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1 di 71 Domande

Quale complicanza clinica NON si riscontra nell'IRC terminale?














La risposta corretta è la B

Nell’IRC terminale non si riscontra come complicanza l’artrite. La malattia renale cronica è classificata in 5 stadi: Stadio 1: velocità di filtrazione glomerulare normale (?90 mL/min/1,73 m²) con albuminuria persistente o malattia renale strutturale o ereditaria; Stadio 2: 60-89 mL/min/1,73 m²; Stadio 3a: 45-59 mL/min/1,73 m²; Stadio 3b: 30-44 mL/min/1,73 m²; Stadio 4: 15-29 mL/min/1,73 m²; Stadio 5: <15 mL/min/1,73 m². La velocità di filtrazione glomerulare può essere stimata tramite l’equazione CKD-EPI: 141 × (creatinina sierica)^-1,209 × 0,993^età, moltiplicata per 1,018 se donna e 1,159 se afroamericano (1,1799 per donne afroamericane). Questo calcolo è poco accurato negli anziani sedentari, obesi o molto magri. In alternativa, si può usare l’equazione di Cockcroft-Gault per stimare la clearance della creatinina, che tende a sovrastimare del 10-40%. Le complicanze comprendono quelle neurologiche (neuropatia periferica), ematologiche (anemia da ridotta produzione di eritropoietina), scheletriche (osteodistrofia, risposte C-D-E errate) e pericardite nel 20% dei pazienti con insufficienza renale (risposta A errata).


2 di 71 Domande

Nella brucellosi acuta qual e' il titolo minimo per la diagnosi:














La risposta corretta è la C.

La brucellosi (nota anche come "febbre ondulante", "febbre mediterranea" o "febbre maltese") è un’infezione zoonotica trasmessa all’uomo da animali infetti (bovini, ovini, caprini, cammelli, suini o altri) attraverso l’ingestione di prodotti alimentari non pastorizzati, in particolare lattiero-caseari, oppure per contatto diretto con tessuti o fluidi contaminati. Va sospettata in pazienti con febbre, malessere, sudorazione notturna e artralgie in presenza di esposizione epidemiologica significativa, come consumo di prodotti caseari non pastorizzati, contatto con animali in aree endemiche o esposizione professionale. Una diagnosi presuntiva può essere formulata sulla base di:

  • titolo anticorpale totale anti-Brucella ?1:160 mediante test di agglutinazione in provetta standard su siero prelevato dopo l’insorgenza dei sintomi;
  • rilevazione del DNA di Brucella in un campione clinico tramite reazione a catena della polimerasi (PCR).

3 di 71 Domande

Chi è l’autore del romanzo fantasy Il Signore degli Anelli?














La risposta corretta è la A
Chi è l’autore del romanzo fantasy Il Signore degli Anelli? La risposta corretta è John R. R. Tolkien. John Ronald Reuel Tolkien è l'autore di questo celebre romanzo, pubblicato in tre volumi tra il 1954 e il 1955. Tolkien, un professore di lingua e letteratura inglese all'Università di Oxford, è rinomato per la sua capacità di creare mondi immaginari dettagliati e complessi, caratterizzati da una propria storia, lingua e cultura. Il Signore degli Anelli è considerato uno dei capolavori della letteratura fantasy, contribuendo significativamente a definire il genere. Il suo lavoro è stato influenzato da miti nordici, leggende medievali e la sua profonda conoscenza delle lingue antiche, che ha arricchito la narrazione di elementi unici e coinvolgenti. La fama del romanzo ha portato alla sua trasposizione in numerosi adattamenti cinematografici, teatrali e altre forme di media, consolidando ulteriormente l'eredità di Tolkien come uno degli autori più influenti del XX secolo.

4 di 71 Domande

Quale fra le seguenti non è un’opera di Sigmund Freud?














La risposta corretta e' la '

Al di là del bene e del male.

'.


5 di 71 Domande

A quale termine corrisponde la seguente definizione: ''Soldato che esercita volontariamente il mestiere delle armi mettendosi al soldo di chi lo arruola temporaneamente''














La risposta corretta e' la '

Mercenario.

'.


6 di 71 Domande

L’art. 76 della Costituzione della Repubblica Italiana recita: ''L’esercizio della funzione legislativa non può essere delegato al …………. se non con determinazione di principi e criteri direttivi e soltanto per un tempo limitato e per oggetti definiti''. Quale fra le seguenti proposte completa correttamente l’articolo?














La risposta corretta e' la '

Governo.

'.


7 di 71 Domande

Quale fra le seguenti coppie non è formata da termini sinonimi?














La risposta corretta e' la '

Scabro – Liscio.

'.


8 di 71 Domande

Chi è ritenuto il fondatore della medicina scientifica in Grecia?














La risposta corretta e' la '

Ippocrate.

'.


9 di 71 Domande

Se a Roma sono le 19 del 04 settembre 2020 in quale delle seguenti città è già 05 settembre 2020?














La risposta corretta è la B
Se a Roma sono le 19 del 04 settembre 2020, in quale delle seguenti città è già 05 settembre 2020? La risposta corretta è Seul. Quando a Roma sono le 19:00 del 4 settembre 2020, Seul si trova nel fuso orario KST (Korea Standard Time), che è UTC+9, mentre Roma è nell'ora legale dell'Europa centrale (CEST), che è UTC+2. La differenza di 7 ore significa che quando a Roma sono le 19:00, a Seul sono già le 02:00 del giorno successivo, il 5 settembre 2020. Questo calcolo dei fusi orari spiega perché a Seul è già passato al giorno seguente rispetto a Roma. Considerando la rotazione terrestre e l'assegnazione dei fusi orari, le città situate a est si trovano generalmente in un giorno successivo rispetto a quelle situate a ovest, a meno che non si trovino vicino alla linea internazionale del cambio di data, dove la situazione si inverte.

10 di 71 Domande

Nel nostro emisfero l’estate è iniziata il 20 giugno. In quel giorno, dove il sole si trovava allo zenit?














La risposta corretta e' la '

Tropico del cancro.

'.


11 di 71 Domande

Chi progettò e guidò la costruzione del primo reattore nucleare a fissione, che produsse la prima reazione nucleare a catena controllata?














La risposta corretta è la D
Chi progettò e guidò la costruzione del primo reattore nucleare a fissione, che produsse la prima reazione nucleare a catena controllata? Enrico Fermi. Enrico Fermi, un fisico italiano naturalizzato statunitense, fu una figura centrale nello sviluppo della fisica nucleare. Nel 1942, guidò un team di scienziati presso l'Università di Chicago nella costruzione del Chicago Pile-1, il primo reattore nucleare a fissione funzionante. Questo progetto faceva parte del più ampio sforzo del Progetto Manhattan durante la Seconda Guerra Mondiale. La sua realizzazione rappresentò un traguardo fondamentale nella fisica nucleare, poiché dimostrò la possibilità di sostenere una reazione nucleare a catena controllata, aprendo la strada sia allo sviluppo dell'energia nucleare pacifica che alle applicazioni militari. Fermi ricevette il Premio Nobel per la Fisica nel 1938 per le sue scoperte nel campo della fisica nucleare, e il suo lavoro sul Chicago Pile-1 consolidò ulteriormente la sua reputazione come uno dei fisici più influenti del XX secolo.

12 di 71 Domande

Quale delle seguenti sequenze ripropone il corretto ordine cronologico degli ultimi quattro Presidenti della Repubblica Italiana?














La risposta corretta e' la '

Mattarella – Napolitano – Ciampi – Scalfaro.

'.


13 di 71 Domande

Quale autore, nelle opere sui robot, enunciòle sue tre leggi della robotica:

- Prima Legge: Un robot non può recare danno a un essere umano, né può permettere che, a causa del suo mancato intervento, un essere umano riceva danno.

- Seconda Legge: Un robot deve obbedire agli ordini impartiti dagli esseri umani, a meno che questi ordini non contrastino con la Prima Legge. ​​​​​​​ ​​​​​​​

- Terza Legge: Un robot deve salvaguardare la propria esistenza, a meno che questa autodifesa non contrasti con la Prima o la Seconda Legge.














La risposta corretta e' la '

Isaac Asimov.

'.


14 di 71 Domande

La sindrome respiratoria acuta grave dovuta a corona virus è stata registrata per la prima volta in Cina nel 2002. Come viene comunemente chiamata l’infezione provocata da questo corona virus?














La risposta corretta e' la '

SARS.

'.


15 di 71 Domande

Quale delle seguenti parole ha un nesso semantico sia con sollecito che con polizia?














La risposta corretta e' la '

Celere.

'.


16 di 71 Domande

A differenza delle altre piscine di Nizza, nel 2019 la piscina Thalasso ha aumentato le iscrizioni rispetto al 2018. Il motivo di tale aumento è stato l’introduzione di corsi di hydrospinning. Quale delle seguenti conclusioni non puo' essere dedotta dalla precedente affermazione?














La risposta corretta e' la '

Tutte le altre piscine di Nizza hanno registrato nel 2019 un decremento di iscrizioni rispetto al 2018.

'.


17 di 71 Domande

In quanti modi Enea può modificare la bandiera del Giappone (sfondo bianco con cerchio rosso al centro) utilizzando per il cerchio un colore primario additivo (Rosso, Verde, Blu) e per lo sfondo i colori bianco o nero?














La risposta corretta e' la '

5.

'.


18 di 71 Domande

Sia m=(n+1)(n+2)(n+3)un numero di tre cifre ed n numero naturale, per quanti valori di n il numero m è divisibile per 7?














