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1 di 74 Domande

“Gli eventi iniziali elementari, che schiudono la via dell'evoluzione ai sistemi profondamente conservatori rappresentati dagli esseri viventi, sono microscopici, fortuiti e senza alcun rapporto con gli effetti che possono produrre nelle funzioni teleonomiche. Ma una volta inscritto nella struttura del DNA, l'avvenimento singolare, e in quanto tale essenzialmente imprevedibile, verrà automaticamente e fedelmente interpretato e tradotto, cioè contemporaneamente moltiplicato e trasposto in milioni o miliardi di esemplari. Uscito dall'ambito del puro caso, esso entra in quello della necessità, delle più inesorabili determinazioni. ( ... ) I linguisti moderni hanno insistito sul fatto che il linguaggio simbolico dell’uomo non può essere assolutamente ridotto ai mezzi di comunicazione molto diversi (uditivi, tattili, visivi, ecc.) impiegati dagli animali. Tale atteggiamento è senza dubbio giustificato. Ma da questo ad affermare che, nell’evoluzione, vi è stata una discontinuità assoluta, che il linguaggio umano fin dalle origini non doveva assolutamente nulla, ad esempio, a un sistema di richiami e di avvertimenti vari come quelli che si scambiano le scimmie antropomorfe, mi sembra davvero un passo troppo lungo da compiere o comunque un’ipotesi inutile. ( ... ) Secondo Chomsky, tutte le lingue umane presenterebbero la stessa struttura profonda, la stessa forma. Le straordinarie prestazioni che la lingua rappresenta e insieme permette sono evidentemente associate al notevole sviluppo del sistema nervoso centrale in Homo sapiens, sviluppo che, del resto, rappresenta il suo carattere anatomico più distintivo. Si può ora affermare che l’evoluzione dell’uomo, a partire dai più lontani antenati che noi conosciamo, si è verificata soprattutto a livello del progressivo sviluppo della scatola cranica, quindi del cervello. ( ... ) È impossibile non supporre che, tra l’evoluzione del sistema nervoso centrale dell’uomo e quella della prestazione davvero unica che lo caratterizza, non sia esistito un rapporto strettissimo per cui il linguaggio non sarebbe stato solo il prodotto, ma una delle condizioni essenziali di tale evoluzione. L'ipotesi che mi sembra più verosimile è che la comunicazione simbolica più rudimentale, apparsa prestissimo nella nostra stirpe, abbia rappresentato, grazie alle possibilità radicalmente nuove che offriva, una di quelle "scelte" iniziali che impegnano l'avvenire di una specie creando una nuova pressione selettiva.( ... ) L'ipotesi sopra riportata non avrebbe di per sé che l'unico merito di essere attraente e logica, se non fosse anche chiamata in causa da certi dati relativi al linguaggio attuale. La facilità con cui un bambino in due o tre anni (dopo il primo anno di vita) quasi per gioco acquisisce la piena padronanza della lingua non cessa mai di sbalordire l'osservatore adulto. ( ... ) Da questo a pensare che, nel bambino, l'apprendimento del linguaggio appare così miracolosamente spontaneo perché si inscrive nella trama stessa di uno sviluppo epigenetico, una funzione del quale è proprio quella di accoglierlo, vi è un solo passo che da parte mia non esito a compiere.( ... ) La capacità linguistica non può essere considerata una sovrastruttura. Si deve ammettere che, nell’uomo moderno, esiste una stretta simbiosi tra le funzioni conoscitive e il linguaggio simbolico che esse richiamano e tramite il quale si esprimono, simbiosi che può essere solo il prodotto di una lunga evoluzione comune. Secondo Chomsky e la sua scuola, l’analisi linguistica condotta in profondità rivela, sotto l’estrema diversità delle lingue umane, una ‘forma’ comune a tutte. Questa forma, secondo Chomsky, deve dunque essere considerata innata e caratteristica della nostra specie. ( ... ) Tale concezione ha scandalizzato filosofi e antropologi che scorgono in essa un ritorno alla metafisica cartesiana. Io non me ne sento invece affatto turbato, a patto di accettarne il contenuto biologico implicito.”
da Jacques Monod, Il caso e la necessità, Mondadori, Milano, 1997

UNA di queste affermazioni CONTRADDICE, nella lettera e nello spirito, il passo citato nel quesito 12 dell'opera di Monod: quale?














La risposta corretta e' la '

Di un universo in cui ha spazio il caso non si può tracciare alcuna storia ragionata

'.


2 di 74 Domande

MAL DI TEST
«Il suo colore preferito?», chiede una delle tante domande del test. (...)
I questionari, d'ogni genere, si moltiplicano e arrivano da ogni parte; (...). Non è il caso di deplorare il fenomeno con la patetica predica sulla parcellizzazione della vita e dell'individuo nella società contemporanea; rispondere a test era un gioco non disdegnato da scrittori come Proust e Thomas Mann, che è difficile accusare di superficialità. (...) Anche se le domande sono numerose, si pensa di sbrigarle rapidamente, sia perché le risposte devono essere telegrafiche sia perché si è persuasi di avere idee, opinioni, gusti, convinzioni, amori, odi, pensieri. (...)
Ma invece, sin dai primi passi, si annaspa. Come si fa a indicare il poeta preferito? Leopardi o Baudelaire? Già in quest'alternativa c'è una violenza invadente, o forse questa è una nobile scusa per la propria irresolutezza. Anche considerando - ma è un modo per trarsi un po' d'impaccio - fuori categoria Dante o Shakespeare, come autori per i quali la definizione di poeta è troppo restrittiva, altri si affollano subito, legittimi e imperiosi; lasciar fuori Petrarca è un disagio troppo grande, (...)
E gli scrittori? Due - indiscutibili - sono due non scrittori, due entità sovrapersonali e plurime, lo Spirito Santo e Omero, se è vero che hanno scritto la Bibbia e l'Iliade e l'Odissea. Ma gli altri? E subito una gran confusione, come in certi pasticci sentimentali in cui si finisce per non sapere chi si ama di più e non si sa che pesci pigliare. (...)
Sino a questo punto si tratta, tutt'al più, di una patologica indecisione critica o di una incoercibile ma felice vocazione poligamica; forse è bene non saper scegliere fra chi si ama, è certo giusto non scegliere tra i propri figli, anche se ne hanno cento come Priamo. Le cose saranno certo più chiare per quel che riguarda non la finzione letteraria, bensì la vita, la realtà; uno saprà certo dire cosa ama, odia, tiene o desidera di più, i luoghi che preferisce e quelli che aborre. (...)
Man mano che si prosegue nel questionario, si è risucchiati in un vortice di incertezza; non sono tanto le idee, i gusti, le predilezioni a traballare, quanto lo stesso io chiamato a declinarli, che si sente improvvisamente astratto, irreale (...) Come si può dunque osare indicare, nella risposta alla domanda numero 16, il tratto principale del proprio carattere, se quelle botte e risposte fanno anzitutto dubitare di avere un carattere? L'io si frantuma e le sue qualità svaporano.
Non si può farne una colpa alla computerizzazione che governa il mondo. Quella logica non snatura la vita, come protestano i nostalgici del buon tempo antico, ma ne dice forse la verità, mette a nudo il meccano di cui siamo fatti (...)
Il gesto di narrare crea, finge e costruisce un'identità, mentre chi risponde ai test sente di perderla, come un accusato dinanzi al poliziotto o al giudice che lo interroga.
Claudio Magris, Utopia e disincanto, Garzanti, 2001, p.301 e sgg.

Il titolo originale dello scritto (di cui è stata citata qui una parte) è spiritoso: Mal di test. Qual è L'UNICO DEI TITOLI sotto elencati che potremmo dare alla selezione che ne è stata fatta?














La risposta corretta e' la '

I TEST: UNO SPECCHIO RIVELATORE

'.


3 di 74 Domande

Quale complicanza clinica NON si riscontra nell'IRC terminale?














La risposta corretta è la B

Nell’IRC terminale non si riscontra come complicanza l’artrite. La malattia renale cronica è classificata in 5 stadi: Stadio 1: velocità di filtrazione glomerulare normale (?90 mL/min/1,73 m²) con albuminuria persistente o malattia renale strutturale o ereditaria; Stadio 2: 60-89 mL/min/1,73 m²; Stadio 3a: 45-59 mL/min/1,73 m²; Stadio 3b: 30-44 mL/min/1,73 m²; Stadio 4: 15-29 mL/min/1,73 m²; Stadio 5: <15 mL/min/1,73 m². La velocità di filtrazione glomerulare può essere stimata tramite l’equazione CKD-EPI: 141 × (creatinina sierica)^-1,209 × 0,993^età, moltiplicata per 1,018 se donna e 1,159 se afroamericano (1,1799 per donne afroamericane). Questo calcolo è poco accurato negli anziani sedentari, obesi o molto magri. In alternativa, si può usare l’equazione di Cockcroft-Gault per stimare la clearance della creatinina, che tende a sovrastimare del 10-40%. Le complicanze comprendono quelle neurologiche (neuropatia periferica), ematologiche (anemia da ridotta produzione di eritropoietina), scheletriche (osteodistrofia, risposte C-D-E errate) e pericardite nel 20% dei pazienti con insufficienza renale (risposta A errata).


4 di 74 Domande

Nella brucellosi acuta qual e' il titolo minimo per la diagnosi:














La risposta corretta è la C.

La brucellosi (nota anche come "febbre ondulante", "febbre mediterranea" o "febbre maltese") è un’infezione zoonotica trasmessa all’uomo da animali infetti (bovini, ovini, caprini, cammelli, suini o altri) attraverso l’ingestione di prodotti alimentari non pastorizzati, in particolare lattiero-caseari, oppure per contatto diretto con tessuti o fluidi contaminati. Va sospettata in pazienti con febbre, malessere, sudorazione notturna e artralgie in presenza di esposizione epidemiologica significativa, come consumo di prodotti caseari non pastorizzati, contatto con animali in aree endemiche o esposizione professionale. Una diagnosi presuntiva può essere formulata sulla base di:

  • titolo anticorpale totale anti-Brucella ?1:160 mediante test di agglutinazione in provetta standard su siero prelevato dopo l’insorgenza dei sintomi;
  • rilevazione del DNA di Brucella in un campione clinico tramite reazione a catena della polimerasi (PCR).

5 di 74 Domande

''Tutte le volte che accompagno mia figlia a scuola arriviamo in ritardo''. Se la precedente affermazione è FALSA, quale delle seguenti è certamente vera?














La risposta corretta e' la '

Almeno una volta ho accompagnato mia figlia a scuola e non siamo arrivati in ritardo

'.


6 di 74 Domande

Uno scultore vuole creare un enorme cubo composto da tanti piccoli cubetti di legno. Ha a disposizione 359 piccoli cubetti, tutti uguali. Quanti cubetti utilizzerà lo scultore per creare l'opera più grande possibile?














La risposta corretta è la A
Uno scultore vuole creare un enorme cubo composto da tanti piccoli cubetti di legno, avendo a disposizione 359 cubetti, e ne utilizzerà 343 per creare l'opera più grande possibile. Per determinare quanti cubetti può utilizzare per formare un cubo perfetto, dobbiamo trovare il più grande numero intero il cui cubo non supera 359. Un cubo perfetto è un numero che può essere espresso come il cubo di un altro numero intero, ovvero n³. Calcolando i cubi dei numeri interi, vediamo che 7³ = 343 e 8³ = 512. Poiché 512 supera 359, il massimo numero di cubetti che può essere utilizzato è 343, che corrisponde a un cubo di lato 7, ovvero 7 cubetti per lato. Questo permette allo scultore di utilizzare il massimo numero di cubetti possibile per creare un cubo perfetto, senza eccedere la quantità disponibile di 359 cubetti.

