Simulazione

Cliccando in alto a destra sul pulsante 2 è possibile "Consegnare", "Salvare e Interrompere", "Salvare e Continuare" il compito.

1 di 72 Domande

Quale complicanza clinica NON si riscontra nell'IRC terminale?














La risposta corretta è la B

Nell’IRC terminale non si riscontra come complicanza l’artrite. La malattia renale cronica è classificata in 5 stadi: Stadio 1: velocità di filtrazione glomerulare normale (?90 mL/min/1,73 m²) con albuminuria persistente o malattia renale strutturale o ereditaria; Stadio 2: 60-89 mL/min/1,73 m²; Stadio 3a: 45-59 mL/min/1,73 m²; Stadio 3b: 30-44 mL/min/1,73 m²; Stadio 4: 15-29 mL/min/1,73 m²; Stadio 5: <15 mL/min/1,73 m². La velocità di filtrazione glomerulare può essere stimata tramite l’equazione CKD-EPI: 141 × (creatinina sierica)^-1,209 × 0,993^età, moltiplicata per 1,018 se donna e 1,159 se afroamericano (1,1799 per donne afroamericane). Questo calcolo è poco accurato negli anziani sedentari, obesi o molto magri. In alternativa, si può usare l’equazione di Cockcroft-Gault per stimare la clearance della creatinina, che tende a sovrastimare del 10-40%. Le complicanze comprendono quelle neurologiche (neuropatia periferica), ematologiche (anemia da ridotta produzione di eritropoietina), scheletriche (osteodistrofia, risposte C-D-E errate) e pericardite nel 20% dei pazienti con insufficienza renale (risposta A errata).


2 di 72 Domande

Nella brucellosi acuta qual e' il titolo minimo per la diagnosi:














La risposta corretta è la C.

La brucellosi (nota anche come "febbre ondulante", "febbre mediterranea" o "febbre maltese") è un’infezione zoonotica trasmessa all’uomo da animali infetti (bovini, ovini, caprini, cammelli, suini o altri) attraverso l’ingestione di prodotti alimentari non pastorizzati, in particolare lattiero-caseari, oppure per contatto diretto con tessuti o fluidi contaminati. Va sospettata in pazienti con febbre, malessere, sudorazione notturna e artralgie in presenza di esposizione epidemiologica significativa, come consumo di prodotti caseari non pastorizzati, contatto con animali in aree endemiche o esposizione professionale. Una diagnosi presuntiva può essere formulata sulla base di:

  • titolo anticorpale totale anti-Brucella ?1:160 mediante test di agglutinazione in provetta standard su siero prelevato dopo l’insorgenza dei sintomi;
  • rilevazione del DNA di Brucella in un campione clinico tramite reazione a catena della polimerasi (PCR).

3 di 72 Domande

Quale famoso matematico inglese collaborò nella Seconda Guerra mondiale con l'esercito britannico per decifrare i codici nazisti?














La risposta corretta è la B
Quale famoso matematico inglese collaborò nella Seconda Guerra mondiale con l'esercito britannico per decifrare i codici nazisti? Alan M. Turing. Alan Turing è ampiamente riconosciuto per il suo lavoro cruciale durante la Seconda Guerra Mondiale presso Bletchley Park, il centro nevralgico britannico per la crittoanalisi. Turing sviluppò una serie di tecniche per decifrare i messaggi codificati dalla macchina Enigma utilizzata dai nazisti, contribuendo in modo significativo a ridurre la durata della guerra e salvare innumerevoli vite. La sua invenzione più celebre, la "bomba", era un dispositivo elettromeccanico progettato per identificare le impostazioni giornaliere delle macchine Enigma, consentendo agli Alleati di leggere i messaggi segreti tedeschi. Il lavoro di Turing non solo influenzò l'esito della guerra, ma gettò anche le basi per lo sviluppo dei computer moderni, rendendolo una figura chiave nella storia della matematica e dell'informatica.

4 di 72 Domande

Quale fra i seguenti medici italiani è famoso/a anche soprattutto per il metodo educativo che prende il suo nome?














La risposta corretta e' la '

Maria Montessori.

'.


5 di 72 Domande

Quale dei seguenti eventi è accaduto durante la vita di Leonardo da Vinci?














La risposta corretta e' la '

Scoperta dell'America.

'.


6 di 72 Domande

Quale fra i seguenti non è un museo parigino?














La risposta corretta e' la '

Madame Tussauds.

'.


7 di 72 Domande

''Circostanza o complesso di circostanze da cui si teme possa derivare un grave danno'' è la definizione associata a quale fra queste parole?














La risposta corretta e' la '

Pericolo.

'.


8 di 72 Domande

Per una serata di assaggio vini Nicolò e Michele portano rispettivamente 5 e 3 bottiglie di vini differenti ciascuna del costo di 15 euro. Tommaso terzo e ultimo partecipante alla serata non porta alcuna bottiglia ma contribuisce alla spesa dei vini con 40 euro. Come devono suddividere i 40 euro Nicolò e Michele in modo che ciascuno contribuisca alla spesa in modo eguale?














La risposta corretta e' la '

35 euro Nicolò, 5 euro Michele.

'.


9 di 72 Domande

Per il suo acquario Michele ha acquistato 50 pesci fra neon, guppy, black angel e clown loach. 46 non sono guppy, 33 non sono clown loach e i neon sono uno in più dei black angel. Quanti sono i neon?














La risposta corretta è la D
Michele ha acquistato 50 pesci fra neon, guppy, black angel e clown loach e la risposta corretta è che ci sono 15 neon. Per determinare il numero di neon, iniziamo con le informazioni fornite: ci sono 50 pesci in totale, 46 non sono guppy, il che significa che ci sono 4 guppy. Inoltre, 33 non sono clown loach, quindi ci sono 17 clown loach. Sappiamo anche che i neon sono uno in più dei black angel. Se indichiamo con N il numero di neon e con B il numero di black angel, possiamo scrivere l'equazione N = B + 1. Poiché il totale dei pesci è dato dalla somma di neon, guppy, black angel e clown loach, possiamo scrivere l'equazione N + B + 4 + 17 = 50. Semplificando, otteniamo N + B = 29. Sostituendo N = B + 1 nell'equazione, abbiamo (B + 1) + B = 29, che semplifica a 2B + 1 = 29. Risolvendo per B, otteniamo B = 14. Pertanto, N = B + 1 = 14 + 1 = 15, quindi ci sono 15 neon.

10 di 72 Domande

In un negozio di giocattoli Alice trova dei peluche di topo Gigio di due dimensioni, quelli grandi costano il doppio di quelli piccoli. Alice decide di acquistarne cinque piccoli e tre grandi. Se, al contrario, avesse acquistato cinque peluche grandi e tre piccoli, avrebbe speso 24 euro in più. Qual è il prezzo che Alice paga per un topo Gigio grande?














La risposta corretta è la E
Alice trova dei peluche di topo Gigio di due dimensioni, quelli grandi costano il doppio di quelli piccoli; se Alice avesse acquistato cinque peluche grandi e tre piccoli, avrebbe speso 24 euro in più, quindi il prezzo che Alice paga per un topo Gigio grande è 24 euro. Per risolvere il problema, supponiamo che il prezzo di un peluche piccolo sia x euro e quindi quello di un peluche grande sia 2x euro. Alice compra inizialmente cinque peluche piccoli e tre grandi, spendendo un totale di 5x + 3(2x) = 11x euro. Se avesse comprato cinque grandi e tre piccoli, avrebbe speso 5(2x) + 3x = 13x euro. La differenza tra queste due spese è 13x - 11x = 2x euro, che secondo il problema equivale a 24 euro. Da qui, risolvendo l'equazione 2x = 24, troviamo che x = 12. Poiché il prezzo di un peluche grande è 2x, il costo è 2 * 12 = 24 euro.

11 di 72 Domande

Quale tra le serie ABCDE è coerente con tutte le serie 1, 2 e 3?

1 primavera, estate, autunno, inverno. 

2 mattino, mezzogiorno, pomeriggio, sera, notte. 

3 lunedì, martedì, mercoledì, giovedì, venerdì, sabato, domenica.














La risposta corretta e' la '

Gennaio, febbraio, marzo, aprile, maggio, giugno, luglio, agosto, settembre, ottobre, novembre, dicembre.

'.


12 di 72 Domande

Assegnato un trapezio scaleno con base maggiore doppia della base minore, aggiungere al trapezio due triangoli rettangoli in modo da ottenere un rettangolo avente stessa altezza del trapezio e base coincidente con la base maggiore del trapezio. Se la somma delle aree dei due triangoli aggiunti è 20cm2 , qual è, in centimetri quadrati, l' area del trapezio?














La risposta corretta è la B
La domanda richiede di calcolare l'area di un trapezio scaleno con determinate condizioni e la risposta corretta è 60 cm². Per risolvere il problema, consideriamo un trapezio scaleno con base maggiore 2b e base minore b. Aggiungendo due triangoli rettangoli ai lati del trapezio, otteniamo un rettangolo con base 2b e la stessa altezza del trapezio. La somma delle aree dei due triangoli è data, quindi possiamo usare questa informazione per trovare l'altezza del trapezio. Se l'area totale dei triangoli è 20 cm² e sappiamo che l'area di un triangolo è (1/2) * base * altezza, possiamo dedurre che l'altezza del trapezio è tale che i triangoli coprono un'area di 20 cm² complessivamente. Poiché il rettangolo risultante ha la stessa altezza del trapezio, possiamo scrivere l'equazione: Area del trapezio = (1/2) * (base maggiore + base minore) * altezza = (1/2) * (2b + b) * altezza. Conoscendo l'area totale dei triangoli, possiamo esprimere l'altezza del trapezio in termini di b e risolvere per ottenere che l'area del trapezio è 60 cm².

