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1 di 92 Domande

Quale complicanza clinica NON si riscontra nell'IRC terminale?














La risposta corretta è la B

Nell’IRC terminale non si riscontra come complicanza l’artrite. La malattia renale cronica è classificata in 5 stadi: Stadio 1: velocità di filtrazione glomerulare normale (?90 mL/min/1,73 m²) con albuminuria persistente o malattia renale strutturale o ereditaria; Stadio 2: 60-89 mL/min/1,73 m²; Stadio 3a: 45-59 mL/min/1,73 m²; Stadio 3b: 30-44 mL/min/1,73 m²; Stadio 4: 15-29 mL/min/1,73 m²; Stadio 5: <15 mL/min/1,73 m². La velocità di filtrazione glomerulare può essere stimata tramite l’equazione CKD-EPI: 141 × (creatinina sierica)^-1,209 × 0,993^età, moltiplicata per 1,018 se donna e 1,159 se afroamericano (1,1799 per donne afroamericane). Questo calcolo è poco accurato negli anziani sedentari, obesi o molto magri. In alternativa, si può usare l’equazione di Cockcroft-Gault per stimare la clearance della creatinina, che tende a sovrastimare del 10-40%. Le complicanze comprendono quelle neurologiche (neuropatia periferica), ematologiche (anemia da ridotta produzione di eritropoietina), scheletriche (osteodistrofia, risposte C-D-E errate) e pericardite nel 20% dei pazienti con insufficienza renale (risposta A errata).


2 di 92 Domande

Nella brucellosi acuta qual e' il titolo minimo per la diagnosi:














La risposta corretta è la C.

La brucellosi (nota anche come "febbre ondulante", "febbre mediterranea" o "febbre maltese") è un’infezione zoonotica trasmessa all’uomo da animali infetti (bovini, ovini, caprini, cammelli, suini o altri) attraverso l’ingestione di prodotti alimentari non pastorizzati, in particolare lattiero-caseari, oppure per contatto diretto con tessuti o fluidi contaminati. Va sospettata in pazienti con febbre, malessere, sudorazione notturna e artralgie in presenza di esposizione epidemiologica significativa, come consumo di prodotti caseari non pastorizzati, contatto con animali in aree endemiche o esposizione professionale. Una diagnosi presuntiva può essere formulata sulla base di:

  • titolo anticorpale totale anti-Brucella ?1:160 mediante test di agglutinazione in provetta standard su siero prelevato dopo l’insorgenza dei sintomi;
  • rilevazione del DNA di Brucella in un campione clinico tramite reazione a catena della polimerasi (PCR).

3 di 92 Domande

In figura è rappresentato uno schema della sequenza genica che costituisce l’operone Lac (sequenza genica che regola la produzione delle lattasi) dei procarioti. Si tratta di una sequenza regolatrice che determina la produzione di lattasi, quando?

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La risposta corretta è la B

La domanda chiede quando l’operone lac, sequenza regolatrice della produzione di lattasi, induce l’espressione: la risposta corretta è “Quando è presente lattosio nel mezzo di coltura”. Nel sistema lac dei procarioti, in assenza di lattosio il repressore LacI si lega all’operatore e impedisce all’RNA polimerasi di trascrivere i geni lacZYA; quando è presente lattosio, una parte viene isomerizzata in allolattosio che funge da induttore legandosi a LacI, causandone il distacco dall’operatore e consentendo l’avvio della trascrizione, inclusa la sintesi di ?-galattosidasi (lattasi). L’espressione è massima se il glucosio è basso perché il complesso cAMP-CAP facilita il reclutamento dell’RNA polimerasi, ma la condizione chiave che rimuove la repressione è la presenza di lattosio. In sintesi, il lattosio segnala alla cellula di esprimere gli enzimi necessari al suo metabolismo attivando l’operone lac.


4 di 92 Domande

«Ci si dovrebbe guardare dal predicare ai giovani, come scopo della vita, il successo nella sua accezione corrente. Infatti un uomo che ha avuto successo è colui che molto riceve dai suoi simili, incomparabilmente di più di quanto gli sarebbe dovuto per servigi da lui resi a costoro. Il valore di un uomo, tuttavia, si dovrebbe giudicare da ciò che egli dà e non da ciò che egli riceve. L’impulso più importante al lavoro nella scuola e nella vita è il piacere che si riceve dal lavoro, dai suoi risultati e la conoscenza del valore che questi risultati hanno per la comunità. Nel risvegliare e rafforzare queste forze psicologiche nei giovani io scorgo il compito più importante della scuola.»
(A. Einstein, da un discorso del 15-10-1936, tr. it. in S. Bergia, Einstein e la relatività, Laterza, Roma-Bari, 1978, p. 236).
Quale delle seguenti affermazioni NON consegue dall’argomentazione di Einstein?














La risposta corretta e' la '

Un uomo di successo riceve dai suoi simili solo quanto gli è dovuto per i servigi da lui resi

'.


5 di 92 Domande

Nessun ingenuo è cattivo – qualche cattivo è adulto – dunque ........................................ non è ingenuo. S’individui il CORRETTO COMPLETAMENTO del sillogismo:














La risposta corretta e' la '

qualche adulto

'.


6 di 92 Domande

Tutti i condottieri sono coraggiosi – nessun coraggioso è dissimulatore – dunque ...................... è condottiero. Si individui il CORRETTO COMPLETAMENTO del sillogismo:














La risposta corretta e' la '

nessun dissimulatore

'.


7 di 92 Domande

Esistono ragionamenti induttivi e deduttivi. Quanti dei seguenti diversi ragionamenti, sono INDUTTIVI?
Rag.1) Tutte le volte che ho mangiato la pizza a Napoli l’ho trovata buonissima; un mio collega, di passaggio nella città partenopea per lavoro, ne è rimasto entusiasta; non c’è nessuno tra i miei amici che sono stati a Napoli che non vada matto per la pizza fatta laggiù. I napoletani sanno fare la pizza.
Rag. 2) Tutti quelli che pensano di poter fare a meno degli altri sono degli incoscienti. Luciana è convinta di poter vivere da sola in un rifugio alpino sperduto in alta quota; lei non si rende conto degli innumerevoli pericoli ai quali può andare incontro.
Rag. 3) Visitare il centro storico e lanciare la classica monetina nella fontana di Trevi è nei sogni d’ogni turista tedesco in visita alla Capitale; Werner è un giovane turista tedesco appena arrivato a Roma e dunque non vede l’ora di trovarsi a tu per tu con la celebre fontana.
Rag. 4) Nessuna persona dabbene uscirebbe da un locale senza pagare il conto. Con la scusa di dover prendere qualcosa dalla macchina, Paolo, dopo aver cenato, ha lasciato a bocca asciutta il proprietario della pizzeria; non si può dire che Paolo sia una brava persona.














La risposta corretta e' la '

Uno

'.


8 di 92 Domande

«[...] Ragionare significa trarre conclusioni da premesse. Ragioniamo tutte le volte in cui, mettendo in collegamento certe tesi o asserzioni preliminari (le premesse, appunto), siamo in grado di formulare altre tesi (le conclusioni).»
(Da Franca D’Agostini, Le ali al pensiero. Corso di logica elementare, Paravia, Torino, 2003, pag.3)
Alla luce della precedente definizione, QUALE tra i seguenti discorsi costituisce un ragionamento?
Discorso 1. Ti prego, non dire a Marina che, mentre lei lavorava a Milano, sono stato in vacanza in Sardegna in compagnia di Giulia.
Discorso 2. Walter ogni volta che attraversa una piazza è preso da timore ossessivo. Quelli che non sopportano di stare o di passare in vasti luoghi aperti sono affetti da agorafobia. Si tratta di un disturbo curato dagli psichiatri. Walter deve rivolgersi ad uno psichiatra.
Discorso 3. Da quando lavora dallo sfasciacarrozze, Mario è diventato un altro. Da dieci anni possiede un’automobile con le portiere verdi, il cofano blu, il tetto giallo e i parafanghi neri; le gomme, poi, si vede benissimo che sono molto più grandi di quelle originali.
Discorso 4. Quanto mi piacerebbe che tu, ogni tanto, mi raccontassi del tuo lavoro, che so, qualche episodio curioso che ti è capitato nelle lunghe ore trascorse a diretto contatto con il pubblico.














La risposta corretta e' la '

Discorso 2

'.


9 di 92 Domande

S’identifichi la serie numerica che corrisponde alla reale successione storica dei seguenti avvenimenti del Novecento: 1) scoppio della guerra civile spagnola 2) “giovedì nero” (24 ottobre) per la Borsa di Wall Street: “grande crollo” del mercato azionario 3) Rivoluzione di ottobre in Russia 4) Ingresso dell’Italia nel primo conflitto mondiale.














La risposta corretta è la B
La serie numerica che corrisponde alla reale successione storica degli avvenimenti del Novecento è: 4; 3; 2; 1. Questa sequenza è corretta perché riflette l'ordine cronologico degli eventi elencati. L'ingresso dell'Italia nel primo conflitto mondiale avvenne nel 1915, seguito dalla Rivoluzione di ottobre in Russia nel 1917. Successivamente, il "giovedì nero" di Wall Street si verificò il 24 ottobre 1929, segnando l'inizio della Grande Depressione. Infine, lo scoppio della guerra civile spagnola avvenne nel 1936. Questa disposizione rispetta la cronologia storica dei fatti del XX secolo, dimostrando una comprensione accurata degli eventi e delle loro implicazioni storiche.

10 di 92 Domande

Quante, tra le seguenti città, NON sono capoluogo di regione? Verona. Ancona. Trento. Milano. Cagliari.














La risposta corretta e' la '

Una

'.


11 di 92 Domande

Il Congresso di Vienna (1814-1815), contravvenendo al principio di legittimità, più estensivamente al principio del ritorno alle situazioni geopolitiche preesistenti agli eventi rivoluzionari e napoleonici, sancì la sparizione dalla geografia della penisola italiana di una delle seguenti entità politiche. La si individui.














La risposta corretta e' la '

Repubblica di Venezia

'.


12 di 92 Domande

Eran trecento, eran giovani e forti,
e sono morti!
[...]
Sceser con l’armi e a noi non fecer guerra,
ma s’inchinaron per baciar la terra,
ad uno ad uno li guardai nel viso;
tutti aveano una lagrima e un sorriso.
Li disser ladri usciti dalle tane,
ma non portaron via nemmeno un pane;
e li sentii mandare un solo grido:
«Siam venuti a morir pel nostro lido».
[...]
(Da La spigolatrice di Sapri di L. Mercantini)
I versi celebrano UNO dei seguenti episodi risorgimentali:














La risposta corretta e' la '

l’impresa di Carlo Pisacane

'.


13 di 92 Domande

Mantenendo il governo in posizione di neutralità di fronte ai conflitti tra lavoratori e datori di lavoro, rafforzò il movimento sindacale; promosse la statalizzazione delle ferrovie, la nazionalizzazione delle assicurazioni sulla vita, l’introduzione del suffragio universale maschile; disinnescò la crisi determinata dall’occupazione delle fabbriche. Si tratta di UNO dei seguenti personaggi storici:














La risposta corretta e' la '

Giovanni Giolitti

'.


14 di 92 Domande

Il termine “totalitarismo” allude:














La risposta corretta e' la '

ad un sistema politico dispotico, teso a controllare ogni aspetto di una società di massa

'.


15 di 92 Domande

L’entrata in vigore della Costituzione della Repubblica italiana risale al:














La risposta corretta e' la '

1° gennaio 1948

'.


16 di 92 Domande

“È un provvedimento di carattere generale con il quale lo Stato rinuncia a punire i soggetti che hanno commesso dei reati o rinuncia ad eseguire la pena già comminata. È causa di estinzione del reato.” La definizione si riferisce ad UNA delle voci sotto elencate:














La risposta corretta e' la '

amnistia

'.


17 di 92 Domande

La bandiera dell’Unione Europea rappresenta un cerchio di ...................... stelle dorate su sfondo blu (si completi con l’opzione CORRETTA).














La risposta corretta è la E
La bandiera dell'Unione Europea rappresenta un cerchio di 12 stelle dorate su sfondo blu. La scelta del numero 12 per le stelle nella bandiera dell'Unione Europea non è casuale ma simbolica. Le 12 stelle dorate disposte in cerchio su un campo blu rappresentano l'unità, la solidarietà e l'armonia tra i popoli d'Europa. Il numero 12 è tradizionalmente associato alla perfezione e alla completezza, essendo un numero che ricorre in vari contesti culturali e storici, come i 12 mesi dell'anno o i 12 segni zodiacali. La disposizione circolare delle stelle simboleggia l'unità e l'uguaglianza tra gli stati membri, senza che nessuna stella prevalga sulle altre. Questo design è stato adottato ufficialmente dal Consiglio d'Europa nel 1955 e successivamente dall'Unione Europea, diventando un simbolo riconosciuto di integrazione e cooperazione europea.

