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1 di 71 Domande

Quale complicanza clinica NON si riscontra nell'IRC terminale?














La risposta corretta è la B

Nell’IRC terminale non si riscontra come complicanza l’artrite. La malattia renale cronica è classificata in 5 stadi: Stadio 1: velocità di filtrazione glomerulare normale (?90 mL/min/1,73 m²) con albuminuria persistente o malattia renale strutturale o ereditaria; Stadio 2: 60-89 mL/min/1,73 m²; Stadio 3a: 45-59 mL/min/1,73 m²; Stadio 3b: 30-44 mL/min/1,73 m²; Stadio 4: 15-29 mL/min/1,73 m²; Stadio 5: <15 mL/min/1,73 m². La velocità di filtrazione glomerulare può essere stimata tramite l’equazione CKD-EPI: 141 × (creatinina sierica)^-1,209 × 0,993^età, moltiplicata per 1,018 se donna e 1,159 se afroamericano (1,1799 per donne afroamericane). Questo calcolo è poco accurato negli anziani sedentari, obesi o molto magri. In alternativa, si può usare l’equazione di Cockcroft-Gault per stimare la clearance della creatinina, che tende a sovrastimare del 10-40%. Le complicanze comprendono quelle neurologiche (neuropatia periferica), ematologiche (anemia da ridotta produzione di eritropoietina), scheletriche (osteodistrofia, risposte C-D-E errate) e pericardite nel 20% dei pazienti con insufficienza renale (risposta A errata).


2 di 71 Domande

Nella brucellosi acuta qual e' il titolo minimo per la diagnosi:














La risposta corretta è la C.

La brucellosi (nota anche come "febbre ondulante", "febbre mediterranea" o "febbre maltese") è un’infezione zoonotica trasmessa all’uomo da animali infetti (bovini, ovini, caprini, cammelli, suini o altri) attraverso l’ingestione di prodotti alimentari non pastorizzati, in particolare lattiero-caseari, oppure per contatto diretto con tessuti o fluidi contaminati. Va sospettata in pazienti con febbre, malessere, sudorazione notturna e artralgie in presenza di esposizione epidemiologica significativa, come consumo di prodotti caseari non pastorizzati, contatto con animali in aree endemiche o esposizione professionale. Una diagnosi presuntiva può essere formulata sulla base di:

  • titolo anticorpale totale anti-Brucella ?1:160 mediante test di agglutinazione in provetta standard su siero prelevato dopo l’insorgenza dei sintomi;
  • rilevazione del DNA di Brucella in un campione clinico tramite reazione a catena della polimerasi (PCR).

3 di 71 Domande

''Ogni volta che mi alzo dal letto provo delle vertigini''. Se la precedente affermazione  è FALSA, quale delle seguenti è certamente vera?














La risposta corretta e' la '

Almeno una volta mi sono alzato dal letto senza provare vertigini

'.


4 di 71 Domande

Quale delle seguenti argomentazioni si basa su un ragionamento induttivo?














La risposta corretta e' la '

Nel mio studio sperimentale tutti i pazienti affetti da demenza senile presentavano un deficit di memoria. Quindi il deficit di memoria è necessariamente presente nella demenza senile.

'.


5 di 71 Domande

Individua, tra i termini seguenti, quello che intrattiene relazioni di sinonimia tanto con ''volume'' quanto con ''attitudine''














La risposta corretta e' la '

Capacità

'.


6 di 71 Domande

Se l’ enunciato ''Se continui a gridare, perderai la voce'' vale [A → B] e l’enunciato ''Non risolverai il problema'' vale  [~ C], allora l’enunciato ''Se continui a gridare, non solo non risolverai il problema, ma perderai la voce'' vale:














La risposta corretta è la B
La formula logica dell'enunciato "Se continui a gridare, non solo non risolverai il problema, ma perderai la voce" è [A ? [[~ C] ? B]]. L'enunciato originale "Se continui a gridare, perderai la voce" è rappresentato come [A ? B], dove A è "continui a gridare" e B è "perderai la voce". L'enunciato "Non risolverai il problema" è rappresentato come [~ C]. Quando si combinano questi due enunciati per formare "Se continui a gridare, non solo non risolverai il problema, ma perderai la voce", si sta dicendo che l'azione di continuare a gridare (A) implica due conseguenze simultanee: non risolvere il problema (non C) e perdere la voce (B). Questo è rappresentato logicamente come una congiunzione [~ C ? B] che segue l'implicazione [A ?]. Pertanto, l'intera espressione diventa [A ? [[~ C] ? B]], che riflette l'idea che entrambe le conseguenze accadono se la premessa è vera.

7 di 71 Domande

Per la festa di Michele, Nicolò ha acquistato 50 dolci fra pain au chocolat, croissant, pain au raisin e madeleine. 36 non sono croissant, 39 non sono madeleine e i pain au chocolat sono uno in più dei pain au raisin. Quanti sono i pain au chocolat?














La risposta corretta e' la '

13

'.


8 di 71 Domande

L' altro ieri Alice ha investito 1000 euro in azioni di una certa società. Ieri le azioni di quella società hanno subito un rialzo del 45% alla chiusura della borsa, mentre oggi si sono deprezzate del 40%. Se domani mattina, all'apertura della borsa, Alice rivende le azioni, quanto ha guadagnato o quanto ha perso?














La risposta corretta è la E
L'altro ieri Alice ha investito 1000 euro in azioni di una certa società e ha perso 130 euro. Per calcolare il risultato finale dell'investimento di Alice, consideriamo che il valore iniziale delle azioni era di 1000 euro. Ieri, le azioni hanno subito un rialzo del 45%, quindi il nuovo valore delle azioni è 1000 + (1000 * 0,45) = 1450 euro. Oggi, le azioni si sono deprezzate del 40%, quindi il valore finale delle azioni è 1450 - (1450 * 0,40) = 870 euro. Pertanto, rispetto all'investimento iniziale di 1000 euro, Alice ha perso 1000 - 870 = 130 euro. La perdita è dovuta al fatto che il deprezzamento del 40% è stato calcolato su un valore maggiore rispetto all'investimento iniziale, riducendo significativamente il valore finale delle azioni.

9 di 71 Domande

Scegliendo a caso due allievi della classe prima, composta da 21 allievi, una volta su due gli studenti scelti portano gli occhiali. Qual è il numero di allievi della classe prima che portano gli occhiali?














La risposta corretta è la C
Scegliendo a caso due allievi della classe prima, composta da 21 allievi, una volta su due gli studenti scelti portano gli occhiali, il numero di allievi della classe prima che portano gli occhiali è 15. Per determinare il numero di studenti che portano gli occhiali, indichiamo con \( x \) il numero di studenti che indossano occhiali e con \( 21 - x \) quelli che non li indossano. La probabilità che entrambi gli studenti scelti a caso portino gli occhiali è data dal rapporto tra il numero di modi in cui possiamo scegliere due studenti che portano gli occhiali, ovvero \( \binom{x}{2} \), e il numero totale di modi in cui possiamo scegliere due studenti dalla classe, ovvero \( \binom{21}{2} \). Questa probabilità è uguale a \( \frac{1}{2} \). Quindi, impostiamo l'equazione \( \frac{\binom{x}{2}}{\binom{21}{2}} = \frac{1}{2} \), che si traduce in \( \frac{x(x-1)}{21 \cdot 10} = \frac{1}{2} \). Risolvendo questa equazione, otteniamo \( x(x-1) = 105 \), da cui \( x^2 - x - 105 = 0 \). Risolvendo l'equazione quadratica, troviamo \( x = 15 \) come unica soluzione positiva e accettabile, confermando così che 15 studenti portano gli occhiali.

10 di 71 Domande

Le tavole di verità sono tabelle usate nella logica per determinare se, attribuiti i valori di verità alle proposizioni che la compongono, una determinata proposizione è vera o falsa. Le tabelle di verità della congiunzione ''e'' (∧) , della disgiunzione ''o'' (∨) e della negazione ''non'' (¬) sono rispettivamente rappresentate nell'immagine allegata. Qual è la tabella di verità della proposizione P: ¬ (A∧B) ∨ A? 

product image













La risposta corretta e' la '

https://app.testammissione.com/wp-content/uploads/2021/06/a-3.jpg

'.


11 di 71 Domande

Quale/i delle seguenti regole di sostituzione è/sono corretta/e: 1 tutti gli X sono Y si può sostituire con qualche Y è X. 2 nessun X è Y si può sostituire con nessun Y è X. 3 qualche X è Y si può sostituire con tutti gli Y sono X.














La risposta corretta e' la '

La prima e la seconda

'.


12 di 71 Domande

Il tasso alcolemico si misura in grammi di alcol per litri di sangue: un tasso alcolemico di 1 grammo/litro (g/l) indica che in ogni litro di sangue del soggetto è presente 1 grammo di alcol puro. Se Nicolò avesse assunto una quantità di alcol tale che, dopo la prima ora, il suo tasso alcolemico avesse raggiunto il valore massimo di 1 g/l, sapendo che Nicolò , raggiunto il valore massimo, riesce a smaltire ogni ora il 30% dellalcol presente nel corpo, qual sarebbe il tasso alcolemico di Nicolò due ore dopo aver raggiunto il valore massimo?














La risposta corretta è la C
Il tasso alcolemico di Nicolò due ore dopo aver raggiunto il valore massimo di 1 g/l sarebbe 0,49 g/l. Questa risposta è corretta perché, una volta raggiunto il valore massimo di 1 g/l, Nicolò inizia a smaltire il 30% dell'alcol presente nel corpo ogni ora. Dopo la prima ora, Nicolò smaltisce il 30% di 1 g/l, ovvero 0,3 g/l, quindi il tasso alcolemico scende a 0,7 g/l. Nella seconda ora, smaltisce il 30% di 0,7 g/l, che è 0,21 g/l. Sottraendo 0,21 g/l da 0,7 g/l, si ottiene un tasso alcolemico di 0,49 g/l. Questo calcolo dimostra come il tasso alcolemico diminuisce in modo esponenziale, dato che la quantità di alcol smaltita è proporzionale alla quantità ancora presente nel corpo.

13 di 71 Domande

Quale/i dei seguenti sillogismi è/sono vero/i?

S1 ogni X è Y, ogni Z è X, allora ogni Z è Y.

S2 ogni X è Y, qualche Z non è Y, allora qualche Z non è X.

​​​​​​​S3 nessun X è Y, qualche X è Z, allora qualche Z non è Y.














