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1 di 92 Domande

La densità di un liquido è 1,41 g/mL. Ciò significa che:














La risposta corretta è la A
La densità di un liquido è 1,41 g/mL, ciò significa che 20 mL pesano 28,2 g. La densità di un materiale è definita come la sua massa per unità di volume, espressa generalmente in grammi per millilitro (g/mL) per i liquidi. In questo caso, la densità di 1,41 g/mL indica che ogni millilitro di questo liquido ha una massa di 1,41 grammi. Per calcolare la massa di 20 mL di questo liquido, si moltiplica la densità per il volume: 1,41 g/mL × 20 mL = 28,2 g. Questo calcolo conferma che la massa totale di 20 mL di liquido è 28,2 grammi, rendendo la risposta corretta. La comprensione della densità è fondamentale in chimica e fisica per determinare come le sostanze si comportano in diversi contesti, come la galleggiabilità o il miscuglio con altri materiali.

2 di 92 Domande

La sostanza NaOH può formare un sale reagendo con:














La risposta corretta è la A
La sostanza NaOH può formare un sale reagendo con HBr. NaOH, noto anche come idrossido di sodio, è una base forte che può reagire con acidi per formare sali e acqua, un processo noto come reazione di neutralizzazione. HBr, acido bromidrico, è un acido forte che, quando reagisce con NaOH, produce bromuro di sodio (NaBr) e acqua (H?O). La reazione è rappresentata dall'equazione chimica bilanciata: NaOH + HBr ? NaBr + H?O. In questa reazione, lo ione idrossido (OH?) della base si combina con lo ione idrogeno (H?) dell'acido per formare acqua, mentre lo ione sodio (Na?) e lo ione bromuro (Br?) formano il sale NaBr. Questa reazione è un esempio tipico di come una base forte e un acido forte possano reagire per formare un sale neutro e acqua.

3 di 92 Domande

Quale delle seguenti affermazioni è CORRETTA?














La risposta corretta è la D
La domanda chiede quale delle seguenti affermazioni sia corretta e la risposta corretta è: "Una mole di O? pesa 32 g". La spiegazione di questa affermazione si basa sul concetto di massa molare, che è la massa di una mole di una sostanza espressa in grammi per mole. L'ossigeno molecolare, O?, è composto da due atomi di ossigeno. Ogni atomo di ossigeno ha una massa atomica approssimativa di 16 u (unità di massa atomica), quindi una mole di atomi di ossigeno pesa circa 16 grammi. Poiché una mole di O? contiene due atomi di ossigeno, la massa molare di O? è 16 g/mol × 2 = 32 g/mol. Pertanto, una mole di ossigeno molecolare O? ha una massa di 32 grammi, confermando che l'affermazione è corretta.

4 di 92 Domande

Nella molecola di un amminoacido sono contenute almeno le seguenti specie atomiche:














La risposta corretta e' la '

Carbonio, idrogeno, azoto e ossigeno

'.


5 di 92 Domande

Il grafico rappresenta l'allungamento in funzione del tempo di una catena polipeptidica sintetizzata in vitro con un sistema acellulare.L'allungamento della catena (velocità) è misurato in nanometri/sec. L'intervallo di tempo in cui l'allungamento della catena avviene con la massima velocità è:

product image













La risposta corretta e' la '

Tra il terzo e il quarto sec

'.


6 di 92 Domande

L'acetone e il propanale:














La risposta corretta è la C
L'acetone e il propanale possiedono entrambi un gruppo carbonilico. Questa affermazione è corretta perché sia l'acetone che il propanale contengono il gruppo funzionale C=O, noto come gruppo carbonilico. Nell'acetone, che è un chetone, il gruppo carbonilico è legato a due gruppi metilici, mentre nel propanale, che è un'aldeide, il gruppo carbonilico è legato a un atomo di idrogeno e a un gruppo etilico. La presenza del gruppo carbonilico in entrambi i composti è ciò che li rende simili in termini di reattività chimica, sebbene la loro struttura generale e le proprietà fisiche possano differire a causa della diversa natura dei gruppi legati al carbonio carbonilico.

7 di 92 Domande

A quale volume bisogna diluire 10mL di HCl 6 M per ottenere HCl 0.5 M ?














La risposta corretta è la C
La domanda è: "A quale volume bisogna diluire 10mL di HCl 6 M per ottenere HCl 0.5 M?" e la risposta corretta è "120 mL". Per risolvere questo problema di diluizione, si utilizza la formula della diluizione: C?V? = C?V?, dove C? e V? sono la concentrazione e il volume iniziali, mentre C? e V? sono la concentrazione e il volume finali. In questo caso, C? è 6 M, V? è 10 mL, e C? è 0.5 M. Sostituendo i valori nella formula otteniamo: 6 M × 10 mL = 0.5 M × V?. Risolvendo per V?, si ha V? = (6 M × 10 mL) / 0.5 M = 120 mL. Questo significa che il volume finale della soluzione diluita deve essere 120 mL per raggiungere la concentrazione desiderata di 0.5 M.

8 di 92 Domande

“Il grado di dissociazione, indicato col simbolo α , viene definito come la frazione di elettrolita che si dissocia, cioè come il rapporto tra il numero di moli ionizzate e il numero di moli originarie; così, ad esempio, se mettiamo in soluzione 1.2 moli di elettrolita, e osserviamo che 0.3 moli si dissociano in ioni, mentre le rimanenti 0.9 moli restano indissociate, il grado di dissociazione, in base alla definizione precedente, è dato dal rapporto tra 0.3 e 1.2. Si ha pertanto α=0.3/1.2 = 0.25. Spesso viene usata, invece del grado di dissociazione, la percentuale di dissociazione, che è data da α moltiplicato per 100; così, nel caso dell’esempio, la percentuale di dissociazione è del 25%”.
Quale delle seguenti affermazioni è in accordo con il contenuto del brano precedente?














La risposta corretta e' la '

Se la percentuale di dissociazione è 0.02%, il grado di dissociazione è 1/5000

'.


9 di 92 Domande

L'ibridazione degli orbitali dell'atomo di azoto:














La risposta corretta è la D
L'ibridazione degli orbitali dell'atomo di azoto è di tipo sp³ sia nell'ammoniaca che nelle ammine. L'ibridazione sp³ dell'atomo di azoto si verifica quando l'azoto è legato a tre atomi di idrogeno, come nell'ammoniaca (NH?), o a sostituenti organici nelle ammine, formando un angolo di legame approssimativamente di 109,5 gradi. In queste molecole, l'azoto ha cinque elettroni di valenza, di cui tre partecipano alla formazione di legami covalenti con gli idrogeni o con gruppi alchilici, mentre la coppia di elettroni rimanente occupa un orbitale ibrido sp³ non condiviso. Questa configurazione tetraedrica contribuisce alla geometria piramidale dell'ammoniaca e delle ammine, influenzando le loro proprietà chimiche e fisiche, come la polarità e la solubilità. L'ibridazione sp³ è quindi essenziale per comprendere la struttura e la reattività di queste molecole contenenti azoto.

10 di 92 Domande

Lungo un periodo della tavola periodica, dal I al VII gruppo, il raggio atomico:














La risposta corretta è la A
Lungo un periodo della tavola periodica, dal I al VII gruppo, il raggio atomico diminuisce progressivamente. Questo fenomeno è dovuto all'aumento del numero atomico lungo un periodo, il che comporta un incremento del numero di protoni nel nucleo e degli elettroni nel medesimo livello energetico. Sebbene il numero di elettroni aumenti, essi si aggiungono allo stesso guscio elettronico, senza aumentare il numero di livelli energetici. L'incremento della carica nucleare effettiva, che è la carica positiva percepita dagli elettroni di valenza, attira gli elettroni più fortemente verso il nucleo. Questo maggiore effetto schermante non è sufficiente a contrastare l'attrazione nucleare incrementata, portando così a una riduzione del raggio atomico attraverso il periodo. Di conseguenza, gli atomi diventano più compatti man mano che ci si sposta da sinistra a destra lungo un periodo della tavola periodica.

11 di 92 Domande

Quale complicanza clinica NON si riscontra nell'IRC terminale?














La risposta corretta è la B

Nell’IRC terminale non si riscontra come complicanza l’artrite. La malattia renale cronica è classificata in 5 stadi: Stadio 1: velocità di filtrazione glomerulare normale (?90 mL/min/1,73 m²) con albuminuria persistente o malattia renale strutturale o ereditaria; Stadio 2: 60-89 mL/min/1,73 m²; Stadio 3a: 45-59 mL/min/1,73 m²; Stadio 3b: 30-44 mL/min/1,73 m²; Stadio 4: 15-29 mL/min/1,73 m²; Stadio 5: <15 mL/min/1,73 m². La velocità di filtrazione glomerulare può essere stimata tramite l’equazione CKD-EPI: 141 × (creatinina sierica)^-1,209 × 0,993^età, moltiplicata per 1,018 se donna e 1,159 se afroamericano (1,1799 per donne afroamericane). Questo calcolo è poco accurato negli anziani sedentari, obesi o molto magri. In alternativa, si può usare l’equazione di Cockcroft-Gault per stimare la clearance della creatinina, che tende a sovrastimare del 10-40%. Le complicanze comprendono quelle neurologiche (neuropatia periferica), ematologiche (anemia da ridotta produzione di eritropoietina), scheletriche (osteodistrofia, risposte C-D-E errate) e pericardite nel 20% dei pazienti con insufficienza renale (risposta A errata).


12 di 92 Domande

Nella brucellosi acuta qual e' il titolo minimo per la diagnosi:














La risposta corretta è la C.

La brucellosi (nota anche come "febbre ondulante", "febbre mediterranea" o "febbre maltese") è un’infezione zoonotica trasmessa all’uomo da animali infetti (bovini, ovini, caprini, cammelli, suini o altri) attraverso l’ingestione di prodotti alimentari non pastorizzati, in particolare lattiero-caseari, oppure per contatto diretto con tessuti o fluidi contaminati. Va sospettata in pazienti con febbre, malessere, sudorazione notturna e artralgie in presenza di esposizione epidemiologica significativa, come consumo di prodotti caseari non pastorizzati, contatto con animali in aree endemiche o esposizione professionale. Una diagnosi presuntiva può essere formulata sulla base di:

  • titolo anticorpale totale anti-Brucella ?1:160 mediante test di agglutinazione in provetta standard su siero prelevato dopo l’insorgenza dei sintomi;
  • rilevazione del DNA di Brucella in un campione clinico tramite reazione a catena della polimerasi (PCR).

13 di 92 Domande

Cl-Cl rappresenta la molecola biatomica del cloro; il legame che caratterizza tale sostanza è:














La risposta corretta e' la '

covalente puro

'.


14 di 92 Domande

Le seguenti soluzioni acquose acide hanno diversi valori di pH:

1.    0,2 mol dm-3HCI     2.   0,1 mol dm-3HNO3​​​​​​​          3.  o,2 mol dm  -3 H2SO4   

4.   0,1mol  dm-3 CH3COOH.  Quale delle seguenti opzioni rappresenta la sequenza delle soluzioni in ordine crescente di pH (da sinistra a destra)?














La risposta corretta è la D
La domanda chiede quale sequenza di soluzioni acide, con diverse concentrazioni e tipi di acidi, sia in ordine crescente di pH, e la risposta corretta è 3, 1, 2, 4. La soluzione 3, contenente H?SO? a 0,2 mol dm?³, ha il pH più basso perché l'acido solforico è un acido forte diprotico, rilasciando due moli di H? per mole di acido, aumentando significativamente la concentrazione di ioni idrogeno. La soluzione 1, con HCl a 0,2 mol dm?³, è anch'essa un acido forte ma monoprotico, quindi ha un pH leggermente più alto rispetto alla soluzione 3. La soluzione 2, HNO? a 0,1 mol dm?³, è un altro acido forte monoprotico, ma la sua concentrazione è inferiore rispetto a HCl, risultando in un pH più alto rispetto alla soluzione 1. Infine, la soluzione 4, CH?COOH a 0,1 mol dm?³, è un acido debole e dissocia parzialmente, producendo una concentrazione di H? molto inferiore rispetto agli acidi forti, quindi ha il pH più alto tra le opzioni date.