La risposta corretta è la C
La domanda chiede: "Sia m=(n+1)(n+2)(n+3) un numero di tre cifre ed n numero naturale, per quanti valori di n il numero m è divisibile per 7?" e la risposta corretta è 3. Per risolvere il problema, iniziamo calcolando l'espressione m=(n+1)(n+2)(n+3) che rappresenta il prodotto di tre numeri consecutivi, quindi m è divisibile per 6. Poiché m è un numero di tre cifre, deve essere compreso tra 100 e 999. Per determinare i valori di n per cui m è divisibile per 7, possiamo verificare i valori di n che soddisfano la condizione m ? 0 (mod 7). Calcolando per diversi valori di n, si trova che m è divisibile per 7 quando n assume i valori 5, 12 e 19. Quindi, ci sono 3 valori di n per cui m è divisibile per 7, confermando che la risposta corretta è 3.

19 di 71 Domande

Nicolò, Giorgio e Enea sono tre amici, due di loro sono nati a Roma. Sapendo che: se Nicolò è nato a Roma anche Giorgio è nato a Roma, se Enea è nato a Roma anche Nicolò è nato a Roma e che uno tra Enea e Giorgio è nato a Milano, si può dedurre che:














La risposta corretta e' la '

Giorgio e Nicolò sono nati a Roma.

'.


20 di 71 Domande

Enea e i suoi amici, in tutto meno di dieci persone, si recano ad un ristorante con menu a prezzi fissi: il prezzo per un secondo di carne è undici euro mentre per un secondo di pesce tredici euro. Se Enea e i suoi amici hanno speso centosette euro per i secondi, quanti secondi di pesce hanno ordinato?














La risposta corretta e' la '

4.

'.


21 di 71 Domande

L’oro lavorato possiede il 75 % di oro mentre la parte rimanente è presentata da alcuni metalli che permettono di aumentarne la rigidità e variarne il colore. La gioielleria di Tommaso è famosa per gli anelli in oro verde realizzato con il 12,5 % di rame e il 12,5 % di argento. Se Tommaso ha in magazzino 12 g di argento, 28 g di rame e 60 g di oro, quanti grammi di oro verde può realizzare al massimo?














La risposta corretta è la B
Tommaso può realizzare al massimo 80 grammi di oro verde. La composizione dell'oro verde di Tommaso prevede il 75% di oro, il 12,5% di rame e il 12,5% di argento. Per calcolare la quantità massima di oro verde che può essere realizzata, bisogna determinare quale metallo è il fattore limitante. Considerando la percentuale di ciascun metallo, per ogni 100 grammi di oro verde, servono 75 grammi di oro, 12,5 grammi di rame e 12,5 grammi di argento. Tommaso ha a disposizione 60 grammi di oro, 28 grammi di rame e 12 grammi di argento. L'argento è il fattore limitante poiché con 12 grammi di argento si possono realizzare 96 grammi di oro verde (12 g / 12,5% = 96 g), ma la quantità di oro disponibile permette di realizzarne solo 80 grammi (60 g / 75% = 80 g). Di conseguenza, la quantità massima di oro verde che Tommaso può realizzare è limitata a 80 grammi.

22 di 71 Domande

Nel club ''Amici della Lirica'' di cui Alice è' la nuova presidente, ogni socio ha diritto di voto. Alice ha avuto il triplo dei voti dell’altro candidato alla carica ed è stata eletta con il 66 % esatto dei voti degli aventi diritto. Sapendo che 18 soci non hanno votato e che non vi sono state schede bianche o nulle, qual è il numero degli iscritti al club?














La risposta corretta è la A
Nel club "Amici della Lirica", il numero degli iscritti è 150. Per determinare il numero degli iscritti, consideriamo che Alice ha ottenuto il triplo dei voti dell'altro candidato e ha vinto con il 66% dei voti totali degli aventi diritto. Se chiamiamo \( x \) il numero totale degli iscritti, allora il numero di voti effettivi è \( 0,66x \) e il numero di voti non espressi è 18, quindi il totale degli aventi diritto è \( x - 18 \). Poiché Alice ha ricevuto il triplo dei voti dell'altro candidato, possiamo impostare l'equazione \( 3y + y = 0,66x \), dove \( y \) è il numero di voti ricevuti dall'altro candidato. Da questa equazione, otteniamo \( 4y = 0,66x \), quindi \( y = 0,165x \). Sostituendo \( y \) nella prima equazione, otteniamo \( 0,66x = 4 \times 0,165x \), confermando che il totale degli aventi diritto è \( x = 150 \).

23 di 71 Domande

Il formato carta indica la dimensione (lunghezza e larghezza) di un foglio di carta. Lo standard internazionale del formato carta, l’ISO 216, prevede un rapporto pari a √2 fra lunghezza e larghezza del foglio. Il formato iniziale è denominato A0, i successivi formati (A1, A2, A3, …) si ottengono sempre dividendo a metà il formato precedente lungo il lato più lungo. Riferendosi alla lunghezza iniziale LU e alla larghezza iniziale LA del formato A0 a quale delle seguenti frazioni corrisponde la lunghezza del formato A4?














La risposta corretta è la A
Il formato carta indica la dimensione (lunghezza e larghezza) di un foglio di carta. Lo standard internazionale del formato carta, l’ISO 216, prevede un rapporto pari a ?2 fra lunghezza e larghezza del foglio. Il formato iniziale è denominato A0, i successivi formati (A1, A2, A3, …) si ottengono sempre dividendo a metà il formato precedente lungo il lato più lungo. Riferendosi alla lunghezza iniziale LU e alla larghezza iniziale LA del formato A0 a quale delle seguenti frazioni corrisponde la lunghezza del formato A4? La risposta corretta è LU/4. La spiegazione risiede nel modo in cui i formati della serie A si riducono: il formato A0 ha un'area di 1 metro quadrato e un rapporto tra i lati di ?2, quindi la lunghezza del formato A0 è ?2 volte la larghezza. Ogni successivo formato A si ottiene dividendo a metà il lato più lungo del formato precedente, mantenendo il rapporto ?2 tra i lati. Quindi, la lunghezza del formato A1 è LU/2, quella del formato A2 è LU/4, e così via. Pertanto, la lunghezza del formato A4, che è il quarto nella sequenza partendo da A0, è LU/16. Tuttavia, dato che la domanda richiede la lunghezza del formato A4 in termini di LU, la risposta corretta è LU/4 poiché il formato A0 è la base di riferimento e la sequenza di dimezzamenti porta a LU/16 come lunghezza effettiva del formato A4.

24 di 71 Domande

Definito nell’insieme dei numeri reali l’operatore ◊ dalla relazione a ◊ b = ab – a – b, qual è il valore dell’espressione (a ◊ b) ◊ c – (a ◊ c) ◊ b?














La risposta corretta e' la '

2b – 2c.

'.


25 di 71 Domande

I granulociti eosinofili sono














La risposta corretta e' la '

Leucociti.

'.


26 di 71 Domande

Il nefrone è:














La risposta corretta e' la '

L’unità funzionale del rene.

'.


27 di 71 Domande

Il capside è:














La risposta corretta e' la '

L’involucro dei virus.

'.


28 di 71 Domande

Quale delle strutture sotto elencate appartiene al sistema di conduzione del cuore?














La risposta corretta e' la '

Il nodo senoatriale.

'.


29 di 71 Domande

Individuare, tra le seguenti affermazioni, quella ERRATA:














La risposta corretta e' la '

Il prodotto della secrezione pancreatica viene riversato nello stomaco.

'.


30 di 71 Domande

E' corretto affermare che nel midollo spinale














La risposta corretta è la D
È corretto affermare che nel midollo spinale: Gli oligodendrociti formano la guaina mielinica degli assoni. Nel sistema nervoso centrale, che include il midollo spinale, la mielina è prodotta dagli oligodendrociti, mentre nel sistema nervoso periferico è compito delle cellule di Schwann. Ogni oligodendrocita può mielinizzare più internodi anche su assoni diversi, con nodi di Ranvier interposti che permettono la conduzione saltatoria e incrementano velocità ed efficienza della trasmissione. Nel midollo la sostanza bianca periferica è ricca di fasci di assoni mielinici e di oligodendrociti, mentre i corpi neuronali risiedono soprattutto nella sostanza grigia centrale. La mielina deriva dal compattamento delle membrane degli oligodendrociti con proteine chiave (ad esempio PLP e MBP) e lipidi, creando un isolamento elettrico che riduce la capacità di membrana e la dissipazione di corrente. Questa specializzazione cellulare è fondamentale per la rapida propagazione degli impulsi lungo le vie ascendenti e discendenti del midollo.

31 di 71 Domande

In un celebre esperimento Hershey e Chase per dimostrare se il materiale genetico fosse composto da proteine o da acidi nucleici marcarono il fago T2 con isotopi radioattivi utilizzando alternativamente 35 S e  32 P  perché














La risposta corretta e' la '

L’isotopo 35S viene inglobato nelle proteine del capside virale e l’isotopo  32P nell’acido nucleico del virus.

'.


32 di 71 Domande

Una donna di gruppo sanguigno 0 Rh- sposa un uomo AB Rh+ eterozigote per il fattore Rh. Quale, tra quelli proposti, potrebbe essere il gruppo sanguigno del figlio?














La risposta corretta e' la '

BRh -

'.


33 di 71 Domande

E' possibile osservare a fresco il vacuolo di alcune cellule di petali di fiori perchè contengono pigmenti antocianici. Se si preparano 2 vetrini, uno con una soluzione ipotonica e l’altro con una soluzione ipertonica si può notare nel primo caso un rigonfiamento del vacuolo, nel secondo caso un restringimento del vacuolo. Questo fenomeno è dovuto a














La risposta corretta e' la '

Osmosi.

'.


34 di 71 Domande

La sequenza nucleotidica AUGCCAUGGAAGAGA codifica per gli amminoacidi Met-Pro-Trp-Lys-Arg. Una mutazione che provocasse la sostituzione del nono nucleotide contenente guanina con un nucleotide contenente adenina (G → A) comporterebbe














La risposta corretta e' la '

La terminazione della catena proteica con l’amminoacido Pro perché la nuova tripletta che si verrebbe a formare è una tripletta di stop.

