La risposta corretta è la C.
L’ipofisi è una ghiandola collocata all’interno della scatola cranica, nella sella turcica dello sfenoide (a livello della fossa cranica media), al di sotto dell’ipotalamo.
In presenza di un adenoma ipofisario è possibile riscontrare una sindrome da compressione delle strutture collocate in prossimità della sella turcica (il chiasma ottico, il II paio di nervi cranici e i tratti ottici; i nervi cranici VI, III, IV e V1; l’ipotalamo; i lobi frontali dell’encefalo). I disturbi visivi sono generalmente i primi a comparire. Il rischio di compressione non riguarda solamente il chiasma ottico (posto immediatamente avanti al peduncolo ipofisario), ma, talvolta anche i nervi ottici (che possono essere schiacciati nel punto in cui fuoriescono dal rispettivo canale ottico), oppure i tratti ottici (data la loro posizione ai lati al peduncolo ipofisario).
In ciascuno dei tre casi possibili compariranno dei disturbi campimetrici tipici.
- Nel caso di compressione del chiasma ottico avremo una emianopsia bitemporale (risposta C corretta), poiché nel chiasma ottico decussano le fibre nervose provenienti dalle emiretine nasali; i pazienti non vedranno ciò che si trova nei loro emicampi visivi temporali (mentre la visione degli emicampi nasali è preservata).
- Nel caso di compressione del nervo ottico, si avrà l’amaurosi, cioè i pazienti perderanno tutte le informazioni provenienti dall’occhio omolaterale alla lesione (l’altro occhio conserverà una visione assolutamente normale).
- Nel caso in cui sia compromesso il tratto ottico, comparirà una emianopsia laterale omonima controlaterale: dato che ogni tratto ottico trasporta le informazioni relative all’emicampo controlaterale, il restringimento del campo visivo interesserà solo questo ultimo (l’altro emicampo, invece, sarà ancora visibile).
La risposta B non è corretta.
Viene definita sindrome di Terson l’emorragia vitreale, che origina da qualsiasi emorragia intracranica, nella maggior parte dei casi SAH (emorragia subaracnoidea) da rottura di aneurismi della circolazione anteriore. Si verifica in circa il 5% dei pazienti adulti con importante ipertensione intracranica e nel 70% delle emorragie subaracnoidee dei bambini. Nel 45% dei casi è bilaterale. La sintomatologia (nel caso in cui il paziente sia cosciente), associata all’emovitreo, è un calo rapido del visus, non doloroso, talvolta preceduto dalla comparsa di macchie scure nel capo visivo o fotopsie, e che può arrivare fino al completo annebbiamento della visuale.
È dovuta all’accumulo di sangue nella camera vitrea.
La risposta A non è corretta.
L’emicrania con aura si manifesta nel 30% dei pazienti emicranici.
La distinzione fra le due forme, con aura o senza aura è essenzialmente clinica e si basa su storia clinica ed esame obiettivo.
L’aura emicranica si manifesta con uno o più sintomi: quelli visivi sono i più frequenti (98% delle aure) e sono, generalmente, fotopsia (visione di lampi), fotofobia, scotomi scintillanti, visione caleidoscopica, micro o macropsia, visual snow, metamorfopsia etc.; abbiamo poi parestesie agli arti e disturbi di tipo afasico.
La risposta D non è corretta.
Il glioblastoma è un tumore maligno dell’encefalo. Oltre ai sintomi da ipertensione endocranica, provocati dall’effetto massa, altri sintomi possono essere vertigini, tinniti, calo dell’udito, disturbi della deglutizione e della fonazione. Naturalmente la sintomatologia specifica dipende dalla localizzazione del GBM.