13 di 72 Domande

Una delle critiche alla teoria darwiniana si attribuisce a Thomas Huxley (1825 - 1895) con il famoso paradosso: ''La quantità di latte prodotto in Inghilterra è direttamente proporzionale al numero delle vecchie zitelle esistenti nel paese.''. Infatti spiega Huxley, il latte, come ben noto è prodotto dalle mucche che ne producono tanto più quanto più trifoglio possono mangiare. Gli insetti che favoriscono l' impollinazione del trifoglio sono i bombi, i cui nidi sono spesso distrutti dai topi. I piùferoci nemici dei topi sono i gatti che, come e' ben noto, sono protetti ...dalle vecchie zitelle! Quindi piu' zitelle più gatti, pù' gatti meno topi, meno topi più bombi, più bombi più trifoglio per le mucche, più mucche più latte. Quale tipo di ragionamento logico ripropone il paradosso di Huxley?














La risposta corretta e' la '

Deduzione.

'.


14 di 72 Domande

Le tavole di verità sono tabelle usate nella logica per determinare se, attribuiti i valori di verità alle proposizioni che la compongono, una determinata proposizione e' vera o falsa. Le tavole di verità della disgiunzione (V), della doppia implicazione https://app.testammissione.com/wp-content/uploads/2021/06/1-2.jpg e della negazione https://app.testammissione.com/wp-content/uploads/2021/06/2-2.jpg sono rispettivamente: (vedi foto). Qual è la tavola di verità della proposizione https://app.testammissione.com/wp-content/uploads/2021/06/Immagine-1.jpg ?

product image













La risposta corretta è la B
La tavola di verità della proposizione indicata è https://app.testammissione.com/wp-content/uploads/2021/06/4-1.jpg. Per determinare la tavola di verità di una proposizione complessa, è necessario considerare le tavole di verità delle operazioni logiche che la compongono. La disgiunzione (V) è vera quando almeno una delle proposizioni è vera, la doppia implicazione è vera quando entrambe le proposizioni hanno lo stesso valore di verità, e la negazione inverte il valore di verità della proposizione a cui si applica. Per risolvere la domanda, si analizzano le singole proposizioni componenti e si applicano le operazioni logiche secondo le loro tavole di verità. Una volta determinati i valori di verità per ciascuna combinazione possibile delle proposizioni componenti, si può costruire la tavola di verità complessiva della proposizione. La risposta corretta è quella che corrisponde alla tavola di verità risultante da questo processo di analisi logica.

15 di 72 Domande

Quale dei seguenti romanzieri fu anche un medico?














La risposta corretta è la B
La domanda chiede quale dei seguenti romanzieri fu anche un medico e la risposta corretta è Michail Bulgakov. Michail Bulgakov, noto per il suo romanzo "Il Maestro e Margherita", era originariamente un medico. Si laureò in medicina presso l'Università di Kiev nel 1916 e lavorò come medico per alcuni anni, esperienza che influenzò profondamente la sua scrittura. La sua carriera medica gli fornì una prospettiva unica sulla vita e sulla società, elementi che spesso emergono nelle sue opere letterarie. Bulgakov riuscì a integrare la sua conoscenza scientifica e la sua comprensione della condizione umana nei suoi scritti, rendendo le sue opere ricche di dettagli realistici e introspezioni psicologiche. Sebbene alla fine abbandonò la medicina per dedicarsi completamente alla letteratura, la sua formazione medica rimase un elemento distintivo del suo stile narrativo.

16 di 72 Domande

Di quale movimento artistico fu portavoce Filippo Tommaso Marinetti?














La risposta corretta è la B
Di quale movimento artistico fu portavoce Filippo Tommaso Marinetti? La risposta corretta è: Futurismo. Filippo Tommaso Marinetti è stato il fondatore e principale esponente del Futurismo, un movimento artistico e culturale nato in Italia all'inizio del XX secolo. Marinetti pubblicò il Manifesto del Futurismo nel 1909, proclamando una rottura con il passato e promuovendo l'adorazione della modernità, della velocità, della tecnologia e dell'innovazione. Il Futurismo si esprimeva attraverso varie forme d'arte, tra cui la letteratura, la pittura, la scultura e la musica, e cercava di rappresentare il dinamismo della vita contemporanea. Marinetti, con la sua visione radicale e provocatoria, ha influenzato molti artisti e intellettuali del suo tempo, contribuendo a ridefinire i canoni estetici e culturali del Novecento.

17 di 72 Domande

Quale dei seguenti Paesi non è membro dell' Unione Europea?














La risposta corretta e' la '

Turchia.

'.


18 di 72 Domande

Chi è l'autrice del famoso romanzo giallo "Assassinio sull' Orient Express"?














La risposta corretta e' la '

Agatha Christie.

'.


19 di 72 Domande

Viaggiando da ovest a est fra le coppie di città sotto riportate, in quale viaggio si attraversa la linea del cambiamento di data?














La risposta corretta e' la '

Tokyo - Vancouver.

'.


20 di 72 Domande

Chi era il Presidente degli U.S.A. nel 1962, anno della crisi dei missili di Cuba?














La risposta corretta e' la '

John F. Kennedy.

'.


21 di 72 Domande

In quale Stato nel 1979 l'ayatollah Khomeini instaurò una Repubblica Islamica?














La risposta corretta e' la '

Iran.

'.


22 di 72 Domande

L' art. 58 della Costituzione della Repubblica Italiana recita: ''I senatori sono eletti a suffragio universale e diretto dagli elettori che hanno superato il ........... anno di età. Sono eleggibili a senatori gli elettori che hanno compiuto il ........... anno.''. Quale delle seguenti proposte completa correttamente l'articolo?














La risposta corretta e' la '

Venticinquesimo, quarantesimo.

'.


23 di 72 Domande

Leggere il brano e rispondere al quesito solo in base alle informazioni contenute (esplicitamente o implicitamente) nel brano e non in base a quanto il candidato eventualmente conosca sull’argomento. RIPARARE I DANNI NEURALI DELLA DEMENZA La demenza frontotemporale è un deterioramento cronico e irreversibile delle capacità cognitive: è così chiamata perchè ha origine da un’alterazione dei neuroni dei lobi frontali e temporali del cervello. Gli studi epidemiologici indicano che si tratta di una patologia relativamente rara, poichè rappresenta il 10 per cento circa dei casi complessivi di demenze. E' caratterizzata inoltre da un’insorgenza più precoce rispetto ad altre demenze come la malattia di Alzheimer: i primi segni di malattia possono infatti manifestarsi tra i 55 e i 65 anni. Grazie a nuovo studio pubblicato sulla rivista ''Journal of Neuroscience'', J.Terreros-Roncal e colleghi dell’Universidad Autonoma de Madrid, in Spagna, hanno identificato le specifiche alterazioni neuronali associate alla demenza frontotemporale nel cervello di esseri umani e di un ceppo di topi di laboratorio geneticamente modificati che rappresentano un modello animale per la malattia. Nei roditori, inoltre, gli autori sono riusciti a bloccare e a invertire il processo degenerativo. Dallo studio è emerso che il danno neuronale tipico della demenza frontotemporale riguarda nello specifico le cellule granulari dentate, la principale tipologia di cellule che si trova nella regione cerebrale del giro dentato, all’interno dell’ippocampo. Gli autori hanno dimostrato, per la prima volta, che in pazienti e in animali affetti da demenza frontotemporale, questa popolazione di cellule ippocampali era disconnessa dalle altre regioni cerebrali, con una differenza evidente rispetto ai soggetti normali dei gruppi di controllo. Inoltre, i ricercatori hanno osservato che le alterazioni nelle cellule granulate umane di recente formazione erano molto simili a quelle dei topi. Un dato fondamentale emerso in precedenti ricerche è che il giro dentato produce cellule granulari dentate per tutta la vita. Così i ricercatori hanno cercato di sfruttare il potenziale rigenerativo e terapeutico di queste cellule. Attivando chimicamente le cellule e mettendo gli animali in un ambiente stimolante, con ruote e giocattoli in movimento, sono riusciti a compensare le alterazioni morfologiche nelle cellule granulari dentate e a ripristinare parzialmente la connettività interrotta dovuta alla demenza. Il successo della sperimentazione lascia sperare che, una volta trasferiti sugli esseri umani, questi risultati possano essere utili per comprendere meglio le demenze e aprire nuove prospettive terapeutiche in un ambito, quello dei processi neurodegenerativi legati all’età, in cui le opzioni di cura sono attualmente molto scarse. (brano tratto da Mind 30 maggio 2019) Dalla lettura del Brano 1 si possono dedurre le seguenti affermazioni: P1 La demenza frontotemporale è sempre dovuta al danno neuronale delle cellule granulari dentate nell’ippocampo. P2 Gli autori sono riusciti a trovare una cura per la demenza frontotemporale. P3 Circa il 10% delle persone anziane soffre di demenza frontotemporale. Quale/i delle precedenti deduzioni è/sono corrette?














La risposta corretta e' la '

Nessuna.

'.


