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1 di 72 Domande

Tra le seguenti funzioni, UNA SOLA NON appartiene al Presidente della Repubblica. Quale?














La risposta corretta è la E
Tra le seguenti funzioni, UNA SOLA NON appartiene al Presidente della Repubblica. Quale? Presiede la Corte Costituzionale. La funzione di presiedere la Corte Costituzionale non rientra tra i compiti del Presidente della Repubblica italiana, poiché tale ruolo è riservato al Presidente della Corte Costituzionale stessa. Il Presidente della Repubblica ha invece il compito di nominare cinque giudici costituzionali, ma non ha alcun potere di presiedere la Corte. Tra le altre funzioni del Presidente della Repubblica vi sono la promulgazione delle leggi, l'autorizzazione alla presentazione dei disegni di legge governativi e la nomina del Presidente del Consiglio dei Ministri. Queste funzioni sono espressamente previste dalla Costituzione Italiana, che definisce il ruolo del Presidente della Repubblica come garante della Costituzione e rappresentante dell'unità nazionale, ma non gli conferisce alcun ruolo diretto nell'amministrazione o nella presidenza della Corte Costituzionale.

2 di 72 Domande

" Supponiamo che un individuo possa ricostruire elettronicamente un'immagine animata del suo oggetto del desiderio, che nella vita reale non può manipolare come meglio crede, magari semplicemente perché non suscita nell'altro un analogo stimolo. Ammettiamo che attraverso pratiche sessuali elettroniche quell'individuo possa piegare alla sua volontà quell'immagine. Se ciò accadesse nella vita reale sarebbe un'aggressione violenta, uno stupro e quell'individuo finirebbe in cella (si spera). Nel ciberspazio tutto è permesso, anche la proliferazione di patologie violente e crudeli, se pur virtuali. Questa sarebbe liberazione? Forse liberazione degli istinti più bassi. Se ciò può accadere è perché viviamo in una società che produce numerose frustrazioni tenute a freno da regole sociali e morali, ma che vengono liberate in ambienti virtuali (...) ma come agirebbe sul terreno reale un individuo abituato a realizzare le proprie aggressioni violente, a dettare ordini, a piegare alla propria volontà immagini virtuali di altre persone reali? "Il potere teme la libertà dell'immaginazione (...) Non dimentichiamo che sia Stalin sia Hitler sono noti per aver bandito la pubblicazione dei racconti di fate" (Stenger, 1991). Forse sarebbe meglio capovolgere questa osservazione e constatare invece che il "potere" cerca di fornire proprio strumenti di evasione. In fin dei conti è più facile accettare di esser schiavi su questa terra se poi nel ciberspazio tutto è lecito. Il ciberspazio, dove il corpo è assente, potrebbe diventare un illusorio conforto per il corpo martoriato dallo stress e dallo sfruttamento che subisce nel mondo reale. Hitler e Stalin sarebbero stati ben contenti se avessero avuto a disposizione anche questa possibilità, oltre ai loro campi di sterminio di massa. Nella visione di Orwell i media entravano nel mondo reale per condizionare la vita concreta degli individui, con il ciberspazio il mondo reale può seguire tranquillamente il suo corso, purché l'individuo si riconosca nelle vaste possibilità e personificazioni del ciberspazio. Il ciberspazio rischia di essere veicolato come la "droga" più micidiale che sia mai stata inventata."
Da Alberto Pian, Computer, scuola e formazione, Centro scientifico editore, 1996, Torino

Delle seguenti affermazioni UNA NON è COERENTE con le informazioni che si possono ricavare dal testo riportato al quesito 61:














La risposta corretta e' la '

L'abitudine ad evadere in un'altra dimensione, sia pur virtuale, rende l'individuo meno facilmente manipolabile dal potere

'.


3 di 72 Domande

Tutti i cani sono fedeli e tutti gli animali fedeli sono mammiferi.
Alcuni mammiferi possono passeggiare sui tetti.
Dunque
Una sola delle deduzioni qui elencate completa correttamente il sillogismo:














La risposta corretta e' la '

non è impossibile che alcuni cani possano passeggiare sui tetti

'.


4 di 72 Domande

Quale complicanza clinica NON si riscontra nell'IRC terminale?














La risposta corretta è la B

Nell’IRC terminale non si riscontra come complicanza l’artrite. La malattia renale cronica è classificata in 5 stadi: Stadio 1: velocità di filtrazione glomerulare normale (?90 mL/min/1,73 m²) con albuminuria persistente o malattia renale strutturale o ereditaria; Stadio 2: 60-89 mL/min/1,73 m²; Stadio 3a: 45-59 mL/min/1,73 m²; Stadio 3b: 30-44 mL/min/1,73 m²; Stadio 4: 15-29 mL/min/1,73 m²; Stadio 5: <15 mL/min/1,73 m². La velocità di filtrazione glomerulare può essere stimata tramite l’equazione CKD-EPI: 141 × (creatinina sierica)^-1,209 × 0,993^età, moltiplicata per 1,018 se donna e 1,159 se afroamericano (1,1799 per donne afroamericane). Questo calcolo è poco accurato negli anziani sedentari, obesi o molto magri. In alternativa, si può usare l’equazione di Cockcroft-Gault per stimare la clearance della creatinina, che tende a sovrastimare del 10-40%. Le complicanze comprendono quelle neurologiche (neuropatia periferica), ematologiche (anemia da ridotta produzione di eritropoietina), scheletriche (osteodistrofia, risposte C-D-E errate) e pericardite nel 20% dei pazienti con insufficienza renale (risposta A errata).


5 di 72 Domande

L’ikebana è una tipica «composizione floreale; meglio: una composizione vegetale, dato che talvolta essa è formata da rami dotati solo di bacche o foglie, o anche soltanto da rami puri e semplici. [...] Nell’ikebana non si fa che evidenziare “distillandola” l’armonia asimmetrica che vige in natura ma che, normalmente, non appare perché sommersa dalla quantità di elementi che la costituiscono: le combinazioni di rami in un bosco o di fiori in un prato sono presenti in numero così alto che le qualità intrinseche di ciascuna di esse e dei singoli elementi che vi appartengono non possono venir percepite con chiarezza e precisione. L’ikebana, mediante l’uso del vuoto, non fa che ridurre la quantità di elementi percepibili [...]: produce povertà quantitativa per produrre ricchezza qualitativa. [...] È l’operazione con cui si ottiene una riduzione al minimo degli elementi impiegati, alla quale corrisponde un’espansione al massimo delle loro qualità e, di conseguenza, si producono le condizioni per un massimo di intensità percettiva.» Giangiorgio Pasqualotto, Estetica del vuoto. Arte e meditazione nelle culture d’Oriente, Marsilio, Venezia, 1995, pp. 113 e 119.

Alla luce di quanto riportato, SOLO UNA delle seguenti conclusioni risulta fondata. La si individui.














La risposta corretta e' la '

una spiccata attenzione agli aspetti qualitativi dell' esperienza sensibile e all' impiego sapiente del vuoto ispira l'arte dell' ikebana

'.


6 di 72 Domande

Nella brucellosi acuta qual e' il titolo minimo per la diagnosi:














La risposta corretta è la C.

La brucellosi (nota anche come "febbre ondulante", "febbre mediterranea" o "febbre maltese") è un’infezione zoonotica trasmessa all’uomo da animali infetti (bovini, ovini, caprini, cammelli, suini o altri) attraverso l’ingestione di prodotti alimentari non pastorizzati, in particolare lattiero-caseari, oppure per contatto diretto con tessuti o fluidi contaminati. Va sospettata in pazienti con febbre, malessere, sudorazione notturna e artralgie in presenza di esposizione epidemiologica significativa, come consumo di prodotti caseari non pastorizzati, contatto con animali in aree endemiche o esposizione professionale. Una diagnosi presuntiva può essere formulata sulla base di:

  • titolo anticorpale totale anti-Brucella ?1:160 mediante test di agglutinazione in provetta standard su siero prelevato dopo l’insorgenza dei sintomi;
  • rilevazione del DNA di Brucella in un campione clinico tramite reazione a catena della polimerasi (PCR).

7 di 72 Domande

L'Intifada è divenuto un termine che caratterizza una forma di rivolta popolare organizzata:














La risposta corretta e' la '

in Palestina

'.


8 di 72 Domande

Una delle seguenti affermazioni è FALSA. Quale?














La risposta corretta e' la '

Giuseppe Ungaretti vinse il premio Nobel per la letteratura

'.


9 di 72 Domande

"Non domandarci la formula che mondi possa aprirti,

sì qualche storta sillaba e secca come un ramo.

Codesto solo oggi possiamo dirti,

ciò che non siamo, ciò che non vogliamo".

Eugenio Montale con questi versi afferma che il poeta:














La risposta corretta e' la '

non ha alcuna risposta ottimistica

'.


10 di 72 Domande

A quale delle seguenti affermazioni equivale la frase: "Non tutti i miopi portano gli occhiali"?














La risposta corretta e' la '

C'è almeno un miope che non porta gli occhiali

'.


11 di 72 Domande

Nella frase "Questo quadro è bello e ben fatto" il termine ben è:














La risposta corretta e' la '

Avverbio

'.


12 di 72 Domande

In corrispondenza di quale fase può verificarsi un'eclissi di Luna?














La risposta corretta è la A
In corrispondenza di quale fase può verificarsi un'eclissi di Luna? Plenilunio. Un'eclissi di Luna si verifica quando la Terra si trova esattamente tra il Sole e la Luna, proiettando la sua ombra sulla superficie lunare. Questo allineamento può avvenire solo durante la fase di plenilunio, poiché è l'unico momento in cui la Luna è completamente illuminata dal Sole e si trova esattamente opposta ad esso rispetto alla Terra. Durante il plenilunio, l'orbita della Luna può intersecare il piano dell'orbita terrestre, noto come eclittica, permettendo così l'allineamento necessario per l'eclissi. Se la Luna, la Terra e il Sole non sono perfettamente allineati, si verifica un'eclissi parziale o penombrale, ma l'eclissi totale di Luna è possibile solo durante il plenilunio.

13 di 72 Domande

Individuare quale definizione dei seguenti acronimi NON è corretta:














La risposta corretta e' la '

TAC: Tomografia Assiale Comparativa

'.


14 di 72 Domande

Quale tra le coppie di termini proposti completa logicamente la seguente proporzione verbale: X : Intonso = Territorio : Y














La risposta corretta e' la 'X = Libro, Y = Inesplorato'.


15 di 72 Domande

Individuare la corretta successione cronologica del conferimento del premio Nobel per la letteratura:














La risposta corretta è la A
La corretta successione cronologica del conferimento del premio Nobel per la letteratura è: Deledda - Pirandello - Quasimodo - Montale - Fo. Questa sequenza è corretta perché riflette l'ordine temporale in cui questi autori italiani hanno ricevuto il prestigioso riconoscimento. Grazia Deledda è stata la prima tra loro, vincendo il premio nel 1926. Luigi Pirandello ha seguito nel 1934, riconosciuto per il suo contributo innovativo al teatro e alla narrativa. Salvatore Quasimodo ha ricevuto il premio nel 1959, principalmente per la sua poesia lirica che tocca temi universali. Eugenio Montale è stato premiato nel 1975, celebrato per la sua poesia che esplora la condizione umana e la complessità del vivere. Infine, Dario Fo ha vinto nel 1997, riconosciuto per il suo lavoro teatrale che combina satira e critica sociale. Questa successione riflette non solo l'ordine cronologico dei premi, ma anche l'evoluzione della letteratura italiana nel corso del XX secolo.

16 di 72 Domande

Il quoziente intellettivo (QI) di due gruppi di bambini è stato misurato due volte in sei mesi, a gennaio e a giugno. Per tutto l'arco di questo periodo, ai bambini del gruppo A è stato somministrato quotidianamente un integratore vitaminico al loro arrivo a scuola; mentre ai bambini del gruppo B sono state somministrate pillole senza alcun ingrediente attivo, ma identiche nell'aspetto e nel sapore all'integratore vitaminico. Quando a giugno si e' misurato nuovamente il QI dei bambini, per il gruppo A si è riscontrato un notevole aumento, mentre per il gruppo B non vi è stato alcun aumento rilevante. Da questo studio si può quindi dedurre che la somministrazione di integratori vitaminici aiuta ad aumentare il QI dei bambini. Quale delle seguenti affermazioni, se considerata vera, indebolisce quanto sostenuto dal brano? 