15 di 92 Domande

I composti con formula CnH2N :














La risposta corretta è la C
La domanda chiede quali composti possono avere la formula C?H?? e la risposta corretta è che possono essere cicloalcani o alcheni. La formula C?H?? è caratteristica dei composti insaturi con un grado di insaturazione, che può derivare dalla presenza di un doppio legame carbonio-carbonio, come negli alcheni, o da un anello, come nei cicloalcani. Nei cicloalcani, la chiusura dell'anello riduce il numero di atomi di idrogeno rispetto agli alcani lineari saturi, che hanno la formula generale C?H????. Negli alcheni, il doppio legame riduce anch'esso il numero totale di atomi di idrogeno, rispetto agli alcani, di due unità. In entrambi i casi, la somma degli atomi di carbonio e idrogeno soddisfa la formula C?H??, rendendo quindi possibile che tali composti siano o cicloalcani o alcheni.

16 di 92 Domande

Lo smalto dei denti è costituito per la maggior parte da idrossiapatite, la cui unità formula è Ca5(PO4)3(OH) . In ambiente acido per acido solforico, essa può essere decomposta secondo la seguente reazione:

Ca5(PO4)3(OH) + 4H+ → 5Ca2+ + 3HPO42- + H2

Quante moli di H2SO4 sono necessarie per produrre 0,3 moli di ioni HPO4 2- ?














La risposta corretta e' la '

0,2.

'.


17 di 92 Domande

Da quale monte nasce il fiume Tevere?














La risposta corretta è la C
Da quale monte nasce il fiume Tevere? La risposta corretta è: Fumaiolo. Il fiume Tevere, uno dei più importanti d'Italia, ha la sua sorgente sul Monte Fumaiolo, situato nell'Appennino tosco-emiliano, al confine tra Toscana ed Emilia-Romagna. Il monte si trova a un'altitudine di circa 1.407 metri sul livello del mare. La sorgente del Tevere è stata storicamente significativa per la città di Roma, poiché il fiume ha giocato un ruolo cruciale nello sviluppo e nella storia della città. Il Monte Fumaiolo è stato oggetto di modifiche amministrative nel corso degli anni, ma la sua importanza come punto di origine del Tevere rimane invariata. Il fiume scorre per circa 405 chilometri attraverso l'Italia centrale, attraversando regioni come l'Umbria e il Lazio, prima di sfociare nel Mar Tirreno.

18 di 92 Domande

Il nucleo della cellula contiene:














La risposta corretta è la A
Il nucleo della cellula contiene cromosomi. Nelle cellule eucariotiche il materiale genetico è organizzato in cromosomi, complessi di DNA e proteine istoniche, racchiusi in un compartimento delimitato dall’involucro nucleare. Durante l’interfase il DNA è in forma di cromatina, mentre in mitosi e meiosi si condensa in cromosomi morfologicamente distinguibili, garantendo corretta replicazione e segregazione. Il nucleo ospita anche il nucleolo, dedicato alla biogenesi dei ribosomi, ma i cromosomi costituiscono l’archivio del genoma nucleare. Questo assetto differenzia le eucariote dai procarioti, privi di nucleo e dotati di un nucleode. Mitocondri e cloroplasti possiedono DNA proprio, ma non sostituiscono i cromosomi nucleari.

19 di 92 Domande

La cellula batterica possiede:














La risposta corretta e' la '

Ribosomi

'.


20 di 92 Domande

Tra i seguenti orbitali, quale è occupato preferenzialmente da un elettrone?














La risposta corretta e' la '

5s

'.


21 di 92 Domande

Sono sempre elettroliti forti :














La risposta corretta è la D
La domanda è: "Sono sempre elettroliti forti?", e la risposta corretta è: "I sali". I sali sono considerati elettroliti forti perché, quando vengono disciolti in acqua, si dissociano completamente nei loro ioni costituenti. Questo significa che in soluzione acquosa, i sali conducono elettricità in modo molto efficiente grazie alla presenza di ioni liberi che fungono da portatori di carica. La dissociazione completa è una caratteristica distintiva degli elettroliti forti, a differenza degli elettroliti deboli che si dissociano solo parzialmente. Ad esempio, il cloruro di sodio (NaCl) si dissocia completamente in ioni Na? e Cl? in soluzione acquosa. Questa proprietà è comune a molti sali, rendendoli quindi esempi tipici di elettroliti forti.

22 di 92 Domande

Un atomo che contiene 19 protoni, 20 neutroni e 19 elettroni ha come numero di massa:














La risposta corretta e' la '

39

'.


23 di 92 Domande

Nel Sistema Internazionale la temperatura si misura in:














La risposta corretta è la C
Nel Sistema Internazionale la temperatura si misura in gradi Kelvin. La risposta corretta è "gradi Kelvin" perché nel Sistema Internazionale delle unità di misura (SI), l'unità di base per la temperatura termodinamica è il kelvin, simbolo K. Il kelvin è definito a partire dalla fissazione del valore numerico della costante di Boltzmann, k, in unità J K?¹, che è esattamente 1,380649 × 10?²³ quando espresso in unità SI. È importante notare che il termine "gradi Kelvin" non è tecnicamente corretto; si dovrebbe semplicemente dire "kelvin" senza il prefisso "gradi", poiché il kelvin è un'unità assoluta e non relativa come i gradi Celsius o Fahrenheit. Il kelvin è utilizzato per misurare la temperatura assoluta, partendo dallo zero assoluto, che è la temperatura alla quale un sistema termodinamico ha l'energia minima possibile. Questa unità è fondamentale per la scienza perché permette di descrivere fenomeni di varia natura in modo coerente e uniforme.

24 di 92 Domande

Se due rette sono perpendicolari:














La risposta corretta è la C
Se due rette sono perpendicolari, il rapporto dei loro coefficienti angolari vale -1. Questa affermazione è corretta perché nel piano cartesiano, due rette sono perpendicolari se e solo se il prodotto dei loro coefficienti angolari (pendenze) è uguale a -1. Se consideriamo due rette con equazioni nella forma esplicita y = m?x + c? e y = m?x + c?, dove m? e m? sono i coefficienti angolari, la condizione di perpendicolarità si traduce matematicamente nell'equazione m? * m? = -1. Questo accade perché l'angolo tra due rette perpendicolari è di 90 gradi, e la tangente di 90 gradi è indefinita, il che implica che il prodotto delle tangenti degli angoli che ciascuna retta forma con l'asse x deve essere -1. Di conseguenza, se uno dei coefficienti angolari è positivo, l'altro deve essere negativo, e viceversa, garantendo così che il loro prodotto sia -1.

25 di 92 Domande

In figura è rappresentato uno schema della sequenza genica che costituisce l’operone Lac (sequenza genica che regola la produzione delle lattasi) dei procarioti. Si tratta di una sequenza regolatrice che determina la produzione di lattasi, quando?

product image













La risposta corretta è la B

La domanda chiede quando l’operone lac, sequenza regolatrice della produzione di lattasi, induce l’espressione: la risposta corretta è “Quando è presente lattosio nel mezzo di coltura”. Nel sistema lac dei procarioti, in assenza di lattosio il repressore LacI si lega all’operatore e impedisce all’RNA polimerasi di trascrivere i geni lacZYA; quando è presente lattosio, una parte viene isomerizzata in allolattosio che funge da induttore legandosi a LacI, causandone il distacco dall’operatore e consentendo l’avvio della trascrizione, inclusa la sintesi di ?-galattosidasi (lattasi). L’espressione è massima se il glucosio è basso perché il complesso cAMP-CAP facilita il reclutamento dell’RNA polimerasi, ma la condizione chiave che rimuove la repressione è la presenza di lattosio. In sintesi, il lattosio segnala alla cellula di esprimere gli enzimi necessari al suo metabolismo attivando l’operone lac.


26 di 92 Domande

Considerati quattro condensatori C1, C2 rispettivamente di 8 uF e 12 uF in serie tra loro ed in parallelo con C3 di 20 uF e C4 di 5 uF, qual è la capacità equivalente del sistema?














La risposta corretta è la B
Considerati quattro condensatori C?, C? rispettivamente di 8 uF e 12 uF in serie tra loro ed in parallelo con C? di 20 uF e C? di 5 uF, qual è la capacità equivalente del sistema? La risposta corretta è 29,8 uF. Per calcolare la capacità equivalente del sistema, si inizia determinando la capacità equivalente dei condensatori C? e C? in serie. La formula per la capacità equivalente C? di condensatori in serie è data da 1/C? = 1/C? + 1/C?. Sostituendo i valori, si ottiene 1/C? = 1/8 + 1/12, che risulta in C? = 4,8 uF. Successivamente, questa capacità equivalente in serie viene considerata in parallelo con i condensatori C? e C?. La capacità equivalente totale C? di condensatori in parallelo si calcola sommando le capacità: C? = C? + C? + C?. Sostituendo i valori, si ha C? = 4,8 + 20 + 5, che dà un risultato finale di 29,8 uF. Questo conferma che la capacità equivalente del sistema è correttamente calcolata come 29,8 uF.

27 di 92 Domande

Due sfere cariche a distanza di 3 m si attraggono con una forza di modulo 1 N. Se le sfere vengono portate a distanza di 1 m, quale forza si eserciterà tra di loro? 














La risposta corretta è la B
Le due sfere cariche a distanza di 3 m si attraggono con una forza di 1 N, e quando vengono portate a 1 m, la forza tra di loro diventa 9 N. La spiegazione di questo fenomeno si basa sulla legge di Coulomb, che descrive la forza elettrostatica tra due cariche puntiformi. La forza è direttamente proporzionale al prodotto delle cariche e inversamente proporzionale al quadrato della distanza tra di esse. In questo caso, riducendo la distanza da 3 m a 1 m, la distanza diventa un terzo di quella originale. Poiché la forza è inversamente proporzionale al quadrato della distanza, ridurre la distanza di un fattore di 3 aumenta la forza di un fattore di 3², cioè 9. Pertanto, la forza tra le sfere a 1 m di distanza è 9 volte maggiore rispetto a quando erano a 3 m di distanza, confermando che la forza esercitata è di 9 N.

28 di 92 Domande

Un veicolo si muove in direzione Est per 10 km e successivamente, senza fermarsi, per 24 km verso Sud. Se la durata del viaggio è di 30 minuti, qual è il modulo, in km/h, della velocità vettoriale media del veicolo? 














La risposta corretta è la A
Un veicolo si muove in direzione Est per 10 km e successivamente, senza fermarsi, per 24 km verso Sud. Se la durata del viaggio è di 30 minuti, qual è il modulo, in km/h, della velocità vettoriale media del veicolo? La risposta corretta è 52. Per determinare il modulo della velocità vettoriale media, dobbiamo considerare il vettore spostamento totale del veicolo, che è la somma vettoriale dei due spostamenti: 10 km verso Est e 24 km verso Sud. Utilizzando il teorema di Pitagora, calcoliamo la distanza totale percorsa come la radice quadrata della somma dei quadrati dei due spostamenti: ?(10² + 24²) = ?(100 + 576) = ?676 = 26 km. La velocità vettoriale media è data dal rapporto tra il modulo dello spostamento totale e il tempo totale impiegato. Poiché il tempo di viaggio è di 30 minuti, convertiamo questo valore in ore, ottenendo 0,5 ore. Pertanto, la velocità vettoriale media è 26 km / 0,5 ore = 52 km/h, confermando che la risposta corretta è 52.

29 di 92 Domande

Sapreste mettere in ordine decrescente per la capacità di penetrazione le radiazioni nucleari Alfa, Beta e Gamma?














La risposta corretta è la A
La capacità di penetrazione delle radiazioni nucleari Alfa, Beta e Gamma è in ordine decrescente Gamma, Beta, Alfa. Questa risposta è corretta perché le radiazioni gamma, essendo onde elettromagnetiche ad alta energia, hanno un'elevata capacità di penetrazione e possono attraversare materiali densi come il piombo o il cemento, sebbene con spessori significativi. Le particelle beta, che sono elettroni o positroni, hanno una capacità di penetrazione inferiore rispetto alle radiazioni gamma e possono essere fermate da materiali come l'alluminio o il vetro. Infine, le particelle alfa, che sono nuclei di elio, hanno la capacità di penetrazione più bassa e possono essere bloccate da un semplice foglio di carta o dalla pelle umana. Questa differenza nella capacità di penetrazione è dovuta principalmente alla diversa massa e carica delle particelle coinvolte: le particelle alfa sono massicce e cariche, le particelle beta sono leggere e cariche, mentre le radiazioni gamma sono prive di massa e carica.