24 di 72 Domande

Leggere il brano e rispondere al quesito solo in base alle informazioni contenute (esplicitamente o implicitamente) nel brano e non in base a quanto il candidato eventualmente conosca sull’argomento. RIPARARE I DANNI NEURALI DELLA DEMENZA La demenza frontotemporale è un deterioramento cronico e irreversibile delle capacità cognitive: è così chiamata perchè ha origine da un’alterazione dei neuroni dei lobi frontali e temporali del cervello. Gli studi epidemiologici indicano che si tratta di una patologia relativamente rara, poichè rappresenta il 10 per cento circa dei casi complessivi di demenze. E' caratterizzata inoltre da un’insorgenza più precoce rispetto ad altre demenze come la malattia di Alzheimer: i primi segni di malattia possono infatti manifestarsi tra i 55 e i 65 anni. Grazie a nuovo studio pubblicato sulla rivista ''Journal of Neuroscience'', J.Terreros-Roncal e colleghi dell’Universidad Autonoma de Madrid, in Spagna, hanno identificato le specifiche alterazioni neuronali associate alla demenza frontotemporale nel cervello di esseri umani e di un ceppo di topi di laboratorio geneticamente modificati che rappresentano un modello animale per la malattia. Nei roditori, inoltre, gli autori sono riusciti a bloccare e a invertire il processo degenerativo. Dallo studio è emerso che il danno neuronale tipico della demenza frontotemporale riguarda nello specifico le cellule granulari dentate, la principale tipologia di cellule che si trova nella regione cerebrale del giro dentato, all’interno dell’ippocampo. Gli autori hanno dimostrato, per la prima volta, che in pazienti e in animali affetti da demenza frontotemporale, questa popolazione di cellule ippocampali era disconnessa dalle altre regioni cerebrali, con una differenza evidente rispetto ai soggetti normali dei gruppi di controllo. Inoltre, i ricercatori hanno osservato che le alterazioni nelle cellule granulate umane di recente formazione erano molto simili a quelle dei topi. Un dato fondamentale emerso in precedenti ricerche è che il giro dentato produce cellule granulari dentate per tutta la vita. Così i ricercatori hanno cercato di sfruttare il potenziale rigenerativo e terapeutico di queste cellule. Attivando chimicamente le cellule e mettendo gli animali in un ambiente stimolante, con ruote e giocattoli in movimento, sono riusciti a compensare le alterazioni morfologiche nelle cellule granulari dentate e a ripristinare parzialmente la connettività interrotta dovuta alla demenza. Il successo della sperimentazione lascia sperare che, una volta trasferiti sugli esseri umani, questi risultati possano essere utili per comprendere meglio le demenze e aprire nuove prospettive terapeutiche in un ambito, quello dei processi neurodegenerativi legati all’età, in cui le opzioni di cura sono attualmente molto scarse. (brano tratto da Mind 30 maggio 2019)

Dalla lettura del Brano 1 si possono dedurre le seguenti affermazioni: P1 In modelli animali, la stimolazione ambientale è una componente importante per aumentare la connettività tra le cellule dentate ippocampali e le altre regioni cerebrali. P2 La stimolazione ambientale migliora le capacità cognitive dei pazienti affetti da demenza frontotemporale. P3 L’attivazione chimica delle cellule dentate ippocampali riduce i sintomi delle demenze nei pazienti anziani. Quale/i delle precedenti deduzioni è/sono corretta/e? ​​​​​​​














La risposta corretta e' la '

P1.

'.


25 di 72 Domande

Quale tra le seguenti affermazioni sui trigliceridi è corretta?














La risposta corretta e' la '

Possono contenere acidi grassi saturi e insaturi nella stessa molecola.

'.


26 di 72 Domande

I cromoplasti sono organelli cellulari caratteristici delle cellule:














La risposta corretta e' la '

Vegetali.

'.


27 di 72 Domande

Quale tra le seguenti modalità di trasporto attraverso la membrana plasmatica richiede normalmente idrolisi di ATP?














La risposta corretta e' la '

Pompa ionica.

'.


28 di 72 Domande

I macrofagi sono:














La risposta corretta è la E
I macrofagi sono cellule fagocitiche che si sviluppano per differenziamento dei monociti. Nel sangue i monociti, sotto l’azione di fattori come M-CSF e GM-CSF, migrano nei tessuti dove maturano in macrofagi, diventando fagociti professionali dell’immunità innata. Esprimono recettori PRR (es. TLR) e recettori per opsonine (Fc? e C3b) che facilitano il riconoscimento e l’ingestione di patogeni e detriti. La fusione del fagosoma con il lisosoma genera il fagolisosoma, in cui ROS, RNS e idrolasi acide uccidono e degradano il contenuto. Oltre alla fagocitosi, i macrofagi presentano antigeni tramite MHC II e secernono citochine (es. IL-1, TNF, IL-12) che orchestrano la risposta infiammatoria. Possono polarizzarsi funzionalmente (M1 pro-infiammatori, M2 riparativi) in base ai segnali locali. Sebbene alcune popolazioni tissutali abbiano origini embrionali (es. microglia, cellule di Kupffer), nei mammiferi adulti i monociti riforniscono molte sedi, rendendo corretta l’affermazione.

29 di 72 Domande

Quale dei seguenti processi NON avviene durante la mitosi?














La risposta corretta e' la '

La duplicazione del DNA.

'.


30 di 72 Domande

Quale delle seguenti affermazioni sul cariotipo e' corretta?














La risposta corretta e' la '

Esistono specie animali con un numero dispari di coppie di cromosomi.

'.


31 di 72 Domande

Quale dei seguenti termini NON corrisponde a un pigmento fotosintetico?














La risposta corretta è la D
Quale dei seguenti termini NON corrisponde a un pigmento fotosintetico? Rodopsina. La rodopsina è un fotorecettore retinico degli animali, costituito da una proteina opsina legata al 11-cis-retinale; l’assorbimento di un fotone induce l’isomerizzazione a tutto-trans e attiva una cascata di trasduzione via proteine G per la visione. I pigmenti fotosintetici, invece, come clorofille (a, b), carotenoidi e ficobiline, raccolgono luce per alimentare il trasporto elettronico dei fotosistemi I e II in cloroplasti e cianobatteri, generando NADPH e un gradiente protonico per l’ATP. La rodopsina non entra in alcun fotosistema, non trasferisce elettroni lungo una catena fotosintetica e non contribuisce alla fissazione della CO2 nel ciclo di Calvin. Da non confondere con la batteriorodopsina degli Archaea, che è una pompa protonica fotodipendente per fototrofia non fotosintetica, priva di trasporto elettronico e di assimilazione autotrofa del carbonio. Per questi motivi la rodopsina non è classificata come pigmento fotosintetico.

32 di 72 Domande

Durante la glicolisi:














La risposta corretta e' la '

Quattro molecole di ADP sono fosforilate per formare ATP.

'.


33 di 72 Domande

Per pleiotropia s'intende:














La risposta corretta e' la '

Il controllo esercitato da due o più geni su di una stessa caratteristica fenotipica.

'.


34 di 72 Domande

Per evidenziare le cause di una patologia malformativa riscontrata in un neonato, sono state analizzate cellule di tessuti differenti; nelle cellule della mucosa orale è stata riscontrata una mutazione genica nel cromosoma 5, assente nelle cellule del sangue periferico. Quale può essere la causa di tale mosaicismo genetico?














La risposta corretta e' la '

Una mutazione somatica comparsa nelle prime fasi dello sviluppo embrionale.

'.


35 di 72 Domande

I geni degli eucarioti sono definiti discontinui perchè:














La risposta corretta è la E
I geni degli eucarioti sono definiti discontinui perché le sequenze codificanti sono intervallate da sequenze non codificanti. Nei geni eucariotici le regioni codificanti (esoni) sono separate da introni, sequenze non codificanti all’interno dello stesso gene. La trascrizione produce un pre-mRNA che include sia esoni sia introni, e lo spliceosoma rimuove gli introni riconoscendo specifici siti di splicing (tipicamente GU al 5', AG al 3' e punto di ramificazione). Il risultato è un mRNA maturo in cui gli esoni sono giustapposti in continuità, pronto per la traduzione. L’organizzazione discontinua consente lo splicing alternativo, generando diverse isoforme proteiche da un singolo gene. Rispetto ai procarioti, i cui geni sono per lo più continui, questa architettura aumenta la regolazione e la diversità proteica. Inoltre, introni ed esoni favoriscono il riarrangiamento modulare (exon shuffling) durante l’evoluzione e possono contenere elementi regolatori che influenzano l’espressione genica.

36 di 72 Domande

La madre di una bambina affetta da albinismo oculocutaneo di tipo I aspetta una coppia di gemelli dizigoti. Sapendo che il padre e la madre non sono albini e che il gene TYR associato alla patologia si trova sul cromosoma 11, qual è la probabilità che entrambi i gemelli siano albini?














La risposta corretta e' la '

1/16.

'.


37 di 72 Domande

In Drosophila, il gene per il colore degli occhi è localizzato sul cromosoma X e il colore rosso è dominante sul colore bianco. Considerando l'incrocio di una femmina eterozigote per il colore degli occhi con un maschio con gli occhi rossi, quale delle seguenti affermazioni è corretta?














La risposta corretta e' la '

Il 50% dei maschi avrà gli occhi bianchi.

'.


38 di 72 Domande

Il sequenziamento del DNA secondo il metodo Sanger prevede l' allestimento di una miscela di reazione nella quale, oltre al DNA, devono essere presenti altri componenti; quale tra quelli elencati NON è un componente necessario per la reazione?














La risposta corretta e' la '

DNA ligasi.

'.


39 di 72 Domande

Quale tra le seguenti affermazioni riferite alle coste dell' uomo NON è corretta?














La risposta corretta e' la '

Sono ossa lunghe.

'.


40 di 72 Domande

La milza è:














La risposta corretta e' la '

Un organo linfoide.

'.


41 di 72 Domande

La faringe nell' uomo:














La risposta corretta e' la '

Riceve lo sbocco delle cavità nasali.

'.


42 di 72 Domande

Quale delle seguenti affermazioni riferite alle cellule epiteliali è corretta?














La risposta corretta e' la '

Costituiscono lo strato superficiale delle mucose.

'.


43 di 72 Domande

Alla temperatura di 27 gradi C il volume di un palloncino è 2,40 L. Assumendo che la pressione resti costante, quale sarà il volume dello stesso palloncino alla temperatura di -23 gradi C?














La risposta corretta è la C
Alla temperatura di 27 gradi C il volume di un palloncino è 2,40 L; assumendo che la pressione resti costante, il volume dello stesso palloncino alla temperatura di -23 gradi C sarà 2,00 L. Questa domanda si basa sulla legge di Charles, che afferma che il volume di un gas è direttamente proporzionale alla sua temperatura assoluta quando la pressione è costante. Per risolvere il problema, è necessario convertire le temperature da Celsius a Kelvin, aggiungendo 273,15 a ciascuna. Così, 27 gradi C diventano 300,15 K e -23 gradi C diventano 250,15 K. Utilizzando la formula V?/T? = V?/T?, dove V? è il volume iniziale, T? è la temperatura iniziale, V? è il volume finale e T? è la temperatura finale, si ottiene 2,40 L / 300,15 K = V? / 250,15 K. Risolvendo per V?, si trova che V? è approssimativamente 2,00 L, confermando così la risposta corretta.