7 di 74 Domande

I 900 seggi di un parlamento sono ripartiti fra 10 partiti politici. Non ci sono due partiti con uno stesso numero di seggi e il decimo, quello con il minor numero di seggi, ne ha 25. Collocando i partiti in ordine decrescente per numero di seggi, qual è il più alto numero di seggi che il quinto partito può avere?














La risposta corretta e' la '

151

'.


8 di 74 Domande

In un circo, Enrico, l' unica persona incaricata di dare da mangiare agli animali nei recinti, inizia il suo lavoro alle 6:30 del mattino. Si sa che: 1) Enrico si ferma 15 minuti presso ciascun recinto. 2) le tigri vengono nutrite prima degli elefanti ma dopo gli orsi. 3) i cavalli sono nutriti 15 minuti dopo gli orsi 4) i leoni sono nutriti dopo gli elefanti. Enrico alle 6:50 nutrira':














La risposta corretta e' la '

I cavalli

'.


9 di 74 Domande

Quali tra i termini proposti completano correttamente la seguente proporzione verbale? SFRTHZ : TESSIV = X : Y














La risposta corretta e' la '

X = DPILGF Y = EOLIHE

'.


10 di 74 Domande

Un viaggiatore a Parigi si imbarca su un aereo diretto verso est. Il volo impiega 7 ore e la sua destinazione si trova a 4 fusi orari di distanza. Se parte alle ore 20:30 del 30 aprile, che ore sono e che giorno è quando arriva?














La risposta corretta e' la '

Le 7:30 del primo maggio

'.


11 di 74 Domande

Assumendo che ogni pappagallo mangi la stessa quantità di cibo ogni giorno e che lo stesso avvenga per ogni canarino, ogni giorno con 14 grammi di becchime si sfamano 4 pappagalli e 3 canarini, mentre con 18 grammi dello stesso mangime si sfamano 4 pappagalli e 5 canarini. Quale delle seguenti affermazioni NON è vera?














La risposta corretta e' la '

Due pappagalli e sei canarini richiedono ogni giorno lo stesso becchime di cinque pappagalli

'.


12 di 74 Domande

Stephanie deve raggiungere i colleghi che partecipano a un meeting in una località inglese. Giunta all'aeroporto di Londra decide di prendere a noleggio una macchina. La benzina in Inghilterra costa 3 sterline al gallone. Si sa che: - l'aeroporto e la località da raggiungere distano tra loro 375 km, - ogni gallone equivale a 3,75 litri di benzina, - una sterlina vale 1,25 euro, ​​​​​​​- la macchina consuma 1 litro di benzina ogni 25 km. Quale sarà la spesa sostenuta da Stephanie per la benzina necessaria per il viaggio di andata e ritorno?














La risposta corretta è la E
Stephanie deve calcolare la spesa per la benzina per un viaggio di andata e ritorno di 375 km in Inghilterra, e la risposta corretta è 30 euro. Per risolvere il problema, si calcola prima il consumo totale di benzina: la distanza totale è di 750 km (375 km per l'andata e 375 km per il ritorno). La macchina consuma 1 litro ogni 25 km, quindi per 750 km consuma 30 litri di benzina. Sapendo che 1 gallone equivale a 3,75 litri, Stephanie avrà bisogno di 30/3,75 = 8 galloni di benzina. Con il costo di 3 sterline al gallone, la spesa in sterline sarà 8 × 3 = 24 sterline. Convertendo in euro, con 1 sterlina che vale 1,25 euro, la spesa totale sarà 24 × 1,25 = 30 euro.

13 di 74 Domande

''Oltre la metà degli amici di Marinella sta preparando l'esame di biologia e la maggioranza sta preparando quello di chimica. Deve perciò esistere qualche amico di Marinella che sta preparando contemporaneamente sia l'esame di biologia sia quello di chimica''. Quale delle seguenti alternative riproduce la struttura logica del precedente ragionamento?














La risposta corretta e' la '

La maggior parte del prosciutto venduto in una salumeria è cotto. Più della metà delle vendite consiste in prosciutto già affettato. Una parte del prosciutto venduto deve essere cotto e già affettato.

'.


14 di 74 Domande

A un corso di laurea sono iscritti 235 studenti, di cui 183 maschi, 190 miopi, 204 castani e 214 in corso. Qual è il numero minimo di uomini miopi?














La risposta corretta è la B
Il numero minimo di uomini miopi in un corso di laurea con 235 studenti è 138. Per determinare il numero minimo di uomini miopi, dobbiamo considerare le sovrapposizioni tra le diverse categorie di studenti. Sappiamo che ci sono 183 maschi e 190 miopi. Per trovare il minimo, dobbiamo massimizzare la sovrapposizione tra le due categorie, ovvero trovare il massimo numero possibile di studenti che non siano in entrambe le categorie. Se tutti i 52 studenti non miopi (235 totali meno 183 maschi) fossero femmine, allora tutti i miopi potrebbero essere maschi. Tuttavia, poiché ci sono solo 183 maschi, e non possiamo avere più di 183 maschi miopi, il numero minimo di uomini miopi è dato da 183 maschi meno il massimo numero di maschi non miopi. Se 45 maschi non fossero miopi (perché 190 meno 52 fa 138, il numero minimo di uomini miopi), allora avremmo 138 uomini miopi. Pertanto, il numero minimo di uomini miopi è 138, dato che questo è il massimo numero possibile di miopi che possono essere maschi, considerando le limitazioni date.

15 di 74 Domande

Tommaso, Rosario e Flavio hanno sposato Viviana, Alice e Marcella, due delle quali sono tra loro sorelle. Rosario ha sposato la sorella di Alice. Flavio ha sposato Alice. Tommaso non è cognato di Rosario e Marcella non ha sorelle. La moglie di Rosario è:














La risposta corretta e' la '

Viviana

'.


16 di 74 Domande

Per ognuno dei dieci laboratori dell' ospedale Gamma ci sono due responsabili e almeno tre ricercatori. Ogni operatore svolge un solo incarico in un solo laboratorio. Si può quindi dedurre con certezza che nell' ospedale Gamma:














La risposta corretta e' la '

I responsabili di laboratorio sono al massimo i due terzi dei ricercatori di laboratorio

'.


17 di 74 Domande

Il cinema Giorgione di Venezia ha una piccola sala di proiezione con solo cinque file di sedili. Cinque signore (Margherita, Ornella, Fiorella, Gabriella e Anna) siedono ognuna in una fila diversa. Guardando la sala dallo schermo Fiorella si trova tre file indietro rispetto ad Anna, che non occupa un posto in prima fila. Gabriella, invece, siede tre file avanti rispetto a Margherita. In base alle precedenti affermazioni si può dedurre con certezza che, guardando dallo schermo:














La risposta corretta e' la '

Ornella è seduta nella fila immediatamente davanti a quella dove siede Margherita

'.


18 di 74 Domande

''Tutti i tau sono lambda; tutti gli omega sono tau; tutti i lambda sono delta''. In base alle precedenti affermazioni, quale delle seguenti NON è necessariamente vera?














La risposta corretta e' la '

I non lambda sono non delta

'.


19 di 74 Domande

Se: ​​​​​​​

yy+jk + Ee

ZZ=4

yy=jK-2

allora jK è uguale a:














La risposta corretta e' la '

3

'.


20 di 74 Domande

''Chi va al mare mangia il gelato. Tutti i bambini mangiano il gelato. Francesco va al mare''. Se le precedenti affermazioni sono vere, quale delle seguenti è necessariamente vera?














La risposta corretta e' la '

Francesco mangia il gelato

'.


21 di 74 Domande

Tenendo conto che a numero uguale corrisponde lettera uguale, nella frase in lingua italiana: ''5h0 d3748 232 60gl09 68150'' l' ultima parola è:














La risposta corretta e' la '

Pesci

'.


22 di 74 Domande

Leggere il testo del seguente problema. Sara, Giulia, Elena e Laura hanno ognuna un mezzo di trasporto: un'auto, una moto, una bicicletta e un fuoristrada, tra loro di colore diverso. I colori dei mezzi di trasporto sono: verde, blu, rosso, nero. Si sa che: 1. la moto appartiene a Sara mentre Laura non possiede un'auto; 2. il mezzo di trasporto di Elena è di colore nero; 3. l'auto è di colore blu e la bicicletta è rossa. Di che colore è la moto?














La risposta corretta e' la '

Verde

'.


23 di 74 Domande

Leggere il testo del seguente problema. Sara, Giulia, Elena e Laura hanno ognuna un mezzo di trasporto: un'auto, una moto, una bicicletta e un fuoristrada, tra loro di colore diverso. I colori dei mezzi di trasporto sono: verde, blu, rosso, nero. Si sa che:

1. la moto appartiene a Sara mentre Laura non possiede un'auto;

2. il mezzo di trasporto di Elena è di colore nero; 3. l'auto è di colore blu e la bicicletta è rossa. Quale mezzo di trasporto è posseduto da Giulia?














La risposta corretta è la B
Il mezzo di trasporto posseduto da Giulia è l'auto. Per determinare quale mezzo possiede Giulia, iniziamo dalle informazioni date: sappiamo che la moto è di Sara e Laura non possiede un'auto, quindi l'auto non può essere di Laura. Inoltre, Elena ha un mezzo di colore nero, ma l'auto è blu, quindi Elena non può avere l'auto. Rimane quindi che Giulia possiede l'auto. Dato che la bicicletta è rossa e il mezzo di Elena è nero, l'auto blu non può essere di Elena, confermando che Giulia ha l'auto. Pertanto, incrociando le informazioni, possiamo concludere che l'auto, di colore blu, è il mezzo di trasporto di Giulia.

24 di 74 Domande

Il ciclo di Krebs:














La risposta corretta è la D
Il ciclo di Krebs produce GTP, NADH e CO2. Nel mitocondrio, l’acetil-CoA si condensa con l’ossalacetato a citrato e viene ossidato: le decarbossilazioni ossidative catalizzate da isocitrato deidrogenasi e ?-chetoglutarato deidrogenasi rilasciano due CO2 e riducono NAD+ a NADH; la malato deidrogenasi fornisce un terzo NADH; la succinil-CoA sintetasi compie una fosforilazione a livello del substrato generando GTP (convertibile in ATP via nucleoside difosfato chinasi); inoltre il succinato deidrogenasi produce FADH2, non menzionato ma compatibile con la risposta, poiché non esclude altri prodotti; gli equivalenti riducenti alimentano la catena respiratoria mentre l’ossalacetato viene rigenerato chiudendo il ciclo.

25 di 74 Domande

Se in una cellula diploide nella fase G2 della meiosi la quantità di DNA è' pari a Y, quale sarà la quantità di DNA presente in metafase II in ogni singola cellula?














La risposta corretta e' la '

0,5 Y

'.


26 di 74 Domande

Quale delle seguenti affermazioni NON può rientrare nella formulazione della teoria cellulare moderna?














La risposta corretta e' la '

Ogni organismo pluricellulare può riprodursi solo per via sessuata

'.