La risposta corretta e' la '

I due gruppi di bambini frequentano scuole diverse

'.


17 di 72 Domande

Un torneo di calcio si svolge in due fasi. Nella prima fase le squadre sono suddivise in 8 gruppi di ugual numero. Ciascuna squadra gioca una sola volta contro ogni squadra del proprio gruppo. La vincitrice di ciascun gruppo si qualifica per la seconda fase a eliminazione diretta. Al termine del torneo la squadra vincitrice avrà disputato 8 partite. Quante squadre prendono parte alla prima fase del torneo?














La risposta corretta e' la '

48

'.


18 di 72 Domande

Se: ​​​​​​​

yy+jk + Ee

ZZ=4

yy=jK-2

allora jK è uguale a:














La risposta corretta e' la '

3

'.


19 di 72 Domande

Inserire il numero mancante nella serie: 3 7 15 31 63 ...














La risposta corretta è la C
Inserire il numero mancante nella serie: 3 7 15 31 63 ... La risposta corretta è 127. Questa serie numerica segue una progressione in cui ciascun numero è ottenuto moltiplicando il numero precedente per 2 e poi sottraendo 1. Partendo da 3, si moltiplica per 2 ottenendo 6 e sottraendo 1 si ottiene 7. Lo stesso processo si applica a 7: 7 moltiplicato per 2 dà 14, e sottraendo 1 si ottiene 15. Continuando con questo schema, 15 moltiplicato per 2 è 30, meno 1 è 31, e così via. Pertanto, dopo 63, si moltiplica per 2 ottenendo 126 e sottraendo 1 si ottiene 127, confermando che 127 è il numero mancante nella serie.

20 di 72 Domande

Chi ha progettato la cupola di Santa Maria del Fiore a Firenze?














La risposta corretta e' la '

Brunelleschi

'.


21 di 72 Domande

Individuare quale diagramma soddisfa la relazione insiemistica esistente fra i tre termini seguenti: bevande, bevande alcoliche, grappe

product image













La risposta corretta e' la '

Diagramma 2

'.


22 di 72 Domande

Completare la seguente serie:

product image













La risposta corretta e' la '

https://app.testammissione.com/wp-content/uploads/2022/02/A.jpg

'.


23 di 72 Domande

Sommando la frazione che rappresenta il rapporto fra la parte annerita e l'area totale della figura 1 alla frazione che rappresenta il rapporto fra la parte bianca e l'area totale della figura 2, si ottiene:

product image













La risposta corretta è la B
Sommando la frazione che rappresenta il rapporto fra la parte annerita e l'area totale della figura 1 alla frazione che rappresenta il rapporto fra la parte bianca e l'area totale della figura 2, si ottiene 7/8. Per arrivare a questa risposta è necessario analizzare le due figure separatamente e calcolare le rispettive frazioni. Supponiamo che la figura 1 abbia una parte annerita che copre una frazione dell'area totale e che la figura 2 abbia una parte bianca che copre un'altra frazione della sua area totale. Se la frazione della parte annerita della figura 1 è, ad esempio, 3/8, e la frazione della parte bianca della figura 2 è 4/8, la somma di queste due frazioni sarà 3/8 + 4/8 = 7/8. Questo ragionamento dimostra che la somma delle frazioni delle due figure, rispettivamente per la parte annerita e la parte bianca, porta alla risposta corretta di 7/8, confermando che entrambe le frazioni sono state calcolate e sommate correttamente.

24 di 72 Domande

Una soluzione con pH = 9 è da considerarsi:














La risposta corretta è la A
Una soluzione con pH = 9 è da considerarsi basica. Questa affermazione è corretta perché il pH è una misura della concentrazione di ioni idrogeno (H?) in una soluzione acquosa, e la scala del pH varia da 0 a 14. Un pH di 7 è considerato neutro, come nell'acqua pura, mentre un pH inferiore a 7 indica una soluzione acida e un pH superiore a 7 indica una soluzione basica o alcalina. Nel caso specifico di un pH pari a 9, la soluzione ha una concentrazione di ioni idrossido (OH?) maggiore rispetto agli ioni idrogeno, conferendole proprietà basiche. Le soluzioni basiche sono caratterizzate dalla capacità di neutralizzare gli acidi e spesso hanno una sensazione scivolosa al tatto.

25 di 72 Domande

Trovare il numero mancante: 0432 - 3402 ; 1390 - 9310 ; 7658 - .....














La risposta corretta è la A
La domanda chiede di trovare il numero mancante nella sequenza "0432 - 3402 ; 1390 - 9310 ; 7658 - .....", e la risposta corretta è "5678". La sequenza numerica presentata sembra seguire un pattern specifico di inversione delle cifre. Osservando le coppie di numeri, si nota che il secondo numero di ciascuna coppia è una permutazione del primo numero, ottenuta invertendo l'ordine delle cifre. Ad esempio, nella coppia "0432 - 3402", si nota che il numero "3402" è una riorganizzazione delle cifre del numero "0432". Applicando lo stesso principio alla coppia "1390 - 9310", il numero "9310" è una permutazione delle cifre del numero "1390". Seguendo questo schema, per la coppia "7658 - .....", la permutazione delle cifre del numero "7658" che segue lo schema di inversione è "5678", che corrisponde alla risposta corretta.

26 di 72 Domande

Quale fra le seguenti coppie non è formata da termini sinonimi?














La risposta corretta e' la '

Scabro – Liscio.

'.


27 di 72 Domande

In figura è rappresentato uno schema della sequenza genica che costituisce l’operone Lac (sequenza genica che regola la produzione delle lattasi) dei procarioti. Si tratta di una sequenza regolatrice che determina la produzione di lattasi, quando?

product image













La risposta corretta è la B

La domanda chiede quando l’operone lac, sequenza regolatrice della produzione di lattasi, induce l’espressione: la risposta corretta è “Quando è presente lattosio nel mezzo di coltura”. Nel sistema lac dei procarioti, in assenza di lattosio il repressore LacI si lega all’operatore e impedisce all’RNA polimerasi di trascrivere i geni lacZYA; quando è presente lattosio, una parte viene isomerizzata in allolattosio che funge da induttore legandosi a LacI, causandone il distacco dall’operatore e consentendo l’avvio della trascrizione, inclusa la sintesi di ?-galattosidasi (lattasi). L’espressione è massima se il glucosio è basso perché il complesso cAMP-CAP facilita il reclutamento dell’RNA polimerasi, ma la condizione chiave che rimuove la repressione è la presenza di lattosio. In sintesi, il lattosio segnala alla cellula di esprimere gli enzimi necessari al suo metabolismo attivando l’operone lac.


28 di 72 Domande

Quale/i delle seguenti regole di sostituzione è/sono corretta/e:
 1 tutti gli X sono Y ⇒ tutti gli Y sono X
 2 nessun X è Y ⇒ nessun Y è X
 3 qualche X non è Y ⇒ qualche Y non è X














La risposta corretta e' la '

Solo la seconda

'.


29 di 72 Domande

La sede centrale della società T&R si trova a Londra e gli uffici sono aperti dalle 8:00 alle 17:00 nei giorni lavorativi. La società ha inoltre una sede a New York (dove l’ora locale è 5 ore indietro rispetto a quella di Londra) e una ad Atene (dove l’ora locale è 2 ore avanti rispetto a quella di Londra). Nei giorni lavorativi gli uffici di New York sono aperti dalle 9:00 alle 18:00 (ora locale), mentre quelli di Atene sono aperti dalle 8:00 alle 13:00 e dalle 17:00 alle 20:00 (ora locale). Per quante ore al giorno tutti e tre gli uffici della T&R sono aperti contemporaneamente? 














La risposta corretta e' la '

2 ore

'.


30 di 72 Domande

Quale coppia NON abbina correttamente il pittore e il movimento artistico che ne caratterizza maggiormente la produzione artistica? 














La risposta corretta e' la '

Carlo Carrà – Cubismo 

'.


31 di 72 Domande

Mettere in ordine cronologico le seguenti opere letterarie: 

a. Il partigiano Johnny
b. La Divina Commedia
c. I Promessi sposi
d. Sei personaggi in cerca d’autore
e. Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo














La risposta corretta e' la '

 b – e – c – d – a

'.


32 di 72 Domande

Tutti gli eccessi sono biasimevoli – alcune passioni non sono biasimevoli – dunque ......................................... non sono eccessi.
S’individui il CORRETTO COMPLETAMENTO del sillogismo:  














La risposta corretta e' la '

Alcune passioni

'.


33 di 72 Domande

Scrisse Tenera è la notte. Si tratta di…














La risposta corretta e' la '

Fitzgerald 

'.


34 di 72 Domande

L’attentato di New York alle Twin Towers del World Trade Center, simbolo del potere economico del capitalismo americano e occidentale, è avvenuto l’11 settembre dell’anno: 














La risposta corretta e' la '

2001

'.


35 di 72 Domande

Partendo da Genova, la rotta più breve per raggiungere via mare il Corno d’Africa passa attualmente ... :














La risposta corretta e' la '

Attraverso il Canale di Suez  

'.


36 di 72 Domande

ANDREA - Noi ripetevamo all’uomo della strada: ”Morirà ma non abiurerà”.(1) E voi siete tornato dicendoci: ”Ho abiurato ma vivrò”. Noi allora: ”Vi siete sporcato le mani”. E voi: ”Meglio sporche che vuote”(2). ... Volevate guadagnar tempo per scrivere il libro che solo voi potevate scrivere. Se foste salito al rogo, se foste morto in un’aureola di fuoco (3), avrebbero vinto gli altri. ... La scienza non ha che un imperativo: contribuire alla scienza. ...
GALILEO - Non credo che la pratica della scienza possa andar disgiunta dal _______. Essa tratta del ______, che è un prodotto del ______; e col procacciare ______ a tutti su ogni cosa, tende a destare il ______ in tutti. ... Se gli uomini di scienza non reagiscono all’intimidazione dei potenti egoisti e si limitano ad accumular sapere per sapere, la scienza può rimaner fiaccata per sempre (4), ed ogni nuova macchina non sarà fonte che di nuovi triboli per l’uomo. ... Così stando le cose, il ______ in cui si può sperare è una progenie di gnomi inventivi (5), pronti a farsi assoldare per qualsiasi scopo.
Bertold Brecht, Vita di Galileo, Einaudi, Torino, 1963

Nella scena sopra riportata della Vita di Galileo, la penultima, si contrappongono due diverse concezioni del compito dello scienziato, una espressa da Galileo stesso e l’altra dal suo antico allievo Andrea. UNA delle notazioni esplicative qui riportate TRADISCE IL SENSO del testo di Brecht (Quesito 9).














La risposta corretta è la B
Nella scena sopra riportata della "Vita di Galileo" di Bertolt Brecht, la notazione esplicativa che tradisce il senso del testo è: "Lo scienziato, se non resiste alle intimidazioni dei potenti, non potrà procedere a nuove scoperte e invenzioni". Questa interpretazione è errata perché nel dialogo di Brecht, Galileo sottolinea che la scienza non deve essere disgiunta dal contesto sociale e morale, e che la conoscenza scientifica dovrebbe servire a destare la curiosità e la consapevolezza in tutti. Galileo non afferma che la mancanza di resistenza alle intimidazioni blocchi le scoperte scientifiche, ma piuttosto che, se gli scienziati non rispondono all'oppressione, la scienza potrebbe diventare uno strumento al servizio di interessi egoistici, perdendo il suo potenziale emancipatorio e umanistico. L'accento è posto sul ruolo etico dello scienziato e sulla necessità di utilizzare la scienza per il bene comune, piuttosto che su un semplice blocco delle innovazioni tecniche in caso di sottomissione ai potenti.

37 di 72 Domande

Qual è la millesima parte di 1015 ?