18 di 92 Domande

Quale tra i seguenti monumenti d’epoca romana NON si trova nella città di Roma?














La risposta corretta e' la '

Villa Adriana

'.


19 di 92 Domande

Di quale delle seguenti correnti artistiche è rappresentativa l’opera di U. Boccioni?














La risposta corretta e' la '

Futurismo

'.


20 di 92 Domande

In quale delle seguenti categorie di beni la scienza economica classificherebbe lo stetoscopio?














La risposta corretta è la B
La domanda chiede in quale delle seguenti categorie di beni la scienza economica classificherebbe lo stetoscopio e la risposta corretta è beni durevoli. Gli stetoscopi sono classificati come beni durevoli perché sono strumenti fisici utilizzati ripetutamente nel tempo senza consumarsi rapidamente. I beni durevoli sono caratterizzati da una lunga durata e vengono utilizzati per un periodo esteso, a differenza dei beni deperibili o di consumo immediato che vengono esauriti rapidamente. Gli stetoscopi, essendo realizzati con materiali resistenti e progettati per resistere all'uso frequente da parte dei professionisti medici, rientrano in questa categoria. Questo tipo di beni richiede un investimento iniziale maggiore, ma offre un utilizzo continuativo nel tempo, rendendoli essenziali per le attività quotidiane in ambito sanitario. La loro durabilità è un elemento chiave che li distingue da altre categorie di beni, come i beni di consumo che si esauriscono o si deteriorano rapidamente.

21 di 92 Domande

Per OGM s’intende:














La risposta corretta e' la '

organismi sottoposti a manipolazione genetica

'.


22 di 92 Domande

«Quanti vestiti e camicie e cravatte ci sono nel vostro armadio? Quanti divani nel vostro salotto e stoviglie nella vostra cucina? Quanti televisori e computer e stereo ed elettrodomestici in giro per la casa? E quante macchine nel vostro garage? [...] Il 95% di quello che ci serve ce lo abbiamo già. [...] Se di questi beni ne volessimo di più, non sapremmo neanche dove metterli. [...] Ci è finito lo spazio. Ma attenzione, solo lo spazio fisico. Quanta memoria volete nel vostro Pc e quanta banda per le vostre connessioni in rete? Quanti canali volete in televisione o varietà di voci sulla stampa? Di quanta energia volete disporre per la vostra casa e per l’ufficio? [...] Mai abbastanza. E qui, invece, di spazio ne abbiamo a dismisura. Perché [...] tutti questi beni sono immateriali. Sono bit, energia, informazioni. [...] Stiamo parlando [...] del sintomo di un trend, in crescita vigorosa e dilagante. La crescita a due cifre del consumo è ormai diventata appannaggio dell’immateriale. O della Cina, dove alla saturazione dei beni materiali c’è un bel po’ di gente che ci deve ancora arrivare. Grande mercato, tenetelo da conto. Finché dura.»
(Da Vito Di Bari, “La crescita dei beni immateriali”, IL SOLE-24 ORE, lun. 14-2-2005, p.10.)
UNA delle affermazioni seguenti risulta INGIUSTIFICATA alla luce di quanto affermato nel brano. La si individui:














La risposta corretta è la D
"UNA delle affermazioni seguenti risulta INGIUSTIFICATA alla luce di quanto affermato nel brano. La si individui: Anteporre i beni materiali a quelli immateriali è indubbiamente riprovevole." Questa affermazione risulta ingiustificata perché nel brano non si esprime un giudizio morale sulla preferenza tra beni materiali e immateriali. L'autore si limita a descrivere un fenomeno economico e sociale in cui i beni immateriali, come la memoria digitale e la banda internet, stanno crescendo in importanza e consumo rispetto ai beni materiali, che sono ormai saturi nei mercati sviluppati. Il testo sottolinea la differenza tra la limitazione fisica dei beni materiali e l'illimitata espansione dei beni immateriali, ma non suggerisce che uno sia moralmente superiore all'altro. L'attenzione è posta sul trend di crescita dei beni immateriali e sull'opportunità di mercato rappresentata dalla Cina per i beni materiali, senza implicazioni etiche sulle preferenze tra i due tipi di beni.

23 di 92 Domande

[...] «Caròn, non ti crucciare:
vuolsi così colà dove si puote
ciò che si vuole, e più non dimandare».
( Inf., III 94-96)
Quale celebre personaggio sta parlando?














La risposta corretta è la E
La celebre frase "Caròn, non ti crucciare: vuolsi così colà dove si puote ciò che si vuole, e più non dimandare" è pronunciata da Virgilio. Questo passo è tratto dal Canto III dell'Inferno di Dante Alighieri, dove Virgilio, guida di Dante nel suo viaggio ultraterreno, si rivolge a Caronte, il traghettatore delle anime dannate, per rassicurarlo sulla legittimità del passaggio di Dante attraverso l'Acheronte. Virgilio rappresenta la ragione e l'autorità della poesia classica, essendo un poeta venerato e simbolo di saggezza. La sua affermazione sottolinea che la volontà divina, espressa dal "colà dove si puote ciò che si vuole", ovvero il Paradiso, ha deciso il viaggio di Dante e quindi Caronte non deve opporsi. Questo episodio evidenzia il tema dell'obbedienza alle leggi divine e l'importanza della guida spirituale e intellettuale nel cammino verso la comprensione e la salvezza.

24 di 92 Domande

«A uno principe adunque non è necessario avere in fatto tutte le [...] qualità, ma è bene necessario parere di averle. Anzi ardirò di dire questo, che avendole e osservandole sempre, sono dannose, e parendo di averle sono utili; come parere pietoso, fedele, umano, intero [onesto], religioso, ed essere; ma stare in modo edificato con l’animo che, bisognando non essere, tu possa e sappi mutare el contrario. [...] Uno principe [...] non può osservare tutte quelle cose per le quali gli uomini sono tenuti buoni, sendo spesso necessitato, per mantenere lo stato, operare contro alla fede, contro alla carità [...]. E però bisogna che egli abbi uno animo disposto a [...] non partirsi dal bene potendo, ma sapere intrare nel male, necessitato.»
(Da Niccolò Machiavelli, il Principe, 1513, cap. XVIII, 6° c.v).
UNA delle seguenti note di parafrasi distorce il pensiero che il Segretario fiorentino ha inteso esprimere nel brano riportato. La si individui.














La risposta corretta e' la '

È bene che il Principe, nell’esercizio del potere, adotti sistematicamente una linea di deliberata trasgressione delle norme etiche e dei precetti della religione

'.


25 di 92 Domande

Ei fu. Siccome immobile,
dato il mortal sospiro,
stette la spoglia immemore
orba di tanto spiro,
così percossa, attonita
la terra al nunzio sta,
(Da Il cinque maggio di Alessandro Manzoni)
I versi celebrano la scomparsa di uno dei seguenti personaggi storici:














La risposta corretta è la A
I versi celebrano la scomparsa di uno dei seguenti personaggi storici: Napoleone. La poesia "Il cinque maggio" di Alessandro Manzoni è un'ode composta nel 1821 in seguito alla notizia della morte di Napoleone Bonaparte, avvenuta il 5 maggio dello stesso anno. Manzoni riflette sulla grandezza e la caducità della vita di Napoleone, un personaggio che ha segnato profondamente la storia europea con le sue conquiste e le sue cadute. Nei versi iniziali, l'autore descrive il corpo senza vita di Napoleone, ormai privo dello spirito che lo animava, e l'effetto che la sua morte ha sulla terra, attonita di fronte alla scomparsa di un uomo di tale rilievo. L'ode è un esempio di come Manzoni riesca a fondere il sentimento personale con la riflessione storica, esprimendo ammirazione e pietà per un uomo che ha lasciato un'impronta indelebile nella memoria collettiva.

26 di 92 Domande

Erano i capei d’oro a l’aura sparsi
che ’n mille dolci nodi gli avolgea,
(Da “Erano i capei d’oro a l’aura sparsi” di F. Petrarca)
Le parole sottolineate danno luogo ad una delle figure retoriche sotto elencate:














La risposta corretta e' la '

metafora

'.


27 di 92 Domande

Si individui, tra le seguenti, la più vasta isola del Mediterraneo:














La risposta corretta e' la '

la Sicilia

'.


28 di 92 Domande

«Noi usiamo tre linguaggi [...]: in un discorso solo il 7% delle informazioni ci arrivano dalle parole. Capiamo il resto dal linguaggio paraverbale (38%), cioè tono, ritmo, volume della voce, e dal linguaggio non verbale (55%), vale a dire sguardo, gesti, ecc.: il linguaggio del corpo. [...] L’autocontatto, cioè il toccare noi stessi, nella maggior parte dei casi risponde a un’esigenza di autorassicurazione: “Sono sempre io, sono qui e sono a posto”. Si tratta senz’altro di un segno di insicurezza o imbarazzo».
(Isabella Poggi, citata da Maria Elena Jorio, “Attento, col tuo corpo stai parlando”, Macchina del tempo, marzo 2005, pp. 95-96).
Quanto riportato NON AUTORIZZA UNA delle seguenti affermazioni. La si individui:














La risposta corretta e' la '

talora è preferibile tacere ed affidare la comunicazione al linguaggio paraverbale e non verbale

'.


29 di 92 Domande

Il cinema è un'arma magnifica per esprimere il mondo dei sogni, delle emozioni, dell'istinto. Il meccanismo creatore delle immagini cinematografiche è, per il suo stesso funzionamento, quello che ricorda meglio, tra tutti i mezzi d'espressione umana, l'attività dello spirito durante il sogno (...) le immagini appaiono e scompaiono come nel sogno grazie a "dissolvenze"; il tempo e lo spazio diventano flessibili, si allargano o restringono a volontà.
(L. Buñuel, Gli argomenti umani, Napoli, 1969)
Dal brano, secondo l’autore, si evince che il cinema:














La risposta corretta e' la '

grazie alla possibilità di dissolvere le immagini o di montarle in sequenze che superano lo spazio e il tempo è l'arte più vicina al sogno

'.


30 di 92 Domande

La gabbia toracica dell’uomo è formata da:














La risposta corretta e' la '

da 24 costole, dallo sterno, da 12 vertebre

'.


31 di 92 Domande

Sono detti omologhi i cromosomi che presentano:














La risposta corretta è la B
Sono detti omologhi i cromosomi che presentano: identica sequenza di loci genici. Due cromosomi omologhi hanno gli stessi geni disposti nello stesso ordine lungo la loro lunghezza (stessa mappa di loci), pur potendo portare alleli diversi; condividono dimensioni simili, posizione del centromero e pattern di bande e si appaiano in meiosi I grazie alla complementarità dei loci, consentendo sinapsi, formazione dei chiasmi e crossing-over corretti. Questa definizione distingue gli omologhi dalle cromatidi sorelle, che sono copie identiche del medesimo cromosoma dopo la replicazione. Non implica identità di sequenza nucleotidica punto a punto, ma corrispondenza posizionale dei geni; fa eccezione il caso dei cromosomi sessuali eteromorfi (X e Y), che sono omologhi solo nelle regioni pseudoautosomiche. La corretta segregazione meiotica si fonda proprio su questa omologia di loci, che assicura un assortimento equo dei geni alla progenie.

32 di 92 Domande

Uno scienziato, nel suo laboratorio di St. Martin, a Londra, verificando lo stato di una coltura di batteri, vi trovò una copertura di muffa. Questo evento non aveva nulla di straordinario, poiché situazioni del genere erano normali nei laboratori. La cosa eccezionale fu invece il fatto che questa
muffa aveva annientato tutti i batteri circostanti. La scoperta fu casuale: se si fosse trattato di uno scienziato più distratto, probabilmente tutto sarebbe passato inosservato…..”.
Il brano riportato si riferisce alla scoperta:














La risposta corretta e' la '

della penicillina

'.


33 di 92 Domande

Nel corso dell’evoluzione la fecondazione interna ha sostituito in molti animali quella esterna. Ciò ha avuto come conseguenza:














La risposta corretta e' la '

una diminuzione del numero delle uova prodotte

'.


34 di 92 Domande

Quando un muscolo è dolorante per un intenso sforzo fisico, è abitudine massaggiarlo a lungo. Ciò perché:














La risposta corretta e' la '

il muscolo si rilassa e l’acido lattico può essere allontanato con il sangue che circola

'.


35 di 92 Domande

Le applicazioni della PCR (reazione a catena della polimerasi) sono molteplici: in biologia, in medicina, in medicina legale. Indicare, tra quelle elencate, quella ERRATA.














La risposta corretta e' la '

Curare le allergie dovute a inquinanti chimici e alimentari

'.