27 di 74 Domande

Nel cuore, la circolazione sistemica ha origine:














La risposta corretta e' la '

Dal ventricolo sinistro

'.


28 di 74 Domande

Cosa sono gli introni?














La risposta corretta e' la 'Sequenze non codificanti di un gene strutturale che interrompono la sequenza codificante'.


29 di 74 Domande

Secondo le regole di Chargaff, relative ai rapporti tra le 4 basi azotate del DNA:














La risposta corretta è la C
La regola indicata è corretta perché sintetizza il contenuto fondamentale delle regole di Chargaff per il DNA a doppio filamento: in una molecola di DNA nativa, la quantità totale di basi puriniche (Adenina + Guanina) è uguale alla quantità totale di basi pirimidiniche (Timina + Citosina), quindi il rapporto è 1:1. Ciò discende direttamente dall’appaiamento complementare di Watson-Crick: l’adenina si appaia con la timina mediante due legami a idrogeno e la guanina con la citosina mediante tre legami a idrogeno. Ne consegue anche l’uguaglianza puntuale A = T e G = C. Queste relazioni garantiscono la geometria costante della doppia elica, essenziale per la stabilità strutturale, per la replicazione fedele e per i sistemi di riparazione del DNA, che riconoscono le distorsioni eliche dovute a coppie errate (ad esempio purina–purina o pirimidina–pirimidina). Un secondo principio, spesso citato insieme a Chargaff, è che la composizione globale delle basi varia tra specie: il contenuto GC può differire ampiamente, pur mantenendo A = T e G = C. Questo ha conseguenze pratiche: regioni ricche in GC sono più stabili termicamente (tre legami a idrogeno) e richiedono temperature di denaturazione e annealing più elevate, informando la progettazione di primer e condizioni di PCR, ibridazione e sequenziamento. In ambito diagnostico-molecolare, la conoscenza del contenuto GC del patogeno o del bersaglio genico guida l’ottimizzazione delle reazioni e la scelta di additivi per amplificare regioni difficili (ad esempio genomi batterici ad alto GC). È importante ricordare i limiti del principio: le uguaglianze di Chargaff valgono rigorosamente per DNA a doppio filamento in condizioni stabili. Non si applicano ai genomi a singolo filamento (come alcuni virus ssDNA) o a tratti temporaneamente a singolo filamento. In DNA mitocondriale e in alcuni batteri esistono “skew” di composizione tra i due filamenti, ma considerando l’intera molecola a doppio filamento si mantiene l’equivalenza complessiva purine = pirimidine. Nell’RNA l’uracile sostituisce la timina e le stesse logiche di complementarità governano l’appaiamento A–U, senza però modificare la regola generale relativa al DNA.

30 di 74 Domande

Quale tra le seguenti affermazioni relative al codice genetico è FALSA?














La risposta corretta e' la '

I codoni del codice sono costituiti da coppie di nucleotidi, che rendono possibili 64 combinazioni

'.


31 di 74 Domande

I gruppi sanguigni nel sistema https://app.testammissione.com/wp-content/uploads/2021/06/30e.jpg sono determinati dalla presenza/assenza di antigeni di tipo A e B sulla membrana dei globuli rossi. Il gene responsabile della loro produzione presenta tre alleli, Ia,Ib(codominanti) e i (recessivo). Quale sarà il gruppo sanguigno di un individuo che non possiede antigeni A e B sulla membrana dei suoi globuli rossi?














La risposta corretta e' la '

0

'.


32 di 74 Domande

Il processo che conduce al differenziamento dei foglietti embrionali (o foglietti germinativi) è detto:














La risposta corretta e' la '

Gastrulazione

'.


33 di 74 Domande

Quale delle seguenti affermazioni riguardanti i chiasmi è corretta?














La risposta corretta è la B
Alla domanda "Quale delle seguenti affermazioni riguardanti i chiasmi è corretta?" la risposta corretta è: si tratta di punti di connessione tra cromatidi di cromosomi omologhi in cui è avvenuta la rottura e la ricombinazione dei cromatidi stessi. I chiasmi sono la manifestazione citologica dei crossover che insorgono nella profase I della meiosi, in particolare tra pachitene e diplotene. Derivano da rotture a doppio filamento indotte e riparate per ricombinazione omologa, che determinano lo scambio di segmenti tra cromatidi non fratelli. Al diplotene i chiasmi diventano visibili e, insieme alla coesina centromerica, mantengono uniti i bivalenti fino all’anafase I, assicurando il corretto orientamento e la segregazione degli omologhi. Non vanno confusi con il complesso sinaptonemale, che media l’allineamento ma si disfa prima della metafase I, né con contatti mitotici in cui non avviene crossing-over. La loro presenza incrementa la variabilità genetica e difetti nella loro formazione possono causare aneuploidie.

34 di 74 Domande

Quale delle seguenti affermazioni inerenti alla meiosi è corretta?














La risposta corretta e' la '

Le tetradi si allineano sul piano equatoriale della cellula durante la metafase I

'.


35 di 74 Domande

Un individuo anziano può incorrere più facilmente in una frattura ossea rispetto ad un individuo giovane. Sulla base di questo assunto, quale cellula si può presumere che riduca maggiormente la propria attività con l'invecchiamento?














La risposta corretta e' la '

L'osteoblasto

'.


36 di 74 Domande

In una fibra muscolare di un muscolo scheletrico in condizione di riposo:














La risposta corretta e' la '

Le bande A contengono filamenti di actina e miosina sovrapposti, con una zona H centrale composta solo da filamenti di miosina

'.


37 di 74 Domande

Quale dei seguenti enzimi NON svolge la propria funzione nell'intestino tenue?














La risposta corretta e' la '

Pepsina

'.


38 di 74 Domande

Quale delle seguenti è una conseguenza indotta dal rilascio dell'ormone vasopressina?














La risposta corretta è la A
Quale delle seguenti è una conseguenza indotta dal rilascio dell'ormone vasopressina? Aumentare la pressione sanguigna. La vasopressina (ADH), secreta dall’ipofisi posteriore, agisce sui recettori V1a della muscolatura liscia vasale attivando la via Gq–fosfolipasi C–IP3–Ca2+, che induce vasocostrizione e aumenta le resistenze periferiche totali, elevando la pressione arteriosa media. In parallelo, sui recettori V2 del dotto collettore renale attiva la via Gs–cAMP–PKA con inserzione di acquaporine-2, incrementando il riassorbimento di acqua, l’espansione della volemia e il ritorno venoso, con conseguente aumento della gittata cardiaca. Gli stimoli principali al rilascio sono l’iperosmolalità plasmatica e l’ipovolemia/ipotensione; entrambe le vie convergono sull’incremento pressorio come effetto finale.

39 di 74 Domande

Una mutazione missenso nella sequenza nucleotidica di un gene ha sicuramente come effetto:














La risposta corretta e' la '

La sostituzione di un amminoacido nella proteina codificata dal gene

'.


40 di 74 Domande

Un composto chimico ha una temperatura di ebollizione di 68 gradi C a pressione atmosferica. Si puo' affermare con assoluta certezza che il composto in condizioni standard:














La risposta corretta è la A
Un composto chimico ha una temperatura di ebollizione di 68 gradi C a pressione atmosferica, e si può affermare con assoluta certezza che il composto in condizioni standard non è un gas. La temperatura di ebollizione di un composto è il punto in cui passa dallo stato liquido a quello gassoso a una determinata pressione, in questo caso la pressione atmosferica. Se un composto ha una temperatura di ebollizione di 68 gradi Celsius, significa che sotto questa temperatura esiste in forma liquida, quindi non può essere un gas a condizioni standard, che sono definite come 0 gradi Celsius e 1 atm di pressione. A 0 gradi Celsius, il composto sarebbe sicuramente in uno stato liquido, non gassoso, poiché la temperatura è ben al di sotto del suo punto di ebollizione. Pertanto, la certezza che il composto non sia un gas in condizioni standard deriva dal fatto che, per essere considerato tale, dovrebbe avere una temperatura di ebollizione al di sotto di 0 gradi Celsius, il che non è il caso.

41 di 74 Domande

Qual è la concentrazione di una soluzione costituita da 5 moli di soluto disciolte in 10 litri di soluzione?














La risposta corretta e' la '

0,5 M

'.


42 di 74 Domande

Due atomi hanno numero atomico 6 e numero di massa rispettivamente 12 e 14. Si può affermare che:














La risposta corretta è la B
Due atomi hanno numero atomico 6 e numero di massa rispettivamente 12 e 14. Si può affermare che si tratta di due isotopi dello stesso elemento. Gli isotopi sono atomi dello stesso elemento chimico che hanno lo stesso numero atomico ma differenti numeri di massa a causa di un diverso numero di neutroni nel nucleo. Il numero atomico 6 corrisponde all'elemento carbonio, che ha sempre 6 protoni. Nel caso specifico, l'atomo con numero di massa 12 ha 6 neutroni, mentre quello con numero di massa 14 ne ha 8. La differenza nel numero di neutroni non altera le proprietà chimiche fondamentali dell'elemento, ma può influenzare le sue proprietà fisiche e la stabilità nucleare. Questa caratteristica rende gli isotopi utili in vari campi scientifici, come la datazione radiometrica e la medicina nucleare.

43 di 74 Domande

Quale elemento presenta configurazione elettronica 1s22s?














La risposta corretta è la E
La configurazione elettronica 1s²2s¹ corrisponde al litio. Questa configurazione elettronica descrive la distribuzione degli elettroni negli orbitali atomici del litio, che ha un numero atomico pari a 3. Gli elettroni riempiono gli orbitali partendo da quelli a più bassa energia; nel caso del litio, i primi due elettroni occupano l'orbitale 1s, completamente riempito con due elettroni, mentre il terzo elettrone occupa l'orbitale 2s, che è il successivo in ordine di energia. Questa configurazione è tipica dei metalli alcalini, di cui il litio è il primo elemento nel gruppo della tavola periodica. La disposizione degli elettroni è fondamentale per determinare le proprietà chimiche dell'elemento, come la sua reattività e il suo comportamento nei legami chimici.

44 di 74 Domande

La massa di un numero di Avogadro di atomi di carbonio è:














La risposta corretta e' la '

12,01 g

'.


45 di 74 Domande

La seguente reazione non è bilanciata. Quali coefficienti è necessario usare per un corretto bilanciamento 

aKCLO3 → bKCLI+c O2?














La risposta corretta è la E
La domanda chiede quali coefficienti sono necessari per bilanciare la reazione aKCLO? ? bKCLI + cO?, e la risposta corretta è: a = 2; b = 2; c = 3. Per bilanciare la reazione, bisogna assicurarsi che il numero di atomi di ciascun elemento sia lo stesso su entrambi i lati dell'equazione. Partiamo dall'ossigeno, che appare come O? nel prodotto: per avere 6 atomi di ossigeno, servono 3 molecole di O?. Questo implica che nel reagente, 2 molecole di KCLO? forniscono 6 atomi di ossigeno. Passando al potassio e al cloro, 2 molecole di KCLO? contengono 2 atomi di K e 2 atomi di Cl, che corrispondono esattamente a 2 molecole di KCLI nel prodotto. Pertanto, i coefficienti corretti per bilanciare la reazione sono a = 2, b = 2 e c = 3, garantendo che il numero di atomi di ciascun elemento sia uguale su entrambi i lati dell'equazione.