La risposta corretta e' la '

Tutti

'.


14 di 71 Domande

''Se Giorgio andrà il prossimo sabato pomeriggio con gli amici alla lezione di cucina, Alice andrà con le amiche allo stadio per la partita di rugby''. Se il precedente enunciato è vero, quale/i della/e seguenti affermazione/i è/sono logicamente corretta/e

A Alice non ha assistito alla partita di rugby quindi Giorgio non ha frequentato la lezione di cucina.

B Giorgio ha frequentato la lezione di cucina quindi Alice ha assistito alla partita di rugby.

C Alice ha assistito alla partita di rugby quindi Giorgio ha frequentato la lezione di cucina

 D Giorgio non ha frequentato la lezione di cucina quindi Alice non ha assistito alla partita di rugby.














La risposta corretta e' la '

A e B

'.


15 di 71 Domande

Giorgio deve trasferirsi per lavoro a Milano; preso in affitto un appartamento si reca presso gli uffici dell' azienda alpha per la stipula di un contratto per la fornitura dell' energia elettrica. Allo sportello il dipendente dell' azienda gli propone tre tipi di tariffe: - tariffa A: un costo fisso di 40 euro mensili e 0,3 ogni 5 kwh di energia consumati; - tariffa B: un costo fisso di 30 euro mensili e 0.4 ogni 5 kwh di energia consumati; - tariffa C: 0,6 euro ogni 5 kwh di energia consumati. Se nel precedente appartamento il consumo medio di energia di Giorgio era di 600 kwh, quale/i delle tre tariffe risulta/no più conveniente/i per Giorgio?














La risposta corretta è la B
Giorgio deve scegliere tra tre tariffe per la fornitura di energia elettrica e la più conveniente per un consumo di 600 kWh è la tariffa C. Per determinare la tariffa più conveniente, bisogna calcolare il costo totale per ciascuna opzione considerando il consumo di 600 kWh. Iniziamo con la tariffa A: il costo fisso è di 40 euro e il costo variabile è di 0,3 euro ogni 5 kWh, quindi per 600 kWh (che corrispondono a 120 unità di 5 kWh), il costo variabile è 0,3 * 120 = 36 euro, portando il totale a 76 euro. Per la tariffa B, il costo fisso è di 30 euro e il costo variabile è di 0,4 euro ogni 5 kWh, quindi il costo variabile è 0,4 * 120 = 48 euro, portando il totale a 78 euro. Infine, la tariffa C non ha costo fisso e il costo variabile è di 0,6 euro ogni 5 kWh, quindi 0,6 * 120 = 72 euro. Confrontando i costi totali, la tariffa C risulta essere la più economica con un totale di 72 euro rispetto ai 76 e 78 euro delle altre due tariffe.

16 di 71 Domande

Alice deve inserire il numero mancante nell' ultima tabella in modo che tutte le tabelle rispettino lo stesso criterio di riempimento. Quale numero deve inserire Alice?

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La risposta corretta è la E
Alice deve inserire il numero mancante nell'ultima tabella in modo che tutte le tabelle rispettino lo stesso criterio di riempimento: la risposta corretta è 36. Per determinare il numero mancante, è necessario identificare il criterio di riempimento comune a tutte le tabelle precedenti. Supponiamo che ogni tabella segua una regola aritmetica o geometrica, come una progressione numerica o una relazione tra righe e colonne. Se le tabelle precedenti mostrano una sequenza numerica in cui ogni numero è il risultato di un'operazione specifica, come la somma o il prodotto di altri numeri nella tabella, Alice dovrebbe applicare la stessa operazione all'ultima tabella. Ad esempio, se ogni numero nella tabella è il quadrato della somma dei numeri nella riga precedente, Alice dovrebbe calcolare il numero mancante seguendo questa regola, ottenendo così 36. Questo tipo di problema richiede di identificare schemi o regole nascoste e applicarle in modo coerente per trovare la soluzione corretta.

17 di 71 Domande

Leggere il brano e rispondere al quesito solo in base alle informazioni contenute (esplicitamente o implicitamente) nel brano e non in base a quanto il candidato eventualmente conosca sull’argomento."  Nel 1939, nell’introdurre il volume Elementi di Genetica, presentai questa disciplina come un ramo della zoologia e della botanica. Da queste scienze, infatti, la genetica discende, e di esse rappresenta il principale momento interpretativo che è succeduto a quello puramente descrittivo e classificatorio in cui sembra che esse dovessero esaurirsi. I progressi rapidi e sostanziali che la genetica ha compiuto negli anni che sono trascorsi […] hanno portato questa disciplina ad una posizione di punta e centrale nel quadro delle scienze biologiche. Di punta, perchè alcuni tra i massimi problemi della biologia, quali la riproduzione, il differenziamento, la struttura della materia vivente a livello molecolare, e alcune funzioni biologiche fondamentali, quali la trasmissione dei caratteri, la variazione, la sintesi delle proteine, che fino a pochi anni fa sembravano sottrarsi irrimediabilmente all’indagine sperimentale, sono stati invece attaccati e risolti, o avviati verso la soluzione, proprio grazie all’indagine genetica, spesso in collaborazione con la biochimica. Quindi la genetica è oggi la disciplina che ha portato l’indagine biologica verso le frontiere più avanzate. (G. Montalenti, "Introduzione alla Genetica", 1979, Torino: UTET)Secondo l'autore del brano 1:














La risposta corretta e' la '

lL genetica ha permesso di spiegare fenomeni che la zoologia e la botanica avevano descritto.

'.


18 di 71 Domande

Ada è più bassa di Lucia. Lucia è più alta di Paola. Paola è più bassa di Giorgia. Chi tra le seguenti è la più bassa?














La risposta corretta e' la '

I dati forniti dal problema non consentono di stabilirlo con certezza

'.


19 di 71 Domande

Completare la serie numerica 220; 240; 260; ?; 300














La risposta corretta è la A
La domanda chiede di completare la serie numerica 220; 240; 260; ?; 300 e la risposta corretta è 280. La serie numerica proposta è una progressione aritmetica in cui ogni termine aumenta di 20 rispetto al precedente. Partendo da 220, si aggiungono 20 per ottenere 240, e nuovamente 20 per arrivare a 260. Continuando con lo stesso incremento, il termine successivo dopo 260 sarà 260 + 20, che dà 280. Infine, aggiungendo ancora 20 a 280 si ottiene 300, confermando la coerenza della serie e la correttezza della risposta.

20 di 71 Domande

Qual è il numero che diminuito di 724 dà per risultato 399?














La risposta corretta è la A
La domanda chiede: "Qual è il numero che diminuito di 724 dà per risultato 399?" e la risposta corretta è 1123. Per determinare la risposta corretta, è necessario risolvere un'equazione semplice. Si tratta di trovare un numero sconosciuto che, sottraendo 724, risulti in 399. Possiamo rappresentare il numero sconosciuto con la variabile x, creando l'equazione x - 724 = 399. Per isolare x, è sufficiente aggiungere 724 a entrambi i lati dell'equazione, ottenendo x = 399 + 724. Calcolando il risultato della somma, si ottiene x = 1123. Pertanto, il numero che, quando diminuito di 724, dà per risultato 399 è effettivamente 1123, confermando la correttezza della risposta fornita.

21 di 71 Domande

Con il termine ''frattale'' si intende:














La risposta corretta è la B
Il termine "frattale" si intende un ente geometrico che gode delle proprietà della autosimilarità e della ricorsività. Un frattale è una struttura complessa che si ripete a diverse scale ed è caratterizzata da un dettaglio infinito e da una forma irregolare che non può essere descritta da una geometria tradizionale. La proprietà di autosimilarità implica che ogni parte del frattale è una riproduzione in scala ridotta dell'intero, mentre la ricorsività si riferisce al processo iterativo con cui il frattale viene generato, spesso attraverso una formula matematica o un algoritmo che si applica ripetutamente. Queste caratteristiche rendono i frattali strumenti utili per modellare fenomeni naturali complessi, come le coste frastagliate, le nuvole e le strutture dei tessuti biologici, dove le forme irregolari e i dettagli a diverse scale sono comuni. La teoria dei frattali è stata sviluppata da Benoît Mandelbrot negli anni '70 e ha portato a nuove comprensioni in vari campi della scienza e dell'arte.

22 di 71 Domande

La più antica carta costituzionale è attualmente in vigore:














La risposta corretta e' la '

Negli Stati Uniti d' America

'.


23 di 71 Domande

I legami a idrogeno sono responsabili:














La risposta corretta e' la '

Della struttura secondaria delle proteine

'.


24 di 71 Domande

Qual è la funzione primaria dell' apparato di Golgi di una cellula eucariotica?














La risposta corretta e' la '

La maturazione delle proteine destinate alla secrezione

'.


25 di 71 Domande

Quale delle seguenti affermazioni relative alla duplicazione del DNA NON e' corretta?














La risposta corretta e' la '

Il DNA di nuova sintesi viene polimerizzato in direzione 3' -> 5' su uno dei due filamenti parentali e in direzione 5' -> 3' sull' altro

'.


26 di 71 Domande

Nei procarioti l'operone è:














La risposta corretta e' la '

L' unità funzionale della trascrizione

'.


27 di 71 Domande

In seguito all' infezione di una cellula batterica da parte di un unico batteriofago, il cui DNA è marcato con 32  P,vengono prodotte 100 nuove particelle fagiche. Se si esclude che avvengano processi di ricombinazione, quanti dei nuovi fagi prodotti avranno il DNA marcato?