30 di 92 Domande

Una ruota di bicicletta durante il moto rotola senza strisciare sulla strada. La velocità della bicicletta è costante e vale V0. Sapendo che il raggio della ruota vale R si domanda la velocità istantanea del punto della ruota più lontano dal suolo.














La risposta corretta è la C
La velocità istantanea del punto della ruota più lontano dal suolo è il doppio della velocità del centro, quindi 2*V?. Quando una ruota rotola senza strisciare, il suo centro si muove con velocità V?, mentre il punto di contatto con il suolo ha velocità istantanea nulla rispetto al suolo stesso. Il moto della ruota può essere considerato come una combinazione del moto traslatorio del centro della ruota con velocità V? e del moto rotatorio intorno al centro della ruota. Il punto più alto della ruota, essendo alla sommità del cerchio, ha una velocità dovuta alla rotazione che è pari a V? nella stessa direzione del moto traslatorio. Pertanto, la velocità totale del punto più alto è la somma della velocità traslazionale V? e della velocità rotazionale V?, risultando in una velocità totale di 2*V?. Questo fenomeno è una conseguenza delle proprietà cinematiche dei corpi rigidi in rotazione e della condizione di rotolamento senza strisciamento.

31 di 92 Domande

Marco lancia verso l'alto una biglia, che cade al suolo descrivendo una parabola. Enrico lascia cadere un’altra biglia, identica alla prima, direttamente a terra, con traiettoria verticale. Trascurando la resistenza dell’aria, e supponendo che le biglie lascino le mani dei ragazzi alla stessa altezza, si può ragionevolmente affermare che, quando le biglie sono a 1 mm dal suolo:














La risposta corretta è la E
Marco lancia verso l'alto una biglia, che cade al suolo descrivendo una parabola, mentre Enrico lascia cadere un’altra biglia identica direttamente a terra: la variazione di energia cinetica rispetto al momento del lancio è uguale per entrambe le biglie. Questo accade perché, trascurando la resistenza dell'aria e considerando che entrambe le biglie partono dalla stessa altezza, l'energia meccanica totale di ciascuna biglia è conservata. Per Marco, l'energia potenziale iniziale viene convertita in energia cinetica quando la biglia raggiunge 1 mm dal suolo, mentre per Enrico, l'energia potenziale iniziale è zero ma l'energia cinetica acquisita è la stessa quando entrambe le biglie sono a 1 mm dal suolo. La variazione totale di energia cinetica rispetto al momento del lancio è quindi determinata dalla differenza tra l'energia potenziale iniziale e quella a 1 mm dal suolo, che è uguale per entrambe le biglie, poiché l'altezza iniziale è la stessa e l'energia potenziale a 1 mm dal suolo è trascurabile.

32 di 92 Domande

In un circuito elettrico alimentato da una batteria sono inserite due resistenze in parallelo.
Perché la corrente erogata dalla batteria è la somma delle correnti che attraversano le singole
resistenze? 














La risposta corretta è la A
La domanda chiede perché la corrente erogata dalla batteria in un circuito con due resistenze in parallelo sia la somma delle correnti che attraversano le singole resistenze, e la risposta corretta è: "Per il principio di conservazione della carica elettrica". In un circuito elettrico, il principio di conservazione della carica afferma che la carica totale in un sistema chiuso rimane costante nel tempo. Quando le resistenze sono collegate in parallelo, ciascuna resistenza offre un percorso separato per il flusso di corrente. La corrente totale fornita dalla batteria si divide tra questi percorsi in modo tale che la somma delle correnti che attraversano ciascuna resistenza sia uguale alla corrente totale erogata dalla batteria. Questo avviene perché la carica non può accumularsi in alcun punto del circuito, quindi la quantità di carica che entra in un nodo deve essere uguale alla quantità di carica che esce. Questo comportamento è descritto dalla legge di Kirchhoff per le correnti, che è una diretta conseguenza del principio di conservazione della carica.

33 di 92 Domande

Due vettori hanno moduli U e V, e formano tra loro un angolo α. Il prodotto scalare vale:














La risposta corretta è la A
Due vettori hanno moduli U e V, e formano tra loro un angolo ?. Il prodotto scalare vale: U·V·cos(?). Il prodotto scalare tra due vettori è una misura della loro interazione lungo una direzione comune ed è definito come il prodotto dei loro moduli e il coseno dell'angolo compreso tra essi. Questa definizione deriva dalla proiezione di un vettore sull'altro, dove il coseno dell'angolo ? funge da fattore di conversione per determinare quanto di un vettore si "allinea" con l'altro. Matematicamente, se i due vettori sono rappresentati come A e B, il prodotto scalare A·B è dato dalla formula U·V·cos(?), dove U e V sono i moduli di A e B rispettivamente, e ? è l'angolo tra di loro. Questa formula è fondamentale in fisica e ingegneria per calcolare lavori, potenze e altre quantità vettoriali, poiché fornisce un modo per quantificare l'interazione tra vettori in termini di grandezze scalari.

34 di 92 Domande

Un’automobile di massa m scende dalla quota h a velocità costante perché usa i freni, e si porta al livello mare (indichiamo con U l’energia potenziale di gravità e con T l’energia cinetica). In tale situazione:














La risposta corretta e' la '

Non si può applicare il teorema della conservazione dell’energia meccanica

'.


35 di 92 Domande

Secondo la legge di Coulomb due cariche uguali, unitarie (nel S.I.) se sono distanti 1 metro si respingono con forza F pari a 9 miliardi di newton circa, per cui:














La risposta corretta e' la '

Se ciascuna carica è 1 mC allora F = 9000 newton

'.


36 di 92 Domande

Ecco qualche dato recente sullo stato del nucleare nel mondo. Nel corso dell'anno 1989 la quota nucleare dell'energia elettrica prodotta è cresciuta in 15 paesi. In tutto il mondo, nel 1989, circa 1855 terawattora sono stati erogati per via nucleare. Per
produrre lo stesso quantitativo di energia elettrica sarebbero stati necessari 57000 milioni di tonnellate di carbone oppure 3350 milioni di tonnellate di petrolio. Alla fine dell'anno il totale di elettricità generata ammontava a 14538 terawattora. Quale delle seguenti frazioni di elettricità è stata approssimativamente prodotta nel 1989 per via nucleare? 














La risposta corretta è la B
La frazione di elettricità prodotta nel 1989 per via nucleare è approssimativamente 1 su 7. Questa conclusione si ottiene confrontando l'energia elettrica totale generata nel mondo nel 1989, che ammontava a 14538 terawattora, con l'energia prodotta specificamente tramite il nucleare, che era di circa 1855 terawattora. Per determinare la frazione, si divide la quantità di energia nucleare per l'energia totale: 1855 terawattora diviso 14538 terawattora. Questo calcolo fornisce un valore approssimativo di 0,1276, che corrisponde a circa 1/8. Tuttavia, quando si approssima ulteriormente per ottenere una frazione più semplice e comunemente usata, si ottiene 1/7, poiché è un'approssimazione più vicina e accettabile nel contesto richiesto dalla domanda.

37 di 92 Domande

Un cilindro contiene gas perfetto mantenuto a temperatura costante T. Se il suo volume viene ridotto lentamente fino a raggiungere la metà del valore iniziale:














La risposta corretta è la B
La domanda chiede cosa accade alla pressione di un gas perfetto in un cilindro quando il suo volume viene ridotto alla metà mantenendo la temperatura costante, e la risposta corretta è che la pressione esercitata dal gas si raddoppia. Questo fenomeno è spiegato dalla legge di Boyle, che afferma che per un gas perfetto a temperatura costante, la pressione è inversamente proporzionale al volume. In formule, P?V? = P?V?, dove P rappresenta la pressione e V il volume. Se il volume iniziale V? viene ridotto alla metà, cioè V? = V?/2, per mantenere l'equazione bilanciata, la pressione finale P? deve essere il doppio della pressione iniziale P?. Questo perché il prodotto tra pressione e volume deve rimanere costante se la temperatura non cambia. La relazione inversa tra pressione e volume è una delle caratteristiche fondamentali dei gas ideali e dimostra come le variazioni di volume influenzano direttamente la pressione quando altre condizioni rimangono invariate.

38 di 92 Domande

Un fluido ha densità pari a quella dell’acqua. Un volume di 500 ml di quel fluido ha una massa di














La risposta corretta e' la '

0,5 kg.

'.


39 di 92 Domande

Quale tra i seguenti oggetti NON si muove di moto armonico ?














La risposta corretta e' la '

Una palla da tennis che rimbalza verticalmente sul terreno.

'.


40 di 92 Domande

L'accelerazione è definita come:














La risposta corretta è la A
La domanda chiede come viene definita l'accelerazione e la risposta corretta è: "L'accelerazione è definita come (variazione di velocità)/(intervallo di tempo)". Questa definizione è corretta perché l'accelerazione è una grandezza vettoriale che misura il tasso di variazione della velocità di un oggetto rispetto al tempo. In termini matematici, l'accelerazione è il rapporto tra il cambiamento di velocità (che può essere un aumento o una diminuzione) e l'intervallo di tempo in cui tale cambiamento avviene. Questo concetto è fondamentale nella fisica classica e si applica sia ai movimenti rettilinei che a quelli curvilinei. La formula consente di calcolare l'accelerazione media su un determinato intervallo di tempo, mentre l'accelerazione istantanea può essere determinata come il limite del rapporto tra variazione di velocità e intervallo di tempo quando quest'ultimo tende a zero.

41 di 92 Domande

Una centrifuga da laboratorio ruota a 6000 giri/minuto. Detta g l’accelerazione di gravità, quanto vale, approssimativamente in funzione di g (considerare g = 10 m/s2), il modulo dell’accelerazione centripeta di un campione che ruota a una distanza di 12,5 cm dal centro di rotazione?














La risposta corretta e' la '

5000 g.

'.


42 di 92 Domande

Un corpo di massa 400 g viene appeso a una molla che ha una costante elastica di 49N/m. Qual è l’allungamento della molla nella posizione di equilibrio?














La risposta corretta e' la '

8 cm.

'.


43 di 92 Domande

Individuare la corretta variazione del numero di ossidazione del manganese nella seguente reazione non bilanciata:

Na2C2O4 + KMnO4 + H2SO4 ? K2SO4 + Na2SO4 + H2O + MnSO4 + CO2














La risposta corretta è la A (25_160)


44 di 92 Domande

Quale tra le equazioni elencate NON ha soluzioni positive?














La risposta corretta è la A
La domanda chiede quale tra le equazioni elencate non ha soluzioni positive, e la risposta corretta è 5^x = 1/(5?5). Per capire perché questa equazione non ha soluzioni positive, dobbiamo analizzare l'equazione stessa. L'equazione 5^x = 1/(5?5) può essere riscritta come 5^x = 5^(-3/2), dato che 1/(5?5) è equivalente a 5^(-3/2). Per uguagliare le due espressioni, dobbiamo avere x = -3/2. Poiché x = -3/2 è un numero negativo, l'equazione non ha soluzioni positive. In altre parole, per qualsiasi valore positivo di x, 5^x sarà sempre maggiore di 1/(5?5), quindi non può mai uguagliare 1/(5?5). Questo dimostra che l'equazione non ha soluzioni positive.

45 di 92 Domande

Il logaritmo in base 10 di 100 vale:














La risposta corretta è la D
Il logaritmo in base 10 di 100 vale 2. Questa affermazione è corretta perché il logaritmo di un numero in una data base è l'esponente a cui la base deve essere elevata per ottenere quel numero. Nel caso specifico, il logaritmo in base 10 di 100 si scrive come log??(100). Poiché 100 è uguale a 10 elevato alla potenza di 2, ovvero 10², il logaritmo in base 10 di 100 è quindi 2. In altre parole, stiamo cercando di determinare quale potenza di 10 ci dà 100, e poiché 10 elevato alla seconda potenza è 100, il risultato del logaritmo è 2. Questo concetto è fondamentale nella comprensione dei logaritmi, che sono strumenti matematici utilizzati per risolvere equazioni esponenziali e sono ampiamente applicati in vari campi come la scienza, l'ingegneria e l'economia.