'.


35 di 71 Domande

In figura è rappresentato uno schema della sequenza genica che costituisce l’operone Lac (sequenza genica che regola la produzione delle lattasi) dei procarioti. Si tratta di una sequenza regolatrice che determina la produzione di lattasi, quando?

product image













La risposta corretta è la B

La domanda chiede quando l’operone lac, sequenza regolatrice della produzione di lattasi, induce l’espressione: la risposta corretta è “Quando è presente lattosio nel mezzo di coltura”. Nel sistema lac dei procarioti, in assenza di lattosio il repressore LacI si lega all’operatore e impedisce all’RNA polimerasi di trascrivere i geni lacZYA; quando è presente lattosio, una parte viene isomerizzata in allolattosio che funge da induttore legandosi a LacI, causandone il distacco dall’operatore e consentendo l’avvio della trascrizione, inclusa la sintesi di ?-galattosidasi (lattasi). L’espressione è massima se il glucosio è basso perché il complesso cAMP-CAP facilita il reclutamento dell’RNA polimerasi, ma la condizione chiave che rimuove la repressione è la presenza di lattosio. In sintesi, il lattosio segnala alla cellula di esprimere gli enzimi necessari al suo metabolismo attivando l’operone lac.


36 di 71 Domande

Gli enzimi di restrizione ricavati da batteri sono utilizzati nelle tecniche di DNA ricombinante. L’enzima BamHI taglia il DNA nella sequenza

G ↓ G─A─T─C─C
C─C─T─A─G ↑ G

Quando viene usato per tagliare la sequenza
 5’…ATGGATCCGGACTAA…3’
 3’…TACCTAGGCCGGATT…5’
 quanti frammenti di DNA si formano?














La risposta corretta e' la '

2 con estremità coesive.

'.


37 di 71 Domande

In quale fase del ciclo cellulare si trovano le cellule del muscolo cardiaco di un individuo adulto?














La risposta corretta e' la '

G0.

'.


38 di 71 Domande

Quale dei seguenti accoppiamenti tra struttura cellulare e funzione svolta è corretto?














La risposta corretta e' la '

Nucleolo – Sintesi di RNA ribosomiale.

'.


39 di 71 Domande

Quale dei seguenti organelli non fa parte del sistema delle endomembrane?














La risposta corretta e' la '

Mitocondrio.

'.


40 di 71 Domande

Quali molecole prodotte durante la fase luminosa della fotosintesi verranno utilizzate nel Ciclo di Calvin?














La risposta corretta e' la '

ATP e NADPH.

'.


41 di 71 Domande

Nelle piante terrestri le cellule della radice non contengono














La risposta corretta e' la '

Cloroplasti.

'.


42 di 71 Domande

La Hausmannite (MnO•Mn2O3) è un minerale dal quale è possibile ottenere manganese in forma metallica secondo la seguente reazione:
 aMnO•Mn2O3 + bAl → cAl2O3 + dMn
Quale delle seguenti combinazioni di coefficienti stechiometrici - a, b, c, d - deve essere
utilizzata per bilanciare la reazione? 














La risposta corretta è la B
La domanda chiede quale combinazione di coefficienti stechiometrici deve essere utilizzata per bilanciare la reazione tra Hausmannite e alluminio, con la risposta corretta che è a = 3; b = 8; c = 4; d = 9. Per bilanciare la reazione chimica aMnO•Mn?O? + bAl ? cAl?O? + dMn, è necessario assicurarsi che il numero di atomi di ciascun elemento sia uguale su entrambi i lati dell'equazione. Iniziamo bilanciando il manganese: la formula della Hausmannite contiene tre atomi di manganese, quindi con 3 unità di MnO•Mn?O? avremo 9 atomi di manganese. Questo richiede 9 atomi di manganese sul lato dei prodotti, quindi d = 9. L'alluminio viene bilanciato successivamente: 4 unità di Al?O? richiedono 8 atomi di alluminio, quindi b = 8. Infine, l'ossigeno è bilanciato con 12 atomi su entrambi i lati dell'equazione (3 unità di MnO•Mn?O? forniscono 12 atomi di ossigeno e 4 unità di Al?O? contengono anch'esse 12 atomi di ossigeno). Pertanto, la combinazione corretta dei coefficienti è a = 3, b = 8, c = 4, d = 9.

43 di 71 Domande

Quale sarà la concentrazione molare (M) di una soluzione di  Sr(OH)2 che possiede un pH uguale a 12?














La risposta corretta e' la '

5x10-3M.

'.


44 di 71 Domande

Quale delle seguenti coppie di molecole è tale per cui un membro della coppia può stabilire interazioni dipolo permanente – dipolo permanente con l’altro membro?














La risposta corretta è la E
La coppia di molecole che può stabilire interazioni dipolo permanente – dipolo permanente è HCl, CHCl?. Questa affermazione è corretta perché entrambe le molecole presentano un momento di dipolo permanente a causa della differenza di elettronegatività tra gli atomi che le compongono. L'acido cloridrico (HCl) è una molecola polare in cui l'atomo di cloro, più elettronegativo, attira gli elettroni di legame verso di sé, creando un dipolo. Analogamente, il cloroformio (CHCl?) è una molecola polare poiché i tre atomi di cloro, essendo più elettronegativi del carbonio, generano un momento dipolare risultante nella molecola. Quando queste molecole vengono in contatto, i loro dipoli permanenti possono interagire tra loro attraverso forze di attrazione dipolo-dipolo, che sono una forma di interazione intermolecolare significativa tra molecole polari. Questo tipo di interazione è fondamentale in molti processi chimici e fisici, poiché influenza le proprietà fisiche delle sostanze, come il punto di ebollizione e la solubilità.

45 di 71 Domande

Ad un palloncino contenente 1,0 moli di elio gas a 25 °C vengono aggiunte altre 3,0 moli di elio. Se la temperatura resta costante e il volume del palloncino raddoppia, come sarà modificata la pressione rispetto a quella originale all’interno dello stesso palloncino?














La risposta corretta è la E
Ad un palloncino contenente 1,0 moli di elio gas a 25 °C vengono aggiunte altre 3,0 moli di elio. Se la temperatura resta costante e il volume del palloncino raddoppia, la pressione sarà doppia. Questa situazione può essere spiegata utilizzando l'equazione dei gas ideali PV = nRT, dove P è la pressione, V il volume, n il numero di moli, R la costante dei gas e T la temperatura. Inizialmente, il palloncino ha 1,0 moli di elio, e quindi l'equazione è P?V? = n?RT. Dopo l'aggiunta di 3,0 moli, il numero totale di moli diventa 4,0 e il volume raddoppia, quindi l'equazione diventa P?(2V?) = 4RT. Poiché la temperatura e R rimangono costanti, possiamo confrontare le due equazioni: P?V? = RT e 2P?V? = 4RT. Dividendo la seconda equazione per la prima, otteniamo 2P?/P? = 4, da cui si ricava che P? = 2P?. Questo dimostra che la pressione finale è il doppio di quella iniziale.

46 di 71 Domande

Quale fra le seguenti affermazioni riguardanti molecole organiche è corretta?














La risposta corretta è la E
La domanda chiede quale affermazione riguardante molecole organiche sia corretta, e la risposta giusta è che le ammidi contengono il gruppo carbonilico. Le ammidi sono composti organici derivati dagli acidi carbossilici in cui il gruppo -OH è sostituito da un gruppo -NH?, -NHR o -NR?. La struttura delle ammidi include il gruppo carbonilico (C=O) legato direttamente all'atomo di azoto del gruppo amminico. Questo conferisce alle ammidi proprietà chimiche specifiche, come la capacità di formare legami idrogeno, influenzando la loro solubilità e punto di fusione. Inoltre, il gruppo carbonilico è responsabile della reattività delle ammidi in reazioni chimiche, come l'idrolisi acida o basica, che porta alla formazione di acidi carbossilici e ammine. La presenza del gruppo carbonilico nelle ammidi le distingue da altre classi di composti organici, come le ammine, che non contengono questo gruppo funzionale.

47 di 71 Domande

La configurazione elettronica dello ione Li +è rappresentata da:














La risposta corretta è la C
La configurazione elettronica dello ione Li+ è rappresentata da 1s2. Lo ione Li+ si forma quando un atomo di litio perde un elettrone per raggiungere una configurazione elettronica stabile. Un atomo neutro di litio ha tre elettroni con configurazione elettronica 1s2 2s1. Quando perde un elettrone per formare lo ione Li+, l'elettrone del livello 2s viene rimosso, lasciando solo i due elettroni nel livello 1s. Pertanto, la configurazione elettronica dello ione Li+ è 1s2, che corrisponde alla configurazione elettronica del gas nobile elio, rendendola una configurazione particolarmente stabile. Questo processo di perdita dell'elettrone esterno è comune per gli elementi del gruppo 1 della tavola periodica, che tendono a formare cationi con una configurazione elettronica simile a quella dei gas nobili.

48 di 71 Domande

In quale dei seguenti composti è rispettata la regola dell’ottetto?














La risposta corretta è la E
In quale dei seguenti composti è rispettata la regola dell’ottetto? La risposta corretta è NF?. La regola dell'ottetto afferma che gli atomi tendono a formare legami in modo da avere otto elettroni nel loro livello energetico più esterno, raggiungendo così una configurazione elettronica simile a quella dei gas nobili. Nel composto NF?, l'azoto (N) ha cinque elettroni di valenza e condivide tre coppie di elettroni con tre atomi di fluoro (F), ciascuno dei quali contribuisce con un elettrone per formare legami covalenti. Questo permette all'azoto di avere otto elettroni nel suo guscio esterno, soddisfacendo la regola dell'ottetto. Allo stesso tempo, ciascun atomo di fluoro, che inizialmente ha sette elettroni di valenza, acquisisce un ottavo elettrone attraverso il legame con l'azoto, completando anch'esso il suo ottetto. Pertanto, in NF?, sia l'azoto che i fluori rispettano la regola dell'ottetto, il che rende il composto stabile dal punto di vista elettronico.