44 di 72 Domande

Quale tra le seguenti affermazioni riguardanti i numeri quantici NON è corretta?














La risposta corretta è la C
La domanda chiede quale tra le seguenti affermazioni riguardanti i numeri quantici non sia corretta e la risposta corretta è che "Il numero di orbitali possibili per ogni valore di n è n³". La spiegazione è che il numero di orbitali per un dato numero quantico principale n è in realtà n², non n³. Questo è perché per ogni livello energetico definito dal numero quantico principale n, esistono n sottolivelli (corrispondenti al numero quantico azimutale l che varia da 0 a n-1) e per ogni valore di l ci sono (2l+1) orbitali. Sommando questi orbitali per tutti i valori di l, si ottiene n² orbitali. Ad esempio, per n=2, ci sono 2²=4 orbitali: uno s (l=0) e tre p (l=1). Pertanto, l'affermazione che il numero di orbitali è n³ è errata e per questo motivo è la scelta corretta per la domanda.

45 di 72 Domande

Due elementi hanno le seguenti configurazioni elettroniche: 

[Ar]3d104s2  e [Ar]3d104s24p4

Quale delle seguenti affermazioni è corretta?














La risposta corretta è la D
Due elementi hanno le seguenti configurazioni elettroniche: [Ar]3d¹?4s² e [Ar]3d¹?4s²4p?, appartengono entrambi al quarto periodo. La configurazione elettronica di un elemento indica la distribuzione degli elettroni nei vari livelli energetici e sottolivelli. Entrambi gli elementi menzionati hanno la configurazione elettronica che inizia con [Ar], che rappresenta il gas nobile argon, il quale ha 18 elettroni. A partire da questo, il primo elemento aggiunge 2 elettroni nel sottolivello 4s, mentre il secondo elemento aggiunge ulteriori 4 elettroni nel sottolivello 4p. Questo indica che entrambi gli elementi hanno il loro ultimo elettrone nel quarto livello energetico, il che li colloca nel quarto periodo della tavola periodica. Il periodo di un elemento nella tavola periodica è determinato dal livello energetico principale più alto che contiene elettroni nel suo stato fondamentale.

46 di 72 Domande

In una molecola di acido cianidrico (HCN) sono presenti complessivamente:














La risposta corretta è la E
In una molecola di acido cianidrico (HCN) sono presenti complessivamente due legami ? e due legami ?. La struttura dell'acido cianidrico è lineare, con un atomo di idrogeno legato a un atomo di carbonio, che a sua volta è triplo legato a un atomo di azoto. Il legame tra l'idrogeno e il carbonio è un legame ?, mentre il triplo legame tra il carbonio e l'azoto è composto da un legame ? e due legami ?. I legami ? sono formati dalla sovrapposizione frontale degli orbitali, mentre i legami ? derivano dalla sovrapposizione laterale degli orbitali p. Pertanto, nella molecola di HCN, ci sono in totale due legami ? (uno tra H e C e uno tra C e N) e due legami ? (entrambi tra C e N), conferendo alla molecola la sua stabilità e reattività caratteristica.

47 di 72 Domande

Quale delle seguenti affermazioni NON è corretta?














La risposta corretta è la C
La domanda chiede quale delle seguenti affermazioni non è corretta e la risposta corretta è che HNO? è la formula di una molecola triatomica. La spiegazione per cui questa affermazione è errata risiede nella composizione chimica dell'acido nitrico, HNO?, che è formato da quattro atomi: un atomo di idrogeno (H), un atomo di azoto (N) e tre atomi di ossigeno (O). Pertanto, la molecola non può essere considerata triatomica, poiché una molecola triatomica è composta esattamente da tre atomi. Un esempio di molecola triatomica è il diossido di carbonio (CO?), che ha esattamente tre atomi: uno di carbonio e due di ossigeno. La confusione potrebbe derivare dal fatto che HNO? contiene tre atomi di ossigeno, ma il termine "triatomica" si riferisce al numero totale di atomi nella molecola, non al numero di atomi di un singolo elemento.

48 di 72 Domande

Quale delle seguenti combinazioni di coefficienti stechiometrici - a, b, c, d, e - deve essere utilizzata per bilanciare la reazione :

aCu + bHNO3 → cCu(NO3)2 + dNO + eH2O ?














La risposta corretta e' la '

a = 3; b = 8; c = 3; d = 2; e = 4

'.


49 di 72 Domande

Lo smalto dei denti è costituito per la maggior parte da idrossiapatite, la cui unità formula è Ca5(PO4)3(OH) . In ambiente acido per acido solforico, essa può essere decomposta secondo la seguente reazione:

Ca5(PO4)3(OH) + 4H+ → 5Ca2+ + 3HPO42- + H2

Quante moli di H2SO4 sono necessarie per produrre 0,3 moli di ioni HPO4 2- ?














La risposta corretta e' la '

0,2.

'.


50 di 72 Domande

Quale delle seguenti azioni produce una soluzione acquosa di NaNO3 (M = 85 g/mol) con concentrazione 0,20 M?














La risposta corretta e' la '

Diluire 250 mL di una soluzione di NaNO3 0,8 M fino a 1,0 L.

'.


51 di 72 Domande

L'equazione 2A + B → C + 2D rappresenta una reazione che avviene in un unico stadio. Quale tra le seguenti scritture ne rappresenta la legge della velocità?














La risposta corretta è la C
L'equazione 2A + B ? C + 2D rappresenta una reazione che avviene in un unico stadio e la legge della velocità è Velocità = k[A]²[B]. La legge della velocità di una reazione chimica che avviene in un unico stadio, o reazione elementare, è determinata direttamente dai coefficienti stechiometrici dei reagenti nell'equazione bilanciata. In questo caso, la reazione 2A + B ? C + 2D indica che due molecole di A e una molecola di B sono coinvolte nell'evento elementare che porta alla formazione dei prodotti. Pertanto, l'ordine della reazione rispetto ad A è 2 e rispetto a B è 1, risultando in una legge della velocità di terzo ordine complessivo: Velocità = k[A]²[B]. Qui, k rappresenta la costante di velocità della reazione, e la concentrazione dei reagenti A e B influenzano direttamente la velocità di reazione come indicato dagli esponenti nella formula della legge della velocità.

52 di 72 Domande

In quale delle seguenti specie chimiche il manganese si trova nello stato di ossidazione (IV)?














La risposta corretta è la E
La specie chimica in cui il manganese si trova nello stato di ossidazione (IV) è MnO?. In MnO?, il manganese è legato a due atomi di ossigeno, ciascuno con uno stato di ossidazione di -II. Per determinare lo stato di ossidazione del manganese, si imposta un'equazione considerando la somma degli stati di ossidazione di tutti gli atomi nella molecola che deve essere uguale alla carica totale della specie, che in questo caso è neutra. Indicando con x lo stato di ossidazione del manganese, si ha x + 2(-2) = 0, da cui x = +4. Questo calcolo conferma che il manganese in MnO? è effettivamente nello stato di ossidazione (IV), rendendo la risposta corretta.

53 di 72 Domande

In una soluzione acquosa la concentrazione molare degli ioni OH- è 5,8x10-9. Qual è il valore del pH della soluzione?














La risposta corretta è la D
La concentrazione molare degli ioni OH? in una soluzione acquosa è 5,8x10??, e il valore del pH della soluzione è 5.8. Per determinare il pH di una soluzione conoscendo la concentrazione degli ioni OH?, è necessario calcolare prima il pOH utilizzando la formula pOH = -log[OH?]. Sostituendo la concentrazione data, pOH = -log(5,8x10??) risulta essere circa 8.24. Poiché pH + pOH = 14 in una soluzione acquosa a 25°C, il pH si ottiene sottraendo il pOH da 14: pH = 14 - 8.24 = 5.76. Tuttavia, arrotondando correttamente per riflettere il numero di cifre significative appropriate, il pH viene approssimato a 5.8, che è la risposta corretta.

54 di 72 Domande

Quale delle seguenti affermazioni riguardanti chetoni e aldeidi è corretta?














La risposta corretta e' la '

Le aldeidi hanno un atomo di ossigeno ed uno di idrogeno legati al carbonio carbonilico.

'.


55 di 72 Domande

Michele ha nel suo cassetto complessivamente 10 paia di calze, alcune a righe, altre a pois o a scacchi. Scegliendo a caso un paio di calze dal cassetto, la probabilità che trovi un paio di calze a righe è 0.4 e la probabilitàche trovi un paio di calze a pois è doppia di quella che trovi un paio di calze a scacchi. Qual è la probabilità che estraendo un paio di calze dal cassetto Michele trovi quelle a scacchi?














La risposta corretta è la C
La situazione descrive un’estrazione casuale tra eventi mutuamente esclusivi: calze a righe, a pois o a scacchi. In questo contesto, la probabilità è la proporzione di casi favorevoli sul totale degli esiti equiprobabili e le probabilità delle tre categorie devono sommare a 1. È dato che la probabilità di estrarre un paio a righe è 0,4. Indichiamo con x la probabilità di estrarre un paio a scacchi; allora, per ipotesi, la probabilità di estrarre un paio a pois è 2x. La somma delle probabilità deve soddisfare 0,4 + x + 2x = 1, da cui 3x = 0,6 e quindi x = 0,2. Pertanto, la probabilità di trovare un paio a scacchi è 0,2, ossia 1/5. La stessa conclusione si può visualizzare con i conteggi: su 10 paia totali, 0,4×10 = 4 paia sono a righe; se gli scacchi sono 0,2×10 = 2 paia, i pois sono il doppio, cioè 4 paia; 4+2+4 = 10, coerente con il vincolo totale. Questo semplice esercizio illustra la legge della somma delle probabilità per eventi disgiunti e il valore dei rapporti relativi: spesso è più agevole impostare un’incognita per le quantità in rapporto e poi normalizzare imponendo che la somma sia 1. Lo stesso ragionamento è cruciale in ambito clinico quando si ripartisce la probabilità pre-test tra diagnosi alternative mutuamente esclusive in un dato contesto (ad esempio sindromi con eziologie diverse) e si usa la legge della probabilità totale per aggiornare le stime dopo un test diagnostico. Comprendere che le probabilità sono proporzioni normalizzate aiuta a evitare errori comuni: i rapporti tra categorie fissano le frazioni relative, mentre il numero assoluto di “casi” serve solo a scalare i conteggi, non a cambiare le probabilità stimate, purché gli esiti restino equiprobabili.