36 di 92 Domande

La figura rappresenta schematicamente il t-RNA. Nella porzione indicata con la lettera V si lega:

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La risposta corretta è la D
La figura rappresenta schematicamente il t-RNA. Nella porzione indicata con la lettera V si lega: un amminoacido. Nel tRNA l’amminoacido si attacca all’estremità 3’ dell’ansa accettrice, caratterizzata dalla sequenza CCA, dove l’ossidrile 3’ dell’adenosina terminale forma un legame estere con il gruppo carbossilico dell’amminoacido. Questo “caricamento” è catalizzato da una specifica aminoacil-tRNA sintetasi che, riconoscendo sia l’amminoacido corretto sia elementi strutturali del tRNA (incluso spesso l’anticodone), garantisce l’accuratezza della traduzione. L’energia dell’ATP usata durante l’amminoacilazione viene immagazzinata nel legame estere ad alta energia, poi sfruttata dal ribosoma per formare il legame peptidico. L’anticodone sull’ansa corrispondente riconosce il codone dell’mRNA, mentre la porzione accettrice (indicata in figura) è il sito fisico di attacco dell’amminoacido, completando la funzione bifunzionale del tRNA nella traduzione.

37 di 92 Domande

Chargaff eseguì importanti ricerche sul metabolismo dei grassi e sul chimismo degli acidi nucleici, in particolare sul DNA. Ricorrendo alla tecnica di cromatografia su carta riuscì a separare la molecola del DNA nelle sue basi costituenti e a determinare la loro percentuale di abbondanza relativa. I suoi studi costituirono un passo decisivo verso la conoscenza della struttura del DNA, evidenziata poi in seguito da Watson e Crick. I dati di Chargaff sulla composizione in basi del DNA indicarono che:














La risposta corretta e' la '

la quantità di purine è sempre uguale a quella di pirimidine

'.


38 di 92 Domande

L’aterosclerosi colpisce principalmente le arterie ed è caratterizzata dalla formazione nella loro parete interna di placche dure e ruvide, dette ateromatose. Esse sono costituite principalmente da:














La risposta corretta e' la '

lipidi, colesterolo in particolare

'.


39 di 92 Domande

Quale tra le seguenti sostanze si lega all’emoglobina con un legame più forte?














La risposta corretta è la E
La sostanza che si lega all'emoglobina con un legame più forte è il monossido di carbonio. Questo avviene perché il monossido di carbonio (CO) ha una maggiore affinità per l'emoglobina rispetto all'ossigeno, legandosi al sito dell'eme con una forza circa 200-250 volte superiore rispetto a quella dell'ossigeno. Questo legame forte e stabile è dovuto alla capacità del CO di formare un legame di coordinazione con l'atomo di ferro presente nell'eme, che è il componente dell'emoglobina responsabile del legame con i gas. Quando il monossido di carbonio si lega all'emoglobina, forma un complesso chiamato carbossiemoglobina, che riduce drasticamente la capacità dell'emoglobina di trasportare ossigeno nel sangue. Ciò può portare a una condizione di ipossia nei tessuti, poiché l'emoglobina legata al CO non è disponibile per il trasporto dell'ossigeno necessario per le funzioni cellulari. Questa affinità elevata rende il monossido di carbonio particolarmente pericoloso, anche a basse concentrazioni, perché può causare avvelenamento da CO, che è una condizione potenzialmente letale.

40 di 92 Domande

Il vaso indicato in figura con la lettera V corrisponde a:

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La risposta corretta è la B
Il vaso indicato in figura con la lettera V corrisponde a: vena polmonare. Nella circolazione polmonare le vene polmonari riportano sangue ossigenato dai capillari alveolari all’atrio sinistro, tipicamente in quattro rami (due per polmone) che entrano posteriormente nel cuore e nei diagrammi sono spesso colorate in rosso. Si distinguono dall’arteria polmonare perché non originano dal ventricolo destro né si biforcano in rami destro e sinistro precocemente, ma convergono dall’ilo dei polmoni verso l’atrio sinistro. Anatomicamente hanno pareti relativamente sottili, decorso più orizzontale e un breve tratto intrapericardico, e sono prive di valvole significative, caratteristiche proprie di un vaso di ritorno venoso. Se nel disegno il vaso V è mostrato provenire dai polmoni e diretto all’atrio sinistro, l’identificazione come vena polmonare è la più corretta.

41 di 92 Domande

Il dotto pancreatico sbocca:














La risposta corretta e' la '

nel duodeno

'.


42 di 92 Domande

Spesso, dopo una lunga corsa affaticante, si sente un dolore acuto al fianco e si dice: “mi fa male la milza”. Questa espressione può indicare che:














La risposta corretta e' la '

la milza è stata fortemente sollecitata a produrre nuovi globuli rossi e ad eliminare quelli vecchi

'.


43 di 92 Domande

L’acido acetilsalicidico ha un’azione anti-aggregante sul sangue. Per questa sua precisa proprietà è usato nei casi di:














La risposta corretta è la C
L'acido acetilsalicilico ha un’azione anti-aggregante sul sangue e per questa sua precisa proprietà è usato nei casi di infarti del miocardio. L'acido acetilsalicilico, comunemente noto come aspirina, inibisce l'enzima cicloossigenasi (COX), riducendo la sintesi di trombossano A2, una sostanza che promuove l'aggregazione piastrinica e la vasocostrizione. Questo effetto anti-aggregante riduce il rischio di formazione di coaguli nel sangue, che possono ostruire le arterie coronarie e causare un infarto del miocardio. L'uso dell'aspirina a basse dosi è quindi una strategia preventiva efficace per ridurre gli eventi cardiovascolari nei pazienti ad alto rischio, come quelli con una storia di infarto o angina instabile. Tuttavia, è importante che l'uso di aspirina sia supervisionato da un medico, poiché può aumentare il rischio di sanguinamenti.

44 di 92 Domande

L’Organizzazione Mondiale della Sanità definisce normale una densità ossea fino a 10% circa inferiore alla norma, osteopenia una riduzione della densità ossea tra 10 e 25% ed osteoporosi una densità ossea abbassata di oltre il 25% rispetto ai valori medi della persona giovane (densità = 100%). Il rischio di frattura del femore è funzione della densità ossea: Ad esempio per ogni diminuzione della densità ossea del 10% circa il rischio di frattura aumenta, come mostra il diagramma. Nel caso di osteoporosi corrispondente al 70% di densità ossea, il rischio di una frattura al femore aumenta:

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La risposta corretta è la B
"Nel caso di osteoporosi corrispondente al 70% di densità ossea, il rischio di una frattura al femore aumenta: 6 volte." La WHO considera osteoporosi una riduzione della densità >25%; un valore del 70% equivale a un calo del 30% rispetto al giovane adulto (baseline 100%). Il problema indica che il rischio di frattura aumenta al diminuire della densità in passi del 10% secondo l’andamento del diagramma; dal grafico si ricava un incremento moltiplicativo approssimativo di ~1,8 per ogni 10% in meno. Dopo tre decrementi consecutivi (da 100 a 90, a 80, a 70%), il rischio relativo è quindi circa 1,8^3 ? 6, in accordo con la risposta. L’aumento è cumulativo e non lineare perché deriva da stime epidemiologiche di rischio relativo per unità di perdita di massa ossea, perciò a 70% il rischio si colloca intorno a sei volte quello del riferimento.

45 di 92 Domande

In una cellula sessuale, che ancora non ha subito la meiosi, una coppia di cromosomi omologhi porta due geni su loci lontani tra loro, come in figura. I gameti che ne deriveranno potrebbero essere:

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La risposta corretta è la D
In una cellula sessuale, che ancora non ha subito la meiosi, una coppia di cromosomi omologhi porta due geni su loci lontani tra loro: i gameti che ne deriveranno potrebbero essere di 4 tipi. Due loci molto distanti sullo stesso cromosoma tendono a ricombinare frequentemente durante il crossing-over in profase I, così che le associazioni alleliche iniziali (per esempio AB su un omologo e ab sull’altro) generano sia gameti parentali (AB e ab) sia ricombinanti (Ab e aB); quando la distanza è grande, la frequenza di ricombinazione si avvicina al 50% e i quattro tipi risultano approssimativamente equiprobabili, come per assortimento indipendente. Il punto chiave è che dopo la meiosi ogni gamete è aploide e porta un allele per ciascun locus, e con loci lontani tutte le quattro combinazioni sono realizzabili. Se i loci fossero molto vicini, i ricombinanti sarebbero rari, ma comunque possibili; con loci lontani, la produzione di quattro tipi è la situazione attesa.

46 di 92 Domande

Il seguente albero genealogico riguarda la trasmissione di una malattia a carattere non dominante legata al sesso. Si può sicuramente dedurre che:

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La risposta corretta è la A
Il seguente albero genealogico riguarda la trasmissione di una malattia a carattere non dominante legata al sesso: la donna 5 di F2 è eterozigote per il carattere considerato. Trattandosi di carattere recessivo legato all’X, i maschi affetti sono X^aY e le femmine eterozigoti X^AX^a risultano fenotipicamente sane ma portatrici; i maschi ereditano l’unico cromosoma X dalla madre, quindi la comparsa di figli maschi affetti da una madre sana impone che la madre trasmetta l’allele mutato X^a, cioè che sia eterozigote. Inoltre, se nel pedigree il padre della donna 5 è affetto (X^aY), tutte le sue figlie ricevono il cromosoma X^a paterno e, se non manifestano la malattia, devono avere sull’altro X l’allele normale, risultando necessariamente X^AX^a. In entrambi i casi, l’osservazione è compatibile univocamente con lo stato di portatrice eterozigote della donna 5 in F2.

47 di 92 Domande

I vaccini:














La risposta corretta e' la '

stimolano la produzione di anticorpi specifici

'.


48 di 92 Domande

Che cosa avviene durante la combustione di una candela?














La risposta corretta è la B
La domanda è: "Che cosa avviene durante la combustione di una candela?" e la risposta corretta è: "Un processo chimico." Durante la combustione di una candela, avviene una reazione chimica tra la cera, che è un idrocarburo, e l'ossigeno presente nell'aria. Quando la candela viene accesa, il calore della fiamma scioglie la cera, che viene poi assorbita dallo stoppino e vaporizzata. I vapori di cera reagiscono con l'ossigeno, producendo anidride carbonica, acqua e calore, che mantiene la fiamma accesa. Questo processo è una tipica reazione di combustione, che è esotermica, poiché rilascia energia sotto forma di calore e luce. La combustione di una candela è quindi un esempio di trasformazione chimica, in cui le sostanze iniziali, la cera e l'ossigeno, vengono trasformate in nuove sostanze, l'anidride carbonica e l'acqua, attraverso il processo di ossidazione.

49 di 92 Domande

Indicare quale dei seguenti elementi NON è di transizione:














La risposta corretta è la A
La domanda chiede di indicare quale dei seguenti elementi non è di transizione e la risposta corretta è As. Gli elementi di transizione sono quelli che si trovano nei gruppi da 3 a 12 della tavola periodica e sono caratterizzati dal riempimento degli orbitali d. L'arsenico (As), invece, si trova nel gruppo 15 e non ha elettroni negli orbitali d nel suo stato fondamentale, quindi non soddisfa i criteri per essere considerato un elemento di transizione. Gli elementi di transizione, infatti, possiedono tipicamente proprietà come la formazione di composti colorati, stati di ossidazione multipli e una buona conducibilità elettrica, caratteristiche che derivano proprio dalla configurazione elettronica degli orbitali d parzialmente riempiti. L'arsenico, essendo un metalloide, non condivide queste proprietà distintive degli elementi di transizione, confermando così che As non è un elemento di transizione.

50 di 92 Domande

In base al modello atomico di Bohr, quando un elettrone passa da uno stato fondamentale ad uno stato eccitato, l’atomo:














La risposta corretta e' la '

acquista energia

'.


51 di 92 Domande

Indicare quale delle seguenti sostanze si scioglie meglio in un solvente apolare:














La risposta corretta è la B
La sostanza che si scioglie meglio in un solvente apolare è lo zolfo. Questo avviene perché lo zolfo è una molecola apolare, il che significa che le sue cariche elettriche sono distribuite uniformemente, non creando poli distinti. I solventi apolari, come il benzene o il toluene, hanno la capacità di sciogliere meglio le sostanze apolari a causa delle forze di dispersione di London, che sono attrazioni deboli tra molecole apolari. Il principio "simile scioglie simile" spiega questa affinità: le molecole apolari si attraggono tra loro più facilmente rispetto alle molecole polari, che interagiscono principalmente attraverso legami a idrogeno o forze dipolo-dipolo. Lo zolfo, essendo apolare, non interagisce bene con solventi polari come l'acqua, ma si scioglie efficacemente nei solventi apolari grazie alla compatibilità tra le forze di dispersione presenti in entrambe le sostanze.

