurgico. Quale dei seguenti valori e' opportuno riportare tempestivamente al chirurgo?














La risposta corretta è la C
Il valore di emoglobina del signor Bianchi è 11,1 g/dl, informazione che dev'essere comunicata tempestivamente al chirurgo. L'emoglobina a questo livello indica una possibile anemia, che può comportare rischi maggiori durante un intervento chirurgico a causa della ridotta capacità del sangue di trasportare ossigeno ai tessuti. L'anemia si verifica quando la concentrazione di emoglobina nel sangue scende al di sotto dei valori normali, influenzando la capacità dei globuli rossi di fornire adeguato ossigeno agli organi e ai tessuti. Le cause possono essere varie, inclusa la perdita di sangue, la riduzione della produzione di globuli rossi o la loro distruzione aumentata. È importante che il chirurgo sia a conoscenza di questa condizione prima dell'intervento per poter valutare adeguatamente i rischi legati all'anestesia e alla perdita di sangue durante la chirurgia, nonché per pianificare eventuali interventi preparatori, come la trasfusione di sangue, per ridurre tali rischi.

46 di 50 Domande

Quali dei seguenti segni deve saper riferire un paziente in terapia con anticoagulanti per via orale?














La risposta corretta è la E
Un paziente in terapia con anticoagulanti orali deve saper riferire la presenza di sanguinamento gengivale, ematuria ed epistassi. Questi segni sono indicativi di un potenziale sovradosaggio o di una reattività eccessiva all'anticoagulante, condizione che può incrementare il rischio di emorragie anche gravi. Gli anticoagulanti, come il warfarin, agiscono riducendo la capacità del sangue di coagulare per prevenire la formazione di coaguli potenzialmente dannosi che possono portare a ictus o embolia. Tuttavia, questa riduzione della coagulazione predispone a rischi di emorragie, sottolineando l'importanza del monitoraggio di eventuali segni emorragici. Un'attenta gestione e una corretta educazione dei pazienti sono cruciali per bilanciare il rischio beneficio di questa terapia, assicurando la pronta segnalazione di tali sintomi agli operatori sanitari per un adeguato intervento terapeutico.

47 di 50 Domande

La Legge 23.12.78 n. 833...














La risposta corretta è la B
La Legge 23.12.78 n. 833 ha istituito il Servizio Sanitario Nazionale. Questa legislazione ha segnato un punto di svolta nella gestione della salute pubblica in Italia, introducendo un sistema finalizzato a garantire i servizi sanitari a tutti i cittadini, indipendentemente dalla loro capacità economica. La creazione del Servizio Sanitario Nazionale (SSN) ha rappresentato una riforma strutturale mirata a consolidare e uniformare l'assistenza sanitaria su tutto il territorio nazionale. Prima della sua introduzione, l'accesso alle cure e i livelli di assistenza sanitaria variavano significativamente da una regione all'altra, creando disuguaglianze. Con l'istituzione del SSN, il sistema sanitario italiano si è orientato verso un modello basato sui principi di universalità, equità e gratuità dell'assistenza. Improvvisamente, la salute è diventata un diritto garantito a ogni cittadino, indipendentemente dallo status sociale o economico. Per comprendere pienamente l'importanza e l'impatto di questa riforma, è utile riflettere sul contesto preesistente, caratterizzato da una forte frammentazione dei servizi sanitari territoriali e ospedalieri, nonché da una marcata disomogeneità nell'accesso alle cure. La legge ha dunque riformato il sistema sanitario, ponendo le basi per un'organizzazione capillare dei servizi attraverso l'istituzione delle Unità Sanitarie Locali (USL), aventi il compito di fornire assistenza primaria, prevenzione, e cure ospedaliere ai cittadini della loro zona di competenza. Questo cambio di paradigma nella gestione della salute in Italia si è concentrato sulla prevenzione delle malattie e sulla promozione della salute, dimensioni fino ad allora non sufficientemente valorizzate nel panorama sanitario nazionale.