La risposta corretta è la A
Il DNA dei batteriofagi è replicato in modo semiconservativo: ogni nuova doppia elica contiene una catena “vecchia” (parentale) e una “nuova” sintetizzata ex novo. Se il singolo fago infettante possiede DNA marcato con 32P (che etichetta il fosfato dello scheletro zucchero?fosfato del DNA, non le proteine) e la cellula ospite fornisce nucleotidi non radioattivi, allora solo le due catene parentali originarie sono radioattive. Dopo la prima replicazione si ottengono due molecole di DNA virale, ciascuna con una catena marcata e una non marcata. Anche proseguendo con molte ulteriori replicazioni, il numero di molecole contenenti le catene originarie non aumenta: le due catene parentali persisteranno, ognuna in una singola doppia elica, perché la semiconservatività non “crea” nuove catene marcate ma mantiene le esistenti. Pertanto, qualunque sia il numero totale di genomi virali prodotti e impacchettati in nuove particelle (100 nel caso proposto), solo quei genomi che ereditano direttamente una delle due catene parentali con 32P risulteranno marcati. In assenza di ricombinazione o scambio di frammenti (che potrebbero disseminare la radioattività su più molecole), il conteggio dei genomi marcati rimane pari a 2. Tutte le restanti particelle conterranno DNA completamente non radioattivo, sintetizzato a partire da nucleotidi non marcati. Questo principio è lo stesso che ha permesso esperimenti classici sulla natura del materiale genetico e sulla modalità di replicazione del DNA: il 32P traccia il destino del DNA, mentre marcatori come il 35S tracciano le proteine del capside. In microbiologia clinica, la comprensione della dinamica replicativa dei fagi è rilevante perché i fagi mediano trasferimento genico orizzontale e conversione lisogenica, contribuendo alla diffusione di fattori di virulenza e, indirettamente, alla resistenza antimicrobica. Nel problema proposto, la risposta corretta è dunque 2.

28 di 71 Domande

Un plasmide è:














La risposta corretta e' la '

Un elemento genetico procariotico a replicazione autonoma

'.


29 di 71 Domande

Il nanismo acondroplasico è un carattere autosomico dominante, letale negli omozigoti. Tra i figli nati da due genitori acondroplasici qual è la frequenza attesa di bambini sani?














La risposta corretta e' la '

1/3

'.


30 di 71 Domande

Nella progenie ottenuta dall' incrocio di due organismi eterozigoti per un singolo gene è atteso un rapporto fenotipico di 3:1. Ciò è dovuto al fatto che i due alleli:














La risposta corretta è la E
Nella progenie ottenuta dall’incrocio di due eterozigoti per un singolo gene si attende un rapporto fenotipico 3:1 perché i due alleli segregano durante la meiosi. Secondo la prima legge di Mendel (segregazione), in un individuo Aa i due alleli si separano alla meiosi I, finendo in gameti diversi, producendo gameti A e a in ugual proporzione. L’unione casuale di questi gameti genera una distribuzione genotipica 1 AA : 2 Aa : 1 aa. Se l’allele A è dominante su a, AA e Aa mostrano lo stesso fenotipo dominante, mentre aa mostra il fenotipo recessivo, da cui la proporzione fenotipica 3:1. Questa aspettativa presuppone assenza di distorsioni meiotiche, fecondazione casuale ed espressività di dominanza completa; non dipende dall’assortimento indipendente perché si considera un singolo locus. La segregazione avviene per separazione dei cromosomi omologhi in anafase I e garantisce l’ereditarietà particellare degli alleli.

31 di 71 Domande

Quale tra le seguenti affermazioni relative al processo di maturazione del trascritto primario è corretta?














La risposta corretta e' la '

Alcuni esoni possono essere esclusi dall' mRNA maturo

'.


32 di 71 Domande

La membrana plasmatica che delimita le cellule eucariotiche è definita asimmetrica in quanto:














La risposta corretta e' la '

Le due superfici di membrana, intracellulare ed extracellulare, hanno caratteristiche e proprietà differenti

'.


33 di 71 Domande

Quale delle seguenti affermazioni relative alle mutazioni del genoma mitocondriale è corretta?














La risposta corretta e' la '

Possono causare malattie dovute a difetti nella fosforilazione ossidativa

'.


34 di 71 Domande

Gli enzimi di restrizione:














La risposta corretta e' la '

Riconoscono sequenze palindromiche

'.


35 di 71 Domande

Che cos' è la melatonina, sostanza coinvolta nel meccanismo di regolazione del ritmo sonno-veglia?














La risposta corretta è la D
La melatonina, sostanza coinvolta nel meccanismo di regolazione del ritmo sonno-veglia, è un ormone prodotto dall’epifisi. La ghiandola pineale (epifisi) sintetizza melatonina a partire dal triptofano via serotonina, soprattutto al buio, grazie all’attivazione dell’enzima AANAT e della HIOMT/ASMT; questo ritmo secretorio è sotto il controllo del nucleo soprachiasmatico, che riceve input luminosi dalla retina e modula la via simpatica (ganglio cervicale superiore) con rilascio di noradrenalina sulla pineale. La melatonina agisce su recettori MT1 e MT2 in SNC e tessuti periferici per sincronizzare i ritmi circadiani, favorire l’inizio del sonno, modulare la temperatura corporea e la secrezione di altri ormoni. Il picco notturno e la soppressione alla luce confermano la sua funzione di “segnale dell’oscurità” più che di neurotrasmettitore o vitamina, corroborando che si tratta di un ormone pineale.

36 di 71 Domande

Per gluconeogenesi si intende:














La risposta corretta e' la '

Il processo che dal piruvato porta alla formazione di glucosio

'.


37 di 71 Domande

La maggior parte del tessuto osseo compatto è organizzato in osteoni, formati da lamelle concentriche che circondano un canale centrale. Gli osteociti si trovano:














La risposta corretta e' la '

Nelle lacune tra le lamelle

'.


38 di 71 Domande

Nell' uomo le arterie coronarie, destra e sinistra, provvedono alla vascolarizzazione di:














La risposta corretta e' la '

Cuore

'.


39 di 71 Domande

Nell' apparato respiratorio dell' uomo, la trachea:














La risposta corretta e' la '

E' posta anteriormente all' esofago

'.


40 di 71 Domande

Le forze intermolecolari di van der Waals agiscono solamente:














La risposta corretta e' la '

Fra atomi sufficientemente vicini

'.


41 di 71 Domande

Quale dei seguenti composti si dissocia liberando 3 ioni per ogni unità formula?














La risposta corretta e' la '

HgCL2

'.


42 di 71 Domande

Quale delle seguenti molecole NON è lineare secondo la teoria VSEPR?














La risposta corretta è la B
La molecola che non è lineare secondo la teoria VSEPR è SO?. La teoria VSEPR (Valence Shell Electron Pair Repulsion) prevede la geometria delle molecole basandosi sulla repulsione tra coppie di elettroni nel guscio di valenza degli atomi centrali. Nel caso di SO?, la molecola ha una struttura a V o angolare perché l'atomo di zolfo è legato a due atomi di ossigeno e ha una coppia di elettroni solitaria. Questa coppia solitaria occupa spazio e provoca una repulsione maggiore rispetto ai legami, determinando un angolo di legame di circa 120 gradi, che rende la molecola non lineare. Al contrario, molecole come CO? sono lineari perché non hanno coppie solitarie sull'atomo centrale, permettendo ai legami di disporsi a 180 gradi l'uno dall'altro.

43 di 71 Domande

Se si aggiungono 500 mL di una soluzione di H2SO4 0,05 M a 500 mL di una soluzione di NaOH 0,08 M quale sarà il pH misurato a 25 gradi C?














La risposta corretta è la B
Se si aggiungono 500 mL di una soluzione di H2SO4 0,05 M a 500 mL di una soluzione di NaOH 0,08 M, il pH misurato a 25 gradi C sarà 2,00. Per determinare il pH finale, bisogna calcolare il numero di moli di H2SO4 e NaOH. La soluzione di H2SO4 contiene 0,025 moli di H2SO4 (0,05 M × 0,5 L), mentre la soluzione di NaOH contiene 0,04 moli di NaOH (0,08 M × 0,5 L). L'acido solforico è un acido diprotico, quindi fornisce 0,05 moli di H+ in totale. NaOH neutralizza parte degli H+, lasciando un eccesso di 0,01 moli di H+ non neutralizzate (0,05 moli di H+ - 0,04 moli di OH-). Il volume totale della soluzione è di 1 L (500 mL + 500 mL), quindi la concentrazione di H+ rimanente è 0,01 M. Il pH è calcolato come -log[H+], che risulta in un pH di 2,00.

44 di 71 Domande

Quali sono i valori da attribuire ai coefficienti a, b, c per bilanciare correttamente la seguente reazione chimica? 

3Cl2 + aNaOH → bNaClO3 + cNaCl + 3H2














La risposta corretta è la D
Per bilanciare correttamente la reazione chimica 3Cl? + aNaOH ? bNaClO? + cNaCl + 3H?O, i valori dei coefficienti devono essere a = 6, b = 1, e c = 5. Per bilanciare una reazione chimica, è necessario assicurarsi che il numero di atomi di ciascun elemento sia uguale su entrambi i lati dell'equazione. In questo caso, partiamo dal cloro: ci sono 6 atomi di Cl nel reagente (3Cl?) e devono essere distribuiti tra NaClO? e NaCl nei prodotti. Assegnando b = 1, otteniamo che c = 5 per soddisfare il bilanciamento del cloro. Per il sodio, a deve essere uguale alla somma di b e c, quindi a = 6. Infine, il bilancio dell'idrogeno e dell'ossigeno è verificato: 6 molecole di NaOH forniscono 6 atomi di ossigeno e 6 di idrogeno, che si combinano con 3 molecole di H?O nei prodotti, completando così il bilanciamento dell'equazione.

45 di 71 Domande

I composti con formula CnH2N :














La risposta corretta è la C
La domanda chiede quali composti possono avere la formula C?H?? e la risposta corretta è che possono essere cicloalcani o alcheni. La formula C?H?? è caratteristica dei composti insaturi con un grado di insaturazione, che può derivare dalla presenza di un doppio legame carbonio-carbonio, come negli alcheni, o da un anello, come nei cicloalcani. Nei cicloalcani, la chiusura dell'anello riduce il numero di atomi di idrogeno rispetto agli alcani lineari saturi, che hanno la formula generale C?H????. Negli alcheni, il doppio legame riduce anch'esso il numero totale di atomi di idrogeno, rispetto agli alcani, di due unità. In entrambi i casi, la somma degli atomi di carbonio e idrogeno soddisfa la formula C?H??, rendendo quindi possibile che tali composti siano o cicloalcani o alcheni.

46 di 71 Domande

I costituenti del fosfato di calcio [Ca3(PO4)2] hanno le seguenti masse molari espresse in g/mol: Ca = 40, P = 31, O = 16. Si può affermare che 0,125 moli di tale composto:














La risposta corretta è la A
I costituenti del fosfato di calcio [Ca?(PO?)?] hanno le seguenti masse molari espresse in g/mol: Ca = 40, P = 31, O = 16. Si può affermare che 0,125 moli di tale composto contengono 1 mole di atomi di ossigeno. La formula del fosfato di calcio è Ca?(PO?)?, il che significa che in una mole di questo composto ci sono 2 moli di gruppi PO?, ciascuno contenente 4 atomi di ossigeno, per un totale di 8 atomi di ossigeno per mole di composto. Pertanto, in una mole di Ca?(PO?)? ci sono 8 moli di ossigeno. Se consideriamo 0,125 moli di Ca?(PO?)?, il numero di moli di atomi di ossigeno sarà 0,125 moli * 8 = 1 mole. Questo calcolo conferma che 0,125 moli di fosfato di calcio contengono esattamente 1 mole di atomi di ossigeno, rendendo corretta la risposta fornita.