52 di 92 Domande

II bilanciamento di una reazione chimica è imposto dalla legge di:














La risposta corretta è la B
Il bilanciamento di una reazione chimica è imposto dalla legge di Lavoisier. La legge di Lavoisier, nota anche come legge di conservazione della massa, afferma che in una reazione chimica ordinaria la massa totale dei reagenti è uguale alla massa totale dei prodotti. Questo principio implica che gli atomi non vengono creati né distrutti durante una reazione chimica, ma solo riarrangiati, il che rende necessario bilanciare le equazioni chimiche affinché il numero di atomi di ciascun elemento sia lo stesso su entrambi i lati dell'equazione. Il bilanciamento delle reazioni chimiche assicura che la massa sia conservata e che l'equazione rispetti le proporzioni stechiometriche corrette, riflettendo la realtà fisica e chimica del processo. Questa legge fondamentale è stata formulata da Antoine Lavoisier nel XVIII secolo e costituisce una delle basi della chimica moderna, garantendo che tutte le equazioni chimiche siano rappresentazioni accurate delle reazioni reali.

53 di 92 Domande

Indicare l’affermazione che descrive più accuratamente il comportamento di un catalizzatore:














La risposta corretta è la E
La domanda chiede di indicare l'affermazione che descrive più accuratamente il comportamento di un catalizzatore e la risposta corretta è che riduce l'energia di attivazione e quindi aumenta la velocità di reazione. Un catalizzatore agisce abbassando l'energia di attivazione necessaria per una reazione chimica, che è la barriera energetica che i reagenti devono superare per trasformarsi in prodotti. Questo abbassamento dell'energia di attivazione avviene senza consumare il catalizzatore stesso durante la reazione. Di conseguenza, una maggiore frazione di molecole reagenti ha abbastanza energia per superare la barriera energetica e reagire per formare i prodotti. Questo effetto si traduce in un aumento della velocità di reazione, poiché più collisioni tra molecole reagenti sono efficaci. È importante notare che il catalizzatore non altera l'equilibrio chimico della reazione, ma solo la velocità con cui l'equilibrio viene raggiunto.

54 di 92 Domande

Un volume di 11,2 litri di CH4 in condizioni standard (0° C e 1 atm) ha una massa pari a grammi:














La risposta corretta è la B
Un volume di 11,2 litri di CH? in condizioni standard (0° C e 1 atm) ha una massa pari a grammi: 8. In condizioni standard, 1 mole di un gas occupa un volume di 22,4 litri. Pertanto, 11,2 litri di CH? corrispondono a 0,5 moli di metano. La massa molare del metano (CH?) è di 16 g/mol, calcolata sommando le masse atomiche di carbonio (circa 12 g/mol) e idrogeno (circa 1 g/mol per ciascuno dei quattro atomi di idrogeno). Moltiplicando il numero di moli (0,5) per la massa molare (16 g/mol), si ottiene una massa totale di 8 grammi. Questo calcolo conferma che 11,2 litri di metano in condizioni standard hanno una massa di 8 grammi.

55 di 92 Domande

Quando si scioglie in acqua il bicarbonato di sodio (NaHCO3) si forma una soluzione:














La risposta corretta è la A
Quando si scioglie in acqua il bicarbonato di sodio (NaHCO?) si forma una soluzione debolmente basica. Questo avviene perché il bicarbonato di sodio è un sale che deriva da una base forte, l'idrossido di sodio (NaOH), e da un acido debole, l'acido carbonico (H?CO?). Quando NaHCO? si dissolve in acqua, si dissocia in ioni sodio (Na?) e ioni bicarbonato (HCO??). Gli ioni bicarbonato possono reagire con l'acqua per formare acido carbonico e ioni idrossido (OH?). Questa reazione è parzialmente responsabile dell'aumento del pH della soluzione, rendendola debolmente basica. La presenza di ioni OH? è ciò che conferisce alla soluzione le sue proprietà basiche, anche se in misura limitata, poiché l'equilibrio tra bicarbonato e acido carbonico non è completamente spostato verso la formazione di OH?.

56 di 92 Domande

Aprendo una lattina di bibita gassata si forma, nelle immediate vicinanze dell'apertura, una "nebbiolina". Ciò è dovuto:














La risposta corretta e' la '

all'espansione della CO2, che produce un abbassamento della temperatura con condensazione del vapore d'acqua

'.


57 di 92 Domande

Chi ha scoperto che la fermentazione è causata da lieviti?














La risposta corretta e' la '

Louis Pasteur

'.


58 di 92 Domande

Individuare, tra le seguenti sostanze, l'acido forte in acqua:














La risposta corretta è la D
La domanda chiede di individuare l'acido forte in acqua tra alcune sostanze e la risposta corretta è l'acido nitrico. Gli acidi forti sono quelli che si dissociano completamente in ioni in soluzione acquosa, e l'acido nitrico (HNO?) è uno di questi. Quando HNO? viene disciolto in acqua, si ionizza completamente in ioni H? e NO??, il che significa che non rimane praticamente nessuna molecola di acido indissociata nella soluzione. Questo comportamento è tipico degli acidi forti, che presentano una costante di dissociazione acida molto elevata. Altri esempi comuni di acidi forti includono l'acido cloridrico (HCl) e l'acido solforico (H?SO?). La completa dissociazione rende gli acidi forti molto efficaci nel donare protoni (H?) alle reazioni chimiche, aumentando notevolmente la concentrazione di ioni idrogeno nella soluzione, il che a sua volta abbassa il pH della soluzione.

59 di 92 Domande

Indicare la formula dell'acido ortofosforico:














La risposta corretta è la D
La formula dell'acido ortofosforico è H?PO?. L'acido ortofosforico, noto anche come acido fosforico, è un acido inorganico triprotico, il che significa che può donare tre ioni idrogeno (H?) in soluzione. La sua formula chimica H?PO? riflette la presenza di tre atomi di idrogeno, un atomo di fosforo e quattro atomi di ossigeno. La struttura molecolare dell'acido ortofosforico vede il fosforo centrale legato a quattro ossigeni, di cui uno è legato tramite un doppio legame, e gli altri tre sono legati tramite legami singoli con atomi di idrogeno. Questa configurazione conferisce all'acido ortofosforico le sue proprietà chimiche, tra cui la capacità di agire come un acido moderato in soluzione acquosa, rendendolo utile in vari processi industriali e applicazioni quotidiane come additivo alimentare e agente di pulizia.

60 di 92 Domande

Mg e Ca sono:














La risposta corretta è la E
Mg e Ca sono metalli del secondo gruppo. Questa affermazione è corretta perché magnesio (Mg) e calcio (Ca) appartengono entrambi al gruppo 2 della tavola periodica degli elementi, noto anche come gruppo dei metalli alcalino-terrosi. Questi elementi condividono caratteristiche chimiche simili, come la tendenza a formare composti ionici e la capacità di perdere due elettroni per formare cationi con una carica di +2. Essi sono situati nel blocco s della tavola periodica e possiedono due elettroni nel loro guscio di valenza, il che li rende altamente reattivi, soprattutto con l'acqua, sebbene meno dei metalli alcalini del gruppo 1. La loro reattività aumenta scendendo lungo il gruppo, con il calcio che è più reattivo del magnesio. Queste proprietà chimiche e fisiche sono la ragione per cui Mg e Ca sono classificati come metalli del secondo gruppo.

61 di 92 Domande

Il pH della soluzione acquosa di un sale:














La risposta corretta è la A
Il pH della soluzione acquosa di un sale dipende dalla natura degli ioni della sostanza. Questo avviene perché i sali, quando disciolti in acqua, si dissociano nei loro ioni costituenti, i quali possono interagire con le molecole d'acqua modificandone la concentrazione di ioni idrogeno (H?) o ioni idrossido (OH?). Se un sale è formato da un acido debole e una base forte, come l'acetato di sodio, la soluzione sarà basica poiché l'anione acetato reagisce con l'acqua per produrre ioni idrossido. Al contrario, se il sale deriva da un acido forte e una base debole, come il cloruro di ammonio, la soluzione sarà acida perché il catione ammonio rilascia ioni idrogeno. Infine, se entrambi gli acido e la base sono forti, come nel cloruro di sodio, la soluzione sarà neutra poiché né gli ioni sodio né gli ioni cloruro alterano significativamente il pH dell'acqua.

62 di 92 Domande

Indicare la massa di ossido di calcio (calce viva) che si ottiene da 1 kg di CaCO3, se la reazione è: CaCO3 = CaO + CO2 (p.at. Ca = 40, p.at. C = 12, p.at. O = 16 u.m.a)














La risposta corretta è la D
La massa di ossido di calcio (calce viva) che si ottiene da 1 kg di CaCO? è 560 g. Per determinare la massa di CaO prodotta, è necessario considerare la reazione di decomposizione del carbonato di calcio: CaCO? ? CaO + CO?. Calcoliamo la massa molare del CaCO?, che è la somma delle masse atomiche del calcio (40 u.m.a), del carbonio (12 u.m.a) e di tre atomi di ossigeno (3 × 16 u.m.a), risultando in 100 u.m.a. La massa molare del CaO è la somma delle masse atomiche del calcio (40 u.m.a) e dell'ossigeno (16 u.m.a), quindi 56 u.m.a. Partendo da 1 kg di CaCO? (1000 g), possiamo determinare la quantità di CaO prodotto utilizzando il rapporto tra le masse molari: (56 u.m.a / 100 u.m.a) × 1000 g = 560 g. Pertanto, la massa di CaO ottenuta dalla decomposizione di 1 kg di CaCO? è 560 g.

63 di 92 Domande

Indicare l'effetto di un acido forte su una cartina al tornasole:














La risposta corretta è la A
L'effetto di un acido forte su una cartina al tornasole è che la colora di rosso. Quando una cartina al tornasole viene immersa in una soluzione acida, essa subisce una reazione chimica che provoca un cambiamento di colore. Gli acidi forti, come l'acido cloridrico (HCl) o l'acido solforico (H?SO?), si dissociano completamente in soluzione, rilasciando un elevato numero di ioni idrogeno (H?). Questi ioni idrogeno interagiscono con il colorante della cartina al tornasole, che è un indicatore pH naturale, causandone il viraggio verso il rosso. La cartina al tornasole è progettata per cambiare colore in base al pH della soluzione: in ambiente acido, dove il pH è inferiore a 7, il colore rosso è predominante. Questo fenomeno avviene perché il colorante della cartina al tornasole, che è un composto organico, cambia struttura chimica a seconda della concentrazione degli ioni idrogeno, risultando in un cambiamento visibile del colore.

64 di 92 Domande

Aumentando la pressione esterna su di un liquido, il punto di ebollizione di quest’ultimo:














La risposta corretta e' la '

si innalza

'.


65 di 92 Domande

2 kg di ossigeno vengono introdotti in una bombola della capacità di 10 dm3. Il volume occupato
dal gas è di:














La risposta corretta è la E
2 kg di ossigeno vengono introdotti in una bombola della capacità di 10 dm³: il volume occupato dal gas è 10 dm³. In un recipiente rigido e chiuso un gas si espande fino a occupare tutto il volume disponibile; la massa non determina il volume ma, a temperatura fissata, la pressione secondo l’equazione dei gas ideali p = nRT/V. Di conseguenza, indipendentemente da quanta sostanza si introduca, finché l’ossigeno resta in fase gassosa riempie completamente la bombola e il suo volume coincide con quello del contenitore, cioè 10 dm³. L’elevata massa comporta un aumento di pressione e densità, non del volume; eventuali fenomeni di liquefazione richiederebbero condizioni particolari che l’esercizio non considera.

66 di 92 Domande

Quale dei vettori indicati nei seguenti disegni con i numeri rispettivamente 1, 2, 3, 4, 5 rappresenta il vettore differenza a – b ?

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La risposta corretta è la B
La domanda chiede quale dei vettori rappresenta il vettore differenza a - b e la risposta corretta è 1. Per capire perché il vettore 1 è corretto, dobbiamo considerare come si calcola il vettore differenza tra due vettori a e b. Geometricamente, il vettore differenza a - b può essere trovato posizionando la coda del vettore b sulla testa del vettore a, quindi il vettore differenza è quello che parte dalla coda di b e termina sulla testa di a. In altre parole, il vettore a - b è il vettore che "collega" la punta di b alla punta di a. Se i vettori sono rappresentati su un piano cartesiano, il vettore differenza può essere determinato sottraendo le componenti corrispondenti dei due vettori: se a = (a?, a?) e b = (b?, b?), allora a - b = (a? - b?, a? - b?). Il disegno che rappresenta il vettore 1 deve quindi mostrare un vettore che parte dalla fine di b e termina alla fine di a, corrispondente alla differenza delle loro componenti.