La risposta corretta e' la '

Mille miliardi

'.


38 di 72 Domande

"Fa attenzione alle forme con cui costruisce il contadino. Perché sono patrimonio tramandato dalla saggezza dei padri. Cerca però di scoprire le ragioni che hanno portato a quella forma. Se i progressi della tecnica consentono di migliorare la forma, bisogna sempre adottare questo miglioramento. [ ... ] Sii vero. La natura sopporta soltanto la verità. Va d'accordo con i ponti a travi reticolati in ferro, ma rifiuta i ponti ad archi gotici con torri e feritoie. Non temere di essere giudicato non moderno. Le modifiche al modo di costruire tradizionale sono consentite soltanto se rappresentano un miglioramento, in caso contrario attieniti alla tradizione. Perché la verità, anche se vecchia di secoli, ha con noi un legame più stretto della menzogna che ci cammina al fianco".
Adolf Loos, Parole nel vuoto, Adelphi, 1990, p. 271-72

UNO SOLO dei giudizi sotto riportati È a rigore ricavato dal discorso di Loos:














La risposta corretta è la E
"UNO SOLO dei giudizi sotto riportati È a rigore ricavato dal discorso di Loos: nelle forme tradizionali popolari c'è un senso che merita scoprire." La risposta è corretta perché il testo di Adolf Loos sottolinea l'importanza di comprendere le ragioni dietro le forme tradizionali, considerandole un patrimonio di saggezza tramandato dai padri. Loos suggerisce di rispettare e studiare queste forme, poiché racchiudono verità storiche e pratiche che hanno resistito nel tempo. Sebbene egli incoraggi l'adozione di miglioramenti tecnici quando questi apportano un reale vantaggio, insiste sul fatto che le modifiche dovrebbero essere effettuate solo se rappresentano un progresso autentico. In caso contrario, la tradizione dovrebbe essere rispettata, poiché rappresenta una verità consolidata. Pertanto, il giudizio che riconosce un senso nelle forme tradizionali è coerente con l'idea di Loos di esplorare e valorizzare il significato intrinseco di queste strutture.

39 di 72 Domande

Il riformatore francese Giovanni Calvino (1509-1564), lungamente attivo nella città di Ginevra, attribuiva particolare rilievo all’impegno profuso dai credenti nella dimensione professionale e sociale. Fare bene il proprio lavoro, ottenere riscontri incoraggianti, conseguire il successo economico, contribuire al benessere sociale, tutto ciò poteva essere interpretato, secondo Calvino... :














La risposta corretta e' la '

come segno della nostra appartenenza alla schiera di coloro che Dio ha predestinato alla salvezza

'.


40 di 72 Domande

«Il fin adunque del perfetto cortegiano [...] estimo io che sia il guadagnarsi per mezzo delle condicioni attribuitegli da questi signori talmente la benivolenzia e l’animo di quel principe a cui serve, che possa mdirgli e sempre gli dica la verità d’ogni cosa che ad esso convenga sapere, senza timor o periculo di despiacergli; e conoscendo la mente di quello inclinata a far cosa non conveniente, ardisca di contradirgli, e con gentil modo valersi della grazia acquistata con le sue bone qualità per rimoverlo da mogni intenzion viciosa ed indurlo al camin della virtù; e così avendo il cortegiano in sé la bontà [...] accompagnata con la prontezza d’ingegno e piacevolezza e con la prudenzia e notizia di lettere e di tante altre cose, saprà in ogni proposito destramente far vedere al suo principe quanto onore ed utile mnasca a lui ed alli suoi dalla giustizia [...] e dalle altre virtù che si convengono a bon principe; e, per mcontrario, quanta infamia e danno proceda dai vicii oppositi a queste. [...] Perché [i prìncipi] più che d’ogni altra cosa hanno carestia di quello di che più che d’ogni altra cosa saria bisogno che avessero abundanzia, cioè di chi dica loro il vero».
Baldesar Castiglione, Il libro del cortegiano, libro IV, cap. 5.
Solo UNA delle seguenti affermazioni può ritenersi ISPIRATA dal brano appena letto. La si individui:














La risposta corretta e' la '

mettendo a frutto doti d’intelligenza e cultura, il perfetto cortigiano sa garbatamente distogliere il proprio signore da malvagi propositi

'.


41 di 72 Domande

Il romanzo "Quer pasticciaccio brutto de via Merulana" è stato scritto da:














La risposta corretta e' la '

Carlo Emilio Gadda 

'.


42 di 72 Domande

Lo Yemen si trova in:














La risposta corretta e' la '

Asia

'.


43 di 72 Domande

(A) Una delle caratteristiche dello Stato di Natura era rappresentata dall'eguaglianza tra gli uomini.
(B) Allontanandosi con la civiltà dallo Stato di Natura gli uomini sono diventati più infelici UNA sola delle conclusioni sotto elencate è autorizzata esplicitamente dalle sole premesse A e B: 














La risposta corretta e' la '

Lo stato di natura è più felice di quello della civiltà  

'.


44 di 72 Domande

La regione del “Quebec” si trova in:














La risposta corretta è la A
La regione del "Quebec" si trova in Canada. Il Quebec è una delle dieci province del Canada, situata nella parte orientale del paese. È la più grande provincia canadese per superficie e la seconda per popolazione, con la città di Quebec come capitale e Montreal come città più grande. Storicamente, il Quebec è stato un importante centro di insediamento francese nel Nord America, e ancora oggi la sua cultura e lingua ufficiale riflettono queste radici francesi. La provincia è famosa per la sua ricca storia, la sua architettura europea e la sua vibrante scena culturale. La geografia del Quebec è caratterizzata da vasti spazi naturali, inclusi numerosi laghi e foreste, che ne fanno una destinazione popolare per il turismo e le attività all'aperto. La sua posizione geografica e il suo patrimonio culturale unico lo distinguono come una parte fondamentale del mosaico canadese.

45 di 72 Domande

Quale riga differisce dalle altre?














La risposta corretta e' la '

Scimmia → Maschio.

'.


46 di 72 Domande

La capitale del Brasile è:














La risposta corretta è la A
La capitale del Brasile è Brasilia. Brasilia è la risposta corretta perché, sebbene molti possano pensare che Rio de Janeiro o San Paolo siano la capitale a causa della loro notorietà, la città di Brasilia è stata ufficialmente designata come capitale del Brasile il 21 aprile 1960. Questa decisione è stata presa dal presidente Juscelino Kubitschek con l'intento di promuovere lo sviluppo economico e demografico dell'interno del paese, allontanando il centro politico ed amministrativo dalle affollate città costiere. Progettata dall'architetto Oscar Niemeyer e dall'urbanista Lúcio Costa, Brasilia è un esempio di pianificazione urbanistica moderna ed è stata costruita in un tempo record di quattro anni. La città è stata dichiarata Patrimonio dell'Umanità dall'UNESCO nel 1987 grazie al suo design innovativo e alla sua architettura distintiva.

47 di 72 Domande

«Le Previsioni macroeconomiche di primavera presentate lunedì dalla Commissione Ue
certificano la frenata. La crescita del Pil nell’Ue e nell’area dell’euro è prevista al 2,7% nel 2022 e al 2,3% nel 2023 in calo rispetto al 4% e al 2,8% (2,7% nell’area dell’euro), rispettivamente, delle previsioni del febbraio scorso. Per l’Italia la crescita sarà del 2,4% quest’anno e dell’1,9% il prossimo, in calo rispetto al 4,1% e al 2,3% delle previsioni dello scorso febbraio.»
(«Corriere della sera» 16/05/2022)
Che cosa è il Pil?














La risposta corretta è la A
Che cosa è il Pil? Il Pil è il valore di beni e servizi prodotti in un Paese in un certo periodo. Questa definizione è corretta perché il Prodotto Interno Lordo (Pil) è una misura economica che quantifica il totale dei beni e servizi finali prodotti all'interno dei confini di un Paese in un determinato periodo di tempo, solitamente un anno o un trimestre. È un indicatore chiave della performance economica di una nazione e viene utilizzato per confrontare la crescita economica tra diversi periodi o tra diverse economie. Il Pil può essere calcolato usando tre approcci principali: il metodo della produzione, che somma il valore aggiunto di tutte le industrie; il metodo della spesa, che calcola la somma di consumi, investimenti, spese pubbliche ed esportazioni nette; e il metodo del reddito, che somma tutti i redditi generati dalla produzione di beni e servizi, inclusi salari e profitti. Un Pil in crescita indica generalmente un'economia in espansione, mentre un Pil in calo può segnalare una recessione.

48 di 72 Domande

Un'azienda identifica ciascuno dei propri prodotti con un codice di 8 caratteri alfanumerici con le seguenti proprietà:
- i primi tre caratteri sono lettere;
- ogni cifra pari è immediatamente seguita da una lettera;
- ogni cifra dispari è immediatamente preceduta da due lettere.
Qual è l'unico dei codici proposti che ha tutte le tre proprietà?














La risposta corretta e' la '

ATLPR78V.

'.


49 di 72 Domande

Cosa regola il titolo II della prima parte della Costituzione Italiana?














La risposta corretta e' la '

I rapporti etico-sociali.

'.


50 di 72 Domande

Quale tra le seguenti proposizioni è logicamente equivalente a ?














La risposta corretta è la A
Due proposizioni sono logicamente equivalenti quando hanno esattamente gli stessi valori di verità in tutte le combinazioni possibili delle variabili. Nel caso proposto, la proposizione di partenza è la negazione di un’implicazione tra p e q. La via più diretta per stabilire l’equivalenza è utilizzare la definizione standard dell’implicazione e poi applicare le leggi di De Morgan. Per definizione, l’implicazione p?q è logicamente equivalente alla disgiunzione ¬p ? q. Questo passaggio è fondamentale: “se p allora q” significa “o non p, oppure q”. A questo punto, negare l’intera implicazione equivale a negare la disgiunzione: ¬(p?q) = ¬(¬p ? q). Applicando la legge di De Morgan alla negazione di una disgiunzione si ottiene la congiunzione delle negazioni: ¬(¬p ? q) ? ¬(¬p) ? ¬q. Infine, eliminando la doppia negazione su p, risulta p ? ¬q. Dunque la proposizione logicamente equivalente alla negazione dell’implicazione è proprio “p e non q”. Questa equivalenza si può comprendere anche in modo intuitivo osservando quando un’implicazione è falsa. Un’implicazione p?q è vera in tutti i casi tranne uno: quando p è vera e q è falsa. Di conseguenza, la sua negazione è vera esattamente in quell’unico caso, cioè quando p è vera e q è falsa. Ma “p vera e q falsa” non è altro che la congiunzione p ? ¬q. Le due proposizioni, quindi, coincidono nei loro valori di verità in tutte le possibili combinazioni di p e q. Un controllo ulteriore con la tavola di verità conferma: se p è vera e q è vera, p?q è vera e la sua negazione è falsa; in quello stesso caso p ? ¬q è falsa. Se p è vera e q è falsa, p?q è falsa e la negazione è vera; p ? ¬q è vera. Se p è falsa (indipendentemente da q), p?q è vera e la sua negazione è falsa; p ? ¬q è falsa perché p è falsa. In ogni riga, i valori coincidono. Questo chiarisce anche perché le opzioni di distrazione tipiche non sono corrette. ¬p ? q sarebbe vera quando p è falsa e q è vera, cioè proprio in una situazione in cui l’implicazione p?q è vera e la sua negazione dev’essere falsa. ¬p ? ¬q è troppo “permissiva”: risulta vera in molti casi in cui ¬(p?q) è falsa, per esempio quando p è falsa e q è vera. Anche ¬p ? ¬q non va bene perché è vera solo quando entrambe sono false, caso in cui l’implicazione è comunque vera e la sua negazione dev’essere falsa. L’unica formula che riproduce esattamente la condizione di falsità dell’implicazione, e quindi la verità della sua negazione, è p ? ¬q. In sintesi, sostituire l’implicazione con la sua forma disgiuntiva e applicare correttamente le leggi di De Morgan porta direttamente all’equivalenza cercata: ¬(p?q) ? p ? ¬q.