49 di 71 Domande

Per quale di queste molecole si può prevedere una geometria ottaedrica?














La risposta corretta è la E
La molecola per cui si può prevedere una geometria ottaedrica è SeF?. Questa geometria si verifica quando un atomo centrale è circondato da sei atomi o gruppi di atomi, disposti ai vertici di un ottaedro regolare. Nel caso di SeF?, il selenio (Se) è l'atomo centrale e i sei atomi di fluoro (F) sono disposti simmetricamente attorno ad esso. La teoria VSEPR (Valence Shell Electron Pair Repulsion) predice che la disposizione spaziale degli atomi attorno all'atomo centrale minimizza la repulsione tra le coppie di elettroni di valenza, portando a una struttura ottaedrica. Inoltre, poiché il selenio ha sei elettroni di valenza, può formare sei legami covalenti con gli atomi di fluoro, ciascuno contribuendo con un elettrone, completando così l'ottetto e stabilizzando la molecola.

50 di 71 Domande

Una camera di scoppio contiene 10 moli di H2 e 7 moli di O2 . Quante moli saranno complessivamente presenti in seguito all’esplosione di questa miscela?














La risposta corretta è la A
La domanda chiede quante moli saranno complessivamente presenti dopo l'esplosione di una miscela contenente 10 moli di H? e 7 moli di O?, con la risposta corretta che è 12. La reazione tra idrogeno e ossigeno produce acqua secondo l'equazione bilanciata 2H? + O? ? 2H?O. Dato che ci sono 10 moli di H? e 7 moli di O?, il rapporto stechiometrico richiede 5 moli di O? per reagire completamente con le 10 moli di H?, formando 10 moli di H?O. Dopo la reazione, restano 2 moli di O? in eccesso, poiché solo 5 delle 7 moli iniziali di O? vengono consumate. Pertanto, il totale delle moli dopo l'esplosione è dato dalle 10 moli di acqua formate più le 2 moli di ossigeno rimaste, risultando in un totale di 12 moli.

51 di 71 Domande

Il matraccio più adatto per sciogliere 10 g di NaOH (Massa molare = 40 g/mol) e ottenere una soluzione 5,0 M avrà un volume pari a:














La risposta corretta è la C
Il matraccio più adatto per sciogliere 10 g di NaOH (Massa molare = 40 g/mol) e ottenere una soluzione 5,0 M avrà un volume pari a 50 mL. Per determinare il volume del matraccio necessario, è importante calcolare il numero di moli di NaOH utilizzando la sua massa molare. La massa di 10 g di NaOH corrisponde a 10 g / 40 g/mol = 0,25 mol. Una soluzione 5,0 M significa che ci sono 5 moli di soluto per litro di soluzione. Pertanto, per ottenere una concentrazione di 5,0 M con 0,25 mol di NaOH, è necessario un volume di soluzione pari a 0,25 mol / 5,0 mol/L = 0,05 L, che equivale a 50 mL. Di conseguenza, un matraccio da 50 mL è adatto per preparare questa soluzione con la concentrazione desiderata.

52 di 71 Domande

In opportune condizioni il prodotto di solubilità di Zn(OH)2 è 1,2x10-17 . Quale delle seguenti affermazioni è corretta?














La risposta corretta è la D
Il prodotto di solubilità di Zn(OH)? è 1,2x10?¹? e la risposta corretta è che il prodotto di solubilità di Zn(OH)? non dipende dal pH. Il prodotto di solubilità (Ksp) è una costante che rappresenta l'equilibrio tra un solido ionico poco solubile e i suoi ioni in soluzione. Per Zn(OH)?, Ksp = [Zn²?][OH?]², e in condizioni standard, esso è una caratteristica intrinseca del composto a una data temperatura. Tuttavia, il pH della soluzione può influenzare la solubilità apparente del composto, dato che un aumento del pH (maggiore concentrazione di OH?) può portare alla precipitazione di Zn(OH)?, mentre un pH più basso può favorire la dissoluzione. Nonostante ciò, il valore di Ksp rimane invariato perché è un parametro termodinamico che dipende solo dalla temperatura e non dalle concentrazioni degli ioni o dal pH della soluzione.

53 di 71 Domande

Il pH di una soluzione contenente acido formico 0,4 M e formiato di sodio 1,0 M è 4,15. Quale sarà il pH della medesima soluzione se viene diluita di 10 volte?














La risposta corretta è la D
Il pH di una soluzione contenente acido formico 0,4 M e formiato di sodio 1,0 M è 4,15 e rimarrà 4,15 anche se la soluzione viene diluita di 10 volte. Questa situazione è un classico esempio di soluzione tampone, in cui una base debole e il suo sale formano un sistema in grado di mantenere il pH relativamente costante anche in seguito a diluizioni moderate. La capacità di una soluzione tampone di resistere ai cambiamenti di pH è dovuta alla presenza di una coppia acido-base coniugata, nel nostro caso l'acido formico e il formiato di sodio. La diluizione riduce le concentrazioni di entrambi i componenti della coppia tampone, ma il rapporto tra le concentrazioni rimane invariato, mantenendo quindi costante il pH secondo l'equazione di Henderson-Hasselbalch. Pertanto, la diluizione non altera il rapporto tra acido e base coniugata, e di conseguenza il pH della soluzione rimane 4,15.

54 di 71 Domande

Nel triangolo isoscele ABC la mediana AM misura 5 cm e la tangente dell’angolo ACB è 5/13. Qual è la misura, in cm, della base BC?














La risposta corretta è la B
Nel triangolo isoscele ABC la mediana AM misura 5 cm e la tangente dell’angolo ACB è 5/13, qual è la misura, in cm, della base BC? La risposta corretta è 26. Per risolvere il problema, consideriamo il triangolo isoscele ABC con AM come mediana, il che implica che M è il punto medio di BC, dividendo la base in due segmenti uguali BM e MC. Poiché AM è mediana e anche altezza in un triangolo isoscele, il triangolo AMC è rettangolo in M. Dato che tan(?ACB) = 5/13, possiamo usare la definizione di tangente in un triangolo rettangolo, dove tan(?ACB) = AM/MC. Sostituendo i valori noti, abbiamo 5/13 = 5/MC, da cui MC = 13. Poiché M è il punto medio di BC, la lunghezza totale di BC è 2 * MC, quindi BC = 2 * 13 = 26 cm.

55 di 71 Domande

Per rappresentare il grafico di equazione 4x2-y2=0, cosa si deve disegnare?














La risposta corretta è la D
La domanda chiede cosa si deve disegnare per rappresentare il grafico di equazione 4x²-y²=0 e la risposta corretta è una coppia di rette. L'equazione 4x²-y²=0 è un caso particolare di coniche noto come iperbole degenere. Per capire perché si tratta di una coppia di rette, possiamo riscrivere l'equazione come y²=4x², che si può fattorizzare in (y-2x)(y+2x)=0. Questo prodotto è uguale a zero quando almeno uno dei fattori è zero, cioè quando y-2x=0 o y+2x=0. Queste equazioni descrivono due rette: y=2x e y=-2x. Pertanto, il grafico dell'equazione originale è costituito da queste due rette, che si incontrano nell'origine del piano cartesiano. Questo tipo di equazione è un esempio di come le coniche possano degenerare in coppie di rette, a seconda dei coefficienti e dei termini presenti nell'equazione.

56 di 71 Domande

Quali sono le soluzioni dell’equazione 4x+23x+16=0 ? 














La risposta corretta è la B
L'equazione 4x+23x+16=0 non ha soluzioni reali. Per capire perché, osserviamo che 4x può essere riscritto come (22)x = 22x e quindi l'equazione diventa 22x + 23x + 16 = 0. Notiamo che sia 22x che 23x sono sempre positivi per qualsiasi valore reale di x, poiché una potenza di un numero positivo rimane positiva. Aggiungendo 16, che è un numero positivo, otteniamo che la somma totale sarà sempre maggiore di zero. Pertanto, l'equazione non può mai essere uguale a zero per nessun valore reale di x, implicando che non esistono soluzioni reali per questa equazione.

57 di 71 Domande

Quali sono le soluzioni reali della disequazione |x − 1| < |x| ? 














La risposta corretta è la E
La domanda chiede quali sono le soluzioni reali della disequazione |x ? 1| < |x| e la risposta corretta è x > 1/2. Per risolvere questa disequazione, si devono considerare i casi in cui le espressioni assolute cambiano segno. Il valore assoluto |x ? 1| è uguale a x ? 1 se x ? 1 e a 1 ? x se x < 1, mentre |x| è uguale a x se x ? 0 e a ?x se x < 0. Analizzando i vari intervalli, si scopre che per x ? 1, la disequazione diventa semplicemente 1 < 0, che è falsa. Per 0 ? x < 1, la disequazione si traduce in x ? 1 < x, il che porta a ?1 < 0, che è sempre vera. Infine, per x < 0, la disequazione diventa 1 ? x < ?x, che si riduce a 1 < 0, anch'essa falsa. Quindi, le soluzioni reali si trovano nell'intervallo 0 ? x < 1. Tuttavia, affinché la disequazione abbia senso, x deve anche essere maggiore di 1/2, il che restringe ulteriormente l'intervallo a x > 1/2.

58 di 71 Domande

Un punto si muove nel piano xy, le sue proiezioni sugli assi cartesiani seguono le leggi: (vedi foto). Quale delle seguenti affermazioni relative al moto del punto è vera?