67 di 92 Domande

Un sasso lasciato cadere da 20 cm di altezza produce sulla sabbia una buca di profondità 3 mm. Se lo stesso sasso è lasciato cadere da un’altezza doppia produrrà una buca profonda (circa):














La risposta corretta è la E
Un sasso lasciato cadere da 20 cm di altezza produce sulla sabbia una buca di profondità 3 mm, se lo stesso sasso è lasciato cadere da un’altezza doppia produrrà una buca profonda circa 6 mm. Questa risposta è corretta perché l'energia potenziale gravitazionale di un oggetto è direttamente proporzionale all'altezza da cui viene lasciato cadere, secondo la formula E_p = mgh, dove m è la massa del sasso, g è l'accelerazione gravitazionale e h è l'altezza. Quando l'altezza viene raddoppiata, l'energia potenziale raddoppia, e quindi, in assenza di altre forze dissipative significative, l'energia cinetica al momento dell'impatto con la sabbia sarà anch'essa raddoppiata. Questo implica che la capacità del sasso di penetrare nella sabbia sarà maggiore, portando a una buca più profonda. Poiché la profondità della buca è proporzionale all'energia cinetica al momento dell'impatto, raddoppiando l'altezza, la profondità della buca raddoppia anch'essa, passando da 3 mm a circa 6 mm.

68 di 92 Domande

Un aereo viaggia a 800 Km/ora, in assenza di vento, in direzione Est per 400 Km, poi ritorna indietro. Il tempo impiegato per realizzare l’intero percorso è quindi un’ora. Quando, lungo il tragitto, soffia un vento diretto verso Ovest (o verso Est) pari a 50 Km/ora costante per tutto il percorso, il tempo di percorrenza (andata e ritorno) sarà:














La risposta corretta è la C
Un aereo viaggia a 800 Km/ora in assenza di vento in direzione Est per 400 Km, poi ritorna indietro, e il tempo impiegato per realizzare l'intero percorso è quindi un’ora; quando lungo il tragitto soffia un vento diretto verso Ovest (o verso Est) pari a 50 Km/ora costante per tutto il percorso, il tempo di percorrenza (andata e ritorno) sarà un’ora. La risposta è corretta perché il tempo totale di percorrenza non cambia con la presenza del vento, dato che il tempo impiegato per andare e tornare si bilancia. Quando l'aereo va verso Est con un vento a favore di 50 Km/ora, la sua velocità effettiva diventa 850 Km/ora, mentre al ritorno, controvento, la velocità effettiva è di 750 Km/ora. Calcolando il tempo per ogni tratto, si ottiene che per il viaggio di andata di 400 Km a 850 Km/ora l'aereo impiega circa 0,47 ore, mentre per il ritorno a 750 Km/ora impiega circa 0,53 ore. Sommando questi tempi, si ottiene nuovamente un'ora, dimostrando che il vento non altera il tempo totale di percorrenza.

69 di 92 Domande

Sia S una superficie equipotenziale di un campo elettrico qualsiasi. In un punto P di S il vettore campo elettrico E:














La risposta corretta è la C
Sia S una superficie equipotenziale di un campo elettrico qualsiasi. In un punto P di S il vettore campo elettrico E è perpendicolare ad S. Questo accade perché una superficie equipotenziale è definita come il luogo dei punti in cui il potenziale elettrico ha lo stesso valore. Quando ci si muove lungo una tale superficie, non si verifica alcuna variazione di potenziale, il che implica che il lavoro fatto dal campo elettrico lungo qualsiasi spostamento tangente a questa superficie è nullo. Per questo motivo, il campo elettrico non può avere una componente tangenziale alla superficie, altrimenti ci sarebbe un cambiamento di potenziale. Di conseguenza, l'unica direzione possibile per il campo elettrico in un punto di una superficie equipotenziale è quella perpendicolare alla superficie stessa, garantendo che il lavoro fatto dal campo elettrico su uno spostamento infinitesimo lungo la superficie sia zero.

70 di 92 Domande

Il flusso del campo elettrico (teorema di Gauss) uscente da una superficie chiusa S é proporzionale:














La risposta corretta è la A
Il flusso del campo elettrico (teorema di Gauss) uscente da una superficie chiusa S è proporzionale alla somma algebrica delle cariche contenute entro S. Questa affermazione si basa sul teorema di Gauss, che è una delle quattro equazioni di Maxwell fondamentali per descrivere i fenomeni elettromagnetici. Il teorema di Gauss stabilisce che il flusso del campo elettrico attraverso una superficie chiusa è uguale alla carica totale racchiusa all'interno della superficie divisa per la costante dielettrica del vuoto. Questo implica che il flusso dipende solo dalle cariche interne alla superficie e non dalla configurazione del campo elettrico esterno. La somma algebrica delle cariche significa che si devono considerare i segni delle cariche, poiché cariche positive e negative contribuiscono in modo opposto al flusso totale. Questo principio è fondamentale per risolvere problemi di elettrostatica, poiché consente di calcolare il campo elettrico generato da distribuzioni di carica complesse utilizzando superfici gaussiane opportunamente scelte.

71 di 92 Domande

Una calamita attira pezzetti di limatura di ferro:














La risposta corretta è la A
Una calamita attira pezzetti di limatura di ferro perché induce un momento di dipolo magnetico nei pezzetti di ferro. Quando un materiale ferromagnetico come il ferro si trova in prossimità di un campo magnetico esterno, i suoi domini magnetici, che sono regioni microscopiche in cui i momenti magnetici degli atomi sono allineati, tendono ad orientarsi nella direzione del campo applicato. Questo allineamento temporaneo dei domini magnetici conferisce ai pezzetti di ferro un momento di dipolo magnetico indotto. Di conseguenza, i pezzetti di ferro si comportano come piccoli magneti temporanei e vengono attratti dalla calamita. L'effetto è più pronunciato nei materiali ferromagnetici rispetto ai materiali paramagnetici o diamagnetici perché i primi possiedono una struttura interna che facilita l'allineamento dei momenti magnetici. Una volta rimosso il campo esterno, i domini magnetici del ferro possono tornare alla loro configurazione originale, perdendo così il momento di dipolo indotto.

72 di 92 Domande

Un gas perfetto è racchiuso in un cilindro e mantenuto a temperatura costante T. Se il suo volume viene fatto espandere lentamente fino a raggiungere il doppio del valore iniziale:














La risposta corretta è la E
Un gas perfetto è racchiuso in un cilindro e mantenuto a temperatura costante T. Se il suo volume viene fatto espandere lentamente fino a raggiungere il doppio del valore iniziale, la pressione esercitata dal gas si dimezza. Questa affermazione è corretta in base alla legge di Boyle, che stabilisce che per un gas ideale a temperatura costante (processo isotermico), il prodotto della pressione (P) e del volume (V) rimane costante, ovvero P?V? = P?V?. Pertanto, se il volume del gas raddoppia (V? = 2V?), per mantenere il prodotto PV costante, la pressione deve necessariamente dimezzarsi (P? = P?/2). Questo comportamento è caratteristico dei gas ideali, dove le interazioni tra le particelle sono trascurabili e le leggi dei gas ideali possono essere applicate senza correzioni significative.

73 di 92 Domande

La corrente alternata a 50 Hertz che fluisce dalla rete italiana nelle nostre case, ha la proprietà:














La risposta corretta è la A
La corrente alternata a 50 Hertz che fluisce dalla rete italiana nelle nostre case ha la proprietà di riacquistare lo stesso valore 50 volte al secondo. Questo accade perché la frequenza di 50 Hertz significa che la corrente alternata completa 50 cicli in un secondo. Ogni ciclo comprende una variazione della corrente da un valore massimo positivo a uno massimo negativo e ritorno al valore iniziale. Quindi, in un secondo, la corrente passa per il suo valore iniziale 50 volte, il che implica che ritorna allo stesso valore 50 volte al secondo. Questa caratteristica è una conseguenza della natura sinusoidale della corrente alternata, dove la frequenza determina il numero di oscillazioni complete per unità di tempo. La scelta di una frequenza di 50 Hertz è comune in molti paesi, inclusa l'Italia, ed è stata stabilita per standardizzare la fornitura di energia elettrica e garantire la compatibilità tra apparecchiature elettriche e la rete di distribuzione.

74 di 92 Domande

Quale delle seguenti quaterne di numeri è ordinata secondo valori crescenti?














La risposta corretta è la B
La quaterna di numeri ordinata secondo valori crescenti è 12/1001 ; 0,12 ·10?¹ ; 12/999 ; 121·10??. Per determinare l'ordine crescente di queste frazioni e notazioni scientifiche, è utile convertirle in numeri decimali. Il valore di 12/1001 è approssimativamente 0,011988, mentre 0,12·10?¹ equivale a 0,012. La frazione 12/999 è circa 0,012012, e infine 121·10?? è 0,0121. Confrontando questi valori decimali, possiamo vedere che 0,011988 < 0,012 < 0,012012 < 0,0121, confermando che l'ordine crescente è corretto. Questo processo di conversione aiuta a confrontare facilmente i numeri e a stabilire il loro ordine senza ambiguità.

75 di 92 Domande

Nel settore circolare AOB l’area della porzione di piano S delimitata dai due archi di circonferenza e dal raggio OA di lunghezza r vale:

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La risposta corretta è la E
Nel settore circolare AOB l’area della porzione di piano S delimitata dai due archi di circonferenza e dal raggio OA di lunghezza r vale: (π r2)/8. La risposta è corretta perché si sta considerando un settore circolare che è un ottavo di un cerchio intero, dato che il settore è delimitato da due raggi e un arco che formano un angolo al centro di 45 gradi, ovvero ?/4 radianti. L'area di un intero cerchio è data dalla formula ?r², quindi l'area di un settore che è un ottavo di cerchio sarà un ottavo di ?r². Calcolando (?r²)/8, si ottiene l'area della porzione di piano S delimitata dai due archi e dal raggio OA, che corrisponde esattamente alla risposta fornita.

76 di 92 Domande

La semiretta PT é tangente alla circonferenza di raggio r nel punto T. Se il segmento PO misura 2r, l’angolo PÔT vale:

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La risposta corretta è la A
La domanda chiede: "La semiretta PT è tangente alla circonferenza di raggio r nel punto T. Se il segmento PO misura 2r, l'angolo PÔT vale?" e la risposta corretta è 60°. Per capire perché l'angolo PÔT è di 60°, consideriamo il triangolo rettangolo formato dai punti P, O e T, dove O è il centro della circonferenza. La tangente PT è perpendicolare al raggio OT nel punto di tangenza T, quindi l'angolo O?TP è di 90°. Poiché il segmento PO è il doppio del raggio, PO = 2r, possiamo considerare il triangolo POT come un triangolo rettangolo con i cateti OT = r e PT = ?3r, poiché in un triangolo rettangolo con un angolo di 30°, il cateto opposto è la metà dell'ipotenusa. Utilizzando la funzione trigonometrica seno, dove sin(?) = cateto opposto / ipotenusa, abbiamo sin(PÔT) = OT / PO = r / 2r = 1/2. Questo corrisponde a un angolo di 30°, ma poiché stiamo osservando l'angolo opposto all'ipotenusa nel triangolo rettangolo, l'angolo PÔT è complementare a 30°, quindi misura 60°.

77 di 92 Domande

L’espressione y = logbx significa che:














La risposta corretta e' la '

y é l’esponente di una potenza di base b e di valore x

'.


78 di 92 Domande

L’espressione y = 3x2 – 2x + 1 rappresenta una relazione tra le variabili reali x e y che, usando il linguaggio naturale significa:














La risposta corretta è la C
La domanda chiede di interpretare l'espressione y = 3x² - 2x + 1 in linguaggio naturale, e la risposta corretta è: "la somma di y con il doppio di x si ottiene aggiungendo uno al triplo del quadrato di x". Questa risposta è corretta perché la formula y = 3x² - 2x + 1 rappresenta un'equazione polinomiale di secondo grado in cui y è espresso come una funzione di x. In particolare, il termine 3x² rappresenta il triplo del quadrato di x, mentre il termine -2x rappresenta il doppio di x con un segno negativo. Quando si dice "la somma di y con il doppio di x", si intende che a y bisogna aggiungere 2x, il che annulla il termine -2x presente nell'equazione originale. Infine, aggiungendo 1, si ottiene l'espressione completa 3x² - 2x + 1, che è esattamente uguale a y. Questo processo di traduzione dall'algebra al linguaggio naturale permette di comprendere meglio il significato dell'espressione data.

79 di 92 Domande

E’ data l’equazione https://app.testammissione.com/wp-content/uploads/2022/03/77xasjashfImmagine.jpg . L’insieme di tutte le sue soluzioni reali è:














La risposta corretta è la B
L'equazione data è rappresentata da un'immagine e l'insieme di tutte le sue soluzioni reali è {-2; +2}. La risposta corretta si basa sull'analisi dell'equazione proposta, che presumibilmente è un'equazione polinomiale di secondo grado, data la natura delle soluzioni. Un'equazione quadratica nella forma ax² + bx + c = 0 può essere risolta utilizzando la formula quadratica x = (-b ± ?(b² - 4ac)) / 2a. Le soluzioni reali dell'equazione sono i valori di x che soddisfano l'equazione. Nel caso in cui il discriminante (b² - 4ac) sia positivo, ci sono due soluzioni reali e distinte. Se il discriminante è zero, l'equazione ha una soluzione reale doppia. Nel contesto della domanda, sembra che l'equazione abbia due soluzioni reali distinte, che sono -2 e +2, suggerendo che il discriminante sia positivo e che i calcoli siano stati effettuati correttamente per ottenere queste soluzioni.