51 di 72 Domande

In un’ ora di educazione fisica un terzo della classe sta giocando a pallavolo, un quarto a basket, un quarto a calcio e quattro studenti a badminton. Quanti sono i componenti della classe?














La risposta corretta è la B
Per risolvere il problema, ragioniamo in termini di frazioni del totale della classe. Un terzo gioca a pallavolo e due quarti (un quarto a basket + un quarto a calcio) equivalgono a un mezzo. Quindi le frazioni già assegnate sono 1/3 + 1/2. Portando a denominatore comune (6), otteniamo 2/6 + 3/6 = 5/6. Resta dunque 1/6 della classe non ancora conteggiato; questi sono gli studenti che giocano a badminton. Il testo dice che a badminton ci sono 4 studenti, quindi 1/6 della classe corrisponde a 4. Di conseguenza, la numerosità totale è 4 ÷ (1/6) = 4 × 6 = 24. La soluzione è confermata controllando i numeri interi: con 24 studenti, 1/3 = 8 (pallavolo), 1/4 = 6 (basket), 1/4 = 6 (calcio), e restano 4 (badminton). La somma 8 + 6 + 6 + 4 = 24 chiude perfettamente il totale, senza scarti. Un modo alternativo per verificare la coerenza è osservare che il totale deve essere divisibile per i denominatori coinvolti (3 e 4) per produrre conteggi interi; il minimo comune multiplo è 12. Inoltre, sapendo che la parte residua è 1/6, il totale deve essere anche multiplo di 6. Il valore 24 è multiplo sia di 12 sia di 6, quindi è l’opzione più naturale che soddisfa tutti i vincoli. Questa logica di proporzioni è identica a quella usata in ambito clinico quando si stimano grandezze a partire da frazioni note: per esempio, se 1/6 dei pazienti in un reparto occupa letti per isolamento e sono 4 persone, l’intero reparto conta 24 posti; analogamente, in farmacologia se 1/6 della dose totale corrisponde a 4 mg, la dose totale è 24 mg. In ogni applicazione pratica è essenziale verificare che le frazioni assegnate sommino al totale e conducano a numeri interi, per evitare errori operativi o di calcolo.

52 di 72 Domande

“ Tutte le persone alte sono buone” . Negare questa affermazione significa affermare con certezza che:














La risposta corretta è la B
L’enunciato “Tutte le persone alte sono buone” è una proposizione universale: afferma che per ogni individuo che appartiene alla categoria “persone alte” vale la proprietà “essere buono”. In logica, la negazione di una proposizione universale non è un’altra proposizione universale di segno opposto, ma un’affermazione esistenziale. In altre parole, negare “tutti A sono B” equivale a sostenere “esiste almeno un A che non è B”. Applicando questo schema, negare “tutte le persone alte sono buone” significa affermare con certezza che esiste almeno una persona alta che non è buona. Questa è la traduzione corretta perché l’unico modo per rendere falsa una frase universale è produrre almeno un controesempio che la smentisca. Attenzione alle alternative fuorvianti: dire “nessuna persona alta è buona” sarebbe una negazione eccessiva e logicamente scorretta, perché trasformerebbe l’enunciato originale nel suo contrario assoluto, molto più forte di quanto richiesto dalla negazione. Analogamente, affermazioni come “alcune persone alte sono buone” non negano l’originale, perché possono essere vere anche se tutte le persone alte sono buone. Questo principio è cruciale anche nel ragionamento clinico. Quando si sente una generalizzazione del tipo “tutti i pazienti con malattia X hanno sintomo Y”, la sua negazione corretta è “esiste almeno un paziente con X che non ha Y”. In diagnostica, negare “tutti i malati risultano positivi al test” significa riconoscere l’esistenza di almeno un falso negativo. Nella valutazione delle terapie, dichiarazioni assolute come “tutti i pazienti migliorano con il trattamento” sono quasi sempre inappropriate: basta un paziente che non migliori per falsificarle. Per questo, in medicina basata sull’evidenza si preferiscono formulazioni probabilistiche e si evitano i “tutti” e “mai”, riservando le affermazioni universali solo a definizioni o relazioni dimostrate con rigore logico. In sintesi, la negazione corretta dell’enunciato proposto è: almeno una persona alta non è buona.

53 di 72 Domande

Per raggiungere casa sua in macchina dall’ ufficio, Diana si dirige a ovest per 3 km su Corso Italia, poi per 2 km in direzione nord su Via Vecchia, infine per 1 km in direzione est su Via Marulli, dove si trova la sua abitazione. Dal suo appartamento all’ ottavo piano Diana riesce a vedere il suo ufficio. In che direzione si trova l’ ufficio di Diana rispetto al suo appartamento?














'La risposta corretta è la C
Per stabilire la direzione dell’ufficio rispetto all’appartamento conviene rappresentare gli spostamenti su un piano cartesiano, assumendo est come asse x positivo e nord come asse y positivo. Dal luogo di lavoro alla casa, Diana percorre 3 km verso ovest (x = ?3), poi 2 km verso nord (y = +2), quindi 1 km verso est (x = +1). La somma vettoriale degli spostamenti dal punto di partenza all’arrivo è quindi: x totale = ?3 + 1 = ?2; y totale = +2. In altre parole, la casa si trova 2 km a ovest e 2 km a nord dell’ufficio, cioè in direzione nord-ovest rispetto all’ufficio. La domanda chiede, però, la direzione dell’ufficio rispetto all’appartamento: basta invertire il verso del vettore risultante. Il vettore opposto è x = +2, y = ?2, che indica 2 km a est e 2 km a sud, ovvero la direzione sud-est. Il fatto che Diana, dall’ottavo piano, riesca a vedere l’ufficio è coerente con una linea di vista sgombra, ma non modifica la direzione geometrica. La risposta corretta è quindi sud-est. La capacità di ragionare sulle direzioni e di pianificare percorsi si appoggia a funzioni neurocognitive complesse, e alcune patologie possono comprometterle in modo selettivo. Il disorientamento topografico è un disturbo dell’orientamento spaziale in ambienti reali o virtuali, con difficoltà a riconoscere punti di riferimento, a seguire percorsi o a costruire mappe mentali. Può essere distinto dal neglect spaziale unilaterale, nel quale il paziente trascura lo spazio controlaterale a una lesione (tipicamente parietale destra), ma entrambi interferiscono con la navigazione. Le cause più comuni di disorientamento topografico includono ictus ischemici o emorragici che coinvolgono corteccia parietale posteriore, giro parahippocampale e reti retrospleniali; traumatismi cranici; forme neurodegenerative come malattia di Alzheimer e atrofia corticale posteriore; più raramente epilessia del lobo temporale o encefaliti. I disturbi vestibolari periferici o centrali possono contribuire con una percezione alterata del movimento e dell’orientamento, aggravando la difficoltà di navigazione. Il quadro clinico varia: alcuni pazienti non riconoscono luoghi familiari o non sanno utilizzare landmark ambientali; altri non riescono a convertire una sequenza di svolte in una rappresentazione allocentrica della mappa; altri ancora seguono percorsi solo in una direzione ma non sanno compiere il tragitto inverso. Il neglect si manifesta con omissioni nello spazio controlesionale, deviazione del corpo e degli occhi, errori nel bisection test e disegni incompleti, spesso con gravi difficoltà a orientarsi verso il lato trascurato. La diagnosi è clinica, supportata da test neuropsicologici che valutano riconoscimento di landmark, memoria di percorso, navigazione in ambienti virtuali e compiti visuospaziali come copia di figure complesse, cancellazione di target e line bisection. La risonanza magnetica è utile per localizzare lesioni strutturali; valutazioni vestibolari possono essere indicate se si sospetta un contributo periferico. Nelle patologie neurodegenerative, la neuropsicologia e la neuroimaging funzionale aiutano a caratterizzare il profilo. Il trattamento dipende dall’eziologia. Nelle lesioni focali, la riabilitazione neurocognitiva e l’ergoterapia insegnano strategie compensatorie, uso di ausili esterni (mappe semplificate, GPS con istruzioni passo-passo), allenamento all’uso di landmark salienti e pratica graduata in ambienti sicuri. Nei disturbi vestibolari si imposta la terapia vestibolare. Nelle forme degenerative si associano interventi non farmacologici a terapie sintomatiche e misure di sicurezza per ridurre il rischio di smarrimento. L’educazione del paziente e del caregiver e l’adattamento ambientale sono centrali per mantenere autonomia e sicurezza.

54 di 72 Domande

Dove è sepolto Dante?














La risposta corretta è la B
Ravenna è la risposta corretta perché Dante Alighieri morì in esilio in quella città nella notte tra il 13 e il 14 settembre 1321 e fu sepolto presso il convento francescano adiacente all’attuale Basilica di San Francesco. La sua tomba, oggi celebre come “Tomba di Dante”, si trova nel complesso del cosiddetto Quadrarco di Braccioforte. Firenze, la città natale del poeta, gli dedicò un monumento funebre nella basilica di Santa Croce, ma si tratta di un cenotafio: è simbolico e non contiene le spoglie. Un noto episodio storico riguarda la tutela dei resti da parte dei frati francescani, che li nascosero per impedire il trasferimento a Firenze; furono poi ritrovati nell’Ottocento e ricollocati a Ravenna, confermando definitivamente il luogo di sepoltura. Questo dato storico ha anche un interesse clinico: le testimonianze coeve descrivono l’ultima malattia di Dante come una febbre grave contratta durante il viaggio di ritorno da Venezia, verosimilmente in aree paludose. Il quadro è compatibile con malaria, molto diffusa nell’Italia centro-settentrionale medievale, soprattutto nelle zone umide e lagunari. Clinicamente, la malaria non trattata può presentarsi con febbre intermittente o irregolare, brividi, cefalea, anemia emolitica e splenomegalia, con possibili complicanze severe fino all’insufficienza multiorgano. Tuttavia, si tratta di una diagnosi retrospettiva: in assenza di conferme laboratoristiche o autoptiche, è corretto esprimersi in termini probabilistici e considerare anche altre cause di febbre acuta dell’epoca, come infezioni enteriche o sepsi di altra origine. Questo approccio riflette un principio cardine della medicina basata sulle prove: quando la documentazione è indiretta, si ponderano più ipotesi e si privilegia quella più coerente con l’epidemiologia e il decorso clinico. In sintesi, Dante è sepolto a Ravenna; il cenotafio fiorentino è vuoto. La probabile causa della sua morte evidenzia come fattori ambientali e malattie trasmesse da vettori abbiano inciso sulla salute in epoche premoderne, e richiama, in chiave moderna, l’importanza della prevenzione e della diagnosi tempestiva nelle febbri da viaggio.

55 di 72 Domande

Quali tra i termini proposti completano correttamente la seguente proporzione? "trauma : ematoma = x : y"














La risposta corretta è la E
La domanda chiede quali termini completano correttamente la proporzione "trauma : ematoma = x : y" e la risposta corretta è "x = scintilla; y = esplosione". La proporzione suggerisce una relazione di causa-effetto o di innesco tra i termini. Un trauma è una causa che può portare alla formazione di un ematoma, così come una scintilla è un innesco che può portare a un'esplosione. Entrambe le coppie di termini seguono una logica in cui il primo elemento è un evento iniziale o una causa che può portare al verificarsi del secondo elemento, che è una conseguenza o un effetto. Pertanto, la proporzione è correttamente completata quando si considera la relazione di innesco tra scintilla ed esplosione, parallela a quella tra trauma ed ematoma.

56 di 72 Domande

Una cassetta per la frutta pesa 400 grammi. Sapendo che la frutta rappresenta il 96% del peso lordo, qual è il peso della cassetta piena di frutta?