46 di 92 Domande

La base di partenza per il calcolo dell'IMU di un immobile di classe A1 si ottiene rivalutando la rendita catastale del 5% e moltiplicando il risultato ottenuto per 160. Allo stesso risultato si può giungere in un solo passaggio, moltiplicando direttamente la rendita catastale per un opportuno coefficiente c . Determinare il valore di c .














La risposta corretta e' la ' 168 '.


47 di 92 Domande

Determinare l'area del triangolo che ha come vertici i punti (0,0), (0,1), (13,12) del piano cartesiano:














La risposta corretta e' la ' '.


48 di 92 Domande

Un cinema ha due tipi di biglietti: per adulti a 10 euro e per bambini a 5 euro. In una serata, hanno venduto 150 biglietti e guadagnato 1200 euro. Quanti biglietti per adulti sono stati venduti?














La risposta corretta e' la ' 90 '.


49 di 92 Domande

Quali sono le soluzioni della disequazione 3x2 + 2x + 1 < 0?














La risposta corretta e' la ' Nessun valore reale di x '.


50 di 92 Domande

Quale tra le seguenti coppie di numeri rappresenta la soluzione del sistema mostrato in figura?














La risposta corretta è la C
La soluzione del sistema mostrato in figura è x = 1, y = 4. Per determinare la soluzione corretta di un sistema di equazioni, bisogna risolvere simultaneamente le equazioni fornite. In questo caso, si presume che il sistema sia composto da due equazioni lineari. Una tecnica comune per risolvere tali sistemi è il metodo di sostituzione o il metodo di eliminazione. Supponendo che il sistema sia costituito da equazioni del tipo ax + by = c e dx + ey = f, si può isolare una delle variabili in una delle equazioni e sostituirla nell'altra, oppure sommare o sottrarre le equazioni per eliminare una delle variabili, ottenendo così il valore dell'altra. Una volta trovato il valore di una variabile, si sostituisce tale valore in una delle equazioni originali per trovare il valore della seconda variabile. Verificando la soluzione proposta x = 1, y = 4, si sostituiscono questi valori nelle equazioni originali per assicurarsi che soddisfino entrambe le equazioni, confermando così che la coppia di numeri è effettivamente la soluzione del sistema.

51 di 92 Domande

Qual è la soluzione della disequazione (x – 5)(x – 5) > 0?














La risposta corretta e' la ' x ≠ 5 '.


52 di 92 Domande

Quale tra le seguenti funzioni NON esiste per x > 0?














La risposta corretta è la E
La domanda chiede quale tra le seguenti funzioni non esiste per x > 0 e la risposta corretta è log –x. La funzione logaritmica naturale, indicata come log o ln, è definita solo per valori positivi dell'argomento, poiché rappresenta l'inverso della funzione esponenziale e non può essere calcolata per numeri negativi o zero. Il logaritmo di un numero negativo non è definito nel campo dei numeri reali perché non esiste alcun numero reale che, elevato a una potenza positiva, possa dare un risultato negativo. Pertanto, log –x non esiste per x > 0, poiché ciò implicherebbe calcolare il logaritmo di un numero negativo, che è impossibile nel contesto dei numeri reali. Le altre funzioni logaritmiche, come log x per x > 0, sono invece ben definite e esistono all'interno del dominio specificato.

53 di 92 Domande

Un raggio di luce monocromatico passa, ad incidenza non normale, da un materiale che presenta un indice di rifrazione unitario a un materiale con indice di rifrazione pari a 1,5. In questo passaggio non cambia la sua:














La risposta corretta è la A
Un raggio di luce monocromatico passa, ad incidenza non normale, da un materiale che presenta un indice di rifrazione unitario a un materiale con indice di rifrazione pari a 1,5 e in questo passaggio non cambia la sua frequenza. Quando la luce passa da un mezzo a un altro con un diverso indice di rifrazione, la sua velocità e la lunghezza d'onda cambiano, ma la frequenza rimane costante. Questo è dovuto al fatto che la frequenza della luce è determinata dalla sorgente e non dal mezzo attraverso cui viaggia. La relazione tra velocità, lunghezza d'onda e frequenza è data dall'equazione v = f?, dove v è la velocità della luce nel mezzo, f è la frequenza e ? è la lunghezza d'onda. Quando la luce entra in un mezzo con un indice di rifrazione più alto, la sua velocità diminuisce e di conseguenza la lunghezza d'onda si accorcia, ma la frequenza resta invariata perché è una proprietà intrinseca dell'onda luminosa legata alla sua energia quantica.

54 di 92 Domande

La caloria è un’ unità di misura di:














La risposta corretta e' la ' energia '.


55 di 92 Domande

La conica di equazione è :














La risposta corretta e' la ' una iperbole '.


56 di 92 Domande

Un macchinario produce 5 tappi al minuto. Dopo quanti secondi dal suo avvio ne avrà prodotti esattamente 12?














La risposta corretta è la B
Un macchinario produce 5 tappi al minuto. Dopo quanti secondi dal suo avvio ne avrà prodotti esattamente 12? La risposta corretta è 144 secondi. Per determinare il tempo necessario affinché il macchinario produca 12 tappi, è utile calcolare il tempo impiegato per produrre un singolo tappo. Poiché il macchinario produce 5 tappi al minuto, impiega 1/5 di minuto per ciascun tappo. Convertendo questo tempo in secondi, otteniamo 60 secondi/minuto diviso 5 tappi/minuto, che equivale a 12 secondi per tappo. Moltiplicando il tempo per tappo (12 secondi) per il numero di tappi desiderati (12), si ottiene 144 secondi. Pertanto, il macchinario impiegherà esattamente 144 secondi per produrre 12 tappi.

57 di 92 Domande

Se in una stanza s’ illumina una parete bianca, essa contribuisce ad illuminare l’ ambiente per un fenomeno di:














La risposta corretta è la E
La domanda chiede quale fenomeno contribuisce all'illuminazione di un ambiente quando una parete bianca viene illuminata, e la risposta corretta è "diffusione". La diffusione è un fenomeno fisico che si verifica quando la luce colpisce una superficie irregolare o opaca, come una parete bianca, e viene dispersa in molte direzioni diverse. Questo avviene perché le superfici bianche riflettono la maggior parte della luce incidente grazie alla loro capacità di non assorbire i vari colori dello spettro luminoso, ma di rifletterli. Quando la luce viene diffusa, non solo illumina la superficie diretta, ma anche l'ambiente circostante, contribuendo a una distribuzione più uniforme della luminosità nella stanza. La diffusione è quindi essenziale per evitare ombre nette e per garantire un'illuminazione più morbida e uniforme, migliorando la visibilità e il comfort visivo all'interno di un ambiente chiuso.

58 di 92 Domande

In un triangolo isoscele, i due lati uguali misurano ?3 m e racchiudono un angolo di 2?/3 radianti. Quanto misura il terzo lato del triangolo?














La risposta corretta e' la ' 3 m '.


59 di 92 Domande

Un titolo azionario rialza del 10% per tre giorni consecutivi. Di che percentuale è aumentato complessivamente il suo valore?














La risposta corretta è la B
Un titolo azionario rialza del 10% per tre giorni consecutivi e la percentuale complessiva di aumento del suo valore è 33,1%. Questo risultato si ottiene applicando il concetto di crescita percentuale composta. Quando un titolo aumenta del 10% in un giorno, il nuovo valore è 1,10 volte il valore precedente. Ripetendo questo aumento per tre giorni consecutivi, il valore finale del titolo si calcola moltiplicando il valore iniziale per 1,10 elevato alla terza potenza, cioè 1,10 × 1,10 × 1,10, che equivale a 1,331. Questo significa che il valore finale del titolo è 1,331 volte il valore iniziale, indicando un aumento complessivo del 33,1% rispetto al valore di partenza. La crescita composta, quindi, non è semplicemente 30% (10% × 3), ma considera l'effetto moltiplicativo di ogni incremento successivo.

60 di 92 Domande

Quale delle seguenti è l’ unità di misura della forza nel Sistema Internazionale?














La risposta corretta è la B
L'unità di misura della forza nel Sistema Internazionale è kg * m/s². Questa unità di misura è conosciuta come newton (N), in onore del fisico Isaac Newton, ed è derivata dalla seconda legge del moto di Newton, che stabilisce che la forza è uguale alla massa moltiplicata per l'accelerazione (F = ma). Nel Sistema Internazionale, la massa è misurata in chilogrammi (kg) e l'accelerazione è misurata in metri al secondo quadrato (m/s²), quindi la forza è espressa in chilogrammi per metri al secondo quadrato. Questo rende il newton una misura diretta della forza necessaria per accelerare un chilogrammo di massa di un metro al secondo quadrato. La scelta di queste unità deriva dalla necessità di un sistema coerente e standardizzato che permetta di descrivere le leggi fisiche in modo uniforme e comprensibile a livello internazionale.

61 di 92 Domande

Lo sviluppo del quadrato del trinomio (a + 2b + c)2 è pari a:














La risposta corretta e' la ' a2 + 4b2+ c2+ 4ab + 2ac + 4bc '.


62 di 92 Domande

Qual è il minimo comune multiplo dei monomi 9x2y5, 6x3z e 2x2yz?














La risposta corretta e' la ' 18x3y5z '.


63 di 92 Domande

L'espressione log2 81 / 2 vale:














La risposta corretta è la C
L'espressione log? 8^(1/2) vale 3/2. Per risolvere questa espressione, iniziamo calcolando 8^(1/2), che rappresenta la radice quadrata di 8. La radice quadrata di 8 è uguale a 2?2. Tuttavia, per semplificare il calcolo del logaritmo, possiamo esprimere 8 come potenza di 2: 8 è uguale a 2^3. Quindi, 8^(1/2) diventa (2^3)^(1/2), che può essere riscritto come 2^(3/2) usando le proprietà delle potenze. Ora, calcoliamo il logaritmo in base 2 di 2^(3/2). Secondo la proprietà dei logaritmi, log?(b^c) = c * log?(b), e poiché log?(2) è 1, otteniamo che log?(2^(3/2)) è uguale a (3/2) * log?(2) = 3/2. Pertanto, l'espressione log? 8^(1/2) vale 3/2.

64 di 92 Domande

La forza gravitazionale tra due corpi:














La risposta corretta è la C
La forza gravitazionale tra due corpi è sempre attrattiva. Questa affermazione è corretta poiché la legge di gravitazione universale di Newton stabilisce che ogni particella dotata di massa nell'universo attrae ogni altra particella con una forza che è direttamente proporzionale al prodotto delle loro masse e inversamente proporzionale al quadrato della distanza che le separa. Questa forza è sempre attrattiva perché la costante di gravitazione universale, che appare nella formula, è positiva e non esistono masse negative che potrebbero invertire la direzione della forza. Inoltre, la natura della forza gravitazionale è tale che essa agisce lungo la linea che congiunge i centri di massa dei due corpi, sempre tirandoli l'uno verso l'altro. Questo comportamento è stato osservato in tutti i fenomeni gravitazionali noti, come l'attrazione tra la Terra e la Luna o tra il Sole e i pianeti, confermando che la forza gravitazionale non può mai essere repulsiva.

65 di 92 Domande

Il grafico mostra la legge oraria di un corpo in moto rettilineo uniforme. Qual è la sua velocità ?














La risposta corretta è la E
Il grafico mostra la legge oraria di un corpo in moto rettilineo uniforme e la sua velocità è 2 m/s. Per determinare la velocità di un corpo in moto rettilineo uniforme a partire dalla legge oraria, è necessario identificare la pendenza della retta sul grafico che rappresenta la posizione in funzione del tempo. In un grafico posizione-tempo, la pendenza della retta è costante e corrisponde alla velocità del corpo. Se il grafico mostra una retta con un'inclinazione tale che la posizione aumenta di 2 metri per ogni secondo che passa, allora la velocità del corpo è di 2 m/s. Questo è coerente con la definizione di moto rettilineo uniforme, dove la velocità è costante e la posizione varia linearmente con il tempo. Pertanto, osservando il grafico e calcolando la variazione di posizione rispetto al tempo, si conferma che la velocità è di 2 m/s.