46 di 74 Domande

L'ammoniaca  NH3 e' in grado di accettare ioni H+ formando NH4+, quindi è :














La risposta corretta è la B
L'ammoniaca NH? è in grado di accettare ioni H? formando NH??, quindi è una base secondo Bronsted e Lowry. Secondo la teoria acido-base di Bronsted e Lowry, una base è una sostanza che accetta protoni (ioni H?), mentre un acido è una sostanza che dona protoni. Nel caso dell'ammoniaca, essa agisce come una base perché può accettare un protone dall'ambiente circostante, trasformandosi in uno ione ammonio NH??. Questa capacità di accettare un protone è ciò che caratterizza il comportamento basico dell'ammoniaca secondo questa teoria. La reazione di accettazione del protone da parte dell'ammoniaca è un esempio tipico di come le basi si comportano nelle reazioni acido-base secondo Bronsted e Lowry, distinguendosi da altre teorie come quella di Lewis, che definisce le basi in termini di coppie di elettroni.

47 di 74 Domande

I non metalli reagiscono con l'ossigeno per dare:














La risposta corretta è la E
I non metalli reagiscono con l'ossigeno per dare anidridi. Quando i non metalli si combinano con l'ossigeno, formano ossidi acidi, comunemente noti come anidridi. Questi composti sono tipicamente ossidi di elementi non metallici che, quando reagiscono con l'acqua, formano acidi. Ad esempio, il biossido di zolfo (SO?) è un ossido acido che, in presenza di acqua, si trasforma in acido solforoso (H?SO?). Le anidridi sono caratterizzate dalla presenza di legami covalenti, a differenza degli ossidi basici dei metalli che formano legami ionici. Gli ossidi acidi svolgono un ruolo cruciale nelle reazioni chimiche, in particolare nella formazione degli acidi, e sono importanti in vari processi industriali e ambientali. La capacità dei non metalli di formare anidridi con l'ossigeno è una conseguenza della loro elevata elettronegatività e della capacità di formare legami multipli con l'ossigeno.

48 di 74 Domande

Quale tra i seguenti composti è un'ammide?














La risposta corretta è la B
La domanda chiede quale tra i seguenti composti è un'ammide e la risposta corretta è CH?CONH?. Un'ammide è un composto organico derivato dagli acidi carbossilici in cui il gruppo -OH del carbossile è sostituito da un gruppo -NH?, -NHR o -NR?. Nella formula CH?CONH?, il gruppo funzionale ammide è rappresentato da -CONH?, dove il carbonio è legato a un ossigeno attraverso un doppio legame (carbonile) e a un gruppo amminico (-NH?). Questo tipo di struttura è caratteristica delle ammidi, distinguendole da altri composti come ammine, chetoni o esteri. Le ammidi sono importanti in chimica organica e biochimica, essendo presenti in molecole biologiche come le proteine, dove formano legami peptidici tra gli amminoacidi.

49 di 74 Domande

L'1-butanolo e il 2-butanolo sono tra loro:














La risposta corretta è la D
L'1-butanolo e il 2-butanolo sono tra loro isomeri di struttura. Gli isomeri di struttura, o isomeri costituzionali, sono composti che hanno la stessa formula molecolare ma differiscono per la disposizione degli atomi all'interno della molecola. L'1-butanolo e il 2-butanolo condividono la formula molecolare C?H??O, ma differiscono nella posizione del gruppo funzionale idrossilico (-OH) lungo la catena carboniosa. Nell'1-butanolo, il gruppo -OH è legato al primo atomo di carbonio della catena, mentre nel 2-butanolo è legato al secondo atomo di carbonio. Questa differenza nella posizione del gruppo funzionale conferisce ai due composti proprietà fisiche e chimiche diverse, pur essendo costituiti dagli stessi tipi e numeri di atomi. Gli isomeri di struttura sono un esempio di come la disposizione atomica possa influenzare significativamente le caratteristiche di una sostanza chimica.

50 di 74 Domande

Nella reazione 2HNO3 +3H2S    2NO+3S+4H2O :














La risposta corretta e' la '

L'azoto si riduce mentre lo zolfo si ossida

'.


51 di 74 Domande

Individuare quale tra le seguenti affermazioni sui legami covalenti è vera:














La risposta corretta è la C
La vera affermazione è che i legami covalenti possono essere singoli, doppi o tripli. Un legame covalente deriva dalla condivisione di una o più coppie di elettroni tra due atomi; il numero di coppie condivise determina l’ordine di legame: un legame singolo implica una coppia (un legame ?), un doppio due coppie (un ? e un ?) e un triplo tre coppie (un ? e due ?). All’aumentare dell’ordine di legame, la forza di legame in genere aumenta e la lunghezza di legame diminuisce. Inoltre i legami multipli limitano la rotazione attorno all’asse internucleare per la presenza dei legami ?, influenzando la geometria e la reattività delle molecole. Ciò distingue i legami covalenti dagli ionici, dove prevale il trasferimento di elettroni e l’interazione elettrostatica; i covalenti, invece, sono direzionali e determinano con precisione la struttura tridimensionale. La polarità di un legame covalente dipende dalla differenza di elettronegatività tra gli atomi coinvolti: può essere non polare (es. C–C) o polarizzato (es. O–H), ma la presenza di un legame multiplo non implica di per sé polarità. Esistono anche legami covalenti dativi (coordinativi), in cui una specie dona entrambe le elettroni di legame, come nel legame del ferro eme con il legante; restano comunque legami covalenti. Le implicazioni biologiche e cliniche sono ampie. Le strutture fondamentali dei biomolecole sono tenute insieme da legami covalenti: i legami peptidici tra amminoacidi presentano risonanza con parziale carattere di doppio legame che li rende planari e poco rotabili, condizionando il ripiegamento proteico; i legami disolfuro stabilizzano proteine come l’insulina; il DNA è connesso da legami fosfodiestere. Nella farmacologia, molte molecole agiscono formando legami covalenti con il bersaglio: l’acido acetilsalicilico acetila in modo irreversibile un residuo di serina della ciclossigenasi; i beta-lattamici acilano le transpeptidasi batteriche; gli organofosforici fosforilano l’acetilcolinesterasi; gli agenti alchilanti creano cross-link nel DNA. In biochimica e fisiologia, i doppi legami cis negli acidi grassi introducono curvature nelle catene lipidiche, aumentando la fluidità di membrana. Infine, esempi classici di legami multipli sono O2 con legame doppio e N2 con un legame triplo estremamente forte, che spiega la scarsa reattività dell’azoto molecolare. Questi principi sono capisaldi per comprendere struttura, funzione e reattività delle molecole in medicina.

52 di 74 Domande

Una scalatrice di massa 50 kg si arrampica fino alla cima di una palestra di roccia verticale, compiendo un lavoro pari a 6.000 J. Quant'è alta approssimativamente la parete scalata?














La risposta corretta è la C
Una scalatrice di massa 50 kg si arrampica fino alla cima di una palestra di roccia verticale, compiendo un lavoro pari a 6.000 J. Quant'è alta approssimativamente la parete scalata? La risposta corretta è 12 m. Per determinare l'altezza della parete scalata, possiamo utilizzare la formula del lavoro compiuto contro la forza di gravità, che è data da \( L = m \cdot g \cdot h \), dove \( L \) è il lavoro, \( m \) è la massa della scalatrice, \( g \) è l'accelerazione di gravità (approssimativamente 9,81 m/s²), e \( h \) è l'altezza. Sostituendo i valori noti nella formula, otteniamo \( 6.000 = 50 \cdot 9,81 \cdot h \). Risolvendo l'equazione per \( h \), si trova che l'altezza è approssimativamente 12,23 m. Tuttavia, considerando che la domanda richiede un'approssimazione, l'altezza viene arrotondata a 12 m, confermando che la risposta corretta è 12 m.

53 di 74 Domande

Due cilindri graduati identici sono riempiti fino all'altezza h con 0,3 litri di due fluidi diversi: acqua e benzina. Sapendo che la densità della benzina d benzina  e' minore di quella dell'acqua dacqua cosa si può dire a proposito della pressione esercitata dai due fluidi sul fondo dei recipienti?














La risposta corretta è la A
La pressione sul fondo del cilindro contenente benzina è minore rispetto alla pressione sul fondo del cilindro contenente acqua. Questo è dovuto al fatto che la pressione esercitata da un fluido sul fondo di un recipiente è data dalla formula P = d * g * h, dove P è la pressione, d è la densità del fluido, g è l'accelerazione di gravità e h è l'altezza del fluido. Poiché i cilindri sono identici e riempiti alla stessa altezza, h è uguale per entrambi i fluidi. Tuttavia, la densità della benzina è minore di quella dell'acqua (d_benzina < d_acqua), il che significa che, a parità di altezza e forza gravitazionale, la pressione esercitata dalla benzina sarà inferiore a quella esercitata dall'acqua. Questo spiega perché la pressione sul fondo del cilindro contenente benzina è minore rispetto a quella del cilindro contenente acqua.

54 di 74 Domande

Luca vuole tuffarsi da una scogliera a picco sul mare, ma non riesce a valutarne l'altezza. Decide di lasciar cadere in acqua un sasso e con un cronometro misura il tempo che intercorre tra il momento in cui l'ha lasciato cadere e il momento in cui lo vede toccare l'acqua. Se il tempo misurato è 2 secondi, trascurando l'attrito con l'aria, è possibile calcolare approssimativamente l'altezza della scogliera?














La risposta corretta è la B
Luca vuole tuffarsi da una scogliera e misura il tempo di caduta di un sasso in 2 secondi, la scogliera è alta circa 20 metri. La risposta è corretta perché per calcolare l'altezza di caduta libera di un oggetto si utilizza la formula \( h = \frac{1}{2} g t^2 \), dove \( h \) è l'altezza, \( g \) è l'accelerazione di gravità (approssimativamente 9,81 m/s²) e \( t \) è il tempo di caduta. Nel caso di Luca, il tempo \( t \) è di 2 secondi. Inserendo questi valori nella formula, otteniamo \( h = \frac{1}{2} \times 9,81 \times (2)^2 \), che semplificando dà \( h = \frac{1}{2} \times 9,81 \times 4 = 19,62 \) metri. Questo valore è approssimativamente 20 metri, il che conferma che la risposta fornita è corretta, trascurando l'attrito dell'aria che potrebbe influire leggermente sul risultato finale.

55 di 74 Domande

Tre condensatori sono collegati in serie all'interno di un circuito elettrico. Se le capacità dei tre condensatori sono rispettivamente 6 C, 4 C e 12 C, quale capacità avrà il condensatore equivalente?














La risposta corretta è la B
Tre condensatori sono collegati in serie all'interno di un circuito elettrico, con capacità rispettive di 6 C, 4 C e 12 C, e la capacità del condensatore equivalente è 2 C. Quando i condensatori sono collegati in serie, la capacità equivalente \( C_{eq} \) è calcolata usando la formula \(\frac{1}{C_{eq}} = \frac{1}{C_1} + \frac{1}{C_2} + \frac{1}{C_3}\), dove \( C_1 \), \( C_2 \) e \( C_3 \) sono le capacità dei singoli condensatori. Applicando questa formula, otteniamo \(\frac{1}{C_{eq}} = \frac{1}{6} + \frac{1}{4} + \frac{1}{12}\). Calcolando i reciproci, si ha \(\frac{1}{6} = 0,1667\), \(\frac{1}{4} = 0,25\) e \(\frac{1}{12} = 0,0833\). Sommando questi valori otteniamo \(\frac{1}{C_{eq}} = 0,5\), il che implica che \( C_{eq} = 2 \) C. Pertanto, la capacità del condensatore equivalente è correttamente calcolata come 2 C.