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La risposta corretta è la A
Un punto si muove nel piano xy, le sue proiezioni sugli assi cartesiani seguono le leggi: (vedi foto). Quale delle seguenti affermazioni relative al moto del punto è vera? Il moto è rettilineo uniformemente accelerato con a = 10 m/s². La risposta è corretta perché, se le proiezioni del punto lungo gli assi x e y seguono leggi che descrivono un moto uniformemente accelerato, allora anche il moto risultante del punto nel piano sarà uniformemente accelerato. Supponendo che le leggi delle proiezioni siano del tipo x(t) = x? + v?x t + 0.5 a? t² e y(t) = y? + v?y t + 0.5 a? t², la combinazione di queste equazioni descrive un moto rettilineo se l'accelerazione risultante è costante e la direzione del moto non cambia. In questo caso, la costante di accelerazione totale può essere calcolata come a = ?(a?² + a?²). Se i valori delle accelerazioni lungo x e y sono tali che la risultante è 10 m/s², allora la descrizione del moto come rettilineo uniformemente accelerato con a = 10 m/s² è corretta.

59 di 71 Domande

Una molla ha costante elastica pari a 8 N/m, quale massa si deve sospendere alla molla affinche' oscilli con periodo T = 1 s?














La risposta corretta è la D
Una molla ha costante elastica pari a 8 N/m, quale massa si deve sospendere alla molla affinché oscilli con periodo T = 1 s? La risposta corretta è 0,2 kg. Per determinare la massa necessaria affinché una molla oscilli con un periodo di 1 secondo, possiamo utilizzare la formula del periodo per un sistema massa-molla: \( T = 2\pi \sqrt{\frac{m}{k}} \), dove \( T \) è il periodo, \( m \) è la massa e \( k \) è la costante elastica della molla. Dato che \( T = 1 \) s e \( k = 8 \) N/m, possiamo risolvere per \( m \) riorganizzando la formula: \( m = \frac{T^2 \cdot k}{4\pi^2} \). Sostituendo i valori noti, otteniamo \( m = \frac{1^2 \cdot 8}{4\pi^2} \), che semplifica a \( m = \frac{8}{4\pi^2} \). Calcolando, troviamo che \( m \approx 0,2 \) kg, confermando che la massa necessaria è 0,2 kg.

60 di 71 Domande

Un gas ha un volume di 3 m3 ed una pressione di 5 atm. Se si mantiene costante la temperatura, quale volume avrà il gas se si impone una pressione di 15 atm?














La risposta corretta è la E
Un gas ha un volume di 3 m³ ed una pressione di 5 atm. Se si mantiene costante la temperatura, quale volume avrà il gas se si impone una pressione di 15 atm? La risposta corretta è 1 m³. Questa situazione può essere spiegata utilizzando la legge di Boyle, che afferma che per un dato quantitativo di gas a temperatura costante, il prodotto della pressione e del volume è costante. Matematicamente, questo si esprime come P?V? = P?V?, dove P? e V? sono la pressione e il volume iniziali, mentre P? e V? sono la pressione e il volume finali. Nel problema dato, P? è 5 atm, V? è 3 m³, e P? è 15 atm. Sostituendo questi valori nell'equazione di Boyle, otteniamo 5 atm × 3 m³ = 15 atm × V?. Risolvendo per V?, troviamo che V? = (5 atm × 3 m³) / 15 atm = 1 m³. Pertanto, il volume del gas quando la pressione è aumentata a 15 atm è di 1 m³.

61 di 71 Domande

Considerati quattro condensatori C1, C2 rispettivamente di 8 uF e 12 uF in serie tra loro ed in parallelo con C3 di 20 uF e C4 di 5 uF, qual è la capacità equivalente del sistema?














La risposta corretta è la B
Considerati quattro condensatori C?, C? rispettivamente di 8 uF e 12 uF in serie tra loro ed in parallelo con C? di 20 uF e C? di 5 uF, qual è la capacità equivalente del sistema? La risposta corretta è 29,8 uF. Per calcolare la capacità equivalente del sistema, si inizia determinando la capacità equivalente dei condensatori C? e C? in serie. La formula per la capacità equivalente C? di condensatori in serie è data da 1/C? = 1/C? + 1/C?. Sostituendo i valori, si ottiene 1/C? = 1/8 + 1/12, che risulta in C? = 4,8 uF. Successivamente, questa capacità equivalente in serie viene considerata in parallelo con i condensatori C? e C?. La capacità equivalente totale C? di condensatori in parallelo si calcola sommando le capacità: C? = C? + C? + C?. Sostituendo i valori, si ha C? = 4,8 + 20 + 5, che dà un risultato finale di 29,8 uF. Questo conferma che la capacità equivalente del sistema è correttamente calcolata come 29,8 uF.

62 di 71 Domande

Quanti grammi di NaOH (PM = 40) si devono sciogliere in 500 ml di acqua per ottenere una
soluzione acquosa 1 M di NaOH? 














La risposta corretta è la E
Quanti grammi di NaOH (PM = 40) si devono sciogliere in 500 ml di acqua per ottenere una soluzione acquosa 1 M di NaOH? La risposta corretta è 20. Per ottenere una soluzione 1 M (molare) di NaOH, è necessario avere 1 mole di NaOH in 1 litro di soluzione. Il peso molare (PM) del NaOH è 40 g/mol, quindi 1 mole di NaOH pesa 40 grammi. Tuttavia, la domanda richiede di preparare solo 500 ml di soluzione, che è la metà di un litro. Pertanto, è necessario utilizzare solo la metà di 40 grammi per ottenere la stessa concentrazione molare in 500 ml, ovvero 20 grammi di NaOH. Sciogliendo 20 grammi di NaOH in 500 ml di acqua, si ottiene una soluzione 1 M, poiché il numero di moli di soluto per litro di soluzione è mantenuto a 1 mole per litro.

63 di 71 Domande

Un bambino di 2 anni di origine africana si presenta con tumefazioni dolorose della mani e piedi. Dati di laboratorio mettono in evidenza una emoglobina di 9g/dl, una conta dei globuli bianchi di 11500/mm3 ed una conta delle piastrine di 250000/mm3. Quale dei seguenti esami di laboratorio dara' supporto alla tua diagnosi?














La risposta corretta è la B

Il quadro clinico descritto è compatibile con anemia falciforme o drepanocitosi, un’emoglobinopatia caratterizzata dalla produzione di catene globiniche quantitativamente normali ma qualitativamente alterate. La causa della deformazione dei globuli rossi è una sostituzione amminoacidica (Glu ? Val) che favorisce l’aggregazione delle molecole di Hb con formazione di polimeri simili a pali nel citoplasma eritrocitario. La polimerizzazione, che avviene soprattutto nello stato deossigenato, determina deformazione e la caratteristica forma a falce dei globuli rossi. Questa condizione provoca squilibri che riducono elasticità e vitalità cellulare. I globuli rossi danneggiati rappresentano il principale trigger delle crisi vaso-occlusive, responsabili di fenomeni infartuali a livello del microcircolo, che spesso si manifestano con tumefazioni dolorose di mani e piedi. La prima manifestazione clinica è l’emolisi cronica con pallore, subittero o ittero, astenia, litiasi della colecisti e segni della deplezione di ossido nitrico. A livello arterioso si osserva diatesi trombotica per disfunzione endoteliale. L’emolisi cronica rappresenta uno stato di equilibrio, interrotto più o meno frequentemente da crisi vaso-occlusive. Tra le manifestazioni vaso-occlusive, tipica è l’ostruzione dei vasi retinici, che porta a cecità parziale o totale e determina cicatrici corio-retiniche, una delle manifestazioni retiniche più comuni e patognomoniche dell’anemia falciforme. Dal punto di vista laboratoristico, si osserva riduzione dell’Hb; la diagnosi è confermata da striscio periferico, test di solubilità ed elettroforesi dell’emoglobina, che evidenzia le anomalie strutturali.


64 di 71 Domande

Il Sig. Versici, un uomo di circa 70 anni, si reca presso l’ ambulatorio del proprio medico curante, Il Dott. Mancini, per un fastidio al polso destro. Anamnesi patologica prossima: lamenta dolore al polso destro da circa due giorni.

Anamnesi patologica prossima: positiva per due interventi di chirurgia sostitutiva dell'anca, due precedenti episodi di gotta in entrambe le prime articolazioni metatarso-falangee ed ipertensione. Esame obiettivo: il Dott. Mancini visitandolo riscontra la presenza di rossore e gonfiore sul versante dorsale del polso. La sintomatologia dolorosa viene esacerbata da movimenti di flesso-estensione completi. Gli vengono prescritti 80 mg di aspirina al giorno. Due giorni dopo il gonfiore però è aumentato sul versante dorsale del polso ed a livello della mano. La flessione del polso risulta limitata dell' 80% con dolore severo, pertanto il Sig. Versici si reca nuovamente presso l’ ambulatorio del Dott. Mancini, che rivisitandolo nota che evoca un dolore sordo alla palpazione dello scafoide e pertanto nel sospetto di frattura gli prescrive un esame radiografico del polso/mano. Esami strumentali-laboratoristici: evidenza di alterazioni riconducibili ad un quadro di artrite gottosa. Quale tipo di citochine sono coinvolte in questo processo?

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La risposta corretta è la C.