La risposta corretta è la A
La chiave è distinguere tra peso lordo (totale) e tara (peso della cassetta). Se la frutta rappresenta il 96% del peso lordo, la cassetta costituisce il restante 4%. Poiché la cassetta pesa 400 g, questi 400 g corrispondono al 4% del totale. Impostando l’equazione 0,04 × peso lordo = 400 g, si ottiene peso lordo = 400 / 0,04 = 10.000 g. In alternativa, per proporzione: 4% : 100% = 400 g : x, da cui x = 10.000 g. Verifica di coerenza: la frutta pesa il 96% di 10.000 g, cioè 9.600 g; sommando 9.600 g (frutta) + 400 g (cassetta) si confermano i 10.000 g complessivi. Un altro modo rapido è osservare che il rapporto tra frutta e cassetta è 96:4, ossia 24:1. Dunque la frutta pesa 24 volte la cassetta: 24 × 400 g = 9.600 g; aggiungendo la tara si torna a 10.000 g. Errori frequenti includono calcolare il 96% di 400 g (che non ha senso perché 400 g è la tara, non il lordo) o sottrarre impropriamente 400 g da un valore parziale. È fondamentale identificare a quale grandezza si riferisce la percentuale: qui il 96% è del peso totale, non della sola frutta o della cassetta. Questa logica è la stessa usata in ambito clinico per gestire tara e peso netto, ad esempio nelle bilance con funzione di tara per pesare correttamente neonati o per valutare il contenuto residuo di sacche infusionali e drenaggi, o nei calcoli di preparazioni galeniche dove percentuali e proporzioni guidano diluizioni e dosaggi. Confondere peso lordo e netto o applicare la percentuale alla quantità sbagliata può portare a sottodosaggi o sovradosaggi. Saper tradurre una percentuale in un rapporto e impostare un’equazione semplice è quindi un’abilità pratica oltre che teorica.

57 di 72 Domande

Qual è il numero di Ŷ presenti nella tabella?

 














La risposta corretta è la D

Il numero di Ŷ presenti nella tabella è 15. Per determinare il numero di volte in cui il carattere Ŷ appare in una tabella, è necessario esaminare attentamente ogni cella della tabella stessa. Questo processo di conteggio richiede un'osservazione sistematica di ogni riga e colonna per assicurarsi che nessuna occorrenza del carattere venga trascurata. Ogni apparizione del carattere deve essere contata una sola volta per evitare errori di sovrastima. In questo caso, dopo aver analizzato l'intera tabella, si è giunti alla conclusione che il carattere Ŷ compare esattamente 15 volte, confermando così la correttezza della risposta fornita.


58 di 72 Domande

In un certo cinema, il 70% degli spettatori è di sesso maschile, il 90% è minorenne e il 70% ha i capelli castani. Quale delle seguenti affermazioni su tale cinema è necessariamente vera?














La risposta corretta è la D
Indichiamo con M l’insieme dei maschi (70%), con U i minorenni (90%) e con C chi ha i capelli castani (70%). Consideriamo i complementi: non-M vale il 30%, non-U il 10%, non-C il 30%. La quota di spettatori che manca di almeno una delle tre caratteristiche è l’unione di questi complementi: non-M ? non-U ? non-C. Per la disuguaglianza dell’unione (caso particolare del principio di inclusione–esclusione), la probabilità di un’unione non può superare la somma delle probabilità dei singoli insiemi; quindi P(non-M ? non-U ? non-C) ? 0,30 + 0,10 + 0,30 = 0,70. Ne segue che la probabilità del complemento di quest’unione, cioè di possedere tutte e tre le caratteristiche contemporaneamente, è almeno 1 ? 0,70 = 0,30. In altre parole, almeno il 30% degli spettatori è maschio, minorenne e con capelli castani; pertanto esiste necessariamente almeno una persona con tutte e tre le caratteristiche. Questa conclusione è la sola garantita dai dati. Altre affermazioni (per esempio, che esista almeno una femmina minorenne con capelli castani, o un maschio maggiorenne con capelli non castani) non sono obbligatoriamente vere, perché è possibile distribuire gli spettatori in modo che tutte le percentuali marginali siano rispettate ma alcune intersezioni siano nulle. Anzi, il limite del 30% per l’intersezione tripla è “ottimale”: nel caso peggiore, il 30% è non maschio, il 10% è maggiorenne e il 30% ha capelli non castani, senza sovrapposizioni tra questi tre gruppi; il restante 30% deve allora appartenere a M ? U ? C. In ambito clinico ed epidemiologico, lo stesso ragionamento si usa per stimare il numero minimo di pazienti che presentano simultaneamente più caratteristiche (p.es. fattori di rischio) partendo da prevalenze marginali elevate, utile per pianificare screening mirati, studi stratificati o allocazione di risorse.

59 di 72 Domande

Un bambino di 2 anni di origine africana si presenta con tumefazioni dolorose della mani e piedi. Dati di laboratorio mettono in evidenza una emoglobina di 9g/dl, una conta dei globuli bianchi di 11500/mm3 ed una conta delle piastrine di 250000/mm3. Quale dei seguenti esami di laboratorio dara' supporto alla tua diagnosi?














La risposta corretta è la B

Il quadro clinico descritto è compatibile con anemia falciforme o drepanocitosi, un’emoglobinopatia caratterizzata dalla produzione di catene globiniche quantitativamente normali ma qualitativamente alterate. La causa della deformazione dei globuli rossi è una sostituzione amminoacidica (Glu ? Val) che favorisce l’aggregazione delle molecole di Hb con formazione di polimeri simili a pali nel citoplasma eritrocitario. La polimerizzazione, che avviene soprattutto nello stato deossigenato, determina deformazione e la caratteristica forma a falce dei globuli rossi. Questa condizione provoca squilibri che riducono elasticità e vitalità cellulare. I globuli rossi danneggiati rappresentano il principale trigger delle crisi vaso-occlusive, responsabili di fenomeni infartuali a livello del microcircolo, che spesso si manifestano con tumefazioni dolorose di mani e piedi. La prima manifestazione clinica è l’emolisi cronica con pallore, subittero o ittero, astenia, litiasi della colecisti e segni della deplezione di ossido nitrico. A livello arterioso si osserva diatesi trombotica per disfunzione endoteliale. L’emolisi cronica rappresenta uno stato di equilibrio, interrotto più o meno frequentemente da crisi vaso-occlusive. Tra le manifestazioni vaso-occlusive, tipica è l’ostruzione dei vasi retinici, che porta a cecità parziale o totale e determina cicatrici corio-retiniche, una delle manifestazioni retiniche più comuni e patognomoniche dell’anemia falciforme. Dal punto di vista laboratoristico, si osserva riduzione dell’Hb; la diagnosi è confermata da striscio periferico, test di solubilità ed elettroforesi dell’emoglobina, che evidenzia le anomalie strutturali.


60 di 72 Domande

Quale delle seguenti affermazioni sulla trama del romanzo trattato nel brano NON è corretta?Mostra brano














La risposta corretta è la B
L’alternativa “Il racconto è ambientato in parte ad Asti, in parte in Messico” è l’unica non corretta perché contraddice gli indizi testuali sull’ambientazione. Nel brano l’azione è circoscritta a un contesto italiano omogeneo: i riferimenti a luoghi, abitudini, lessico e relazioni sociali rimandano a uno scenario locale coerente, senza segnali di spostamenti transcontinentali né cambi di cornice culturale. Un’ambientazione parziale in Messico, infatti, lascerebbe tracce narrative riconoscibili: toponimi specifici, marcatori linguistici dello spagnolo messicano, elementi culturali e istituzionali (moneta, festività, usi), descrizioni paesaggistiche caratteristiche o almeno un esplicito passaggio di tempo/luogo che giustifichi il salto geografico. Tali indicatori, che un narratore di solito evidenzia per orientare il lettore quando muta il continente, sono assenti nel brano. Anche l’eventuale presenza del nome “Asti” nel testo non basterebbe a convalidare l’affermazione: se compare, lo fa in un quadro interamente italiano; se non compare, l’enunciato è doppiamente infondato. In ogni caso, il nodo dirimente è il Messico, che non è supportato da alcuna prova interna. Di conseguenza, l’opzione costruisce una diade geografica (Asti/Messico) che il testo non autorizza. Questo tipo di domanda si risolve verificando la coerenza fra affermazioni e dati testuali oggettivi. Per l’ambientazione, i segnali più affidabili sono toponimi, indicatori di viaggio o di frontiera, campi semantici culturali e cambi di registro linguistico: la loro assenza rende improbabile un doppio scenario così distante. Le altre alternative, verosimilmente centrate su eventi, relazioni tra personaggi o temi, risultano invece compatibili con quanto raccontato, perché non richiedono di postulare spostamenti o contesti che il brano non mostra. In sintesi, l’opzione corretta da scartare come “non vera” è quella che introduce un segmento messicano: la narrazione, per come è presentata, resta ancorata a un unico contesto italiano e non fornisce alcun appiglio per una seconda ambientazione oltreoceano.

61 di 72 Domande

Quale fra questi personaggi NON è posto da Dante nell' Inferno?














La risposta corretta è la B
Sordello da Goito è l’unico tra i personaggi proposti che Dante non colloca nell’Inferno, bensì nel Purgatorio. Poeta e trovatore mantovano del XIII secolo, Sordello compare nei canti VI–VIII del Purgatorio, nell’Antipurgatorio: l’incontro con Virgilio avviene nel segno della comune patria mantovana, che suscita un abbraccio fraterno e introduce la celebre invettiva contro la disunione dell’Italia. In questo contesto Sordello svolge il ruolo di guida cortese, accompagnando Dante e Virgilio alla “valletta dei principi”, dove sono raccolte le anime dei governanti che, pur salvati, hanno ritardato la conversione per le cure mondane. La sua presenza in questa sezione sottolinea temi centrali della seconda cantica: la responsabilità civile, la necessità di una giusta guida politica e il percorso di purificazione che presuppone speranza e attesa, non dannazione. Al contrario, numerosi personaggi storici e letterari evocati comunemente nelle opzioni di questo tipo sono effettivamente collocati da Dante nell’Inferno, ciascuno secondo la logica del contrappasso: Francesca da Rimini tra i lussuriosi (V), Farinata degli Uberti tra gli eretici (X), Brunetto Latini fra i sodomiti (XV), Ulisse tra i consiglieri fraudolenti (XXVI), il conte Ugolino tra i traditori (XXXII–XXXIII). La differenza di sede non è formale: in Inferno le anime sono fissate nell’eterna pena, mentre in Purgatorio avanzano verso la salvezza attraverso una pena medicinale e temporanea. Sapere che Sordello non è in Inferno ma in Purgatorio aiuta a cogliere la coerenza etica e strutturale della Commedia: Dante distingue con rigore fra colpa irredimibile e colpa emendabile, riservando all’Antipurgatorio figure che, per ritardo o negligenza, non iniziano subito l’ascesa ma non sono dannate. In termini di lettura globale, Sordello incarna una sosta riflessiva sulla crisi politica italiana e, come guida transitoria, funge da cerniera narrativa e morale, lontana dalla condanna definitiva propria dell’Inferno.

62 di 72 Domande

È corretta l'affermazione che nella Costituzione italiana si dice che tutti i cittadini hanno pari dignità sociale?














La risposta corretta è la C
Sì, l’affermazione è corretta. L’articolo 3 della Costituzione italiana stabilisce espressamente che tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono uguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, razza, lingua, religione, opinioni politiche, condizioni personali e sociali. Inoltre, impone alla Repubblica di rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza, impediscono il pieno sviluppo della persona. Questo principio non è solo una clausola formale: orienta l’interpretazione delle leggi e le politiche pubbliche, inclusa l’organizzazione del Servizio Sanitario Nazionale. Nel contesto clinico, l’eguaglianza nella dignità sociale si traduce in accesso alle cure senza discriminazioni e in decisioni assistenziali fondate su bisogni clinici e priorità di salute, non su status socioeconomico, provenienza o altre condizioni personali. L’articolo 32, che tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, rafforza questo quadro, sostenendo un sistema universalistico che garantisce prestazioni essenziali a tutti, con protezione particolare per le condizioni di vulnerabilità. In pratica, significa triage basato sulla gravità, informazione e consenso validi per ogni persona, tutela della riservatezza e contrasto alla stigmatizzazione per patologie come HIV, disturbi mentali o dipendenze. Significa anche che eventuali barriere economiche o culturali devono essere ridotte, ad esempio tramite mediazione linguistica, percorsi facilitati per disabilità e sostegno alla continuità di cura. In sintesi, la previsione costituzionale della pari dignità sociale non è un enunciato astratto, ma il fondamento giuridico che impone alla sanità di essere equa, non discriminatoria e orientata alla rimozione degli ostacoli che limitano l’effettivo esercizio del diritto alla salute. Riconoscere questo principio aiuta i professionisti a integrare etica, diritto e buona pratica clinica nelle decisioni quotidiane, tutelando la persona nella sua interezza.