56 di 72 Domande

Quale tra le seguenti espressioni di K rende vera l’identità: sin4α - cos4α = K ?














La risposta corretta è la D
La domanda chiede quale espressione di K rende vera l'identità sin?? - cos?? = K, e la risposta corretta è K = ?cos 2?. Questa identità può essere risolta utilizzando la differenza di quadrati: sin?? - cos?? può essere riscritta come (sin²? - cos²?)(sin²? + cos²?). Poiché sin²? + cos²? è sempre uguale a 1 per l'identità pitagorica, l'espressione si semplifica a sin²? - cos²?. Quest'ultima espressione è uguale a ?cos 2?, poiché cos 2? è uguale a cos²? - sin²?, quindi ?cos 2? è uguale a sin²? - cos²?. Questo dimostra che K = ?cos 2? è l'espressione corretta per rendere vera l'identità iniziale.

57 di 72 Domande

Cosa si può affermare riguardo al perimetro di un quadrato di area minore di 81 m2?














La risposta corretta è la B
La domanda chiede cosa si può affermare riguardo al perimetro di un quadrato di area minore di 81 m² e la risposta corretta è che è sempre minore di 36 m. Per comprendere perché questa affermazione è corretta, consideriamo che l'area di un quadrato è data dalla formula A = l², dove l è la lunghezza del lato. Se l'area è minore di 81 m², allora l² < 81, il che implica che l < 9 m. Il perimetro P di un quadrato è dato dalla formula P = 4l. Sostituendo il valore massimo possibile di l, otteniamo P < 4 × 9 = 36 m. Pertanto, se l'area del quadrato è inferiore a 81 m², il perimetro sarà necessariamente inferiore a 36 m.

58 di 72 Domande

Assegnate le due funzioni f(x) = e(x^2) e g(x) = (ex)^2 quale delle seguenti è vera?














La risposta corretta è la E
Assegnate le due funzioni f(x) = e^(x^2) e g(x) = (e^x)^2, hanno lo stesso valore se x = 0 oppure se x = 2. Per verificare questa affermazione, iniziamo calcolando entrambe le funzioni nei punti x = 0 e x = 2. Quando x = 0, f(0) = e^(0^2) = e^0 = 1 e g(0) = (e^0)^2 = 1^2 = 1, quindi f(0) = g(0). Quando x = 2, f(2) = e^(2^2) = e^4 e g(2) = (e^2)^2 = e^(2*2) = e^4, quindi anche in questo caso f(2) = g(2). Pertanto, le funzioni f(x) e g(x) sono uguali per x = 0 e x = 2. In generale, f(x) = e^(x^2) e g(x) = (e^x)^2 sono espressioni equivalenti per qualsiasi valore di x, poiché (e^x)^2 può essere riscritto come e^(2x), che è uguale a e^(x^2) quando x^2 = 2x, cioè per x = 0 e x = 2.

59 di 72 Domande

Quali sono le soluzioni reali dell'equazione 9x - 3x+1 = -2 ?














La risposta corretta è la B
L'equazione 9x - 3x+1 = -2 ha come soluzioni reali x=0 e x=log3 2. Per risolvere questa equazione, iniziamo riscrivendo 9x come (32)x = 32x. L'equazione diventa quindi 32x - 3x+1 = -2. Possiamo riscrivere 3x+1 come 3x * 3, ottenendo 32x - 3 * 3x = -2. Poniamo y = 3x, trasformando l'equazione in y2 - 3y = -2, che si risolve come y2 - 3y + 2 = 0. Questa è un'equazione quadratica che si fattorizza in (y-1)(y-2) = 0, dando le soluzioni y = 1 e y = 2. Ricordando che y = 3x, otteniamo 3x = 1 e 3x = 2. La prima equazione, 3x = 1, ha soluzione x = 0, mentre la seconda, 3x = 2, si risolve come x = log3 2. Quindi, le soluzioni reali dell'equazione originale sono x = 0 e x = log3 2.

60 di 72 Domande

Due oggetti di uguale massa in contatto termico costituiscono un sistema isolato. La temperatura iniziale dei due oggetti è rispettivamente di t °C e 0 °C; supponendo che non avvengano cambiamenti di stato, qual è la temperatura di equilibrio se il calore specifico dell'oggetto più caldo è 9 volte quello dell'oggetto più freddo?














La risposta corretta e' la '

0,9t °C

'.


61 di 72 Domande

Sia R1 la resistenza equivalente ad una connessione di tre resistenze uguali di valore x di cui una è connessa in serie con le altre due connesse in parallelo; sia R2 la resistenza equivalente ad una connessione di tre resistenze uguali di valore y di cui una è connessa in parallelo con le altre due connesse in serie. Quale relazione deve intercorrere fra x e y in modo che R1 = R2?














La risposta corretta e' la '

x = 4y/9.

'.


62 di 72 Domande

Considerate due masse isolate M1 = m e M2 = 2m, se F è il modulo della forza gravitazionale agente sulla massa M1, qual è il modulo della forza gravitazionale agente sulla massa M2?














La risposta corretta e' la '

F.

'.


63 di 72 Domande

In figura è rappresentato uno schema della sequenza genica che costituisce l’operone Lac (sequenza genica che regola la produzione delle lattasi) dei procarioti. Si tratta di una sequenza regolatrice che determina la produzione di lattasi, quando?

product image













La risposta corretta è la B

La domanda chiede quando l’operone lac, sequenza regolatrice della produzione di lattasi, induce l’espressione: la risposta corretta è “Quando è presente lattosio nel mezzo di coltura”. Nel sistema lac dei procarioti, in assenza di lattosio il repressore LacI si lega all’operatore e impedisce all’RNA polimerasi di trascrivere i geni lacZYA; quando è presente lattosio, una parte viene isomerizzata in allolattosio che funge da induttore legandosi a LacI, causandone il distacco dall’operatore e consentendo l’avvio della trascrizione, inclusa la sintesi di ?-galattosidasi (lattasi). L’espressione è massima se il glucosio è basso perché il complesso cAMP-CAP facilita il reclutamento dell’RNA polimerasi, ma la condizione chiave che rimuove la repressione è la presenza di lattosio. In sintesi, il lattosio segnala alla cellula di esprimere gli enzimi necessari al suo metabolismo attivando l’operone lac.


64 di 72 Domande

Un bambino di 2 anni di origine africana si presenta con tumefazioni dolorose della mani e piedi. Dati di laboratorio mettono in evidenza una emoglobina di 9g/dl, una conta dei globuli bianchi di 11500/mm3 ed una conta delle piastrine di 250000/mm3. Quale dei seguenti esami di laboratorio dara' supporto alla tua diagnosi?














La risposta corretta è la B

Il quadro clinico descritto è compatibile con anemia falciforme o drepanocitosi, un’emoglobinopatia caratterizzata dalla produzione di catene globiniche quantitativamente normali ma qualitativamente alterate. La causa della deformazione dei globuli rossi è una sostituzione amminoacidica (Glu ? Val) che favorisce l’aggregazione delle molecole di Hb con formazione di polimeri simili a pali nel citoplasma eritrocitario. La polimerizzazione, che avviene soprattutto nello stato deossigenato, determina deformazione e la caratteristica forma a falce dei globuli rossi. Questa condizione provoca squilibri che riducono elasticità e vitalità cellulare. I globuli rossi danneggiati rappresentano il principale trigger delle crisi vaso-occlusive, responsabili di fenomeni infartuali a livello del microcircolo, che spesso si manifestano con tumefazioni dolorose di mani e piedi. La prima manifestazione clinica è l’emolisi cronica con pallore, subittero o ittero, astenia, litiasi della colecisti e segni della deplezione di ossido nitrico. A livello arterioso si osserva diatesi trombotica per disfunzione endoteliale. L’emolisi cronica rappresenta uno stato di equilibrio, interrotto più o meno frequentemente da crisi vaso-occlusive. Tra le manifestazioni vaso-occlusive, tipica è l’ostruzione dei vasi retinici, che porta a cecità parziale o totale e determina cicatrici corio-retiniche, una delle manifestazioni retiniche più comuni e patognomoniche dell’anemia falciforme. Dal punto di vista laboratoristico, si osserva riduzione dell’Hb; la diagnosi è confermata da striscio periferico, test di solubilità ed elettroforesi dell’emoglobina, che evidenzia le anomalie strutturali.


65 di 72 Domande

Il Sig. Versici, un uomo di circa 70 anni, si reca presso l’ ambulatorio del proprio medico curante, Il Dott. Mancini, per un fastidio al polso destro. Anamnesi patologica prossima: lamenta dolore al polso destro da circa due giorni.

Anamnesi patologica prossima: positiva per due interventi di chirurgia sostitutiva dell'anca, due precedenti episodi di gotta in entrambe le prime articolazioni metatarso-falangee ed ipertensione. Esame obiettivo: il Dott. Mancini visitandolo riscontra la presenza di rossore e gonfiore sul versante dorsale del polso. La sintomatologia dolorosa viene esacerbata da movimenti di flesso-estensione completi. Gli vengono prescritti 80 mg di aspirina al giorno. Due giorni dopo il gonfiore però è aumentato sul versante dorsale del polso ed a livello della mano. La flessione del polso risulta limitata dell' 80% con dolore severo, pertanto il Sig. Versici si reca nuovamente presso l’ ambulatorio del Dott. Mancini, che rivisitandolo nota che evoca un dolore sordo alla palpazione dello scafoide e pertanto nel sospetto di frattura gli prescrive un esame radiografico del polso/mano. Esami strumentali-laboratoristici: evidenza di alterazioni riconducibili ad un quadro di artrite gottosa. Quale tipo di citochine sono coinvolte in questo processo?

product image













La risposta corretta è la C.