La flogosi è un meccanismo di difesa di tipo aspecifico: risponde all’agente lesivo di tipo fisico-meccanico, radiazioni, batteri o sostanze chimiche. È quindi la risposta al danno tissutale ed è un processo reattivo (diverso dalla necrosi che è regressiva), aspecifico (contro tutto ciò che causa danno), stereotipato (stessi meccanismi principali a prescindere dalla causa, con vie diverse secondo lo stimolo), e procede indipendentemente dalla causa (una volta innescato, continua anche se lo stimolo è rimosso). Nella fase acuta si ha aumento del flusso ematico e della permeabilità vascolare, con accumulo di fluidi, leucociti e mediatori come le citochine. Vari fattori solubili favoriscono il reclutamento dei leucociti aumentando l’espressione di molecole di adesione e di fattori chemiotattici. Le citochine chiave sono IL-1, TNF-?, IL-6, IL-8 e altre chemochine; IL-1 e TNF-? sono particolarmente potenti, inducono febbre promuovendo la sintesi di PGE2 nell’endotelio ipotalamico. L’IL-1 è prodotta da macrofagi, neutrofili, cellule endoteliali ed epiteliali: a basse concentrazioni induce adesione leucocitaria, ad alte induce febbre e proteine di fase acuta. Diversamente dal TNF-?, non causa da sola shock settico. Inoltre stimola i mastociti al rilascio di istamina, con vasodilatazione precoce e aumento della permeabilità.

Durante l’infiammazione avvengono: (1) modificazioni di flusso e calibro vascolare con aumento del flusso sanguigno, (2) modificazioni del microcircolo e formazione dell’essudato, (3) richiamo chemiotattico dei leucociti, (4) fagocitosi. Dopo lo stimolo lesivo si ha vasocostrizione transitoria seguita da vasodilatazione intensa (iperemia attiva, responsabile di rubor e calor). Successivamente si verifica rallentamento della circolazione (iperemia passiva o stasi), dovuto ad aumentata permeabilità capillare con essudazione proteica e aumento della viscosità ematica. Il modello tipico dell’infiammazione acuta comprende: alterazioni di flusso e calibro, iperemia attiva e passiva, permeabilizzazione endoteliale con essudato, migrazione leucocitaria e chemiotassi, fagocitosi.

La chemiotassi è movimento orientato lungo un gradiente chimico; gli stimoli possono essere esogeni (prodotti batterici) o endogeni (complemento, leucotrieni, citochine). Durante la stasi i neutrofili si dispongono lungo l’endotelio (marginazione). Segue l’adesione: i leucociti rotolano con legami labili, poi aderiscono stabilmente formando la “pavimentazione”. Successivamente attraversano l’endotelio (diapedesi) e migrano verso lo stimolo. L’endotelio normalmente è continuo e liscio, ma nell’infiammazione aumenta la permeabilità ed esprime molecole di adesione preformate (es. P-selectina dai corpi di Weibel-Palade).

Le principali molecole di adesione sono: selectine (E sull’endotelio, P sull’endotelio in infiammazione, L sui leucociti, legano zuccheri); immunoglobuline (ICAM-1 e VCAM-1, interagiscono con integrine leucocitarie, le ICAM-1 si legano alle integrine ?2); VCAM-2 proprie dell’endotelio; integrine (già presenti sui leucociti, ma con bassa affinità: aumentano l’avidità a seguito di stimoli chemiokinici e dell’induzione di ICAM/VCAM-1). Le citochine IL-1 e TNF inducono fortemente la sintesi di ICAM-1 e VCAM-2, molecole implicate nei legami forti, la cui espressione richiede più tempo.


65 di 71 Domande

Il Sig. Mariani, un uomo di 78 anni si reca presso il PS del Policlinico Torvergata di Roma, a causa di un episodio di dispnea acuta. Anamnesi patologica prossima: lamenta comparsa di episodi di tosse produttiva, gonfiore degli arti inferiori e dei piedi, astenia, che perdurano da 3 settimane. Inoltre, da due mesi a questa parte, si sono presentate crisi di dispnea da sforzo ingravescente. Anamnesi patologica remota: una decina di anni prima è stato sottoposto ad un intervento di chirurgia sostitutiva per impianto di protesi valvolare di suino, a causa di un rigurgito della valvola mitrale di grado severo. Il paziente è affetto da coronaropatia, diabete mellito di tipo 2 ed ipertensione. Anamnesi fisiologica: ha fumato per 55 anni un pacchetto di sigarette al giorno e abitualmente beve una birra al giorno. Anamnesi farmacologica Attualmente prende diversi farmaci tra cui cardioaspirina, simvastatina, ramipril, metoprololo, metformina e idroclorotiazide. Esame obiettivo: si presenta dall’ aspetto pallido. L’ uomo è alto 181 cm e pesa 128 kg, con una BMI di circa 41 kg/m2. Ha una temperatura corporea di 37.3 °C , frequenza respiratoria di 23 atti/min, frequenza cardiaca di 97 bpm, e pressione arteriosa di 148/95 mm Hg. All’ auscultazione del torace si riscontra la presenza di rantoli alle basi polmonari bilateralmente. L’ esame obiettivo del cuore rivela la presenza di un battito apicale dislocato lateralmente e la presenza, a livello dell’ apice, di un soffio diastolico 3/6 di intensità decrescente. Inoltre si osserva la presenza di edemi improntabili bilateralmente a livello dei piedi e delle caviglie. Il resto dell’ esame obiettivo non mostra altre anomalie. Quale tra le seguenti è la causa più probabile dei sintomi di questo paziente?

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La risposta D è corretta.

Il paziente circa 10 anni fa si era sottoposto a un intervento di sostituzione protesica con impianto di protesi valvolare suina per severo rigurgito mitralico. Il trattamento di una valvulopatia, a meno che non sia di grado medio-elevato e clinicamente significativa, richiede solo un controllo periodico, mentre l’intervento chirurgico è indicato in presenza di una lesione moderata o grave responsabile di sintomi e/o disfunzione cardiaca. Le opzioni vanno dalla valvuloplastica alla riparazione fino alla sostituzione, che può essere effettuata con protesi meccaniche (preferite nei pazienti <65 anni o con lunga aspettativa di vita, ma richiedono anticoagulazione cronica con warfarin per prevenire tromboembolismo) o biologiche (suine o bovine, più soggette a deterioramento sclero-fibrotico, con durata media 10-15 anni). Una complicanza possibile delle protesi biologiche è l’ostruzione/stenosi o il rigurgito, entrambi responsabili di scompenso cardiaco.

L’endocardite infettiva insorge in presenza di una predisposizione endocardica (patologie congenite, reumatiche, valvole bicuspidi calcifiche, prolasso mitralico, cardiomiopatia ipertrofica, precedente endocardite). Fattori predisponenti sono protesi valvolari, tossicodipendenza, diabete, uso cronico di anticoagulanti o steroidi, età avanzata. Agenti più comuni sono streptococchi e stafilococchi (80-90%), seguiti da enterococchi e microrganismi HACEK. Clinicamente si manifesta con febbre, nuovo soffio o modifica di un soffio preesistente, può causare scompenso cardiaco e, all’ecocardiogramma, vegetazioni. Segni caratteristici: petecchie congiuntivali, macchie di Roth, lesioni di Janeway, nodi di Osler, emorragie subungueali a scheggia. La diagnosi si basa sui criteri di Duke (diagnosi rigettata, possibile o certa). In assenza di emocolture disponibili, e senza rischio per MRSA, la terapia empirica si effettua con un ?-lattamico + amminoglicoside. Sebbene questo paziente presenti soffio e segni di scompenso, non ha febbre né criteri di Duke: l’endocardite è improbabile (risposta A errata).

La BPCO è una malattia polmonare cronica non reversibile, con ostruzione bronchiale persistente (VEMS/CVF <0,7), spesso correlata a fumo e caratterizzata da progressione, riacutizzazioni infettive, dispnea, tosse produttiva cronica, tachipnea, cianosi e ipertensione polmonare nelle fasi avanzate. All’auscultazione: respiro sibilante e fase espiratoria prolungata. Nonostante il paziente sia fumatore con tosse, i sintomi durano solo da 3 settimane e non vi sono segni obiettivi di ostruzione: la diagnosi di BPCO è errata (risposta B errata).

La polmonite è un’infiammazione acuta polmonare (batterica, virale, fungina, parassitaria) diagnosticata con RX torace e reperti clinici. Può essere comunitaria (più spesso da Streptococcus pneumoniae, Mycoplasma pneumoniae) o nosocomiale. Clinicamente: febbre, tosse, dispnea, astenia, ipossia; nella forma tipica: esordio acuto con febbre, tosse produttiva, crepitii e rumori bronchiali; nella forma atipica: esordio graduale con tosse secca, dispnea e pochi segni obiettivi. È indicato esame colturale di sangue/escreato. Questo paziente presenta tosse produttiva ma non febbre, e all’auscultazione rantoli basali bilaterali: più compatibili con scompenso cardiaco che con polmonite (risposta C errata).

L’embolia polmonare è occlusione di arterie polmonari da trombi (arti inferiori/pelvi). Presentazione acuta con sintomi aspecifici: dolore toracico pleuritico, tosse, sincope, dispnea, arresto cardiorespiratorio nei casi gravi; segni: tachipnea, tachicardia, ipotensione. Fattori di rischio: immobilizzazione, trombofilie, gravidanza, chirurgia recente. In questo paziente tosse e dispnea possono mimarla, ma anamnesi negativa per immobilizzazione e presenza di stenosi mitralica con edemi declivi bilaterali fanno propendere per scompenso cardiaco congestizio piuttosto che embolia polmonare (risposta E errata).