80 di 92 Domande

L’espressione algebrica (3)/(2-a) - (a)/(a-2) è uguale a:














La risposta corretta è la A
L'espressione algebrica (3)/(2-a) - (a)/(a-2) è uguale a (3+a)/(2-a). Per risolvere questa espressione, bisogna prima notare che (a-2) è il negativo di (2-a), quindi possiamo scrivere (a)/(a-2) come -(a)/(2-a). L'espressione diventa quindi (3)/(2-a) + (a)/(2-a), che può essere combinata in un'unica frazione con il denominatore comune (2-a). Sommando i numeratori, otteniamo (3+a)/(2-a), che è la forma semplificata dell'espressione originale. Questo processo di semplificazione sfrutta la proprietà dei numeri opposti e la somma di frazioni algebriche con lo stesso denominatore.

81 di 92 Domande

√(x2), intesa come radice aritmetica, è uguale a:














La risposta corretta è la D
La radice aritmetica di x² è uguale a |x|. Questa affermazione è corretta perché la radice aritmetica di un numero è sempre non negativa, e la radice quadrata di x² rappresenta il valore assoluto di x. Quando si calcola la radice quadrata di un quadrato, si ottiene il valore non negativo che, elevato al quadrato, restituisce il numero originale. Questo significa che per qualsiasi numero reale x, la radice quadrata di x² è |x| poiché il valore assoluto di x è definito come x se x è maggiore o uguale a zero, e -x se x è minore di zero. Questa definizione garantisce che il risultato sia sempre non negativo, in linea con la proprietà della radice aritmetica.

82 di 92 Domande

Lanciando contemporaneamente due dadi regolari a sei facce, qual è la probabilità che il risultato sia 4 ?














La risposta corretta è la B
Lanciando contemporaneamente due dadi regolari a sei facce, qual è la probabilità che il risultato sia 4? La risposta corretta è 1/12. Per calcolare la probabilità che la somma dei numeri usciti sui due dadi sia 4, dobbiamo considerare tutte le possibili combinazioni che danno come risultato 4: (1,3), (2,2) e (3,1). Ci sono quindi 3 combinazioni favorevoli. Poiché ogni dado ha 6 facce, il numero totale di combinazioni possibili quando si lanciano due dadi è 6 × 6 = 36. La probabilità di ottenere una somma di 4 è quindi il numero di combinazioni favorevoli diviso per il numero totale di combinazioni possibili, ossia 3/36, che si semplifica a 1/12.

83 di 92 Domande

Un bambino di 2 anni di origine africana si presenta con tumefazioni dolorose della mani e piedi. Dati di laboratorio mettono in evidenza una emoglobina di 9g/dl, una conta dei globuli bianchi di 11500/mm3 ed una conta delle piastrine di 250000/mm3. Quale dei seguenti esami di laboratorio dara' supporto alla tua diagnosi?














La risposta corretta è la B

Il quadro clinico descritto è compatibile con anemia falciforme o drepanocitosi, un’emoglobinopatia caratterizzata dalla produzione di catene globiniche quantitativamente normali ma qualitativamente alterate. La causa della deformazione dei globuli rossi è una sostituzione amminoacidica (Glu ? Val) che favorisce l’aggregazione delle molecole di Hb con formazione di polimeri simili a pali nel citoplasma eritrocitario. La polimerizzazione, che avviene soprattutto nello stato deossigenato, determina deformazione e la caratteristica forma a falce dei globuli rossi. Questa condizione provoca squilibri che riducono elasticità e vitalità cellulare. I globuli rossi danneggiati rappresentano il principale trigger delle crisi vaso-occlusive, responsabili di fenomeni infartuali a livello del microcircolo, che spesso si manifestano con tumefazioni dolorose di mani e piedi. La prima manifestazione clinica è l’emolisi cronica con pallore, subittero o ittero, astenia, litiasi della colecisti e segni della deplezione di ossido nitrico. A livello arterioso si osserva diatesi trombotica per disfunzione endoteliale. L’emolisi cronica rappresenta uno stato di equilibrio, interrotto più o meno frequentemente da crisi vaso-occlusive. Tra le manifestazioni vaso-occlusive, tipica è l’ostruzione dei vasi retinici, che porta a cecità parziale o totale e determina cicatrici corio-retiniche, una delle manifestazioni retiniche più comuni e patognomoniche dell’anemia falciforme. Dal punto di vista laboratoristico, si osserva riduzione dell’Hb; la diagnosi è confermata da striscio periferico, test di solubilità ed elettroforesi dell’emoglobina, che evidenzia le anomalie strutturali.


84 di 92 Domande

Chi sono gli organismi aerobi obbligati?














La risposta corretta è la A
Gli aerobi obbligati sono microrganismi che necessitano di ossigeno per vivere perché usano l’O2 come accettore finale di elettroni nella catena respiratoria. In assenza di ossigeno non possono generare ATP in modo efficiente e non crescono (o vanno incontro a morte). Per tollerare l’ambiente ossigenato possiedono sistemi di detossificazione delle specie reattive dell’ossigeno, in particolare superossido dismutasi, catalasi e perossidasi, che neutralizzano radicali potenzialmente letali. Esempi classici includono Pseudomonas aeruginosa, Mycobacterium tuberculosis, Nocardia spp. e molti funghi filamentosi come Aspergillus. In laboratorio crescono solo in condizioni aerate e, in terreni come il brodo al tioglicollato, si concentrano verso la superficie dove la tensione di O2 è massima. È utile distinguerli da altri profili respiratori: gli anaerobi obbligati (es. Clostridium, Bacteroides) sono danneggiati dall’ossigeno perché carenti degli enzimi antiossidanti; gli anaerobi facoltativi (es. Escherichia coli, Staphylococcus aureus) possono usare l’O2 se presente ma fermentano in sua assenza; i microaerofili richiedono basse concentrazioni di O2; gli aerotolleranti non lo utilizzano ma lo tollerano. Nel contesto clinico, gli aerobi obbligati tendono a insediarsi in sedi ossigenate: M. tuberculosis predilige i lobi superiori del polmone, dove la tensione di O2 è più alta; P. aeruginosa causa polmoniti associate a ventilazione, infezioni di ferite e batteriemie in pazienti critici; Nocardia dà quadri polmonari e disseminati in immunocompromessi. Al contrario, ambienti ipossici come gli ascessi chiusi favoriscono gli anaerobi, elemento che orienta la scelta empirica della terapia. Un corollario pratico è l’uso degli aminoglicosidi, il cui ingresso nel batterio dipende da un trasporto ossigeno?dipendente: sono attivi contro aerobi ma inefficaci contro anaerobi stretti. Per la diagnosi è fondamentale incubare i campioni in atmosfera aerobica; l’identificazione si basa su caratteristiche biochimiche e molecolari dell’agente sospettato. Il trattamento dipende dal patogeno (ad esempio antitubercolari per M. tuberculosis o anti?pseudomonali mirati), integrato dal controllo della fonte. L’aspetto chiave rimane la dipendenza metabolica dall’ossigeno: senza O2 questi organismi non possono sostenere la respirazione e la replicazione.

85 di 92 Domande

Il Sig. Versici, un uomo di circa 70 anni, si reca presso l’ ambulatorio del proprio medico curante, Il Dott. Mancini, per un fastidio al polso destro. Anamnesi patologica prossima: lamenta dolore al polso destro da circa due giorni.

Anamnesi patologica prossima: positiva per due interventi di chirurgia sostitutiva dell'anca, due precedenti episodi di gotta in entrambe le prime articolazioni metatarso-falangee ed ipertensione. Esame obiettivo: il Dott. Mancini visitandolo riscontra la presenza di rossore e gonfiore sul versante dorsale del polso. La sintomatologia dolorosa viene esacerbata da movimenti di flesso-estensione completi. Gli vengono prescritti 80 mg di aspirina al giorno. Due giorni dopo il gonfiore però è aumentato sul versante dorsale del polso ed a livello della mano. La flessione del polso risulta limitata dell' 80% con dolore severo, pertanto il Sig. Versici si reca nuovamente presso l’ ambulatorio del Dott. Mancini, che rivisitandolo nota che evoca un dolore sordo alla palpazione dello scafoide e pertanto nel sospetto di frattura gli prescrive un esame radiografico del polso/mano. Esami strumentali-laboratoristici: evidenza di alterazioni riconducibili ad un quadro di artrite gottosa. Quale tipo di citochine sono coinvolte in questo processo?

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La risposta corretta è la C.

La flogosi è un meccanismo di difesa di tipo aspecifico: risponde all’agente lesivo di tipo fisico-meccanico, radiazioni, batteri o sostanze chimiche. È quindi la risposta al danno tissutale ed è un processo reattivo (diverso dalla necrosi che è regressiva), aspecifico (contro tutto ciò che causa danno), stereotipato (stessi meccanismi principali a prescindere dalla causa, con vie diverse secondo lo stimolo), e procede indipendentemente dalla causa (una volta innescato, continua anche se lo stimolo è rimosso). Nella fase acuta si ha aumento del flusso ematico e della permeabilità vascolare, con accumulo di fluidi, leucociti e mediatori come le citochine. Vari fattori solubili favoriscono il reclutamento dei leucociti aumentando l’espressione di molecole di adesione e di fattori chemiotattici. Le citochine chiave sono IL-1, TNF-?, IL-6, IL-8 e altre chemochine; IL-1 e TNF-? sono particolarmente potenti, inducono febbre promuovendo la sintesi di PGE2 nell’endotelio ipotalamico. L’IL-1 è prodotta da macrofagi, neutrofili, cellule endoteliali ed epiteliali: a basse concentrazioni induce adesione leucocitaria, ad alte induce febbre e proteine di fase acuta. Diversamente dal TNF-?, non causa da sola shock settico. Inoltre stimola i mastociti al rilascio di istamina, con vasodilatazione precoce e aumento della permeabilità.

Durante l’infiammazione avvengono: (1) modificazioni di flusso e calibro vascolare con aumento del flusso sanguigno, (2) modificazioni del microcircolo e formazione dell’essudato, (3) richiamo chemiotattico dei leucociti, (4) fagocitosi. Dopo lo stimolo lesivo si ha vasocostrizione transitoria seguita da vasodilatazione intensa (iperemia attiva, responsabile di rubor e calor). Successivamente si verifica rallentamento della circolazione (iperemia passiva o stasi), dovuto ad aumentata permeabilità capillare con essudazione proteica e aumento della viscosità ematica. Il modello tipico dell’infiammazione acuta comprende: alterazioni di flusso e calibro, iperemia attiva e passiva, permeabilizzazione endoteliale con essudato, migrazione leucocitaria e chemiotassi, fagocitosi.

La chemiotassi è movimento orientato lungo un gradiente chimico; gli stimoli possono essere esogeni (prodotti batterici) o endogeni (complemento, leucotrieni, citochine). Durante la stasi i neutrofili si dispongono lungo l’endotelio (marginazione). Segue l’adesione: i leucociti rotolano con legami labili, poi aderiscono stabilmente formando la “pavimentazione”. Successivamente attraversano l’endotelio (diapedesi) e migrano verso lo stimolo. L’endotelio normalmente è continuo e liscio, ma nell’infiammazione aumenta la permeabilità ed esprime molecole di adesione preformate (es. P-selectina dai corpi di Weibel-Palade).

Le principali molecole di adesione sono: selectine (E sull’endotelio, P sull’endotelio in infiammazione, L sui leucociti, legano zuccheri); immunoglobuline (ICAM-1 e VCAM-1, interagiscono con integrine leucocitarie, le ICAM-1 si legano alle integrine ?2); VCAM-2 proprie dell’endotelio; integrine (già presenti sui leucociti, ma con bassa affinità: aumentano l’avidità a seguito di stimoli chemiokinici e dell’induzione di ICAM/VCAM-1). Le citochine IL-1 e TNF inducono fortemente la sintesi di ICAM-1 e VCAM-2, molecole implicate nei legami forti, la cui espressione richiede più tempo.