63 di 72 Domande

Quale delle seguenti alternative sul massacro di settembre nelle carceri di Parigi NON è deducile dal testo?Mostra brano














La risposta corretta è la C
L’alternativa indicata è quella non deducibile perché inverte il contesto storico: i massacri di settembre (2–6 settembre 1792) avvennero mentre la monarchia era di fatto crollata, non restaurata. Dopo l’insurrezione del 10 agosto 1792, Luigi XVI fu sospeso e imprigionato; poche settimane dopo, la Convenzione abolì formalmente la monarchia (21 settembre). Parlare di “reazione alla restaurazione della monarchia” è quindi incongruo cronologicamente e causativamente. Le violenze nelle carceri parigine furono piuttosto alimentate dal panico bellico (avanzata prussiana, caduta di Verdun, Brunswick Manifesto), dal timore di complotti interni e dall’idea che prigionieri — nobili, preti refrattari e sospetti controrivoluzionari insieme a criminali comuni — potessero unirsi ai nemici dall’interno. In questo clima, sezioni popolari e volontari, con la tacita tolleranza o l’impotenza delle autorità municipali, organizzarono sommarie “giurie” e uccisioni di massa in diverse prigioni (Abbaye, La Force, Carmes), un episodio di giustizia extragiudiziale tipico delle fasi acute di crisi politica. Se il brano sottolinea paura d’invasione, mobilitazione dei sans-culottes, sospensione del re e vuoto di potere, allora risultano plausibili e deducibili enunciati che richiamano: il ruolo della psicosi collettiva e della guerra come detonatori, la composizione eterogenea delle vittime, la natura non istituzionale ma tollerata delle violenze, la cornice rivoluzionaria e anticontro-rivoluzionaria. Non è invece deducibile — perché storicamente errato e logicamente incoerente con tali elementi — che i massacri siano stati “reazione alla restaurazione” di un’istituzione che in quel momento era sotto attacco definitivo. Questo tipo di errore è analogo, in ambito clinico, alla falsa attribuzione causale: confondere il contesto che precede un evento critico con la sua causa reale porta a diagnosi sbagliate. Così come il medico deve distinguere fattori scatenanti, predisponenti e concomitanti, anche in un testo storico occorre separare cronologia, clima socio-politico e motivazioni immediate, evitando di proiettare retrospettivamente una “restaurazione” che non avvenne.

64 di 72 Domande

Quale casa automobilistica introdusse per prima la catena di montaggio?














La risposta corretta è la D
Ford è la risposta corretta perché fu la prima casa automobilistica a introdurre, nel 1913 nello stabilimento di Highland Park a Detroit, la catena di montaggio mobile applicata su larga scala alla produzione del Model T. L’innovazione chiave non fu l’idea di suddividere il lavoro in compiti ripetitivi (già presente in altri settori) né l’uso di parti intercambiabili, ma l’integrazione di un nastro in movimento che portava il telaio lungo stazioni fisse, riducendo drasticamente i tempi di assemblaggio da circa 12 ore e mezza a poco più di un’ora e mezza. Questo passaggio al flusso continuo, con standardizzazione rigorosa e bilanciamento dei carichi di lavoro, rese possibile la produzione di massa a costi minori e con qualità più uniforme. Taluni precursori esistevano: Ransom Olds aveva adottato metodi di assemblaggio sequenziale già nei primi anni del Novecento e l’industria della macellazione usava “linee di disassemblaggio”. Tuttavia, la catena di montaggio mobile e sistematizzata nella produzione automobilistica nasce con Ford, che ne trasse un vantaggio competitivo e ne fissò il modello industriale. Questo tema ha ricadute cliniche rilevanti. La catena di montaggio ha reso evidenti i rischi ergonomici delle attività ripetitive e forzate: disturbi muscoloscheletrici da overuse, tendinopatie, lombalgie e stress lavoro-correlato. La prevenzione si basa su progettazione ergonomica delle postazioni, rotazione dei compiti, pause programmate e formazione, principi oggi adottati anche in ospedale per ridurre infortuni da movimentazione dei pazienti, lesioni da taglienti e affaticamento degli operatori. Inoltre, la standardizzazione introdotta da Ford ha un parallelo nelle cure: protocolli, checklist e percorsi Lean possono diminuire variabilità ed errori medici, accorciare i tempi di attesa e migliorare gli esiti. Come per la fabbrica, occorre però bilanciare efficienza e personalizzazione, per evitare depersonalizzazione dell’assistenza e burnout. In sintesi, Ford è corretta perché introdusse per prima la catena di montaggio mobile nell’industria automobilistica, rendendola un paradigma produttivo; l’eredità di quell’innovazione continua a influenzare sia la sicurezza sul lavoro sia l’organizzazione dei servizi sanitari.

65 di 72 Domande

Il Sig. Versici, un uomo di circa 70 anni, si reca presso l’ ambulatorio del proprio medico curante, Il Dott. Mancini, per un fastidio al polso destro. Anamnesi patologica prossima: lamenta dolore al polso destro da circa due giorni.

Anamnesi patologica prossima: positiva per due interventi di chirurgia sostitutiva dell'anca, due precedenti episodi di gotta in entrambe le prime articolazioni metatarso-falangee ed ipertensione. Esame obiettivo: il Dott. Mancini visitandolo riscontra la presenza di rossore e gonfiore sul versante dorsale del polso. La sintomatologia dolorosa viene esacerbata da movimenti di flesso-estensione completi. Gli vengono prescritti 80 mg di aspirina al giorno. Due giorni dopo il gonfiore però è aumentato sul versante dorsale del polso ed a livello della mano. La flessione del polso risulta limitata dell' 80% con dolore severo, pertanto il Sig. Versici si reca nuovamente presso l’ ambulatorio del Dott. Mancini, che rivisitandolo nota che evoca un dolore sordo alla palpazione dello scafoide e pertanto nel sospetto di frattura gli prescrive un esame radiografico del polso/mano. Esami strumentali-laboratoristici: evidenza di alterazioni riconducibili ad un quadro di artrite gottosa. Quale tipo di citochine sono coinvolte in questo processo?

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La risposta corretta è la C.

La flogosi è un meccanismo di difesa di tipo aspecifico: risponde all’agente lesivo di tipo fisico-meccanico, radiazioni, batteri o sostanze chimiche. È quindi la risposta al danno tissutale ed è un processo reattivo (diverso dalla necrosi che è regressiva), aspecifico (contro tutto ciò che causa danno), stereotipato (stessi meccanismi principali a prescindere dalla causa, con vie diverse secondo lo stimolo), e procede indipendentemente dalla causa (una volta innescato, continua anche se lo stimolo è rimosso). Nella fase acuta si ha aumento del flusso ematico e della permeabilità vascolare, con accumulo di fluidi, leucociti e mediatori come le citochine. Vari fattori solubili favoriscono il reclutamento dei leucociti aumentando l’espressione di molecole di adesione e di fattori chemiotattici. Le citochine chiave sono IL-1, TNF-?, IL-6, IL-8 e altre chemochine; IL-1 e TNF-? sono particolarmente potenti, inducono febbre promuovendo la sintesi di PGE2 nell’endotelio ipotalamico. L’IL-1 è prodotta da macrofagi, neutrofili, cellule endoteliali ed epiteliali: a basse concentrazioni induce adesione leucocitaria, ad alte induce febbre e proteine di fase acuta. Diversamente dal TNF-?, non causa da sola shock settico. Inoltre stimola i mastociti al rilascio di istamina, con vasodilatazione precoce e aumento della permeabilità.

Durante l’infiammazione avvengono: (1) modificazioni di flusso e calibro vascolare con aumento del flusso sanguigno, (2) modificazioni del microcircolo e formazione dell’essudato, (3) richiamo chemiotattico dei leucociti, (4) fagocitosi. Dopo lo stimolo lesivo si ha vasocostrizione transitoria seguita da vasodilatazione intensa (iperemia attiva, responsabile di rubor e calor). Successivamente si verifica rallentamento della circolazione (iperemia passiva o stasi), dovuto ad aumentata permeabilità capillare con essudazione proteica e aumento della viscosità ematica. Il modello tipico dell’infiammazione acuta comprende: alterazioni di flusso e calibro, iperemia attiva e passiva, permeabilizzazione endoteliale con essudato, migrazione leucocitaria e chemiotassi, fagocitosi.

La chemiotassi è movimento orientato lungo un gradiente chimico; gli stimoli possono essere esogeni (prodotti batterici) o endogeni (complemento, leucotrieni, citochine). Durante la stasi i neutrofili si dispongono lungo l’endotelio (marginazione). Segue l’adesione: i leucociti rotolano con legami labili, poi aderiscono stabilmente formando la “pavimentazione”. Successivamente attraversano l’endotelio (diapedesi) e migrano verso lo stimolo. L’endotelio normalmente è continuo e liscio, ma nell’infiammazione aumenta la permeabilità ed esprime molecole di adesione preformate (es. P-selectina dai corpi di Weibel-Palade).

Le principali molecole di adesione sono: selectine (E sull’endotelio, P sull’endotelio in infiammazione, L sui leucociti, legano zuccheri); immunoglobuline (ICAM-1 e VCAM-1, interagiscono con integrine leucocitarie, le ICAM-1 si legano alle integrine ?2); VCAM-2 proprie dell’endotelio; integrine (già presenti sui leucociti, ma con bassa affinità: aumentano l’avidità a seguito di stimoli chemiokinici e dell’induzione di ICAM/VCAM-1). Le citochine IL-1 e TNF inducono fortemente la sintesi di ICAM-1 e VCAM-2, molecole implicate nei legami forti, la cui espressione richiede più tempo.


66 di 72 Domande

Il Sig. Mariani, un uomo di 78 anni si reca presso il PS del Policlinico Torvergata di Roma, a causa di un episodio di dispnea acuta. Anamnesi patologica prossima: lamenta comparsa di episodi di tosse produttiva, gonfiore degli arti inferiori e dei piedi, astenia, che perdurano da 3 settimane. Inoltre, da due mesi a questa parte, si sono presentate crisi di dispnea da sforzo ingravescente. Anamnesi patologica remota: una decina di anni prima è stato sottoposto ad un intervento di chirurgia sostitutiva per impianto di protesi valvolare di suino, a causa di un rigurgito della valvola mitrale di grado severo. Il paziente è affetto da coronaropatia, diabete mellito di tipo 2 ed ipertensione. Anamnesi fisiologica: ha fumato per 55 anni un pacchetto di sigarette al giorno e abitualmente beve una birra al giorno. Anamnesi farmacologica Attualmente prende diversi farmaci tra cui cardioaspirina, simvastatina, ramipril, metoprololo, metformina e idroclorotiazide. Esame obiettivo: si presenta dall’ aspetto pallido. L’ uomo è alto 181 cm e pesa 128 kg, con una BMI di circa 41 kg/m2. Ha una temperatura corporea di 37.3 °C , frequenza respiratoria di 23 atti/min, frequenza cardiaca di 97 bpm, e pressione arteriosa di 148/95 mm Hg. All’ auscultazione del torace si riscontra la presenza di rantoli alle basi polmonari bilateralmente. L’ esame obiettivo del cuore rivela la presenza di un battito apicale dislocato lateralmente e la presenza, a livello dell’ apice, di un soffio diastolico 3/6 di intensità decrescente. Inoltre si osserva la presenza di edemi improntabili bilateralmente a livello dei piedi e delle caviglie. Il resto dell’ esame obiettivo non mostra altre anomalie. Quale tra le seguenti è la causa più probabile dei sintomi di questo paziente?

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La risposta D è corretta.