66 di 92 Domande

Quale tra le seguenti NON è una grandezza scalare?














La risposta corretta e' la ' Quantità di moto '.


67 di 92 Domande

Un oggetto è stato sollevato a 2 metri di altezza. Qual è il lavoro compiuto se la forza applicata è di 50 N?














La risposta corretta è la D
Un oggetto è stato sollevato a 2 metri di altezza. Qual è il lavoro compiuto se la forza applicata è di 50 N? La risposta corretta è 100 J. Il lavoro compiuto su un oggetto è calcolato utilizzando la formula del lavoro: L = F × d, dove L è il lavoro, F è la forza applicata e d è la distanza lungo la quale la forza è applicata. In questo caso, la forza applicata è di 50 Newton e la distanza è di 2 metri. Pertanto, il lavoro compiuto è L = 50 N × 2 m = 100 Joule. Questo calcolo assume che la forza sia applicata nella stessa direzione dello spostamento e che non ci siano altre forze, come l'attrito, che influenzano il lavoro totale. Il risultato di 100 Joule rappresenta l'energia trasferita all'oggetto per sollevarlo a quell'altezza, dimostrando che la risposta è corretta.

68 di 92 Domande

Disporre in ordine crescente i seguenti numeri:

a = 34; b = -(43); c = -3-4; d = 4-3














La risposta corretta è la A
Disporre in ordine crescente i seguenti numeri: a = 3?; b = -(4³); c = -3??; d = 4?³. Risposta corretta: b < c < d < a. Per determinare l'ordine crescente di questi numeri, calcoliamo il valore di ciascuno. Il numero a è 3?, che equivale a 81. Il numero b è -(4³), che è -64. Il numero c è -3??, che si calcola come -1/(3?), risultando in -1/81. Infine, il numero d è 4?³, che si calcola come 1/(4³), risultando in 1/64. Ordinando questi valori da quello più negativo a quello più positivo, otteniamo: b = -64, c = -1/81, d = 1/64, e a = 81. Pertanto, l'ordine crescente corretto è b < c < d < a.

69 di 92 Domande

Calcolare la resistenza totale in un circuito composto da 3 resistori in serie con resistenze rispettivamente di 10 Ω, 20 Ω e 30 Ω.














La risposta corretta è la C
Calcolare la resistenza totale in un circuito composto da 3 resistori in serie con resistenze rispettivamente di 10 ?, 20 ? e 30 ?. Risposta corretta: 60 ?. In un circuito in serie, la resistenza totale è data dalla somma delle singole resistenze dei resistori che lo compongono. Questo perché la corrente elettrica che attraversa il circuito deve passare attraverso ciascun resistore, accumulando la resistenza lungo il percorso. Nel caso specifico, i resistori hanno valori di 10 ?, 20 ? e 30 ?. Sommando questi valori, otteniamo una resistenza totale di 10 ? + 20 ? + 30 ? = 60 ?. Pertanto, la resistenza totale del circuito è di 60 ?, confermando che la risposta fornita è corretta.

70 di 92 Domande

In un triangolo rettangolo un cateto misura 6 dm e la differenza tra l’ ipotenusa e questo cateto è pari a 4 dm. Quanto misura l’ altro cateto del triangolo?














La risposta corretta e' la ' 8 dm '.


71 di 92 Domande

Qual è la grandezza che rappresenta la massa di un fluido per unità di volume?














La risposta corretta è la E
La grandezza che rappresenta la massa di un fluido per unità di volume è la densità. La densità è una proprietà fisica fondamentale che descrive quanto materiale è contenuto in un dato volume, ed è espressa come massa divisa per volume, con l'unità di misura nel Sistema Internazionale (SI) che è il chilogrammo per metro cubo (kg/m³). In termini pratici, la densità fornisce un'indicazione di quanto un fluido sia "concentrato" o "denso"; ad esempio, un fluido con alta densità avrà una maggiore massa in un dato volume rispetto a un fluido con bassa densità. Questa proprietà è cruciale in molte applicazioni scientifiche e ingegneristiche, come nel calcolo della spinta di Archimede, dove la densità del fluido determina la forza di galleggiamento su un oggetto immerso. Inoltre, la densità è importante per determinare la stratificazione dei fluidi, influenzando fenomeni come la convezione termica e il comportamento dei fluidi nei sistemi chiusi.

72 di 92 Domande

Il grafico in figura rappresenta il moto di un atleta che parte dalla piscina con l’ idea di tornare a casa. Dopo 90 minuti dove si trova l'atleta?














La risposta corretta è la B
Dopo 90 minuti, l'atleta si trova nuovamente in piscina. In un grafico che rappresenta il moto di un atleta, l'asse orizzontale indica il tempo trascorso mentre l'asse verticale rappresenta la distanza dall'origine, in questo caso la piscina. La traiettoria del movimento dell'atleta è indicata da una linea che si sposta verso l'alto quando si allontana dalla piscina e verso il basso quando vi si avvicina. Dopo 90 minuti, il grafico mostra che la linea torna a intersecare l'asse orizzontale, indicando che la distanza dall'origine è zero, quindi l'atleta è tornato al punto di partenza, cioè la piscina. Questo tipo di analisi è comune in fisica per interpretare i grafici di moto, dove il ritorno al punto di partenza è rappresentato da un'intersezione con l'asse del tempo.

73 di 92 Domande

Un'azienda alimentare italiana importa un frigorifero dagli Stati Uniti e deve convertire il range di temperature di utilizzo indicato sul manuale di istruzioni. Se negli USA è variabile tra – 22 °F e +41 °F, in Italia sarà :














La risposta corretta è la D
La domanda chiede di convertire il range di temperature di un frigorifero importato dagli Stati Uniti da gradi Fahrenheit a gradi Celsius, e la risposta corretta è che in Italia sarà tra –30 °C e +5 °C. Per convertire le temperature da Fahrenheit a Celsius si utilizza la formula C = (F - 32) × 5/9. Applicando questa formula ai limiti inferiori e superiori del range di temperatura fornito, si ottiene: per –22 °F, C = (–22 - 32) × 5/9 = –30 °C; per +41 °F, C = (41 - 32) × 5/9 = +5 °C. Quindi, il range di temperatura convertito correttamente è tra –30 °C e +5 °C, che è la risposta corretta. Questo calcolo è essenziale per garantire che il frigorifero funzioni correttamente nelle condizioni climatiche italiane, poiché le temperature devono essere comprese nel range operativo specificato per preservare la qualità degli alimenti.

74 di 92 Domande

Indicare quale tra le seguenti equivalenze è corretta:














La risposta corretta è la C
La domanda chiede di indicare quale tra le seguenti equivalenze è corretta e la risposta corretta è "86 °F = 30 °C = 303,15 K". Per verificare la correttezza di questa equivalenza, è necessario convertire le temperature tra le diverse scale. La conversione da gradi Fahrenheit a gradi Celsius si effettua con la formula °C = (°F - 32) × 5/9. Applicando questa formula, per 86 °F si ha °C = (86 - 32) × 5/9 = 30 °C. Successivamente, per convertire i gradi Celsius in Kelvin, si usa la formula K = °C + 273,15. Pertanto, 30 °C corrisponde a 30 + 273,15 = 303,15 K. Entrambe le conversioni confermano che le equivalenze sono corrette, dimostrando che 86 °F equivale a 30 °C e a 303,15 K, rispettando le relazioni tra le scale di temperatura.

75 di 92 Domande

Quale delle seguenti uguaglianze è corretta?














La risposta corretta è la C
"Quale delle seguenti uguaglianze è corretta? 3000 J = 3 × 10³ J." Questa uguaglianza è corretta perché 3000 joule possono essere espressi in notazione scientifica come 3 × 10³ joule. La notazione scientifica è un modo di esprimere i numeri che sono troppo grandi o troppo piccoli per essere scritti comodamente in forma decimale standard. In questo caso, 3000 è un numero che può essere scritto come 3 moltiplicato per 10 elevato alla terza potenza, dove 10³ indica che il numero 10 deve essere moltiplicato per se stesso tre volte, ovvero 10 × 10 × 10, che è uguale a 1000. Quindi, 3 × 1000 risulta in 3000, confermando che l'uguaglianza è corretta. Utilizzare la notazione scientifica è particolarmente utile in fisica e ingegneria per semplificare i calcoli e rendere più chiara la comunicazione dei valori numerici.

76 di 92 Domande

La massa è una grandezza:














La risposta corretta è la C
La massa è una grandezza scalare. La massa è considerata una grandezza scalare perché è definita esclusivamente da un valore numerico e un'unità di misura, senza necessità di indicare una direzione nello spazio. A differenza delle grandezze vettoriali, come la forza o la velocità, che richiedono sia un'intensità che una direzione per essere completamente descritte, la massa è completamente caratterizzata dal suo valore assoluto. Questo la rende invariante rispetto al sistema di riferimento e indipendente da orientamenti spaziali. Nelle equazioni fisiche, la massa compare come un semplice numero, che può essere sommato o sottratto senza considerazioni direzionali, tipico comportamento delle grandezze scalari.

77 di 92 Domande

Indicare quale delle seguenti unità di misura NON è tra quelle fondamentali del Sistema Internazionale:














La risposta corretta e' la ' Ohm '.


78 di 92 Domande

Un bambino su una giostra si muove di moto circolare uniforme su una circonferenza di raggio 10 m. La sua velocità tangenziale è 0,5 m/s. Qual è la sua accelerazione centripeta?














La risposta corretta è la B
Un bambino su una giostra si muove di moto circolare uniforme su una circonferenza di raggio 10 m con una velocità tangenziale di 0,5 m/s, e la sua accelerazione centripeta è 0,025 m/s². L'accelerazione centripeta in un moto circolare uniforme è data dalla formula a_c = v²/r, dove v è la velocità tangenziale e r è il raggio della traiettoria. In questo caso, sostituendo i valori nella formula, si ha a_c = (0,5 m/s)² / 10 m = 0,025 m/s². Questa accelerazione è diretta verso il centro della circonferenza e rappresenta la variazione della direzione della velocità del bambino mentre si muove lungo la traiettoria circolare, mantenendo costante il modulo della velocità. La risposta è quindi corretta in quanto il calcolo rispetta la relazione matematica che definisce l'accelerazione centripeta.

79 di 92 Domande

Quale dei seguenti tipi di moto può essere considerato armonico?














La risposta corretta è la A
La domanda chiede quale dei seguenti tipi di moto può essere considerato armonico e la risposta corretta è l'oscillazione di un pendolo. Il moto armonico è un tipo di movimento periodico in cui un oggetto oscilla intorno a una posizione di equilibrio sotto l'azione di una forza di richiamo proporzionale allo spostamento. Il pendolo semplice, per piccole oscillazioni, è un esempio classico di moto armonico semplice, in cui la forza di gravità agisce come forza di richiamo. L'equazione del moto per un pendolo semplice, quando l'angolo di oscillazione è piccolo, si riduce a quella del moto armonico semplice: la forza di richiamo è proporzionale allo spostamento angolare e opposta ad esso. Questo porta a un movimento sinusoidale, caratteristico del moto armonico, con una frequenza che dipende solo dalla lunghezza del pendolo e dall'accelerazione di gravità. Pertanto, l'oscillazione di un pendolo rappresenta un esempio ideale di moto armonico, a condizione che le oscillazioni siano di piccola ampiezza.

80 di 92 Domande

La frase "Applicando più forze con risultante nulla, un corpo in moto rettilineo uniforme mantiene invariata la sua velocità " è :














La risposta corretta è la E
La frase "Applicando più forze con risultante nulla, un corpo in moto rettilineo uniforme mantiene invariata la sua velocità" è equivalente al primo principio della dinamica. Questo principio, noto anche come principio di inerzia, afferma che un corpo su cui non agiscono forze risultanti, o su cui agiscono forze che si bilanciano perfettamente, manterrà il suo stato di moto rettilineo uniforme o di quiete. In altre parole, se la somma vettoriale delle forze applicate a un corpo è zero, il corpo non subirà alcuna accelerazione e continuerà a muoversi alla stessa velocità e nella stessa direzione. Questo concetto è fondamentale nella fisica classica e fu enunciato da Isaac Newton nel suo "Philosophiæ Naturalis Principia Mathematica". Esso descrive il comportamento dei corpi in assenza di forze esterne non bilanciate e spiega perché un oggetto in movimento non si ferma o non cambia direzione a meno che non intervenga una forza esterna.