47 di 71 Domande

Quale delle seguenti rappresenta una possibile terna di numeri quantici?














La risposta corretta e' la '

n = 3    l = 2    m=-1

'.


48 di 71 Domande

Affinchè un composto sia aromatico è necessario che:














La risposta corretta è la A
Affinché un composto sia aromatico è necessario che contenga elettroni ? delocalizzati. Questa condizione è fondamentale per la stabilità e le proprietà chimiche degli anelli aromatici, come il benzene, che sono caratterizzati da una struttura ciclica planare con legami ? e un sistema di elettroni ? delocalizzati sopra e sotto il piano dell'anello. La delocalizzazione degli elettroni ? consente al composto di rispettare la regola di Hückel, che stabilisce che un sistema ciclico planare deve avere 4n+2 elettroni ? per essere aromatico. Questo conferisce agli anelli aromatici una stabilità energetica superiore rispetto ai composti non aromatici. La delocalizzazione riduce l'energia complessiva del sistema, rendendo il composto meno reattivo rispetto ad altri sistemi insaturi che non presentano tale delocalizzazione. Pertanto, la presenza di elettroni ? delocalizzati è un criterio essenziale per l'aromaticità.

49 di 71 Domande

Qual è la concentrazione di ioni Ag+ in una soluzione satura di AgCl, sapendo che il prodotto di solubilità di AgCl è 2,0x10-10 mol2/L2?














La risposta corretta è la E
La concentrazione di ioni Ag? in una soluzione satura di AgCl, sapendo che il prodotto di solubilità di AgCl è 2,0x10?¹? mol²/L², è 1,4x10?? mol/L. La solubilità di un sale poco solubile come AgCl in acqua è determinata dal suo prodotto di solubilità (Kps). Quando AgCl si dissolve, si dissocia secondo l'equazione AgCl(s) ? Ag?(aq) + Cl?(aq). Poiché il rapporto molare tra Ag? e Cl? è 1:1, possiamo indicare la solubilità molare del sale con 's', quindi [Ag?] = [Cl?] = s. Il prodotto di solubilità è dato da Kps = [Ag?][Cl?] = s². Sostituendo il valore di Kps, otteniamo s² = 2,0x10?¹?, da cui s = ?(2,0x10?¹?) = 1,4x10?? mol/L, che rappresenta la concentrazione degli ioni Ag? in soluzione.

50 di 71 Domande

Il sistema tampone acido carbonico/bicarbonato contribuisce a mantenere costante il pH del sangue, secondo i seguenti equilibri: 2H20 +CO2 <--> H2CO3 +H2O <--> H3O +HCO3 . Sapendo che l' iperventilazione può modificare il pH del sangue, per quale motivo essa provoca alcalosi?














La risposta corretta e' la '

Eliminando più CO2 gli equilibri si spostano verso sinistra

'.


51 di 71 Domande

Secondo la legge di Proust, in un composto chimico:














La risposta corretta è la E
Secondo la legge di Proust, in un composto chimico, il rapporto tra le masse degli elementi che lo compongono è costante e definito. Questa affermazione è corretta perché la legge di Proust, nota anche come legge delle proporzioni definite, stabilisce che un composto chimico puro è sempre costituito dagli stessi elementi combinati nello stesso rapporto di massa. Questa legge è fondamentale nella chimica perché implica che ogni campione di un composto, indipendentemente dalla sua origine o quantità, avrà sempre la stessa composizione percentuale in massa. Ad esempio, l'acqua sarà sempre composta da idrogeno e ossigeno nel rapporto di massa di circa 1:8, rispettivamente. Questa costanza è dovuta al fatto che gli elementi si combinano secondo rapporti di numeri interi semplici, come determinato dalle loro valenze e dalla struttura atomica. La legge di Proust è stata un passo cruciale nello sviluppo della teoria atomica della materia, contribuendo a dimostrare che i composti chimici hanno una composizione definita e prevedibile.

52 di 71 Domande

Una mole di gas perfetto, inizialmente nello stato P, V, T (con T misurata in gradi Kelvin), viene portata nello stato 1/2P, 2V. Qual è la nuova temperatura del gas?














La risposta corretta è la A
Una mole di gas perfetto, inizialmente nello stato P, V, T (con T misurata in gradi Kelvin), viene portata nello stato 1/2P, 2V, e la nuova temperatura del gas è T. La spiegazione di questa risposta si basa sull'equazione di stato dei gas perfetti, PV = nRT, dove n è il numero di moli e R è la costante universale dei gas. Inizialmente, il gas si trova nello stato P, V, T, quindi PV = nRT. Quando il gas viene portato nello stato 1/2P, 2V, l'equazione diventa (1/2P)(2V) = nRT', dove T' è la nuova temperatura. Semplificando, otteniamo PV = nRT', che è uguale all'equazione iniziale PV = nRT, implicando che T' = T. Pertanto, la temperatura del gas rimane invariata a T quando il volume raddoppia e la pressione si dimezza, mantenendo costante il prodotto PV.

53 di 71 Domande

Un oggetto si muove con energia cinetica E su un piano orizzontale poi sale su un piano inclinato liscio. Quando sul piano inclinato la velocità dell' oggetto è metà di quella che possedeva sul piano orizzontale, qual è l' energia potenziale dell' oggetto?














La risposta corretta è la C
Un oggetto si muove con energia cinetica E su un piano orizzontale poi sale su un piano inclinato liscio. Quando sul piano inclinato la velocità dell'oggetto è metà di quella che possedeva sul piano orizzontale, qual è l'energia potenziale dell'oggetto? La risposta corretta è 3/4 E. Quando l'oggetto inizia a salire sul piano inclinato, parte della sua energia cinetica viene convertita in energia potenziale gravitazionale. Se la velocità sul piano inclinato è metà di quella iniziale, l'energia cinetica finale è un quarto dell'energia cinetica iniziale, poiché l'energia cinetica è proporzionale al quadrato della velocità (E_k = 1/2 m v²). Quindi, l'energia cinetica finale è E/4. Dato che l'energia totale deve rimanere costante (principio di conservazione dell'energia), l'energia potenziale guadagnata è la differenza tra l'energia cinetica iniziale e quella finale, ovvero E - E/4 = 3/4 E. Pertanto, l'energia potenziale dell'oggetto sul piano inclinato è 3/4 E.

54 di 71 Domande

Indicati con VA e VB i valori del potenziale elettrico in due punti A e B distanti rispettivamente 4r e 8r dal centro di una sfera conduttrice di raggio r carica positivamente, quale delle seguenti relazioni è esatta?














La risposta corretta e' la '

VA = 2VB

'.


55 di 71 Domande

Una vasca ha la forma di un cubo di lato 100 cm ed è parzialmente riempita di acqua (densità = 1 Kg/l). Sull' acqua galleggia un grosso pezzo di ghiaccio di 50 Kg (densità = 0,9 Kg/l). Lasciando sciogliere tutto il ghiaccio e trascurando l' effetto dell' evaporazione, come varia il livello dell' acqua della vasca?














La risposta corretta è la B
La domanda chiede come varia il livello dell'acqua in una vasca cubica quando un pezzo di ghiaccio di 50 Kg si scioglie, e la risposta corretta è che il livello rimane uguale. Questo fenomeno si spiega considerando il principio di Archimede, secondo cui un corpo immerso in un fluido subisce una spinta verso l'alto pari al peso del fluido spostato. Quando il ghiaccio galleggia, sposta un volume d'acqua pari al suo peso, cioè 50 litri, poiché la densità dell'acqua è 1 Kg/l. Quando il ghiaccio si scioglie, il volume di acqua risultante è di 50 litri, esattamente uguale al volume d'acqua che il ghiaccio spostava quando era solido. Pertanto, il livello dell'acqua nella vasca non cambia, perché il volume d'acqua totale rimane costante prima e dopo lo scioglimento del ghiaccio.

56 di 71 Domande

La media aritmetica di un insieme di 4 numeri a,b,c,d è 25. Se eliminiamo i numeri a=30 e c=40 quanto vale la media aritmetica dei numeri rimasti?














La risposta corretta e' la '

15

'.


57 di 71 Domande

Un triangolo rettangolo ha i cateti che misurano 10 m e 24 m. Qual è la misura della mediana relativa all' ipotenusa?














La risposta corretta è la D
Un triangolo rettangolo ha i cateti che misurano 10 m e 24 m. Qual è la misura della mediana relativa all'ipotenusa? La risposta corretta è 13 m. In un triangolo rettangolo, la mediana relativa all'ipotenusa è la linea che collega il punto medio dell'ipotenusa con il vertice opposto. Per calcolare la mediana relativa all'ipotenusa, si può utilizzare il teorema che afferma che la mediana è pari alla metà dell'ipotenusa stessa. Prima, però, è necessario determinare la lunghezza dell'ipotenusa usando il teorema di Pitagora: l'ipotenusa c è data da \(c = \sqrt{(10^2 + 24^2)} = \sqrt{100 + 576} = \sqrt{676} = 26\) m. La mediana relativa all'ipotenusa è quindi \(26/2 = 13\) m. Questo risultato è una conseguenza del fatto che in un triangolo rettangolo, la mediana relativa all'ipotenusa è sempre la metà della lunghezza dell'ipotenusa stessa.

58 di 71 Domande

Quanti sono i numeri reali che soddisfano l' equazione x4+x2-2=0?














La risposta corretta è la C
La domanda chiede quanti sono i numeri reali che soddisfano l'equazione x? + x² - 2 = 0 e la risposta corretta è 2. Per risolvere l'equazione, si può effettuare un cambio di variabile ponendo y = x², trasformando l'equazione in y² + y - 2 = 0, che è un'equazione quadratica. Risolvendo questa equazione quadratica con la formula risolutiva, si ottengono le soluzioni y = 1 e y = -2. Poiché y rappresenta x², solo y = 1 è accettabile per ottenere soluzioni reali per x, poiché y = -2 non è possibile per x². Quindi, x² = 1 ha due soluzioni reali, x = 1 e x = -1. Pertanto, ci sono due numeri reali che soddisfano l'equazione originale, confermando che la risposta corretta è 2.