Il paziente circa 10 anni fa si era sottoposto a un intervento di sostituzione protesica con impianto di protesi valvolare suina per severo rigurgito mitralico. Il trattamento di una valvulopatia, a meno che non sia di grado medio-elevato e clinicamente significativa, richiede solo un controllo periodico, mentre l’intervento chirurgico è indicato in presenza di una lesione moderata o grave responsabile di sintomi e/o disfunzione cardiaca. Le opzioni vanno dalla valvuloplastica alla riparazione fino alla sostituzione, che può essere effettuata con protesi meccaniche (preferite nei pazienti <65 anni o con lunga aspettativa di vita, ma richiedono anticoagulazione cronica con warfarin per prevenire tromboembolismo) o biologiche (suine o bovine, più soggette a deterioramento sclero-fibrotico, con durata media 10-15 anni). Una complicanza possibile delle protesi biologiche è l’ostruzione/stenosi o il rigurgito, entrambi responsabili di scompenso cardiaco.

L’endocardite infettiva insorge in presenza di una predisposizione endocardica (patologie congenite, reumatiche, valvole bicuspidi calcifiche, prolasso mitralico, cardiomiopatia ipertrofica, precedente endocardite). Fattori predisponenti sono protesi valvolari, tossicodipendenza, diabete, uso cronico di anticoagulanti o steroidi, età avanzata. Agenti più comuni sono streptococchi e stafilococchi (80-90%), seguiti da enterococchi e microrganismi HACEK. Clinicamente si manifesta con febbre, nuovo soffio o modifica di un soffio preesistente, può causare scompenso cardiaco e, all’ecocardiogramma, vegetazioni. Segni caratteristici: petecchie congiuntivali, macchie di Roth, lesioni di Janeway, nodi di Osler, emorragie subungueali a scheggia. La diagnosi si basa sui criteri di Duke (diagnosi rigettata, possibile o certa). In assenza di emocolture disponibili, e senza rischio per MRSA, la terapia empirica si effettua con un ?-lattamico + amminoglicoside. Sebbene questo paziente presenti soffio e segni di scompenso, non ha febbre né criteri di Duke: l’endocardite è improbabile (risposta A errata).

La BPCO è una malattia polmonare cronica non reversibile, con ostruzione bronchiale persistente (VEMS/CVF <0,7), spesso correlata a fumo e caratterizzata da progressione, riacutizzazioni infettive, dispnea, tosse produttiva cronica, tachipnea, cianosi e ipertensione polmonare nelle fasi avanzate. All’auscultazione: respiro sibilante e fase espiratoria prolungata. Nonostante il paziente sia fumatore con tosse, i sintomi durano solo da 3 settimane e non vi sono segni obiettivi di ostruzione: la diagnosi di BPCO è errata (risposta B errata).

La polmonite è un’infiammazione acuta polmonare (batterica, virale, fungina, parassitaria) diagnosticata con RX torace e reperti clinici. Può essere comunitaria (più spesso da Streptococcus pneumoniae, Mycoplasma pneumoniae) o nosocomiale. Clinicamente: febbre, tosse, dispnea, astenia, ipossia; nella forma tipica: esordio acuto con febbre, tosse produttiva, crepitii e rumori bronchiali; nella forma atipica: esordio graduale con tosse secca, dispnea e pochi segni obiettivi. È indicato esame colturale di sangue/escreato. Questo paziente presenta tosse produttiva ma non febbre, e all’auscultazione rantoli basali bilaterali: più compatibili con scompenso cardiaco che con polmonite (risposta C errata).

L’embolia polmonare è occlusione di arterie polmonari da trombi (arti inferiori/pelvi). Presentazione acuta con sintomi aspecifici: dolore toracico pleuritico, tosse, sincope, dispnea, arresto cardiorespiratorio nei casi gravi; segni: tachipnea, tachicardia, ipotensione. Fattori di rischio: immobilizzazione, trombofilie, gravidanza, chirurgia recente. In questo paziente tosse e dispnea possono mimarla, ma anamnesi negativa per immobilizzazione e presenza di stenosi mitralica con edemi declivi bilaterali fanno propendere per scompenso cardiaco congestizio piuttosto che embolia polmonare (risposta E errata).


67 di 72 Domande

Il Sig. Verci, un uomo di circa 60 anni si reca, presso l’ ambulatorio del proprio medico curante, il Dott. Briga, per dispnea. Anamnesi patologica prossima: lamenta una dispnea ingravescente da circa un mese. Inizialmente era in grado di salire 3 rampe di scale fino al suo appartamento, ma ora necessita di effettuare numerose pause per recuperare il fiato. Non lamenta dolore al petto. Anamnesi patologica remota: l'uomo è affetto da cardiopatia reumatica e diabete mellito di tipo 2. Anamnesi fisiologica: è emigrato dall'India circa 20 anni prima. Anamnesi farmacologica: assume carvedilolo, torasemide e insulina. Esame obiettivo: il Dott. Briga visita il Sig. Verci riscontrando una temperatura corporea di 37.2 °C, una frequenza cardiaca di 74 bpm, una frequenza respiratoria di 19 atti/min ed una pressione arteriosa di 135/80 mm Hg. La pulsossimetria mostra una saturazione d'ossigeno del 96% in aria ambiente. L'auscultazione del torace rivela la presenza di crepitii alle basi polmonari bilateralmente. All’ auscultazione cardiaca si riscontra la presenza di un soffio d'apertura seguito da un soffio diastolico di bassa tonalità , a livello del quanto spazio intercostale di sinistra in corrispondenza della linea medio-claveare. Esami strumentali-laboratoristici: il Dott. Briga decide di far eseguire una radiografia del torace al Sig. Verci, che mostra una dilatazione dell'atrio di sinistra, con stiramento del margine cardiaco di sinistra, ed un’ aumentata trama vascolare. Quale tra i seguenti rappresenta l'intervento di prima scelta per migliorare la sintomatologia del paziente?

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La risposta corretta è la D.

La malattia reumatica è la causa più frequente di stenosi mitralica non complicata. È caratterizzata da fibrosi, calcificazione dei lembi valvolari e parziale fusione delle commissure, con conseguente riduzione dell’ostio valvolare (normalmente 4-6 cm²) fino a valori <1 cm². A causa di questo restringimento, l’unico modo per garantire il passaggio di sangue dall’atrio sinistro al ventricolo sinistro durante la diastole è aumentare le pressioni atriali. Questo incremento si trasmette a monte, con aumento della pressione nelle vene e nei capillari polmonari: ecco la causa della dispnea. Se le pressioni aumentano ulteriormente, soprattutto acutamente, può verificarsi la trasudazione di liquido negli alveoli con conseguente edema polmonare. Il nostro paziente all’auscultazione presenta anche crepitii basali bilaterali. Il gradiente diastolico transvalvolare è proporzionale al grado di stenosi ed è sensibile ad aumenti di portata e frequenza cardiaca: maggiore la portata/frequenza, maggiore il gradiente. Per questo un soggetto asintomatico a riposo può diventare sintomatico anche per sforzi lievi. L’evoluzione della stenosi mitralica è rappresentata dallo sviluppo di ipertensione polmonare arteriosa, secondaria a quella venosa, che provoca vasocostrizione arteriolare inizialmente funzionale e reversibile, successivamente irreversibile per ipertrofia della tonaca media e fibrosi dell’intima. Le elevate resistenze arteriolari del circolo polmonare causano sovraccarico pressorio del ventricolo destro con dilatazione, ipertrofia, disfunzione contrattile e segni di scompenso destro e bassa gittata. Nell’insufficienza mitralica, invece, la pressione atriale sinistra, molto più bassa di quella aortica, fa sì che il sangue refluisca in atrio già durante la contrazione isometrica ventricolare. Nell’insufficienza mitralica cronica l’atrio sinistro si adatta dilatandosi, per cui la pressione a monte non aumenta significativamente; nell’insufficienza acuta, invece, l’atrio non ha tempo di adattarsi e subisce un brusco aumento pressorio con ripercussioni sulla pressione venosa polmonare. Il ventricolo sinistro, sottoposto a sovraccarico di volume, si dilata: inizialmente la frazione di eiezione rimane conservata, poi si riduce progressivamente perché il rigurgito in atrio riduce il volume sistolico effettivo. Una frazione di eiezione <60% è indicativa di compromissione ventricolare sinistra. Nel nostro paziente, per segni, sintomi e reperti auscultatori, è probabile un coinvolgimento valvolare mitralico, in particolare stenosi o steno-insufficienza. L’intervento di scelta, nella stenosi mitralica clinicamente significativa (area ?1,5 cm²) o sintomatica, e nei pazienti con controindicazioni alla chirurgia, è la valvuloplastica percutanea con palloncino: una “dilatazione controllata” eseguita con un palloncino ad alta resistenza gonfiato in prossimità della valvola, introdotto tramite catetere da vena femorale destra. È una tecnica mini-invasiva che riduce morbilità e mortalità perioperatorie, con buona efficacia a lungo termine (sopravvivenza libera da eventi nel 30-70% dei casi), sebbene non siano rare le restenosi. Non può essere eseguita in presenza di calcificazioni valvolari, per cui è indicata la sostituzione valvolare.


68 di 72 Domande

Un ragazzo di 20 anni presenta il seguente ECG. Cosa si nota all'ECG?

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La risposta esatta è la A.

Le derivazioni da V1 a V6, chiamate derivazioni precordiali, esprimono l’attività elettrica del cuore sul piano orizzontale: V1-V2 esplorano il setto interventricolare, V3-V4 la parete anteriore del ventricolo sinistro, V5-V6 la parete laterale del ventricolo sinistro. L’onda P indica la depolarizzazione atriale, il complesso QRS e l’onda T indicano rispettivamente la depolarizzazione e la ripolarizzazione ventricolare, mentre la ripolarizzazione atriale non è visibile poiché avviene durante la depolarizzazione ventricolare. In età giovanile, dopo la pubertà, il vettore di ripolarizzazione ventricolare rende le T positive in tutte le derivazioni precordiali, tranne V1 e raramente V2; in casi eccezionali, la negatività può coinvolgere anche V3 e V4 (onda T giovanile). Dopo la pubertà, la presenza di onde T invertite ?2 mm in due o più derivazioni contigue del ventricolo destro può indicare cardiopatia congenita con sovraccarico di pressione o volume (cardiomiopatia aritmogena del ventricolo destro) oppure, più raramente, patologie ereditarie dei canali del sodio o potassio. L’ECG descritto mostra ritmo sinusale, alterazioni diffuse della ripolarizzazione con T negativa da V1 a V5, R alta in V1 e asse spostato a destra: reperti suggestivi di ipertrofia ventricolare destra a carattere aritmogeno. La cardiomiopatia aritmogena del ventricolo destro è spesso familiare, più frequentemente a trasmissione autosomica dominante, e coinvolge prevalentemente ma non esclusivamente il ventricolo destro. Nel 10-20% dei casi è presente una mutazione nei geni che codificano proteine del desmosoma. Istologicamente si osserva progressiva sostituzione del miocardio con tessuto fibro-adiposo, che genera aree di discinesia e dilatazione soprattutto nel tratto di afflusso, efflusso e apice del ventricolo destro (triangolo della displasia), ma può estendersi all’intera parete ventricolare destra o anche al ventricolo sinistro. Questa condizione, per le alterazioni morfologiche e funzionali, è causa frequente di aritmie ventricolari e morte improvvisa, soprattutto in età giovanile durante o subito dopo l’attività fisica. In presenza di un ECG di questo tipo è quindi indicato eseguire un ecocardiogramma per rilevare eventuali alterazioni strutturali cardiache.


69 di 72 Domande

La signora Rettori, una donna di 45 anni, si reca dal proprio medico curante, il Dott. Pressi, per malessere. Anamnesi patologica prossima: comparsa di febbre, disuria e dolore alla schiena. Il Dott. Pressi consiglia alla paziente di recarsi in ospedale per ulteriori accertamenti; qui la donna verrà successivamente ricoverata con una sospetta diagnosi di pielonefrite. La paziente viene sottoposta a terapia con antibiotici ad ampio spettro, che determinano un significativo miglioramento della sintomatologia. Tuttavia, durante il quarto giorno di ricovero, la donna presenta nuovamente febbre, con leucocitosi e profusa diarrea acquosa. Esami strumentali: viene effettuata una colonscopia, visibile nell’ immagine sottostante.