48 di 50 Domande

Il segreto professionale viene applicato ...














La risposta corretta è la E
Il segreto professionale viene applicato indipendentemente dalla modalità con cui le notizie possono essere state acquisite. Questo concetto è cruciale nella pratica medica poiché garantisce la riservatezza delle informazioni relative ai pazienti. La correttezza di questa affermazione risiede nel principio etico-legale secondo il quale tutte le informazioni relative al paziente, indipendentemente da come siano state acquisite (di persona, da documentazione clinica, per conversazioni, ecc.), sono tutelate dalla riservatezza. Ciò è fondamentale per mantenere la fiducia tra medico e paziente, oltre a essere una condizione imprescindibile per una pratica medica etica e responsabile. Questa tutela della privacy è essenziale per evitare discriminazioni, pregiudizi o problemi legali che potrebbero sorgere se tali informazioni fossero indebitamente divulgate. La mancata osservanza del segreto professionale può avere serie ripercussioni legali per il professionista sanitario, oltre a danneggiare la relazione di fiducia con il paziente.

49 di 50 Domande

L'infermiere dispone di un flaconcino da 100 ml di Tachipirina al 2,5%, il medico prescrive di somministrare 500 mg di farmaco. Quanti ml somministrera' l'infermiere?














La risposta corretta è la C
L'infermiere, seguendo la prescrizione medica, somministrerà 20 ml di Tachipirina al 2,5%. Questo dato si ottiene dal fatto che un flaconcino da 100 ml di soluzione al 2,5% contiene 2,5 grammi di principio attivo (2500 mg), dato che il 2,5% di 100 ml equivale a 2,5 ml più ogni 100 millilitri, considerando che 1 ml di acqua a temperatura ambiente pesa circa 1 grammo. Pertanto, per somministrare 500 mg di farmaco, necessari per la terapia indicata dal medico, si deve calcolare quale frazione dei 2500 mg corrisponde a 500 mg, che matematicamente corrisponde a 1/5 dei 2500 mg totali nel flacone. Di conseguenza, 1/5 di 100 ml, che è il volume totale del flacone, equivale a 20 ml. Il paracetamolo (principio attivo della Tachipirina) è un farmaco analgesico e antipiretico. Viene largamente usato per trattare la febbre e alleviare il dolore lieve-moderato, come mal di testa, dolori muscolari, artrite, mal di schiena, e per altri stati dolorosi sia acuti che cronici. Il suo meccanismo d'azione è complesso ma principalmente agisce inibendo la sintesi dei prostaglandini nel sistema nervoso centrale e bloccando le vie del dolore. È ben tollerato a dosi raccomandate, tuttavia, un sovradosaggio può causare tossicità epatica, rappresentando un'emergenza medica che richiede pronta attenzione. La dose deve essere attentamente calcolata soprattutto nei bambini, nei pazienti anziani e in quelli con insufficienza epatica o renale.

50 di 50 Domande

Devi somministrare 0.2 mg di Lanitop (metildigossina) e disponi del preparato in gocce da 0.6 mg/ml; dal foglietto illustrativo si ricava che il contagocce della preparazione fornisce 1 ml di soluzione ogni 45 gocce. Quante gocce dovranno essere somministrate?














La risposta corretta è la D
La domanda chiede quante gocce di Lanitop occorrano somministrare per dosare 0.2 mg sapendo che la concentrazione è 0.6 mg/ml e che 1 ml corrisponde a 45 gocce. La risposta corretta è 15 gocce. Utilizzando la proporzione \(0.6\: mg = 45\ gocce\rightarrow 0.2\: mg = x\ gocce\), si scopre che \(x= \frac{0.2 \cdot 45}{0.6} = 15\) gocce. Questo calcolo è basato sulle direttrici di dosaggio e somministrazione dei farmaci, procedendo sempre con cautela basandosi sulla concentrazione del farmaco e sulle indicazioni fornite, per assicurare un dosaggio accurato e sicuro.

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