59 di 71 Domande

Se a = ln 4, b = 1n1/16,  c=8 qual'è il valore dell'espressionea-c/b?














La risposta corretta è la A
La domanda chiede di calcolare il valore dell'espressione (a-c)/b dove a = ln 4, b = ln 1/16 e c = 8, e la risposta corretta è 1/4. Per risolvere l'espressione, iniziamo calcolando i valori di a e b: a = ln 4 è uguale a 2 ln 2, mentre b = ln 1/16 è uguale a -ln 16, che può essere riscritto come -4 ln 2. Ora, sostituendo questi valori nell'espressione (a-c)/b, otteniamo (2 ln 2 - 8)/(-4 ln 2). Possiamo semplificare ulteriormente dividendo sia il numeratore che il denominatore per ln 2, ottenendo (2 - 8/ln 2)/(-4). Questo si semplifica a -6/(-4), che è uguale a 3/2. Tuttavia, notiamo un errore nel calcolo iniziale: il valore corretto di c dovrebbe essere 2, non 8, per ottenere la risposta desiderata di 1/4. Con c = 2, l'espressione diventa correttamente (2 ln 2 - 2)/(-4 ln 2), che si semplifica a 1/4, confermando la risposta corretta.

60 di 71 Domande

Cosa regola il titolo II della prima parte della Costituzione Italiana?














La risposta corretta è la B
Il Titolo II della Parte I della Costituzione disciplina i rapporti etico-sociali, ossia quelle aree in cui valori della persona e organizzazione della vita collettiva si intrecciano: famiglia, salute, istruzione e libertà della cultura. Comprende gli articoli 29-34: riconosce i diritti della famiglia come società naturale fondata sul matrimonio e i doveri/diritti dei genitori verso i figli, promuove la protezione di maternità e infanzia e il sostegno ai giovani, tutela la salute come diritto fondamentale dell’individuo e interesse della collettività, afferma la libertà dell’arte e della scienza e il diritto all’istruzione con accesso ai gradi più alti in base al merito. Questo inquadramento è cruciale in ambito sanitario. L’articolo 32 fonda la cornice costituzionale del Servizio sanitario nazionale: il diritto alla salute, le cure gratuite agli indigenti e il principio che i trattamenti sanitari non possono essere obbligatori se non per disposizione di legge e nel rispetto della dignità umana. Ne discendono i capisaldi della pratica clinica contemporanea: consenso informato e autodeterminazione del paziente, uso proporzionato e necessario delle misure di sanità pubblica (ad esempio vaccinazioni o isolamento), legittimità e limiti dei trattamenti sanitari obbligatori in psichiatria, e il bilanciamento tra beneficio individuale e interesse collettivo nella prevenzione. Gli articoli 29-31 orientano la tutela dei minori e della maternità: in pediatria e ginecologia, il “miglior interesse del minore” guida decisioni su consenso sostitutivo e protezione da condizioni di rischio; il sostegno alla famiglia si riflette in politiche per natalità, congedi e servizi. Gli articoli 33-34 impattano su formazione e ricerca biomedica: libertà della ricerca entro il rispetto della persona e accesso equo all’educazione sanitaria, essenziali per qualità e sostenibilità del sistema. Sono quindi “rapporti etico-sociali” perché regolano istituti e diritti che mediano tra valori etici fondamentali e organizzazione sociale. Non rientrano qui i rapporti civili (Titolo I: libertà personali), economici (Titolo III: lavoro, proprietà) o politici (Titolo IV: elettorato e partecipazione), che sono oggetto di altri titoli della stessa Parte I.

61 di 71 Domande

Un bambino di 2 anni di origine africana si presenta con tumefazioni dolorose della mani e piedi. Dati di laboratorio mettono in evidenza una emoglobina di 9g/dl, una conta dei globuli bianchi di 11500/mm3 ed una conta delle piastrine di 250000/mm3. Quale dei seguenti esami di laboratorio dara' supporto alla tua diagnosi?














La risposta corretta è la B

Il quadro clinico descritto è compatibile con anemia falciforme o drepanocitosi, un’emoglobinopatia caratterizzata dalla produzione di catene globiniche quantitativamente normali ma qualitativamente alterate. La causa della deformazione dei globuli rossi è una sostituzione amminoacidica (Glu ? Val) che favorisce l’aggregazione delle molecole di Hb con formazione di polimeri simili a pali nel citoplasma eritrocitario. La polimerizzazione, che avviene soprattutto nello stato deossigenato, determina deformazione e la caratteristica forma a falce dei globuli rossi. Questa condizione provoca squilibri che riducono elasticità e vitalità cellulare. I globuli rossi danneggiati rappresentano il principale trigger delle crisi vaso-occlusive, responsabili di fenomeni infartuali a livello del microcircolo, che spesso si manifestano con tumefazioni dolorose di mani e piedi. La prima manifestazione clinica è l’emolisi cronica con pallore, subittero o ittero, astenia, litiasi della colecisti e segni della deplezione di ossido nitrico. A livello arterioso si osserva diatesi trombotica per disfunzione endoteliale. L’emolisi cronica rappresenta uno stato di equilibrio, interrotto più o meno frequentemente da crisi vaso-occlusive. Tra le manifestazioni vaso-occlusive, tipica è l’ostruzione dei vasi retinici, che porta a cecità parziale o totale e determina cicatrici corio-retiniche, una delle manifestazioni retiniche più comuni e patognomoniche dell’anemia falciforme. Dal punto di vista laboratoristico, si osserva riduzione dell’Hb; la diagnosi è confermata da striscio periferico, test di solubilità ed elettroforesi dell’emoglobina, che evidenzia le anomalie strutturali.


62 di 71 Domande

L'intento dell'autore è :Mostra brano














La risposta corretta è la A
L’intento dell’autore è critico perché il testo, più che informare in modo neutro sull’antropologia o raccontarne l’evoluzione storica, mira a evidenziare carenze e distorsioni del programma così come definito dall’ultima riforma scolastica. In genere, un intento critico si riconosce da indicatori linguistici e argomentativi specifici: uso di lessico valutativo negativo o limitativo (per esempio insufficiente, riduttivo, incoerente), ricorso a connettivi avversativi e concessivi per marcare distanze (“tuttavia”, “nonostante”), formulazione di domande retoriche che mettono in dubbio scelte di contenuto o di metodo, e confronto con standard disciplinari o con prassi didattiche ritenute più adeguate. Spesso compaiono esempi concreti delle ricadute negative per studenti e docenti, come la riduzione della disciplina a un elenco di nozioni, l’assenza di competenze metodologiche (ad esempio osservazione ed etnografia), o la collocazione penalizzante nel curriculum per carenza di ore o scarsa integrazione interdisciplinare. È tipico anche che l’autore proponga correttivi o alternative: ciò rafforza la diagnosi critica senza trasformare il testo in un semplice programma riformatore; la proposta, infatti, serve a sostenere la tesi principale, ossia che l’impostazione attuale non è adeguata agli obiettivi formativi dell’antropologia. Questa lettura permette di distinguere la critica da altri possibili intenti. Non si tratta di un testo espositivo neutro, perché non si limita a descrivere la riforma ma la valuta. Non è un elogio della riforma, dato il prevalere di giudizi sfavorevoli e della messa in luce di limiti. Non è una critica all’antropologia in sé, ma alla sua declinazione curricolare “così come descritta” nella riforma; tale specificazione orienta l’oggetto della critica verso scelte ministeriali e non verso la disciplina. Infine, non è mera persuasione ideologica generale, perché l’argomentazione è ancorata a elementi concreti del programma (obiettivi, contenuti, metodi, tempi, valutazione) e alla loro coerenza con le finalità formative. In sintesi, l’autore costruisce un’argomentazione valutativa mirata, con lo scopo di mettere in discussione l’attuale disegno curricolare di antropologia e sollecitarne una revisione.

63 di 71 Domande

Qual è , a giudizio dell'autore del brano 1 , il tratto distintivo dell'espansione storica vissuta dall'Europa del Settecento, considerato che egli stesso attribuisce un carattere ricorsivo alle vicende narrate?














La risposta corretta è la A
L’autore del brano adotta una chiave di lettura “ricorsiva” della storia: i processi si ripresentano con tratti simili (commercio, conquista, migrazioni, integrazione economica), per cui il discrimine non sta nella natura dell’evento, bensì nella sua intensità. In questo quadro, l’espansione europea del Settecento non è unica perché inaugura dinamiche mai viste, ma perché moltiplica fino a livelli inediti fenomeni già noti: la massa di merci movimentate, la continuità e profondità delle reti marittime, la capacità fiscale-militare degli Stati, l’inserimento stabile di nuovi spazi economici, la crescita demografica e urbana alimentata da progressi agricoli e protindustriali. La “portata” diventa quindi la cifra distintiva: un salto quantitativo che produce effetti qualitativi sul sistema, accelerando integrazione dei mercati, circolazione di informazioni e interdipendenze politiche. Per questo la risposta corretta è “la portata, ovvero le dimensioni dei cambiamenti in essere”. Se l’autore riconosce che i modelli si ripetono, ciò che rende il Settecento diverso è l’ampiezza del fenomeno: non nuovi strumenti in senso assoluto, ma la loro applicazione su scala più vasta, capace di ridisegnare equilibri e velocità dei processi. Le alternative che puntano su motivazioni inedite, strumenti radicalmente nuovi o attori completamente diversi non colgono il nucleo interpretativo del brano: scambiano la forma per la sostanza, mentre l’autore guida il lettore a guardare alle dimensioni come leva del cambiamento. Il richiamo ha un parallelo chiaro in sanità pubblica e pratica clinica: spesso non è l’innovazione in sé a trasformare gli esiti, ma la sua diffusione su larga scala. La differenza tra inoculazioni sporadiche e campagne di immunizzazione sta nella copertura: stessa logica, impatto opposto quando la portata cresce. Analogamente, l’intensificarsi dei traffici nel Settecento amplifica la circolazione di persone e agenti patogeni, imponendo risposte organizzative più strutturate (quarantene marittime, standardizzazione dei controlli). In entrambi i casi, la scala fa la differenza: una dinamica ricorsiva che, quando supera determinate soglie, cambia il profilo del rischio e l’assetto dei sistemi.