81 di 92 Domande

Quali sono le soluzioni reali dell’ equazione 9x - 3x + 1 = -2?














La risposta corretta è la D
La domanda chiede quali sono le soluzioni reali dell'equazione 9x - 3x + 1 = -2, e la risposta corretta è x = 0 e x = log32. Per risolvere l'equazione, iniziamo semplificando il lato sinistro: 9x - 3x diventa 6x, quindi l'equazione diventa 6x + 1 = -2. Sottraendo 1 da entrambi i lati, otteniamo 6x = -3. Dividendo entrambi i lati per 6, troviamo x = -1/2, che non è una soluzione reale per l'equazione data. Tuttavia, sembra che ci sia stato un errore nella trascrizione della risposta corretta. Se consideriamo l'equazione 9^(x) - 3^(x) + 1 = -2, possiamo riscriverla come 9^(x) = 3^(x) * 3^(x) e quindi 3^(2x) - 3^(x) + 1 = -2. Isolando 3^(x), otteniamo un'equazione quadratica in termini di y = 3^(x): y^2 - y + 3 = 0, che risolvendo ci dà le soluzioni y = 1 e y = 2/3. Da y = 3^(x) = 1, otteniamo x = 0, e da y = 3^(x) = 2/3, otteniamo x = log3(2/3), che non è uguale a log32. Pertanto, la risposta corretta sembra essere x = 0 e x = log3(2/3), con un errore di trascrizione nella risposta originale.

82 di 92 Domande

Un bambino di 2 anni di origine africana si presenta con tumefazioni dolorose della mani e piedi. Dati di laboratorio mettono in evidenza una emoglobina di 9g/dl, una conta dei globuli bianchi di 11500/mm3 ed una conta delle piastrine di 250000/mm3. Quale dei seguenti esami di laboratorio dara' supporto alla tua diagnosi?














La risposta corretta è la B

Il quadro clinico descritto è compatibile con anemia falciforme o drepanocitosi, un’emoglobinopatia caratterizzata dalla produzione di catene globiniche quantitativamente normali ma qualitativamente alterate. La causa della deformazione dei globuli rossi è una sostituzione amminoacidica (Glu ? Val) che favorisce l’aggregazione delle molecole di Hb con formazione di polimeri simili a pali nel citoplasma eritrocitario. La polimerizzazione, che avviene soprattutto nello stato deossigenato, determina deformazione e la caratteristica forma a falce dei globuli rossi. Questa condizione provoca squilibri che riducono elasticità e vitalità cellulare. I globuli rossi danneggiati rappresentano il principale trigger delle crisi vaso-occlusive, responsabili di fenomeni infartuali a livello del microcircolo, che spesso si manifestano con tumefazioni dolorose di mani e piedi. La prima manifestazione clinica è l’emolisi cronica con pallore, subittero o ittero, astenia, litiasi della colecisti e segni della deplezione di ossido nitrico. A livello arterioso si osserva diatesi trombotica per disfunzione endoteliale. L’emolisi cronica rappresenta uno stato di equilibrio, interrotto più o meno frequentemente da crisi vaso-occlusive. Tra le manifestazioni vaso-occlusive, tipica è l’ostruzione dei vasi retinici, che porta a cecità parziale o totale e determina cicatrici corio-retiniche, una delle manifestazioni retiniche più comuni e patognomoniche dell’anemia falciforme. Dal punto di vista laboratoristico, si osserva riduzione dell’Hb; la diagnosi è confermata da striscio periferico, test di solubilità ed elettroforesi dell’emoglobina, che evidenzia le anomalie strutturali.


83 di 92 Domande

Il Sig. Versici, un uomo di circa 70 anni, si reca presso l’ ambulatorio del proprio medico curante, Il Dott. Mancini, per un fastidio al polso destro. Anamnesi patologica prossima: lamenta dolore al polso destro da circa due giorni.

Anamnesi patologica prossima: positiva per due interventi di chirurgia sostitutiva dell'anca, due precedenti episodi di gotta in entrambe le prime articolazioni metatarso-falangee ed ipertensione. Esame obiettivo: il Dott. Mancini visitandolo riscontra la presenza di rossore e gonfiore sul versante dorsale del polso. La sintomatologia dolorosa viene esacerbata da movimenti di flesso-estensione completi. Gli vengono prescritti 80 mg di aspirina al giorno. Due giorni dopo il gonfiore però è aumentato sul versante dorsale del polso ed a livello della mano. La flessione del polso risulta limitata dell' 80% con dolore severo, pertanto il Sig. Versici si reca nuovamente presso l’ ambulatorio del Dott. Mancini, che rivisitandolo nota che evoca un dolore sordo alla palpazione dello scafoide e pertanto nel sospetto di frattura gli prescrive un esame radiografico del polso/mano. Esami strumentali-laboratoristici: evidenza di alterazioni riconducibili ad un quadro di artrite gottosa. Quale tipo di citochine sono coinvolte in questo processo?

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La risposta corretta è la C.

La flogosi è un meccanismo di difesa di tipo aspecifico: risponde all’agente lesivo di tipo fisico-meccanico, radiazioni, batteri o sostanze chimiche. È quindi la risposta al danno tissutale ed è un processo reattivo (diverso dalla necrosi che è regressiva), aspecifico (contro tutto ciò che causa danno), stereotipato (stessi meccanismi principali a prescindere dalla causa, con vie diverse secondo lo stimolo), e procede indipendentemente dalla causa (una volta innescato, continua anche se lo stimolo è rimosso). Nella fase acuta si ha aumento del flusso ematico e della permeabilità vascolare, con accumulo di fluidi, leucociti e mediatori come le citochine. Vari fattori solubili favoriscono il reclutamento dei leucociti aumentando l’espressione di molecole di adesione e di fattori chemiotattici. Le citochine chiave sono IL-1, TNF-?, IL-6, IL-8 e altre chemochine; IL-1 e TNF-? sono particolarmente potenti, inducono febbre promuovendo la sintesi di PGE2 nell’endotelio ipotalamico. L’IL-1 è prodotta da macrofagi, neutrofili, cellule endoteliali ed epiteliali: a basse concentrazioni induce adesione leucocitaria, ad alte induce febbre e proteine di fase acuta. Diversamente dal TNF-?, non causa da sola shock settico. Inoltre stimola i mastociti al rilascio di istamina, con vasodilatazione precoce e aumento della permeabilità.

Durante l’infiammazione avvengono: (1) modificazioni di flusso e calibro vascolare con aumento del flusso sanguigno, (2) modificazioni del microcircolo e formazione dell’essudato, (3) richiamo chemiotattico dei leucociti, (4) fagocitosi. Dopo lo stimolo lesivo si ha vasocostrizione transitoria seguita da vasodilatazione intensa (iperemia attiva, responsabile di rubor e calor). Successivamente si verifica rallentamento della circolazione (iperemia passiva o stasi), dovuto ad aumentata permeabilità capillare con essudazione proteica e aumento della viscosità ematica. Il modello tipico dell’infiammazione acuta comprende: alterazioni di flusso e calibro, iperemia attiva e passiva, permeabilizzazione endoteliale con essudato, migrazione leucocitaria e chemiotassi, fagocitosi.

La chemiotassi è movimento orientato lungo un gradiente chimico; gli stimoli possono essere esogeni (prodotti batterici) o endogeni (complemento, leucotrieni, citochine). Durante la stasi i neutrofili si dispongono lungo l’endotelio (marginazione). Segue l’adesione: i leucociti rotolano con legami labili, poi aderiscono stabilmente formando la “pavimentazione”. Successivamente attraversano l’endotelio (diapedesi) e migrano verso lo stimolo. L’endotelio normalmente è continuo e liscio, ma nell’infiammazione aumenta la permeabilità ed esprime molecole di adesione preformate (es. P-selectina dai corpi di Weibel-Palade).

Le principali molecole di adesione sono: selectine (E sull’endotelio, P sull’endotelio in infiammazione, L sui leucociti, legano zuccheri); immunoglobuline (ICAM-1 e VCAM-1, interagiscono con integrine leucocitarie, le ICAM-1 si legano alle integrine ?2); VCAM-2 proprie dell’endotelio; integrine (già presenti sui leucociti, ma con bassa affinità: aumentano l’avidità a seguito di stimoli chemiokinici e dell’induzione di ICAM/VCAM-1). Le citochine IL-1 e TNF inducono fortemente la sintesi di ICAM-1 e VCAM-2, molecole implicate nei legami forti, la cui espressione richiede più tempo.


84 di 92 Domande

Il Sig. Mariani, un uomo di 78 anni si reca presso il PS del Policlinico Torvergata di Roma, a causa di un episodio di dispnea acuta. Anamnesi patologica prossima: lamenta comparsa di episodi di tosse produttiva, gonfiore degli arti inferiori e dei piedi, astenia, che perdurano da 3 settimane. Inoltre, da due mesi a questa parte, si sono presentate crisi di dispnea da sforzo ingravescente. Anamnesi patologica remota: una decina di anni prima è stato sottoposto ad un intervento di chirurgia sostitutiva per impianto di protesi valvolare di suino, a causa di un rigurgito della valvola mitrale di grado severo. Il paziente è affetto da coronaropatia, diabete mellito di tipo 2 ed ipertensione. Anamnesi fisiologica: ha fumato per 55 anni un pacchetto di sigarette al giorno e abitualmente beve una birra al giorno. Anamnesi farmacologica Attualmente prende diversi farmaci tra cui cardioaspirina, simvastatina, ramipril, metoprololo, metformina e idroclorotiazide. Esame obiettivo: si presenta dall’ aspetto pallido. L’ uomo è alto 181 cm e pesa 128 kg, con una BMI di circa 41 kg/m2. Ha una temperatura corporea di 37.3 °C , frequenza respiratoria di 23 atti/min, frequenza cardiaca di 97 bpm, e pressione arteriosa di 148/95 mm Hg. All’ auscultazione del torace si riscontra la presenza di rantoli alle basi polmonari bilateralmente. L’ esame obiettivo del cuore rivela la presenza di un battito apicale dislocato lateralmente e la presenza, a livello dell’ apice, di un soffio diastolico 3/6 di intensità decrescente. Inoltre si osserva la presenza di edemi improntabili bilateralmente a livello dei piedi e delle caviglie. Il resto dell’ esame obiettivo non mostra altre anomalie. Quale tra le seguenti è la causa più probabile dei sintomi di questo paziente?

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La risposta D è corretta.

Il paziente circa 10 anni fa si era sottoposto a un intervento di sostituzione protesica con impianto di protesi valvolare suina per severo rigurgito mitralico. Il trattamento di una valvulopatia, a meno che non sia di grado medio-elevato e clinicamente significativa, richiede solo un controllo periodico, mentre l’intervento chirurgico è indicato in presenza di una lesione moderata o grave responsabile di sintomi e/o disfunzione cardiaca. Le opzioni vanno dalla valvuloplastica alla riparazione fino alla sostituzione, che può essere effettuata con protesi meccaniche (preferite nei pazienti <65 anni o con lunga aspettativa di vita, ma richiedono anticoagulazione cronica con warfarin per prevenire tromboembolismo) o biologiche (suine o bovine, più soggette a deterioramento sclero-fibrotico, con durata media 10-15 anni). Una complicanza possibile delle protesi biologiche è l’ostruzione/stenosi o il rigurgito, entrambi responsabili di scompenso cardiaco.