56 di 74 Domande

La circonferenza di equazione x2+y2-4x=0














La risposta corretta è la D
La domanda chiede di verificare se la circonferenza di equazione x²+y²-4x=0 passa per l'origine del sistema di assi cartesiani, e la risposta corretta è che effettivamente passa per l'origine. Per determinare se la circonferenza passa per l'origine, possiamo sostituire le coordinate dell'origine (0,0) nell'equazione della circonferenza. Sostituendo x=0 e y=0 si ottiene 0²+0²-4*0=0, che è un'uguaglianza vera. Inoltre, possiamo riscrivere l'equazione della circonferenza nella forma canonica completando il quadrato: (x-2)²+y²=4. Da questa forma, si vede che la circonferenza ha centro in (2,0) e raggio 2. Poiché il raggio è 2 e il centro è a una distanza di 2 dall'origine lungo l'asse x, l'origine è un punto sulla circonferenza, confermando che essa passa per l'origine.

57 di 74 Domande

Se in un triangolo rettangolo le proiezioni dei cateti sull'ipotenusa sono uguali rispettivamente a 6 cm e a 12 cm, allora l'area del triangolo e' uguale a:














La risposta corretta è la E
In un triangolo rettangolo, se le proiezioni dei cateti sull'ipotenusa sono rispettivamente 6 cm e 12 cm, allora l'area del triangolo è uguale a 54 ?2 cm². Questa situazione implica l'uso delle proprietà dei triangoli rettangoli e delle proiezioni ortogonali. Le proiezioni dei cateti sull'ipotenusa sono rispettivamente c? = 6 cm e c? = 12 cm, e sono legate alle lunghezze dei cateti e dell'ipotenusa tramite le relazioni c? = a²/c e c? = b²/c, dove a e b sono i cateti e c è l'ipotenusa. Da queste equazioni, possiamo determinare che a² = 6c e b² = 12c. L'area di un triangolo rettangolo è data da (1/2)ab. Sostituendo a = ?(6c) e b = ?(12c), otteniamo l'area = (1/2)?(6c)?(12c) = (1/2)?(72c²). Poiché ?72 = 6?2, l'area diventa (1/2)(6?2)c = 3?2c. La somma delle proiezioni c? + c? = c, quindi 6 + 12 = c = 18 cm. Sostituendo c = 18 nell'espressione dell'area, otteniamo 3?2 * 18 = 54?2 cm², confermando la risposta corretta.

58 di 74 Domande

L'equazione esponenziale 52x+1-1/5=0 ammette come soluzione:














La risposta corretta è la E
L'equazione esponenziale 52x+1-1/5=0 ammette come soluzione: x = -1. Per risolvere l'equazione, iniziamo isolando il termine esponenziale: 52x+1 = 1/5. Ricordando che 1/5 può essere riscritto come 5-1, possiamo uguagliare gli esponenti delle due potenze di 5, ottenendo 2x + 1 = -1. Risolvendo questa equazione lineare, sottraiamo 1 da entrambi i lati per ottenere 2x = -2, quindi dividendo entrambi i lati per 2, otteniamo x = -1. Questa soluzione è coerente con la proprietà delle potenze che afferma che se le basi sono uguali, allora gli esponenti devono essere uguali affinché le quantità siano equivalenti.

59 di 74 Domande

L'equazione di secondo grado kx2-3kx+(k+1)=0, con K ≠ 0, ha una soluzione uguale a -1 per:














La risposta corretta e' la '

k = -1/5

'.


60 di 74 Domande

Scegliendo a caso due allievi della classe prima, composta da 21 allievi, una volta su due gli studenti scelti portano gli occhiali. Qual è il numero di allievi della classe prima che portano gli occhiali?














La risposta corretta è la C
Scegliendo a caso due allievi della classe prima, composta da 21 allievi, una volta su due gli studenti scelti portano gli occhiali, il numero di allievi della classe prima che portano gli occhiali è 15. Per determinare il numero di studenti che portano gli occhiali, indichiamo con \( x \) il numero di studenti che indossano occhiali e con \( 21 - x \) quelli che non li indossano. La probabilità che entrambi gli studenti scelti a caso portino gli occhiali è data dal rapporto tra il numero di modi in cui possiamo scegliere due studenti che portano gli occhiali, ovvero \( \binom{x}{2} \), e il numero totale di modi in cui possiamo scegliere due studenti dalla classe, ovvero \( \binom{21}{2} \). Questa probabilità è uguale a \( \frac{1}{2} \). Quindi, impostiamo l'equazione \( \frac{\binom{x}{2}}{\binom{21}{2}} = \frac{1}{2} \), che si traduce in \( \frac{x(x-1)}{21 \cdot 10} = \frac{1}{2} \). Risolvendo questa equazione, otteniamo \( x(x-1) = 105 \), da cui \( x^2 - x - 105 = 0 \). Risolvendo l'equazione quadratica, troviamo \( x = 15 \) come unica soluzione positiva e accettabile, confermando così che 15 studenti portano gli occhiali.

61 di 74 Domande

In figura è rappresentato uno schema della sequenza genica che costituisce l’operone Lac (sequenza genica che regola la produzione delle lattasi) dei procarioti. Si tratta di una sequenza regolatrice che determina la produzione di lattasi, quando?

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La risposta corretta è la B

La domanda chiede quando l’operone lac, sequenza regolatrice della produzione di lattasi, induce l’espressione: la risposta corretta è “Quando è presente lattosio nel mezzo di coltura”. Nel sistema lac dei procarioti, in assenza di lattosio il repressore LacI si lega all’operatore e impedisce all’RNA polimerasi di trascrivere i geni lacZYA; quando è presente lattosio, una parte viene isomerizzata in allolattosio che funge da induttore legandosi a LacI, causandone il distacco dall’operatore e consentendo l’avvio della trascrizione, inclusa la sintesi di ?-galattosidasi (lattasi). L’espressione è massima se il glucosio è basso perché il complesso cAMP-CAP facilita il reclutamento dell’RNA polimerasi, ma la condizione chiave che rimuove la repressione è la presenza di lattosio. In sintesi, il lattosio segnala alla cellula di esprimere gli enzimi necessari al suo metabolismo attivando l’operone lac.


62 di 74 Domande

Quale delle seguenti affermazioni su Sandra Milo NON è corretta?Mostra brano














La risposta corretta è la B
L’opzione indicata è quella non corretta perché introduce un’iperbole e un cambio di registro non supportati dal brano: definire la vita di Sandra Milo “tutta curve, come una vera rock star” non descrive fedelmente la traiettoria biografica che, per quanto vivace e segnata da momenti di grande visibilità pubblica, appartiene al mondo del cinema e della televisione, non a quello della musica e dei cliché ad esso associati. La metafora della rock star evoca un’esistenza improntata all’eccesso sistematico, alla ribellione come cifra identitaria e a dinamiche tipiche di carriere musicali itineranti; nel profilo di un’attrice come Milo, il brano mette invece verosimilmente in rilievo elementi di formazione artistica, collaborazioni con registi di rilievo, ruoli cinematografici e televisivi, nonché scelte personali e familiari che comportano pause e riprese della carriera. Anche il gioco di parole “tutta curve” può richiamare l’immagine di sex symbol, ma la chiosa “come una vera rock star” sposta il significato dalla rappresentazione estetica a un modello di vita che il testo non avalla. Nelle domande che chiedono l’affermazione non corretta, è utile confrontare tono e lessico del brano con quello delle opzioni: espressioni assolute, etichette non presenti nel testo o analogie azzardate sono spesso segnali di incongruenza. Se il brano sottolinea professionalità, resilienza, e passaggi di carriera legati a scelte personali, la formula da rock star risulta una semplificazione fuorviante. In sintesi, l’opzione sbagliata non è “falsa” perché neghi eventi specifici, ma perché rilegge la biografia con una lente narrativa che il brano non autorizza, trasformando una figura del cinema italiano in un archetipo di vita spericolata estraneo al contesto descritto.

63 di 74 Domande

Tutti i pittori praticano snowboard; Aristide pratica snowboard. Quale delle seguenti affermazioni aggiuntive consente di dedurre con sicurezza che Aristide è un pittore?














La risposta corretta è la D
La premessa “Tutti i pittori praticano snowboard” si traduce logicamente in: per ogni individuo x, se x è pittore allora x pratica snowboard (P ? S). Sapere che “Aristide pratica snowboard” fornisce S(Aristide). Da queste due informazioni, però, non è lecito concludere che Aristide sia un pittore: sarebbe la fallacia dell’affermazione del conseguente, perché da P ? S e S non segue necessariamente P. Per rendere la conclusione certa occorre che valga anche l’implicazione inversa, cioè che ogni persona che pratica snowboard sia anche un pittore (S ? P). Con questa aggiunta, abbiamo entrambe le direzioni e quindi un’equivalenza P ? S: praticare snowboard diventa condizione necessaria e sufficiente per essere pittore. A quel punto, dal fatto che Aristide pratica snowboard, per modus ponens su S ? P, deduciamo con certezza che Aristide è un pittore. Questo schema è direttamente rilevante nel ragionamento clinico. Dire “tutti i pazienti con una certa malattia presentano il segno X” corrisponde a M ? X: il segno X è necessario per la malattia, ma la sua presenza, da sola, non prova la malattia, perché potrebbe comparire anche in condizioni diverse. Per inferire la malattia dalla presenza del segno serve anche la specificità perfetta: “chi presenta il segno X ha necessariamente quella malattia” (X ? M). Solo quando entrambe le implicazioni sono vere il segno è patognomonico ed è logicamente corretto concludere la diagnosi dalla sua presenza. In assenza dell’implicazione inversa, si rischia di sovrainferire, cioè dedurre una causa da un effetto che potrebbe avere spiegazioni alternative. Applicato al quesito, l’unica affermazione aggiuntiva che consente di concludere senza ambiguità che Aristide è un pittore è: “Ogni persona che pratica snowboard è anche un pittore”. Qualsiasi informazione che rafforzi soltanto la premessa iniziale (del tipo “solo i pittori praticano snowboard”, che è ancora P ? S) non cambia la situazione inferenziale e non permette di risalire con certezza da S a P.

64 di 74 Domande

Un bambino di 2 anni di origine africana si presenta con tumefazioni dolorose della mani e piedi. Dati di laboratorio mettono in evidenza una emoglobina di 9g/dl, una conta dei globuli bianchi di 11500/mm3 ed una conta delle piastrine di 250000/mm3. Quale dei seguenti esami di laboratorio dara' supporto alla tua diagnosi?