Quale è la terapia per il trattamento di questo disturbo?

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La risposta corretta è la D.

La paziente presenta una colite pseudomembranosa causata da Clostridium difficile, un batterio appartenente alla famiglia Clostridiaceae, patogeno per l’uomo, Gram+ anaerobio. Il C. difficile è virulento in quanto possiede due tossine: la tossina A, un’enterotossina che si lega alle cellule della mucosa e causa un’ipersecrezione di liquido determinando diarrea acquosa; la tossina B, una citotossina che provoca gravi danni alla mucosa determinandone l’aspetto pseudomembranoso. Il Clostridium difficile causa colite associata ad antibiotici, tipicamente in ambiente ospedaliero. Fa parte normalmente del microbiota umano; tuttavia, quando si utilizzano antibiotici per lungo tempo, questi possono distruggere anche i batteri che tengono “sotto controllo” il Clostridium. Quando il C. difficile diviene dominante, si possono avere crampi addominali, colite pseudomembranosa, diarrea (talora ematica), raramente sepsi e addome acuto. I sintomi insorgono alcuni giorni dopo l’inizio della terapia antibiotica e includono diarrea acquosa o scariche di feci non formate, crampi addominali, raramente nausea e vomito. Per la diagnosi è importante l’identificazione della tossina nelle feci. Il trattamento consiste nell’interrompere la terapia antibiotica; se la sintomatologia è grave è possibile utilizzare vancomicina o metronidazolo (nel nostro caso, non essendo la vancomicina tra le opzioni, la risposta corretta è la D).


70 di 72 Domande

Una paziente di 58 anni si presenta presso il reparto di nutrizione clinica. La donna presenta BMI 20,9, circonferenza vita 88 cm, analisi ematochimiche (in allegato) in cui si presenta colesterolo LDL fuori range e glicemia a digiuno elevata.

In seguito ai valori di glicemia a digiuno riscontrati, si richiede curva da carico orale di glucosio (OGTT). In base ai risultati sopra riportati, la paziente presenta:

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La risposta corretta è la B.

Il diabete è un gruppo di alterazioni caratterizzate da elevati livelli di glicemia, legati a un’alterata secrezione insulinica o a una ridotta sensibilità all’insulina. Questa alterata secrezione può variare da forme severe, in cui la produzione di insulina è nulla o quasi (diabete di tipo I, pancreasectomia), a forme intermedie modulate dall’insulino-resistenza.

L’insulino-resistenza da sola non è in grado di slatentizzare un diabete mellito: è necessario un danno della secrezione. Le alterazioni del metabolismo del glucosio si associano inoltre a modifiche del metabolismo lipidico e proteico, predisponendo a complicanze vascolari: microvascolari (rene, arti inferiori, retina) e macrovascolari (cuore, cervello, arterie degli arti inferiori).

Il diabete si classifica in due tipologie principali:

– diabete mellito di tipo I (insulino-dipendente), che può avere cause immuno-mediate o idiopatiche;

– diabete mellito di tipo II (non insulino-dipendente), malattia metabolica caratterizzata da iperglicemia in un contesto di insulino-resistenza e deficienza insulinica relativa, nella maggior parte dei casi senza necessità di insulina.

Esiste poi il diabete gestazionale, che compare in gravidanza e regredisce dopo il parto.

Tra le sindromi secondarie ricordiamo:

– pancreasectomia (oggi non più praticata nelle pancreatiti, ma solo nei tumori),

– patologie del pancreas esocrino (es. pancreatite),

– patologie endocrine (acromegalia, sindrome di Cushing, feocromocitoma, poiché l’insulina è l’unico ormone ipoglicemizzante),

– tossicità da farmaci o sostanze chimiche (glucocorticoidi, tiazidici, ecc.).

Il diabete può rimanere a lungo silente. Si stima che, a fronte di una prevalenza diagnosticata del 4%, un ulteriore 4% resti non diagnosticato.

Per la diagnosi, le misurazioni della glicemia prevedono:

– glicemia a digiuno (da almeno 12 ore): due rilevazioni ?126 mg/dl;

– glicemia random >200 mg/dl, ma solo in paziente sintomatico (polidipsia, poliuria, nicturia, ecc.);

– curva da carico con 75 g di glucosio in 200-250 ml d’acqua: il test si esegue solo se la glicemia basale è <126 mg/dl, e la diagnosi si pone se a 2 ore la glicemia è >200 mg/dl.


71 di 72 Domande

La signora Bellini è una giovane donna ricoverata nel reparto di ginecologia ed ostetricia dopo un parto complicato da una rottura prematura delle membrane amnio-coriali ed un prolungato travaglio. Anamnesi patologica prossima: In seconda giornata sviluppa febbre con brivido associata ad ipotensione e intenso dolore addominale che fanno sospettare un’ endometrite purperale. Il Dott. Lanfranchi decide di sottoporre la paziente ad una radiografia del torace e decide di avviare la terapia antibiotica e reidratante con 4.000 ml di soluzione salina nelle successive 24 ore ma l’ ipertermia persiste e si ottiene un lieve incremento della pressione arteriosa. Improvvisamente la sig.ra Bellini presenta dispnea. Esame obiettivo: viene rilevata una SpO2 dell’ 82% che non aumenta anche con ossigenoterapia con FiO2 del 100%. Il Dott. Lanfranchi decide quindi di intubare la paziente e si eroga una FiO2 del 100%. Non si rileva turgore giugulare, all’ auscultazione polmonare si apprezzano crepitii diffusi bilateralmente. Esami di laboratorio-strumentali: viene rapidamente inviato in laboratorio un campione di sangue arterioso che evidenzia PaO2 di 62 mmHg e PaCO2 di 33 mmHg. L’ ECG mostra tachicardia sinusale. Viene effettuato un nuovo RX del torace che mostra un quadro polmonare modificato rispetto a quanto si era visto nel precedente. Sulla base dei dati forniti quale tra le seguenti è la diagnosi più probabile?

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La risposta corretta è la B.

Questo paziente molto probabilmente ha una ARDS e il rapporto PaO2/FiO2 è <200: la paziente ha un rapporto di 60 (FiO2 = 1 ovvero 100% e PaO2 di 60 mmHg: necessita di ossigeno al 100% per mantenere una pressione di PaO2 accettabile). La RX torace mostra infiltrati polmonari diffusi non riconducibili a eziologia cardiogena. L’EO evidenzia dispnea ingravescente a insorgenza improvvisa, con crepitii diffusi bilateralmente. La paziente presentata nel caso è verosimilmente affetta da ARDS in seguito a sepsi da endometrite postpartum.

La sindrome da distress respiratorio acuto (ARDS) è una grave malattia acuta polmonare. I fattori scatenanti sono numerosi: polmonite, shock, gravi traumi, sepsi, aspirazione di alimenti (ab ingestis), pancreatite. È caratterizzata da danno diffuso della membrana alveolo-capillare, con edema polmonare non cardiogenico (ricco di proteine) e insufficienza respiratoria acuta (ARF). Si osserva reclutamento di neutrofili nei capillari alveolari e formazione di membrane ialine. I neutrofili rilasciano chemochine (che richiamano istiociti), producono ROS, proteasi, leucotrieni, fattore di attivazione piastrinica, prostaglandine e altre molecole che danneggiano le barriere tra capillari e spazi aerei. Gli alveoli e l’interstizio si riempiono di proteine, detriti cellulari e liquido, con distruzione del surfattante, collasso alveolare e mismatch ventilazione/perfusione.

L’ARDS determina grave ipossiemia refrattaria all’ossigenoterapia. I criteri diagnostici comprendono:

– Opacità bilaterali alla RX non spiegabili da versamento, atelettasia o noduli.

– PaO2/FiO2 ?200 mmHg.

– Assenza di evidenza clinica di aumentata pressione atriale sinistra o insufficienza cardiaca (PCWP <18 mmHg). Una pressione di incuneamento capillare polmonare >18 mmHg orienta invece verso edema polmonare cardiogeno.

Secondo la “Definizione di Berlino 2012” l’ARDS si classifica in:

– Lieve: PaO2/FiO2 ?200 mmHg.

– Moderata: PaO2/FiO2 ?100 mmHg.

– Grave: PaO2/FiO2 ?100 mmHg.


72 di 72 Domande

Una paziente di 58 anni si presenta presso il reparto di nutrizione clinica. La donna presenta BMI 20,9, circonferenza vita 88 cm, analisi ematochimiche (in allegato) in cui si presenta colesterolo LDL fuori range e glicemia a digiuno elevata.

Per il paziente diabetico è essenziale assumere cibi a basso indice glicemico. Qual è tra i seguenti alimenti quello che presenta il più basso indice glicemico?

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La risposta corretta è la A.

Il diabete è un gruppo di alterazioni caratterizzate da elevati livelli di glicemia, legati a un’alterata secrezione insulinica o a una ridotta sensibilità all’insulina. Questa alterata secrezione può variare da forme severe, in cui la produzione di insulina è nulla o quasi (diabete di tipo I, pancreasectomia), a forme intermedie modulate dall’insulino-resistenza. L’insulino-resistenza da sola non è in grado di slatentizzare un diabete mellito: serve un danno della secrezione. Le alterazioni del metabolismo del glucosio si accompagnano anche ad alterazioni del metabolismo lipidico e proteico, predisponendo a complicanze vascolari: microvascolari (rene, retina, arti inferiori) e macrovascolari (cuore, cervello, arterie periferiche). Il diabete si classifica in due tipologie principali: diabete mellito di tipo I (insulino-dipendente), con cause immuno-mediate o idiopatiche; diabete mellito di tipo II (non insulino-dipendente), malattia metabolica caratterizzata da iperglicemia in un contesto di insulino-resistenza e relativa deficienza insulinica, che nella maggior parte dei casi non richiede terapia insulinica. Esiste anche il diabete gestazionale, che si manifesta in gravidanza e regredisce dopo il parto. Tra le forme secondarie: pancreasectomia (oggi non più praticata nelle pancreatiti, ma solo nei tumori), patologie del pancreas esocrino (es. pancreatite), patologie endocrine (acromegalia, sindrome di Cushing, feocromocitoma, poiché l’insulina è l’unico ormone ipoglicemizzante), tossicità da farmaci o sostanze (glucocorticoidi, tiazidici, ecc.). Il diabete può progredire a lungo senza sintomi. Si calcola che, a fronte di una prevalenza diagnosticata del 4%, un ulteriore 4% rimane non diagnosticato. Per la diagnosi: glicemia a digiuno ?126 mg/dl in due misurazioni, glicemia random >200 mg/dl in presenza di sintomi (poliuria, polidipsia, nicturia), curva da carico con 75 g di glucosio (diagnosi se glicemia >200 mg/dl a 2 ore). Prima del test, la glicemia basale deve essere <126 mg/dl. Il test va eseguito in pazienti non ricoverati, in buone condizioni cliniche, dopo dieta abituale (non ridotta in carboidrati), a digiuno dalla mezzanotte, senza febbre, stress o fumo. Indicazioni alla curva da carico: glicemia alterata a digiuno (100–125 mg/dl), familiarità per diabete dai 30-40 anni, obesità, complicanze cardiovascolari (TIA, angina, claudicatio), soprattutto se obesi e fumatori, infezioni urinarie o cutanee ricorrenti con glicemia alterata. Il 90% dei casi è di tipo II, storicamente detto diabete dell’adulto (esordio >40 anni), ma oggi è sempre più precoce (anche a 18 anni), correlato all’obesità, in particolare infantile (Italia con alta prevalenza, soprattutto nel centro-sud). Nei gemelli monozigoti la concordanza è ~100% nel tipo II, mentre nel tipo I, pur avendo componente genetica, è solo del 50% per il ruolo di fattori ambientali. Anche nei monozigoti separati alla nascita la concordanza del tipo II rimane elevata, a dimostrazione della forte componente genetica, ancora non del tutto chiarita.


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