La flogosi è un meccanismo di difesa di tipo aspecifico: risponde all’agente lesivo di tipo fisico-meccanico, radiazioni, batteri o sostanze chimiche. È quindi la risposta al danno tissutale ed è un processo reattivo (diverso dalla necrosi che è regressiva), aspecifico (contro tutto ciò che causa danno), stereotipato (stessi meccanismi principali a prescindere dalla causa, con vie diverse secondo lo stimolo), e procede indipendentemente dalla causa (una volta innescato, continua anche se lo stimolo è rimosso). Nella fase acuta si ha aumento del flusso ematico e della permeabilità vascolare, con accumulo di fluidi, leucociti e mediatori come le citochine. Vari fattori solubili favoriscono il reclutamento dei leucociti aumentando l’espressione di molecole di adesione e di fattori chemiotattici. Le citochine chiave sono IL-1, TNF-?, IL-6, IL-8 e altre chemochine; IL-1 e TNF-? sono particolarmente potenti, inducono febbre promuovendo la sintesi di PGE2 nell’endotelio ipotalamico. L’IL-1 è prodotta da macrofagi, neutrofili, cellule endoteliali ed epiteliali: a basse concentrazioni induce adesione leucocitaria, ad alte induce febbre e proteine di fase acuta. Diversamente dal TNF-?, non causa da sola shock settico. Inoltre stimola i mastociti al rilascio di istamina, con vasodilatazione precoce e aumento della permeabilità.

Durante l’infiammazione avvengono: (1) modificazioni di flusso e calibro vascolare con aumento del flusso sanguigno, (2) modificazioni del microcircolo e formazione dell’essudato, (3) richiamo chemiotattico dei leucociti, (4) fagocitosi. Dopo lo stimolo lesivo si ha vasocostrizione transitoria seguita da vasodilatazione intensa (iperemia attiva, responsabile di rubor e calor). Successivamente si verifica rallentamento della circolazione (iperemia passiva o stasi), dovuto ad aumentata permeabilità capillare con essudazione proteica e aumento della viscosità ematica. Il modello tipico dell’infiammazione acuta comprende: alterazioni di flusso e calibro, iperemia attiva e passiva, permeabilizzazione endoteliale con essudato, migrazione leucocitaria e chemiotassi, fagocitosi.

La chemiotassi è movimento orientato lungo un gradiente chimico; gli stimoli possono essere esogeni (prodotti batterici) o endogeni (complemento, leucotrieni, citochine). Durante la stasi i neutrofili si dispongono lungo l’endotelio (marginazione). Segue l’adesione: i leucociti rotolano con legami labili, poi aderiscono stabilmente formando la “pavimentazione”. Successivamente attraversano l’endotelio (diapedesi) e migrano verso lo stimolo. L’endotelio normalmente è continuo e liscio, ma nell’infiammazione aumenta la permeabilità ed esprime molecole di adesione preformate (es. P-selectina dai corpi di Weibel-Palade).

Le principali molecole di adesione sono: selectine (E sull’endotelio, P sull’endotelio in infiammazione, L sui leucociti, legano zuccheri); immunoglobuline (ICAM-1 e VCAM-1, interagiscono con integrine leucocitarie, le ICAM-1 si legano alle integrine ?2); VCAM-2 proprie dell’endotelio; integrine (già presenti sui leucociti, ma con bassa affinità: aumentano l’avidità a seguito di stimoli chemiokinici e dell’induzione di ICAM/VCAM-1). Le citochine IL-1 e TNF inducono fortemente la sintesi di ICAM-1 e VCAM-2, molecole implicate nei legami forti, la cui espressione richiede più tempo.


66 di 72 Domande

Il Sig. Mariani, un uomo di 78 anni si reca presso il PS del Policlinico Torvergata di Roma, a causa di un episodio di dispnea acuta. Anamnesi patologica prossima: lamenta comparsa di episodi di tosse produttiva, gonfiore degli arti inferiori e dei piedi, astenia, che perdurano da 3 settimane. Inoltre, da due mesi a questa parte, si sono presentate crisi di dispnea da sforzo ingravescente. Anamnesi patologica remota: una decina di anni prima è stato sottoposto ad un intervento di chirurgia sostitutiva per impianto di protesi valvolare di suino, a causa di un rigurgito della valvola mitrale di grado severo. Il paziente è affetto da coronaropatia, diabete mellito di tipo 2 ed ipertensione. Anamnesi fisiologica: ha fumato per 55 anni un pacchetto di sigarette al giorno e abitualmente beve una birra al giorno. Anamnesi farmacologica Attualmente prende diversi farmaci tra cui cardioaspirina, simvastatina, ramipril, metoprololo, metformina e idroclorotiazide. Esame obiettivo: si presenta dall’ aspetto pallido. L’ uomo è alto 181 cm e pesa 128 kg, con una BMI di circa 41 kg/m2. Ha una temperatura corporea di 37.3 °C , frequenza respiratoria di 23 atti/min, frequenza cardiaca di 97 bpm, e pressione arteriosa di 148/95 mm Hg. All’ auscultazione del torace si riscontra la presenza di rantoli alle basi polmonari bilateralmente. L’ esame obiettivo del cuore rivela la presenza di un battito apicale dislocato lateralmente e la presenza, a livello dell’ apice, di un soffio diastolico 3/6 di intensità decrescente. Inoltre si osserva la presenza di edemi improntabili bilateralmente a livello dei piedi e delle caviglie. Il resto dell’ esame obiettivo non mostra altre anomalie. Quale tra le seguenti è la causa più probabile dei sintomi di questo paziente?

product image













La risposta D è corretta.

Il paziente circa 10 anni fa si era sottoposto a un intervento di sostituzione protesica con impianto di protesi valvolare suina per severo rigurgito mitralico. Il trattamento di una valvulopatia, a meno che non sia di grado medio-elevato e clinicamente significativa, richiede solo un controllo periodico, mentre l’intervento chirurgico è indicato in presenza di una lesione moderata o grave responsabile di sintomi e/o disfunzione cardiaca. Le opzioni vanno dalla valvuloplastica alla riparazione fino alla sostituzione, che può essere effettuata con protesi meccaniche (preferite nei pazienti <65 anni o con lunga aspettativa di vita, ma richiedono anticoagulazione cronica con warfarin per prevenire tromboembolismo) o biologiche (suine o bovine, più soggette a deterioramento sclero-fibrotico, con durata media 10-15 anni). Una complicanza possibile delle protesi biologiche è l’ostruzione/stenosi o il rigurgito, entrambi responsabili di scompenso cardiaco.

L’endocardite infettiva insorge in presenza di una predisposizione endocardica (patologie congenite, reumatiche, valvole bicuspidi calcifiche, prolasso mitralico, cardiomiopatia ipertrofica, precedente endocardite). Fattori predisponenti sono protesi valvolari, tossicodipendenza, diabete, uso cronico di anticoagulanti o steroidi, età avanzata. Agenti più comuni sono streptococchi e stafilococchi (80-90%), seguiti da enterococchi e microrganismi HACEK. Clinicamente si manifesta con febbre, nuovo soffio o modifica di un soffio preesistente, può causare scompenso cardiaco e, all’ecocardiogramma, vegetazioni. Segni caratteristici: petecchie congiuntivali, macchie di Roth, lesioni di Janeway, nodi di Osler, emorragie subungueali a scheggia. La diagnosi si basa sui criteri di Duke (diagnosi rigettata, possibile o certa). In assenza di emocolture disponibili, e senza rischio per MRSA, la terapia empirica si effettua con un ?-lattamico + amminoglicoside. Sebbene questo paziente presenti soffio e segni di scompenso, non ha febbre né criteri di Duke: l’endocardite è improbabile (risposta A errata).

La BPCO è una malattia polmonare cronica non reversibile, con ostruzione bronchiale persistente (VEMS/CVF <0,7), spesso correlata a fumo e caratterizzata da progressione, riacutizzazioni infettive, dispnea, tosse produttiva cronica, tachipnea, cianosi e ipertensione polmonare nelle fasi avanzate. All’auscultazione: respiro sibilante e fase espiratoria prolungata. Nonostante il paziente sia fumatore con tosse, i sintomi durano solo da 3 settimane e non vi sono segni obiettivi di ostruzione: la diagnosi di BPCO è errata (risposta B errata).

La polmonite è un’infiammazione acuta polmonare (batterica, virale, fungina, parassitaria) diagnosticata con RX torace e reperti clinici. Può essere comunitaria (più spesso da Streptococcus pneumoniae, Mycoplasma pneumoniae) o nosocomiale. Clinicamente: febbre, tosse, dispnea, astenia, ipossia; nella forma tipica: esordio acuto con febbre, tosse produttiva, crepitii e rumori bronchiali; nella forma atipica: esordio graduale con tosse secca, dispnea e pochi segni obiettivi. È indicato esame colturale di sangue/escreato. Questo paziente presenta tosse produttiva ma non febbre, e all’auscultazione rantoli basali bilaterali: più compatibili con scompenso cardiaco che con polmonite (risposta C errata).

L’embolia polmonare è occlusione di arterie polmonari da trombi (arti inferiori/pelvi). Presentazione acuta con sintomi aspecifici: dolore toracico pleuritico, tosse, sincope, dispnea, arresto cardiorespiratorio nei casi gravi; segni: tachipnea, tachicardia, ipotensione. Fattori di rischio: immobilizzazione, trombofilie, gravidanza, chirurgia recente. In questo paziente tosse e dispnea possono mimarla, ma anamnesi negativa per immobilizzazione e presenza di stenosi mitralica con edemi declivi bilaterali fanno propendere per scompenso cardiaco congestizio piuttosto che embolia polmonare (risposta E errata).