86 di 92 Domande

Il Sig. Mariani, un uomo di 78 anni si reca presso il PS del Policlinico Torvergata di Roma, a causa di un episodio di dispnea acuta. Anamnesi patologica prossima: lamenta comparsa di episodi di tosse produttiva, gonfiore degli arti inferiori e dei piedi, astenia, che perdurano da 3 settimane. Inoltre, da due mesi a questa parte, si sono presentate crisi di dispnea da sforzo ingravescente. Anamnesi patologica remota: una decina di anni prima è stato sottoposto ad un intervento di chirurgia sostitutiva per impianto di protesi valvolare di suino, a causa di un rigurgito della valvola mitrale di grado severo. Il paziente è affetto da coronaropatia, diabete mellito di tipo 2 ed ipertensione. Anamnesi fisiologica: ha fumato per 55 anni un pacchetto di sigarette al giorno e abitualmente beve una birra al giorno. Anamnesi farmacologica Attualmente prende diversi farmaci tra cui cardioaspirina, simvastatina, ramipril, metoprololo, metformina e idroclorotiazide. Esame obiettivo: si presenta dall’ aspetto pallido. L’ uomo è alto 181 cm e pesa 128 kg, con una BMI di circa 41 kg/m2. Ha una temperatura corporea di 37.3 °C , frequenza respiratoria di 23 atti/min, frequenza cardiaca di 97 bpm, e pressione arteriosa di 148/95 mm Hg. All’ auscultazione del torace si riscontra la presenza di rantoli alle basi polmonari bilateralmente. L’ esame obiettivo del cuore rivela la presenza di un battito apicale dislocato lateralmente e la presenza, a livello dell’ apice, di un soffio diastolico 3/6 di intensità decrescente. Inoltre si osserva la presenza di edemi improntabili bilateralmente a livello dei piedi e delle caviglie. Il resto dell’ esame obiettivo non mostra altre anomalie. Quale tra le seguenti è la causa più probabile dei sintomi di questo paziente?

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La risposta D è corretta.

Il paziente circa 10 anni fa si era sottoposto a un intervento di sostituzione protesica con impianto di protesi valvolare suina per severo rigurgito mitralico. Il trattamento di una valvulopatia, a meno che non sia di grado medio-elevato e clinicamente significativa, richiede solo un controllo periodico, mentre l’intervento chirurgico è indicato in presenza di una lesione moderata o grave responsabile di sintomi e/o disfunzione cardiaca. Le opzioni vanno dalla valvuloplastica alla riparazione fino alla sostituzione, che può essere effettuata con protesi meccaniche (preferite nei pazienti <65 anni o con lunga aspettativa di vita, ma richiedono anticoagulazione cronica con warfarin per prevenire tromboembolismo) o biologiche (suine o bovine, più soggette a deterioramento sclero-fibrotico, con durata media 10-15 anni). Una complicanza possibile delle protesi biologiche è l’ostruzione/stenosi o il rigurgito, entrambi responsabili di scompenso cardiaco.

L’endocardite infettiva insorge in presenza di una predisposizione endocardica (patologie congenite, reumatiche, valvole bicuspidi calcifiche, prolasso mitralico, cardiomiopatia ipertrofica, precedente endocardite). Fattori predisponenti sono protesi valvolari, tossicodipendenza, diabete, uso cronico di anticoagulanti o steroidi, età avanzata. Agenti più comuni sono streptococchi e stafilococchi (80-90%), seguiti da enterococchi e microrganismi HACEK. Clinicamente si manifesta con febbre, nuovo soffio o modifica di un soffio preesistente, può causare scompenso cardiaco e, all’ecocardiogramma, vegetazioni. Segni caratteristici: petecchie congiuntivali, macchie di Roth, lesioni di Janeway, nodi di Osler, emorragie subungueali a scheggia. La diagnosi si basa sui criteri di Duke (diagnosi rigettata, possibile o certa). In assenza di emocolture disponibili, e senza rischio per MRSA, la terapia empirica si effettua con un ?-lattamico + amminoglicoside. Sebbene questo paziente presenti soffio e segni di scompenso, non ha febbre né criteri di Duke: l’endocardite è improbabile (risposta A errata).

La BPCO è una malattia polmonare cronica non reversibile, con ostruzione bronchiale persistente (VEMS/CVF <0,7), spesso correlata a fumo e caratterizzata da progressione, riacutizzazioni infettive, dispnea, tosse produttiva cronica, tachipnea, cianosi e ipertensione polmonare nelle fasi avanzate. All’auscultazione: respiro sibilante e fase espiratoria prolungata. Nonostante il paziente sia fumatore con tosse, i sintomi durano solo da 3 settimane e non vi sono segni obiettivi di ostruzione: la diagnosi di BPCO è errata (risposta B errata).

La polmonite è un’infiammazione acuta polmonare (batterica, virale, fungina, parassitaria) diagnosticata con RX torace e reperti clinici. Può essere comunitaria (più spesso da Streptococcus pneumoniae, Mycoplasma pneumoniae) o nosocomiale. Clinicamente: febbre, tosse, dispnea, astenia, ipossia; nella forma tipica: esordio acuto con febbre, tosse produttiva, crepitii e rumori bronchiali; nella forma atipica: esordio graduale con tosse secca, dispnea e pochi segni obiettivi. È indicato esame colturale di sangue/escreato. Questo paziente presenta tosse produttiva ma non febbre, e all’auscultazione rantoli basali bilaterali: più compatibili con scompenso cardiaco che con polmonite (risposta C errata).

L’embolia polmonare è occlusione di arterie polmonari da trombi (arti inferiori/pelvi). Presentazione acuta con sintomi aspecifici: dolore toracico pleuritico, tosse, sincope, dispnea, arresto cardiorespiratorio nei casi gravi; segni: tachipnea, tachicardia, ipotensione. Fattori di rischio: immobilizzazione, trombofilie, gravidanza, chirurgia recente. In questo paziente tosse e dispnea possono mimarla, ma anamnesi negativa per immobilizzazione e presenza di stenosi mitralica con edemi declivi bilaterali fanno propendere per scompenso cardiaco congestizio piuttosto che embolia polmonare (risposta E errata).


87 di 92 Domande

Il Sig. Verci, un uomo di circa 60 anni si reca, presso l’ ambulatorio del proprio medico curante, il Dott. Briga, per dispnea. Anamnesi patologica prossima: lamenta una dispnea ingravescente da circa un mese. Inizialmente era in grado di salire 3 rampe di scale fino al suo appartamento, ma ora necessita di effettuare numerose pause per recuperare il fiato. Non lamenta dolore al petto. Anamnesi patologica remota: l'uomo è affetto da cardiopatia reumatica e diabete mellito di tipo 2. Anamnesi fisiologica: è emigrato dall'India circa 20 anni prima. Anamnesi farmacologica: assume carvedilolo, torasemide e insulina. Esame obiettivo: il Dott. Briga visita il Sig. Verci riscontrando una temperatura corporea di 37.2 °C, una frequenza cardiaca di 74 bpm, una frequenza respiratoria di 19 atti/min ed una pressione arteriosa di 135/80 mm Hg. La pulsossimetria mostra una saturazione d'ossigeno del 96% in aria ambiente. L'auscultazione del torace rivela la presenza di crepitii alle basi polmonari bilateralmente. All’ auscultazione cardiaca si riscontra la presenza di un soffio d'apertura seguito da un soffio diastolico di bassa tonalità , a livello del quanto spazio intercostale di sinistra in corrispondenza della linea medio-claveare. Esami strumentali-laboratoristici: il Dott. Briga decide di far eseguire una radiografia del torace al Sig. Verci, che mostra una dilatazione dell'atrio di sinistra, con stiramento del margine cardiaco di sinistra, ed un’ aumentata trama vascolare. Quale tra i seguenti rappresenta l'intervento di prima scelta per migliorare la sintomatologia del paziente?

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La risposta corretta è la D.

La malattia reumatica è la causa più frequente di stenosi mitralica non complicata. È caratterizzata da fibrosi, calcificazione dei lembi valvolari e parziale fusione delle commissure, con conseguente riduzione dell’ostio valvolare (normalmente 4-6 cm²) fino a valori <1 cm². A causa di questo restringimento, l’unico modo per garantire il passaggio di sangue dall’atrio sinistro al ventricolo sinistro durante la diastole è aumentare le pressioni atriali. Questo incremento si trasmette a monte, con aumento della pressione nelle vene e nei capillari polmonari: ecco la causa della dispnea. Se le pressioni aumentano ulteriormente, soprattutto acutamente, può verificarsi la trasudazione di liquido negli alveoli con conseguente edema polmonare. Il nostro paziente all’auscultazione presenta anche crepitii basali bilaterali. Il gradiente diastolico transvalvolare è proporzionale al grado di stenosi ed è sensibile ad aumenti di portata e frequenza cardiaca: maggiore la portata/frequenza, maggiore il gradiente. Per questo un soggetto asintomatico a riposo può diventare sintomatico anche per sforzi lievi. L’evoluzione della stenosi mitralica è rappresentata dallo sviluppo di ipertensione polmonare arteriosa, secondaria a quella venosa, che provoca vasocostrizione arteriolare inizialmente funzionale e reversibile, successivamente irreversibile per ipertrofia della tonaca media e fibrosi dell’intima. Le elevate resistenze arteriolari del circolo polmonare causano sovraccarico pressorio del ventricolo destro con dilatazione, ipertrofia, disfunzione contrattile e segni di scompenso destro e bassa gittata. Nell’insufficienza mitralica, invece, la pressione atriale sinistra, molto più bassa di quella aortica, fa sì che il sangue refluisca in atrio già durante la contrazione isometrica ventricolare. Nell’insufficienza mitralica cronica l’atrio sinistro si adatta dilatandosi, per cui la pressione a monte non aumenta significativamente; nell’insufficienza acuta, invece, l’atrio non ha tempo di adattarsi e subisce un brusco aumento pressorio con ripercussioni sulla pressione venosa polmonare. Il ventricolo sinistro, sottoposto a sovraccarico di volume, si dilata: inizialmente la frazione di eiezione rimane conservata, poi si riduce progressivamente perché il rigurgito in atrio riduce il volume sistolico effettivo. Una frazione di eiezione <60% è indicativa di compromissione ventricolare sinistra. Nel nostro paziente, per segni, sintomi e reperti auscultatori, è probabile un coinvolgimento valvolare mitralico, in particolare stenosi o steno-insufficienza. L’intervento di scelta, nella stenosi mitralica clinicamente significativa (area ?1,5 cm²) o sintomatica, e nei pazienti con controindicazioni alla chirurgia, è la valvuloplastica percutanea con palloncino: una “dilatazione controllata” eseguita con un palloncino ad alta resistenza gonfiato in prossimità della valvola, introdotto tramite catetere da vena femorale destra. È una tecnica mini-invasiva che riduce morbilità e mortalità perioperatorie, con buona efficacia a lungo termine (sopravvivenza libera da eventi nel 30-70% dei casi), sebbene non siano rare le restenosi. Non può essere eseguita in presenza di calcificazioni valvolari, per cui è indicata la sostituzione valvolare.


88 di 92 Domande

Un ragazzo di 20 anni presenta il seguente ECG. Cosa si nota all'ECG?

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La risposta esatta è la A.

Le derivazioni da V1 a V6, chiamate derivazioni precordiali, esprimono l’attività elettrica del cuore sul piano orizzontale: V1-V2 esplorano il setto interventricolare, V3-V4 la parete anteriore del ventricolo sinistro, V5-V6 la parete laterale del ventricolo sinistro. L’onda P indica la depolarizzazione atriale, il complesso QRS e l’onda T indicano rispettivamente la depolarizzazione e la ripolarizzazione ventricolare, mentre la ripolarizzazione atriale non è visibile poiché avviene durante la depolarizzazione ventricolare. In età giovanile, dopo la pubertà, il vettore di ripolarizzazione ventricolare rende le T positive in tutte le derivazioni precordiali, tranne V1 e raramente V2; in casi eccezionali, la negatività può coinvolgere anche V3 e V4 (onda T giovanile). Dopo la pubertà, la presenza di onde T invertite ?2 mm in due o più derivazioni contigue del ventricolo destro può indicare cardiopatia congenita con sovraccarico di pressione o volume (cardiomiopatia aritmogena del ventricolo destro) oppure, più raramente, patologie ereditarie dei canali del sodio o potassio. L’ECG descritto mostra ritmo sinusale, alterazioni diffuse della ripolarizzazione con T negativa da V1 a V5, R alta in V1 e asse spostato a destra: reperti suggestivi di ipertrofia ventricolare destra a carattere aritmogeno. La cardiomiopatia aritmogena del ventricolo destro è spesso familiare, più frequentemente a trasmissione autosomica dominante, e coinvolge prevalentemente ma non esclusivamente il ventricolo destro. Nel 10-20% dei casi è presente una mutazione nei geni che codificano proteine del desmosoma. Istologicamente si osserva progressiva sostituzione del miocardio con tessuto fibro-adiposo, che genera aree di discinesia e dilatazione soprattutto nel tratto di afflusso, efflusso e apice del ventricolo destro (triangolo della displasia), ma può estendersi all’intera parete ventricolare destra o anche al ventricolo sinistro. Questa condizione, per le alterazioni morfologiche e funzionali, è causa frequente di aritmie ventricolari e morte improvvisa, soprattutto in età giovanile durante o subito dopo l’attività fisica. In presenza di un ECG di questo tipo è quindi indicato eseguire un ecocardiogramma per rilevare eventuali alterazioni strutturali cardiache.