L’endocardite infettiva insorge in presenza di una predisposizione endocardica (patologie congenite, reumatiche, valvole bicuspidi calcifiche, prolasso mitralico, cardiomiopatia ipertrofica, precedente endocardite). Fattori predisponenti sono protesi valvolari, tossicodipendenza, diabete, uso cronico di anticoagulanti o steroidi, età avanzata. Agenti più comuni sono streptococchi e stafilococchi (80-90%), seguiti da enterococchi e microrganismi HACEK. Clinicamente si manifesta con febbre, nuovo soffio o modifica di un soffio preesistente, può causare scompenso cardiaco e, all’ecocardiogramma, vegetazioni. Segni caratteristici: petecchie congiuntivali, macchie di Roth, lesioni di Janeway, nodi di Osler, emorragie subungueali a scheggia. La diagnosi si basa sui criteri di Duke (diagnosi rigettata, possibile o certa). In assenza di emocolture disponibili, e senza rischio per MRSA, la terapia empirica si effettua con un ?-lattamico + amminoglicoside. Sebbene questo paziente presenti soffio e segni di scompenso, non ha febbre né criteri di Duke: l’endocardite è improbabile (risposta A errata).

La BPCO è una malattia polmonare cronica non reversibile, con ostruzione bronchiale persistente (VEMS/CVF <0,7), spesso correlata a fumo e caratterizzata da progressione, riacutizzazioni infettive, dispnea, tosse produttiva cronica, tachipnea, cianosi e ipertensione polmonare nelle fasi avanzate. All’auscultazione: respiro sibilante e fase espiratoria prolungata. Nonostante il paziente sia fumatore con tosse, i sintomi durano solo da 3 settimane e non vi sono segni obiettivi di ostruzione: la diagnosi di BPCO è errata (risposta B errata).

La polmonite è un’infiammazione acuta polmonare (batterica, virale, fungina, parassitaria) diagnosticata con RX torace e reperti clinici. Può essere comunitaria (più spesso da Streptococcus pneumoniae, Mycoplasma pneumoniae) o nosocomiale. Clinicamente: febbre, tosse, dispnea, astenia, ipossia; nella forma tipica: esordio acuto con febbre, tosse produttiva, crepitii e rumori bronchiali; nella forma atipica: esordio graduale con tosse secca, dispnea e pochi segni obiettivi. È indicato esame colturale di sangue/escreato. Questo paziente presenta tosse produttiva ma non febbre, e all’auscultazione rantoli basali bilaterali: più compatibili con scompenso cardiaco che con polmonite (risposta C errata).

L’embolia polmonare è occlusione di arterie polmonari da trombi (arti inferiori/pelvi). Presentazione acuta con sintomi aspecifici: dolore toracico pleuritico, tosse, sincope, dispnea, arresto cardiorespiratorio nei casi gravi; segni: tachipnea, tachicardia, ipotensione. Fattori di rischio: immobilizzazione, trombofilie, gravidanza, chirurgia recente. In questo paziente tosse e dispnea possono mimarla, ma anamnesi negativa per immobilizzazione e presenza di stenosi mitralica con edemi declivi bilaterali fanno propendere per scompenso cardiaco congestizio piuttosto che embolia polmonare (risposta E errata).


85 di 92 Domande

Il Sig. Verci, un uomo di circa 60 anni si reca, presso l’ ambulatorio del proprio medico curante, il Dott. Briga, per dispnea. Anamnesi patologica prossima: lamenta una dispnea ingravescente da circa un mese. Inizialmente era in grado di salire 3 rampe di scale fino al suo appartamento, ma ora necessita di effettuare numerose pause per recuperare il fiato. Non lamenta dolore al petto. Anamnesi patologica remota: l'uomo è affetto da cardiopatia reumatica e diabete mellito di tipo 2. Anamnesi fisiologica: è emigrato dall'India circa 20 anni prima. Anamnesi farmacologica: assume carvedilolo, torasemide e insulina. Esame obiettivo: il Dott. Briga visita il Sig. Verci riscontrando una temperatura corporea di 37.2 °C, una frequenza cardiaca di 74 bpm, una frequenza respiratoria di 19 atti/min ed una pressione arteriosa di 135/80 mm Hg. La pulsossimetria mostra una saturazione d'ossigeno del 96% in aria ambiente. L'auscultazione del torace rivela la presenza di crepitii alle basi polmonari bilateralmente. All’ auscultazione cardiaca si riscontra la presenza di un soffio d'apertura seguito da un soffio diastolico di bassa tonalità , a livello del quanto spazio intercostale di sinistra in corrispondenza della linea medio-claveare. Esami strumentali-laboratoristici: il Dott. Briga decide di far eseguire una radiografia del torace al Sig. Verci, che mostra una dilatazione dell'atrio di sinistra, con stiramento del margine cardiaco di sinistra, ed un’ aumentata trama vascolare. Quale tra i seguenti rappresenta l'intervento di prima scelta per migliorare la sintomatologia del paziente?

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La risposta corretta è la D.

La malattia reumatica è la causa più frequente di stenosi mitralica non complicata. È caratterizzata da fibrosi, calcificazione dei lembi valvolari e parziale fusione delle commissure, con conseguente riduzione dell’ostio valvolare (normalmente 4-6 cm²) fino a valori <1 cm². A causa di questo restringimento, l’unico modo per garantire il passaggio di sangue dall’atrio sinistro al ventricolo sinistro durante la diastole è aumentare le pressioni atriali. Questo incremento si trasmette a monte, con aumento della pressione nelle vene e nei capillari polmonari: ecco la causa della dispnea. Se le pressioni aumentano ulteriormente, soprattutto acutamente, può verificarsi la trasudazione di liquido negli alveoli con conseguente edema polmonare. Il nostro paziente all’auscultazione presenta anche crepitii basali bilaterali. Il gradiente diastolico transvalvolare è proporzionale al grado di stenosi ed è sensibile ad aumenti di portata e frequenza cardiaca: maggiore la portata/frequenza, maggiore il gradiente. Per questo un soggetto asintomatico a riposo può diventare sintomatico anche per sforzi lievi. L’evoluzione della stenosi mitralica è rappresentata dallo sviluppo di ipertensione polmonare arteriosa, secondaria a quella venosa, che provoca vasocostrizione arteriolare inizialmente funzionale e reversibile, successivamente irreversibile per ipertrofia della tonaca media e fibrosi dell’intima. Le elevate resistenze arteriolari del circolo polmonare causano sovraccarico pressorio del ventricolo destro con dilatazione, ipertrofia, disfunzione contrattile e segni di scompenso destro e bassa gittata. Nell’insufficienza mitralica, invece, la pressione atriale sinistra, molto più bassa di quella aortica, fa sì che il sangue refluisca in atrio già durante la contrazione isometrica ventricolare. Nell’insufficienza mitralica cronica l’atrio sinistro si adatta dilatandosi, per cui la pressione a monte non aumenta significativamente; nell’insufficienza acuta, invece, l’atrio non ha tempo di adattarsi e subisce un brusco aumento pressorio con ripercussioni sulla pressione venosa polmonare. Il ventricolo sinistro, sottoposto a sovraccarico di volume, si dilata: inizialmente la frazione di eiezione rimane conservata, poi si riduce progressivamente perché il rigurgito in atrio riduce il volume sistolico effettivo. Una frazione di eiezione <60% è indicativa di compromissione ventricolare sinistra. Nel nostro paziente, per segni, sintomi e reperti auscultatori, è probabile un coinvolgimento valvolare mitralico, in particolare stenosi o steno-insufficienza. L’intervento di scelta, nella stenosi mitralica clinicamente significativa (area ?1,5 cm²) o sintomatica, e nei pazienti con controindicazioni alla chirurgia, è la valvuloplastica percutanea con palloncino: una “dilatazione controllata” eseguita con un palloncino ad alta resistenza gonfiato in prossimità della valvola, introdotto tramite catetere da vena femorale destra. È una tecnica mini-invasiva che riduce morbilità e mortalità perioperatorie, con buona efficacia a lungo termine (sopravvivenza libera da eventi nel 30-70% dei casi), sebbene non siano rare le restenosi. Non può essere eseguita in presenza di calcificazioni valvolari, per cui è indicata la sostituzione valvolare.


86 di 92 Domande

Un rettangolo di perimetro 18 cm è tale che uno dei suoi lati è 1 cm più lungo dell'altro. Quanto vale l'area del rettangolo?














La risposta corretta è la D
Un rettangolo di perimetro 18 cm è tale che uno dei suoi lati è 1 cm più lungo dell'altro; l'area del rettangolo è 20 cm². Per risolvere il problema, si indica con x la lunghezza del lato più corto e con x + 1 quella del lato più lungo. Il perimetro del rettangolo è dato dalla formula 2(x + (x + 1)) = 18, semplificando si ottiene 4x + 2 = 18. Sottraendo 2 da entrambi i lati si ha 4x = 16, quindi dividendo per 4 si trova x = 4. Pertanto, il lato più corto misura 4 cm e quello più lungo 5 cm. L'area del rettangolo è data dal prodotto delle lunghezze dei suoi lati, quindi 4 cm × 5 cm = 20 cm².

87 di 92 Domande

Un ragazzo di 20 anni presenta il seguente ECG. Cosa si nota all'ECG?

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La risposta esatta è la A.

Le derivazioni da V1 a V6, chiamate derivazioni precordiali, esprimono l’attività elettrica del cuore sul piano orizzontale: V1-V2 esplorano il setto interventricolare, V3-V4 la parete anteriore del ventricolo sinistro, V5-V6 la parete laterale del ventricolo sinistro. L’onda P indica la depolarizzazione atriale, il complesso QRS e l’onda T indicano rispettivamente la depolarizzazione e la ripolarizzazione ventricolare, mentre la ripolarizzazione atriale non è visibile poiché avviene durante la depolarizzazione ventricolare. In età giovanile, dopo la pubertà, il vettore di ripolarizzazione ventricolare rende le T positive in tutte le derivazioni precordiali, tranne V1 e raramente V2; in casi eccezionali, la negatività può coinvolgere anche V3 e V4 (onda T giovanile). Dopo la pubertà, la presenza di onde T invertite ?2 mm in due o più derivazioni contigue del ventricolo destro può indicare cardiopatia congenita con sovraccarico di pressione o volume (cardiomiopatia aritmogena del ventricolo destro) oppure, più raramente, patologie ereditarie dei canali del sodio o potassio. L’ECG descritto mostra ritmo sinusale, alterazioni diffuse della ripolarizzazione con T negativa da V1 a V5, R alta in V1 e asse spostato a destra: reperti suggestivi di ipertrofia ventricolare destra a carattere aritmogeno. La cardiomiopatia aritmogena del ventricolo destro è spesso familiare, più frequentemente a trasmissione autosomica dominante, e coinvolge prevalentemente ma non esclusivamente il ventricolo destro. Nel 10-20% dei casi è presente una mutazione nei geni che codificano proteine del desmosoma. Istologicamente si osserva progressiva sostituzione del miocardio con tessuto fibro-adiposo, che genera aree di discinesia e dilatazione soprattutto nel tratto di afflusso, efflusso e apice del ventricolo destro (triangolo della displasia), ma può estendersi all’intera parete ventricolare destra o anche al ventricolo sinistro. Questa condizione, per le alterazioni morfologiche e funzionali, è causa frequente di aritmie ventricolari e morte improvvisa, soprattutto in età giovanile durante o subito dopo l’attività fisica. In presenza di un ECG di questo tipo è quindi indicato eseguire un ecocardiogramma per rilevare eventuali alterazioni strutturali cardiache.


88 di 92 Domande

La signora Rettori, una donna di 45 anni, si reca dal proprio medico curante, il Dott. Pressi, per malessere. Anamnesi patologica prossima: comparsa di febbre, disuria e dolore alla schiena. Il Dott. Pressi consiglia alla paziente di recarsi in ospedale per ulteriori accertamenti; qui la donna verrà successivamente ricoverata con una sospetta diagnosi di pielonefrite. La paziente viene sottoposta a terapia con antibiotici ad ampio spettro, che determinano un significativo miglioramento della sintomatologia. Tuttavia, durante il quarto giorno di ricovero, la donna presenta nuovamente febbre, con leucocitosi e profusa diarrea acquosa. Esami strumentali: viene effettuata una colonscopia, visibile nell’ immagine sottostante.

Quale è la terapia per il trattamento di questo disturbo?

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La risposta corretta è la D.