67 di 72 Domande

Il Sig. Verci, un uomo di circa 60 anni si reca, presso l’ ambulatorio del proprio medico curante, il Dott. Briga, per dispnea. Anamnesi patologica prossima: lamenta una dispnea ingravescente da circa un mese. Inizialmente era in grado di salire 3 rampe di scale fino al suo appartamento, ma ora necessita di effettuare numerose pause per recuperare il fiato. Non lamenta dolore al petto. Anamnesi patologica remota: l'uomo è affetto da cardiopatia reumatica e diabete mellito di tipo 2. Anamnesi fisiologica: è emigrato dall'India circa 20 anni prima. Anamnesi farmacologica: assume carvedilolo, torasemide e insulina. Esame obiettivo: il Dott. Briga visita il Sig. Verci riscontrando una temperatura corporea di 37.2 °C, una frequenza cardiaca di 74 bpm, una frequenza respiratoria di 19 atti/min ed una pressione arteriosa di 135/80 mm Hg. La pulsossimetria mostra una saturazione d'ossigeno del 96% in aria ambiente. L'auscultazione del torace rivela la presenza di crepitii alle basi polmonari bilateralmente. All’ auscultazione cardiaca si riscontra la presenza di un soffio d'apertura seguito da un soffio diastolico di bassa tonalità , a livello del quanto spazio intercostale di sinistra in corrispondenza della linea medio-claveare. Esami strumentali-laboratoristici: il Dott. Briga decide di far eseguire una radiografia del torace al Sig. Verci, che mostra una dilatazione dell'atrio di sinistra, con stiramento del margine cardiaco di sinistra, ed un’ aumentata trama vascolare. Quale tra i seguenti rappresenta l'intervento di prima scelta per migliorare la sintomatologia del paziente?

product image













La risposta corretta è la D.

La malattia reumatica è la causa più frequente di stenosi mitralica non complicata. È caratterizzata da fibrosi, calcificazione dei lembi valvolari e parziale fusione delle commissure, con conseguente riduzione dell’ostio valvolare (normalmente 4-6 cm²) fino a valori <1 cm². A causa di questo restringimento, l’unico modo per garantire il passaggio di sangue dall’atrio sinistro al ventricolo sinistro durante la diastole è aumentare le pressioni atriali. Questo incremento si trasmette a monte, con aumento della pressione nelle vene e nei capillari polmonari: ecco la causa della dispnea. Se le pressioni aumentano ulteriormente, soprattutto acutamente, può verificarsi la trasudazione di liquido negli alveoli con conseguente edema polmonare. Il nostro paziente all’auscultazione presenta anche crepitii basali bilaterali. Il gradiente diastolico transvalvolare è proporzionale al grado di stenosi ed è sensibile ad aumenti di portata e frequenza cardiaca: maggiore la portata/frequenza, maggiore il gradiente. Per questo un soggetto asintomatico a riposo può diventare sintomatico anche per sforzi lievi. L’evoluzione della stenosi mitralica è rappresentata dallo sviluppo di ipertensione polmonare arteriosa, secondaria a quella venosa, che provoca vasocostrizione arteriolare inizialmente funzionale e reversibile, successivamente irreversibile per ipertrofia della tonaca media e fibrosi dell’intima. Le elevate resistenze arteriolari del circolo polmonare causano sovraccarico pressorio del ventricolo destro con dilatazione, ipertrofia, disfunzione contrattile e segni di scompenso destro e bassa gittata. Nell’insufficienza mitralica, invece, la pressione atriale sinistra, molto più bassa di quella aortica, fa sì che il sangue refluisca in atrio già durante la contrazione isometrica ventricolare. Nell’insufficienza mitralica cronica l’atrio sinistro si adatta dilatandosi, per cui la pressione a monte non aumenta significativamente; nell’insufficienza acuta, invece, l’atrio non ha tempo di adattarsi e subisce un brusco aumento pressorio con ripercussioni sulla pressione venosa polmonare. Il ventricolo sinistro, sottoposto a sovraccarico di volume, si dilata: inizialmente la frazione di eiezione rimane conservata, poi si riduce progressivamente perché il rigurgito in atrio riduce il volume sistolico effettivo. Una frazione di eiezione <60% è indicativa di compromissione ventricolare sinistra. Nel nostro paziente, per segni, sintomi e reperti auscultatori, è probabile un coinvolgimento valvolare mitralico, in particolare stenosi o steno-insufficienza. L’intervento di scelta, nella stenosi mitralica clinicamente significativa (area ?1,5 cm²) o sintomatica, e nei pazienti con controindicazioni alla chirurgia, è la valvuloplastica percutanea con palloncino: una “dilatazione controllata” eseguita con un palloncino ad alta resistenza gonfiato in prossimità della valvola, introdotto tramite catetere da vena femorale destra. È una tecnica mini-invasiva che riduce morbilità e mortalità perioperatorie, con buona efficacia a lungo termine (sopravvivenza libera da eventi nel 30-70% dei casi), sebbene non siano rare le restenosi. Non può essere eseguita in presenza di calcificazioni valvolari, per cui è indicata la sostituzione valvolare.


68 di 72 Domande

Un ragazzo di 20 anni presenta il seguente ECG. Cosa si nota all'ECG?

product image













La risposta esatta è la A.

Le derivazioni da V1 a V6, chiamate derivazioni precordiali, esprimono l’attività elettrica del cuore sul piano orizzontale: V1-V2 esplorano il setto interventricolare, V3-V4 la parete anteriore del ventricolo sinistro, V5-V6 la parete laterale del ventricolo sinistro. L’onda P indica la depolarizzazione atriale, il complesso QRS e l’onda T indicano rispettivamente la depolarizzazione e la ripolarizzazione ventricolare, mentre la ripolarizzazione atriale non è visibile poiché avviene durante la depolarizzazione ventricolare. In età giovanile, dopo la pubertà, il vettore di ripolarizzazione ventricolare rende le T positive in tutte le derivazioni precordiali, tranne V1 e raramente V2; in casi eccezionali, la negatività può coinvolgere anche V3 e V4 (onda T giovanile). Dopo la pubertà, la presenza di onde T invertite ?2 mm in due o più derivazioni contigue del ventricolo destro può indicare cardiopatia congenita con sovraccarico di pressione o volume (cardiomiopatia aritmogena del ventricolo destro) oppure, più raramente, patologie ereditarie dei canali del sodio o potassio. L’ECG descritto mostra ritmo sinusale, alterazioni diffuse della ripolarizzazione con T negativa da V1 a V5, R alta in V1 e asse spostato a destra: reperti suggestivi di ipertrofia ventricolare destra a carattere aritmogeno. La cardiomiopatia aritmogena del ventricolo destro è spesso familiare, più frequentemente a trasmissione autosomica dominante, e coinvolge prevalentemente ma non esclusivamente il ventricolo destro. Nel 10-20% dei casi è presente una mutazione nei geni che codificano proteine del desmosoma. Istologicamente si osserva progressiva sostituzione del miocardio con tessuto fibro-adiposo, che genera aree di discinesia e dilatazione soprattutto nel tratto di afflusso, efflusso e apice del ventricolo destro (triangolo della displasia), ma può estendersi all’intera parete ventricolare destra o anche al ventricolo sinistro. Questa condizione, per le alterazioni morfologiche e funzionali, è causa frequente di aritmie ventricolari e morte improvvisa, soprattutto in età giovanile durante o subito dopo l’attività fisica. In presenza di un ECG di questo tipo è quindi indicato eseguire un ecocardiogramma per rilevare eventuali alterazioni strutturali cardiache.


69 di 72 Domande

La signora Rettori, una donna di 45 anni, si reca dal proprio medico curante, il Dott. Pressi, per malessere. Anamnesi patologica prossima: comparsa di febbre, disuria e dolore alla schiena. Il Dott. Pressi consiglia alla paziente di recarsi in ospedale per ulteriori accertamenti; qui la donna verrà successivamente ricoverata con una sospetta diagnosi di pielonefrite. La paziente viene sottoposta a terapia con antibiotici ad ampio spettro, che determinano un significativo miglioramento della sintomatologia. Tuttavia, durante il quarto giorno di ricovero, la donna presenta nuovamente febbre, con leucocitosi e profusa diarrea acquosa. Esami strumentali: viene effettuata una colonscopia, visibile nell’ immagine sottostante.

Quale è la terapia per il trattamento di questo disturbo?

product image













La risposta corretta è la D.

La paziente presenta una colite pseudomembranosa causata da Clostridium difficile, un batterio appartenente alla famiglia Clostridiaceae, patogeno per l’uomo, Gram+ anaerobio. Il C. difficile è virulento in quanto possiede due tossine: la tossina A, un’enterotossina che si lega alle cellule della mucosa e causa un’ipersecrezione di liquido determinando diarrea acquosa; la tossina B, una citotossina che provoca gravi danni alla mucosa determinandone l’aspetto pseudomembranoso. Il Clostridium difficile causa colite associata ad antibiotici, tipicamente in ambiente ospedaliero. Fa parte normalmente del microbiota umano; tuttavia, quando si utilizzano antibiotici per lungo tempo, questi possono distruggere anche i batteri che tengono “sotto controllo” il Clostridium. Quando il C. difficile diviene dominante, si possono avere crampi addominali, colite pseudomembranosa, diarrea (talora ematica), raramente sepsi e addome acuto. I sintomi insorgono alcuni giorni dopo l’inizio della terapia antibiotica e includono diarrea acquosa o scariche di feci non formate, crampi addominali, raramente nausea e vomito. Per la diagnosi è importante l’identificazione della tossina nelle feci. Il trattamento consiste nell’interrompere la terapia antibiotica; se la sintomatologia è grave è possibile utilizzare vancomicina o metronidazolo (nel nostro caso, non essendo la vancomicina tra le opzioni, la risposta corretta è la D).


70 di 72 Domande

Una paziente di 58 anni si presenta presso il reparto di nutrizione clinica. La donna presenta BMI 20,9, circonferenza vita 88 cm, analisi ematochimiche (in allegato) in cui si presenta colesterolo LDL fuori range e glicemia a digiuno elevata.

In seguito ai valori di glicemia a digiuno riscontrati, si richiede curva da carico orale di glucosio (OGTT). In base ai risultati sopra riportati, la paziente presenta:

product image













La risposta corretta è la B.