64 di 71 Domande

Il Sig. Versici, un uomo di circa 70 anni, si reca presso l’ ambulatorio del proprio medico curante, Il Dott. Mancini, per un fastidio al polso destro. Anamnesi patologica prossima: lamenta dolore al polso destro da circa due giorni.

Anamnesi patologica prossima: positiva per due interventi di chirurgia sostitutiva dell'anca, due precedenti episodi di gotta in entrambe le prime articolazioni metatarso-falangee ed ipertensione. Esame obiettivo: il Dott. Mancini visitandolo riscontra la presenza di rossore e gonfiore sul versante dorsale del polso. La sintomatologia dolorosa viene esacerbata da movimenti di flesso-estensione completi. Gli vengono prescritti 80 mg di aspirina al giorno. Due giorni dopo il gonfiore però è aumentato sul versante dorsale del polso ed a livello della mano. La flessione del polso risulta limitata dell' 80% con dolore severo, pertanto il Sig. Versici si reca nuovamente presso l’ ambulatorio del Dott. Mancini, che rivisitandolo nota che evoca un dolore sordo alla palpazione dello scafoide e pertanto nel sospetto di frattura gli prescrive un esame radiografico del polso/mano. Esami strumentali-laboratoristici: evidenza di alterazioni riconducibili ad un quadro di artrite gottosa. Quale tipo di citochine sono coinvolte in questo processo?

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La risposta corretta è la C.

La flogosi è un meccanismo di difesa di tipo aspecifico: risponde all’agente lesivo di tipo fisico-meccanico, radiazioni, batteri o sostanze chimiche. È quindi la risposta al danno tissutale ed è un processo reattivo (diverso dalla necrosi che è regressiva), aspecifico (contro tutto ciò che causa danno), stereotipato (stessi meccanismi principali a prescindere dalla causa, con vie diverse secondo lo stimolo), e procede indipendentemente dalla causa (una volta innescato, continua anche se lo stimolo è rimosso). Nella fase acuta si ha aumento del flusso ematico e della permeabilità vascolare, con accumulo di fluidi, leucociti e mediatori come le citochine. Vari fattori solubili favoriscono il reclutamento dei leucociti aumentando l’espressione di molecole di adesione e di fattori chemiotattici. Le citochine chiave sono IL-1, TNF-?, IL-6, IL-8 e altre chemochine; IL-1 e TNF-? sono particolarmente potenti, inducono febbre promuovendo la sintesi di PGE2 nell’endotelio ipotalamico. L’IL-1 è prodotta da macrofagi, neutrofili, cellule endoteliali ed epiteliali: a basse concentrazioni induce adesione leucocitaria, ad alte induce febbre e proteine di fase acuta. Diversamente dal TNF-?, non causa da sola shock settico. Inoltre stimola i mastociti al rilascio di istamina, con vasodilatazione precoce e aumento della permeabilità.

Durante l’infiammazione avvengono: (1) modificazioni di flusso e calibro vascolare con aumento del flusso sanguigno, (2) modificazioni del microcircolo e formazione dell’essudato, (3) richiamo chemiotattico dei leucociti, (4) fagocitosi. Dopo lo stimolo lesivo si ha vasocostrizione transitoria seguita da vasodilatazione intensa (iperemia attiva, responsabile di rubor e calor). Successivamente si verifica rallentamento della circolazione (iperemia passiva o stasi), dovuto ad aumentata permeabilità capillare con essudazione proteica e aumento della viscosità ematica. Il modello tipico dell’infiammazione acuta comprende: alterazioni di flusso e calibro, iperemia attiva e passiva, permeabilizzazione endoteliale con essudato, migrazione leucocitaria e chemiotassi, fagocitosi.

La chemiotassi è movimento orientato lungo un gradiente chimico; gli stimoli possono essere esogeni (prodotti batterici) o endogeni (complemento, leucotrieni, citochine). Durante la stasi i neutrofili si dispongono lungo l’endotelio (marginazione). Segue l’adesione: i leucociti rotolano con legami labili, poi aderiscono stabilmente formando la “pavimentazione”. Successivamente attraversano l’endotelio (diapedesi) e migrano verso lo stimolo. L’endotelio normalmente è continuo e liscio, ma nell’infiammazione aumenta la permeabilità ed esprime molecole di adesione preformate (es. P-selectina dai corpi di Weibel-Palade).

Le principali molecole di adesione sono: selectine (E sull’endotelio, P sull’endotelio in infiammazione, L sui leucociti, legano zuccheri); immunoglobuline (ICAM-1 e VCAM-1, interagiscono con integrine leucocitarie, le ICAM-1 si legano alle integrine ?2); VCAM-2 proprie dell’endotelio; integrine (già presenti sui leucociti, ma con bassa affinità: aumentano l’avidità a seguito di stimoli chemiokinici e dell’induzione di ICAM/VCAM-1). Le citochine IL-1 e TNF inducono fortemente la sintesi di ICAM-1 e VCAM-2, molecole implicate nei legami forti, la cui espressione richiede più tempo.


65 di 71 Domande

Il Sig. Mariani, un uomo di 78 anni si reca presso il PS del Policlinico Torvergata di Roma, a causa di un episodio di dispnea acuta. Anamnesi patologica prossima: lamenta comparsa di episodi di tosse produttiva, gonfiore degli arti inferiori e dei piedi, astenia, che perdurano da 3 settimane. Inoltre, da due mesi a questa parte, si sono presentate crisi di dispnea da sforzo ingravescente. Anamnesi patologica remota: una decina di anni prima è stato sottoposto ad un intervento di chirurgia sostitutiva per impianto di protesi valvolare di suino, a causa di un rigurgito della valvola mitrale di grado severo. Il paziente è affetto da coronaropatia, diabete mellito di tipo 2 ed ipertensione. Anamnesi fisiologica: ha fumato per 55 anni un pacchetto di sigarette al giorno e abitualmente beve una birra al giorno. Anamnesi farmacologica Attualmente prende diversi farmaci tra cui cardioaspirina, simvastatina, ramipril, metoprololo, metformina e idroclorotiazide. Esame obiettivo: si presenta dall’ aspetto pallido. L’ uomo è alto 181 cm e pesa 128 kg, con una BMI di circa 41 kg/m2. Ha una temperatura corporea di 37.3 °C , frequenza respiratoria di 23 atti/min, frequenza cardiaca di 97 bpm, e pressione arteriosa di 148/95 mm Hg. All’ auscultazione del torace si riscontra la presenza di rantoli alle basi polmonari bilateralmente. L’ esame obiettivo del cuore rivela la presenza di un battito apicale dislocato lateralmente e la presenza, a livello dell’ apice, di un soffio diastolico 3/6 di intensità decrescente. Inoltre si osserva la presenza di edemi improntabili bilateralmente a livello dei piedi e delle caviglie. Il resto dell’ esame obiettivo non mostra altre anomalie. Quale tra le seguenti è la causa più probabile dei sintomi di questo paziente?

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La risposta D è corretta.

Il paziente circa 10 anni fa si era sottoposto a un intervento di sostituzione protesica con impianto di protesi valvolare suina per severo rigurgito mitralico. Il trattamento di una valvulopatia, a meno che non sia di grado medio-elevato e clinicamente significativa, richiede solo un controllo periodico, mentre l’intervento chirurgico è indicato in presenza di una lesione moderata o grave responsabile di sintomi e/o disfunzione cardiaca. Le opzioni vanno dalla valvuloplastica alla riparazione fino alla sostituzione, che può essere effettuata con protesi meccaniche (preferite nei pazienti <65 anni o con lunga aspettativa di vita, ma richiedono anticoagulazione cronica con warfarin per prevenire tromboembolismo) o biologiche (suine o bovine, più soggette a deterioramento sclero-fibrotico, con durata media 10-15 anni). Una complicanza possibile delle protesi biologiche è l’ostruzione/stenosi o il rigurgito, entrambi responsabili di scompenso cardiaco.

L’endocardite infettiva insorge in presenza di una predisposizione endocardica (patologie congenite, reumatiche, valvole bicuspidi calcifiche, prolasso mitralico, cardiomiopatia ipertrofica, precedente endocardite). Fattori predisponenti sono protesi valvolari, tossicodipendenza, diabete, uso cronico di anticoagulanti o steroidi, età avanzata. Agenti più comuni sono streptococchi e stafilococchi (80-90%), seguiti da enterococchi e microrganismi HACEK. Clinicamente si manifesta con febbre, nuovo soffio o modifica di un soffio preesistente, può causare scompenso cardiaco e, all’ecocardiogramma, vegetazioni. Segni caratteristici: petecchie congiuntivali, macchie di Roth, lesioni di Janeway, nodi di Osler, emorragie subungueali a scheggia. La diagnosi si basa sui criteri di Duke (diagnosi rigettata, possibile o certa). In assenza di emocolture disponibili, e senza rischio per MRSA, la terapia empirica si effettua con un ?-lattamico + amminoglicoside. Sebbene questo paziente presenti soffio e segni di scompenso, non ha febbre né criteri di Duke: l’endocardite è improbabile (risposta A errata).

La BPCO è una malattia polmonare cronica non reversibile, con ostruzione bronchiale persistente (VEMS/CVF <0,7), spesso correlata a fumo e caratterizzata da progressione, riacutizzazioni infettive, dispnea, tosse produttiva cronica, tachipnea, cianosi e ipertensione polmonare nelle fasi avanzate. All’auscultazione: respiro sibilante e fase espiratoria prolungata. Nonostante il paziente sia fumatore con tosse, i sintomi durano solo da 3 settimane e non vi sono segni obiettivi di ostruzione: la diagnosi di BPCO è errata (risposta B errata).

La polmonite è un’infiammazione acuta polmonare (batterica, virale, fungina, parassitaria) diagnosticata con RX torace e reperti clinici. Può essere comunitaria (più spesso da Streptococcus pneumoniae, Mycoplasma pneumoniae) o nosocomiale. Clinicamente: febbre, tosse, dispnea, astenia, ipossia; nella forma tipica: esordio acuto con febbre, tosse produttiva, crepitii e rumori bronchiali; nella forma atipica: esordio graduale con tosse secca, dispnea e pochi segni obiettivi. È indicato esame colturale di sangue/escreato. Questo paziente presenta tosse produttiva ma non febbre, e all’auscultazione rantoli basali bilaterali: più compatibili con scompenso cardiaco che con polmonite (risposta C errata).