La paziente presenta una colite pseudomembranosa causata da Clostridium difficile, un batterio appartenente alla famiglia Clostridiaceae, patogeno per l’uomo, Gram+ anaerobio. Il C. difficile è virulento in quanto possiede due tossine: la tossina A, un’enterotossina che si lega alle cellule della mucosa e causa un’ipersecrezione di liquido determinando diarrea acquosa; la tossina B, una citotossina che provoca gravi danni alla mucosa determinandone l’aspetto pseudomembranoso. Il Clostridium difficile causa colite associata ad antibiotici, tipicamente in ambiente ospedaliero. Fa parte normalmente del microbiota umano; tuttavia, quando si utilizzano antibiotici per lungo tempo, questi possono distruggere anche i batteri che tengono “sotto controllo” il Clostridium. Quando il C. difficile diviene dominante, si possono avere crampi addominali, colite pseudomembranosa, diarrea (talora ematica), raramente sepsi e addome acuto. I sintomi insorgono alcuni giorni dopo l’inizio della terapia antibiotica e includono diarrea acquosa o scariche di feci non formate, crampi addominali, raramente nausea e vomito. Per la diagnosi è importante l’identificazione della tossina nelle feci. Il trattamento consiste nell’interrompere la terapia antibiotica; se la sintomatologia è grave è possibile utilizzare vancomicina o metronidazolo (nel nostro caso, non essendo la vancomicina tra le opzioni, la risposta corretta è la D).


89 di 92 Domande

Una paziente di 58 anni si presenta presso il reparto di nutrizione clinica. La donna presenta BMI 20,9, circonferenza vita 88 cm, analisi ematochimiche (in allegato) in cui si presenta colesterolo LDL fuori range e glicemia a digiuno elevata.

In seguito ai valori di glicemia a digiuno riscontrati, si richiede curva da carico orale di glucosio (OGTT). In base ai risultati sopra riportati, la paziente presenta:

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La risposta corretta è la B.

Il diabete è un gruppo di alterazioni caratterizzate da elevati livelli di glicemia, legati a un’alterata secrezione insulinica o a una ridotta sensibilità all’insulina. Questa alterata secrezione può variare da forme severe, in cui la produzione di insulina è nulla o quasi (diabete di tipo I, pancreasectomia), a forme intermedie modulate dall’insulino-resistenza.

L’insulino-resistenza da sola non è in grado di slatentizzare un diabete mellito: è necessario un danno della secrezione. Le alterazioni del metabolismo del glucosio si associano inoltre a modifiche del metabolismo lipidico e proteico, predisponendo a complicanze vascolari: microvascolari (rene, arti inferiori, retina) e macrovascolari (cuore, cervello, arterie degli arti inferiori).

Il diabete si classifica in due tipologie principali:

– diabete mellito di tipo I (insulino-dipendente), che può avere cause immuno-mediate o idiopatiche;

– diabete mellito di tipo II (non insulino-dipendente), malattia metabolica caratterizzata da iperglicemia in un contesto di insulino-resistenza e deficienza insulinica relativa, nella maggior parte dei casi senza necessità di insulina.

Esiste poi il diabete gestazionale, che compare in gravidanza e regredisce dopo il parto.

Tra le sindromi secondarie ricordiamo:

– pancreasectomia (oggi non più praticata nelle pancreatiti, ma solo nei tumori),

– patologie del pancreas esocrino (es. pancreatite),

– patologie endocrine (acromegalia, sindrome di Cushing, feocromocitoma, poiché l’insulina è l’unico ormone ipoglicemizzante),

– tossicità da farmaci o sostanze chimiche (glucocorticoidi, tiazidici, ecc.).

Il diabete può rimanere a lungo silente. Si stima che, a fronte di una prevalenza diagnosticata del 4%, un ulteriore 4% resti non diagnosticato.

Per la diagnosi, le misurazioni della glicemia prevedono:

– glicemia a digiuno (da almeno 12 ore): due rilevazioni ?126 mg/dl;

– glicemia random >200 mg/dl, ma solo in paziente sintomatico (polidipsia, poliuria, nicturia, ecc.);

– curva da carico con 75 g di glucosio in 200-250 ml d’acqua: il test si esegue solo se la glicemia basale è <126 mg/dl, e la diagnosi si pone se a 2 ore la glicemia è >200 mg/dl.


90 di 92 Domande

La signora Bellini è una giovane donna ricoverata nel reparto di ginecologia ed ostetricia dopo un parto complicato da una rottura prematura delle membrane amnio-coriali ed un prolungato travaglio. Anamnesi patologica prossima: In seconda giornata sviluppa febbre con brivido associata ad ipotensione e intenso dolore addominale che fanno sospettare un’ endometrite purperale. Il Dott. Lanfranchi decide di sottoporre la paziente ad una radiografia del torace e decide di avviare la terapia antibiotica e reidratante con 4.000 ml di soluzione salina nelle successive 24 ore ma l’ ipertermia persiste e si ottiene un lieve incremento della pressione arteriosa. Improvvisamente la sig.ra Bellini presenta dispnea. Esame obiettivo: viene rilevata una SpO2 dell’ 82% che non aumenta anche con ossigenoterapia con FiO2 del 100%. Il Dott. Lanfranchi decide quindi di intubare la paziente e si eroga una FiO2 del 100%. Non si rileva turgore giugulare, all’ auscultazione polmonare si apprezzano crepitii diffusi bilateralmente. Esami di laboratorio-strumentali: viene rapidamente inviato in laboratorio un campione di sangue arterioso che evidenzia PaO2 di 62 mmHg e PaCO2 di 33 mmHg. L’ ECG mostra tachicardia sinusale. Viene effettuato un nuovo RX del torace che mostra un quadro polmonare modificato rispetto a quanto si era visto nel precedente. Sulla base dei dati forniti quale tra le seguenti è la diagnosi più probabile?

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La risposta corretta è la B.

Questo paziente molto probabilmente ha una ARDS e il rapporto PaO2/FiO2 è <200: la paziente ha un rapporto di 60 (FiO2 = 1 ovvero 100% e PaO2 di 60 mmHg: necessita di ossigeno al 100% per mantenere una pressione di PaO2 accettabile). La RX torace mostra infiltrati polmonari diffusi non riconducibili a eziologia cardiogena. L’EO evidenzia dispnea ingravescente a insorgenza improvvisa, con crepitii diffusi bilateralmente. La paziente presentata nel caso è verosimilmente affetta da ARDS in seguito a sepsi da endometrite postpartum.

La sindrome da distress respiratorio acuto (ARDS) è una grave malattia acuta polmonare. I fattori scatenanti sono numerosi: polmonite, shock, gravi traumi, sepsi, aspirazione di alimenti (ab ingestis), pancreatite. È caratterizzata da danno diffuso della membrana alveolo-capillare, con edema polmonare non cardiogenico (ricco di proteine) e insufficienza respiratoria acuta (ARF). Si osserva reclutamento di neutrofili nei capillari alveolari e formazione di membrane ialine. I neutrofili rilasciano chemochine (che richiamano istiociti), producono ROS, proteasi, leucotrieni, fattore di attivazione piastrinica, prostaglandine e altre molecole che danneggiano le barriere tra capillari e spazi aerei. Gli alveoli e l’interstizio si riempiono di proteine, detriti cellulari e liquido, con distruzione del surfattante, collasso alveolare e mismatch ventilazione/perfusione.

L’ARDS determina grave ipossiemia refrattaria all’ossigenoterapia. I criteri diagnostici comprendono:

– Opacità bilaterali alla RX non spiegabili da versamento, atelettasia o noduli.

– PaO2/FiO2 ?200 mmHg.

– Assenza di evidenza clinica di aumentata pressione atriale sinistra o insufficienza cardiaca (PCWP <18 mmHg). Una pressione di incuneamento capillare polmonare >18 mmHg orienta invece verso edema polmonare cardiogeno.

Secondo la “Definizione di Berlino 2012” l’ARDS si classifica in:

– Lieve: PaO2/FiO2 ?200 mmHg.

– Moderata: PaO2/FiO2 ?100 mmHg.

– Grave: PaO2/FiO2 ?100 mmHg.


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Una paziente di 58 anni si presenta presso il reparto di nutrizione clinica. La donna presenta BMI 20,9, circonferenza vita 88 cm, analisi ematochimiche (in allegato) in cui si presenta colesterolo LDL fuori range e glicemia a digiuno elevata.

Per il paziente diabetico è essenziale assumere cibi a basso indice glicemico. Qual è tra i seguenti alimenti quello che presenta il più basso indice glicemico?

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La risposta corretta è la A.

Il diabete è un gruppo di alterazioni caratterizzate da elevati livelli di glicemia, legati a un’alterata secrezione insulinica o a una ridotta sensibilità all’insulina. Questa alterata secrezione può variare da forme severe, in cui la produzione di insulina è nulla o quasi (diabete di tipo I, pancreasectomia), a forme intermedie modulate dall’insulino-resistenza. L’insulino-resistenza da sola non è in grado di slatentizzare un diabete mellito: serve un danno della secrezione. Le alterazioni del metabolismo del glucosio si accompagnano anche ad alterazioni del metabolismo lipidico e proteico, predisponendo a complicanze vascolari: microvascolari (rene, retina, arti inferiori) e macrovascolari (cuore, cervello, arterie periferiche). Il diabete si classifica in due tipologie principali: diabete mellito di tipo I (insulino-dipendente), con cause immuno-mediate o idiopatiche; diabete mellito di tipo II (non insulino-dipendente), malattia metabolica caratterizzata da iperglicemia in un contesto di insulino-resistenza e relativa deficienza insulinica, che nella maggior parte dei casi non richiede terapia insulinica. Esiste anche il diabete gestazionale, che si manifesta in gravidanza e regredisce dopo il parto. Tra le forme secondarie: pancreasectomia (oggi non più praticata nelle pancreatiti, ma solo nei tumori), patologie del pancreas esocrino (es. pancreatite), patologie endocrine (acromegalia, sindrome di Cushing, feocromocitoma, poiché l’insulina è l’unico ormone ipoglicemizzante), tossicità da farmaci o sostanze (glucocorticoidi, tiazidici, ecc.). Il diabete può progredire a lungo senza sintomi. Si calcola che, a fronte di una prevalenza diagnosticata del 4%, un ulteriore 4% rimane non diagnosticato. Per la diagnosi: glicemia a digiuno ?126 mg/dl in due misurazioni, glicemia random >200 mg/dl in presenza di sintomi (poliuria, polidipsia, nicturia), curva da carico con 75 g di glucosio (diagnosi se glicemia >200 mg/dl a 2 ore). Prima del test, la glicemia basale deve essere <126 mg/dl. Il test va eseguito in pazienti non ricoverati, in buone condizioni cliniche, dopo dieta abituale (non ridotta in carboidrati), a digiuno dalla mezzanotte, senza febbre, stress o fumo. Indicazioni alla curva da carico: glicemia alterata a digiuno (100–125 mg/dl), familiarità per diabete dai 30-40 anni, obesità, complicanze cardiovascolari (TIA, angina, claudicatio), soprattutto se obesi e fumatori, infezioni urinarie o cutanee ricorrenti con glicemia alterata. Il 90% dei casi è di tipo II, storicamente detto diabete dell’adulto (esordio >40 anni), ma oggi è sempre più precoce (anche a 18 anni), correlato all’obesità, in particolare infantile (Italia con alta prevalenza, soprattutto nel centro-sud). Nei gemelli monozigoti la concordanza è ~100% nel tipo II, mentre nel tipo I, pur avendo componente genetica, è solo del 50% per il ruolo di fattori ambientali. Anche nei monozigoti separati alla nascita la concordanza del tipo II rimane elevata, a dimostrazione della forte componente genetica, ancora non del tutto chiarita.


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Indicare il minore tra i seguenti numeri: 0,22; 25/100; 21 · 10-2; 1/5; 1/4.














La risposta corretta è la E
Indicare il minore tra i seguenti numeri: 0,22; 25/100; 21 · 10?²; 1/5; 1/4. La risposta corretta è 1/5. Per determinare il numero minore tra i dati, è utile esprimere tutti i valori in forma decimale. Il numero 0,22 è già in forma decimale. La frazione 25/100 equivale a 0,25. L'espressione 21 · 10?² si traduce in 0,21. La frazione 1/5 è uguale a 0,2 e 1/4 è pari a 0,25. Confrontando questi valori decimali, si vede che 0,2 è il più piccolo. Pertanto, tra i numeri dati, 1/5, che corrisponde a 0,2, è il minore.

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