66 di 71 Domande

Il Sig. Verci, un uomo di circa 60 anni si reca, presso l’ ambulatorio del proprio medico curante, il Dott. Briga, per dispnea. Anamnesi patologica prossima: lamenta una dispnea ingravescente da circa un mese. Inizialmente era in grado di salire 3 rampe di scale fino al suo appartamento, ma ora necessita di effettuare numerose pause per recuperare il fiato. Non lamenta dolore al petto. Anamnesi patologica remota: l'uomo è affetto da cardiopatia reumatica e diabete mellito di tipo 2. Anamnesi fisiologica: è emigrato dall'India circa 20 anni prima. Anamnesi farmacologica: assume carvedilolo, torasemide e insulina. Esame obiettivo: il Dott. Briga visita il Sig. Verci riscontrando una temperatura corporea di 37.2 °C, una frequenza cardiaca di 74 bpm, una frequenza respiratoria di 19 atti/min ed una pressione arteriosa di 135/80 mm Hg. La pulsossimetria mostra una saturazione d'ossigeno del 96% in aria ambiente. L'auscultazione del torace rivela la presenza di crepitii alle basi polmonari bilateralmente. All’ auscultazione cardiaca si riscontra la presenza di un soffio d'apertura seguito da un soffio diastolico di bassa tonalità , a livello del quanto spazio intercostale di sinistra in corrispondenza della linea medio-claveare. Esami strumentali-laboratoristici: il Dott. Briga decide di far eseguire una radiografia del torace al Sig. Verci, che mostra una dilatazione dell'atrio di sinistra, con stiramento del margine cardiaco di sinistra, ed un’ aumentata trama vascolare. Quale tra i seguenti rappresenta l'intervento di prima scelta per migliorare la sintomatologia del paziente?

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La risposta corretta è la D.

La malattia reumatica è la causa più frequente di stenosi mitralica non complicata. È caratterizzata da fibrosi, calcificazione dei lembi valvolari e parziale fusione delle commissure, con conseguente riduzione dell’ostio valvolare (normalmente 4-6 cm²) fino a valori <1 cm². A causa di questo restringimento, l’unico modo per garantire il passaggio di sangue dall’atrio sinistro al ventricolo sinistro durante la diastole è aumentare le pressioni atriali. Questo incremento si trasmette a monte, con aumento della pressione nelle vene e nei capillari polmonari: ecco la causa della dispnea. Se le pressioni aumentano ulteriormente, soprattutto acutamente, può verificarsi la trasudazione di liquido negli alveoli con conseguente edema polmonare. Il nostro paziente all’auscultazione presenta anche crepitii basali bilaterali. Il gradiente diastolico transvalvolare è proporzionale al grado di stenosi ed è sensibile ad aumenti di portata e frequenza cardiaca: maggiore la portata/frequenza, maggiore il gradiente. Per questo un soggetto asintomatico a riposo può diventare sintomatico anche per sforzi lievi. L’evoluzione della stenosi mitralica è rappresentata dallo sviluppo di ipertensione polmonare arteriosa, secondaria a quella venosa, che provoca vasocostrizione arteriolare inizialmente funzionale e reversibile, successivamente irreversibile per ipertrofia della tonaca media e fibrosi dell’intima. Le elevate resistenze arteriolari del circolo polmonare causano sovraccarico pressorio del ventricolo destro con dilatazione, ipertrofia, disfunzione contrattile e segni di scompenso destro e bassa gittata. Nell’insufficienza mitralica, invece, la pressione atriale sinistra, molto più bassa di quella aortica, fa sì che il sangue refluisca in atrio già durante la contrazione isometrica ventricolare. Nell’insufficienza mitralica cronica l’atrio sinistro si adatta dilatandosi, per cui la pressione a monte non aumenta significativamente; nell’insufficienza acuta, invece, l’atrio non ha tempo di adattarsi e subisce un brusco aumento pressorio con ripercussioni sulla pressione venosa polmonare. Il ventricolo sinistro, sottoposto a sovraccarico di volume, si dilata: inizialmente la frazione di eiezione rimane conservata, poi si riduce progressivamente perché il rigurgito in atrio riduce il volume sistolico effettivo. Una frazione di eiezione <60% è indicativa di compromissione ventricolare sinistra. Nel nostro paziente, per segni, sintomi e reperti auscultatori, è probabile un coinvolgimento valvolare mitralico, in particolare stenosi o steno-insufficienza. L’intervento di scelta, nella stenosi mitralica clinicamente significativa (area ?1,5 cm²) o sintomatica, e nei pazienti con controindicazioni alla chirurgia, è la valvuloplastica percutanea con palloncino: una “dilatazione controllata” eseguita con un palloncino ad alta resistenza gonfiato in prossimità della valvola, introdotto tramite catetere da vena femorale destra. È una tecnica mini-invasiva che riduce morbilità e mortalità perioperatorie, con buona efficacia a lungo termine (sopravvivenza libera da eventi nel 30-70% dei casi), sebbene non siano rare le restenosi. Non può essere eseguita in presenza di calcificazioni valvolari, per cui è indicata la sostituzione valvolare.


67 di 71 Domande

Un ragazzo di 20 anni presenta il seguente ECG. Cosa si nota all'ECG?

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La risposta esatta è la A.

Le derivazioni da V1 a V6, chiamate derivazioni precordiali, esprimono l’attività elettrica del cuore sul piano orizzontale: V1-V2 esplorano il setto interventricolare, V3-V4 la parete anteriore del ventricolo sinistro, V5-V6 la parete laterale del ventricolo sinistro. L’onda P indica la depolarizzazione atriale, il complesso QRS e l’onda T indicano rispettivamente la depolarizzazione e la ripolarizzazione ventricolare, mentre la ripolarizzazione atriale non è visibile poiché avviene durante la depolarizzazione ventricolare. In età giovanile, dopo la pubertà, il vettore di ripolarizzazione ventricolare rende le T positive in tutte le derivazioni precordiali, tranne V1 e raramente V2; in casi eccezionali, la negatività può coinvolgere anche V3 e V4 (onda T giovanile). Dopo la pubertà, la presenza di onde T invertite ?2 mm in due o più derivazioni contigue del ventricolo destro può indicare cardiopatia congenita con sovraccarico di pressione o volume (cardiomiopatia aritmogena del ventricolo destro) oppure, più raramente, patologie ereditarie dei canali del sodio o potassio. L’ECG descritto mostra ritmo sinusale, alterazioni diffuse della ripolarizzazione con T negativa da V1 a V5, R alta in V1 e asse spostato a destra: reperti suggestivi di ipertrofia ventricolare destra a carattere aritmogeno. La cardiomiopatia aritmogena del ventricolo destro è spesso familiare, più frequentemente a trasmissione autosomica dominante, e coinvolge prevalentemente ma non esclusivamente il ventricolo destro. Nel 10-20% dei casi è presente una mutazione nei geni che codificano proteine del desmosoma. Istologicamente si osserva progressiva sostituzione del miocardio con tessuto fibro-adiposo, che genera aree di discinesia e dilatazione soprattutto nel tratto di afflusso, efflusso e apice del ventricolo destro (triangolo della displasia), ma può estendersi all’intera parete ventricolare destra o anche al ventricolo sinistro. Questa condizione, per le alterazioni morfologiche e funzionali, è causa frequente di aritmie ventricolari e morte improvvisa, soprattutto in età giovanile durante o subito dopo l’attività fisica. In presenza di un ECG di questo tipo è quindi indicato eseguire un ecocardiogramma per rilevare eventuali alterazioni strutturali cardiache.


68 di 71 Domande

La signora Rettori, una donna di 45 anni, si reca dal proprio medico curante, il Dott. Pressi, per malessere. Anamnesi patologica prossima: comparsa di febbre, disuria e dolore alla schiena. Il Dott. Pressi consiglia alla paziente di recarsi in ospedale per ulteriori accertamenti; qui la donna verrà successivamente ricoverata con una sospetta diagnosi di pielonefrite. La paziente viene sottoposta a terapia con antibiotici ad ampio spettro, che determinano un significativo miglioramento della sintomatologia. Tuttavia, durante il quarto giorno di ricovero, la donna presenta nuovamente febbre, con leucocitosi e profusa diarrea acquosa. Esami strumentali: viene effettuata una colonscopia, visibile nell’ immagine sottostante.

Quale è la terapia per il trattamento di questo disturbo?

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La risposta corretta è la D.

La paziente presenta una colite pseudomembranosa causata da Clostridium difficile, un batterio appartenente alla famiglia Clostridiaceae, patogeno per l’uomo, Gram+ anaerobio. Il C. difficile è virulento in quanto possiede due tossine: la tossina A, un’enterotossina che si lega alle cellule della mucosa e causa un’ipersecrezione di liquido determinando diarrea acquosa; la tossina B, una citotossina che provoca gravi danni alla mucosa determinandone l’aspetto pseudomembranoso. Il Clostridium difficile causa colite associata ad antibiotici, tipicamente in ambiente ospedaliero. Fa parte normalmente del microbiota umano; tuttavia, quando si utilizzano antibiotici per lungo tempo, questi possono distruggere anche i batteri che tengono “sotto controllo” il Clostridium. Quando il C. difficile diviene dominante, si possono avere crampi addominali, colite pseudomembranosa, diarrea (talora ematica), raramente sepsi e addome acuto. I sintomi insorgono alcuni giorni dopo l’inizio della terapia antibiotica e includono diarrea acquosa o scariche di feci non formate, crampi addominali, raramente nausea e vomito. Per la diagnosi è importante l’identificazione della tossina nelle feci. Il trattamento consiste nell’interrompere la terapia antibiotica; se la sintomatologia è grave è possibile utilizzare vancomicina o metronidazolo (nel nostro caso, non essendo la vancomicina tra le opzioni, la risposta corretta è la D).


69 di 71 Domande

Una paziente di 58 anni si presenta presso il reparto di nutrizione clinica. La donna presenta BMI 20,9, circonferenza vita 88 cm, analisi ematochimiche (in allegato) in cui si presenta colesterolo LDL fuori range e glicemia a digiuno elevata.

In seguito ai valori di glicemia a digiuno riscontrati, si richiede curva da carico orale di glucosio (OGTT). In base ai risultati sopra riportati, la paziente presenta:

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La risposta corretta è la B.