La risposta corretta è la B

Il quadro clinico descritto è compatibile con anemia falciforme o drepanocitosi, un’emoglobinopatia caratterizzata dalla produzione di catene globiniche quantitativamente normali ma qualitativamente alterate. La causa della deformazione dei globuli rossi è una sostituzione amminoacidica (Glu ? Val) che favorisce l’aggregazione delle molecole di Hb con formazione di polimeri simili a pali nel citoplasma eritrocitario. La polimerizzazione, che avviene soprattutto nello stato deossigenato, determina deformazione e la caratteristica forma a falce dei globuli rossi. Questa condizione provoca squilibri che riducono elasticità e vitalità cellulare. I globuli rossi danneggiati rappresentano il principale trigger delle crisi vaso-occlusive, responsabili di fenomeni infartuali a livello del microcircolo, che spesso si manifestano con tumefazioni dolorose di mani e piedi. La prima manifestazione clinica è l’emolisi cronica con pallore, subittero o ittero, astenia, litiasi della colecisti e segni della deplezione di ossido nitrico. A livello arterioso si osserva diatesi trombotica per disfunzione endoteliale. L’emolisi cronica rappresenta uno stato di equilibrio, interrotto più o meno frequentemente da crisi vaso-occlusive. Tra le manifestazioni vaso-occlusive, tipica è l’ostruzione dei vasi retinici, che porta a cecità parziale o totale e determina cicatrici corio-retiniche, una delle manifestazioni retiniche più comuni e patognomoniche dell’anemia falciforme. Dal punto di vista laboratoristico, si osserva riduzione dell’Hb; la diagnosi è confermata da striscio periferico, test di solubilità ed elettroforesi dell’emoglobina, che evidenzia le anomalie strutturali.


65 di 74 Domande

Il Sig. Versici, un uomo di circa 70 anni, si reca presso l’ ambulatorio del proprio medico curante, Il Dott. Mancini, per un fastidio al polso destro. Anamnesi patologica prossima: lamenta dolore al polso destro da circa due giorni.

Anamnesi patologica prossima: positiva per due interventi di chirurgia sostitutiva dell'anca, due precedenti episodi di gotta in entrambe le prime articolazioni metatarso-falangee ed ipertensione. Esame obiettivo: il Dott. Mancini visitandolo riscontra la presenza di rossore e gonfiore sul versante dorsale del polso. La sintomatologia dolorosa viene esacerbata da movimenti di flesso-estensione completi. Gli vengono prescritti 80 mg di aspirina al giorno. Due giorni dopo il gonfiore però è aumentato sul versante dorsale del polso ed a livello della mano. La flessione del polso risulta limitata dell' 80% con dolore severo, pertanto il Sig. Versici si reca nuovamente presso l’ ambulatorio del Dott. Mancini, che rivisitandolo nota che evoca un dolore sordo alla palpazione dello scafoide e pertanto nel sospetto di frattura gli prescrive un esame radiografico del polso/mano. Esami strumentali-laboratoristici: evidenza di alterazioni riconducibili ad un quadro di artrite gottosa. Quale tipo di citochine sono coinvolte in questo processo?

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La risposta corretta è la C.

La flogosi è un meccanismo di difesa di tipo aspecifico: risponde all’agente lesivo di tipo fisico-meccanico, radiazioni, batteri o sostanze chimiche. È quindi la risposta al danno tissutale ed è un processo reattivo (diverso dalla necrosi che è regressiva), aspecifico (contro tutto ciò che causa danno), stereotipato (stessi meccanismi principali a prescindere dalla causa, con vie diverse secondo lo stimolo), e procede indipendentemente dalla causa (una volta innescato, continua anche se lo stimolo è rimosso). Nella fase acuta si ha aumento del flusso ematico e della permeabilità vascolare, con accumulo di fluidi, leucociti e mediatori come le citochine. Vari fattori solubili favoriscono il reclutamento dei leucociti aumentando l’espressione di molecole di adesione e di fattori chemiotattici. Le citochine chiave sono IL-1, TNF-?, IL-6, IL-8 e altre chemochine; IL-1 e TNF-? sono particolarmente potenti, inducono febbre promuovendo la sintesi di PGE2 nell’endotelio ipotalamico. L’IL-1 è prodotta da macrofagi, neutrofili, cellule endoteliali ed epiteliali: a basse concentrazioni induce adesione leucocitaria, ad alte induce febbre e proteine di fase acuta. Diversamente dal TNF-?, non causa da sola shock settico. Inoltre stimola i mastociti al rilascio di istamina, con vasodilatazione precoce e aumento della permeabilità.

Durante l’infiammazione avvengono: (1) modificazioni di flusso e calibro vascolare con aumento del flusso sanguigno, (2) modificazioni del microcircolo e formazione dell’essudato, (3) richiamo chemiotattico dei leucociti, (4) fagocitosi. Dopo lo stimolo lesivo si ha vasocostrizione transitoria seguita da vasodilatazione intensa (iperemia attiva, responsabile di rubor e calor). Successivamente si verifica rallentamento della circolazione (iperemia passiva o stasi), dovuto ad aumentata permeabilità capillare con essudazione proteica e aumento della viscosità ematica. Il modello tipico dell’infiammazione acuta comprende: alterazioni di flusso e calibro, iperemia attiva e passiva, permeabilizzazione endoteliale con essudato, migrazione leucocitaria e chemiotassi, fagocitosi.

La chemiotassi è movimento orientato lungo un gradiente chimico; gli stimoli possono essere esogeni (prodotti batterici) o endogeni (complemento, leucotrieni, citochine). Durante la stasi i neutrofili si dispongono lungo l’endotelio (marginazione). Segue l’adesione: i leucociti rotolano con legami labili, poi aderiscono stabilmente formando la “pavimentazione”. Successivamente attraversano l’endotelio (diapedesi) e migrano verso lo stimolo. L’endotelio normalmente è continuo e liscio, ma nell’infiammazione aumenta la permeabilità ed esprime molecole di adesione preformate (es. P-selectina dai corpi di Weibel-Palade).

Le principali molecole di adesione sono: selectine (E sull’endotelio, P sull’endotelio in infiammazione, L sui leucociti, legano zuccheri); immunoglobuline (ICAM-1 e VCAM-1, interagiscono con integrine leucocitarie, le ICAM-1 si legano alle integrine ?2); VCAM-2 proprie dell’endotelio; integrine (già presenti sui leucociti, ma con bassa affinità: aumentano l’avidità a seguito di stimoli chemiokinici e dell’induzione di ICAM/VCAM-1). Le citochine IL-1 e TNF inducono fortemente la sintesi di ICAM-1 e VCAM-2, molecole implicate nei legami forti, la cui espressione richiede più tempo.


66 di 74 Domande

Il Sig. Mariani, un uomo di 78 anni si reca presso il PS del Policlinico Torvergata di Roma, a causa di un episodio di dispnea acuta. Anamnesi patologica prossima: lamenta comparsa di episodi di tosse produttiva, gonfiore degli arti inferiori e dei piedi, astenia, che perdurano da 3 settimane. Inoltre, da due mesi a questa parte, si sono presentate crisi di dispnea da sforzo ingravescente. Anamnesi patologica remota: una decina di anni prima è stato sottoposto ad un intervento di chirurgia sostitutiva per impianto di protesi valvolare di suino, a causa di un rigurgito della valvola mitrale di grado severo. Il paziente è affetto da coronaropatia, diabete mellito di tipo 2 ed ipertensione. Anamnesi fisiologica: ha fumato per 55 anni un pacchetto di sigarette al giorno e abitualmente beve una birra al giorno. Anamnesi farmacologica Attualmente prende diversi farmaci tra cui cardioaspirina, simvastatina, ramipril, metoprololo, metformina e idroclorotiazide. Esame obiettivo: si presenta dall’ aspetto pallido. L’ uomo è alto 181 cm e pesa 128 kg, con una BMI di circa 41 kg/m2. Ha una temperatura corporea di 37.3 °C , frequenza respiratoria di 23 atti/min, frequenza cardiaca di 97 bpm, e pressione arteriosa di 148/95 mm Hg. All’ auscultazione del torace si riscontra la presenza di rantoli alle basi polmonari bilateralmente. L’ esame obiettivo del cuore rivela la presenza di un battito apicale dislocato lateralmente e la presenza, a livello dell’ apice, di un soffio diastolico 3/6 di intensità decrescente. Inoltre si osserva la presenza di edemi improntabili bilateralmente a livello dei piedi e delle caviglie. Il resto dell’ esame obiettivo non mostra altre anomalie. Quale tra le seguenti è la causa più probabile dei sintomi di questo paziente?

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La risposta D è corretta.

Il paziente circa 10 anni fa si era sottoposto a un intervento di sostituzione protesica con impianto di protesi valvolare suina per severo rigurgito mitralico. Il trattamento di una valvulopatia, a meno che non sia di grado medio-elevato e clinicamente significativa, richiede solo un controllo periodico, mentre l’intervento chirurgico è indicato in presenza di una lesione moderata o grave responsabile di sintomi e/o disfunzione cardiaca. Le opzioni vanno dalla valvuloplastica alla riparazione fino alla sostituzione, che può essere effettuata con protesi meccaniche (preferite nei pazienti <65 anni o con lunga aspettativa di vita, ma richiedono anticoagulazione cronica con warfarin per prevenire tromboembolismo) o biologiche (suine o bovine, più soggette a deterioramento sclero-fibrotico, con durata media 10-15 anni). Una complicanza possibile delle protesi biologiche è l’ostruzione/stenosi o il rigurgito, entrambi responsabili di scompenso cardiaco.

L’endocardite infettiva insorge in presenza di una predisposizione endocardica (patologie congenite, reumatiche, valvole bicuspidi calcifiche, prolasso mitralico, cardiomiopatia ipertrofica, precedente endocardite). Fattori predisponenti sono protesi valvolari, tossicodipendenza, diabete, uso cronico di anticoagulanti o steroidi, età avanzata. Agenti più comuni sono streptococchi e stafilococchi (80-90%), seguiti da enterococchi e microrganismi HACEK. Clinicamente si manifesta con febbre, nuovo soffio o modifica di un soffio preesistente, può causare scompenso cardiaco e, all’ecocardiogramma, vegetazioni. Segni caratteristici: petecchie congiuntivali, macchie di Roth, lesioni di Janeway, nodi di Osler, emorragie subungueali a scheggia. La diagnosi si basa sui criteri di Duke (diagnosi rigettata, possibile o certa). In assenza di emocolture disponibili, e senza rischio per MRSA, la terapia empirica si effettua con un ?-lattamico + amminoglicoside. Sebbene questo paziente presenti soffio e segni di scompenso, non ha febbre né criteri di Duke: l’endocardite è improbabile (risposta A errata).

La BPCO è una malattia polmonare cronica non reversibile, con ostruzione bronchiale persistente (VEMS/CVF <0,7), spesso correlata a fumo e caratterizzata da progressione, riacutizzazioni infettive, dispnea, tosse produttiva cronica, tachipnea, cianosi e ipertensione polmonare nelle fasi avanzate. All’auscultazione: respiro sibilante e fase espiratoria prolungata. Nonostante il paziente sia fumatore con tosse, i sintomi durano solo da 3 settimane e non vi sono segni obiettivi di ostruzione: la diagnosi di BPCO è errata (risposta B errata).

La polmonite è un’infiammazione acuta polmonare (batterica, virale, fungina, parassitaria) diagnosticata con RX torace e reperti clinici. Può essere comunitaria (più spesso da Streptococcus pneumoniae, Mycoplasma pneumoniae) o nosocomiale. Clinicamente: febbre, tosse, dispnea, astenia, ipossia; nella forma tipica: esordio acuto con febbre, tosse produttiva, crepitii e rumori bronchiali; nella forma atipica: esordio graduale con tosse secca, dispnea e pochi segni obiettivi. È indicato esame colturale di sangue/escreato. Questo paziente presenta tosse produttiva ma non febbre, e all’auscultazione rantoli basali bilaterali: più compatibili con scompenso cardiaco che con polmonite (risposta C errata).