L’embolia polmonare è occlusione di arterie polmonari da trombi (arti inferiori/pelvi). Presentazione acuta con sintomi aspecifici: dolore toracico pleuritico, tosse, sincope, dispnea, arresto cardiorespiratorio nei casi gravi; segni: tachipnea, tachicardia, ipotensione. Fattori di rischio: immobilizzazione, trombofilie, gravidanza, chirurgia recente. In questo paziente tosse e dispnea possono mimarla, ma anamnesi negativa per immobilizzazione e presenza di stenosi mitralica con edemi declivi bilaterali fanno propendere per scompenso cardiaco congestizio piuttosto che embolia polmonare (risposta E errata).


66 di 71 Domande

Il Sig. Verci, un uomo di circa 60 anni si reca, presso l’ ambulatorio del proprio medico curante, il Dott. Briga, per dispnea. Anamnesi patologica prossima: lamenta una dispnea ingravescente da circa un mese. Inizialmente era in grado di salire 3 rampe di scale fino al suo appartamento, ma ora necessita di effettuare numerose pause per recuperare il fiato. Non lamenta dolore al petto. Anamnesi patologica remota: l'uomo è affetto da cardiopatia reumatica e diabete mellito di tipo 2. Anamnesi fisiologica: è emigrato dall'India circa 20 anni prima. Anamnesi farmacologica: assume carvedilolo, torasemide e insulina. Esame obiettivo: il Dott. Briga visita il Sig. Verci riscontrando una temperatura corporea di 37.2 °C, una frequenza cardiaca di 74 bpm, una frequenza respiratoria di 19 atti/min ed una pressione arteriosa di 135/80 mm Hg. La pulsossimetria mostra una saturazione d'ossigeno del 96% in aria ambiente. L'auscultazione del torace rivela la presenza di crepitii alle basi polmonari bilateralmente. All’ auscultazione cardiaca si riscontra la presenza di un soffio d'apertura seguito da un soffio diastolico di bassa tonalità , a livello del quanto spazio intercostale di sinistra in corrispondenza della linea medio-claveare. Esami strumentali-laboratoristici: il Dott. Briga decide di far eseguire una radiografia del torace al Sig. Verci, che mostra una dilatazione dell'atrio di sinistra, con stiramento del margine cardiaco di sinistra, ed un’ aumentata trama vascolare. Quale tra i seguenti rappresenta l'intervento di prima scelta per migliorare la sintomatologia del paziente?

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La risposta corretta è la D.

La malattia reumatica è la causa più frequente di stenosi mitralica non complicata. È caratterizzata da fibrosi, calcificazione dei lembi valvolari e parziale fusione delle commissure, con conseguente riduzione dell’ostio valvolare (normalmente 4-6 cm²) fino a valori <1 cm². A causa di questo restringimento, l’unico modo per garantire il passaggio di sangue dall’atrio sinistro al ventricolo sinistro durante la diastole è aumentare le pressioni atriali. Questo incremento si trasmette a monte, con aumento della pressione nelle vene e nei capillari polmonari: ecco la causa della dispnea. Se le pressioni aumentano ulteriormente, soprattutto acutamente, può verificarsi la trasudazione di liquido negli alveoli con conseguente edema polmonare. Il nostro paziente all’auscultazione presenta anche crepitii basali bilaterali. Il gradiente diastolico transvalvolare è proporzionale al grado di stenosi ed è sensibile ad aumenti di portata e frequenza cardiaca: maggiore la portata/frequenza, maggiore il gradiente. Per questo un soggetto asintomatico a riposo può diventare sintomatico anche per sforzi lievi. L’evoluzione della stenosi mitralica è rappresentata dallo sviluppo di ipertensione polmonare arteriosa, secondaria a quella venosa, che provoca vasocostrizione arteriolare inizialmente funzionale e reversibile, successivamente irreversibile per ipertrofia della tonaca media e fibrosi dell’intima. Le elevate resistenze arteriolari del circolo polmonare causano sovraccarico pressorio del ventricolo destro con dilatazione, ipertrofia, disfunzione contrattile e segni di scompenso destro e bassa gittata. Nell’insufficienza mitralica, invece, la pressione atriale sinistra, molto più bassa di quella aortica, fa sì che il sangue refluisca in atrio già durante la contrazione isometrica ventricolare. Nell’insufficienza mitralica cronica l’atrio sinistro si adatta dilatandosi, per cui la pressione a monte non aumenta significativamente; nell’insufficienza acuta, invece, l’atrio non ha tempo di adattarsi e subisce un brusco aumento pressorio con ripercussioni sulla pressione venosa polmonare. Il ventricolo sinistro, sottoposto a sovraccarico di volume, si dilata: inizialmente la frazione di eiezione rimane conservata, poi si riduce progressivamente perché il rigurgito in atrio riduce il volume sistolico effettivo. Una frazione di eiezione <60% è indicativa di compromissione ventricolare sinistra. Nel nostro paziente, per segni, sintomi e reperti auscultatori, è probabile un coinvolgimento valvolare mitralico, in particolare stenosi o steno-insufficienza. L’intervento di scelta, nella stenosi mitralica clinicamente significativa (area ?1,5 cm²) o sintomatica, e nei pazienti con controindicazioni alla chirurgia, è la valvuloplastica percutanea con palloncino: una “dilatazione controllata” eseguita con un palloncino ad alta resistenza gonfiato in prossimità della valvola, introdotto tramite catetere da vena femorale destra. È una tecnica mini-invasiva che riduce morbilità e mortalità perioperatorie, con buona efficacia a lungo termine (sopravvivenza libera da eventi nel 30-70% dei casi), sebbene non siano rare le restenosi. Non può essere eseguita in presenza di calcificazioni valvolari, per cui è indicata la sostituzione valvolare.


67 di 71 Domande

Un ragazzo di 20 anni presenta il seguente ECG. Cosa si nota all'ECG?

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La risposta esatta è la A.

Le derivazioni da V1 a V6, chiamate derivazioni precordiali, esprimono l’attività elettrica del cuore sul piano orizzontale: V1-V2 esplorano il setto interventricolare, V3-V4 la parete anteriore del ventricolo sinistro, V5-V6 la parete laterale del ventricolo sinistro. L’onda P indica la depolarizzazione atriale, il complesso QRS e l’onda T indicano rispettivamente la depolarizzazione e la ripolarizzazione ventricolare, mentre la ripolarizzazione atriale non è visibile poiché avviene durante la depolarizzazione ventricolare. In età giovanile, dopo la pubertà, il vettore di ripolarizzazione ventricolare rende le T positive in tutte le derivazioni precordiali, tranne V1 e raramente V2; in casi eccezionali, la negatività può coinvolgere anche V3 e V4 (onda T giovanile). Dopo la pubertà, la presenza di onde T invertite ?2 mm in due o più derivazioni contigue del ventricolo destro può indicare cardiopatia congenita con sovraccarico di pressione o volume (cardiomiopatia aritmogena del ventricolo destro) oppure, più raramente, patologie ereditarie dei canali del sodio o potassio. L’ECG descritto mostra ritmo sinusale, alterazioni diffuse della ripolarizzazione con T negativa da V1 a V5, R alta in V1 e asse spostato a destra: reperti suggestivi di ipertrofia ventricolare destra a carattere aritmogeno. La cardiomiopatia aritmogena del ventricolo destro è spesso familiare, più frequentemente a trasmissione autosomica dominante, e coinvolge prevalentemente ma non esclusivamente il ventricolo destro. Nel 10-20% dei casi è presente una mutazione nei geni che codificano proteine del desmosoma. Istologicamente si osserva progressiva sostituzione del miocardio con tessuto fibro-adiposo, che genera aree di discinesia e dilatazione soprattutto nel tratto di afflusso, efflusso e apice del ventricolo destro (triangolo della displasia), ma può estendersi all’intera parete ventricolare destra o anche al ventricolo sinistro. Questa condizione, per le alterazioni morfologiche e funzionali, è causa frequente di aritmie ventricolari e morte improvvisa, soprattutto in età giovanile durante o subito dopo l’attività fisica. In presenza di un ECG di questo tipo è quindi indicato eseguire un ecocardiogramma per rilevare eventuali alterazioni strutturali cardiache.


68 di 71 Domande

La signora Rettori, una donna di 45 anni, si reca dal proprio medico curante, il Dott. Pressi, per malessere. Anamnesi patologica prossima: comparsa di febbre, disuria e dolore alla schiena. Il Dott. Pressi consiglia alla paziente di recarsi in ospedale per ulteriori accertamenti; qui la donna verrà successivamente ricoverata con una sospetta diagnosi di pielonefrite. La paziente viene sottoposta a terapia con antibiotici ad ampio spettro, che determinano un significativo miglioramento della sintomatologia. Tuttavia, durante il quarto giorno di ricovero, la donna presenta nuovamente febbre, con leucocitosi e profusa diarrea acquosa. Esami strumentali: viene effettuata una colonscopia, visibile nell’ immagine sottostante.

Quale è la terapia per il trattamento di questo disturbo?

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La risposta corretta è la D.

La paziente presenta una colite pseudomembranosa causata da Clostridium difficile, un batterio appartenente alla famiglia Clostridiaceae, patogeno per l’uomo, Gram+ anaerobio. Il C. difficile è virulento in quanto possiede due tossine: la tossina A, un’enterotossina che si lega alle cellule della mucosa e causa un’ipersecrezione di liquido determinando diarrea acquosa; la tossina B, una citotossina che provoca gravi danni alla mucosa determinandone l’aspetto pseudomembranoso. Il Clostridium difficile causa colite associata ad antibiotici, tipicamente in ambiente ospedaliero. Fa parte normalmente del microbiota umano; tuttavia, quando si utilizzano antibiotici per lungo tempo, questi possono distruggere anche i batteri che tengono “sotto controllo” il Clostridium. Quando il C. difficile diviene dominante, si possono avere crampi addominali, colite pseudomembranosa, diarrea (talora ematica), raramente sepsi e addome acuto. I sintomi insorgono alcuni giorni dopo l’inizio della terapia antibiotica e includono diarrea acquosa o scariche di feci non formate, crampi addominali, raramente nausea e vomito. Per la diagnosi è importante l’identificazione della tossina nelle feci. Il trattamento consiste nell’interrompere la terapia antibiotica; se la sintomatologia è grave è possibile utilizzare vancomicina o metronidazolo (nel nostro caso, non essendo la vancomicina tra le opzioni, la risposta corretta è la D).