Il diabete è un gruppo di alterazioni caratterizzate da elevati livelli di glicemia, legati a un’alterata secrezione insulinica o a una ridotta sensibilità all’insulina. Questa alterata secrezione può variare da forme severe, in cui la produzione di insulina è nulla o quasi (diabete di tipo I, pancreasectomia), a forme intermedie modulate dall’insulino-resistenza.

L’insulino-resistenza da sola non è in grado di slatentizzare un diabete mellito: è necessario un danno della secrezione. Le alterazioni del metabolismo del glucosio si associano inoltre a modifiche del metabolismo lipidico e proteico, predisponendo a complicanze vascolari: microvascolari (rene, arti inferiori, retina) e macrovascolari (cuore, cervello, arterie degli arti inferiori).

Il diabete si classifica in due tipologie principali:

– diabete mellito di tipo I (insulino-dipendente), che può avere cause immuno-mediate o idiopatiche;

– diabete mellito di tipo II (non insulino-dipendente), malattia metabolica caratterizzata da iperglicemia in un contesto di insulino-resistenza e deficienza insulinica relativa, nella maggior parte dei casi senza necessità di insulina.

Esiste poi il diabete gestazionale, che compare in gravidanza e regredisce dopo il parto.

Tra le sindromi secondarie ricordiamo:

– pancreasectomia (oggi non più praticata nelle pancreatiti, ma solo nei tumori),

– patologie del pancreas esocrino (es. pancreatite),

– patologie endocrine (acromegalia, sindrome di Cushing, feocromocitoma, poiché l’insulina è l’unico ormone ipoglicemizzante),

– tossicità da farmaci o sostanze chimiche (glucocorticoidi, tiazidici, ecc.).

Il diabete può rimanere a lungo silente. Si stima che, a fronte di una prevalenza diagnosticata del 4%, un ulteriore 4% resti non diagnosticato.

Per la diagnosi, le misurazioni della glicemia prevedono:

– glicemia a digiuno (da almeno 12 ore): due rilevazioni ?126 mg/dl;

– glicemia random >200 mg/dl, ma solo in paziente sintomatico (polidipsia, poliuria, nicturia, ecc.);

– curva da carico con 75 g di glucosio in 200-250 ml d’acqua: il test si esegue solo se la glicemia basale è <126 mg/dl, e la diagnosi si pone se a 2 ore la glicemia è >200 mg/dl.


71 di 72 Domande

La signora Bellini è una giovane donna ricoverata nel reparto di ginecologia ed ostetricia dopo un parto complicato da una rottura prematura delle membrane amnio-coriali ed un prolungato travaglio. Anamnesi patologica prossima: In seconda giornata sviluppa febbre con brivido associata ad ipotensione e intenso dolore addominale che fanno sospettare un’ endometrite purperale. Il Dott. Lanfranchi decide di sottoporre la paziente ad una radiografia del torace e decide di avviare la terapia antibiotica e reidratante con 4.000 ml di soluzione salina nelle successive 24 ore ma l’ ipertermia persiste e si ottiene un lieve incremento della pressione arteriosa. Improvvisamente la sig.ra Bellini presenta dispnea. Esame obiettivo: viene rilevata una SpO2 dell’ 82% che non aumenta anche con ossigenoterapia con FiO2 del 100%. Il Dott. Lanfranchi decide quindi di intubare la paziente e si eroga una FiO2 del 100%. Non si rileva turgore giugulare, all’ auscultazione polmonare si apprezzano crepitii diffusi bilateralmente. Esami di laboratorio-strumentali: viene rapidamente inviato in laboratorio un campione di sangue arterioso che evidenzia PaO2 di 62 mmHg e PaCO2 di 33 mmHg. L’ ECG mostra tachicardia sinusale. Viene effettuato un nuovo RX del torace che mostra un quadro polmonare modificato rispetto a quanto si era visto nel precedente. Sulla base dei dati forniti quale tra le seguenti è la diagnosi più probabile?

product image













La risposta corretta è la B.

Questo paziente molto probabilmente ha una ARDS e il rapporto PaO2/FiO2 è <200: la paziente ha un rapporto di 60 (FiO2 = 1 ovvero 100% e PaO2 di 60 mmHg: necessita di ossigeno al 100% per mantenere una pressione di PaO2 accettabile). La RX torace mostra infiltrati polmonari diffusi non riconducibili a eziologia cardiogena. L’EO evidenzia dispnea ingravescente a insorgenza improvvisa, con crepitii diffusi bilateralmente. La paziente presentata nel caso è verosimilmente affetta da ARDS in seguito a sepsi da endometrite postpartum.

La sindrome da distress respiratorio acuto (ARDS) è una grave malattia acuta polmonare. I fattori scatenanti sono numerosi: polmonite, shock, gravi traumi, sepsi, aspirazione di alimenti (ab ingestis), pancreatite. È caratterizzata da danno diffuso della membrana alveolo-capillare, con edema polmonare non cardiogenico (ricco di proteine) e insufficienza respiratoria acuta (ARF). Si osserva reclutamento di neutrofili nei capillari alveolari e formazione di membrane ialine. I neutrofili rilasciano chemochine (che richiamano istiociti), producono ROS, proteasi, leucotrieni, fattore di attivazione piastrinica, prostaglandine e altre molecole che danneggiano le barriere tra capillari e spazi aerei. Gli alveoli e l’interstizio si riempiono di proteine, detriti cellulari e liquido, con distruzione del surfattante, collasso alveolare e mismatch ventilazione/perfusione.

L’ARDS determina grave ipossiemia refrattaria all’ossigenoterapia. I criteri diagnostici comprendono:

– Opacità bilaterali alla RX non spiegabili da versamento, atelettasia o noduli.

– PaO2/FiO2 ?200 mmHg.

– Assenza di evidenza clinica di aumentata pressione atriale sinistra o insufficienza cardiaca (PCWP <18 mmHg). Una pressione di incuneamento capillare polmonare >18 mmHg orienta invece verso edema polmonare cardiogeno.

Secondo la “Definizione di Berlino 2012” l’ARDS si classifica in:

– Lieve: PaO2/FiO2 ?200 mmHg.

– Moderata: PaO2/FiO2 ?100 mmHg.

– Grave: PaO2/FiO2 ?100 mmHg.


72 di 72 Domande

Una paziente di 58 anni si presenta presso il reparto di nutrizione clinica. La donna presenta BMI 20,9, circonferenza vita 88 cm, analisi ematochimiche (in allegato) in cui si presenta colesterolo LDL fuori range e glicemia a digiuno elevata.

Per il paziente diabetico è essenziale assumere cibi a basso indice glicemico. Qual è tra i seguenti alimenti quello che presenta il più basso indice glicemico?

product image













La risposta corretta è la A.

Il diabete è un gruppo di alterazioni caratterizzate da elevati livelli di glicemia, legati a un’alterata secrezione insulinica o a una ridotta sensibilità all’insulina. Questa alterata secrezione può variare da forme severe, in cui la produzione di insulina è nulla o quasi (diabete di tipo I, pancreasectomia), a forme intermedie modulate dall’insulino-resistenza. L’insulino-resistenza da sola non è in grado di slatentizzare un diabete mellito: serve un danno della secrezione. Le alterazioni del metabolismo del glucosio si accompagnano anche ad alterazioni del metabolismo lipidico e proteico, predisponendo a complicanze vascolari: microvascolari (rene, retina, arti inferiori) e macrovascolari (cuore, cervello, arterie periferiche). Il diabete si classifica in due tipologie principali: diabete mellito di tipo I (insulino-dipendente), con cause immuno-mediate o idiopatiche; diabete mellito di tipo II (non insulino-dipendente), malattia metabolica caratterizzata da iperglicemia in un contesto di insulino-resistenza e relativa deficienza insulinica, che nella maggior parte dei casi non richiede terapia insulinica. Esiste anche il diabete gestazionale, che si manifesta in gravidanza e regredisce dopo il parto. Tra le forme secondarie: pancreasectomia (oggi non più praticata nelle pancreatiti, ma solo nei tumori), patologie del pancreas esocrino (es. pancreatite), patologie endocrine (acromegalia, sindrome di Cushing, feocromocitoma, poiché l’insulina è l’unico ormone ipoglicemizzante), tossicità da farmaci o sostanze (glucocorticoidi, tiazidici, ecc.). Il diabete può progredire a lungo senza sintomi. Si calcola che, a fronte di una prevalenza diagnosticata del 4%, un ulteriore 4% rimane non diagnosticato. Per la diagnosi: glicemia a digiuno ?126 mg/dl in due misurazioni, glicemia random >200 mg/dl in presenza di sintomi (poliuria, polidipsia, nicturia), curva da carico con 75 g di glucosio (diagnosi se glicemia >200 mg/dl a 2 ore). Prima del test, la glicemia basale deve essere <126 mg/dl. Il test va eseguito in pazienti non ricoverati, in buone condizioni cliniche, dopo dieta abituale (non ridotta in carboidrati), a digiuno dalla mezzanotte, senza febbre, stress o fumo. Indicazioni alla curva da carico: glicemia alterata a digiuno (100–125 mg/dl), familiarità per diabete dai 30-40 anni, obesità, complicanze cardiovascolari (TIA, angina, claudicatio), soprattutto se obesi e fumatori, infezioni urinarie o cutanee ricorrenti con glicemia alterata. Il 90% dei casi è di tipo II, storicamente detto diabete dell’adulto (esordio >40 anni), ma oggi è sempre più precoce (anche a 18 anni), correlato all’obesità, in particolare infantile (Italia con alta prevalenza, soprattutto nel centro-sud). Nei gemelli monozigoti la concordanza è ~100% nel tipo II, mentre nel tipo I, pur avendo componente genetica, è solo del 50% per il ruolo di fattori ambientali. Anche nei monozigoti separati alla nascita la concordanza del tipo II rimane elevata, a dimostrazione della forte componente genetica, ancora non del tutto chiarita.


Consegna il compito!


Tempo Rimasto 60 minuti!

Dottore, non aggiorni questa pagina prima del completamento della correzione.
Clicchi su "Consegna il Compito" per ottenere la correzione del compito.

consegna v3 il compito