L’embolia polmonare è occlusione di arterie polmonari da trombi (arti inferiori/pelvi). Presentazione acuta con sintomi aspecifici: dolore toracico pleuritico, tosse, sincope, dispnea, arresto cardiorespiratorio nei casi gravi; segni: tachipnea, tachicardia, ipotensione. Fattori di rischio: immobilizzazione, trombofilie, gravidanza, chirurgia recente. In questo paziente tosse e dispnea possono mimarla, ma anamnesi negativa per immobilizzazione e presenza di stenosi mitralica con edemi declivi bilaterali fanno propendere per scompenso cardiaco congestizio piuttosto che embolia polmonare (risposta E errata).


67 di 74 Domande

Il Sig. Verci, un uomo di circa 60 anni si reca, presso l’ ambulatorio del proprio medico curante, il Dott. Briga, per dispnea. Anamnesi patologica prossima: lamenta una dispnea ingravescente da circa un mese. Inizialmente era in grado di salire 3 rampe di scale fino al suo appartamento, ma ora necessita di effettuare numerose pause per recuperare il fiato. Non lamenta dolore al petto. Anamnesi patologica remota: l'uomo è affetto da cardiopatia reumatica e diabete mellito di tipo 2. Anamnesi fisiologica: è emigrato dall'India circa 20 anni prima. Anamnesi farmacologica: assume carvedilolo, torasemide e insulina. Esame obiettivo: il Dott. Briga visita il Sig. Verci riscontrando una temperatura corporea di 37.2 °C, una frequenza cardiaca di 74 bpm, una frequenza respiratoria di 19 atti/min ed una pressione arteriosa di 135/80 mm Hg. La pulsossimetria mostra una saturazione d'ossigeno del 96% in aria ambiente. L'auscultazione del torace rivela la presenza di crepitii alle basi polmonari bilateralmente. All’ auscultazione cardiaca si riscontra la presenza di un soffio d'apertura seguito da un soffio diastolico di bassa tonalità , a livello del quanto spazio intercostale di sinistra in corrispondenza della linea medio-claveare. Esami strumentali-laboratoristici: il Dott. Briga decide di far eseguire una radiografia del torace al Sig. Verci, che mostra una dilatazione dell'atrio di sinistra, con stiramento del margine cardiaco di sinistra, ed un’ aumentata trama vascolare. Quale tra i seguenti rappresenta l'intervento di prima scelta per migliorare la sintomatologia del paziente?

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La risposta corretta è la D.

La malattia reumatica è la causa più frequente di stenosi mitralica non complicata. È caratterizzata da fibrosi, calcificazione dei lembi valvolari e parziale fusione delle commissure, con conseguente riduzione dell’ostio valvolare (normalmente 4-6 cm²) fino a valori <1 cm². A causa di questo restringimento, l’unico modo per garantire il passaggio di sangue dall’atrio sinistro al ventricolo sinistro durante la diastole è aumentare le pressioni atriali. Questo incremento si trasmette a monte, con aumento della pressione nelle vene e nei capillari polmonari: ecco la causa della dispnea. Se le pressioni aumentano ulteriormente, soprattutto acutamente, può verificarsi la trasudazione di liquido negli alveoli con conseguente edema polmonare. Il nostro paziente all’auscultazione presenta anche crepitii basali bilaterali. Il gradiente diastolico transvalvolare è proporzionale al grado di stenosi ed è sensibile ad aumenti di portata e frequenza cardiaca: maggiore la portata/frequenza, maggiore il gradiente. Per questo un soggetto asintomatico a riposo può diventare sintomatico anche per sforzi lievi. L’evoluzione della stenosi mitralica è rappresentata dallo sviluppo di ipertensione polmonare arteriosa, secondaria a quella venosa, che provoca vasocostrizione arteriolare inizialmente funzionale e reversibile, successivamente irreversibile per ipertrofia della tonaca media e fibrosi dell’intima. Le elevate resistenze arteriolari del circolo polmonare causano sovraccarico pressorio del ventricolo destro con dilatazione, ipertrofia, disfunzione contrattile e segni di scompenso destro e bassa gittata. Nell’insufficienza mitralica, invece, la pressione atriale sinistra, molto più bassa di quella aortica, fa sì che il sangue refluisca in atrio già durante la contrazione isometrica ventricolare. Nell’insufficienza mitralica cronica l’atrio sinistro si adatta dilatandosi, per cui la pressione a monte non aumenta significativamente; nell’insufficienza acuta, invece, l’atrio non ha tempo di adattarsi e subisce un brusco aumento pressorio con ripercussioni sulla pressione venosa polmonare. Il ventricolo sinistro, sottoposto a sovraccarico di volume, si dilata: inizialmente la frazione di eiezione rimane conservata, poi si riduce progressivamente perché il rigurgito in atrio riduce il volume sistolico effettivo. Una frazione di eiezione <60% è indicativa di compromissione ventricolare sinistra. Nel nostro paziente, per segni, sintomi e reperti auscultatori, è probabile un coinvolgimento valvolare mitralico, in particolare stenosi o steno-insufficienza. L’intervento di scelta, nella stenosi mitralica clinicamente significativa (area ?1,5 cm²) o sintomatica, e nei pazienti con controindicazioni alla chirurgia, è la valvuloplastica percutanea con palloncino: una “dilatazione controllata” eseguita con un palloncino ad alta resistenza gonfiato in prossimità della valvola, introdotto tramite catetere da vena femorale destra. È una tecnica mini-invasiva che riduce morbilità e mortalità perioperatorie, con buona efficacia a lungo termine (sopravvivenza libera da eventi nel 30-70% dei casi), sebbene non siano rare le restenosi. Non può essere eseguita in presenza di calcificazioni valvolari, per cui è indicata la sostituzione valvolare.


68 di 74 Domande

Un ragazzo di 20 anni presenta il seguente ECG. Cosa si nota all'ECG?

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La risposta esatta è la A.

Le derivazioni da V1 a V6, chiamate derivazioni precordiali, esprimono l’attività elettrica del cuore sul piano orizzontale: V1-V2 esplorano il setto interventricolare, V3-V4 la parete anteriore del ventricolo sinistro, V5-V6 la parete laterale del ventricolo sinistro. L’onda P indica la depolarizzazione atriale, il complesso QRS e l’onda T indicano rispettivamente la depolarizzazione e la ripolarizzazione ventricolare, mentre la ripolarizzazione atriale non è visibile poiché avviene durante la depolarizzazione ventricolare. In età giovanile, dopo la pubertà, il vettore di ripolarizzazione ventricolare rende le T positive in tutte le derivazioni precordiali, tranne V1 e raramente V2; in casi eccezionali, la negatività può coinvolgere anche V3 e V4 (onda T giovanile). Dopo la pubertà, la presenza di onde T invertite ?2 mm in due o più derivazioni contigue del ventricolo destro può indicare cardiopatia congenita con sovraccarico di pressione o volume (cardiomiopatia aritmogena del ventricolo destro) oppure, più raramente, patologie ereditarie dei canali del sodio o potassio. L’ECG descritto mostra ritmo sinusale, alterazioni diffuse della ripolarizzazione con T negativa da V1 a V5, R alta in V1 e asse spostato a destra: reperti suggestivi di ipertrofia ventricolare destra a carattere aritmogeno. La cardiomiopatia aritmogena del ventricolo destro è spesso familiare, più frequentemente a trasmissione autosomica dominante, e coinvolge prevalentemente ma non esclusivamente il ventricolo destro. Nel 10-20% dei casi è presente una mutazione nei geni che codificano proteine del desmosoma. Istologicamente si osserva progressiva sostituzione del miocardio con tessuto fibro-adiposo, che genera aree di discinesia e dilatazione soprattutto nel tratto di afflusso, efflusso e apice del ventricolo destro (triangolo della displasia), ma può estendersi all’intera parete ventricolare destra o anche al ventricolo sinistro. Questa condizione, per le alterazioni morfologiche e funzionali, è causa frequente di aritmie ventricolari e morte improvvisa, soprattutto in età giovanile durante o subito dopo l’attività fisica. In presenza di un ECG di questo tipo è quindi indicato eseguire un ecocardiogramma per rilevare eventuali alterazioni strutturali cardiache.


69 di 74 Domande

La signora Rettori, una donna di 45 anni, si reca dal proprio medico curante, il Dott. Pressi, per malessere. Anamnesi patologica prossima: comparsa di febbre, disuria e dolore alla schiena. Il Dott. Pressi consiglia alla paziente di recarsi in ospedale per ulteriori accertamenti; qui la donna verrà successivamente ricoverata con una sospetta diagnosi di pielonefrite. La paziente viene sottoposta a terapia con antibiotici ad ampio spettro, che determinano un significativo miglioramento della sintomatologia. Tuttavia, durante il quarto giorno di ricovero, la donna presenta nuovamente febbre, con leucocitosi e profusa diarrea acquosa. Esami strumentali: viene effettuata una colonscopia, visibile nell’ immagine sottostante.

Quale è la terapia per il trattamento di questo disturbo?

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La risposta corretta è la D.

La paziente presenta una colite pseudomembranosa causata da Clostridium difficile, un batterio appartenente alla famiglia Clostridiaceae, patogeno per l’uomo, Gram+ anaerobio. Il C. difficile è virulento in quanto possiede due tossine: la tossina A, un’enterotossina che si lega alle cellule della mucosa e causa un’ipersecrezione di liquido determinando diarrea acquosa; la tossina B, una citotossina che provoca gravi danni alla mucosa determinandone l’aspetto pseudomembranoso. Il Clostridium difficile causa colite associata ad antibiotici, tipicamente in ambiente ospedaliero. Fa parte normalmente del microbiota umano; tuttavia, quando si utilizzano antibiotici per lungo tempo, questi possono distruggere anche i batteri che tengono “sotto controllo” il Clostridium. Quando il C. difficile diviene dominante, si possono avere crampi addominali, colite pseudomembranosa, diarrea (talora ematica), raramente sepsi e addome acuto. I sintomi insorgono alcuni giorni dopo l’inizio della terapia antibiotica e includono diarrea acquosa o scariche di feci non formate, crampi addominali, raramente nausea e vomito. Per la diagnosi è importante l’identificazione della tossina nelle feci. Il trattamento consiste nell’interrompere la terapia antibiotica; se la sintomatologia è grave è possibile utilizzare vancomicina o metronidazolo (nel nostro caso, non essendo la vancomicina tra le opzioni, la risposta corretta è la D).


70 di 74 Domande

Una paziente di 58 anni si presenta presso il reparto di nutrizione clinica. La donna presenta BMI 20,9, circonferenza vita 88 cm, analisi ematochimiche (in allegato) in cui si presenta colesterolo LDL fuori range e glicemia a digiuno elevata.

In seguito ai valori di glicemia a digiuno riscontrati, si richiede curva da carico orale di glucosio (OGTT). In base ai risultati sopra riportati, la paziente presenta:

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La risposta corretta è la B.