Il diabete è un gruppo di alterazioni caratterizzate da elevati livelli di glicemia, legati a un’alterata secrezione insulinica o a una ridotta sensibilità all’insulina. Questa alterata secrezione può variare da forme severe, in cui la produzione di insulina è nulla o quasi (diabete di tipo I, pancreasectomia), a forme intermedie modulate dall’insulino-resistenza.

L’insulino-resistenza da sola non è in grado di slatentizzare un diabete mellito: è necessario un danno della secrezione. Le alterazioni del metabolismo del glucosio si associano inoltre a modifiche del metabolismo lipidico e proteico, predisponendo a complicanze vascolari: microvascolari (rene, arti inferiori, retina) e macrovascolari (cuore, cervello, arterie degli arti inferiori).

Il diabete si classifica in due tipologie principali:

– diabete mellito di tipo I (insulino-dipendente), che può avere cause immuno-mediate o idiopatiche;

– diabete mellito di tipo II (non insulino-dipendente), malattia metabolica caratterizzata da iperglicemia in un contesto di insulino-resistenza e deficienza insulinica relativa, nella maggior parte dei casi senza necessità di insulina.

Esiste poi il diabete gestazionale, che compare in gravidanza e regredisce dopo il parto.

Tra le sindromi secondarie ricordiamo:

– pancreasectomia (oggi non più praticata nelle pancreatiti, ma solo nei tumori),

– patologie del pancreas esocrino (es. pancreatite),

– patologie endocrine (acromegalia, sindrome di Cushing, feocromocitoma, poiché l’insulina è l’unico ormone ipoglicemizzante),

– tossicità da farmaci o sostanze chimiche (glucocorticoidi, tiazidici, ecc.).

Il diabete può rimanere a lungo silente. Si stima che, a fronte di una prevalenza diagnosticata del 4%, un ulteriore 4% resti non diagnosticato.

Per la diagnosi, le misurazioni della glicemia prevedono:

– glicemia a digiuno (da almeno 12 ore): due rilevazioni ?126 mg/dl;

– glicemia random >200 mg/dl, ma solo in paziente sintomatico (polidipsia, poliuria, nicturia, ecc.);

– curva da carico con 75 g di glucosio in 200-250 ml d’acqua: il test si esegue solo se la glicemia basale è <126 mg/dl, e la diagnosi si pone se a 2 ore la glicemia è >200 mg/dl.


70 di 71 Domande

La signora Bellini è una giovane donna ricoverata nel reparto di ginecologia ed ostetricia dopo un parto complicato da una rottura prematura delle membrane amnio-coriali ed un prolungato travaglio. Anamnesi patologica prossima: In seconda giornata sviluppa febbre con brivido associata ad ipotensione e intenso dolore addominale che fanno sospettare un’ endometrite purperale. Il Dott. Lanfranchi decide di sottoporre la paziente ad una radiografia del torace e decide di avviare la terapia antibiotica e reidratante con 4.000 ml di soluzione salina nelle successive 24 ore ma l’ ipertermia persiste e si ottiene un lieve incremento della pressione arteriosa. Improvvisamente la sig.ra Bellini presenta dispnea. Esame obiettivo: viene rilevata una SpO2 dell’ 82% che non aumenta anche con ossigenoterapia con FiO2 del 100%. Il Dott. Lanfranchi decide quindi di intubare la paziente e si eroga una FiO2 del 100%. Non si rileva turgore giugulare, all’ auscultazione polmonare si apprezzano crepitii diffusi bilateralmente. Esami di laboratorio-strumentali: viene rapidamente inviato in laboratorio un campione di sangue arterioso che evidenzia PaO2 di 62 mmHg e PaCO2 di 33 mmHg. L’ ECG mostra tachicardia sinusale. Viene effettuato un nuovo RX del torace che mostra un quadro polmonare modificato rispetto a quanto si era visto nel precedente. Sulla base dei dati forniti quale tra le seguenti è la diagnosi più probabile?

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La risposta corretta è la B.

Questo paziente molto probabilmente ha una ARDS e il rapporto PaO2/FiO2 è <200: la paziente ha un rapporto di 60 (FiO2 = 1 ovvero 100% e PaO2 di 60 mmHg: necessita di ossigeno al 100% per mantenere una pressione di PaO2 accettabile). La RX torace mostra infiltrati polmonari diffusi non riconducibili a eziologia cardiogena. L’EO evidenzia dispnea ingravescente a insorgenza improvvisa, con crepitii diffusi bilateralmente. La paziente presentata nel caso è verosimilmente affetta da ARDS in seguito a sepsi da endometrite postpartum.

La sindrome da distress respiratorio acuto (ARDS) è una grave malattia acuta polmonare. I fattori scatenanti sono numerosi: polmonite, shock, gravi traumi, sepsi, aspirazione di alimenti (ab ingestis), pancreatite. È caratterizzata da danno diffuso della membrana alveolo-capillare, con edema polmonare non cardiogenico (ricco di proteine) e insufficienza respiratoria acuta (ARF). Si osserva reclutamento di neutrofili nei capillari alveolari e formazione di membrane ialine. I neutrofili rilasciano chemochine (che richiamano istiociti), producono ROS, proteasi, leucotrieni, fattore di attivazione piastrinica, prostaglandine e altre molecole che danneggiano le barriere tra capillari e spazi aerei. Gli alveoli e l’interstizio si riempiono di proteine, detriti cellulari e liquido, con distruzione del surfattante, collasso alveolare e mismatch ventilazione/perfusione.

L’ARDS determina grave ipossiemia refrattaria all’ossigenoterapia. I criteri diagnostici comprendono:

– Opacità bilaterali alla RX non spiegabili da versamento, atelettasia o noduli.

– PaO2/FiO2 ?200 mmHg.

– Assenza di evidenza clinica di aumentata pressione atriale sinistra o insufficienza cardiaca (PCWP <18 mmHg). Una pressione di incuneamento capillare polmonare >18 mmHg orienta invece verso edema polmonare cardiogeno.

Secondo la “Definizione di Berlino 2012” l’ARDS si classifica in:

– Lieve: PaO2/FiO2 ?200 mmHg.

– Moderata: PaO2/FiO2 ?100 mmHg.

– Grave: PaO2/FiO2 ?100 mmHg.


71 di 71 Domande

Una paziente di 58 anni si presenta presso il reparto di nutrizione clinica. La donna presenta BMI 20,9, circonferenza vita 88 cm, analisi ematochimiche (in allegato) in cui si presenta colesterolo LDL fuori range e glicemia a digiuno elevata.

Per il paziente diabetico è essenziale assumere cibi a basso indice glicemico. Qual è tra i seguenti alimenti quello che presenta il più basso indice glicemico?

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La risposta corretta è la A.

Il diabete è un gruppo di alterazioni caratterizzate da elevati livelli di glicemia, legati a un’alterata secrezione insulinica o a una ridotta sensibilità all’insulina. Questa alterata secrezione può variare da forme severe, in cui la produzione di insulina è nulla o quasi (diabete di tipo I, pancreasectomia), a forme intermedie modulate dall’insulino-resistenza. L’insulino-resistenza da sola non è in grado di slatentizzare un diabete mellito: serve un danno della secrezione. Le alterazioni del metabolismo del glucosio si accompagnano anche ad alterazioni del metabolismo lipidico e proteico, predisponendo a complicanze vascolari: microvascolari (rene, retina, arti inferiori) e macrovascolari (cuore, cervello, arterie periferiche). Il diabete si classifica in due tipologie principali: diabete mellito di tipo I (insulino-dipendente), con cause immuno-mediate o idiopatiche; diabete mellito di tipo II (non insulino-dipendente), malattia metabolica caratterizzata da iperglicemia in un contesto di insulino-resistenza e relativa deficienza insulinica, che nella maggior parte dei casi non richiede terapia insulinica. Esiste anche il diabete gestazionale, che si manifesta in gravidanza e regredisce dopo il parto. Tra le forme secondarie: pancreasectomia (oggi non più praticata nelle pancreatiti, ma solo nei tumori), patologie del pancreas esocrino (es. pancreatite), patologie endocrine (acromegalia, sindrome di Cushing, feocromocitoma, poiché l’insulina è l’unico ormone ipoglicemizzante), tossicità da farmaci o sostanze (glucocorticoidi, tiazidici, ecc.). Il diabete può progredire a lungo senza sintomi. Si calcola che, a fronte di una prevalenza diagnosticata del 4%, un ulteriore 4% rimane non diagnosticato. Per la diagnosi: glicemia a digiuno ?126 mg/dl in due misurazioni, glicemia random >200 mg/dl in presenza di sintomi (poliuria, polidipsia, nicturia), curva da carico con 75 g di glucosio (diagnosi se glicemia >200 mg/dl a 2 ore). Prima del test, la glicemia basale deve essere <126 mg/dl. Il test va eseguito in pazienti non ricoverati, in buone condizioni cliniche, dopo dieta abituale (non ridotta in carboidrati), a digiuno dalla mezzanotte, senza febbre, stress o fumo. Indicazioni alla curva da carico: glicemia alterata a digiuno (100–125 mg/dl), familiarità per diabete dai 30-40 anni, obesità, complicanze cardiovascolari (TIA, angina, claudicatio), soprattutto se obesi e fumatori, infezioni urinarie o cutanee ricorrenti con glicemia alterata. Il 90% dei casi è di tipo II, storicamente detto diabete dell’adulto (esordio >40 anni), ma oggi è sempre più precoce (anche a 18 anni), correlato all’obesità, in particolare infantile (Italia con alta prevalenza, soprattutto nel centro-sud). Nei gemelli monozigoti la concordanza è ~100% nel tipo II, mentre nel tipo I, pur avendo componente genetica, è solo del 50% per il ruolo di fattori ambientali. Anche nei monozigoti separati alla nascita la concordanza del tipo II rimane elevata, a dimostrazione della forte componente genetica, ancora non del tutto chiarita.


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