69 di 71 Domande

Una paziente di 58 anni si presenta presso il reparto di nutrizione clinica. La donna presenta BMI 20,9, circonferenza vita 88 cm, analisi ematochimiche (in allegato) in cui si presenta colesterolo LDL fuori range e glicemia a digiuno elevata.

In seguito ai valori di glicemia a digiuno riscontrati, si richiede curva da carico orale di glucosio (OGTT). In base ai risultati sopra riportati, la paziente presenta:

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La risposta corretta è la B.

Il diabete è un gruppo di alterazioni caratterizzate da elevati livelli di glicemia, legati a un’alterata secrezione insulinica o a una ridotta sensibilità all’insulina. Questa alterata secrezione può variare da forme severe, in cui la produzione di insulina è nulla o quasi (diabete di tipo I, pancreasectomia), a forme intermedie modulate dall’insulino-resistenza.

L’insulino-resistenza da sola non è in grado di slatentizzare un diabete mellito: è necessario un danno della secrezione. Le alterazioni del metabolismo del glucosio si associano inoltre a modifiche del metabolismo lipidico e proteico, predisponendo a complicanze vascolari: microvascolari (rene, arti inferiori, retina) e macrovascolari (cuore, cervello, arterie degli arti inferiori).

Il diabete si classifica in due tipologie principali:

– diabete mellito di tipo I (insulino-dipendente), che può avere cause immuno-mediate o idiopatiche;

– diabete mellito di tipo II (non insulino-dipendente), malattia metabolica caratterizzata da iperglicemia in un contesto di insulino-resistenza e deficienza insulinica relativa, nella maggior parte dei casi senza necessità di insulina.

Esiste poi il diabete gestazionale, che compare in gravidanza e regredisce dopo il parto.

Tra le sindromi secondarie ricordiamo:

– pancreasectomia (oggi non più praticata nelle pancreatiti, ma solo nei tumori),

– patologie del pancreas esocrino (es. pancreatite),

– patologie endocrine (acromegalia, sindrome di Cushing, feocromocitoma, poiché l’insulina è l’unico ormone ipoglicemizzante),

– tossicità da farmaci o sostanze chimiche (glucocorticoidi, tiazidici, ecc.).

Il diabete può rimanere a lungo silente. Si stima che, a fronte di una prevalenza diagnosticata del 4%, un ulteriore 4% resti non diagnosticato.

Per la diagnosi, le misurazioni della glicemia prevedono:

– glicemia a digiuno (da almeno 12 ore): due rilevazioni ?126 mg/dl;

– glicemia random >200 mg/dl, ma solo in paziente sintomatico (polidipsia, poliuria, nicturia, ecc.);

– curva da carico con 75 g di glucosio in 200-250 ml d’acqua: il test si esegue solo se la glicemia basale è <126 mg/dl, e la diagnosi si pone se a 2 ore la glicemia è >200 mg/dl.


70 di 71 Domande

La signora Bellini è una giovane donna ricoverata nel reparto di ginecologia ed ostetricia dopo un parto complicato da una rottura prematura delle membrane amnio-coriali ed un prolungato travaglio. Anamnesi patologica prossima: In seconda giornata sviluppa febbre con brivido associata ad ipotensione e intenso dolore addominale che fanno sospettare un’ endometrite purperale. Il Dott. Lanfranchi decide di sottoporre la paziente ad una radiografia del torace e decide di avviare la terapia antibiotica e reidratante con 4.000 ml di soluzione salina nelle successive 24 ore ma l’ ipertermia persiste e si ottiene un lieve incremento della pressione arteriosa. Improvvisamente la sig.ra Bellini presenta dispnea. Esame obiettivo: viene rilevata una SpO2 dell’ 82% che non aumenta anche con ossigenoterapia con FiO2 del 100%. Il Dott. Lanfranchi decide quindi di intubare la paziente e si eroga una FiO2 del 100%. Non si rileva turgore giugulare, all’ auscultazione polmonare si apprezzano crepitii diffusi bilateralmente. Esami di laboratorio-strumentali: viene rapidamente inviato in laboratorio un campione di sangue arterioso che evidenzia PaO2 di 62 mmHg e PaCO2 di 33 mmHg. L’ ECG mostra tachicardia sinusale. Viene effettuato un nuovo RX del torace che mostra un quadro polmonare modificato rispetto a quanto si era visto nel precedente. Sulla base dei dati forniti quale tra le seguenti è la diagnosi più probabile?

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La risposta corretta è la B.

Questo paziente molto probabilmente ha una ARDS e il rapporto PaO2/FiO2 è <200: la paziente ha un rapporto di 60 (FiO2 = 1 ovvero 100% e PaO2 di 60 mmHg: necessita di ossigeno al 100% per mantenere una pressione di PaO2 accettabile). La RX torace mostra infiltrati polmonari diffusi non riconducibili a eziologia cardiogena. L’EO evidenzia dispnea ingravescente a insorgenza improvvisa, con crepitii diffusi bilateralmente. La paziente presentata nel caso è verosimilmente affetta da ARDS in seguito a sepsi da endometrite postpartum.

La sindrome da distress respiratorio acuto (ARDS) è una grave malattia acuta polmonare. I fattori scatenanti sono numerosi: polmonite, shock, gravi traumi, sepsi, aspirazione di alimenti (ab ingestis), pancreatite. È caratterizzata da danno diffuso della membrana alveolo-capillare, con edema polmonare non cardiogenico (ricco di proteine) e insufficienza respiratoria acuta (ARF). Si osserva reclutamento di neutrofili nei capillari alveolari e formazione di membrane ialine. I neutrofili rilasciano chemochine (che richiamano istiociti), producono ROS, proteasi, leucotrieni, fattore di attivazione piastrinica, prostaglandine e altre molecole che danneggiano le barriere tra capillari e spazi aerei. Gli alveoli e l’interstizio si riempiono di proteine, detriti cellulari e liquido, con distruzione del surfattante, collasso alveolare e mismatch ventilazione/perfusione.

L’ARDS determina grave ipossiemia refrattaria all’ossigenoterapia. I criteri diagnostici comprendono:

– Opacità bilaterali alla RX non spiegabili da versamento, atelettasia o noduli.

– PaO2/FiO2 ?200 mmHg.

– Assenza di evidenza clinica di aumentata pressione atriale sinistra o insufficienza cardiaca (PCWP <18 mmHg). Una pressione di incuneamento capillare polmonare >18 mmHg orienta invece verso edema polmonare cardiogeno.

Secondo la “Definizione di Berlino 2012” l’ARDS si classifica in:

– Lieve: PaO2/FiO2 ?200 mmHg.

– Moderata: PaO2/FiO2 ?100 mmHg.

– Grave: PaO2/FiO2 ?100 mmHg.


71 di 71 Domande

Una paziente di 58 anni si presenta presso il reparto di nutrizione clinica. La donna presenta BMI 20,9, circonferenza vita 88 cm, analisi ematochimiche (in allegato) in cui si presenta colesterolo LDL fuori range e glicemia a digiuno elevata.

Per il paziente diabetico è essenziale assumere cibi a basso indice glicemico. Qual è tra i seguenti alimenti quello che presenta il più basso indice glicemico?

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La risposta corretta è la A.

Il diabete è un gruppo di alterazioni caratterizzate da elevati livelli di glicemia, legati a un’alterata secrezione insulinica o a una ridotta sensibilità all’insulina. Questa alterata secrezione può variare da forme severe, in cui la produzione di insulina è nulla o quasi (diabete di tipo I, pancreasectomia), a forme intermedie modulate dall’insulino-resistenza. L’insulino-resistenza da sola non è in grado di slatentizzare un diabete mellito: serve un danno della secrezione. Le alterazioni del metabolismo del glucosio si accompagnano anche ad alterazioni del metabolismo lipidico e proteico, predisponendo a complicanze vascolari: microvascolari (rene, retina, arti inferiori) e macrovascolari (cuore, cervello, arterie periferiche). Il diabete si classifica in due tipologie principali: diabete mellito di tipo I (insulino-dipendente), con cause immuno-mediate o idiopatiche; diabete mellito di tipo II (non insulino-dipendente), malattia metabolica caratterizzata da iperglicemia in un contesto di insulino-resistenza e relativa deficienza insulinica, che nella maggior parte dei casi non richiede terapia insulinica. Esiste anche il diabete gestazionale, che si manifesta in gravidanza e regredisce dopo il parto. Tra le forme secondarie: pancreasectomia (oggi non più praticata nelle pancreatiti, ma solo nei tumori), patologie del pancreas esocrino (es. pancreatite), patologie endocrine (acromegalia, sindrome di Cushing, feocromocitoma, poiché l’insulina è l’unico ormone ipoglicemizzante), tossicità da farmaci o sostanze (glucocorticoidi, tiazidici, ecc.). Il diabete può progredire a lungo senza sintomi. Si calcola che, a fronte di una prevalenza diagnosticata del 4%, un ulteriore 4% rimane non diagnosticato. Per la diagnosi: glicemia a digiuno ?126 mg/dl in due misurazioni, glicemia random >200 mg/dl in presenza di sintomi (poliuria, polidipsia, nicturia), curva da carico con 75 g di glucosio (diagnosi se glicemia >200 mg/dl a 2 ore). Prima del test, la glicemia basale deve essere <126 mg/dl. Il test va eseguito in pazienti non ricoverati, in buone condizioni cliniche, dopo dieta abituale (non ridotta in carboidrati), a digiuno dalla mezzanotte, senza febbre, stress o fumo. Indicazioni alla curva da carico: glicemia alterata a digiuno (100–125 mg/dl), familiarità per diabete dai 30-40 anni, obesità, complicanze cardiovascolari (TIA, angina, claudicatio), soprattutto se obesi e fumatori, infezioni urinarie o cutanee ricorrenti con glicemia alterata. Il 90% dei casi è di tipo II, storicamente detto diabete dell’adulto (esordio >40 anni), ma oggi è sempre più precoce (anche a 18 anni), correlato all’obesità, in particolare infantile (Italia con alta prevalenza, soprattutto nel centro-sud). Nei gemelli monozigoti la concordanza è ~100% nel tipo II, mentre nel tipo I, pur avendo componente genetica, è solo del 50% per il ruolo di fattori ambientali. Anche nei monozigoti separati alla nascita la concordanza del tipo II rimane elevata, a dimostrazione della forte componente genetica, ancora non del tutto chiarita.


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