Il diabete è un gruppo di alterazioni caratterizzate da elevati livelli di glicemia, legati a un’alterata secrezione insulinica o a una ridotta sensibilità all’insulina. Questa alterata secrezione può variare da forme severe, in cui la produzione di insulina è nulla o quasi (diabete di tipo I, pancreasectomia), a forme intermedie modulate dall’insulino-resistenza.

L’insulino-resistenza da sola non è in grado di slatentizzare un diabete mellito: è necessario un danno della secrezione. Le alterazioni del metabolismo del glucosio si associano inoltre a modifiche del metabolismo lipidico e proteico, predisponendo a complicanze vascolari: microvascolari (rene, arti inferiori, retina) e macrovascolari (cuore, cervello, arterie degli arti inferiori).

Il diabete si classifica in due tipologie principali:

– diabete mellito di tipo I (insulino-dipendente), che può avere cause immuno-mediate o idiopatiche;

– diabete mellito di tipo II (non insulino-dipendente), malattia metabolica caratterizzata da iperglicemia in un contesto di insulino-resistenza e deficienza insulinica relativa, nella maggior parte dei casi senza necessità di insulina.

Esiste poi il diabete gestazionale, che compare in gravidanza e regredisce dopo il parto.

Tra le sindromi secondarie ricordiamo:

– pancreasectomia (oggi non più praticata nelle pancreatiti, ma solo nei tumori),

– patologie del pancreas esocrino (es. pancreatite),

– patologie endocrine (acromegalia, sindrome di Cushing, feocromocitoma, poiché l’insulina è l’unico ormone ipoglicemizzante),

– tossicità da farmaci o sostanze chimiche (glucocorticoidi, tiazidici, ecc.).

Il diabete può rimanere a lungo silente. Si stima che, a fronte di una prevalenza diagnosticata del 4%, un ulteriore 4% resti non diagnosticato.

Per la diagnosi, le misurazioni della glicemia prevedono:

– glicemia a digiuno (da almeno 12 ore): due rilevazioni ?126 mg/dl;

– glicemia random >200 mg/dl, ma solo in paziente sintomatico (polidipsia, poliuria, nicturia, ecc.);

– curva da carico con 75 g di glucosio in 200-250 ml d’acqua: il test si esegue solo se la glicemia basale è <126 mg/dl, e la diagnosi si pone se a 2 ore la glicemia è >200 mg/dl.


71 di 74 Domande

La signora Bellini è una giovane donna ricoverata nel reparto di ginecologia ed ostetricia dopo un parto complicato da una rottura prematura delle membrane amnio-coriali ed un prolungato travaglio. Anamnesi patologica prossima: In seconda giornata sviluppa febbre con brivido associata ad ipotensione e intenso dolore addominale che fanno sospettare un’ endometrite purperale. Il Dott. Lanfranchi decide di sottoporre la paziente ad una radiografia del torace e decide di avviare la terapia antibiotica e reidratante con 4.000 ml di soluzione salina nelle successive 24 ore ma l’ ipertermia persiste e si ottiene un lieve incremento della pressione arteriosa. Improvvisamente la sig.ra Bellini presenta dispnea. Esame obiettivo: viene rilevata una SpO2 dell’ 82% che non aumenta anche con ossigenoterapia con FiO2 del 100%. Il Dott. Lanfranchi decide quindi di intubare la paziente e si eroga una FiO2 del 100%. Non si rileva turgore giugulare, all’ auscultazione polmonare si apprezzano crepitii diffusi bilateralmente. Esami di laboratorio-strumentali: viene rapidamente inviato in laboratorio un campione di sangue arterioso che evidenzia PaO2 di 62 mmHg e PaCO2 di 33 mmHg. L’ ECG mostra tachicardia sinusale. Viene effettuato un nuovo RX del torace che mostra un quadro polmonare modificato rispetto a quanto si era visto nel precedente. Sulla base dei dati forniti quale tra le seguenti è la diagnosi più probabile?

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La risposta corretta è la B.

Questo paziente molto probabilmente ha una ARDS e il rapporto PaO2/FiO2 è <200: la paziente ha un rapporto di 60 (FiO2 = 1 ovvero 100% e PaO2 di 60 mmHg: necessita di ossigeno al 100% per mantenere una pressione di PaO2 accettabile). La RX torace mostra infiltrati polmonari diffusi non riconducibili a eziologia cardiogena. L’EO evidenzia dispnea ingravescente a insorgenza improvvisa, con crepitii diffusi bilateralmente. La paziente presentata nel caso è verosimilmente affetta da ARDS in seguito a sepsi da endometrite postpartum.

La sindrome da distress respiratorio acuto (ARDS) è una grave malattia acuta polmonare. I fattori scatenanti sono numerosi: polmonite, shock, gravi traumi, sepsi, aspirazione di alimenti (ab ingestis), pancreatite. È caratterizzata da danno diffuso della membrana alveolo-capillare, con edema polmonare non cardiogenico (ricco di proteine) e insufficienza respiratoria acuta (ARF). Si osserva reclutamento di neutrofili nei capillari alveolari e formazione di membrane ialine. I neutrofili rilasciano chemochine (che richiamano istiociti), producono ROS, proteasi, leucotrieni, fattore di attivazione piastrinica, prostaglandine e altre molecole che danneggiano le barriere tra capillari e spazi aerei. Gli alveoli e l’interstizio si riempiono di proteine, detriti cellulari e liquido, con distruzione del surfattante, collasso alveolare e mismatch ventilazione/perfusione.

L’ARDS determina grave ipossiemia refrattaria all’ossigenoterapia. I criteri diagnostici comprendono:

– Opacità bilaterali alla RX non spiegabili da versamento, atelettasia o noduli.

– PaO2/FiO2 ?200 mmHg.

– Assenza di evidenza clinica di aumentata pressione atriale sinistra o insufficienza cardiaca (PCWP <18 mmHg). Una pressione di incuneamento capillare polmonare >18 mmHg orienta invece verso edema polmonare cardiogeno.

Secondo la “Definizione di Berlino 2012” l’ARDS si classifica in:

– Lieve: PaO2/FiO2 ?200 mmHg.

– Moderata: PaO2/FiO2 ?100 mmHg.

– Grave: PaO2/FiO2 ?100 mmHg.


72 di 74 Domande

Una paziente di 58 anni si presenta presso il reparto di nutrizione clinica. La donna presenta BMI 20,9, circonferenza vita 88 cm, analisi ematochimiche (in allegato) in cui si presenta colesterolo LDL fuori range e glicemia a digiuno elevata.

Per il paziente diabetico è essenziale assumere cibi a basso indice glicemico. Qual è tra i seguenti alimenti quello che presenta il più basso indice glicemico?

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La risposta corretta è la A.

Il diabete è un gruppo di alterazioni caratterizzate da elevati livelli di glicemia, legati a un’alterata secrezione insulinica o a una ridotta sensibilità all’insulina. Questa alterata secrezione può variare da forme severe, in cui la produzione di insulina è nulla o quasi (diabete di tipo I, pancreasectomia), a forme intermedie modulate dall’insulino-resistenza. L’insulino-resistenza da sola non è in grado di slatentizzare un diabete mellito: serve un danno della secrezione. Le alterazioni del metabolismo del glucosio si accompagnano anche ad alterazioni del metabolismo lipidico e proteico, predisponendo a complicanze vascolari: microvascolari (rene, retina, arti inferiori) e macrovascolari (cuore, cervello, arterie periferiche). Il diabete si classifica in due tipologie principali: diabete mellito di tipo I (insulino-dipendente), con cause immuno-mediate o idiopatiche; diabete mellito di tipo II (non insulino-dipendente), malattia metabolica caratterizzata da iperglicemia in un contesto di insulino-resistenza e relativa deficienza insulinica, che nella maggior parte dei casi non richiede terapia insulinica. Esiste anche il diabete gestazionale, che si manifesta in gravidanza e regredisce dopo il parto. Tra le forme secondarie: pancreasectomia (oggi non più praticata nelle pancreatiti, ma solo nei tumori), patologie del pancreas esocrino (es. pancreatite), patologie endocrine (acromegalia, sindrome di Cushing, feocromocitoma, poiché l’insulina è l’unico ormone ipoglicemizzante), tossicità da farmaci o sostanze (glucocorticoidi, tiazidici, ecc.). Il diabete può progredire a lungo senza sintomi. Si calcola che, a fronte di una prevalenza diagnosticata del 4%, un ulteriore 4% rimane non diagnosticato. Per la diagnosi: glicemia a digiuno ?126 mg/dl in due misurazioni, glicemia random >200 mg/dl in presenza di sintomi (poliuria, polidipsia, nicturia), curva da carico con 75 g di glucosio (diagnosi se glicemia >200 mg/dl a 2 ore). Prima del test, la glicemia basale deve essere <126 mg/dl. Il test va eseguito in pazienti non ricoverati, in buone condizioni cliniche, dopo dieta abituale (non ridotta in carboidrati), a digiuno dalla mezzanotte, senza febbre, stress o fumo. Indicazioni alla curva da carico: glicemia alterata a digiuno (100–125 mg/dl), familiarità per diabete dai 30-40 anni, obesità, complicanze cardiovascolari (TIA, angina, claudicatio), soprattutto se obesi e fumatori, infezioni urinarie o cutanee ricorrenti con glicemia alterata. Il 90% dei casi è di tipo II, storicamente detto diabete dell’adulto (esordio >40 anni), ma oggi è sempre più precoce (anche a 18 anni), correlato all’obesità, in particolare infantile (Italia con alta prevalenza, soprattutto nel centro-sud). Nei gemelli monozigoti la concordanza è ~100% nel tipo II, mentre nel tipo I, pur avendo componente genetica, è solo del 50% per il ruolo di fattori ambientali. Anche nei monozigoti separati alla nascita la concordanza del tipo II rimane elevata, a dimostrazione della forte componente genetica, ancora non del tutto chiarita.


73 di 74 Domande

Viene riscontrato il seguente quadro radiologico in una donna di 30 anni, che è stata sottoposta ad una TC total body in seguito ad un incidente stradale. Cosa mostra la TC?

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La risposta corretta è la B

Nell'immagine (a) la TC ha evidenziato enfisema sottocutaneo delle palpebre destre (freccia). Nell'immagine (b) è stato osservato enfisema nell’orbita destra (cerchio). È stato inoltre riscontrato enfisema sottocutaneo nell’area della guancia (freccia). Non vi era presenza evidente di aria nello spazio intracranico né fratture della parete o del pavimento orbitario.


74 di 74 Domande

La signora Boggi, una donna di 70 anni, si reca dal medico curante, il Dott. Candi, lamentando dolore al braccio, insorto dopo essere scivolata sul ghiaccio, cadendo in avanti sulle sue mani. Quale è la diagnosi radiologica?

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La risposta corretta è la D.

Dalla radiografia mostrata si può apprezzare una frattura a tutto spessore carico della porzione meta-epifisaria distale del radio, evidenziabile come una stria di radiotrasparenza che interrompe la corticale ossea, probabilmente provocata da un arto iper-esteso verso l’ esterno che cerca di parare una caduta: si tratta di una frattura completa, spostata e angolata dorsalmente a livello del radio distale. Quando tale tipo di frattura si associa alla frattura anche dello stiloide ulnare si parla di frattura di Colles. Le altre strutture ossee in esame indicate nelle opzioni non appaiono interessate da eventi fratturativi-traumatici (le risposte A, B, C ed E non sono corrette)


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