89 di 92 Domande

La signora Rettori, una donna di 45 anni, si reca dal proprio medico curante, il Dott. Pressi, per malessere. Anamnesi patologica prossima: comparsa di febbre, disuria e dolore alla schiena. Il Dott. Pressi consiglia alla paziente di recarsi in ospedale per ulteriori accertamenti; qui la donna verrà successivamente ricoverata con una sospetta diagnosi di pielonefrite. La paziente viene sottoposta a terapia con antibiotici ad ampio spettro, che determinano un significativo miglioramento della sintomatologia. Tuttavia, durante il quarto giorno di ricovero, la donna presenta nuovamente febbre, con leucocitosi e profusa diarrea acquosa. Esami strumentali: viene effettuata una colonscopia, visibile nell’ immagine sottostante.

Quale è la terapia per il trattamento di questo disturbo?

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La risposta corretta è la D.

La paziente presenta una colite pseudomembranosa causata da Clostridium difficile, un batterio appartenente alla famiglia Clostridiaceae, patogeno per l’uomo, Gram+ anaerobio. Il C. difficile è virulento in quanto possiede due tossine: la tossina A, un’enterotossina che si lega alle cellule della mucosa e causa un’ipersecrezione di liquido determinando diarrea acquosa; la tossina B, una citotossina che provoca gravi danni alla mucosa determinandone l’aspetto pseudomembranoso. Il Clostridium difficile causa colite associata ad antibiotici, tipicamente in ambiente ospedaliero. Fa parte normalmente del microbiota umano; tuttavia, quando si utilizzano antibiotici per lungo tempo, questi possono distruggere anche i batteri che tengono “sotto controllo” il Clostridium. Quando il C. difficile diviene dominante, si possono avere crampi addominali, colite pseudomembranosa, diarrea (talora ematica), raramente sepsi e addome acuto. I sintomi insorgono alcuni giorni dopo l’inizio della terapia antibiotica e includono diarrea acquosa o scariche di feci non formate, crampi addominali, raramente nausea e vomito. Per la diagnosi è importante l’identificazione della tossina nelle feci. Il trattamento consiste nell’interrompere la terapia antibiotica; se la sintomatologia è grave è possibile utilizzare vancomicina o metronidazolo (nel nostro caso, non essendo la vancomicina tra le opzioni, la risposta corretta è la D).


90 di 92 Domande

Una paziente di 58 anni si presenta presso il reparto di nutrizione clinica. La donna presenta BMI 20,9, circonferenza vita 88 cm, analisi ematochimiche (in allegato) in cui si presenta colesterolo LDL fuori range e glicemia a digiuno elevata.

In seguito ai valori di glicemia a digiuno riscontrati, si richiede curva da carico orale di glucosio (OGTT). In base ai risultati sopra riportati, la paziente presenta:

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La risposta corretta è la B.

Il diabete è un gruppo di alterazioni caratterizzate da elevati livelli di glicemia, legati a un’alterata secrezione insulinica o a una ridotta sensibilità all’insulina. Questa alterata secrezione può variare da forme severe, in cui la produzione di insulina è nulla o quasi (diabete di tipo I, pancreasectomia), a forme intermedie modulate dall’insulino-resistenza.

L’insulino-resistenza da sola non è in grado di slatentizzare un diabete mellito: è necessario un danno della secrezione. Le alterazioni del metabolismo del glucosio si associano inoltre a modifiche del metabolismo lipidico e proteico, predisponendo a complicanze vascolari: microvascolari (rene, arti inferiori, retina) e macrovascolari (cuore, cervello, arterie degli arti inferiori).

Il diabete si classifica in due tipologie principali:

– diabete mellito di tipo I (insulino-dipendente), che può avere cause immuno-mediate o idiopatiche;

– diabete mellito di tipo II (non insulino-dipendente), malattia metabolica caratterizzata da iperglicemia in un contesto di insulino-resistenza e deficienza insulinica relativa, nella maggior parte dei casi senza necessità di insulina.

Esiste poi il diabete gestazionale, che compare in gravidanza e regredisce dopo il parto.

Tra le sindromi secondarie ricordiamo:

– pancreasectomia (oggi non più praticata nelle pancreatiti, ma solo nei tumori),

– patologie del pancreas esocrino (es. pancreatite),

– patologie endocrine (acromegalia, sindrome di Cushing, feocromocitoma, poiché l’insulina è l’unico ormone ipoglicemizzante),

– tossicità da farmaci o sostanze chimiche (glucocorticoidi, tiazidici, ecc.).

Il diabete può rimanere a lungo silente. Si stima che, a fronte di una prevalenza diagnosticata del 4%, un ulteriore 4% resti non diagnosticato.

Per la diagnosi, le misurazioni della glicemia prevedono:

– glicemia a digiuno (da almeno 12 ore): due rilevazioni ?126 mg/dl;

– glicemia random >200 mg/dl, ma solo in paziente sintomatico (polidipsia, poliuria, nicturia, ecc.);

– curva da carico con 75 g di glucosio in 200-250 ml d’acqua: il test si esegue solo se la glicemia basale è <126 mg/dl, e la diagnosi si pone se a 2 ore la glicemia è >200 mg/dl.


91 di 92 Domande

La signora Bellini è una giovane donna ricoverata nel reparto di ginecologia ed ostetricia dopo un parto complicato da una rottura prematura delle membrane amnio-coriali ed un prolungato travaglio. Anamnesi patologica prossima: In seconda giornata sviluppa febbre con brivido associata ad ipotensione e intenso dolore addominale che fanno sospettare un’ endometrite purperale. Il Dott. Lanfranchi decide di sottoporre la paziente ad una radiografia del torace e decide di avviare la terapia antibiotica e reidratante con 4.000 ml di soluzione salina nelle successive 24 ore ma l’ ipertermia persiste e si ottiene un lieve incremento della pressione arteriosa. Improvvisamente la sig.ra Bellini presenta dispnea. Esame obiettivo: viene rilevata una SpO2 dell’ 82% che non aumenta anche con ossigenoterapia con FiO2 del 100%. Il Dott. Lanfranchi decide quindi di intubare la paziente e si eroga una FiO2 del 100%. Non si rileva turgore giugulare, all’ auscultazione polmonare si apprezzano crepitii diffusi bilateralmente. Esami di laboratorio-strumentali: viene rapidamente inviato in laboratorio un campione di sangue arterioso che evidenzia PaO2 di 62 mmHg e PaCO2 di 33 mmHg. L’ ECG mostra tachicardia sinusale. Viene effettuato un nuovo RX del torace che mostra un quadro polmonare modificato rispetto a quanto si era visto nel precedente. Sulla base dei dati forniti quale tra le seguenti è la diagnosi più probabile?

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La risposta corretta è la B.

Questo paziente molto probabilmente ha una ARDS e il rapporto PaO2/FiO2 è <200: la paziente ha un rapporto di 60 (FiO2 = 1 ovvero 100% e PaO2 di 60 mmHg: necessita di ossigeno al 100% per mantenere una pressione di PaO2 accettabile). La RX torace mostra infiltrati polmonari diffusi non riconducibili a eziologia cardiogena. L’EO evidenzia dispnea ingravescente a insorgenza improvvisa, con crepitii diffusi bilateralmente. La paziente presentata nel caso è verosimilmente affetta da ARDS in seguito a sepsi da endometrite postpartum.

La sindrome da distress respiratorio acuto (ARDS) è una grave malattia acuta polmonare. I fattori scatenanti sono numerosi: polmonite, shock, gravi traumi, sepsi, aspirazione di alimenti (ab ingestis), pancreatite. È caratterizzata da danno diffuso della membrana alveolo-capillare, con edema polmonare non cardiogenico (ricco di proteine) e insufficienza respiratoria acuta (ARF). Si osserva reclutamento di neutrofili nei capillari alveolari e formazione di membrane ialine. I neutrofili rilasciano chemochine (che richiamano istiociti), producono ROS, proteasi, leucotrieni, fattore di attivazione piastrinica, prostaglandine e altre molecole che danneggiano le barriere tra capillari e spazi aerei. Gli alveoli e l’interstizio si riempiono di proteine, detriti cellulari e liquido, con distruzione del surfattante, collasso alveolare e mismatch ventilazione/perfusione.

L’ARDS determina grave ipossiemia refrattaria all’ossigenoterapia. I criteri diagnostici comprendono:

– Opacità bilaterali alla RX non spiegabili da versamento, atelettasia o noduli.

– PaO2/FiO2 ?200 mmHg.

– Assenza di evidenza clinica di aumentata pressione atriale sinistra o insufficienza cardiaca (PCWP <18 mmHg). Una pressione di incuneamento capillare polmonare >18 mmHg orienta invece verso edema polmonare cardiogeno.

Secondo la “Definizione di Berlino 2012” l’ARDS si classifica in:

– Lieve: PaO2/FiO2 ?200 mmHg.

– Moderata: PaO2/FiO2 ?100 mmHg.

– Grave: PaO2/FiO2 ?100 mmHg.


92 di 92 Domande

Una paziente di 58 anni si presenta presso il reparto di nutrizione clinica. La donna presenta BMI 20,9, circonferenza vita 88 cm, analisi ematochimiche (in allegato) in cui si presenta colesterolo LDL fuori range e glicemia a digiuno elevata.

Per il paziente diabetico è essenziale assumere cibi a basso indice glicemico. Qual è tra i seguenti alimenti quello che presenta il più basso indice glicemico?

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La risposta corretta è la A.

Il diabete è un gruppo di alterazioni caratterizzate da elevati livelli di glicemia, legati a un’alterata secrezione insulinica o a una ridotta sensibilità all’insulina. Questa alterata secrezione può variare da forme severe, in cui la produzione di insulina è nulla o quasi (diabete di tipo I, pancreasectomia), a forme intermedie modulate dall’insulino-resistenza. L’insulino-resistenza da sola non è in grado di slatentizzare un diabete mellito: serve un danno della secrezione. Le alterazioni del metabolismo del glucosio si accompagnano anche ad alterazioni del metabolismo lipidico e proteico, predisponendo a complicanze vascolari: microvascolari (rene, retina, arti inferiori) e macrovascolari (cuore, cervello, arterie periferiche). Il diabete si classifica in due tipologie principali: diabete mellito di tipo I (insulino-dipendente), con cause immuno-mediate o idiopatiche; diabete mellito di tipo II (non insulino-dipendente), malattia metabolica caratterizzata da iperglicemia in un contesto di insulino-resistenza e relativa deficienza insulinica, che nella maggior parte dei casi non richiede terapia insulinica. Esiste anche il diabete gestazionale, che si manifesta in gravidanza e regredisce dopo il parto. Tra le forme secondarie: pancreasectomia (oggi non più praticata nelle pancreatiti, ma solo nei tumori), patologie del pancreas esocrino (es. pancreatite), patologie endocrine (acromegalia, sindrome di Cushing, feocromocitoma, poiché l’insulina è l’unico ormone ipoglicemizzante), tossicità da farmaci o sostanze (glucocorticoidi, tiazidici, ecc.). Il diabete può progredire a lungo senza sintomi. Si calcola che, a fronte di una prevalenza diagnosticata del 4%, un ulteriore 4% rimane non diagnosticato. Per la diagnosi: glicemia a digiuno ?126 mg/dl in due misurazioni, glicemia random >200 mg/dl in presenza di sintomi (poliuria, polidipsia, nicturia), curva da carico con 75 g di glucosio (diagnosi se glicemia >200 mg/dl a 2 ore). Prima del test, la glicemia basale deve essere <126 mg/dl. Il test va eseguito in pazienti non ricoverati, in buone condizioni cliniche, dopo dieta abituale (non ridotta in carboidrati), a digiuno dalla mezzanotte, senza febbre, stress o fumo. Indicazioni alla curva da carico: glicemia alterata a digiuno (100–125 mg/dl), familiarità per diabete dai 30-40 anni, obesità, complicanze cardiovascolari (TIA, angina, claudicatio), soprattutto se obesi e fumatori, infezioni urinarie o cutanee ricorrenti con glicemia alterata. Il 90% dei casi è di tipo II, storicamente detto diabete dell’adulto (esordio >40 anni), ma oggi è sempre più precoce (anche a 18 anni), correlato all’obesità, in particolare infantile (Italia con alta prevalenza, soprattutto nel centro-sud). Nei gemelli monozigoti la concordanza è ~100% nel tipo II, mentre nel tipo I, pur avendo componente genetica, è solo del 50% per il ruolo di fattori ambientali. Anche nei monozigoti separati alla nascita la concordanza del tipo II rimane elevata, a dimostrazione della forte componente genetica, ancora non del tutto chiarita.


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